La scatola nera tra presente e futuro

Transcript

La scatola nera tra presente e futuro
Risparmio, gestione ottimizzata,
controllo in funzione antifurto e
di diagnostica predittiva: sono
solo alcuni dei campi nei quali la
scatola nera può fornire risposte
vincenti, in qualche caso addirittura
rivoluzionarie. Ecco cosa pensano, in
merito, i maggiori produttori...
“
primo piano
primo piano
propria, e anche il portafoglio clienti
è cresciuto fino a includere il mondo
dell’aftermarket e quello delle
flotte. Ognuno dei nostri partner,
naturalmente ha esigenze specifiche; se la Casa costruttrice punta
soprattutto sulla qualità del prodotto
e sulla sua piena affidabilità, oppure
si concentra su specifiche soluzioni
come l’eCall privata - sviluppata dal
Gruppo PSA, cui abbiamo fornito un
milione di scatole nere -, chi opera
nell’aftermarket guarda anche ad altri aspetti: ha bisogno, per esempio,
TELEMATICA&FLOTTE
“
TELEMATICA&FLOTTE
La maggior necessità dei Fleet Manager,
oltre alla razionalizzazione dei costi di
gestione del parco auto, è quella di poter
svolgere un efficiente lavoro di telediagnosi
Paola Carrea (Magneti Marelli)
reale nel momento in cui dovesse
emergere qualche tipo di anomalia
su una o più vetture. Si tratta senza
dubbio di un servizio di grande im-
di una rete di informazioni potenzialmente infinita, e che a fronte di ciò
uno strumento come la scatola nera
risulti imprescindibile. Per quanto
La scatola nera tra presente e futuro
di Paolo Pizzato
U
n ambito strategico per il mondo
automotive considerato nel suo complesso.
Un settore estremamente
avanzato dal punto di vista
dell’innovazione tecnologica.
Un comparto al centro dell’attenzione anche a livello legislativo.
Lo dimostra, in primis, la recente
normativa della Commissione
Europea sull’eCall, che da ottobre
2015 renderà obbligatorio, su tutte
le vetture e i veicoli commerciali leggeri circolanti nel Vecchio
Continente, un sistema di chiamata
automatica al 112, numero unico di
emergenza in tutta Europa, in caso
di grave incidente.
Stiamo parlando della telematica,
che sarà l’assoluta protagonista
della mobilità del prossimo futuro.
Le sue innumerevoli applicazioni,
infatti, che spaziano dalle soluzioni
pensate per il mondo assicurativo
e destinate quasi esclusivamente al
canale consumer, alla logistica, fino
al comparto flotte (che comprende
Fm
6
sia le società di noleggio sia le imprese dotate di parchi auto), hanno
spinto i maggiori player del mercato
a impegnarsi per realizzare prodotti
in grado di raccogliere ed elaborare
in misura sempre maggiore i dati
provenienti dalle vetture. Per questo
motivo, dopo aver ripercorso sul
numero 99 di Fleet Magazine la
storia della black-box, in queste
pagine abbiamo interpellato proprio
i produttori.
Sempre più vicini
ai Fleet Manager
Come spiega Paola Carrea di Magneti
Marelli, che opera da oltre vent’anni
nel campo della telematica, “l’azienda
ha progressivamente ampliato la sua
presenza e attività sul mercato. Al
principio i nostri interlocutori erano
i Car Maker, poi, tra 2007 e 2008,
Magneti Marelli ha deciso di separare
il business dei sistemi infotelematici
da quello della telematica vera e
che le scatole telematiche montate
a bordo veicolo siano di ridotte
dimensioni e facili da installare.
E anche di un confronto continuo
con l’azienda per comprendere
i trend di mercato e interpretare
correttamente gli sviluppi tecnologici del prossimo futuro. Un discorso
ancora diverso va fatto per i Fleet
Manager, la cui maggior necessità,
oltre alla razionalizzazione dei costi
di gestione del parco auto, è quella
di poter svolgere un efficiente lavoro
di telediagnosi. Chi ha la responsabilità di un flotta, infatti, vorrebbe, attraverso un mirato utilizzo
delle scatole nere installate in ogni
mezzo, poter fare una vera e propria
attività di Customer Relationship
Management: ricevere cioè i dati
provenienti dalla rete di bordo,
analizzarli e intervenire in tempo
portanza, che a oggi però è possibile
offrire soltanto in parte, perché sono
ancora numerosi i dati che mancano
del necessario grado di chiarezza
per essere utilizzati con la necessaria
efficacia”.
Interpretare
le informazioni
Un nodo, quelli dei dati e della
loro lettura da parte delle realtà
appartenenti al mondo flotte, su cui
concorda anche Roberto Moneda,
direttore commerciale di Cobra Italia
SPA, nota azienda specializzata nella
produzione di device dedicati all’automotive, presente sul mercato dal
1987 e dal 2010 attiva in particolar
modo nell’ambito della telematica
assicurativa.
