La Newsletter del Benessere

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La Newsletter del Benessere
La Newsletter del Benessere
Gen/Feb 2011
PARLIAMO DI:
Iperpigmentazione
Gambe pesanti: sollievo e benefici dalla ricerca
Un dilemma: trattare o non trattare la pressione da normale ad alta
In questo numero:
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NUTRI-FACTS E
Nutraceutici: Da DSM
Nutritional Products
Un efficace strumento
d’informazione
Una voce scientifica
sul benessere
e la bellezza
DALLA RICERCA
5
Sport: in crescita il
mercato dei prodotti
nutrizionali per sportivi
6
Iperpigmentazione:
migliora il trattamento
con la tetraidrocurcumina
7
Gambe pesanti: sollievo e
benefici dalla ricerca
7
Un dilemma: trattare o
non trattare la pressione
da normale ad alta?
8
Obesità: riabilitazione
fisiologica, nutrizionale e
psicologica
8
Cosmetici e cosmeceutici
a confronto
LA VETRINA
dell’innovazione
9
MOLTO E DI PIÙ
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Eventi
10
Dizionario
10-11 Curiosità
11
L’angolo di... ”il chimico”
DALLE AZIENDE
12
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Alba Aprea - [email protected]
Web:
Secondo i dati congiunturali Unipro (dicembre
2010), pur in una situazione di crisi internazionale,
é continuata la crescita dei consumi dei
cosmetici (+1,3%). Il segreto di questo successo
è da ricercare nella grande vitalità del settore
che, puntando sull’innovazione e sulla ricerca applicata, riesce a offrire ai
consumatori nuovi stimoli e importanti risultati nella lotta all’invecchiamento
estetico. Tra i più recenti successi, si possono citare alcuni interessanti linee
di ricerca quali la cosmetologia “in & out” e la neuro-cosmesi. Nel primo
caso si associano trattamenti “per os” e cosmetici per uso topico, ottenendo
una azione integrata nel prevenire e trattare i più diffusi problemi estetici,
stimolando l’auto ri-equilibrio delle funzioni cutanee. I neuro-trasmettitori,
olfattivi e cutanei, sono studiati dalla neuro-cosmesi per ottenere benessere
ed efficacia e indurre una minor iperreattività della pelle. Si utilizzano i peptidi
biomimetici per affrontare i disagi delle cuti sensibili: un fenomeno in notevole
aumento in tutto il mondo. Ma innovazione vuol dire anche ecocompatibilità,
cosmetici biologici e nuove “texture” sensoriali, o che si trasformano durante
l’applicazione, potenziando l’azione dei principi attivi contenuti.
La Newsletter “Cosmeceutici e Nutraceutici” si propone, in questo circuito
di innovazione, come una voce scientifica nell’informazione sul benessere e
la bellezza, raccogliendo e selezionando, con grande rigore, gli stimoli della
ricerca internazionale per essere vicino a chi trasforma la teoria in pratica:
consigliando, prescrivendo, applicando e valutando gli effetti sulla cute
umana di ciò che i laboratori di ricerca studiano e propongono.
Il suo percorso editoriale, iniziato nel 2010, si è progressivamente consolidato.
Oggi propone una versione stampata (18 mila copie spedite) e un’informazione
on-line, che ha dato vita a un elevatissimo numero di contatti: con Medici,
Farmacisti ed Esperti del mondo accademico e industriale che desiderano
approfondire la conoscenza di nuovi cosmetici e nutraceutici, di nuovi
ingredienti e dei loro meccanismi d’azione.
Uniti da questo comune interesse, il 2011 ci vedrà sempre più impegnati
nella nostra “mission” di informazione e aggiornamento sulle proposte di
innovazione dedicate a bellezza, salute e benessere che si svilupperanno
durante l’anno.
Carla Scesa
Direttore responsabile
www.teknoscienze.com
www.chemistry-today.com
www.agro-food-industry.com
www.HPC-today.com
http://www.teknoscienze.com/lp/benessere/
index.html
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Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
NUTRI-FACTS E Nutraceutici: Da DSM Nutritional Products
Un efficace strumento d’informazione
“DSM Nutritional Products” è leader a livello mondiale nella produzione d’ingredienti nutrizionali nel settore dei nutraceutici: integratori alimentari,
alimenti funzionali, alimenti speciali; nasce nel 2003 con l’acquisizione da parte della casa madre DSM (uno dei maggiori fornitori a livello mondiale
di prodotti specialistici per l’industria chimica fin dagli anni ’80) di Roche Vitamins, nome storico nella produzione di vitamine e carotenoidi.
Per quanto sembri banale dirlo, uno degli aspetti con cui l’informazione scientifica si deve sempre confrontare, è quello della sua correttezza, utilità,
puntualità ed efficacia. Cosa non sempre facile, considerando il surplus d’informazioni cui oggi siamo esposti. Sempre più ci rendiamo conto come
sia importante informare per formare: a maggior ragione questo vale nel settore della nutraceutica e del benessere che sta conoscendo oggi una
rapida evoluzione cui regolamentazioni e legislazioni non riescono ancora a rispondere adeguatamente.
Accade quindi che se mancano punti forti di riferimento l’informazione può diventare disinformazione, alle mercé d’interessi di parte, di movimenti
di opinione che nascono più sull’onda dell’emozione che da riscontri obiettivi e motivati. Ci sarà allora chi, per esempio, ostacola l’uso d’integratori
per una mancanza di conoscenza o per interessi personali e chi li favorisce, chi promuove campagne pro e chi contro. Dinamiche ben note in ogni
campo.
NUTRI-FACTS un’iniziativa di DSM Nutritional Products
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Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
E’ proprio per agevolare un corretto processo d’informazione in questo contesto che presentiamo NUTRI-FACTS, un portale d’informazione web,
un’iniziativa di DSM Nutritional Products che merita attenzione e che può diventare un valido supporto, una fonte di riferimento e uno strumento per
il nostro lavoro quotidiano.
