Renata Tebaldi La mostra exhibition

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Renata Tebaldi La mostra exhibition
un’iniziativa di
MILANO
CUORE
D’EUROPA
Comitato Renata Tebaldi
per la costituenda
The myth of the song, the style of a diva in the heart of Milan
Milano, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
20 novembre 2014 - 1 febbraio 2015
November 20, 2014 - February 1, 2015
Via Sant’Andrea 6, 1° piano - first floor
apertura da martedì a domenica 9-13 / 14-17.30
opening from tuesday to sunday am 9-13 / 14-17.30
+39 02 884 65735 - 64532
www.civicheraccoltestoriche.mi.it | www.museorenatatebaldi.it
Progetto di allestimento - Exhibit design
Alessandra Ferrari
Coordinamento - Coordination
Giovanna Colombo
Presidente Comitato Renata Tebaldi
Collaborazione al progetto - Collaboration to design
Studio Carzaniga Ferrari
Allestimento - Set-up
Arredamenti Carotti di Maurizio Acerbis & C snc
Impiantistica - Technics audio and video
Multimagine soc.coop.
Stampe digitali - Digital print
Santini Pubblicità srl
©
Tutti le immagini dell’allestimento
sono di proprietà del
Comitato Renata Tebaldi.
Vietata qualunque riproduzione.
Video
Giorgia Padovano
Consulenza - Counsuling
Alfredo Padovano
Renata Tebaldi
La mostra exhibition
Renata Tebaldi nasce a Pesaro il 1° Febbraio 1922.
Studia pianoforte al Conservatorio di Parma e successivamente canto con il Maestro
Campogalliani. Al Liceo «Gioacchino Rossini» di Pesaro prosegue i corsi di canto con
Carmen Melis. Nel 1944 debutta a Rovigo nel ruolo di Elena nel Mefistofele di Arrigo
Boito. Nel 1946 partecipa al concerto di riapertura della Scala di Milano, sotto la
direzione di Arturo Toscanini, cantando nella Preghiera del Mosè in Egitto di Rossini e
nell’assolo del Te Deum di Giuseppe Verdi. In questa stessa occasione Arturo Toscanini
la definisce la «voce d’angelo».
Renata Tebaldi possedeva uno strumento di prodigiosa bellezza e morbidezza, capace
di passare da aerei pianissimi a torrenti di suono.
Nel tradizionale repertorio del tardo Verdi (Aida, Otello, Falstaff), nel Puccini
particolarmente a Lei congeniale (La Bohème e Tosca, Manon Lescaut), in Adriana
Lecouvreur di Cilea, in Andrea Chénier e Fedora di Giordano, la Tebaldi seppe sfoggiare
una prodigiosa ricchezza di colori vocali e un superbo stile di canto.
Nella prima parte della carriera ha affrontato non solo opere di Wagner in lingua italiana
(celebratissime la sua Elsa del Lohengrin e la sua Elisabetta del Tannhauser) e di Mozart
(Le Nozze di Figaro in particolare), ma anche storiche riprese di lavori di Haendel
(Giulio Cesare), Spontini (Olimpia e Fernando Cortez), Rossini (L’assedio di Corinto e il
Guglielmo Tell) e del primo Verdi (Giovanna D’Arco).
Memorabile anche in ruoli drammatici: Tosca, Aida, Leonora in La forza del destino, la
Wally di Catalani alla Scala, Minnie in La fanciulla del west di Puccini.
Per la Decca, sotto la direzione di Georg Solti, con Carlo Bergonzi incide il Don Carlo, e
in seguito Un ballo in maschera, nel 1970 a fianco di Luciano Pavarotti.
Il debutto americano avviene con Aida alla San Francisco Opera nel 1950. Il 31 gennaio
1955 si presentò al Metropolitan di New York, trionfando come Desdemona nell’Otello a
fianco di Mario Del Monaco.
Le sue apparizioni al Metropolitan, diventata la sua sede principale, si susseguirono per
anni con grande regolarità. Nel 1959, rientra al Teatro alla Scala di Milano, dopo quattro
anni di assenza, con Andrea Chenier e Tosca; in quest’ultimo ruolo riscuote quaranta
minuti di applausi a fianco di Giuseppe Di Stefano e Tito Gobbi.
Con un trionfale concerto il 23 Maggio 1976 alla Scala dà il denitivo addio alle scene.
Cosa si aggiunge ad un mito raccontando la sua infanzia?
Come si trasforma un’adolescente in un evento miracoloso della musica mondiale?
In che maniera la donna Renata Tebaldi diventa un’icona consacrata ed idolatrata?
L’allestimento suddivide in 4 periodi storici la folgorante carriera di Renata Tebaldi
mostrando il rito della creazione di un simbolo dell’eccellenza musicale mondiale,
osservandone la bellezza estetica nelle presenze mondane, la passione per i vestiti, lo
stile e l’eleganza, l’ammirazione dei fans:
1922-1944 / 1945-1959 /1960-1969 / 1970-1976.
«Nella mia carriera non sono stata solo Renata ma ognuna delle protagoniste delle
opere che ho rappresentato».
