OK ATER NEWS n°22 LUGLIO 2007.indd

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OK ATER NEWS n°22 LUGLIO 2007.indd
“Poste Italiane Spa
Spedizione in Abbonamento Postale
70% DR Commerciale Buisiness Vicenza nr 20 / 2006
Trimestrale dell’Azienda
Territoriale Edilizia
Residenziale di Vicenza
n. 22 Luglio 2007
informazioni
70
L’Ater fa
Ripartono i lavori in
zona Pomari a Vicenza
72 appartamenti pronti
entro il 2008
Bilancio consuntivo 2006
Il presidente Tolettini:
un’ottimo risultato
la professionalità ci ha premiato
La casa è integrazione
Il Prefetto Mattei:
indispensabile per sentirsi cittadini
3
Marco Tolettini
Presidente
Ater Vicenza
milioni di euro
da reinvestire
Utile record dal bilancio
consuntivo 2006.
Ma intanto è guerra
agli inquilini disonesti:
90 querele contro
le false dichiarazioni
sul reddito
È
stato
approvato
dal
Consiglio
di
Amministrazione
dell’Ater di Vicenza il
bilancio consuntivo relativo all’anno
2006.
L’ utile lordo (ante imposte) di circa 4
milioni 600 mila euro è stato gravato
da un carico fiscale Ires e Irap di quasi
1 milione 700 mila euro, portando
il risultato netto a circa 2 milioni 900
mila euro.
Il Consiglio di Amministrazione ha
destinato integralmente questo utile
al reinvestimento in interventi per
calmierare i prezzi per la vendita e per
l’affitto. Purtroppo, a incrementare
ulteriormente
il
carico
fiscale
dell’Azienda rispetto al passato, sono
le disposizioni contenute nel Decreto
Bersani/Visco, in vigore dallo scorso
luglio, che hanno portato l’Ater a far
registrare un ulteriore carico tributario
di ben 374 mila euro non previsto.
Un gradito contributo
Dal punto di vista costruttivo, un
contributo finanziario concessoci
dalla Regione Veneto, pari a oltre 1
milione 150 mila euro ha permesso
all’Azienda di recuperare 100 alloggi
sfitti e un ulteriore contributo di 190
mila euro ha consentito di eliminare
le barriere architettoniche su altre 20
abitazioni.
Quasi 200 alloggi consegnati
Nelcorsodel2006sonostaticonsegnati
agli assegnatari 196 alloggi, tra
nuove unità e ristrutturazioni, e sono
stati sottoscritti contratti di appalto
per il valore di circa 8 milioni 400
mila euro. Questi consentiranno la
costruzione di 2 edifici adibiti ad uso
pubblico nei famosi P.R.U. (Piani di
Recupero Urbano) a Lugo di Vicenza
e a Camisano Vicentino, un centro
anziani a Rosà, 10 uffici, 2 negozi,
una unità direzionale, 2 gruppi di
autorimesse e 68 nuovi alloggi.
Che ricavi dalle vendite!
Nel corso dell’esercizio sono stati
venduti poi un centinaio di alloggi,
considerando sia quelli derivanti dal
patrimonio aziendale vetusto non
più ritenuto strategico per l’attività
aziendale che quelli costruiti ex
novo e messi in vendita a prezzi
calmieratori del mercato, per un
in case
importo di circa 7.650.000 euro.
Altro dato apprezzabile che è emerso
dal bilancio appena approvato è
quello relativo ai quasi 5.700.000
euro corrisposti dagli assegnatari
a titolo di canoni di locazione degli
oltre 4.000 alloggi di proprietà
dell’Ater, che sono stati investiti per
un terzo nello svolgimento di ulteriori
attività di manutenzione ordinaria e
straordinaria delle stesse abitazioni
per un importo di circa 1.900.000
euro. Considerato il finanziamento
regionale di cui sopra dunque,
nel 2006 sono stati investiti circa
3.050.000 euro nella manutenzione
del nostro patrimonio.
Caccia ai disonesti
Un ultimo dato importante che merita
di essere messo in evidenza è quello
relativo all’attività di accertamento
dei redditi degli inquilini, già iniziata,
come si ricorderà, nel corso dell’
esercizio 2005: sono stati contestati
circa 60 mila euro relativi a canoni
che sarebbero stati dovuti dagli
assegnatari se avessero dichiarato
tutti i redditi percepiti e che non sono
stati corrisposti, di cui 40 mila euro
già recuperati nell’esercizio.
