junior - Corpo Forestale dello Stato

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Il Forestale n. 78 60 pagine
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JUNIOR
A CARNEVALE L’AMBIENTE VALE
di Giulia Corrado
La festa più colorata dell’anno sta per arrivare!
Dopo aver trascorso un ECO-natale, anche il Carnevale dà
voce alla sua anima GREEN.
Anzi, mai come per questa festa il
concetto di sostenibilità ambientale
e di riciclo è così calzante! E per di
più si tratta di un evento amato da
grandi e piccini.
Sicuramente avrete conservato gli “scarti” del Natale,
come le scatole e la carta da regalo, e proprio da
questi materiali da riciclo
costruire il Carnevale è divertente,
facile e soprattutto ECOLOGICO.
Silvano
DIFFERENZIARE
PER UN ECO-CARNEVALE
Spesso si pensa al Carnevale come ad una festa
che, in fondo in fondo, crea disordine e arreca
disagi e sprechi, invece può, anzi deve essere vista e
vissuta come uno degli esempi migliori di “raccolta differenziata”.
Infatti nel Carnevale nulla si butta e si cerca con tutte le forze di recuperare ogni
tipo di materiale. Se in passato questa attenzione al recupero era dettata principalmente dal portafogli, oggi, oltre a porre questa giusta attenzione, c’è anche
una consapevolezza maggiore del rispetto dell’ambiente.
Ad esempio sono state bandite le vernici sintetiche per dipingere i carri e sono
state sostituite dai colori ad acqua, e gli stessi carri sono ricoperti e mascherati
da carta riciclata.
A Putignano, in Puglia, hanno detto NO ai trattori per trainare i carri e SÌ alle biciclette! Ma non solo: i carri si animeranno tramite manovelle ricavate da vecchie
biciclette e così si riceverà anche l’energia necessaria per illuminare le relative
maschere.
I CORIANDOLI
Quale bambino non ha giocato e lanciato i coriandoli il martedì grasso? Proprio
questi pezzetti di carta colorata sono diventati ormai il simbolo indiscusso del
Carnevale. Allegri, leggeri e divertenti come questa festa.
I coriandoli devono il loro nome alla pianta omonima e la loro storia è particolarmente curiosa e piena di sfumature utili per capire l’evoluzione culturale e
sociale. Durante il Rinascimento, a carnevale ma anche in occasione dei matrimoni, si lanciavano i frutti secchi della pianta del coriandolo ricoperti da uno
strato bianco (inizialmente ricoperti di gesso), come gli odierni confetti.
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La curiosità sta proprio nel fatto che ancora oggi il termine italiano “confetti” in inglese sta per indicare i coriandoli.
E allora forbici in mano che si inizia a ridurre la carta in coriandoli!
FAI-DA-TE E FARAI PER TRE: IL
RICICLO CREATIVO
Il Carnevale è pressoché arrivato e ancora non
sapete da cosa mascherarvi e se travestirvi?
Siete preoccupati per la spesa del costume?
Allora perché non rispolverare il vecchio e
buono fai-da-te? Vi farà risparmiare notevolmente e con il riciclo creativo ... potrà
essere gratis, ma anche facile ed ecologico.
Avete dei vestiti vecchi pronti per essere buttati via? ALT,
anche loro hanno diritto ad una seconda giovinezza: ed ecco
che si trasformano con pochi passaggi in mantelli, copricapo o
cinturoni.
Con le bottiglie di plastica riciclate si realizzano gli accessori, mentre con i piatti di carta si possono realizzare i classici
personaggi di carnevale, come ad esempio un simpatico
Arlecchino.
IL CARNEVALE DA NORD A SUD:
In Italia ogni regione esprime il Carnevale a proprio
modo.
Il più famoso è quello di Venezia in cui regnano costumi maestosi e bellissimi. A Viareggio sono i carri a
rendere tutto magico. A Ivrea il Carnevale si festeggia a suon di arance, mentre a Sciacca si realizzano stupende
maschere di cartapesta.
E ogni regione, o quasi, ha una propria
maschera che la rappresenta.
Viene da Bergamo e si chiama ARLECCHINO.
Da Venezia arrivano PANTALONE e COLOMBINA.
PULCINELLA direttamente da Napoli.
È di Bologna BALANZONE.
È di Torino GIANDUIA.
Viene da Firenze STENTERELLO.
Da sottolineare l’iniziativa green promossa dal consorzio “Ecolamp” durante il
Carnevale di Venezia 2014, che promuoverà
alcune iniziative ecologiche come il riciclo delle lampadine. Il
Consorzio sarà infatti presente all’evento con due particolari
maschere, Voltonio e Bidonia per sensibilizzare tutti ai temi dell’eco-sostenibilità.
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LA MASCHERA DI CARTAPESTA
Realizzare una maschera di cartapesta costa poco ed è
un gioco da ragazzi!
- prendere una maschera che servirà da stampo
- strappare alcune pagine di giornali in tante striscioline
- versare in una bacinella tre bicchieri di colla e uno d’acqua
- mescolare con cura la soluzione e immergere le strisce nel composto colloso
- ricoprire lo stampo con le striscioline imbevute
di colla formando sette strati
- lasciare asciugare per circa cinque giorni
- ritagliare gli occhi della maschera
- estrarre lo stampo
- dipingere la maschera a piacere
Poche mosse e la maschera è fatta.
IL CARNEVALE DI SATRIANO:
UNA FORESTA CHE CAMMINA
Da secoli gli abitanti di questo paese si vestono e si travestono di natura divenendo alberi: i RUMIT.
La maschera tipica si chiama RUMIT e consiste nell’essere completamente ricoperti e avvolti di edera. E i RUMIT la domenica che precede il martedì grasso
bussano casa per casa con il fruscio (un lungo bastone con un rametto di pungitopo all’estremità).
Aprire la porta a questo albero particolare è cosa ben gradita, è infatti ritenuta
una visita portafortuna; in cambio si dà sempre un piccolo dono, bastano anche
poche monete!
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