EXALLIEVI Don Bosco
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EXALLIEVI Don Bosco
Spediz. in A. P. - Art. 2 comma 20/c - Legge 662/96 - Filiale di Torino o n g i n e B n Sa N. 3 2° semestre 2012 EXALLIEVI Don Bosco I L D I R E T T O R E 2012-2013 l’anno della fede Carissimi ex-allievi, nel mese di ottobre ci sono stati tre avvenimenti significativi per la Chiesa: il Sinodo dei vescovi per la nuova evangelizzazione, l’apertura dell’Anno della fede, i 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II. Sono “notizie di famiglia” che non possono passare inosservate per un credente. Ognuno di questi avvenimenti interpella la nostra vita di cristiani e di ex-allievi. Per questo vorrei proporvi alcune riflessioni in merito che ci aiutino nel nostro cammino di santificazione e conversione personale e come ex-allievi. Del Sinodo vorrei condividere con voi un bell’intervento di Mons. Rosario Saro Vella, vescovo salesiano di Ambanja, in Madagascar, che ha invitato i padri sinodali a mettersi in ascolto dei giovani. Mons. Vella ha detto: “Noi – come Chiesa e come Vescovi – educhiamo ed insegniamo. Chi insegna però deve essere capace di apprendere. Cosa i giovani ci possono insegnare?”. In un mondo dove i giovani sono sovente visti come un problema e non come una risorsa Mons. Vella ha sottolineato cinque atteggiamenti che noi possiamo imparare dai giovani: il primo atteggiamento è il coraggio, la forza. 2 san benigno notizie 3-2012 Il secondo, poiché i giovani quando dialogano amano essere allo stesso livello dell’interlocutore, è l’umiltà. Il terzo è la gioia, sia interiore – che viene da Dio – e sia esterna. Il quarto: “I giovani sono molto sensibili a lavorare insieme, a condividere le esperienze, ad aiutarsi l’uno con l’altro”. Il quinto atteggiamento è l’amore alla Croce. Questo sguardo positivo verso i giovani è tipico del carisma salesiano, del metodo preventivo: Don Bosco ha sempre scorto nei giovani “un punto accessibile al bene” su cui fare leva. Don Bosco ha imparato tanto dai suoi giovani, si è lasciato guidare dai loro bisogni, dai loro sogni; anche noi dobbiamo accostarci ai giovani con questo atteggiamento e lasciarci educare dalle loro positività. I giovani non devono essere percepiti solo come oggetto della evangelizzazione, ma soggetto attivo. Nell’omelia di apertura dell’anno della fede papa Benedetto XVI si è espresso così: “In questi decenni è avanzata una «desertificazione» spirituale... È il vuoto che si è diffuso... Nel deserto si riscopre il valore di ciò che è essenziale per vivere… E nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stes- sa vita, indicano la via verso la Terra promessa e così tengono desta la speranza... Oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio, e così indicare la strada”. E questo era anche il fine principale del Concilio Vaticano II che il Beato Giovanni XXIII sottolineò nel suo discorso di apertura: “Questo massimamente riguarda il Concilio Ecumenico: che il sacro deposito della dottrina cristiana sia custodito ed insegnato in forma più efficace... È necessario che questa dottrina certa ed immutabile, che deve essere fedelmente rispettata, sia approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo”. Questi avvenimenti ci presentano una Chiesa viva, che si interroga, che cerca strategie, che vuole condurre a Cristo e essere incarnata nel mondo di oggi. ISTITUTO IN CIFRE 2012/13 Se guardiamo la vita di Don Bosco possiamo tranquillamente dire che con il suo agire ha incarnato tutto ciò. E noi che siamo eredi del suo carisma e vogliamo essere suoi fedeli discepoli siamo chiamati a condividere questo cammino di Chiesa nella crescita della fede. Un cammino che passa attraverso la conversione personale e la testimonianza credibile. Ed intanto continuiamo la nostra preparazione al bicentenario della nascita di Don Bosco riflettendo quest’anno sulla sua “pedagogia”. Il Natale che ci apprestiamo a vivere sia di stimolo per “incarnare” quell’amore che Dio ha per l’umanità e che si è reso visibile nel bambino Gesù. A tutti e a ciascuno, a nome della comunità salesiana di S. Benigno, auguro un Santo Natale ed un Sereno 2013. Don Vincenzo I L P R E S I D E N T E MEDIE 1a A = 19 1a B = 19 2a A = 21 2a B = 19 3a A = 26 3a B = 24 TOTALE = 128 DOCENTI: SDB = 3 LAICI = 15 CFP SETTORE ACCONCIATORI = 150 SETTORE CUCICA = 265 SETTORE ELETTRO = 140 SETTORE MECCANICA = 68 TOTALE = 623 DOCENTI: SDB = 1 LAICI = 42 TOTALE Allievi = 751 dal Natale Lasciamoci coinvolgere Un caro saluto a tutti. In questo