Journal Club Febbraio 2016 Minerva Anestesiologica Allegretti G
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Journal Club Febbraio 2016 Minerva Anestesiologica Allegretti G, Armellin D, Chiaruttini M, Cotrozzi S, Glažar T, Intermite C, Marangone A, Marescalco C, Sassanelli R Scuola Di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione, T.I. e del dolore. Università degli Studi di Udine. Recruitment maneuvers in acute respiratory distress syndrome and during general anesthesia Davide CHIUMELLO, Ilaria ALGIERI, Salvatore GRASSO Pierpaolo TERRAGNI, Paolo PELOSI Analizzando più di 40 studi in letteratura, gli autori tentano di definire il ruolo delle manovre di reclutamento alveolare (RM), durante l'anestesia generale e nei pazienti affetti da ARDS. Dalla review si evince che le RM non hanno ancora trovato una chiara collocazione nella gestione del danno polmonare primitivo. Vengono analizzati numerosi studi, non omogenei per diversi motivi: Le RM sono eseguite mediante varie tecniche, nessuna delle quali si è dimostrata essere superiore alle altre. 2. Ogni studio focalizza la propria attenzione su endpoints differenti (incremento dell'ossigenazione, persistenza degli effetti delle RM, mortalità intra/extra-ospedaliera), giungendo a conclusioni non in tutto sovrapponibili. 3. Le condizioni cliniche dei pazienti inclusi negli studi sono molto diverse (ARDS in fase precoce o tradiva, pazienti obesi o normopeso). 1. Sebbene si rimarchi l'efficacia delle RM in termini di incremento dell'ossigenazione in pazienti con ARDS trattati con tecnica Open Lung Ventilation (dimostrato anche nel recente lavoro di Cinnella G. et alt.1), non emerge da questa review alcuna conclusione che dimostri la loro utilità in termini di outcome e riduzione della mortalità. Nonostante l'elevato numero di studi in letteratura, sono necessari ulteriori approfondimenti principalmente in categorie ad elevato rischio, condotti ad esempio su pazienti con preesistenti patologie polmonari che successivamente sviluppano ARDS, al fine di valutare l'effettiva utilità delle RM nel mantenere o migliorare la performance respiratoria. Per mettere a confronto in maniera più accurata le differenti RM, si potrebbero monitorare la distribuzione della ventilazione su base regionale e le modifiche a breve termine dei volumi polmonari di fine espirazione mediante tomografia ad impedenza elettrica (EIT)2, prima e dopo la loro esecuzione. Non meno interessante potrebbe essere sperimentare gli effetti della combinazione di RM e surfactante esogeno, alla luce delle nuove molecole 3 e tecniche di somministrazione4, come recentemente dimostrato da Rodríguez-Moya VS et al. in bambini con ARDS5. Per quanto riguarda le RM in anestesia generale, gli autori sottolineano la variabilità del contesto clinico in cui le diverse tecniche di reclutamento alveolare possono apportare benefici, evidenziando l'efficacia delle RM nella più ampia strategia di ventilazione Open Lung in categorie selezionate di pazienti (privi di pregresse patologie polmonari e ad elevato potenziale di reclutamento alveolare). Non bisogna tuttavia trascurare l'elevato impatto emodinamico e, di conseguenza, l'importanza della corretta gestione intraoperatoria dei fluidi 6. Sarebbe in tal senso interessante elaborare un sistema standard di valutazione preoperatoria e una strategia per l'applicazione delle RM in funzione delle condizioni cliniche, della durata e del tipo di chirurgia, al fine di garantire la migliore ventilazione al paziente e il minor danno polmonare. 5 - Maisch NM, Kochupurackal JG, Sin J. Azithromycin and the risk of cardiovascular complications. J Pharm Pract. 2014 Oct;27(5):496-500.