I.C. “TOTI”
Transcript
I.C. “TOTI”
I.C. “TOTI” Scuola Sec. di Primo Grado GIORNALINO D’INFORMAZIONE DEL T.P DICEMBRE 2010 ANNO 1 N. 1 Sommario: PAG. 2 - EDITORIALE PAG. 3 - INTERVISTA AL DS PAG. 4 - L’ALBERO A META’ PAG. 5 - CANTI DI NATALE PAG. 6 - GITA A VENEZIA PAG. 7 - SPETTEGULESS PAG. 8 - RECENSIONI TV PAG.10 - GIOCHI MAT. PAG. 11- TOTIX PAG.12 - ANTEPRIMA AUGURI a cura della Redazione Il Natale costituisce un patrimonio di valori, in cui si riconosce la nostra Scuola. Sono convinto che la deriva laicista, spesso ancorata ai dettami del relativismo e del nichilismo, non possa essere una risposta efficace in un mondo in continua evoluzione. E’ importante riconoscere, senza pregiudizi ideologici, che il nostro stesso vivere civile, il nostro diritto, la nostra morale, i nostri costumi sono intrisi di principi derivanti dal Cristianesimo. Il nostro patrimonio storico-artistico, la nostra letteratura, le nostre comunità sono “immerse” nella cristianità. E’ necessario, allora, creare momenti di discussione su tematiche che possano diventare stimolo di ragionamento e riflessione, perché possano essere un’occasione importante per gli studenti durante le festività natalizie attorno ad un presepe, simbolo della nostra tradizione popolare più vera e profonda. Riconoscere il percorso che ha fatto la nostra civiltà significa sentirsi responsabili del prosieguo di questo cammino. In questo riconoscersi, oggi non più scontato, ritroviamo l’essenza stessa della nostra identità, indispensabile strumento che ci permette di comprendere le diversità presenti nella nostra società e, in un domani già fattosi presente, improntare attività di integrazione che partano prima di tutto dalla consapevolezza delle nostre radici. 2 Cari lettori, finalmente il primo numero del nostro giornalino! Il suo nome, Striscia la Totizia, è stato democraticamente scelto dagli alunni delle classi seconde e terze del tempo prolungato tra le numerose loro proposte. Esso richiama, per assonanza, il nome della famosissima trasmissione televisiva “Striscia la notizia”, telegiornale satirico a metà tra varietà e giornalismo; da esso sono state riprese anche alcune rubriche, come SPETTEGULESSS che permette di giocare ed ironizzare su quanto succede a scuola. L’idea di un giornalino, lanciata dal Consiglio d’Istituto, è stata subito accolta con entusiasmo da un gruppo di insegnanti perché rende i ragazzi – soprattutto del tempo prolungato – protagonisti di attività motivanti e finalizzate alla trasmissione di un messaggio, in cui l’atto dello scrivere viene ad assumere un reale significato comunicativo. Oggi purtroppo ci si rende conto che “la parola”, -sempre più utilizzata sotto forma di sms o in espressioni di comando o in aride forme gergali talvolta volgari-, sta rischiando di essere depauperata dai suoi veri valori, allontanandola sempre più dall’essere mezzo per comunicare, insegnare, esortare, incoraggiare…. Quindi il giornalino scolastico permetterà ai ragazzi di riavvicinarsi alle parole cercandole, pesandole, valutandole, AMANDOLE ….; esso è inoltre un’importante occasione per maturare le competenze sociali e di cittadinanza previste dalle Nuove Indicazioni Scolastiche ed Europee. Attraverso Striscia la Totizia, mediante attività varie (interviste, concorsi, o altro), i ragazzi del tempo prolungato cercheranno di coinvolgere voi tutti lettori, sia che siate compagni di scuola sia che siate lettori esterni. Augurandovi Buon Natale, vi ringraziamo per l’attenta e partecipata lettura. LA 3A INTERVISTA IL DIRIGENTE di Francesca, Alejandra, Alessia, Anna e Eleonora Sono passati quasi tre anni da quando Lei è Dirigente in questo istituto: come si è