Tali posizioni sono state segnalate,
come
richiestoci
dall’Autorità
Giudiziaria,
alla Procura della
Repubblica di Vicenza, portando
l’Ater a sporgere ben 62 querele
per esposizioni false o non veritiere
relative alla capacità reddituale dei
nuclei familiari che, sommate alle
28 presentate nel 2005, portano
complessivamente a 90 il numero
totale alla fine del 2006.
Entro l’esercizio in corso, divenuti
operativi gli accessi a tutte le banche
dati disponibili, ha potuto entrare
a regime il controllo sistematico di
tutte le posizioni degli assegnatari e
vi è la sensazione che questo numero
sia destinato ad incrementarsi
notevolmente.
Le nostre interviste
Il Prefetto
Mattei:
così cresce
la città
Nella foto a destra
un primo piano del
Prefetto dott. Mattei
Dott. Mattei, la domanda di
abitazioni a canone sociale
in Veneto è stata definita
“fuori controllo”. Alla luce
della sua esperienza come
Prefetto di Vicenza, ha
avuto modo di constatare personalmente questa
realtà?
C’è una diretta correlazione
con i flussi migratori di lavoratori extracomunitari nel Veneto che sono numericamente
molto rilevanti e che nella provincia di Vicenza contano oltre
77.000 residenti “regolari”.
Tale situazione, imprevedibile
all’inizio, ha sicuramente de-
“Grazie all’Ater più facili i trasferimenti
di nuovi uomini per le forze dell’ordine.”
“Immigrati, la casa è indispensabile
per l’integrazione”
terminato una richiesta prima
di alloggi sul libero mercato e
poi di quelli di edilizia residenziale pubblica.
La prima è, forse, fuori controllo perché regolata dalla
domanda, molto consistente,
e dall’offerta, non sempre correlata a quella, per cui i prezzi
Come organo garante dell’ordine e della sicurezza
pubblica, quanto ritiene
sia importante, per favorire una civile integrazione,
garantire a tutti i cittadini,
italiani ed extracomunitari, il diritto a vivere in una
casa dignitosa?
tutti i Dirigenti scolastici, alle
ULSS.
Il documento traccia un quadro informativo di istituti, diritti e possibilità offerte dal
nostro Ordinamento e, nel
contempo, enuncia ed illustra principi e valori nonché
L’attenzione che l’Ater dimostra nei confronti degli appartenenti alle Forze dell’Ordine
presenti nel territorio ha trovato la concretizzazione nella riserva in loro favore di 39
appartamenti, tra il 2006 e il
2007, assegnabili sulla base
il connesso apparato di diritti
e doveri prefiggendosi anche
scopi pedagogici, programmatici e promozionali ai fini
dei processi di integrazione
nella prospettiva di coesione
sociale.
La Carta verrà portata a settembre
all’attenzione del
Consiglio
Territoriale
per
l’Immigrazione al fine di varare ogni altra idonea iniziativa per facilitare il percorso
e accorciare i tempi di amalgamazione di chi vorrà essere
nuovo cittadino d’Italia.
dei titoli di servizio che la
Commissione, che ho istituito, ha valutato stilando una
apposita graduatoria.
Tale effettiva possibilità rende
sicuramente meno difficile ad
un appartenente alla Polizia
di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza,
al Corpo Forestale dello Stato
o alla Polizia Penitenziaria il
trasferimento in queste zone,
nelle quali il rafforzamento
degli organici – pur con le
note difficoltà di arruolamento in parte derivanti dall’abolizione della ferma obbligatoria che costituiva un bacino
di riserva di molti giovani che
transitavano poi nel servizio
continuativo in uno dei Corpi
citati – rappresenta una priorità per mantenere l’attuale
sostanzialmente soddisfacente stato dell’ordine e della sicurezza pubblica.
CHI È IL PREFETTO PIERO MATTEI
Prof. Dr. Piero Mattei
Nato a Pietrasanta (LU) il 18/05/1943,
è sposato con due figli.
Laureatosi in Giurisprudenza nel 1966 presso l’Università
di Palermo, è entrato nell’Amministrazione civile
dell’Interno nel 1969.
Ha prestato servizio preso le prefetture di Enna,
Agrigento, Potenza, Palermo, Reggio Calabria (Alto
Commissariato Antimafia), Salerno, Oristano e Crotone.
