Rassegna del 15/12/2016

Transcript

Rassegna del 15/12/2016
Rassegna del 15/12/2016
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 15/12/2016
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 20
È scattato il piano verde Previsti 400 nuovi alberi
1
La Voce Di Mantova
15/12/16 P. 14
Differenziata, la Lega attacca sindaco e Tea
2
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 45
Dinamica, Casalvieri avverte: «Con Forlì guardia sempre alta»
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 17
Pubblicità Tea
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 21
Aria malsana a Montichiari E Castiglione teme la Pirossina
La Voce Di Mantova
15/12/16 P. 14
FAI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E IN CAMBIO MANGI UN PANINO, INIZIATIVA
MCDONALD'S
6
15/12/16 P. 9
Fotovoltaico e incentivi, doccia fredda dalla Consulta
7
8
Leonardo Piva
3
4
RIFIUTI
Luca Cremonesi
5
ENERGIA
Gazzetta Mantova
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 20
Minoranze contro la giunta «Evita i temi scomodi in aula»
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 31
Da tre Comuni a uno solo Fondi per oltre 6 milioni
Giorgio Pinotti
La Voce Di Mantova
15/12/16 P. 16
Comune risanato grazie a dismissioni di patrimonio, rinegoziazione di mutui e tagli
Donato Novellini
Brescia Oggi
15/12/16 P. 26
AZIONI DI LUMENERGIA C'È TEMPO FINO AL 21
11
Giornale Di Brescia
15/12/16 P. 8
«A2A, avanti con Brescia ma Milano non vende»
12
Resto Del Carlino Modena
15/12/16 P. 19
«Illegittimo il passaggio delle azioni di Aimag»
Maria Silvia Cabri
13
Gazzetta Di Modena
15/12/16 P. 47
«La Fondazione si scordi di vendere azioni a Hera»
Valeria Cammarota
14
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 19
Tregua dallo smog Un altro giorno e sarà via agli Euro 3
15
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 19
Lettera a Morselli No ai falò coi pallet
16
Gazzetta Mantova
15/12/16 P. 20
Le asfaltature? Le decideranno i cittadini
La Voce Di Mantova
15/12/16 P. 10
Presto il piano Apam per il cambio societario
Roberto Baschè
18
Caos rifiuti, tregua sui vertici Ama
Ivan Cimmarusti,
Manuela Perrone
19
9
10
COMPETITORS
SEGNALAZIONI
17
RIFIUTI: SCENARIO
Sole 24 Ore
15/12/16 P. 32
ENERGIA: SCENARIO
Brescia Oggi
15/12/16 P. 23
Il Tar mette la parola fine alla querelle sulla rete del metano
Giornale Di Brescia
15/12/16 P. 8
Valvole termostatiche e contabilizzatori, in arrivo un esborso da oltre mille euro
Giornale Di Brescia
15/12/16 P. 9
Collegamenti wireless per certificare i consumi
Corriere Della Sera
15/12/16 P. 31
Enea e industria, in Piemonte il progetto fusione nucleare
Stefano Agnoli
24
Sole 24 Ore
15/12/16 P. 41
Enel anticipa di un anno i target
Laura Serafini
25
Sole 24 Ore
15/12/16 P. 41
«Gala può diventare un sito d'eccellenza per tecnologie verdi»
Gianni Dragoni
26
Indice Rassegna Stampa
20
Paolo Venturini
21
23
Pagina I
II Comune stanzia 250mila euro per rimpiazzare le piante pericolanti abbattute
Prima fase di interventi nei parchi danneggiati dalle bufere della scorsa estate
del Comune.
Li hanno abbattuti perché pericolosi. Adesso è arrivato il
momento di pianificare la posa di nuovi alberi nelle aree
verdi e nei parchi della città.
La giunta ha approvato ieri
mattina il «progetto di fattibilità tecnica ed economica dell'
intervento straordinario per il
verde pubblico nel piano
triennale delle opere pubbliche 2017-2019». In concreto,
si tratta della messa a dimora
di 400 nuovi alberi nel corso
del 2017 per un investimento
di 250mila euro. Il piano completo prevede la posa di 1.400
piante nell'arco del mandato
per una spesa di un milione e
150mila euro.
Gli interventi riguarderanno la messa in sicurezza delle
piante, la rimozione delle ceppaie e la posa di nuove piante
autoctone.
L'anno prossimo saranno
collocati circa 400 esemplari. I
primi 40 alberi sono già stati
messi a dimora a Costa Brava
(la zona più colpita dal fortunale del 19 agosto) poco meno
di un mese fa.
«In cinque anni - ha annunciato l'assessore ai lavori pub-
I primi interventi sugli alberi abbattuti dal maltempo in agosto a Belfiore
blici Nicola Martinelli - pianteremo 1.400 alberi. Saranno ripiantati il doppio delle piante
sradicate o abbattute perché
pericolose. I nuovi arbusti saranno adatti al terreno e al paesaggio che li ospita, con caratteristiche adatte al territo-
rio».
Il rinnovo delle alberature
pubbliche è previsto nel progetto pluriennale redatto dai
tecnici del servizio verde di
Mantova Ambiente del gruppo Tea e realizzato in accordo
con il settore lavori pubblici
Dove sono previsti gli interventi? Tra gennaio e aprile il
piano scatterà per viale dei Caduti a Frassino (39 reimpianti
di Tiglio); parco Valletta Martiri di Belfiore (42 reimpianti);
Costa Brava ( 86 reimpianti);
giardini nuovi di viale Piave
14 reimpianti); parco Valletta
di via Torelli (54 reimpianti).
La seconda ondata di interventi sarà tra novembre e dicembre 2017: viale dei Caduti
(40 reimpianti di Tiglio), aree
verdi scolastiche (53 reimpianti); altre aree verdi, tra cui i
lungolaghi, piazza Virgiliana,
via Visi (64 reimpianti).
La decisione di rinnovare
buona parte del patrimonio
verde della città era arrivata
dopo i disastrosi e tragici effetti delle bufere che si sono abbattute su Mantova nei mesi
estivi. Viene ricordato in particolare il temporale del 19 agosoto: un centinaio le piante abbattute. Ma l'evento più tragico era avvenuto due mesi prima nel quartiere Due Pini, dove la caduta di un albero aveva
ucciso una donna, Pavlina Harapi, 57 anni, di Levata. (nico)
Ì.veattatnilpiano .enle
1trevl.aí400nuod aiil, ri
Si parla di noi
Pagina 1
Differenziata, la Lega attacca sindaco e Tea
La questione sollevata dal consigliere Pirrotta riguarda la gestione del secco: Ti rimette il cittadino a beneficio dell'azienda"
BIGARELLO In merito alla consegna del calendario per la raccolta dei rifiuti per l'anno 2017 e
in particolare alla revisione degli
svuotamenti del secco, il consigliere di opposizione della Lega Nord Massimo Pirrotta torna ad attaccare l'amministrazione comunale e la stessa Tea,
«l'unica che come sempre ci
guadagna». «Mi preme sottolineare che all'inizio della raccolta
differenziata gli svuotamenti del
secco avvenivano gratuitamente
quattro volte il mese, cioè una
volta la settimana. Poi - spiega il
consigliere leghista - con l'inserimento del bidone verde, si è
passati a due volte al mese con
uno svuotamento gratuito all'an-
no per ogni membro del nucleo
famigliare mentre per gli svuotamenti extra era previsto un
esborso supplementare di 6 euro
in più ciascuno. Adesso, stando a
quello che si evince dal calendario, il secco sarà raccolto solo
una volta il mese, e naturalmente
vale sempre la regola di uno
svuotamento gratuito all'anno
per ogni membro del nucleo famigliare ma con una differenza
sostanziale: tali svuotamenti
extra costano al cittadino 12 euro
ciascuno». Da qui l'ennesima
critica all'amministrazione: «È
uno scandalo che il sindaco Barbara Chilesi continui a causare
danni alla comunità mostrandosi
incapace di governare un paesino come il nostro, come dimostra la scelta di legarsi a Tea
con un contratto decennale che
penalizza tutti i cittadini». (m. u )
II consigliere
leghista
Massimo
Pirrotta
!i t í t t :aÚ>;4t t t.a4F
ladri di Santo luna: svaligiato
II bar del rampo sportiv.
Si parla di noi
Pagina 2
Basket A2. La sfida ai romagnoli rinforzatisi con Reati
il ds: «Possono mettere in difficolta® qualsiasi squadra»
1 MANTOVA
Archiviata la sconfitta al fotofinish con Trieste, per gli Stings è
già tempo di guardare avanti e
domenica al PalaBam (ore
18.30, non alle abituali 18) arriverà Forlì, appena rinforzatasi
grazie all'arrivo di Davide Reati
da Tortona.
