Interventi introduttivi - Il Sentiero dell`Atmosfera
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Interventi introduttivi - Il Sentiero dell`Atmosfera
quattro passi nel clima che cambia ■ sestola 19-20 giugno 2004 Nell’era di Internet, la rete delle reti, le istituzioni aprono le porte degli uffici e dei laboratori per mostrare e condividere la costruzione del sapere. Le scuole si aprono al territorio e, quando si parla di lezioni, sempre meno si pensa all’aula tradizionale. Il Sentiero dell’Atmosfera è un’istantanea di questo cambiamento verso una maggiore trasparenza dell’informazione scientifica, imprescindibile presupposto per realizzare forme di partecipazione responsabile. Un’occasione di scambio e d’incontro tra i diversi protagonisti: esperti, amministratori, insegnanti, studenti, cittadini. In questo fascicolo proponiamo una sintesi delle relazioni corredata dalle presentazioni utilizzate dagli autori. L’intervento grafico-redazionale sulle presentazioni è volutamente molto contenuto nel rispetto dei diversi modi di comunicare e di esporre. D.R. Programma convegno 3 10.00 Moderatore: Federico Pedrocchi Giornalista scientifico. Radio 24 - Il Sole 24 Ore 10.10 Saluti delle Autorità Rocco Buttiglione Ministro per le Politiche Comunitarie Giancarlo Muzzarelli Presidente Commissione Territorio ambiente Infrastrutture - Regione Emilia-Romagna 14.30 Satellite, territorio e ambiente Fabrizio Viscardi Skylogic Italia 14.50 Il Clima e i progetti di BancaEtica Andrea D’Ascanio Banca Etica 15.10 Comunicare il Clima: trappole e trucchi Federico Pedrocchi Giornalista scientifico, Radio 24–Il Sole 24 Ore 15.30 I percorsi didattici del Parco Leonardo Bartoli Parco del Frignano 15.45 La didattica nel Sentiero dell’Atmosfera Massimo Turchi Associazione La vecchia filanda 16.00 La scuola ed il Sentiero dell’Atmosfera Brunella Balestrazzi Istituto tecnico industriale “E. Fermi”, Modena Franco Cerfogli Sindaco di Sestola 10.30 11.00 Apertura del Convegno Roberto Logli Presidente del Parco del Frignano Roberto Sorani, Paolo Pagano Direttore Ufficio generale per la meteorologia dell’Aeronautica militare Quattro passi nel clima che cambia Frank Raes Responsabile dell’unità Climate Change -Institute for Environment and Sustainability Joint Research Center - Commissione Europea 11.40 Il Sentiero dell’Atmosfera Paolo Bonasoni Responsabile Stazione “Ottavio Vittori” di Monte Cimone - Cnr-Isac 16.20 Progetto Gitas Francesco Apruzzese Responsabile Area Educazione ambientale Arpa Emilia-Romagna 12.10 Le Stazioni d’alta montagna in Europa per lo studio del clima Paolo Laj Università “B.Pascal” Clermont-Ferrand (Francia) 16.40 Torino 2006 Ciro de Battisti, Ugo Pretato Direzione Ambiente, Toroc 17.00 Dibattito 17.30 Conclusioni Edolo Minarelli Direttore generale Arpa Emilia-Romagna Franco Prodi Direttore Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche 12.30 La rete nazionale di misura dei gas ad effetto serra: GREEN-NET Giorgio Alcide Di Sarra Responsabile Stazione “R. Sarao” di Lampedusa - Enea 12.50 Clima e qualità dell’aria Mario Cirillo Responsabile Servizio Inquinamento atmosferico e ambiente urbano - Apat quattro passi nel clima che cambia 4 ■ sestola 19-20 giugno 2004 L’impegno dell’Emilia-Romagna per l’ambiente e il clima Il primo Sentiero dell’Atmosfera, un altro modo per saperne di più Non è certo un caso che si parli di tematiche quali atmosfera e clima proprio a Sestola, a pochi passi dal Monte Cimone: fin dal 1947, sul Cimone, c’è una base del Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare, alla quale si è affiancato, Il Piano triennale di dal 1991, un laboratorio azione ambientale, il