Prof. Davide Lauro - Quaderni del Ministero della Salute
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Prof. Davide Lauro - Quaderni del Ministero della Salute
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” “Classificazione e Definizione del Diabete Mellito” Davide Lauro Centro di Riferimento Diabete di Tipo 2 [email protected] • La parola Diabete deriva dal verbo greco διαβαίνω che significa passare attraverso (Aretaeus di Cappadocia I d.c.) • Il suffisso Mellito origina dal latino mellitum che significa mieloso, dolce. Questo termine è stato introdotto dall’inglese Thomas Willis nel 1675 • La prima descrizione del diabete è stata ritrovata su un papiro egiziano di Ebers di 1550 a.C. (raccolta egiziana di testi di medicina) • La prima classificazione nei due tipi principali di diabete (tipo 1 e tipo 2) è stata descritta da Avicenna (980-1037) intorno all'anno 1000 d.c. • Nel 1774 Matthew Dobson (1732-1784) scoprì che il sapore dolce delle urine era dovuto al glucosio in esse contenuto. •Nel 1889 Joseph von Mering (1849-1908) e Oskar Minkowski (1858-1931), ricercatori tedeschi, osservarono che nel cane privato del pancreas insorgevano i segni e i sintomi del DM. • Nel 1910 Sir Edward Albert SharpeySchafer (1850-1935) suggerì che i pazienti con DM fossero carenti di una sostanza prodotta dal pancreas, che chiamò insulina, poiché prodotta dalle isole di Langerhans. • Nel 1921 l'insulina, grazie al lavoro dei ricercatori Frederick Grant Banting (18911941) e Charles Herbert Best (1899-1978), venne scoperta, confermando che il diabete era una malattia endocrinologica dovuta alla deficienza d’insulina. La scoperta dell’insulina 1921 Frederick Banting and medical student Charles Best La scoperta del Diabete di Tipo 2 Nuclear physicist Rosalyn Yalow 1977 radioimmunoassay Joseph von Mering (1849-1908) Oskar Minkowski (1858-1931), 1977 Rosalyn Yalow 1774 Matthew Dobson EBER 1550 a.c. Aretaeus 100 dc Avicenna 1000 dc 1910 Sir Sharpey-Schafer 1921 Banting & Best Definizione del Diabete Mellito • Il Diabete Mellito è un disordine metabolico ad eziologia multipla caratterizzato da iperglicemia cronica con disturbi del metabolismo dei carboidrati, degli acidi grassi e delle proteine, causati da un difetto completo o parziale della sintesi insulinica, associato o meno ad una ridotta azione insulinica. • Gli effetti del Diabete Mellito includono a lungo termine danno, disfunzione e insufficienza di differenti organi. I processi fisiopatologici che portano ad insufficienza d’organo non sono ancora completamente conosciuti. Classificazione del Diabete • Diabete di Tipo 1 - Distruzione della cellula beta pancreatica • Diabete di Tipo 2 - Difetto progressivo della secrezione insulinica • Altre forme specifiche di Diabete - Difetti genetici nella funzione della cellula beta pancreatica e dell’azione insulinica - Malattie del Pancreas esocrino - Farmaci o agenti chimici • Diabete Mellito Gestazionale CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITO Tipo di Diabete I. Eziologia Tipo 1A Tipo 1B Immunomediato Insulino-deficiente, non autoimmune LADA/NIRAD Diabete di Tipo 1 dell’adulto II. Tipo 2 Insulino resistenza ± Deficit della secrezione insulinica III. Altre forme specifiche Mitocondriale, Diabete a insorgenza precoce del giovane (MODY), lipoatrofico, Insulino resistenza tipo A etc. IV. Diabete Gestazionale Intolleranza al glucosio con primo riscontro o inizio durante la gravidanza Criteri per la Diagnosi del Diabete Mellito 1. Valori di HbA1C ≥ a 6,5% (con dosaggio allineato NGSP (National Glycohemoglobin Standardization Program) certificato e standardizzato con il DCCT assay. O 2. FPG ≥ 126 mg/dl (7,0 mmol/l) in almeno due differenti misurazioni, con digiuno di almeno 8 ore. O 3. Valori di glicemia dopo 2 ore da carico orale di glucosio 75gr (OGTT) ≥ a 200 mg/dl. (11,1 mmol/l) . Il test deve essere condotto come descritto dalla WHO usando un carico orale di glucosio contenente l’equivalente di 75gr di glucosio anidroso dissolto in