7 febbraio 2015
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7 febbraio 2015
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 7 >Cultura Fabriano-Matelica euro 1,20 14 >Matelica 19 n. 5 Anno CIV 7 febbraio 2015 >Sport Istituti superiori: è tempo di iscrizioni Gemellaggio storico tra Gonfaloni Un Carnevale tutto... speciale La Fortitudo accoglie Franco Baresi S S P I cadono il 15 febbraio e si possono effettuare solo on-line. Un viaggio attraverso le scuole del nostro territorio. ta nascendo uno stretto rapporto tra gli Oratori di Fabriano e di Roma: si pensa ad una collaborazione per eventi culturali. La qualità nel web Un tempo il giornalista rincorreva la notizia. Oggi è l’esatto contrario. E’ la notizia stessa ad inseguire il giornalista. Parliamo sempre ed in continuazione di cambiamenti in atto. Ma siamo già in un nuovo scenario. La rivoluzione è totale. L’avventura delle piazze virtuali abitate però da gente reale, sia pur trincerata a casa a digitare tweet o post su fb, ha determinato una svolta epocale di natura antropologica, perché l’incontro non avviene più de visu, ma tramite schermo. Quindi qualcosa di sé si racconta più di prima, ma anche qualcosa di sé di nasconde più di prima. Il nostro mondo dell’informazione, che ha avuto modo di riflettere intorno a questi temi la settimana scorsa in occasione della festa del patrono, è costretto a virtualizzarsi, a passare attraverso nuovi canali, a lasciare per strada vecchie certezze e spingersi verso approdi informatici che spalancano il flusso delle notizie a milioni di visitatori, dando una spallata al tradizionale cartaceo. Ma la stampa può continuare ad ergersi come avamposto della comunicazione se saprà mantenere un calibro professionale di qualità, se saprà tenere fede ad un ruolo formativo di primo piano, abbandonando asetticità ed anonimato. Nel recente libro “Ne ammazza più la penna”, l’autore Pier Luigi Vercesi, nell’approfondire l’informazione nel periodo risorgimentale, cita la figura di Giuseppe Mazzini che parlava di giornali “che determinavano l’opinione pubblica… sono una potenza, la sola potenza dei tempi moderni”. Non tanto come instrumentum regni, quanto come opportunità per il lettore di pensare in libertà, di progettarsi dentro una comunità, di forgiare in maniera critica e non impositiva un criterio di giudizio sulla realtà che sia di stimolo e confronto. E’ la democrazia reale, il pluralismo informativo, non necessariamente super partes, perché il nostro referente, colui che ci legge, desidera avere una panoramica completa sul territorio, ma anche conoscere l’opinione della testata su questioni cruciali come orientamento ed ipotesi di riflessione e lavoro. Esserci sulla notizia, ma anche approfondirla, aiuta il lettore a sviscerare il vero dal falso, il bene dal male. Un compagno di viaggio serio ed autorevole. Ma dove va oggi la comunicazione, sotto i colpi implacabili del web? Qualcosa ci ha sollecitato domenica 18 gennaio. Sì, stiamo parlando non di ieri, ma di un paio di settimane fa. Lo facciamo con atteggiamento quasi provocatorio per i fanatici delle breaking news, per i twittatori compulsivi che lasciano passare solo pochi secondi tra la notizia e il loro commento, per i divoratori dell’ultimissimo video virale, perché parlare di una cosa successa quasi (...) rogramma innovativo per il periodo più giocoso dell'anno: dalla Festa del Cioccolato alla gara di "chiacchiere" ce n'è per tutti i gusti. 28 l grande ex calciatore giovedì 5 febbraio sarà a Fabriano per suggellare il rapporto tra il Milan ed il settore giovanile rossoblù. Le Marche da voto S i apre la competizione elettorale per le regionali. La data è stata fissata: si voterà il 17 maggio 2015. Fervono i preparativi ed i contatti. Il Pd va alle primarie, il fabrianese Spacca non demorde e il centrodestra non ha ancora deciso il candidato. La sinistra radicale si unisce con un unico simbolo, il Movimento 5 Stelle corre senza alleati. Abbiamo provato a fare ipotesi sugli sviluppi sapendo che da una settimana all’altra potremmo essere smentiti. Ci auguriamo, come al solito, che chiunque sarà il prossimo Governatore delle Marche l’interesse dei cittadini prevalga su tutto il resto. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 04/02/15 09.47 2 >EDITORIALI< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Mattarella presidente, i tre aspetti positivi di FRANCESCO IACOBINI A nche se il suo settennato è appena cominciato, ci sono già almeno tre aspetti positivi nell’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, avvenuta sabato 31 gennaio, al 4° scrutinio, con 665 voti dell’assemblea dei parlamentari e dei delegati regionali. Il primo aspetto è la qualità della persona, stimata da amici e avversari per integrità, profonda correttezza e saldezza di convinzioni. Caratteristiche vissute con uno stile essenziale, quasi scarno, che ha fatto anche dubitare sulla capacità di stabilire un feeling col Paese, ma che si è ben presto lasciato apprezzare, invece, come una chiave positiva di rapporto con gli italiani, probabilmente stanchi di politici troppo affabulatori. Sergio Mattarella è poi un uomo delle istituzioni a tutto tondo, con una lunga esperienza politica, una conoscenza da vicino della vita parlamentare e di governo, una consapevolezza comprovata delle diverse istanze, anche internazionali, che influiscono sul sistema Italia. Il suo profilo di giurista e costituzionalista, infine, è un’ulteriore garanzia di competenza e di adeguatezza al ruolo. Questi tratti della personalità del Presidente introducono al secondo aspetto positivo della sua ascesa al Colle, ciò che possiamo definire come la qualità di una scelta. Matteo Renzi, che come premier e leader del principale partito del Parlamento, è stato il king maker del nuovo capo dello Stato, poteva essere tentato dall’idea di mandare al Quirinale una personalità politica meno robusta, più disponibile di fronte alle sue esigenze di dettare l’agenda del momento e di articolare lo stesso percorso delle riforme secondo la sua visione e le sue priorità. Scegliendo e proponendo Sergio Mattarella, invece, Renzi ha volato alto, individuando una personalità con un profilo politico-istituzionale ben definito, aperta al nuovo e insieme profondamente radicata nello spirito della Costituzione repubblicana. Nel guado infinito della transizione italiana, con il cantiere delle riforme perennemente aperto ed inevitabilmente esposto al rischio di qualche forzatura, ci ritroveremo ora un Presidente che favorirà i cambiamenti con mano esperta, capace di evitare lacerazioni costituzionali, e che lavorerà per la rappresentanza di tutti e l’unità effettiva del Paese. Più che un pallido “notaio”, Mattarella sarà piuttosto un custode del cammino di trasformazione dell’Italia, in grado di fronteggiare anche i limiti di una politica piuttosto disarticolata, fatta di partiti Sergio Mattarella è il nuovo presidente della Repubblica italiana (Foto AFP/SIR - 31 gennaio 2015) spesso in crisi di rappresentanza e privi di classe dirigente vera. Il terzo aspetto positivo della scelta di Mattarella è la qualità di una storia. In lui si riassume un filone decisivo della tradizione politica, sociale e culturale del nostro Paese, filone oggi in gran parte liberato anche dalle fratture e dai traumi di una difficile stagione di passaggio. Si è fatto molto colore, in queste giornate quirinalizie, su una presunta risurrezione della Democrazia Cristiana, o sul trionfo dell’ala sinistra di quel partito (o dei cosiddetti catto-comunisti). Al di là delle suggestioni di impossibili ritorni e delle classificazioni più abusive, si può dire che il dodicesimo Presidente della Repubblica proviene da una storia collettiva che, pur tra tanti limiti, errori e contraddizioni, ha segnato le tappe fondamentali della vicenda italiana. Una storia e si è espressa anche nel sacrificio dei suoi uomini migliori, impegnati sui fronti del rinnovamento e della ricerca di una giustizia più grande. L’impegno politico di Sergio Mattarella prende le mosse proprio da qui, da questo tributo di sangue consumatosi con l’assassinio del fratello Piersanti, presidente della Regione siciliana massacrato dalla mafia il giorno dell’Epifania del 1980. Il nuovo Presidente saprà quindi alimentare un rapporto nuovo con gli italiani, e tra cittadini e istituzioni, anche grazie ad una certezza, fatta di esperienza vissuta: che le idee valgono più per quello che costano che per quello che rendono, e che questa, soprattutto oggi, è la sola, possibile credibilità del potere. Gli auspici per il futuro di ADELE GIOIA R ileggendo rapidamente la storia dell’ultimo dopoguerra sorge spontanea una domanda: cosa è stato salvato, cosa oggi è doveroso salvare? Quale era allora il rischio che si correva, qual è, oggi, la sfida da vincere? Dal ’45 in poi, per vari anni, la minaccia di un totalitarismo oppressivo che si proponeva come instauratore di giustizia e libertà, indusse alla collaborazione quanti aspiravano alla realizzazione di una società giusta, solidale, libera. Dalla caduta del muro di Berlino in poi, si sta vivendo una crisi progressiva dei valori umani che sta determinando, pur nel benessere materiale, un cambiamento del modo di pensare, di credere, di vivere e di convivere. Dalla distruzione materiale del secondo dopoguerra si risorse con l’aiuto di potenze straniere, ma soprattutto con la solidarietà di quanti, Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 legati da una fede comune, animarono, con lungimiranza, una rinascita che rese stupefatto il mondo. Oggi? Il benessere raggiunto ha trasformato la solidarietà in particolarismi rissosi, in indifferenza al bene comune; la libertà si è affermata via via come soddisfazione di desideri personali anche quando ledano i diritti fondamentali degli altri, in particolare dei più piccoli e dei più deboli. Nel pericolo, nella miseria: solidarietà; nel benessere: l’egoismo. Nel primo il collante di una fede ampiamente condivisa, nel secondo il declino di quel senso di responsabilità che, unico, può consentire il perseguimento di mete comuni. Sempre, nella storia, si sono alternati periodi di splendido fulgore ad altri di tragica decadenza, oggi però non siamo più capaci di percepire i rischi reali che corriamo. La tecnica imperante sta trasformando la società, seducendola con invenzioni sempre nuove, talvolta Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] stupefacenti, inducendola a consumi e comportamenti sempre più lontani dalle reali esigenze della natura dell’uomo. Si arriva ad accettare, in alcuni paesi per legge, l’affitto di un utero comprando l’assenso di una donna povera, per poter godere di un proprio ‘diritto’. Si prospetta lo stravolgimento della natura proponendo la teoria del gender di cui si chiede insistentemente la diffusione nelle scuole, bollando come retrogradi coloro che dissentono. Queste ‘conquiste’ improponibili in tempi non lontani, oggi trovano seguito per una sorta di anestetizzazione delle aspirazioni più profonde dell’uomo. E’ indispensabile acquisire coscienza piena del degrado civile e morale verso il quale la società sta avviandosi ad agire, con decisione, per contrastarlo. La strada maestra è quella dell’educazione da praticare da parte dei genitori e della scuola nel contesto di una società civile accogliente, retta, generosa. La lezione del passato rende urgente invitare pressantemente tutte le persone di buona volontà, ma in particolar modo le donne, a dar testimonianze di una modernità che, pur godendo di quanto la tecnica ha messo a loro disposizione, non trascuri il perseguimento autentico del vero, del giusto, del bello. Testimonianza che è doveroso tradurre nella partecipazione attiva alla vita politica perché “noi cristiani non possiamo giocare a Pilato, lavarci le mani (…) dobbiamo coinvolgerci nella politica perché la politica è una delle forme più alte della carità, perché cerca il bene comune”. Queste parole di Papa Francesco si possono leggere alla pagina 108 del libro “Francesco volevi fare il Papa?” pubblicato dalla San Paolo. E’, la politica, praticata come doveroso servizio al bene comune, che può salvarci dalla deriva umana che rischia di travolgerci. Nell’impegno comune, la salvezza. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca La qualità nel web (...) venti giorni fa è comportarsi come archeologi che si dilettano di mummie. Comunque, domenica 18 gennaio sul sito on line di una testata nazionale si poteva guardare il video della Messa di Papa Francesco a Manila. In testa alla pagina i risultati delle partite di calcio; e questo ci sta, essendo domenica pomeriggio ed essendo noi tutti ansiosi per le performance della squadra per cui tifiamo. Il primo titolo riguarda ancora un allenatore di calcio, e va beh. Poi altre dodici notizie, tra cui le primarie liguri del Pd e la vicenda delle due volontarie liberate in Siria, la cattura di una coppia di ladri di supermercati in Usa e l’espulsione di due jihadisti dall’Italia, i missili israeliani lanciati su villaggi del Golan e Beppe Grillo che lancia la «notte dell’onestà». Quindi in quattordicesima posizione la notizia del Papa nelle Filippine. Nel titolo si dice che quella a Manila è stata la «Messa più grande di sempre»: 7 milioni di fedeli. Un commentatore ha detto che Papa Bergoglio ha parlato a quella folla oceanica «dalle periferie del mondo». Forse siamo noi, davanti al computer zeppo di notiziole gossippare, ad essere alla periferia e sono quei milioni di fedeli radunati attorno al successore di Pietro ad essere giusto nel centro. Se vogliamo comprendere dove vanno il mondo e la storia e quale ruolo siamo chiamati a giocare in questo loro moto, dobbiamo avere il coraggio di sovvertire le priorità, di allargare gli orizzonti, di guardare in faccia a fenomeni che sembrano lontani eppure hanno una imponenza imparagonabile alle piccinerie di cui veniamo spesso ingombrati. Cambiano i punti di riferimento e questo provoca un po’ di vertigine, forse come ai primi che scoprirono che era la terra a girare attorno al sole e non viceversa. Resta indubitabilmente vero che si parte necessariamente da ciò che è più prossimo, ma i cerchi concentrici del nostro sasso non possono limitarsi alle sponde dello stagno che abbiamo sempre pensato essere il mare: oltre c’è infatti un oceano inesplorato che influisce decisivamente sullo stagno. Sarebbe sbagliato tenersi aggrappati alle consuete dimensioni di una, pur familiare, pozzanghera. Non c’è di mezzo un’opinione spicciola, ma la verità di una professione. Carlo Cammoranesi Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 04/02/15 09.56 3 >INCHIESTA< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Centrosinistra alle primarie Competizione elettorale: Gian Mario Spacca non figura al fianco del Pd di ALESSANDRO MOSCÈ S i terranno il prossimo 1° marzo le primarie del centrosinistra che determineranno il candidato Governatore della Regione per i prossimi cinque anni. La coalizione è composta da Pd, Idv, Psi, Verdi, Cs e Partito Popolare. In bilico l’Udc (che candiderebbe, nella nostra zona, il Sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli o il segretario di Fabriano Sandra Girolametti). La direzione regionale del Pd ha approvato all’unanimità il regolamento per lo svolgimento delle consultazioni, aperte anche ai sedicenni e ai migranti in possesso del permesso di soggiorno. Le candidature andranno presentate entro il 7 febbraio. La campagna elettorale dovrà essere impostata secondo criteri di rigore, sobrietà e rendicontazione. Il limite mas- CERISCIOLI MARCOLINI SPACCA simo di spesa è stato fissato in 25 mila euro, inclusa la prestazione di servizi. Il Pd ha due candidati in campo: l’attuale Assessore al Bilancio e Cultura Pietro Marcolini, 62 anni, tecnico a cui la Regione affida da anni i suoi conti, e l’ex Sindaco di Pesaro e vice segretario del Pd Luca Ceriscioli, 48 anni, insegnante di matematica e grande escluso dal congresso regionale che nel febbraio 2014 elesse Francesco Comi segretario del partito, sono i due più papabili. Afferma Marcoli- ni: “La mia candidatura non divide, ma è da ritenere di accoglienza e ascolto, non ipotecata da conflitti interni. L'innovazione non va disgiunta dalle competenze”. Ribatte Ceriscioli: “Mi candido per garantire discontinuità e rinnovamento. MARCHE 2020 propone un progetto alternativo Il 17 maggio 2015 si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale. Il regolamento approvato all’unanimità prevede che la coalizione vincente potrà scegliere solo tre assessori esterni (e non sei, come si era paventato fino a qualche tempo fa). Il quadro, a tre mesi e mezzo dall’appuntamento, si presenta alquanto frammentario. Il Pd scarica il Governatore Gian Mario Spacca che puntava al terzo mandato con la coalizione che lo ha sostenuto per due volte consecutive. Il Presidente della Regione Marche non demorde affatto, ma la partita è difficile. Marche 2020, il partito fondato dallo stesso Spacca e dal Presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, annuncia la presentazione di una propria lista aperta al confronto, al dialogo e alla collaborazione con tutte le forze della comunità. Per ora nessuna indicazione ufficiale sul candidato allo scranno più alto o sui candidati ad un seggio, per i quali non si escludono le primarie. Marche 2020 non partirà dalle sigle: viene riferito che il perno della lista saranno le persone e i contenuti al fine di costruire una proposta politica per il futuro. Molto probabilmente sarà della partita l’ex primo cittadino Roberto Sorci da sempre legato a Spacca, in procinto di lasciare il Pd per approdare a Marche 2020. Afferma Sorci in un’agenzia Ansa dei giorni scorsi: “La direzione del Pd, con l’approvazione del regolamento per le primarie, ha perso l’occasione di dimostrare che è una forza politica avveduta con una forte leadership. Definire i partecipanti veri e propri fantasmi è solo un eufemismo, mentre si continua con perseveranza machiavellica ad escludere la parte più vitale della comunità regionale”. A questo punto Marche 2020 punta alla costruzione di una coalizione alternativa di centro (con l’appoggio del Ncd e dell’Udc che confluirebbero in un unico partito nazionale sotto la guida di Gaetano Quagliarello). Una parte dell’Udc regionale che fa capo al segretario Antonio Pettinari e al fabrianese Luigi Viventi, conferma però l’appoggio al Pd e al centrosinistra. A questo punto il segretario nazionale Lorenzo Cesa dovrà dirimere la controversia. E’ a Fabriano che la sfida si infiamma. Il Pd locale è chiamato a dare una risposta certa sulla sua posizione e sull’appartenenza alla coalizione, una volta escluso Spacca dal centrosinistra (tra questi il Sindaco Giancarlo Sagramola): molti esponenti vorrebbero seguire il Governatore uscente, altri, viceversa, rimangono legati al partito di sempre. Si rischia quindi la divisione. Michele Crocetti, il segretario del Pd locale presente anche nella segreteria regionale, appoggia la linea del segretario marchigiano Francesco Comi. Si accende la sfida per la carica di Governatore Se dovessi vincere sarò il Sindaco delle Marche”. Non ce l'ha fatta a raccogliere le firme Luca Fioretti come terzo democratico in lizza (vicino alla figura di Pippo Civati). 