aprilia - Il Giornale del Lazio

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aprilia - Il Giornale del Lazio
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXII N.19 20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
APRILIA- SPERIAMO CHE LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA NON CI PORTI
A QUESTO DISASTRO AMBIENTALE!!
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Aveva lasciato Aprilia, dopo 35 anni, sabato 20 agosto 2016 per assumere un nuovo incarico ad Avella
L’ABBRACCIO DELLA COMUNITÀ CRISTIANA A SUOR SPERANZA
Domenica 2 ottobre è tornata, in una chiesa gremita dove ha potuto apprezzare la stima nei suoi confronti
Le suore pallottine sono ad Aprilia dal 1937. Importante il ruolo sociale svolto in questi 80 anni
di Gianfranco Compagno
“Amici carissimi, sì lo ripeto
Amici carissimi di Aprilia, dico
così, perché in questi trentacinque anni di permanenza in questa vostra e mia città, si è creato
un profondo e intenso rapporto
di amicizia con voi. Tutto è nato
nel cuore dei bambini e attraverso il contatto con loro, quando
molti di voi erano piccoli e frequentavano l’asilo delle Suore
della Piazza, così ci chiamavate.
È stata una bella e grande esperienza stare e vivere con voi,
lasciarmi coinvolgere dalla
vostra innocenza, spontaneità e
creatività. Sono stata sempre
affascinata dal vostro modo di
apprendere e assimilare non le
conoscenze, ma i valori della
vita. Abbiamo condiviso insieme tutto con le vostre famiglie,
con i genitori, i nonni, gli zii”, le
gioie e le sofferenze, i giorni di
sole, sereni e festosi, i giorni di
dolore e di fatica. Chi può
dimenticare i momenti celebrativi religiosi, e familiari, le festicciole e i saggi di Natale e di fine
anno, i balli di carnevale, le
pesche di beneficenza e le lotterie? Tutto abbiamo vissuto
insieme, Suore, Insegnanti,
famiglie, parrocchia e i Parroci
che si sono avvicendati, i collaboratori e le collaboratrici efficienti e silenziosi, le Catechiste
e i membri dell’Unione. Per un
dono speciale della Provvidenza
proprio oggi festeggiamo anche
gli Angeli Custodi: la loro presenza in questi anni è stata tangibile, si sono mostrati visibilmente con volti e nomi, noti e cari.
Tutto è scritto nel cuore di ognuno di noi ma non vogliamo vivere solo di ricordi... Io desidero
vivere il presente con il bagaglio di ricchezza dell’esperienza
accumulata qui, a contatto con
voi. Voglio esprimervi il mio
speciale ringraziamento per la
vostra capacità di recepire il
messaggio di bene che ha sempre accompagnato i nostri passi,
per la vostra preziosa attenzione,
comprensione e collaborazione,
per la disponibilità che avete
dimostrato in ogni evenienza.
Più di ogni altra gioiosa esperienza, desidero ringraziarvi per
la stima - che ritengo eccessiva per l’affetto e la vicinanza fisica
e spirituale che mi avete dimostrato nei giorni del mio trasferimento. Mi avete trasmesso
coraggio e sostegno, per proseguire il mio cammino in un altro
luogo, dove il Signore mi chiama, per continuare a spendere le
mie energie con slancio rinnovato. Direi che mi avete confermato che vale proprio la pena dedicarsi all’educazione dei bambini. Ognuno di voi personalmen-
ne per pronunciare il suo breve
discorso. “Non so se ce la faccio” sono state le prime parole
mentre dispiegava il foglio del
discorso. Davanti a lei c’era una
fornito alla nostra comunità..”.
Quella è stata l’occasione anche
per dare il benvenuto alla superiora suor Serena. È seguito l’omaggio floreale da parte di alcuni bambini che sono saliti sul
presbiterio. Al termine del breve,
ma sentito discorso di suor Speranza si è levato un grande caloroso applauso. La commozione
per tanto affetto era visibile nel
volto della religiosa. “Il Signore
sia con voi vi benedica Dio
Onnipotente Padre Figlio e Spirito Santo la messa è finita andate in pace. Buona domenica e
buona festa di San Michele a
tutti”, con queste parole il celebrante ha chiuso la cerimonia
religiosa. È seguito un bagno di
folla per suor Speranza, dopo
che i bambini dell’asilo le anno
dedicato una serie di canzoncine. Praticamente nessuno è uscito dalla chiesa senza averla sommerso di baci e abbracci. Il suo
ritorno ad Aprilia per il saluto
ufficiale non poteva essere più
caloroso. Ma veniamo al “doloroso” distacco di suor Speranza
dalla comunità apriliana. Dopo
aver appreso del suo trasferimento, sono andato a trovarla
con mia moglie sabato 30 luglio,
per la stima che mi lega in generale alle suore per l’opera svolta,
non parlo dal punto di vista religioso, essendo un laico - non
credente. Ho frequentato quella
realtà, allora unica nel suo genere, dal 1953 al 1956 (dai 3 ai 6
anni), di quegli anni ho un caro
ricordo di suor Amelia (Dirce
Mariani). Ci ha ricevuti nel
salotto della casa delle suore.
“Nomen omen”, come dicevano
platea di fedeli e non, degna
delle grandi celebrazioni solenni. La chiesa era gremita, posti
esauriti, non c’era più posto,
nemmeno in piedi. In prima fila
non c’erano le autorità impettite,
un po ’ingessate, con una postura formale e facce di circostanza.
Ma tanti bambini, “i suoi bambini”, a volte distratti e indisciplinati, anche molti giovani genitori, che a loro volta sono stati “i
suoi bambini”. Gente del popolo, gente vera, presente per
dimostrare tutto il loro affetto e
riconoscenza al lavoro svolto in
questi anni da Suor Speranza e a
tutte le suore che in questi quasi
80 anni hanno svolto la loro
“missione” soprattutto sociale.
Prima dell’intervento di suor
Speranza sull’ambone era salita
una rappresentante delle Famiglie: “Cara suor Speranza, è con
questa lettera che Ti rivolgiamo
oggi un sentito ed affettuoso
saluto e un sentito ringraziamento per la significativa opera
pastorale che in questi anni ha
i latini “il nome è un presagio”,
nel nome il destino. Suor Speranza, al secolo Incoronata Maddalena Ruggiero è nata a Biccari
in provincia di Foggia il 30 aprile 1949. Proprio nei pressi di
Foggia avvenne la prima apparizione della Beata Maria Vergine
Madre di Dio Incoronata nell’aprile del 1001. Così i genitori gli
imposero il nome di Incoronata.
Poco sarebbe cambiato, perché il
nome predestinato era Maddalena, una delle pie donne che assistettero alla crocefissione di
Gesù Cristo. È stato un incontro
breve ma emozionante. Suor
speranza era immersa in una
poltrona ocra, stringeva un fazzoletto nella mano destra, non
riusciva a contenere la commozione. Con voce rotta, non
riusciva a sciogliere il nodo alla
gola, esprimeva tutto il suo dolore per dover lasciare la comunità
di Aprilia, che aveva servito per
35 anni. La notizia che per certi
versi gli ha stravolto la vita gli è
giunta l’11 giugno. Non ha volu-
te desidero ringraziare. Vorrei
che la mia riconoscenza raggiunga il cuore di ognuno di voi.
Resteremo sempre uniti spiritualmente e nella preghiera vi
ricorderò al Signore ogni giorno,
perché possa benedirvi e accompagnarvi con la sua grazia e
provvidenza. Grazie, grazie... la
commozione è grande...”. Erano
le 11.57 di domenica 2 ottobre,
ultimo giorno delle celebrazioni
in onore di San Michele Arcangelo, dopo aver partecipato alla
messa delle 11.00 dal banco di
prima fila all’estrema destra,
quando suor Speranza, madre
superiore delle suore dell’Apostolato cattolico di piazza Marconi sino ad agosto scorso, sale i
gradini che la portano all’ambo-
to dire nulla. “Avevo la colonia
dovevo finire la scuola materna.
Io non riesco mi fa troppo male.
Lo dico agli ultimi giorni”. Poi
la notizia è trapelata. I genitori
venivano e volevano risposte per
madre superiora , che scade nel
novennio successivo. Nel 2004
Le subentra suor Daniela, che
lascia dopo due anni, che viene
richiamata al convento di Grottaferrata come insegnante delle
i figli per il prossimo futuro,
risposte che suor Speranza non
poteva dare. “Aspettiamo che
arrivi la nuova superiora responsabile (suor Serena), In un attimo capivi i problemi, in questo
posto sai le gioie e dolori di tutti.
I bambini sono stati la mia forza,
Devi fare da mamma da nonna”.
Molti bambini stanno più con le
suore che con i propri genitori.
“I bambini vengono prima delle
8.0 e vanno via alle 17.00. Sono
entrata nelle case di tutti”. Con
suor Speranza abbiamo ripercorso i passaggi fondamentali della
sua vita religiosa. È entrata nel
collegio di Grottaferrata dove ha
iniziato il noviziato di formazione delle suore pallottine ( fondatore San Vincenzo Pallotti) il 1°
ottobre 1964 a 15 anni. Due anni
dopo, nel 1967, prende i voti
temporanei (1a professione),
dopo il noviziato , dove si promette dinanzi a Dio e alla Chiesa di seguire i consigli evangelici. Infine i voti perpetui nel
1972, ovvero la professione perpetua con la quale si consacra
per sempre al servizio di Dio e
della Chiesa. Suor Speranza arriva ad Aprilia il 31 agosto del
1981, aveva 32 anni, esattamente 35 anni fa. La madre superiora era suor Umiliana (Cucchi).
Nel 1995 assume l’incarico di
novizie. Suor Speranza assume
di nuovo l’incarico di madre
superiora, incarico che ha lasciato ad agosto 2016. Suor Speranza ha assunto il nuovo incarico
come coordinatrice della scuola
materna presso l’istituto Paritario dell’Infanzia e Primaria “San
Vincenzo Pallotti” di Avella in
provincia di Avellino lo scorso
20 agosto. Suor Speranza doveva lasciare Aprilia come preannunciato giovedì 18 agosto. Poi
arriva inaspettata la notizia della
morte del giovane Andrea Di
Gioia, deceduto il 13 agosto, che
è stato suo alunno. La famiglia
del giovane, con cui intratteneva
rapporti di amicizia, l’ha pregata
di intrattenersi per la cerimonia
funebre. Così ha rinviato la partenza a sabato 20 agosto. È tornata domenica 2 ottobre per partecipare, alla cerimonia religiosa
voluta dal parroco della chiesa
madre di San Michele don Franco Marando, con lui ha concelebrato il suo vice don Giacomo e
tre accoliti (laici). È stata una
festa indimenticabile. Suor Speranza si intrattenuta a pranzo
con le consorelle, che con lei
hanno condiviso il lavoro di questi ultimi anni. Nel pomeriggio
ha raggiunti di nuovo la sua
nuova casa di Avella.
Foto di Gianfranco Compagno
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LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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Verde e Tari passano alla Progetto Ambiente. Ma altri servizi saranno affidati all’esterno
APRILIA - È INIZIATA LA RIVOLUZIONE
DELLA MULTISERVIZI
Il sindaco: “manovra che permetterà di rendere efficiente l’azienda e mantenere lo stato del personale”
di Riccardo Toffoli
Non si può proprio parlare di
rivoluzione, ma il cambiamento per la Multiservizi è iniziato. Mentre stiamo andando in
stampa, la giunta ha deliberato
il passaggio della gestione del
verde pubblico e della Tari
dalla Multiservizi alla Progetto Ambiente. E’ il primo di una
serie di interventi sull’azienda
speciale che vedrà un dimagrimento forte delle proprie mansioni, specialmente di quelle a
rilevanza economica. “Va
detto per eliminare tutte le critiche –spiega il sindaco Antonio Terra- che il passaggio di
servizi e di dipendenti da un’azienda all’altra è previsto dall’attuale legge Madia e non
serve contrattazione, proprio
per garantire una maggiore
efficacia ed efficienza nei servizi pubblici”. Ma cosa cambia con questa proposta?
Molto poco almeno per ora. Il
verde pubblico e la Tari passano dalla Multiservizi alla Progetto Ambiente e conseguentemente anche i rispettivi
dipendenti. “A dicembre la
differenziata sarà operativa in
tutto il territorio comunale
–continua il sindaco Terra- e la
Progetto Ambiente andrà a
regime su questo settore. L’investimento sulla differenziata
è stato notevole e oggi abbiamo mezzi e personale che permetteranno di agevolare il servizio della Tari attualmente
alla Multiservizi, perché si
conoscono tutte le realtà apriliane proprio grazie alla differenziata. La Progetto Ambiente già ha una mappatura delle
situazioni abitative e questo
permetterà di agevolare il
lavoro sulla Tari, atti che poi
saranno tutti firmati dal diri-
gente competente”. Il passaggio del servizio Tari, prevede
lo spostamento dalla Multiservizi alla Progetto Ambiente di
tre dipendenti. Il verde pubblico invece, passando alla Progetto Ambiente potrà prevedere anche delle possibili assunzioni di personale. “Anche in
questo caso si è scelto di affidare il servizio ad un’azienda
alla Progetto Ambiente garantirà loro un aumento di stipendio di 5 mila euro lordi e la
quattordicesima. Non ci sono
motivi per contrastare questo
passaggio”. “E’ chiaro che
questo servizio sarà svolto con
maggiore attenzione da parte
della Progetto Ambiente
–riprende il sindaco- che ha
anche gli strumenti finanziari
competente ed affine –riprende il sindaco- La Progetto
Ambiente è una realtà che è
stata completamente risanata e
cha fa utili di bilancio. Ha
mezzi e attrezzature nuove che
permetteranno di svolgere il
servizio del verde pubblico
con più facilità”. La situazione
del verde pubblico, del resto, è
attualmente molto precaria. La
manutenzione dei parchi e in
genere delle aree verdi è molto
carente. Il passaggio del verde
pubblico
alla
Progetto
Ambiente prevede lo spostamento di sette dipendenti.
“Vorrei aggiungere –precisa il
sindaco- che non ci saranno
cambiamenti dal punto di vista
contrattuale. Anzi i dipendenti
avranno dei vantaggi economici importanti. Il passaggio
per intervenire meglio, anche
nelle attrezzature”. Questo
però è solo l’inizio di un percorso che coinvolgerà nei
prossimi anni la Multiservizi,
un’azienda che è andata a finire persino nel rapporto di
Carlo Cottarelli, commissario
straordinario alla spending
review, come esempio di
municipalizzata in grave perdita, ben 10 milioni di euro nel
2012. Secondo una classifica,
sarebbe stata la quarta su tutto
il territorio nazionale. “In questi anni abbiamo lavorato sul
debito e ci sono ancora alcune
pendenze che devono essere
sanate –ci spiega Antonio
Terra- ma le cose sono notevolmente migliorate e la situazione ora è stabilizzata per
questo intendiamo prendere
iniziative per rilanciare l’azienda e renderla maggiormente efficiente. Oggi la Multiservizi si occupa di tutto,
troppo. Non riesce a lavorare
adeguatamente. Il nostro intervento permetterà di togliere
alcuni servizi, passarli alla
Progetto Ambiente o affidarli
all’esterno e quelli che rimarranno in capo all’azienda,
saranno seguiti con attenzione
e scrupolo”. Il verde e la Tari
già sono passati alla Progetto
Ambiente, ma non sono gli
unici. La gara per l’affidamento ad un’azienda esterna del
servizio di illuminazione pubblica è già pronto e potrebbe
partire in questi giorni. Inoltre
è intenzione dell’amministrazione comunale affidare ad un
privato anche la manutenzione
delle strade. “Per la pubblica
illuminazione –dice Terra- è
pronto il bando di gara per
l’affidamento ad una ditta
esterna che permetterà di rinnovare i punti luce della città
con un forte risparmio energetico. Inoltre abbiamo intenzione di affidare al privato anche
la manutenzione pubblica
delle strade”. In pratica la
forza della Multiservizi si concentrerà sul settore del sociale,
che è attualmente il fiore
all’occhiello non solo dell’azienda ma anche della città.
I DEBITI ANCORA
PENDENTI
I debiti della Multiservizi sono
ancora tanti e lontani dall’essere ripianati. Ne ripercorriamo un po’ la storia che abbiamo seguito su queste colonne
costantemente. Nel 2007 fecero visita all’azienda le Fiamme Gialle che portarono alla
luce una vicenda drammatica:
il mancato pagamento dei con-
tributi previdenziali ai dipendenti e il mancato versamento
dell’Iva. L’accertamento sull’Iva era di 10 milioni di euro
dal 2003 al 2007. Grazie alla
contestazione dell’azienda che
ha dimostrato come il maggior
apporto della Multiservizi
fosse sul sociale, quell’accertamento venne ridotto a 5
milioni di euro circa. Nel 2014
è arrivato l’accertamento del
2008 che ammontava a 935
mila euro. Debito che è stato
ora del tutto estinto. Secondo
le dichiarazioni che ci ha rilasciato in un’intervista, il direttore generale dell’azienda
Fabio Biolcati, il debito totale
al 2010 ammontava a ben 15
milioni e 500 mila euro, fatta
eccezione per sanzioni ed interessi. Un’enormità se si considera che l’azienda nel 2010
aveva appena sette anni di vita.
Dal 2003 a giugno del 2010,
ossia fino all’approvazione del
nuovo contratto di servizio,
l’azienda non è riuscita a
pagare neppure i contributi
previdenziali dei dipendenti. Il
conto anche qui, è salato: ben
6 milioni e 800 mila euro di
debito. Di questi 4 milioni e
800 mila euro risultano ancora
“pendenti” perché c’è un confronto con l’ente previdenziale
che rivendica 10 milioni di
euro e il Comune proprio sugli
interessi e le sanzioni. Secondo i calcoli effettuati dall’assessore al bilancio Roberto
Mastrofini attualmente la Multiservizi si porta ancora dietro
un debito di 7 milioni e 800
mila euro. 4 milioni e 800 mila
sono per i contributi previdenziali e 3 milioni di euro di fatture pregresse che né il Comune né la Multiservizi vuole
riconoscere.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
LA STAGIONE DEL TEATRO EUROPA DI APRILIA
SI APRE CON DUE GRANDI SPETTACOLI
Il 22 ottobre “IL BAGNO” con una grande diva del cinema e della commedia all’italiana Stefania Sandrelli il 28
ottobre il divo della fiction televisiva Gabriel Karko e il grande Ugo Pagliai mettono in scena “IO ODIO AMLETO”
Sabato 22 Ottobre alle ore
21,00 si apre il sipario sulla
grande stagione di spettacoli
al Teatro Europa di Aprilia.
"IL BAGNO" con Stefania e
Amanda Sandrelli”
Una festa a sorpresa, un compleanno, un bagno. Lu compie
40 anni e le sue tre migliori amiche Titti, Maria Sole e Angela
hanno deciso di organizzare una
festa a sorpresa a casa del suo
fidanzato. Ma a sorpresa arriva
anche Carmen, la madre di Lu.
In una notte di follia, ubriachezza, incomprensioni e scoperte
“in bagno”, le
quattro amiche si
trovano
ad
affrontare la verità sulla loro amicizia.
Il bagno è un
gioco di seduzione, una metafora
di
vita,
un
nascondiglio, un
lavoro di introspezione
e
soprattutto
un
trattato sull’uomo. Il bagno è lo
spazio dove ci si
una metafora visiva che aggiunge enfasi a drammi condivisi.
Uno spettacolo divertente e sincero, diretto con intelligenza da
uno dei giovani registi più interessanti e prolifici della scena
spagnola, Gabriel Olivares, che
promette tante risate assieme ad
un cast di donne eccezionali”
Il 28 Ottobre
ore 21,00
GABRIEL GARKO e UGO
PAGLIAI con la partecipazio-
ne di PAOLA GASSMAN
“IO ODIO AMLETO”
di Paul Rudnick
Divertente commedia, che porta
in scena la storia di una star del
piccolo schermo che, per rifarsi
un look da attore impegnato,
accetta di interpretare il personaggio shakespeariano in palcoscenico, ma spunta il fantasma
del leggendario John Barrymore. …
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Subentra a Michele Forte, scomparso prematuramente il 29 settembre
APRILIA - GIOVANNI BAFUNDI NUOVO CONSIGLIERE PROVINCIALE
Dal 1985 al “centro” il consigliere Bafundi: “seguirò le orme di Michele nella difesa del territorio”
di Riccardo Toffoli
Giovanni Bafundi entra nel Consiglio
provinciale. Il consigliere comunale di
Fare la Differenza, subentra a Michele
Forte venuto a mancare improvvisamente il 29 settembre scorso. E’ il
secondo consigliere provinciale apriliano dopo Vincenzo Giovannini (Pd).
Aprilia conobbe la figura di Michele
Forte, ex senatore della Repubblica,
sotto la giunta Meddi e sotto la giunta
Santangelo. Fu l’uomo politico che,
insieme a Claudio Fazzone, reggevano
le sorti dei Comuni della provincia di
Latina, Aprilia compresa. Di origine
democristiana, Michele Forte è stato il
leader provinciale assoluto nell’Udc e
si è scontrato prima con l’allora sindaco Luigi Meddi nella seconda amministrazione dove Bafundi svolgeva il
ruolo di presidente del Consiglio comunale e poi, riuscì a strappare la candidatura a sindaco per l’Udc di Aprilia che
portò al mandato di Calogero Santangelo. Michele Forte, nonostante le
molte difficoltà di quella giunta, cercò
di tessere le fila politiche di una coalizione sempre in cambiamento: prima
con i naturali compagni di viaggio delle
elezioni (Forza Italia), poi con il Pd.
Veniva ad Aprilia, incontrava consiglieri e faceva riunioni con il suo partito,
sempre con spirito propositivo. E perché lo faceva? Per la passione politica,
almeno per Aprilia non ricoprì mai un
incarico, il suo era un sostegno politico
concreto a quella che credeva essere un
po’ la sua creatura. Michele Forte rimase a fare il consigliere provinciale in un
partito che, dopo Monti e soprattutto
con l’avvento di Renzi, ha iniziato a
pensare a ricollocarsi. Mentre gli altri
uscivano ed entravano, Giovanni
Bafundi gli è stato sempre accanto politicamente, anche nei periodi (Meddi ad
esempio) in cui le visioni non collimavano.
Da
quando
vi
conoscevate?
“Ci conosciamo da sempre. Dai tempi
adesso lui era in maggioranza a Cisterna con Eleonora Della Penna mentre è
all’opposizione in provincia, nonostante sia sempre lei al timone. Questo perché Michele cercava di interpretare le
esigenze del territorio, dando una fisionomia politica che fosse in grado di tro-
della Dc. Lo conobbi meglio nel 1985,
quando lui era segretario del partito
provinciale. Poi abbiamo condiviso
tutto il percorso politico successivo, ci
siamo ritrovati nel Ccd-Cdu e quindi
nell’Udc”.
Cosa
apprezzava
di
lui?
“Michele ha avuto sempre la lungimiranza di guardare avanti. Puntava sui
territori, non sulle ideologie che considerava superate e mirava ai valori di
onestà e sviluppo del territorio. Queste
erano le categorie politiche con le quali
elaborava le alleanze. E infatti, anche
vare le soluzioni concrete ai problemi,
senza vincoli ideologici. Questa è la
cosa che ho sempre più apprezzato di
lui”.
Beh ci sono stati momenti di discussione anche forte.
“Assolutamente. Soprattutto nell’esperienza Meddi quando il partito decise di
votare contro di me. Fu una grande rottura, però vede, abbiamo avuto visioni
diverse ma ci siamo sempre rispettati e,
una volta terminato l’episodio politico,
abbiamo continuato il percorso insieme. Abbiamo sempre avuto rispetto
delle persone. Oggi anche io sono rimasto nell’Udc, a livello locale il presidente è Giorgio Nardin”.
Michele Forte è scomparso improvvisamente. Cosa succederà in provincia?
“Guardi sono rimasto sconvolto dalla
notizia. Michele, per chi lo conosceva e
come me aveva anche un rapporto di
frequentazione politica oltre che di
amicizia, sembrava indistruttibile.
Venerdì 23 settembre ci eravamo incontrati. Era venuto qui ad Aprilia in piazza Roma, per parlare con me sulle iniziative da prendere per il referendum
costituzionale. Voleva sapere da me
come avrei votato al referendum e se si
potevano trovare delle strategie per
impostare la campagna referendaria. A
differenza del partito, lui aveva infatti
deciso di votare sì alla riforma e siccome anche io ero e sono dello stesso
parere, ci siamo incontrati. Continuerò
a portare avanti quest’ultima battaglia
referendaria che aveva iniziato”.
Lei gli subentra in Consiglio provinciale. Quale sarà il suo obiettivo politico?
“La difesa del territorio come ho sempre fatto. Seguirò le orme di Michele
Forte e sarò interessato alle istanze dei
Comuni. Con Aprilia credo si possano
fare delle collaborazioni con l’amministrazione, per portare a casa dei risultati per i cittadini”.
A livello politico l’Udc come si organizzerà?
“Presto ci sarà una riunione provinciale
per decidere il nuovo segretario. Il
tempo di organizzarci”.
Lei si candiderà?
“Vedremo”.
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Per Borace di Fare Verde si rischia l’emergenza ambientale
APRILIA - LASCIATE ANCORA I CASSONETTI NEL CENTRO
Bisogna cambiare abitudini: Arriva la dieta differenziata, il pesce si potrà mangiare
solo due volte a settimana, nei giorni precedenti il ritiro dell’umido!!
di Riccardo Toffoli
“Lasciate ancora i cassonetti nel
centro”. L’appello arriva dal
responsabile di Fare Verde di
Aprilia, l’associazione ecologista che sta operando molto sul
territorio sensibilizzando al
rispetto dell’ambiente. A breve
partirà la differenziata nel centro
abitato, ma siamo davvero pronti? Secondo Borace ancora no e
il rischio è che si crei un’emergenza ambientale. La differenziata, sostiene, è una questione
di civiltà ma c’è bisogno ancora
di educazione tra i cittadini che
dovranno cambiare le loro abitudini. L’umido, ad esempio, sarà
ritirato due volte a settimana. E il
pesce? Che puzza? Si mangerà
solo nei giorni precedenti il ritiro? Immaginiamoci un bel piatto
di vongole veraci anticipate da
una bella impepata di cozze che
rimane a casa per due o tre giorni……Cambiare le abitudini dei
cittadini, ma anche abituarci a
vedere il centro pieno di bidoncini, sia su via delle Margherite sia
su via dei Lauri, o anche su piazza Roma. E sperare che il servizio possa passare presto, per evitare che la puzza si faccia sentire
all’apertura delle scuole. Forse
le isole ecologiche (almeno quelle condominali) potrebbero essere delle buone soluzioni, ma dice
Borace, costano troppo. Anche
queste sono scelte di amministrazione. Cisterna ha puntato
sui Plus, noi sui Plus abbiamo
inserito la pista ciclabile (che sta
lì…..) e la serra fotovoltaica (che
anch’essa sta lì…). Forse una
diversa programmazione avrebbe inserito come prioritaria la
richiesta di finanziamento per le
isole ecologiche. Abbiamo rivolto qualche domanda, per capirne
di più sulla differenziata a
Daniele Borace.
Ora che inizia il porta a porta
nel centro, i problemi sono
maggiori. Molti non hanno lo
spazio materiale per collocare i
cassonetti personali. E’ possibile che ci vedremo via delle
Margherite e via dei Lauri la
mattina, colme di spazzatura
in attesa di essere ritirata?
“La raccolta differenziata attraverso il servizio porta a porta è
indubbiamente un grande passo
di civiltà. Questo comporterà
una modifica alle abitudini dei
cittadini. Mentre prima dovevamo scendere tutte le sere per
andare a conferire il sacchetto
dell’immondizia nel secchione
in strada, spesso non proprio
vicino e con il fastidio del freddo
o della pioggia, ora lasceremo il
mastello vicino al nostro portone
di casa. Una grande conquista
per la nostra comodità ma anche
perché separando i materiali
abbiamo la certezza che non
venga confluito tutto in una
grande discarica. L’ambiente ci
ringrazierà e piano piano ci sembrerà familiare vedere tanti
mastelli allineati sui marciapiedi. Con il tempo la società di rac-
colta migliorerà il servizio, quindi auspichiamo che la raccolta
venga effettuata di buon’ora”.
Quante volte passano a ritirare i bidoncini?
“Il servizio di raccolta è giornaliero. Il territorio di Aprilia è
stato suddiviso in 6 zone. Ogni
zona ha il suo calendario, fornito
dall’Amministrazione Comunale, dove è indicata la tipologia di
materiale raccolto in quel determinato giorno. Di media, abbiamo due giorni di raccolta dell’umido (nel periodo estivo si
aggiunge un terzo giorno); un
giorno per le altre tipologie di
materiale, ovvero plastica e
metalli, Vetro, Carta e tetrapak e
indifferenziato”.
Praticamente il pesce bisogna
mangiarlo solo la sera prima
del
ritiro
dell’umido?
“Come abbiamo detto prima,
questo processo di civiltà porta a
cambiare alcune nostre abitudini, a mio avviso in maniera positiva. Possiamo dire che una volta
presa dimestichezza con la separazione dei materiali, ci rendiamo conto che il volume più grande di rifiuti sono la plastica e
metalli. Produciamo troppa plastica e questo non è un bene se
vogliamo garantirci un futuro
migliore del nostro presente. Il
resto dei secchielli non occuperanno tanto spazio. Quindi possiamo rassicurare i cittadini che
potranno mangiare pesce o verdure tutti i giorni. Basterà avere
l’accortezza di chiudere bene il
sacchetto e non ci saranno cattivi odori. In un secondo
momento, per chi lo vorrà, i
cittadini avranno la possibilità
di mettere una piccola compostiera sul balcone. Tutti i rifiuti organici, insieme a rifiuti
secchi come le potature dei
fiori, potranno essere messe
nella nostra compostiera sul
balcone o in quella condominiale, se il nostro palazzo ne
avrà una. In aggiunta a queste
possibilità, il Comune di Aprilia ha in essere un bando per
richiedere una compostiera
domestica. Per chi ha un giardino è l’ideale per crearsi da
soli il terriccio e ci da la possibilità di un risparmio sulla bolletta della TARI”.
Dove vanno a finire gli
escrementi degli animali?
“Per i nostri amici a quattro
zampe dobbiamo utilizzare dei
sacchetti compostabili, in questo
modo possiamo mettere il sacchetto con le feci nell’organico.