Oltre ad aver ricoperto ulteriori prestigiosi incarichi presso
numerose Prefetture, è insignito delle onorificenze di
Commendatore O.M.R.I. nel 1994 e di commendatore
S.M.O.M. per “motu proprio” del Principe
e Gran Maestro dell’Ordine nel 2003.
– anche per altri fattori ben
intuibili e variegati – lievitano
e non di poco.
La seconda ha introdotto di
certo il giusto prezzo nello
specifico mercato ed ha nel
tempo, grazie alla sensibilità
ed attenzione degli Amministratori locali, fatto registrare sempre maggiore iniziative
per la realizzazione di nuovi
alloggi, che però, non sempre
consentono di fare fronte adeguatamente alle richieste.
Infatti, a tutt’oggi la riserva di
case agli stranieri è percentualmente bassa e, peraltro,
alcuni bandi di concorso che
prevedono clausole di tal fatta
hanno avuto necessità di passare al vaglio della Giustizia
Amministrativa.
Non dimentichiamo anche le
facilitazioni offerte dagli Istituti Bancari che hanno erogato mutui agevolati consentendo così alle famiglie immigrate
di poter acquistare abitazioni.
L’esigenza di poter disporre di
un alloggio, adeguato e funzionale alle esigenze proprie
e del proprio nucleo familiare,
è fondamentale perché inculca il senso dell’inserimento e
della nuova appartenenza, radica nel territorio ed aumenta la spinta a restare parte a
pieno titolo della società che
accoglie.
A tal riguardo desidero sottolineare che per rafforzare il
percorso di integrazione che
oramai è avviato in tutto il territorio nazionale e nel Nord in
modo precipuo, per le possibilità di lavoro che vi si offrono,
il Ministro dell’Interno ha fatto
elaborare da un apposito Comitato la “Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione” che proprio in questi
giorni ho fatto pervenire – e
cito solo alcuni – alle Istituzioni locali, alle Associazioni
che operano nello specifico, a
Ruoli e sinergia tra l’Ater
e la Prefettura, alla luce
della nuova normativa, in
merito alla riserva di una
quota delle abitazioni assegnabili agli appartenenti alle Forze dell’Ordine
che ne fanno richiesta.
nuova
vita in...
classe
Sarego
Cinque nuovi
appartamenti
dalla ex scuola
di Monticello di Fara
A neanche un mese di
distanza dalla consegna
di 4 appartamenti a Velo
D’Astico, recuperati dalla
ristrutturazione dell’edificio
che ospitava la ex scuola
elementare di Meda, l’Ater
ha consegnato altre 5
abitazioni, realizzate su
un’area in cui prima sorgeva
la scuola elementare della
Frazione di Monticello di
Fara, a Sarego.
La differenza è che le
unità abitative sono state
ricostruite ex novo dopo aver
proceduto alla demolizione
del preesistente edificio.
Il presidente dell’Ater
di Vicenza
Marco Tolettini
con il sindaco
di Sarego
Vittorino Martelletto.
Il progetto (investimento di
oltre 450 mila euro reperiti
dai proventi della cessione
del proprio patrimonio) ha
visto nascere un edificio a
due piani con 2 appartamenti
al piano terra, dotati di
ingresso indipendente, e
3 al primo piano, con vano
scale comune.
Tutte le abitazioni, che
hanno metrature variabili
dai 41 ai 69 mq. con
una o due camere da
letto, sono provviste di
autorimesse accessibili dal
cortile comune sul retro e
godono di un’area scoperta
destinata in parte a giardino
e in parte a parcheggio.
Venerdì 20 aprile si è tenuta
la cerimonia ufficiale della
consegna delle chiavi alle
famiglie: una consuetudine
molto significativa in primis
per gli assegnatari che,
talvolta dopo lunghi periodi
di attesa, possono godere
di un’abitazione nuova e
decorosa.
Ma un’occasione di incontro
significativa
anche
per
gli enti che, grazie a una
fattiva
collaborazione,
hanno raggiunto questo
risultato: l’Ater riesce a
soddisfare quasi la metà
delle domande pervenute
nell’ultimo bando comunale
e il Comune
concretizza
quel sostegno che ogni
Amministrazione pubblica
dovrebbe fornire ai propri
cittadini meno fortunati.
Con
questo
intervento
l’Ater ha raggiunto la quota
di 100 alloggi, tra nuovi e
ristrutturati,
consegnati
dall’inizio del 2007.
