Rassegna del 15/12/2016
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Rassegna del 15/12/2016 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 15/12/2016 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 20 È scattato il piano verde Previsti 400 nuovi alberi 1 La Voce Di Mantova 15/12/16 P. 14 Differenziata, la Lega attacca sindaco e Tea 2 Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 45 Dinamica, Casalvieri avverte: «Con Forlì guardia sempre alta» Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 17 Pubblicità Tea Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 21 Aria malsana a Montichiari E Castiglione teme la Pirossina La Voce Di Mantova 15/12/16 P. 14 FAI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E IN CAMBIO MANGI UN PANINO, INIZIATIVA MCDONALD'S 6 15/12/16 P. 9 Fotovoltaico e incentivi, doccia fredda dalla Consulta 7 8 Leonardo Piva 3 4 RIFIUTI Luca Cremonesi 5 ENERGIA Gazzetta Mantova POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 20 Minoranze contro la giunta «Evita i temi scomodi in aula» Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 31 Da tre Comuni a uno solo Fondi per oltre 6 milioni Giorgio Pinotti La Voce Di Mantova 15/12/16 P. 16 Comune risanato grazie a dismissioni di patrimonio, rinegoziazione di mutui e tagli Donato Novellini Brescia Oggi 15/12/16 P. 26 AZIONI DI LUMENERGIA C'È TEMPO FINO AL 21 11 Giornale Di Brescia 15/12/16 P. 8 «A2A, avanti con Brescia ma Milano non vende» 12 Resto Del Carlino Modena 15/12/16 P. 19 «Illegittimo il passaggio delle azioni di Aimag» Maria Silvia Cabri 13 Gazzetta Di Modena 15/12/16 P. 47 «La Fondazione si scordi di vendere azioni a Hera» Valeria Cammarota 14 Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 19 Tregua dallo smog Un altro giorno e sarà via agli Euro 3 15 Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 19 Lettera a Morselli No ai falò coi pallet 16 Gazzetta Mantova 15/12/16 P. 20 Le asfaltature? Le decideranno i cittadini La Voce Di Mantova 15/12/16 P. 10 Presto il piano Apam per il cambio societario Roberto Baschè 18 Caos rifiuti, tregua sui vertici Ama Ivan Cimmarusti, Manuela Perrone 19 9 10 COMPETITORS SEGNALAZIONI 17 RIFIUTI: SCENARIO Sole 24 Ore 15/12/16 P. 32 ENERGIA: SCENARIO Brescia Oggi 15/12/16 P. 23 Il Tar mette la parola fine alla querelle sulla rete del metano Giornale Di Brescia 15/12/16 P. 8 Valvole termostatiche e contabilizzatori, in arrivo un esborso da oltre mille euro Giornale Di Brescia 15/12/16 P. 9 Collegamenti wireless per certificare i consumi Corriere Della Sera 15/12/16 P. 31 Enea e industria, in Piemonte il progetto fusione nucleare Stefano Agnoli 24 Sole 24 Ore 15/12/16 P. 41 Enel anticipa di un anno i target Laura Serafini 25 Sole 24 Ore 15/12/16 P. 41 «Gala può diventare un sito d'eccellenza per tecnologie verdi» Gianni Dragoni 26 Indice Rassegna Stampa 20 Paolo Venturini 21 23 Pagina I II Comune stanzia 250mila euro per rimpiazzare le piante pericolanti abbattute Prima fase di interventi nei parchi danneggiati dalle bufere della scorsa estate del Comune. Li hanno abbattuti perché pericolosi. Adesso è arrivato il momento di pianificare la posa di nuovi alberi nelle aree verdi e nei parchi della città. La giunta ha approvato ieri mattina il «progetto di fattibilità tecnica ed economica dell' intervento straordinario per il verde pubblico nel piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019». In concreto, si tratta della messa a dimora di 400 nuovi alberi nel corso del 2017 per un investimento di 250mila euro. Il piano completo prevede la posa di 1.400 piante nell'arco del mandato per una spesa di un milione e 150mila euro. Gli interventi riguarderanno la messa in sicurezza delle piante, la rimozione delle ceppaie e la posa di nuove piante autoctone. L'anno prossimo saranno collocati circa 400 esemplari. I primi 40 alberi sono già stati messi a dimora a Costa Brava (la zona più colpita dal fortunale del 19 agosto) poco meno di un mese fa. «In cinque anni - ha annunciato l'assessore ai lavori pub- I primi interventi sugli alberi abbattuti dal maltempo in agosto a Belfiore blici Nicola Martinelli - pianteremo 1.400 alberi. Saranno ripiantati il doppio delle piante sradicate o abbattute perché pericolose. I nuovi arbusti saranno adatti al terreno e al paesaggio che li ospita, con caratteristiche adatte al territo- rio». Il rinnovo delle alberature pubbliche è previsto nel progetto pluriennale redatto dai tecnici del servizio verde di Mantova Ambiente del gruppo Tea e realizzato in accordo con il settore lavori pubblici Dove sono previsti gli interventi? Tra gennaio e aprile il piano scatterà per viale dei Caduti a Frassino (39 reimpianti di Tiglio); parco Valletta Martiri di Belfiore (42 reimpianti); Costa Brava ( 86 reimpianti); giardini nuovi di viale Piave 14 reimpianti); parco Valletta di via Torelli (54 reimpianti). La seconda ondata di interventi sarà tra novembre e dicembre 2017: viale dei Caduti (40 reimpianti di Tiglio), aree verdi scolastiche (53 reimpianti); altre aree verdi, tra cui i lungolaghi, piazza Virgiliana, via Visi (64 reimpianti). La decisione di rinnovare buona parte del patrimonio verde della città era arrivata dopo i disastrosi e tragici effetti delle bufere che si sono abbattute su Mantova nei mesi estivi. Viene ricordato in particolare il temporale del 19 agosoto: un centinaio le piante abbattute. Ma l'evento più tragico era avvenuto due mesi prima nel quartiere Due Pini, dove la caduta di un albero aveva ucciso una donna, Pavlina Harapi, 57 anni, di Levata. (nico) Ì.veattatnilpiano .enle 1trevl.aí400nuod aiil, ri Si parla di noi Pagina 1 Differenziata, la Lega attacca sindaco e Tea La questione sollevata dal consigliere Pirrotta riguarda la gestione del secco: Ti rimette il cittadino a beneficio dell'azienda" BIGARELLO In merito alla consegna del calendario per la raccolta dei rifiuti per l'anno 2017 e in particolare alla revisione degli svuotamenti del secco, il consigliere di opposizione della Lega Nord Massimo Pirrotta torna ad attaccare l'amministrazione comunale e la stessa Tea, «l'unica che come sempre ci guadagna». «Mi preme sottolineare che all'inizio della raccolta differenziata gli svuotamenti del secco avvenivano gratuitamente quattro volte il mese, cioè una volta la settimana. Poi - spiega il consigliere leghista - con l'inserimento del bidone verde, si è passati a due volte al mese con uno svuotamento gratuito all'an- no per ogni membro del nucleo famigliare mentre per gli svuotamenti extra era previsto un esborso supplementare di 6 euro in più ciascuno. Adesso, stando a quello che si evince dal calendario, il secco sarà raccolto solo una volta il mese, e naturalmente vale sempre la regola di uno svuotamento gratuito all'anno per ogni membro del nucleo famigliare ma con una differenza sostanziale: tali svuotamenti extra costano al cittadino 12 euro ciascuno». Da qui l'ennesima critica all'amministrazione: «È uno scandalo che il sindaco Barbara Chilesi continui a causare danni alla comunità mostrandosi incapace di governare un paesino come il nostro, come dimostra la scelta di legarsi a Tea con un contratto decennale che penalizza tutti i cittadini». (m. u ) II consigliere leghista Massimo Pirrotta !i t í t t :aÚ>;4t t t.a4F ladri di Santo luna: svaligiato II bar del rampo sportiv. Si parla di noi Pagina 2 Basket A2. La sfida ai romagnoli rinforzatisi con Reati il ds: «Possono mettere in difficolta® qualsiasi squadra» 1 MANTOVA Archiviata la sconfitta al fotofinish con Trieste, per gli Stings è già tempo di guardare avanti e domenica al PalaBam (ore 18.30, non alle abituali 18) arriverà Forlì, appena rinforzatasi grazie all'arrivo di Davide Reati da Tortona. Il ds Gabriele Casalvieri mette in guardia: «Dobbiamo prendere con le molle questa partita, è vero che loro arrivano da