Gli episodi di “It`s up to you”.

Transcript

Gli episodi di “It`s up to you”.
 Associazione di volontariato ONLUS │www.arche.it
Gli episodi di “It’s up to you”.
Joseph's Journey
L'alcolismo è uno dei più frequenti comportamenti in Africa che
portano indirettamente al contagio HIV. Il preadolescente non si è
ancora avvicinato all'alcool, ma vive e respira una cultura che non
sanziona questo genere di comportamento. Il video mostra le
conseguenze dell'alcolismo (tra cui l'Aids) viste con gli occhi di un
ragazzo. L'obiettivo dell'episodio è quello di far emergere la
positività di chi con coraggio affronta l'esistenza, nonostante tutte
le sue difficoltà. Di chi non cerca evasioni dalla dura realtà, ma
che si confronta con essa. Di chi accetta le sfide che la vita pone ogni giorno, soprattutto quando si
hanno delle responsabilità verso altri (genitori anziani, figli minori, ecc.). Di chi impara a conoscere
se stesso, accettando i propri limiti, senza volerli superare con mezzi diversi dalla propria volontà e
determinazione.
Esther's education
L'abuso sessuale dei minori è molto diffuso in Africa, e pur
essendoci una legislazione che sanziona questo genere di
comportamento, raramente si tratta di fatti che arrivano dinanzi ad
una corte. Uno dei casi più frequenti è l'abuso perpetrato da un
insegnante, anche donna, su un proprio studente, in cambio di
una promozione, di un buon voto, ecc. Un altro fenomeno ormai
diffusissimo è quello dello "sugar-daddy", l'adulto cioè che fa
sesso con una ragazzina in cambio di soldi per la scuola, di
protezione (soprattutto se si tratta di un'orfana), ecc. Questa figura, che in Italia sarebbe
classificata come attore di un gravissimo reato, assume in Africa Subsahariana quasi il contorno
del servizio sociale. Va sottolineato il fatto che spesso le ragazzine vanno in cerca di uno o più
sugar daddy in cambio di regali (mobile phone), di potere tra le amiche, ecc.
L'educatore deve innanzitutto far ragionare i ragazzi sull'influenza esercitata dai coetanei:
l'adolescente è facile preda degli esempi negativi. Le compagne di Esther hanno ciò che vogliono,
il cellulare, gli orecchini, in cambio di sesso con un adulto. Lo fanno tutti, perché non io? Lo faccio
una sola volta, perché no? E' nella relazione con l'altro che l'adolescente costruisce la propria
identità; noi abbiamo bisogno degli altri per capire noi stessi. Ma non possiamo rinunciare a ciò
che siamo, a ciò in cui crediamo, per sentirci accettati.
Associazione di volontariato ONLUS │www.arche.it
L'obiettivo primario del dibattito è far riflettere i ragazzi sul valore del proprio corpo. Per non usare
con disinvoltura il corpo, occorre averne compreso la dignità, che NON E' INFERIORE ad altre
componenti del nostro essere. Noi siamo un tutt'uno! E' illusorio pensare di usare o far usare il
nostro corpo, senza che restino tracce, a volte indelebili e dolorose, nell'anima, qualunque sia la
ragione per cui si è scesi a compromessi così gravi. Coinvolgersi sessualmente con un altro
essere umano, significa, che lo si voglia o no, mettere in gioco tutto noi stessi. Occorre far
ragionare i ragazzi sui bisogni di ciascun di noi, che sono, si, materiali, ma anche interiori (il
bisogno di essere amati, accettati per ciò che si è, accolti...), ben più importanti dei primi. Se per
soddisfare un bisogno materiale calpestiamo un bisogno interiore, facciamo solo del male a noi
stessi.
Ray's road
Sesso tra adolescenti per sperimentarsi, o indotto dalla
pressione dei pari, per puro divertimento. Questa è certamente la
situazione più complessa, dove vogliamo veicolare un messaggio
etico positivo, che trasmetta il valore e il senso profondo della
relazione tra uomo e donna che non si limita e non si esaurisce nel
rapporto sessuale. Noi vogliamo invece far capire ai ragazzi che il
desiderio (dell'altro, ma anche delle cose) è legittimo, fa parte della
nostra natura, ma che occorre una "pedagogia del desiderio".
E' necessario un apprendistato, una disciplina che ci aiuti a vedere che quello che è davanti a noi
è effettivamente un bel corpo, ma che questo corpo è qualcuno, non è un oggetto, è un soggetto.
La soddisfazione del desiderio solo fisico non crea una vera relazione con l'altro. Occorre
insegnare ai ragazzi a sapere guardare e desiderare l'altro più in profondità: ciascuno di noi ha una
sua personalità, una storia, un volto, pensieri ed emozioni, grandezze e fragilità. Solo quando entro
in rapporto con ciò che vi è di più profondo in un'altra persona raggiungo la vera intimità.
E' cruciale creare nell'adolescente l'aspirazione ad una relazione vera, profonda e non banale.
L'alternativa è di fare dell'altro un semplice oggetto, qualcosa con cui soddisfare le pulsioni
sessuali, per cui non vedo più l'altro nella sua personalità, nella sua storia, nel suo volto, nelle sue
qualità e nelle sue fragilità, ma sono come quel predatore che quando vede la gazzella, vede del
cibo, vede un pasto, e niente più.