52 anni, ex Sindaco di Monsano, era stato presidente dell’associazione Comuni Virtuosi. Terzo candidato per le primarie, sempre che non ne emergano altri all’ultimo, Ninel Donini dell’Idv. Marcolini e Ceriscioli promettono fair play. Con l’assessore sono schierati molti renziani a partire dalla vice Presidente del gruppo Pd alla Camera Alessia Morani e dai deputati Piergiorgio Carrescia e Mario Morgoni. Con l’ex primo cittadino il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci e molti altri primi cittadini delle Marche. Fra i parlamentari Camilla Fabbri ed Emanuele Lodolini. A Fabriano, probabilmente, il Pd locale candiderà un suo esponente (lo stesso segretario Michele Crocetti?). ELEZIONI REGIONALI 17 maggio 2015 Probabili candidature CENTROSINISTRA Ceriscioli (Pd), Donini (Idv), Marcolini (Pd) CENTRO Spacca? (Marche 2020) CENTRODESTRA Celani? (Fi), Saltamartini? (Fi) MOVIMENTO 5 STELLE Magi SINISTRA Mentrasti? (Sel) a.m. Per ora, sul fronte del centrodestra, le bocche sono cucite, anche se non è un mistero che gran parte delle forze di partito guardino con interesse e curiosità a Marche 2020, qualora Gian Mario Spacca affermi con decisione di prendere le distanze dalla sinistra e di voler elaborare un nuovo progetto per le Marche aperto a chiunque voglia aderire. Insomma, il cantiere è aperto. Resta da decidere da che parte si schiererà Area Popolare, il nuovo partito di Gaetano Quagliarello che dovrebbe essere ufficialmente presentato (a Fabriano aderiscono Francesco Casoli e Urbano Urbani). Il comitato è formato da Angelino Alfano, dallo stesso Quagliariello e Renato Schifani di Ncd, da Lorenzo Cesa, Antonio De Poli e Giuseppe De Mita dell’Udc. Fratelli d’Italia, guidati dal coordinatore regionale Carlo Ciccioli, ha ospitato di recente 03 inchiesta.indd 2 Il centrodestra riflette sulla scelta del candidato l’onorevole Ignazio La Russa per discutere e approfondire gli impegni da affrontare proprio in vista delle elezioni regionali. L’apertura a Marche 2020 è apparsa evidente. Il gruppo regionale di Forza Italia avrebbe individuato una rosa di tre candidati da sottoporre all’ufficio di presidenza regionale, ma guarda con vivo interesse all’evoluzione di Marche 2020, come affermato dal capogruppo Umberto Trenta. Il centrodestra è orientato a stilare un programma da condividere sul mondo delle imprese, del commercio, delle attività produttive, dell’artigianato e del comparto della sanità. Il candidato dovrà essere marchigiano e residente nelle Marche. Potrebbe essere il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani, ma si parla anche del Sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini. Il Movimento 5 Stelle, che correrà senza alleati, nella rosa dei candidati a Governatore delle Marche presentava, tra gli altri, il fabrianese Gabriele Santarelli. L’ha spuntata Gianni Magi, 68 anni, anconetano. Si chiamerà Cantiere Altre Marche Sinistra Unita la compagine comprendente Sel, Rifondazione comunista, Pdci e L’altra Europa con Tsipras che parteciperà alle elezioni. Possibile candidato Edoardo Mentrasti, leader del soggetto politico. Ci sarà il fabrianese Emanuele Rossi. a.m. 04/02/15 09.58 4 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Gli annunci vanno portati in redazione, entro il martedì pomeriggio A Marcello Mearelli AFFITTASI Fabriano - AFFITTASI appartamento in via G. Ungaretti (davanti la chiesa della Sacra Famiglia) situato al 3° piano senza ascensore. Composto di ampia cucina con caminetto e balcone, ampio soggiorno con terrazzo, 2 camere matrimoniali, cameretta, bagno, garage e soffitta. Arredato e non. NO intermediari - prezzo interessante. Tel. 328 2870284. Un augurio speciale per una persona speciale in questo giorno speciale. Tanti auguroni da tutti noi per i tuoi mitici 90 anni. Un bacione anche dal piccolo Mattia. Adotta un cucciolo! CAMILLA è una micina di sette mesi già sterilizzata; dolcissima e docile, brillante, vivace e socievole. Ha un leggero handicap che a volte si manifesta con un tremolio leggero della testa e quando cammina ha un fare poco bilanciato. I postumi di un trauma? Le conseguenze di un virus? Non è facile da stabilire, non è niente di contagioso e sicuramente la sua situazione non peggiorerà col crescere ed avrà una vita normale. Si regala per seria adozione. 3381159663 – Animalisti Italiani Fabriano Vera compie 11 anni! Papà, mamma, Viola ed i nonni ti augurano uno splendido compleanno! ARTÙ è un Bracco Tedesco puro. Ha due anni. E’ un socievole, sociale, docile, educato, splendido ed elegante animale da compagnia. Disponibile solo per serissima adozione. 3381159663 80 anni per Rosina 6/2/2015: 80 anni In questo giorno speciale vorremmo che tu possa ricevere l’amore che in ogni momento tu doni a tutti noi. Tanti auguri alla nostra Rosina, la “Regina della crostatina” che tra tanti: non mi ricordo!, non so come si fa!, non so' più come prima! Sei arrivata all’ottantina! Ti vogliamo un mondo di bene e ti abbracciamo forte forte. La tua famiglia Romualda, che festa! Romualda il 7 febbraio spegnerai la tua 80° candelina.... in questo giorno così speciale vogliamo dirti di non temere gli anni e i loro affanni... tanti e tanti auguri dai figli Stefano e Maurizio, la nuora Yusi e i nipotini Alessandro e Mario. Ti vogliamo tanto bene! Auguri Francesco Domenica 8 febbraio Francesco spegnerà 3 candeline. Tanti auguri di buon compleanno dalla mamma, dal babbo, dalla sorella Benedetta, dai nonni, zii e cuginetti. Francesco Mercuri Gli impegni nel mese di febbraio PASTORALE FAMILIARE-GIOVANILE-VOCAZIONALE • Incontro per le famiglie: domenica 15 febbraio, ore 15.30 in Seminario • Incontro diocesano per i fidanzati: sabato 21 febbraio ore 19 in Seminario. • Incontri per i Ragazzi e Giovani dai 14 ai 19 anni, in Seminario, alle ore 20: il 30 gennaio, il 13 e il 27 febbraio. • Incontro “Assaggi Letterari” presso il "Tanning Pub" di Fabriano: domenica 22 febbraio ore 17. • Giovani App, da seguire sul cellulare. • Laboratorio di preghiera per giovani presso il Monastero della Beata Mattia a Matelica, ore 21: il 9 e il 23 febbraio. • Gli Amici di Naaman: incontri vocazionali per ragazzi/e, in particolare per i ministranti, nella parrocchia di S.Maria a Matelica: domenica 22 febbraio ore 15. • Convegno regionale Pastorale-Familiare per giovani coppie, domenica 8 febbraio, ore 9 a Loreto, presso gli Scalabriniani. 04 mercatino.indd 2 04/02/15 10.01 5 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 >CRONACA Lavori a buon punto per costruire la Cittadella degli Studi in zona Santa Croce Il sindaco: "Sarà la struttura più grande della Provincia ed ospiterà Liceo Classico, Scientifico ed Istituto d'Arte" Il 2015 nella nuova sede Il prossimo anno scolastico sarà pronta la Cittadella degli Studi taccuino di GIGLIOLA MARINELLI I l 15 febbraio scadono i termini per le iscrizioni agli istituti superiori e molte sono le domande giunte in redazione in merito alla situazione dei lavori della Cittadella degli Studi di Fabriano in località Santa Croce. Abbiamo incontrato il sindaco Giancarlo Sagramola per approfondire questa tematica che coinvolge molti studenti e le loro famiglie. Sindaco, a che punto sono i lavori del polo scolastico di Santa Croce? "I lavori proseguono senza sosta e da un sopralluogo effettuato nei mesi scorsi posso confermare che i tempi previsti dal crono programma della provincia sono al momento pienamente rispettati". Sarà operativo già dal prossimo anno scolastico? "La Provincia ha assicurato che il campus, che occupa un’area di circa 95 mila mq, sarà terminato nel mese di maggio per consentire l’inizio dell’anno scolastico 2015-16". Quali istituti superiori di Fabriano si insedieranno nella nuova Cittadella degli Studi? "La Cittadella degli Studi sarà il campus più grande del territorio provinciale ed ospiterà il Liceo classico, il Liceo scientifico e l'Istituto d’arte di Fabriano. Oltre le tre scuole superiori ci saranno due palestre e una piazza di aggregazione. Ogni istituto avrà un ingresso autonomo ed un numero di aule e spazi che riflettono le specifiche esigenze. Il Liceo scientifico potrà contenere 600 studenti e si svilupperà su una superficie di 4.087 mq. Il Liceo classico sarà realizzato per 850 studenti in poco meno di 5 mila mq. L’Istituto d’arte, per 250 studenti, occuperà una superficie di 2.317 mq". Anche il Centro per l’Impiego verrà trasferito a Santa Croce? Avete previsto delle misure per contenere il traffico intenso che si concentrerà in quella zona, vista l’affluenza di autobus e mezzi privati di personale operante in loco e famiglie che accompagneranno i ragazzi a scuola? "Sì, anche il Centro per l’Impiego e la Formazione troverà posto nel campus. La Provincia ha riconosciuto a Fabriano il suo ruolo nella formazione e con questa nuova area idea di campus, i ragazzi potranno vivere la scuola non solo come momento didattico, ma anche ludico-espressivo ed avere un luogo dove ritrovarsi e vivere insieme i momenti più significativi del percorso formativo. Per il traffico l’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Pallucca conferma che si stanno variando i piani di trasporto studenti con la Contram e che si sta approvando un progetto per una rotatoria all’incrocio dei Vigili del Fuoco tra via Dante e la provinciale. Sono state già inviate le lettere di esproprio finalizzate alla realizzazione della nuova viabilità del Piano regolatore, che dalla rotatoria del centro commerciale, salendo dietro il cimitero, raggiungerà la Cittadella degli Studi". Il progetto della Cittadella degli Studi in cosa si caratterizza? "La Cittadella degli Studi rappresenta sicuramente un investimento sulla formazione, ma al contempo è anche un progetto all’avanguardia per quanto riguarda la qualità ambientale. I nuovi plessi architettonici sono a basso impatto ambientale e privi di barriere per portatori di handicap e saranno dotati di impianti fotovoltaici sulle coperture, mentre all’interno sono progettati per garantire isolamento termico e acustico". I progetti del Cav: sostenere le mamme Il Cav (Centro Aiuto alla Vita) sezione di Fabriano, è un’associazione nata nel 1997 ed attualmente presieduta da Graziella Lorenzetti allo scopo di sostenere le mamme che vorrebbero abortire ma che vengono incentivate a portare avanti la gravidanza. In più sostiene il Movimento per la Vita, altra realtà locale guidata da Maria Venanza Bigiarelli, che si occupa di valorizzare la cultura della vita specialmente nelle scuole e tra i giovani. Afferma Graziella Lorenzetti: “L’aiuto offerto alle mamme è di natura morale e materiale. Materialmente forniamo tutto ciò che serve al bambino fino ai due anni (abitini, lettini, carrozzine, latte, pannolini ecc.), purché gli oggetti donati dalla cittadinanza siano in buono stato. Vige una regola per cui l’aiuto va dato alle mamme che si presentano non oltre il terzo mese di gravidanza. In caso contrario un consiglio direttivo valuta caso per caso la decisione da prendere”. In base al progetto nazionale “Gemma” possono essere erogate 160 euro al mese per 18 mesi. Le tessere al Cav comportano un pagamento di 10 euro l’anno a carico di chi decide di aderire. Contributi arrivano da varie iniziative, come gli spettacoli teatrali di don Umberto 05 fabriano.indd 2 Rotili, o dal progetto “Primule”, per cui davanti alla Coop, al Conad e alle parrocchie di Fabriano, sono messe in vendita, appunto, delle primule. A tal proposito Graziella Lorenzetti ringrazia i gestori dei due supermercati e i parroci. Nel 2014 sono stati approvati otto progetti “Gemma”. La sede del Cav è in Piazza del Podestà numero 8 (nella foto). Orario di apertura: il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19 (telefono 0732/625538). Sono operative una trentina di volontarie che seguono costantemente le mamme. Il numero dei centri e dei servizi di aiuto alla vita (315 in tutta Italia) è già un dato di per sé importante, ma assai più eloquente è quello che i Cav fanno con il loro impegno di solidarietà e di condivisione. Più delle operatrici dei centri, sono quei bambini e le loro mamme (ogni anno 60mila donne vengono assistite in vario modo e di esse almeno la metà sono gestanti) che potrebbero raccontare storie drammatiche, quasi tutte, però, a lieto fine, di speranze perdute e ritrovate, di fiducia smarrita e restituita. E nessuna mamma ha mai rimpianto la scelta fatta di tenersi il proprio bambino. FABRIANO FARMACIE Sabato 7 e domenica 8 febbraio SILVESTRINI Via Brodolini 24 tel. 0732 252056 DISTRIBUTORI Domenica 8 febbraio Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 8 febbraio La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Edicola Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) a.m. 04/02/15 10.05 6 >FABRIANO< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Volontariato civico: ecco l'albo comunale di DANIELE GATTUCCI P resentato dal sindaco Giancarlo Sagramola, e dal consigliere comunale, Quinto Balducci, l’Albo comunale del volontariato civico per “applicare i principi di sussidiarietà e di partecipazione attiva da parte del cittadino allo svolgimento di compiti di utilità civica nel Comune di Fabriano”. Possono iscriversi all’Albo tutti i cittadini, di età non inferiore a 18 anni che intendono dare la propria disponibilità (il Comune fornirà specifico tesserino d’autorizzazione e garantirà copertura assicurativa contro gli infortuni, nonché per la responsabilità civile verso terzi) allo svolgimento di attività di pubblico interesse. La richiesta di iscrizione all’Albo comunale dei volontari civici, va redatta sull’apposito modulo che può essere richiesto e poi consegnato all’Ufficio Protocollo del Comune o scaricato dal link del sito. “Questa proposta ha spiegato Balducci - vuole dare un contributo fattivo nell’utilizzo del volontariato civico nelle strutture e nei servizi del Comune, affiancandosi e collaborando con le varie associazioni di volontariato che già operano nel settore socio assistenziale e non solo, fornendo servizi che spesso la struttura pubblica non sarebbe in grado di ottemperare se non a costi notevoli. Credo che i volontari di qualsiasi fascia di età, se venissero utilizzati secondo le sensibilità e attitudine, lo I giornalisti della Diocesi di Fabriano e Matelica si sono ritrovati sabato 24 gennaio per festeggiare il proprio patrono S. Francesco di Sales. Partecipato momento di incontro e riflessione, iniziato nella chiesa di S. Maria Maddalena, dove si è celebrata la S. Messa presieduta dal vescovo diocesano don Giancarlo Vecerrica. Importanti gli spunti di riflessione dati dal presule: “far comprendere i fatti, perché i processi storici e gli eventi avvengono da se, ossia passare dai fatti al loro senso. Importante è facilitare la comprensione guardando la realtà con acuto spirito di osservazione e presentarla tenendo bene a mente di raccontare solo la verità”. Assistito dal parroco di San Giuseppe Lavoratore, don Tonino Lasconi, Vecerrica ha affrontato anche il tema delle notizie “urlate” favorite da un modo di fare comunicazione “veloce, a volte vorticoso per l’uso di internet che ne amplifica maggiormente la diffusione – e qui si è soffermato ancora su tale aspetto – il 06 fabriano.indd 2 farebbero naturalmente non solo in modo gratuito, ma i più anziani si sentirebbero ancora utili a se stessi ed agli altri e ne favorirebbero un invecchiamento sereno. Tutto va fatto in funzione di rendere più efficiente e meno costoso il settore pubblico e recuperare risorse da destinare alla formazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani. Ciò vale per ora e per il futuro e non solo dettato dal fatto che attualmente il nostro territorio è attraversato da una crisi economica grave. Dare il proprio contributo per cercare di superarla, è un dovere e in questo caso, non penso soprattutto ai pensionati, ma a tutti coloro che volessero dare una mano per superarla”. Vari i settori dove utilizzare questi volontari: “l’area culturale, turistica, sportiva e ricreativa relativa ad attività di carattere culturale - sono ancora parole del consigliere di maggioranza - ossia quelli inerenti la tutela, la promozione e la valorizzazione della cultura del patrimonio storico ed artistico, delle attività ricreative e sportive ivi comprese manifestazioni pubbliche a carattere sociale, sportivo, culturale organizza- te e patrocinate dall'amministrazione comunale. Nel settore turistico potrebbero offrire ai cittadini ma soprattutto ai turisti, servizi mirati ad accrescerne la soddisfazione e quindi invogliarli a tornare, diventando un veicolo promozionale importante. Ad esempio, dopo un breve corso preparatorio, si possono tenere aperte chiese, complessi storici, teatro. Naturalmente con un programma concordato e ben coordinato. Se in alcuni luoghi non è previsto un ingresso a pagamento, istituirlo ad un prezzo “simbolico” e destinarlo alla formazione e preparazione di qualche giovane nel ruolo di guida turistica. Sempre in ambito turistico potrebbero inoltre crearsi quelle vetrine per prodotti tipici, in qualche infopoint gestito volontariamente, in cui l’eventuale profitto andrebbe investito per la formazione di personale che , avviato il processo, andrebbe a sostituire il volontario”. L’altra area di intervento è quella “Civile relativa ad attività inerenti la tutela e il miglioramento della vita (assistenza o compagnia a persone sole o in difficoltà laddove le strutture pubbliche o associazioni di volontariato non riuscissero a soddisfare la richiesta) la tutela dell’ambiente, protezione del paesaggio e della natura, vigilanza degli edifici scolastici, aree campestri ed aree verdi ed in generale in materia di tutela ambientale, parchi giochi, assistenza scolastica davanti alle scuole per facilitare l’ingresso e l’uscita dei bambini da scuola, servizi di pubblica utilità con segnalazioni tempestive in situazioni pericolose o di mal funzionamento, in altre parole monitoraggio del territorio: bagni pubblici, area camper, piccole manutenzioni”. Buon ultima l’area gestionale “come attività di supporto agli uffici del comune e di quelle ad essa conferite, ossia il prolungamento di qualche ufficio pubblico come ad esempio la pinacoteca o biblioteca”. I giornalisti e il loro patrono: “Raccontate solo la verità” ruolo educativo del giornalista per la costruzione di una società comunitaria che rispetta la persona, al servizio della verità: far comprendere i fatti, perché i processi storici e gli eventi avvengono da sè, ossia passare dai fatti al loro senso. Importante è facilitare la comprensione guardando la realtà con acuto spirito di osservazione e presentarla tenendo bene a mente di raccontare solo la verità”. Al termine della cerimonia religiosa nei locali della parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore, aperto dal presidente del Circolo della Stampa Marche Press, Luciano Gambucci, è ini- ziato l’incontro-dibattito sul tema "Informazione locale, oggi e domani". “La celebrazione della festa – ha commentato Gambucci - è una occasione, e oggi registriamo con piacere l’entrata di nuove presenze, per creare maggiore coesione fra gli operatori dell’informazione Madonna di Loreto, quale destino? La chiesetta della Madonna di Loreto (nella foto), da sempre di proprietà della nobile famiglia Rosei e patrimonio storico della città, è posta all’incrocio di via Serraloggia e di via Cappuccini. Venne edificata nel 1526 per esaudire un voto degli abitanti del rione San Giovanni (Cervara), finalmente liberati da una brutta pestilenza. All’interno della chiesetta erano custoditi una tela del Barocci e affreschi del Malatesta (finta cupola, che ripete in