La Provincia - Festival di narrazione

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La Provincia - Festival di narrazione
Spettacoli 49
LA PROVINCIA
MERCOLEDÌ 27 AGOSTO 2014
L’intervista
“VivaMozart”
Spettacolo
di teatro
con concerto
LAURA CURINO
Attrice
«Le mie donne
tra scintille e fuochi
E aria di ribellione»
R
accontare il lavoro. Il lavoro che non c’è, il lavoro
che nobilita, il lavoro che
offende e in qualche caso, toglie
anche la vita. È questa la vera
“ossessione” di Laura Curino,
la nota e talentuosa attrice, autrice e regista torinese che domani sera sarà ad Arzo di Mendrisio, nell’ambito del XV Festival della Narrazione della
località elvetica. Lei che ha raccontato, come un’epopea, la parabola umana ed industriale di
Olivetti, arriva sul palcoscenico, nella piazza di Arzo, domani, alle 21.30, con “Scintille”,
spettacolo di Laura Sicignano,
che ne cura anche la regia, per
una produzione Teatro Cargo.Ce lo presenta la stessa attrice che, in quello che è stato
definito un “monologo corale”
dà voce a un quartetto di donne, tra sogno e tragedia.
Quale storia racconta in questo
spettacolo?
Il testo teatrale “Scintille” è
costruito intorno ai drammatici fatti avvenuti a New York , il
25 marzo 1911, con l’incendio
di una fabbrica tessile e la morte di centinaia di operaie chiuse nell’edificio dai padroni. Ricordiamo sempre quella tragedia l’8 Marzo. Nel testo però,
come sempre avviene in teatro,
l’evento storico è inserito nel
racconto dell’esperienza di
quattro donne, immigrate, che
vivono la propria esperienza di
vita sullo sfondo degli avvenimenti reali. Il titolo perciò non
si riferisce solo alle “scintille”
dell’incendio, anche se, dobbiamo ricordarlo, quella sciagura, ancora oggi, nei libri di
storia americani è indicata come “The fire”, il fuoco per eccellenza.
Quali altre “scintille” verranno
evocate in scena?
Ci sono, prima di tutto le scintille che scoccano nella non
sempre facile relazione interpersonale tra le quattro protagoniste. Si tratta di una madre,
Caterina, emigrata suo malgrado dall’Italia del Nord, delle
sue figlie, Lucia e Rosa, che
vivono in modo diverso la condizione dello sradicamento, e
infine di Dora, ebrea, immigrata dalla Russia, la più lucida e
matura del gruppo. E poi ci sono le “scintille” del sogno americano, che le donne vivono. E
la scintilla del cambiamento
che il rogo di New York provocò
nell’opinione pubblica dell’epoca e nella storia dei diritti
dei lavoratori. Tanti elementi
che fanno incrociare le storie
private con quella collettiva.
Questa storia è certamente lontana
nel tempo eppure così attuale. Ci
sono riferimenti all’oggi nel testo?
MENDRISIO
Domani sul palco
al Festival
della Narrazione
di Arzo (Mendrisio)
Al centro l’incendio
della fabbrica
in cui morirono
nel 1911 tante operaie
Non ce n’è stato bisogno. Il racconto vive tutto nella tensione
che porterà all’evento centrale,
e lo spettatore compie tutto il
cammino verso l’incendio,
consapevole di quanto questi
eventi siano simili ai roghi di
oggi in India, in Pakistan ma
anche a Prato. È questa la grande potenza del teatro. Fa vedere
anche senza mostrare. Evoca
quei fantasmi invisibili che sono più potenti di tutto ciò che
Ultimi appuntamenti, stasera e domani, con la rassegna di cinema
all’aperto del circolo Arci Xanadù “35
mm sotto le stelle” in piazza Martinelli.
E per la chiusura non si poteva
puntare che su un film “bigger
than life” come è “The wolf of
Wall Street” di Martin Scorsese,
sullo schermo nelle due serate
alle 21.30 (biglietti a 7 euro).
Un lungometraggio che suggella definitivamente la collaborazione tra il grande regista e
Leonardio Di Caprio che ha preso il posto di Robert De Niro
come “attore – feticcio” del cineasta. E il confronto è ancora
più pertinente in questo film
che si inserisce in una tradizione di “agiografia criminale” iniziata dallo stesso Scorsese con
“Quei bravi ragazzi”, proseguita
con “Casino” e ora culminata in
questa storia di eccessi, di sesso,
droga e stock options.
Sì, perché se la prima pellicola riguardava il giro di affari della mafia e la seconda si incentrava su quello del gioco d’azzardo
a Las Vegas, in questo caso sono
sempre i soldi al centro dell’attenzione, quelli che si spostano
“Arte&Musica” ospite a Villa d’Este
Serata lirica con le voci della Scala
CERNOBBIO
Si conclude questa sera alle
22, nella Sala Impero di Villa d’Este a
Cernobbio, con una “Serata Lirica” (Voci del Teatro alla Scala), la trentatreesima edizione della rassegna concertistica “Arte & Musica sul Lario” (direttore
artistico Armando Calvia) promossa
dal Circolo “Bellini” di Moltrasio.
L’ensemble vocale è costituito
dal soprano Silvia Mapelli, dal
mezzosoprano Giovanna Pinardi, dal tenore Luca Di Gioia e dal
baritono Corrado Cappitta. Accompagna al pianoforte Massi-
Questa sera il concerto
miliano Di Fino. “Le Voci del
Teatro alla Scala di Milano” sono formate da cinque artisti che
stabilmente collaborano con il
più importante teatro italiano,
simbolo dell’opera lirica nel
mondo.