momento di crisi per molte famiglie possa Don Bosco far nascere la capacità di trovare nelle piccole cose di ogni giorno la felicità per noi ed i nostri cari. Sono passati pochi giorni da quando gli ex, che hanno finito la terza media l’anno scorso, si sono ritrovati per trascorrere insieme una serata. Con la complicità del direttore e del mago Miky, al secolo Michele Francone, che ringrazio, siamo riusciti a organizzare per loro un piccolo spettacolo di magia. Quella sera il vederli stupiti ed entusiasti delle doti del mago mi ha fatto pensare agli anni passati da allievo e sono rimasto sorpreso come da piccole cose alcuni membri della famiglia Salesiana abbiano sempre saputo trarre insegnamenti per tanti ragazzi. Pensavo alle vacanze estive fatte non certo in località esclusive o alla moda, alle serate passate intorno ad un fuoco con una chitarra e alle magari banali scenette delle accademie di Natale o di fine anno e mi chiedevo che cosa le aveva rese così indimenticabili. Ecco la risposta: mi sono sempre sentito coinvolto. L’essere coinvolti forse è proprio quello che oggi ci manca e che manca ai nostri ragazzi, siamo tutti sempre troppo occupati a dire e a fare ma nessuno di noi ha la capacità di coinvolgere. In questo Don Bosco è stato sempre un grande maestro: i suoi ragazzi hanno sempre condiviso tutto con Lui e proprio questa sua capacità gli ha permesso di essere il grande amico e maestro dei giovani, da cui tutti ancor oggi traggono insegnamento. Noi exallievi che abbiamo avuto la grande fortuna di “conoscerlo” facciamo in modo che questo Natale sia un’occasione per coinvolgere e per lasciarci coinvolgere: un sorriso, una parola, un consiglio possono essere i più bei regali da donare e da ricevere. Sicuramente anche in questo momento di crisi ognuno di noi può permettersi di donarli. Con queste poche righe voglio augurarvi il più bel Natale che possa esserci, colmo dell’affetto dei vostri cari con la serenità che solo l’amicizia e l’amore possono dare. Da parte mia e di tutto il consiglio Buon Natale e Buone Feste. 3 san benigno notizie 3-2012 l’ opinione Maya permettendo di Marco Notario Se non mi leggete il giorno di Natale, vuol dire che nemmeno voi esistete più e il mondo è finito il 21 dicembre 2012. I Maya avevano ragione. Ci vediamo nell’aldilà. Se invece mi leggete, peggio per voi, sì, ma almeno sarete contenti che i Maya abbiano preso un solenne abbaglio. Singolare questa nostra società occidentale. Si crede presuntuosamente razionalista e per questo elimina la sua fede... salvo lasciarsi andare alla moda delle religioni alternative e accettare tutti i miti e le fole anche più strampalate. Elimina i suoi crocifissi, ma vive di amuleti, ciondoli e zucche di Halloween. Ripudia il Vangelo e ricorre alle cartomanti (per poi rivolgersi ai giudici quando si sente truffata). Siamo degli inguaribili autolesionisti. Capaci di farci sottomettere anche dagli animali. Il cane ormai è il feticcio di casa. L’intoccabile. Il padrone (vedasi la bella vignetta tratta da Panorama). Di lui si è persino disposti a raccogliere la cacca per strada. Magari più schifiltosi si è verso la pupù dei neonati. D’altronde, ormai si legge che “meglio un cane che un figlio”. 4 san benigno notizie 3-2012 Capaci di farci del male da soli, come ho letto (e condiviso) all’ambulatorio di pneumologia dell’ospedale di Chivasso: “Tutti gli esseri viventi rifuggono dalle sostanze nocive. L’uomo è l’unico a iniettarsi sostanze nocive volutamente. E lo chiama anche piacere”. Vale per il fumo, vale per la droga. Non parliamo della privacy. Lì ce la siamo proprio cercata. Così dobbiamo compilare diecimila moduli di liberatoria per ogni documento utile. Così anche solo a guardare la pagina sul libretto dei canti del mio vicino a Messa rischio una denuncia. E visto che ormai tutti hanno l’avvocato facile, mi meraviglio che nessuno abbia ancora denunciato il prete che nel battesimo versa l’acqua in testa al pupo. Sentenze in discussione Sia ben chiaro “in discussione”, non “discutibili”. Non so bene cosa dire sulla sentenza de L’Aquila. E parlare quando ci sono dei morti è sempre emotivo. Forse la Commissione Grandi Rischi poteva essere meno superficiale? D’altronde è prevedibile un terremoto? Che facciamo, denunciamo madre natura? Prevenzione non è previsione. Se non lanci l’allarme vai in galera per omissione. Se però lo lanci e non capita nulla rischi la denuncia per procurato allarme. Non commento neppure le sentenze Taranto, Sallusti, Berlusconi, Parolisi e affini. Gli