Se utilizziamo sacchetti di plastica dobbiamo metterli nell’indifferenziata. Approfitto per fare un
appello a tutti coloro che hanno
un animale in casa. Quando
siamo a passeggio per la Città
con i nostri amici pelosi impariamo a raccogliere gli escrementi e
gettarli nei raccoglitori lungo la
via o riportiamo a casa il sacchetto. Le cacche a terra, in bella
vista, sono decisamente fastidiose. Aiutiamo i nostri animali ad
essere amati anche dal resto dei
cittadini. La raccomandazione
vale anche per la nostra amministrazione, serve un numero maggiore di piccoli cestini lungo le
strade”.
Le persone anziane, specialmente chi è solo in casa, faranno una grandissima difficoltà a
fare la differenziata. Si sono
previsti degli aiuti?
“La differenziata è un cambiamento epocale per le nostre consuetudini. All’inizio è abbastanza impegnativo, nulla è automatico. Per fare un esempio, come
quando abbiamo preso la patente, all’inizio dovevamo ricordare
tante nozioni che poi, con il
tempo, sono diventate automati-
IL GIORNALE DEL LAZIO
22OTTOBRE
SETTEMBRE
- 6 OTTOBRE2016
2016
20
- 3 NOVEMBRE
che. Non credo che le difficoltà
dipendano dall’età anagrafica, o
perlomeno, per esperienza diretta, posso dire che diventa tutto
più facile se abbiamo una persona o un libretto d’istruzioni a
portata di mano. Il Comune ha
messo a disposizione dei cittadini un app per telefonini, chiamata Junker e la Progetto Ambiente
risponde telefonicamente in caso
di dubbi. Tutto questo potrebbe
non bastare e Fare Verde Onlus
chiede quotidianamente all’amministrazione Comunale di
aumentare gli impegni di spesa
nell’educazione
ambientale.
Organizzare incontri con i cittadini, tenuti da quelle associazioni sensibili alle tematiche
ambientali, per aiutare i cittadini
a diventare virtuosi. Oltre a capire come separare la plastica dalla
carta, o in quale secchio mettere
la busta del latte, si possono dare
informazioni su come ridurre i
rifiuti. Mettere a dieta la pattumiera è vitale come imparare ad
usare i piatti e bicchieri compostabili al posto di quelli di plastica”.
In molte città, specialmente nei
centri abitati, ci sono le isole
ecologiche. Perché non si è
pensato di farlo anche ad Aprilia? Almeno i bidoni condominiali come avviene in tantissime realtà urbane del nord Italia.
“Mi permetta di fare chiarezza.
Le isole ecologiche sono luoghi
dove i cittadini conferiscono i
rifiuti ingombranti. Ad Aprilia
c’è e viene chiamato “Ecocentro”. Ci auguriamo che sia maggiormente frequentato e, se
occorre, ne venga costruito un
secondo. Molte Città si sono
dotate di Ecocompattatori o Ecostazioni mobili. Questi macchinari permettono di raccogliere i
rifiuti sia dai residenziali che dai
vacanzieri. Basta un badge o la
tessera sanitaria per poter conferire i propri rifiuti. Ad Aprilia,
non credo che vedremo mai questi strumenti. Hanno un costo di
installazione e gestione che non
è in linea con le casse, quasi
verranno dirottati a questi ecocompattatori, si avrà una diminuzione dei conferimenti alla
Progetto Ambiente (quindi un
risparmio sul costo di smaltimento) e un’entrata certa derivante dalla raccolta dei materiali. Il vantaggio per il cittadino è
vuote, del nostro Comune. A
dirla tutta, potevano essere
finanziati con i fondi Plus ma le
scelte di questa amministrazione
sono andate verso altri progetti,
come la pista ciclabile o la serra
fotovoltaica. Fare Verde ha
comunque inviato la proposta di
mettere a bando gli ecocompattatori per migliorare la gestione
dei rifiuti del nostro Comune. Lo
abbiamo fatto perché il grande
vantaggio risiede nel diffondere
le buone pratiche ecosostenibili
attraverso
un’incentivazione
economica a chi la pratica e un
ritorno economico puro, ovvero
senza costi preventivi, per l’Ente
Comunale. Se una buona parte
della plastica e dell’alluminio
il premio che gli viene riconosciuto per aver conferito all’ecocompattatore, da spendere negli
esercizi convenzionati. Sono
passate poche settimane e non
abbiamo ancora avuto risposta,
speriamo stiano valutando l’opportunità”.
Lei crede che il problema dei
rifiuti si risolverà con il porta a
porta? Non crede che chi getta
ora i rifiuti nei cassonetti del
centro, li butterà dove capiterà, riempiendo così tutta la
città di discariche abusive? La
situazione di via Inghilterra,
specialmente il palazzo ex Flavia ‘82 è allarmante. La spazzatura è abbandonata ovunque
e non si può neppure passeg-
pagina 9
giare da quanto puzza. Come
si può risolvere questo problema?
“Fare Verde Onlus ha protocollato una richiesta al Primo Cittadino, Antonio Terra, affinché si
faccia garante della salvaguardia
dell’ambiente. Chiediamo di
aspettare a togliere
l’ultimo secchione perché c’è il serio rischio
di un’imminente emergenza ambientale. Ci
sono troppi cittadini
che non risultano allineati a questo processo
di civiltà. Tra questi,
alcuni hanno mal digerito
l’introduzione
della
differenziata,
continuando a conferire i loro rifiuti nei cassonetti da strada o, nei
casi più gravi, abbandonandoli lungo le
strade o nelle campagne. Altri non sono
iscritti nel registro dell’anagrafe,
essendo
persone sconosciute
all’Ente
Comunale,
non hanno diritto a ritirare il Kit
per la differenziata, oppure non
lo ritirano volutamente. Questa
gente vive nel nostro territorio,
in abitazioni senza un regolare
contratto, producono rifiuti e li
conferiscono nei cassonetti da
strada o, nei casi più gravi,
abbandonandoli dove capita.
Infine, ci sono tanti cittadini che
non sono nell’elenco tributario,
essendo persone sconosciute
all’Ente Comunale, non hanno
diritto a ritirare il Kit di mastelli,
oppure non lo ritirano volutamente. Queste persone producono rifiuti e li conferiscono nei
cassonetti da strada, nei luoghi
dove ancora presenti o, nei casi
più gravi, abbandonandoli lungo
le strade o nelle campagne. Mi
permetta di ribadire che il processo di civilizzazione deve continuare, nessuno vuole fermare
la differenziata. Chiediamo di
valutare la possibilità di lasciare
i cassonetti in strada fintanto che
le misure di contrasto ai reati
ambientali non produrranno
effetti concreti e misurabili. Per
essere ancora più chiari. L’amministrazione Comunale deve
adottare tutti quei provvedimenti
che permettano di individuare
velocemente le persone irregolari prima che questi possano commettere reati ambientali. Facciamo notare che queste persone
producono ogni giorno dei rifiuti, dove li butteranno? Per diminuire il fenomeno, sempre più
diffuso ad Aprilia, delle discariche a cielo aperto, Fare Verde
scommette
sull’educazione,
invitando l’Amministrazione
Comunale ad aumentare l’impegno di spesa nei capitoli di bilancio specifici, ad incentivare gli
strumenti già in essere, come la
compostiera domestica o i pannolini lavabili, ad istituire un
tavolo d’intesa con la Regione
Lazio e la Provincia di Latina
per ottenere le risorse economiche necessarie alla tutela
ambientale ed a mettere a punto
un sistema di scontistica sulla
TARI o sull’aliquota IRPEF per i
cittadini virtuosi”.
I sacchetti chi li da? Devono
essere
comprati?
Dove?
“La Progetto Ambiente fornisce
il Kit di sacchetti per la copertura annuale. I cittadini che ne
avessero bisogno, possono
acquistare nuovi sacchetti presso
i supermercati o negozi di casalinghi. Si raccomanda di acquistare i sacchetti compostabili per
la raccolta dell’organico, pena il
mancato ritiro”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Un successo il primo festival della cultura dal 13 al 15 ottobre alla ex Claudia
APRILIA - OSMOSI 2016
Ora la politica deve avviare il percorso per la gestione dei locali
di Riccardo Jorillo
Osmosi 2016, il primo festival
della cultura apriliana è stato un
successo. L’obiettivo era ambizioso. Cercare di utilizzare i
locali dell’ex Claudia completamente ristrutturati con i fondi
del Plus e nel contempo creare
una sinergia tra le associazioni
culturali apriliane per una possi-
bile gestione. L’ex Claudia è
nata come stabilimento di acqua
e certamente non è stata costruita per rappresentare spettacoli
musicali o teatrali. La ristrutturazione ha permesso di mettere
a norma una gran parte dell’edificio (manca il piccolo teatro
interno) e di riqualificarla per
essere il polo Culturaprilia.
Prima della ristrutturazione, i
locali venivano assegnati alle
associazioni su criteri discutibili, in diversi casi non c’era neppure un atto ufficiale di assegnazione. Inoltre erano smembrati e
sottoutilizzati. Infatti un’associazione non utilizza tutto il
giorno e per tutti i giorni, gli
spazi. Ad esempio i cori si
incontrano massimo due volte a
settimana per un’ora e mezzo
massimo due. Il resto del tempo
è inutilizzato. Per questo una
gestione unica e condivisa degli
spazi, potrebbe permettere di
utilizzarli al meglio per più e
diverse attività. “L’importante
–fanno sapere i promotori di
Osmosi- è che le aree assegnate
non diventino sedi improduttive.
I locali devono essere assegnati
per produrre cultura e fare manifestazioni, anche all’interno
della Claudia”. Un po’ appunto
come è stato per Osmosi. Il titolo è un acronimo di Officine
Specializzate Mostre Suoni
Idee. Ma rimanda anche all’idea
di una reciproca condivisione
tra gruppi culturali. Sono state
circa 35 le realtà associative
apriliane che hanno partecipato
alla tre giorni alla Claudia, dal
13 al 15 di ottobre. Per l’occasione le associazioni hanno realizzato una propria “produzione”. Le associazioni teatrali e
musicali, gli eventi nel palco
esterno del decumano centrale,
le associazioni artistiche e creative i laboratori nei tre padiglioni interni (della scienza, dell’artigianato e della creatività). Il
successo è stato il marchio di
una manifestazione che si potrà
sempre ripetere. Più di 500 visite giornaliere, fanno sapere i
promotori, con anche la partecipazione delle scuole che hanno
toccato con mano le attività
della associazioni visitando i
padiglioni interni nelle mattinate di giovedì e venerdì. I bambini delle scuole Matteotti-Deled-
da, Gramsci-Marconi e Toscanini sono stati 400, hanno girato
per i padiglioni disegnando,
imparando la storia locale,
creando mosaici, osservando
come si fa un presepe e imparando i lavori dei nostri nonni:
l’arte del tombolo e del cucito,
nonché i mestieri di una volta.
E’ in piccolo riprodotta la cultura di Aprilia, quella che dà tante
soddisfazioni e che dovrebbe far
scattare la molla di appartenenza ad una comunità, ma che si
conosce ancora molto poco.
Osmosi 2016 è stata promossa
dal Comitato Grandi Eventi e
dall’assessorato alla cultura del
Comune di Aprilia. In particolare gli organizzatori sono stati
Riccardo Toffoli, Dora Nevi,
Robert Sibu e Andrea Vergini. Il
supporto dell’assessore Francesca Barbaliscia è stato determi-
nante per la buona riuscita della
manifestazione. “Il costo dell’evento in preventivo è di 7 mila
100 euro –ci spiegano- ed è
stato fortemente ridotto, grazie
ad un lavoro di squadra che ha
permesso di risparmiare sulla
guardiania, sulle pulizie, sul
montaggio e smontaggio delle
IL GIORNALE DEL LAZIO
22 SETTEMBRE - 6 OTTOBRE 2016
attrezzature. Si è preferito il
volontariato nella gestione grazie all’aiuto di tutte le associazioni, perché è il modo migliore
per sentirsi parte della manifestazione e fare comunità per uno
scopo superiore”. Osmosi è del
resto un fenomeno di acculturazione, come si direbbe nel linguaggio specifico, ossia di contaminazione culturale. “Contaminarsi culturalmente –ci continuano- significa aprire le menti,
arricchire il proprio bagaglio,
non provare chiusura verso le
diversità. Significa anche lavorare insieme per qualcosa di originale, del resto come sosteneva
Vygotskij, l’originalità non è
altro che la fusione di idee
diverse, spesso contrapposte”.
Gli eventi sono stati seguitissimi. Giovedì 13, dopo la visita
delle scuole, l’inaugurazione
ufficiale con una tavola rotonda
moderata da Riccardo Toffoli
avente ad oggetto il futuro della
Claudia. A discutere le associazioni presenti, insieme a Roberto Nuti presidente dell’Assinarch (Associazione Ingegneri e
Architetti di Aprilia), Salvatore
Romano presidente della Compagna Teatro Finestra che già
d’estate aveva scommesso sulla
Claudia per Crepino Gli Artisti,
il presidente del Comitato Gran-
procedure per la gestione della
struttura. Inoltre ha annunciato
che il percorso sarà diverso da
quello intrapreso con la delibera
di giunta dello scorso giugno,
ma che la struttura sarà mante-
di Eventi Adriano Lemma, l’assessore alla cultura Francesca
Barbaliscia e il vicesindaco
Franco Gabriele con la partecipazione straordinaria del baritono Giorgio Gatti. Durante la
tavola rotonda, il vicesindaco ha
assunto l’impegno di spostare la
dogana, proprio a ridosso del
Culturaprilia, e di avviare le
nuta così nel suo blocco originario per promuovere eventi e
manifestazioni. Molti gli eventi,
alcuni dei quali di notevole
importanza artistica, come la
presenza del baritono Giorgio
Gatti insieme al pianista Rolando Nicolosi (accompagnatore di
tantissimi cantanti lirici come
Maria Callas, Giuseppe Di Stefano, Mario Del Monaco ecc.)
per commemorare i 100 anni
dalla scomparsa del compositore Francesco Paolo Tosti. Altra
presenza lo stilista Ettore Bilotta. Ma è stato un susseguirsi di
eventi: conferenze, musica e
teatro, che hanno visto le associazioni unite a produrre cultura. La Claudia da uno stabilimento di acqua, diventa una fabbrica di cultura, il miglior modo
per recuperare siti industriali
dismessi. Nel decumano centrale, ossia il corridoio esterno
coperto, è stato allestito un
palco dove si è fatto di tutto: tea-
pagina 11
tro, eventi musicali e convegni.
Nell’aula consiliare, invece, si
sono tenute le conferenze. “Un
giornalista del Corriere della
Sera che è venuto a visitare
Osmosi –continuano i promotori- ha detto che così è partito
Spoleto. Ora l’aspetto volontario c’è tutto, le associazioni
hanno dimostrato di essere disponibili. Spetta alla politica
innanzitutto partire con il definire la gestione dei locali e quindi,
programmare una serie di interventi economici per lanciare il
Culturaprilia nel mercato culturale non solo locale”. Hanno
partecipato ad Osmosi 2016:
Associazione culturale Quelli
zione Culturale Life, per un
miglioramento della qualitá
della vita, Associazione Culturale Montagna Libera, Associazione Culturale L’Arco di Aprilia, Associazione The Factory
1944, Associazione Culturale
Colori del Mondo, Associazione
Culturale Un ricordo per la
pace, Associazione Culturale
Laeta Corda, Associazione Culturale Diapason, Associazione
Culturale La passione Vivente,
Associazione Culturale MAGICA 7 MENTE, Associazione
Culturale Mikibù, Associazione
Culturale Amadeus, Associazione Culturale Noi, libri e..., Associazione Culturale Kammermu-
della Radio, Associazione
Radioamatori italiani - Sezione
di Aprilia, Associazione Mestieri&tradizioni,
Associazione
Culturale Marco Paniccia, Aida
(diabetici) di Aprilia, Associazione Culturale Lo scrigno,
Associazione Culturale Ago filo
e fuselli, Associazione Culturale
Aiap - Sede di Aprilia, Associazione Culturale School Comix
Aprilia, Associazione Culturale
Disegniamo Insieme, Associa-
sik, Associazione Culturale
Arché, Associazione Culturale
Teatro Finestra, Associazione
Culturale Moisycos Ballet Academy, Associazione Fare Verde,
Associazione Culturale Nuovi
Armonici, The sciuby’s e I.C.
Matteotti Aprilia. I ringraziamenti vanno anche alla Pro
Loco di Palladinelli che è stata
un valido aiuto tecnico, i volontari della Croce Rossa e dell’Avis.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Aprilia - Asilo Nido “Domenico D’Alessio”, la struttura di
Via Giustiniano intitolata al Sindaco scomparso nel 2012
Si è tenuta il 4 ottobre scorso, in forma
sobria, la cerimonia di scopertura di
una targa commemorativa per l’intitolazione dell’Asilo Nido comunale di
Via Giustiniano a Domenico D’Alessio, già Sindaco di Aprilia dal 2009 al
2012, anno della sua prematura scomparsa nell’esercizio delle sue funzioni.
Alla cerimonia odierna hanno preso
parte i componenti della famiglia D’A-
lessio, gli Amministratori pubblici, cittadini e rappresentanti di associazioni e
comitati.
Nell’atto della scopertura della targa, il
Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha
espresso parole di riconoscenza personale e dell’intera comunità nei confronti di Domenico D’Alessio, che ha dedicato la vita al bene della collettività, sia
come cittadino esemplare impegnato
nel mondo del volontariato e dell’asso-
ciazionismo, sia nel ruolo di Amministratore pubblico dove si è distinto per
la probità e il rigore morale.
“La presenza di tanti cittadini oggi – ha
commentato il Sindaco Antonio Terra –
è la più chiara testimonianza dell’affetto che Domenico riscuoteva come
uomo e come Sindaco. È con tutto il
cuore che gli dedichiamo questo Asilo
Nido, una bella quanto utile opera che
insieme a lui abbiamo realizzato per la
nostra Città. Intitolare a Domenico
D’Alessio questa struttura è il giusto
riconoscimento ad una persona e ad un
amico che ha dato tanto ad Aprilia,
attraverso tante battaglie e soprattutto
sostenendo i diversi progetti a favore
della collettività. Ma dare il nome di
D’Alessio all’Asilo è stata una scelta
naturale non solo per l’impulso che lo
stesso ha avuto nell’ottenere gli impor-
tanti finanziamenti europei che ne
hanno permesso la realizzazione;
soprattutto lo è per la cura e l’attenzione che Domenico rivolgeva sempre ai
più piccoli e alle loro problematiche.
Ricordo che in ogni cerimonia pubblica, in ogni occasione, il suo primo saluto era sempre rivolto ai bambini”.
Dopo la scopertura della targa commemorativa, il Sindaco Antonio Terra e lo
staff dell’Asilo Nido hanno accompagnato i familiari di Domenico D’Alessio all’interno della struttura per una
breve visita.
L’Asilo Nido di Via Giustiniano è stato
inaugurato lo scorso 16 maggio e ha
avviato il suo primo anno educativo a
settembre. La struttura, all’avanguardia
per quanto concerne il confort per i gio-
vanissimi ospiti (dai tre ai trentasei
mesi) e per l’autosufficienza energetica, è stata realizzato nell’ambito del
progetto Plus Aprilia Innova, cofinanziato grazie al Por Fesr 2007/2013.
L’Amministrazione Comunale, con
deliberazione di Giunta n. 18 del 28
gennaio 2016, ha proposto l’intitolazione al già Sindaco Domenico D’Alessio,
subordinandola alla concessione della
deroga da parte del Ministero dell’Interno e, per esso, del Prefetto, ai sensi
di legge, trattandosi di persona deceduta da meno di dieci anni. Anche per
questo, il Sindaco di Aprilia Antonio
Terra ha espresso il proprio ringraziamento al Signor Prefetto di Latina per
l’interessamento dimostrato nei riguardi della Città di Aprilia.
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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Presentato il 9 ottobre per la giornata nazionale del camminare
“IL GIR@PARCHI”: PERCORSO PEDONALE PROMOSSO DA MONTAGNA LIBERA
300 partecipanti. Il presidente Petricca: “un grande successo”
di Riccardo Toffoli
Un cammino per valorizzare i parchi della città. La scorsa domenica 9
ottobre l’associazione Montagna Libera di Aprilia ha presentato il percorso “il gir@parchi” e circa 300 persone hanno camminato sul percorso ad anello che collega molti dei parchi urbani della nostra città. “È
il secondo anno - dice Domenico Petricca presidente di Montagna
Libera – che organizziamo qui a Aprilia la “Giornata Nazionale del
Camminare”, promossa dalla FederTrek, che quest’anno giunge alla
sua quinta edizione. L’idea è maturata per valorizzare la nostra città
proponendo un percorso “il gir@parchi”, tutto all’interno di Aprilia,
che ha come obiettivo far scoprire o riscoprire tanti parchi e aree verdi
e di proporne una ricucitura attraverso un percorso pedonale segnalato
e riconosciuto. Questa scelta ci ha dato una grande soddisfazione, in
termini di partecipazione e divertimento, infatti la risposta dei cittadini
è positiva. Molti dei partecipanti non conoscevano tutti i parchi urbani
che ci hanno regalato, per molti inaspettatamente, scorci di semplice
bellezza in mezzo alla natura come quando, nel Parco Marinai d’Italia,
abbiamo potuto riconoscere l’albero del Pepe, che cresce rigoglioso
anche in città”. Sono stati molto apprezzati anche gli
intervalli musicali/culturali al Parco Marinai d’Italia,
al Parco Friuli, alla Pinetina, al Parco della Lirica e la
grande festa finale al Parco dei Mille, dove, con la
preziosa collaborazione di alcuni nostri concittadini,
che fanno parte delle associazioni “Fare Arte-Ukulele-Roma”, “Noi i libri e…” e ”Sam Ste Sound”, dove
sono state proposte letture di brani, giochi per i bambini e soprattutto tanta bella musica e non è mancato
il gelato per i piccoli camminatori presso “Mon
Amour” che gentilmente lo ha offerto. Il progetto è
stato presentato al comune di Aprilia a giugno del
2016 inviandolo all’attenzione del sindaco e degli
assessori competenti, tra i quali l’assessore all’Ambiente Alessandra Lombardi che ha partecipato alla
camminata di domenica. “Ora il nostro prossimo
obiettivo –continua Petricca- è che il Comune faccia
proprio il progetto “il gir@parchi”e lo sostenga, per
farlo diventare una sorta di museo all’aperto, da promuovere con il brand apriliano di Aprilia in Latium,
dove, oltre a poter svolgere una salutare e economica
attività, come è il camminare, si possa favorire la
conoscenza della propria città a tanti apriliani e,
approfittando dell’occasione dell’80esimo Anniversario della Fondazione di Aprilia, si possa far si di accelerare il processo di “cittadinanza attiva”. Siamo agli
inizi c’è ancora molto da fare, come per esempio
installare una segnaletica verticale e orizzontale, con
il logo del progetto, ma anche dei cartelli turistici che
oltre a illustrare il percorso, permettano tramite dei qcode da leggere con una app installata sul proprio cellulare, di fornire informazioni sul gir@parchi (come
il nome degli alberi che si incontrano sul percorso,
curiosità sui nomi dei singoli parchi) e sulla storia di
Aprilia”. “Inoltre quest’anno, visto il terribile terremoto che ha colpito le popolazioni di Amatrice e
Accumuli – conclude Domenico Petricca – abbiamo
aderito all’invito della FederTrek di dedicare la Giornata Nazionale del Camminare del 9 ottobre ai temi
della ricostruzione e della prevenzione, destinando il
contributo economico che siamo riusciti a raccogliere
con il pranzo, preparato insieme alla “A.B.C.A Associazione Botteghe Carnevale di Aprilia” al parco dei
Mille, alle popolazione terremotate di Accumuli ed
Amatrice.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Il convegno voluto dal sindaco di Latina Damiano Coletta si è tenuto sabato 8 ottobre presso la Sala de Pasquale
“RIPUBBLICIZZARE L’ACQUA È UN DIRITTO”
Il modello è Napoli. Quello partenopeo l’unico comune che ha riportato la gestione idrica nelle mani dei cittadini
È intervenuto Alberto Lucarelli professore ordinario di diritto costituzionale Università di Napoli Federico II
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
Ritorna in auge il tema dell’acqua pubblica. Sabato 8 ottobre
nella sala Enzo De Pasquale si
è svolto il convegno “Ripubblicizzare l’acqua è un diritto”
organizzato dal Comune di
Latina che ha visto una grande
partecipazione popolare. L’evento è stato fortemente voluto
dal sindaco Damiano Coletta
ed ha avuto lo scopo di rievocare la battaglia intrapresa da una
cordata di sindaci della provincia per la ripubblicizzazione
dell’acqua, le criticità legate
alla gestione del servizio idrico,
l’esempio di Napoli, unico
Comune in Italia ad aver attuato la volontà referendaria con la
rete idrica tornata di proprietà
pubblica, a dimostrazione che
ripubblicizzare si può e frutta
benefici per l’utenza in termini
di qualità e costi. Prima della
discussione in sindaco Coletta
ha portato i saluti dell’amministrazione, per poi partecipare
direttamente alla discussione.
La moderazione degli interventi è stata affidata al giornalista
di Left, Raffaele Lupoli. Il
primo intervento è stato dell’assessore
all’Ambiente,
Roberto Lessio, che ha ripercorso la storia della gestione
dell’acqua da parte della Spa a
capitale misto, ma a prevalenza
pubblica. Il dibattito si è aperto
con Alberto Lucarelli, professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università
“Federico II” di Napoli, sui
modelli di gestione dei servizi
idrici tra diritto europeo, progetto legislativo di riforma e
decreti Madia. “Da Referendum a Referendum” è il contributo che ha portato in qualità di
relatore Tonino Mancino, del
coordinamento pontino del
Forum italiano dei Movimenti
per l’acqua. Infine Bengasi
Battisti, del coordinamento
nazionale Enti Locali per l’Acqua Bene Comune, ha parlato
di comunità quali luoghi di
affermazione dei beni comuni.
QUESTIONE ACQUALATINA - «La volontà del referendum non è stata rispettata - ha
detto il sindaco Coletta -. Non
si tratta di acqua gratis a tutti,
ma di gestione. L’acqua è il
bene comune primario». Di
carattere quasi storico l’intervento dell’assessore Lessio:
«La gara di appalto ha avuto un
iter travagliatissimo. La società
Acqualatina male è nata, male è
cresciuta e probabilmente male
andrà a morire. Fin dall’inizio
ci siamo accorti che aveva
un’impostazione disumana, con
bollette spaventose. Aprimmo
uno sportello per assistere i cit-
alcuni momenti della giornata
viene diminuito. Benissimo che
il fronte si allarghi per ripubblicizzare l’acqua, il comune di
Formia sta agendo in questo
senso».
Non in scaletta l’intervento di
Antonio Villano, presidente
dell’Organismo di Tutela degli
Utenti e dei Consumatori
(OTUC): «Bisogna chiedersi
dopo il referendum cosa ha
fatto la politica. Servono direttive nazionali. Nelle bollette si
pagano le autorità di controllo e
tadini che erano stati sostanzialmente lasciati da soli».
L’assessore ha poi espresso un
concetto personale, sul quale è
stato molto chiaro: «È un obbligo morale pubblicizzare questo
bene, perché essendo essenziale per tutti non può appartenere
a nessuno, né ad uno stato, né
ad un presunto mercato. Dobbiamo uscire dal concetto di
proprietà e ripartire da quello di
bene comune».
per gli Ato. Questi sono costi
che noi paghiamo e che il
gestore ha imposto in piena
autonomia».
P R I VA T I Z Z A Z I O N E
FINANZIARIA - Il professor
Lucarelli ha parlato di temi
importanti: «Da oltre vent’anni
mi occupo di diritto e non ho
mai visto un’azione così violenta per affermare dei modelli
in contrapposizione ad una
volontà chiara e netta espressa
istituzionale. Significa che
entro 18 mesi tutte le società
miste o totalmente pubbliche
dovranno presentare un piano
che dovrà essere approvate.
Questo significa spostare tutto
L’ESPERIENZA DI FORMIA - La parola è poi passata a
Raphael Rossi, in rappresentanza del sindaco di Formia,
che ha parlato proprio del
comune pontino: «La gestione
in questo territorio per questi
cittadini è inefficiente e troppo
costoso. Questo è un territorio
ricco di acqua e fa strano vedere che l’acqua viene razionata.
A Formia il flusso di acqua in
dal nostro Paese più volte. Non
si capisce perché si porta avanti con questa violenza questo
processo che è di natura finanziaria». Il professor Lucarelli è
stato uno dei firmatari dei quesiti referendari che ha dovuto
convincere anche la Corte
Costituzionale:
«Abbiamo
dovuto dimostrare che non solo
non è vero che il diritto europeo
impone il processo di privatiz-
su una logica di soggetti di
diritto privato. Il progetto di
spartizione si sta ponendo in
essere. Lasciatemi dire che è un
piano eversivo, che si pone in
contrasto con il diritto europeo».
PARTECIPAZIONE POPOLARE - Sempre sulla bontà
dell’azione referendaria si è
espresso Tonino Mancino che
ha letto un documento ben det-
zazione, ma anche
che abbiamo un discorso ribaltato, il
diritto europeo da la
possibilità di affidare il servizio a soggetti di diritto pubb l i c o » .
«DECRETO
MADIA EVERSIVO» - Dopo la
mancanza di leggi
da parte dei governi
precedenti,
il
docente ha parlato
del decreto Madia:
«Questo decreto è
già in vigore, perché fa parte di un
disegno preciso. In
questo si dice che le
società pubbliche
non possono essere
più istituite a meno
che non svolgano
attività di carattere
tagliato sulla mobilitazione che
diede al popolo la possibilità di
esprimere la volontà di mantenere pubblica la gestione dell’acqua in Italia. In chiusura è
intervenuto Bengasi Battisti:
«Dobbiamo custodire i beni
comuni. Serve un modello di
gestione dell’acqua pubblica
che abbia una modalità di
gestione che permetta alla cittadinanza di partecipare ai processi decisionali. Serve un
modello dove un sindaco non
può esimersi di discutere con
cittadini e consigli comunali».
