EXALLIEVI Don Bosco

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EXALLIEVI Don Bosco
Spediz. in A. P. - Art. 2 comma 20/c - Legge 662/96 - Filiale di Torino
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N. 3 2° semestre 2012
EXALLIEVI Don Bosco
I L D I R E T T O R E
2012-2013
l’anno della fede
Carissimi ex-allievi,
nel mese di ottobre ci sono
stati tre avvenimenti significativi per la Chiesa: il Sinodo dei vescovi per la nuova
evangelizzazione, l’apertura
dell’Anno della fede, i 50 anni dall’apertura del Concilio
Vaticano II.
Sono “notizie di famiglia”
che non possono passare
inosservate per un credente. Ognuno di questi avvenimenti interpella la nostra vita
di cristiani e di ex-allievi.
Per questo vorrei proporvi alcune riflessioni in merito che
ci aiutino nel nostro cammino di santificazione e conversione personale e come
ex-allievi.
Del Sinodo vorrei condividere
con voi un bell’intervento di
Mons. Rosario Saro Vella, vescovo salesiano di Ambanja,
in Madagascar, che ha invitato i padri sinodali a mettersi
in ascolto dei giovani. Mons.
Vella ha detto: “Noi – come
Chiesa e come Vescovi – educhiamo ed insegniamo. Chi
insegna però deve essere capace di apprendere. Cosa i giovani ci possono insegnare?”.
In un mondo dove i giovani
sono sovente visti come un
problema e non come una
risorsa Mons. Vella ha sottolineato cinque atteggiamenti
che noi possiamo imparare
dai giovani:
il primo atteggiamento è il
coraggio, la forza.
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Il secondo, poiché i giovani
quando dialogano amano essere allo stesso livello dell’interlocutore, è l’umiltà.
Il terzo è la gioia, sia interiore – che viene da Dio – e sia
esterna.
Il quarto: “I giovani sono
molto sensibili a lavorare insieme, a condividere le esperienze, ad aiutarsi l’uno con
l’altro”.
Il quinto atteggiamento è l’amore alla Croce.
Questo sguardo positivo verso i giovani è tipico del carisma salesiano, del metodo
preventivo: Don Bosco ha
sempre scorto nei giovani
“un punto accessibile al bene” su cui fare leva.
Don Bosco ha imparato tanto
dai suoi giovani, si è lasciato
guidare dai loro bisogni, dai
loro sogni; anche noi dobbiamo accostarci ai giovani con
questo atteggiamento e lasciarci educare dalle loro positività. I giovani non devono essere percepiti solo come
oggetto della evangelizzazione, ma soggetto attivo.
Nell’omelia di apertura
dell’anno della fede papa Benedetto XVI si è espresso così:
“In questi decenni è avanzata
una «desertificazione» spirituale... È il vuoto che si è diffuso... Nel deserto si riscopre il
valore di ciò che è essenziale
per vivere… E nel deserto c’è
bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stes-
sa vita, indicano la via verso
la Terra promessa e così tengono desta la speranza... Oggi più che mai evangelizzare
vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio,
e così indicare la strada”.
E questo era anche il fine
principale del Concilio Vaticano II che il Beato Giovanni XXIII sottolineò nel suo
discorso di apertura: “Questo massimamente riguarda
il Concilio Ecumenico: che il
sacro deposito della dottrina
cristiana sia custodito ed insegnato in forma più efficace... È necessario che questa
dottrina certa ed immutabile, che deve essere fedelmente
rispettata, sia approfondita
e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo”.
Questi avvenimenti ci presentano una Chiesa viva, che
si interroga, che cerca strategie, che vuole condurre a
Cristo e essere incarnata nel
mondo di oggi.
ISTITUTO IN CIFRE
2012/13
Se guardiamo la vita di Don
Bosco possiamo tranquillamente dire che con il suo
agire ha incarnato tutto ciò.
E noi che siamo eredi del suo
carisma e vogliamo essere
suoi fedeli discepoli siamo
chiamati a condividere questo cammino di Chiesa nella
crescita della fede. Un cammino che passa attraverso la
conversione personale e la
testimonianza credibile.
Ed intanto continuiamo la
nostra preparazione al bicentenario della nascita di Don
Bosco riflettendo quest’anno
sulla sua “pedagogia”.
Il Natale che ci apprestiamo a
vivere sia di stimolo per “incarnare” quell’amore che Dio
ha per l’umanità e che si è reso visibile nel bambino Gesù.
A tutti e a ciascuno, a nome
della comunità salesiana di
S. Benigno, auguro un Santo
Natale ed un Sereno 2013.
Don Vincenzo
I L P R E S I D E N T E
MEDIE
1a A = 19 1a B = 19
2a A = 21 2a B = 19
3a A = 26 3a B = 24
TOTALE = 128
DOCENTI: SDB = 3 LAICI = 15
CFP
SETTORE ACCONCIATORI = 150
SETTORE CUCICA = 265
SETTORE ELETTRO = 140
SETTORE MECCANICA = 68
TOTALE = 623
DOCENTI: SDB = 1 LAICI = 42
TOTALE Allievi = 751
dal Natale
Lasciamoci coinvolgere
Un caro saluto a tutti.