stessi media col cavolo che ti spiegano le cose dicendo le parole tali e quali. Troverei comunque opportuno che i giudici condannassero in base a precisi articoli di codice, astenendosi da osservazioni morali tipo “spiccata capacità a delinquere”. Giudizio che, a mio parere, spetta solo a Dio. Idem per la questione del bambino “prelevato a forza”. Non è che la zia urlando abbia contribuito alla serenità. l’ opinione E anche l’espressione usata dal tribunale, “resettare i sentimenti”, mi pare estremamente gelida. Decisamente ipocrita trovo infine la “condanna all’oblio” del ciclista Lance Armstrong. Prima si crea la favola del lottatore eroe contro la malattia, poi la si demolisce. C’è modo e modo di infierire. Tempo dieci anni e, ci scommettiamo? sarà stroncato allo stesso modo il mito di Pistorius. Scuola Questione delle sei ore a parte, mi si permetta una volta tanto di essere solidale con la categoria in cui ho militato: gli insegnanti. In questi ultimi mesi, tra l’indifferenza generale, sulla loro pelle sono cadute altre due tegole ulteriormente vergognose. A luglio il cosiddetto TFA. In sintesi, un pastrocchio tra un concorso e un corso abilitante con test assurdi: io stesso l’ho provato e non ho raggiunto il punteggio per passare. Dopo quarant’anni di insegnamento scopro di non essere autorizzato perché non so quale poeta abbia detto che la sua donna assomiglia a una capra. Ovvio che, come me, anche il 97 per cento dei candidati non l’ha passato. Ma ha comunque sganciato 120 euro (“non rimborsabili”, precisa il decreto). Il 3 per cento che per caso l’ha passato ne sgancerà altri 3.000 per concludere l’iter. Questo è un vero e proprio “pizzo di stato”. Poi a settembre è uscito un altro pseudo concorso a cui i giovani non possono partecipare; in compenso devono partecipare coloro che già sono abilitati e che come tali avrebbero automatico diritto alla cattedra. Invece, dopo sei anni di studi e relativi soldi sprecati, magari gli toccherà ricominciare da capo. Manco si trattasse di primari d’ospedale. Però il ministro si fa bello con la carota del registro digitale o del tablet regalato agli insegnanti del sud. E non solo Ho parlato di insegnanti. Ma sono solidale anche con le altre centomila categorie che nemmeno loro se la passano bene. Per esempio, per restare ai giovani, mi chiedo quale progetto può mai esserci in un “contratto a progetto” per fare la cassiera ed essere licenziata dopo sei mesi. Tuttavia zia Elsa viene a dire che i giovani sono “choosy” (schizzinosi). Talmente schizzinosi che ormai l’unica prospettiva che hanno è di lavorare in nero in una fabbrica clandestina di prodotti contraffatti. Tangenti, mercati e politica. Si dice che “nomen est omen” (il nome è un programma). Per Fiorito lo è stato anche il cognomen. Sento annunciare che i mercati ci dànno fiducia. Non è che al venerdì al mercato io nutra altrettanto sentimento. Quanto alla politica ho già blaterato troppo e non voglio più parlare. Tanto, questa volta, tutto quello che pensate voi lo penso anch’io. Il che è tutto dire. Perciò. Buon Natale. Ah già, Maya permettendo. Marco Notario TESSERAMENTO 2013 GRAZIE a tutti coloro che rinnoveranno l’adesione all’Associazione exallievi per il 2013. Ricordiamo che la quota sociale è 20,00 euro (10,00 euro x i familiari) Aiutateci anche voi a migliorare il notiziario, scrivendoci, segnalando argomenti, ponendoci domande, inviando foto e anche… SOSTENENDOCI tramite il c.c.p. 12714101 intestato a ExAllievi Don Bosco S. Benigno Canavese 5 san benigno notizie 3-2012 g io v a ni e x RADUNO EX-TERZE MEDIe Venerdì 26/10/2012, l’Istituto Salesiano ha visto il ritorno di noi, ex-allievi di terza, per continuare l’esperienza di amicizia e formazione umana e cristiana già vissuta nel gruppi Samuel durante i tre anni precedenti. Rivivere i ricordi di quei momenti è stato davvero piacevole per molti di noi: ci siamo ritrovati tutti nel cortile ed eravamo in 22. Poi don Turina e don Vincenzo ci hanno accompagnati in studio e lì ci siamo divisi in gruppi per condividere le prime impressioni sul primo mese di scuola. La maggior parte delle opinioni sono state positive ed è stato bello ritrovarsi e raccontarsi quello che era successo durante il tempo in cui non ci eravamo visti. Dopo c’è stata la cena, sempre un momento divertente. Più tardi siamo scesi in palestra (perché purtroppo pioveva) e abbiamo giocato a palla prigioniera. In seguito, dopo questo momento di svago siamo di nuovo saliti in studio, e lì c’era mago Miki (ex-allievo anche lui) che ha