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www.tecnologiepulite.it
La promozione di tecniche per lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna
a cura di
Schede descrittive delle opzioni di miglioramento
Impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore
Descrizione
Per garantire la qualità dell’aria all’interno di un edificio e quindi, il suo comfort abitativo, non
basta l’apertura occasionale delle finestre, soprattutto in quegli edifici caratterizzati da involucri
isolati termicamente e serramenti a tenuta.
Negli edifici efficienti, difatti, la necessità di ventilare diventa più importante, per assicurare un
corretto scambio d’aria all’interno dei locali abitativi; nella scelta impiantistica è necessario
ricorrere ad un sistema di ventilazione meccanica controllata.
Il sistema di ventilazione meccanica controllata tradizionale, a flusso semplice, si basa sul
controllo delle portate d’aria costanti, che può avvenire manualmente, con bocchette speciali, o
elettricamente attraverso interruttori che agiscono sulla motorizzazione o sul terminale
interessato. Gli ingressi dell’aria garantiscono un ricambio totale dell’aria nell’abitazione, dai
locali meno inquinati (soggiorno, camere da letto) ai locali più inquinati (bagno, cucina). Le
aperture per l’ingresso dell’aria possono essere naturali ossia presenti nell’involucro esterno
della costruzione (giunti tra elementi, porosità dei materiali costituenti l’involucro esterno, ecc)
oppure artificiali ossia costituite da bocchette installate appositamente in corrispondenza degli
infissi, della parete di tamponamento, nel soprafinestra, attraverso il cassonetto della
tapparella, o attraverso il tetto nelle abitazioni individuali.
Al fine di garantire un “lavaggio” uniforme degli ambienti è preferibile che l’aria entri attraverso
le aperture artificiali e la scelta delle aperture di aerazione dipende da molti fattori, alcuni dei
quali legati all’ambiente circostante. Per quanto riguarda le canalizzazioni variano in base alla
tipologia dell’edificio: nel caso di una costruzione individuale esistono kit di tubi flessibili che
collegano l’unità di estrazione ai vari ambienti. Nel caso, invece, di unità residenziali collettive,
sono previste canalizzazioni verticali posizionate in corrispondenza delle cucine e dei bagni. In
corrispondenza di ogni alloggio sono installate una o più bocchette di aspirazione, che si
caratterizzano per far variare la sezione di passaggio stabilizzando in ogni momento la portata
dell’aria.
Ventilazione meccanica igroregolabile: il sistema consiste nella regolazione automatica
delle portate di estrazione o di ingresso dell’aria esterna, in funzione dell’umidità presente
all’interno dell’ambiente, garantendo una umidità relativa media dell’aria del 50% in ogni
ambiente durante il periodo di riscaldamento, e nelle stagioni intermedie, quindi un risparmio
energetico notevole in quanto la ventilazione si attiva solo quando c’è l’effettiva necessità.
Il sistema è caratterizzato da un impianto di ventilazione che controlla l’immissione e
l’estrazione dell’aria e da bocchette igroregolabili. La igroregolabilità viene data dalle bocchette
che si aprono e si chiudono in base all’umidità esistente in ogni ambiente, permettendo di
avere una umidità costante ed evitando la dispersione di calore.
Ventilazione meccanica controllata a doppio flusso: è un sistema costituito da un doppio
impianto di ventilazione: uno che controlla l’immissione dell’aria nell’ambiente e un altro che
ne controlla l’estrazione.
L’immissione e l’estrazione di aria avviene mediante due diversi condotti collegati a due
differenti ventilatori; in questo modo non è più necessario installare le bocchette di aspirazione
esterne. Il ventilatore che regola l’immissione ha una portata leggermente superiore rispetto
all’estrattore, in questo modo, l’ambiente interno è mantenuto in pressione rispetto all’esterno,
evitando eventuali infiltrazioni d’aria dai serramenti. L’impianto di immissione si caratterizza di
una rete di canalizzazioni di distribuzioni, che collegano le bocchette di immissione in ogni
locale: l’aria immessa è riscaldata attraverso scambiatori di calore (aria/acqua) installati
all’interno di ciascun appartamento. Questi impianti consentono di tenere sotto controllo
l’umidità dell’aria negli ambienti e ben si adattano ad essere accoppiati ai normali impianti di
riscaldamento che garantiscono solo il controllo della temperatura.
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Schede descrittive delle opzioni di miglioramento
Se si vogliono migliorare, anche le prestazioni energetiche, bisogna prevedere un impianto di
ventilazione meccanica controllata dotato di recuperatore di calore (efficienza di
recupero almeno pari al 75%) che consente di minimizzare le dispersioni termiche, dovute alla
ventilazione.
Il recupero di calore può avvenire secondo due modalità: statico e termodinamico.
Il recupero statico si ottiene mediante un recuperatore di calore che svolge la funzione di
trasferire il calore dell’aria di espulsione all’aria di immissione, senza che avvenga la
contaminazione dei due flussi. Il recuperatore, solitamente, è provvisto di filtri, che svolgono la
duplice funzione: di migliorare la qualità dell’aria in immissione e di bloccare l’accesso del
particolato più grossolano, che potrebbe sporcare le superfici del pacco di scambio termico
occludendo le sezioni di passaggio.
Il recupero termodinamico avviene mediante l’impiego di una pompa di calore a inversione di
ciclo e il recupero di calore avviene attraverso un processo termodinamico. Questo tipo di VMC
(Ventilazione Meccanica Controllata) trova applicazione nel terziario date le dimensioni delle
centrali di ventilazione.
Alcuni esempi applicativi
Nel caso di un utenza individuale si presta bene adottare un impianto VMC a doppio flusso
con recuperatore di calore statico. Il sistema si caratterizza di una presa d’aria esterna
dotata di filtro, la portata d’aria è garantita da un motoventilatore immissione-estrazione,
collegato alla presa d’aria esterna e alla presa di espulsione a tetto (solitamente situata in
copertura). Il motoventilatore è collegato a un recuperatore di calore statico dal quale si
diramano i terminali di immissione di aria nuova e i terminali di espulsione.
Nel caso di un condominio con le utenze autonome, si può optare per una soluzione
impiantistica VMC a doppio flusso con recuperatore di calore statico autonomo. Il
sistema in questo caso si caratterizza di due ventilatori, uno per l’immissione con filtrazione
dell’aria esterna e l’altro per l’estrazione, posizionati in copertura e collegati a due
canalizzazioni verticali che percorrono l’edificio in tutta la sua altezza. Ogni appartamento è
dotato di un recuperatore di calore statico autonomo, collegato alle canalizzazioni montanti,
riceve aria esterna e immette l’aria di espulsione. Ogni recuperatore di calore è collegato alle
canalizzazioni di mandata e di ripresa ai singoli locali.
Nel caso di un condominio o edificio con tutte le componenti impiantistiche centralizzate, si
adatta bene un impianto VMC a doppio flusso con recuperatore di calore
termodinamico. Il sistema in questo caso si caratterizza di due ventilatori centralizzati, uno
per l’immissione con filtrazione dell’aria esterna e l’altro per l’estrazione, posizionati in
copertura e collegati da uno scambiatore di calore termodinamico. Dallo scambiatore di calore
si dirama il plenum di distribuzione dotato di bocchette di immissione e di estrazione.
Vantaggi ambientali
Risparmio energetico.
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Campo d’applicazione
Settore edile.
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