In questo momento di crisi per molte famiglie possa Don Bosco far nascere la capacità
di trovare nelle piccole cose di ogni giorno la
felicità per noi ed i nostri cari.
Sono passati pochi giorni da quando gli ex,
che hanno finito la terza media l’anno scorso,
si sono ritrovati per trascorrere insieme una
serata. Con la complicità del direttore e del
mago Miky, al secolo Michele Francone, che
ringrazio, siamo riusciti a organizzare per loro un piccolo spettacolo di magia.
Quella sera il vederli stupiti ed entusiasti delle doti del mago mi ha fatto pensare agli anni passati da allievo e sono rimasto sorpreso
come da piccole cose alcuni membri della
famiglia Salesiana abbiano sempre saputo
trarre insegnamenti per tanti ragazzi.
Pensavo alle vacanze estive fatte non certo
in località esclusive o alla moda, alle serate
passate intorno ad un fuoco con una chitarra
e alle magari banali scenette delle accademie
di Natale o di fine anno e mi chiedevo che cosa le aveva rese così indimenticabili. Ecco la
risposta: mi sono sempre sentito coinvolto.
L’essere coinvolti forse è proprio quello che
oggi ci manca e che manca ai nostri ragazzi,
siamo tutti sempre troppo occupati a dire e
a fare ma nessuno di noi ha la capacità di
coinvolgere.
In questo Don Bosco è stato sempre un grande maestro: i suoi ragazzi hanno sempre condiviso tutto con Lui e proprio questa sua capacità gli ha permesso di essere il grande
amico e maestro dei giovani, da cui tutti ancor oggi traggono insegnamento.
Noi exallievi che abbiamo avuto la grande
fortuna di “conoscerlo” facciamo in modo
che questo Natale sia un’occasione per coinvolgere e per lasciarci coinvolgere: un sorriso,
una parola, un consiglio possono essere i più
bei regali da donare e da ricevere. Sicuramente anche in questo momento di crisi ognuno
di noi può permettersi di donarli.
Con queste poche righe voglio augurarvi
il più bel Natale che possa esserci, colmo
dell’affetto dei vostri cari con la serenità che
solo l’amicizia e l’amore possono dare.
Da parte mia e di tutto il consiglio Buon Natale e Buone Feste.
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san benigno notizie 3-2012
l’ opinione
Maya permettendo
di Marco Notario
Se non mi leggete il giorno di
Natale, vuol dire che nemmeno voi esistete più e il mondo
è finito il 21 dicembre 2012. I
Maya avevano ragione. Ci vediamo nell’aldilà.
Se invece mi leggete, peggio
per voi, sì, ma almeno sarete
contenti che i Maya abbiano
preso un solenne abbaglio.
Singolare questa nostra società occidentale.
Si crede presuntuosamente razionalista e per questo
elimina la sua fede... salvo
lasciarsi andare alla moda
delle religioni alternative e
accettare tutti i miti e le fole
anche più strampalate.
Elimina i suoi crocifissi, ma
vive di amuleti, ciondoli e
zucche di Halloween.
Ripudia il Vangelo e ricorre
alle cartomanti (per poi rivolgersi ai giudici quando si
sente truffata).
Siamo degli inguaribili autolesionisti.
Capaci di farci sottomettere
anche dagli animali. Il cane
ormai è il feticcio di casa.
L’intoccabile. Il padrone (vedasi la bella vignetta tratta
da Panorama). Di lui si è persino disposti a raccogliere la
cacca per strada. Magari più
schifiltosi si è verso la pupù
dei neonati. D’altronde, ormai si legge che “meglio un
cane che un figlio”.
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Capaci di farci del male da
soli, come ho letto (e condiviso) all’ambulatorio di
pneumologia dell’ospedale
di Chivasso: “Tutti gli esseri viventi rifuggono dalle sostanze nocive. L’uomo è l’unico a iniettarsi sostanze nocive volutamente. E lo chiama anche piacere”. Vale per il
fumo, vale per la droga.
Non parliamo della privacy. Lì
ce la siamo proprio cercata.
Così dobbiamo compilare
diecimila moduli di liberatoria per ogni documento utile.
Così anche solo a guardare la
pagina sul libretto dei canti
del mio vicino a Messa rischio una denuncia.
E visto che ormai tutti hanno
l’avvocato facile, mi meraviglio che nessuno abbia ancora denunciato il prete che nel
battesimo versa l’acqua in testa al pupo.
Sentenze
in discussione
Sia ben chiaro “in discussione”, non “discutibili”.
Non so bene cosa dire sulla
sentenza de L’Aquila. E parlare quando ci sono dei morti è sempre emotivo. Forse la
Commissione Grandi Rischi
poteva essere meno superficiale? D’altronde è prevedibile un terremoto? Che facciamo, denunciamo madre
natura? Prevenzione non è
previsione. Se non lanci l’allarme vai in galera per omissione. Se però lo lanci e non
capita nulla rischi la denuncia per procurato allarme.