dell’Istituto di scienze dell’atmonuovo Accordo per la sfera e del clima del Centro nazionale delle ricerche. tutela della qualità dell’aria, l’impegno in col- Il Cimone, splendido punto di osservazione, si è così ritagliato laborazione con Arpa negli anni un ruolo insostituibile per la diffusione in per la conoscenza e previsione tempo reale dei dati delle condizioni climatiche, e per ambientali, il Piano il loro studio scientifico. energetico in corso di Sono tematiche sempre più attuaapprovazione sono alcu- li, che necessitano dell’attenzione delle più recenti azio- ne di tutti perché riguardano ni messe in campo dalla tutti. Consapevoli di questo, come Regione EmiliaRegione Emilia-Romagna, abbiaRomagna. mo siglato al congresso europeo delle Agende locali, venerdì 11 giugno, il Documento finale della Conferenza di Aalborg, col quale ci impegniamo a seguire precise politiche ambientali, una delle quali riguarda proprio i cambiamenti climatici, da mitigare riducendo l’emissione di gas con politiche di salvaguardia dell’atmosfera. Attualmente, per la nostra Regione, è in vigore il Piano triennale per l’ambiente 2001–2003, che ha individuato come priorità l’acqua; è in via di definizione, e approvazione definitiva, anche il Piano energetico regionale (approvato dalla Giunta) che, in tema di riduzione dei danni ambientali e di politiche sostenibili, sarà decisivo. Ancora, la Regione attiverà il tavolo istituzionale con i Sindaci del territorio, per il nuovo Accordo sulla qualità dell’aria e la mobilità sostenibile, e promuove una mostra relativa a questi temi di Sebastiao Salgado, presentata in anteprima al Sana in settembre. Abbiamo, infine, l’Agenzia regionale prevenzione e ambiente dell’Emilia-Romagna, che si occupa di questi argomenti, anche ponendo la tecnologia al servizio della natura e dell’uomo. Penso, ad esempio, al sito internet www.arpa.emr.it, dal quale si possono sapere, praticamente in tempo reale, i dati relativi al meteo in regione, ma anche all’ozono, alla qualità dell’acqua, e molte informazioni su desertificazione del territorio, energia, qualità dell’aria. Il convegno Quattro passi nel clima che cambia e l'inaugurazione del Sentiero dell’atmosfera (primo del genere al mondo) sono un'occasione di notevole rilievo per approfondire le nostre conoscenze e il nostro rapporto con i problemi dell'am“Quattro passi nel clima biente in generale, dell'atmosfera che cambia” e l'inaugurae del clima in particolare. zione del Sentiero Il nostro Comune saluta con entusiasmo i protagonisti della dell’Atmosfera sono occamanifestazione ed esprime il più sioni di rilievo per sentito apprezzamento per gli approfondire le conoscenze organizzatori: il Consorzio del sull'ambiente, l’atmosfera e Parco regionale dell'Alto Appenil clima in particolare. nino modenese e il Consiglio La Comunità sestolese nazionale delle ricerche (Cnr). vede così consolidarsi un La Comunità sestolese (che rapporto pluridecennale ospitò fin dagli inizi del secolo con gli operatori militari e passato i primi strumenti per le i ricercatori che lavorano rilevazioni meteorologiche nei cortili interni della Rocca) vede presso l'Osservatorio meteo in questa iniziativa – al di là dele la Stazione di ricerca l'importanza scientifica – il consosul monte Cimone. lidamento di un rapporto pluridecennale con gli operatori militari e civili che lavorano presso l'Osservatorio meteo del Monte Cimone e la stazione di ricerca scientifica "Vittori" del Cnr. Giancarlo Muzzarelli Presidente della Commissione Territorio ambiente e infrastrutture Regione Emilia-Romagna. Franco Cerfogli Sindaco di Sestola I cambiamenti climatici, i gas a effetto serra, le