trovato? È contento dei suoi studenti? E dei suoi docenti? Cosa cambierebbe in loro? Mi trovo qui dal primo di Settembre del 2008, quindi sono ormai già al terzo anno inoltrato. In questi due anni, con la collaborazione del Comune, si sono apportate varie migliorie alla struttura edilizia del nostro Istituto Per quanto riguarda gli alunni ho trovato una scuola già ordinata e con una buona progettualità, abbiamo quindi continuato in questa direzione; certamente, come in ogni Istituto, c’erano alcune situazioni comportamentali abbastanza gravi che abbiamo risolto. Sono contento sia dei miei studenti che dei loro insegnanti. guano apprendendo molte più cose rispetto al passato. Io ho trovato sempre delle buone classi: qualcuno era vivace, come adesso, qualcuno meno; ma l’importante è formare una piccola comunità dove ciascuno ha una funzione. Oggi, nonostante tutta la tecnologia e i social network, gli alunni li trovo più soli, forse gli strumenti informatici invece che avvicinarli li allontanano. È faticoso il suo lavoro? Perché? Lo cambierebbe? Questo è un lavoro che ho scelto io di fare ed anche quando facevo il docente mi sono sempre occupato degli aspetti organizzativi, perché a me piace che la scuola funzioni bene. Ho un solo rimpianto: in questo lavoro mi mancano gli alunni mentre prima, quando gestivo una classe, ero sempre in contatto con loro dai quali ho tratto una grande ricchezza interiore; ho cercato di dare, ma allo stesso tempo loro mi hanno dato moltissimo. Noi siamo stati fortunati a poter usufruire della lavagna interattiva nella nostra classe: pensa di poterne acquistare altre per i nostri compagni attuali e futuri? Sì, stiamo pensando di utilizzare tutti i fondi necessari per informatizzare la scuola, fra qualche mese saranno aggiunte altre lavagne interattive da collocare in altre classi. Quali difficoltà nota nei giovani d’oggi? E quali capacità, invece, emergono? Penso che le cose più importanti siano la comunicazione e il rispetto che, a volte, purtroppo mancano; al contrario, tutti hanno le capacità di poter cambiare la società che ha bisogno di giovani preparati e attenti, e di una scuola che possa aiutarli a raggiungere questi obbiettivi. Cosa pensa del tempo prolungato? Il tempo prolungato, in base alla mia esperienza, è la All’inizio della sua carriera, noi sappiamo che è sta- migliore organizzazione che sia mai stata messa in atto a to docente di lettere in una scuola del sandonatese: livello scolastico, perché nessuno apprende con gli stessi rimpiange quegli anni? E secondo Lei, i ragazzi sono tempi, anzi, ognuno apprende con tempi differenti e il tempo prolungato risponde alle esigenze di tutti: sia di cambiati? Ho fatto l’insegnante per 23 anni, all’inizio in una scuo- recupero sia di approfondimento e di potenziamento. la superiore poi in una scuola media. I ragazzi cambiano perché cambia la società, la società si evolve grazie alle Cosa ne pensa del nostro progetto Giornalino? scoperte scientifiche e alla tecnologia ed i ragazzi si ade- Il progetto lo trovo meraviglioso perché voi ragazzi po- 3 tete organizzarlo come meglio preferite a seconda delle vostre idee. Potete occuparvi di ciò che più vi interessa: le dicerie di quartiere, gli avvenimenti scolastici, i vostri hobby, gli sport, la musica… Il giornalino è un mezzo che permette ai ragazzi di esprimere liberamente se stessi, curando i propri interessi. -Nella sua carriera,altri ragazzi hanno avuto la nostra idea? Una volta, quando ero insegnante, ho proposto anch’io alla mia classe seconda questo progetto e loro, ricordo, lo hanno accolto con molto entusiasmo; come argomenti avevano scelto: la musica, le news, lo sport, ma