Non commento neppure le
sentenze Taranto, Sallusti,
Berlusconi, Parolisi e affini.
Gli stessi media col cavolo
che ti spiegano le cose dicendo le parole tali e quali.
Troverei comunque opportuno che i giudici condannassero in base a precisi articoli
di codice, astenendosi da osservazioni morali tipo “spiccata capacità a delinquere”.
Giudizio che, a mio parere,
spetta solo a Dio.
Idem per la questione del
bambino “prelevato a forza”.
Non è che la zia urlando abbia contribuito alla serenità.
l’ opinione
E anche l’espressione usata dal tribunale, “resettare i
sentimenti”, mi pare estremamente gelida.
Decisamente ipocrita trovo
infine la “condanna all’oblio”
del ciclista Lance Armstrong.
Prima si crea la favola del lottatore eroe contro la malattia, poi la si demolisce. C’è
modo e modo di infierire.
Tempo dieci anni e, ci scommettiamo? sarà stroncato allo stesso modo il mito di Pistorius.
Scuola
Questione delle sei ore a parte, mi si permetta una volta
tanto di essere solidale con la
categoria in cui ho militato:
gli insegnanti.
In questi ultimi mesi, tra l’indifferenza generale, sulla loro pelle sono cadute altre due
tegole ulteriormente vergognose.
A luglio il cosiddetto TFA. In
sintesi, un pastrocchio tra
un concorso e un corso abilitante con test assurdi: io
stesso l’ho provato e non ho
raggiunto il punteggio per
passare. Dopo quarant’anni
di insegnamento scopro di
non essere autorizzato perché non so quale poeta abbia detto che la sua donna
assomiglia a una capra. Ovvio che, come me, anche il 97
per cento dei candidati non
l’ha passato. Ma ha comunque sganciato 120 euro (“non
rimborsabili”, precisa il decreto). Il 3 per cento che per
caso l’ha passato ne sgancerà altri 3.000 per concludere
l’iter. Questo è un vero e proprio “pizzo di stato”.
Poi a settembre è uscito un
altro pseudo concorso a cui
i giovani non possono partecipare; in compenso devono partecipare coloro che già
sono abilitati e che come tali
avrebbero automatico diritto alla cattedra. Invece, dopo sei anni di studi e relativi
soldi sprecati, magari gli toccherà ricominciare da capo.
Manco si trattasse di primari
d’ospedale.
Però il ministro si fa bello con
la carota del registro digitale
o del tablet regalato agli insegnanti del sud.
E non solo
Ho parlato di insegnanti. Ma
sono solidale anche con le altre centomila categorie che
nemmeno loro se la passano
bene.
Per esempio, per restare ai
giovani, mi chiedo quale progetto può mai esserci in un
“contratto a progetto” per fare la cassiera ed essere licenziata dopo sei mesi.
Tuttavia zia Elsa viene a dire che i giovani sono “choosy” (schizzinosi). Talmente
schizzinosi che ormai l’unica prospettiva che hanno è di
lavorare in nero in una fabbrica clandestina di prodotti
contraffatti.
Tangenti, mercati
e politica.
Si dice che “nomen est omen”
(il nome è un programma).
Per Fiorito lo è stato anche il
cognomen.
Sento annunciare che i mercati ci dànno fiducia. Non è
che al venerdì al mercato io
nutra altrettanto sentimento.
Quanto alla politica ho già
blaterato troppo e non voglio più parlare. Tanto, questa volta, tutto quello che
pensate voi lo penso anch’io.
Il che è tutto dire.
Perciò. Buon Natale. Ah già,
Maya permettendo.
Marco Notario
TESSERAMENTO 2013
GRAZIE a tutti coloro che
rinnoveranno l’adesione
all’Associazione exallievi per
il 2013. Ricordiamo che la quota sociale
è 20,00 euro (10,00 euro x i familiari)
Aiutateci anche voi a migliorare
il notiziario, scrivendoci, segnalando
argomenti, ponendoci domande,
inviando foto e anche… SOSTENENDOCI tramite il c.c.p. 12714101
intestato a ExAllievi Don Bosco S. Benigno Canavese
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san benigno notizie 3-2012
g io v a ni
e x
RADUNO EX-TERZE MEDIe
Venerdì 26/10/2012, l’Istituto Salesiano ha visto il ritorno di noi, ex-allievi di terza,
per continuare l’esperienza di amicizia e formazione
umana e cristiana già vissuta
nel gruppi Samuel durante i
tre anni precedenti.
Rivivere i ricordi di quei momenti è stato davvero piacevole per molti di noi: ci siamo ritrovati tutti nel cortile
ed eravamo in 22. Poi don Turina e don Vincenzo ci hanno accompagnati in studio
e lì ci siamo divisi in gruppi
per condividere le prime impressioni sul primo mese di
scuola. La maggior parte delle opinioni sono state positive ed è stato bello ritrovarsi
e raccontarsi quello che era
successo durante il tempo in
cui non ci eravamo visti. Dopo c’è stata la cena, sempre
un momento divertente.