ricerche satellitari sono argomenti di grande attualità che – affrontati nelle relazioni del Convegno da esperti di fama internazionale – offrono un contributo di rilevante spessore alla divulgazione scientifica di problematiche che riguardano direttamente la vita sociale e le attività economiche dell'uomo di oggi, ben oltre i confini geografici. Grande compiacimento infine intendo esprimere – sia a titolo personale, sia come rappresentante dei sestolesi e come Sindaco di un territorio dell'Alto Appennino modenese – per l'inaugurazione del Sentiero dell’Atmosfera da Pian Cavallaro alla Vetta del Monte Cimone; si tratta di un percorso didattico di grande interesse educativo, per una formazione sempre più completa e responsabile dei cittadini, a partire dagli alunni e dalle scolaresche, sollecitati ad apprendere i contenuti più attuali della scienza meteorologica e climatica attraverso proposte e percorsi tecnicamente rigorosi, ma anche più concreti, quindi più allettanti ed efficaci. Supplemento al N° 4/2004 di ArpaRivista quattro passi nel clima che cambia ■ sestola 19-20 giugno 2004 Da Pian Cavallaro al Cimone, il Sentiero nel Parco del Frignano Dal 1655 a oggi “sentinelle del cielo” sul Cimone L’attività della stazione di ricerca presente sul Monte Cimone, formata dall’Osservatorio del Servizio meteorologico dell’Aeronautica e dal Laboratorio “Ottavio Vittori” del Cnr e ospitata nelle strutture dell’Aeronautica Militare, non era Il percorso illustra il mai stata divulgata al di fuori tematismo proposto, l’at- degli ambienti di nicchia cui era mosfera, attraverso pan- rivolta e, soprattutto nel nostro territorio, non era pressoché nelli illustrativi. Grazie all’operazione di conosciuta. Per ovviare a questa valorizzazione didattica situazione il Parco due anni fa ha ai soggetti interessati un delle attività tecniche del richiesto incontro che ha evidenziato una Cnr – da tempo presente situazione talmente interessante nella zona – si è proceda rendere assolutamente necesduto anche al restauro e saria – a fronte del crescente inteal risanamento ambien- resse del mondo scientifico e dell’opinione pubblica per le protale dell’area. blematiche legate alla tutela e alla qualità dell’ambiente e dell’aria che respiriamo – un’opera di diffusione delle attività della stazione, anche per attenersi a quei compiti di educazione e divulgazione che sono aspetti importanti delle finalità istituzionali di un Parco. E’ stato quindi realizzato un itinerario che da Pian Cavallaro raggiunge la vetta del Cimone e illustra il tematismo proposto attraverso pannelli illustrativi posti lungo il percorso, si è inoltre proceduto al restauro e risanamento ambientale dell’area che anni di lavori e attività, – cui spesso non aveva fatto seguito un’accurata pulizia dell’area, – avevano ridotto alcune parti della vetta più alta del nostro territorio a depositi di ammassi di ferraglia arrugginita. Nell’ambito dello stesso progetto sarà predisposta, proprio sulla vetta, una piattaforma illustrante il doppio tema del piccolo e del grande orizzonte. La posizione estremamente favorevole del Monte Cimone infatti, insieme alla sua altezza, permette una visione libera a 360 gradi del territorio circostante. Anche se il sentiero è stato inaugurato ufficialmente solo di recente, il nostro rapporto con Aeronautica e Cnr è di fatto già attivo da diverso tempo. Il nostro Centro di educazione ambientale propone infatti già da tempo un’unità didattica sull’atmosfera; che si concretizza in un incontro in classe e in una successiva visita alla stazione e ai laboratori aperti per l’occasione, con il prezioso apporto del personale che illustra