Il ds Gabriele Casalvieri mette in guardia: «Dobbiamo prendere con le molle questa partita, è vero che loro arrivano da
qualche prova negativa però è
una squadra che può mettere
in difficoltà chiunque, basti
pensare che è riuscita nell'impresa di battere Treviso. Ha giocatori esperti e di categoria, come Pierich e Ferri, ma anche
qualche giovane interessante
come Infante. E l'arrivo di Reati
darà loro fin da subito fisicità e
pericolosità dal perimetro, perché è un giocatore che a questi
livelli ha sempre detto la sua.
Dovremo essere noi a imposta-
re la partita, partendo molto
forte in difesa e giocando in velocità. In questo campionato
dobbiamo giocare sempre al
100% perché possiamo vincere
e perdere contro chiunque».
Domenica si svolgerà la Festa
di Natale del Tea Energia MNBasket Generation: dalle 15 via
a mini partite nei campetti allestiti per l'occasione, poi tutti i
piccoli cestisti presenti accompagneranno la presentazione
delle squadre per poi sfilare in
campo nell'intervallo lungo.
Nella mattina di ieri per Casella, Giachetti, Vencato, Amici
e Gergati c'è stata l'opportunità per un importante evento di
solidarietà: visitare l'ospedale
Carlo Poma e portare un po' di
compagnia e regali ai bambini
si trovavano nell'Abeobolla (la
zona ludico-ricreativa del reparto diretto dal dottor Fabio
Buzi) e visitare poi i pazienti del
reparto di pediatria: «Sono belle iniziative - afferma proprio il
capitano - ci tengo particolarmente a farle sempre e anche
quest'anno ho trovato compagni che avevano tanta voglia di
venire da questi bambini e cercare di strappare un sorriso a
piccoli tifosi che hanno voglia
divenire a vederci giocare. Siamo vicini al Natale e quindi è
ancora più bello regalare un
momento di felicità. Sono iniziative splendide che andrebbero ripetute spesso».
Leonardo Piva
Una delegazione degli stings in visita in Pediatria a Mantova
Si parla di noi
Pagina 3
Si parla di noi
Pagina 4
P CASTIGLIONE
La nebbia di questi giorni e la
bassa pressione non sono un
problema solo per lo smog
cittadino.
A poche settimane dall'episodio accaduto nella piccola
frazione di Vighizzolo, agglomerato che si trova proprio a
ridosso delle discariche di
Montichiari, in cui le scuole
vennero chiuse perché l'aria
era irrespirabile, il problema
della puzza è tomato a ripresentarsi. E l'aria malsana e
maleodorante ha di nuovo invaso la piccola località monteclarense, Terra dei fuochi
del nord.
Come è noto, infatti, nel co-
mune bresciano sono sette le
discariche che, in questi anni, sono cresciute sul territorio, generando una situazione di disagio ambientale che,
in questi mesi, sta facendo
molto discutere.
Anche nella vicina Castiglione, dove oltretutto sussiste lo spettro della Pirossina,
e cioè la paura che la discarica possa essere insediata.
Due comuni vicini, per
molti versi simili, ma che
hanno scelto , negli anni Novanta, una strategia diversa
per affrontare il problema discarica.
La scelta dei castiglionesi
di scendere in piazza, animarsi, tutti compatti (forze
politiche, industriali, e società civile) per scongiurare l'arrivo di una discarica, che ottenne parere positivo siglato
dai tecnici del comune di
quell'epoca, ha permesso a
Castiglione, fino ad oggi, di
non convivere con una nuova collina, formata però da rifiuti.
Nella vicina Montichiari
l'atteggiamento fu diverso, il
No alla discarica non venne
neppure pronunciato perché
si guardò agli immediati vantaggi che, negli anni, a molti
mantovani hanno fatto rimpiangere di non essere stati
lungimiranti come i vicini
bresciani.
Ora le cose si sono ribalta-
Ancora cattivi odori
nellafrazione
bresciana. E i vicini
mantovani attendono dalla
Regione il no alla discarica
te, e da Montichiari si guarda
alla lungimiranza di Castiglione.
Tutavia, parecchio è cambiato: Montichiari, di fatto,
ha sette nuove colline che
stanno generando seri problemi ambientali e di salute
alle persone che vivono in
questa zona; mentre a Castiglione lo spettro Pirossina
continua ad aggirarsi perché
non si è ancora riusciti a chiudere quella partita e, allo stesso tempo, a chiudere il grande buco che, in questi giorni
è anche oggetto di lavori e di
nuovi scavi che stanno spaventando molte persone.
La speranza è che Regione
Lombardia pronunci presto
il parere escludente sull'area,
dato che, come è noto, a
Montichiari ha invece concesso l'aumento di conferimenti per le discariche già
esistenti.
I due comuni, dunque, sono collegati non solo da una
statale e una tangenziale, ma
anche da una storia comune
che parla di rifiuti, discariche
e necessità di tutelare un territorio che è ai piedi delle Colline Moreniche e del Lago di
Garda.
Luca Cremonesi
L'area della ex cava Pirossina a Castiglione
Rifiuti
Pagina 5
FAI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E IN CAMBIO MANGI UN PANINO , INIZIATIVA MCDONALD'S
CurtatoneDal 20 dicembre sarà attivo presso il
ristorante McDonald's di Curtatone il primo compattatore per la raccolta differenziata, su licenza
Riciclia, che garantirà ai clienti, per ogni loro
conferimento, l'accesso a promozioni dedicate.
Si tratta di un'iniziativa all'insegna dell'Ecosostenibilità, che da un lato genera benefici per
l'ambiente che ci circonda e nel quale viviamo,
dall'altro genera vantaggi ai consumatori che ade-
riscono al progetto. Sostenibilità, attenzione per
l'ambiente, qualità della vita sono i tre valori che
hanno visto McDonald's ed Ecole&Gea dar vita a
questa partnership, con lo scopo non solo di rendere
immediatamente vantaggioso per tutti il riciclo di
materie come plastica e alluminio, ma anche di
fornire un'occasione educativa per i più giovani.
Come funziona la promozione. Ogni cliente del
ristorante McDonald's di Curtatone potrà inserire
nelle apposite aperture del compattatore bottiglie di
plastica e lattine di alluminio.
Ogni bottiglia o lattina inserita garantirà un buono
per una confezione da 4 Chicken McNuggets,
spendibile, con l'acquisto di un panino, non solo
presso il Ristorante McDonald's di Curtatone ma
anche presso quelli di Mantova, in Piazza Broletto
angolo Via Accademia e in Via Legnago (SS 10)
zona Favorita.
ladri di Santo luna: svaligiato
II bar del rampo sportiv.
Rifiuti
Pagina 6
La Corte Costituzionale boccia i ricorsi presentati contro
lo "spalma incentivi", dichiarando infondata la questione
di legittimità costituzionale
sollevata, tra gli altri, da
Confagricoltura e Assorinnovabili.
Una doccia fredda per
quanti hanno realizzato impianti con potenza superiore
ai 200 kilowatt, che sperava-
no in un accoglimento del ricorso per evitare di vedersi ridurre gli incentivi, addirittura con carattere retroattivo.
Le ragioni del rigetto saranno note soltanto quando la
sentenza verrà depositata,
non prima di un mese e mezzo.
Solo allora sarà possibile
comprendere le motivazioni
con cui la Corte Costituzio-
naie abbia ritenuto di non accogliere
il
ricorso
di
Confagricoltura e altri centinaia di ricorsi analoghi, in aggiunta alle anomalie riscontrate dal Tar del Lazio.
Nel frattempo per i quattrocento impianti coinvolti,
di cui 39 nel mantovano, è
tempo di mettere mano alle
calcolatrici per una stima dei
danni: «La notizia della sen-
tenza della Corte Costituzionale ci lascia sbigottiti - commenta Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura
Mantova- Chi aveva basato i
propri investimenti, i propri
finanziamenti e i propri mutui su determinate previsioni
di guadagno si trova ora in
grande difficoltà. Nei prossimi giorni valuteremo con i
nostri legali le possibili contromosse, di certo si tratta di
un'altra occasione persa per
fare il bene del settore primario».
L'installazione di impianti
per la produzione di energia
fotovoltaica è stata fortemente incentivata tra il 2008 e il
2012, attraverso diversi bandi statali "Conto energia"
che, a fronte della realizzazione di impianti da parte di
enti privati o pubblici, erogavano finanziamenti per ogni
kilowattora prodotto. Finanziamenti che adesso sono
stati diminuiti.