Più tardi siamo scesi in palestra (perché purtroppo pioveva) e abbiamo giocato a
palla prigioniera.
In seguito, dopo questo momento di svago siamo di nuovo saliti in studio, e lì c’era
mago Miki (ex-allievo anche
lui) che ha animato la serata
con un bellissimo spettacolo fatto di numeri molto divertenti.
Al termine dello spettacolo
il presidente degli ex-allievi,
Lamberto Vezzetti, ha presentato l’associazione e ci
ha illustrato i valori più im-
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portanti che Don Bosco ha
lasciato ai suoi ex-allievi.
La giornata si è conclusa con
un momento di preghiera e
di riflessione.
Ci siamo poi recati nelle camerate dove abbiamo trascorso la nottata e il giorno
dopo ciascuno è tornato ai
propri impegni, scolastici e
non.
Ci siamo ripromessi di ripetere l’esperienza per continuare a divertirci insieme e
a stare in allegria, proprio
come desiderava Don Bosco
s c u ol a
m edi a
DITELO CON I FIORI
Chi non sottoscriverebbe iniziare l’anno scolastico con
tre giorni di svago? Questo
succede nella casa salesiana
di San Benigno. La cosa, pare
che non dispiaccia!
Le prime, ogni anno, per attutire l’impatto con la scuola media, fanno un periodo
di rodaggio. Quest’anno si è
tenuto nella casa salesiana di
Muzzano biellese, dall’11 al
13 settembre.
I nostri accompagnatori ed
animatori erano don Bruna,
Prof. Mocci, Prof. sse Della
Penna, e Sacco.
L’edificio sorge in mezzo ad
un ridente parco ricco di
piante secolari ed esotiche.
Il grande prato verde è stato
l’arena dei nostri giochi scatenati.
Le ore delle giornate scorrevano veloci perché erano
occupate da alcuni momenti di riflessione e da molti di
divertimento.
Il risveglio mattutino era
gioioso perché si pensava
alle sorprese della giornata
e l’aria fresca che scendeva
dai monti infondeva brio e
buon umore.
Ogni giornata iniziava sempre con un rifornimento spirituale fatto di preghiera e
uno materiale con brioches
e bevande calde.
Il nostro tema era: DITELO
CON I FIORI. Offrire un fiore significa amicizia ritrovata
o conquistata.
La nostra parola d’ordine era:
HASTA LA VISTA! CIAO!
Presa visione del luogo, delle camerate, della sala mensa e dei campi sportivi, ci
siamo radunati per svolgere
qualche gioco di conoscenza e formare i quattro gruppi: Azalee, Glicini, Ortensie,
Rose.
Questi dovevano gareggiare
negli sport, nella bontà e nelle attività organizzative.
La sera, dopo cena, abbiamo
partecipato al quiz “CACCIA
ALLA PAROLA”, intervallato
da scherzi e giochi.
Al chiudersi delle prime palpebre siamo saliti in camerata per un meritato e tranquillo riposo.
Il secondo giorno abbiamo
visto e riflettuto sul video “IL
GIGANTE EGOISTA”.
Nel pomeriggio si è svolta
una mega CACCIA AL TESORO tra gli alberi e i cespugli
del parco.
Tutti abbiamo trovato il tesoro: l’AMICIZIA; chi trova
un amico trova un tesoro da
conservare con cura nel forziere del proprio cuore.
La giornata si è conclusa nel
salone con NASCONDINO,
gioco simile a Battaglia navale. Purtroppo spuntava l’aurora del terzo giorno, l’ultimo
della nostra permanenza in
quel mini paradiso terrestre.
La mattinata è iniziata con
un momento di riflessione in
chiesa e uno scambio d’impressioni conclusive fissate
per scritto su un cartellone
di gruppo.
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san benigno notizie 3-2012
Prima di pranzo c’è stato ancora un grande gioco: SCALPO con i palloncini legati ai
piedi.
Nel pomeriggio siamo saliti
al santuario mariano di Graglia per ringraziare la Madonna che ci aveva regalato
quei bellissimi giorni da trascorrere insieme in grande
amicizia e allegria.
La comunità salesiana ci ha
accolto con grande familiarità, riservandoci un ottimo
trattamento nei vari momenti della giornata, in particolare a tavola dove il cibo
è stato ottimo, abbondante e delizioso come il gelato
dell’ultimo giorno.
Ai salesiani e alle persone di
servizio va il nostro sentito
ringraziamento.
Per tutti noi è stata un’esperienza molto positiva ed arricchente. Sfortunati quelli che
non l’hanno vissuta. Ora ci
aspetta il compito di mettere
in pratica quello che abbiamo
ascoltato e vissuto.
Buon anno scolastico
Florilegio delle prime medie
Ricordi giovanili su don Mussa
Era il 1950, l’allora chierico Mussa era nostro
insegnante di matematica e assistente. Visto
che alcuni di noi si preparavano allo studio,
solo quando erano interrogati, aveva escogitato un sistema sicuro, per farci impegnare
tutti costantemente. Era quello di interrogarci in ogni lezione per iscritto con i famosi
‘foglietti’.