piccolo quella di San Biagio), ma le opere sono state trasferite altrove, mentre rimane un bellissimo altare ligneo datato 1600. Sulla facciata una lapide ricorda l’avvenimento per cui la chiesetta venne costruita. In un articolo pubblicato sul nostro giornale, prima della fine del 2014, era stato riportato erroneamente di una possibile vendita dello struttura. In realtà, la numerosa famiglia Rosei avrebbe deciso di offrirla gratuitamente alla Fondazione Carifac affinché possa essere recuperata e riconsegnata alla cittadinanza per le sue funzioni di culto (non è mai stata sconsacrata e quindi non potrebbe essere utilizzata se non a fini prettamente religiosi). In ragione delle ingenti spese di ristrutturazione che ne conseguirebbero, la Fondazione si è riservata di dare la risposta dopo una valutazione dei costi per il suo ripristino. Questa chiesetta, negli anni, è stata chiesta in dotazione da associazioni e da privati, mentre il Comune ha già dichiarato l’impossibilità economica di farsi carico della gestione. Ricordiamo che fu il luogo scelto per lo spettacolo di Francesca Merloni incentrato sulla declamazione di un testo poetico scritto da Roberto Mussapi nell’ultima edizione di “Poiesis”. Dopodiché la chiesetta della Madonna di Loreto non è stata più utilizzata. a.m. del territorio” poi manifestata con l’adesione al Circolo, attraverso il classico tesseramento “oggi – ha terminato Gambucci - mettiamo in campo nuove idee nuove iniziative in sintonia con il cammino attuale dell’Ordine, molte delle quali indirizzate verso la formazione professionale e la possibilità di aggregare nuovi validi operatori della comunicazione”. Dal prologo di quest’ultimo si è passati agli argomenti dell’incontro-dibattito con le relazioni di Gianni Rossetti, direttore della Scuola di giornalismo di Urbino, e di Carlo Cammoranesi, direttore de “L’Azione”. Riduzione dei finanziamenti pubblici all’editoria di territorio con il rischio di chiusura di molte testate e qui Cammoranesi ha citato “l’edizione, con la prima pagina, bianca de L’Azione. Il 2014 un anno nero per i settimanali cattolici dovuto alla pubblicità che viene meno, la diminuzione del calo degli abbonamenti e delle vendite in edicola e per nostra buona sorte questi due elementi non riguardano il nostro giornale, prova che la carta stampata locale risponde molto meglio di quella nazionale: carta stampata e rete in sinergia – ha concluso – al servizio del territorio, ciò che ci contraddistingue, le armi per vincere questa lunga e difficile sfida”. Il direttore della Scuola di giornalismo di Urbino, Rossetti, infine, ha elencato una serie di questioni legate alla formazione professionale, al ruolo dell’Ordine e all’uso dei nuovi media, esemplificando il tutto con le iniziative di alto livello portate avanti dalla Scuola di giornalismo della nostra regione, tra le più qualificate ed apprezzate in Italia. Presente, tra gli alri, l’assessore alla Cultura del Comune di Fabriano Barbara Pallucca. Alle ore 13 il pranzo sociale (grazie alla disponibilità di Fabrizio Palanca della Ristorart Catering e del presule) ha chiuso la tradizionale “festa” della categoria, ancora una volta ben organizzata dal Circolo della Stampa Marche Press. d.g. 04/02/15 10.29 7 >FABRIANO< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Tutte le offerte delle scuole Scadono le iscrizioni il 15 febbraio: quest'anno sono solo online servizio a cura di GIGLIOLA MARINELLI D ifferenti ed interessanti proposte formative consigliate dagli Istituti Superiori di Fabriano in vista della scadenza improrogabile del 15 febbraio per le iscrizioni al primo anno che vanno fatte esclusivamente online. Abbiamo contattato i dirigenti scolastici per una panoramica sui piani di offerta formativa dei diversi istituti che gli studenti potranno valutare seguendo le proprie inclinazioni ed interessi di studio. Liceo Scientifico “Vito Volterra” di Fabriano e Sassoferrato Il liceo scientifico offre un percorso di studi equilibrato tra tradizione umanistica e saperi scientifici, consigliabile per chi intende acquisire solidi strumenti culturali e metodologici per proseguire con l’Università o per inserirsi nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Questo indirizzo è consigliato ai giovani che sono interessati ai linguaggi, alle tecniche e alle metodologie proprie degli ambiti scientifico ed umanistico, che vogliono comprendere ed individuare le relazioni tra le diverse forme del sapere, che mostrano interesse per i contenuti delle discipline scientifiche e che desiderano avere una visione ampia ed articolata dell’esperienza umana ed una formazione ricca e polivalente. L’opzione “Scienze Applicate” del liceo scientifico si rivolge a studenti che intendono acquisire competenze particolarmente avanzate nell’ambito della cultura scientifico-tecnologica; il percorso di studio è quindi pensato per giovani motivati, inclini al metodo di analisi e al metodo sperimentale, che intendono approfondire la realtà da una prospettiva scientifica senza peraltro trascurare l’area umanistica con i suoi contributi storico-artistici, filosofico-letterari e linguistici. dell’alimentazione. Il progetto sarà presentato per il bando Erasmus plus 2015. E’ in fase di progettazione un’attività di tutoraggio degli studenti dell’economico sociale, affidata a stagisti dell’Istao di Ancona. Liceo Artistico “E.Mannucci” Fabriano iscrivere i loro figli all'Ipsia o all' Itis. A volte, nonostante la peculiarità delle due scuole, non sempre rimane facile dare l'assenso definitivo e di conseguenza diventare operativi nella scelta. L'Ipsia rappresenta una grande opportunità, in quanto professionalizza futuri studenti, in campi nei quali c' è una elevata richiesta di figure specializzate, che oggi mancano nel panorama nazionale. L'Itis, con i suoi laboratori attrezzati è molto vicina sia al mondo del lavoro grazie a stage periodici e continui, sia alle università grazie a seminari annuali che prevedono sempre l'apporto di persone istituzionali del settore. Un valore aggiunto è rappresentato dall'Its Istituto Istruzione Superiore sull'Energia, la scuola Post-diploma che ha sede presso l'Itis Merloni. Non per ultimo, c'è da sottolineare che le opportunità offerte dalla scuola anche di tipo progettuale, nei disparati campi della didattica, favoriscono gli alunni per un accesso con un bagaglio di notevole preparazione, verso gli atenei. Istituto di Istruzione Superiore “MoreaVivarelli” Fabriano Liceo Classico “F.Stelluti” Fabriano Liceo classico: biennio potenziato con moduli di un’ora aggiuntiva nel quadro orario settimanale di: matematica, storia dell’arte, inglese (conversazione con lettore di madre lingua); laboratori pluridisciplinari sul patrimonio storicoarcheologico del territorio (si inizierà con Attidium). L’esperienza della didattica digitale, sperimentata con la classe 2.0 (quarto anno) viene parzialmente disseminata anche nelle classi del biennio e sarà oggetto di un approfondimento in rete con altre scuole e Università italiane (Camerino e Lecce) per un progetto internazionale Erasmus plus. Liceo linguistico: dal 2015-’16 parte il progetto Esabac, adottato per conseguire un diploma internazionale riconosciuto sia in Italia che in Francia, equivalente al Baccalaureato francese. Prosegue con grande interesse e partecipazione degli studenti del biennio la “settimana in lingua”,esperienza di full immersion nell’inglese, francese e tedesco, con una messa in scena finale nella quale non si ascolterà una sola parola in italiano. Nelle classi del triennio ripartono i gemellaggi con licei francesi e tedeschi, ma sono in corso contatti con un istituto superiore cinese della città di Qingdao, per avviare un gemellaggio on line. E’ confermata la partecipazione alle Olimpiadi delle lingue straniere, promosse dall’Università di Urbino. Liceo Scienze umane e Liceo economico sociale: la classe articolata del 3° anno sarà coinvolta nelle attività del progetto in rete “Alibe Lab”, con altre scuole della regione Marche e internazionali, sul tema del cibo e dell’economia 07 fabriano.indd 2 Inaugurato nel settembre 1980, l’Istituto d’Arte di Fabriano è stato trasformato in liceo artistico con la nuova Riforma scolastica. Questo cambiamento ha consentito di proporre un’offerta formativa in cui le discipline umanistiche (lingua e letteratura italiana, lingua e letteratura straniera, storia, storia dell’arte, filosofia), scientifiche e tecnologiche (matematica, fisica, scienze naturali, scienze motorie e sportive), sono basilare retroterra culturale, mente e cuore di un percorso formativo qualificato, i cui assunti teorici vengono trasfusi nelle esperienze pratico-laboratoriali nel biennio (discipline grafiche e pittoriche, discipline geometriche, discipline plastiche e scultoree, laboratorio artistico) e successivamente nei percorsi specifici del triennio. I due indirizzi di studio triennali, “Grafica” e “Audiovisivo e Multimediale”, con laboratori ed attrezzature altamente professionali in sintonia con l’evolversi dei linguaggi e delle tecnologie della comunicazione, delle complesse tematiche della multimedialità, della cinematografia e dell’uso globale dell’immagine, preparano gli studenti ad affrontare con consapevolezza e sicura padronanza di contenuti le odierne sfide della società dell’informazione e della comunicazione permettendo loro l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze adeguate sia al proseguimento degli studi, sia all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Iis “A.Merloni” ed Ipsia “G.B.Miliani” Fabriano Le iscrizioni stanno seguendo il trend dell'anno precedente, ma è ancora troppo presto per fare un bilancio preciso in quanto, molti genitori degli studenti che sono in procinto di scegliere, sino all'ultimo riflettono se I corsi dell’Istituto “Morea” hanno come obiettivo il raggiungimento di una adeguata formazione culturale e una solida competenza tecnica, linguistica e comunicativa supportata da tirocini formativi e di orientamento nelle aziende del territorio e stage. Tutti i corsi hanno la durata di 5 anni e permettono l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria, ai corsi post-diploma o l’inserimento nel mondo del lavoro. I corsi di studio offerti sono: - indirizzo ragionieri esperti in economia aziendale (amministrazione finanza e marketing) - indirizzo periti turistici (iter) - indirizzo geometri in costruzioni, rilievi e territorio (costruzioni ambiente e territorio) Il corso dell’Istituto “Vivarelli” ha come obiettivo l’introduzione di moderne linee guida dell’agricoltura europea e mondiale, mirate ad ottenere agroecosistemi ecocompatibili ed ecologicamente sostenibili, le impellenti problematiche di salvaguardia delle risorse primarie ambientali, di tutela del territorio delle biodiversità, ed infine la riscoperta del ruolo positivo del settore paesaggistico e della progettazione degli spazi verdi. La figura del perito agrario è un esperto polivalente che spesso esercita come libero professionista come personale tecnico qualificato, assistente tecnico, consulente nel settore agroalimentare, direzione, amministrazione gestione aziende agrarie e zootecniche. 04/02/15 11.28 8 >FABRIANO< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Vademecum per il territorio Esce in diecimila copie "Fabriano - Guida ai Servizi" sulla città di DANIELE GATTUCCI U no strumento aggiornato, formato tascabile, di quarantacinque pagine utili non solo alla città. Parlo di “Fabriano – Guida ai Servizi” (foto) vademecum fresco di stampa (10.000 opuscoli) presentato dall’assessore al Turismo del Comune di Fabriano, Giovanni Balducci, da Guglielmo Tanda della Società Editoriale Elmap che lavora con altri cento municipi delle Marche, da Elide Giorgi che ha curato i rapporti con i cinquantuno sponsor (spesa media poco più di 100 euro) inseriti in questa vera e propria rubrica dedicata a Fabriano senza costi per le casse comunali. Anche in questo caso, la cooperazione tra pubblico e privato si è rivelata l’arma vincente per dare alle stampe “un supporto cartaceo, giacché non tutti accedono alla rete, o hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie informatiche, facile, agevole, nel quale possono essere reperite informazioni utili, notizie storiche e quanto serve per entrare nella vita della nostra comunità ed orientarsi nel panorama della pubblica amministrazione. Guida pratica e maneggevole che rafforza il dialogo con i cittadini con l’opportunità di assicurare servizi sempre migliori ma soprattutto un mezzo con il quale promuovere Fabriano, i suoi servizi, l’artigianato, il commercio, le attività culturali e le manifestazioni che ci caratterizzano – e qui Balducci chiarisce – il mancato inserimento tra i cinquantuno sponsor aderenti all’iniziativa, cui va il ringraziamento dell’intera amministrazione, del Consorzio del Salame di Fabriano è dovuto soltanto alla scelta di questa realtà, che non dispone di grandi risorse, di orientare fondi verso la partecipazione a manifestazioni come “Tipicità” o il “Salone del Gusto” a Torino, dove questa nostra eccellenza ha più bisogno di promozione rispetto a Fabriano ed il suo comprensorio che certo possiede molte conoscenze sul pregiato insaccato. La nuova guida, a costo zero – ha terminato l’assessore – arricchisce il nostro panorama delle iniziative editoriali e sarà distribuita dalle Poste in 2.000 copie, circa 3.000 saranno assegnate agli Uffici Urp, Iat e agli operatori economici che hanno contribuito alla realizzazione di queste pagine, dimostrando così di aver compreso l’efficacia e la valenza di possedere un dispositivo riqualificato e al passo con le mutate condizioni ed esigenze di Fabriano”. L’esponente dell’esecutivo, Tanda e la Giorgi hanno rivolto ringraziamenti “alle cinquantuno aziende aderenti ed agli uffici comunali che hanno fornito il materiale necessario alla pubblicazione”. David Fielden, lo stile va in grotta Il maggiore stilista internazionale della wedding collection, David Fielden, complice la magia delle Grotte di Frasassi, ha dato vita all’evento definito “Il Bianco Sogno”. Splendore e incanto proiettato su una scenografia mozzafiato, riservata al grande stilista londinese David Fielden, che ha scelto la cavità ipogea di Frasassi come unica tappa italiana del suo nuovo tour mondiale. Promosso dalla Pro Loco di Genga con il patrocinio della Regione Marche, questo appuntamento avrà sicure ricadute in ambito turistico in una delle eccellenze del territorio, uno dei luoghi simbolo del nostro entroterra. I presenti hanno potuto assistere ad uno spettacolo di video, musiche e abiti di quello che è considerato il più prestigioso stilista internazionale. Dopo l’omaggio alle Marche nelle Grotte, infatti, in programma due intensi giorni a Villa Salvati di Monte Roberto dove lo stilista ha incontrato personalmente le future spose che hanno potuto ascoltare i suoi suggerimenti. La partecipazione all’avvenimento è stata garantita dalla Boutique Bouganville di Fabriano ed ha permesso alla nostra realtà di entrare in contatto con uno dei designer più amati e apprezzati della scena mondiale, i cui abiti sono stati scelti dalle maggiori star a partire da Liz Taylor per continuare con Julia Roberts e Kate Moss. d.g. Riprende il Centro per le Famiglie Parte a febbraio il secondo anno d’attività del progetto ideato dalla Regione Marche e dall’Ambito Territoriale Sociale n.10 attuato a Fabriano e Sassoferrato, il “Centro per le Famiglie”, che ha sede in Piazzetta del Podestà 8 (presso il Centro Sollievo), in cooperazione con il Comune di Fabriano. La serie degli incontri, ogni martedì e giovedì. Martedì 3 e 10 febbraio: “Yoga della risata”, in collaborazione con la Valigia delle Meraviglie – Laboratorio della Risata (dai 3 ai 6 anni). Giovedì 5 febbraio: “Giochi d’artificio”- “Il gusto nell’Arte in Arcimboldo” Laboratorio di Arte giocata. Giovedì 12 febbraio - ”Maschere di Carta“, laboratorio della carta per bambini, mamme, papà, nonni. Martedì 17 febbraio: “Trucchi, Giochi e Chiacchiere” con la Valigia delle Meraviglie. Giovedì 19 febbraio: “Giochi d’Artificio” - “Quando il testo diventa immagine” (dai 6 ai 10 anni) - Laboratorio di Arte giocata. Segue la Settimana delle Mamme, laboratori proposti e gestiti dalle mamme: martedì 24 febbraio: “Racconti Sudamericani” - giovedì 26 febbraio: “Carta, Forbici e Ceralacca”. Dallo schema degli appuntamenti vediamo cosa sono e a chi si rivolgono i Centri per le Famiglie: “si rivolgono principalmente alle famiglie con figli minori (0-18 anni), ma sono aperti alla partecipazione di tutti coloro che vogliono offrire la propria disponibilità, condividere le proprie competenze, proporre idee ed attività. Spazi in cui singoli, coppie, genitori e futuri genitori possono trovarsi per confrontarsi tra loro e con dei professionisti, co-progettare attività, sviluppare relazioni, o passare semplicemente del tempo insieme”. In buona sostanza un luogo aperto alla partecipazione di tutti nel quale le attività sono coordinate da un gruppo di lavoro composto da associazioni di volontariato e culturali, da organizzazioni del privato sociale e da servizi pubblici locali. Si tratta, in sostanza, di un servizio condotto all’insegna del puro spirito del volontariato e, particolare non trascurabile, fornito alla collettività a titolo gratuito. d.g. La Corale Santa Cecilia è molto più di un gruppo! Passione, amicizia, sacrificio, condivisione, emozione, allegria... quanti altri aggettivi potrebbero essere utilizzati per descrivere l’esperienza che ognuno di noi prova ogni qual volta si dedica ad una attività di gruppo sia essa volontariato, sportiva, musicale! Tutto ciò si ritrova anche all’interno del Gruppo Corale Santa Cecilia che da oltre sessanta anni si dedica all’arte del canto corale, la quale offre un’opportunità di condivisione dei tanti aggettivi posti all’inizio di questo scritto. Una Corale che nel corso di tutti questi anni può affermare di aver scritto una piccola parte della storia della nostra città e che ha contribuito e che tutt’ora contribuisce, all’arricchimento culturale e alla socializzazione dei fabrianesi. Una Corale la cui definizione di “gruppo” ultimamente va piuttosto stretta, è noto a molti che il Coro di Don Ugo, in questi ultimi anni ha voluto fortemente investire le sue energie nella crescita musicale dei nostri piccoli cantori, costituendo e sostenendo l’attività musicale de "Le Verdi Note", giunti al loro Il Gruppo Corale Santa Cecilia 08 fabriano.indd 2 quindicesimo anno di vita! E’ storia recente la costituzione di ulteriori due gruppi vocali che vanno a distribuire meglio l’attività formativa canora: "Piccoli in…canto", coro di propedeutica vocale aperto a bambini dai 4 ai 6 anni e "Teen Voice", coro che prosegue il percorso vocale dei più grandi ovvero dai 15 ai 20 anni. Una sede, quella storica di via Gioberti, che ci accoglie nella struttura del ex Seminario Vescovile ai cui responsabili va il nostro ringraziamento per gli oltre cinquanta anni di ospitalità, una sede, si diceva, praticamente aperta tutti i giorni per le prove dei vari gruppi, per le sedute di tecnica vocale ecc. In sintesi, un grande impegno per coristi e consiglio direttivo, il quale da queste pagine de "L’Azione" intende ringraziare tutti: coristi, familiari/genitori, insegnanti, collaboratori e soci sostenitori. Un ringraziamento particolare a chi, non avendo il tempo o le qualità vocali richieste, collabora sostenendo economicamente tutte queste attività: prima fra tutti la Fondazione Cassa di Risparmio, l’azienda “Airforce” di Urbano Urbani, preziosa sostenitrice dei costi per la realizzazione del Concerto di Natale e spesso al fianco in altre attività nel corso dell’anno. L’associazione Gruppo Corale Santa Cecilia, nonostante gli anni, si sente più giovane e forte che mai, i bambini che settimanalmente frequentano la nostra sede con la loro presenza vivace e soprattutto con i loro sorprendenti risultati, ci dicono che la strada intrapresa dai vari consigli direttivi è quella giusta, come anche, nell’ambito del Santa Cecilia, l’avvicendamento alla direzione del Maestro Paolo Devito, fabrianese doc, il quale ha preso in mano la consistente eredità dell’amico e Maestro Marcello Marini, direttore per oltre sedici anni della Corale, tutto ciò è segno di volontà nel continuare questa bella ed emozionante avventura nata nei primi anni cinquanta. In vista di importanti impegni che il Coro sta definendo in questi giorni, ma anche per il piacere di allargare e condividere con più cittadini la nostra attività, come da diversi anni a questa parte, effettueremo delle audizioni che si svolgeranno nei giorni martedì 10 e venerdì 13 febbraio dalle ore 19 alle 20. Requisiti richiesti: voce intonata, disponibilità e tanta voglia di stare insieme! Per parteciparvi o per informazioni, basterà scrivere all’indirizzo mail: info@ gruppocoralesantacecilia.it oppure telefonare al numero: 370 3060621. Il Maestro Paolo Devito ed i coristi vi aspettano per condividere questa straordinaria avventura... E tu che aspetti? 