documentazione export canada

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documentazione export canada
DOCUMENTAZIONE EXPORT CANADA
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
a) Fattura commerciale o doganale
Stabilita, almeno, in quattro esemplari, è redatta in una delle lingue ufficiali. La scelta tra i due
documenti è in funzione dell`ammontare della spedizione.
Spedizioni di valore pari o superiore a 1.600 dollari canadesi CAD. All`entrata in Canada, le
autorità esigono, per tutte le spedizioni di almeno 1.600 CAD, la presentazione dei seguenti
documenti:sia una fattura commerciale in quattro copie che riporti tutte le informazioni previste dal
formulario della fattura doganale succitata;

sia, oltre alla fattura commerciale usuale, una fattura doganale (CANADA CUSTOM
INVOICE) redatta sull’apposito modulo prestampato.

In questo caso la fattura commerciale deve precisare, quanto meno, il nome dell’acquirente,
del venditore, il prezzo pagato o da pagare, la descrizione della merce e la loro quantità;

sia la semplice fattura doganale che riporti la totalità delle informazioni richieste.
Per ottenere delle precisazioni sul contenuto delle rubriche della fattura doganale, si suggerisce di
visualizzare il memorandum comerciale D1-4-1 sul sito dell`Agenzia di frontiera del Canada.
Spedizioni di valore inferiore a 1.600 CAD. Queste spedizioni possono essere sdoganate su
semplice presentazione della fattura commerciale che riporti i riferimenti usuali necessari alla
redazione della dichiarazione in dogana. Si raccomanda comunque di far comparire:

Il nome della persona responsabile nell`impresa che ha conoscenza degli affari trattati;

In caso di mancanza, i riferimenti di ogni decisione ministeriale canadese relativa alla
spedizione;

