carlino - Comunità Montana del Frignano

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MARTEDÌ 7 AGOSTO 2012
APPENNINO
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FANANO CADE MENTRE FA TRAKKING, È GRAVE
UN VOLO tremendo alle cascate del Doccione di Fanano. È l’incidente
occorso a una donna di origini reggiane di 35 anni che sabato sera,
quando è successo l’incidente, stava facendo trakking.
La donna è in porgonosi riservata e le sue condizioni restano gravi.
ZOCCA LA KERMESSE MUSICALE DI SAN GIACOMO SI E’ TRASFORMA IN UN ‘RAVE’ FACENDO INFURIARE I RESIDENTI
«Una festa troppo ‘libera’»
Per due giorni schiamazzi non stop e vandalismi: arrivano i carabinieri
— ZOCCA —
LA FESTA della Libertà che si è
svolta lo scorso fine settimana a
San Giacomo di Zocca è degenerata in un rave, «un raggruppamento non autorizzato di persone»
che ha sparato musica ad altissimo volume anche dopo la chiusura della festa. Per farli cessare, gli
abitanti del luogo hanno dovuto
richiedere l’intervento dei carabinieri.
«Giovani e meno giovani, di pochi mesi di vita fino ai 90 anni –
spiegano alcuni residenti -, si sono trovati alla mercé di soggetti
‘incontrollati’ richiamati dalla festa. Ma gli organizzatori non avevano il personale adatto per intervenire?».
Fanno presente che vi hanno par-
tecipato «‘personaggi’ già presenti
gli anni passati e già noti per aver
creato problemi. Quando inizia la
musica della festa, in modo assolutamente autonomo, loro iniziano
a sparare ad altissimi decibel la
musica Techno, che durante lo
svolgimento della festa si confonde con gli altri suoni».
A San Giacomo, per due giorni,
senza sosta notturna, su quattro
palchi si alternano gruppi diversi,
comunque rock, e in molti casi
punk o havy metal, ai quali si aggiungono gli schiamazzi di migliaia di giovani, il passaggio di
migliaia di auto, e una emissione
ad alto volume di musica Techno
sparata nell’etere. Il gruppo di ‘autonomi’ – denunciano i residenti
- «con proprio generatore di cor-
rente hanno agito indisturbati
per due giorni, se non fosse che la
festa, domenica mattina alle 6, ha
spento gli impianti, mentre loro
hanno continuato».
A questo punto, secondo i residenti, la situazione è sfuggita di mano
agli organizzatori, i quali, «sollecitati a intervenire, hanno risposto
che non erano responsabili perché si trattava di campeggio libero». Gli abitanti hanno quindi richiesto l’intervento le Forze
dell’ordine le quali – spiegano -,
dovendo chiedere rinforzi ad altre stazioni, «non sono potute intervenire tempestivamente e la
musica e il raggruppamento abusivo si sono protratti fino alle 12».
Walter Bellisi
Montese, è morto Mario Gualandi
campionissimo di ruzzolone
— MONTESE —
IL LANCIO del ruzzolone ha perso un
campionissimo. Nella notte tra domenica
e lunedì, a Bologna, si è spento Mario
Gualandi (foto), 93 anni, di San Martino
di Montese. I funerali si svolgeranno domani a Bologna. E’ stato una leggenda,
uno degli artefici della riscoperta e del rilancio di questa specialità riconosciuta
dal Coni. Continuando la tradizione di famiglia (nonno Casimiro e papà Italo erano imbattibili) ha vinto innumerevoli gare e ricoperto incarichi in seno agli organismi dirigenziali locali ma anche nazionali della Figest.
w.b.
IN MARCIA
VERSO LA VETTA
FINALMENTE IN CIMA
FIN DALLA PRIMA MATTINA A CENTINAIA IN CAMMINO
Il Cimone era la suggestiva meta della processione del 5 agosto
Persone provenienti da tutta l’Emilia ma unite nella fede
La processione ha avuto un prologo sabato con il
percorso da canevare sino a Lago della Ninfa
Ritrovo alle 7 di domenica per andare verso la
vetta in tutta sicurezza grazie a tanti volontari
Civili o in divisa (Gruppo Alpini, Aeronautica
militare, Gev, Avap, Cri...) in cima si è tutti uguali
In 3000 sulla vetta per fede
Sestola, una folla alla processione della Madonna della Neve
— SESTOLA —
PREGHIERA COLLETTIVA
Alle 11 la santa messa a coronamento del pellegrinaggio
Momenti di commozione nell’ascoltare l’omelia
dell’arcivescovo, monsignor Antonio Lanfranchi
OLTRE 3000 persone hanno scalato
domenica scorsa la vetta più alta
dell’Appennino settentrionale per celebrare in vetta al Cimone la Madonna della Neve. Una tradizione popolare, che attrae ogni anno, tempo permettendo, migliaia di bambini e anziani, donne e uomini, fedeli e non,
uniti dall’amore per la montagna. E
quest’anno, complice la coincidenza
del 5 agosto con un giorno festivo, è
stato toccato il record di presenze. Un
appuntamento prima di tutto «religioso - precisa Daniele Giovanardi, presidente della Confraternita di Misericordia - tanto più importante considerando la rarità di questi eventi. Da
quassù si vede il mondo. Chi viene lo
sa». Giovanardi, come ogni anno, si è
caricato il Cristo in spalla e ha scalato
la vetta, seguito da un folto gruppo di
pellegrini, che quest’anno ha visto
una novità. «Le tradizioni devono
passare di mano – sottolinea Giovanardi –. Per questo è con noi la comunità cattolica nigeriana e filippina,
modenesi perfettamente integrati,
con cui condividiamo valori comuni.
È un messaggio di speranza». La festa
della Madonna della Neve è un «meraviglioso connubio di scienza e religione, che cade in un anno importante,
dove si celebra il 75˚ anniversario
dell’osservatorio meteorologico in vetta», dice il direttore del Centro Aeronautica militare del Cimone, Attilio
Di Diodato, salito a piedi anche lui, a
fianco del senatore Carlo Giovanardi.
«Sono 32 anni continuativi che non
faccio mancare la mia presenza al Cimone il 5 agosto», dice il parlamentare. A celebrare, con il supporto della
Giovane Montagna, la santa messa in
vetta, assistita, tra gli altri, dai sindaci
di Fiumalbo e Sestola, è stato l’arcivescovo di Modena Antonio Lanfranchi. Per Sua Eccellenza, il secondo 5
agosto a 2165 metri sul livello del mare. «Per me è un’emozione sempre
grande, amo la montagna. Salire in
vetta è una metafora del cammino della vita, che conosce fatiche e tribolazioni, ma anche la bellezza di camminare insieme verso una meta».
Milena Vanoni