qualche prova negativa però è una squadra che può mettere in difficoltà chiunque, basti pensare che è riuscita nell'impresa di battere Treviso. Ha giocatori esperti e di categoria, come Pierich e Ferri, ma anche qualche giovane interessante come Infante. E l'arrivo di Reati darà loro fin da subito fisicità e pericolosità dal perimetro, perché è un giocatore che a questi livelli ha sempre detto la sua. Dovremo essere noi a imposta- re la partita, partendo molto forte in difesa e giocando in velocità. In questo campionato dobbiamo giocare sempre al 100% perché possiamo vincere e perdere contro chiunque». Domenica si svolgerà la Festa di Natale del Tea Energia MNBasket Generation: dalle 15 via a mini partite nei campetti allestiti per l'occasione, poi tutti i piccoli cestisti presenti accompagneranno la presentazione delle squadre per poi sfilare in campo nell'intervallo lungo. Nella mattina di ieri per Casella, Giachetti, Vencato, Amici e Gergati c'è stata l'opportunità per un importante evento di solidarietà: visitare l'ospedale Carlo Poma e portare un po' di compagnia e regali ai bambini si trovavano nell'Abeobolla (la zona ludico-ricreativa del reparto diretto dal dottor Fabio Buzi) e visitare poi i pazienti del reparto di pediatria: «Sono belle iniziative - afferma proprio il capitano - ci tengo particolarmente a farle sempre e anche quest'anno ho trovato compagni che avevano tanta voglia di venire da questi bambini e cercare di strappare un sorriso a piccoli tifosi che hanno voglia divenire a vederci giocare. Siamo vicini al Natale e quindi è ancora più bello regalare un momento di felicità. Sono iniziative splendide che andrebbero ripetute spesso». Leonardo Piva Una delegazione degli stings in visita in Pediatria a Mantova Si parla di noi Pagina 3 Si parla di noi Pagina 4 P CASTIGLIONE La nebbia di questi giorni e la bassa pressione non sono un problema solo per lo smog cittadino. A poche settimane dall'episodio accaduto nella piccola frazione di Vighizzolo, agglomerato che si trova proprio a ridosso delle discariche di Montichiari, in cui le scuole vennero chiuse perché l'aria era irrespirabile, il problema della puzza è tomato a ripresentarsi. E l'aria malsana e maleodorante ha di nuovo invaso la piccola località monteclarense, Terra dei fuochi del nord. Come è noto, infatti, nel co- mune bresciano sono sette le discariche che, in questi anni, sono cresciute sul territorio, generando una situazione di disagio ambientale che, in questi mesi, sta facendo molto discutere. Anche nella vicina Castiglione, dove oltretutto sussiste lo spettro della Pirossina, e cioè la paura che la discarica possa essere insediata. Due comuni vicini, per molti versi simili, ma che hanno scelto , negli anni Novanta, una strategia diversa per affrontare il problema discarica. La scelta dei castiglionesi di scendere in piazza, animarsi, tutti compatti (forze politiche, industriali, e società civile) per scongiurare l'arrivo di una discarica, che ottenne parere positivo siglato dai tecnici del comune di quell'epoca, ha permesso a Castiglione, fino ad oggi, di non convivere con una nuova collina, formata però da rifiuti. Nella vicina Montichiari l'atteggiamento fu diverso, il No alla discarica non venne neppure pronunciato perché si guardò agli immediati vantaggi che, negli anni, a molti mantovani hanno fatto rimpiangere di non essere stati lungimiranti come i vicini bresciani. Ora le cose si sono ribalta- Ancora cattivi odori nellafrazione bresciana. E i vicini mantovani attendono dalla Regione il no alla discarica te, e da Montichiari si guarda alla lungimiranza di Castiglione. Tutavia, parecchio è cambiato: Montichiari, di fatto, ha sette nuove colline che stanno generando seri problemi ambientali e di salute alle persone che vivono in questa zona; mentre a Castiglione lo spettro Pirossina continua ad aggirarsi perché non si è ancora riusciti a chiudere quella partita e, allo stesso tempo, a chiudere il grande buco che, in questi giorni è anche oggetto di lavori e di nuovi scavi che stanno spaventando molte persone. La speranza è che Regione Lombardia pronunci presto il parere escludente sull'area, dato che, come è noto, a Montichiari ha invece concesso l'aumento di conferimenti per le discariche già esistenti. I due comuni, dunque, sono collegati non solo da una statale e una tangenziale, ma anche da una storia comune che parla di rifiuti, discariche e necessità di tutelare un territorio che è ai piedi delle Colline Moreniche e del Lago di Garda. Luca Cremonesi L'area della ex cava Pirossina a Castiglione Rifiuti Pagina 5 FAI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E IN CAMBIO MANGI UN PANINO , INIZIATIVA MCDONALD'S CurtatoneDal 20 dicembre sarà attivo presso il ristorante McDonald's di Curtatone il primo compattatore per la raccolta differenziata, su licenza Riciclia, che garantirà ai clienti, per ogni loro conferimento, l'accesso a promozioni dedicate. Si tratta di un'iniziativa all'insegna dell'Ecosostenibilità, che da un lato genera benefici per l'ambiente che ci circonda e nel quale viviamo, dall'altro genera vantaggi ai consumatori che ade- riscono al progetto. Sostenibilità, attenzione per l'ambiente, qualità della vita sono i tre valori che hanno visto McDonald's ed Ecole&Gea dar vita a questa partnership, con lo scopo non solo di rendere immediatamente vantaggioso per tutti il riciclo di materie come plastica e alluminio, ma anche di fornire un'occasione educativa per i più giovani. Come funziona la promozione. Ogni cliente del ristorante McDonald's di Curtatone potrà inserire nelle apposite aperture del compattatore bottiglie di plastica e lattine di alluminio. Ogni bottiglia o lattina inserita garantirà un buono per una confezione da 4 Chicken McNuggets, spendibile, con l'acquisto di un panino, non solo presso il Ristorante McDonald's di Curtatone ma anche presso quelli di Mantova, in Piazza Broletto angolo Via Accademia e in Via Legnago (SS 10) zona Favorita. ladri di Santo luna: svaligiato II bar del rampo sportiv. Rifiuti Pagina 6 La Corte Costituzionale boccia i ricorsi presentati contro lo "spalma incentivi", dichiarando infondata la questione di legittimità costituzionale sollevata, tra gli altri, da Confagricoltura e Assorinnovabili. Una doccia fredda per quanti hanno realizzato impianti con potenza superiore ai 200 kilowatt, che sperava- no in un accoglimento del ricorso per evitare di vedersi ridurre gli incentivi, addirittura con carattere retroattivo. Le ragioni del rigetto saranno note soltanto quando la sentenza verrà depositata, non prima di un mese e mezzo. Solo allora sarà possibile comprendere le motivazioni con cui la Corte Costituzio- naie abbia ritenuto di non accogliere il ricorso di Confagricoltura e altri centinaia di ricorsi analoghi, in aggiunta alle anomalie riscontrate dal Tar del Lazio. Nel frattempo per i quattrocento impianti coinvolti, di cui 39 nel mantovano, è tempo di mettere mano alle calcolatrici per una stima dei danni: «La notizia della sen- tenza della Corte Costituzionale ci lascia sbigottiti - commenta Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Mantova- Chi aveva basato i propri investimenti, i propri finanziamenti e i propri mutui su determinate previsioni di guadagno si trova ora in grande difficoltà. Nei prossimi giorni valuteremo con i nostri legali le possibili contromosse, di certo si tratta di un'altra occasione persa per fare il bene del settore primario». L'installazione di impianti per la produzione di energia fotovoltaica è stata fortemente incentivata tra il 2008 e il 2012, attraverso diversi bandi statali "Conto energia" che, a fronte della realizzazione di impianti da parte di enti privati o pubblici, erogavano finanziamenti per ogni kilowattora prodotto. Finanziamenti che adesso sono stati diminuiti. (dad) Energia Pagina 