Il presidente dell’Ater
di Vicenza Marco Tolettini
ed il vice presidente
Valentino Scomazzon
con il sindaco di Noventa
Carlo Alberto Formaggio.
Consegnato un nuovo
edificio frutto di una
collaborazione vincente
tra Azienda e Comune
N
oventa festeggia: consegnata una casa con 8
nuovi appartamenti per
altrettante famiglie della zona. L’edificio è stato costruito
ex novo dalla nostra Ater in posizione adiacente a un altro intervento realizzato sempre dall’Ater
nel 2002 ed è stato realizzato
grazie all’impiego di un finanziamento della Regione Veneto che
ha destinato a questa realizzazione 800 mila euro.
In questo modo 8 famiglie possono ora godere di una casa
nuova ed elegantemente rifinita,
Noventa
un nido
per otto
famiglie
pagando un canone rapportato
alle loro reali possibilità economiche. Ecco il risultato di una
fattiva collaborazione tra la Regione Veneto, l’Ater di Vicenza,
e l’Amministrazione comunale di
Noventa Vicentina avviata con la
sottoscrizione di un protocollo di
intesa tra il Sindaco Carlo Alberto
Formaggio ed il nostro presidente Tolettini.
Due piani di concretezza.
Il progetto, sviluppato su due
piani, ha visto la realizzazione al
piano terra di 3 abitazioni, una
delle quali è stata attrezzata per
ospitare persone portatrici di
handicap, oltre alle autorimesse
ed al primo piano i rimanenti 5
appartamenti, con superfici variabili dai 74 ai 51 mq. utili, tutti
provvisti di due camere da letto
ed impianto di riscaldamento au-
tonomo.
Ci tengo a sottolineare – ha spiegato il Presidente – che, negli
ultimi anni, il settore tecnico dell’Azienda ha posto grande attenzione non solo all’aspetto estetico dei nuovi edifici ma anche
all’utilizzo di materiali innovativi
e di alta qualità e questo in vista
sia di un risparmio nella manutenzione futura dello stabile che
di una riduzione dei consumi
energetici.
E’ fondamentale unire le forze
per cercare di dare una risposta
concreta al crescente fabbisogno
alloggiativo”.
La cerimonia ufficiale della consegna delle chiavi agli 8 nuclei
familiari collocati in graduatoria si
è svolta lo scorso marzo alla presenza del sindaco Carlo Alberto
Formaggio e di altre autorità.
Pomari
battaglia
vinta:
arrivano
le case
Dopo un anno
e mezzo di stop,
il grande Piruea
cittadino si sblocca:
il Consiglio di Stato
dà il via ai lavori
per costruire oltre 70
appartamenti
per 4,5 milioni di euro.
72 famiglie possono
finalmente gioire
F
inalmente
l’attesissima sentenza del
Consiglio di Stato di
Roma ha deciso. E
le sorti di un cantiere importante per l’edilizia residenziale pubblica vicentina
sono quelle sperate: vittoria in secondo grado con
l’accoglimento dell’appello
promosso dall’Ater.
La questione giudiziaria
aveva preso le mosse da
un ricorso, presentato dall’Impresa Pellizzer S.p.A di
Treviso e accolto dal TAR
del Veneto, sul presupposto di una presunta illegittima esclusione dalla gara
d’appalto per il cantiere in
questione, gara indetta nel
mese di agosto del 2005
per un importo di 4,5 milioni di euro.
I lavori per la costruzione
di questi alloggi avevano
preso avvio alla fine di novembre dello stesso anno.
Agli inizi del 2006, in seguito alla sentenza di primo grado, i lavori per la
costruzione dei 72 appartamenti - già bloccati dalla
prima udienza di sospensiva - venivano di fatto con-
gelati; ma l’Ater, tramite
un agguerrito collegio di
difesa composto dagli avvocati Luisetta Peronato di
Vicenza e Salvatore di Mattia in Roma– aveva proposto appello.
Nell’udienza di richiesta
di sospensiva del maggio
dello scorso anno, i legali dell’Ater erano riusciti a
strappare dal Consiglio di
Stato il congelamento della
sentenza del TAR, rinviando la sentenza di merito
alla fine del 2006.
A causa di un disguido
della cancelleria romana,
l’udienza che avrebbe dovuto fare luce sulla controversa questione saltava,
costringendo gli avvocati ad attivarsi immediatamente per ottenere a breve
la fissazione di una nuova
udienza.