animato la serata con un bellissimo spettacolo fatto di numeri molto divertenti. Al termine dello spettacolo il presidente degli ex-allievi, Lamberto Vezzetti, ha presentato l’associazione e ci ha illustrato i valori più im- 6 san benigno notizie 3-2012 portanti che Don Bosco ha lasciato ai suoi ex-allievi. La giornata si è conclusa con un momento di preghiera e di riflessione. Ci siamo poi recati nelle camerate dove abbiamo trascorso la nottata e il giorno dopo ciascuno è tornato ai propri impegni, scolastici e non. Ci siamo ripromessi di ripetere l’esperienza per continuare a divertirci insieme e a stare in allegria, proprio come desiderava Don Bosco s c u ol a m edi a DITELO CON I FIORI Chi non sottoscriverebbe iniziare l’anno scolastico con tre giorni di svago? Questo succede nella casa salesiana di San Benigno. La cosa, pare che non dispiaccia! Le prime, ogni anno, per attutire l’impatto con la scuola media, fanno un periodo di rodaggio. Quest’anno si è tenuto nella casa salesiana di Muzzano biellese, dall’11 al 13 settembre. I nostri accompagnatori ed animatori erano don Bruna, Prof. Mocci, Prof. sse Della Penna, e Sacco. L’edificio sorge in mezzo ad un ridente parco ricco di piante secolari ed esotiche. Il grande prato verde è stato l’arena dei nostri giochi scatenati. Le ore delle giornate scorrevano veloci perché erano occupate da alcuni momenti di riflessione e da molti di divertimento. Il risveglio mattutino era gioioso perché si pensava alle sorprese della giornata e l’aria fresca che scendeva dai monti infondeva brio e buon umore. Ogni giornata iniziava sempre con un rifornimento spirituale fatto di preghiera e uno materiale con brioches e bevande calde. Il nostro tema era: DITELO CON I FIORI. Offrire un fiore significa amicizia ritrovata o conquistata. La nostra parola d’ordine era: HASTA LA VISTA! CIAO! Presa visione del luogo, delle camerate, della sala mensa e dei campi sportivi, ci siamo radunati per svolgere qualche gioco di conoscenza e formare i quattro gruppi: Azalee, Glicini, Ortensie, Rose. Questi dovevano gareggiare negli sport, nella bontà e nelle attività organizzative. La sera, dopo cena, abbiamo partecipato al quiz “CACCIA ALLA PAROLA”, intervallato da scherzi e giochi. Al chiudersi delle prime palpebre siamo saliti in camerata per un meritato e tranquillo riposo. Il secondo giorno abbiamo visto e riflettuto sul video “IL GIGANTE EGOISTA”. Nel pomeriggio si è svolta una mega CACCIA AL TESORO tra gli alberi e i cespugli del parco. Tutti abbiamo trovato il tesoro: l’AMICIZIA; chi trova un amico trova un tesoro da conservare con cura nel forziere del proprio cuore. La giornata si è conclusa nel salone con NASCONDINO, gioco simile a Battaglia navale. Purtroppo spuntava l’aurora del terzo giorno, l’ultimo della nostra permanenza in quel mini paradiso terrestre. La mattinata è iniziata con un momento di riflessione in chiesa e uno scambio d’impressioni conclusive fissate per scritto su un cartellone di gruppo. 7 san benigno notizie 3-2012 Prima di pranzo c’è stato ancora un grande gioco: SCALPO con i palloncini legati ai piedi. Nel pomeriggio siamo saliti al santuario mariano di Graglia per ringraziare la Madonna che ci aveva regalato quei bellissimi giorni da trascorrere insieme in grande amicizia e allegria. La comunità salesiana ci ha accolto con grande familiarità, riservandoci un ottimo trattamento nei vari momenti della giornata, in particolare a tavola dove il cibo è stato ottimo, abbondante e delizioso come il gelato dell’ultimo giorno. Ai salesiani e alle persone di servizio va il nostro sentito ringraziamento. Per tutti noi è stata un’esperienza molto positiva ed arricchente. Sfortunati quelli che non l’hanno vissuta. Ora ci aspetta il compito di mettere in pratica quello che abbiamo ascoltato e vissuto. Buon anno scolastico Florilegio delle prime medie Ricordi giovanili su don Mussa Era il 1950, l’allora chierico Mussa era nostro insegnante di matematica e assistente. Visto che alcuni di noi si preparavano allo studio, solo quando erano interrogati, aveva escogitato un sistema sicuro, per farci impegnare tutti costantemente. Era quello di interrogarci in ogni lezione per iscritto con i famosi ‘foglietti’. Appena terminata la preghiera iniziale, diceva in modo perentorio: ‘Seduti, fuori un foglio, prima domanda…’ ed alla fine dei dieci quesiti: ‘Giù la penna, consegnare il foglio!’