PDF - Serenissima SGR
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Paola G. Lunghini Home Awards by Internews srl In Primo Piano People Lettere Aperte News dall’Italia Ambiente Racconti News dall’Estero Non Solo Real Estate Real Estate Pets Editoriali Libri Eventi Search Rapporti dall’Italia Economia Immobiliare 47 Interviste Rapporti dall’Estero Turismo RE & Food Aspettando EXPO 2015 “Ri-formare Milano” e re-imparare la città, in un incontro in Bocconi Pubblicato il 29 ottobre 2014 in Ambiente, Primo Piano di Francesco Tedesco Si è tenuto il 28 ottobre in Bocconi l’incontro “Riqualificazione urbana sostenibile. Creazione di valore e risparmio del territorio: quali strade?” durante il quale si è discusso di strategie innovative e interventi di recupero del territorio urbano, anche attraverso nuove forme di collaborazione pubblico-privato. L’evento, organizzato dalla Paola G. Lunghini ritratta dall’artista Alzek Misheff Bocconi Alumni Association (BAA), è stato moderato da Riccardo Aimerito, che è appunto Topic Leader di Public Paola G. Lunghini Direttore Responsabile Private Co-Operation all’interno di BAA. «Il tema delle aree dismesse e degli edifici in disuso nelle Tel. 02 725 296 11 [email protected] nostre città non è certo nuovo» ha osservato in apertura Barbara Coppetti, Docente presso il Dipartimento di Architettura del Politecnico Milano «ma mentre in passato è stato legato alle aree industriali più periferiche, ora il fenomeno riguarda spazi urbani sempre più centrali. Le nostre città sono in contrazione e occorrono nuove strategie per il recupero di luoghi e immobili, che vengono lasciati ad una lenta decomposizione». Coppetti ha quindi presentato i risultati “Ri–formare Milano”, un progetto del Politecnico che, coinvolgendo direttamente Isabella Goldmann gli studenti laureandi, intende fornire idee per il recupero di alcune delle aree più critiche: al momento i progetti completati (e presentati presso una mostra in Triennale) sono 12 e riguardano tutti aree molto centrali, Cerca: Cerca come ad esempio la Torre Galfa, l’ex macello comunale, l’ex cinema Maestoso, l’area di Porta Ticinese, via Orti, eccetera. Molti altri progetti sono attualmente oggetto di tesi da parte degli studenti del Politecnico. «A Milano ci sono oggi circa 400 edifici e luoghi abbandonati da recuperare» ha reso noto Patrizia Quartieri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà al Consiglio comunale di Milano. « Questo abbandono territoriale favorisce il degrado sociale della città, ed è quindi fortissima la volontà di questa Giunta di arginare il problema. Intendiamo mettere in opera diverse iniziative per sollecitare i privati a recuperare i propri edifici abbandonati e inutilizzati. In caso di impossibilità da parte del privato, crediamo che sia compito del Comune intervenire per recuperare il bene e dargli un utilizzo sociale virtuoso. Lo scopo ultimo della cooperazione tra pubblico e privato» ha continuato Patrizia Quartieri «deve essere migliorare la vita dei cittadini. Oggi purtroppo in città mancano alloggi in edilizia popolare e assistiamo ad un lento spostamento del ceto medio verso aree sempre più periferiche». Il recupero delle aree degradate si sposa quindi con la questione abitativa: a Milano esiste un fabbisogno di circa 23 mila domande di alloggi che rimane inevaso e che il Comune da solo non riesce a fronteggiare. «Parlando di recupero a fini sociali degli spazi delle nostre città» ha esordito Isabella Goldmann ( nella foto), Architetto Senior Partner di Studio Goldmann e grande esperta di sostenibilità «dobbiamo essere consapevoli che il fattore più importante è di tipo culturale: siamo ormai abituati a ragionare in termini individualistici e dobbiamo re-imparare a considerare davvero come “nostra” la città in cui viviamo, e i suoi spazi pubblici. Il verde» ha poi continuato Isabella Goldmann «non è qualcosa da “appiccicare” a posteriori al progetto di trasformazione della città, ma è esso stesso un “materiale” del progetto, proprio come il vetro e il ferro: prendiamo anche noi esempio da città come Vitoria Gasteiz, in Spagna, prima in Europa per spazi verdi e naturali, ben 20 metri quadrati a persona». Giordana Ferri, Direttore Esecutivo di Fondazione Housing Sociale, ha quindi presentato il caso concreto di “Abit@giovani”, progetto di successo di un “condominio diffuso”. La Fondazione, che ha ormai grande È in distribuzione esperienza in operazioni di questo tipo, ha rilevato da ALER a Milano circa 200 alloggi che sono stati riqualificati e poi locati a giovani coppie a canoni accessibili. «Chi è entrato negli alloggi ha potuto usufruire ECONOMIA IMMOBILIARE N° 48 autunno 2014 di due vantaggi: un costo al metro quadrato davvero accessibile (attorno ai 2000€/mq, ndr) e il “patto di futura vendita” per rilevare l’appartamento affittato. A Milano ci sono tantissimi immobili che si potrebbero recuperare» ha confermato Giordana Ferri «molti soprattutto dal settore terziario. Purtroppo si tratta spesso di immobili con problemi che hanno portato a notevoli perdite di valore e che dunque non riescono più ad essere ceduti. Proprio per questo abbiamo in essere diverse idee sulla carta, ma non siamo ancora partiti con nessun progetto concreto». Durante l’incontro sono intervenuti anche Piergiorgio Monaci, Responsabile di Progetto per Area Metropolitana, che ha fatto il punto sulle “Aree Metropolitane”, i nuovi Enti che nasceranno dal primo gennaio 2015; Piergiulio Dentice, Head of Development di Lend Lease in Italia, che ha mostrato alcuni interventi di rigenerazione urbana in cui è coinvolta Lend Lease (Sidney, Londra e Kuala Lumpur); e Franco Torra, Responsabile Area Gestione Immobiliare di Serenissima SGR, che ha mostrato tutti i numeri del progetto di recupero di “Portopiccolo” a Sistiana, nel Golfo di Trieste, dove una vecchia cava di ben 30 ettari di superficie è stata riqualificata creando una struttura ricettiva di grande pregio che ospita 400 unità residenziali vista mare insieme a 75 spazi commerciali di servizio per il nuovo centro abitato che ha le dimensioni di un borgo come Portofino. «Nel primo semestre 2015 saranno ultimati anche un hotel da 70 camere e la spa di 5 mila metri quadrati» ha confermato Torra. « Non ci possiamo lamentare: a fronte di un investimento complessivo di 270 milioni abbiamo un rientro che già oggi supera il 70%». 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