7 POLEM ICHE BI LANC IO oranze contro la ® <<Evita I t scomo «Hanno respinto i nostri emendamenti al bilancio su argomenti come carriera, elisoccorso, potenziamento dei raccoglitori di rifiuti lungo le strade e il potenziamento della linea ferroviaria per Verona senza spiegarne i motivi e trincerandosi dietro la formula del parere tecnico negativo senza altri particolari. Evidentemente vogliono evitare che si discuta in aula di certi temi». L'attacco parte dai consiglieri di minoranza (Fi, Lega, M5S e civica di Bulbarelli) a pochi giorni dall'approdo in aula del bilancio varato dalla giunta di Mattia Palazzi. Dai gruppi consiliari sono arrivate 44 proposte di emendamento (la quasi totalità siglati dai gruppi d'opposizioni), 24 dei quali accolti. «Sì, ma quelli più rilevanti sono stati respinti anche se non comportavano spese per il Comune- affermano Giuliano Longfils (Fi), Michele Annaloro (M5S9 e Massimo Zera (Lega) nel corso di una conferenza stampa - in particolare pesa la bocciatura dell'emendamento con cui chiedevamo una modifica nel capitolo dedicato alla cartiera Pro-Gest (ex Burgo, ndr) presente nel Dup, il Documento unico di programmazione. Si trattava di porre come obiettivo la riapertura dell'ex Burgo senza inceneritori, attivando invece l'economia circolare del rici- clo di materie prime, scarti e rifiuti. L'unica cosa che ci è stata detta è che "il parere del dirigente è di non ammissibilità", senza spiegare il perché. In commissione ci aspettavamo un chiarimento per questo e altri emendamenti non ammessi, ma così non è stato. Non c'erano i dirigenti, se non Alessandro Beltrami (dirigente del settore economico finanziario). È stato il completo disinteresse dei nostri diritti e, nel caso della ex Burgo, la conferma dell'ambiguità dell'amministrazione Palazzi». Da parte sua l'assessore al bilancio Giovanni Buvoli replica che «i pareri erano arrivati da un paio d'ore e i documenti con le motivazioni erano (e sono) a disposizione dei consiglieri. Mai accaduto prima che venissero accolti così tanti emendamenti». (nico) F -natn il rinn-- l. Politica locale Pagina 8 Villa Poma, Pieve Revere verso la fusione. Cittadini al voto il prossimo ottobre ci s ara il sì unanime, il maxi-ente riceverà 650mila euro l'anno per 1 anni 1 VILLA POMA Con la fusione tra Villa Poma, Pieve e Revere e l'arrivo di 650mila euro l'anno, il nuovo Comune, secondo le previsioni, nascerà nel 2018. «Neiprossimi mesi dobbiamo lavorare per costruire un'identità comune», è l'impegno dei tre sindaci Alberto Borsari, Daniela Besutti e Sergio Faioni, preso mercoledì sera a Villa Poma durante la presentazione dello studio di fattibilità ai cittadini. Secondo il documento, illustrato dal consulente Maurizio Pellizzer, nelle casse del nuovo Comune entreranno 650mila euro l'anno per 10 anni, derivanti da maggiori trasferimenti statali (più 40 per cento l'anno) e dalla riduzione dei costi per la gestione della macchina amministrativa. Secondo lo studio, gli amministratori e segretari si ridurranno complessivamente dagli attuali 42 a 19. RCVFrc, II disegno simbolico tracciato sulla mappa: i tre Comuni racchiusi in un unico cuore perla fusione (foto gp) SchEfe`ir,gl, ViIla Ferva 0 0 tamente dalla Regione, dopo l'approvazione del progetto. Nello statuto verrà inserito il mantenimento delle tre municipalità come organo, a costo zero, di raccordo tra la realtà lo- cale e l'amministrazione. Le sedi dei municipi rimarranno aperte con gli sportelli per i cittadini, mentre ci saranno degli uffici centrali per la parte burocratica. In particolare, si punte- rà su una polizia locale forte con sede a Villa Poma, l'ufficio tecnico centralizzato sarà a Revere e la protezione civile a Pieve. Inoltre, per i primi cinque anni i tre municipi potranno mantenere l'attuale regime di tassazione che non è omogeneo perle tre realtà. Si dovrà pensare ad un nuovo nome e parallelamente creare un'identità condivisa. Gli amministratori hanno sottolineato che non si tratta di un processo chiuso. «Le porte sono spalancate per chi vorrà aggregarsi in futuro - hanno detto - quindi serve un nome di territorio». «Una volta operati vo - specifica Borsari -, il nuovo ente collaborerà in rete con i Comuni vicini e in particolare con Poggio Rusco». Questa sera lo studio sarà presentato a Revere, alle 21 a palazzo Ducale, e domani sera a Pieve in sala civica. Giorgio Pinotti «La priorità sono i cittadini ha detto Borsari - noi siamo disponibili a lasciare anche molto in anticipo rispetto alla scadenza del mandato perché crediamo che questa sia la scelta giusta per il futuro». Se i tempi verranno rispettati i cittadini saranno chiamati al voto nell'ottobre del prossimo anno: per essere approvata, la fusione dovrà passare in tutti e tre i paesi e se il responso sarà positivo il nuovo ente sarà operativo dal primo gennaio 2018. Infatti, per questo tipo di fusione il referendum popolare è l'ultimo passaggio, la consultazione verrà indetta diret- n:. tre a,mit niloso , I uadi per oltre G milioni Politica locale Pagina 9 SAN MARTINO II Comune di San Nlartino è ,,tato ri,anmo. tara/ ('on un'opuazionc di ione del dchito, ,ono ,Lati in ,icurciiu i conU. Ne parla ,oddi,latto il ,uulacu Alessio Renoldi: «Ne<,li ultimi anni ahhiamo do\Uto alYront8R dac grlndi prohluni. II prinw è I'Clk)ImC dCNito puhNlico ConlllnBlc cmato in passato lino al oltre 40 nmtui accC,i pu, un toLllc di lu I,] ; milioni di curo. .A questo dc\c I ,? ,?iun ,?C1,i un I quut I Innu I di circi î0mila curo che o<-,ni anno, e per i hru,,imi 10 anni, il ('onunu do\rà rc,tituirc a IZegione Lonlhardia per l'ormai rcnmta \iccnd I delle Cx-NlctallZecupcri. L Iltri 47Smila CUro ancorI pendenti a causa del cuntcnriu,o con A, .\> l lna \cra c propria nlontagna di dchiti. II sCCOndo prohlcma so no stati i la,-'1i dei statali che ha suhitoil ('omUnC nczIi ultimi anni, con una diminuxionc di oltre _l01 I.I 100 cUro all'anno di cuntrihuti dallo Stato. .\ Ìrontc di quc,ti dati, le Uniche ,olaxioni pcrr)rrihili per II Igu Ird uc gli equiliNli di Nilancio, anchc ripctutamcntc cun,ighutc duI RC\ i,orl dei Conti, atlnu: I i,mi,,iune del lxItrirlwnio di,poni hi lc, ad c,cmpiomcttcndu in cndiLl lc Politica locale Non abbiamo voluto vessare ulteriormente i cittadini con altre tasse" Comune risanato grazie adismissioni di patrimon,iocinegoziazione di mutui due \ille demaniali icinu al monte di LALuemitl. Rine,-,oritl/lonc dei lnUttn in c, undando a li cdac alcuni mutui tipulati con le N Inchc. L' ,tata tara/ Ì8L8 Una \CrI c propria ione del dchito, che ha Comporteto l'c,tinv_ionc di I I matUi in l',,1'rl' con NIp,, utun unico rilinanrian cntu con NIanto\ahanca I S96. T agli alla daI contrullu,li con,Umi delle Utenrc alla diminuxionc di incarichi c,tcrni, c miche ,ul pcr,onwlc, C he c ,1 eonch\ con Illlì ('ornUni per ahha,,arc la ,he,a <,,cncralc. .Aununto delle Llssc olLrc la ,u li I cun,cntit I, c cn tmIlità nemmeno prc" Iin conidcrariunc da< li ammini,tratori. ('onfu-ma il primo cittatLILo lilo divo: <I cittadini sono già ahbtl,trlnrtl c,,tlti e non è Calo quc,tuil momento pC r l im ntarc uIlCriormcille la ta,,ariunc. ANNitlmo quindi tl IR) con dl,llll, ,loln di p Inlmonlo, rincgoziazionc di mutui c tigli, tutto pCi C\itire un ulteriore lamento delle E i conti sono ,LIL mc,,l in ordml'». Donato Novellini Pagina 10 «Richieste di approfondimento sulla documentazione di gara». È scritto nero su bianco il motivo per il quale Lumetec ha annunciato il rinvio dal 12 al 20 dicembre del termine per presentare le domande di acquisto delle azioni di Lumenergia. In vendita il 6,67% detenuto dal Comune, il 30,9% della stessa Lumetec e i titoli di 65 dei 150 soci privati (19,5%). In tutto 171 mila azioni che corrispondono al 57% di Lumenergia, per un valore al rialzo di quasi 1,8 milioni di euro.II pacchetto non sarà spezzato e quindi