anche i motori, recensioni di film e libri che li avevano coinvolti particolarmente. Devo dire che il giornalino è sempre stato un cavallo di battaglia, un’attività che ho approfondito e arricchito, sempre con grande piacere. L’ A L B E R O A M E T A’ Come Lei sa, noi quest’anno pensavamo di aprire il nostro giornalino all’esterno dell’istituto: è, secondo Lei, una cosa fattibile? Se viene aperto anche all’esterno bisognerà fare attenzione alle tematiche che si trattano. Io penso che mostrare alle persone le attività che si svolgono all’interno dell’istituto sia molto positivo; e poi essere redattori o giornalisti la trovo una cosa importante, perché ci si apre agli altri e si scrive con un impegno diverso: scrivendo si riflette, poiché si sa che tutto ciò che si scrive verrà letto da molte persone. Signor Preside, come conclude questa intervista? Semplicemente ringraziandovi per le vostre domande, vi auguro di crescere in modo giusto e di maturare secondo fermi e solidi principi, che già con questa intervista avete dimostrato di possedere. Mi è piaciuto inoltre che siate venute senza l’insegnante, vi considero ragazze già mature e spero che voi possiate elaborare articoli interessanti. Avro cosi l’onore e la compiacenza di leggerli nel vostro giornalino. Buona continuazione! L NONNO A A D N A M O UNA D Che tradizioni c’erano a Natale? Durante il periodo dell’avvento si faceva il presepe con le canne di grano turco e la mattina di natale si mangiavano le arance che “Gesù bambino” vi aveva messo sopra.. 4 L’opera, collocata nell’atrio dell’Istituto Comprensivo “Enrico Toti” di Musile di Piave, è stata progettata e realizzata dagli studenti della II D, II E, III A con la guida della professoressa di arte e immagine Sabina Pauletto. In questo periodo di grande crisi economica causata dagli alti prezzi delle materie prime, da una crisi alimentare mondiale, da una elevata inflazione, nonché dalla minaccia di una recessione, tutti cerchiamo di risparmiare spendendo “la metà”; ecco perché i ragazzi hanno pensato a rappresentare il Natale con un albero dimezzato. Inoltre esso è spoglio, costruito con materiale povero...... , intorno vi sono articoli di giornale sparsi che riportano notizie della crisi che ci sovrasta. Le classiche decorazioni natalizie, dorate, sono state volutamente collocate sul pavimento, ai piedi dell’albero, a sottolineare il fatto che tutti portiamo il fardello della “pesante” crisi... Auguriamoci che questo S. Natale sia vissuto nella sua vera essenza! Aspettando il Natale Il nostro spet tacolo di Nata le di Francesca B e D, Marta, Marco, Matteo, Giorgia e Sara Le parole sono potenti, importanti. Come utilizzarle per descrivere una Venezia inusuale? È un compito difficile, ma noi giornalisti in erba, tenteremo “la scalata di quest’ardua montagna” e lo faremo rivolgendoci a voi, nostri coetanei. Grazie ad una seconda (terza, quarta…) visita d’istruzione a Venezia abbiamo potuto scoprirne un lato ironico, attraente, “piccante”… diverso da quello consueto che la descrive come una pittoresca città dei sogni, città d’arte, città dai mille volti… Il professor Succol ce ne parlava come può fare solo uno che ama davvero tanto la sua città; intorno a lui le più “secchione” e le nostre professoresse. Improvvisamente lo sguardo di una di noi si è posato sul gruppo di maschi che faceva ressa contro le vetrate del Palazzo della Dogana, la confusione che facevano era tale da richiamare la nostra attenzione. Ci siamo avvicinate incuriosite facendoci spazio con un po’ di forza, e anche noi abbiamo “buttato dentro l’occhio”… Un nostro compagno esultante ha esclamato sotto voce, per non essere scoperto: “Sono delle modelle in posa per essere ritratte da un ragazzo dell’Accademia. Il prossimo anno verrò anche io all’Accademia!” Solo guardando bene, si è poi capito che erano delle statue raffiguranti ragazze, coperte solamente da un piccolo bikini, con seno prosperoso. E così mentre il professore continuava la sua spiegazione, e le professoresse interrogavano le più interessate, sulle vetrate c’erano parecchi nasi appiccicati, interessati a ben altro... 