“Non vi è dubbio - afferma - che
oggi il veicolo sia il centro nevralgico
concerne le flotte, quel che si chiede
alla scatola nera è di fornire elementi
in grado di ottimizzare la gestione
dei mezzi e di consentire un lavoro di
diagnosi predittiva. In questo campo,
però, siamo ancora all’inizio, e per le
aziende e i Fleet Manager è innanzitutto di fondamentale importanza
riuscire a orientarsi tra le moltissime
offerte a disposizione; non tutte,
va detto con chiarezza, di identica
affidabilità”.
La soluzione informatica, da sola,
ancora non basta.
“I dati - prosegue Moneda - vanno
anche elaborati in un determinato
modo per poter essere concretamente utilizzati. Noi, per esempio,
abbiamo messo a punto per il Gruppo
Generali un’analisi degli stili di
guida dei clienti assicurati con le loro
polizze, ma per fornire uno strumento
Da sinistra, Paola
Carrea (Magneti
Marelli), Roberto
Moneda (Cobra
Italia), Roberto Cortesi
(Gruppo Viasat) e
Andrea Algeri (Texa).
Fm
7
primo piano
TELEMATICA&FLOTTE
TBox di
Magneti Marelli
(qui a lato)
e Cobra Box
Insurance
Telematics
(a destra).
davvero efficace sono stati necessari
24 mesi di studio ed elaborazione di
complessi algoritmi, condivisi con il
Politecnico di Milano. E il medesimo impegno è fondamento delle
partnership con le principali Case
automobilistiche di tutto il mondo
(ad esempio il Gruppo Porsche
Worldwide), che prevedono l’installazione di una black box dedicata, in
grado di fornire per via telematica
tutte le informazioni sul comportamento della vettura e del driver, oltre
a tutte le informazioni diagnostiche e
di utilizzo delle auto stesse” .
Parola chiave:
conoscenza
Si può dunque affermare con
certezza che la telematica sia ormai
LA TESTIMONIANZA DEL CLIENTE
BLACK BOX, UN VERO E PROPRIO
STRUMENTO DI BUSINESS
di Marina Marzulli
N
on usa mezzi terminI Simone Boeretto (Eismann), uno dei primi Feet Manager ad aver
toccato con mano i risultati ottenuti grazie
all’applicazione in flotta della scatola nera: “Nel
2013 la black box ha portato a un saving pazzesco”.
La flotta commerciale di Eismann,
azienda alimentare tedesca che si occupa di vendita a domicilio di surgelati, è in Italia di 800 mezzi, dislocati
fino al centro-sud. “Il risparmio nel
2013 è stato di un milione di euro,
di questi 400 mila sono dovuti direttamente all’istallazione della scatola
nera di Texa - afferma Boeretto - .
Simone Boeretto
L’aspetto sorprendente sono stati
anche i tempi nei quali si è realizzato questo risparmio: la proposta di Texa risale al settembre 2012, il
progetto è partito a marzo 2013”.
I dati offerti dal dispositivo aiutano il Feet Manager
ad avere il controllo dei veicoli commerciali, oltre
a responsabilizzare il driver: tutto è online, dal
consumo di gasolio ai parametri di guida, e questo
ha anche un “effetto placebo”.
“I dati - prosegue il Fleet Manager - hanno fornito
Fm
8
al commerciale uno stimolo per valutare i
rapporti tra costi e fatturato: ad esempio, si
sa immediatamente se determinati percorsi
o certe fasce orarie risultano poco produttivi. In tal senso, nel 2014 approfondiremo il
geo-marketing, sempre utilizzando il software
di Texa collegato a quello aziendale. Puntiamo
ad offrire tale software alle 55
filiali sul territorio, che avranno
così la possibilità di strutturare
il lavoro in base ai dati ottenuti e
aumentare il fatturato”.
Non ha dubbi Boeretto sul fatto
che la scatola nera serva principalmente a fare business:
“La verità - spiega - è che la
scatola nera è un investimento
che porta profitto. La maggior parte delle
imprese non ci investe ancora, perché non
vede questa possibilità. Il punto è che serve
qualcuno, all’interno dell’azienda, che si occupi
di flotta in modo specifico e professionale.
Spesso il parco auto è in mano a persone che
hanno anche altri compiti e di operatività sanno
poco o nulla: sapere fare bene tutto e niente
non porta innovazione”.
una realtà irrinunciabile. Ma quanto
è conosciuta, almeno nelle sue
caratteristiche distintive, dagli operatori del settore? Secondo Roberto
Cortesi, responsabile marketing e
B2B del Gruppo Viasat, altro player
di prima grandezza nel comparto
della telematica, c’è ancora parecchio da fare.