chi presenterà l'offerta migliore potrà ambire alla maggioranza della società in convivenza con Ala e i soci privati rimanenti. Le buste saranno aperte in municipio mercoledì 21 dicembre. Competitors Pagina 11 M lano non vende i Sala sul rinnovo dei patti parasociali: la società si controlla anche sotto il 50% ■ Milano non intende vendere quote diA2A, ma è pronta a collaborare con Brescia visto che per dare un indirizzo strategico alla società non serve avere il 50% del capitale sociale. I nuovi patti di sindacato tra Bre- Milano. Giuseppe Sala » scia e Milano per il controllo della multiutility, approvati un mese fa da palazzo Loggia, lunedì passeranno al vaglio del consiglio comunale di palazzo Marino. La modifica riguarda la quota «sindacata» che passa dal 50% (il 25% a testa) al 42% (il 21% a testa), lasciando libertà d'azione ai due comuni azionisti sul restante 4%. Ieri, in commissione, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha ribadito la sua posizione. «Quello che posso escludere è che in questo momento ci siano sul tavolo opzioni discontinue sulle nostre partecipate - ha spiegato al momento confermiamo di rimanere dove siamo e di non cambiare nulla». Sala ha poi precisato che Milano non ha «nessun interesse a dismettere quote di A2A ma confermiamo la volontà di lavorare con Brescia». L'amministrazione meneghina ha deciso di «andare incontro » alla proposta di Brescia, che, per esigenze di bilancio, potrebbe dismettere parte del 4%. «C'è la volontà di preservare l'accordo con la città ha aggiunto Sala - in una operazione che non crea danno ai milanesi e all'azienda». Il punto vero secondo Sala «è, se mai, quello di capire come Brescia venderà le quote». Quanto al rischio di ridurre troppo la «partecipazione pubblica», Sala ha spiegato che «per dare un indirizzo strategico alla società non è fondamentale che il pubblico detenga il 50 per cento delle quote». il Valvole termostaliehc e contabilizzatori, in arrivo -sborso da oltre mille euro Competitors Pagina 12 SCONT RO SU L FUTURO DE LLA PARTECIPATA iGio d// ///// i//! / ///////////// 9/,.. Il Movimento 5 Stelle attacca la Fondazione SI fa sempre più complicata la vicenda delle presunte intenzioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi di voler procedere al concambio tra azioni Aimag e azioni Hera. Ora anche le forze politiche scendono in campo: ieri i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno indetto una conferenza stampa per dichiarare la piena «contrarietà alla legge di un eventuale concambio realizzato dalla Fondazione». Eros Andrea Gaddi e Monica Medici, in rappresentanza del Movimento 5 Stelle delle Terre D'Argine e della lista Uniti per Novi Rovereto e Sant'Antonio, hanno presentato la documentazione normativa a Il presidente Schena: ««ulta è deciso con Hera e noi agiamo solo netta legalità» sostegno della propria tesi: l'illegittimità dell'ipotetico concambio di azioni deriverebbe sia dalle norme del codice civile, sia dalla legge 153/1999 che regola lo statuto delle fondazioni bancarie, sia dagli stessi statuti di Aimag e della Fondazione. Proprio dalle norme statutarie deriva la `clausola di prelazione': nel caso di trasferimento delle quote societarie (cedute o concambiate), gli altri soci, ossia i Comuni e la Fondazione Cassa Risparmio di Mirandola, avrebbero la precedenza nell'acquisto delle azioni. In secondo luogo i grillini hanno fatto riferimento alla `clausola di gradimento', citata sempre dalla statuto di ALL'ATTACMonica Medici ed Eros Andrea Gaddi, consiglieri comunali del M ovimento 5 Stelle a Carpi Aimag e valevole nei confronti sia dei soci che di terzi: «Il concambio - ha spiegato la Medici - potrebbe produrre effetto solo se previamente accettato dagli altri soci, i quali possono, in caso contrario, chiedere il recesso previsto dal codice civile». Inoltre, a sostegno della tesi dell'illegittimità, sono state richiamate le norme statutarie dell'ente, secondo cui `la Fondazione non può esercitare funzione creditizia nei confronti di enti con fini di lucro o in favore di imprese', sostenendo che «il concambio può essere visto come attività creditizia e forma di finanziamento»; nonché l'articolo in base al quale `il patrimonio della Fondazione è vincolato al perseguimento degli scopi statutari quale ente senza scopo di lucro'. «Dal punto di vista economico e legislativo, il concambio è contro la legge. Se dovesse essere posto in atto darebbe luogo ad una causa civile e noi saremo i primi ad impugnarlo. E giuridicamente non siamo in balia né della Fondazione né di Hera, la palla è 'in mano' ad Aimag». Interpellato al riguardo, il presidente Schena ribadisce che «nessuna decisione è stata presa: stiamo valutando ciò che è più utile e cosa fare della nostra partecipazione. Ma ogni determinazione della Fondazione avviene nella piena legalità». Maria Silvia Cabri arn,aum ,i, E,.,- Competitors Pagina 13 IL CASO AIMAG )) 5 STELLE All'ATTACCO 4/1 ////, L C/i P r %,. ///iw ' //j, / % ✓/////, ,,,, /r ,,,, %G 4///// v///// 'y / %O,/. % . ir , /// ✓rrrrr. i ,,, . . . ,.. /iüor /, o /;//-§ r1//,1'- - 011 >1 ,+.✓/////,. Gaddi e Monica Amici analizzano lo statuto di Crc e della municipalizzata «L'operazione di cessione delle quote vietata, il Cda può impugnare l'atto» di Valeria Cammarota «Abbiamo svolto un'analisi di un eventuale possibile concambio delle azioni di Aimag possedute dalla Fondazione Cassa di risparmio con azioni Hera: questa azione è contro legge e disattende ben quattro normative contenute nel codice civile, nella legge 153 che regola le Fondazioni, nello statuto di Aimag e nello stesso statuto della Fondazione». È quanto affermato dai consiglieri del M5s Monica Medici ed Eros Andrea Gaddi, a seguito della strategia che vorrebbe la Fondazione intenzionata a valutare un concambio delle azioni Aimag in l leva. «Una clausola di prelazione inserita nello statuto di Aimag spiega la consigliera Medici - prevede che la Fondazione non possa assolutamente operare un'azione di concambio prima di aver individuato un possibile acquirente e manifestato la propria volontà al Consiglio diAtmministrazione che, a sua volta, deve convocare i soci per constatare il loro interesse: solo dopo la Fondazione potrà cedere le proprie azioni. Tuttavia, secondo la clausola di gradimento, se i soci non sono d'accordo il codice civile impone che la Fondazione chieda il recesso. Anche le nonne che la Fondazione stessa si è data non più tardi dello scorso luglio, parlano chiaro - continua la Medici affermano come esse non possano esercitare funzioni creditizie né effettuare erogazioni o sovvenzioni in favore di impre- sedi qualsiasi natura, se non nei confronti di società private il cui fine sia la ricerca scientifica, l'istruzione, l'arte, la sanità, l'assistenza: detto concambio rappresenta evidentemente una funzione creditizia nei confronti di società che non rientrano in queste tipologie. Rispondiamo poi al presidente Schena quando dice che deve guardare alla redditività: è giusto, ma lo statuto afferma che il patrimonio della Fondazione è vincolato al perseguimento degli scopi statutari, quale ente senza scopo di lucro in funzione della salvaguardia del rischio e del buon rendimento: i dividendi 2015 di Hera - 0,123 euro ad azione - sono stati leggermente superiori a quelli di Aimag - 0,105 giuro per azione - ma questo solo perché Hera ha distribuito l'intero utile, Aimag ne ha reinvestito una parte. Ciò significa che il valore delle azioni Aimag è in realtà superiore a quello delle azioni 1lera». In conclusione «Aimag può far valere l'indice di gradimento - affermano Medici e Gaddi - e non è obbligata a mettersi in casa nessuno che non le piaccia. Se la Fondazione effettuasse un concambio, il CdA di Aimag dovrebbe impugnare l'atto in tribunale. Se nessuno lo dovesse impugnare, saremo noi a fare