Hurrà Juventus

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Hurrà Juventus
HJ racconta
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Prendo la bici,
faccio il giro
del mondo
e torno
Sportiva, viaggiatrice, determinata,
juventina, sorridente, instancabile:
queste le credenziali di Paola Gianotti,
la ragazza di Ivrea che parte in bicicletta
per attraversare l’intero pianeta. Cerca
un record, ma soprattutto il gusto della
scoperta e dell’incontro
di davide fantino
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keep brave
World Bike
Challenge
S
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ulla cartina del mondo
comparirà all’inizio del 2014
una traccia indelebile che
attraverserà tutti i continenti. Sarà
quella lasciata dalla bicicletta di
Paola Gianotti, la ragazza di Ivrea che
ha deciso di compiere su due ruote
il giro del globo intero. L’impresa
servirà per battere un record e
vivere un’esperienza unica. Paola
partirà dalla sua città e percorrerà
circa 30.000 chilometri sul sellino,
attraversando oltre venti paesi e
cinque continenti ad una media
prevista di circa 200-220 chilometri
al giorno. Il nome dato al progetto è
“Keep Brave - World Bike Challenge”:
un’impresa sportiva, umana e sociale
all’insegna del coraggio e della
tenacia. Il record da Guinness da
battere è quello della greca Juliana
Buhring, che ha compiuto il percorso
intorno alla Terra in 152 giorni.
Volontà d’acciaio, volto sorridente
e animo pacato, Paola è abituata a
girare il mondo in cerca di sfide da
quando ha 18 anni: ha raggiunto
la cima del Kilimangiaro, girato
in kayak la Groenlandia, ha preso
parte a un campo con i ranger in
una riserva protetta di rinoceronti
nello Swaziland, se l’è vista brutta
intrappolata dai monsoni in India.
La sua determinazione è piaciuta
subito anche a Conte, incontrato
al centro di Vinovo durante i mesi
della preparazione alle rispettive
sfide dell’autunno. Paola, oltre che
una sportiva praticante, è da sempre
anche tifosa della Juventus.
Della squadra dei campioni d’Italia
ammira la determinazione nel
pianificare il lavoro e nel cercare i
risultati desiderati.
Proprio quello che lei sta facendo con
la sua impresa in solitaria. «Mio padre
mi ha trasmesso l’amore per i colori
bianconeri. Incontrare il mister e la
squadra è stata una spinta ulteriore
a credere in me stessa. La loro
determinazione sarà anche la mia.
E poi il sorriso e l’incoraggiamento
di Gigi Buffon, mio vero idolo, me li
porterò in giro per il mondo».
Con lei ci saranno due amici a bordo
di un camper: le forniranno il supporto
logistico necessario, pacchi di pasta
compresi. «Ma durante il giorno sarò
sola con la mia bicicletta, una Cinelli
realizzata su misura. Ho scelto il
camper perché è il mezzo che mi è più
familiare, quello con cui ho viaggiato
sin da piccola con la famiglia, anche
in paesi come la Turchia che anni fa
non erano facilmente accessibili. In
più mi consentirà di poter dormire
ovunque io mi trovi senza avere
l’ansia di dover per forza raggiungere
un determinato luogo».
Il percorso
Regole da Guinness
La partenza è fissata da
Ivrea, con tratto europeo
fino a Lisbona per volare in
Sudamerica. Dopo Argentina,
Cile, Perù ed Ecuador arriverà
nel Nord America per il
coast to coast, da Miami
alla California. In seguito
sarà in Nuova Zelanda,
Australia, Sud-Est Asiatico,
Oman e Sudafrica prima di
fare ritorno in Italia. Sul
sito keepbrave.com, sulle
pagine ufficiali di Facebook
e Twitter, Paola aggiornerà
costantemente sul procedere
del suo viaggio. Grazie al
rilevamento fornito dal Gps
sarà possibile conoscere
sempre l’esatto punto del
mondo in cui si trova.
Le regole della Guinness
World Record sono molto
precise: per la validità
dell’impresa sono richiesti
almeno 28.970 km in bici
con un’unica direzione di
percorrenza. Il totale di
chilometri coperto, compresi
gli spostamenti con altri
mezzi, deve essere di
almeno 40.075 km, ossia la
circonferenza della Terra.
La bicicletta non può essere
mai cambiata, ma solamente
riparata. In ogni tappa
devono essere registrate
le firme di alcune persone
e scattate foto di punti del
percorso come testimonianza
dell’avvenuto passaggio.
L’impresa si presenta ardua ma Paola
non ha paura. «Anche della mia Juve
si diceva due anni fa che disponesse
di mezzi inferiori rispetto ad altri
e sappiamo tutti come è finita». In
più la sua impresa non vuole essere
soltanto una corsa contro il tempo.
Sarà portavoce di un progetto di eco-
sostenibilità e rispetto della natura
che presenterà ai ragazzi delle scuole
di tutto il mondo. «Senza dimenticare
l’idea stessa del viaggio, del piacere
dell’incontro casuale, vedendo
scorrere il mondo sotto le ruote. Per
questo motivo amo la bici più di ogni
altro mezzo di trasporto».
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«È stato
mio padre a
trasmettermi
l'amore per
i colori
bianconeri»
Segui il viaggio di Paola
Paola viaggia in solitaria in bicicletta, ma
chiunque può sostenerla economicamente:
il meccanismo è quello consueto del
crowdfunding. Si possono acquistare e
sponsorizzare i chilometri di una tappa con
delle donazioni: «In cambio oltre a ricevere
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alcuni gadget, dal magnete alla felpa - svela
la Gianotti - dedicherò la tappa a chi avrà
deciso di sostenerla e spedirò anche una
cartolina dal luogo del mio arrivo.
Un modo tradizionale e sentito per
ringraziare dell’appoggio».
J
Compagna di molti precedenti viaggi
è stata la sorella, ma non questa
volta: «È in arrivo un figlio e non
potrà essere con me. Anche se, pazza
com’è, potrei vedermela spuntare
all’improvviso in qualche parte del
mondo!». Tra le insidie maggiori che
l’aspettano, spicca per l’impegno
fisico una tappa in Sudamerica
durante la quale attraverserà le Ande
a 4000 metri di altitudine, dopo un
dislivello di giornata di ben 3000. Dal
punto di vista ambientale e climatico
Paola ha qualche timore per il tratto
nel Sud-Est asiatico: «Per quanto
abituata a viaggiare e a gestirmi ogni
tipo di situazione, rimane che sarò una
donna da sola in paesi culturalmente
molto diversi dal nostro, con strade
non in perfette condizioni, in un clima
afoso e soggetto a piogge torrenziali
improvvise».
Nell’incontro con mister Conte e la
squadra è venuto fuori un punto
di contatto tra i calciatori juventini
e Paola: non l’abilità col pallone,
ma la maniacale attenzione per
la preparazione fisico-atletica.
«Confesso che il calcio è uno dei
pochi sport che non ho praticato: ma
anche nella mia impresa, così come
nelle gare di thai boxe, triathlon e di
sci alpinismo a cui ho preso parte, è
importantissimo avere il fondo giusto
per conseguire gli obiettivi».
Il sudore prima della gloria,
esattamente come il motto che ha
accompagnato la preparazione estiva
della Juve 2013-2014.
il sito ufficiale dell'impresa
keepbrave.com
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