(dad)
Energia
Pagina 7
POLEM ICHE
BI LANC IO
oranze contro
la
®
<<Evita I t
scomo
«Hanno respinto i nostri
emendamenti al bilancio su argomenti come carriera, elisoccorso, potenziamento dei raccoglitori di rifiuti lungo le strade e il potenziamento della linea ferroviaria per Verona senza spiegarne i motivi e trincerandosi dietro la formula del
parere tecnico negativo senza
altri particolari. Evidentemente vogliono evitare che si discuta in aula di certi temi». L'attacco parte dai consiglieri di minoranza (Fi, Lega, M5S e civica
di Bulbarelli) a pochi giorni
dall'approdo in aula del bilancio varato dalla giunta di Mattia Palazzi. Dai gruppi consiliari sono arrivate 44 proposte di
emendamento (la quasi totalità siglati dai gruppi d'opposizioni), 24 dei quali accolti. «Sì,
ma quelli più rilevanti sono
stati respinti anche se non
comportavano spese per il Comune- affermano Giuliano
Longfils (Fi), Michele Annaloro (M5S9 e Massimo Zera (Lega) nel corso di una conferenza stampa - in particolare pesa
la bocciatura dell'emendamento con cui chiedevamo
una modifica nel capitolo dedicato alla cartiera Pro-Gest
(ex Burgo, ndr) presente nel
Dup, il Documento unico di
programmazione. Si trattava
di porre come obiettivo la riapertura dell'ex Burgo senza inceneritori, attivando invece
l'economia circolare del rici-
clo di materie prime, scarti e rifiuti. L'unica cosa che ci è stata detta è che "il parere del dirigente è di non ammissibilità",
senza spiegare il perché. In
commissione ci aspettavamo
un chiarimento per questo e
altri emendamenti non ammessi, ma così non è stato.
Non c'erano i dirigenti, se non
Alessandro Beltrami (dirigente del settore economico finanziario). È stato il completo disinteresse dei nostri diritti e,
nel caso della ex Burgo, la conferma dell'ambiguità dell'amministrazione Palazzi».
Da parte sua l'assessore al
bilancio Giovanni Buvoli replica che «i pareri erano arrivati
da un paio d'ore e i documenti
con le motivazioni erano (e sono) a disposizione dei consiglieri. Mai accaduto prima che
venissero accolti così tanti
emendamenti».
(nico)
F -natn il rinn-- l.
Politica locale
Pagina 8
Villa Poma, Pieve Revere verso la fusione. Cittadini al voto il prossimo ottobre
ci s ara il sì unanime, il maxi-ente riceverà 650mila euro l'anno per 1 anni
1 VILLA POMA
Con la fusione tra Villa Poma,
Pieve e Revere e l'arrivo di
650mila euro l'anno, il nuovo
Comune, secondo le previsioni, nascerà nel 2018. «Neiprossimi mesi dobbiamo lavorare
per costruire un'identità comune», è l'impegno dei tre sindaci
Alberto Borsari, Daniela Besutti e Sergio Faioni, preso mercoledì sera a Villa Poma durante
la presentazione dello studio
di fattibilità ai cittadini.
Secondo il documento, illustrato dal consulente Maurizio
Pellizzer, nelle casse del nuovo
Comune entreranno 650mila
euro l'anno per 10 anni, derivanti da maggiori trasferimenti statali (più 40 per cento l'anno) e dalla riduzione dei costi
per la gestione della macchina
amministrativa. Secondo lo
studio, gli amministratori e segretari si ridurranno complessivamente dagli attuali 42 a 19.
RCVFrc,
II disegno
simbolico
tracciato
sulla mappa:
i tre Comuni
racchiusi
in un unico
cuore
perla fusione
(foto gp)
SchEfe`ir,gl,
ViIla Ferva
0
0
tamente dalla Regione, dopo
l'approvazione del progetto.
Nello statuto verrà inserito il
mantenimento delle tre municipalità come organo, a costo
zero, di raccordo tra la realtà lo-
cale e l'amministrazione. Le sedi dei municipi rimarranno
aperte con gli sportelli per i cittadini, mentre ci saranno degli
uffici centrali per la parte burocratica. In particolare, si punte-
rà su una polizia locale forte
con sede a Villa Poma, l'ufficio
tecnico centralizzato sarà a Revere e la protezione civile a Pieve. Inoltre, per i primi cinque
anni i tre municipi potranno
mantenere l'attuale regime di
tassazione che non è omogeneo perle tre realtà.
Si dovrà pensare ad un nuovo nome e parallelamente creare un'identità condivisa. Gli
amministratori hanno sottolineato che non si tratta di un
processo chiuso. «Le porte sono spalancate per chi vorrà aggregarsi in futuro - hanno detto - quindi serve un nome di
territorio». «Una volta operati vo - specifica Borsari -, il nuovo ente collaborerà in rete con
i Comuni vicini e in particolare
con Poggio Rusco».
Questa sera lo studio sarà
presentato a Revere, alle 21 a
palazzo Ducale, e domani sera
a Pieve in sala civica.
Giorgio Pinotti
«La priorità sono i cittadini ha detto Borsari - noi siamo disponibili a lasciare anche molto in anticipo rispetto alla scadenza del mandato perché crediamo che questa sia la scelta
giusta per il futuro».
Se i tempi verranno rispettati i cittadini saranno chiamati
al voto nell'ottobre del prossimo anno: per essere approvata, la fusione dovrà passare in
tutti e tre i paesi e se il responso
sarà positivo il nuovo ente sarà
operativo dal primo gennaio
2018. Infatti, per questo tipo di
fusione il referendum popolare è l'ultimo passaggio, la consultazione verrà indetta diret-
n:. tre a,mit
niloso ,
I uadi per oltre G milioni
Politica locale
Pagina 9
SAN MARTINO II Comune di
San Nlartino è ,,tato ri,anmo.
tara/
('on
un'opuazionc di
ione del dchito, ,ono ,Lati
in ,icurciiu i conU. Ne
parla ,oddi,latto il ,uulacu
Alessio Renoldi: «Ne<,li ultimi
anni ahhiamo do\Uto alYront8R dac grlndi prohluni. II prinw è I'Clk)ImC dCNito puhNlico
ConlllnBlc cmato in passato lino al
oltre 40 nmtui accC,i pu, un toLllc di lu I,] ;
milioni di curo. .A questo dc\c
I ,? ,?iun ,?C1,i un I quut I Innu I di
circi î0mila curo che o<-,ni anno, e per i hru,,imi 10 anni, il
('onunu do\rà rc,tituirc a IZegione Lonlhardia per l'ormai
rcnmta \iccnd I delle Cx-NlctallZecupcri. L Iltri 47Smila
CUro ancorI pendenti a causa
del cuntcnriu,o con A, .\>
l lna \cra c propria nlontagna di
dchiti. II sCCOndo prohlcma so
no stati i la,-'1i dei
statali che ha suhitoil ('omUnC
nczIi ultimi anni, con una diminuxionc di oltre _l01 I.I 100 cUro all'anno di cuntrihuti dallo
Stato. .\ Ìrontc di quc,ti dati, le
Uniche ,olaxioni pcrr)rrihili
per II Igu Ird uc gli equiliNli
di Nilancio, anchc ripctutamcntc cun,ighutc duI RC\ i,orl dei
Conti, atlnu: I i,mi,,iune del
lxItrirlwnio di,poni hi lc, ad
c,cmpiomcttcndu in cndiLl lc
Politica locale
Non abbiamo
voluto vessare
ulteriormente
i cittadini con
altre tasse"
Comune risanato grazie adismissioni
di patrimon,iocinegoziazione di mutui
due \ille demaniali icinu al
monte di LALuemitl. Rine,-,oritl/lonc dei lnUttn in
c, undando a li cdac alcuni mutui
tipulati con le N Inchc. L' ,tata
tara/
Ì8L8 Una \CrI c propria
ione del dchito, che ha
Comporteto l'c,tinv_ionc di I I
matUi in l',,1'rl' con NIp,, utun unico rilinanrian cntu con
NIanto\ahanca
I S96. T agli alla
daI contrullu,li con,Umi delle Utenrc
alla diminuxionc di incarichi
c,tcrni, c miche ,ul pcr,onwlc,
C he c ,1
eonch\
con Illlì
('ornUni per ahha,,arc la ,he,a
<,,cncralc. .Aununto delle Llssc
olLrc la ,u li I cun,cntit I, c cn
tmIlità nemmeno prc" Iin conidcrariunc da< li ammini,tratori. ('onfu-ma il primo cittatLILo
lilo
divo: <I cittadini sono già ahbtl,trlnrtl c,,tlti e non è Calo
quc,tuil momento pC r l im ntarc uIlCriormcille la ta,,ariunc. ANNitlmo quindi tl IR) con
dl,llll, ,loln di p Inlmonlo, rincgoziazionc di mutui c tigli,
tutto pCi C\itire un ulteriore
lamento delle
E i conti
sono ,LIL mc,,l in ordml'».
