Mal di schiena e scarpe sbagliate
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Mal di schiena e scarpe sbagliate
gennaio 2015 Mal di schiena e scarpe sbagliate: ecco la spiegazione e i possibili rimedi Si stima che tutte le persone, almeno una volta nella vita, abbiano avuto a che fare con il mal di schiena (definito meglio in termini medici come lombalgia – dolore lombare – o dorsalgia – dolore dorsale) ma non tutti sanno che spesso la causa è da ricercare in un appoggio plantare scorretto. Circa l'80% degli italiani ha sofferto almeno una volta nella vita di questa patologia che rappresenta senza dubbio uno tra i disturbi più frequenti in ambito ortopedico. Il mal di schiena è la seconda causa di assenza per malattia dal lavoro ed è una delle principali cause di assunzione di farmaci antinfiammatori ed antidolorifici. Fortunatamente oltre il 90% degli episodi di dorso-lombalgia si risolve in breve tempo ma è importante che questa situazione venga sempre considerata come un spia d’allarme che il corpo invia per segnalare che qualcosa non funziona correttamente. Le cause dell’enorme diffusione di questa patologia sono da ricercare nello stile di vita del terzo millennio, improntato alla sedentarietà nella vita sociale e nel lavoro e nella diffusione dell'obesità, ormai sempre più un problema socio-sanitario, evidente anche in età pediatrica e causa di importanti sollecitazioni meccaniche alla colonna vertebrale. Non di rado la causa della lombalgia va ricercata in un appoggio plantare scorretto: infatti problemi di appoggio plantare dovuti a conformazioni del piede particolari o, più spesso, all' abuso di calzature inadeguate possono determinare una distribuzione scorretta del carico plantare e di conseguenza una postura scorretta della colonna vertebrale. Il piede normoconformato deve possedere 3 archi (arco mediale, arco laterale ed arco trasverso) e poggiare al suolo in soli tre punti (testa del primo metatarso [1], testa del quinto metatarso [2] e calcagno [3]). Le abitudini posturali scorrette col passare del tempo finiscono per determinare uno sbilanciamento dell'assetto fisiologico del corpo con l'assunzione di posizioni compensatorie che a loro volta scompensano ulteriormente lo squilibrio iniziale. Anche l'uso di calzature considerate non indeguate o non correggere prontamente un appoggio plantare scorretto finiscono per procurare male non solo alla sede plantare (fasciti plantari o in una seconda fase speroni calcaneari) ma anche e soprattutto alla colonna vertebrale. Nel corso degli ultimi anni la ricerca biomeccanica è sempre più portata allo sviluppo e sperimentazione di calzature basculanti che possono aiutare a mantenere Dott. Caforio Marco Ortopedico Traumatologo gennaio 2015 una postura corretta prevenendo tutti quei problemi di dolori ai piedi e alla schiena che derivano da posizioni non fisiologiche. Questo tipo di calzature riesce anche a generare durante la normale deambulazione un positivo massaggio in sede plantare ed una stimolazione dei muscoli posturali grazie ad un sano esercizio fisico costante e impercettibile. Una suola convessa e dondolante fa sì che il piede non abbia un appoggio stabile ma che oscilli costantemente avanti e indietro costringendo chi le indossa a continui ed involontari micro-aggiustamenti del baricentro. In questo modo sia i muscoli degli arti inferiori che gli addominali vengono sollecitati, la postura viene continuamente modificata ed il peso del corpo non grava sempre sugli stessi punti. Tali calzature possono essere d'aiuto per combattere dorso-lombalgie e le contratture muscolari dovute ad una cattiva postura. Dal punto di vista della stimolazione posturale funzionano bene soprattutto per chi passa molto tempo in piedi. Queste scarpe sono un concentrato di tecnologia perché le suole contengono dei cuscinetti studiati per imitare la postura che il corpo adotta naturalmente quando cammina a piedi nudi su di un terreno morbido. Spesso per migliorare dorso-lombalgie può essere sufficiente migliorare la calzabilità delle proprie scarpe applicando solette e plantari in lattice o gel, efficaci nell’attutire gli urti contro il terreno durante la deambulazione e la corsa favorendo quindi l'adattamento del piede alla scarpa. I farmaci sono certamente utili nella fase acuta di una lombalgia ma è buono ricordare che gli antidolorifici non eliminano le cause che hanno generato il mal di schiena e che soprattutto un loro abuso può portare ed effetti indesiderati non trascurabili. Il dolore va sempre considerato un campanello di allarme e come tale bisogna imparare ad ascoltarlo. La scomparsa o l'attenuazione del dolore in corso di assunzione di antidolorifici potrebbe portare all'erroneo convincimento di essere guariti e quindi indurre a compiere movimenti bruschi o attività lavorative pesanti con il rischio di aggravare ulteriormente la situazione. I tacchi non sono molto adatti a mantenersi in posizione eretta: un tacco di soli 2 centimetri, la misura media per un paio di scarpe da uomo, determina una inclinazione della caviglia di 12 gradi mentre un tacco di 8 centimetri una di 45 gradi. È evidente che non è possibile camminare con alti gradi di inclinazione della caviglia per cui si creano dei continui tentativi di correzione della struttura portante per rimanere più o meno in piedi. L'articolazione della caviglia si flette, le ginocchia e le anche si flettono e le curve della colonna vertebrale si accentuano abnormemente: cambia perciò l'angolo di inclinazione delle principali articolazioni cambiando anche la lunghezza e l'azione dei tendini, dei legamenti, delle capsule articolari e dei muscoli che lavorano sulle articolazioni; viene alterata quindi anche la pressione esercitata sulle ossa e sulle cartilagini che rivestono le ossa delle articolazioni. Questo genera uno squilibrio posturale che porta alla contrazione di muscoli che normalmente dovrebbero essere rilassati, quindi allo sfregamento di articolazioni che normalmente non dovrebbero essere coinvolte durante il cammino e a lungo gennaio 2015 andare alla degenerazione della cartilagine articolare, quindi portano ad artrosi. BIBLIOGRAFIA - Salute Magazine N.4 Luglio-Agosto 2014 ISSN 2281-9878 - Manchikanti L et al. Comprehensive review of epidemiology, scope, and impact of spinal pain. Pain Physician. 2009 Jul-Aug;12(4):E35-70. - Leah J. Jeffries, BPhysioHons, Steve F. Milanese, MAppSc, Karen A. GrimmerSomers. Epidemiology of Adolescent Spinal Pain: A Systematic Overview of the Research Literature. Spine. 2007; 32(23): 2630-2637