L’iniziativa dell’azienda olandese nasce dalla constatazione che non sempre la comunicazione sui benefici o meno di un prodotto, sulla sua
efficacia e sicurezza poggia su riscontri scientifici oggettivi ma è soggetta ad interpretazioni o preconcetti; anche legittimi ovviamente, in un’ottica
di libertà di opinione. Tuttavia in un ambito così delicato come quello che riguarda la nostra salute, il nostro benessere è fondamentale avere un
confronto reale e corretto tra ciò che noi pensiamo e quello che l’evidenza scientifica dica.
Essendo DSM Nutritional Products una realtà attiva sul mercato globale in questo campo, si è visto come nei confronti dei prodotti nutraceutici
ci siano tendenze di approccio, di pensiero, di opinione che variano addirittura da nazione a nazione. Atteggiamento che può tradursi quindi in
un’accettazione più o meno condizionata, più o meno “tranquilla” di prodotti che hanno lo scopo di agire a beneficio della nostra salute.
Per essere chiari: è possibile che un prodotto in commercio sia tacciato espressamente di essere pericoloso e di favorire l’insorgere di patologie
anche pesanti senza una motivazione reale e basata su elementi comprovati.
Giustissimo vigilare ovvio, tanto che, lo abbiamo già evidenziato su queste pagine, si sente l’esigenza di un meccanismo di controllo che abbia lo
stesso valore dei controlli svolti per i medicinali. Attenzione però anche a conclusioni frettolose.
Ecco allora l’idea di creare un portale d’informazione che possa rappresentare un punto d’incontro neutro basato su riscontri oggettivi, accessibile
a chiunque ne abbia bisogno.
E’ un progetto che nasce dalla lunga esperienza storica di un’azienda che ha nella sua struttura di ricerca e sviluppo il suo punto di forza che l’ha
portata a occupare in questi settori un ruolo di protagonista chiave su scala mondiale.
Il portale NUTRI-FACTS (www.nutri-facts.org) è disponibile in quattro lingue (Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo) e attraverso una impostazione
semplice, lineare, molto efficace, permette di accedere rapidamente a molte informazioni in campo nutraceutico espresse con un linguaggio
scientifico ma accessibile, completo ed esaustivo con un lavoro supportato e monitorato da un comitato scientifico internazionale, è bene
sottolinearlo, esterno all’azienda. Un’informazione quindi rapida, obiettiva e affidabile su temi di carattere generale, su tematiche del momento,
sulle novità espresse dalla ricerca.
E’ un modo importante di fare cultura, di creare confronto, di fare formazione. E il fatto che arrivi da un’azienda così importante è anche esempio
di una visione imprenditoriale in cui quello che più conta alla fine è la singola persona, siamo ognuno di noi, i destinatari di prodotti che possono
aiutarci a vivere meglio. E’ quella visione di un’ottica “sostenibile” del lavoro, di cui si parla sempre molto oggi che può portare ad una relazione
nuova tra le parti di una catena che parte dalla ricerca, passa dagli specialisti per arrivare nelle nostre case.
Conoscere quindi per sapere e per stare bene. Non è una sfida da poco e ben vengano iniziative come questa se raggiungono quello che
dovrebbe essere l’obiettivo di ognuno di noi: stare meglio per vivere meglio.
DALLA RICERCA
Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
Tradizionalmente usate sotto forma
di polvere per la crescita della massa
muscolare, queste proteine stanno
trovando un impiego crescente nelle
bevande pronte al consumo per
sportivi.
Le proteine del siero del latte
producono un senso di sazietà che
le rende ideali nella formulazione di
prodotti destinati a sportivi ma anche
per il controllo del peso. Questo
evidenzia la possibilità di controllare
l’appetito conseguente all’attività
sportiva nella fase di recupero dallo
sforzo e quello sull’incremento della
massa muscolare.
Detto questo il labile confine fra
bevande per sportivi ed “energy
drinks” per la moderna vita “urbana”
rischia di indurre in confusione i
consumatori. Anche in considerazione
di una tendenza che vede crescere
la proposta di prodotti “ibridi” che
combinano attività e ricreazione.
Tutto ciò porta quindi ad un impegno
per le aziende produttrici che dovranno
sempre di più chiarire la funzionalità dei
loro prodotti segnalando le occasioni
in cui questi vanno consumati. Avere
consumatori informati e consapevoli è
quindi non solo una esigenza dovuta
nei loro confronti, ma rappresenta
anche una opportunità per un corretto posizionamento di
questa categoria di prodotti.
A livello globale, dal 2003 al 2008, il settore degli “energy
drinks “ è passato dal 20% al 25% del mercato delle bevande
funzionali. In generale il settore degli “energy drinks” ha
rappresentato un campo in espansione per i produttori di
bevande. Per quel che riguarda il consumo in generale,
nel 2008, in occasione della crisi economica mondiale, il
settore ha sofferto una decrescita a livello globale. In ogni
caso, a prescindere dalla crisi, fino al 2008 il mercato delle
bevande per sportivi è cresciuto in Europa oltre 1,2 miliardi di
litri per anno. Il Paese che ha registrato il maggiore consumo
di bevande per sportivi, ed in particolare di formulazioni
ipotoniche a basso contenuto di carboidrati, e stata la
Germania, seguita da Spagna, Italia, Regno Unito e Francia.
Sport:
in crescita il mercato
dei prodotti nutrizionali per sportivi
La
crescita
globale
della partecipazione ad
eventi sportivi più o meno
competitivi ed in genere
della frequenza alla pratica
sportiva, ha portato ad una
crescita del mercato di
prodotti nutrizionali dedicati
a questo settore. La gamma
disponibile oggi sul mercato
è estremamente varia. Si
possono avere prodotti sotto
forma di compresse, polveri
solubilizzabili, barrette, gel
commestibili, bevande, ecc.
In aggiunta a ciò, questi
alimenti hanno una serie
d’indicazioni che variano a
seconda dello scopo per cui
vengono consumati e delle
esigenze dei consumatori.
Tuttavia
questa
varietà
di scelta rischia anche
di ingenerare una forte
confusione nei consumatori.
Oltre a ciò non bisogna dimenticare che molti di questi
prodotti sono consumati anche al di fuori dell’attività
sportiva da una più vasta fascia di consumatori “urbani”.