6 In gita I nostri compagni, oltre ad essere stati colpiti dai seni prosperosi, sono riusciti a notare anche altre sculture mooolto… beh avete capito?! Per esempio sono rimasti incantati davanti ad una statua che raffigurava due orsetti “teneramente abbracciati” (lasciamo che la vostra fantasia lavori da sola…)! Un’ulteriore opera d’arte che ci ha particolarmente incuriositi è quella posizionata a Punta Dogana. Essa rappresenta un bambino completamente nudo che tiene in mano una rana scrutandola attentamente! Purtroppo, per i ragazzi, poco dopo ci siamo allontanati da questo posto proseguendo per la Chiesa della Salute, e da lì verso i giardinetti di piazza San Marco, dove finalmente ci siamo rifocillati in corpo e spirito…! Dopo il pranzo, momento in cui abbiamo potuto ridere e scherzare, abbiamo ripreso il cammino verso la mostra Hubble, dove i soliti interessati volavano già col pensiero… A Venezia, nella zona delle zattere, si trova un particolare bar chiamato “Bar Dea Manca”. Da ciò che ci è stato raccontato, questo bar è un luogo d’incontro dove i giovani ragazzi trascorrono del tempo quando marinano la scuola; da qui il nome “Dea Manca”. a Venezia SPETTEGULESS In questa scuola mai niente di interessante: V.F, stiamo a vedere se è vero…via con i pettegolezzi! Tra E.G e M.G sta nascendo una nuova “storia”, bah per lei: lui è quello giusto? G.M. si diverte a staccare i capelli a E.G., ma dove vuole arrivare: pensa che staccando i capelli si possa Noi, al contrario, desideravamo stare col sedere per ter- fare colpo su una ragazza??? ra… dopo tutta quella faticaccia fatta per compiere il tragitto! A.M ha passato un’estate veramente “focosa”,diciamo Conclusa la visita siamo tornati al pullman…che gioia! Finalmente seduti abbiamo potuto “coltivare” le nostre amicizie tra battute e risate. A casa, dopo un allegro riposo, subito in Internet! Digitando le parole “palazzo Punta Dogana” abbiamo scoperto ciò che i professori non sapevano… Beh…ora siamo molto informati sulla collezione di François Pinault ed è certo che le gite siano molto… molto…molto istruttive! Concludendo, le parole sono potenti, importanti. Basta digitare in Internet quelle giuste per scoprire una Venezia del tutto inusuale. che ha perso la testa per F.M e B.P ma quando capirà che gli amori a distanza non possono funzionare??? A.F secondo fonti attendibili è ancora innamorata di M.V, la sua nuova compagna di banco V.F però dedica a lui molto tempo: cosa succederà all’interno di questo triangolo??? E soprattutto chi avrà la meglio, V.F o A.F??? F.B ha il “vizio” di portare i jeans un po’ troppo bassi, speriamo solo che lì non caschi mai l’occhio di qualche curioso!!! M.D era innamorata di T.V., si sarà completamente dimenticata di lui??? F.F ha una schiera di ragazzi che le vanno dietro, lei non ne apprezza nessuno… che ragazza complicata! Bè insomma mi sa che l’affermazione fatta da V.F. (in questa scuola non succede mai niente) non è del tutto vera!!! E pensare che questa era solo la prima parte; allora che dire? Arrivederci a tutti e… “alla prossima maratona di pettegolezzi” 7 DIVERTIAMOCI CON TOTIX di Francesco e Manuel 2A Cosa mi invento per non essere interrogato? Ringrazio la professoressa... rifiuto l’offerta e continuo il mio lavoro... Totix.... Perchè non hai studiato?? Perchè... Perchè ieri un’ombra mi ha oscurato i libri e non ho potuto proprio studiare!! 