Donato Novellini
Pagina 10
«Richieste di
approfondimento sulla
documentazione di gara».
È scritto nero su bianco il
motivo per il quale
Lumetec ha annunciato il
rinvio dal 12 al 20
dicembre del termine per
presentare le domande di
acquisto delle azioni di
Lumenergia. In vendita il
6,67% detenuto dal
Comune, il 30,9% della
stessa Lumetec e i titoli di
65 dei 150 soci privati
(19,5%). In tutto 171 mila
azioni che corrispondono
al 57% di Lumenergia, per
un valore al rialzo di quasi
1,8 milioni di euro.II
pacchetto non sarà
spezzato e quindi chi
presenterà l'offerta
migliore potrà ambire alla
maggioranza della società
in convivenza con Ala e i
soci privati rimanenti. Le
buste saranno aperte in
municipio mercoledì 21
dicembre.
Competitors
Pagina 11
M lano non vende
i
Sala sul rinnovo
dei patti parasociali:
la società si controlla
anche sotto il 50%
■ Milano non intende vendere
quote diA2A, ma è pronta a collaborare con Brescia visto che
per dare un indirizzo strategico alla società non serve avere
il 50% del capitale sociale. I
nuovi patti di sindacato tra Bre-
Milano. Giuseppe Sala
»
scia e Milano per il controllo
della multiutility, approvati un
mese fa da palazzo Loggia, lunedì passeranno al vaglio del
consiglio comunale di palazzo
Marino.
La modifica riguarda la quota «sindacata» che passa dal
50% (il 25% a testa) al 42% (il
21% a testa), lasciando libertà
d'azione ai due comuni azionisti sul restante 4%. Ieri, in commissione, il sindaco di Milano
Giuseppe Sala ha ribadito la
sua posizione. «Quello che posso escludere è che in questo
momento ci siano sul tavolo
opzioni discontinue sulle nostre partecipate - ha spiegato al momento confermiamo di rimanere dove siamo e di non
cambiare nulla». Sala ha poi
precisato che Milano non ha
«nessun interesse a dismettere
quote di A2A ma confermiamo
la volontà di lavorare con Brescia». L'amministrazione meneghina ha deciso di «andare
incontro » alla proposta di Brescia, che, per esigenze di bilancio, potrebbe dismettere parte
del 4%. «C'è la volontà di preservare l'accordo con la città ha aggiunto Sala - in una operazione che non crea danno ai
milanesi e all'azienda». Il punto vero secondo Sala «è, se mai,
quello di capire come Brescia
venderà le quote».
Quanto al rischio di ridurre
troppo la «partecipazione pubblica», Sala ha spiegato che
«per dare un indirizzo strategico alla società non è fondamentale che il pubblico detenga il
50 per cento delle quote». il
Valvole termostaliehc
e contabilizzatori,
in arrivo -sborso
da oltre mille euro
Competitors
Pagina 12
SCONT RO SU L FUTURO DE LLA PARTECIPATA
iGio
d//
///// i//! /
/////////////
9/,..
Il Movimento 5 Stelle attacca la Fondazione
SI fa sempre più complicata la vicenda delle presunte intenzioni
della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi di voler procedere al
concambio tra azioni Aimag e
azioni Hera. Ora anche le forze politiche scendono in campo: ieri i
consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno indetto una conferenza
stampa per dichiarare la piena
«contrarietà alla legge di un eventuale concambio realizzato dalla
Fondazione». Eros Andrea Gaddi
e Monica Medici, in rappresentanza del Movimento 5 Stelle delle Terre D'Argine e della lista
Uniti per Novi Rovereto e
Sant'Antonio, hanno presentato
la documentazione normativa a
Il presidente Schena:
««ulta è deciso con Hera
e noi agiamo solo netta legalità»
sostegno della propria tesi: l'illegittimità dell'ipotetico concambio di azioni deriverebbe sia dalle
norme del codice civile, sia dalla
legge 153/1999 che regola lo statuto delle fondazioni bancarie, sia
dagli stessi statuti di Aimag e della Fondazione. Proprio dalle norme statutarie deriva la `clausola di
prelazione': nel caso di trasferimento delle quote societarie (cedute o concambiate), gli altri soci,
ossia i Comuni e la Fondazione
Cassa Risparmio di Mirandola,
avrebbero la precedenza nell'acquisto delle azioni. In secondo
luogo i grillini hanno fatto riferimento alla `clausola di gradimento', citata sempre dalla statuto di
ALL'ATTACMonica Medici ed Eros Andrea Gaddi, consiglieri
comunali del M ovimento 5 Stelle a Carpi
Aimag e valevole nei confronti sia
dei soci che di terzi: «Il concambio - ha spiegato la Medici - potrebbe produrre effetto solo se previamente accettato dagli altri soci, i quali possono, in caso contrario, chiedere il recesso previsto
dal codice civile». Inoltre, a sostegno della tesi dell'illegittimità, sono state richiamate le norme statutarie dell'ente, secondo cui `la
Fondazione non può esercitare
funzione creditizia nei confronti
di enti con fini di lucro o in favore di imprese', sostenendo che «il
concambio può essere visto come
attività creditizia e forma di finanziamento»; nonché l'articolo in
base al quale `il patrimonio della
Fondazione è vincolato al perseguimento degli scopi statutari
quale ente senza scopo di lucro'.
«Dal punto di vista economico e
legislativo, il concambio è contro
la legge. Se dovesse essere posto
in atto darebbe luogo ad una causa civile e noi saremo i primi ad
impugnarlo. E giuridicamente
non siamo in balia né della Fondazione né di Hera, la palla è 'in mano' ad Aimag». Interpellato al riguardo, il presidente Schena ribadisce che «nessuna decisione è stata presa: stiamo valutando ciò che
è più utile e cosa fare della nostra
partecipazione. Ma ogni determinazione della Fondazione avviene nella piena legalità».
Maria Silvia Cabri
arn,aum ,i, E,.,-
Competitors
Pagina 13
IL CASO AIMAG )) 5 STELLE All'ATTACCO
4/1
////,
L
C/i P
r
%,.
///iw
' //j, /
% ✓/////,
,,,,
/r
,,,, %G 4/////
v/////
'y
/
%O,/.
%
. ir , /// ✓rrrrr. i ,,, . . . ,.. /iüor
/, o /;//-§
r1//,1'- -
011
>1
,+.✓/////,.
Gaddi e Monica Amici analizzano lo statuto di Crc e della municipalizzata
«L'operazione di cessione delle quote vietata, il Cda può impugnare l'atto»
di Valeria Cammarota
«Abbiamo svolto un'analisi di
un eventuale possibile concambio delle azioni di Aimag possedute dalla Fondazione Cassa di
risparmio con azioni Hera: questa azione è contro legge e disattende ben quattro normative
contenute nel codice civile, nella legge 153 che regola le Fondazioni, nello statuto di Aimag e
nello stesso statuto della Fondazione». È quanto affermato dai
consiglieri del M5s Monica Medici ed Eros Andrea Gaddi, a seguito della strategia che vorrebbe la Fondazione intenzionata a
valutare un concambio delle
azioni Aimag in l leva.
«Una clausola di prelazione
inserita nello statuto di Aimag spiega la consigliera Medici -
prevede che la Fondazione non
possa assolutamente operare
un'azione di concambio prima
di aver individuato un possibile
acquirente e manifestato la propria volontà al Consiglio diAtmministrazione che, a sua volta,
deve convocare i soci per constatare il loro interesse: solo dopo la Fondazione potrà cedere
le proprie azioni. Tuttavia, secondo la clausola di gradimento, se i soci non sono d'accordo
il codice civile impone che la
Fondazione chieda il recesso.
Anche le nonne che la Fondazione stessa si è data non più
tardi dello scorso luglio, parlano chiaro - continua la Medici affermano come esse non possano esercitare funzioni creditizie né effettuare erogazioni o
sovvenzioni in favore di impre-
sedi qualsiasi natura, se non nei
confronti di società private il cui
fine sia la ricerca scientifica,
l'istruzione, l'arte, la sanità, l'assistenza: detto concambio rappresenta evidentemente una
funzione creditizia nei confronti di società che non rientrano
in queste tipologie. Rispondiamo poi al presidente Schena
quando dice che deve guardare
alla redditività: è giusto, ma lo
statuto afferma che il patrimonio della Fondazione è vincolato al perseguimento degli scopi
statutari, quale ente senza scopo di lucro in funzione della salvaguardia del rischio e del buon
rendimento: i dividendi 2015 di
Hera - 0,123 euro ad azione - sono stati leggermente superiori a
quelli di Aimag - 0,105 giuro per
azione - ma questo solo perché
Hera ha distribuito l'intero utile, Aimag ne ha reinvestito una
parte. Ciò significa che il valore
delle azioni Aimag è in realtà superiore a quello delle azioni 1lera».