Appena terminata la preghiera iniziale, diceva in modo perentorio: ‘Seduti, fuori un foglio, prima domanda…’ ed alla fine dei dieci
quesiti: ‘Giù la penna, consegnare il foglio!’.
Inizialmente fummo impauriti da questo suo
atteggiamento, ma poi capimmo che era per
il nostro bene e, studiando regolarmente; tutto si appianò e i ‘foglietti’ terminarono.
Fuori dall’aula però questa sua finta severità
spariva e ci trattava come un fratello maggiore, impegnato a insegnare il corretto comportamento. Durante le ricreazioni si immedesimava nel gioco al pallone come un compagno di squadra e dribblando e calciando
alla ‘Balotelli’, cercava di superare il ’rivale’,
sig. Fasanì, che però era facilitato nel gioco
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dalla sua abilità, ma anche perché non era impedito dalla ‘veste talare’ che
don Mussa invece portava
regolarmente.
Un giorno che ero preoccupato e intimorito
perché non avevo capito bene una sua spiegazione in aula e gli chiesi un ulteriore chiarimento fuori in cortile, lasciò subito il gioco
e chiarì i miei dubbi, con esortazioni e incoraggiamenti.
Si vedeva benissimo che lui era sereno e contento di aver seguito la chiamata del Signore
al servizio dei giovani e sicuramente si sentiva appagato da questa grazia.
Parecchi anni fa, nel 1984, quando ritornò
di nuovo a S. Benigno, già gravato dagli acciacchi dell’età, incontrandolo, ricordammo
insieme gli anni lontani della gioventù e mi
venne spontaneo fare una riflessione: lì nel
cortile dell’istituto, si rinnovavano negli anni le medesime situazioni che c’erano state a
Valdocco con i giovani di allora. GRAZIE Don
Mussa.
Agostino Ferrero
C entro F ormazione P rofessionale
il cfp continua a stupire
Carissimi Ex-Allievi,
in concomitanza con l’inizio
del nuovo anno formativo,
stimolato e “rincorso” come
sempre dal “Grande” Don
Lacchia, eccovi la novità per
così dire più “significativa”.
Tralascio quindi, per ovvie
ragioni, quanto di consolidato già esiste e che, presumo,
ben conosciate.
La vera, e a mio avviso, grande novità del 2012/2013 è
rappresentata dall’apertura
di una nuova sede occasionale, presso il Palazzo Comunale di Caluso (TO), a 13 chilometri da San Benigno sulla direttrice Chivasso – Ivrea,
dove, su invito dell’Amministrazione, avvieremo nelle
prossime settimane una serie di attività. Tra le più significative ne sottolineerei tre:
1. Un percorso di formazione, finanziato dalla Provincia
di Torino e rivolto ad adulti
disoccupati che intendono
conseguire la Qualifica di
“Operatore Socio Sanitario –
O.S.S.”, della durata di 1000
ore di cui 500 ore di stage.
L’elevato numero di preiscrizioni finora rilevate, e ancora
aperte, se da un lato ci conferma l’interesse verso questo tipo di percorso formativo, dall’altra, ribadisce ancora di più come tale figura
professionale rappresenti,
ad oggi, una delle poche con
concrete possibilità occupazionali, specie per l’utenza
femminile.
2. L’apertura di uno sportello per l’erogazione di servizi al lavoro, per i quali il nostro Ente è accreditato oltre
che autorizzato dal Ministro
competente.
I servizi erogati forniranno
alle imprese, tutti quei supporti a loro necessari durante la ricerca di personale con
professionalità adeguate, e
ai cittadini la consulenza di
professionisti esperti nel settore che consentiranno loro,
non solo di conoscere le offerte del mercato, ma anche, attraverso una “guida”,
“presentarsi” illustrando le
proprie competenze/conoscenze.
3. L’attivazione di nuovi percorsi formativi per adulti occupati, disoccupati e/o cassaintegrati, che intendono
investire su un percorso di
riqualifica e/o di approfondimento, mirato a potenziare
le proprie competenze, non
solo professionali ma anche
relazionali.
Per avere maggiori informazioni sui corsi in fase di
attivazione, invito chi interessato a prendere contatto
direttamente con la Segreteria del Centro al numero
011/9824311, indirizzo email segreteria.sanbenigno@
cnosfap.net Per il momento,
almeno fino a Natale, la segreteria di San Benigno, raccoglie anche le iscrizioni per
le attività che saranno avviate presso la sede di Caluso.
In conclusione una nota a
margine, che non rappresenta ovviamente una novità, ovvero la possibilità per i
ragazzi e le ragazze che stanno frequentando in questo
momento la terza media,
di iscriversi ai nostri corsi
triennali per l’assolvimento
dell’obbligo di istruzione che
per l’a.f. 2013/2014 saranno
nei settori:
• Acconciatura
• Ristorazione Preparazione
pasti / Sala Bar
• Elettro-Impiantistica
• Meccanica
Nel salutarVi, colgo l’occasione, da un lato per invitare
Voi e le vostre famiglie a farci
visita e, dall’altro, visto il sopraggiungere delle Festività
Natalizie, per augurare a tutti un sereno Natale.