04/02/15 10.33 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 9 >FABRIANO< Tra diplomi e borse Workshop in... 3D Cerimonia all'Istituto Merloni con il supporto dell'Avis al Morea di SAVERIO SPADAVECCHIA S tudenti protagonisti all’Istituto fabrianese “MerloniMiliani” sabato scorso, con la consegna dei diplomi avvenuta nella mattina di sabato. All’interno dell’aula magna dell’Istituto erano circa 80 gli studenti presenti per ritirare i diplomi previsti dal piano formativo dell’Istituto e quelli (post diploma) di tecnico superiore per l’approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti. Preparare gli studenti per competere sul lavoro con particolare attenzione alla qualità cultura tecnica: questa la vocazione degli istituti professionali. Istruzione tecnica come perno della nuova generazione italiana secondo il dirigente scolastico Giancarlo Marcelli, che ha ribadito con forza Carnevale ad Albacina Domenica 8 febbraio con inizio alle ore 16 avrà luogo presso le sale comunali di Albacina il Carnevale dei bambini, organizzato dal gruppo Csi Albacina, con animazione, giochi, dolci vari, musica del dj Ric, il cui ricavato sarà utilizzato per iniziative ricreative per bambini. Mangiare bene con l'Fnp Cisl Il coordinamento donne della Fnp Cisl di Fabriano organizza un incontro per il 10 febbraio alle ore 15.30 presso la sede distaccata Cisl in via de Gasperi, 40 con la dietista dell'ospedale di Fabriano dr.sa Valentina Marinelli per discutere sull'argomento: “Mangiare bene per vivere meglio”. l’importanza di una scuola capace di offrire prospettive concrete ai giovani studenti. Istituti tecnici fondamentali, nell’analisi del dirigente scolastico, autentica e concreta occasione di formazione specializzata secondo il dirigente dell’Istituto “Merloni-Miliani”, che però deve sempre essere accompagnata dalla scrupolosa conoscenza di almeno una lingua straniera. Dello stesso avviso anche il professore dell’Università di Camerino Renato De Leone, che ha illustrato ai ragazzi presenti le possibilità offerte dalle nuove tecnologie analizzate secondo gli obbiettivi espressi dalla strategia di crescita “Europa 2020”. Una crescita possibile solo attraverso l’istruzione secondo il professor De Leone. A margine delle celebrazioni per la consegna dei diplomi è stata anche Sabato 7 febbraio, presso l'aula magna dell'Iis MoreaVivarelli sede “Morea” di Fabriano si svolgerà un workshop di modellazione e stampa in 3d in collaborazione con l’ingegnere Santini e con altri professionisti del hardware e del software open-source. Design partner di questa iniziativa è Franco Fiorani. Questo genere di iniziative rientra a pieno titolo nell'offerta formativa dell'Istituto fabrianese. consegnata dal presidente dell’Avis Sebastiano Paglialunga una borsa di studio destinata a Vincenzo La Corte. La consegna dei diplomi all'Iis "Merloni-Miliani" sabato 31 gennaio, alla presenza del dirigente scolastico Giancarlo Marcelli Direttore solista alla Sinfonica Anche in questa Stagione Sinfonica, sabato 7 febbraio alle 21 al Teatro Gentile, ci sarà l'opportunità di vedere all'opera la figura del direttore-solista. A cimentarsi nella duplice ed impegnativa veste sarà Alessio Allegrini, primo Corno Solista dell'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, della Lucerne Festival Orchestra e dell'Orchestra Mozart fondata da Claudio Abbado. Un tale profilo artisticoprofessionale supporta la scelta della Filarmonica Marchigiana di affidarsi ad Alessio Allegrini per un concerto dal mitizzante titolo “Wonder Horn” (corno meraviglioso). Il programma, evidentemente ancorato al mondo austro-tedesco, inizia con l'“Idillio di Sigfrido”, brano che Richard Wagner compose nel 1870 come regalo di compleanno per la moglie Cosima Liszt ed a seguito della nascita del loro terzogenito Siegfried. Lavoro eminentemente elegiaco ed autocelebrativo di un contesto familiare ed affettivo che si era ormai consolidato dopo anni di travagli ed instabilità, esso si dipana attraverso un delicato percorso sinfonico che trasuda di consolante e gioiosa serenità, affermata da una compiaciuta reiterazione melodica. Il concerto n.1 per corno di Richard Strauss (1883), in cui per l'appunto Allegrini dirige e fa il solista, si presenta in un unica campata all'interno della quale si distinguono comunque tre momenti agogicamente differenziati riconducibili alle tradizionali successioni dei vari movimenti. Dal punto di vista formale, nonostante la mancanza di soluzioni di continuità, si tratta di un lavoro sostanzialmente debitore della tradizione classica ma con una innovativa trasformazione tematica che segna tutto il percorso sinfonico e sfrutta le più corpose e sorprendenti risorse timbriche dello strumento. Con un salto di vari decenni a ritroso, la seconda parte del programma prevede la quarta sinfonia op.60 (1806) di Beethoven. Lo quantità degli studi musicologici sulle sinfonie beethoveniane è talmente corposo da poter inibire qualsiasi tentativo di dire o aggiungere valutazioni che illuminino aspetti nuovi. È utile, comunque, andare a scovare cosa i musicisti del tempo pronunciavano pubblicamente sulle sue opere. ha auspicato che “questo Circolo, come gli altri della città, sia un sano luogo di aggregazione e fucina di iniziative sociali e culturali”. Ad impartire la benedizione è stato d on Alfredo Zuccatosta. Il Circolo è Il taglio del nastro con il sindaco Sagramola e don Alfredo Zuccatosta Schumann definì la quarta “una slanciata fanciulla greca tra due giganti nordici” (la terza e la quinta), riuscendo a cogliere mirabilmente il carattere agile e la scrittura leggera rispetto ai due lavori limitrofi. Ma il rapporto con la contemporaneità non era affatto semplice; il collega Carlo Maria von Weber giunse ad descrivere ambiguamente la quarta così: “All’inizio un movimento lento, pieno di idee spezzate, dove nessuna è in rapporto con le altre! Ogni quarto d’ora, tre o quattro note! Poi un rullo di timpani, e misteriose frasi delle viole, il tutto ornato da una folla di pause e di silenzi […]. Beethoven in questa Sinfonia ha voluto sottrarsi a ogni regola, anche perché la regola incatena soltanto il genio”. Il Caffè Alzheimer in maschera Il nostro calendario è ricco di appuntamenti, questa volta cappellini e trombette, per questa antica e festosa tradizione. Con l’Associazione AttivaMente, presso il caffè Alzheimer via Brodolini, 73 Fabriano ci incontriamo il giorno lunedì 9 febbraio dalle ore 16.30 per condividere “gocce di gioia” e fare un po’ di festa con gli ospiti, noi familiari, amici e parenti. Castagnole e dolcetti sono i benvenuti! Insieme, con gioia e allegria, per trovare un po’ di ”sollievo“. Vi aspettiamo! In caso di maltempo possiamo rinviare la festicciola ed incontrarci, o sabato 14 febbraio, o lunedì 16 febbraio sempre alle ore 16.30 presso Caffè Alzheimer Fabriano. Contattare Cinzia Cimarra 366 1359544. Emilio Procaccini Un nuovo circolo ricreativo A Fabriano ha aperto i battenti un nuovo circolo ricreativo. Si tratta del Circolo Fenalc “Tiro a volo”, inaugurato sabato 31 gennaio in via Nenni, nei locali adiacenti il Centro per l’Impiego. Nato per impulso di un comitato, ha come presidente Pietro Mondati e come vice presidente Giampiero Guerci. Il taglio del nastro è stato effettuato dal sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, il quale 09 fabriano.indd 2 composto da un bar, una sala con due biliardi (stecca e boccette), tavoli per il gioco delle carte, biliardino e ping-pong. 04/02/15 10.35 10 >FABRIANO< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Ecco ArtisticaMente Giovane scommessa Il negozio del saper del fare con prodotti fatti a mano a... tavola! I l negozio che non c’era. Da un’idea progetto della Fondazione Aristide Merloni per la valorizzazione dei beni artigianali prodotti nel nostro territorio, arriva in città anche “ArtisticaMente”, il negozio dove sarà possibile trovare e acquistare oggetti fatti rigorosamente a mano. Francesco Merloni sostiene da sempre la necessità di uno spazio dove mostrare il “nostro” saper fare. Prima di tutto ai giovani che possono essere attratti e quindi spinti ad emulare esperienze creative, ma anche per chi sa cogliere la bellezza della creatività che diventa forma, sostanza. Uno spazio fisico nel centro di Fabriano, un momento di condivisione, di incontro, di scambio. L’iniziativa è gestita dalla cooperativa “Fabriano Creativa” che intende raccogliere ed esporre i prodotti di tutti coloro in grado di creare con le mani: giocattoli in legno, gioielli di carta, incisioni, cornici, oggetti in ceramica, specchi, quadri, tutto rigorosamente realizzato a mano. Oltre alla vendita al dettaglio, l’intento della cooperativa è anche quello commercializzare i prodotti in tutto il mondo grazie ad una piattaforma di e-commerce e ai rapporti con il network delle città creative Unesco. Con la collaborazione di Cna e Confartigianato, “ArtisticaMente” intende ospitare tutti coloro che hanno fatto del saper fare la loro carta vincente. Inaugurazione prevista per sabato 14 febbraio alle ore 11.30 presso gli spazi di largo Bartolo da Sassoferrato. Sarà bello condividere tutti insieme e con la città “ArtisticaMente” il negozio che non c’era. L'incendio al Movieland ripreso direttamente dal nostro fotografico Cico La sede di "ArtisticaMente" in Largo Bartolo da Sassoferrato Al Movieland nessuna inagibilità Un principio di incendio è scoppiato lunedì 2 febbraio nel cinema multisala Movieland del centro commerciale “Il Gentile”, con un’uscita di fumo abbastanza consistente tanto da impaurire coloro che transitavano nella zona. Le fiamme si sono sviluppate in una stanza adiacente al locale della proiezione intorno alle 11 di mattina. In quel momento in tre delle quattro sale del cinema erano presenti gli allievi di un istituto scolastico, che però stavano già uscendo dai locali e non si sono accorti di nulla, a quanto pare. La struttura dove si stava proiettando un film sull’Olocausto è stata messa immediatamente in sicurezza. I ragazzi, di età compresa fra 14 e 18 anni, non hanno corso pericoli perché il personale della multisala ha provveduto ad accelerare l’uscita poco prima che il fumo, sprigionatosi per l’incendio della carta che serve per stampare i biglietti di ingresso al cinema, invadesse le quattro sale cinematografiche. Sul posto una squadra dei Vigili del Fuoco di Fabriano, con tre mezzi, ha messo in sicurezza la struttura. La struttura non è stata dichiarata inagibile e una volta ripristinati i proiettori, si riprenderà la programmazione: si pensa già in questo fine settimana. BREVI DA FABRIANO ~ TOLTO SEGNALATORE DI VELOCITÀ Viale XIII Luglio, mattino, 30 gennaio. Il vento piega il palo che sostiene il segnalatore di velocità dei veicoli in transito cosicché i Carabinieri, notando che potrebbe finire sull’asfalto, chiamano i VdF. I vigili girano il palo verso la scarpata, poi gli operai comunali provvedono a toglierlo. ~ CHIUSA PER ORE: È PRECAUZIONE Genga, S. P. da S. Vittore verso Sassoferrato-Arcevia, 30 gennaio. Viene chiuso al traffico veicolare il tratto stradale a causa del vento e la pioggia-neve che potevano facilitare la caduta di massi e rami sull’asfalto. Ventiquattr'ore dopo, la strada veniva riaperta. ~ VENTO CONTRO L’ELETTRICITÀ Marischio, 30 gennaio. Il vento a raffiche provoca sbalzi di corrente elettrica, quindi black out e disturbi nelle linee telefoniche, ed in altre apparecchiature elettriche ed elettroniche. La ristorazione in Italia e a Fabriano è ancora uno dei punti di ancoraggio della nostra cultura. Quasi un’isola felice nonostante le molte difficoltà della crisi, perché il ritrovarsi all’interno di un ristorante o di una pizzeria resta ancora parte integrante della “normalità” cittadina. Una normalità che però deve fare i conti con le difficoltà lavorative ed imprenditoriali nel voler tentare un’avventura imprenditoriale. Perché per aprire un ristorante, soprattutto oggi e soprattutto a Fabriano, è necessario avere sempre chiaro in testa che l’attività della ristorazione è difficile e richiede sforzi e volontà. Quindi ecco perché oggi, a Fabriano, e soprattutto ad appena 23 anni è un atto di rivoluzionario. Rivoluzionario perché trasformarsi in giovane imprenditore è sempre un atto di coraggio, soprattutto quando in ballo c’è la realizzazione del sogno di una vita. Da “La Vecchia cartiera”, passando per il “Pulcinella” di Senigallia ed il “Piacere della carne” di Fabriano: questo il viaggio compiuto da Manuel Marani (nella foto) prima di inaugurare lo scorso 29 gennaio “La locanda del collegio”. Un percorso, quello del giovane cuoco e gestore della “Locanda del collegio”, partito dalla grande passione per la cucina e dall’impegno presso lo storico istituto alberghiero di Senigallia “Panzini”. Un ristorante di circa 40 coperti incastrato all’interno delle storiche mura del Collegio Gentile, che punterà per larghissima parti sui prodotti del nostro territorio. Una filosofia ben precisa e di alta qualità, per non perdere il legame con il territorio d’origine, arricchendolo con una minima parte di prodotti non appartenenti alla tradizione culinaria marchigiana. Saverio Spadavecchia Scacchi per bambini Presso la Biblioteca Multimediale di Fabriano mercoledì 11 febbraio alle ore 17 ci sarà la presentazione del corso di scacchi per bambini tenuto dal Maestro Massimiliano Fico in collaborazione con il Circolo Scacchistico “Fabriano Scacchi”. Il gioco degli scacchi è considerato una vera e propria “palestra cognitiva“, benché non sia l’unico beneficio. Il gioco degli scacchi, infatti, utilizza un linguaggio non verbale, attraverso il quale ogni giocatore comunica all’avversario la propria strategia di gioco, il modo di utilizzare i propri pezzi, le proprie capacità logico-deduttive. Il gioco sistematico, inoltre, contribuisce alla formazione generale del bambino perché ogni partita stimola la messa in moto di automatismi che influiscono sullo sviluppo mentale, sullo sviluppo dell’attenzione e concentrazione e sulla formazione della persona e della coscienza sociale. Il corso tenuto l’anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 100 bambini dai 5 ai 14 anni. Per ulteriori informazioni 340 5018258. Al centro diurno “Un mondo a colori” è stato fatto un bel regalo, in quanto siamo riusciti ad installare l’antenna wifi per la connessione ad Internet. La realizzazione di questo bel risultato è stato possibile grazie alla collaborazione preziosa dei due rappresentanti dei genitori che si sono mobilitati ed adoperati per poter portare a termine il nostro piccolo progetto e all’Associazione Anffas onlus di Fabriano (Associazione di Famiglie di Disabili Intellettivi e/o relazionali) che ha interamente finanziato l’istallazione dell’antenna wifi, immensamente soddisfatta di poter aiutare i suoi ragazzi. Per i ragazzi del Centro la possibilità di connettersi ad internet sarà una grande risorsa e potenzialità che potranno essere utilizzate nelle varie attività e laboratori che svolgono all’interno del Centro con l’aiuto e la guida del personale educativo e che permetteranno di mantenere e potenziare le loro capacità cognitive e le loro autonomie. Un mondo a colori in wifi 10 fabriano.indd 2 04/02/15 10.39 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 >FABRIANO< 11 Da storico giornalaio a... edicola digitale L di ROBERTA STAZI a velocità e la “socialità digitale” che viviamo ha contaminato anche settori come quello della vendita di giornali. Se prima era un piacere avere il tempo di passare in edicola, comprare il giornale e leggerlo con calma, oggi come oggi – con il “tempo di chi non ha più tempo” – chi legge lo fa per scelta, per il gusto di sfogliare le pagine, approfondire e cercare quello che più gli interessa. Perché la notizia sulla carta stampata è un approfondimento, un modo di riflettere: per l’immediatezza, ci sono spesso le versioni web. L’edicolante, il giornalaio, quindi, per mantenersi al passo con i tempi ha dovuto reinventarsi un po’ il proprio lavoro. Così ha fatto Guido La Rovere, che rappresenta uno degli esempi di maggior successo di “edicola 2.0”- chiamiamola così - nella nostra città. L’edicola La Rovere 11 fabriano.indd 2 già negli anni '30 era conosciuta a Fabriano, sebbene situata in un altro luogo rispetto ad oggi. Guido che ne è l’attuale gestore dopo la scomparsa del papà Giulio nel 2006, ha sulle spalle, come dice lui stesso, “il peso della tradizione ereditata dal nonno e dal papà”. Senza perdere di vista quello che gli hanno insegnato i suoi, Guido ha dato un volto nuovo all’edicola: “Nonno e papà – racconta - mi hanno tramandato come essere un bravo commerciante, ovvero essere prima di tutto cortesi, simpatici e disponibili. Ma oggi come oggi occorre anche dare di più, perché chi viene in edicola ha fretta, non guarda, chiede e va via e se una volta l’edicolante era un 'porgitore', oggi se non sei preparato e veloce non capisci neanche cosa desideri il cliente”. In quel “dare di più” di cui parla Guido, c’è il nuovo modo di fare edicola: attraverso i social. “Metto in vetrina – continua Guido - nella nostra pagina Facebook, le riviste particolari, do visibilità a quelle che potrebbero interessare una certa fetta di utenti. Cerco di usare i social per incuriosire, far sapere”. L’uso social di una vetrina digitale non è l’unica innovazione dell’edicola La Rovere. Da sempre, anche per la tradizione di distributori che li ha contraddistinti negli anni passati, l’edicola offre un servizio di ricerca di eventuali L'edicola La Rovere, ieri (a sinistra) ed oggi (sopra) arretrati, di numeri introvabili, di prenotazione. Dov’è l’innovazione in questo? Le prenotazioni arrivano attraverso non solo un “passaggio fisico in edicola”, ma anche e soprattutto attraverso Facebook e whatsapp. E’ una sorta di “edicola in tasca”, a portata di smartphone pc o tablet, perché Guido comunica, costantemente, attraverso i social con tutti: rassicura sulle previsioni meteo, fotografa spaccati di vita dal corso di Fabriano, fa sapere cosa c’è in edicola, cosa si può trovare, crea interesse, risponde subito ai clienti. I suoi post sono un appuntamento fisso per i suoi “seguaci virtuali”. L’edicola La Rovere è un ottimo esempio di come rinnovarsi nel lavoro, unendo la tradizione con l’essere smart e l’innovazione. “Accanto a servizi – continua Guido - come la ricerca di arretrati, prenotazioni (ad esempio ci siamo premuniti prima della richiesta che ci sarebbe stata di Charlie Hebdo), pagamenti di bollette Sisal e biglietti Contram, rivendita di saponi ecologici, ci sono altri servizi innovativi. Uno tra questi è Indabox: siamo punto di ritiro di questo servizio che permette, senza costi aggiuntivi, di ritirare i pacchi del corriere da noi, evitando di “rincorrere” la spedizione se non è in casa al momento della consegna. Uno degli ultimi servizi nati, infine, è l’angolo del souvenir in carta della nostra città”. Tra i progetti futuri, sembra esserci quello di avere uno spazio davanti l’edicola per ritrovare il tempo di godersi quei momenti preziosi fatti di rapporti umani in compagnia di un caffè e di un giornale. 