associazioni fleet manager internazionali

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associazioni fleet manager internazionali
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A.I.A.G.A. ( ssociazione taliana cquirenti e estori uto aziendali)
è nata il 9 Marzo 2011 e tra i suoi obiettivi aveva quello di aprire
relazioni internazionali con le altre associazioni Europee ed
Extraeuropee. Vediamo una panoramica di cosa accade all’estero,
quali sono le possibili aree di collaborazione tra le associazioni di
Fleet Manager, cosa è stato fatto e cosa si potrà fare.
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Il 2011 è stato un anno importante per i Fleet Manager italiani: è nata la loro associazione, A.I.A.G.A.
Ma nel mondo questo tipo di associazioni esistevano già da tempo. In UK c’è ACFO ( ssociation of
ar :leet perators), attiva fin dagli inizi degli anni 70; i tedeschi hanno VDR ( erband eutsches
eisemanagement), fondata nel 1974 che tratta mobilità, flotte aziendali e business travel a 360°; i
francesi hanno ARFA ( gora des esponsables de :lottes utomobiles), fondata nel 2007; in Belgio
c’è Fleet Corner (Association des responsables et gestionnaires de flotte de véhicules de société de
Belgique); anche in Est Europa c’è un certo fermento ; in Repubblica Ceca c’è CAMF ( zech
ssociation of :leet Management) dal 2009.
Anche fuori dall’Europa le cose sono parecchio attive. La gigantesca NAFA ( ational ssociation of
:leet dministrators) americana copre territorialmente USA e Canada; la AfMA (Association
ustrallasian /leet 9anagement ssociation) copre l’Australia e la Nuova Zelanda: si tratta di
organizzazioni molto ben strutturate, delle vere e proprie “macchine da guerra”.
Il modello anglosassone è sicuramente quello più antico e consolidato, ma l’idea di integrare mobilità,
flotte e travel dei tedeschi è quella che appare come la più promettente ed è molto seguita anche in
Belgio, Olanda e Svezia.
Questa premessa indica chiaramente che è necessario avere la massima attenzione verso le
associazioni internazionali, perché hanno immediata visione dell’evoluzione dei mercati locali e spesso
delle interazioni tra gli stessi: fondamentale quindi avere ottime relazioni.
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Le associazioni più organizzate hanno quote di iscrizione per i propri soci piuttosto “importanti” ed
offrono una serie di servizi e prodotti a pagamento che per i propri associati hanno forma agevolata,
con sconti e bonus, ma quasi mai offrono prestazioni completamente gratuite. Da questo punto di vista
l’associazione italiana è molto vantaggiosa, dato che ha una quota di iscrizione annuale veramente
simbolica ed ha come obiettivo quello di offrire ancora di più ai propri associati senza chiedere
compensi.
Naturalmente se le associazioni mettono a disposizione un’organizzazione che vive unicamente di
quell’attività, è ovvio che ci sono dei costi di gestione del personale dedicato: al momento in Italia
l’associazione dei fleet manager riesce ad offrire i suoi servizi ai propri soci in forma di “volontariato”,
ed è una delle cose distintive di A.I.A.G.A. che ci piacerebbe poter mantenere anche in futuro.
La base comune delle associazioni di fleet manager è quella di creare un luogo permanente di
scambio e la condivisione di esperienze per rendere partecipi i colleghi delle proprie competenze e
trovare insieme le soluzioni migliori.