Al termine delle esposizioni è
stata lasciata la parola alle
domande del pubblico. Quanto
emerge è, in sostanza, la necessità di dare alla sovranità popolare quell’importanza che la
Costituzione assegna. «Il diritto
europeo dice che il comune
deve essere messo nelle condizioni di fare una scelta realmente pubblica» ha detto Lucarelli. Quanto emerge è la
volontà che l’acqua rimanga in
mani pubbliche così come il
popolo ha deciso con il referendum. Decisione popolare che
però negli anni è rimasta inascoltata e che i governi che si
sono succeduti non hanno trasformato in azioni legislative
che dessero effettiva linfa ad
una politica che è rimasta soltanto teorica.
Foto di Gianfranco Compagno
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 15
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Alla conferenza stampa presente il dirigente della Polizia Stradale di Latina vicequestore aggiunto Alfredo Magliozzi
PRESIDIO DELLA POLIZIA DI STATO DI APRILIA: SEQUESTRI E ARRESTI
Sempre più pressanti le operazioni di polizia giudiziaria per il controllo del territorio da parte degli uomini della
“Stradale” di Aprilia, comandati dall’ispettore superiore (sups) Massimiliano Corradini
Presto il distaccamento di Aprilia diventerà sottosezione della Polizia Stradale, con un cospicuo aumento di uomini .
di Gianfranco Compagno
Un’altra operazione di polizia
giudiziaria da parte del personale del distaccamento della
Polizia Stradale comandato
dall’ispettore
superiore
(SUPS) della Polizia di Stato
Massimiliano Corradini. Come
si dice in gergo è stata una
“Brillante operazione”. A sottolineare l’importanza dell’operazione alla conferenza
stampa di lunedì 10 ottobre è
intervenuto il vicequestore
aggiunto Alfredo Magliozzi,
dirigente della sezione della
Polizia Stradale di Latina.
Quella di sabato 8 ottobre ha
portato al sequestro di un
capannone e quatto autocarri.
Due persone arrestate, di 53 e
39 anni, rispettivamente campano il primo e di Terracina il
secondo e 2 denunciate, tra
queste uno straniero di nazionalità indiana di 41anni e un
donna a di Aprilia di 49 anni.
Questa operazione arriva a
poca distanza di giorni dall’altra di mercoledì 28 in collaborazione della squadra mobile
di Latina in zona artigianale di
Aprilia, dove sono stati arrestate 6 persone in flagranza di
reato e sequestrati 200 chilogrammi tra marijuana e hashish a seguito di un traffico
internazionale di droga proveniente dalla Spagna. Ma torniamo alla conferenza stampa
di lunedì 10 ottobre, dove sono
stati illustrati i particolari.
Insieme al citato dirigente
Alfredo Magliozzi, erano presenti il comandante del distaccamento Corradini, il vice
sovrintendente Giovanni Santoro e l’assistente capo Leonardo Correnti . Mentre scorrevano le immagini del sequestro è intervenuto il comandan-
te Magliozzi: “La Polizia Stradale del distaccamento di Aprilia è presente non solo per la
sicurezza stradale della pontina, ma anche per il controllo
servizio per oltre 20 anni ,
prima nella squadra volante e
poi nella squadra mobile, di
questi molti presso la questura
di Latina. A seguito del furto di
Comandante Massimiliano Corradini
e il dirigente Alfredo Magliozzi
del territorio”. Il dirigente
della Sezione di Latina ha
voluto sottolineare il lavoro
del comandante Corradini, da
quindici mesi ad Aprilia, prima
come facente finzione e dal 1°
giugno di quest’anno comandante effettivo del distaccamento. “Corradini ha dato una
nuova impronta – continua
Magliozzi - è molto impegnato
in operazioni di polizia giudiziaria, come avete notato personalmente. Oltre la Polizia
Stradale non c è altro comando
della Polizia di Stato, grazie al
comandate Corradini e i suoi
uomini ( e donne) non numerosi, solo 38 unità, che escono
dalla normale operazioni di
polizia stradale. Come polizia
a livello centrale siamo fieri di
queste operazioni”. I dettagli
dell’operazione sono stati illustrati dal comandante Corradini, che ricordiamo prima di
arrivare ad Aprilia ha prestato
un autocarro, dotato di antifurto con sistema satellitare,
avvenuto notte dell’8 ottobre
2016 da un cantiere nella zona
di Cisterna di Latina, veniva
individuato il capannone industriale di circa 500 metri/quadrati sito in Via della Spadellata zona di Padiglione del
Comune di Anzio (RM), dove
era stato custodito il mezzo
dopo il furto, a seguito di irruzione da parte del personale
del Distaccamento di Polizia
Stradale di Aprilia, venivano
rinvenuti altri tre autocarri di
provenienza furtiva asportati
nel mese di settembre 2016
nella provincia di Ancona. A
seguito di ulteriori perquisizioni eseguite permettevano di
rinvenire targhe automobilistiche, targhette identificative
riportanti dati costruttivi e
telaio dei mezzi pesanti, nonché altro materiale utile alle
indagini. “Ai miei ragazzi va
un ringraziamento particolare
– dice Corradini- danno l’anima e il cuore in queste operazioni. Venendo dalla squadra
mobile ho voluto creare una
piccola squadra mobile”. Conclude il vicequestore aggiunto
Magliozzi: “Tutti vedono la
Polizia Stradale solo come
vigilanza stradale, il personale deve andare oltre, se c’e la
preparazione professionale
come nel caso di Corradini,
ma anche di altro personale di
Aprilia, oltre il servizio di
sicurezza ben venga il servizio
di polizia giudiziaria. Molti
automobilisti che transitano
sulla Pontina, vedendo le insegne della polizia si fermano
anche per fare denunce. Inoltre
voglio sottolineare che il
nostro è un corpo specialistico
della Polizia di Stato. Siamo
specializzati nel contrasto al
riciclaggio veicoli, noi siamo
gli specialisti in assoluto a
livello nazionale”.
Foto di Gianfranco Compagno e per concessione
Polstrada Aprilia
CONTROLLO DEL TERRITORIO CONTRO LE
STRAGI DEL SABATO SERA
ARRESTO IN FLAGRANZA PER STUPEFACENTI
1.5 KG. TRA HASHSH E MARIJUANA
L’ispettore superiore Massimiliano Corradini, comandante
del distaccamento della polizia
stradale di Aprilia
ha coordinato un servizio
straordinario del controllo del
territorio per la prevenzione
delle cosiddette. stragi del
sabato sera unitamente a pattuglie della sezione di polizia
stradale di latina Frosinone e
del distaccamento di Terracina
predisposto dal compartimento
polizia stradale Lazio. il servizio è stato svolto nella città di Latina. Intorno alle 4.00 del mattino di sabato 15
ottobre si svolto un frenetico inseguimento di un giovane automobilista che non
si era fermato all’alt della pattuglia. La vettura è finita in un profondo canale, il
giovane sblazto fuori dall’acqua è finito all’ospedale di latina in codice rosso. Il
giovane, un venticinquenne è stato identificato, e “deferito in stato di libertà per
la violazione degli arti. 186/2 lett. C - 187/1” e per un’altra decina di violazioni al codice della strada. Il veicolo totalmente distrutto veniva sottoposto a
sequestro. nel corso del servizio di prevenzione venivano contestati altre due
violazioni per guida in stato di ebbrezza alcolica . venivano ritirate 3 patenti di
guida e contestati circa 40 verbali per violazioni al codice della strada. e controllati circa duecento conducenti
Mentre chiudiamo il numero, è in corso
una
conferenza
stampa
(lunedì
17.10.2016 ore 12). Pubblichiamo il
comunicato diramato: “Nell ambito dei
servizi predisposti dal compartimento
polizia stradale Lazio. disposti con l’utilizzo di apparecchiature speciali in dotazione al mezzi di servizio nella tarda mattinata di venerdì 14 ottobre 2016 la pattuglia dipendente del distaccamento polizia stradale di Aprilia impegnata sulla SR.
148 pontina nei pressi dello svincolo per
viale Europa, l’apparecchiatura di bordo
segnalava anomalia sulla targa di un’autovettura Renault Clio con un uomo alla guida .
Nel corso dei controlli di routine il personale operante notava uno strano stato di agitazione da parte del conducente, atteggiamento che induceva ad approfondire i controlli
alla persona. l’immediata perquisizione personale permetteva di rinvenire all’interno
della felpa indossata 5 panetti di sostanza stupefacente di tipo hascisc per un peso complessivo di circa 500 gr mentre celata all’interno dell’autovettura veniva rinvenuta una
busta in cellophane trasparente termosaldata contenente 250 gr. di marijuana. Vista la flagranza di reato di cui all’art. 73 dpr 309/1990. detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, l’uomo, 50 anni, nativo e residente a Nocera Umbra (Pg) veniva tratto in
arresto e su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Latina dottoressa Pigozzo veniva associato alla casa circondariale
di Latina. Ancora una volta la zona di Aprilia si pone come croce via di traffici illeciti nei quali vengono coinvolte persone residenti anche in altre province
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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Aprilia - "Via Gorgona, adesso intervenga l'Anac"
I consiglieri di opposizione Porcelli e Boi pronti ad inviare gli atti amministrativi a Raffaele Cantone dell'autorità Anticorruzione
"Troppi errori, fin troppo marchiani, al punto da rendere incredibile l'intera vicenda alla luce,
anche, dei rapporti che, a partire
dal finanziamento della campagna elettorale fino alle intercettazioni telefoniche, intercorrono
tra il sindaco di Aprilia e l'imprenditore dello stabilimento di
via Valcamonica : dell'ampliamento e della liquidazione delle
spese sostenute per eseguire i
lavori di via Gorgona interesseremo innanzitutto l'Anac, l'Autorità nazionale Anticorruzione,
poiché nutriamo fortissimi dubbi
che nessuno, a partire dai consiglieri fino ad arrivare ai membri
della giunta, sapevano dell'esistenza della sentenza del Tar".
I consiglieri comunali Carmen
Porcelli, il consigliere che ha
sollevato la vicenda dei contributi elettorali ricevuti dal sindaco Antonio Terra nella campagna del 2013 e Roberto Boi, il
consigliere che ha portato a galla
la serie di anomalie che hanno
riguardato le fasi dell'esproprio e
dell'esecuzione dei lavori per
l'ampliamento di via Gorgona
annunciano il ricorso all'autorità
presieduta da Raffaele Cantone.
"Difficile pensare che tutta la
serie di leggerezze compiute a
partire dalla delibera di consiglio comunale del 31 luglio
2014, con la quale si approvavano i tracciati per l'ampliamento
di via Gorgona, passando per
l'ordinanza
sindacale
del
2015, fino alla ultime delibera
di giunta del 13 settembre scorso, con la quale si approvava il
piano di spese per coprire i lavori di rifacimento della stessa
arteria di collegamento con lo
stabilimento di via Valcamonica,
sono state commesse da funzio-
imprenditore che gestisce un
servizio pubblico per conto del
Comune di Aprilia, lasciano
aperti fin troppi interrogativi e
che ci portano a ravvisare diversi reati, da quello di danno erariale, all'omissione d'atti d'ufficio e falso ideologico. Non cre-
Nella delibera n. 250 del 13 ottobre 2016, come notano i due
consiglieri comunali di opposizione Carmen Porcelli e Roberto
Boi, vengono richiamate delibere che sono state annullate dal
Tar del Lazio per palese illegittimità. La sentenza del tribunale
nari, dirigenti, consiglio comunale e giunta senza che sulle
procedure ci fosse la cura e i
controlli che normalmente si
presume debbano avere atti così
delicati. Tutti questi errori, oggi
alla luce dell' esistenza di una
fitta rete di rapporti, fin troppo
stretti, tra un sindaco e un
diamo ai complotti, usiamo la
razionalità e il buonsenso, e in
tutta questa vicenda a partire
proprio dai contributi elettorali,
per finire alla gestione degli
espropri e dei lavori per l'ampliamento di via Gorgona, riteniamo che siano venute meno e
luna e l'altro".
amministrativo non è stata neanche impugnata e ci chiediamo
il perché, visto che il Comune è
sempre pronto a ricorrere al
secondo grado della giustizia
amministrativa. Inoltre è mai
possibile
che
quella sentenza non sia stata
notificata al Comune di Aprilia?
Il sindaco ha avocato a sé la
delega al contenzioso e sappiamo che le vicende legali, come
ha più volte detto anche in consiglio comunale il primo cittadino assumendosi anche meriti in
materia, vengono gestiste in primis da egli stesso e dal suo
Gabinetto: come è possibile che
nessuno abbia ricevuto la notifica di una sentenza del Tar?
Neanche il legale che ha difeso il
Comune di Aprilia, ovvero l'avvocato Martini, che il sindaco
conosce perché è stato il suo
legale nella causa per danno erariale alla Corte dei Conti, ha mai
chiesto il pagamento della parcella per quella causa? Ci sembra strano inoltre registrare un
silenzio tombale da parte dei
membri di questa maggioranza,
sempre pronti ad urlare dalle
colonne dei giornali la loro legalità e trasparenza nella gestione
della cosa pubblica: sarà che,
forse, per qualcuno di loro si
appalesa anche il rischio di una
incompatibilità nella gestione
dell'esproprio di via Gorgona?"
"Sicuramente, chiudono i due
consiglieri di opposizione, su
questa vicenda andremo fino in
fondo, perché di mezzo ci sono
gli interessi dei cittadini di Aprilia, affrontati con una superficialità che non può appartenere ad
una maggioranza che si ritiene al
di sopra di ogni sospetto".
Consiglieri Boi e Porcelli
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
ECCO COME SI GENERÒ L’EVENTO ROGER WATERS AD APRILIA
LA SCINTILLA FU UNA SEGNALAZIONE AL GIORNALE DEL LAZIO
Misi in contatto il manager di Waters con Harry Shindler auspicando che il mio sogno divenisse realtà
di Elisa Bonacini
[email protected]
unricordoperlapace.blogspot.it
A volte la tenacia e l’intraprendenza vengono premiate, meglio
se accompagnate da un tocco di
fortuna. É proprio così che si
generano avvenimenti che sulla
carta parrebbero davvero impossibili da realizzare. A pochi giorni dell’evento ad Aprilia lo scorso 16 ottobre che ha ricordato la
visita di Roger Waters ad Aprilia
nel febbraio 2014, voglio raccontarvi per filo e per segno
come è andata la storia.
Nei primi giorni di aprile 2012,
dopo poco più di due mesi che
avevo conosciuto Harry Shindler
(articolo sul Giornale del Lazio
del 23 febbraio 2012), arrivò in
redazione la telefonata di una
anziana signora di Anzio (R.C.)
testimone dello sbarco alleato
del 1944, che suggeriva un
sopralluogo in un punto preciso
del litorale anziate, dove sosteneva potessero trovarsi i resti del
padre di Roger Waters fondatore
del mitico gruppo dei Pink
Floyd. Fu così che il direttore
Bruno Jorillo, seppur con qualche perplessità, mi incaricò di
incontrarla per un’intervista.
Difatti ci incontrammo dopo
qualche giorno e registrai con
cura la sua testimonianza. Avvisai subito anche Harry Shindler,
che da anni si impegna nella
ricerche sui soldati alleati dispersi, dato mi ci sentivo spesso
per la preparazione di un convegno ad Aprilia. Harry, che non
conosceva affatto i Pink Floyd,
smentì subito la possibilità che
quei resti potessero essere stati
quelli del giovane Sottotenente
dei Fucilieri Reali Britannici
Eric Fletcher Waters. Nonostante le dichiarazioni della signora
si fossero rivelate senza fondamento, volli tentare comunque
un contatto con Roger Waters . Il
20 aprile 2012 scrissi così un
messaggio su Twitter e inviai
anche una e-mail sul forum di
Waters “all’attenzione di Mr.
Roger Waters”. La risposta arrivò presto, il 22 aprile 2012 alle
ore 15:04 : un certo Jim Durning,
che si qualificò essere parte dello
staff di Roger Waters comunicava di avere ricevuto la mia nota
relativa al padre di Roger Eric e
di volere i miei contatti telefonici per maggiori informazioni.
Dopo avere verificato l’attendibilità di quella e- mail e conoscendo, ahimè, le mie lacune nell’inglese parlato, pensai che una
buona soluzione sarebbe stata
quella di fargli spiegare il tutto
dal mio amico Harry. E così feci.
“Jim - scrissi-, ho informato
Harry Shindler, veterano inglese
di 91 anni che si impegna nella
ricerca di informazioni sui soldati dispersi. Aspetta la tua telefonata”. Sebbene la motivazione
fosse solo un pretesto, quella
telefonata avvenne. Ero soddisfatta di essere riuscita nel mio
intento di mettere in contatto le
due parti ed ero sicura che Harry,
che non conosceva affatto le canzoni di quegli strani “FLUIDI
ROSA”, come li aveva definiti,
sarebbe entrato presto in simpatia con Roger , cosa che avvenne
subito, sin dalle prime telefonate.
Harry mi chiamava sempre dopo
aver parlato con Roger e mi riferiva tutto, ed io...mi divertivo un
sacco della cosa….
Roger diede il consenso ad
avviare le ricerche sul padre e
così Harry cominciò a fare le sue
richieste presso gli Enti Britannici competenti . Cassino: Cimitero del Commonwealth. Dopo
pochi mesi già la prima indicazione. E’ qui infatti che il mito
dei Pink Floyd si reca il 29
marzo 2013, e dove può solo leggere il nome del padre in una
fredda lapide sulla quale compaiono più di 4000 soldati dis-
volle ringraziarmi pubblicamente a mezzo stampa per il mio
impegno ( Messaggero.it del 27
novembre 2013)
Sin dai primi giorni di novembre, Harry Shindler mi aveva
parlato dell’idea di realizzare un
monumento ai caduti dispersi ;
Harry aveva pensato ad Anzio
dapprima, veramente, ma poi
anche per la mia delicata azione
diplomatica a favore di Aprilia,
la decisione fu per Aprilia con il
persi nella campagna d’Italia. E’
qui che Roger pronuncia la frase
che dallo schermo televisivo
entra nel cuore di Harry Shindler: “Il mio viaggio finisce qui”.
E’ a quel punto che il grande
Harry vuole andare avanti, perché anche Roger lo vuole, vuole
sapere. Così nei primi giorni di
ottobre 2013 mi squilla il cellulare. E’ Harry. “Elisa”, mi dice, “
è’ arrivata la documentazione
dall’Inghilterra. Sono le mappe
e il diario di guerra del 18 febbraio 1944, quando morì Eric”,
ma ancora tutto da interpretare.
La notizia fu poi riportata sulla
Repubblica il 9 ottobre con la
foto della famiglia Waters che
commosse tutti e fece il giro del
mondo. Unico neo: nella cronologia dei fatti il mio nome non
compariva, ma non diedi troppa
importanza; la mia felicità era
comunque tanta, immensa.
Dal 10 ottobre 2013 volli mettere al corrente il Sindaco Terra e
l’Amministrazione tutta, considerando che l’evoluzione del
“caso Waters -18 febbraio 1944”
sin dalle prime fasi di accertamento sembrava evidenziare il
pieno coinvolgimento del territorio di Aprilia.
In quei giorni devo dire in molti
ci mobilitammo qui in Aprilia
per fornire le cartine territoriali
di Aprilia, dando il nostro importante contributo affinché Harry,
ad Ascoli Piceno, con il supporto
di alcuni amici, riuscisse a trovare la soluzione dell’enigma. In
contatto giornaliero con Harry,
coordinavo le ricerche e gli invii
del materiale cartografico di
Aprilia fornitomi dagli uffici
comunali: in particolare diedero
piena disponibilità il geometra
Perica e la signora Anna Gambuzza dell’Assessorato alla Cultura.
L’11 novembre arrivò la conferma ufficiale del punto esatto
dove morì Eric F. Waters, nei
pressi del fosso della Moletta ad
Aprilia. Seguirono presto i ringraziamenti di Waters al veterano inglese. Il cantante gli inviò
addirittura una poesia inedita
scritta in ricordo del padre “Un
solo fiume”, che è stata pubblicata l’11 novembre sul quotidiano
“La Repubblica”. Anche Harry
consenso di Roger che addirittura aveva promesso di partecipare
di persona all’inaugurazione.
Lo incoraggiai a portare avanti
l’iniziativa, con il mio sostegno
sul luogo. Il 21 novembre 2013
presentai la proposta al protocollo del Comune di Aprilia, che
venne accettata. La mia felicità
fu immensa quando Roger
approvò di collocarlo nel piazzale antistante l’Istituto “Rosselli”,
ora Liceo Meucci, dove si trova
l’esposizione “Aprilia in guerra :
La Battaglia di Aprilia” con i
reperti storici collezionati da mio
fratello Ostilio Bonacini. Ecco, il
mio sogno si stava avverando!!!
Il Comune di Anzio riesce invece in quei giorni ad attrarsi visibilità con la notizia del conferimento della cittadinanza onoraria a Roger Waters e si crea subito una notevole confusione
mediatica sull’evento. Il ruolo di
Aprilia diventa quasi “a servizio” del Comune di Anzio e dei
festeggiamenti del 70esimo dello
sbarco. Il monumento stesso nei
vari articoli diventa “monumento
ai caduti dispersi dello sbarco di
Anzio”. E la battaglia/e di Aprilia? Dopo tanti anni di impegno
per divulgare le testimonianze di
chi ha vissuto quei momenti tragici del 1944, non nascondo la
delusione provata in quei giorni.
Arriva comunque il grande giorno. Lunedi 17 febbraio, in Via
dei Pontoni ad Aprilia, Roger si
ricongiunge alla figura del padre,
morto nei pressi del fosso della
Moletta. Sono presente a quella
che Roger ha desiderato fosse
una cerimonia privata e vivere
quegli attimi emozionanti per cui
tanto ho lavorato nei mesi di preparazione dell’evento. Ed è un
piccolo albero d’ulivo, simbolo
di pace, che Roger pianta al centro del memoriale, per scrivere la
parola FINE al suo lungo e tormentato viaggio. Segue la cerimonia dell’inaugurazione dell’obelisco il 18 febbraio all’Istituto
Rosselli . Il coro dei ragazzi del
Rosselli che esegue “When the
tigers broke free” scalda il cuore
di Roger. Mi è concesso poi
intervenire per un paio di minuti
e ho la possibilità di far proiettare un mio video dedicato ai
caduti della Moletta qui ad Apri-
!7 febbraio 2014 Pontoni - Aprilia, Roger Waters
Harry Shindler, Elisa Bonacini
lia, che commuove Roger fino riempito il cuore di gioia, nonalle lacrime, così come si evince ostante qualche delusione...
dal filmato. Il giorno dopo con Questo volevo raccontarvi , cari
Roger ci siamo rivisti all’Amba- lettori del Giornale del Lazio,
sciata britannica su invito di semplicemente la verità.
Harry, che ha ricevuto l’onorifi- E ciò insegni che nella vita se ci
cenza MBE. Mi sono avvicinata si impegna e si osa anche un po’,
con mio figlio Luca e mio mari- tutto di bello può accadere….
to , consegnandoli il dvd del fil- Un caro saluto a tutti, e….ricormato, chiedendogli se gli fosse diamoci di dare sempre del
piaciuto. E lui, che di persona è nostro meglio.
estremamente gentile e compo- Ma…… noi Roger lo aspettiamo
sto, mi ha risposto : “davvero un ancora tra noi, vero??? Roger!!!
bel lavoro !” E questo mi ha Presto!!!Aprilia ti attende!!!
CONOSCERE LA STORIA ATTRAVERSO
IL FIGURINO STORICO
CORSI DI MODELLISMO E PITTURA
DEI SOLDATINI STORICI
di Elisa Bonacini
Interessante iniziativa quella del
corso di modellismo e pittura dei
soldatini storici proposta da Stefano Bongarzoni e Marco Giuliani nell’ambito dell’Associazione
Culturale “Volere Volare” di Aprilia.
Un’ immersione nel meraviglioso
mondo del soldatino storico da
collezione anche per coloro che
non hanno mai avuto la possibilità di farlo; un modo per rafforzare e concretizzare le proprie conoscenze e ricerche non solo in
campo uniformologico, ma anche
storico.
Sono stati avviati corsi settimanali che si svolgeranno ogni venerdi
pomeriggio dalle ore 16 alle 19 presso la sede del Comitato quartiere Toscanini in via Guardapasso, 4 .
Durante le lezioni verranno esaminati tutti gli aspetti relativi alla realizzazione dei soldatini a partire dalla preparazione e montaggio, passando per l’auto-costruzione e modifica, fino alla pittura.
I corsi di “Storia in miniatura”, come Stefano e Marco amano definirli, sono aperti sia al neofita che al modellista evoluto che desideri
confrontarsi, conoscere ed affinare la proprie tecniche pittoriche.
Bongarzoni e Giuliani, forti di una esperienza venticinquennale nel
mondo del soldatino da collezione, che li ha portati ad ottenere prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero, tratteranno tutte i periodi storici, dal Mondo Antico (Roma, Grecia, ecc.) alle Guerre Mondiali, passando per l’epoca napoleonica e quella risorgimentale. Particolare rilievo sarà dato al Medioevo e Rinascimento, periodi a loro
più cari.
Rivolgo i migliori auguri per questa interessante iniziativa, sperando
che trovi un bel riscontro nella cittadinanza apriliana, e non solo.
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
L’evento si svolgerà sabato 29 ottobre all’Enea Hotel di via del Commercio
“ATTUALITÀ IN CARDIOLOGIA E PNEUMOLOGIA AD APRILIA”
Il convegno sarà presieduto dal dotto Giancarlo Stazi. Coordinatore scientifico dottor Marco Giovagnoni
di Nicola Gilardi
Si terrà ad Aprilia il 29 Ottobre il
convegno Attualità in Cardiologia e Pneumologia, appuntamento fisso per la medicina
locale che permette a medici ed
addetti ai lavori sanitari di
aggiornare la propria conoscenza scientifica. La location è
quella ormai storica dell’Enea
Hotel di via del Commercio che
da molti anni ospita l’evento. La
partecipazione al convegno darà
diritto ai crediti ECM per gli
addetti ai lavori della sanità. Ad
organizzare anche quest’anno
l’evento è stato Giancarlo Stazi,
primario del reparto di Cardiologia della Casa di Cura Città di
Aprilia. La giornata sarà suddivisa in quattro sessioni. La
prima sarà incentrata sulla Eterogeneità della BPCO e sarà
moderata da Antonella Puorto e
Antonella Sarni. Ad intervenire
saranno: Lorenzo Maria Tramaglino su “Broncoscopia operativa. Stato dell’arte”, Emanuele
Stirpe su “Inquadramento del
paziente BPCO secondo le
Linee Guida GOLD” e Stefano
Montanari sui “Nuovi approcci
terapeutici nel paziente con
BPCO: il valore del trattamento
anticipato con ICS/LABA nel
paziente moderato”. La seconda
sessione sarà moderata da
Marco Giovagnoni e Giancarlo
Stazi e sarà dedicata a “Imaging
nelle malattie respiratorie: un
ruolo sempre più rilevante”. In
questa frazione Giovacchino
Pedicelli parlerà di “Ruolo della
HRCT nella diagnostica delle
interstiziopatie”, mentre Federico Marchetti parlerà di “Ipertensione polmonare”. Di fibrosi
polmonare idiopatica si parlerà
nella terza sessione che sarà
moderata da Francesco Cavalli e
Giorgia Michela Marinoni.
Gabriella Lucà parlerà del
“Ruolo della discussione multidisciplinare nella diagnosi della
IPF”, mentre Josuel Ora parlerà
di “Novità e trattamento della
fibrosi polmonare idiopatica”.
La quarta e ultima sessione sarà
incentrata sui Disturbi respiratori del sonno e Pneumologia
riabilitativa e avrà come moderatori Ida Ciamarra e Vincenzo
Di Biase. Patrizia Scavalli parlerà di “OSA: dall’epidemiologia
alle ricadute socio-economiche.
Quando non basta più la CPAP”,
mentre Franco Pasqua si espri-
merà sulle “Indicazioni alla
Pneumologia riabilitativa. Dove:
i vari setting per la Pneumologia
riabilitativa”. Infine ci sarà una
lettura dei dottori Orlando Armignacco e Roberta Preziosi in
risposta al quesito: Ci sono, ci
saranno nuovi antibiotici per un
trattamento efficace nelle polmoniti acquisite in comunità?
Come sempre Aprilia si caratterizza per la sua attenzione verso
la medicina cardiologica e da
quest’anno anche pneumologica, dando la possibilità ai medici
ed infermieri del territorio di
partecipare ad eventi di grande
rilevanza. Oltre ai crediti ECM,
infatti, si avrà accesso a tematiche di arricchimento molto
importanti nel campo sanitario
che vede cambiamenti repentini
in brevissimo tempo.
Foto archivio (2015) di Gianfranco Compagno
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 21
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
La maggioranza presenta un documento di fiducia al sindaco Terra. Un “nuovo corso”
meno brillante rispetto a quando si faceva opposizione al sindaco Santangelo
CONTRIBUTI ELETTORALI: POLITICA
INGESSATA IN CONSIGLIO COMUNALE
L’opposizione incalza, ma non riesce a produrre un documento solo Porcelli in 8 punti spiega perché il
sindaco Terra dovrebbe dimettersi. La destra prende le distanze
di Riccardo Toffoli
La vicenda dei contributi elettorali al sindaco Antonio Terra
nella campagna del 2013,
infiamma il Consiglio comunale
e fa emergere il nuovo scenario
politico della giunta Terra. Il
consiglio comunale il 6 ottobre
discute per circa 4 ore e mezzo
di un solo punto all’ordine del
giorno: i contributi elettorali
della campagna elettorale del
2013, concessi all’allora candidato, oggi sindaco, Antonio
Terra e in particolare dei 10 mila
euro di M.T.S. il cui vicepresidente è Fabio Altissimi, già
amministratore unico di Rida
Ambiente. Tutti i consiglieri
risultano presenti alla discussione. Ha aperto il dibattito il sindaco con un intervento molto
distensivo tanto che il consigliere Pd Monica Tomassetti gli
spiegherà: “pensavo che dicesse
qualcosa di più importante, di
più alto”. Ripete il refrain che
da mesi, ossia da quando questa
vicenda è sotto gli occhi del
ciclone dei media, sostiene ad
ogni dibattito o intervista: “sfido
chiunque a dirmi che non sono
libero e a portarmi qualche atto
che dimostri di aver agevolato
Rida Ambiente”. Ma il nodo del
dibattito è assolutamente politico. Chi ne va a perdere è una
politica ingessata che si autoaccusa. L’opposizione, come
affonda il consigliere di Terzo
Polo Michela Biolcati “non
riesce neanche a produrre un
documento”, anzi le posizioni
non sono unitarie: i consiglieri
Porcelli, Giovannini e Tomassetti chiedono le dimissioni del
sindaco, i consiglieri di Forza
Italia, Ncd e Fare la Differenza
le ritengono esagerate. La maggioranza ritrova la sua compattezza, dopo un lungo periodo di
scricchiolii più o meno velati, in
un documento congiunto che
viene messo a verbale a termine
della seduta e nel quale si rinnova la piena fiducia nel sindaco
Antonio Terra. Lo firma anche
Renzo Caissutti che non aveva
votato il bilancio e lo presenta
Pasquale De Maio che, in una
recente intervista in esclusiva
sulle nostre colonne, aveva lanciato una serie di messaggi critici verso l’operato della giunta.