04/02/15 10.44 12 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 La formazione per crescere Calza (Istao): "Proiettarsi al futuro, riformando il mondo della scuola" di PAOLA ROTOLO SPAZIO LAVORO V enerdì 30 gennaio, presso la Biblioteca Multimediale, si è tenuta un’iniziativa di orientamento scolastico promossa dal Liceo Stelluti e dall’Istao (Istituto Adriano Olivetti) di Ancona, una scuola superiore di business non a scopo di lucro, fondata nel 1957 da Giorgio Fuà: un centro che lega il mondo tecnico al manageriale e che vanta la formazione della quasi totalità dei manager marchigiani. Presente Giuliano Calza, direttore dell’Istao, intervenuto sul tema: “Occupazione giovanile, fare impresa, fare cultura”. La conferenza mirava a porre l’attenzione sul nuovo indirizzo Economico-Sociale introdotto dallo Stelluti. Esso rappresenta un’intersezione tra le discipline umanistiche, in particolare diritto, filosofia e scienze umane, nate dalla cultura moderna e contemporanea quali economia, sociologia, antropologia e psicologia, e le discipline di ambito scientifico, quali matematica e statistica. La metodologia didattica che caratterizza i licei economico -sociali è incentrata sulla ricerca-azione degli studenti, chiamati ad affrontare l’apprendimento nei termini dell’indagine, dell’interazione, della metodologia di rilevamento dei dati e della loro interpretazione. Permette inoltre di conoscere le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali, senza tralasciare una proiezione internazionale segnalata nel programma dalla presenza di due lingue straniere. “Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e sta prendendo sempre più campo una cultura di tipo economico. Per questo motivo sostengo con forza questo indirizzo. La cultura prettamente scientifica e ingegneristica non è più sufficiente”, ha detto Calza. Mentre la linea europea si mantiene sul 23% di disoccupazione, in Italia raggiungiamo il 41,8%: in altre parole un giovane italiano ha quasi due volte più difficoltà nel trovare lavoro rispetto ad un suo coetaneo in tutto il resto d’Europa. Dal picco minimo del 2008 ci sono stati segnali di ripresa e per il prossimo futuro sono previsti grandi miglioramenti. Andremo incontro ad un aumento di assunzioni e le professioni scientifiche emergeranno con un aumento del 60%. “Bisogna puntare tutto sulla conoscenza. Solo così potremo renderci più appetibili e interessanti nel mondo del lavoro”, ha spiegato Calza. “Bisogna puntare su tre fattori: una crescita intelligente basata su conoscenza e innovazione; una a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi crescita sostenibile, cioè portata avanti senza sfruttare troppo il nostro pianeta; una crescita inclusiva basata su un’economia che favorisca la coesione sociale e territoriale”. E’ necessario insistere sulla formazione pre-universitaria, mantenendo da una parte gli istituti di formazione tecnico-specifica, come ragionerie e agrarie, dall’altra i poli liceali. Allo stesso modo andrebbero riviste anche le università perché abbiamo troppe facoltà di ingegneria. Secondo Calza basterebbe organizzare i poli universitari in due livelli professionali che garantiscano da una parte competenze scientifiche e dall’altra manageriali. Ha aggiunto Calza: “E’ fondamentale proiettarsi al futuro partendo dal mondo della scuola, che necessiterebbe di essere riformato. Viviamo in un mondo dominato dalla tecnologia, da internet e dai social network. Allora perché non introdurre questi sistemi nelle nostre scuole?”. Francesco Orsolini, dirigente scolastico del Liceo Stelluti, si è fatto portavoce di alcune perplessità: “Come possiamo pensare che non sia necessaria una pre-formazione dell’individuo e della sua coscienza? Ogni materia è un oggetto del conoscere che plasma le modalità di pensiero, gli aspetti etici e logici della persona”. Obiezione a cui Calza ha risposto: “Sì, tutto è utile, ma non tutto è necessario. Il primo cambiamento sta nel cambiare ottica. Bisognerebbe cominciare a focalizzarci di più su cosa ci servirà e gestire la conoscenza con una modalità rivolta al futuro. Abbiamo un baratro davanti, ma dobbiamo prepararci al meglio per poter arrivare dall’altra parte senza cadere”. di Giorgia Rinaldi Eccoci con il secondo appuntamento delle testimonianze delle persone che hanno incontrato il Centro Sviluppo Occupazione (Cso) della nostra Diocesi. Questa settimana c’è l’esperienza di "Ho incontrato gente che mi ha aperto gli occhi..." Adriano: realtà nella quale sto vivendo, a livello occupazionale. Non sono più in grado di fare l’operaio ed anche altri lavori pesanti non riesco più a svolgerli. Perciò, non avendo i mezzi necessari per poter rientrare nel mondo del lavoro, ho deciso di iscrivermi ad un corso e devo inventarmi anch’io un lavoro. In questi giorni sono capitate delle cose abbastanza carine: io lavoro la pelle ed ho pensato di fare un oggetto che non ho mai visto in giro. Bisogna “buttarsi” perchè il lavoro devi pure inventartelo tu stesso, poi se va sarò contento, se non interessa a nessuno sono felice lo “Venivo da una storia travagliata, un’esperienza particolare: troppe difficoltà nel mondo del lavoro, continui rifiuti da parte delle aziende perché la legge ’68 non si riesce a farla funzionare. Ho deciso di trasferirmi a Fabriano ed ho incontrato i volontari del Cso. Mi hanno insegnato come fare il curriculum vitae ed il suo valore. Capivo che qualcosa sbagliavo sicuramente anche nel fare il curriculum ed ho notato che in effetti avevo qualche lacuna anche perché purtroppo non riuscivo ad usare il computer. Mi sono reso conto della 12 spazio lavoro.indd 2 stesso: almeno ci ho provato alla fine. Nel frattempo seguo una scuola per imparare ad usare il computer e mi sono iscritto a molti altri corsi di formazione. Lavoro per migliorarmi, perché fino ad ora un pochino di ignoranza purtroppo c’era. Però meglio tardi che mai! La fortuna è aver incontrato loro del Cso: se non ci fossero stati questi volontari, nessuno mi avrebbe aperto gli occhi per bene e a quest’ora non so dove sarei finito”. Il Cso è aperto in via Gioberti, 15 a Fabriano, il lunedì dalle 18.30 alle 20 e vi aspetta con i suoi volontari! Per informazioni e contatti: cell. 3290390514, email: [email protected]. ~ AVVISO PUBBLICO: INTERVENTI A SUPPORTO DEL REINSERIMENTO DI DISOCCUPATI OVER 30 ATTRAVERSO L’ATTIVAZIONE DI TIROCINI FORMATIVI La Regione Marche ha approvato l’Avviso Pubblico “Interventi a supporto del re-inserimento di disoccupati over 30 attraverso l’attivazione di tirocini formativi”. L’obiettivo dell’intervento è quello sostenere il re-inserimento nel mercato del lavoro di n. 472 soggetti disoccupati, attraverso l’attivazione di tirocini formativi. Il numero dei tirocini è ripartito su base provinciale: alla Provincia di Ancona sono stati assegnati n. 104 tirocini. Requisiti di partecipazione: aver compiuto 30 anni di età; essere residenti nella Regione Marche da almeno un anno; essere disoccupati da almeno 12 mesi, ai sensi del D.lgs. 297/02 e ss.mm; non godere di nessun tipo di ammortizzatore sociale o che lo percepiscano per un periodo residuo non superiore a due mesi; non risultare titolare di impresa, anche se inattiva; avere un’anzianità lavorativa di almeno 2 anni (intendendo per anno lavorativo quello in cui il richiedente abbia avuto un contratto di lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo per un periodo complessivamente superiore a 6 mesi) per i soggetti di età inferiore a 40 anni e di almeno 5 anni per coloro che hanno età pari o superiore a 40 anni; avere una certificazione dell’ Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), riferita all’anno 2013, del proprio nucleo familiare, non superiore a euro 12.000,00, ovvero “attualizzato” con le modalità di abbattimento indicate nel bando; non aver beneficiato di un tirocinio di reinserimento lavorativo legato all’avviso pubblico per interventi a supporto del re-inserimento di disoccupati over 45. I soggetti ospitanti potranno essere imprese e studi professionali con i quali gli interessati risulteranno non avere rapporto di parentela. L’intervento prevede l’attribuzione, da parte della Regione Marche, di una indennità di partecipazione pari a euro 650,00 mensili al soggetto disoccupato connessa alla sua partecipazione ad un tirocinio, della durata di sei mesi e per un impegno settimanale minimo di 25 ore, che verrà erogata direttamente dall’INPS. Saranno i Centri per l’impiego competenti per territorio ad erogare ai destinatari e al sistema imprenditoriale e produttivo regionale i servizi finalizzati alla realizzazione delle previste attività. La domanda di partecipazione potrà essere presentata a partire dal giorno 15/02/2015 e fino alla data del 20/4/2015, salvo esaurimento dei fondi previsti (l’intervento adotta una “modalità a sportello” e di conseguenza le domande di partecipazione degli interessati saranno esaminate da ognuno dei Centri per l’Impiego competenti in ordine di presentazione.). Bando e modulistica sono scaricabili dal sito www.europa. marche.it. Per ulteriori informazioni rivolgersi al responsabile del procedimento: Dott. Antonio Secchi - tel. 071.8063789 - fax 071.8063220. ~ OFFERTE DI LAVORO STAGIONE ESTIVA 2015: ADDETTI ALL'INTRATTENIMENTO E ALLA RISTORAZIONE Project 79 S.r.l. e Cafè Teatro S.r.l., aziende leader nel settore turistico dal 1979, assumono per la stagione primavera/estate 2015, addetti alla ristorazione e all’intrattenimento internazionale. I candidati ideali sono positivi, attivi, determinati e desiderosi di intraprendere un percorso di crescita. Requisiti fondamentali (eccezione fatta per i ruoli di pizzaiolo e cuoco): ottimo livello di conoscenza delle lingue inglese e/o tedesco (astenersi in caso contrario); maggiore età; esperienze, passioni, formazione inerenti le professionalità richieste; resistenza allo stress; doti relazionali, flessibilità e attitudine al team building. Ruoli ricercati: camerieri/e; baristi/e caffetteria; addetti alla gelateria; pizzaioli; cuochi; animatrici e responsabili animatrici baby, mini e junior club; istruttori sport quali vela, windsurf, canoa, nuoto, tennis, tiro con l'arco, arti marziali, attività aerobiche/fitness (no body building); tecnici suono; tecnici luce; scenografi; ballerini professionisti. Si offre contratto con retribuzione mensile, più vitto e alloggio. Sede di lavoro: campeggi, villaggi e resort 4 stelle con clientela internazionale siti nella regione Veneto. Per candidarsi inviare il proprio curriculum vitae (con foto recente e non modificata, specificando la propria disponibilità lavorativa esatta (dalla data … alla data …) e riportando l’autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente): all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure on line nella sezione “Lavora con noi” dei sit www.art-show. it e www.cafeteatrosrl.it. Per maggiori info.: HR dept. - Ufficio Risorse Umane – Segreteria, Via Maria Gaetana Agnesi, n° 45/47 - 37014 Castelnuovo del Garda (VR), Tel.: 045/6450738, e-mail: [email protected] - [email protected], Skype: art. and.show - www.art-show.it - www.cafeteatrosrl.it. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet. marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/ cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. 04/02/15 11.31 13 >EVENTI< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 L'esordio della Puccini Con Marchioni al teatro in "La gatta sul tetto che scotta" di FERRUCCIO COCCO N uovo appuntamento al Gentile domenica 8 febbraio (ore 17). Stavolta con un classico del Novecento del drammaturgo statunitense Tennessee Williams, “La gatta sul tetto che scotta”, un testo scritto nel 1954 che gli valse il Premio Pulitzer. Tra i protagonisti in scena, troviamo Vinicio Marchioni e Vittoria Puccini (quest’ultima all’atteso esordio teatrale). E’ la storia di una donna, Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie. Di bassa estrazione sociale, Maggie “la gatta” teme di dover lasciare la casa ed il marito, se non riesce a dare alla famiglia di lui un erede. Tra giochi passionali e abili caratterizzazioni, affiorano sensualità cariche di sottintesi e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale della purezza dei sentimenti si contrappone la dura realtà di un mondo familiare e sociale pieno di ipocrisie. “La famiglia è ancora il luogo dove Williams fa risuonare le sue parole, il luogo dove, grazie alla sua capacità di narrare i sentimenti dei personaggi, un gruppo di attori possono dare vita ad una coralità di conflitti – presenta lo spettacolo il regista Arturo Cirillo - È difficile trovare in questo autore dei personaggi non risolti, dei per- sonaggi di cui sia difficile trovare una propria emotività, sarà anche perché lui non sembra avere paura del melodrammatico, dell’eccesso, del melò, anzi li usa come parte della nostra vita. Forse proprio perché non ha paura del falso e dell’esagerato, riesce, per contrasto o completamento, a trovare il vero. Pochi scrittori di teatro come lui hanno avuto un rapporto così forte con l’immaginario e non a caso la più grande industria del sogno che è il cinema lo ha coinvolto spesso”. Infatti “La gatta sul tetto che scotta” è poi diventato un celeberrimo film hollywoodiano nel 1958 con Elizabeth Taylor e Paul Newman. “C’è una fortissima carica sensuale che si insinua nel testo – racconta Vittoria Puccini - Abbiamo lavorato molto sul corpo: il rapporto con la fisicità è davvero esplicito, non viene celato, soprattutto Maggie utilizza la sua sensualità perché è consapevole che può essere anche un’arma da utilizzare nel rapporto con gli altri”. Informazioni e biglietti: 0732 3644, 709223, 709319 e 071 2072439. Vendita on-line: www.vivaticket.it. Il gran finale della Fiera degli Sposi al Gentile Si conclude con gran successo e con ottima presenza di pubblico la seconda edizione della Fiera degli Sposi presso il Centro Commerciale “Il Gentile”. Un’edizione che si è distinta dalla precedente raddoppiando il numero degli espositori, ben 23 le aziende partecipanti che grazie al filo "Wedding" si sono presentate nel centro commerciale in un percorso dedicato ai futuri sposi. Quattro giornate davvero intense a cui hanno partecipato tantissime realtà del territorio fabrianese, ma che ha visto la presenza anche di aziende della Vallesina e della vicina Umbria. A concludere la Fiera un evento d'eccezione svoltosi al piano superiore domenica 25 gennaio. Una sfilata dedicata agli sposi e non solo, tra i tanti applausi sono state presentate anche le nuove collezioni cerimonia dell'Atelier Sguardi, le collezioni sposi e spose anticipate dall'uscita dei bambini che si sono destreggiati in passerella con abiti da paggetti. A spezzare il filo wedding una sorpresa piccante con una breve uscita di intimo e la presentazione della nuova collezione delle Luxury Bag di Gio Bastian. Ospite dell'evento la splendida Elena Morali che ha incantato il pubblico con l'abito da sposa in due uscite di grande scalpore, reduce dal successo delle reti Mediaset nel programma Colorado. Al termine della sfilata, la bellissima madrina ha estratto la cartolina grazie al quale una fortunata ragazza si è aggiudicata per le sue nozze un abito del valore di 2.000 euro messo in palio dall’Atelier Sguardi. Professionale la conduzione di Lara Gentilucci e l’organizzazione dell’Agenzia Astralfashion by Astralmusic con il coordinamento di Valentina Papi, soddisfazione da parte di tutte le aziende partecipanti e del direttore del centro commerciale, dott. Stefano Latini, per l’ottima riuscita della manifestazione. Due immagini della Fiera degli Sposi al Centro Commerciale di Fabriano Dama, che grande passione: si gioca al Circolo del Borgo Sono molti i fabrianesi che ogni giorno si ritrovano presso il Circolo “Alla Porta del Borgo”, per dedicarsi al gioco della dama. Il presidente Rolando Codoni delegato provinciale della Federazione Italiana Dama, ha organizzato domenica 18 gennaio una gara, con punteggio Elo di Campionato Provinciale Dama Italiana. Hanno partecipato 24 giocatori provenienti da quattro provincie: Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro – Urbino, guidati dal maestro Marcello Ragonesi di Fossombrone, arbitro della gara. Il torneo diviso in tre categorie ha premiato nella sezione con un elevato punteggio Elo: al primo posto, Paolo Ruggeri di Fabriano, secondo, Raffaele Damiani di Macerata e terzo Bruno Gentilucci di Pesaro. Nella sezione con minore punteggio Elo: al primo posto, Mario Marinelli di Ascoli Piceno, secondo Elia Fattorini di Fano e terzo Claudio Gentili di Fabriano. Nella sezione under 16 hanno partecipato otto giovani tutti provenienti dalla scuola di Camerino. Si è classificato al primo posto, Michele Cavallaro, secondo Francesco Chiucchi e terzo Alessandro Cavallaro. Per la pausa pranzo un momento conviviale presso la Trattoria Marchegiana di Romualdo Bartolini. Il Comitato organizzatore desidera ringraziare i sponsor: Supermercato Conad e il Circolo “Alla Porta del Borgo” che con il loro contributo hanno permesso il buon esito del torneo. Il presidente Rolando Codoni ringrazia pubblicamente tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del torneo e invita tutti gli appassionati, sia adulti e giovani, di questo antico e nobile gioco a partecipare nella sede presso il Circolo “Alla Porta del Borgo”. Sandro Tiberi 13 eventi.indd 2 Avulss: corso per volontari Il prossimo lunedì 9 febbraio avrà inizio il XVII Corso per la formazione di volontari socio-sanitari dell’Avulss. Le lezioni saranno tenute, da validi docenti, presso la sala “Dalmazio Pilati” della Biblioteca comunale. E’ questa un'importante occasione per fare un volontariato qualificato nella città e rivolto a tutti i concittadini che si trovano in situazioni di difficoltà. Viene richiesto un momento del proprio tempo, un minimo impegno che è però di fondamentale importanza per il nostro prossimo. Per informazioni ed iscrizioni, rivolgersi presso la sede Avulss di Piazza Manin, 11 a Fabriano (di fianco alla chiesa di S. Biagio), tel. 0732 22263, orario d’ufficio dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12. Da Fabriano a Gubbio attraverso il