In conclusione «Aimag può
far valere l'indice di gradimento
- affermano Medici e Gaddi - e
non è obbligata a mettersi in casa nessuno che non le piaccia.
Se la Fondazione effettuasse un
concambio, il CdA di Aimag dovrebbe impugnare l'atto in tribunale. Se nessuno lo dovesse
impugnare, saremo noi a fare
qualcosa. Giuridicamente la palla è nelle mani di Aimag e dei soci: non si è in balìa né di Hera né
della Fondazione. Quest'ultima
vuole cambiare? Lo faccia secondo le regole. Invitiamo gli
amministratori a vigilare».
x1Ti p-.u,r sl acarJi
i consiglieri del Movimento 5 Stelle Monica Medici ed Eros Andrea Gaddi
Competitors
Pagina 14
Martedì il calo della nebbia ripulito l'aria dalle polveri
Possessori di auto diesel ora coi fiato sospeso per i dati Arpa
Grigio è ancora grigio, ma almeno da un paio di giorni non c'è
più l'alito denso della nebbia a
nascondere il cielo: il dato climatico si riflette sulla concentrazioni delle micropolveri, tornato
martedì sotto la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo (la
media si è fermata a 39). Una
boccata d'aria accettabile dopo
giorni d'apnea: un respiro che
corre da Mantova a Cremona,
Lodi e Pavia, dividendo la Lombardia in due. A nord l'aria è an -
cora avvelenata. Così a Brescia,
che allunga a 14 la sua striscia di
giorni nero fumo, e così anche a
Milano, Monza, Bergamo dove è
emergenza smog da 11 giorni.
Capricci del meteo, che governa
il flusso delle correnti nel catino
dellaValpadana. Fatto sta che se
la concentrazione media di
Pm10 misurata ieri dalle centraline Arpa dovesse confermarsi
sotto il limite di 50 microgammi
per metro cubo, allora domani
si disinnescherebbe l'ordinanza
dei Comuni di Mantova, San
Giorgio e Bigarello che, in adesione al protocollo regionale, da
sabato scorso hanno messo un
freno ai veicoli Euro 3 diesel (a fine 2015 soltanto nel capoluogo
se ne contavano circa 3mila). Anche se le previsioni di Arpa non
incoraggiano l'ottimismo: oggi
le condizioni saranno «favorevoli all'accumulo di inquinanti».
Ripasso veloce: le misure di
primo livello - che scattano dopo sette giorni consecutivi oltre
il valore soglia di 50 -inaspriscono le limitazioni di base in vigore dal 15 ottobre al 15 aprile in
tutta la Lombardia. Già stoppati
dal lunedì al venerdì, nella parentesi oraria 7.30-19.30, i veicoli Euro 0 benzina e diesel, e gli
Euro 1 e 2 diesel non possono attraversare le vie cittadine anche
il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Per le auto private Euro 3 diesel, invece, il divieto scatta alle 9 e termina alle 17 (dalle
7.30 alle 9.30 per i veicoli commerciali). Via libera lungo le strade di collegamento. Il protocollo
impone poi di abbassare a 21
gradi le temperature nelle abitazioni, negli uffici e nei negozi, e
di spegnere gli «impianti domestici alimentati a biomassa legnosa al di sotto della classe 3
stelle in base alla classificazione
ambientale individuata da Regione Lombardia». Tra divieti
forse più inosservati, anche
quello di sostare con il motore
acceso. Occhio.
(ig.cip)
L'ordinanza del Comune bloccale vetture Euro 3 diesel dalle 9 alle 17
c .airo ;or, o
awa na aefi [(vrt
Segnalazioni
Pagina 15
Lettera a Morseffl
. falò coì pallet
L'oggetto é «Inquinamento dell'aria
da combustione libera dl
biomassa», il destinatario il
presidente della Provincia. Pensa
già al 6 gennaio il comitato Diritto
all'aria pulita (Dap), che ha chiesto
a Beniamino Morselli di ricordare a
tutti i sindaci come «in occasione
dei falò rituali debbano essere
rispettate le normative vigenti, in
quanto é prassi assodata introdurre
nelle pire qualsiasi tipo di rifiuto».
Seguono i riferimenti di legge e una
denunciacircoscritta: cd bancali
(pallet) rientrano nella categoria
dei rifiuti. Le cataste costruite per i
falò sono costituite nella maggior
parte dei casi, solo per comodità
costruttiva e di reperimento, da
bancali usati». A conferma, anche le
linee guida dell 'Anci. Quanto al
freno agli Euro 3 diesel (leggi
articolo a fianco ), ricorda Dap ((che
il passaggio di una vecchia auto
molto inquinante si incornica in un
quadro già molto fosco» e invita a
pensare ai bambini.
Segnalazioni
Pagina 16
Li'
Ammessa la proposta di Sei: «Con il bilancio partecipativo a stabilire alcune priorità sarà la gente»
La formula ha un sapore antico,
da collettivo fumoso e postura
barricadera. Ma nel bilancio partecipativo non c'è nulla di estremista, a meno di considerare
sovversivo un esercizio quotidiano e circoscritto di democrazia
diretta. La notizia è che tra le variazioni al bilancio di previsione
2017 giudicate ammissibili c'è
anche uno stanziamento da
15mila curo, chiesto dal consigliere provinciale di Sei (e politologo) Matteo Bassoli per avviare
a Mantova un progetto di bilancio partecipativo. Quanto basta
per pagare una consulenza e
pubblicizzare la nuova pratica.
«Completerà il disegno delle
Consulte e il lavoro di ascolto avviato attraverso le passeggiate di
quartiere - scandisce Bassoli Cancellate le Circosrizioni e saltata la mediazione dei grandi
partiti politici, oggi si fatica a
portare in consiglio il sentire della città. La ratio è riservare alle
priorità indicate dai cittadini
una parte del bilancio comunale, variabile per entità e capitoli
di spesa». Nulla di eversivo se da
quasi trent'anni questa è la strada imboccata dal Comune di
Grottammare, provincia di Ascoli Piceno. Di recente si è accodata anche Pavia, portando a una
cinquantina (scarsa) il numero
delle amministrazioni che delegano uno spicchio di governo locale direttamente ai cittadini.
Una striscia sottile, briciole potrebbe obiettare qualcuno, ma
pur sempre un esercizio di democrazia, osserva Bassoli.
Calato nell'attualità della politica cittadina, la pratica avrebbe
potuto scrivere un esito diverso
alla vicenda del Palasport di Borgochiesanuova, magari i cittadini avrebbero espresso la preferenza per una collocazione altra. Magari. L'esempio, offerto
dallo stesso Bassoli, sollecita
una domanda: rispetto a quali
scelte potrebbero esprimersi e
decidere i cittadini? «L'ambito
politicamente più indolore sarebbe quello dei lavori di ordinaria amministrazione, penso alle
asfaltature, alle giostrino dei parchi pubblici, alle ciclabili, cose
quotidiane che scaldano gli animi, rispetto a cui i cittadini po-
trebbero indirizzare le priorità
d'investimento». Il ragionamento fila, ha una sua coerenza, e genera una seconda domanda: sarà pure un esercizio di democrazia diretta, ma non c'è il rischio
che ciascun cittadino si faccia
portatore del proprio interesse
particolare, di strada, bottega,
quartiere, schiacciando la logica
del bene collettivo? «Da politologo dico che conta l'intensità di
preferenza - risponde Bassoli il fatto che tu cittadino esca di
casa per venire ad affermare il
tuo interesse in assemblea definisce già una priorità. In ogni caso, si dovranno porre dei paletti.
Quali? La competenza comunale e il vaglio tecnico, ad esempio».