Insomma la vicenda dei contributi elettorali è servita per far
quadrare di nuovo la maggioranza, almeno apparentemente.
Ma all’interno si consuma quell’opacità di cui accusa il consigliere di Fare la Differenza
Nello Romualdi: “la vicenda
dimostra che questa maggioranza ha perso il suo candore di
fronte ai cittadini”. Cittadini che
si invocano sempre nelle accese
discussioni, ma che non partecipano. Certamente si sono viste
più persone del solito ad assistere ai lavori dell’assise, ma si
tratta dei pochi addetti ai lavori
e degli appassionati alla politica
che tra l’altro, non riuscivano
neppure a riempire le poche
sedute presenti nella provvisoria
sede dell’ex Claudia. Insomma
il consiglio comunale fa una
fotografia della situazione politica apriliana: una maggioranza
che passa da un’esperienza di
furore cittadino (le opposizioni
vigorose del trio D’AlessioTerra-Di Marcantonio durante la
giunta Santangelo) ad una meno
smagliante esperienza di governo, dove l’ordinaria amministrazione nasconde l’impossibilità,
alla Porcelli che si lamenta che
non vengono fatte commissioni
consiliari e consigli comunali.
Ma, certo è che neppure vengono chiesti.
IL DISCORSO INIZIALE
DEL SINDACO
Il sindaco nel discorso iniziale
spiega che i contributi elettorali
non hanno intaccato l’attività
amministrativa e che nessun atto
amministrativo è stato a vantaggio della Rida Ambiente. “In
progetto dimagrito sotto l’impianto edificatorio, l’abbiamo
portato in consiglio comunale
ed è stato elogiato da tutti, consentendo anche la realizzazione
di opere importanti per il quartiere con un depuratore in più
rispetto alle opere di urbanizzazione. Mi sarei aspettato di discutere un atto d’accusa o una
relazione dettagliata rispetto al
fatto che non sono un sindaco
libero. Quest’atto dell’opposi-
o anche l’incapacità forse, di
incidere sulle decisioni politiche. Anche questo è un refrain
che si è sentito spesso durante il
Consiglio comunale quando si
parla di decisioni che vengono
assunte dalla Regione o dallo
Stato, senza ascoltare il parere
dell’ente locale. Di certo l’opposizione non ne esce rafforzata. Non trova unità in un documento da mettere a votazione
del Consiglio (tanto che la maggioranza neanche si sente in
dovere di porre a votazione il
suo) e si mantiene divisa sull’interpretare i fatti. Secondo i Grillini Apriliani, il gruppo di attivisti del M5S, anche l’allora candidato Nello Romualdi dovrebbe rendere pubblico il suo
estratto conto elettorale. Pare un
pizzico alla mancata campagna
di adesione alla richiesta di
dimissioni, avanzata dal Pd e da
Primavera Apriliana. Del resto,
due numeri fa, su queste colonne avevamo chiesto che tutti i
candidati rendessero pubblici
questi estratti. Meglio tardi che
mai. E’ il consigliere di Fare la
Differenza Giovanni Bafundi a
fare l’affondo più azzeccato:
“Qui (in Consiglio comunale,
ndr) non si fanno atti, non si
fanno commissioni. Se siamo
arrivati oggi a portare una cosa
che è niente, dentro questa città
non si produce praticamente
niente”. Ma Giovanni Bafundi
ha una lunga esperienza politica
alle spalle, nata prima della
Prima Repubblica. Sa dove puntare: programmazione politica.
Lo ripete più volte, rivolgendosi
relazione a questi contributi, -ha
esordito- qualcuno vorrebbe far
credere che la mia attività di sindaco e di amministrazione non è
libera. Non sto qui ad elencare i
contributi che ho ricevuto, tra
l’altro sono il primo che li ha
pubblicati e voglio entrare in
merito della vicenda. Questa
vicenda esce dopo tre anni e
nessuno si è preoccupato di
capire o di chiedere al sindaco,
anche una commissione. Esce
ad orologeria quando stiamo
mettendo in piedi i primi atti di
contrarietà alla discarica di La
Gogna. Questo è tutto dire sulle
attività dei consiglieri, sul loro
interesse effettivo di capire in
questi tre anni in che modo è
stata finanziata la mia campagna
elettorale. Sfido chiunque a
dimostrare che c’è un atto che
provi di essere andato a favore
di queste aziende. La vicenda
principale è quella legata alla
Rida Ambiente. Abbiamo otto
contenziosi aperti con Rida e la
nostra amministrazione andrà su
tutti i tavoli della regione per
contrastare la discarica. L’altro
finanziamento riguarda Onorati
Bus che non è stato per nulla
favorito. Tra l’altro i nostri uffici mi dicono che la ditta è arrivata pure ultima alla gara sul
servizio del trasporto scolastico.
L’altra questione è relativa al
finanziamento delle Terme di
Santo Stefano. Una vicenda non
antica, di più, che ci siamo già
trovati approvata dalla giunta
Santangelo. In questi anni
abbiamo lavorato sul progetto e
lo abbiamo migliorato. E’ un
zione non c’è, e allora anche
oggi ci tocca discutere sull’aria
fritta”.
GLI OTTO PUNTI DI PORCELLI
Il consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli è l’unica
che in Consiglio, porta una sorta
di documento successivamente
diramato alle redazioni dei giornali, nel quale spiega in otto
punti perché il sindaco si
dovrebbe dimettere e perché
secondo lei, non è politicamente
libero. E’ lei però a precisare
che: “non è sicuramente un
documento onnicomprensivo,
ma è una mia ricostruzione, una
sequela di non verità”. Porcelli
parte dal programma elettorale
di Terra che faceva della legalità
e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica, una
colonna portante dell’azione di
governo. Poi affonda sui contributi elettorali: “La mia campagna elettorale è stata finanziata
dalla mia famiglia, non da
imprenditori che svolgono servizi pubblici anche per conto del
Comune. Perché le ha dato questi 10 mila euro? Debbo sapere e
avere la tranquillità di sapere se
è moralmente libero per contrastare la discarica il cui proponente è lo stesso signore che le
ha finanziato la sua campagna
elettorale. Lei il 28 luglio in
questo consiglio comunale,
aveva il dovere morale di dirlo
mentre approvavamo una
mozione contro la discarica di
La Gogna. Lei non l’ha detto,
perché sapeva che dicendolo,
avrebbe intaccato il suo ruolo di
garante della trasparenza e della
legalità”. Certo un candidato di
una coalizione che ruota intorno
al Pd, più grande partito nazionale e attualmente al governo
sia in Regione sia in Italia, che
dichiara di aver avuto solo i contributi della propria famiglia fa
capire che o il consigliere Porcelli ha rifiutato gli altri contributi oppure il partito non l’ha
davvero sostenuta. Seguono
quindi, gli otto motivi: “Il 12
novembre 2002 in Regione lei
sindaco, all’epoca assessore
all’urbanistica, rappresentava il
Comune di Aprilia in Regione
nella conferenza istruttoria che
avrebbe dato il via all’ “ampliamento dell’impianto di smaltimento di rifiuti speciali non
pericolosi sito ad Aprilia”; in
quella conferenza istruttoria,
così riportano gli atti, “il Comune di Aprilia esprime(va) parere
favorevole, in quanto l’attività è
già esistente ed opera in un territorio già compromesso”.
Siamo nel 2016 e alle pagine 8 e
9 della relazione non tecnica
presentata dalla Società Paguro
Srl si parla di “territorio compromesso”: può dargli torto sindaco Lei oggi se già 14 anni fa
questo era un territorio compromesso?..... Nel 2003 Rida chiede di demolire un edificio: e la
Regione autorizza “l’ampliamento consistente nella palazzina uffici, servizi e laboratorio,
previa demolizione dell’edificio
esistente”… siamo sicuri che la
vecchia palazzina uffici sia stata
demolita? Da google map risulterebbe che la vecchia palazzina
uffici è viva e contemporanea e
lotta insieme a noi: sa dirci perché? Arriviamo alla delibera
approvata dal consiglio comunale la numero 71 del 15
novembre 2012 con la quale si
dà atto che “la società dovrà in
fase di dismissione e/o chiusura
dell’impianto, provvedere alla
bonifica dell’area secondo la
normativa vigente alla data della
chiusura dell’impianto”. Dalla
stenotipia di quella delibera, che
ho acquisito presso la segreteria
nei giorni scorsi, lei disse “noi
abbiamo la fortuna che sono
stati autorizzati due impianti
eccellenti su questo territorio e
che a breve ne vedremo delle
belle su questo tema nel Lazio”.
Cioè sindaco, cosa avremmo
visto a quali belle (cose) si riferisce al progetto di una discarica? Proseguo la lettura: “sono
anche un valore – riferito ai due
impianti – perché sicuramente
avremo un ristoro mediamente
di circa 500mila euro l’anno”.
E’ successo sindaco? No, non è
accaduto ed è stato solo rispondendo alla mia interrogazione
(Giornale del Lazio, pag 10 del
10 – 24 aprile 2014) che lei ha
dovuto ammettere che l’introito
derivante dal ristoro finisce nel
calderone del titolo II delle
entrate e che non può essere per
legge vincolato. Un’altra omissione o bugia, la chiami come
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
vuole. Franco Gabriele ci raccontava che era andato a Zurigo
a trovare il cugino e scopriva
che “nel centro di zurigo c’era
un inceneritore” e notava “qui
ci inalberiamo per ogni cosa”.
Voialtri scusate non siete quelli
che si sono inalberati per la Turbogas? La cosa più divertente di
tutte però sindaco, la dice lei:
alla domanda di un consigliere
comunale se il sistema di bioessicazione dei rifiuti tramite biotunnel era già funzionante lei
rispondeva: “Se è già operativo
o no, non glielo so dire sinceramente, perché io non ci sono
mai entrato dentro a quell’azienda”. Tra il 2010 e il 2011 l’Arpa
ha effettuato, infine, dei prelevamenti sulle acque reflue industriali al pozzetto fiscale di scarico della Rida Ambiente; dalle
analisi si evidenziava che non
veniva rispettato un parametro
ovvero emergeva la presenza di
Azoto Nitrico. Quel risultato
faceva concretizzare una violazione punita con una sanzione
amministrativa costituita dal
pagamento di una somma in
denaro da euro 3000 a euro
30000. Sindaco la Rida ha mai
pagato quella sanzione? Le prescrizioni sono state controllate?
Il 28 aprile 2016 la sig.ra Alessandra Nicolini, dipendente
della Rida Ambiente, ha presento al V settore – urbanistica - la
richiesta di certificato di destinazione urbanistica – l’11 maggio – questa è la data del documento licenziato dai tecnici del
comune – gli uffici rispondono
alla signora 13 giorni dopo, un
vero record considerato che era
un giovedì e che c’era il primo
maggio in mezzo; Lei sindaco
saprà sia per la professione che
ha svolto, anche come consulente di questo comune, nonché
come assessore all’urbanistica
che per ottenere un certificato di
destinazione urbanistica si può
arrivare ad attendere anche tre
mesi, non trova questi tempi se
non sospetti molto veloci?”
IL DIBATTITO
Nonostante gli assist prestati da
Porcelli, l’assise ha deviato la
discussione sulle intercettazioni
e su via Gorgona. “Lei ha
dichiarato –ha detto il capogruppo Pd Vincenzo Giovannini- che
le mozioni votate in questo consiglio comunale sono aria fritta,
non contano niente e non hanno
valore. Quando si vota una
mozione, si deve dare seguito.
In queste mozioni invitavamo il
sindaco e la giunta a creare un
tavolo per controllare che la
stessa ditta desse seguito alle
prescrizioni imposte. Non ha
dato seguito a quella mozione
perché questo tavolo non è stato
mai attivato. Basta fare un giro
per quelle zone lì per capire che
non è stato fatto granché. Lei ha
cestinato questa mozione e questo è gravissimo. Lei, invece, ha
dovere di difendere queste
mozioni. Quando ero vicesindaco, ho contestato la turbogas,
ma incontri o telefonate non ne
ho volute. Abbiamo fatto solo
incontri istituzionali nella stanza del sindaco, e non ho mai
preso un caffè o mangiato la
pizza con nessuno. Abbiamo
ascoltato tutti i comitati e quello
che si diceva in consiglio comunale lo facevamo rispettare. Se
non era convinto di quello che
era scritto poteva non votare la
mozione”. “Non condanno la
quota che è stata versata da un
imprenditore per la campagna
elettorale –ha detto BafundiAnche al nostro candidato sindaco sono stati fatti versamenti.
Cosa grave è che il mandatario
non ha firmato gli atti. Perché
non ha firmato il suo mandatario?”. “Non porrei particolare
enfasi rispetto ad alcuni finanziamenti che il sindaco ha avuto.
–ha continuato Romualdi- ma,
anche questa volta, abbiamo
avuto la solita impressione di
un’amministrazione presupponente e arrogante. Il privato fa il
privato e cerca di massimizzare
il profitto. Noi dobbiamo vigilare sul fatto che questo non cozzi
con l’interesse della collettività.
Quella maschera e quel candore
bianco, da un po’ scricchiola un
po’”. Anche per il consigliere
Vincenzo La Pegna la programmazione politica è assente e
“progetti di media e lunga durata si notano solo ai lavori pubblici e all’urbanistica”. “Mi
aspettavo qualcosa di più importante e di più alto dal sindaco.
–ha tuonato il consigliere Pd
Tomassetti- Il 14 luglio il Pd di
Aprilia, fa sapere l’intenzione
della Paguro di costruire una
discarica in via Savuto. Dopo 15
giorni, viene fuori la problematica dei finanziamenti in campagna elettorale. Chi era pronto
per parlare, ha trovato il
momento opportuno di farlo.
Questa maggioranza ha cercato
di scaricare sul Pd la responsabilità della discarica. Io sono per
il finanziamento pubblico ai
partiti, l’attività politica deve
essere fatta a prescindere dagli
amici imprenditori che hai”.
Quindi lancia la proposta di istituire una commissione di controllo per le prescrizioni. Proposta che però, non si è concretizzata in un documento ufficiale
da far votare in Consiglio.
“Tutta la vicenda- continua il
consigliere di Fi Carmelo Terzoè stata gestita in modo sbagliato,
e ciò ha alimentato l’effetto
pagina 23
mediatico. Non solo non le ho
chiesto le dimissioni, non c’è
motivo. In questa città c’è bisogno di stabilità. Lei è nell’occhio del ciclone, è qua ora la
prova che dovrà dimostrare se
l’amministrazione è libera”. “Il
vero problema –prosegue
Roberto Boi di Ncd- è che quell’azienda non doveva stare lì.
Noi abbiamo una borgata che da
agricola, in base ai nuovi piani
urbanistici, è passata a residenziale. Per un decennio non dovevano essere dati quei pareri, e
non si doveva ampliare. Il problema degli italiani è la cultura
italiana. La campagna è fatta di
aiuti perché costa. Questo costo
può essere sostenuto da tutti,
anche dagli imprenditori. Se
questo imprenditore poi, diventa
prevaricante rispetto all’interesse della cittadinanza, la politica
con la P maiuscola deve avere la
capacità di limitare le sue richieste”. Il sindaco ha risposto più
veemente rispetto al primo
intervento. “Ancora continuate a
parlare di quell’intercettazione
–si rivolge ai consiglieri- vi
ripeto che sarà oggetto di valutazione e attenzione in altre
sedi. Questa, tra l’altro, è riportata in maniera parziale. In questi giorni ho cercato di ricostruire quello che è successo e tutta
la vicenda è stata riportata male.
Quel tipo di mozioni non li
voterò più, perché tutti i risultati li sappiamo e li sapeva anche
lei. Noi abbiamo cercato di portare il maggior profitto per la
città da queste aziende. Tutte le
nostre prescrizioni sono state
tutte escluse dalla Regione
Lazio. Lei (riferendosi a Giovannini, ndr) allora andò a
Roma, parlò con l’assessore
regionale, adesso lei è andato a
riparlare a Roma e ha detto che
l’assessore non si è sbilanciato.
Noi stiamo perdendo tempo. Se
l’assessore non si è sbilanciato,
allora forse quella discarica si
farà. Stiamo parlando di un
assessore che ha la sua stessa
tessera di partito”.
IL DOCUMENTO DELLA
MAGGIORANZA
Al termine della seduta, in rappresentanza dell’intera maggioranza, il Consigliere Pasquale
De Maio ha letto una dichiarazione congiunta, di cui ha chiesto l’inserimento a verbale dell’ordine del giorno, in cui la
coalizione ha confermato fiducia al Sindaco Antonio Terra,
sostenendo che “risulta destituita di ogni fondamento l’accusa
al Sindaco di sudditanza nei
confronti di un imprenditore che
ha contribuito alla sua campagna elettorale, tra l’altro, in
modo del tutto lecito, tracciato
con regolare versamento sul
conto corrente dedicato a tale
scopo” e che “gli interessi della
Città risultano inconfutabilmente tutelati dagli atti adottati sino
ad oggi dall’Amministrazione
Comunale che, al contrario dell’accusa, vanno contro gli interessi dello stesso imprenditore”.
Il documento è stato firmato da:
Di Marcantonio Bruno, De
Maio Pasquale, Di Leonardo
Fabio, Vittoriano Maria Grazia,
Tumeo Salvatore, Forconi
Mario, D’Alessandro Alessandro, Biolcati Rinaldi Michela,
Alfano Gennaro, Zanlucchi
Angelo, Caissutti Renzo, Pistolesi Ornella, Casari Daniele,
Martelli Giovanni, Caporaso
Luana nonché dagli ssessori:
Gabriele Franco, Marchitti Vittorio, Mastrofini Roberto, Fioratti Spallacci Mauro, Barbaliscia Francesca, Lombardi Alessandra, Torselli Eva.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
L’evento si è svolto il 7-8-9 ottobre presso Eataly Ostiense Roma
“PAESAGGI STORICI E PRODOTTI TIPICI: LE UNICITÀ DELL’ITALIA”
È intervenuto il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina
Dopo la presentazione è stato inaugurato il Festival della Gioia Alimentare
di Noemi Reali
“Paesaggi storici e prodotti
tipici”. Le unicità dell’Italia. È
questo il nome dell’evento che
si è tenuto ad Eataly nei giorni
7-8-9 ottobre. Venerdì 7 ottobre alle ore 11:00 si è tenuta la
conferenza stampa del progetto “Paesaggi Osti e Contadini”, presso Centro Congressi
di Eataly Ostiense di piazzale
XII Ottobre 1942. In questi tre
giorni da Eataly si sono visti
contadini, produttori, osti e più
di cinquanta proposte da gustare. Una festa per celebrare la
gioia alimentare in tutte le sue
forme; per esplorare il sapore
autentico dei prodotti della
terra nelle postazioni del festival e scoprire così la bellezza
del paesaggio modellato dai
contadini raccontata da una
mostra fotografica al terzo
piano. La conferenza stampa
di presentazione ha messo in
evidenza l’importanza dei paesaggi rurali, della loro unicità e
della necessità della loro tutela. Marco Piarulli direttore
Eataly Roma ha porto i saluti
agli intervenuti per conto del
presidente Oscar Farinetti.
Sono intervenuti il Ministro
delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il professor
Mauro Agnoletti coordinatore
Scientifico del Catalogo
Nazionale dei Paesaggi Storici, Edoardo Zanchini vice
presidente
Legambiente,
Francesca Rocchi vice presidente Slow Food Italia. I paesaggi che sono stati presentati
ad Eataly provengono dal
Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, istituito
presso il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e
cativi dell’Italia, caratterizzati
da lunga persistenza storica e
dal mantenimento di forme del
paesaggio modellate dalle pratiche tradizionali, resistendo a
nale, sono stati condivisi con
l’ISTAT per la definizione
degli indicatori di benessere
della popolazione associati al
paesaggio rurale. Il Registro si
affianca a strumenti di tutela
internazionali, quali i paesaggi
culturali dell’UNESCO, ma è
particolarmente in sintonia con
il nuovo programma mondiale
della FAO dedicato al paesaggio rurale per la specifica
Francesca Rocchi Vice Presidente Slow Food Italia. Maurizio Martina Ministro delle Politiche Agricole, il prof. Mauro
Agnoletti coordinatore Scientifico del Catalogo Nazionale dei
Paesaggi Storici, Edoardo Zanchini Vice Presidente Legambiente,
Forestali, nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale. Ad oggi sono
stati ufficialmente inclusi nel
registro le Colline di Soave, le
Colline di Valdobbiadene ed i
Castagneti Monumentali dell’Abbazia di Moscheta in
Toscana, ma più di 100 comuni italiani hanno chiesto di
essere iscritti nel registro. Si
tratta di uno strumento di tutela dedicato alla valorizzazione
dei paesaggi rurali più signifi-
fenomeni di industrializzazione ed omologazione. I paesaggi del registro potranno usufruire di un marchio che certifica l’unicità del paesaggio,
contribuendo alla valorizzazione dei prodotti tipici e del
turismo rurale. “I paesaggi
iscritti potranno anche godere
di specifiche misure di sostegno dei Programmi di Sviluppo Rurale Regionale” spiega
Mauro Agnoletti. I paesaggi
candidati per Registro Nazio-
attenzione dedicata alle forme
di produzione, alla biodiversità
e agli agricoltori. Il ministro
Maurizio Martina durante la
conferenza stampa ha infatti
sottolineato la validità del progetto FAO. “È un esperimento
da rendere noto anche con consenso internazionale, c’è un
lavoro in corso per perfezionare la programmazione. Tra il
paesaggio e ed il prodotto vi è
un legame indissolubile. Dal
mio punto di vista questo lavoro produce capacità di competitività e capacità di spazio di
reddito per chi scommette sui
sistemi agricoli dei contadini”.
Emanuele Zanchini, nel suo
intervento, spiega come con un
milione di firme si potrebbe
ottenere una direttiva europea
sui suoli.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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Promette di portarla avanti notte e giorno, affinché i 10 ragazzi disabili entrino al Giardino dei Sorrisi
DONATELLA COCCIA TORNA A PROTESTARE SOTTO AL COMUNE
Ha intrapreso una raccolta firme per mandare a casa l’Amministrazione Terra
Protesta interrotta lo scorso aprile per motivi di salute
di Gianfranco Compagno
Per la quarta volta sotto al
Comune di Aprilia. Una protesta
che Donatella Coccia promette
di portare avanti notte e giorno,
finché i 10 ragazzi disabili, ritenuti idonei l’8 maggio 2015 per
entrare al centro Giardino dei
Sorrisi, non verranno accolti dal
centro diurno di via Giustiniano.
Una protesta pacifica e una raccolta firme finalizzata a chiedere
le dimissioni del sindaco Antonio Terra, colpevole di non aver
risolto il problema legato al
diritto all’assistenza per le persone in lista di attesa dal 2013,
che Donatella ha ripreso sabato
cittadino e dell’assessore ai servizi sociali Eva Torselli, secondo Donatella è quella di aver
mentito a lei, che convive con la
disabilità della mamma e del fratello Massimo e alle altre famiglie che aspettano da anni di
poter portare i propri figli nel
centro diurno. “Hanno continuato a mentire- afferma Dona-
15 ottobre dopo l’interruzione
ad aprile dovuta a motivi di salute e che promette di portare
avanti a oltranza. Già a maggio
del 2015 Donatella era scesa in
piazza, con uno sciopero della
fame e della sete proseguito per
giorni, dopo il quale ai 10 ragazzi disabili era stata effettuata la
visita da parte della Asl. Tutti
erano stati ritenuti idonei e l’amministrazione aveva promesso di
ospitarli entro 6 mesi. È trascorso un anno e mezzo e stando a
quanto dichiarato dal direttore
generale dell’Asam, Fabio Biolcati Rinaldi, quattro dei dieci
ragazzi ritenuti idonei sono
pronti a entrare all’interno del
centro diurno. Per gli altri sei
invece, tra cui Massimo, il fratello di Donatella, si profila
ancora una lunga attesa. Del
resto, nonostante numerose
richieste di accesso agli atti per
conoscere il motivo per il quale
il meccanismo dell’assistenza ai
diversamente abili si sia inceppato, l’unica risposta resta quella del direttore della Multiservizi. “Starò sotto al Comune Giorno e notte fino a quando tutti i
ragazzi ritenuti idonei l’8 maggio 2015 per entrare al centro
Giardino dei Sorrisi l’8 maggio
2015 non saranno accolti dalla
struttura”. La colpa del primo
tella Coccia- dicendo che io con
le mie proteste fuori luogo,
voglia solo scavalcare la lista di
attesa visto che Massimo è al 7°
posto in graduatoria. Dicono
anche che a 47 anni per lui non
ci sia più posto al Giardino dei
Sorrisi, nonostante nel regolamento pubblicato ci sia scritto
che fino a 60 anni i ragazzi possono stare in quella struttura.
Resterò qui finchè tutti e 10 i
ragazzi non verranno accolti.
Abbiamo diritto all’assistenza
che non ci viene garantita, violando così la legge, la convenzione Onu sulle persone con disabilità”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
L’evento è stato curato dal Rotary Club Aprilia- Cisterna distretto 2080
INCONTRO CON LORENZA MAZZETTI: REGISTA, SCRITTRICE, PITTRICE
“Ho vissuto tante vite per guarire dall’orrore. Dall’infanzia insanguinata alla pittura, passando per il cinema e i libri”
di Noemi Reali
«Veder fucilare la propria madre
adottiva, non è cosa che passa».
Lorenza Mazzetti, ospite d’onore dell’incontro “Ho vissuto
tante vite per guarire dall’orrore”, racconta la sua storia. L’evento, organizzato dal Rotary
Club di Aprilia-Cisterna, si è
svolto venerdì 7 ottobre alle ore
18:00 presso la sala conferenze
del comitato di quartiere ApriliaNord al Parco Friuli, via Veneto
2. «Non sono una regista, ho
diretto dei film. Non sono una
scrittrice, ho scritto dei libri.
Non sono una pittrice, ho dipinto dei quadri». È così che si presenta, ma la sua biografia è
sconvolgente e le sue opere preziose. Al tavolo dei relatori oltre
a Lorenza Mazzetti c’erano
Paolo Puccini, presidente del
Rotary Club Aprilia-Cisterna,
Luigi Galieti, sindaco di Lanuvio e socio onorario del Rotary,
Francesca Barbaliscia assessore
alla cultura del comune di Aprilia, Maurizio Santoro, vicesindaco di Lanuvio e membro direttivo Rotary, con la moglie signora
Loredana Catalli, che hanno
accompagnato Lorenza Mazzetti, avendo rapporti di amicizia. È
intervenuta la studentessa di
diciassette anni Elisa Martinelli
che per l’occasione ha letto delle
pagine del libro “Il cielo cade”
di Lorenza Mazzetti e Antonio
De Waure, presidente dell’associazione “Aere Mediterranea,
che ha collaborato ad allestire la
mostra di quadri. È il presidente
Paolo Puccini a presentare que-
sta serata dedicata a Lorenza
Mazzetti. «Il Rotary è la più
grande associazione di servizio
umanitario che esiste nel mondo.
Si propone di promuovere la
solidarietà dei popoli. È tradizione del Rotary cominciare le
riunioni con il tocco della campana».Successivamente l’inter-
Luce. Sul tentativo di superare il
trauma dell’assassinio della
famiglia adottiva ha scritto
anche: Con rabbia, Uccidi il
padre e la madre e Album di
famiglia - diario di una bambina
sotto il fascismo. «Il secondo
libro è stato scritto con rabbia
nel rivivere questa cosa. Rabbia
vento della Mazzetti:« Il cielo
cade racconta la mia infanzia
nella casa di Robert Einstein».
Orfana dalla nascita, Lorenza va
a vivere ancora bambina, insieme alla sorella gemella Paola, a
Rignano sull’Arno nella villa
della zia paterna, Nina Mazzetti
che aveva sposato il cugino di
Albert Einstein. Qui trascorre
anni felici fino al 3 agosto del
1944, quando, per rivalsa contro
Einstein che si era trasferito in
America (perché di religione
ebraica), una squadra delle SS
massacra davanti ai suoi occhi la
zia Nina e le sue figlie Cicci e
e vendetta per questo uomo che
nazisticamente ha detto “Vi
devo uccidere”. Io a un certo
punto non potevo far niente
senza ricordare la scena. Avevo
sempre l’immagine stampata
nella mente, pensavo che il mio
cuore si stesse fermando. Chiamavo mia sorella e l’avvisavo e
lei mi diceva “salta, salta!”per
far ripartire il cuore. Alla maturità lasciò Firenze per Londra.
Studiava all’Accademia delle
Belle Arti, quando, girò la storia
della Metamorfosi di Kafka.
Soddisfatta del film lo fece
stampare al laboratorio universi-
tario. Firmò dei documenti senza
permesso del preside. Questo,
una volta scoperta,le fece una
proposta: “Facciamo vedere il
film agli studenti, se non applaudono, vai in prigione.” Per sua
gioia,applaudirono. Quella stessa sera il direttore del British
Institute le disse: “Vuoi fare un
film
senza
andare
in
prigione?Allora domani portami
un’idea, alle cinque per il thè.” Il
27 gennaio prossimo su sky
andrà in onda “Perché sono un
genio!” documentario ispirato
alla sua vita. Uno dei suoi scopi
principali è andare nelle scuole a
parlare con i giovani della sua
lotta contro ogni genere di intolleranza.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
pagina 27
L’ambasciata Argentina di Roma affida all’apriliana dottoressa Vanesa Di Martino la promozione del turismo
EL CALAFATE ! LA TERRA DEI GRANDI GHIACCIAI DELLA PATAGONIA
Presente al “TTG Incontri” di Rimini, con la direttrice dell’Ente di Promozione Turistica Yanina Martin
di Gianfranco Compagno
El Calafate, la terra dei grandi
ghiacciai della Patagonia (Argentina), “sbarca a Roma” al “The
Westin Excelsior – Rome” di via
VittorioVeneto, uno degli hotels
più esclusivi della Capitale per
presentare la sua offerta turistica.