Cucco Da Fabriano a Gubbio in mountain bike? Si può fare! Aleste Adeventour, brand sportivo di Aleste Tour, che da anni promuove il territorio appenninico ad amanti della natura e dell’escursionismo a piedi o in bicicletta, organizza per domanica 1 marzo la prima edizione della Fabriano-Gubbio in MTB. Si tratta di una cicloturistica mai realizzata prima, assolutamente non competitiva, aperta a tutti, detta anche “traversata”, che si snoda tra le Marche e l’Umbria attraversando il Parco Regionale del Monte Cucco. "La Fabriano-Gubbio è dedicata a tutti i ciclisti desiderosi di pedalare nei meravigliosi sentieri che il territorio umbromarchigiano offre - spiega Stefano Barbacci, titolare di Aleste Tour - lungo un percorso di 56 km che prende il via per l'appunto dal centro storico di Fabriano, e giunge sino a quello di Gubbio. La nostra idea è nata dal desiderio di studiare, mappare e predisporre un percorso che potesse collegare la città della Carta e della Filigrana con quella della Ceramica e dei Ceri, perchè si tratta di due città che sono state per secoli in costante contatto culturale, economico e artistico, svolgendo una importante e positiva influenza sul territorio". Punto di forza dell’iniziativa sarà proprio il carattere non competitivo e l’andamento accompagnato, perché permetteranno a tutti, esperti e meno esperti, sia di cimentarsi con la mountain-bike, che di ammirare le bellezze che il nostro territorio offre. Sarà quindi una giornata di divertimento all’aria aperta, in compagnia di molti appassionati, provenienti anche da varie parti d’Italia. "Il percorso che abbiamo predisposto è percorribile in entrambi i sensi di marcia, e siamo certi che, con il contributo di tutti, questi 56 chilometri possano diventare una classica per gli amanti delle attività all'aria aperta e costituire un'ulteriore attrattiva per il territorio. E' necessario costruire delle occasioni interessanti per attrarre il turismo attivo e alla FabrianoGubbio non manca nulla per diventare un punto di forza. Abbiamo lavorato molto sul progetto e siamo convinti della sua bontà". Significativo l'apporto organizzativo previsto da Aleste Adventour: oltre infatti alla presenza delle guide in mtb, lo staff predisporrà due ristori lungo il percorso, un mezzo tecnico di supporto intercetterà frequentemente il gruppo per fornire assistenza anche meccanica, il supporto dei mezzi e volontari della Protezione Civile di Fabriano e l'assistenza sanitaria della Croce Rossa sezione di Fabriano. Una volta arrivati a Gubbio, infine, i partecipanti avranno la possibilità di fare una doccia calda e di gustare un saporito pranzo presso il ristorante dell’Hotel Sporting, con prodotti rigorosamente fatti in casa e del territorio. Il rientro a Fabriano verrà effettuato con bus Gt, prevedendo ovviamente anche il trasporto delle biciclette. Possibilità per amici e familiari di prenotare il pasto.Gli organizzatori ringraziano sin d'ora la Protezione Civile Fabriano e la Croce Rossa di Fabriano per la preziosa collaborazione. "Cristiani e anarchici": un volume di Lucillo Santoni Sabato 14 febbraio alle 18 presso la Dimora Engles Profili (via Gentile, 13) ci sarà la presentazione del volume “Cristiani e anarchici” di Lucillo Santoni, a cura dell’associazione “Amici dell’Archivio di Stato di Ancona". Dialogherà con l’autore Giordano Cotichelli del Centro Studi Libertari “L. Fabbri” di Jesi. 04/02/15 11.01 14 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 >CULTURA L'Oratorio del Gonfalone di Roma Un "gemellaggio" storico Rapporto stretto tra Oratorio del Gonfalone di Fabriano e di Roma di SANDRO TIBERI N el dicembre scorso, in occasione della mostra “Da Giotto a Gentile”, si è presentato all’Oratorio del Gonfalone, un avvocato di Roma che è rimasto ammirato del notevole patrimonio monumentale che la città di Fabriano offre. Nel dialogo che è nato, con i curatori dell’Oratorio del Gonfalone, ha confidato di essere stato un consigliere del noto Oratorio del Gonfalone di Roma. Appresa la notizia che c’era uno stretto legame con la Confraternita mariana fabrianese che nel 1610 iniziò la costruzione dell’Oratorio di Santa Maria del Gonfalone, la quale si aggregò alla potente Arciconfraternita del Gonfalone di Roma, dove fu acquistata la magnifica tela dell’urbinate Antonio Viviani (1560-1620) e l’oro e l’argento per decorare il meraviglioso soffitto a cassettoni opera di Lèonard Chailleau artista specializzato nella scultura e decorazione del legno, l’avvocato ha chiamato entusiasta il presidente dell’Associazione che cura l’Oratorio del Gonfalone di Roma, dott. Emilio Acerna, che al telefono propose subito un gemellaggio per consolidare un’amicizia che vede legati i due siti da oltre quattrocento anni. Anche il noto fabrianese Francesco Stelluti (1577-1653) fondatore dell’Accademia dei Lincei, professore di matematica, astronomia e di altre materie di carattere scientifico, trasferitosi a Roma in giovane età, è stato uno dei mediatori tra la Confraternita fabrianese e l’Arciconfraternita Romana. L’Oratorio del Gonfalone di Roma è stato edificato poco prima della metà del secolo e fu integralmente compiuto e decorato entro il 1580. Il ciclo di affreschi dedicato alla Passione di Cristo che decora interamente le pareti dell’Oratorio è opera dei principali maestri del Manierismo Romano, sotto la direzione dell’artista parmense Jacopo Bertoja. Il soffitto ligneo intagliato da uno dei più grandi specialisti dell’epoca, Ambrogio Bonazzini è molto interessante, ma non è paragonabile alla bellezza e alla ricchezza delle statue lignee ricoperte in oro e argento dell’Oratorio del Gonfalone di Fabriano. L’Associazione Amici del Gonfalone di Roma, costituita nel 1996 si propone principalmente di sostene- re e promuovere l’attività musicale e alla costante riqualificazione della programmazione concertistica, in grado di renderla una preziosa opportunità ed una tappa gradita per i maggiori artisti ed esecutori italiani e stranieri. L’Oratorio del Gonfalone si può visitare dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16: costo del biglietto 8 euro. Il presidente Acerna ha manifestato la volontà di visitare la città di Fabriano e l’Oratorio del Gonfalone dove è interessato per una collaborazione con eventi e gemellaggi culturali. Il ritmo poetico tra parola e suono Geografia di una città dell'esanatogliese Fabio Strinati vista da un architetto Fabio Strinati ha dato alle stampe la raccolta poetica Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo (Edizioni il Foglio 2014). Questi versi sono accompagnati da un’introduzione di Cinzia Demi, che scrive appropriatamente: “Siamo di fronte ad un tentativo semi-avanguardistico, sia linguistico che di contenuto, di provare a far rivivere un’emozione poetica attraverso una musica pensata per una sinfonia quasi wagneriana…”. Il giovane autore nativo di San Severino Marche (ma vive ad Esanatoglia) ha una passione per il pianoforte ed è allievo di Fabrizio Ottaviucci. In effetti nel verso si nota questo accordo musicale, questa eco che sibila tra la parola e il suono, nel ritmo alto mantenuto in ogni poesia: “Il sonno / è un / disguido disteso / sospinto dall’ingordo / raggio dell’esistenza / dove si asserpano archibugi / pacifiche danze…”. C’è una ricerca formale, un dettaglio del particolare che riconducono allo scrigno, all’estrarre, al mettere da parte. Strinati, a leggere i titoli dei testi, prende a pretesto qualunque cosa per disegnare il suo percorso di gesti, di ferialità tra il bene e il male comune. Entrano a far parte 14 cultura.indd 2 dello spartito una cipolla, una chitarra, un’intossicazione, un mattino d’agosto. Da queste occasioni la partitura attraversa l’esistente e si accende della e nella materia poetica. Viene annotato da Demi che c’è sempre un riferimento alla morte che ricorda Vittorio Sereni, ma del resto il poeta fa i conti con i temi totali come fossero talismani (come non pensare ad Ungaretti?). La poesia ha un posto indispensabile nella vicenda umana che svela se stessa, direbbe Yves Bonnefoy, in un esercizio di democrazia che consente di non mentire, di amare, di appassionarsi, di riversare sull’esistenza un clamore e uno stupore. Niente è scontato per Strinati, anche ciò che può sembrare inutile. Tra i versi più riusciti citiamo, a proposito di morte: “Cosa mai potrà esserci lassù / se non un aprile empireo / al quarzo la bruma ombra / infuria la penombra / attenta al sotterfugio / s’avvampa il giorno / come la notte strappa la rosa?”. Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo è un libro esordiale ma già maturo. Si vede che Strinati non improvvisa, che è un attento e colto lettore di poesia. Medita e si fa artigiano della parola in una cifra stilistica personale e sicura. a.m. “Geografia di una città. Origine ed evoluzione storica dei due castelli e delle mura di Fabriano”. Questo il titolo dell’opera dell’architetto Alessandro Carancini arrivata nei giorni scorsi nelle librerie. Una vista d’insieme che, con numerose testimonianze fotografiche, narra l’evoluzione del cuore storico della città della carta; un lavoro puntuale ed appassionato che nasce da anni di osservazioni ed indagini, curato dal figlio Andrea e sollecitato dai molti fabrianesi che negli anni hanno accompagnato il noto professionista nel suo operato. Un tour virtuale attraverso le piazze, vie, vicoli, quindi nel territorio, che, con gli occhi dell’urbanista, aiuta a “leggere e capire i rari segni lasciati dalla città antica e i concomitanti avvenimenti storici” in un susseguirsi di testimonianze, interventi di recupero, abitazioni duecentesche, mura e torri medievali inglobate in antichi edifici. Davvero interessante la ricostruzione paziente e particolareggiata dei due castrum che diedero origine alla città (Castelvecchio e Poggio), nonché l’attento studio sullo stato della cinta muraria chiavellesca; degne di nota le immagini, alcune inedite, come quelle del territorio: Santa Maria d’Appennino, Romitella presso Campottone, eremo di Valdisasso ... Un punto di vista nuovo e profondo che, come evidenzia Francesco Pirani che ha curato la prefazione, “partendo dall’inquadramento nell’epoca storica dello sviluppo urbanistico di Fabriano, illumina su molti ambiti finora lasciati aperti dalla ricerca, il tutto guardato con gli occhi di chi ama la città”. Un “regalo” ai fabrianesi, dunque a ben vedere, che segue e si ricongiunge idealmente agli studi pubblicati negli anni ’80, come quello sul parco del Giano, già allora promotori e auspici di quella sensibiità troppo spesso mancata, specialmente agli amministratori locali, negli ultimi 50-100 anni. Amministratori che non di rado hanno operato, come ricorda l’autore, senza il dovuto rispetto per “l’eredità del paesaggio e dei monumenti che costituiscono la trama e il valore della nostra città”. Un messaggio, in ultima analisi, da lasciare ai fabrianesi di oggi e di domani, senza improbabili “ritorni al passato”, ma con la convinzione che: Fabriano è e rimane “una città, costruita e modellata nel Medioevo” e nonostante tutto, esiste e resiste, attraverso coloro, come l’architetto Carancini, che si spendono per valorizzarla e farla apprezzare. 04/02/15 11.01 15 L'Azione 7 febbraio 2015 AnteprimA La rivoluzione del Papa Zig zaG Jorge Bergoglio e una chiesa povera come Francesco d'Assisi Eco e i misteri giornalistici dell'Italia ClessidrA Buttafuoco e i cinque funerali Mondo artE Una tavola del primo '400 Grillo parlantE I bambini devono sorridere ArchiviO AnteprimA Alessandro Moscè F abio Zavattaro, con Stile Bergoglio effetto Francesco (San Paolo 2014) ha dato alle stampe un libro di grande impatto a partire dal titolo. Il giornalista, oggi inviato speciale del Tg1, ha iniziato la sua attività al quotidiano “Avvenire”. Come inviato, dal 1983, ha seguito i viaggi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI in Italia e all’estero. È autore di libri per lo più dedicati a Karol Wojtyla. La rivoluzione di Francesco nasce dal gesto di grande umiltà che Benedetto XVI compie con la sua rinuncia, ma ha radici profonde, come è noto. Ripercorrendo eventi, ricordando nomi, parole e gesti, questo libro scruta i segreti del successo di un pontificato luminoso e travolgente, nella chiara consapevolezza che dietro l’effetto Francesco siano due le coordinate da rilevare: il rapporto con i pontificati che lo hanno preceduto e il profilo umano e spirituale dell’arcivescovo di Buenos Aires, che il 13 marzo del 2013 è stato chiamato quasi dalla fine del mondo a governare la Chiesa. Francesco ha avuto un effetto dirompente soprattutto sulla gente comune, preparando il terreno, sin dall’esordio, per un profondo cambiamento, con la volontà ferrea di uscire da una situazione di crisi mondiale che ha coinvolto lo stesso Vaticano. La scelta di Papa Francesco è stata quella di fare della sua casa “un’abitazione di vetro”. “Credo che da questa rivoluzione non si possa più tornare indietro. Tutte le rivoluzioni”, ha affermato Zavattaro, “rappresentano un punto di partenza e non un punto di arrivo. Il gesto di Francesco cambierà i rapporti con i fedeli, con le altre confessioni religiose e con le istituzioni vaticane. E’ un processo irreversibile”. Un nome che allude alla povertà e alla carità, quello scelto da Bergoglio, mai utilizzato nella storia dei vescovi di Roma e risultato accattivante anche per chi non crede. La scelta fatta dal Papa ha un significato ben preciso, confermato dall’andamento di questi mesi in cui è emersa la linea adottata: Bergoglio ha voluto prendere le distanze dalla curia romana ed ha avviato un processo di riforma tale da rendere la Chiesa più umana e vicina alle esigenze dei popoli. L’effetto immediato c’è stato: dopo la sua elezione il nome Francesco è divenuto il più popolare tra i neonati italiani e Piazza San Pietro è sempre più gremita, domenica dopo domenica. Quando lo hanno interpellato alle presentazione del libro in giro per l’Italia, Fabio Zavattaro ha ribadito che Papa Francesco sta dicendo alla Chiesa europea di andare tra i poveri e non nei salotti buoni. Pretende una Chiesa che scelga la via dell’umiltà e che sia attenta agli ultimi. Non a caso Francesco, nel giovedì santo dello scorso anno, usò l’immagine del pastore con l’odore delle pecore. Un Papa dirompente, innovativo dunque, che parla Agenda di libri e di mostre un linguaggio spicciolo, efficace, lontano dai protocolli consueti. Non ce lo aspettavamo così rivoluzionario, ma certamente erano maturi i tempi. Il successo sta nello stile e nelle parole, a partire da quel “fratelli e sorelle, buona sera”, esclamato nel giorno dell’incoronazione. Pane al pane vino al vino: basti pensare ad una frase altrettanto celebre, ripetuta più volte: “Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri. Per questo mi chiamo Francesco, come Francesco d’Assisi, uomo di povertà, uomo di pace. L’uomo che ama e custodisce il creato”. Lo stile del Papa è la vera riforma 15 PROSP.indd 2 04/02/15 10.46 16 L'Azione 7 febbraio 2015 a cura di Alessandro Moscè La macchina del fango “E ravamo ancora un giornale senza lettori e dunque, qualsiasi notizia si fosse data, non ci sarebbe stato qualcuno a smentirla. Ma un giornale si misura anche dalla capacità di far fronte alle smentite, specie se è un giornale che mostra di non aver paura di mettere le mani nel marcio”. Esiste una visionarietà anche nell’universo del giornalismo dunque, fino al punto che l’ossessione per la scoperta, per lo scoop, può capovolgere l’epilogo della seconda guerra mondiale e la storia dei giorni d’oggi. E’ quanto succede nell’ultimo romanzo di Umberto Eco, Numero zero (Bompiani 2014), ambientato nella Milano del 1992, che si occupa dei misteri italiani come Gladio, la P2, la morte di Papa Luciani, il tentato Golpe Borghese, il terrorismo rosso. E quindi i servizi deviati, le stragi e i molteplici depistaggi. La redazione di un giornale che confeziona numeri ipotetici, parte dalle inchieste imperniate sui favori e tralascia le notizie vere e proprie. L’editore ha bisogno di entrare nell’alta società e nel mondo della finanza, quindi fa ricostruire un cinquantennio di storia e scova un piano a dir poco sconvolgente. Come riportato nella bandella del libro, i fantomatici protagonisti con la penna in mano pensano alla macchina del fango, a rendere bassi servizi per il loro commendatore. Un redattore paranoico si aggira tra le strade e vicoli di una Milano allucinata, in un ambiente sulfureo, artefatto. Il giornalista Braggadocio ritrova la città dove era vissuto da bambino e dove di notte gli sembra ancora di sentire il rumore delle bombe. E’ un ambiente antiquato in cui svetta una torre dei Seicento che non è stata abbattuta e dove si possono vedere rovine Zig zaG Alessandro Moscè Umberto Eco e un giornalismo senza il senso della vergogna stranamente rimaste al loro posto dal 1945. Gli altri giornalisti del gruppo prefigurano complotti e formulano congetture che raggiungono punte di grottesco. Tangentopoli è già scoppiata e Mario Chiesa è stata arrestato, ma l’Italia è artefice da tempo di manovre ben più occulte. Se Mussolini non fosse morto? Se il suo cadavere appeso a testa in giù a Piazzale Loreto fosse stato quello di un sosia? Il duce potrebbe essere scappato in Argentina, essersi travestito da monaco, essere rimasto in Italia ad invecchiare in qualche palazzo apostolico o addirittura in Vaticano. E a Mussolini sarebbe legato il Golpe Borghese, perché l’8 dicembre del 1970, il giorno deciso per il colpo di Stato, Mussolini doveva finalmente tornare a casa. Ma quel giorno stesso morì. “Il golpe rientra perché il suo simbolo carismatico è scomparso, e questa volta per davvero, dopo venticinque anni dalla sua morte presunta”. Questo intrigo milanese nasce dalla necessità di muovere le acque sporche del fondale italiano, di far venire a galla la melma che i giornali non pubblicano perché non esistono le inchieste sullo stile del modello anglosassone. Il punto di fuga di Eco coincide con il punto di arrivo del libro: non si distingue più la realtà dalla fantasia. Tra due giornalisti scocca la passione sulla spinta delle fantomatiche indagini intorno alla corruzione italiana, una volta constatata e resa nota perfino in America: “Amore, non stai considerando che piano piano anche l’Italia sta diventando come i paesi di sogno in cui vuoi esiliarti. Se siamo riusciti prima ad accettare e poi a dimenticare tutte le cose che ci ha raccontato la BBC significa che ci stiamo abituando a perdere il senso della vergogna”. Il romanzo non poteva che terminare con l’omicidio di Braggadocio, che ovviamente resterà impunito. Chi lo ha ucciso? La sua verità era l’unica grande verità da tacere una volta per tutte? ClessidrA Elisabetta Monti Buttafuoco e una donna al tempo del nazismo La grande storia e il destino dell'amore I cinque funerali della signora Göring (Mondadori 2014) è una romanzo ambientato nella storia che conta, ma soprattutto un romanzo d’amore. In un giorno d’inverno del 2012 Pietrangelo Buttafuoco decide di visitare i luoghi che negli anni Trenta sono stati al culmine della risonanza pubblica, tra cui una delle più belle ville d’Europa, cuore di infinite serate mondane dell’aristocrazia tedesca: il Carinhall, la maestosa costruzione fatta erigere da Hermann Göring in memoria della sua prima moglie, la baronessa Carin von Fock. Hermann e Carin si erano conosciuti durante una tempestosa notte svedese 16 PROSP.indd 1 del 1920. La