. Inizialmente fummo impauriti da questo suo atteggiamento, ma poi capimmo che era per il nostro bene e, studiando regolarmente; tutto si appianò e i ‘foglietti’ terminarono. Fuori dall’aula però questa sua finta severità spariva e ci trattava come un fratello maggiore, impegnato a insegnare il corretto comportamento. Durante le ricreazioni si immedesimava nel gioco al pallone come un compagno di squadra e dribblando e calciando alla ‘Balotelli’, cercava di superare il ’rivale’, sig. Fasanì, che però era facilitato nel gioco 8 san benigno notizie 3-2012 dalla sua abilità, ma anche perché non era impedito dalla ‘veste talare’ che don Mussa invece portava regolarmente. Un giorno che ero preoccupato e intimorito perché non avevo capito bene una sua spiegazione in aula e gli chiesi un ulteriore chiarimento fuori in cortile, lasciò subito il gioco e chiarì i miei dubbi, con esortazioni e incoraggiamenti. Si vedeva benissimo che lui era sereno e contento di aver seguito la chiamata del Signore al servizio dei giovani e sicuramente si sentiva appagato da questa grazia. Parecchi anni fa, nel 1984, quando ritornò di nuovo a S. Benigno, già gravato dagli acciacchi dell’età, incontrandolo, ricordammo insieme gli anni lontani della gioventù e mi venne spontaneo fare una riflessione: lì nel cortile dell’istituto, si rinnovavano negli anni le medesime situazioni che c’erano state a Valdocco con i giovani di allora. GRAZIE Don Mussa. Agostino Ferrero C entro F ormazione P rofessionale il cfp continua a stupire Carissimi Ex-Allievi, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno formativo, stimolato e “rincorso” come sempre dal “Grande” Don Lacchia, eccovi la novità per così dire più “significativa”. Tralascio quindi, per ovvie ragioni, quanto di consolidato già esiste e che, presumo, ben conosciate. La vera, e a mio avviso, grande novità del 2012/2013 è rappresentata dall’apertura di una nuova sede occasionale, presso il Palazzo Comunale di Caluso (TO), a 13 chilometri da San Benigno sulla direttrice Chivasso – Ivrea, dove, su invito dell’Amministrazione, avvieremo nelle prossime settimane una serie di attività. Tra le più significative ne sottolineerei tre: 1. Un percorso di formazione, finanziato dalla Provincia di Torino e rivolto ad adulti disoccupati che intendono conseguire la Qualifica di “Operatore Socio Sanitario – O.S.S.”, della durata di 1000 ore di cui 500 ore di stage. L’elevato numero di preiscrizioni finora rilevate, e ancora aperte, se da un lato ci conferma l’interesse verso questo tipo di percorso formativo, dall’altra, ribadisce ancora di più come tale figura professionale rappresenti, ad oggi, una delle poche con concrete possibilità occupazionali, specie per l’utenza femminile. 2. L’apertura di uno sportello per l’erogazione di servizi al lavoro, per i quali il nostro Ente è accreditato oltre che autorizzato dal Ministro competente. I servizi erogati forniranno alle imprese, tutti quei supporti a loro necessari durante la ricerca di personale con professionalità adeguate, e ai cittadini la consulenza di professionisti esperti nel settore che consentiranno loro, non solo di conoscere le offerte del mercato, ma anche, attraverso una “guida”, “presentarsi” illustrando le proprie competenze/conoscenze. 3. L’attivazione di nuovi percorsi formativi per adulti occupati, disoccupati e/o cassaintegrati, che intendono investire su un percorso di riqualifica e/o di approfondimento, mirato a potenziare le proprie competenze, non solo professionali ma anche relazionali. Per avere maggiori informazioni sui corsi in fase di attivazione, invito chi interessato a prendere contatto direttamente con la Segreteria del Centro al numero 011/9824311, indirizzo email segreteria.sanbenigno@ cnosfap.net Per il momento, almeno fino a Natale, la segreteria di San Benigno, raccoglie anche le iscrizioni per le attività che saranno avviate presso la sede di Caluso. In conclusione una nota a margine, che non rappresenta ovviamente una novità, ovvero la possibilità per i ragazzi e le ragazze che stanno frequentando in questo momento la terza media, di iscriversi ai nostri corsi triennali per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione che per l’a.f. 2013/2014 saranno nei settori: • Acconciatura • Ristorazione Preparazione pasti / Sala Bar • Elettro-Impiantistica • Meccanica Nel salutarVi, colgo l’occasione, da un lato per invitare Voi e le vostre famiglie a farci visita e, dall’altro, visto il sopraggiungere delle Festività Natalizie, per augurare a tutti un sereno Natale. Carlo Vallero Direttore del Centro 9 san benigno notizie 3-2012 103°CONVEGNO ANNUALE 30 SETTEMBRE 2012 Assemblea annuale