Nel settore specifico delle bevande funzionali per sportivi,
queste sono in genere formulate per compensare la
perdita di fluidi corporei e per ristabilire l’equilibrio
isotonico dopo una attività sportiva intensa. Questi prodotti
possono essere iso-, ipo- o iper-tonici ed essere bilanciati,
ad alto o a basso livello: questo per quanto riguarda il loro
contenuto in carboidrati. Nel caso invece degli “energy
drinks” il focus delle formulazioni è più incentrato su uno
stile di vita “urbano”; utilizzano quindi additivi come la
caffeina, la taurina, ed altri ingredienti atti a provocare un
“boost” di energia al consumatore. Studiati per gli amanti
della vita notturna, studenti e autisti di professione, questi
prodotti sono essenzialmente pensati per aumentare
il livello di vigilanza dei loro consumatori. Nonostante
queste differenze sostanziali, si è osservato che sempre
più spesso gli “energy drinks” (come “Red Bull”) sono
consumati anche in occasione di attività sportive. Non
ultimo, constatiamo che bevande formulate per gli sportivi
sono oramai normalmente consumate anche al di fuori di
questo ambito come bibite normali.
Un ingrediente che sta riscuotendo sempre più successo
è rappresentato dalle proteine del siero del latte.
GARY ROETHENBAUGH
Zenith International Ltd
7 Kingsmead Square, Bath BA1 2AB
United Kingdon
Articolo originale: “Growth of the sports nutrition opportunity”, AgroFOOD
industry hi-tech, Vol. 21 n. 4 pp. 12-14 (2010).
http://agro-food-industry.teknoscienze.com/pdf/Roethenbaugh_AF4_2010.PDF
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DALLA RICERCA
Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
comparabile a quella della Vitamina
E. Studi effettuati dagli autori, hanno
evidenziato che un preparato a base
di tetraidrocurcuminoidi è un efficiente
inibitore dell’attività della tirosinasi invivo. Allo scopo di dimostrare l’efficienza
della miscela di tetraidrocurcuminoidi
come agente schiarente, è stato
organizzato uno studio randomizzato,
in doppio cieco, controllato verso
placebo, in cui sono state comparate
due creme, una contenente lo 0,25%
di tetraidrocurcumina e l’altra contente
il 4% di idrochinone. Lo studio è stato
effettuato di cinquanta volontari filippini
di età compresa fra 21 e 45 anni,
aventi una lettura di mexametro pari
a 200 unità o più a livello del muscolo
estensore dell’avambraccio. I dettagli
dello studio possono essere reperiti nella
pubblicazione originale. Nello studio
di fase 1, nessuno dei 50 partecipanti
ha avuto problemi avversi alla crema
allo 0,25% di tetraidrocurcumina. In
aggiunta, secondo gli standards della “National Institute for
Occupational Safety and Health Interpretation of Skin Ratings”
o NIOSH, la crema è stata classificata come non irritante e
sicura per il contatto con la pelle umana integra. Nello studio
di fase 2, entrambe le creme a base di tetraidrocurcumina
e d’idrochinone, hanno dato un decremento significativo
del colore della pelle, senza differenze significative fra i due
preparati. Dal punto di vista degli effetti collaterali, mentre
la crema a base di tetraidrocurcumina non ha dato effetti
collaterali in nessun caso, la crema a base d’idrochinone
ha dato lievi reazioni avverse nel 18% dei volontari dalla
prima settimana di trattamento. Un ulteriore 10% d’individui
ha sviluppato effetti avversi lievi a partire della seconda
settimana mentre un altro 10% dimostrava effetti avversi
moderati. Al termine dello studio, dopo quattro settimane, il
50% dei soggetti sotto indagine ha avuto reazioni avverse: il
30% di entità leve ed il 20% di entità moderata. In conclusione,
lo studio presentato ha dimostrato che dal punto di vista
dell’efficacia le due preparazioni hanno effetti equiparabili,
mentre dal punto di vista degli effetti collaterali avversi la
crema a base de tetraidrocurcumina non presenta effetti
collaterali significativi, mentre la crema a base d’idrochinone
presenta effetti collaterali in un individuo su due.
Iperpigmentazione:
migliora il trattamento
con la tetraidrocurcumina
6
Gli agenti depigmentanti per la cute
sono prodotti utilizzati per schiarirne il
colore; nella pratica medica sono utilizzati
dai dermatologi per il trattamento di
disordini della pigmentazione come
l’iperpigmentazione post-infiammatoria
successiva alla dermatite da contatto,
Tinea corporis estesa, lesioni diffuse da
acari della scabbia, melasma o chloasma
oppure come opzione per pazienti
aventi forme di vitiligo refrattarie al
trattamento allo scopo di depigmentare
la restante pelle normale. Nel settore
cosmetico, invece, questi agenti sono
usati come ingredienti attivi per ridurre
un’iperpigmentazione localizzata oppure
per avere un tono di pelle più chiaro.
L’Idrochinone, un inibitore dell’attività della tirosinasi, l’enzima
limitante nella biosintesi di melanina, è stato ampiamente
utilizzato per oltre cinquanta anni come ingrediente attivo
per formulazioni atte allo schiarimento della pelle. Il numero
di prodotti presenti sul mercato contenenti idrochinone sono
andati aumentando nel corso degli anni. Un problema è
rappresentato dal fatto che i consumatori tendono ad utilizzarli
senza un’adeguata conoscenza delle loro controindicazioni
e delle precauzioni necessarie per utilizzarli. L’incidenza di
reazioni avverse all’idrochinone, quali dermatiti da contatto
di natura allergica oppure da irritazione, leucoderma oppure,
nel caso di utilizzo prolungato, può portare anche a condizioni
più gravi quali l’ocronosi, lesioni acneiformi o cancro. Gli effetti
collaterali non trascurabili dell’idrochinone hanno stimolato la
ricerca di alternative a questa molecola. Nel mondo vegetale
si possono reperire diversi agenti che influiscono sulla via
metabolica della biosintesi della melanina. Queste molecole,
più sicure nel loro utilizzo, oltre ad agire da inibitori della
tirosinasi, spesso hanno anche effetti addizionali quali quelli di
boosters dell’azione di filtri solari, d’idratanti della pelle, oppure
di agenti “anti ageing”.