Ha rappresentare l’Ente Mixto
de El Calafate di promozione
turistica la direttrice Yanina Martin. Roma è stata la prima tappa
del “Grand tour turistico”. È
Martino il punto di riferimento
organizzativo di questo “tour de
force” iniziato a Roma lunedì 10
ottobre per terminare a Rimini
sabato 15 ottobre, senza considerare l’ impegno di preparazione
del grande evento. La serata si è
aperta con un “Open Workshop”
nella splendida “Sala Ludovisi”
dove gli operatori tiristici venuto
appositamente
dall’argentina
hanno presentato i loro pacchetti
turistici ai tour operator, alle
agenzie di viaggio, agli operatori
presentazione di audiovisivi a
cura dell’IMPROTUR. Anche
questo seconda parte della serata
è stata introdotta da Vanesa di
Martino, è intervenuta la dottoressa Cecilia Castillo, adetto
economico
dell’Ambasciata
argentina, Maria Nazareth Vilardo “Coordinadora de Mercato”
per Europa, Asia, Africa e Oceania di INPROTUR e la dottoressa Maurine Favela di “Aerolíneas
Argentinas”. Dell’evento ne
abbiamo parlato direttrice l’Ente
Mixto de El Calafate dottoressa
Yanina Martin, per conoscere
questa piccola cittadina di 21mila
abitante chiamata El Calafate. “È
una località affascinante situata
nel cuore della zona lacustre
della provincia di Santa Cruz.
Calafate è la porta d’ingresso per
il meraviglioso ghiacciaio Perito
Moreno. Dispone di tutti i servizi
necessari per un soggiorno adatto
per tutti i gusti e tutte le tasche.
Offre pure la possibilità di vivere
esperienze indimenticabili, come
il minitrekking sul ghiacciaio
o navigare tra timpani galleggianti trasparenti, una vera aventura in armoniosa unione con la
natura. Calafate tutto l’anno In
un bellissimo ambiente naturale,
una città con eccellenti servizi di
alloggio e gastronomia, che è
anche sede di attrazioni sportive
e culturali. Tutte le offerte squisi-
The Westin Excelsior – Rome”
te di alta qualità per saporire, con
stile, il soggiorno in questa città
alla fine del Mondo !”. la serata
si è conclusa nella “Sala Boncompagni” dove gli ospiti sono
stati intrattenuti un coktail a base
di prodotti argentini.
Foto di Gianfranco Compagno
Caleidoscopio Argentino
Yanina Martin, direttrice dell’Ente di Promozione Turistica
stata poi la vota di Milano (Sheraton Hotel) e Firenze (The St.
Regis Florence). Per approdare alla “Fiera TTG Incontri” di
Rimini dal 13 al 15 ottobre 2016.
L’Argentina punta molto sull’Italia, che rappresenta la sesta
nazione nel mondo e la terza in
Europa del turismo argentino. Su
questo fronte è molto impegnata
l’Ambascia argentina di Roma, la
cui responsabile dell’ufficio turistico è L’”apriliana” dottoressa
Vanesa Di Martino Creide. È
stata proprio la dottoressa Di
economici e alla stampa. Oltre
all’Ambasciata argentina e l’Ente
Mixto de El Calafate, già citati,
un ruolo importante hanno avuto:
INPROTUR (Istituto Nazionale
di promozione turistica argentina), la “Cámara Argentina de
Turismo” (CAT), che quest’anno
ha compiuto 50 anni, “Ente turismo di Buenos Aires”, che è il
primo interlocutore quando i turisti sbarcano in Argentina e
“Aerolíneas Argentinas”, la compagnia aerea di bandiera Argentina. La serata è continuata con la
“«Caleidoscopio Argentino» è un omaggio a un paese, l’Argentina, ricco di
natura, di colori, di contraddizioni, di
umanità, di tradizioni. Un paese da vivere, osservare, ascoltare e raccontare”.
Questa la sintesi della mostra fotografica di Antonio Colombi, fotografo di
reportage naturalistico dal 1986, 54
anni, romano di nascita, con l’Argentina
nel cuore. Le opere in mostra ritraggono
paessaggi di una “natura incredibilmente varia e colorata” della Patagonia,
regione dell’Argentina, terra alla fine
del mondo. La mostra e stata allestita
presso la libreria l’Angolo dell’Avventura di Roma, sede di “Viaggi Nel
Mondo”, organizzata dall’ufficio economico e dall’ufficio culturale dell’ambasciata argentina in Italia. Location ideale per promuovere
il turismo italiano in argentina. L’organizzazione dell’evento ancora una volta è stato affidato all’Apriliana Vanesa di Martino dell’ufficio turistico dell’Ambasciata. Sono intervenuti per l’Ambasciata
Argentina: l’addetto culturale consigliera Irma Rizzutti , l’addetto Economico segretario Cecilia
Castillo, il segretario diplomatico addetto alla cultura Lucas Gioja, inoltre Patrizio Rimassa, il coordinatore di. Avventure nel mondo e ovviamente Antonio Colombi. Al termine dell’evento non poteva mancare una degustazione delle migliori empanadas e Vino Argentino .
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
“TOASTAMORE”
SBARCA AD APRILIA
Grande successo per la nuova apertura di Toastamore ad Aprilia in via dei Lauri 117.
Il progetto Toastamore
nasce da una sinergia di
imprenditori affermati nel
campo della ristorazione e
grazie alla passione, all’attenzione, l’amore per il proprio lavoro e per le cose
“BEN RIUSCITE” oggi è
diventata una rinomata catena, gia’ presente a Roma,
Torino, Parma, Pescara,
Reggio Emilia, Ostia, Velletri, Nettuno, e adesso anche
ad Aprilia. La passione che
mettiamo nei nostri toast
nasce dal pane, fatto con
ingredienti semplici e naturali, senza grassi animali.
Un enorme grazie a tutte le
persone che hanno collaborato a questo progetto e a
quelle che sono state presenti alla nostra grande festa
inaugurale. Vi aspettiamo
per scoprire tutte le nostre
specialità : Toast giganti
18x18 ,insalate, smoothies,
gelati, centrifughe e tutto
quello che la fantasia vi
suggerisce. Per info e prenotazioni: Tel. 069200894
La Cena dei Cretini
Il teatro è per sua definizione, un
attore che agisce in uno spazio,
con un pubblico che lo segue dal
vivo; ogni rappresentazione è un
continuo divenire, con parole e
gesti da comprendere, silenzi da
ascoltare, dove sognare, viaggiare, danzare, piangere, ridere... un
continuum di emozioni, intrise
di passione.
In tale ottica la neo Associazione
Culturale
“MAGICA
7
MENTE” orienta i suoi progetti.
MAGICA7MENTE nasce ufficialmente ad Aprilia nell’aprile
2016 da un gruppo di appassionati curiosi, con la volontà di
misurarsi nella pratica artistica.
Dopo la frequentazione di un
approfondito laboratorio teatrale
Giovanni DI GUIDA, direttore
artistico e regista, ha messo in
scena lo scorso 7 e 8 ottobre
presso la sala teatrale Spazio47
di Aprilia una versione della
famosa opera francese “la Cena
dei Cretini” di Francis Veber, ad
alta gradazione di perfidia.
Il “cretino” Vincenzo Pigna,
impersonificato da un imponente Vincenzo Salerno, con grande
sorriso sulle labbra, come se
compisse la cosa più naturale del
mondo, sconvolge improvvisamente i piani di Mario Broscianti, rappresentato da un eccellente
Mario Biondillo, mettendo in
crisi aspetti della sua vita privata. Mario Broscianti, un uomo
apparentemente gentile che
indulge al gusto un po’ sadico di
riunirsi ogni mercoledì con un
gruppo di amici per la cosiddetta “Cena dei Cretini” in cui a
turno viene invitata la persona
più sciocca che si conosce e da
torturatore viene trasformato dal
cretino di turno in vittima
cosciente. Intorno a loro ruotano
una serie di vari personaggi che
movimentano l’intera commedia
in una girandola di equivoci e
imbrogli che integrano perfetta-
mente la comicità scaturita dai
due personaggi chiave della
commedia: Annamaria Broscianti, la moglie di Mario, al
secolo la bravissima ed elegante
Annamaria Barone, persona
bisognosa di affetto e innamorata del marito ma che non accetta
questo suo “vizietto” e per questo decide di lasciarlo; Marlene,
l’amante di Mario, una credibilissima e brava Margarita De La
Cruz Garcia, che riesce in poche
battute a rendere il personaggio
reale ed autentico; l’ispettore
fiscale Cavallo, impersonato in
maniera insuperabile dallo stes-
so Giovanni Di Guida, meticoloso nel lavoro come nell’essere
tifoso appassionato del suo
Napoli Calcio, fondamentale
alla riuscita della vis comica
della commedia; Franco Lo
Bianco, al secolo Francesco
Vuturo, amico tradito da Mario
per avergli portato via la compagna Annamaria, che trova nel
grande caos la riappacificazione
con l’amico di sempre.
L’intera commedia è piena di
imprevisti e con un meccanismo
narrativo brioso e sostenuto, il
regista ha giocato con i vari personaggi creando un crescente
comico ed esilarante, tale da
spingere il pubblico in continui
applausi e risate. Interessante la
profonda morale con cui la commedia si chiude! Il finale che
non nasconde, per i più sensibili,
momenti di commozione, fa
riflettere sull’eterno errore dell’umanità: “emettere giudizi”.
Non certamente trascurabile il
prezioso apporto per la brillante
riuscita dell’evento fornita da
Giovanna GIANNANTONIO,
nella sua magistrale capacità di
direttrice di scena, Gioia
PETRILLO e Serpil DI GUIDA,
per il raffinato gusto nello scegliere i costumi e nella perfezione dei trucchi di scena.
In definitiva un’ora e mezza di
uno spettacolo esilarante nella
sua completezza, diretto da un
meticoloso
Giovanni
DI
GUIDA, che grazie alla sua
grande esperienza ha saputo trasmettere agli attori la verve
necessaria alla riuscita dello
spettacolo.
Giovanni DI GUIDA già sulle
scene dal 1974, frequenta la
Scuola di Recitazione triennale
presso il “Centro di Formazione
Artistica Teatro Dafne” dal 1997
al 2000. Prende parte, negli anni
dal 2003 al 2012, a diversi Laboratori/Seminari Teatrali condotti
da Guglielmo FERRAIOLA,
Matteo TARASCO, Marcantonio
GRAFFEO,
Patrizia
SCHIAVO, Veronica CRUCIANI, Cristina AUBRY.
Nel 2001 è al fianco di Carlo
CROCCOLO e Giuditta SALTARINI nello spettacolo, distribuito su circuito Teatri Nazionali, “Il Medico dei Pazzi”. Nel
2002 si affaccia al mondo registico e dopo diverse regie prodotte in ambito amatoriale, viene
chiamato nel 2005 da Nando
SESSA come aiuto regista per lo
spettacolo “Il padre della sposa”
con Gianfranco D’ANGELO e
Sanda MILO. Dopo una prolungata assenza dalle scene, per
impegni nazionali ed esteri afferenti attività di studio, consegue
la laurea triennale in “Scienze
Giuridiche, Economiche e
Manageriali dello Sport e Spettacolo” e la laurea magistrale in
“Management e Comunicazione
di Impresa”. Nell’anno accademico 2015/16, approfondisce le
tecniche registiche teatrali e
cinematografiche legate al metodo
Stanislavskij, seguendo
lezioni opportunamente orientate presso la Star Rose Academy,
sotto la diretta guida di Claudia
KOLL formatasi presso la scuola di Susan Strasberg, figlia del
celebre Lee Strasberg, prestigioso direttore dell’Actor’s Studio
di New York.
Francesco Vuturo
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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L’evento si è svolto anche quest’anno presso il casale “La Coccinella” lo scorso 7 ottobre
“IL SENSO DELLA VITA”: SERATA DI BENEFICENZA
Il dottor Coletta: “È attivo presso la ASL di via Giustiniano un centro Alzheimer e Parkinson”
LA DOTTORESSA AIMATI DÀ APPUNTAMENTO A SABATO 22 OTTOBRE PRESSO IL
POLIAMBULATORIO ASL DI APRILIA PER IL CONVEGNO “TUTELA DELLA DISABILITÀ”
di Veronica Alessandrini
Un’altra edizione ben riuscita
per l’annuale cena di beneficienza organizzata dall’associazione
apriliana “Il senso della vita”,
promotrice dell’evento e curato
dalla presidente dottoressa Marina Aimati . Anche quest’anno,
come quelli passati, l’evento si è
svolto presso il casale “La Coccinella”, sito in via dei Cinque
Archi, lo scorso venerdì 7 ottobre. A sostenere “Il senso della
vita” e la sua attività, anche altre
importanti associazioni del territorio: “La giostra dei colori”,
“Agpha”, “Come noi” e “Care
for life”. “Il senso della vita”, lo
ricordiamo, è un’associazione
fondata e composta da famiglie
con figli diversamente abili, che
fornisce sostegno e organizza
numerose iniziative, tra cui l’annuale serata di beneficienza con
riffa finale, un evento che ogni
anno si rivela un gran successo.
Tra i partecipanti alla serata: l’ex
direttore generale ASL LATINA
e attuale direttore generale del-
l’Azienda Ospedali Riuniti di
Ancona Michele Caporossi, il
dottor Belardino Rossi direttore
distretto 1 Aprilia-Cisterna, il dr.
Nicola Pellegrini direttore
amministrativo di Villa Silvana,
il dr. Siro Simeoni direttore sanitario di Villa Silvana, il neurologo ASL distretto 1 ApriliaCisterna Ernesto coletta. Questa
edizione 2016 si è aperta con la
lettura, da parte del dottor
Caporossi, del Mito della caver-
na, un passo della Repubblica di
Platone, collocato all’inizio del
libro VII, che propone la celebre
immagine della caverna come
rappresentazione della condizione umana. A seguire è intervenuta la presidente dell’associazione, la dottoressa Marina Aimati:
«Quello che noi possiamo fare,
oltre ad eventi di beneficienza
come questo, è cercare di essere
persone nel senso più nobile
della parola- poi ha aggiuntoDevo ringraziare di cuore il dottor Belardino Rossi, perché ha la
capacità di riuscire sempre a
capire le nostre necessità». È poi
intervenuto il dottor Coletta:
«Grazie all’Associazione abbiamo ampliato e perfezionato il
servizio istituzionale della ASL.
Dopo aver istituito il Centro per
le demenze, il solo atto medico
si è rivelato insufficiente. È stato
necessario inserire anche 2 psicologi e un assistente sociale,
tutti volontari. Ci siamo adoperati affinché ci fossero delle sovvenzioni per consentire loro di
proseguire con l’attività e tutto
ciò è stato possibile grazie
all’Associazione- poi ha
aggiunto- Approfitto dell’occasione per comunicare che è
attivo presso il Poliambulatorio ASL di via Giustiniano un
centro Alzheimer e Parkinson,
che serve come primo approccio su qualsiasi informazione
si voglia per affrontare queste
malattie, sia per i pazienti che
per i loro familiari». La collaborazione tra l’Associazione e
la ASL è molto stretta, poiché
essa svolge numerose attività
all’interno ed insieme all’Azienda Sanitaria Locale. Tra i
progetti annunciati dall’Aimati
per il periodo 2016-2017 spiccano la fisioterapia domiciliare e
la musicoterapia. Sono stati inoltre programmati un paio
eventi/incontri: un convegno
sulla tutela della disabilità il 22
ottobre presso la ASL di Aprilia
e un incontro sul tema “Nutrizione e disabilità” a gennaio
2017. «Il nostro obiettivo, perseguito tramite l’attività dell’Associazione, è quello di lasciare i
nostri figli sapendo che essi
sono amati, non tanto accuditi.
Perché la nostra domanda più
frequente è: chi gli darà un
bacio? Chi lo abbraccerà?» ha
esclamato l’Aimati con coinvolgimento, prima di passare alla
tradizionale riffa in chiusura
della serata.
Riportiamo qualche informazione utile circa l’Associazione.
Presidente Marina Aimati 349.69.03.152; sito internet
www.ilsensodellavita.org; email
associazione [email protected]; donazioni 5x1000 codice fiscale: 10282311009; coordinate bancarie: Banca di Credito
Cooperativo IBAN:
IT62C0869339300000000312257
Foto di gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle
PROFESSIONI di AIUTO
Patrizia di Franco
Una cascata di fili di rame le coprono
gli occhi accesi e ambrati, i piedi nudi
e scalzi, calpestano il pavimento di
legno scuro e tutto intorno si sente il
profumo di olii essenziali.
Un quadro alla parete raffigura un
leone con una grossa criniera al vento.
Il re della foresta è lì rinchiuso in una
cornice d’oro, con gli occhi verso il
cielo, appagato e sereno nella sua terra.
Anche lei, Patrizia, come quel leone,
si muove come se fosse a casa. Indos-
«Tutto quello che ci serve
per
essere felici noi lo
possediamo
già, da sempre;
mentre tanti se ne
dimenticano sprecando il
tempo per rincorrere
l’inutile, gli altri - i pochi lavorano
per non sciupare
l’essenziale”.
fezione. Mentre parla capisci pian
piano quello che lei ti vuole dire. Non
è semplice capire l’essenzialità delle
cose, privarle di luoghi comuni, di
frase già fatte, di pregiudizi. Lei, a
dispetto di tutto, l’ha compreso da
tempo. E’ una donna che sa ascoltare
aldilà delle parole. E conosce le donne.
Le loro fragilità. I loro corpi che desiderano perfetti, a volte, solo per sentirsi amate, accettate da questo mondo
che ci vuole tutti uguali. Questo è il
Dalla favola ChiccoDesiderioFelice di Cinzia de Angelis
Illustrazioni di Emanuela Casula
suo lavoro: restituire ad ogni donna la
sua bellezza, quella
che tiene dentro e
copre. Mentre tanti
altri appiccicano
alle donne improbabili
modelli
facendole apparire
delle
brutte
maschere di se
stesse, lei lavora
incessantemente
per lasciare emergere il meglio che
c’è in ognuno di
loro.
Per tanti la professione di estetista
consiste in una ceretta e in una pulizia
del viso. Invece è ascolto, preparazione, conoscenza e un’etica che non si
baratta. Ci vuole costanza e passione.
E tempo.
E rispetto delle persone. E forse ...
semplicemente ci vuole lei: una donna
che sa mescolare la leggerezza con la
profondità. Lei che del leone richiama
sa abiti semplici, di cotone morbido
che avvolgono il suo corpo e la fanno
apparire ai miei occhi leggera e
impalpabile come l’aria.
I suoni rilassanti di antiche campane
tibetane creano un’atmosfera di benessere e di calma e ti trascinano altrove,
in luoghi lontani. Eppure, siamo ad
Aprilia, a soli due passi dalla piazza
centrale. L’ambiente richiama l’essenzialità della natura; pietre e legno e
colori come l’ambra e il marrone si
mescolano alla luce gialla dell’oro. È
una festa per gli occhi, che sembrano
perdersi in questo ambiente ricco di
bellezza e di pace. Anche Patrizia è
bella. Delle lentiggini dispettose affiorano sulla sua pelle ancora scottata dal
sole e sembra quasi una bambina quando sorride. E lo fa spesso perché il suo
lavoro è la sua passione, da sempre.
Il lavoro di Patrizia racchiude serietà e
professionalità. Lavora in questo settore da quando era poco più di una bambina ma il suo entusiasmo, malgrado il
tempo, è sempre quello di un cuore
giovane, pronto ad emozionarsi e ad
aprirsi alla bellezza.
La bellezza per Patrizia non è racchiusa in un corpo asciutto, in un viso levigato, nella ricerca ossessiva della per-
la forza e la fierezza. Lei che avanza
lentamente nel cuore della gente con i
passi silenziosi di un felino. Lei che
mentre ti stende dello smalto sulle
unghie tinge di rosso un’anima incolore. Se io fossi un bambino direi che è
un po’ magica Patrizia. Ma lei non è
magica. E’ seria e molto preparata. E
poi sorride e chi sorride come lei non
sa fare del male.
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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Il mental Coach motivazionale Francesco De Silvestri, collabora con aziende, imprenditori, liberi professionisti, sportivi e privati
FELICI E VINCENTI IN OGNI SITUAZIONE
Come mai alcune persone
raggiungono sempre i loro
obiettivi e tante altre no?
Come sviluppare le qualita’ e
le capacita’ che sono dentro
di noi? Cosa fa la differenza
nella nostra vita? E’possibile
vivere ogni giorno felicemente?
Per dare una risposta a queste e
tante altre domande che ci
poniamo ogni giorno, e’ nato
AnimaMente.
AnimaMente, e’uno studio
professionale comodo ed accogliente che si trova ad Aprilia
nella centrale via Rossetti
n.11, dove il Mental coach
motivazionale Francesco De
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un cambiamento ed una trasformazione, che migliora ed
amplifica le potenzialita’ che
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per andare in direzione di qualcosa che sia realmente tuo. Il
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Coaching individuali, imparerai a rafforzare la fiducia in te
stesso e ad abbandonare cio’
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controllo della tua vita.
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vita ogni tipo di problema.
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come e’ facile rimuovere definitivamente gli ostacoli che ti
impediscono di raggiungere la
felicita’ il benessere e la prosperita’. Da’ nuova linfa alla
tua mente con un percorso di
liti, incomprensioni e incomunicabilita’ Sii un vincente in
ogni situazione. Diventa una
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mondo……..il Tuo!!! Ricorda
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IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Due spettacoli per la raccolta fondi per la scuola di Amatrice
Il 5 novembre presso la chiesa Arcipretale di San Michele Arcangelo e il 6 novembre presso il Teatro Europa di Aprilia
Unico, grande evento in due serate il 05 novembre
presso la chiesa Arcipretale di San Michele Arcangelo e
il 06 novembre presso il Teatro Europa di Aprilia, finalizzato alla raccolta di fondi in favore della ricostruzione della scuola di Amatrice-Accumoli, colpita dal terremoto che ha scosso la terra del nostro amato Paese la
notte del 24 agosto scorso.
Titolo della manifestazione: “Il Buio e l’Arcobaleno –
Un Ponte verso la Speranza”. Ad organizzarlo è l’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli”, in collaborazione
con le Associazioni “Noi, i libri e…”, “Le Grand Jeté”,
l’Associazione Culturale “Marco Paniccia”, il coro degli
alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado, delle
classi quarte della Scuola Primaria – Plesso Montarelli e
dei Docenti dell’Istituto Comprensivo, i cori “Liberi
Cantores” e “San Pietro in Formis”, la corale “Savani“ di
Carpi ed altri artisti.
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che la ricostruzione di un territorio tanto provato dalla devastazione sia
una responsabilità civile di tutti i cittadini ed in tal senso,
gli artisti e coloro che stanno lavorando alla realizzazione dell’evento, lo faranno in forma assolutamente gratuita. E’ questo lo spirito che anima anche quanti stanno
collaborando con il loro prezioso contributo economico
alla realizzazione dello spettacolo.
La serata del 05 novembre (ore 20,30) prevede un concerto tenuto dalla Corale “Savani” di Carpi diretta dal
M° Giampaolo Violi, dal coro polifonico “Liberi Cantores” e dal coro di docenti e alunni dell’Istituto Comprensivo Pascoli diretti dal M° Rita Nuti.
Lo spettacolo del 06 novembre (ore 18,00)prevede due
distinte esibizioni canore e un musical scritto e diretto
dalla prof.ssa Maria Paola Pedditzi. In quella serata
saranno impegnati: la corale “Savani” di Carpi diretta dal
M° Giampaolo Violi, il coro polifonico di “San Pietro in
Formis” diretto dal M° Sonia Sette, il coro polifonico
“Liberi Cantores” insieme ai cori dell’Istituto Pascoli
(coro dei Docenti, coro delle voci bianche, coro delle
classi quarte della scuola primaria) diretti dal M° Rita
E’ nata una nuova realtà socio-culturale ad Aprilia:
L’ACCADEMIA FILARMONICA
DI APRILIA
In data 20/9/2016 si è costituita ad Aprilia l’Associazione
culturale musicale senza
scopo di lucro denominata:
“Accademia Filarmonica di
Aprilia”.L’Associazione è un
ente di diritto privato senza
fine di lucro ed ha lo scopo di
diffondere la cultura musicale,
promuovendo iniziative d’animazione ed educazione
musicale, dirette a sviluppare, nell’ambito principalmente del proprio territorio, la conoscenza dell’arte
musicale fra i cittadini. L’Associazione si propone di
attuare rassegne musicali ed artistiche in genere.
L’Associazione si propone, altresì, di dare vita ad una
scuola artistico-musicale, istruendo, in particolare,
giovani allievi, per divulgare la conoscenza della
musica in genere e per creare momenti di ritrovo e
aggregazione.L’Assemblea dei soci fondatori ha eletto presidente dell’Accademia il Sig. Enrico Bernardini, come vice-presidente il Sig. Alberto Cocola, come
segretario ed economo la Sig.ra Barbara Antonucci e
come Direttore Artistico il Prof. Stefano Catena.
L’Accademia Filarmonica di Aprilia è stata registrata
presso l’Agenzia delle Entrate e presso l’Albo Comunale delle Associazioni Sezione Cultura.
Coloro che fossero interessati ad avere più dettagliate
informazioni possono contattare il Direttore Artistico
prof. Catena o uno del direttivo al seguente indirizzo
mail: [email protected]
Nuti.Si esibiranno inoltre il soprano Maria Cristina Filosi accompagnata al pianoforte dal M° Michele Garolla e
le voci soliste Sara Berré, Marco Menta, Marco Palazzi,
Ilaria Visentin e Pietro di Natale.
La coreografia sarà curata da Annamaria Mulas; i balli
dalla docente di danza Nicoletta Ratini.
La realizzazione e il montaggio video del musical è
opera di Davide Zingaretti. Alla regia la prof.ssa Maria
Paola Pedditzi.
Il coordinamento della manifestazione è a cura della
prof.ssa Loredana Melgiovanni e della prof.ssa Lisiana
Brignone, il tutto sotto la direzione artistica del Dirigente Scolastico prof. Giorgio Giusfredi. Presenta la serata
del 06 novembre la sig.ra Anna Pugliese, docente presso
l’Istituto Pascoli di Aprilia.
Hanno inoltre collaborato la Croce Rossa Italiana, la
Protezione Civile, l’Alfa.
Saranno invitati, oltre alle autorità cittadine, alle Associazioni e a quanti hanno contribuito fattivamente alla
realizzazione dell’evento, anche il Sindaco di Amatrice e
il Dirigente Scolastico della scuola di Amatrice alla
quale, nel corso della serata, verrà donato un mosaico
realizzato dall’Associazione Culturale “Marco Paniccia”. L’opera, pur originandosi in un frangente denso di
dolore e disperazione, si pone come invito alla speranza
che mai tramonta nel cuore dell’uomo, come auspicio di
rinascita del territorio e della stessa vita. Simbolo del
dramma consumatosi nell’improvviso fragore del ruggi-
to della Terra è un
orologio,
quello
stesso che ha scoccato il suo ultimo
rintocco alle 03,37
di quella terribile
notte del 24 agosto.
Emblema della rinascita sempiterna e
della vita che non
tramonta malgrado
l’orrenda tragedia,
sono le spighe di
grano intese come
segno di speranza e
di futuro, emblema
della primavera e
della natura che,
risvegliandosi,
trionfa sul buio e
sull’immobilità del
gelo invernale quindi, per traslato, sulla
stessa morte. Il sole che torna ad accarezzare la terra con
i suoi caldi raggi, è messaggero di positività e vita, torna
a brillare in un cielo sereno e invita a guardare avanti
senza tuttavia dimenticare tutte le care vite che erano e
che non saranno più.
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
IL SIGNIFICATO DEL
LAMENTO
Mi chiamo Roberto, e da sempre
mi sono trovato invischiato in
situazioni in cui la gente mi cerca
per lamentarsi di qualcosa. Alcune
volte anch’io lo faccio, ma gli altri
esagerano in una maniera incontrollabile. I miei amici, ad esempio, mi cercano soprattutto quando si devono lamentare di qualcosa, perché sanno che io sto lì ad
ascoltarli. Mi accorgo, però, che
tutti i miei consigli, anche se all’inizio mi fanno credere che li
accettano, puntualmente non li
considerano affatto. Mi domando,
ma perché mi chiedete cosa fare,
se poi fate di testa vostra! Allora
mi sono reso conto che si lamentano non per risolvere, ma per
farlo e basta. Io vorrei capire da
dove nasce questo comportamento che tutti gli italiani, specialmente in questo periodo, stanno
adottando. Tutti ci lamentiamo,
ma tutto rimane come sempre. Ma
perché ci lamentiamo, e a che
cosa serve poi se le cose non cambiano?
ROBERTO
Quasi tutte le persone si lamentano, solo che non ce ne rendiamo
conto se non in circostanze particolari della nostra vita. Ogni giorno capita di ascoltare una o più
persone che si lamentano di quello che non va nel mondo, negli
altri e a volte anche in se stesse.
D’altra parte chi vuole lamentarsi
non ha che l’imbarazzo della scelta. La realtà ci offre infinite occasioni e argomenti sui quali esercitare la nostra voglia e capacità di
lamentarci. Ma ci sono due verità
che non possiamo ignorare:
lamentarci non cambia le cose di
cui ci lamentiamo. Dopo averlo
fatto o aver ascoltato le lamentazioni degli altri ci sentiamo peggio di prima. Ma se è così perché
continuiamo a lamentarci quando
qualcosa non va? E perché ci
esponiamo alle lamentele degli
altri senza sottrarci a qualcosa che
tra pochi secondi ci farà stare peggio? All’inizio della vita il solo
modo che avevamo per ottenere
attenzione, sostegno, soddisfazione ai nostri bisogni era il pianto. A
nessun neonato verrebbe in mente
di chiedere di essere nutrito con
una bella risata. Il nostro innato
istinto di sopravvivenza ci porta a
reagire ai nostri bisogni piangendo perché, quasi sempre, qualcuno si prenderà cura di noi e farà
qualcosa per farci stare meglio.
Appena sviluppata la capacità di
parlare, il pianto si trasforma in
parole lamentose e cominciamo a
esprimere tutto quello che non va,
che non ci piace, che ci disturba o
ci fa soffrire, sempre convinti che
funzionerà ancora, ma andando
avanti nella vita il meccanismo
funziona sempre meno. Da adulti
è sempre più difficile avere figure
di accudimento, e gli ambienti
dove si possono trovare attenzioni
sono la famiglia, l’ambiente di
lavoro, la società intera e naturalmente la nostra sfera spirituale.