neve che avvolgeva Stoccolma in un manto bianco impediva a Hermann di librarsi in volo. La famiglia von Fock era stata felice di offrire alloggio e ospitalità al giovane aviatore, l’erede del Barone Rosso. Uno sguardo e tra la principessa delle nevi e l’acrobata dei cieli nacque il preludio alla passione. Poco importava che Carin fosse sposata, che fosse già madre. Hermann la portò via con sé, sfidando sul suo biplano la tormenta e lo scandalo. Carin si spense nell’ottobre del 1931, quattro giorni prima del suo quarantunesimo compleanno. Hermann, grasso e morfinomane, l’ombra del giovane che l’a- veva fatta innamorare, non era con lei, impegnato a Berlino per arrivare ai vertici del potere al fianco del mentore Adolf Hitler. Il corpo di Carin non trovò pace: cinque volte le sue spoglie furono sepolte, con una cerimonia solenne sotto le insegne della svastica, o di nascosto, dopo la guerra, per sfuggire alle mani dei vincitori russi o americani. Fino al ritorno in Svezia, per l’ultima sepoltura. Non è la prima volta che Buttafuoco rintraccia la storia nazista e fa i conti con il male assoluto. Ma lo fa da un’angolatura che non intende riesumare o rivisitare fatti e uomini, bensì con lo scopo di cogliere gli aspetti inediti o meno conosciuti stanando i personaggi, la loro indole, la loro vita privata, spesso affettuosa. L’eroe dei cieli e la sua dea sembrano amanti perfetti, devoti l’uno all’altra, assolutamente fedeli e ignari del loro destino che precede la seconda guerra mondiale, nonché delle atrocità che comportò il conflitto. “Ed è così che Carin, sfiorata dalle ali della morte, nell’allegrezza di un’atroce gioia si rifugia tra le braccia di Hermann. I due innamorati, lentamente, si avviano verso la terrazza del caffè, tornano tra i tavoli, levano boccali e intonano un canto con gli avventori felici di proseguire il brindisi”. Durerà poco la felicità dei due, stretti nella morsa delle reciproche malattie e nell’impossibilità di vivere al riparo da tensioni non solo personali. Buttafuoco ha definito la storia d’amore tra Hermann e Carin tragica, dolce e crudele, ammettendo che è sempre difficile parlare degli anni della guerra a mente fredda giudicando le azioni commesse. Sono anni di paura ed esaltazione, capaci di spingere la natura umana ben oltre il confine fra il bene e il male. Ma probabilmente aveva ragione Nietschze: “Tutto ciò che accade in amore accade al di là del bene e del male”. Il romanzo è lirico e solo in parte tocca lo sfondo della barbarie nazista: rimane un candore insolito intorno alle ceneri del disastro. Infine, tra le rovine della Germania sconfitta, il numero due del Terzo Reich, maniaco sentimentale e delirante idealista, si ucciderà con il cianuro poco prima dell’esecuzione della sentenza di morte pronunciata contro il “criminale di guerra”. Carin non c’è più da tempo, ma finalmente potrà riposare, dopo l’ultimo dei cinque funerali, a Stoccolma, racchiusa in un’urna cineraria. I familiari canteranno per lei “Casa dolce casa” dinanzi ad un religioso con un abito nuovo che potrà finalmente concludere la sua spaventosa missione. 04/02/15 10.45 L'Azione 7 febbraio 2015 17 Una tavola di primo '400 N lla nostra Pinacoteca è esposta una tavola dei primi del '400 sulla quale sta tuttora pesando una infelice vicenda critica, che l'ha portata a fregiarsi di una errata ipotesi attributiva. Essa è stata riferita, senza fondamento alcuno, alla mano del cosiddetto Maestro di Fossato, un piccolo artista umbro gravitante nell'orbita stilistica di Ottaviano Nelli da Gubbio, che conosciamo bene per averne ricostruito il percorso nel 1972. In seno alla storiografia locale, la bella tavola ha avuto accostamenti impossibili ad Antonio da Fabriano, ai Sanseverinati e ai Lorenzetti. Molajoli la definì un prodotto fabrianese influenzato da Siena, datandolo correttamente tra la fine del XIV secolo e l'inizio del secolo seguente. Dipinta in origine per la chiesa di San Niccolò, essa risulta in effetti intrisa di moduli che affondano il ricordo sino agli anni ruggenti della scuola fabrianese di metà '300, come suggerisce il gruppo compatto delle pie donne che sostengono la Vergine, schema impostato con grande fedeltà su quello divulgato dal Maestro di Campodonico nella sua famosa Crocifissione. Per il suo caratterizzato modulo espressivo, Giuseppe Vitalini Sacconi aveva pensato ad una contaminazione col pittore camerinese Arcangelo di Cola, ipotesi non priva di suggestione, che si riaggancia all'artista di Camerino e all'opera di Giovanni di Corraduccio da Foligno, suo compagno di viaggio e assai attivo tra Umbria e Marche. Al clima estetico del folignate si ricollega, ad esempio, la composta figura del Cristo, elegante e luminosa. E la medesima lega di stile emerge dalle immagini del Battista e dell'Evangelista, sulla destra del quadro. Ma in esse è un più arcaico senso della forma, con le scanalature delle vesti profonde e simmetriche come fusti di colonne. In sostanza, nella tavola fabrianese si intrecciano diramate esperienze, che sfociano ad una eccentrica Chissà se esistono bambini italiani che hanno passato giocoforza del tempo davanti alla tv quei giorni degli attentati a Parigi. Spero di no. Ma forse sì. Oggi un certo pedagogismo indica alle istituzioni educative come i bambini possano fin da piccoli guardare e ascoltare tutto… così si fanno le ossa per il loro futuro di adulti del 2000. Beh, io invece voglio pensare che, passati il Natale e la Befana, ci sia ancora qualche zio arrivato in ritardo o con qualche appunto da segnarsi per il prossimo compleanno del nipote. E allora ecco dei consigli validi tutto l’anno per districarsi un po’ fra le mille proposte editoriali che affollano gli scaffali della libreria di fiducia o del sito web da cui acquistare ad occhi chiusi. I bambini devono sorridere, sempre. Cominciamo. Tararì tararera, di Emanuela Bussolati, Edizioni Carthusia, è un libro per i più piccoli, dai 3 anni. Un libro strano, sembra. Fatto solo di suoni apparentemente senza senso, e invece comprensibilissimi grazie alle illustrazioni e all’ausilio della voce del lettore adulto. Protagoniste del libro sono delle figure molto simpatiche ottenute con la tecnica dello strappo che possono essere realizzate anche dalle mani dei piccoli fruitori. Hanno nomi strani: Piripù Pa, Piripù Ma, Piripù So e Piripù Be. Con le possibili mille variazioni dell’intonazione della voce, con l’aiuto delle immagini e dei suoni onomatopeici di questa strana lingua, il volume è adatto a tutti i bambini del mondo. Non a caso è stato Premio Andersen 2010 quale miglior libro. Pesi massimi. Storie di sport, razzismi, sfide è 17 PROSP.indd 1 Mondo artE Pittore umbro-marchigiano Crocifissione, Fabriano, Pinacoteca Molajoli Giampiero Donnini In Pinacoteca la singolarità decorativa e ornamentale del Maestro di Fossato combinazione stilistica, dove i mezzi tecnici di una consumata tradizione artigianesca stanno insieme ad esiti di timbro incisivo ma arcaizzante, che si impreziosiscono di tonalità accese e di accurati grafismi nelle figurette degli angeli e del pellicano che sfama la sua nidiata. Le singolarità iconografiche e decorative, la scelta di esempi desunti dal repertorio locale e i rimandi all'opera altissima di Campodonico, fanno immaginare che lo sconosciuto artefice abbia indagato con premeditata attenzione in quei fatti. Non solo, ma la ricchezza ornamentale da lui sfoggiata nella cuspide della tavola e la resa dei soggetti con straordinaria precisione descrittiva parrebbero collocarlo nel filone delle esperienze miniatorie che si andavano consumando negli eremi più importanti tra l'Umbria e le Marche. E ciò in anni che si erano un po' inoltrati nel '400 per lasciarsi alle spalle le ancor tenaci memorie medievali. I bambini devono sorridere Il grillo parlantE Renato Ciavola un graphic novel di Federico Appel, Edizioni Sinnos, per bambini dagli 8 anni in su. Raccoglie storie vere di figure esemplari dello sport. Il linguaggio del fumetto coniugato con un’attenta scansione delle tavole, coadiuvato dall’esperienza dell’editrice Sinnos nel campo della multiculturalità e della leggibilità del testo, svaria sul tema delle brevi biografie narrative di Cassius Clay, Jesse Owens, Gino Bartali, Tommie Smith e tanti altri. Spia è scritto da Mara Dompé e illustrato da Johnny Cobalto per Bianconero Edizioni di Roma. Adatto ai bambini dagli 8 anni in su, racconta una piccola storia di bullismo al femminile, dove la teppa protagonista è vittima di una madre salutista che non le lascia mangiare neanche una merendina. “Non sono cattiva”, dice, “ma a scuola è così, vale la legge del più forte: o ti difendi o attacchi. E allora rubo le merendine a Riccardo Rossi, perché lui è timido e non reagisce, e a me piacciono le merendine”. Un volumetto che appassiona i ragazzi per la scelta letteraria e narrativa, un prodotto che veicola contenuti come la tolleranza, la generosità e l’amicizia. I font usati, i caratteri del testo insomma, come tutti quelli della collana “Zoom” di cui fa parte il libro, sono fra quelli che generano accorgimenti visivi che favoriscono la massima leggibilità per tutti i ragazzi. Piccolo blu e piccolo giallo è intramontabile. Un mito scritto e illustrato dal grande e internazionale Leo Lionni diversi anni fa per i bambini dai 3 anni in su, oggi si trova edito da Babalibri. E’ la storia di due amici, due macchie di colore che giocano insieme. Si amano così tanto che un giorno una stretta così forte le fa diventare ambedue verdi. E’ una storia di amicizia, di gioco, famiglia, accoglienza e integrazione, tanto che le macchie si perdono l’una nell’altra ma mantengono la propria identità e autenticità. Un albo essenziale eppure eccezionale, macchie di colore che parlano, colori che si possono trasformare in solidi con l’uso della plastilina e del pongo o materiali simili come gli acetati colorati. Un libro e un gioco che ci ricordano un altro grande autore per grandi e piccini, quel grande inventore di tutto che è stato Bruno Munari. Ricordandolo, per i grandi possiamo indicare I bambini autori di libri. Il gioco delle pieghe secondo il Metodo di Bruno Munari, di Beba Rastelli, Edizioni Le comete Franco Angeli. Beba Restelli è stata allieva e poi collaboratrice diretta di Munari. Nel 1980 ha fondato il primo laboratorio privato per la ricerca e la divulgazione del Metodo. Dietro la scia del grande Bruno, Beba dimostra che, prima ancora delle storie e delle parole, i bambini possono scoprire che cos’è un libro giocando con i materiali di cui è composto. Questo volume offre moltissimi spunti per “fare” partendo da un semplice foglio di carta. Per fare un mare di libri diversi. 04/02/15 10.43 18 L'Azione 7 febbraio 2015 archivio libri a cura di Alessandro Moscè Narrativa italianA BestselleR 1. Numero zero Eco Bompiani 2. Sottomissione Houellebecq Bompiani 3. Non è stagione Manzini Sellerio Una redazione raccogliticcia prepara un quotidiano destinato, più che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango e a bassi servizi per il suo editore. La Francia è in campagna elettorale e le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano e nuove forze spaccano il sistema consolidato. L’Italia di oggi tra le pareti di una questura di montagna in un giallo all’italiana capace di coniugare crimine e passione, lo sguardo più dolente e la risata più sfrontata. 1. Numero zero Eco Bompiani 1. Sottomissione Houellebecq Bompiani 1. I tre giorni di Pompei Angela Rizzoli 2. Non è stagione Manzini Sellerio 2. Storia di una ladra di libri Zusak Frassinelli 2. American sniper Kyle, McEwan, De Felice Mondadori 3. Avrò cura di te Gramellini Longanesi 4. La relazione Camilleri Mondadori 5. La tentazione di essere felici Marone Longanesi 6. Buonanotte amore mio Volontè Newton Compton 7. La regola dell’equilibrio Carofiglio Einaudi 8. Ciò che inferno non è D’Avenia Mondadori 9. Morte in mare aperto Camilleri Sellerio 10. L’allegoria degli angoli Presta Einaudi * LE CLASSIFICHE SONO RILEVATE DA NIELSEN BOOKSCAN MUSEO ARCHEOLOGICO PERUGIA PALAZZO MAGNANI FERRARA I bronzi etruschi di San Mariano Piero della Francesca, il destino tra arte e scienza data di apertura: 16.01.15 data di chiusura: 30.04.15 MUSEO MORANDI FORLI’ Boldini. Lo spettacolo della modernità 3. Io sono il messaggero Zusak Frassinelli 4. Nella mente dell’ipnotista Kepler Longanesi 5. Le sette sorelle Riley Giunti 3. La parola contraria De Luca Feltrinelli 4. La guerra dei nostri nonni Cazzullo Mondadori 5. Non temete per noi Calabrese Mondadori 6. Colpa delle stelle Green Rizzoli 6. La capitale del XXI secolo Piketty Bompiani 7. Il Dio del deserto Smith Longanesi 7. Tempesta Gruber Rizzoli 8. Una brava ragazza Kubica Newton Compton 8. Sette brevi lezioni di fisica Rovelli Adelphi 9. Il cardellino Tartt Rizzoli 10. I giorni dell’eternità Follett Mondadori 9. Io sono Malala Malala & Lamb Garzanti 10. Lo stato del terrore Napoleoni Feltrinelli archivio mostre data di apertura: 14.03.15 data di chiusura: 14.06.15 CASTELLO BRANCALEONI GALLERIA DELL’ACCADEMIA FIRENZE (PU) PIOBBICO I fasti di Corte. Il colore Gli abitidell’ombra dei Della Rovere data di apertura: 25.11.14 data di chiusura: apertura:08.03.15 17.12.13 data di STADIO DOMIZIANO ROMA Gladiatores e agone sportivo data di chiusura: 30.03.14 data di apertura: 25.09.14 data di chiusura: 03.03.15 MAR RAVENNA PALAZZO ESPOSIZIONI ROMA PALAZZO BARBERINI ROMA Il Bel Paese Numeri. Tutto quel che conta, da zero a infinito Da Guercino a Caravaggio data di apertura: 01.02.15 data di chiusura: 14.06.15 data di apertura: 22.02.15 data di chiusura: 14.06.15 18 PROSP.indd 1 Narrativa SaggisticA stranierA data di apertura: 10.10.14 data di chiusura: 15.02.15 data di apertura: 26.09.14 data di apertura: 08.02.15 04/02/15 10.41 >MATELICA< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 19 La disfida delle chiacchiere Una competizione tra i quartieri nel segno culinario per ravvivare il Carnevale di ANTONIO GENTILUCCI S i è aperto questo fine settimana, con le prime feste dedicate ai bambini, prima al Much More (sabato) poi a Braccano e nella parrocchia di Santa Teresa (domenica), il lungo, ricco e, per molti versi innovativo programma di Carnevale pensato dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Matelica. A prima vista, nei giorni scorsi si è notato, e si è parlato, più di quello che non ci sarà, ossia la sfilata dei Carri allegorici. Una tradizione matelicese che si era perduta e che negli ultimi anni ci si era sforzati di recuperare. Tuttavia, spiega l’assessore alla Cultura Cinzia Pennesi, “20.000 euro, che era il costo preventivato per affitto, lavoro e maestranze, per un singolo evento non ce li potevamo permettere. C’è stato un periodo, quando io ero piccola e vedevo i carri a Tolentino che venivano da Matelica, in cui il Carnevale matelicese era davvero molto importante. Sarebbe stato necessario investire in quel momento, e allora sarebbe davvero potuto diventare paragonabile a quello di Fano. Abbiamo dovuto dire di no a malincuore. Quest’anno facciamo dunque un anno di pausa, con un programma che resta tuttavia pieno di belle iniziative”. Niente sfilata dunque, ma è presente un’altra tradizione matelicese, quel- la del Gran Veglione in maschera, al teatro, un elemento che, fin dai tempi della Commedia dell’arte, è stato sempre strettamente legato al Carnevale. Non mancheranno altri appuntamenti per i più piccoli, organizzati dalle parrocchie di Regina Pacis e Santa Teresa, ma anche al Piermarini, legati più alla musica e all’arte. Ma due sono le piacevoli novità, tutte molto…gustose. La prima disfida delle “chiacchiere”, una competizione tra i quartieri della città, un vero e proprio palio che unirà la tradizione culinaria ad altre consuetudini matelicesi e che non può che incuriosire cittadini La festa di Braccano... Quanti appuntamenti! apre la “stagione” mascherata a Matelica Sabato 7 febbraio Città di Matelica – Ass. Pro Matelica Gran Veglione in Maschera – Teatro Piermarini, ore 22 (prenotazione palchi Ass. Pro Matelica tel. 0737 85671). Carnevale è da sempre la festa dei bambini, ma coinvolge anche gli adulti. Anzi, si potrebbe dire che è un modo per i grandi di ritornare bambini, allegri e spensierati, approfittando di questi giorni per giustificare l'allegria e le stramberie. È con questo clima, che, domenica 1 febbraio, organizzato dal Comitato di Braccano, Campamante e Vinano, si è svolta nell'ex-scuola elementare di Braccano, la tradizionale festa dedicata ai bambini, dove insieme ai genitori, nonni, zii e amici, hanno trascorso una domenica diversa, con “sketch” comici improvvisati dalla maschera di Arlecchino coinvolgendo adulti e bambini. Protagonista del Carnevale “braccanese” è stata la Maschera classica più conosciuta, quella di Arlecchino, che è uno dei personaggi tra i più famosi della commedia dell’arte, in quel tipo di spettacolo che fa dell’improvvisazione e del contatto diretto con il pubblico il suo fascino e la sua attrazione, insieme a Pantalone, improvvisato da un bambino. Questi personaggi sono sempre protagonisti di avventure straordinarie, ricche di ironia e divertimento, frizzi e lazzi, coinvolgendo nelle storie incredibili il pubblico di grandi e piccini. È un tipo di spettacolo che porta lo spettatore alla risata e al gusto diretto degli avvenimenti che 19 matelica.indd 2 si susseguono. Il successo della notevole presenza dei bambini si deve grazie a tutti i partecipanti, al direttivo del Comitato eletto recentemente e alla presidentessa Maria Cristina Fonzari. Altre iniziative in programma ci sono da parte del Comitato che sempre è stato attivo nel promuovere il proprio territorio…presto vi faremo conoscere! Comitato Braccano, Campamante e Vinano Domenica 8 febbraio Parrocchia Regina Pacis Carnevale dei Bambini – Salone Regina Pacis, ore 15. Giovedì 12 febbraio Città di Matelica – Ass. Pro Matelica – Comitati di Quartiere 1° Palio dei Quartieri “Le Chiacchiere de Materga” – Palazzetto dello Sport, ore 21. Competizione culinaria, di abilità e tradizioni matelicesi tra i quartieri della città. Venerdì 13 febbraio Città di Matelica – Form (Fondazione Orchestra Regionale delle Marche) Musica per le scuole “Archi, Fiati (legni, ottoni), dove son le percussioni?” – Teatro Piermarini ore 9. Parrocchia Santa Teresa Disco Carnevale – Oratorio Santa Teresa, ore 20. Città di Matelica – GasDotto Matelica – Officina80 Serata “M’Illumino di Meno” – Teatro Piermarini, ore 21.15. Lorenzo Porta Del Lungo – Recital Pianistico sotto una diversa luce. Sabato 14 febbraio Città di Matelica – Ass. Pro Matelica Theobroma in Mathilica “La Festa del Cioccolato” – Palazzo Ottoni, dalle ore 10 alle 22. Artigiani cioccolatieri ala scoperta del cioccolato - Dimostrazioni, degustazioni, convegni. Conferenza “I sensi della Cioccolata” – Sala Centro Italiano Analisi Sensoriale, ore 15 Ass. Cinofila “Love Your Dog” Carnevale dei Cani “Sfilata in maschera per cani e padroni” – Piazza E. Mattei, ore 15. Premi alla maschera più bella. Conferenza “Cioccolato ed Eros, dalla medicina alla leggenda” – Palazzo Ottoni (Sala Boldrini), ore 17. Matelica Revival ‘80 – Lions Club Matelica – Tana libera tutti Sveglionissimo di Carnevale – Club Much More Matelica, apertura ore 22.30. Parte del ricavato servirà per l'acquisto di una sedia porta feriti, pieghevole con pedana e braccioli, per l'Unitalsi sezione di Matelica. e non! Il secondo, nel weekend che unisce Carnevale e San Valentino invece, e di cui parleremo in maniera più diffusa prossimamente, sarà un evento legato ad uno degli elementi più amati da tutti…Il cioccolato. Cioccolato artigianale da gustare, ma anche con cui giocare e creare, se pensiamo all’iniziativa Dipingibimbi al cioccolato. Occasioni per tutti di divertirsi e mangiare, riscoprendo magari dei lati non conosciuti della nostra cultura popolare. Domenica 15 febbraio Città di Matelica – Ass. Pro Matelica Theobroma in Mathilica “La Festa del Cioccolato” – Palazzo Ottoni, dalle ore 10 alle 22. Artigiani cioccolatieri ala scoperta del cioccolato - Dimostrazioni, degustazioni, convegni. Conferenza “Il cacao in cucina, nelle ricette, con il vino, i distillati, i sigari” - Palazzo Ottoni (Sala Boldrini), ore 17. Dipingibimbi al cioccolato – Palazzo Ottoni dalle ore 15 alle 17 Laboratori di Cioccolato per bambini Città di Matelica – RuvidoTeatro A Teatro Come i Grandi “Il baule dei Sogni” – Teatro Piermarini, ore 17. Martedì 17 febbraio Parrocchia Santa Maria Carnevale dei bambini – Salone Santa Maria, ore 15 Città di Matelica – Ass. Pro Matelica Anima Equal “Afrosoul – Concerto multietnico – Dolci sapori dal mondo – Festa di Carnevale” - Teatro Piermarini, ore 21.15. 