Obesità: un pericolo sottovalutato. La percezione pubblica in Europa

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Obesità: un pericolo sottovalutato. La percezione pubblica in Europa
Obesità: un pericolo sottovalutato. La percezione pubblica in Europa REPORT ITALIA Condotta dalla società di ricerca indipendente Opinium, in collaborazione con l’Associazione Europea per lo Studio dell’Obesità (EASO) e il supporto di Medtronic Report:
Visione del proprio peso
La metà (50%) degli intervistati considera il proprio peso normale/sano, mentre due
intervistati su cinque (42%) si definiscono ‘in sovrappeso’. Solo il 3% dice di considerarsi
obeso
Alcuni intervistati sottovalutano la propria categoria di peso
o Uno su dieci (10%) tra coloro che pensano di avere un peso ‘normale/sano’, sono
infatti in sovrappeso (BMI calcolato sulla base delle affermazioni personali su
altezza e peso)
o Coloro che erano in sovrappeso sono portati a sopravvalutare il proprio peso
attuale – circa uno su cinque (18%) di coloro che si considerano in sovrappeso
sono infatti obesi e circa uno su cinque (18%) ha effettivamente un peso sano
Due intervistati su cinque (41%) sono soddisfatti del proprio peso attuale, mentre poco più di
un quarto afferma di non essere soddisfatto (27%)
o L’accettazione del proprio peso è molto più bassa tra coloro che si considerano in
sovrappeso (9%) e obesi (1%)
Peso demografico degli italiani intervistati1
Distribuzione del peso sulla
base del BMI2
Sottopeso
Normopeso (peso ‘sano’)
Sovrappeso
Obesi
Uomini adulti
Donne adulte
1%
47%
40%
12%
6%
58%
26%
10%
Sulla base del BMI calcolato sulla base del peso e dall’altezza degli intervistati, 11% sono
risultati obesi, con un ulteriore 32% classificato in sovrappeso
o Per le donne la probabilità di avere un peso sano è più alta (58% contro 47%
rispettivamente). Due uomini su cinque (40%) sono stati in sovrappeso, rispetto a
poco più di un quarto tra le donne (26%). Tuttavia, la differenza di genere tra gli obesi
è meno pronunciata – 12% uomini contro 10% donne.
o Il rapporto tra gli intervistati in sovrappeso e obesi aumenta con l’età (28% tra 18-34
anni, 54% tra gli over 55)
Visione del peso in Italia
Distribuzione del peso
tra…3
Sottopeso
Normopeso
Sovrappeso
Obesi
Uomini
Donne
13%
35%
34%
18%
17%
35%
32%
17%
Bambini (età
inferiore ai 18 anni)
13%
41%
29%
16%
La popolazione italiana obesa è così suddivisa: 18% uomini, 17% donne, il 16% bambini (età
inferiore ai 18 anni)
Tre quarti (75%) degli intervistati sostiene di conoscere personalmente una persona che
considera obesa
1 Agli intervistati è stato richiesto di fornire la propria altezza (in centimetri) e il proprio peso (in chilogrammi), sulla base dei quali è stato calcolato il BMI. 2 La percentuale potrebbe non corrispondere al 100% a causa dell’arrotondamento. 3 La percentuale potrebbe non corrispondere al 100% a causa dell’arrotondamento. Cause e effetti dell’obesità
Cause dell’obesità
Circa due terzi degli intervistati (62%) concorda sul fatto che ‘l’obesità è una malattia’, con
una quota simile che crede sia ‘causata da scelte di vita’ (61%). Nel complesso, gli
intervistati sono meno propensi ad accettare l’obesità come un ‘disturbo psicologico’ (44%)
o una ‘malattia genetica’ (36%)
o Gli uomini più delle donne considerano che l’obesità possa essere ‘causata da
scelte di vita’ (il 66% contro il 57% rispettivamente), mentre le donne sono più
propense a considerarla ‘una malattia’ (69% vs 53% rispettivamente)
Tra gli stili di vita e i fattori ambientali trattati, una ‘dieta povera’ e la ‘mancanza di attività
fisica’ spiccano tra i fattori ritenuti dai più la causa dell’obesità – per il 92% degli uomini e
l’88% delle donne
Poco più della metà (54%) individua nello stress una causa dell’obesità, mentre solo il 12%
considera la mancanza di sonno un fattore che contribuisce a causare obesità
o
Le donne sono più propense degli uomini ad identificare nello stress (60% vs 47%)
e nella mancanza di sonno (14% vs 9%) le cause dell’obesità
o
Allo stesso modo, gli intervistati più giovani (tra i 18 e 34 anni) con maggior
probabilità rispetto ai più anziani (over 55) identificano lo stress (65% contro 48%) e
la mancanza di sonno (17% contro 9%) quali cause possibili
Due terzi (67%) considerano la ‘dieta povera’ il principale fattore ambientale/stile di vita a
contribuire allo sviluppo dell’obesità