qualcosa. Giuridicamente la palla è nelle mani di Aimag e dei soci: non si è in balìa né di Hera né della Fondazione. Quest'ultima vuole cambiare? Lo faccia secondo le regole. Invitiamo gli amministratori a vigilare». x1Ti p-.u,r sl acarJi i consiglieri del Movimento 5 Stelle Monica Medici ed Eros Andrea Gaddi Competitors Pagina 14 Martedì il calo della nebbia ripulito l'aria dalle polveri Possessori di auto diesel ora coi fiato sospeso per i dati Arpa Grigio è ancora grigio, ma almeno da un paio di giorni non c'è più l'alito denso della nebbia a nascondere il cielo: il dato climatico si riflette sulla concentrazioni delle micropolveri, tornato martedì sotto la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo (la media si è fermata a 39). Una boccata d'aria accettabile dopo giorni d'apnea: un respiro che corre da Mantova a Cremona, Lodi e Pavia, dividendo la Lombardia in due. A nord l'aria è an - cora avvelenata. Così a Brescia, che allunga a 14 la sua striscia di giorni nero fumo, e così anche a Milano, Monza, Bergamo dove è emergenza smog da 11 giorni. Capricci del meteo, che governa il flusso delle correnti nel catino dellaValpadana. Fatto sta che se la concentrazione media di Pm10 misurata ieri dalle centraline Arpa dovesse confermarsi sotto il limite di 50 microgammi per metro cubo, allora domani si disinnescherebbe l'ordinanza dei Comuni di Mantova, San Giorgio e Bigarello che, in adesione al protocollo regionale, da sabato scorso hanno messo un freno ai veicoli Euro 3 diesel (a fine 2015 soltanto nel capoluogo se ne contavano circa 3mila). Anche se le previsioni di Arpa non incoraggiano l'ottimismo: oggi le condizioni saranno «favorevoli all'accumulo di inquinanti». Ripasso veloce: le misure di primo livello - che scattano dopo sette giorni consecutivi oltre il valore soglia di 50 -inaspriscono le limitazioni di base in vigore dal 15 ottobre al 15 aprile in tutta la Lombardia. Già stoppati dal lunedì al venerdì, nella parentesi oraria 7.30-19.30, i veicoli Euro 0 benzina e diesel, e gli Euro 1 e 2 diesel non possono attraversare le vie cittadine anche il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Per le auto private Euro 3 diesel, invece, il divieto scatta alle 9 e termina alle 17 (dalle 7.30 alle 9.30 per i veicoli commerciali). Via libera lungo le strade di collegamento. Il protocollo impone poi di abbassare a 21 gradi le temperature nelle abitazioni, negli uffici e nei negozi, e di spegnere gli «impianti domestici alimentati a biomassa legnosa al di sotto della classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale individuata da Regione Lombardia». Tra divieti forse più inosservati, anche quello di sostare con il motore acceso. Occhio. (ig.cip) L'ordinanza del Comune bloccale vetture Euro 3 diesel dalle 9 alle 17 c .airo ;or, o awa na aefi [(vrt Segnalazioni Pagina 15 Lettera a Morseffl . falò coì pallet L'oggetto é «Inquinamento dell'aria da combustione libera dl biomassa», il destinatario il presidente della Provincia. Pensa già al 6 gennaio il comitato Diritto all'aria pulita (Dap), che ha chiesto a Beniamino Morselli di ricordare a tutti i sindaci come «in occasione dei falò rituali debbano essere rispettate le normative vigenti, in quanto é prassi assodata introdurre nelle pire qualsiasi tipo di rifiuto». Seguono i riferimenti di legge e una denunciacircoscritta: cd bancali (pallet) rientrano nella categoria dei rifiuti. Le cataste costruite per i falò sono costituite nella maggior parte dei casi, solo per comodità costruttiva e di reperimento, da bancali usati». A conferma, anche le linee guida dell 'Anci. Quanto al freno agli Euro 3 diesel (leggi articolo a fianco ), ricorda Dap ((che il passaggio di una vecchia auto molto inquinante si incornica in un quadro già molto fosco» e invita a pensare ai bambini. Segnalazioni Pagina 16 Li' Ammessa la proposta di Sei: «Con il bilancio partecipativo a stabilire alcune priorità sarà la gente» La formula ha un sapore antico, da collettivo fumoso e postura barricadera. Ma nel bilancio partecipativo non c'è nulla di estremista, a meno di considerare sovversivo un esercizio quotidiano e circoscritto di democrazia diretta. La notizia è che tra le variazioni al bilancio di previsione 2017 giudicate ammissibili c'è anche uno stanziamento da 15mila curo, chiesto dal consigliere provinciale di Sei (e politologo) Matteo Bassoli per avviare a Mantova un progetto di bilancio partecipativo. Quanto basta per pagare una consulenza e pubblicizzare la nuova pratica. «Completerà il disegno delle Consulte e il lavoro di ascolto avviato attraverso le passeggiate di quartiere - scandisce Bassoli Cancellate le Circosrizioni e saltata la mediazione dei grandi partiti politici, oggi si fatica a portare in consiglio il sentire della città. La ratio è riservare alle priorità indicate dai cittadini una parte del bilancio comunale, variabile per entità e capitoli di spesa». Nulla di eversivo se da quasi trent'anni questa è la strada imboccata dal Comune di Grottammare, provincia di Ascoli Piceno. Di recente si è accodata anche Pavia, portando a una cinquantina (scarsa) il numero delle amministrazioni che delegano uno spicchio di governo locale direttamente ai cittadini. Una striscia sottile, briciole potrebbe obiettare qualcuno, ma pur sempre un esercizio di democrazia, osserva Bassoli. Calato nell'attualità della politica cittadina, la pratica avrebbe potuto scrivere un esito diverso alla vicenda del Palasport di Borgochiesanuova, magari i cittadini avrebbero espresso la preferenza per una collocazione altra. Magari. L'esempio, offerto dallo stesso Bassoli, sollecita una domanda: rispetto a quali scelte potrebbero esprimersi e decidere i cittadini? «L'ambito politicamente più indolore sarebbe quello dei lavori di ordinaria amministrazione, penso alle asfaltature, alle giostrino dei parchi pubblici, alle ciclabili, cose quotidiane che scaldano gli animi, rispetto a cui i cittadini po- trebbero indirizzare le priorità d'investimento». Il ragionamento fila, ha una sua coerenza, e genera una seconda domanda: sarà pure un esercizio di democrazia diretta, ma non c'è il rischio che ciascun cittadino si faccia portatore del proprio interesse particolare, di strada, bottega, quartiere, schiacciando la logica del bene collettivo? «Da politologo dico che conta l'intensità di preferenza - risponde Bassoli il fatto che tu cittadino esca di casa per venire ad affermare il tuo interesse in assemblea definisce già una priorità. In ogni caso, si dovranno porre dei paletti. Quali? La competenza comunale e il vaglio tecnico, ad esempio». (ig. cip) II consigliere di sei Matteo Bassoli È -ff,t,, il Pi--- I, i'i-,li IllUnh-i Segnalazioni Pagina 17 P resto il pi a n o Apa m per íl ca m bio societa rio L'azienda conferma che è allo studio la trasformazione con le tutele dei dipendenti garantite di Roberto Baschè Martedì pomeriggio si è tenuto l'incontro tra sindacati e vertici Apam con al centro il futuro dell'azienda dopo le sentenze che ne hanno interdetto l'accesso alle gare del trasporto pubblico, come nel caso del Comune di Roverbella. Un colpo non da poco che rende impossibile concorrere agli appalti pubblici a tutti i livelli. Interpellata in merito, Katia Leasi , segretaria provinciale di Uil Trasporti, con voce molto preoccupata non ha voluto esprimere la sua opinione nonostante fosse presente al summit con Apam. Di atteggiamento opposto Marzio Uberti , segretario dell Fili Cgil di Mantova, che ha valutato positivo e distensivo il clima tra le parti, grazie all'atteggiamento di grande cautela e responsabilità sui fatti molto seri all'origine dell'incontro. Sulla già criticata tardiva convocazione, il presidente ha spiegato che si trattava di attendere l'esito del referendum in base al quale sarebbero state o no cancellate le Province. Poi la conferma