Scoprirsi mamma in acqua
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Scoprirsi mamma in acqua
28 Numero 02 - Gennaio/Febbraio 2011 www.bergamosostenibile.com Salute & Benessere Scoprirsi mamma in acqua Continua il viaggio dell’ostetrica Giusy Carolei attraverso le specifiche proprietà dell’acqua L’acqua è la Madre per eccellenza, origine e generatrice di vita, principio cosmico femminile, anima del Mondo. Le donne in attesa di un figlio in modo naturale si avvicinano all’acqua proprio per queste sue caratteristiche. Il primo sviluppo della vita di ogni bimbo che sta per nascere avviene in un ambiente acquatico: il liquido amniotico che avvolge, nutre, protegge. Le specifiche caratteristiche del liquido amniotico, come la temperatura, il movimento e le sostanze biochimiche contenute, permettono di trasmettere tutti i messaggi più soffusi dell’animo materno. Ed ecco che il bambino attraverso l’acqua sperimenta, si esprime e comunica con la mamma in una relazione intima e sottile. Alcuni studiosi sostengono che l’esperienza vissuta dal bambino in acqua corrisponde proporzionalmente all’esperienza di una persona durante tutto l’arco della sua vita e che per tutta la sua vita una persona cerca di ricreare quelle sensazioni di benessere sperimentate nei nove mesi di gestazione! Come vive un bimbo nel grembo materno? Provate a chiudere gli occhi, immaginate di essere immersi in un liquido caldo, trasparente, odoroso, avvolti da riflessi madreperla color rosso rubino… ascoltate: il battito del cuore materno, costante, rassicurante, a volte più lento a volte più veloce, il respiro e il movimento del diaframma, come un mantice che soffia e muove l’utero in un coccolamento continuo e ritmato, e poi dei borbottii irregolari: la voce, il suono, la tonalità, la cadenza che dal profondo del corpo della mamma, attutito dall’ac- …dall’ombelico si svilupperà la memoria primordiale del vostro essere, quella memoria che diventerà poi istinto e vi permetterà di fare quelle scelte inspiegabili ma vitali…” qua, arriva grave e dolce... Immaginate poi di toccare l’acqua, di percepirla con la vostra pelle: è calda; provate ad accarezzarla e ad essere accarezzati …sentirete il vostro corpo, i confini del vostro corpo che l’acqua vi restituisce, morbidi, tondi, e il movimento lento, sospeso… Non siete soli, con voi in quest’ambiente c’è la compa- gnia di un morbido cuscino adeso alla parete che si distingue per la sua consistenza e perché pulsa, pulsa anche del vostro battito, e attraverso un condotto speciale vi nutre di una sostan- za che arriva direttamente nella vostra pancia portando informazioni biochimiche che vi mettono in contatto con la mamma… la potete sentire: percepite i suoi sentimenti attraverso l’adrenali- na, l’endorfina, l’ossitocina ed altre sostanze che vi arrivano, state come sta lei in questo momento. Questo è il centro dello scambio, è da qui, dal vostro ombelico che si svilupperà la memoria primordiale del vostro essere, quella memoria che diventerà poi istinto e vi permetterà di fare quelle scelte inspiegabili ma vitali… La curiosità vi porta ad esplorare questo luogo magico e ricco di stimoli: giocate, esplorate, assaporate attraverso il liquido caldo i gusti dei cibi preferiti della mamma e vi preparate a conoscere il mondo che sta fuori. In realtà già distinguete le voci che provengono dall’esterno, hanno un’altra frequenza, un tono diverso... e poi il tocco del papà che arriva come un toc toc per non disturbare troppo ma a ricordare che c’è, voi lo avete già riconosciuto e rispondete con un tocco simile, proprio lì dove lo avete percepito, come per rassicurarlo che va tutto bene. Siete nel vostro posto ideale, non c’è luogo migliore per voi. Ecco, questo è in parte quello che il bimbo sperimenta, ma voi l’avete solo immaginato e magari ricordato! Cosa sarebbe provarlo realmente in acqua? 29 Numero 02 - Gennaio/Febbraio 2011 www.bergamosostenibile.com traverso i sensi a ricordare un linguaggio dimenticato, riscoprirlo attraverso il canto dei delfini e delle balene, danzando ognuna con il proprio ritmo insieme al bimbo e all’acqua. E’ importante sperimentare il prendersi cura di una compagna come se fosse il proprio bimbo, con quella disponibilità del: ”Sono qui con te, per te, così come sei in questo momento” e durante il coccolamento osservare quel corpo, il viso che si distende, il corpo che si lascia fluttuare in acqua; segni di abbandono come risposta alla fiducia di quel gesto di accudimento. Altrettanto importante è sperimentare l’abbandono e la fiducia Questo tipo di esperienza per la mamma in attesa permette un rilassamento, ripristinando il suo equilibrio psicofisico oggi spesso compromesso dai ritmi dell’attuale quotidianità. E’ importante che la mamma viva in gravidanza sensazioni di vitalità, leggerezza, pace interiore così da poterle trasmettere al bambino che vive con lei in simbiosi. E’ bello vedere le donne con il loro pancione giocare in acqua, imitare e presentare al gruppo i propri bimbi per come se li immaginano, vedere quanto sono 1 21/10/10 15.32 giàProgetto1_Layout diversi tra loro! Ritornare at- Pagina 1 nell’abbraccio dell’altro, per sentire che nulla è realmente sotto il nostro controllo, ma il nostro corpo, prima della nostra mente, è in grado di seguire il flusso… della vita, proprio come succederà durante il travaglio, nei momenti di pausa tra una contrazione e l’altra. Provare l’abbandono e la fiducia è avvicinarsi al bimbo che trova sicurezza tra le nostre braccia, non per un capriccio ma per il contatto, il contenimento, il calore, il battito e il respiro della mamma che gli ricorda da dove è venuto. Così in acqua si ricrea quell’immagine di madre che contiene, a sua volta contenuta dalla Madre Chi è... Giusy Carolei www.gcarolei.com Docente di Ostetricia Università degli studi Milano-Bicocca A Bergamo i corsi tenuti da Carolei in collaborazione con l’ostetrica Luana Fumagalli presso la piscina Siloe (www.nuotobergamoalta.it) sono i seguenti: Scoprirsi mamma in acqua: corso di accompagnamento alla nascita Come un pesce nell’acqua: corso di acquaticità neonatale La cura dell’acqua: percorso di accoglienza e rilassamento Acqua simbolo del ciclo di vitamorte-vita. Ecco allora che una donna si scopre mamma in acqua sentendosi più sicura di sé delle sue competenze e di quelle del suo bambino e il desiderio dell’incontro cresce sempre più intensamente: si immagina il momento magico dello scambio di sguardi, di tocchi, di odori… e la voglia di esserci completamente. L’ostetrica è con te per sostenerti e farti scoprire nel tuo essere donna. Via Delle Seradine, 103 Loc. Cortenuova Sopra 24057 MARTINENGO (BG) - Tel. 329.21.94.437 - 0363.90.88.64 - [email protected] Così Daniela mi scrive qualche giorno prima dell’arrivo di Viola la sua seconda figlia: “Che voglia Giusy!! Che voglia di quell’incontro! Non sto più nella pelle! Di quell’attimo in cui riesci a scendere (come mai più, credo) nella profondità della vita, a coglierne la fragilità, l’importanza, la delicatezza, la potenza. Spero solo di poterlo vivere al meglio.” Giusy Carolei