8 METTI A PROVA IL TUO INGEGNO Partendo dalla prima parola,inserisci quelle mancanti di cui ti indichiamo l’iniziale la finale e la lunghezza(ogni trattino corrisponde ad una lettera). Ogni termine inserito deve legarsi tanto al precedente quanto al successivo Bistecca F_ _ _ _ _ _ _ _ a Viola Lavagna G_ _ _ o F_ _ _ _ _ _ a Osso Arcata P___e R_ _ _ o G______e Testata Paracadute L_ _ _ _ o M_ _ _ _ _ _ o C_ _ _ _ i C_ _ _ _ i G_ _ _ _ _ _ o Fiore Esistono molte parole inglesi “traditrici” e sembrano simili a parole italiane ma hanno un significato diverso o addirittura opposto(come “cold” che non significa “caldo” ma freddo). Qui sotto troverai 9 di questi “false friends”(ovvero falsi amici). Non farti ingannare! 1. Che cosa significa abusive? a) illegale b) offensivo c) al limite 3. Che cosa significa amateur? a) amante b) appassionato c) dilettante 5.Che cosa significa base? a) essenziale b) base c) vile 7.Che cosa significa candid? a) pulito b) ingenuo c) bianco 2. Che cosa vuol dire accidentali? a) incendio b) malanno c) fatto fortuito 4. Che cosa vuol dire ingenious? a) ingegno b) ingegnoso c) ingeneroso 6.Che cosa significa callous? a) calloso b) insensibile c) sensibile 8.Che cosa significa to defend? a) dilettare b) mancare c) disertare 9.Che cosa significa editor? a) pubblicitario b) editore c) redattore Sci F_ _ _ o C_ _ a R_ _ a T_ _ _ a C_ _ _ e Benedetto 9 Recensioni tv Il grande fratello è un reality show condotto da Alessia Marcuzzi. In questo programma, venti concorrenti vengono osservati dal pubblico a casa attraverso delle telecamere. La presentatrice, per mezzo delle nominations, votate dai telespettatori, mette a rischio di eliminazione i concorrenti obbligati a rimanere lì dal regolamento per un numero stabilito di giorni. All’interno del confessionale, i concorrenti esprimono le loro impressioni su ciò che accade all’interno della casa, sugli altri partecipanti e, in occasione delle nominations, votano il compagno che vogliono eliminare. La casa ha un enorme salotto, una piscina interna,una sauna, una palestra e un campo di pallavolo. L’ultima settimana rimarranno in cinque e chi verrà più televotato dai telespettatori vince 250.000 euro. Come ogni anno, anche in questa edizione ci sono personaggi che si fanno notare e altri molto criticati dal pubblico e dai coinquilini, non mancano infine storie d’amore che nascono dentro la casa o che si concludono perché l’altra metà della coppia si trova nel mondo reale, fuori dal mondo dorato della televisione e dalle mura della casa più spiata d’Italia. Tralasciando i personaggi, i gossip e le love story, forse nessuno si ricorda del libro di George Orwell “1984” in cui si parla di un’entità superiore, il Grande Fratello, appunto, che controlla la vita delle persone e dal quale il programma prende spunto. 10 di Luigi Folador 2B Extreme Makeover Home Edition è un programma televisivo americano, di recente trasmesso anche in Italia, sul canale digitale gratuito La5. In ogni puntata, in una settimana, un team di esperti (falegnami, arredatori, architetti, paesaggisti), demolisce e ricostruisce la casa a una famiglia bisognosa. Il programma, ancora poco seguito e conosciuto in Italia, è molto divertente, grazie a un conduttore che si mette in contatto tramite una videocamera collegata a un computer con la famiglia (che la redazione manda in vacanza) e gli mostra le fasi di distruzione della casa. Il programma ha anche un lato commovente perché ha uno scopo nobile: aiutare persone bisognose a realizzare un sogno che consiste appunto nel miglioramento della propria abitazione. Alcune storie sono molto belle perché si parla di famiglie che hanno problemi economici o in cui un figlio o un genitore è gravemente malato o è invalido a seguito di una malattia o di un incidente. 