Ciao mio adorabile figlio
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Ciao mio adorabile figlio
Ciao mio adorabile figlio, ti scrivo questa lettera, anche se non ho ancora avuto il piacere di averti, anche se non ho provato l’orgoglio di avere una parte di me stesso che canta nella mia anima, sappi mio caro figlio che ho desiderato sempre la tua nascita, ho desiderato la tua tenerezza e la gioia di vederti felice mentre allunghi le mani per conoscere il mondo lontano dalle sofferenze e le sconfitte delle battaglie senza gloria di tuo padre. Non posso dire di non averci provato, mi ricordo il giorno che ho deciso di partire, andare via dal mio paese in cerca di un futuro migliore, per i tuoi nonni e i tuoi zii e soprattutto per te caro figlio mio. Ero giovane, forte e pieno di vita, pronto per lottare, per vincere, per esprimermi, ho faticato sotto il sole e la pioggia, ho camminato sul fango e ho affrontato il mare, ho sfiorato la morte. C’era qualcosa di nuovo nell’aria quella notte, le stele splendevano e brillavano per me. Ricordo ancora quando ho attraversato il mare dal Marocco alle porte dell’Europa, in Spagna, lasciando dietro le spalle la sofferenza, la povertà, la tristezza e sentivo che stavo bussando alle porte del paradiso: ero in Europa! Le mie scarpe avevano un gran desiderio di andare dritto al centro del cuore di Milano. Volevo svegliarmi in una città di amore, di moda, di fortuna e scoprire che ce la potevo fare, che ero arrivato più in alto di tutto. Se potevo farcela a Milano, potevo farcela ovunque. Ho provato, caro figlio mio, ma ho sacrificato la mia libertà. Non posso nasconderti le mie sconfitte. Sappi, figlio mio, che mentre ti scrivo questa lettera mi trovo in prigione, nel carcere di San Vittore a Milano. Sto raccogliendo i frutti amari dei miei sbagli. Ho pianto per la mia debolezza, ho asciugato le mie lacrime e adesso dalla finestra della mia cella 302 vedo questa notte e le stelle splendono e brillano per me, ma questa volta anche per te caro figlio mio, perché combatto la mia ultima battaglia e faccio fatica sotto il sole e sotto la pioggia per costruire una nuova vita dove potrò ospitarti. Se riesco a farcela oggi riuscirò a farcela sempre. Devo superare questo nuovo ostacolo per sentire l’amore che mi scorre nelle vene. È arrivato il momento di prendere il cammino verso la riva. Cambio la serrature della porta per non ripetere i miei errori e questa volta posso farcela. So che tutto dipende da me e sarà tutto per te. Ciao figlio mio, spero di averti presto. Il tuo papà.