di una fase di studio in corso sui possibili sbocchi, in parte già anticipati nei precedenti incontri con gli enti soci, sull'assetto futuro. «In questo quadro afferma Uberti - abbiamo chiesto ulteriori rassicurazioni sulla salvaguardia dei posti di lavoro, le tutele contrattuali e l'efficienza del servizio. Sulla questione dei mezzi obsoleti, l'azienda ha confermato che sono in lista ulteriori investimenti». Apam ha poi proposto ai sindacati un documento congiunto, ma si è preferito prima il passaggio nell'assemblea dei lavoratori, che sarebbe se- Cambiare in fretta, Apam è consapevole che essere stata estromessa dalle gare pubbliche è un grosso problema Bus Apam per il servizio di trasporto studenti guita poco dopo. Summit positivo anche per Salvatore Riccio, segretario provinciale di Ugl Trasporti, il quale attribuisce al presidente Trevenzoliil merito di aver parlato chiaro e aperto scenari positivi per azienda e personale. «Apam - ha detto Riccio è consapevole di avere un grosso problema e, per questo si è resa rassicurante sull'obiettivo di andare avanti senza togliere i diritti acquisiti dei lavoratori. Intanto ha messo al lavoro avvocati e commercialisti per delineare i caratteri della nuova azienda». Presto il piovo Apom per il Cambio sanatorio kua Segnalazioni Pagina 18 Il caso Muraro scuote ancora la giunta: i pm ipotizzano l'abuso di ufficio anche per l'operato da assessora caos rifiuti, tregua sui vertici a Dg e amministratrice unica in carica almeno fino al 31 dicembre - Bagarre Pd-M5S in Consiglio Ivan timmarusti Manuela Perrone ROMA Tregua coni vertici di Ama, la municipalizzata romana dei rifiuti, perché restino in sella almeno fino al31dicembre. Subitoilbandoperla selezione del nuovo direttore generale (l'incarico di Stefano Bina scade il 31 dicembre). E prime proposte per il risanamento di tutte le partecipate, che saranno illustrate oggi dall'assessore Massimo Colombari. Il Campidoglio prova ad arginare così il terremoto scatenato dall'addio dell'assessora all'Ambiente Paola Muraro e a garantire un minimo di continuità all'azione amministrativa sul fronte ambiente e rifiuti. Male nubi sono dense. La posizione giudiziaria di Muraro si complica, con i pm che stanno vagliando la possibilità di ipotizzare l'abuso di ufficio anche nellafunzione di assessoraenonsoltanto inquelladi ex cons ulente diArea Il cap o p olitico del MSS Beppe Grillo, che dovrebbe incontrare la sindaca Virginia Raggi, è gelido: «Muraro? Sono problemi che riguardano il comune diRoma».Inassembleacapitolina si sfiora la rissa in apertura della sedutadedicataalbilancio,conilPd che chiede invano chela sindacari- multiutility dell'acqua e dell'energia,e alcunideputatitracuiStefano Vignaroli - a portare all'armistizio temporaneo e ad assicurare i piani di breve termine per scongiurare emergenze sul fronte ambientale. L'amministratrice e ilDg diAma, ai ferri corti, accettano di rimanere almeno fino a fine anno. Giglio, al termine della riunione, difende la macrostruttura di Ama, varata a pochi giorni dalle dimissioni di Muraro e sospettata di aver favorito dirigenti vicini all'ex assessora: «Risponde a principi cardine basilari di razionalizzazione ed efficienza». Gli stessi che saranno evocati oggi daColombanper i1 futuro delle partecipate. Maèpropriounvalzer dipoltrone nella società dei rifiuti l'oggetto di un nuovo capitolo di indagine della procura. Valzer che avrebbe avuto lo scopo di acquisire un controllo diretto dell'azienda da parte diMuraro, aggirando nelle decisioni anche gli stessi vertici della par- tecipata L'ipotesi che l'ex assessora abbia interferito nelle scelte di Ama potrebbe concretizzare un presunto abuso d'ufficio. Muraro è già iscritta per violazione di reati ambientali (quando era responsabile Aia degli impianti Tmb) e per abuso d'ufficio, mainriferimento ai contratti di consulenza con la società ottenuti attraverso gli ex dominus Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, entrambi imputati nel processo Mafia Capitale. Nelle corrispondenze interne all'azienda emergerebbero presunte pressioni svolte da Muraro su alcuni dirigenti. Un caso riguarda il trasferimento in altri uffici di nove impiegati, avvenuto afine ottobre.La decisione è statapresaper questioni di opportunità da S averio Lopes e Pietro Zotti, rispettivamente ex capo del personale ed ex direttore operativo, entrambi recentemente demansionati. Successivamente l'ordine di servizio è stato inviato al direttore generale Bina per la ratifica. Tuttavia sull'email di Bina sarebbero arrivate numerose comunicazioni dall'indirizzo di Antonella Giglio, in cui si sarebbe chiesto di bloccare la decisione di Lopes. Una interferenza che sarebbe nata su presunto impulso di Muraro e che però non è stata tenuta in considerazione da Bina, che ha controfirmato l'ordine di servizio per il trasferimento dei nove impiegati. Sono in molti, alla luce degli eventi, a ritenere improbabile che Muraro possa rientrare al suo posto. E labufera è tale che persino la lettera inviata da Papa Francesco a tutti i sindaci, Raggi compresa, per ringraziarli della partecipazione al summit sull'accoglienza dei rifugiati,il9eil iodicembre scorso, viene letta come un riferimento alla tempesta della giunta. Quando il pontefice prega: «Chiedo al Signore dinon àbbandonarlamai, soprattutto in questo momento difficile». P) RIPRODUZIONE RISI RVATA Ne[ ringraziare tutti i sindaci intervenuti a[summitsui rifugiati i [ Pontefice scrive: i l signore non l'abbandoni in questo momento difficile ferisca in Aula sul caso Muraro esponendo il cartello: «Di notte in video, di giorno dorme». È unvertiice aPalazzo Senatorio - cui partecipano Colomban, l'amministratrice unica di Ama, Antonella Giglio, il direttore generale Bina, il management di Acca, la Rifiuti: Scenario Pagina 19 OFFLAGA. Al termine di un braccio di ferro il i ar mette la ^arola fine alla querelle sulla rete del metano Po ° °a Gas resta a bocca asciutta La gestione rimane a Gas Plus Delibera revocata, dissesto finanziario evitato. L'amministrazione comunale di Offlaga tira un sospiro di sollievo regalando ai concittadini un Natale più sereno in virtù della sentenza emessa dal Tar di Brescia in merito all'annosa vicenda riguardante le concessioni sul servizio di distribuzione del gas. Il tribunale ha riconosciuto la condotta legittima del comune bassaiolo nei confronti di Pomilia Gas, azienda che nel 2013 si era aggiudicata il bando perla distribuzione di gas. L'anno che vide Giancarlo Mazza prendere in mano le redini del comune di Offlaga in qualità di primo cittadino. «Ci siamo accorti subito che qualcosa non andava racconta il sindaco di Offlaga - perché avevamo capito che quanto sarebbe entrato da Pomilia Gas nelle casse comunali non sarebbe bastato per pagare il valore del gas alla rete uscente (Gas Plus) e che ciò avrebbe potuto determinare il tracollo finanziario del Comune». Questo perché al momento del bando non era stato deter- Energia: Scenario minato il valore della rete, poi stabilita in 141 mila euro in seguito all'intervento di un perito. Una cifra «sbugiardata» da Gas Plus che affermava un valore di 4 milioni di euro per la stessa rete e poi corretta in 2,1 milioni secondo l'ultimo lodo arbitrale. Equo ed inappellabile. «L'ultima sentenza del Tar - conclude il sindaco - chiude definitivamente la questione permettendoci di poter guardare al 2017 e al futuro con occhi più sereni programmando al meglio gli investimenti per la nostra comunità». Il giudizio del Tar ha permesso di fatto di annullare la gara e passare nuovamente la gestione ai precedenti gestori (Gas Plus). «In primavera, tramite un atto transattivo, mi ero assicurato per il Comune la cifra di 200 mila euro per coprire le spese giudiziarie - conclude il sindaco di Offlaga - ed un canone annuo di 34 mila euro da Gas Plus che