Diamo sinteticamente un elenco dell’offerta che le associazioni fanno generalmente ai propri soci:
Accesso all’area riservata del sito istituzionale dell’associazione
Gruppi di discussione e forum
Documentazione e guide di riferimento
Network con i propri paridi altre aziende
Seminari
Conferenze
Accesso all’archivio
Metodi/tools per la gestione flotta
Indagini sulle flotte
Benchmarking
Best Practies
Fleet Awards annuali
Scontistiche per partecipazione ad eventi di terze parti
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Partecipazione agevolata a corsi universitari sul Fleet Management
Ricezione di alert e notizie del settore
Conoscenza di gruppi industriali ed enti governativi al fine di rendere note le necessità dei fleet
manager aziendali come operatori del mercato
Esiste anche un’altra area, dell’offerta delle associazioni di fleet manager, rivolta direttamente
all’industria automotive. Qui la differenza fondamentale tra le associazioni estere e quella italiana è che
esistendo una struttura molto articolata e che professionalmente vive solo dei proventi
dell’associazione, deve produrre utili. Per questo l’offerta data all’industria da queste associazioni
internazionali è sintetizzabile come segue:
Un elenco on line di fornitori del settore
Sconti su adesione ad eventi organizzati attraverso l’associazione
Possibilità di esporre marchi attraverso le sponsorizzazioni
Opportunità di fare pubblicità dei propri prodotti e servizi
L’elenco on;line delle aziende operatrici del settore automotive suddivise per categoria, è un’idea nata
in A.I.A.G.A. nel 2012 (progetto “Rubrica”), che è stata realizzata con successo in Belgio, dai colleghi
di una nota testata giornalistica fornendo una forma virtuosa di autofinanziamento.
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E’ evidente che alcune associazioni sono talmente “antiche” da aver accumulato un know;how ed una
quantità di materiali e relazioni veramente impressionante. A.I.A.G.A. nello stesso anno di fondazione,
è riuscita a relazionarsi con ACFO, l’associazione dei fleet manager UK ed ha iniziato a scambiare
alcuni documenti, partecipando reciprocamente ad eventi di ciascuna organizzazione – è istruttivo
riuscire a capire le differenze di ogni singola nazione nei riguardi delle flotte aziendali.
La prima area di collaborazione è sicuramente lo scambio di esperienze che per quanto sviluppate con
condizioni al contorno essenzialmente differenti, offrono notevoli spunti di impiego nel proprio
ambiente. Non si tratta comunque dell’importazione di format esteri in Italia, ma di una forma di analisi
di come agiscono all’estero per prendere spunti da applicare in un ambiente diverso per cultura,
regime fiscale e caratteristiche proprie di ogni singolo paese.
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L’apertura internazionale di A.I.A.G.A. è un fattore politicamente necessario. Rimanere chiusi in Italia e
fare del saving l’unica bandiera porterebbe ad una contrazione di idee che smantellerebbe qualsiasi
possibilità di crescita nel futuro.
Riteniamo che la politica corretta sia di massima trasparenza ed apertura non solo verso le altre
associazioni di Fleet Manager presenti negli altri paesi, ma anche con le associazioni nazionali di
settore:
ANIASA ( ssociazione azionale ndustria dell’ utonoleggio e ervizi utomobilistici)
ANFIA ( ssociazione azionale :ra ndustrie utomobilistiche)
ASSILEA ( ssociazione taliana easing)
UNRAE ( nione azionale appresentanti utoveicoli steri)
FEDERAUTO (: $ #azione Italiana Concessionari d’ " )
JJaltre associazioni
L’importante è lavorare e collaborare con altri organismi nazionali ed internazionali su tutti gli aspetti
che conducono ad una buona gestione della flotta, ma rimanere ben ancorati al proprio ambiente per
non perderne il contatto.
L’occasione di potersi confrontare con altri arricchisce: ovviamente l’idea di fondo non è quella del
“copia/incolla”, ma piuttosto del comprendi/integra che è piuttosto complessa da applicare.
Fondamentale è la relazione: se l’approccio è sbagliato, si precludono molte strade. A.I.A.G.A. ha
lavorato sempre nella direzione del confronto e con la massima apertura – questo non significa non
aver avuto problemi, anche perché essendo l’ultima arrivata, è normale che ci sia sempre qualcuno
che guarda con diffidenza. Con il tempo però ci siamo guadagnati rispetto ed amicizia.
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L’aver escluso dall’associazione i professionisti del mondo automotive ci ha dato notevole autonomia,
ragione per poter essere considerati realmente “super partes”, quindi amici di tutti, ma sempre
indipendenti. Il modello estero, spesso include tra gli associati quote considerevoli di professionisti del
mondo automotive, ma in Italia abbiamo scelto una strada più semplice e sicura che elimina alla radice
il problema del conflitto di interessi: associamo solo fleet manager e fleet buyer – questione di feeling.