“Che le potenzialità della telematica
siano molto ampie è qualcosa che
hanno intuito più o meno tutti dichiara - ma una chiara prospettiva
dei benefici che potrebbero derivare dal suo utilizzo è ben lontana
dall’essere di pubblico dominio. Per
questo motivo noi siamo impegnati
a fare prima di tutto formazione
ai nostri clienti; cerchiamo cioè di
spiegare loro quanto una corretta ed
esaustiva lettura dei dati di mobilità
di un’impresa possa avere ricadute
positive su molteplici ambiti, non
ultimo quello legato alle economie
di scala. Oggi, tuttavia, le esigenze
maggiori espresse dalle realtà produttive con le quali operiamo sono
ancora quella della sicurezza e della
protezione del bene auto”.
Il risparmio, naturalmente, non è
estraneo alle logiche produttive di chi
fa impresa. “Il contenimento dei costi
- continua Cortesi - e in primo luogo
del carburante per quel che riguarda
i parchi auto delle aziende, è al centro
dell’attenzione degli operatori, anche
se l’approccio continua a essere
confuso, poco strutturato. Tutti
vogliono ottimizzare, ma pochi hanno
sviluppato una strategia finalizzata
al raggiungimento di questo scopo,
anche se la situazione è destinata a
un progressivo miglioramento. Noi
lavoriamo con imprese che operano
nei più diversi ambiti di business e a
primo piano
TELEMATICA&FLOTTE
Tmd 2 di Texa.
A destra,
uno scorcio della
centrale operativa
Viasat.
esse offriamo, per la gestione delle
loro flotte - che complessivamente
ammontano a 25.000 veicoli - soluzioni ‘ad ampio spettro’ che, grazie
alla scatola nera, che noi preferiamo
chiamare scatola blu, comprendono
sistema antifurto supportato da due
centrali operative( con oltre 120
operatori e attive 365 giorni l’anno 24
ore al giorno), localizzazione in tempo
reale delle vetture, analisi statistiche
dei percorsi fatti e reportistica scalare
sui consumi”.
Concludiamo la carrellata di opinioni
con le osservazioni di Andrea Algeri,
direttore Telemobility di Texa. “Ormai
l’elettronica a bordo del veicoli è
diventata un fenomeno sempre più
generalizzato e diffuso anche tra i
Costruttori generalisti. Tale contesto
favorevole, unito al nostro consolidato patrimonio di conoscenze in
ambito diagnostico, ci ha permesso una forte accelerazione verso
soluzioni telematiche evolute.
D’altra parte, il cliente sta dimostrando un sempre maggior
interesse verso gli strumenti
telematici che forniscono dati
ricavati dalle centraline. La certezza
del dato, unita alla maggior fruibilità
dello stesso, permette importanti
azioni correttive riguardanti il controllo dei consumi, l’ottimizzazione del
parco auto, la razionalizzazione dei
costi, e, non da ultimo, la sicurezza.
Osserviamo, infatti, una sempre
maggiore attenzione verso la sicurezza, aspetto messo in risalto da una
recente analisi ACI-Censis”.
Texa sta insistendo su questa tematica e rendendo disponibili importanti
indicatori sul grado di affidabilità e sicurezza del veicolo, in grado anche di
generare automaticamente una serie
di alert verso il driver e le strutture di
pronto intervento .
“Quanto fatto in ambito sicurezza conclude Algeri - è un grande passo
avanti, ma ancora interlocutorio. Per
questo motivo siamo alla costante
ricerca di soluzioni sempre più
sofisticate”.
Le schede tecniche
Azienda produttrice
Fm
10
Dispositivo
Servizi
Magneti Marelli
T-Box G3
Geolocalizzazione, analisi delle dinamiche d’incidente, dispositivo di chiamata
d’emergenza, individuazione del furto, recupero del mezzo rubato, Fleet Management,
Driver Recognition.
Magneti Marelli
Windshield Box
Geolocalizzazione, analisi delle dinamiche d’incidente, dispositivo di chiamata
d’emergenza, Fleet Management.
ViaSat
Blubox
Monitoraggio flotta, ottimizzazione processo gestione sinistri e contravvenzioni,
allarmi automatici in caso di incidente, assistenza in caso di pericolo o guasto,
ricostruzione dinamiche crash.
Texa
Tmd 2
Geolocalizzazione, rilevazione percorsi effettuati, ricostruzione dei sinistri, trasmissione
dei dati al data-center Texa, comunicazione con la Centrale Operativa.
Texa
Tmd Nano
Rilevazione dell’entità dei consumi e dei rifornimenti, delle emissioni di CO2,
dello stile di guida, rilevazione delle informazioni su sicurezza e efficienza meccanica/
elettronica del veicolo.
Cobra
Powersat Fleet
Monitoraggio e localizzazione flotta, reportistica web-portal, gestione Fleet Management,
informazioni di diagnostica predittiva, integrate con divisione Maintenance Authority.
Cobra
Cobra Box Insurance Telematics
Localizzazione e analisi stili di guida, sicurezza antifurto, pronto intervento in caso
di crash, crash management completo con crash report assicurativo, integrazione
con servizi di soccorso e pronto intervento.