Carlo Vallero
Direttore del Centro
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san benigno notizie 3-2012
103°CONVEGNO ANNUALE
30 SETTEMBRE 2012
Assemblea annuale con la presenza del delegato
ispettoriale don Silvio Carlin e dal consigliere ispettoriale
Arduino Moroni coordinati da Franco Ceppa.
Pranzo sociale
10 san benigno notizie 3-2012
ppella dell’istituto.
Santa Messa nella ca
Saluti e prime confidenze
oro
La segreteria al lav
Omaggio ai salesiani defunti
Alcuni componenti della presidenza con il delegato ispettoriale
PREMI DI FEDELTÀ 2012
Dellerba Franco, San Benigno
Marchesan Ugo, Collegno Negro Bruno, Caluso Ocleppo Giovanni, Vestignè
Ottino Vittorio, Burolo Alla memoria
Antoniono Giovanni, Agliè
Ricciardi Giuseppe, Rivarolo 11
san benigno notizie 3-2012
for m a z ione
STRENNA 2013
«Rallegratevi nel Signore sempre;
ve lo ripeto ancora, rallegratevi» (Fil 4:4)
Come Don Bosco educatore, offriamo ai giovani
il Vangelo della gioia attraverso la pedagogia della bontà
La Strenna 2013 ha come
obiettivo quello di approfondire la proposta educativa di Don Bosco. Si tratta di
approfondire ed aggiornare il
Sistema Preventivo secondo
la sensibilità e le esigenze del
nostro tempo.
Già nel primo Oratorio di
casa Pinardi erano presenti
alcune importanti intuizioni che sono state successivamente acquisite nella loro
valenza più profonda:
• c’era una struttura flessibile che valorizzava l’ambiente
popolare;
• la religione posta a fondamento dell’educazione, in un
intreccio dinamico tra formazione religiosa e sviluppo
umano;
• l’istruzione era lo strumento essenziale per illuminare
la mente; ma l’educazione
stava al centro e si sviluppa-
12 san benigno notizie 3-2012
va in armonia tra la piena occupazione e la valorizzazione
del tempo libero;
• soprattutto c’era l’amorevolezza come stile educativo e
di vita cristiana.
In un mondo profondamente cambiato rispetto a quello
dell’ottocento, occorre procedere nella direzione di una
riconferma aggiornata della
“scelta socio-politica-educativa” di Don Bosco per il bene
della comunità sociale, insegnando a vivere la vita come
missione, con un riferimento
costante agli inalienabili valori umani e cristiani.
Occorre promuovere una pedagogia della libertà e della
responsabilità, tesa alla costruzione di persone responsabili, capaci di libere decisioni mature, aperte alla comunicazione interpersonale, inserite attivamente nelle
strutture sociali, in atteggiamento non conformistico,
ma costruttivamente critico.
Il ritorno ai giovani con
maggior qualificazione
È tra i giovani che Don Bosco
ha elaborato il suo stile di vita, il suo patrimonio pastorale e pedagogico
A partire dalla conoscenza
della pedagogia di Don Bosco, i grandi punti di riferi-
mento e gli impegni della
Strenna del 2013 sono i seguenti.
1. Il ‘vangelo della gioia’.
Don Bosco ha declinato la
gioia di vivere dei giovani
nei linguaggi dell’allegria,
del cortile e della festa; ma
non ha mai cessato di indicare Dio quale fonte della
gioia vera.
2. La pedagogia della bontà, che non va ridotta solo
a un principio pedagogico,
ma che va riconosciuta come elemento essenziale della nostra spiritualità.
3. Il Sistema Preventivo. Rappresenta il condensato della
saggezza pedagogica di Don
Bosco. È un’esperienza spirituale ed educativa che si
fonda su ragione, religione
ed amorevolezza.
4. L’educazione è cosa del
cuore. Il cuore di Don Bosco
era donato interamente ai
giovani: tutta la sua persona,
intelligenza, cuore, volontà,
forza fisica, tutto il suo essere era orientato a fare loro del
bene, a promuoverne la crescita integrale, a desiderarne
la salvezza eterna.
5. Formare “buoni cristiani
e onesti cittadini” è intenzionalità più volte espressa
c entro
g io v a nile
ORATORIO E MISSIONE
da Don Bosco per indicare
tutto ciò di cui i giovani necessitano per vivere con pienezza la loro esistenza umana e cristiana. Ciò lo portava
a cogliere gli autentici valori
presenti nel mondo, specie
se gra­diti ai giovani, a inserirsi nel flusso della cultura
e dello sviluppo umano del
proprio tempo stimolando il bene, e ricercando con
saggezza la cooperazione di
molti, convinto che ciascuno ha dei doni che vanno
scoperti, riconosciuti e valorizzati; ad affidarsi sempre a
Dio, percepito e amato come
Padre.