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Trincerarsi sulle proprie posizioni non serve a molto, anche se la difesa delle proprie convinzioni è
senza dubbio una pratica non sconveniente, purché non avvenga anche dopo aver compreso che la
propria posizione è quanto meno rivedibile alla luce di nuovi elementi che ne hanno cambiato l’assetto.
La ricerca di questi nuovi elementi è quello che ci spinge a trovare nuove relazioni e nuovi interlocutori
che possano darci visioni ed informazioni per noi innovative: l’innovazione nasce anche dal non aver
conoscenza di una determinata cosa che per altri è normale e quindi l’innovazione è l'implementazione
di un qualcosa di nuovo o significativamente migliorato (sia esso un bene o un servizio od una
metodologia), o di un processo, un nuovo sistema di gestione, o un nuovo metodo organizzativo in
ambito di mobilità.
Per questo motivo, abbiamo stretto collaborazioni internazionali ed amichevoli con due grandi testate
giornalistiche internazionali:
Nexus Communication (Belgio): specialisti internazionali nel business;to;business di
comunicazione all'interno dei settori della mobilità e della flotta.
Bobit Business Media (USA): sono definiti localmente come gli occhi, le orecchie e la voce dei
propri mercati, e forniscono contenuti editoriali e di business intelligence di alta qualità.
Indubbiamente siamo molto orgogliosi di essere partiti da zero ed essere arrivati in meno di tre anni ad
avere interlocutori di questa levatura: probabilmente A.I.A.G.A. con la sue attività è internazionalmente
riconosciuta, anche perché ha saputo comunicare i propri sforzi e la propria passione in modo corretto.
Con Nexus Communication abbiamo relazioni fin dalla nascita di A.I.A.G.A. ed abbiamo collaborato
anche al lancio della loro piattaforma di Smart Mobility. Con Bobit Media Business, la relazione è nata
nel secondo trimestre 2013 e la comunicazione promette molto bene.
Comunicare, la parola magica. Anche le altre organizzazioni sono molto orientate alla comunicazione e
poiché la fortuna arride ai coraggiosi (ed agli incoscienti), aver stretto relazioni con Nexus
Communication e Bobit Business Media stavolta ci ha premiato con un risultato inaspettato: le due
grandi organizzazioni si sono relazionate ed hanno dato vita alla prima conferenza globale sulle flotte
www.globalfleetconference.com che si terrà a Phoenix (USA) il 30 Settembre;1 Ottobre. Il prossimo
anno la seconda conferenza globale si terrà in EuropaJ..inutile dire che siamo tra gli invitati, anzi
saremo nel Global Fleet Advisory Board (15 rappresentanti USA e 14 rappresentanti Europa) dove
A.I.A.G.A. rappresenterà con il suo presidente, l’Italia.
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La definizione di associazione è “ente costituito da un insieme di persone fisiche o giuridiche (gli
associati) legate dal perseguimento di uno scopo comune”. L'associazione ha base personale ed è
costituita da almeno due persone che perseguano uno scopo comune legittimo, non essendo il
patrimonio un elemento essenziale.
Il ruolo politico delle associazioni è quindi quello di dare voce ai propri associati e supportarne i bisogni,
per cui senza dubbio la collaborazione tra associazioni è una forma politica di cooperazione ai fini di
operare congiuntamente a favore di iniziative che sostengono gli associati delle organizzazioni
coinvolte.
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Collaborare significa lavorare con passione ed andare avanti. Per fare ciò è necessario non aver paura
di sbagliare, perché anche sbagliando si cresce. L’immobilismo è l’anticamera della mediocrità che ha
contribuito pesantemente a generare questa crisi che stiamo vivendo.
La cosa più difficile è avere fiducia negli altri: ecco perché collaborare non è semplice, ma si può e si
deve per progredire insieme e far crescere ottime individualità in un ambiente di sviluppo comune: il
talento deve avere la possibilità di materializzarsi e lo può fare solo in un ambiente fertile.
Forza associazioni, forza A.I.A.G.A., cresciamo insieme e creiamo il futuro della mobilità.
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