bastone della pioggia

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bastone della pioggia
BASTONE DELLA PIOGGIA (PAU DE LLUVIA O
RAINSTICK)
Africa – Americhe
Idiofono
MATERIALE: E' costituito da un tubo di legno, bambù, cactus o ramo di eucalipto, svuotati
con all'interno un'intelaiatura di chiodi di legno e riempito con polvere di conchiglie o semi o
sassolini. Il "palo de lluvia" di origine Cilena è costruito con un bastone di cactus cavo.
INFORMAZIONI GENERALI:
"Rainstick" è il nome anglicizzato e, pertanto,
internazionalizzato di "palo de lluvia", tipico strumento musicale e cerimoniale dell'America
del Sud e del Centramerica. Da noi è noto come "bastone della pioggia". Diffuso in Perù,
Equador, Cile e Brasile, ma anche in Africa e Australia, il bastone della pioggia ha origini
antichissime, e ancora oggi viene utilizzato non solo per scopi musicali, ma anche in
cerimonie religiose propiziatorie per il raccolto o per la pioggia. Fin dall'antichità le
popolazioni centroamericane lo utilizzavano inoltre nelle cure delle malattie del sistema
nervoso, conferendo al suono rilassante simile ad acqua dello strumento, perciò allo
strumento
stesso,
poteri
magici.
Il nome gli deriva dal fatto che il suo suono somiglia allo scrosciare della pioggia o
dell'acqua corrente o del mare, le sue onde, la risacca.
E' una sorta di sonaglio della classe degli idiofoni di lunghezza variabile: ve ne sono di
piccoli, medi e lunghi anche un metro. Ha forma di tubo. Questo, svuotato al suo interno,
può essere di legno e vimini (come in Brasile) o di bambù (come invece in Messico), o può
trattarsi di una zucca di forma allungata e resa vuota al suo interno (come in Africa).
Ma il vero e più autentico bastone della pioggia, quello proveniente dal Cile e dall'Argentina
del Nord, è in realtà costituito da un bastone cavo ricavato dallo scheletro ligneo della pianta
morta di un particolare e specifico cactus, che si trova nel deserto Acatama nel nord del Cile.
E val la pena sottolineare che le popolazioni locali non usano mai le piante vive, ma soltanto
quelle già morte naturalmente. Questo cactus vive all'incirca sessanta-settant'anni. Poi,
quando muore, la polpa verde si dissecca, lasciando infine il nudo scheletro tubolare di legno
della pianta che verrà, nei segmenti opportunamente tagliati, utilizzato per formare il corpo
del rainstick. L'interno viene riempito con polvere di conchiglie, ciotoli, sabbia, semi. Prima
di riempirlo, però, vengono inseriti dei segmenti di canna, dei chiodini o, nel caso dei bastoni
in cactus, le spine stesse cadute nel processo di decomposizione della polpa, al fine di creare
internamente una spirale che rallenti la caduta del materiale mentre rotola da una parte
all'altra.
Chiuse
le
due
estremità,
lo
strumento
è
pronto.
Per suonarlo bisogna scuoterlo e ruotarlo mentre lo si ribalta gradualmente da una parte
all'altra, partendo da e tornando a una inclinazione ideale di 60 gradi per ottimizzare la
lunghezza, la pienezza e la continuità del suono. In questo modo il contenuto interno del
rainstick scorre lungo la spirale interna producendo un suono simile a quello marino o della
pioggia. Se ben costruito il suono del rainstick è davvero naturale, graduale e amplificato.
Oggi la sua diffusione è praticamente planetaria. Strumento tipico delle popolazioni
dell'America del Sud (Perù, Equador, Brasile) e dell'Africa, è un tubo sonoro, chiamato
anche 'Bastone della Pioggia', utilizzato per cerimonie religiose propiziatorie sia per il
raccolto sia per la pioggia. Sembra che in Oceania sia stato il mezzo per dare la parola a chi
la richiede in un’assemblea di anziani, dopo essere stato rovesciato per almeno 3 volte.