Ma questa volta anche se il risultato non arriva, non è facile cambiare attitudine perché la nostra
mente spera sempre in quel successo magico che era capace di
ottenere, con il lamento, l’oggetto
desiderato anche se la strategia di
sopravvivenza adottata a quel
tempo oggi non funziona più.
Cosa puoi fare dunque? Il primo
passo è quello di diventare consapevoli di come funziona la nostra
mente e di come reagisce al nostro
inconscio davanti a un problema o
un ostacolo. L’inconscio si attiva
automaticamente davanti a situazioni in cui il lamento ci porta ad
un vantaggio secondario, quello di
ottenere l’oggetto desiderato, ma
lo facciamo anche se non funziona in quel momento, perché? Perché l’inconscio non ragiona, non è
la mente logica e razionale, esso si
attiva e basta, fino a quando si
riesce a diventare consapevoli e
notare che il lamento non dà la
possibilità di controllare la propria vita, e prendere le decisioni
più giuste. Una cosa molto importante da mettere in pratica è che
quando ci si rende conto che si sta
cominciando a lamentarsi di qualcosa, è quella chiedersi se ci va di
stare peggio tra pochi istanti; perché è questo quello che provocherà il lamento dopo la brevissima
soddisfazione dello sfogo che ci
siamo concessi. E’ importante evitare le persone che si lamentano e
che ci usano per scaricare la loro
insoddisfazione. Passare all’azione prima che pensieri e parole
negativi prendano il sopravvento
sulla nostra mente, e cercare di
risolvere qualunque cosa si possa
fare per risolvere concretamente
ciò di cui ci si lamenta, è sicuramente l’atteggiamento più giusto
per indirizzare la propria energia
sulle azioni, piuttosto che sui pensieri o sulle parole. Cominci a
pensare a se stesso, signor Carlo,
come ad una persona positiva,
creativa, costruttiva, capace di
assumersi le proprie responsabilità e prendere in mano il proprio
destino. Chi si lamenta in genere
non vuole prendersi alcuna
responsabilità. E se non c’è una
soluzione immediata ai problemi
di cui si sta lamentando, sicuramente con questo atteggiamento
creerà una migliore condizione
interiore per se stesso e per gli
altri. Ne beneficerà la tua salute e
le
relazioni
interpersonali.
Lamentarsi crea nel nostro organismo una reazione biochimica tossica, che ha un’influenza negativa
persino sul sistema immunitario.
Inoltre le persone lamentose attirano persone lamentose che vanno
ad innescare un processo automatico di reazione a catena che produce malessere fisico e mentale,
senza che il soggetto riesca ad
accorgersene nell’immediato. L’ascolto del lamento altrui produce
un senso di benessere iniziale che
sta a significare la svalorizzazione
che l’altro fa di se stesso in riferimento agli altri. In quel momento
chi ascolta può percepirsi migliore del suo interlocutore o di chi
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esso stia parlando. Dopo un po’,
però, si renderà conto di essere
stato assorbito talmente tanto, che
da quel lamento avrà perso il
senso del discorso iniziale percependosi fuori luogo e senza argomentazioni o risposte. Quando
questo accade vuol dire che la
persona sta assorbendo ogni
vostra energia e che voi siete
caduti in trappola. Bene, l’unica
cosa da fare è di allontanarsi con
una scusa, ma fatelo immediatamente.
TENDIAMO PIU’ AD AMARE
O AD ESSERE AMATI?
Ho 40 anni e mi sento un ragazzo,
ed ho tanta voglia di amare e di
essere amato. Sono single perché
non riesco a fermarmi su nessuna
ragazza. Questo mio atteggiamento me lo porto dietro fin da ragazzo, non riesco ad amare solo una
donna, perché quando credo di
aver trovato quella giusta mi innamoro di un’altra. A volte amo due
donne contemporaneamente e
provo soddisfazione quando loro
sono gelose di me. Le donne con
cui mi metto sono sempre gelose
di me, e questo mi dà un senso di
soddisfazione, però a volte provo
anche tanto fastidio perché non si
fa altro che litigare, e poi finisce
che le lascio o mi faccio lasciare.
Quello che vorrei chiederle è perché mi piace fare così con le
donne, in fondo anch’io vorrei
crearmi una famiglia, ma non ce
la faccio a cambiare. Non nego
che a volte invidio alcuni miei
amici che hanno moglie e figli e si
sentono appagati. Grazie
FABRIZIO
L’amore percepito come considerazione, ammirazione, consenso,
accettazione…ecc. è fondamentale per creare, nell’individuo, un
normale ed equilibrato stato emotivo. Tutto ciò che investiamo del
nostro amore tende, poi, a tornare
indietro. Se noi immaginiamo un
boomerang, sappiamo che la sua
particolarità è quella di ritornare
indietro, così è l’amore; ogni volta
che lo lanciamo verso qualcosa o
qualcuno, esso ritorna indietro.
Possiamo dire che l’intenzione ad
amare è uguale a quella di essere
amati, né di più, né di meno. Il suo
bisogno di essere amato, Fabrizio,
equivale al suo bisogno di amare,
e questo “gioco” che porta avanti
da tempo ha creato in lei una sorta
di “dipendenza affettiva” dalla
quale non riesce a venirne fuori.
Questa dipendenza le impedisce
di soddisfare appieno altri bisogni, quelli di avere una famiglia e
dei figli. Quando in un individuo
vengono soddisfatti almeno tre
dei sei bisogni fondamentali, si
crea dipendenza verso un determinato tipo di comportamento. I
bisogni fondamentali sono: Sicurezza, varietà, importanza, legame,crescita e contributo. Nel suo
caso vengono soddisfatti i bisogni
di varietà, di legame e di sicurezza. Di varietà perché cambiando
donna non cade nella monotonia
del matrimonio, di legame perché
comunque si unisce ad una donna
e di sicurezza perché il ripetersi di
quel comportamento non la allontana dalla sua zona di confort,
cioè da quel modo di fare che
conosce molto bene e che la rende
più sicuro. Questo atteggiamento,
quindi, le dà soddisfazione, ma
non la appaga e l’unico modo per
venirne fuori è volerlo veramente,
ma come si fa? Scriva su di un
foglio i pro e i contro dell’essere
single e i pro e i contro del matrimonio, poi cerchi di creare in
modo volontario una dipendenza
verso ciò che vuole fare. Se per
esempio si accorgesse che il
matrimonio contiene dei pro, ma
non soddisfa il bisogno di varietà,
ma solo quello di amore e di legame, potrà soddisfare il bisogno di
varietà creando con l’eventuale
moglie, mille strategie affettive,
mille modi di amare e di donarsi,
sfuggendo così alla monotonia
della monogamia. Ci provi, non
costa molta fatica!
scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via Mozart
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IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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S OS CRE S CITA
E DU CA ZIONE FA MIGL IA e S CU OL A
Quando nasce un fratellino
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Davide è felice. La mamma
e il papà gli hanno appena
detto che tra poco avrà un
fratellino.
Davide ha quattro anni ed è
perplesso. Gli dicono che per
ora è dentro la pancia … Un
po’ inquietante, sembrerebbero comunicare gli occhi grandi di Davide: vorrebbe sapere
come ci è arrivato là, dentro
la pancia di mamma. Ma il
papà sembra aver sentito i
suoi pensieri e, prontamente,
gli dice che anche lui prima
di nascere stava lì dentro.
E allora Davide, ne avrebbe
un’altra di domanda: “come
si esce dalla pancia di
mamma?”, “e perché un fratellino, non gli basto io? “Ma
stavolta né la mamma né il
papà colgono i suoi pensieri,
perché la cena è pronta e si
va a mangiare.
La nascita di un fratellino
rappresenta un momento
molto delicato per tutta la
famiglia.
Quando si diventa genitori
per la prima volta si deve fare
i conti con l’accettazione di
un nuovo ruolo, con la rivoluzione dei tempi e dello stile di
vita: una nuova rivoluzione
copernicana con al centro non
più noi stessi ma il bambino.
La nascita del secondo, per
questi aspetti non ci coglie
impreparati: si conoscono già
le notti insonni, i piccoli
doloretti dopo aver partorito;
si è appreso come accudire un
bambino e come gestire le
relazioni familiari.
La nascita del secondo comporta un’ulteriore adattamento della famiglia: è
necessario accudire e prestare attenzione al primo, prepararlo all’evento e dedicargli
lo spazio necessario affinché
non si senta escluso.
Quando il primogenito
nasce ha uno spazio, sia fisico che psicologico enorme e
tutto suo. E’ accolto come
un piccolo sovrano e tante
delle nostre attenzioni sono
rivolte a lui. Il secondo
bambino, anche contro la
nostra volontà e impegno,
sposterà necessariamente il
cono di luce, rubandogli la
scena. E, in fondo, è giusto
così. E’ una gioia grande che
non va repressa.
Una reazione di gelosia è
assolutamente normale ed è
bene che non venga né negata
e né punita.
Il fratello maggiore potrebbe,
in certi momenti, sentirsi
escluso temendo di perdere
l’amore di mamma e di papà.
Per questo è bene rassicurare
il bambino e non temere le
sue reazioni anche se non
sono quelle che a volte noi
genitori vorremmo.
Intanto ci sono alcuni
momenti a cui va prestata
attenzione; uno di questi è il
parto. Anche se si tratta di
pochi giorni, per alcuni bambini è difficile stare lontani
dalla mamma.
È bene, quindi, abituarlo
prima, con tempo, ai distacchi dalla mamma: qualche
ninna fuori casa con i nonni e
rafforzando il legame con il
papà.
Le poppate e le attenzioni
della mamma rappresentano
Nati a distanza l’uno
dall’altro, chi prima,
chi dopo non importa.
Sempre per mano
facendo capolino ogni
tanto l’uno nella vita
dell’altro; condividendo
gioie, sogni e paure…
un legame di nascita,
Fratelli, un legame
indissolubile.
ancora quei momenti esclusivi tra la mamma e il fratellino
che il bambino fa fatica a
viversi.
Cosa fare allora? Per primo,
bisogna coinvolgere il primogenito nella cura del più piccolo, permettergli di toccarlo,
di prenderlo in braccio,
ovviamente con le dovute
accortezze.
Il ruolo del papà in questo
momento si rivela molto
importante.
Mentre
la
mamma è impegnata, il papà
può regalarsi dei momenti
privilegiati ed esclusivi con il
primogenito: andare a “spasso” insieme, coccolare la
mamma comprandole dei
dolcetti, condividere le fastidiose commissioni dei primi
giorni! Crearsi un’alleanza
forte e intima che fa
sentire il
bambino
“grande”, il
“maggiore”
finalmente!
Piccoli gesti e piccole attenzioni. Non strafare, dunque!
A volte si è portati a “compensare” con regali frequenti,
azioni smisurate per il primogenito, i nostri inutili e dannosi sensi di colpa, come se
volessimo chiedergli scusa
per aver fatto nascere il fratellino!
Va bene un piccolo pensiero,
dei regalini ogni tanto; sarebbe più utile e più dolce per
tutta la famiglia sfogliare
qualche album e raccontargli
la sua storia, fargli vedere che
anche lui è stato accolto e
amato allo stesso modo del
fratello.
I bambini si illuminano quando sentono raccontare di sé, e
si sentono profondamente
rassicurati vedendo che l’amore che proviamo per loro è
intatto e in salvo.
L’amore non è qualcosa che
si consuma. L’amore è qualcosa che si espande, come
l’aria. Ce n’è per tutti. Se un
bambino lo impara in famiglia, lo avrà appreso per
sempre.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
OMICIDIO STRADALE…..QUALI RISCHI
Lo Pinto Marcello, Broker di Assicurazione oggi vuole parlare di un rischio
particolarmente sottovalutato dalla
clientela, il rischio di non disporre di
adeguate risorse economiche per tutelale i propri diritti. Invero, nel processo
civile esiste la possibilità di vedersi
riconoscere anche le spese anticipate
per la controversia, nel procedimento
penale la controparte è lo stato e non è
previsto alcun indennizzo o refusione
da parte dello Stesso per “imputazione
ingiusta”. Ogni cittadino è esposto a
tale rischio giornalmente, per chi poi
esercita un’attività questo rischio è elevato all’ennesima potenza (infortuni
sul lavoro, reati tributari, inquinamento
ambientale, ecc…). Ho deciso allora di
parlarvi di come questo rischio possa
bussare in qualunque momento alla
nostra porta., è per far ciò vi parlerò del
reato di omicidio stradale. Si è chiesto
a gran voce l’introduzione di una legge
sull’omicidio stradale, ed a marzo 2016
questo corretto desiderio di giustizia è
stato realizzato, con l’introduzione dei
nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali (legge n. 41 del 25
marzo 2016), con il quale il legislatore
ha voluto rendere giustizia alle vittime
della strada e soprattutto ai loro congiunti. Per l’omicidio colposo aggravato l’arresto è obbligatorio in flagranza
di reato, la prova dello stato di alterazione da alcool o altre droghe, sono
presupposto per le ipotesi aggravate di
reato. I valori possono scattare anche
assumendo farmaci a base di alcool, lo
ha affermato la Corte di Cassazione,
sez. IV Penale, sentenza 14 luglio – 11
settembre 2015, n. 36887. Le nuove
disposizioni hanno inasprito pesantemente le sanzioni per comportamenti
pericolosi alla guida, con un importante aumento degli anni di detenzione ed
il rischio di revoca della patente fino a
trent’anni. Sono previste aggravanti in
caso di omicidio plurimo (fino a 18
anni), fuga, guida senza patente o con
auto non assicurata. L’omicidio stradale non riguarda solo gli incidenti
provocati dalla guida in stato di
ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze
stupefacenti, infatti la normativa prevede la reclusione fino a tre anni
anche per guida a velocità doppia o
superiore di 50 km/h rispetto al consentito; circolazione contromano,
inversione pericolosa, se a seguito di
ciò si provocano lesioni gravi. Punire i
pirati della strada è doveroso, ma,
potremmo nostro malgrado ritrovarci
coinvolti in tali eventi anche per delle
distrazioni, ecco perché diventa ancora
più importante viaggiare tutelati e
garantirsi un’adeguata assistenza legale
e peritale in caso di procedimento
penale a proprio carico. Le polizze di
Tutela legale penale , servono a pagare i costi di difesa per procedimenti
penali a carico dei soggetti assicurati; comprese le perizie e accertamenti tecnici in caso di incidente stradale; “periti e consulenti tecnici specializzati diventano fondamentali, e grazie a
indagini, accertamenti e consulenze
tecniche, possono provare la presenza
di un concorso di colpa, l’assenza di
condotte pericolose, o anche soltanto
un’entità lieve o non gravissima della
lesione causata a terzi, al fine di una
riduzione delle pene applicate dal giudice (con sconti anche di metà della
pena!).Inoltre i collaboratori delle
aziende con mansioni di guida su strada rischiano spesso di essere coinvolti
in procedimenti di natura legale, in Italia o all’estero, di vedersi sospeso il
documento di guida a seguito di un
incidente stradale o delle violazioni di
alcune norme del Codice della Strada.
Ciò grava anche sull’azienda che
potrebbe aver necessità di assistenza
per operare l’eventuale dissequestro del
Giorni Felici
OGNI ANNO È COME UN LIBRO CON 365
PAGINE VUOTE..FA DI OGNI GIORNO IL
TUO CAPOLAVORO..AUGURI DA MAMMA
,PAPÀ E KEVIN
veicolo o per l’opposizione contro le
sanzioni amministrative. Tali coperture
non sono particolarmente onerose, per i
miei clienti consiglio compagnie specializzate che esercitano esclusivamente tale rischio, ed i costi, ad esempio per
un privato, sono inferiori a € 40 annui.
LOPINTOBROKER ricerca e monitora
il mercato assicurativo per reperire le
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MARIA E BENITO (25 Ottobre e 10 Novembre)
Tanti Auguri di Buon compleanno dai vostri figli, nipoti e generi!!!
Vi vogliamo un mondo di bene!!!
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
pagina 39
Fogolar Furlan
dei veri amici
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori, le qualità
migliori di noi apriliani semplici
stanno nascoste, come i semi
celati all’interno di una zucca.
Si la zucca questo emblema
della brevità della vita e della
felicità, in quanto la nostra vita
come la zucca, in un brevissimo
spazio di tempo diventa altissima e con la stessa rapidità perde
vigore e cade a terra.
Pensate che quest’ortaggio era
conosciuto e coltivato già dai
popoli più antichi come gli
Egizi, i Romani, gli Arabi e i
Greci.
Cari amici, la zucca inizialmente
è stata usata per sfamare il popolo contadino, ma poi col passare
del tempo ne ha ricavato sapientemente ricette prelibate.
Questo popolo contadino si
accorse, infatti, che la sua polpa,
diventava ottima se preparata
con condimenti e aromi giusti,
tantè che oggi si cucina in svariati modi, si può utilizzare per
realizzare un primo o un secondo piatto e perché no anche un
dolce.
L’ origine del suo nome potrebbe
derivare dal latino cocutia che
significa testa; nel tempo il suo
significato prima di arrivare al
nome attuale zucca è stato trasformato da cocuzza a cozucca.
Cari amici, ad Aprilia, da qualche anno il terzo fine settimana
di settembre, ha luogo la Festa
della Zucca, una manifestazione
quasi unica per la sua maniera
un pò goliardica di interpretare
questa tradizione Friulana nella
Terra pontina.
Nata quasi per caso, oggi è una
rievocazione della tradizione
contadina che si tiene in città,
durante la quale sbucano come
per incanto, come usciti da una
fiaba o, se si preferisce, da un
libro di storia cittadina, nobildonne e cavalieri friulani, come i
Cotterli, i Mardero, insieme ai
membri del Fogolar Furlan, i terribili apriliani.
Cari amici lettori, al centro di
tutta questa festa di Settembre
del Fogolar Furlan c’è sua maestà la zucca.
Zucche dappertutto nel menù
della festa: zucche condite in
ogni salsa, in grado di soddisfare anche il palato più curioso ed
esigente.
Tutto questo fino all’imbrunire
di una giornata senza pari: l’arrivo delle tenebre non fa altro che
dare un ulteriore tocco di antico
fascino che questa manifestazione ha contribuito a far riscoprire
ed apprezzare nella nostra città.
Il tutto grazie all’opera preziosa
di questa associazione e del suo
decano Romano Cotterli.
Cari amici, i friulani, come li ho
conosciuto io, sono fatti di
ghisa, uomini che guardano al
futuro sempre con cautela, perchè sanno che il futuro è un
tempo nel quale dorme l’ignoto,
per questo loro fanno progetti a
breve termine.
Loro iniziano la giornata ripartendo da zero, o meglio, da quello che resta del giorno prima,
“Non ci sono innocenti”
Si è svolta in un clima di forte concentrazione la
presentazione del libro “Non ci sono innocenti”
edito da Ar 2016 con la presenza delle autrici
Anna K. Valerio e Silvia Valerio, sabato 8 ottobre presso la Sala Ragazzi della Biblioteca
Comunale di Aprilia. L’eterogeneo pubblico
intervenuto ha particolarmente apprezzato gli
interventi, e allo stesso tempo dimostrato fattivamente interesse nell’avvicinarsi alla cosiddetta letteratura “non conforme”. E’ stato sottoli-
Le autrici Anna K. Valerio e Silvia Valerio e Emanuele Campilongo
neato come tale opera abbia necessitato di una genesi di ben cinque anni, sia
per il reperimento delle informazioni – frutto dei colloqui di Anna Valerio con
Giovanni Ventura – che per la messa a punto della stessa che, come tutte le
opere a quattro mani, si è cercato attraverso diverse stesure di rendere il più
possibile armonica e che non facesse trasparire al lettore la penna dell’una o
dell’altra delle autrici. Le autrici nei loro interventi hanno rivendicato la
necessità di raccontare in maniera veritiera e per nulla apologetica, uno spaccato importante della storia italiana inquinato da pennivendoli al soldo dello
status quo per troppo tempo. Le gesta del sodalizio guidato dalla figura di
Giulio l’Autocrate (Franco Giorgio Freda) sono state raccontate con passione, tormento e senza sconti. Un soldato politico mosso da passione, volontà
e determinazione, virtù tanto mancanti in questa società globalizzata ma che
è sempre più alienante. Il tentativo politicamente ardito e culturalmente arduo
di unire nella lotta per il sovvertimento del sistema “dell’Italietta del boom
economico”, sia la sinistra estrema che la destra più dura, nel pieno della
rivolta studentesca e delle rivendicazioni sindacali, è la missione verso la
quale il gruppo dell’Autocrate si muove. Il breve orizzonte temporale dell’opera – tranne un paio di salti indietro di circa vent’anni – è quello che sfocerà nel ’68 e successivamente negli “anni di piombo”, evidenziando come
mentre la gran parte della sinistra politica e culturale inneggiava alla rivoluzione senza però passare a mettere in pratica nulla. Evidentemente, qualcuno ha inteso la “rivoluzione” come semplice sostituzione di una classe dirigente con un’altra, con tutto ciò che ha comportato fino ai giorni nostri. “Non
ci sono innocenti” non è un libro come gli altri, brucia di passione, ardimento e polvere da sparo. Siamo contenti che sia stato gradito e soprattutto che
gli intervenuti abbiano compreso il nostro impegno di “milizia culturale” e
politica. Continueremo senza fretta ma senza tregua consci che di strada c’è
n’è ancora tantissima da fare.
sono dei grandi lavoratori ma
pure degli irriducibili gaudenti,
gustano la vita in ogni minuto
libero, per questo sono amanti
della buona compagnia, instancabili conversatori, hanno il
senso dell’amicizia. La generosità è il loro pane. Altruisti fino
al sacrifico e quando occorre
sono sempre in prima linea. Dei
veri amici.
Cari amici lettori la festa della
zucca del Fogolar Furlan è stata
una grande Festa e sono sicuro
che ne seguiranno altre…, come
sono sicuro che il Fogolar non si
fermerà a questa, perché una
giornata così divertente, insieme
a tanti amici apriliani e non,
erano in 150, non si dimentica e
per questo si ripeterà fino a
diventare tradizione. Una tradizione dei figli di Aprilia.
Cari amici, nella nostra società
apriliana tumultuosa, dove
viviamo nella spasmodica attesa
del nuovo evento, di quello che
accadrà domani, dell’ultima
novità, sembra non esserci più
tempo per ricordare.
Eppure ricordare questi momenti cittadini belli è un’attività del
cuore e della mente che ci restituisce serenità, allegria, pace.
Mi piace quindi, scrivere della
festa del Fogolar, per condividere i momenti cittadini più belli
con coloro che mi leggeranno
anche se erano là a divertirsi.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
LA NUOVA STAGIONE DEL WELFARE DEL LAZIO E
DELL’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
Le Case della salute come “driver” dell’innovazione nell’assistenza
sociosanitaria e luoghi di innovazione sociale con il terzo settore
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Care lettrici e lettori,
molte cose stanno cambiando
nella sanità e nel welfare del
Lazio. Assistiamo già in questi
ultimi tempi ad una serie di cambiamenti nell’organizzazione dei
servizi: da una parte è stata
approvata la Legge regionale di
riforma del Sistema Integrato
degli Interventi e dei Servizi
Sociali, dall’altra è stata annunciata l’apertura sul territorio
regionale delle Case della Salute
– ne sono previste una per ogni
distretto con il rilancio della
medicina territoriale ed il funzionamento dei tavoli di partecipazione per facilitare il dialogo
con i cittadini e le loro istituzioni. Tutto questo dovrebbe permettere anche al Lazio, come già
attuato con successo in Toscana,
Emilia Romagna e Marche, di
realizzare una vera integrazione
dei servizi sanitari e di quelli
sociali, nell’interesse del cittadino, soprattutto di chi soffre di
malattie croniche o rare, disabilità, fragilità. Pochi cittadini
sanno però che cosa sono le case
della salute e che cosa offrono,
ad esempio, o che cosa cambia
per quanto riguarda l’integrazione sociosanitaria. Per questo ve
ne faccio una breve presentazione. La prima Casa della Salute è
stata aperta a Sezze e ora comincia a diventare realtà quel pro-
cesso di integrazione tra sociale
e sanitario che finora, per addetti ai lavori e cittadini, è sempre
e soltanto rimasto sulla carta e
che ha visto il Lazio tra le regioni meno virtuose d’Italia. Il
nuovo modello di welfare che si
sta costruendo per la nostra
Regione vuole essere innanzitutto più vicino ai cittadini e ai
territori e farsi carico dei bisogni
delle persone nella loro globalità: bisogni di salute, di inclusione sociale, di maggiore qualità
della vita. La Casa della salute è
da intendersi come la sede pubblica dove trovano allocazione,
in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi
gli ambulatori di Medicina
Generale e Specialistica ambulatoriale, e sociali, per una determinata e programmata porzione
di popolazione. Saranno l’alternativa alle file in Pronto soccorso, uno strumento per combattere l’impoverimento della sanità a
seguito delle chiusure di reparti,
servizi e ospedali, avvenute in
questi anni, oltre all’integrazione con i servizi sociali. Le famiglie riceveranno, infatti, assistenza in un solo posto, senza
dover bussare a mille porte
diverse, come accade ancora
oggi, essendo, la Casa della
salute, un modello che si adatta
alle caratteristiche del territorio
e non il contrario. La mision : il
cittadino al centro. Il modello
assistenziale delle “Case della
Salute” esemplifica proprio questo sforzo programmatorio, progettuale e culturale. La mission
delle Case della Salute è innanzitutto quella di offrire accoglienza ai cittadini e orientarli
verso i servizi sanitari e socio
sanitari necessari rispetto al
bisogno presentato, offrire assistenza sanitaria di primo livello
per problemi ambulatoriali
urgenti di competenza e di pertinenza del medico di medicina
generale, offrire la possibilità di
completare i principali percorsi
diagnostici che non necessitano
del livello assistenziale ospedaliero e gestire le patologie croniche attraverso l’integrazione dell’assistenza primaria con i servizi specialistici presenti sul territorio. Come l’ospedale è riferimento per la patologia acuta,
così la Casa della Salute vuole
essere la risposta concreta e
facilmente identificabile sia per i
professionisti che, in maniera
integrata, lavorano sulla patologia cronica e sull’intercettazione
del bisogno territoriale, sia per i
pazienti che, sul territorio, possono identificare dei luoghi certi
di riferimento per l’assistenza
primaria. Insieme agli studi di
medicina generale, alle farmacie, ai poliambulatori e ai presidi ospedalieri, la Casa della
Salute è uno dei nodi della rete
sociosanitaria territoriale con cui
si sta costruendo il nuovo
modello di sanità nel Lazio e di
integrazione
socio-sanitaria.
Una risposta concreta, competente e adeguata ai diversi bisogni di assistenza. Tutti potranno
rivolgersi alla Casa della Salute
come porta di accesso unificata
al Sistema Sanitario Regionale.
Tutte le strutture del Sistema
Sanitario Regionale saranno
in Rete con le Case della Salute, per poter fornire, nel minor
tempo possibile, la risposta
adeguata a ogni singola necessità. Le Case della Salute non
saranno tutte uguali, ma si
baseranno su un modello flessibile, capace di adattarsi alle
caratteristiche delle diverse
realtà territoriali. L’obiettivo è
quello di passare da un modello di “medicina d’attesa” dove
il bisogno si trasforma in
domanda, ad una “sanità d’iniziativa”. Le Case della Salute, grazie anche al sostegno
del Terzo settore, diventeranno
poi luoghi di innovazione e di
progettazione sociale condivisa
con i territori, e saranno il motore di una sanità e di un welfare
più solidale e accogliente. Con
questo nuovo sistema il protagonismo delle associazioni e del
mondo della cooperazione e del
volontariato sarà fondamentale
per arricchire di competenze e
socialità l’offerta dei servizi ai
cittadini. COME FUNZIONA:
Le Case della Salute sono presidi territoriali aperti almeno 12
ore al giorno, dalle 8,00 alle
20,00, dove si trovano in uno
stesso spazio fisico i servizi che
erogano prestazioni sanitarie e
sociali. Il Punto Unico di Accesso (PUA) presente in ogni Casa
della Salute è lo strumento a disposizione dei cittadini per l’accesso alla rete dei servizi e la
presa in carico della domanda.
Elementi caratterizzanti della
Casa della Salute sono la promo-
zione dei percorsi di cura per le
patologie croniche (Diabete,
Scompenso Cardiaco, Ipertensione, Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva) che assorbono
una elevata quantità di risorse
dal Servizio Sanitario regionale.
Si favorisce inoltre l’approccio
multiprofessionale e multidisciplinare degli operatori (medici
di medicina generale, medici
specialisti, professioni sanitarie), in collegamento con gli altri
servizi territoriali e l’ospedale.
A questo punto si aprono riflessioni che affronteremo via via
nel nostro spazio di approfondimento su queste domande: Il
nuovo corso del welfare nel
Lazio va effettivamente incontro
alle esigenze dei cittadini? Qual
è stato e qual è il ruolo del
volontariato in tutto questo? In
che modo il III Settore può collaborare con le istituzioni sociosanitarie per rispondere ai bisogni dei cittadini?
Ambulatorio d’Infertilita’ di coppia e prevenzione della Fertilita’ a “Villa Silvana”
Il problema dell’infertilità di coppia rappresenta oggi una questione sociale
Circa il 15% della popolazione ha problemi di fertilità
Numerose e di diversa natura sono le
cause, e una stima di queste, che consenta una distribuzione precisa tra i
due sessi, non è facilmente calcolabile. I dati reali provengono dal Registro Nazionale della Procreazione
Medicalmente Assistita.
Secondo i dati Istat 2013 del Ministero della Salute, la distribuzione delle
cause d’infertilità di coppia è calcolata
Collocando tali percentuali nella realtà socio-culturale di oggi, indipendentemente dalla patologia, non deve
essere trascurato il ruolo svolto da un
errrato stile di vita, l’uso di droghe,
l’abuso di alcool, il fumo, le condizioni lavorative, malattie sessualmente trasmesse, l’inquinamento. Al di là
delle problematiche mediche e patologiche, fondamentale rimane l’età
della ricerca della prima gravidanza.