Nel 1976, al termine di una serie di sbalorditive performance, Renata Tebaldi esce
dal ruolo di profonda ed infinita interprete. Conserva per la sua vita privata la parte
dell’elegantissima «donna Renata», regalando al mondo, per sempre, la sua icona
perenne. La mostra conclude l’itinerario in quell’istante, consegnando al futuro la sua
celebrazione.
Non tutti hanno avuto la fortuna di assistere ai suoi concerti dal vivo; ogni visitatore sarà
accompagnato nel racconto visivo dalla presenza della sua voce nelle stanze, creando
una propria memoria di ciò che ha immaginato.
Si entra nell’installazione all’ingresso della mostra, come si entra in una foresta
evocatrice. Procedendo nella scoperta gioiosa di una delle tantissime immagini di
Renata, ognuno ruberà alla donna una propria personale parte, per restituirla, alla fine
del viaggio, alla più grande cantante del mondo: Renata Tebaldi.
She was born in Pesaro on the 1st of February 1922, and studied piano at the Conservatory
of Parma and afterwards lyric with Maestro Campogalliani. At the “Gioacchino Rossini”
high school at Pesaro she studied singing with the famous soprano Carmen Melis.
She made her debut as Elena in Mefistofele by Arrigo Boito in Rovigo in 1944 She took
part in the re-opening concert of the Scala of Milan, directed by Arturo Toscanini,
singing the Prayer from Moses in Egypt by Rossini and in the “Te Deum” by Giuseppe
Verdi. On this very occasion Arturo Toscanini defined her voice as the “voice of an
angel”. Renata Tebaldi possessed a prodigiously beautiful, velvety instrument, able to
go from incredibly high pianissimo notes to rivers of sound.
In the traditional repertoire of Verdi’s later operas (Aida, Othello, Falstaf), in Puccini
which she found particularly congenial (La Boheme and Tosca, Manon Lescaut), in
Cilea’s Adriana Lecouvreur, in Giordano’s, Andrea Chénier and Fedora, Renata Tebaldi
was able to show, with perfect expressive intuition, a prodigious richness of vocal color
and a superb lyrical style.
During the first part of her career she faced not only works of Wagner in Italian (her Elsa
from Lohengrin and her Elizabeth from Thannauser are both very famous) and Mozart
(in particular The Marriage of Figaro), but also historical representations of works of
Haendel (Julius Caesar), Spontini (Olimpia and Fernando Cortez), Rossini (The Siege of
Corinth and William Tell) e her first Verdi (Joan of Arc).
She also gave memorable performances in dramatic roles: Tosca, Aida, Leonora in The
Force of Destiny and Wally by Catalani at the Scala. A record was made in 1958 for Decca
in which she played the role of Minnie in the The Girl of the Golden West, by Puccini. For
Decca, directed by Georg Solti, with Carlo Bergonzi she made a record of Don Carlo, and
later of “Masked Ball” in 1970 with Luciano Pavarotti. Her real American debut was with
Aida at the San Francisco Opera in 1950, but her New York debut, at the Metropolitan
took place only on the 31st of January 1955 when she triumphed as Desdemona in
Othello together with Mario Del Monaco. Her appearances at the Metropolitan, which
became her main theatre, continued with great regularity.
In 1959 after an absence of four years, she returned to the Scala in Milan in Andrea
Chenier and Tosca with Giuseppe Di Stefano and Tito Gobbi and together they received
40 minutes of applause.
She gave a definitive farewell to the stage on the 23rd of May, 1976 with a triumphant
concert at the Scala.
What it adds up to a myth telling her childhood?
How can a teenager become a miraculous event of world music?
How does the woman Renata Tebaldi become consecrated and worshipped icon?
The exhibition divides into 4 periods the dazzling career of Renata Tebaldi, showing the
ritual of creating a symbol of world musical excellence, observing the beauty in worldly
appearances, a passion for clothes, style and elegance, the admiration of fans:
1922-1944/1945-1959/1960-1969/1970-1976.
«In my career I have not only been Renata but each of the protagonists of the works
which I represented».
In 1976, after a series of stunning performances, Renata Tebaldi exits from the role
of deep and endless interpreter. She keeps for her private life the part of the elegant
“woman Renata», giving to the world, forever, her perennial icon. The exhibition route
ends at that instant, handing to the future her celebration.
Not everyone was lucky enough to attend her live concerts; each visitor, here though,
will be accompanied in the visual novel by the presence of her voice in the rooms,
creating his own memory.
You enter in the installation, at the entrance of the exhibition, as you can enter in a
evocative forest. Proceeding in the joyous discovery of one of the many pictures of
Renata, everyone will steal «to the woman» a part, to return it, at the end of the museum
tour, to the greatest singer in the world: Renata Tebaldi.
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1
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8
1 - Ingresso
2 - L’artista e le prime
3 - La voce
4 - 1922-1944
5 - 1945-1959
6 - 1960-1969
7 - 1970-1976
8 - L’ascolto
9 - Amici e colleghi