Della vicenda si era interessato anche il sen. Pierantonio
Zanettin
che,
prendendosi a cuore la
sorte di queste famiglie in
attesa di un alloggio, aveva presentato al Ministro di
Giustizia un’interrogazione
parlamentare per conosce-
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re le cause del ritardo della cancelleria romana
Ora il Consiglio di Stato
si è finalmente pronunciato e la sentenza non
lascia tuttavia alcun dubbio, accogliendo le ragioni dell’Azienda vicentina e
compensando le spese legali per entrambe i gradi di
giudizio.
fine la ragione ha prevalso, grazie anche alla
competenza e all’impegno profuso dai legali
dell’Ater.
Ora non perderemo un
minuto in più di tempo
prezioso per far ripartire con slancio i lavori
e realizzare così queste nuove abitazioni per
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Di fatto è stata confermata la correttezza
dell’operato
dell’Ater
e sono stati sbloccati i
lavori del cantiere che
permetteranno di realizzare ben 72 abitazioni
destinate alla locazione
a canone sociale.
E’ trascorso quasi un
anno e mezzo ma alla
cercare di risolvere un
disagio abitativo ormai
così diffuso anche nel
nostro capoluogo.
Infatti già da alcune settimane il cantiere è stato riaperto.
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metamorfosi
un successo...
da premiare
Oltre ogni aspettativa
il risultato
del nostro concorso
per riqualificare
due edifici a Valdagno
e Arzignano.
E ora tocca ai giudici
S
i è concluso il 31
maggio il termine
per la consegna dei
progetti al “concorso
di idee Metamorfosi”, indetto
dalla nostra Ater per raccogliere proposte ideative per la
riqualificazione urbana di alcuni immobili di proprietà dell’Azienda.
L’iniziativa chiedeva ai progettisti di realizzare un progetto
di ristrutturazione estetico–
architettonica dei complessi di
via Moro a Valdagno e di via
Brenta ad Arzignano.
Coniugare l’esigenza di
dare un nuovo “look” alle
costruzioni che risalgono
agli anni 70 con proposte
e idee innovative per il risparmio energetico, senza
comunque tralasciare un
budget economico accettabile, era la sfida colta dai
partecipanti al concorso.
Già all’opera la Commissione Giudicante, composta da
professionisti altamente qua-
lificati, sia interni che esterni
all’Azienda, che avrà il compito di valutare i progetti pervenuti e di premiare il progetto
che avrà saputo coniugare nel
modo migliore la sostenibilità progettuale ed economica
con la capacità di ottimizzare
l’inserimento degli edifici nel
contesto ambientale.
Il concorso premierà i migliori
progetti che dimostreranno di
riqualificare i fabbricati garantendo:
- un miglioramento esteticoarchitettonico
dell’immobile
nel suo contesto;
- l’abbattimento della dispersione termica;
- la possibilità di eseguire i lavori con la permanenza degli
occupanti;
- un equilibrato rapporto costo-benefici.
Il montepremi complessivo, di
euro 10 mila, sarà assegnato
così:
€ 6.000 al progetto vincitore;
€ 2.500 al progetto secondo
classificato;
€ 1.500 al progetto terzo classificato.
I progetti saranno quindi
esposti in un’apposita mostra e l’Ater ne valuterà la
pubblicazione.
Al vincitore potrà essere
affidata la realizzazione
dei successivi livelli di progettazione.
Valdagno
Un protocollo d’intesa
per un intervento
che contribuirà
a risolvere
l’emergenza abitativa
D
opo l’indizione del
concorso Metamorfosi (pagine precedenti) per riqualificare un edificio di quasi 90
alloggi in via Moro a Valdagno,
continua la sinergia tra la nostra Ater e l’Amministrazione
comunale.
Stavolta si concretizza con la
sottoscrizione, da parte del
Sindaco Alberto Neri e del nostro Presidente Tolettini, di un
nuovo protocollo d’intesa.
20 appartamenti per i cittadini
Oggetto di questo accordo è la
definizione di un programma
che prevede la realizzazione di
un intervento di edilizia residenziale pubblica, nell’area localizzata in via Tomba, da destinare alla locazione a canone
sociale.
Scendendo nei dettagli, si trat-
dall’Ater nella zona risalgono
a diversi anni fa e sia al fatto
che Valdagno, come tanti altri
grossi centri della Provincia,
sta manifestando un pressante fabbisogno abitativo, com’è
facile evincere dalle oltre cento
domande di alloggi sociali presenti nella graduatoria comunale vigente.