con la presenza del delegato ispettoriale don Silvio Carlin e dal consigliere ispettoriale Arduino Moroni coordinati da Franco Ceppa. Pranzo sociale 10 san benigno notizie 3-2012 ppella dell’istituto. Santa Messa nella ca Saluti e prime confidenze oro La segreteria al lav Omaggio ai salesiani defunti Alcuni componenti della presidenza con il delegato ispettoriale PREMI DI FEDELTÀ 2012 Dellerba Franco, San Benigno Marchesan Ugo, Collegno Negro Bruno, Caluso Ocleppo Giovanni, Vestignè Ottino Vittorio, Burolo Alla memoria Antoniono Giovanni, Agliè Ricciardi Giuseppe, Rivarolo 11 san benigno notizie 3-2012 for m a z ione STRENNA 2013 «Rallegratevi nel Signore sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi» (Fil 4:4) Come Don Bosco educatore, offriamo ai giovani il Vangelo della gioia attraverso la pedagogia della bontà La Strenna 2013 ha come obiettivo quello di approfondire la proposta educativa di Don Bosco. Si tratta di approfondire ed aggiornare il Sistema Preventivo secondo la sensibilità e le esigenze del nostro tempo. Già nel primo Oratorio di casa Pinardi erano presenti alcune importanti intuizioni che sono state successivamente acquisite nella loro valenza più profonda: • c’era una struttura flessibile che valorizzava l’ambiente popolare; • la religione posta a fondamento dell’educazione, in un intreccio dinamico tra formazione religiosa e sviluppo umano; • l’istruzione era lo strumento essenziale per illuminare la mente; ma l’educazione stava al centro e si sviluppa- 12 san benigno notizie 3-2012 va in armonia tra la piena occupazione e la valorizzazione del tempo libero; • soprattutto c’era l’amorevolezza come stile educativo e di vita cristiana. In un mondo profondamente cambiato rispetto a quello dell’ottocento, occorre procedere nella direzione di una riconferma aggiornata della “scelta socio-politica-educativa” di Don Bosco per il bene della comunità sociale, insegnando a vivere la vita come missione, con un riferimento costante agli inalienabili valori umani e cristiani. Occorre promuovere una pedagogia della libertà e della responsabilità, tesa alla costruzione di persone responsabili, capaci di libere decisioni mature, aperte alla comunicazione interpersonale, inserite attivamente nelle strutture sociali, in atteggiamento non conformistico, ma costruttivamente critico. Il ritorno ai giovani con maggior qualificazione È tra i giovani che Don Bosco ha elaborato il suo stile di vita, il suo patrimonio pastorale e pedagogico A partire dalla conoscenza della pedagogia di Don Bosco, i grandi punti di riferi- mento e gli impegni della Strenna del 2013 sono i seguenti. 1. Il ‘vangelo della gioia’. Don Bosco ha declinato la gioia di vivere dei giovani nei linguaggi dell’allegria, del cortile e della festa; ma non ha mai cessato di indicare Dio quale fonte della gioia vera. 2. La pedagogia della bontà, che non va ridotta solo a un principio pedagogico, ma che va riconosciuta come elemento essenziale della nostra spiritualità. 3. Il Sistema Preventivo. Rappresenta il condensato della saggezza pedagogica di Don Bosco. È un’esperienza spirituale ed educativa che si fonda su ragione, religione ed amorevolezza. 4. L’educazione è cosa del cuore. Il cuore di Don Bosco era donato interamente ai giovani: tutta la sua persona, intelligenza, cuore, volontà, forza fisica, tutto il suo essere era orientato a fare loro del bene, a promuoverne la crescita integrale, a desiderarne la salvezza eterna. 5. Formare “buoni cristiani e onesti cittadini” è intenzionalità più volte espressa c entro g io v a nile ORATORIO E MISSIONE da Don Bosco per indicare tutto ciò di cui i giovani necessitano per vivere con pienezza la loro esistenza umana e cristiana. Ciò lo portava a cogliere gli autentici valori presenti nel mondo, specie se graditi ai giovani, a inserirsi nel flusso della cultura e dello sviluppo umano del proprio tempo stimolando il bene, e ricercando con saggezza la cooperazione di molti, convinto che ciascuno ha dei doni che vanno scoperti, riconosciuti e valorizzati; ad affidarsi sempre a Dio, percepito e amato come Padre. 