Un ingrediente di origine botanica è la tetraidrocurcumina,
derivata dalla curcuma, uno dei componenti di base del curry.
Il curcuma (Curcuma longa L.), noto anche come “zafferano
delle Indie” oppure turmerico, è una pianta erbacea perenne
il cui rizoma dal colore giallo aranciato è ampiamente
impiegato come spezia nella cucina asiatica. Quando i
curcuminoidi naturali (curcumina, demetossicurcumina,
bisdemetossicurcumina) estratti dal rizoma della pianta sono
idrogenati, si ottiene una miscela di tetraidrocurcuminoidi
incolore che è utilizzata come antiossidante ad uso topico,
antiinfiammatorio, come scavenger dei radicali liberi e che
ha un’attività d’inibizione della perossidazione dei lipidi
MUHAMMED MAJEED et al.
Sabinsa Corporation, USA
e Research Institute for Tropical Medicine
Section of Dermatology, Philippines
Articolo originale: ”A randomized, double-blind, placebo-controlled, comparative
study”, Household and Personal Care Today, n 3/2010, pp. 44-46 (2010).
http://hpc-today.teknoscienze.com/pdf/prakash_HPC3_2010.pdf
DALLA RICERCA
Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
Gambe pesanti:
sollievo e benefici dalla ricerca
Un problema in aumento, quello delle gambe pesanti, è legato a fattori genetici
predisponenti, ad aumento ponderale, a fenomeni di cellulite localizzata e al passare
degli anni. Tra i meccanismi più efficaci, ottenibili con preparati per uso topico c’è la
capacità di modulare la microcircolazione sanguigna.
Nell’articolo è illustrato un nuovo principio attivo coperto da brevetto (X-Solve), costituito da una combinazione di sostanze
(INCI Name: Ethyl ximenynate Lecithin) in grado di agire sui capillari di superficie con aumento della perfusione sanguigna,
un’azione resa più efficace da un sistema di rilascio e veicolazione. Infatti, il principio attivo, microincapsulato con una
tecnologia innovativa, permette di sviluppare un’elevata efficacia con dosaggi inferiori alla molecola non veicolata. La
sostanza studiata è l’acido ximeninico, un acido grasso poliinsaturo (PUFA) a lunga catena, con un doppio e un triplo
legame, presente in natura nel genere Ximenia, nell’Olax dissitiflora e nel Santalum album, piante tradizionalmente usate in
cosmetica, soprattutto nel trattamento di stati cellulitici.
I PUFA (Polyunsatured Fatty Acid) sono presenti nelle membrane cellulari e costituiscono importanti fattori per il mantenimento
e il riequilibrio del trofismo cutaneo. L’acido ximeninico è in grado di interferire con numerosi enzimi cutanei: cicloossigenasi,
lipoperossidasi, fosfatasi A2, con la possibilità di agire sul metabolismo dell’acido arachidonico, attraverso due possibili azioni:
- stimolarne la conversione in eicosanoidi nel derma, con un incremento, ad essi correlato, dell’azione vasocinetica e l’aumento
del microcircolo
-una seconda ipotesi è una potenziale azione sulle cellule della muscolatura liscia arteriosa.
La modulazione del flusso sanguigno gioca un ruolo importante nel trattamento dell’accumulo di fluidi interstiziali, in caso di
rallentamento e riduzione del drenaggio linfatico.
Tali premesse sono state confermate da studi “in vivo” su cute trattata con emulsioni contenenti rispettivamente 2% di ximeninato
di etile e 2% di X-Solve. Dopo appena 30’ la misurazione del flusso capillare con Flussometria Laser Doppler, ha evidenziato
un significativo aumento (+ 4,8%) nell’area trattata con l’emulsione al 2% di ximeninato di etile microincapsulato, rispetto alla
molecola libera cinque volte più concentrata.
GIANCARLO GUGLIELMINI
Sinerga S.p.a.
Articolo originale: “How to benefit heavy legs with an hight performance microcirculation modulator” Household and Personal Care today - n 3/2010 pp. 62-65 (2010).
http://hpc-today.teknoscienze.com/pdf/guglielmini_HPC3_2010.pdf
Un dilemma:
trattare o non trattare
la pressione da normale ad alta?
Dati epidemiologici dimostrano che vi è una relazione diretta fra rischio
cardiovascolare ed una pressione sanguigna dai 115/75 mmHg che
raddoppiano ogni 20/10 mmHg d’incremento, anche se va enfatizzato che
non è possibile stabilire un preciso livello di soglia per il rischio. Le linee guida
internazionali per la diagnosi ed il trattamento dell’ipertensione arteriosa, tenendo conto della natura graduale e continua della relazione fra
pressione sanguigna e rischio, ha introdotto i nuovi concetti di pressione “normale -alta” e di “pre-ipertensione”. Nelle linee guida Europee
la pressione normale-alta comprende chi ha una pressione sistolica di 130-139 mmHg o diastolica di 84-89
mmHg. I comitati hanno richiesto l’individuazione di questi casi in quanto a rischio di progressione verso
l’ipertensione ed i conseguenti disordini cardiocircolatori. Questa condizione è spesso associata ad
altri fattori di rischio cardiovascolare – specialmente in giovani adulti obesi – ed incrementa
indipendentemente il rischio. In concordanza a ciò l’ipertensione è spesso riscontrata
nei casi di sindrome metabolica e rappresenta uno dei cinque criteri diagnostici per
l’identificazione di questa condizione.
Riguardo all’eventuale necessità di un trattamento farmacologico della condizione
d’ipertensione elevata-normale, gli autori fanno una serie di considerazioni e valutazioni
dei benefit rispetto agli effetti indesiderati dei farmaci sulla base delle evidenze ad
oggi disponibili. Sicuramente il controllo delle abitudini di vita e della dieta sono
fondamentali nella valutazione sul trattare o non trattare questa condizione. Le
misure prescritte per ridurre e controllare l’ipertensione sono sempre le stesse e
vale sempre la pena presentarle: 1. Smettere di fumare; 2. Riduzione del peso
corporeo; 3. Moderazione del consumo alcolico; 4. Attività fisica; 5. riduzione
dell’assunzione di cloruro di sodio; 6. Aumento del consumo di frutta e verdura e
riduzione del consumo di grassi.