continuerà a fornire il gas fino all'espletamento delle gare sovracomunali stabilite per legge». • A.MAF. Pagina 20 Entro il 31 dicembre vanno installate negli ,SI appartamenti condominiali con il centralizzato ® « Paolo Venturini [email protected] ■ C'è una spada di Damocle che pende sui portafogli dei condomini bresciani e non solo che risponde ad un semplice nome: «contabilizzatore di calore». Insieme alle valvole termostatiche questo piccolo aggeggio dovrà essere installato, per chi non l'avesse già fatto, su ogni calorifero (o nel caso di edifici di nuova costruzione all'ingresso di ogni appartamento) negli edifici privati con riscaldamento centralizzato. Costi . L'installazione dellevalvole su ogni calorifero o radiante presente in ciascun appartamento si aggira attorno agli 80-90 euro a valvola, ma per completare il tutto serve una relazione tecnica dell'edifico, una certificazione energeticae soprattutto unanuovatabella dei millesimi energetici Energia: Scenario » (che oggi non esiste). Tradotto in soldoni significa un esborso medio per ogni condomino di una cifra quantificabile fra i 1000 e 1200 euro per appartamento. Detraibile fiscalmente come forma di risparmio energetico al 50%, ma nei soliti dieci anni. Intanto i soldi bisogna sganciarli subito o quantome- no quando verrà effettuato il lavoro di adeguamento. Già, ma quando? rettiva europea del 2012 sull'efliicenza energetica che sulla materia ha già messo in mora l'Italia. Dopo un decreto legislativo nel 2014, il Parlamento ha integrato le novità con il decreto legislativo 141 del 18 luglio 2016 entrato in vigore il 26 luglio 2016 e fissato la scadenza per le eventuali sanzioni al 31 dicembre. I proprietari che non ri spettano l'obbligo di installare i contabilizzatori di calore nei condomini entro tale scadenza saranno sanzionati con multe da 500 fino a 2500 euro, salvo che non dimostrino l'impossibilità tecnica d'installazione o l'inefficacia economica. Il decreto contiene precisa- Gli Inadempienti rischiano sanzioni che partono da zioni sullamodalità di calcolo e fatturazione del consumo energetico e la suddivisione delle spese energetiche in condomini ed edifici polifunzionali. L'allarme . L'Anaci di 500 euro Brescia, associazione che raccoglie gli fino a 2500 ad immobile amministratori condominiali, lancia l'allarme: la stragrande magGli obblighi. Viegioranza dei condomini non è ne stabilito che nei condomini in regola e il 31 dicembre 2016, allacciati ad una rete di teleriovvero fra quindici giorni, scascaldamento (è il caso di Brede la proroga per l'entrata in viscia) o in cui l'impianto di rigore delle sanzioni che possoscaldamento è centralizzato è no essere piuttosto salate. necessario installare, entro il L'ennesima norma di adeguamento non è un capriccio del legislatore italiano, ma deriva dal recepimento di una di- 31 dicembre di quest'anno, dei contatori di calore sui termosifoni che ripartiscano le spese in base al reale consu- vulvole,ennostatlenc e m,llil,illz,aLirì. eslx,r.w da ollremilleeuro Pagina 21 mo della singola utenza. La norma prescrive che l'importo complessivo deve essere suddiviso tra gli utenti finali, in base alla norma tecnica UNI 10200. Esclusioni . E' possibileperò derogare a tale prescrizione sulla suddivisione delle spese se si provano, tramite appositarelazione tecnica asseverata, differenze di fabbisogno termico tra le unità immobiliari del condominio superiori al 50%. In tal caso sarà possibile suddividere l'importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica e suddividendo gli importi rimanenti secondo altri metodi (millesimi, metri quadri, metri cubi o altro). Argomenti che ieri sono stato oggetto di una comunicazione nell'ambito dell'assemblea Anaci, la cui componente nazionale ha chiesto al Governo i tempi tecnici per potersi adeguare alla normativa con una eventuale proroga dei termini che potrebbe arrivare con il consueto decreto mille proroghe afine anno.Infatti l'installazione dei contabilizzatori ri chiede ditte specializzate in possesso dell'adeguata certificazione ed inoltre materialmente i contabilizzatori non sono disponibili nelle quantitànecessarie ad soddisfarei bisogni di tutti i condomini. Si profila quindi per amministratori e privati condomini una corsa contro il tempo. Portafoglio alla mano. il SCADENZE E OBBLIGHI Proroga. Scade il 31 dicembre la proroga all'introduzione di sanzioni (da 500 a 2500 euro ad appartamento) per i proprietari inadempienti. I soggetti . Coinvolti gli amministratori condominiali che devono deliberare in apposite assemblee l'esecuzione dei lavori e i proprietari che devono interessarsi all'installazione. Ditte specializzate, munite di apposita certificazione devono installare le valvole e i contabilizzatori all'interno di ogni appartamento (con il consenso di fatto obbligatorio che deve arrivare dai proprietari) ed eseguire una relazione tecnica idonea ad individuare una tabella dei millesimi energetici che oggi non esiste, differente dalla normale tabella millesimale che tiene conto solo dei volumi di ciascun appartamento. Costi. Difficile quantificare esattamente l'esborso che dipende dalla dimensione del condominio, e dal numero di valvole e contabilizzatori da installare in ciascun appartamento. Mediamente si può parlare di un esborso fra i 1000 e 1200 euro ad appartamento, compresa la relazione tecnica. Energia: Scenario Pagina 22 Collegamenti wireless per certificare i consumi I tecnici ■ Come funzionano i contabilizzatori? Lo abbiamo chiesto a Massimo Deldossi, presidente di Scuola edile bresciana. «Nelle abitazioni o costruzioni di nuova concezione il contabilizzatore è uno solo per appartamento e viene posto all'ingresso dei tubi dell'acqua calda. Il sistema legge quanti litri di acqua calda entrano e a quale temperatura e quanti ne esco- Energia: Scenario no calcolando la quantità di energia e gradi ceduti all'appartamento. Nei vecchi appartamenti invece il contabilizzatore è posizionato su ogni radiante e calcola l'energia ceduta. Collegati attraverso un sistema wireless, la lettura dei consumi può essere effettuata da una ditta specializzata incaricata dall'amministratore che scaricai consumi e gli elabora. Perfare questo è tuttavia necessaria una apposita tabella dei millesimi energeti ci diversa da quella per i millesimi oggi in uso per il calcolo delle spese condominiali e questa ha un costo che varia molto a seconda della grandezza del condominio. Per quelli di grandi dimensioni il costo è naturalmente inferiore, per quelli piccoli la spesa è maggiore. L'impianto comunque deve essere installato da un professionista con la certificazione perché è un sistema complesso». Al di là degli obblighi di legge quali sono i vantaggi? Risponde Francesco Chiavegato, consigliere regionale Arsaci. «Lo scopo di questa iniziativa legislativa è introdurre un reale efficientamento energetico. Fratermovalvole e contabilizzatori si dovrebbe arrivare a far pagare a ciascun condomino secondo il reale consumo e consentire in generale un ri- sparmio fra il 30 e 40% del costo energetico del riscaldamento. All'incirca i130% dei costi resta fisso secondo i millesimi, mentre la restante parte viene calcolata secondo gli effettivi consumi. Oggi non sempre è così». Ma i costi non sono indifferenti per le famiglie? «Vero, ma se calcoliamo i benefici in termini di risparmio e i benifici fiscali possiamo dire che l'investimento si ripaga ampiamente». Intanto c'è una scadenza che spaventa, anche se la sanzione dovrebbe essere applicata dall'Arpa in caso di controlli su appartamenti privati. Eventualità abbastanza improbabile per difficoltà oggettive, ma non impossibile. II PAVEN Pagina 23 di Stefano Agnoli Enea e industria, in Piemonte il progetto fusione nucleare I rivestimenti e innovazione nella fusione nucleare. Cioè nel piano di creare un