6. Sistema Preventivo e Diritti Umani. Il vangelo e il
nostro carisma oggi ci chiedono di percorrere anche
la strada dei diritti umani;
si tratta di una via e di un
linguaggio nuovi che non
possiamo trascurare. I diritti umani offrono al sistema
preventivo nuove frontiere
ed opportunità di impatto
sociale e culturale come risposta efficace al “dramma
dell’umanità moderna”.
Dalla ‘Strenna 2013’
Don Pascual Chávez V., SDB
Rettor Maggiore
Le esperienze missionarie dell’Oratorio di S. Benigno
C.se non si sono fermate... anzi... sembrano crescere
giorno dopo giorno in un intrecciarsi di nuovi percorsi e nuovi cammini! Il mese estivo in Repubblica
di Moldova (agosto 2011) ha aperto le porte per nuovi
progetti: il 15 settembre scorso, Anna e Agostino, animatrice ed educatore dell’Oratorio, sono partiti per
Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, come volontari dell’animazione missionaria salesiana.
Il mandato ricevuto prevede il loro inserimento, per
un anno circa, all’interno di un progetto del VIS (Volontariato Internazionale dello Sviluppo, ONG che si
ispira al carisma salesiano), che da tempo lavora in
quei territori. Nel loro iniziale “sì” ad essere inviati
come missionari, non ci sono state né preferenze geografiche né limiti temporali... insomma... una piena
consapevolezza di quella che è la vera Missione e la
dedizione alla figura di Don Bosco che porta i suoi
figli laddove c’è bisogno. Come ci scrive uno di loro:
“Per ora sto molto bene, i pensieri e le domande sono
tante. Mi chiedo cosa posso fare qui. Mi dico che forse
non posso fare nulla. Però posso starci. Chissà. Dio mi
ha voluto qui e io ci sono. Forse devo smettere di pensare, anche se è difficile”.
Oltre ai familiari e agli amici, sono in molti coloro che
Su questa traccia il R.M. ci
chiede oggi di camminare con
fiducia e coraggio per rinverdire e produrre nuovi frutti
di efficacia pedagogica nelle
nostre famiglie e nella società,
nello stile di Don Bosco.
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assistono e partecipano con
entusiasmo a questa bella testimonianza di servizio e voglia di mettersi in gioco.
Anna e Agostino, dopo una
lunga preparazione durata quasi un anno e un corso
di formazione presso la sede del VIS a Roma, sono ora
impegnati in un programma
di inserimento e conoscenza
del Centro Don Bosco Ngangi di Goma, la struttura che li
ospita. Si tratta di una realtà
enorme e complessa che offre molteplici servizi ai bambini e ai ragazzi della zona
(centri di accoglienza, scuola primaria e professionale,
dispensario medico...).
Nelle notizie che inviano periodicamente si legge quanto
lavoro c’è da fare, quante sono le realtà e le persone che
collaborano insieme e che si
mettono a completa disposizione del prossimo; loro
stanno bene, sono felici di
sapere che tutto l’Oratorio
di Sanbe e i suoi animatori
li pensa ed è loro vicino in
tutti i modi possibili. Questa
scelta concreta tocca tutti... e
tutti noi ci sentiamo partecipi di questa grande esperienza. Ancora una volta Don Bosco, tramite Agostino e Anna,
ci insegna che la missione,
come l’educazione, è questione di cuore.
Francesca Baudino
ATTENZIONE
per scaricare/consultare i giornalini basta
andare al seguente indirizzo:
www.salesianisb.net/exallievi
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Vita associativa
attività 2012 Gruppo ex allievi
di Bosconero
Raccoglimento e preghiera, convivialità e gioia: tra i
principi cardine dello spirito salesiano, il gruppo bosconerese ex allievi ha scelto di ispirarsi proprio a questi per ciò che riguarda gli ultimi eventi cui ha preso
parte. In primis, come da alcuni anni a questa parte, il
gruppo Ex Allievi di Bosconero (associazione riconosciuta dal Comune) è stato tra i promotori del “Pranzo
delle Associazioni”, tenutosi Domenica 26 Febbraio
2012, con la presenza delle Autorità e di numerose altre
Associazioni. Il pranzo, come pure la Santa Messa che
l’ha preceduto, ha visto la partecipazione di un gran
numero di persone, ed è stato preparato e servito dai
ragazzi del corso alberghiero dell’Istituto Salesiano di
San Benigno.
Durante la manifestazione è stata inoltre consegnata
una Borsa di Studio di 250 euro ad Ambrogino Andrea.
I successivi eventi cui il gruppo bosconerese ha preso
parte sono poi stati all’insegna della Preghiera di gruppo. Non poteva di certo mancare la partecipazione alla processione di Maria Ausiliatrice a Torino tenutasi
il 24 Maggio, in compagnia di una nutrita schiera di
bosconeresi.