CLAUDIO FERRI, DAVIDE GRASSI
Università di L’Aquila, Dipartimento di Medicina Interna e Salute Pubblica
Articolo originale: ”To treat or not to treat normal-to-high blood pressure?” Agro Food industry hi-tech Vol. 21 n. 4 pp. 2-3 (2010).
http://agro-food-industry.teknoscienze.com/pdf/ferri_edit_AF4_2010.PDF
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Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
DALLA RICERCA
Obesità:
riabilitazione fisiologica,
nutrizionale e psicologica
I tassi d’incidenza e di prevalenza dell’obesità sono estremamente alti ed in
costante crescita in entrambi i sessi ed in tutti I gruppi d’età. Le conseguenze
dell’obesità sullo stato fisico e psicologico, sulla disabilità e sulla qualità della
vita impongono lo sviluppo di strategie d’azione complesse e coordinate in
termini sia di prevenzione primaria e trattamento
che di prevenzione secondaria. La definizione di queste strategie deve coinvolgere le autorità sanitarie, i centri
di ricerca, le società scientifiche, gli specialisti ed I medici di base. Sulla base della letteratura scientifica
e delle esperienze ottenute in Italia, è dimostrato che l’approccio riabilitativo è uno dei più appropriati
per il trattamento dell’obesità, ideale per I casi cronicizzati comportanti patologie associate e
disabilità che richiedono il coinvolgimento di diverse figure professionali coinvolte nel trattamento.
Trattamento che va adattato alle caratteristiche cliniche, funzionali e psicologiche del paziente
singolo e che richiede un grado d’intensità superiore nel caso che le condizioni di obesità e
le patologie associate siano serie, quando le condizioni psichiche del paziente
siano particolarmente fragili e disturbate e quando l’impatto sulla qualità della
vita della disabilità associata sia invalidante.
L’Obesità rappresenta oggi un significativo problema per lo stato di salute della
popolazione che porta ad un incremento di diverse patologie quali il diabete
di tipo due, cardiopatie ischemiche, ipertensione atriale, patologie muscoloscheletriche, respiratorie, tumorali ed una riduzione generale dell’aspettativa
di vita. L’obesità porta inoltre a serie ripercussioni sulla qualità della vita
portando a diversi gradi di disabilità. In Italia negli anni fra il 2003 ed il 2005, le
patologie associate all’obesità hanno comportato una spesa sanitaria pari a
23 miliardi di Euro di cui il 60% era associato all’ospedalizzazione dei pazienti.
LORENZO M. DONINI, MASSIMO CUZZOLARO, GIOVANNI SPERA
ICR Villa delle Querce Rehabilitation Team
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Articolo originale: “Metabolic-nutritional-psychological rehabilitation of obesity”, Agro Food industry hi-tech Vol. 21 n. 4- pp. 20-23 (2010).
http://agro-food-industry.teknoscienze.com/pdf/donini_AF4_2010.PDF
Cosmetici e cosmeceutici
a confronto
Il termine cosmeceutici è da sempre oggetto di aspre controversie fra
esperti del settore. C’è chi lo utilizza senza troppi problemi attribuendogli un
significato ben preciso e c’è chi lo rifiuta con forza. Il termine fu coniato dal
dermatologo americano Arthur Kligman agli inizi degli anni ’80 per indicare
quei prodotti cosmetici che pur non essendo farmaci hanno ingredienti particolarmente attivi
in grado di penetrare la barriera formata dall’epidermide. A prescindere dal fatto che per
ora non è stata data una chiara definizione normativa su che cosa sia un cosmeceutico,
gli esperti di cosmetica e dermatologia dibattono sull’appropriatezza di questo termine.
Karl Lintner, membro del comitato editoriale del nostro giornale tecnico-scientifico
Household and Personal Care today (HPC today), consulente e cosmetologo di
fama internazionale, non ama particolarmente la parola “cosmeceutico”; anche
per un certo uso che ne è stato fatto dal marketing. Il Dr Lintner nel suo editoriale
del numero di marzo 2010 della nostra rivista HPC today, presenta il suo punto
di vista e propone al posto del concetto “cosmeceutico” tanto denso di claims
spesso non sostanziati dai fatti, il concetto di “evidence based cosmetic”
(EBC), ovvero di un prodotto cosmetico sostanziato dai dati. In primo luogo
il concetto di EBC fa una netta distinzione fra cosmetico e farmaco, anche nelle
situazioni indefinite, “borderline” e viene anche sottolineato che per quanto il cosmetico sia supportato da
dati oggettivi sulla sua efficacia, non è comunque oggetto di sperimentazioni che portano a protocolli comparabili a quelli dei prodotti
farmaceutici. In secondo luogo, l’EBC, vuole essere un prodotto per il quale si abbia a disposizione una serie di dati bibliografici, che
contiene principi attivi il cui meccanismo d’azione è stato caratterizzato in-vitro, per il quale esiste un’adeguata sperimentazione clinica
su un campione significativo e suffragato da dati elaborati statisticamente. EBC, piuttosto che “cosmeceutici” – solo una questione di
definizioni?
KARL LINTNER
Membro del Comitato Scientifico di HPC Today
Articolo originale: “Evidence based cosmetics vs. cosmeceuticals” Household and Personal Care today n 1/2010 pp. 5-6.
http://hpc-today.teknoscienze.com/pdf/lintner_HPC1_10.PDF
LA VETRINA
dell’innovazione
Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
DA LIFE SOLUTIONS:
una bevanda naturale per essere in forma
“Green Coffee for Slimmers” è
una bevanda naturale a base
di caffè verde da consumare la
mattina, 15 minuti prima della
colazione, di gusto piacevole,
indicata per raggiungere una
forma fisica ideale.
Tra i suoi effetti una sensazione
di energia ritrovata, minor
fame, maggior quantità di
calorie bruciate, trasformazione
velocizzata di grassi e di zuccheri
in nutrimento per i muscoli,
eliminazione più rapida delle
tossine grazie all’azione degli
antiossidanti naturali del caffè.
“Green Coffee for Slimmers” è fatto
con estratto di speciale caffè verde
di alta qualità e di caffè torrefatto.