acqua. O 4. Una glicemia random ≥200 mg/dl (11,1 mmol/l) Valori per la Diagnosi di Diabete, IFG e IGT Concentrazioni di glucosio mmol/L (mg/dl) Sangue Intero Diabete Mellito Plasma VENOSO CAPILLARE VENOSO Digiuno ≥ 6,1 (≥ 110) ≥ 6,1 (≥ 110) ≥ 7,0 (≥126) 2h dopo OGTT ≥ 10,0 (≥ 180) ≥11,1 (≥200) ≥11,1 (≥200) Digiuno <6,1 (<110) < 6,1 (<110) <7,0 (126) 2-h dopo carico di glucosio ≥ 6,7 (≥120) e < 10,0 (<180) ≥ 7,8 (≥140) e <11,1 (< 200) ≥ 7,8 (≥140) e <11,1 (< 200) Digiuno ≥ 5,6 (≥ 100) e < 6,1 (<110) ≥ 5,6 (≥ 100) e < 6,1 (<110) ≥ 6,1 (≥ 110) e < 7,0 (<126) 2h dopo carico orale di glucosio < 6,7 (<120) <7,8 (<140) < 7,8 (140) IGT (Alterata tolleranza al glucosio) IFG (Alterata glicemia a digiuno) Prediabete: IFG, IGT, aumento HbA1C Persone con un aumento del rischio d’insorgenza di Diabete Mellito - Prediabete 1. FPG 100-125 mg/dl (5,6-6,9 mmol/l): IFG O 2. 2-h dopo 75-g OGTT glicemia fra 140-199 mg/dl (7,8-11,0 mmol/l): IGT O 3. HbA1C 5,7-6,4% Quando effettuare i Test per il Diabete? • Nelle persone senza fattori di incominciare i test all’età di 45 anni rischio • Se il test è normale – Ripetere i test almeno ogni 3 anni • Usare HbA1C, FPG, or 2-h 75-g OGTT • Nelle persone con un rischio aumentato di sviluppare diabete – Identificare e eventualmente fattori di rischio se appropriato trattare altri Criteri per lo screening del diabete nei pazienti asintomatici 1. Le analisi dovrebbero essere effettuate nei pazienti in sovrappeso (BMI ≥25 kg/m2*) e con un altro fattore di rischio: • Inattività Fisica • Parenti di primo grado di un familiare con Diabete • Donne con diagnosi di Diabete Gestazionale • Ipertensione (≥140/90 mmHg o con terapia antipertensiva) • Colesterolo HDL <35 mg/dl (0,90 mmol/l) e/o trigliceridi >250 mg/dl (2,82 mmol/l) • Donne con la Sindrome dell’Ovaio Micropolicistico (PCOS) • HbA1C 5.7%, IGT, or IFG in test precedenti • Altre condizioni cliniche associate con insulino resistenza (come abesità severa, acanthosis nigricans) • Storia di Malattie Cardiovascolari Criteri per lo screening del diabete nei pazienti asintomatici 2. In assenza dei fattori di rischio il controllo dovrebbe incominciare a 45 anni. 3. Se i risultati sono normali i test dovrebbero essere ripetuti ad intervalli di 3 anni. Forme secondarie di diabete mellito Endocrinopatie Malattie Pancreatiche Malattie Genetiche Acromegalia Malattia di Cushing Glucagonama Feocromocitoma Ipertiroidismo Sindrome Carcinoide Pancreatectomia Pancreatite → acuta e/o cornica Emocromatosi Porfiria Acuta intermittente Sindrome di Alstrom Fibrosi Cistica Sindrome di Klinefelter Criteri per la diagnosi di DMG con OGTT 75 g Glicemia Plasmatica mg/dl mmol/l Diguno ≥92 ≥5,1 Dopo 1 ora ≥180 ≥10,0 Dopo 2 ore ≥153 ≥8,5 Criteri per lo screening del diabete in gravidanza • Al primo appuntamento in gravidanza, a tutte le donne che non riportano determinazioni precedenti A 16-18 settimane di età gestazionale si richeide OGTT75 g alle donne con almeno una delle seguenti condizioni: • Precedente diabete gestazionale • IMC pregravidico ≥30 • con valori di glicemia plasmatica compresi fra 100 e 125 mg/dl (5,6-6,9 mmol/l) si deve eseguire un OGTT75 g ed un ulteriore OGTT 75 g alla 28 settimane di età gestazionale, quando la prima valutazione è normale Criteri per lo screening del diabete in gravidanza A 24-28 settimane di età gestazionale lo screening (OGTT - 75) deve essere effettuato nelle seguenti condizioni: • età ≥35 anni • IMC pregravidico ≥25 kg/m2 • macrosomia fetale in una precedente gravidanza (≥4,5 kg) • diabete gestazionale in una gravidanza precedente • anamnesi familiare di diabete (parente di primo grado con diabete tipo 2) • famiglia originaria di aree ad alta prevalenza di diabete: Asia meridionale, Caraibi, Medio Oriente. • I nuovi criteri diagnostici basati sulla misurazione dell’emoglobina glicosilata e l’applicazioni di metodiche semplici e rapide per la misurazione a livello capillare possono permettere lo screening rapido e veloce per la diagnosi di diabete mellito. BIOMARKER