Quest’anno, alcuni ex-allievi bosconeresi hanno poi
preso parte al pellegrinaggio notturno da Andrate ad
Oropa: 27 km in preghiera con uno splendido cielo
stellato su sentieri montani, il 10 Agosto, la notte di San
Lorenzo. La giornata è proseguita con la Santa Messa,
preghiera e momenti di allegro ristoro collettivo. Anche il pellegrinaggio a Belmonte nello scorso Settembre ha visto la partecipazione di alcuni membri del
gruppo ex allievi: partenza in pullman, camminata da
Valperga sino a Belmonte, Santa Messa nel Santuario e
pranzo al sacco. La presenza di molti bambini dell’Oratorio e l’atmosfera festosa hanno fatto sì che ci fosse
un clima davvero molto familiare ai salesiani.
Per ciò che riguarda i prossimi eventi, il gruppo bosconerese è già attivo per l’edizione 2013 del “Pranzo delle
Associazioni” del quale è tra i promotori e festeggiati:
Domenica 17 Febbraio 2013 si svolgerà la tradizionale
FESTA di Don Bosco.
Il Direttivo
R I C O R D I
IL VOLTO DEL pROFessore FASANI
Scolpito su legno da un ex-allievo
A metà del ’900 a San Benigno erano fiorenti
due laboratori per la lavorazione del legno e
formavano falegnami e scultori provetti.
Nell’autunno del 1949 il sottoscritto e l’amico Ginetti Giuseppe, che proveniva da Verolengo, abbiamo messo piede nel laboratorio
di scultura e percorso insieme l’intero quinquennio.
I nostri laboratori producevano mobili artistici , decorati di pregevoli intarsi e di sculture. Gli scultori realizzavano anche arredi e
suppellettili per chiese. Tra i tanti ricordo un
pulpito rinascimentale in noce per la chiesa di Torrazza, una residenza per sacerdoti e
tanti arredi, che erano veri capolavori.
Purtroppo questi due laboratori non hanno
avuto futuro perché mutarono i tempi. L’artigianato volse al tramonto e progredì l’elettronica e l’informatica. Infatti molti scultori
si adattarono a un diverso impiego.
L’amico Ginetti ha continuato nell’arte del
restauro e della doratura acquisendo grande esperienza e perfezione. Il nostro maestro
d’arte al quale ci sentivamo particolarmente
legati da cordialità e simpatia era il Signor
Pier Ottavio Fasani, di poco più anziano di
noi. Anche lui dopo qualche anno lascerà
parzialmente la scultura per dedicarsi con
grande successo alla pittura.
Negli ultimi tempi l’amico Ginetti, ormai in
pensione, si dilettava a scolpire medaglioni
con i volti di papi, vescovi e santi; non poteva tralasciare la figura di Fasani al quale si
sentiva molto legato da filiale affetto e stima. Qualcuno venuto a saperlo, gli propose di pubblicare una fotografia della scultura
su San Benigno Notizie. Lui ha voluto prima
avere il mio parere. Quale onore per me, che
non lo merito, e mi ha portato la scultura in
visione.
Ginetti ha realizzato un mezzo busto in bas-
sorilievo di legno di tiglio verniciato al naturale che si presenta in uno stile non troppo
moderno, realistico, che appaga l’occhio.
Io so bene quale impegno richieda la ritrattistica nell’arte della scultura. Per realizzare
la figura di un personaggio occorre armarsi
di coraggio e soprattutto sentire una motivazione. Mentre esaminavo con attenzione il
capolavoro di Ginetti egli mi diceva che aveva
dedicato tutto il suo impegno esprimendo il
suo talento e allora compresi che quella immagine era veramente nata da un profondo
atto di amore. Quindi non occorre altro: merita la più attenta considerazione anche da
parte del nostro Notiziario.
Farà senz’altro piacere a quanti l’hanno conosciuto rivedere il volto di Fasani interpretato da un suo ex-allievo di tanti anni fa.
Cossa Giovanni
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NOTIZIE DI CASA NOSTRA
Defunti
Papà di Lalli Gianluca, Romano Can.
Mamma di Brunetti GianCarlo, San Benigno
Moglie di Mosconi Fulvio, Torino
Mamma di Luderin Daniele, Volpiano
Collerio Oreste, Vidracco
Papà di Micheletto Antonino, Leinì
Papà di Zoppo Nadino e Antonio, Quincinetto
Nonna di Dellerba Fabio e Suocera di Franco, San
Benigno
Madonna Ripa Adriano, Ivrea
Papà di Turati Ivo, San Benigno
NASCITE
Gisèle di Janin Jean e Ombretta, Arnad
Stefano Costa Medich di Roberto e Fiorella, Caselle Tor.
CONGRATULAZIONI a Dellerba Franco per il premio di
fedeltà al lavoro e progresso economico 2011.
Umberto Balzan
Salesiano sdb
Luglio 2012
PROSSIMI APPUNTAMENTI
19 gennaio 2013 polentata in Istituto (ore 20.00)
FESTE DI Don Bosco 2013
26 gennaio Rivarolo/Foglizzo (ore 18.00)
27 gennaio S.Benigno / S.Giusto (ore 11.00)
3 febbraio Feletto (ore 9.00)
17 febbraio Bosconero (ore 10.30)
9 marzo Volpiano (ore 17.30)
Auguri di Buon Natale
e felice anno nuovo
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