Allo stato non torrefatto, a
seguito di adeguato
processo
di
estrazione, i grani di
caffè verde hanno
la naturale proprietà
di
far
perdere
peso. Il processo di
estrazione attiva i
grani di caffè verde
e lo speciale estratto
di caffè verde riduce
l’assorbimento
dello zucchero ingerito
attraverso
il
cibo
trasformandolo
in
energia. Una volta che
Green Coffee for Slimmers ha
ridotto
l’assorbimento
dello
zucchero dal cibo, questo si
rivolge al grasso depositato
per trasformarlo in energia da
consumare o bruciare con
conseguente perdita di peso.
Associato ad una dieta equilibrata
e non rigorosa e a un po’ di attività
fisica, Coffee for Slimmers produce
risultati visibili in una pelle più
liscia e sana entro 3-6 settimane
di assunzione a seconda del
metabolismo.
Disponibile anche in versione
Decaffeinata e al gusto di
Cioccolato.
www.slimmersgreencoffee.eu
DA MIOBLU:
idromassaggio per il wellness
MIOBLU srl nasce nel 2003 prima come MIOBLU
Piscine per iniziativa dei fratelli Marco e Luca
Gabbriellini a seguito di una lunga esperienza
nel settore piscina. Fin dall’inizio della sua attività
l’azienda si distingue per l’originalità e qualità
delle sue proposte che raggiungono privati,
hotel, villaggi turistici, insediamenti pubblici. Il
2005 segna una fase di ulteriore sviluppo con la
commercializzazione di vasche per idromassaggio
che MIOBLU importa dagli Stati Uniti. Insieme alla
progettazione di saune, questo porta l’azienda
ad una sempre maggiora penetrazione nell’area
“wellness” che sta conoscendo in questi anni un
crescente interesse testimoniato dalla costante
diffusione di centri benessere su scala nazionale. E’
del 2007 il passaggio da MIOBLU Piscine a MIOBLU srl,
passaggio che segna una svolta per l’azienda che
investe significativamente in personale tecnico e
commerciale, nell’ampliamento dei servizi offerti alla
clientela, dalla fase progettuale, alla vendita e post
vendita, alla assistenza. Il tutto accompagnato da un
adeguato potenziamento di immagine che porta in
breve l’azienda a diventare un riferimento nell’area
“wellness”.
www.mioblu.it
DA INDENA:
Meriva®, la curcumina per le malattie osteoarticolari
La curcuma (Curcuma longa L.) è nota anche come Zafferano delle Indie ed è ampiamente
utilizzato nella cucina indiana per le sue qualità di colore e gusto e nella medicina tradizionale
asiatica per le sue proprietà antinfiammatorie. Più di 2.500 studi preclinici hanno dimostrato le
potenzialità della curcumina, il pigmento giallo della curcuma, nel trattamento di patologie
croniche di tipo infiammatorio. Lo sviluppo clinico di questa sostanza era stato però finora
ostacolato dalla sua ridotta biodisponibilità orale. Per superare questi ostacoli Indena, la società
italiana leader nella produzione di principi attivi botanici, ha sviluppato un complesso di curcumina
e lecitina di soia (Meriva®) avvalendosi della propria tecnologia Fitosoma® (Phytosome®), che prevede la formulazione con
fosfolipidi e garantisce maggiore stabilità e un migliore assorbimento per via orale della curcumina. Meriva®, somministrato
come integratore alimentare in associazione ai migliori trattamenti disponibili stabiliti dai medici, si è rivelato clinicamente
efficace nel trattamento farmacologico delle malattie osteoarticolari. Meriva® é supportato da studi farmacocinetici e clinici.
www.indena.com
9
Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
Dizionario
Eventi
La Newsletter del Benessere
IL PARADOSSO DEI TELOMERI
saranno presenti a:
In Cosmetics: 29-31 marzo – Milano Fiera di Rho.
In Cosmetics, la più significativa mostra
internazionale che riunisce e presenta al
pubblico altamente specializzato tutte le
innovazioni nel settore degli ingredienti
cosmetici e del personal care. Il giorno 31
marzo il nostro gruppo editoriale organizza un
seminario scientifico dal titolo: Nanotecnologie
e biotecnologie applicate alla cosmetica
www.in-cosmetics.com/scientificseminars
XXXVII Congresso Nazionale della Società
Italiana di Medicina Estetica: 6-8 maggio – Roma
www.lamedicinaestetica.it/CongressoSIME/Indice.asp
10
DALLA
MOLTORICERCA
E DI PIÙ
Vitafoods Europe: 10-12 maggio – Ginevra
Mostra
internazionale
su
nutraceutici,
cosmeceutici, cibi e bevande funzionali ed
ingredienti
www.vitafoods.eu.com
I telomeri sono la parte terminale dei cromosomi. Queste strutture sono
composte da DNA altamente ripetuto (nei vertebrati la sequenza ripetuta è
TTAGGG) non codificante. I telomeri hanno un compito fondamentale: evitare
l’accorciamento dei cromosomi e garantire l’integrità dell’informazione in
essi contenuti.
Il “paradosso dei telomeri” risiede nel fatto che la DNA polimerasi, l’enzima
che replica il DNA non è in grado di replicare un DNA lineare (come i
nostri cromosomi) sino al termine. Infatti, la replicazione del DNA necessità
di un breve “primer” di RNA (i cosiddetti frammenti di Okazaki) che viene
sintetizzato da appositi enzimi. I primers di RNA vengono normalmente rimossi
una volta che la sintesi di DNA è iniziata. Il punto è che i primers per essere
rimossi hanno bisogne di un nuovo innesco della sintesi di DNA a monte, cosa
non possibile al termine di un cromosoma.
Con questo meccanismo i cromosomi si accorcerebbero di qualche decina
di nucleotidi ad ogni ciclo di divisione dei cromosomi. Per evitare tutto ciò
esiste un meccanismo di sintesi di DNA altamente ripetuto (i telomeri per
l’appunto) mediato da enzimi specifici: le telomerasi degli enzimi che
mantengono l’estensione dei telomeri. In ogni caso la lunghezza dei telomeri
non è sempre costante.