La precarietà del lavoro spinge sempre più coppie di giovani a posticipare l’appuntamento con la nascita di
un figlio. Un tale ritardo o rinvio,
spesso verso i 35/38/40 anni aumenta
il tasso di infertilità femminile e
maschile dovuto, soprattutto, a una
ridotta qualità ovocitaria e spermati-
ca. Allora si ricorre alle tecniche di
procreazione tecnica assistita che
hanno una certa percentuale di successo sotto i 35 anni, mentre diminuisco da quella data in poi.
Presso la Casa di Cura Villa Silvana
di Aprilia, apre l’ambulatorio d’Infertilità di Coppia e prevenzione
della fertilità
per consentire una diagnosi precoce,
un accesso piu rapido alle strutture di
procreazione medicalmente assistita
ma soprattutto per offrire un’assistenza specialistica a 360° alle coppie
che lo richiedono.
Un equipe esperta di medici e professionisti specializzata nel campo
della fertilità presteranno la loro
assistenza nella diagnosi, terapia
dell’infertilità femminile maschile e
di coppia:
DOTT.SSA VALENTINA BERLINGHIERI (GINECOLOGA)
DOTT. MAURIZIO LATINI (
ANDROLOGO)
DOTT. PASQUALE GALETTA
(RESPONSABILE LABORATORIO ANALISI)
DOTT.SSA FRANCESCA GAROFALO (PSICOLOGA)
Per informazioni e prenotazioni
rivolgersi al numero 06/921406510
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
pagina 41
L’AVVOCATO RISPONDE
Richiesta per l’assegno divorzile
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
mi chiamo Laura e sono divorziata ormai da circa cinque
anni. Al momento del divorzio,
non avendo reddito, il Giudice
mi ha riconosciuto il diritto ad
un assegno di mantenimento, a
carico del mio ex marito, che
invece, godeva di un buon reddito.Sei mesi fa, per mia fortuna
sono riuscita a trovare un lavoro
che mi impegna per quattro ore
al giorno e mi permette di integrare l’assegno che percepisco,
dato che solo con quello non
riuscivo ad arrivare a fine mese.
Non appena è venuto a saperlo
il mio ex marito ha immediatamente fatto istanza al Giudice
per la totale revoca dell’assegno
di mantenimento e, già dal mese
scorso, mi ha versato un importo ridotto.
Io sono molto preoccupata. C’è
il rischio che l’assegno mi venga
tolto? Quali sono i presupposti
per la revoca o la modifica dell’assegno divorzile?
Laura
Cara Laura, come probabilmente avrà capito, la revisione dell’assegno divorzile si può richiedere tutte le volte che le condizioni reddituali delle parti (di
entrambe quindi) risultano
mutate, in meglio oppure in peggio, in modo da modificare quella che era la situazione al
momento in cui l’assegno fu stabilito.
Pertanto, una eventuale revisione o soppressione dell’assegno,
presuppone la verifica circa la
sopravvenuta mutazione delle
condizioni economiche delle
parti e l’idoneità della stessa a
mutare l’assetto patrimoniale
realizzato con il precedente
provvedimento attributivo dell’assegno, secondo una valutazione comparativa delle condizioni economiche di entrambe le
parti nell’ambito della quale
possono assumere rilievo anche
l’incidenza della sopravvenuta
svalutazione moneta o la convivenza more uxorio intrapresa da
uno dei coniugi, purché si tratti
di un rapporto stabile e non
meramente occasionale
In caso di miglioramento delle
condizioni economiche del
coniuge avente diritto all’assegno divorzile, il coniuge tenuto
al versamento non può decidere
di sospendere l’erogazione
della somma o di ridurne l’importo senza aver prima ottenuto
una pronuncia favorevole da
parte del Tribunale, pertanto ha
sbagliato l’ex coniuge a ridurre
arbitrariamente l’importo dell’assegno senza attendere la pronuncia giudiziale.
I fattori che possono portare ad
una revisione od annullamento
dell’assegno divorzile sono
diversi ma tutti riconducono ad
un mutamento delle condizioni
economiche.
In tal senso si è ritenuto che
l’avvio di una convivenza da
parte del coniuge avente diritto a
percepire l’assegno divorzile
può giustificare, da parte dell’altro coniuge, una richiesta di
revisione dell’importo dell’assegno, come pure l’avvio di una
convivenza da parte del coniuge
obbligato a versare l’assegno
divorzile all’altro coniuge può
giustificare, da parte del primo
coniuge, una richiesta di revisione dell’importo dell’assegno.
Nel caso in cui la sentenza di
divorzio non aveva previsto il
versamento di alcun assegno,
secondo un’interpretazione si
può avviare un procedimento
per la modifica delle condizioni
di divorzio allo scopo di richiedere l’assegno divorzile, purché si dimostrino le circostanze
sopravvenute. La questione è
comunque molto dibattuta e si
deve dar conto dell’esistenza di
un’interpretazione contraria, che
esclude questa possibilità.
Per quanto riguarda il mutamento delle condizioni economiche
del coniuge avente diritto, la
Cassazione ha stabilito che, in
tema di revisione dell’assegno di
divorzio, quando a fondamento
dell’istanza dell’ex coniuge
obbligato, rivolta ad ottenere la
totale soppressione del diritto al
contributo economico, sia posto
come motivo il miglioramento
delle condizioni economiche
dell’ex coniuge beneficiario, il
giudice, ai fini dell’accoglimento della domanda, non può limitarsi a considerare isolatamente
detto miglioramento, attribuendo ad esso un valore tale da causare automaticamente l’estinzione dell’assegno e della sottostante solidarietà postconiugale,
ma, assumendo a parametro l’assetto di interessi che aveva determinato il precedente provvedimento sull’assegno, deve verificare se l’ex coniuge, titolare del
diritto all’assegno, abbia acquistato, per effetto di quel miglio-
APRILIA ‐ SLOT MANIA… DA OGGI
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ramento, la disponibilità di
“mezzi adeguati”, ossia idonei a
renderlo autonomamente capace, senza necessità di integrazioni ad opera dell’obbligato, di
raggiungere un tenore di vita
analogo a quello avuto in costanza di matrimonio.
C i si chiede, ovviamente, cosa
si intenda, sul piano pratico, per
“mezzi adeguati”, ed in particolare “adeguati rispetto a cosa”.
Sul punto la giurisprudenza è,
non senza oscillazioni, orientata
nel ritenere che la inadeguatezza
dei mezzi vada valutata in ragione del tenore di vita che il coniuge beneficiario aveva in costanza
di matrimonio.
Ne consegue che il diritto alla
percezione di questa forma di
mantenimento trova, qui, fondamento nella disparità delle condizioni patrimoniali degli ex
coniugi; il coniuge, che non sia
in grado con i propri mezzi di
garantirsi lo stesso tenore di vita
di cui godeva in costanza di
matrimonio, ha diritto a raggiungerlo tramite l’ apporto proveniente dall’ex consorte.
Pertanto Laura, pur con difficoltà, non avendo in mano alcuna
documentazione, ritengo che la
soppressione dell’assegno divorzile a Suo favore non sia così
certa come le è stato fatto credere.Potrebbe subire una riduzione, ma sempre e solo se le sue
condizioni economiche sono
cambiate al punto di equiparare
il tenore di vita che aveva quando era sposata.
In ogni caso quello che il Suo ex
coniuge non poteva assolutamente fare è ridurre di sua iniziativa l’importo dell’assegno
senza aspettare la pronuncia di
un Giudice.
Può pretendere l’integrale versamento anche obbligando il suo
ex marito.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
GIOIA E DOLORI DEL MIO VOLONTARIATO
a cura di Sihem Zrelli
Fin da quando ho memoria, ho
sempre avuto intrinseco in me il
bisogno di aiutare gli altri. Ho
ricordi di me bambina che tornavo a piedi nudi a casa, indolenzita per aver camminato scalza
sulla sabbia rovente, ma felice
perché avevo donato le mie scarpe a un bambino che ne aveva
bisogno. Il mio volontariato inizia da qui, quando avevo 6 anni.
Sono nata in una famiglia agiata
e ho sempre notato il distacco
dal mio mondo a quello subito
dietro l’angolo. Non era insolito
all’epoca, vedere in classe con
me bambini scalzi e non potevo
fare a meno di provare tantissima compassione per loro,
soprattutto nel mese di Dicembre, l’unico periodo davvero
freddo nel mio paese. Ho iniziato a occuparmi dei poveri sin
dalla prima infanzia, cercando di
porre rimedio come solo una
bambina può fare, non avendo
altri mezzi: donando ciò che
avevo al momento. Crescendo,
la voglia di aiutare è cresciuta
con me.
Arrivata in Italia, grazie alle mie
conoscenze in lingua araba e
francese, sono riuscita abbastanza presto a trovare lavoro come
interprete e ad integrarmi, ma la
divisione dei miei due mondi,
quello agiato e quello povero,
non è affatto diminuito. Dietro
l’angolo c’era sempre un mondo
più povero ad aspettarmi, un
mondo fatto dalle mie stesse
conterranee che però erano state
molto più sfortunate: donne maltrattate, violentate, rapite dai
loro familiari. Questo mi ha
spinto a creare l’associazione La
Palma Del Sud, un punto di
ritrovo per le donne tunisine e
arabe, in modo che anche qui
potessero sentire “qualcosa” di
casa. Veniamo da un mondo in
cui tra donne ci si sorride anche
tra sconosciute, ed è stato bello
ricreare questa atmosfera anche
in Italia.
Con l’Associazione ho intrapreso un percorso lunghissimo di
volontariato che, a solo ricordarlo, mi emoziono. Un percorso
gioioso e doloroso allo stesso
momento, fatto di lacrime e sorrisi. Ho sempre cercato di dare il
massimo, non solo in Italia ma
anche nel mio Paese perché aiutare il prossimo è qualcosa in cui
credo fortemente e in entrambe
le terre, Italia e Tunisia, ci sono
donne che hanno un disperato
bisogno di aiuto. Ma non ho e
non ho mai avuto una bacchetta
magica e mi sono capitate delle
situazioni in cui mi sono ritrovata paralizzata e impossibilitata
nell’aiutare: ci sono situazioni in
cui non si può davvero intervenire e nel cuore rimane solo tanto
dolore per una situazione che, a
quanto pare, è senza una soluzione. Prima o poi ogni volontario si ritrova davanti a un proble-
ma dove non ha il potere di
intervenire e impara la prima
lezione di questa “missione”:
bisogna andare avanti, sempre.
Non lasciarsi scoraggiare dal
negativo che abbiamo intorno e
continuare a vedere il positivo. E
c’è tantissimo positivo, nei miei
ricordi: i sorrisi dei bambini, gli
occhi e le mani delle donne che
ho aiutato, a volte solo ascoltandole. Io nel mio piccolo sono
soddisfatta a 360°. Crescere in
mezzo ai problemi degli altri è
un’esperienza che non solo ti
fortifica e ti forma, ma che ti
aiuta ad essere grata delle più
piccole cose. Io ho formato la
mia vita intorno al volontariato,
creando una carriera anche sul
mio bisogno di aiutare gli altri.
Sono felice di quello che ho
creato, la mia vita a livello affettivo e professionale.
Il volontariato, per chi intende
intraprendere questo percorso,
non è una passeggiata. L’80%
del mio tempo e delle mie energie è stato speso per aiutare gli
altri e, per quante soddisfazioni
può dare, ho sacrificato molto
del tempo destinato ai miei affetti e a me stessa. Questo è uno dei
motivi per cui, a volte, ho intenzione di dare uno stop, anche se
non so se riuscirei mai davvero a
smettere con il volontariato, è un
bisogno troppo radicato in me.
Tra i miei rimpianti, per esempio, c’è mia madre, che vive
ancora in Tunisia. Mi dispiace
averla trascurata per i miei impegni passati e, nei miei obiettivi
del futuro, c’è sicuramente quello di dare più spazio a lei.
Ho avuto anche delusioni fortissime: persone che si avvicinavano a questo mondo con l’intenzione di lucrarci sopra. Tanta
gente negativa intorno. Ovviamente la falsità lascia il tempo
che trova e prima o poi il vero
carattere di una persona viene
sempre fuori. Ho incontrato
anche persone fantastiche, che
sorridono alla vita. Io sono davvero orgogliosa delle persone
che ho accanto. Credo che per
intraprendere questo percorso,
fatta di gioie e dolori, bisogna
avere un’anima capace di sorridere e di vedere il bello, ovunque.
Il mio è stato un percorso di
amore. Non so se sono stata in
grado di restituire tutto l’affetto
che io ho provato a mia volta nei
confronti di chi ho aiutato. Spero
di sì. Un percorso che mi ha toccato nel profondo e che ha plasmato la mia anima. Un viaggio
nella mia e nella altrui umanità,
alla scoperta della capacità di
amare e comprendere. Un viaggio che consiglio a tutti.
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
pagina 43
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
INFLUENZA: AL VIA DAL 15 OTTOBRE LA CAMPAGNA
DI VACCINAZIONE
La Regione mette a disposizione oltre un milione di dosi di vaccino distribuite in
modo gratuito attraverso una task force di 5000 medici tra medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le Asl. In particolare la Regione investe in tutto 20
milioni di euro, 11 milioni per il vaccino anti-influenzale e 9 milioni per quello antipneumococcico
“Parte la campagna che noi promuoveremo in tutto il Lazio perché vaccinarsi salva
la vita, spesso, e soprattutto evita che il contagio si diffonda – parole del presidente,
Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: io per dare un esempio sono stato il primo a vaccinarmi quest'anno e l'appello che faccio è vacciniamoci tutti perché è molto importante".
Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale e sorveglianza epidemiologica e
virologica dell'influenza promossa dalla Regione:
1 milione di dosi di vaccino gratuite e 5mila medici coinvolti: la Regione mette a disposizione oltre un milione di dosi di vaccino distribuite in modo gratuito attraverso
una task force di 5000 medici tra medici di medicina generale, i pediatri di libera
scelta e le Asl. In particolare la Regione investe in tutto 20 milioni di euro, 11 milioni per il vaccino anti-influenzale e 9 milioni per quello anti-pneumococcico, per il
quale la Regione mette a disposizione 3 milioni in più dello scorso anno: si tratta di
un vaccino gratuito che si fa una volta nella vita per proteggersi dalle infezioni respiratorie.
La campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini: l’obiettivo è garantire la diffusione omogenea dell’informazione su tutto il territorio regionale. La campagna di
vaccinazione antinfluenzale 2015-16 ha fatto registrare un significativo miglioramento dei risultati raggiunti rispetto alla stagione precedente, con circa 20 mila persone in più coinvolte, il 3,1 % in più di anziani.
Tutte le informazioni saranno disponibili anche sul sito www.salutelazio.it.
“Noi siamo tra le regioni che su questo investe di più e che ha le performance migliori- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: lo scorso anno la vaccinazione è andata bene, sono state circa 850.000 le persone vaccinate, con un incremento del 2,4% e noi vogliamo continuare su questa strada perché è molto importante; quest'anno ci sono segnali che sta arrivando un virus molto grave e combattivo”- ha detto ancora Zingaretti.
LEGALITÀ: FORMAZIONE PER 500 DIPENDENTI
DEI COMUNI DEL LAZIO
La Regione Lazio, attraverso il suo Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità e il suo
Istituto di Studi Giuridici “A. C. Jemolo”, ha promosso un corso di formazione sulla
prevenzione della corruzione e delle infiltrazioni mafiose negli Enti Locali a cui si
sono iscritti 500 funzionari e dirigenti dei comuni del Lazio. Questa mattina è iniziata
la prima delle tre sessioni formative per ciascun iscritto, a cui hanno partecipato i
primi 80 dipendenti dei comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale. Il corso
è iniziato con le lezioni del Prefetto Bruno Frattasi, Capo Dipartimento dei Vigili del
Fuoco, il Capitano Giuseppe Scarpetta della Direzione Investigativa Antimafia e la
vice prefetto del Ministero degli Interni Milena Rizzi.
I corsi offriranno un quadro generale della normativa in materia di anticorruzione e
antimafia, con la finalità di offrire agli operatori pubblici un approfondimento delle
normative specifiche in materia di anticorruzione e antimafia. La finalità del corso è
quella di assicurare ai dipendenti dei Comuni partecipanti una “chiave di lettura”
utile per superare le criticità dovute a fenomeni corruttivi, per rendere le singole
amministrazioni locali più efficienti e trasparenti.
Un’occasione per condividere le buone pratiche che esistono nei comuni della regione. I Comuni dovranno essere in grado di attivare una politica di prevenzione attraverso la diffusione delle conoscenze e nella comunicazione delle buone pratiche,
dando ai propri dipendenti una adeguata formazione che possa favorire una maggiore consapevolezza nell’assunzione di decisioni orientate alla trasparenza degli atti
amministrativi.
Nel corso di formazione verrà illustrato il concetto di “mafia”, sia sotto l’aspetto storico-sociale-antropologico che sotto l’aspetto socio-giuridico. Verrà, infine, approfondito l’art. 143 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali riguardante lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di
infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso. Alle lezioni successive si alterne-
ranno rappresentanti delle Forze di Polizia, dell’Anac, della Magistratura e dell’Università.
“Siamo orgogliosi perché è la prima volta che la Regione Lazio promuove un progetto formativo per i comuni su un terreno cruciale come la legalità e la trasparenza
dei processi amministrativi che chiama in causa la qualità del buon governo e della
stessa democrazia- lo ha detto il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la
Legalità della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi - ribadendo la gratitudine della
Regione nei confronti della Procura di Roma e delle Forze di Polizia per “il lavoro
straordinario fatto in questi anni al servizio della legalità e del bene comune”.
INSIEME AD ANAS PER MIGLIORARE E RENDERE
PIÙ SICURE LE NOSTRE STRADE
La convenzione con Anas è il segno della collaborazione tra parti dello Stato attraverso un’ottica di semplificazione e gestione unitaria. In particolare la convenzione
riguarda 13 ex strade statali del Lazio che passeranno da Astral, l’azienda strade del
Lazio, ad Anas
Va avanti il lavoro della Regione per il potenziamento e la messa in sicurezza della
rete viaria del Lazio. La convenzione con Anas è il segno della collaborazione tra
parti dello Stato attraverso un’ottica di semplificazione e gestione unitaria. In particolare la convenzione riguarda 13 ex strade statali del Lazio che passeranno da
Astral, l’azienda strade del Lazio, ad Anas, il tutto in previsione anche del passaggio
di almeno 500 km di ex strade provinciali ad Astral:
• la gestione ordinaria, per conservare lo stato e la fruibilità delle strade e mantenere
gli impianti e le opere in condizioni di valido funzionamento e di sicurezza. Quindi
attraverso la segnaletica, l’illuminazione, gli impianti elettrici.
• la manutenzione invernale, per garantire la percorribilità delle strade in sicurezza
durante la stagione invernale.
• sorveglianza e primo intervento nel caso di incidenti con questo atto, la gestione di
13 importanti assi viari del Lazio, per un totale di 481,5 chilometri, viene affidata ad
Anas.
Una forte interlocuzione tra Regione e Governo sulla rete infrastrutturale del lazio.
un rapporto di proficua collaborazione che ha portato, lo scorso maggio, allo sblocco di oltre 1 miliardo di investimenti sulla rete infrastrutturale del Lazio, per il trasporto su gomma e su ferro. Attraverso l’utilizzo di risorse del fondo di sviluppo e
coesione, del Ministero Infrastrutture e Trasporti, di Rfi e della Regione sono stati
reperiti i finanziamenti per opere strategiche per il Lazio e per il Paese. Tra cui voglio
citare: il completamento della Orte-Civitavecchia, la Roma-Latina, 42 milioni di
investimenti per la rete viaria, la Roma-Lido, il collegamento Roma-Viterbo, il nodo
Pigneto.
"Oggi diamo chiarezza di gestione a queste grandi arterie. Astral prende nuova vita:
oggi è un'azienda sana grazie al lavoro che è stato fatto in questi anni e ha acquisito
circa 500 km di strade provinciali che sono state spesso prese in carico in condizioni drammatiche- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto:
ora noi vogliamo con Astral rivoluzionare questo aspetto della mobilità dei cittadini
molto importante. Quindi è un passaggio importante, perché purtroppo la gestione
delle strade era figlia di un affastellamento di quello che è accaduto negli anni e oggi
facciamo un po' di ordine. Le strade provinciali in Regione e le grandi arterie all'Anas"- ha detto ancora Zingaretti.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
Dopo anni di richiesta da
parte della popolazione rutula
il Consiglio comunale all’unanimità dei presenti, intitola
la caserma della Polizia locale
a “storico” comandante Tullio Valeri, primo comandante
del corpo quando Ardea
diventò comune autonomo e
non più una frazione del
comune di Pomezia.
Il Comune di Ardea ricorda il
suo “storico” comandante
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Il Consiglio comunale all’unanimità, intitola la caserma della
Polizia locale a “storico” comandante Tullio Valeri
della polizia locale, Tullio
Valeri. Lo fa grazie a una proposta avanzata negli anni dall’intera popolazione affinchè
gli venisse intitolata la caserma della polizia locale del
comune di Ardea. Assunto
come vigile urbano nel Comune di Pomezia, era distaccato
ad Ardea e ha assunto il
comando della polizia locale
quando la città divenne, nel
1970, Comune autonomo. Per i
suoi meriti fu insignito anche
dell’Onorificenza di Cavaliere
grande ufficiale della Repubblica. Valeri fu particolarmente
attivo nel tessuto comunitario
della città: oltre a rappresentare una delle famiglie “storiche” del territorio, è stato presidente della società calcistica
Airone Ardea e promotore di
una serie di attività sociali e
filantropiche. Ad Ardea fu
anche consigliere comunale e
assessore. “E’ giusto ricordare
‘il comandante dei comandanti’ (così come tutti lo ricordano) per il suo impegno sociale
e civile nel territorio – ha spiegato il sindaco Luca Di Fiori –
“E’ stata una delle figure che
maggiormente ha lavorato per
cercare di creare la comunità
dopo l’autonomia da Pomezia”. Ha aiutato famiglie, ha
sostenuto le politiche dello
sport grazie all’unica squadra
di calcio allora presente, ha
accompagnato fino alla pensione lo sviluppo della polizia
locale da un comando di un
borgo rurale a quello di una
cittadina. Un comandante della
gente tra la gente, disponibile
H 24. Comandanti di una
volta. Il suo amore per questo
territorio è stato encomiabile.
E’ una figura che Ardea non
può dimenticare ne come
Comandante ne come politico,
in quest’ultimo ruolo ha lavorato esclusivamente per il bene
comune.
Luigi Centore
Massimiliano Giordani con un abbraccio ringrazia
tutti i suoi elettori per il risultato ottenuto
Massimiliano
Giordani
attuale presidente del consiglio comunale di Ardea
rieletto per la seconda volta
nell’assise dell’area Metropolitana di Roma capitale.
Giordani con questa nuova
rielezione nel massimo
organo provinciale avanza
sempre più nella carriera
politica, non è escluso che
possa essere di diritto candidato a futuro sindaco di
Ardea o a garantirsi la
futura elezione a consigliere regionale visti anche gli
ottimi risultati politici di
questi ultimi mesi nell’assise rutula, dove e questo è
un dato di fatto che da
quando è stato rieletto Presidente dell’assise consiliare ardeatina i consigli
comunali vengono svolti e
per di più viene approvato
ogni punto all’ordine del
giorno, fatto questo che non
accadeva da anni. Giordani: “3616 grazie. Questo è il
dato che insieme abbiamo
espresso, questo è il dato che
sancisce il mio secondo posto
in lista. Successo meritato
con l’affermazione e partecipazione dei soli 121 comuni
della provincia di Roma e
senza l’aiuto di nessun consigliere capitolino. Oggi con il
nostro lavoro di squadra mi
attesto come il più votato in
provincia e questo mi da la
forza per rimanere a votrsa
totale disposizione per le
prossime sfide elettorali.
Grazie ancora Massimiliano
Giordani”. Di Fiori: “Il risultato che emerge da queste
elezioni metropolitane fa
riflette gli auguri del Sindaco per il nuovo Consiglio
metropolitano – “All’intero
Consiglio metropolitano
vanno i migliori auguri di
buon lavoro dalla città di
Ardea. In particolare, mi
permetto di complimentarmi
con il nostro presidente del
Consiglio,
Massimiliano
Giordani, per la sua rielezione”. Lo ha detto in una nota il
sindaco di Ardea Luca Di
Fiori in riferimento ai risultati delle nuove elezioni del
Consiglio metropolitano. “Il
risultato che emerge da queste elezioni metropolitane fa
riflettere. Non c’è stata una
vittoria schiacciante di una
forza sulle altre – ha aggiunto – Segno, questo, di come
sia necessario, oggi più che
mai, confrontarsi
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
ARDEA
Il Consiglio approva l’accordo
per apertura delle aree archeologiche.
“E’ un momento storico per
Ardea. Mai, dalla nascita
come Comune, si era stipulato
un atto con la Soprintendenza
per l’apertura definitiva delle
aree archeologiche. Mi ritengo
particolarmente orgoglioso che
la mia amministrazione sia
riuscita, dopo un lavoro durato
anni, a raggiungere questo
obiettivo”. Lo ha detto in una
nota il sindaco di Ardea Luca
Di Fiori commentando l’approvazione, da parte del Consiglio
comunale, della bozza del protocollo d’intesa tra il Comune e
la Soprintendenza dell’archeologia, delle belle arti e del paesaggio per l’area metropolitana
di Roma. Il documento di fatto
apre alla gestione delle aree
archeologiche di Casalinaccio,
Colle della Noce, dell’Oratorio
cristiano ipogeo e di Castrum
Inui per permettere la realizzazione di visite guidate e di un
piano per la fruibilità.
La soprintendenza affida al
Comune la responsabilità
della custodia delle aree per
la loro apertura al pubblico e
il Comune avrà l’onere della
loro pulizia e manutenzione
ordinaria, soprattutto per le
attività di diserbo e pulizia, per
la manutenzione dei percorsi di
visita, delle tettoie, degli
impianti elettrici e idrici e delle
pagina 45
Il Consiglio approva l’accordo per apertura delle aree archeologiche
Alfonsina Russo: “Questa è un’opportunità per tanti giovani del territorio
che potranno esercitare le loro attività creative”
recinzioni. Il Comune, direttamente o attraverso cooperative,
società o associazioni culturali,
che abbiano per statuto finalità
di promozione e diffusione di
conoscenza dei beni culturali,
provvederà alla loro promozione e valorizzazione. In questo
modo potrà effettuare visite
accompagnate o guidate con
l’impiego esclusivamente di
personale abilitato a farle nelle
aree archeologiche con l’istituzione di un centro organizzativo al cui referente dovrà essere
preferibilmente affidata la
custodia delle chiavi di accesso
delle aree.
Il protocollo d’intesa apre alla
possibilità di svolgere anche
attività didattiche e culturali.
Con la delibera del Consiglio il
sindaco Luca Di Fiori potrà firmare il protocollo già siglato
dal soprintendente Alfonsina
Russo. “Le aree archeologiche
ora potranno diventare fruibili
da tutti – ha detto il primo cittadino – In questi mesi abbiamo fatto alcune aperture sperimentali che hanno avuto un
grandissimo successo di pubblico. Vogliamo dimostrare
ancora una volta che è possibile, con la cultura e il turismo,
far crescere il territorio. Sono
convinto che l’apertura delle
aree archeologiche di una delle
civiltà fondanti della cultura
classica sarà di notevole interesse non solo per turisti dall’I-
talia ma anche dall’estero. E
sarà, sicuramente, un’opportunità per tanti giovani del
territorio che potranno esercitare le loro attività creative
non solo come guide ma
anche nella ricettività e nel
marketing. Ringrazio Francesco Di Mario, delegato della
soprintendenza, e la soprintendente Alfonsina Russo per
essere stati grandi sostenitori di
questa volontà comune di rendere
fruibili
le
aree.
La città ha nella soprintendenza un valido partner che saprà
far mantenere elevato il livello
di qualità che verrà offerto
nella gestione. Ora la prossima
tappa sarà l’apertura del museo
comunale”.
“Questo protocollo è il frutto
di un lavoro di anni. In
soprintendenza, al ministero
dei Beni culturali, poi di nuovo
qui sul territorio – ha concluso
il sindaco – Si sono volute
interpretare le esigenze della
città ma anche, allo stesso
modo, si vuol dar lustro alle
straordinarie campagne di
scavo condotte per decenni
dalla stessa soprintendenza e
dallo stesso archeologo il Prof.
Francesco Di Mario. Una volta
che saremo passati nella fase
operativa tutti si renderanno
conto delle meraviglie scoperte
a Castrum Inui e dell’antica
città dei Rutuli. Da cittadino di
Ardea conclude il sindaco, mi
sento particolarmente orgoglioso di dire che grazie a questo documento votato dal Consiglio comunale che porterà
Ardea ad essere maggiormente
conosciuta in tutto il mondo
essendo il Castrum Inui ritenuta la scoperta archeogolica del
secolo scorso grazie all’archeologo Francesco Di Mario
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
POMEZIA
È stato un fatto di cronaca che
ebbe un’eco in tutta la Nazione
considerato il numero di ex
amministratori pubblici e
imprenditori coinvolti nella
complessa vicenda. I vecchi
del posto, sempre a parlottare
nella piazza dove si affaccia il
comune, esclamarono: “È
finalmente arrivato il carrettone!”.
Qualcuno ne uscì fuori dopo
aver patteggiato, quale un
assessore, qualcun altro è stato
“baciato dalla Dea Fortuna”
grazie alla prescrizione. Per
altri il destino è stato ben
diverso.
Ci fu anche chi, messo alle
strette, cercò di difendersi candidamente (ma suscitando non
certa poca ironia) dicendo che
in fondo aveva preso solo una
mazzetta piccolissima e che,
poi, pentito (ma, tardivamente,
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Un caso di cronaca che vide un’ondata di arresti
Pomeziopoli, il Comune parte al recupero dei soldi
ossia dopo che si era sparsa la
notizia delle indagini in corso
dopo che uno dei principali
indagati aveva scoperto una
“cimice” nella propria auto,
luogo di incontri e di accordi)
aveva restituito la somma indebita; quasi come un bambino
sorpreso a rubare le caramelle
che dice che le aveva prese
solo per regalarle alla mamma.
Tuttavia, la giustizia, anche
quella amministrativa, fa il suo
lento ed inesorabile corso.
Ecco che ora il Comune ha
annunciato di aver recuperato
60mila euro da uno degli ex
amministratori condannati per
danno erariale dalla Corte dei
Conti
(sentenza
n.