A fronte dell’impegno assunto
ta della realizzazione di circa
20 nuove abitazioni che vanno
ad aggiungersi alle quasi 250
che già formano il patrimonio
immobiliare dell’Ater, locato a
canone sociale, presente sul
territorio comunale.
dal Comune a cedere all’Ater
la proprietà di un’area ad un
prezzo concordato e nei limiti
di costo imposti dalle vigenti
normative in materia di edilizia
residenziale pubblica, l’Azienda
vicentina reperirà i fondi necessari per dar vita al progetto
utilizzando i proventi derivanti
dalla cessione del proprio patrimonio di erp, andando così
a realizzare circa una ventina
di alloggi per un importo totale di spesa che si aggira sui
2.200.000 euro.
Un pressante bisogno abitativo
Si è deciso di ridare slancio ad
una collaborazione con l’Amministrazione comunale (rapporto che tra l’altro ha già dato in
passato ottimi risultati) in considerazione sia del fatto che
gli ultimi interventi di edilizia
residenziale pubblica realizzati
Il risparmio
energetico
comincia
dal mattone
Il Consiglio
di Amministrazione
dell’Azienda
sposa “Casaclima”:
così le prossime
case nasceranno
all’avanguardia
C
In alto a destra
il Presidente Tolettini
insieme al Presidente
dell’Ipes di Bolzano
Abert Pürgstaller
’è un modo nuovo
di costruire. Un
modo che guarda
la
qualità
della
vita delle persone ma
anche la qualità della vita
dell’ambiente. Il Consiglio
di
Amministrazione
dell’Azienda si è recato
in visita all’Istituto per
l’edilizia
sociale
della
provincia
di
Bolzano,
dove le case “a risparmio
energetico”
sono
già
una realtà. Il sistema di
certificazione
energetica
CasaClima infatti è stato
introdotto
in
Provincia
di Bolzano nel febbraio
2002 come strumento di
certificazione energetica,
per gli edifici di nuova
costruzione
e
da
ristrutturazione.
Ma dal 2008 questi standard
costruttivi
diventeranno
obbligatori
e
quindi
dovranno essere applicati
in tutt’Italia.
Per questa ragione l’Ater si è
recata a Bolzano per capire
bene quello che conviene
fare fin da subito. Il CdA
ha così potuto valutare e
approfondire direttamente
i futuri sviluppi costruttivi
e gli indirizzi da seguire.
Gli amministratori hanno
potuto così visitare un
quartiere
interamente
costruito con questa nuova
filosofia. Il punto di forza
è il sistema di isolamento
e l’mpiego di scambiatori
di calore che consentono
un uso limitatissimo di
metano (le cosiddette case
da 5 litri all’anno).
Attenzioni
particolari
vengono
poi
poste
ai
serramenti in modo che
possano dare garanzie di
dispersione
energetica
molto contenuta.
Un ulteriore elemento di
studio è stato quello del
ponte termico legato ai
balconi, risolto mediante
specifici
pacchetti
di
isolamento o addirittura
interrompendo la continuità
strutturale tra il poggiolo e
la muratura.
Applicare questi innovativi
sistemi di costruzione vuol
dire
responsabilità
nei
confronti
della
società,
anche grazie all’utilizzo di
materie prime rinnovabili
e
materiali
costruttivi
biologici impiegati.
Il
risparmio
energetico
deve servire a contenere
le spese perché il prezzo
dell’energia continua ad
aumentare.
L’Azienda oggi fa partecipare
molti tecnici a corsi di
formazione per consentire
loro di approfondire la
competenza in materia.
L’Area
Tecnica
Dalla progettazione
alla manutenzione,
uno staff
di 25 professionisti
per costruire
una casa
a partire da un’idea
L
’Area Tecnica Ater è una
squadra di 25 persone
pronte a tutto. No, non
nel senso di James Bond.
Il fatto è che la sua attività va
dalla direzione lavori alla manutenzione, dall’emissione dei
bandi di gare d’appalto al rapporto con i Comuni, passando
per la progettazione e tante altre funzioni essenziali. Guidata
da Luciano Robino, 47 anni portati benissimo, l’Area Tecnica è
un po’ la mente dell’Ater quando è ora di mettere in piedi una
nuova casa o di... raddrizzare le
pareti agli edifici da ristrutturare.