le varie attività. La denominazione di Sentiero dell’Atmosfera è quanto mai appropriata. Infatti il Sentiero rappresenta solo l’ultima tappa di un percorso che, partendo dalla pianura porta al di sopra della zona urbanizzata e quindi proprio verso luoghi che da I padri gesuiti ne salirono lunghissimo tempo controllano e la vetta, nel 1655, per studiano l’atmosfera ai fini meteomisurarne l’altezza; il rologici, climatologici e ambientali. Infatti se la prima applicazione primo barometro arrivò scientifica è del 1655, quando i nel 1671; l’Aeronautica padri gesuiti Riccioli e Grimaldi militare, nel 1937, costruì salirono la vetta del Cimone per la prima installazione determinarne l’altezza con metodi permanente per le telecoscientifici, la prima applicazione municazioni e le osserva“atmosferica” si ebbe alcuni anni zioni meteo. Poi dopo, nel 1671, quando in vetta, sempre per motivi geodetici, l’Osservatorio e il laboravenne portato un barometro. torio “Ottavio Vittori” e Successivamente il Cimone fu uti- oggi il Sentiero. Questa, in lizzato essenzialmente a scopi di sintesi, la storia epica delle rilevamento geotopografico e, dopo “sentinelle” sul Cimone. l’installazione di un osservatorio meteorologico nel castello di Sestola, nel 1878, sulla vetta fu innalzata una torre osservatorio per rilevamenti atmosferici; poi, nel 1908, fu costruita la chiesetta della Madonna delle Nevi, ancora oggi simbolo del Cimone, celebrata il 5 agosto di ogni anno. La storia epica delle osservazioni meteo sul Cimone inizia nel 1937, quando l’Aeronautica militare, costruì la prima installazione permanente. Dopo l’abbandono durante la guerra, le osservazioni furono riprese nel 1946 e da quegli anni esistono osservazioni meteorologiche ininterrotte. Roberto Logli Presidente del Parco del Frignano La storia di queste osservazioni è “epica” perché il mantenimento di una struttura permanente sul Cimone ha comportato e comporta ingentissimi sforzi all’Aeronautica militare e al personale che vi opera. Basti pensare che fino a 50 anni fa non esisteva quella galleria che da Pian Cavallaro consente di arrivare in vetta al coperto. Tutti i cambi e le provviste dovevano essere portate dall’esterno, a spalla, anche in condizioni proibitive. L’attività di questi uomini fu decisiva per il miglioramento delle comunicazioni tra Nord e Sud con l’installazione di un ponte radio telefonico tra Milano e Roma realizzato nel 1939. L’avvio più deciso all’attività scientifica fu dato dall’arrivo, nel 1950, del tenente Ottavio Vittori, uno dei fondatori della fisica dell’atmosfera in Italia e che divenne poi direttore dell’Osservatorio, in seguito primo direttore dell’istituto Cnr-Fisbat di Bologna, ora Isac, che ha intitolato a suo nome il laboratorio in vetta al Cimone. Un’altra tappa fondamentale per il Cimone è stato l’avvio delle misure di CO2; iniziate nel 1979, costituiscono la più lunga serie europea; nel 1975 presero l’avvio a Sestola le misure di ozono totale. Infine l’inizio della collaborazione con il Cnr e l’installazione del laboratorio “Ottavio Vittori”, che ha consentito di assegnare al Cimone un ruolo preminente tra le stazioni di questo tipo. L’apertura del Sentiero è quindi un’occasione per rendere più visibile l’attività svolta sul Cimone e illustrarla anche ai non addetti ai lavori. Un ringraziamento, infine, al personale dell’Osservatorio del Cimone che ne rendono possibile il funzionamento (il mantenimento della struttura impegna 50 persone) e che ne fanno una vera “sentinella del cielo”. Col. Paolo Pagano Capo Ufficio Esercizio operativo del Servizio meteorologico Aeronautica militare Supplemento al N° 4/2004 di ArpaRivista 5