(ig. cip)
II consigliere di sei Matteo Bassoli
È -ff,t,, il Pi--- I,
i'i-,li IllUnh-i
Segnalazioni
Pagina 17
P resto il pi a n o Apa m per íl ca m bio societa rio
L'azienda conferma che è allo studio la trasformazione con le tutele dei dipendenti garantite
di Roberto Baschè
Martedì pomeriggio si è tenuto
l'incontro tra sindacati e vertici
Apam con al centro il futuro
dell'azienda dopo le sentenze
che ne hanno interdetto l'accesso
alle gare del trasporto pubblico,
come nel caso del Comune di
Roverbella. Un colpo non da poco che rende impossibile concorrere agli appalti pubblici a tutti i livelli. Interpellata in merito,
Katia Leasi , segretaria provinciale di Uil Trasporti, con voce
molto preoccupata non ha voluto
esprimere la sua opinione nonostante fosse presente al summit con Apam. Di atteggiamento
opposto Marzio Uberti , segretario dell Fili Cgil di Mantova,
che ha valutato positivo e distensivo il clima tra le parti, grazie all'atteggiamento di grande
cautela e responsabilità sui fatti
molto seri all'origine dell'incontro. Sulla già criticata tardiva
convocazione, il presidente ha
spiegato che si trattava di attendere l'esito del referendum in
base al quale sarebbero state o no
cancellate le Province. Poi la
conferma di una fase di studio in
corso sui possibili sbocchi, in
parte già anticipati nei precedenti
incontri con gli enti soci, sull'assetto futuro. «In questo quadro afferma Uberti - abbiamo chiesto
ulteriori rassicurazioni sulla salvaguardia dei posti di lavoro, le
tutele contrattuali e l'efficienza
del servizio. Sulla questione dei
mezzi obsoleti, l'azienda ha confermato che sono in lista ulteriori
investimenti». Apam ha poi proposto ai sindacati un documento
congiunto, ma si è preferito prima il passaggio nell'assemblea
dei lavoratori, che sarebbe se-
Cambiare in fretta, Apam è consapevole
che essere stata estromessa dalle gare
pubbliche è un grosso problema
Bus Apam
per il servizio
di trasporto
studenti
guita poco dopo. Summit positivo anche per Salvatore Riccio,
segretario provinciale di Ugl
Trasporti, il quale attribuisce al
presidente Trevenzoliil merito
di aver parlato chiaro e aperto
scenari positivi per azienda e personale. «Apam - ha detto Riccio è consapevole di avere un grosso
problema e, per questo si è resa
rassicurante sull'obiettivo di andare avanti senza togliere i diritti
acquisiti dei lavoratori. Intanto
ha messo al lavoro avvocati e
commercialisti per delineare i
caratteri della nuova azienda».
Presto il piovo Apom per il Cambio sanatorio
kua
Segnalazioni
Pagina 18
Il caso Muraro scuote ancora la giunta: i pm ipotizzano l'abuso di ufficio anche per l'operato da assessora
caos rifiuti, tregua sui vertici
a
Dg e amministratrice unica in carica almeno fino al 31 dicembre - Bagarre Pd-M5S in Consiglio
Ivan timmarusti
Manuela Perrone
ROMA
Tregua coni vertici di Ama, la
municipalizzata romana dei rifiuti,
perché restino in sella almeno fino
al31dicembre. Subitoilbandoperla
selezione del nuovo direttore generale (l'incarico di Stefano Bina
scade il 31 dicembre). E prime proposte per il risanamento di tutte le
partecipate, che saranno illustrate
oggi dall'assessore Massimo Colombari. Il Campidoglio prova ad
arginare così il terremoto scatenato dall'addio dell'assessora all'Ambiente Paola Muraro e a garantire
un minimo di continuità all'azione
amministrativa sul fronte ambiente e rifiuti.
Male nubi sono dense. La posizione giudiziaria di Muraro si complica, con i pm che stanno vagliando la possibilità di ipotizzare l'abuso di ufficio anche nellafunzione di
assessoraenonsoltanto inquelladi
ex cons ulente diArea Il cap o p olitico del MSS Beppe Grillo, che dovrebbe incontrare la sindaca Virginia Raggi, è gelido: «Muraro? Sono
problemi che riguardano il comune diRoma».Inassembleacapitolina si sfiora la rissa in apertura della
sedutadedicataalbilancio,conilPd
che chiede invano chela sindacari-
multiutility dell'acqua e dell'energia,e alcunideputatitracuiStefano
Vignaroli - a portare all'armistizio
temporaneo e ad assicurare i piani
di breve termine per scongiurare
emergenze sul fronte ambientale.
L'amministratrice e ilDg diAma, ai
ferri corti, accettano di rimanere
almeno fino a fine anno. Giglio, al
termine della riunione, difende la
macrostruttura di Ama, varata a
pochi giorni dalle dimissioni di
Muraro e sospettata di aver favorito dirigenti vicini all'ex assessora:
«Risponde a principi cardine basilari di razionalizzazione ed efficienza». Gli stessi che saranno evocati oggi daColombanper i1 futuro
delle partecipate.
Maèpropriounvalzer dipoltrone nella società dei rifiuti l'oggetto
di un nuovo capitolo di indagine
della procura. Valzer che avrebbe
avuto lo scopo di acquisire un controllo diretto dell'azienda da parte
diMuraro, aggirando nelle decisioni anche gli stessi vertici della par-
tecipata L'ipotesi che l'ex assessora abbia interferito nelle scelte di
Ama potrebbe concretizzare un
presunto abuso d'ufficio. Muraro è
già iscritta per violazione di reati
ambientali (quando era responsabile Aia degli impianti Tmb) e per
abuso d'ufficio, mainriferimento ai
contratti di consulenza con la società ottenuti attraverso gli ex dominus Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, entrambi imputati nel
processo Mafia Capitale.
Nelle corrispondenze interne
all'azienda emergerebbero presunte pressioni svolte da Muraro
su alcuni dirigenti. Un caso riguarda il trasferimento in altri uffici di
nove impiegati, avvenuto afine ottobre.La decisione è statapresaper
questioni di opportunità da S averio
Lopes e Pietro Zotti, rispettivamente ex capo del personale ed ex
direttore operativo, entrambi recentemente demansionati. Successivamente l'ordine di servizio è
stato inviato al direttore generale
Bina per la ratifica. Tuttavia sull'email di Bina sarebbero arrivate
numerose comunicazioni dall'indirizzo di Antonella Giglio, in cui si
sarebbe chiesto di bloccare la decisione di Lopes. Una interferenza
che sarebbe nata su presunto impulso di Muraro e che però non è
stata tenuta in considerazione da
Bina, che ha controfirmato l'ordine
di servizio per il trasferimento dei
nove impiegati.
Sono in molti, alla luce degli
eventi, a ritenere improbabile che
Muraro possa rientrare al suo posto. E labufera è tale che persino la
lettera inviata da Papa Francesco a
tutti i sindaci, Raggi compresa, per
ringraziarli della partecipazione al
summit sull'accoglienza dei rifugiati,il9eil iodicembre scorso, viene letta come un riferimento alla
tempesta della giunta. Quando il
pontefice prega: «Chiedo al Signore dinon àbbandonarlamai, soprattutto in questo momento difficile».
P) RIPRODUZIONE RISI RVATA
Ne[ ringraziare tutti i sindaci
intervenuti a[summitsui
rifugiati i [ Pontefice scrive: i l
signore non l'abbandoni in
questo momento difficile
ferisca in Aula sul caso Muraro
esponendo il cartello: «Di notte in
video, di giorno dorme».
È unvertiice aPalazzo Senatorio
- cui partecipano Colomban, l'amministratrice unica di Ama, Antonella Giglio, il direttore generale
Bina, il management di Acca, la
Rifiuti: Scenario
Pagina 19
OFFLAGA. Al termine di un braccio di ferro
il
i ar mette la ^arola
fine alla querelle
sulla rete del metano
Po ° °a Gas resta a bocca asciutta
La gestione rimane a Gas Plus
Delibera revocata, dissesto finanziario evitato. L'amministrazione comunale di Offlaga tira un sospiro di sollievo
regalando ai concittadini un
Natale più sereno in virtù della sentenza emessa dal Tar di
Brescia in merito all'annosa
vicenda riguardante le concessioni sul servizio di distribuzione del gas.
Il tribunale ha riconosciuto
la condotta legittima del comune bassaiolo nei confronti
di Pomilia Gas, azienda che
nel 2013 si era aggiudicata il
bando perla distribuzione di
gas. L'anno che vide Giancarlo Mazza prendere in mano
le redini del comune di Offlaga in qualità di primo cittadino. «Ci siamo accorti subito
che qualcosa non andava racconta il sindaco di Offlaga
- perché avevamo capito che
quanto sarebbe entrato da
Pomilia Gas nelle casse comunali non sarebbe bastato
per pagare il valore del gas alla rete uscente (Gas Plus) e
che ciò avrebbe potuto determinare il tracollo finanziario
del Comune».
Questo perché al momento
del bando non era stato deter-
Energia: Scenario
minato il valore della rete,
poi stabilita in 141 mila euro
in seguito all'intervento di un
perito. Una cifra «sbugiardata» da Gas Plus che affermava un valore di 4 milioni di
euro per la stessa rete e poi
corretta in 2,1 milioni secondo l'ultimo lodo arbitrale.
Equo ed inappellabile.
«L'ultima sentenza del Tar
- conclude il sindaco - chiude
definitivamente la questione
permettendoci di poter guardare al 2017 e al futuro con
occhi più sereni programmando al meglio gli investimenti per la nostra comunità».