Effetti dell’obesità
Gli intervistati sono divisi nel sostenere cosa possa causare maggior danno alla salute – il
51% crede sia il fumo, il 49% l’obesità
o
Tuttavia, ci sono differenze di genere. Gli uomini sono più propensi a credere che
sia il fumo più che l’obesità a mettere in pericolo la salute (58% vs 42%). Le donne,
dall’altro lato, considerano l’obesità un maggior pericolo rispetto al fumo (55% vs
45%)
Le minacce per la salute che la maggior parte delle persone associano all’obesità sono:
malattie del cuore (75%), diabete (70%), mal di schiena (69%), bassa autostima (67%),
pressione sanguinea alta (64%)
Tuttavia, più della metà degli intervistati associa all’obesità anche stati di stanchezza
cronica (58%), apnee del sonno (53%) e depressione (51%)
Mentre solo uno su dieci (14%) pensa che il cancro sia causato dall’obesità
Poco più di metà (52%) degli intervistati considera le malattie del cuore tra le maggiori
minacce per la salute legate all’obesità, il benessere e lo stile di vita. Seguito da diabete
(35%) e alta pressione sanguinea (23%)
In media, gli intervistati stimano che l’obesità contribuisca ad accorciare la vita media di 11
anni, mentre il 49% pensa che accorci la vita di soli 10 anni o meno 4
o Coloro che si considerano obesi stimano un accorciamento della vita di 10 anni in
media, mentre il 60% stima una diminuzione di 10 anni o meno
Combattere l’obesità
Nove intervistati su dieci (90%) credono che il paziente obeso necessiti l'attenzione di uno
specialista piuttosto che quella di un medico di base (8%)
o
Le donne sono più propense degli uomini a ritenere che l'obesità necessiti di
cure specialistiche (93% contro 86%, rispettivamente)
La maggior parte degli intervistati concorda sul fatto che la dieta (94%) e l'esercizio fisico
(92%) sono trattamenti appropriati per l'obesità
Quasi la metà degli intervistati (48%) considera la chirurgia un trattamento adeguato ‘a
volte' mentre un ulteriore 14% pensa che sia adeguato 'quasi sempre' o ‘sempre'
Gli intervistati sono divisi nel definire quale sia il mezzo più efficace per il trattamento
dell’obesità patologica. Un terzo pensa sia ‘la dieta’ (33%), un quarto pensa sia la
'chirurgia' (25%) e poco meno di un quarto pensa siano i 'farmaci' (23%). Solo il 12%
considera l'esercizio fisico' quale trattamento più efficace
o
Le donne sono più propense degli uomini a prendere in considerazione la
'chirurgia' quale trattamento più efficace (29% contro 21%)
Punti di vista sulla chirurgia
La maggior parte degli intervistati (84%) è consapevole dell’esistenza della chirurgia
bariatrica
o La consapevolezza è maggiore tra le donne (88%) rispetto agli uomini (79%)
Poco più di un quarto (26%) di coloro che conoscono la chirurgia bariatrica hanno un amico
o un parente che si è sottoposto a chirurgia bariatrica. Solo il 3% dice di essersi sottoposto
a intervento chirurgico
Quasi la metà (48%) degli intervistati che non hanno sperimentato la chirurgia bariatrica
dice che, se fosse obeso, la prenderebbe in considerazione
Quasi due terzi (62%) concordano sul fatto che il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe
sostenere i costi della chirurgia bariatrica per i pazienti obesi
o Questo pensiero è più diffuso tra coloro che si considerano obesi (78%) rispetto
a coloro che pensano di avere un peso sano (59%); e tra le donne (66%)
rispetto agli uomini (59%)
o Gli intervistati più anziani (55+) sono più propensi a pensare che il Servizio
Sanitario Nazionale dovrebbe finanziare un intervento chirurgico rispetto agli
intervistati più giovani (tra i 18 e i 34 anni) - il 68% e il 51% rispettivamente
4 Questo dato non tiene conto di coloro che hanno risposto ‘non saprei’. Numeri simili (61%) concordano sul fatto che l’assicurazione medica dovrebbe riconoscere
i costi di un intervento chirurgico
Poco più di due su cinque (44%) concordano sul fatto che dovrebbe essere la persona
obesa stessa a sostenere i costi dell’intervento chirurgico
o
La probabilità di accettare che la persona obesa debba sostenere i costi chirurgici
è più bassa tra coloro che si considerano obesi (33%) rispetto a coloro che
pensano di avere un peso sano (48%)
Tre intervistati su cinque (59%) indicano che sarebbero propensi a considerare l'intervento
chirurgico nel caso fossero a rischio diabete, e se avessero saputo che la chirurgia lo può
curare.