2A Recensioni Libri di Anita Pivato Musica 3A itolo Firmato: Pecora Nera T Autore Andrea Valente casa editrice Fabbri Editori prezzo € 6,50 pagine 73 anno di edizione 2003 collana I Delfini serie blu Quando uno è una pecora nera, anzi, una Pecora Nera con le maiuscole, lo è del tutto. Le mezze misure non fanno per noi. Perché per una Pecora Nera, con le maiuscole, appunto, il nero non è soltanto nero… di più; e il giorno è più giorno, la notte più notte, gli amici più amici e via così. Tutto è davvero più tutto. E quando si tratta di scrivere una lettera, una P.N. non scrive una lettera e basta: scrive un intero alfabeto. ’ AUTORE L Andrea Valente è nato a Merano nel 1968. Dal 1995 disegna pecore. Nere, ovviamente. Prima di questo libro ha scritto “Un anno da Pecora Nera”. Puoi anche scrivergli, se vuoi, attraverso il sito www.lapecoranera.it Ciao, cari lettori !! Siete pronti a sapere quali canzoni riusciranno a tirarvi su di morale ???? Innanzitutto, se volete ritrovare la tranquillità e la serenità che vi sono state tolte da una litigata,vi consiglio di ascoltare: “Il Regalo Più Grande”, una delle canzoni più belle di Tiziano Ferro, noto cantante italiano che ha inserito questo brano nell’album discografico “Alla mia età” uscito l’anno scorso. Devo ringraziare la mia amica V.F. che mi ha suggerito questo pezzo musicale da proporvi. Non perdiamo tempo, andiamo avanti !!!! Siete malinconici, volete ripensare a ricordi o avvenimenti che vi hanno molto colpito? La canzone giusta per voi è: “My Heart Will Go On”, stupenda colonna sonora del film Titanic. Per questo consiglio il ringraziamento va alla mia compagna di classe A.M. che di malinconia se ne intende! Vi passo ora un suggerimento che mi ha svelato un mio carissimo amico, G.M.: lui quando ascolta le canzoni di Eros Ramazzotti si sente come prima, quindi se volete ascoltare una canzone che faccia sentire il proprio stato d’animo uguale a quello di prima provate a mettere in pratica questo consiglio: se non funziona lamentatevi direttamente con lui!!!!!! Volete trastullarvi in pensieri d’amore? “I’ll fly with you” farà per voi; non posso scrivere chi mi ha suggerito ciò perché l’elenco dei nomi sarebbe lunghissimo!!!! E per concludere….ascoltate Shakira! Il brano si intitola “Waka – Waka”: vi aiuterà a caricarvi se avete bisogno di energia! Parola mia e di M.M. Al prossimo articolo…. Cattai Federico 11 ATTENZIONE: BANDO CONCORSO Viene indetto un concorso di grafica per il nuovo logo scolastico: finalmente anche la nostra scuola avrà una propria divisa! Possono partecipare tutti gli alunni di tutte delle classi della scuola secondaria di primo grado; i tre disegni più belli verranno giudicati da una commissione composta dalle professoresse di Arte e Immagine Enrica Visca e Sabina Pauletto, i professori di Scienze motorie Gianluca Grasso e Renzo Da Lio e naturalmente dal nostro dirigente Nando Di Legami. Ora a voi, sbizzarrite la vostra fantasia… e buona fortuna!!! Nel prossimo numero: 27 Gennaio: guarda il cielo e non odiare mai 17 Marzo: Unità d’Italia dallo Statuto Albertino alla Costituzione italiana intervista alla Vicepreside e molto altro... Direttore responsabile: Dirigente scolastico, Nando di Legami Caporedattori: Luisa Florian, Caterina Cattai, Marilena Mangiagli Collaboratori: alunni e docenti delle classi 2A - 2B e 3A a T.P. Impaginazione e grafica: Wally Perissinotto