Il giudizio del Tar ha permesso di fatto di annullare la
gara e passare nuovamente
la gestione ai precedenti gestori (Gas Plus). «In primavera, tramite un atto transattivo, mi ero assicurato per il Comune la cifra di 200 mila euro per coprire le spese giudiziarie - conclude il sindaco di
Offlaga - ed un canone annuo di 34 mila euro da Gas
Plus che continuerà a fornire
il gas fino all'espletamento
delle gare sovracomunali stabilite per legge». • A.MAF.
Pagina 20
Entro il 31 dicembre
vanno installate negli
,SI
appartamenti condominiali
con il centralizzato
®
«
Paolo Venturini
[email protected]
■ C'è una spada di Damocle
che pende sui portafogli dei
condomini bresciani e non solo che risponde ad un semplice nome: «contabilizzatore di
calore». Insieme alle valvole
termostatiche questo piccolo
aggeggio dovrà essere installato, per chi non l'avesse già fatto, su ogni calorifero (o nel caso di edifici di nuova costruzione all'ingresso di ogni appartamento) negli edifici privati
con riscaldamento centralizzato.
Costi . L'installazione dellevalvole su ogni calorifero o radiante presente in ciascun appartamento si aggira attorno
agli 80-90 euro a valvola, ma
per completare il tutto serve
una relazione tecnica dell'edifico, una certificazione energeticae soprattutto unanuovatabella dei millesimi energetici
Energia: Scenario
»
(che oggi non esiste). Tradotto
in soldoni significa un esborso
medio per ogni condomino di
una cifra quantificabile fra i
1000 e 1200 euro per appartamento. Detraibile fiscalmente
come forma di risparmio energetico al 50%, ma nei soliti dieci anni. Intanto i soldi bisogna
sganciarli subito o quantome-
no quando verrà effettuato il lavoro di
adeguamento. Già,
ma quando?
rettiva europea del 2012 sull'efliicenza energetica che sulla
materia ha già messo in mora
l'Italia. Dopo un decreto legislativo nel 2014, il Parlamento
ha integrato le novità con il decreto legislativo 141 del 18 luglio 2016 entrato in vigore il 26
luglio 2016 e fissato la scadenza per le eventuali sanzioni al
31 dicembre.
I proprietari che non ri spettano l'obbligo di installare i
contabilizzatori di calore nei
condomini entro tale scadenza saranno sanzionati con
multe da 500 fino a 2500 euro,
salvo che non dimostrino l'impossibilità tecnica d'installazione o l'inefficacia economica. Il decreto contiene precisa-
Gli Inadempienti
rischiano
sanzioni
che partono da
zioni sullamodalità di calcolo e fatturazione del consumo energetico
e la suddivisione
delle spese energetiche in condomini ed edifici polifunzionali.
L'allarme . L'Anaci di
500 euro
Brescia, associazione che raccoglie gli fino a 2500
ad immobile
amministratori condominiali,
lancia
l'allarme: la stragrande magGli obblighi. Viegioranza dei condomini non è
ne stabilito che nei condomini
in regola e il 31 dicembre 2016,
allacciati ad una rete di teleriovvero fra quindici giorni, scascaldamento (è il caso di Brede la proroga per l'entrata in viscia) o in cui l'impianto di rigore delle sanzioni che possoscaldamento è centralizzato è
no essere piuttosto salate.
necessario installare, entro il
L'ennesima norma di adeguamento non è un capriccio
del legislatore italiano, ma deriva dal recepimento di una di-
31 dicembre di quest'anno,
dei contatori di calore sui termosifoni che ripartiscano le
spese in base al reale consu-
vulvole,ennostatlenc
e m,llil,illz,aLirì.
eslx,r.w
da ollremilleeuro
Pagina 21
mo della singola utenza. La
norma prescrive che l'importo complessivo deve essere
suddiviso tra gli utenti finali,
in base alla norma tecnica
UNI 10200.
Esclusioni . E' possibileperò derogare a tale prescrizione sulla
suddivisione delle spese se si
provano, tramite appositarelazione tecnica asseverata, differenze di fabbisogno termico
tra le unità immobiliari del
condominio superiori al 50%.
In tal caso sarà possibile suddividere l'importo complessivo
tra gli utenti finali attribuendo
una quota di almeno il 70%
agli effettivi prelievi volontari
di energia termica e suddividendo gli importi rimanenti
secondo altri metodi (millesimi, metri quadri, metri cubi o
altro).
Argomenti che ieri sono stato oggetto di una comunicazione nell'ambito dell'assemblea
Anaci, la cui componente nazionale ha chiesto al Governo i
tempi tecnici per potersi adeguare alla normativa con una
eventuale proroga dei termini
che potrebbe arrivare con il
consueto decreto mille proroghe afine anno.Infatti l'installazione dei contabilizzatori ri chiede ditte specializzate in
possesso dell'adeguata certificazione ed inoltre materialmente i contabilizzatori non
sono disponibili nelle quantitànecessarie ad soddisfarei bisogni di tutti i condomini. Si
profila quindi per amministratori e privati condomini una
corsa contro il tempo. Portafoglio alla mano. il
SCADENZE E OBBLIGHI
Proroga. Scade il 31 dicembre la
proroga all'introduzione di
sanzioni (da 500 a 2500 euro ad
appartamento) per i proprietari
inadempienti.
I soggetti . Coinvolti gli
amministratori condominiali che
devono deliberare in apposite
assemblee l'esecuzione dei lavori
e i proprietari che devono
interessarsi all'installazione.
Ditte specializzate, munite di
apposita certificazione devono
installare le valvole e i
contabilizzatori all'interno di
ogni appartamento (con il
consenso di fatto obbligatorio
che deve arrivare dai proprietari)
ed eseguire una relazione tecnica
idonea ad individuare una
tabella dei millesimi energetici
che oggi non esiste, differente
dalla normale tabella millesimale
che tiene conto solo dei volumi
di ciascun appartamento.
Costi. Difficile quantificare
esattamente l'esborso che
dipende dalla dimensione del
condominio, e dal numero di
valvole e contabilizzatori da
installare in ciascun
appartamento. Mediamente si
può parlare di un esborso fra i
1000 e 1200 euro ad
appartamento, compresa la
relazione tecnica.
Energia: Scenario
Pagina 22
Collegamenti wireless
per certificare i consumi
I tecnici
■ Come funzionano i contabilizzatori?
Lo abbiamo chiesto a Massimo Deldossi, presidente di
Scuola edile bresciana. «Nelle
abitazioni o costruzioni di nuova concezione il contabilizzatore è uno solo per appartamento e viene posto all'ingresso
dei tubi dell'acqua calda. Il sistema legge quanti litri di acqua calda entrano e a quale
temperatura e quanti ne esco-
Energia: Scenario
no calcolando la quantità di
energia e gradi ceduti all'appartamento. Nei vecchi appartamenti invece il contabilizzatore è posizionato su ogni radiante e calcola l'energia ceduta.
Collegati attraverso un sistema wireless, la lettura dei consumi può essere effettuata da
una ditta specializzata incaricata dall'amministratore che
scaricai consumi e gli elabora.
Perfare questo è tuttavia necessaria una apposita tabella dei
millesimi energeti ci diversa da
quella per i millesimi oggi in
uso per il calcolo delle spese
condominiali e questa ha un
costo che varia molto a seconda della grandezza del condominio. Per quelli di grandi dimensioni il costo è naturalmente inferiore, per quelli piccoli la spesa è maggiore. L'impianto comunque deve essere
installato da un professionista
con la certificazione perché è
un sistema complesso».
Al di là degli obblighi di legge quali sono i vantaggi?
Risponde Francesco Chiavegato, consigliere regionale Arsaci. «Lo scopo di questa iniziativa legislativa è introdurre un reale efficientamento energetico. Fratermovalvole e contabilizzatori si dovrebbe arrivare a
far pagare a ciascun condomino secondo il reale consumo e
consentire in generale un ri-
sparmio fra il 30 e 40% del costo energetico del riscaldamento. All'incirca i130% dei costi resta fisso secondo i millesimi,
mentre la restante parte viene
calcolata secondo gli effettivi
consumi. Oggi non sempre è
così».
Ma i costi non sono indifferenti per le famiglie?
«Vero, ma se calcoliamo i benefici in termini di risparmio e
i benifici fiscali possiamo dire
che l'investimento si ripaga
ampiamente».