“Solitamente tutto comincia con
un contatto: il Comune propone all’Ater un progetto, ma più
spesso è solo un’idea che verrà
valutata in base a fattibilità e
costi. Poi diamo le nostre indicazioni. Al Comune interessano
Una
squadra
pronta
a tutto
alloggi Erp? A noi il compito di
valutare se la zona è adatta, se
la casa può avere le caratteristiche richieste, eccetera. Ma
un accordo, alla fine, lo troviamo sempre”.
E allora è il momento di mettersi all’opera. Perché dopo l’ok del
Comune, l’Area Tecnica inizia a
lavorare con squadre, righelli e
pc: si comincia con un progettto
preliminare, ci si confronta con
il Comune, si predispongono
correzioni e aggiustamenti...
Arrivati qui, siamo già a buon
punto. Ma c’è ancora da indire
la gara d’appalto per trovare le
imprese in grado di realizzare
il lavoro. Via dunque alla gara
d’appalto, che non è affatto
facile da gestire per le complicatissime normative nazionali
e regionali. Una volta trovata
l’impresa, avanti con l’opera.
“Il nostro ufficio ha ovviamente la responsabilità maggiore
e quindi guai a distrarsi. Ma la
logica con cui si lavora è piuttosto ferrea e sperimentata, difficile imbattersi in problemi fuori
dall’ordinario.”
Quali sono i punti di vantaggio di una squadra interna
come la vostra?
“Si lavora con obiettivi precisi e
condivisi. Le case Ater talvolta
si assomigliano un po’? Questo
è vero, ma non è un problema
se si riesce a mantenere sempre un elevato standard quali-
tativo”.
Ponete grande attenzione al
tema sicurezza.
“Scelta non casuale. Le case
che l’Ater costruisce sono spesso destinate all’affitto convenzionato. A volte gli inquilini sono
persone anziane o in difficoltà:
dobbiamo fare di tutto perché i
pericoli stiano ben lontani dalla
casa.”
Per questo si punta su impianti di sicurezza sempre
di grande qualità.
“E non solo quelli. Ad esempio
quasi tutte le nuove case hanno
l’impianto di ventilazione centralizzato. Che non è solo una
comodità per chi abita, ma anche una garanzia per la casa
stessa: la ventilazione impedisce il formarsi di muffe e offre
anni di qualità futura a tutto
l’appartamento”.
Che cosa è cambiato nella
progettazione delle case in
questi ultimi anni?
“Tante piccole cose, che magari
l’inquilino non riesce a intuire.
Migliorie per la sicurezza, per
la vivibilità, per il risparmio.
I nostri progettisti studiano e
s’informano
continuamente.
Stiamo stati di recente anche
in Olanda per confrontarci con
l’edilizia del Nord Europa. In
sintesi: le nostre case a volte
non hanno il legno in camera
né il videocitofono. In cambio
però, offrono una sicurezza che
spesso le abitazioni del mercato tradizionale non possono garantire”
Punti di forza delle case che
realizzate per l’affitto agevolato.
“Uno: alta qualità e bassi prezzi
di locazione. Due: siamo sempre a disposizione per ogni
problema. Tre: la sicurezza è
eccezionale. Quattro: la possibilità, un domani, di acquistare
la stessa casa a un prezzo agevolato”.
Punti di forza delle case realizzate per la vendita.
“Qualità superiore alla media.
I materiali, le strutture e tutto
quello che dà alla casa valore
negli anni è sempre di ottimo
livello. E poi l’attenzione per
la sicurezza. Infine: l’Ater non
può fallire. Chi compra con noi
è sempre garantito, anche dopo
anni e anni”.
Le opere di cui andate più
fieri.
“L’aver raggiunto la certificazione di qualità in tempo record. E
poi il quartiere Operaio di Piovene Rocchette, per il suo fascino, la storia, l’eleganza. Senza
dimenticare la casa anziani di
Schio, premiata a livello nazionale, e la rinascita del centro di
Lugo, una grande e bella soddisfazione”.
I nostri numeri
I nostri orari
Centralino 0444.223600
Fax 0444.223697
Unità legale 0444.223668
Manutenzione: 800.254431
Fax Manutenzione: 0444.223698
Unità Tecnica: 0444.223642
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della Provincia di Vicenza.
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Aut. Trib. Vicenza
n.320 del 23 febbraio 1988