Interessante il programma
che prevede il “Prologo” e “Silvio! A quest’ora” (soprano e baritono) da “Pagliacci” di Leoncavallo; “Io son l’umile ancella”
(soprano) da “Adriana Lecouvreur” di Cilea; “Lunge da lei –
De’ miei bollenti spiriti” (teno-
grazie ai giochi della borsa di
New York. Di Caprio si cala nei
panni di Jordan Belfort, brocker
realmente esistito (il film è
adattato dalla sua autobiografia), che racconta la sua ascesa
e caduta a Wall Street, da timido
agente di borsa a vero e proprio
squalo (anzi, lupo, tenendo fede
al titolo del film) disposto a passare sopra a tutto e tutti pur di
mantenere una vita oltre ogni
più sfrenato limite.
La collaborazione tra Di Caprio e Scorsese è iniziata con
“Gangs of New York”, un film
che avrebbe dovuto coinvolgere
anche De Niro, è proseguita con
il biopic di Howard Hughes
“The aviator” e con i thriller
“The departed” e “Shutter
Island”. “The wolf of Wall Street” avrebbe dovuto essere realizzato prima di quest’ultimo e
in un periodo precedente pareva che la regia dovesse essere
affidata a Ridley Scott.
È stato lo stesso Di Caprio,
che è coproduttore del film, a
puntare sull’amico Scorsese che
lo ha ripagato girando la vicenda
nello stile narrativo che ha fatto
la fortuna critica e al botteghino.
Conclusa la rassegna in piazza,
la programmazione cinematografica dell’Arci riprenderà allo
Spazio Gloria di via Varesina
venerdì 5 settembre con l’originale “Arance e martello” di Diego Bianchi.  A. Bru.
cade sotto ai nostri occhi. Lo
diceva anche Shakespeare!
Lei ha scelto di raccontare il lavoro
sulle assi di un palcoscenico in tempi lontani dalla crisi attuale. Una
premonizione?
Già dai primi anni Novanta erano chiari i segni della delocalizzazione suicida che poi avrebbe
colpito l’Europa. Fin da allora
sentii che avrei dovuto raccontare queste storie. Io, che sono
torinese ho visto il cambiamento e forse l’ho anche percepito in anticipo.
Gli artisti hanno questa prerogativa, anche senza rendersene
conto.
E ora, dopo questo lavoro di cui è
interprete, a quale testo sta lavorando?
Film sotto le stelle in centro
Di Caprio a Wall Street
COMO
Mi sono dedicata ad un’ardua
impresa: raccontare la solidarietà dei centri sociali dell’Ottocento. Lo farò, cercando di
narrare Don Bosco ma non solo. Sto navigando in una quantità immensa di materiale ma
è appassionante.  Sara Cerrato
Parte, questa sera, ad
Arzo, nel Mendrisiotto, il Festival internazionale di narrazione che, fino al 31 agosto permetterà al pubblico di seguire spettacoli molto interessanti, con
nomi noti del panorama teatrale italiano e internazionale.
Oltre a Laura Curino, di cui
in questa pagina si riporta
un’ampia intervista (l’attrice sarà ad Arzo domani con “Scintille”), il festival prevede figure di
spicco, con spettacoli eterogenei ma sempre coinvolgenti e
spesso orientati a raccontare
storie attuali o evocative.
Stasera, alle 20.45 al Chiostro
dei Serviti di Mendrisio, salirà
sul palco il narratore e autore
Roberto Anglisani. Sarà impegnato nello spettacolo–concerto “Viva Mozart!” che segnerà
anche la chiusura del Festival
Ticino DOC, organizzato da
Musica nel Mendrisiotto. Anglisani, accompagnato da undici
musicisti, proporrà brani celeberrimi del genio salisburghese,
modulandoli in un racconto tra
note e biografia.I due linguaggi
artistici, quello del teatro e
quello della musica, si intrecciano per un percorso affascinante,
alla scoperta di una personalità
complessa e immortale.
Altro appuntamento venerdì, alle 21.30 sempre nella piazza di Arzo. Saverio La Ruina
proporrà “Italianesi”, monologo che racconta la storia vera di
un migliaio di figli di italiani
internati in Albania. (Info:
w w w. f e st i v a l d i n a r r a z i o ne.ch)  S.Cer.
Leonardo Di Caprio
re), “Parigi o cara” (soprano e
tenore) da “La Traviata”, “Bella
figlia dell’amore” (Quartetto) da
“Rigoletto” di Verdi; “Barcarolle” (soprano e mezzosoprano)
da “Les Contes d’Hoffmann” di
Offenbach; “Mon coeur s’ouvre
à la voix” (mezzosoprano) da
“Samson et Dalila” di SaintSaëns; “Il faut nous séparer”
(mezzosoprano e tenore) da
“Werther” di Massenet e “In un
coupé” (baritono e tenore) da
“Bohème” di Puccini.
L’evento è realizzato in collaborazione con Grand Hotel Villa
d’Este e con il sostegno di Ubi
Banca. Partecipazione alla serata 30 euro (cocktail alle ore 21.15
- info: 031 348803); entrata libera per i soci di “Arte & Musica sul
Lario”.  Alberto Cima
Concorso del 26/08/2014
82 15 56 48 47
26 52 40 83 75
44 69 13 49 75
33 40 21 75 2
21 83 56 35 49
62 3 66 24 23
46 24 60 33 59
1
20
44
56 59
69
25
36
8 49 18 4 11
77 22 43 34 42
51 23 70 32 56
66 57 70 22 43
Quote Superenalotto
23.700,000
--
40.853,15
418,12
19,06
Quote Superstar
41.812,00
1.908,00
100,00
10,00
5,00
3 8 15 21 22
23 24 26 33 40
44 46 49 51 52
62 69 77 82 83