Durante il corso della vita di un individuo si ha un costante accorciamento
della lunghezza dei telomeri che è correlato al numero massimo di divisioni
che una cellula può avere. Oltre a questo importante meccanismo di
determinazione dell’invecchiamento cellulare, la lunghezza dei telomeri ha
un ruolo fondamentale nella cancerogenesi, oltre a segnare un importante
limite delle procedure di clonaggio di vertebrati superiori. Gli animali clonati
da individui adulti ricevono, infatti, un set di cromosomi già invecchiato
e vanno pertanto incontro a tutta una serie di disturbi dovuti ad un
invecchiamento cellulare precoce.
Curiosità
ENERGIA DA ALGHE ALIMENTATE DALLA CO2
DELLE EMISSIONI DI CENTRALI A CARBONE
Il concetto è semplice: far fissare da alghe l’anidride carbonica prodotta dalle centrali a carbone per produrre biofuel. Il risultato sarebbe di
ridurre considerevolmente le emissioni di CO2, o meglio, di ottimizzare al massimo queste. Il problema delle fonti di energia fossili risiede nel
fatto di reimmettere in atmosfera quella CO2 che è stata fissata diverse ere geologiche, fa con un conseguente squilibrio della composizione
dell’atmosfera che è andata formandosi nel corso della storia della terra. L’azienda californiana OriginOil ha messo a punto un progetto
pilota realizzato in Australia con la locale MBD Energy una società specializzata nella produzione di biocarburanti. Il sistema ha al suo centro
un impianto in cui il processo produttivo di biocarburante avviene con un veloce ed economico processo produttivo che utilizza microalghe
di specifici ceppi selezionati, in grado di raddoppiare di volume in 48 ore attraverso l’intensiva somministrazione di nutrienti tanto diffusi
quanto dannosi: CO2 e fanghi pesanti carichi di olio combustibile. L’impianto è stato creato in una centrale elettrica a carbone della MBD
Energy, nella quale la CO2 derivata dalla combustione è stata convogliata all’interno dei bioreattori contenenti le microalghe, da cui
successivamente è stata estratta la biomassa lipidica. Ogni milione di tonnellate di CO2 sequestrato dall’impianto (5000 metri quadrati), ha
nutrito 50.000 tonnellate di alghe che, giunte a maturazione, sono state pressate: il 35% del peso è servito per la produzione dell’olio utilizzato
per la produzione di biodisel, plastica e glicerina, mentre il restante 65% è stato convertito in farine ad alto contenuto proteico, destinate
all’alimentazione animale o alla creazione di biomasse per fertilizzanti, per la produzione di bio-plastica o per quella di energia elettrica.
Inoltre, l’impianto è in grado di funzionare utilizzando solo acque reflue che l’uso converte in acqua pulita adatta a numerosi utilizzi, mentre un
altro sottoprodotto del processo è la produzione di ossigeno che è restituito all’atmosfera.
L’uovo di colombo? Questo non è dato ancora sapere, ma sicuramente siamo di fronte ad un passo avanti nell’ottimizzazione dei nostri
consumi energetici. Per saperne di più:
www.mdbenergy.com e www.originoil.com
MOLTO E DI PIÙ
Curiosità
ACIDO FOLICO
PER L’UDITO DELL’ANZIANO
Uno studio condotto su 126 donne e uomini in
buone condizioni di salute over 60 da un team
di ricercatori dell’Università di Ibadan in Nigeria e
pubblicato nella prestigiosa rivista Otolaryngology
- Head and Neck Surgery ha evidenziato che
bassi livelli di acido folico nel siero erano associati
in maniera significativa con un deficit uditivo
nel range delle frequenze più elevate. I risultati
dello studio suggeriscono un ruolo importante
per le vitamine anche per quel che riguarda una
corretta funzione uditiva, soprattutto in quei paesi
ed in quelle regioni del mondo in cui esistono
problemi di nutrizione.
DIMAGRIRE DORMENDO DI PIÙ
Buone notizie per i pelandroni amanti delle
lunghe dormite! Il Sleep Research Centre della
Loughborough University (UK) ha pubblicato uno
studio che spiega il meccanismo già noto per il
quale coloro che dormono solo sei ore o meno
hanno il 35% in più di probabilita’ di ingrassare di
cinque kg, c.a. Il meccanismo si basa sull’equilibrio
fra gli ormoni grelina e leptina. La grelina, rilasciata
dallo stomaco, è un ormone responsabile per
la stimolazione del senso di appetito i cui livelli
aumentano come conseguenza di periodi di sonno
troppo corti. La leptina, di converso, è l’ormone
prodotto dal tessuto adiposo che provoca
sensazione di sazietà viene secreto maggiormente
in seguito a dormite più lunghe.
UN DRINK AL COLLAGENE CONTRO
L’INVECCHIAMENTO?
Un drink al collagene contro l’invecchiamento?
In Asia, da Shangai a Pechino passando per il
Giappone, si sta diffondendo un nuovo tipo di
trattamento anti età proposto da varie companies
di livello anche internazionale: i drinks al collagene.
Questi nuovi prodotti dal sapore di un succo di frutta
al contempo dolce ed asprognolo contengono
collagene di pesce. Le ditte produttrici affermano
che il prodotto preso la sera prima di dormire
darebbe effetti visibili in poco più di dieci giorni. Di
converso, Brian Huawei, vicedirettore del centro
per gli studi nutrizionali della Sun Yat-Sen University,
e’ decisamente scettico sull’efficacia di questi
prodotti in quanto solo poca parte del collagene
viene assorbita a livello digestivo: meglio mangiare
più frutta e verdura che contengono diverse
sostanze antiossidanti la cui azione è stata
scientificamente assodata.
Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
L’ANGOLO DI...
” il chimico”o”
Naturale uguale bene, sintetico uguale male: possiamo così riassumere
una tendenza in atto, ed anche crescente, nell’opinione pubblica
mondiale. Non è così, la realtà è assai più articolata. La natura è,
sì madre, ma è spesso anche matrigna, come siccità, terremoti,
inondazioni, epidemie dimostrano. E ci presenta anche veleni annidati
dove meno te lo aspetti, e cioè nei cibi genuini, naturali. Quelli della
nonna. Sulla “tossicità dei cibi genuini” esistono volumi: attingo spesso
al manuale della CRC “Toxicity of pure foods”, e ho appena finito di
leggere “Naturally Dangerous” di J.P. Collman, University Science
Books, California. Un libro che si occupa principalmente dei cibi, ma
anche di altri agenti negativi propri della natura.