La nomenclatura canadese a due cifre.
Le dogane canadesi esigono, in effetti, il codice a due cifre. Spetta all`importatore o al suo agente,
stabilire il codice aggiungendo al codice europeo a sei cifre, le ultime quattro cifre.
b) Certificato di origine
Non è necessario per i prodotti dell`Unione europea.
c) Certificati speciali
Per determinati prodotti (alcune bevande, carni in scatola, prodotti caseari, trasformati di frutta e
verdura in scatola, gelatine, sementi, pesticidi, alimenti per animali, concime) possono essere
richiesti speciali certificati. http://www.dree.org/canada rubrica ¨Approche au marché¨. (2)
d) Certificato fitosanitario
Richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali. Il certificato è rilasciato dal Servizio
fitosanitario delle Regioni di appartenenza
e) Certificato sanitario
Necessario per le carni, il certificato è rilasciato dal Servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Operazione cofinanziata con la linea di intervento 7.1.2.1 del POR FESR Calabria 2007/2013
A causa del rischio di contaminazione della malattia della ¨mucca pazza¨ e della propagazione
dell`afta epizootica, un certo numero di paesi ha deciso di sospendere le importazioni di carni e
derivati dai Paesi dell`Europa.
Attualmente il Canada proibisce i bovini ovini e caprini.
Il Ministero della sanità Servizio veterinario, può fornire informazioni in proposito.
Allo stesso tempo, si suggerisce di informarsi direttamente presso il proprio importatore.
Allo stesso modo la presenza della malattia vescicolare del suino in Campania e Calabria consente
ad alcuni Paesi di adottare divieti all’importazione di carni suine e relativi prodotti dall’intero
Paese.
Nel 2012 la situazione epidemiologica della malattia vescicolare è stata relativamente positiva
poichè l’ultimo focolaio dell’anno si è registrato nel mese di aprile e negli otto mesi successivi non
si sono avuti casi di MVS in alcuna regione italiana. Questo ha consentito al Ministero della Salute,
sulla base di quanto previsto dal Terrestrial Animal Health Code dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità Animale, di dichiarare nel gennaio 2013 l’intero territorio italiano indenne da MVS.
Purtroppo tale condizione è durata ben poco poichè nel mese di febbraio è stato riscontrato in
Calabria un nuovo focolaio della malattia che ha di fatto annullato la dichiarazione di indennità.
È evidente la necessità di una politica nazionale di eradicazione profonda ed incisiva che consenta
finalmente di risolvere il problema, per agevolare la libera circolazione in ambito internazionale
della carni suine e dei prodotti derivati.
Il Ministero della Salute ha istituito un gruppo di lavoro ad hoc, coordinato dall’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale di Brescia, per intensificare e coordinare le attività di eradicazione
della malattia nelle Regioni Campania e Calabria. Ad oggi, purtroppo, non si segnalano significativi
miglioramenti.
f) Adempimenti necessari per l’esportazione di salumi in Canada
1. Approvazione dello stabilimento: i laboratori italiani devono risultare conformi ai vincoli
definiti dall’Accordo Veterinario che prevede il mutuo riconoscimento delle misure sanitarie
al fine di facilitare il commercio bilaterale di animali vivi e di prodotti di origine animale; in
seguito il Ministero della Salute invia alla CFIA la richiesta di inserimento del laboratorio
tra quelli autorizzati ad esportare in Canada;
2. Approvazione della ricetta e dell’etichetta secondo la normativa vigente: l’etichetta deve
essere bilingue (inglese e francese) e deve contenere almeno le seguenti informazioni:
 Denominazione di vendita;
 Nome ed indirizzo dell’importatore;
 Quantità indicate secondo il sistema metrico decimale e quello anglosassone;
 Elenco degli ingredienti e informazioni nutrizionali;
 Termine minimo di conservazione;
 Indicazioni relative alla presenza di allergeni;
 Indicazioni sulle modalità di corretta conservazione del prodotto.
3. Certificato ufficiale di ispezione della carne (ogni spedizione deve essere accompagnata da
questo certificato);
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4. Approvazione dei documenti (l’importatore o l’agente doganale ha l’obbligo di presentare i
documenti relativi all’importazione alla Canadian Food Inspection Agency per
l’approvazione);
5. Ispezione in Canada da parte dela CFIA.
Dal settembre 2009 si è concretizzata la pressochè totale liberalizzazione dei salumi italiani sul
mercato canadese. Ai prosciutti tipici e ai prodotti di salumeria cotti già esportabili grazie ai
precedenti accordi bilaterali, si sono aggiunti anche i prodotti di salumeria ottenuti con carni suine
italiane e stagionati per almeno 90 giorni (termine successivamente ridotto a 30 giorni).
La condizione per esportare i nuovi prodotti è che i suini provengano da allevamenti e province
italiane indenni da malattia vescicolare, ai sensi della decisione della Commissione Europea
2005/779/CE.
L’accordo raggiunto ha permesso di migliorare le condizioni per l’esportazione dei prodotti tipici
già commercializzati in Canada, per i quali non risulta più necessario applicare la stagionatura
minima di 400 giorni. Tale requisito continua a richiedersi solo qualora i prosciutti siano stati
ottenuti da maiali nati ed allevati in una regione italiana non riconosciuta dalla UE come libera da
malattia vescicolare o in una provincia che abbia subito un provvedimento di sospensione per la
stessa malattia.
L’accordo conferma inoltre l’obbligo di raggiungere la temperatura di 70° a cuore con
mantenimento della stessa per 30 minuti.
g) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici
I prodotti cosmetici sono soggetti:
 Alle disposizioni del Food and Drugs Act;
 Alla Cosmetic Regulations circa la composizione, la sicurezza, l’etichettatura e la pubblicità;
 Alle disposizioni del Consumer Packaging and Labelling Act.
Nessuno può importare in Canada un cosmetico la cui vendita costituirebbe una violazione della
legge o Regolamento. Un ispettore può esaminare e prelevare campioni di qualsiasi cosmetico che
si cerca di importare in Canada.
L’ispettore può presentare il campione ad un analista per un esame. Qualora l’ispettore sia del
parere che la vendita del cosmetico in Canada costituirebbe una violazione della legge o del
Regolamento, l'ispettore ne informa per iscritto l'importatore.
Per maggiori informazioni circa i requisiti generali richiesti per la vendita di cosmetici in Canada,
è
possibile
consultare
il
seguente
sito:
http://www.hc-sc.gc.ca/cps-spc/cosmetperson/indust/require-exige/index-eng.php.
SPEDIZIONE TEMPORANEA
Carnet ATA
La spedizione temporanea in Canada tramite il Carnet ATA è possibile per i prodotti ammessi a
beneficiare di tale procedura. La procedura permette l`ammissione temporanea di:
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merci destinate a fiere e mostre e altre manifestazioni commerciali;
materiale professionale.
Allo stesso tempo sono ammesse le operazioni per via postale e le merci in transito.
COSTO DEI VISTI
Non è richiesto il visto d`affari sul passaporto per i cittadini italiani, ma è necessario il passaporto
con validità di almeno 6 mesi.
TRASPORTO
A. Assicurazione trasporto
B. Documenti di trasporto
C. Trattamento degli imballaggi in legno
Dal mese di settembre 2005, gli imballaggi in legno destinati al Canada devono essere trattati
(fumigati) secondo la normativa NIMP n°15.(3)
DOCUMENTO AGGIORNATO AL 04/09/2013
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