piccolo sole sulla Terra, uno dei campi di ricerca dove l'Italia, grazie al progetto Iter in corso nel Sud della Francia, è già presente e vede coinvolte a vario titolo circa 500 aziende. E ciò che intendono realizzare in Piemonte la Regione, l'Unione industriale e l'Enea, l'ente di ricerca presieduto da Federico Testa. Insieme stanno pensando a un polo scientifico-tecnologico del valore di 500 milioni (e con 1.8oo addetti) che dovrà coinvolgere industrie medio-grandi e Pini che operano in campi dalla superconduttività alla meccanica di precisione. (D P PR0)UZ ON RISERVATA Energia: Scenario Pagina 24 Il ceo: abbiamo deciso di trasferire questo beneficio agli azionisti e aumentato la politica dei dividendi 111 l anticipa di un anno i target ne Realizzati già nel 2016 gli obiettivi di cassa - Starace: «Il mercato capisce che il titolo ha valore» Laura Serafini Nel corso de] 2016 Enelha spinto sull'acceleratore dei risultati e ha raggiunto in anticipo i target, anticipando quelli de12017inparticolare sullacapacità digenerare cassa. A sostenerlo è l'ad di Enel, Francesco Starace. «Enel è un anno avanti rispetto quello che ci aspettavamo sulla capacità di generare cassa: abbiamo quindi deciso di trasferire questo beneficio agli azionisti e abbiamo aumentato la politica dei dividendi». Una scelta annunciata nel piano industriale del 22 novembre, ma che il mercato ha premiato solo in seguito. «Dopo due, tre giorni dal referendum (sulla riforma costituzionale) abbiamo visto il titolo che ha cominciato a muoversi, perché si è capito che il valore c'è e che l'Italia sta in piedi lo stesso». Il titolo era sceso a 3,7 curo il 5 dicembre, ma in pochi giorni è tornato sopra4 curo. Il numero uno di Enel, in occasione del tradizionale brindisi natalizio, ha tracciato un bilancio sull'operato nell'anno che si chiude ma anche nel triennio della suagestione, visto che con l'assemblea di bilancio della prossima primavera scadrà il suo mandato. E il suo discorso ha un retrogusto curioso, soprattutto quando parla dei nuovi progetti in cantiere che «speriamo di poter realizzare», come l'ulteriore sviluppo nelle rinnovabili e il lancio di nuovi servizi sulle reti cavalcando la svolta digitale. I rumors sulla sua possibile ascesa al vertice di Eni si sono rincorsi nell'ultimafase delgoverno Renzi, ma è anche vero che nel suo discorso per la fiducia il nuovo premier Paolo Gentiloni ha fatto riferimento all'importanza del] a rivoluzione Green nell'energia e a «una società digitale e aperta» come obiettivo cuitendere. Entrambi so- no pillar della strategia di Starace, il quale potrebbe incassareunbiglietto diviaggio per una sfida ancora più imp egnativa. E lasciare forse l'eredità a qualcuno dei suoi manager più giovani. Per ora sono solo scenari. La realtà dei fatti è descritta nei numeri dei 9 mesi che ieri Starace ha richiamato nel suo discorso . La cassa generata a fine settembre ha raggiunto 6,7 miliardi , in aumento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2015 (5,2 miliardi), mentre l'indebitamento netto si ferma a 36,8 miliardi, in calo di 1,5 miliardi rispetto all'inizio dell'anno . Questo risultato è stato raggiunto a fronte di un Ebitda pari a 12 miliardi trainato dalle attività in America Latina, Stati Uniti e il settore in Italia e Spagna. E, ovviamente , dalle crescita delle rinnovabili. Oltre a lasciare margini per aumentare la politica dei dividendi, la maggiore disponibilità di cassa consente di lasciare i margini per un buyback fino a 2 miliardi da proporre alla prossima assemblea, quella delle nomine appunto. Il 2016 è stato «un anno di tante realizzazioni concluse ha detto Starace - quella del riassetto in America Latina in particolare mi è cara perché è stata veramente una battaglia difficile e si è risolta in maniera molto positiva per tutti, e anche per gli azionisti di minoranza che all'inizio erano un pò scettici». Il presidente Maria Patrizia Grieco (anche lei in corsa per una riconferma o lidi più ambiziosi) ha ricordato non solo i risultati raggiunti con il piano di riorganizzazione delle attività in America Latina, ma anche il completamento dell'integrazione di Enel Green Power in Enel e ilancio delnuovo logo del gruppo. O RIPROOUZ]oNERLERVar.4 Enel Andamento del titolo a Milano 4,1 4,0 .................................................... 3,9 ...................................................... 3,8 3,7 .............................................. 3,6 ------------------- 21(11 Energia: Scenario 14/12 Pagina 25 Y I . Parla il nuovo a.d. Perfetti « Gala un sito d'eccellenza per tecnolog ie verdi » Gianni Dragoni Per gli esperti di energia è «larivoluzionedell'accumulo». Dopo la crescita impetuosa (e sussidiata) delle energie rinnovabili, la prossima rivoluzione potrebbe avvenire con lo sviluppo dei sistemi di accumulo e delle batterie, per immagazzinare l'energia prodotta da pannellifotovoltaici. Il gruppo Gala, quarto operatore nazionale nella vendita di elettricità, gioca questa carta in unmercato che - secondo stime - dovrebbe esplodere in pochi anni, fino a un valore di 1,3 miliardi di curo nel 2020. Il gruppo sta industrializzando a Cittaducale (Rieti) il suobrevettoperla produzione dibatterieper accumulo al Redox Vanadio (Vrb), unico produttore italiano. «La nostra strategia è basata sullo sviluppo di tecnologie e partnership. Rieti può diventare un sito dieccellenzaperlegreentechnologies», spiega Antonio Perfetti, il manager approdato il 30 settembre al vertice delgruppo, controllato da Filippo Tortoriello. Perfetti è stato nominato amministratore delegato di Gala due giorni fa. «Un gruppo di esperti a Rieti sta sviluppando le soluzioni di accumulo. Sono già stati consegnatideiprototipiai primi clienti. Entro l'anno prossimo dovremmo avere prototipi di batterie mobili, chepossono essere spostate dove c'è il bisogno di fornire energia, siaperclientiindustriali che a supporto della mobilità elettrica», aggiunge Perfetti,fino atre mesifaal vertice di Mbda, la società europea dei missili di cui Finmeccanica possiede i125 per cento. Il gruppo Gala, con un fatturato superiore al miliardo di giuro (nel 2015 il bilancio è finito in rosso per 58 milioni), dovuto quasi interamente alla vendita di energia, prevede che «la quo- Energia: Scenario taindustriale, oggi marginale, a regime può arrivare a un'incidenza a doppia cifra sui ricavi», dice Perfetti. L'a.d. di Gala chiede all'Autorità dell'energia di accelerare la liberalizzazione. «Una vera liberalizzazione è ancora lontana e la tecnologia aiuterà sempre di più i consumatori a saltare le regole se queste arrivano in ritardo». Un'altra richiesta è un sostegno dipolitiicaindustrialeper evitare un'apertura squilibrata del mercato che, come accadde nel settorefotovoltaico,favoriscasolo concorrenti stranieri. «Nel passato si è pensato solo allo stimolodelladomanda,glieffettiso- Sui programmi dell'accumulo d'energia «non vanno ripetuti gli errori delfotovoltaico» - Interesse ad accordi con Enel e Terna ......................................................................... no stati la cancellazione dei produttori italiani e mercato installo sui minimi storici. Bisognerà lavorare con una politica selettiva di incentivi per sostenerel'offerta tecnologicamadeinltaly». Gala intende proporre «partnership modulabili sull'accumulo a tutti i grandi operatori che vogliono testarla nelle loro traiettorie tecnologiche». Il riferimento è soprattutto all'Enel e a Terna. «Spero che si possa collaborare», osserva Perfetti. «Spero che i grandi operatori tengano conto delle nostre tecnologie dello storage industriale. Gli altri produttori sono tedeschi, giapponesi, americani. Hanno un vantaggio di un paio d'aanii, ma siamo in grado di recuperarlo se verrà realizzata una politica selettiva degli investirnenti». URI PRO DDZION E RISERVATA Pagina 26