Collmann riprende un vecchio detto: non esistono i veleni in sé, ma
esiste una dose tossica di ogni cosa. Vale per lo zucchero, per la
pasta, perfino per l’acqua. Ma uscendo dal paradosso, vediamo che
il problema diventa sottile. Esistono metalli – ad esempio il selenio o
il cromo o il magnesio – che sono essenziali per il nostro organismo.
Essenziali, al di sotto di una certa soglia, perché al di sopra sono tossici.
E’ impossibile stabilire dosaggi certi: dipende dal singolo individuo, da
cosa altro mangia ecc. Un caso particolare è costituito dallo zinco:
si tratta di un elemento essenziale, che si trova nel sito attivo di molti
importanti enzimi. Se ne consiglia l’assunzione durante la gravidanza.
Ma guai ad eccedere: si possono verificare aumenti del colesterolo,
e secondo studi preliminari australiani un eccesso di zinco favorisce la
comparsa dell’Alzheimer.
Il testo è seriamente gradevole, nel senso che veicola argomenti seri
in modo lieve, che invita a proseguire nella lettura, pur se lo sconcerto
aumenta col girare delle pagine. Come, ad esempio, per i pesticidi
naturali, e cioè le sostanze che molte piante fabbricano per difendersi
dagli insetti e da altri parassiti. Caso eclatante la patata, che nella
buccia ha un veleno molto potente, la solanina, che la difende dai
parassiti. Con una notazione: la solanina aumenta se la patata viene
coltivata senza insetticidi sintetici. Secondo Ames, scienziato molto noto
ed attendibile, ”praticamente ogni cibo vegetale che compriamo
in un supermarket contiene cancerogeni naturali”. La lista continua:
i cibi affumicati contengono formaldeide, sostanza notoriamente
tossica, i cibi arrostiti contengono acroleina, anch’essa tossica, molti
vegetali comuni come caffè, cioccolato, tè, spinaci, rabarbaro,
ecc., contengono acido ossalico, componente essenziale dei calcoli
renali, alcuni frutti di mare possono essere contaminati da un’alga
velenosissima, lo stesso vale per alcuni pregiatissimi pesci giapponesi
che possono contenere un veleno potentissimo, la tetrodotoxina. Cibi
che producono allergie, intolleranze al lattosio o al glutine (il famoso
morbo celiaco). Non solo, ma “siamo tutti radioattivi”. Il libro esamina,
riporta, smantella miti, pone problemi di priorità: si dà importanza a fatti
che non sono importanti, si trascurano problemi seri.
Con una morale da trarre, che Collmann segnala in più punti: a meno
di tossine violente (alcuni funghi, alcune alghe, alcuni insetti) è solo un
problema di dosaggio. E’ importante l’alimentazione variata, un po’ di
attenzione alla conservazione, e, soprattutto, buonsenso: non mitizzare
il positivo, non demonizzare il negativo.
Luciano Caglioti - Pro-rettore, Università “La Sapienza” di Roma
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Gen/Feb 2011 - Nutraceutici & Cosmeceutici - La Newsletter del Benessere
CURA DELLA PERSONA E BENESSERE DA
JENTSCHURA: I SALI DA BAGNO MEINE BASE
Jentschura, azienda tedesca
specializzata nella fornitura di
prodotti per il personal care e la
nutrizione, nasce negli anni ’90
diventando rapidamente
una realtà affermata a
livello internazionale: oggi
è presente in oltre 25 Paesi.
I sali da bagno Meine Base garantiscono
una igiene della persona accompagnata
da una adeguata cura della pelle.
I benefici dei Sali sa bagno sono noti:
essendo alcalini stimolano l’eliminazione
di acidi e tossine e provocano un
naturale riequilibrio lipidico della pelle
coadiuvandone la rigenerazione. 
BIFIVIR: UN INTEGRATORE A DIFESA
NATURALE DURANTE LA STAGIONE FREDDA
Bifivir® è un integratore alimentare a base
di fermenti lattici probiotici in grado di
favorire le difese naturali dell’organismo, in
12
DALLE AZIENDE
particolare durante la stagione invernale.
E’ distribuito, in esclusiva per Probiotical,
dalla casa farmaceutica Bracco.
Studi clinici hanno dimostrato che Bifivir®
costituisce uno strumento innovativo di
prevenzione delle malattie influenzali e
parainfluenzali, rivelandosi altresì utile nella
riduzione della
severità dei sintomi
ad esse associate.
L’integrazione
con Bifivir® è
particolarmente
indicata nei cambi
di stagione e
durante i mesi invernali, così come in tutte
le situazioni in cui le difese naturali possono
risultare indebolite (stati di convalescenza,
stanchezza e stress, malessere generale,
uso di farmaci e/o antibiotici). 
ACTISCIENCE E ACTIMEX: INNOVAZIONE NEI
SETTORI NUTRIZIONALE E COSMETICO
Actimex, con le sue linee a marchio
ACTISCIENCE, presenta un interessante
contributo alla innovazione nei settori
nutrizionale e cosmetico, applicando
a bioattivi naturali scarsamente solubili
o poco stabili le proprie tecnologie,
brevettate, SOL-MEX® e ACTI-COMPLEX®,
dedicate con successo alle componenti
attive di Propoli, Uva rossa, The verde,
Rhodiola rosea e Boswellia - solo per citarne
alcune.
Studi condotti in cooperazione con
importanti centri dimostrano l’effettivo
miglioramento delle performance dei
prodotti interessati.
ACTISCIENCE ha realizzato per il canale
farmacia diverse
linee di integratori
basati sui propri,
innovativi
ingredienti con
specifici target
di benessere come Propociclina plus
per la stagione fredda, Rodiogen per
lo stress fisico, Biodefender per le difese
immunitarie, Golaflash per la gola
infiammata, Fluipulmin per i primi sintomi di
tosse, Studium memory per la memoria e
Mivaben per il buonumore. 
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