6. Sistema Preventivo e Diritti Umani. Il vangelo e il nostro carisma oggi ci chiedono di percorrere anche la strada dei diritti umani; si tratta di una via e di un linguaggio nuovi che non possiamo trascurare. I diritti umani offrono al sistema preventivo nuove frontiere ed opportunità di impatto sociale e culturale come risposta efficace al “dramma dell’umanità moderna”. Dalla ‘Strenna 2013’ Don Pascual Chávez V., SDB Rettor Maggiore Le esperienze missionarie dell’Oratorio di S. Benigno C.se non si sono fermate... anzi... sembrano crescere giorno dopo giorno in un intrecciarsi di nuovi percorsi e nuovi cammini! Il mese estivo in Repubblica di Moldova (agosto 2011) ha aperto le porte per nuovi progetti: il 15 settembre scorso, Anna e Agostino, animatrice ed educatore dell’Oratorio, sono partiti per Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, come volontari dell’animazione missionaria salesiana. Il mandato ricevuto prevede il loro inserimento, per un anno circa, all’interno di un progetto del VIS (Volontariato Internazionale dello Sviluppo, ONG che si ispira al carisma salesiano), che da tempo lavora in quei territori. Nel loro iniziale “sì” ad essere inviati come missionari, non ci sono state né preferenze geografiche né limiti temporali... insomma... una piena consapevolezza di quella che è la vera Missione e la dedizione alla figura di Don Bosco che porta i suoi figli laddove c’è bisogno. Come ci scrive uno di loro: “Per ora sto molto bene, i pensieri e le domande sono tante. Mi chiedo cosa posso fare qui. Mi dico che forse non posso fare nulla. Però posso starci. Chissà. Dio mi ha voluto qui e io ci sono. Forse devo smettere di pensare, anche se è difficile”. Oltre ai familiari e agli amici, sono in molti coloro che Su questa traccia il R.M. ci chiede oggi di camminare con fiducia e coraggio per rinverdire e produrre nuovi frutti di efficacia pedagogica nelle nostre famiglie e nella società, nello stile di Don Bosco. 13 san benigno notizie 3-2012 assistono e partecipano con entusiasmo a questa bella testimonianza di servizio e voglia di mettersi in gioco. Anna e Agostino, dopo una lunga preparazione durata quasi un anno e un corso di formazione presso la sede del VIS a Roma, sono ora impegnati in un programma di inserimento e conoscenza del Centro Don Bosco Ngangi di Goma, la struttura che li ospita. Si tratta di una realtà enorme e complessa che offre molteplici servizi ai bambini e ai ragazzi della zona (centri di accoglienza, scuola primaria e professionale, dispensario medico...). Nelle notizie che inviano periodicamente si legge quanto lavoro c’è da fare, quante sono le realtà e le persone che collaborano insieme e che si mettono a completa disposizione del prossimo; loro stanno bene, sono felici di sapere che tutto l’Oratorio di Sanbe e i suoi animatori li pensa ed è loro vicino in tutti i modi possibili. Questa scelta concreta tocca tutti... e tutti noi ci sentiamo partecipi di questa grande esperienza. Ancora una volta Don Bosco, tramite Agostino e Anna, ci insegna che la missione, come l’educazione, è questione di cuore. Francesca Baudino ATTENZIONE per scaricare/consultare i giornalini basta andare al seguente indirizzo: www.salesianisb.net/exallievi 14 san benigno notizie 3-2012 Vita associativa attività 2012 Gruppo ex allievi di Bosconero Raccoglimento e preghiera, convivialità e gioia: tra i principi cardine dello spirito salesiano, il gruppo bosconerese ex allievi ha scelto di ispirarsi proprio a questi per ciò che riguarda gli ultimi eventi cui ha preso parte. In primis, come da alcuni anni a questa parte, il gruppo Ex Allievi di Bosconero (associazione riconosciuta dal Comune) è stato tra i promotori del “Pranzo delle Associazioni”, tenutosi Domenica 26 Febbraio 2012, con la presenza delle Autorità e di numerose altre Associazioni. Il pranzo, come pure la Santa Messa che l’ha preceduto, ha visto la partecipazione di un gran numero di persone, ed è stato preparato e servito dai ragazzi del corso alberghiero dell’Istituto Salesiano di San Benigno. Durante la manifestazione è stata inoltre consegnata una Borsa di Studio di 250 euro ad Ambrogino Andrea. I successivi eventi cui il gruppo bosconerese ha preso parte sono poi stati all’insegna della Preghiera di gruppo. Non poteva di certo mancare la partecipazione alla processione di Maria Ausiliatrice a Torino tenutasi il 24 Maggio, in compagnia di una nutrita schiera di bosconeresi. Quest’anno, alcuni ex-allievi bosconeresi hanno poi preso parte al pellegrinaggio notturno da Andrate ad Oropa: 27 km in preghiera con uno splendido cielo stellato su sentieri montani, il 10 Agosto, la notte di San Lorenzo. La giornata è proseguita con la Santa Messa, preghiera e momenti di allegro ristoro collettivo. Anche il pellegrinaggio a Belmonte nello scorso Settembre ha visto la partecipazione di alcuni membri del gruppo ex allievi: partenza in pullman, camminata da Valperga sino a Belmonte, Santa Messa nel Santuario