489/2013/2007/A): l’ex Sindaco Aureli, l’ex Assessore Cervoni e gli ex Consiglieri comunali D’Alessandri, Mauro e
Valentini, coinvolti nella tan-
gentopoli pometina del 2001.
“Rimangono ancora da incassare altri 130 mila euro, nonostante gli atti di sollecito e di
intimazione al pagamento spiega il Sindaco di Pomezia
Fabio Fucci - gli ex Amministratori, condannati per aver
leso l’immagine del buon
andamento del Comune di
Pomezia, non hanno mai provveduto al risarcimento completo delle somme dovute. Gli
assegni che siamo riusciti a
incassare sono il frutto di alcune azioni esecutive ai danni di
uno degli ex amministratori.
Stiamo procedendo nello stesso modo anche con gli altri e
non ci fermeremo fino a quando non restituiranno al Comune ciò che gli è stato tolto, per
riscattare almeno in parte il
danno arrecato alla Città. La
nostra Amministrazione lavora
da sempre per il benessere collettivo della cittadinanza aggiunge il Primo Cittadino Chi ha sbagliato deve pagare: è
un obbligo per chi ha subito
condanne e un diritto della
Città a vedersi restituito quanto in passato gli è stato tolto”.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
Autorizzò un pagamento al marito di un consigliere comunale
(a cura di Fosca Colli)
Ex Dirigente deve a risarcire il
Comune per danno erariale
VIA AL RESTYLING DELLE STRADE
Al via la sistemazione di importanti strade quali via Roma e
via Virgilio dove verrà rifatto il manto. Si comincerà con l’asfaltatura completa di queste due vie del centro che saranno
interessate dai lavori dalle 20.00 alle 6.30, per evitare disagi
al traffico. I lavori in via Roma e via Virgilio verranno svolti
di notte per non creare toppi disagi alla cittadinanza e si concluderanno, assicura il Comune, nell’arco di 10 giorni. Proseguiranno poi nelle altre zone interessate dagli interventi di
asfaltatura. Di seguito tutte le 11 aree interessate:
1- Via Roma
2- Via Virgilio
3- Via Naro (tratto non ri-asfaltato nel 2015)
4- Via dei Castelli Romani (tratti)
5- Via del Mare (tratti)
6- Realizzazione rotatoria Via Romagnoli - Via Corleone
7- Litoranea lato Ostia
8- Via Cannes
9- Via S. Francisco
10- Parcheggio poste Via C. A. Dalla Chiesa
11- Parcheggio Via Manara
CELEBRAZIONI AL CIMITERO
TEDESCO DI POMEZIA
Quest’anno la cerimonia per la giornata di lutto nazionale
tedesco avrà luogo il 13 novembre 2016 alle ore 10,30 presso
il Cimitero militare Tedesco di Pomezia. Il programma prevede la deposizione di una corona di alloro da parte del Ministro
plenipotenziario dell’Ambasciata, Irmgard Maria Fellner la
quale pronuncerà un discorso per commemorare i caduti sia
della Prima sia della Seconda Guetta Mondiale e le vittime
della tirannia. Alla cerimonia presenteranno anche a rappresentanti della società civile e autorità militari italiane. Saranno altresì presenti i sindaci di Pomezia Ardea Anzio e Nettuno.
“L’esborso del Comune al suddetto titolo è
stato eseguito indebitamente e ha prodotto un
pregiudizio economico alle finanze comunali
che l’odierno convenuto è tenuto a risarcire,
dovendosi la sua condotta qualificare come
dolosa”: parole messe nero su bianco dalla
Corte dei Conti (atto n. 257/2016, sezione giurisdizionale per la Regione Lazio) nei confronti di un ex dirigente dell’Ente che nel 2007
aveva autorizzato il rimborso per le spese legali del marito di un consigliere comunale, all’epoca dei fatti né amministratore né dipendente.
La somma è ragguardevole trattandosi di ben
68.629,68 euro che colui che il dirigente che
all’epoca autorizzò quella somma dovrà risarcire al Comune di Pomezia. “Nel 2007 Fabio
Fucci – l’allora Dirigente Giancotti - ha spiegato il Sindaco - autorizzò il pagamento di
68.629,68 euro di soldi comunali per il rimborso delle spese legali di L. L., allora marito di
una consigliera comunale ma senza alcun incarico pubblico. Un pagamento chiaramente illecito, non solo perché il Comune non può pagare le spese legali dei congiunti e familiari degli
amministratori pubblici, ma perché l’ex dirigente, per giustificare la determina di spesa,
aveva richiesto due pareri a due diversi avvocati: il primo gli aveva risposto ‘NO, non si può
fare’ ed era stato quindi ignorato; il parere del
secondo era stato invece positivo e quindi preso
in considerazione. Un comportamento che il
giudice ha individuato come rilevante sia sul
piano soggettivo, perché attesterebbe la piena
consapevolezza di Giancotti sulla non rimborsabilità di quelle spese; sia in relazione alla non
applicabilità della prescrizione, pur trascorsi
più di 5 anni, in quanto sussiste l’azione dolosa
ai danni delle casse comunali”. Il sindaco Fucci
avvisa che non vi sarà alcun ripensamento e che
si andrà “vanti nell’azione di recupero di soldi
pubblici spesi indebitamente. Dico ancora e
dirò sempre che chi ha sbagliato deve pagare e
restituire ai cittadini di Pomezia ciò che gli è
stato illecitamente sottratto”.
Fosca Colli
[email protected]
TORNANO AD ESSERE DEI GIARDINI…
2 GIARDINI
Verso una città a dimensione
umana, via le barriere
Abbellimento in vista per le aree verdi in via Catullo e di via
Danimarca. Gli interventi, del valore complessivo di circa
75mila euro finanziati interamente con fondi comunali, mirano a restituire alla cittadinanza spazi pubblici di aggregazione
e a rinnovare il decoro urbano e l’immagine di Pomezia. Il
progetto di riqualificazione dell’area verde di via Catullo prevede il rifacimento della pavimentazione, la ricostruzione dell’area destinata allo svago pei dei cani, il miglioramento e
l’implementazione dell’area giochi con pavimentazione antitrauma in gomma, la realizzazione di una fontanella dell’acqua, l’installazione di arredi (panchine e cestini), il rifacimento del tappeto erboso e nuove piantumazioni. In via Danimarca si provvederà alla sistemazione dell’area con nuova pavimentazione, rifacimento del tappeto erboso, panchine, alberi
e aiuole e la realizzazione di uno spazio giochi per i bambini,
un’area barbecue, un impianto idrico e uno di illuminazione.
Proseguono gli interventi di sicurezza stradale in prossimità della rotatoria di via Fratelli Bandiera, messa a norma all’inizio dell’anno. Diversi gli adeguamenti previsti che, per un valore di circa
70mila euro vincolati a questa specifica area, rientrano nel “Programma Integrato per la Sicurezza stradale nella Città di Pomezia”: l’ampliamento e il prolungamento dei marciapiedi di via Salvo
D’Acquisto con realizzazione di scivoli in prossimità degli attraversamenti pedonali; la istemazione del marciapiede e del tratto di pista ciclabile adiacente al parco pubblico Giovanni Falcone;
l’attraversamento rialzato in sicurezza in via Alcide De Gasperi (altezza parco Falcone). Quindi il
Comune continua la sua opera per cercare di migliorare le vie ed eliminare tutte quelle barriere che
rappresentano un ostacolo per i disabili e pedoni normodotati, per gli anziani e anche per chi ama
muoversi sulle 2 ruote. “L’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento di marciapiedi, piste ciclabili – ha detto il Sindaco Fabio Fucci - e attraversamenti pedonali dimostrano che
l’Amministrazione comunale sta lavorando per realizzare concretamente le infrastrutture per una
mobilità alternativa e sostenibile. Questi ulteriori lavori serviranno inoltre a rendere più agevole e
sicuro per gli studenti il servizio di trasporto pedibus che sta partendo in queste settimane a Pomezia”.
F.C-
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
CISTERNA
Cisterna ha una nuova giunta
comunale. Il sindaco Eleonora Della Penna ha provveduto ad assegnare questo pomeriggio, di comune accordo
con la maggioranza, le
seguenti deleghe assessorili:
Alvaro Mastrantoni – Vice
Sindaco e assessore all’Ambiente, Ecologia e Verde;
Danilo Martelli – Assessore
ai Lavori Pubblici;
Pierluigi Ianiri – Assessore
al Welfare, Smart City e Trasporto Pubblico Locale;
Alberto Filippi – Assessore
all’Urbanistica, Edilizia Privata, Pianificazione, Suap,
Industria e Commercio;
Claudio Chinatti – Assessore Pubblica Istruzione e Politiche Agricole
Barbara Buffarini – Assessore al Bilancio e Patrimonio
Al consigliere comunale
Filippo Frezza è stata inoltre
assegnata la delega consiliare
“Sicurezza del territorio”.
I consiglieri comunali di
maggioranza, al termine
della riunione finalizzata alla
definizione della nuova
Giunta, hanno voluto siglare
un documento politico nel
quale, nel ribadire la fiducia
nell’operato del sindaco e
nell’esprimere pieno sostegno all’esecutivo, rilanciano
il loro impegno per proseguire sulla linea tracciata dal
programma di governo.
“La maggioranza torna ad
essere oggi pienamente rap-
Varata la nuova Giunta Comunale, la Maggioranza: “Fiducia
nell’operato del Sindaco e pieno sostegno al nuovo esecutivo
presentata in giunta – commenta il sindaco Della Penna
- e sono soddisfatta che questo sia avvenuto attraverso un
confronto interno che, seppure serrato, ha portato tutti alla
sottoscrizione di un documento politico-programmatico che ribadisce con forza i
punti del programma di
Barbara Buffarini
Pierluigi Ianieri
Danilo Martelli
Il sindaco
Eleonora Della Penna
governo, senza dimenticare
quanto fatto fino ad oggi.
Questo giro di boa rappresenta per noi un momento di
rilancio dell’attività amministrativa. Ci aspettano due
anni di grande impegno ma
sono certa che saremo in
grado di affrontare ancora e
con più forza le sfide che il
futuro ci riserva. La maggioranza ha dato prova di unità e
per questo voglio ringraziare
Claudio Chinatti
Alvaro Mastrantoni
Alberto Filippi
tutti i consiglieri e i gruppi
politici che ancora una volta
si sono messi a disposizione
dell’amministrazione e della
città. Voglio inoltre ringraziare l’architetto Viviana Agnani per il lavoro svolto fino ad
oggi come assessore ai servi-
zi sociali e all’urbanistica: la
sua competenza e disponibilità sono state preziose per
me e per l’intera amministrazione. Il confronto politico di
queste settimane non ci ha
mai distratto dagli impegni
amministrativi che ogni gior-
no siamo chiamati a svolgere
– conclude Eleonora Della
Penna - sono tuttavia entusiasta del fatto che con forza,
unità, convinzione e serenità
continueremo a lavorare per
il bene della nostra Cisterna”.
Abbandono di rifiuti, controlli della
Polizia Locale in Via Aprilia
Procedono i controlli della Polizia Locale volti a contrastare il
fenomeno dell’abbandono di
rifiuti lungo le strade o fuori
dalle ecoisole.
Dopo il blitz in via Bari che ha
portato alla segnalazione di 15
persone, questa mattina gli agenti diretti da Luciano Bongiorno
sono intervenuti in via Aprilia,
all’altezza dell’incrocio di Colle
Marcaccio, rilevando una gran
quantità di abusi.
Coadiuvata dal personale della
Cisterna Ambiente, la Polizia
locale ha ispezionato il contenuto dei sacchi abbandonati risalendo finora a 10 nominativi grazie all’individuazione di documenti intestati ed altro materiale
con riferimenti precisi.
Al momento è ancora in corso
l’accertamento dei reati in base
ai quantitativi e alla tipologia dei
rifiuti abbandonati e conseguentemente all’entità della sanzione
da somministrare ai responsabili. I trasgressori di quanto disposto dal Decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152 “Norme in
materia ambientale” rischiano
sanzioni per un importo fino a
3.000 euro.
Nuove operazioni di controllo
sul territorio sono previste per i
prossimi giorni, sempre a cura
della Polizia Locale e della
Cisterna Ambiente.
pagina 47
IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
ANZIO - NETTUNO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
Mai più dubbi o errori: è arrivata a Nettuno JUNKER
La App che rende la Raccolta Differenziata un gioco da ragazzi. Mappe interattive e calendari
del porta a porta geolocalizzati renderanno la vita più facile per i cittadini.
Contenitori diversi, prodotti con imballaggi di vari materiali da scomporre
prima di poterli gettare nel bidone giusto, la raccolta differenziata rischia di
gettare nel panico la maggior parte
degli utenti che devono combattere non
solo con la divisione dei rifiuti ma
anche con i calendari comunali della
raccolta. Per facilitare una volta per
tutte la vita ai cittadini è arrivata
Junker, l’unica APP al mondo che fa
“parlare” gli oggetti che stiamo gettando e, geolocalizzandoci, ci dice
come fare uno per uno. Tanto semplice
da essere rivoluzionaria.
Scansionando il codice a barre del
prodotto o dell’imballaggio, Junker
lo riconosce grazie ad un database
interno di oltre un milione di prodotti, ne indica la scomposizione nelle
materie prime e i bidoni a cui sono
destinati. Basti fare l’esempio dei sacchetti dei biscotti, oppure delle confezioni di caffè, delle bottiglie in pvc o
materBi con etichetta di carta e via discorrendo. E che fare con il Tetrapak che
in alcune Regioni si smaltisce insieme
alla carta e in altre con la plastica?
Un database ‘in progress’ che viene
aggiornato quotidianamente anche
grazie al contributo degli utenti,
infatti se il prodotto scansionato non
viene riconosciuto, l’utente può trasmettere con un clic dalla app la foto
del prodotto e ricevere la risposta in
tempo reale mentre il prodotto mancante viene aggiunto a quelli già esistenti, a beneficio di tutti. Uno strumento innovativo perfettamente in linea
con la filosofia delle smart cities.
Una APP, unica in Italia e in Europa,
che già serve oltre 5 milioni di abitanti
in Italia, dimostrando come si tratti di
un servizio rapido, di facile utilizzo,
accurato e completo.
La APP è gratuita per gli utenti di
Nettuno, il Comune si è infatti abbonato ai suoi servizi pagando un canone
fisso per comunicare ai propri cittadini
anche molte altre informazioni: ubicazione dei punti di raccolta, calendario
del porta a porta, indicazione per i rifiuti speciali, segnalazione degrado ecc.,
in tal modo si previene anche il rischio
di sanzioni indesiderate.
Per un Comune si tratta di risparmi
importanti: con l’aumento del solo 1%
della raccolta differenziata, rispetto alla
Indifferenziata, può risparmiare da 0,50
a 4 euro all’anno a cittadino, (ISPRA,
2014). Aderendo a JUNKER, quindi, il
Comune può dare una accelerazione
importante verso il risparmio e la sostenibilità, a fronte di un canone simbolico rispetto alle cifre risparmiate già dal
primo anno.
In Italia infatti smaltire i rifiuti indifferenziati costa circa il 15% in più rispetto alla frazione differenziata (21,69
centesimi di euro/kg vs 18,99 centesimi
di euro/kg per la frazione differenziata), per un valore che porta le Regioni
virtuose (62,2% di RD del Veneto) a
sostenere costi della raccolta, a parità di
rifiuto domestico prodotto (500 kg per
abitante/anno), di circa 74 euro per abitante all’anno rispetto ai 190 euro per
abitante delle Regioni meno virtuose
(15,3% di RD della Sicilia). [fonte
Green Book, 2014 – Ispra]
Ma quali sono i vantaggi della raccolta
differenziata? Lo spiega Benedetta De
Santis, fondatrice della startup: “JUNKER nasce per ridurre la quantità di
rifiuti destinati a discariche ed inceneritori a favore del riciclo delle materie
prime di cui sono composti. Ma risultati significativi possono essere ottenuti solo grazie al coinvolgimento attivo
dei cittadini, che, nell’era delle applicazioni in mobilità, non sono disposti a
perdere tempo scorrendo elenchi infiniti o ragionando sulla possibile natura
di un imballaggio per compiere un’azione semplice come gettare un rifiuto
in un bidone. Quindi abbiamo avuto l’idea di un servizio semplice che identifichi i prodotti e riconosca i materiali
di imballaggio con un semplice clic
sul codice a barre realizzato con la
fotocamera dello smartphone. Il nostro
obiettivo è aiutare il Paese ad andare
verso la ‘tariffa puntuale’ che permette
risparmi reali per i cittadini virtuosi che
producono meno rifiuti indifferenziati.
Percorso già avviato in alcune realtà
come Treviso a cui auspichiamo seguano molte altre città italiane”.
Perché scegliere una zebra come logo?
“Una zebra sorridente, è stata una
scelta quasi obbligata, perché il suo
manto è un codice a barre naturale. E
poi l’abbiamo resa buffa e allegra per
rendere molto facile riconoscerla e
ricordarla” conclude Benedetta.
Ecco il video che mostra come funziona in 30 secondi:
https://youtu.be/vgPt4KzoG5s
E voi che aspettate a scaricarla???
Informazioni sulla App: www.junkerapp.it
Tavoli di discussione AnzioNettunoTurismo :Costruiamo un progetto di sviluppo turistico territoriale assieme
Grande partecipazione all’incontro ideato da Andrea Mingiacchi e organizzato dall’Associazione culturale 00042
per confrontarsi su un piano di sviluppo turistico per il rilancio di Anzio e Nettuno
Valorizzare e promuovere il territorio, dare impulso ad un turismo sostenibile e di qualità 365
giorni l’anno, lavorando in
maniera congiunta e coesa per
raggiungere lo stesso obiettivo.
È questa la sfida che ha lanciato
il consigliere comunale Andrea
Mingiacchi e l’Associazione
Culturale 00042 con l’incontro
“Tavoli di discussione AnzioNettunoTurismo - Costruiamo
un progetto di sviluppo turistico
territoriale assieme”, organizzato in partnership con la Pro Loco
Forte Sangallo Nettuno giovedì
scorso a Nettuno presso il ristorante Villa Borghese. Una sfida
che è stata raccolta e condivisa
da tantissimi cittadini e operatori del settore che hanno partecipato all’incontro per confrontarsi e presentare proposte per un
rilancio turistico culturale del
territorio 365 giorni l’anno. La
grande partecipazione che c’è
stata dimostra che c’è un territorio vivo, che ha voglia di raccontarsi, di guardare al futuro, di
scommettere sulle bellezze storico-culturalipaesaggistiche,
sulla sua identità, dando avvio
ad esperienze virtuose e sostenibili, di condivisione, coesione e
lavoro. Perché un turismo 365
giorni l’anno è un obiettivo raggiungile.
“Il rilancio del territorio dipende
anche dalla nostra voglia di mettersi in gioco per cambiare in
meglio le nostre città e renderle
più appetibili durante tutto l’anno – ha spiegato Elisabetta
Civitan, presidente dell’Associazione 00042 - la partecipazione attiva e la condivisione
sono due elementi fondamentali
per definire un progetto di svi-
luppo turistico nuovo, innovativo e sostenibile per Anzio e Nettuno. Per questo con AnzioNettunoTurismo abbiamo voluto coinvolgere in primis i cittadini e gli
esperti del settore, dando anche
un taglio più operativo all’incontro grazie alla formula dei tavoli
di lavoro coordinati da Mauro
Matiddi e Valeria Davolo. Una
formula che è stata apprezzata
dai tanti partecipanti”. Dello
stesso parere Andrea Mingiacchi, ideatore di AnzioNettunoTurismo, ma anche del laboratorio
Anzio 365 GGT, della Biennale
d’arte contemporanea Shingle22J, e da anni fautore di questi temi: “E’ ora di dire basta ad
un turismo di massa e di guardare ad un turismo sostenibile e di
qualità legato alla comunità
locale – ha aggiunto Mingiacchi
- Ma per dar avvio a questo cambiamento è importante che vi sia
un’azione sinergica che coinvolga le amministrazioni comunali,
i cittadini, gli operatori del territorio per raggiungere lo stesso
obiettivo e rendere questo territorio più vivo e ricco di offerte
turistico
culturali”.
L’incontro, moderato da Angelo
Pugliese, si è aperto dando voce
e spazio a chi vive il territorio, in
particolare alle associazioni, agli
operatori di settore, agli imprenditori che hanno raccontato le
loro “buone pratiche” e il contributo che danno, con eventi, piatti enogastronomici, visite guidate e tanto altro, per valorizzare,
promuovere e far conoscere il
territorio. Da Satricvm a Cantine
Bacco, da Dormire in Barca
all’Associazione Pungolo Club,
dalle Pro Loco Città di Anzio e
Pro Loco Forte Sangallo di Net-
tuno a Shingle, per passare al
Palio del Mare, alla Confraternita Madonna delle Grazie, al
Museo Civico Archeologico di
Anzio e alla Riserva Naturale
Regionale di Tor Caldara. Ed
ancora la parola è andata anche
a: Capo d’Anzio spa, al Kingsale Irish Pub e Osteria da Michele, Innovate srl, per poi passare
all’Agenzia turistica Italy Tour,
ad Anzio Nettuno Eventi, all’Associazione 00042, al Museo
dello Sbarco di Anzio, per arrivare al Museo dello Sbarco di
Nettuno, all’Associazione Fiori
di Loto e all’Associazione Il
Faro. I vari rappresentanti hanno
avuto modo di far conoscere le
loro attività anche grazie agli
spazi espositivi organizzati
all’interno della sala che ha
ospitato il convegno. Ad esempio la Confraternita Madonna
delle Grazie ha esposto il tradizionale vestito indossato dalle
priore, Cantina Bacco ha portato uno dei prodotti di eccellenza
del territorio: il vino Cacchione,
lavorato fedelmente secondo gli
antichi procedimenti, ma anche
con l’uso delle più moderne tecnologie e che, inseriti nella vinificazione tradizionale, ne esaltano le qualità. Satricvm, fra i
locali premiati per il miglior rapporto qualità/prezzo da Gambero Rosso 2017, ha raccontato la
sua cucina legata al territorio e
all’Agro
Pontino.
Il tema della valorizzazione e
promozione turistico-culturale è
stato ripreso anche da diversi
relatori come ad esempio l’architetto Massimiliano Amati
(Pro Loco Forte Sangallo Nettuno) e il professor Roberto Turi
dell’Università La Sapienza di
Roma. Quest’ultimo ha
incentrato il suo intervento sul rafforzamento delle
forme di partenariato
locale per partecipare ai
nuovi fondi europei attraverso la creazione di Area
Vasta”. In particolare il
professore ha parlato
della possibilità dei
comuni di consorziarsi e
di poter accedere come
“area vasta” ai fondi
europei, riportando l’esempio della vicina Viterbo dove
è nata un’area vasta che comprende Carbognano, Soriano,
Vignanello e Vetralla uniti per
rilanciare il territorio attraverso
un nuovo modo di fare turismo.
Altro esempio arriva dall’Emilia
Romagna: l’imprenditore Mauro
Conficoni di Cervia, ha raccontato l’esperienza della cooperativa Atlantide che si occupa della
gestione di parchi educativi, di
progetti di comunicazione, di
ecoturismo, di organizzare eventi e allestimenti ed esposizioni
espositive. Inoltre Conficoni ha
poi sottolineato: “Essere un bel
posto non basta, dobbiamo ricordarci che il turista decide dove
andare e paga, quindi vuole trovare servizi adeguati. Se mi dai
un milione di euro io faccio il
bagno nelle fogne di Calcutta,
ma se devo spenderne anche
solo uno non ci vado mica. Allora partiamo da qui, al tempo
stesso verifichiamo cosa si può
fare per cercare di migliorare il
prodotto”. Il giornalista Giovanni Del Giaccio ha definito l’incontro AnzioNettunoTurismo
“un miracolo, dato che tanti operatori che di solito sono divisi e
vanno ciascuno per la loro strada
si sono ritrovati in uno spazio
condiviso”. “Dopo il convegno
di aprile - ha aggiunto Del Giaccio - volevamo che questo fosse
un appuntamento concreto, se
aspettiamo che siano altri a fare
non andiamo da nessuna parte,
se poi attendiamo i Comuni
addio. Da qui, se ci impegniamo
come stiamo facendo, si può
andare dai Comuni e dire: ecco
qual è il nostro progetto di sviluppo”. E’ poi intervenuta anche
l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Nettuno
che ha sottolineato l’importante
ruolo e compito che svolge la
scuola non solo nel formare i
giovani, ma anche nell’avvicinare e sensibilizzare i ragazzi ai
temi dell’educazione ambientale, della tutela e valorizzazione
del territorio.
Il convegno si è concluso con i
tavoli di discussione dove i presenti sono stati invitati a presentare proposte e condividere
insieme le basi per la rinascita
turistico-culturale del territorio.
Il tutto attraverso la compilazione di alcuni quesiti che, nei prossimi giorni, verranno elaborati e
presentati poi in una fase successiva.
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
SPORT
di Dario Battisti
L’Aprilia conquista i tre punti
superando per 1-0 l’Unipomezia. L’inizio della gara mostra
un’Aprilia più intraprendente
degli avversari. I biancocelesti
di mister Venturi cercano di sviluppare le azioni sulle fasce laterali in modo, con l’ampiezza
della disposizione tattica dei
giocatori, di mettere in difficoltà
la retroguardia dell’Unipomezia.
La leggera pressione pontina
non crea particolare apprensione
ai rivali e tranne due calci piazzati calciati dal limite dell’area
non produce nessuna situazione
pericolosa. La partita per i falli
commessi dai giocatori e per
l’intransigenza del direttore di
Francesca Capone di Cassino,
che in venti minuti tira fuori per
ben cinque volte il cartellino
giallo, risulta molto spezzata.
Con il trascorrere dei minuti il
gioco si sposta soprattutto a centrocampo dove le due formazioni si annullano a vicenda con il
risultato scontato che il match
non decolla. Quando mancano
due minuti al termine della
prima frazione di gioco l’Aprilia
opera un’azione sulla sinistra
della difesa pometina con Scibilia. La sfera giunge al centravanti Bussi che con un astuto colpo
di tacco la deposita alle spalle
dell’incredulo Santi. Dopo pochi
secondi della ripresa un guizzante Casimirri impegna severamente il numero uno dell’Unipomezia che con un ottimo
intervento nega la gioia del gol
al fantasista apriliano. Nel proseguo dell’incontro l’Aprilia
Un’Aprilia a gonfie vele batte Unipomezia 1-0
sbaglia in maniera grossolana tre
ripartenze che con un po’ più di
precisione potevano portare
grossi pericoli ai rivali. L’Unipomezia, che gioca in dieci per
l’espulsione per doppia ammo-
giocato a centrocampo in quanto
hanno macinato tanti chilometri
per tutta la durata dell’incontro”.
In casa dell’Unipomezia regna
la delusione.<<In partite di cartello come questa di solito si
nizione di Empoli, mostra buona
volontà ma non riesce a creare
grattacapi alla porta di Caruso.
Nel recupero il subentrato
Castro colpisce il palo.<<Abbiamo fatto una gran partita costringendo una squadra come l’Unipomezia a rendersi pericolosa
una sola volta. Sotto la loro spinta abbiamo creato molte occasioni per chiuderla definitivamente- commenta il mister apriliano Mauro Venturi- ai ragazzi
vanno fatti solo i complimenti
per come hanno interpretato la
gara contro una delle migliori
squadre del girone B. I giocatori
sono stati eccezionali nel riproporre tutto ciò che avevamo preparato durante gli allenamenti
settimanali. Un plauso speciale
lo meritano coloro che hanno
viene a sviluppare una situazione in cui il pareggio è risultato
più giusto- sottolinea il tecnico
dell’Unipomezia Flavio Catanzani- il metro arbitrale non è
stato dei più felici ma questa non
può essere una scusa a cui
aggrapparci. Ci vuole più rispetto nei confronti dell’Unipomezia
cosi come anche per l’Aprilia,
visto i tanti cartellini gialli
estratti in una partita estremamente corretta e assolutamente
non cattiva. Il risultato è maturato in altre situazioni quindi va
dato merito ai nostri avversari
per la vittoria che hanno ottenuto>>.
APRILIA: Caruso, Montella,
Bencivenga, Maola, Mancini,
Sossai, Zeccolella (5’ st Fortunato), Cioè, Bussi (42’ st Castro),
Sei ore degli imperatori a Lanuvio
Doppio podio per la società
Asd ciclistica Aprilia la quale
nella giornata di domenica 2
ottobre ha partecipato alla gara
6 ore Endurance di mtb svoltasi a ponte Loreto Lanuvio, ha
ottenuto due primi posti di
categoria nella modalità Solitari m5 e squadra da tre m 3.
Alla evento ha partecipato
come solitario Sandro Belvisi
nonché capitano della Società,
mentre nella configurazione a
squadre di tre si sono ritrovati
Alessandro Bucci,Alessandro
Fasciani e Fabio Middione.
La gara iniziata alle ore 9:30
ha visto sin da subito avanti
Sandro Belvisi che nel corso
delle ore successive ha accumulato oltre un giro di vantaggio sul suo diretto avversario.
Più sofferta invece ,la prova
dei tre che all'inizio sì ritrova-
pagina 49
vano dietro di
tre minuti ma nel arco di due
ore rimontato e si sono portati
avanti .
Gara dura segnata dal maltempo,alla quarta ora infatti, il
percorso era diventato impraticabile causando varie rotture e
determinato lo stop della gara
alle ore 13:30 due ore prima
del normale svolgimento.
A dare supporto ai quattro attleti, a cui vanno dei ringraziamenti vediamo, Cristina Campolucci,Sabrina Alimonti e
Luca Cortese.
Casimirri (43’ st Tassinari), Scibilia A disp. Ceraldi, Blasi,
Tshimanga, Benvenuti All. Venturi
UNIPOMEZIA: Santi, D’Ausilio, Draghici, Mancini (39’ st
Dell’Aguzzo), Piccheri, De Santis (30’ st Monteforte), Morici,
Empoli, Nardini, Valle, Lupi (1’
st Italiano) A disp. Scalibastri,
Manzelli, Cappabianca All.
Catanzani
Arbitro: Capone di Cassino
Marcatore: 43’ pt Bussi (A)
Note. Ammoniti. D’Ausilio, Piccheri, Draghici, Casimirri, Scibilia, Lupi, Montella, Mancini,
Sossai. Espulsi al 22’ st Empoli
(UP) per doppia ammonizione e
Cerro (UP) durante il riscaldamento. Calci d’angolo 1-1.
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20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
20 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE 2016
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