Intanto c'è una scadenza
che spaventa, anche se la sanzione dovrebbe essere applicata dall'Arpa in caso di controlli
su appartamenti privati. Eventualità abbastanza improbabile per difficoltà oggettive, ma
non impossibile. II PAVEN
Pagina 23
di Stefano Agnoli
Enea e industria,
in Piemonte
il progetto
fusione nucleare
I
rivestimenti e
innovazione nella
fusione nucleare. Cioè
nel piano di creare un
piccolo sole sulla Terra,
uno dei campi di ricerca
dove l'Italia, grazie al
progetto Iter in corso nel
Sud della Francia, è già
presente e vede coinvolte a
vario titolo circa 500
aziende. E ciò che
intendono realizzare in
Piemonte la Regione,
l'Unione industriale e
l'Enea, l'ente di ricerca
presieduto da Federico
Testa. Insieme stanno
pensando a un polo
scientifico-tecnologico del
valore di 500 milioni (e con
1.8oo addetti) che dovrà
coinvolgere industrie
medio-grandi e Pini che
operano in campi dalla
superconduttività alla
meccanica di precisione.
(D P PR0)UZ ON RISERVATA
Energia: Scenario
Pagina 24
Il ceo: abbiamo deciso di trasferire questo beneficio agli azionisti e aumentato la politica dei dividendi
111 l anticipa di un anno i target
ne
Realizzati già nel 2016 gli obiettivi di cassa - Starace: «Il mercato capisce che il titolo ha valore»
Laura Serafini
Nel corso de] 2016 Enelha
spinto sull'acceleratore dei risultati e ha raggiunto in anticipo i target, anticipando quelli
de12017inparticolare sullacapacità digenerare cassa. A sostenerlo è l'ad di Enel, Francesco Starace. «Enel è un anno
avanti rispetto quello che ci
aspettavamo sulla capacità di
generare cassa: abbiamo
quindi deciso di trasferire
questo beneficio agli azionisti
e abbiamo aumentato la politica dei dividendi». Una scelta
annunciata nel piano industriale del 22 novembre, ma
che il mercato ha premiato solo in seguito. «Dopo due, tre
giorni dal referendum (sulla
riforma costituzionale) abbiamo visto il titolo che ha cominciato a muoversi, perché
si è capito che il valore c'è e
che l'Italia sta in piedi lo stesso». Il titolo era sceso a 3,7 curo il 5 dicembre, ma in pochi
giorni è tornato sopra4 curo.
Il numero uno di Enel, in occasione del tradizionale brindisi natalizio, ha tracciato un
bilancio sull'operato nell'anno che si chiude ma anche nel
triennio della suagestione, visto che con l'assemblea di bilancio della prossima primavera scadrà il suo mandato. E
il suo discorso ha un retrogusto curioso, soprattutto quando parla dei nuovi progetti in
cantiere che «speriamo di poter realizzare», come l'ulteriore sviluppo nelle rinnovabili e il lancio di nuovi servizi
sulle reti cavalcando la svolta
digitale. I rumors sulla sua
possibile ascesa al vertice di
Eni si sono rincorsi nell'ultimafase delgoverno Renzi, ma
è anche vero che nel suo discorso per la fiducia il nuovo
premier Paolo Gentiloni ha
fatto riferimento all'importanza del] a rivoluzione Green
nell'energia e a «una società
digitale e aperta» come obiettivo cuitendere. Entrambi so-
no pillar della strategia di Starace, il quale potrebbe incassareunbiglietto diviaggio per
una sfida ancora più imp egnativa. E lasciare forse l'eredità
a qualcuno dei suoi manager
più giovani. Per ora sono solo scenari.
La realtà dei fatti è descritta
nei numeri dei 9 mesi che ieri
Starace ha richiamato nel suo
discorso . La cassa generata a
fine settembre ha raggiunto
6,7 miliardi , in aumento del
30% rispetto allo stesso periodo del 2015 (5,2 miliardi),
mentre l'indebitamento netto si ferma a 36,8 miliardi, in
calo di 1,5 miliardi rispetto
all'inizio dell'anno . Questo
risultato è stato raggiunto a
fronte di un Ebitda pari a 12
miliardi trainato dalle attività
in America Latina, Stati Uniti
e il settore in Italia e Spagna.
E, ovviamente , dalle crescita
delle rinnovabili. Oltre a lasciare margini per aumentare
la politica dei dividendi, la
maggiore disponibilità di cassa consente di lasciare i margini per un buyback fino a 2
miliardi da proporre alla
prossima assemblea, quella
delle nomine appunto.
Il 2016 è stato «un anno di
tante realizzazioni concluse ha detto Starace - quella del
riassetto in America Latina in
particolare mi è cara perché è
stata veramente una battaglia
difficile e si è risolta in maniera molto positiva per tutti, e
anche per gli azionisti di minoranza che all'inizio erano
un pò scettici». Il presidente
Maria Patrizia Grieco (anche
lei in corsa per una riconferma o lidi più ambiziosi) ha ricordato non solo i risultati
raggiunti con il piano di riorganizzazione delle attività in
America Latina, ma anche il
completamento dell'integrazione di Enel Green Power in
Enel e ilancio delnuovo logo
del gruppo.
O RIPROOUZ]oNERLERVar.4
Enel
Andamento del titolo a Milano
4,1
4,0
....................................................
3,9
......................................................
3,8
3,7
..............................................
3,6
-------------------
21(11
Energia: Scenario
14/12
Pagina 25
Y
I
. Parla il nuovo a.d. Perfetti
« Gala
un sito d'eccellenza
per tecnolog ie verdi »
Gianni Dragoni
Per gli esperti di energia è
«larivoluzionedell'accumulo».
Dopo la crescita impetuosa (e
sussidiata) delle energie rinnovabili, la prossima rivoluzione
potrebbe avvenire con lo sviluppo dei sistemi di accumulo e
delle batterie, per immagazzinare l'energia prodotta da pannellifotovoltaici.
Il gruppo Gala, quarto operatore nazionale nella vendita di
elettricità, gioca questa carta in
unmercato che - secondo stime
- dovrebbe esplodere in pochi
anni, fino a un valore di 1,3 miliardi di curo nel 2020. Il gruppo
sta industrializzando a Cittaducale (Rieti) il suobrevettoperla
produzione dibatterieper accumulo al Redox Vanadio (Vrb),
unico produttore italiano. «La
nostra strategia è basata sullo
sviluppo di tecnologie e partnership. Rieti può diventare un
sito dieccellenzaperlegreentechnologies», spiega Antonio
Perfetti, il manager approdato il
30 settembre al vertice delgruppo, controllato da Filippo Tortoriello. Perfetti è stato nominato amministratore delegato di
Gala due giorni fa.
«Un gruppo di esperti a Rieti
sta sviluppando le soluzioni di
accumulo. Sono già stati consegnatideiprototipiai primi clienti. Entro l'anno prossimo dovremmo avere prototipi di batterie mobili, chepossono essere
spostate dove c'è il bisogno di
fornire energia, siaperclientiindustriali che a supporto della
mobilità elettrica», aggiunge
Perfetti,fino atre mesifaal vertice di Mbda, la società europea
dei missili di cui Finmeccanica
possiede i125 per cento.
Il gruppo Gala, con un fatturato superiore al miliardo di giuro (nel 2015 il bilancio è finito in
rosso per 58 milioni), dovuto
quasi interamente alla vendita
di energia, prevede che «la quo-
Energia: Scenario
taindustriale, oggi marginale, a
regime può arrivare a un'incidenza a doppia cifra sui ricavi»,
dice Perfetti. L'a.d. di Gala chiede all'Autorità dell'energia di
accelerare la liberalizzazione.
«Una vera liberalizzazione è
ancora lontana e la tecnologia
aiuterà sempre di più i consumatori a saltare le regole se queste arrivano in ritardo».
Un'altra richiesta è un sostegno dipolitiicaindustrialeper evitare un'apertura squilibrata del
mercato che, come accadde nel
settorefotovoltaico,favoriscasolo concorrenti stranieri. «Nel
passato si è pensato solo allo stimolodelladomanda,glieffettiso-
Sui programmi
dell'accumulo d'energia
«non vanno ripetuti gli errori
delfotovoltaico» - Interesse
ad accordi con Enel e Terna
.........................................................................
no stati la cancellazione dei produttori italiani e mercato installo
sui minimi storici. Bisognerà lavorare con una politica selettiva
di incentivi per sostenerel'offerta
tecnologicamadeinltaly».
Gala intende proporre «partnership modulabili sull'accumulo a tutti i grandi operatori
che vogliono testarla nelle loro
traiettorie tecnologiche». Il riferimento è soprattutto all'Enel
e a Terna. «Spero che si possa
collaborare», osserva Perfetti.
«Spero che i grandi operatori
tengano conto delle nostre tecnologie dello storage industriale. Gli altri produttori sono tedeschi, giapponesi, americani.
Hanno un vantaggio di un paio
d'aanii, ma siamo in grado di recuperarlo se verrà realizzata
una politica selettiva degli investirnenti».
URI PRO DDZION E RISERVATA
Pagina 26