e pranzo al sacco. La presenza di molti bambini dell’Oratorio e l’atmosfera festosa hanno fatto sì che ci fosse un clima davvero molto familiare ai salesiani. Per ciò che riguarda i prossimi eventi, il gruppo bosconerese è già attivo per l’edizione 2013 del “Pranzo delle Associazioni” del quale è tra i promotori e festeggiati: Domenica 17 Febbraio 2013 si svolgerà la tradizionale FESTA di Don Bosco. Il Direttivo R I C O R D I IL VOLTO DEL pROFessore FASANI Scolpito su legno da un ex-allievo A metà del ’900 a San Benigno erano fiorenti due laboratori per la lavorazione del legno e formavano falegnami e scultori provetti. Nell’autunno del 1949 il sottoscritto e l’amico Ginetti Giuseppe, che proveniva da Verolengo, abbiamo messo piede nel laboratorio di scultura e percorso insieme l’intero quinquennio. I nostri laboratori producevano mobili artistici , decorati di pregevoli intarsi e di sculture. Gli scultori realizzavano anche arredi e suppellettili per chiese. Tra i tanti ricordo un pulpito rinascimentale in noce per la chiesa di Torrazza, una residenza per sacerdoti e tanti arredi, che erano veri capolavori. Purtroppo questi due laboratori non hanno avuto futuro perché mutarono i tempi. L’artigianato volse al tramonto e progredì l’elettronica e l’informatica. Infatti molti scultori si adattarono a un diverso impiego. L’amico Ginetti ha continuato nell’arte del restauro e della doratura acquisendo grande esperienza e perfezione. Il nostro maestro d’arte al quale ci sentivamo particolarmente legati da cordialità e simpatia era il Signor Pier Ottavio Fasani, di poco più anziano di noi. Anche lui dopo qualche anno lascerà parzialmente la scultura per dedicarsi con grande successo alla pittura. Negli ultimi tempi l’amico Ginetti, ormai in pensione, si dilettava a scolpire medaglioni con i volti di papi, vescovi e santi; non poteva tralasciare la figura di Fasani al quale si sentiva molto legato da filiale affetto e stima. Qualcuno venuto a saperlo, gli propose di pubblicare una fotografia della scultura su San Benigno Notizie. Lui ha voluto prima avere il mio parere. Quale onore per me, che non lo merito, e mi ha portato la scultura in visione. Ginetti ha realizzato un mezzo busto in bas- sorilievo di legno di tiglio verniciato al naturale che si presenta in uno stile non troppo moderno, realistico, che appaga l’occhio. Io so bene quale impegno richieda la ritrattistica nell’arte della scultura. Per realizzare la figura di un personaggio occorre armarsi di coraggio e soprattutto sentire una motivazione. Mentre esaminavo con attenzione il capolavoro di Ginetti egli mi diceva che aveva dedicato tutto il suo impegno esprimendo il suo talento e allora compresi che quella immagine era veramente nata da un profondo atto di amore. Quindi non occorre altro: merita la più attenta considerazione anche da parte del nostro Notiziario. Farà senz’altro piacere a quanti l’hanno conosciuto rivedere il volto di Fasani interpretato da un suo ex-allievo di tanti anni fa. Cossa Giovanni 15 san benigno notizie 3-2012 NOTIZIE DI CASA NOSTRA Defunti Papà di Lalli Gianluca, Romano Can. Mamma di Brunetti GianCarlo, San Benigno Moglie di Mosconi Fulvio, Torino Mamma di Luderin Daniele, Volpiano Collerio Oreste, Vidracco Papà di Micheletto Antonino, Leinì Papà di Zoppo Nadino e Antonio, Quincinetto Nonna di Dellerba Fabio e Suocera di Franco, San Benigno Madonna Ripa Adriano, Ivrea Papà di Turati Ivo, San Benigno NASCITE Gisèle di Janin Jean e Ombretta, Arnad Stefano Costa Medich di Roberto e Fiorella, Caselle Tor. CONGRATULAZIONI a Dellerba Franco per il premio di fedeltà al lavoro e progresso economico 2011. Umberto Balzan Salesiano sdb Luglio 2012 PROSSIMI APPUNTAMENTI 19 gennaio 2013 polentata in Istituto (ore 20.00) FESTE DI Don Bosco 2013 26 gennaio Rivarolo/Foglizzo (ore 18.00) 27 gennaio S.Benigno / S.Giusto (ore 11.00) 3 febbraio Feletto (ore 9.00) 17 febbraio Bosconero (ore 10.30) 9 marzo Volpiano (ore 17.30) Auguri di Buon Natale e felice anno nuovo I dati degli associati e dei simpatizzanti che ricevono “San Benigno Notizie” vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo. Sono custoditi nel nostro archivio, garantendo la massima riservatezza. Ogni associato o simpatizzante può richiederne la rettifica o la cancellazione. (Legge 31-12-1996 n. 675) Periodico trimestrale – Direttore responsabile Silvano Notario – Stampa: SGS Torino – Autorizz. Trib. di Torino n° 3470 del 20-12-1984 – Piazza Guglielmo da Volpiano, 2 – Tel. 011.98.24.310 – 10080 S. Benigno C.se (TO)