04/02/15 10.39 20 S >MATELICA< di CATIA CENSI L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Guardare lontano con gli ‘ottici’ Ipsia i è chiuso la settimana scorsa il II° Meeting Regionale Marchigiano di Ottica Oftalmica con il seguente argomento: “Disagio Oculare: disordini delle lacrime e della superficie oculare”. Come nell’edizione precedente, docenti dell’istituto e professionisti marchigiani hanno affrontato in ambito interdisciplinare argomenti di ottica, optometria e oftalmologia. Durante il seminario, che si è svolto presso l’Istituto Professionale “Don E. Pocognoni” di Matelica, è stato poi anche presentato il progetto no-profit “Magirazi” per lo Zimbabwe. Un progetto di vision care a favore delle popolazioni disagiate dell’Africa promosso dall’Associazione Sanitaria Internazionale. È stata una conferma del ruolo centrale che l’Istituto Pocognoni ha già e vuole avere in questo preciso ambito scientifico. Ma come è andato questo secondo meeting? Lo abbiamo chiesto al prof. Paolo Traù, già presidente della Società Optometrica Italiana e docente del dipartimento di Ottica dell’Istituto a lavori conclusi: Professore, una domanda “a caldo”, com’è andata? Bene direi, ho percepito interesse e attiva partecipazione agli interventi Qual è stato il filo conduttore dei lavori? Abbiamo scelto di entrare nella logica delle relazioni a riguardo del problema oculare stesso con valutazioni che vanno oltre gli aspetti clinici in senso stretto e che riguardano anche l’ambiente e l’alimentazione. Professore, parliamo sempre della salute degli occhi? Certo, esistono delle situazioni che diventano delle condizioni di vita, non è tutto in regola ma non è una malattia, un disagio, appunto; il disordine delle lacrime e della superficie oculare è un disagio che si può trasformare in malattia. Quali indicazioni dai relatori del meeting? La prevenzione è tutto, possiamo considerare un approccio innovativo ed estremamente moderno che mette al centro l’uomo e rivedere le posizioni accettate e non più accettabili, come ad esempio l’inquinamento atmosferico. In che modo l’inquinamento agisce sulla saAlla 34a Edizione dei Campionati Italiani di Sci Lions Open, che si sono svolti a Ponte di Legno (in Val Camonica), il Lions Club Matelica, con una grande prestazione, si conferma Campione Italiano di Slalom Parallelo a Squadre. Quest’anno nello splendido scenario del Passo del Tonale, ad una temperatura che sfiorava i – 13°, la nostra squadra composta da Carlo Maria Conti, Sauro Grimaldi e Massimo Pacini, sostenuta da un gran tifo da parte di socie e mogli, ha dato come al solito filo da torcere ai Lions del Nord, che speravano di potersi riprendere il titolo conquistato già lo scorso anno dai matelicesi. Appuntamento quindi per il prossimo anno a Bormio per confermare la nostra voglia di vincere…ma anche di stare in amicizia ed allegria con gli amici Lions. I Lions matelicesi campioni di slalom lute dei nostri occhi? Il problema deriva dal particolato, le polveri sottili che normalmente respiriamo mettono in gioco anche i nostri occhi, ci sono studi autorevoli che sostengono questa posizione. Bisogna mettere un freno, il problema delle polveri sottili sembra caduto nel dimenticatoio . Che cosa ha pensato quando ha “impattato” la platea? (sorride mentre ricorda) Ho la “buccia” ormai a queste cose, quasi non ci bado più, ma ho pensato ai ragazzi dell’Istituto che hanno proposto la relazione sull’anatomia dell’occhio: alzare lo sguardo e vedere un centinaio di persone che aspettano che tu parli paralizza. Ho visto alcuni ragazzi a bocca aperta. Come sono stati scelti gli studenti? Non è stato un procedimento automatico, i ragazzi si sono offerti, qualcuno ha anche ceduto tirandosi indietro, ma la maggior parte è arrivata fino in fondo. L’aspetto interessante è la possibilità di aver fatto provare un’ebbrezza ai nostri ragazzi, attraverso uno sforzo, un impegno concreto. È veramente importante per loro capire che impegnarsi porta a risultati veri. I professori Traù e Franzese Innovazione tecnologica: uno dei nuovi macchinari proposti a.m.m. A Rimini il primo Italian Challenge degli arcieri Alcuni degli arcieri matelicesi con i campioni Michele Frangilli e Marco Galiazzo Di ritorno da Rimini, dove si è svolto il primo Italian Challenge di tiro con l’arco, i nostri arcieri portano con loro un bagaglio di esperienze uniche, per la prima volta hanno potuto gareggiare sulla stessa linea di tiro con i più grandi d’Italia e del Mondo. Per un arciere gareggiare con personaggi come Rick Van der Ven, Marco Gagliazzo, Mauro Nespoli, Sergio Pagni o Mike Schloesser, è come giocare una partita di calcio con Messi, Cristiano Ronaldo, Buffon e Robben tutti insieme. Nonostante in questo caso il risultato sportivo non fosse di primaria im- 20 matelica.indd 2 portanza, vista la presenza di grandi nomi internazionali che hanno fatto man bassa di medaglie, nella cornice della Fiera di Rimini insieme ad altri 433 arcieri provenienti da ogni parte del mondo, l’Asd Arcieri Matelica ha portato a casa un ottimo 8° posto di squadra nella divisione Arco Olimpico. Contenti per i risultati ottenuti e consci di potere e dovere continuare su questa strada per arrivare a risultati sempre migliori, l’appuntamento con una nuova sportiva competizione è per domenica 8 febbraio a Gubbio! Buone Frecce a tutti! p.d. 04/02/15 11.35 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 >MATELICA< 21 La Giornata della Memoria e tre pericoli in agguato di ANTONIO GENTILUCCI T re sono i pericoli che la celebrazione della Giornata della Memoria porta sempre con sé. La prima è quella di scivolare in una retorica che solletica chi la maneggia ma che lascia freddo chi la ascolta. La seconda è quella di finire, dopo tanti anni, per riproporre sempre le stesse immagini, le stesse parole, gli stessi episodi. La terza è quella di continuare a ripetere l’adagio “parlarne per capire”, finendo invece per parlare sì di cosa è stato, del come, ma di solito senza tracciare un percorso per spiegare i perché. Da queste tre trappole si è saputa tenere lontana l’iniziativa organizzata a Matelica sabato 31 gennaio (con il preambolo ad hoc per le scuole di mercoledì 28). Un’iniziativa pensata e voluta per i ragazzi, ma soprattutto dai ragazzi, dal Consiglio comunale dei ragazzi guidato dal giovane “sindaco” Giorgio Di Dio. Loro ospiti sono stati il vice sindaco con delega all’istruzione Anna Grazia Ruggeri, il dirigente scolastico Antonio Trecciola e i “colleghi” del Consiglio di Esanatoglia. La prima parte è stata dedicata all’analisi dell’opera di Primo Levi, lasciando però, in questo caso, più sullo sfondo “Se questo è un uomo”, per concentrarsi di più su un’opera come “I sommersi e i salvati” che rappresenta un’analisi dell’autore su… un’antropologia del lager, delle vittime e degli aguzzini. Ma di Levi il relatore, il prof. Gabriele Cingolani dell’Isrec (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea), ha ricordato, ai più giovani, i problemi che lo scrittore ebbe nel parlare e pubblicare sulla sua esperienza (anche una casa editrice come Einaudi, per bocca di Natalia Ginzburg rifiutò di pubblicarlo, pochi anni dopo la fine della Guerra) nell’anno zero di una Italia che aveva solo voglia di ubriacarsi di vita e di speranza. A “Se questo è un uomo” si rifaranno invece i ragazzi, che leggeranno a turno, in chiusura, dei brani del libro, a partire dal terribile monito della poesia omonima: “Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case... considerate se questo è un uomo…. Meditate che questo è stato…”. Primo Levi protagonista dunque, insieme però anche ai nostri Balilla Bolognesi, Getulio Amore Bonapasta, Cesare Crescentini: i primi due “ospiti” di un campo di lavoro in Germania, il terzo protagonista della Resistenza in Grecia. I loro profili e le loro testimonianze sono state ricordate dal loro biografo, il prof. Igino Colonnelli dell’Anpi. Ma, seppur con un taglio particolare, con le testimonianze siamo ancora al come. Il merito di aver spostato la lente di ingrandimento dietro, molto più dietro, andando a ritroso e cercando le radici di quella malapianta che furono i campi di sterminio, spetta al sig. Nando Cingolani, presidente dell’Anmig (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra). Nel suo intervento "Origini della Luca Telese a Matelica: “Non bisogna mollare” “Un Paese che tocca sempre il fondo, ma miracolosamente risorge sempre”. Con queste parole Luca Telese, attuale conduttore di "Matrix", venerdì 23 gennaio presso la sala Boldrini di Palazzo Ottoni, gremita di gente nonostante l’ora tarda e la pioggia battente, ha cercato di descrivere la nostra Italia. Il giornalista, giunto a Matelica grazie alla collaborazione dell’ imprenditrice Ilaria Bruzzechesse, ha presentato il suo ultimo lavoro “Gioventù Amore e Rabbia”: un libro “duro e amaro” – aggiunge Telese – “ma pieno di speranza” dove racconta sia la sua storia personale, sia quella di altre persone, la storia di un “Paese unico al mondo” dove spesso emerge la “Teoria della prevalenza del cretino” e “L’antieroismo che ad un tratto diventa eroismo”. L’evento, inserito nel contenitore culturale Matelica Festival, si è aperto con il saluto del sindaco Alessandro Delpriori e l’intervento del presidente del Consiglio comunale Alessandro Casoni, che ha definito Matelica Festival come un evento promosso per far conoscere ad una platea più ampia possibile i protagonisti italiani della poli- Shoah", Cingolani ha cercato di spiegare da quanto lontano venisse quel fenomeno, e quanto molteplici ne siano state le ragioni. All’inizio vi fu il sentimento di antigiudaismo, seguito poi dal risentimento verso un popolo che camminava nella storia europea senza perdere orgoglio e radici, senza fondersi del tutto con le culture con le quali viveva. Anzi, proprio per far leggere e tramandare i Libri Sacri, insegnava a leggere e scrivere ai propri figli, che pertanto finivano per avere… una marcia in più rispetto agli altri. Poi, fin dal Medioevo, la cattiva fama di prestatori ad usura, derivante dall’impossibilità, per loro, di avere terre di proprietà per dedicarsi all’agricoltura. Con l’Ottocento, figlie del Positivismo, arrivano le teorie del razzismo biologico: le razze umane esistono, e non sono tutte uguali. L’antisemitismo, anch’esso elaborato nell’Ottocento, con la teorizzazione dell’inferiorità biologica degli ebrei, ne era un pericoloso corollario. Ecco il brodo di cultura da cui attinse a piene mani il Nazismo: una necessaria sintesi, proprio per i più giovani, per capire come si arrivò ad Auschwitz. Ma non solo: figlia di una certa mentalità presente nel mondo scientifico dalla fine dell’Ottocento fino, in realtà, a poche decine di anni fa (almeno pubblicamente), e correlata all’idea di un uomo geneticamente superiore, è stata anche la politica eugenetica, di selezione della specie, con la sterilizzazione forzata o indotta psicologicamente, da parte di tanti, troppi scienziati e medici, delle persone affette da problemi mentali, una politica lanciata, in tempi ed ambienti non sospettabili di nazismo, a partire dal cugino di Charles Darwin: Sir Francis Galton. Anche in questo caso dunque, spiega lucidamente Cingolani, Hitler si inserì in un processo e in una ideologia che già esistevano, negli Stati Uniti ad esempio, o nei Paesi scandinavi. Ma lo fece alla sua maniera, esasperandola, nella maniera più radicale e spicciativa, brutale e seriale che un regime totalitario permetteva. E a tal proposito, se ci è consentito, un po’ perché si tratta di una problematica che investe persone che non hanno avuto la possibilità di organizzare una propria memoria, e che infatti è rimasto sempre marginale (ci viene in mente giusto uno splendido monologo di Marco Paolini), un po’ perché l’idea che vi siano persone viste semplicemente come un costo sociale, non è mai stata in realtà totalmente debellata, potrebbe essere interessante fare di questo brutto capitolo, quello relativo alle cosiddette “vite indegne di essere vissute” l’argomento principale, perché no, della Giornata della Memoria matelicese del 2016. Un momento della presentazione di “Gioventù Amore e Rabbia” con Luca Telese tica e del giornalismo. Citazioni culturali non noiose, narrazioni stimolanti, linguaggio fin troppo informale: sono questi alcuni ingredienti con cui il giornalista ha risposto alle domande del presentatore della serata, il consigliere comunale Pietro De Leo e dei presenti in sala, dando vita ad un’accattivante conversazione, che ha offerto spunti interessanti. Telese ha risposto anche alle domande di numerosi studenti del locale Itc G. Antinori in merito al sistema scolastico e alla possibilità di trovare lavoro dopo gli studi, mandando messaggi positivi e ribadendo che solo la tenacia, la passione e le idee riusciranno a salvare il futuro. Un futuro che dovrà essere costruito dai giovani: un po’ delusi, un po’ arrabbiati, un po’ folli, ma sempre “affamati“ di sogni. Francesco Salvucci, 4C ITC G.Antinori Matelica Un omaggio a Francesco Rosi È recente la scomparsa del regista Francesco Rosi, protagonista del cinema italiano e non solo. Importantissimo il suo contributo per approfondire la coraggiosa ricerca della verità in tempi non sospetti e su varie importanti tematiche. Il riconoscimento come cittadino onorario di Matelica gli fu dato il 27 ottobre 2012, in occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario della scomparsa di Enrico Mattei, tra le motivazioni della cittadinanza onoraria in particolare la realizzazione dell’opera “Il Caso Mattei” del 1972, film dedicato, appunto, alla figura di Enrico Mattei, che fu magistralmente interpretato da Gian Maria Volonté, e che fu anche proiettato nella sala Giometti il giorno precedente con grande afflusso di pubblico. A lui la città deve un doveroso grazie e l’omaggio per il prezioso contributo dato con la realizzazione di un film che resterà nella storia della cinematografia e nella storia del nostro Paese. Fiorella Conti 21 matelica.indd 2 04/02/15 10.29 22 >CERRETO D'ESI-MATELICA< Ho vissuto un'odissea C erreto d'Esi -Momenti di grande emozione in Prefettura. A regalarli è stata la cerimonia di consegna delle Medaglie d'Onore a dieci deportati (tra il 1943 e il 1945) nei lager nazisti, dove tanti italiani furono costretti al lavoro coatto per l'economia di guerra. In occasione della Giornata della Memoria le porte della prefettura si sono aperte ai familiari e alle autorità civili e militari, e anche a uno dei due deportati ancora in vita, dei dieci protagonisti. Si tratta di Giovanni Pataracchia di Cerreto d'Esi (l'altro, Paolo Pace di Ancona, non è potuto essere presente per motivi di salute). Negli altri otto casi sono stati figli, mogli e nipoti a ritirare il riconoscimento, assegnato a Aldo Baldolini di Serra de' Conti, Ugo Balietti di Osimo, Bruno Bonacci di Polverigi, Vinicio Coltorti di Jesi, Ulderico Di Nicolò di Osimo, Emilio Genangeli di Jesi, Decio Ricci, anche lui jesino, e Giorgio Selva di Fabriano. La prima emozione, come di consueto, è stata quella provocata dall'ascolto dell'Inno di Mameli, eseguito dall'Orchestra d'archi del Liceo Rinaldini diretto dal professor Sergio Morellina e dal coro della classe di canto della professoressa Claudia Carletti. Poi la parola è andata al padrone di casa, il prefetto Raffaele Cannizzaro, che ha sottolineato come la Giornata della Memoria «deve essere un momento di riflessione comune, non solo di commemorazione, e un'occasione per interrogarsi sul senso del ricordo. La memoria pubblica è un gesto di costruzione del futuro, perchè senza il racconto di chi siamo e da dove veniamo nessun progetto è possibile, nè per noi nè per i giovani». Parole sicuramente condivise da Marcello Milani, presidente del Consiglio comunale, che ha fatto un annuncio importante: «Voglio istituire una commissione consiliare sui temi della pace e dei diritti umani, per seminare il dialogo tra forze politiche e civiche. Non bisogna mai dare per scontate democrazia e libertà, che abbiamo conquistato con immensi sacrifici». Anche per questo il presi- dente della Provincia Liana Serrani rivolge «un grazie a coloro che si sono sacrificati e hanno vissuto la sofferenza della guerra. Gli dobbiamo tanto». Le parole più forti, semplici ma intense, le ha pronunciate proprio Giovanni Pataracchia, il sopravvissuto: «La guerra è un vero e proprio disastro. Non dovrebbe esistere. Io ho sofferto e tribolato, vivendo un'odissea. Non eravamo armati bene come gli altri, ma abbiamo fatto quello che dovevamo. E' una guerra che non dovevamo fare. E ancora oggi dico a tutti: stiamo attenti». Premiato in Ancona Giovanni Pataracchia, scampato alle deportazioni L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Maltempo, disagi al territorio Cerreto d'Esi - Il Dipartimento di Protezione civile della Regione Marche aveva pre-allertato la macchina dei soccorsi, diramando un avviso di condizioni meteo avverse per vento forte proveniente da sud-ovest con intensità media, con possibilità di raffiche fino a burrasche forte o tempesta nelle zone interne. Nella mattinata di venerdì 30 gennaio anche Cerreto d’Esi è stata interessata dal fenomeno che ha abbattuto un albero, finito in mezzo alla strada di fronte il cimitero cittadino. La circolazione stradale in Via Serre è stata interrotta per quasi un’ora, creando disagi alla circolazione veicolare da e per Fabriano. Sul posto è intervenuta la Polizia municipale. Con lo sgombero della sede stradale eseguito dagli operai comunali coadiuvati dalla Polizia municipale, la situazione si è normalizzata e il traffico è ripreso regolarmente. m.b. Un saluto particolare dalla Casa Protetta Storia di guerra dalla Beata Mattia Cerreto d'Esi - Nella tarda mattinata di venerdì scorso, il personale sanitario e non e quello amministrativo, le Suore della Casa Protetta, tutti si sono ritrovati per festeggiare e salutare affettuosamente l’infermiera professionale Christelle Badeaux, che dal mese di febbraio presterà servizio presso l’Ospedale di Fabriano. Un saluto particolarmente sentito e partecipato, perché sono quasi dieci anni di grande lavoro da parte di Christelle, come viene chiamata familiarmente da tutti, presso questa struttura, divenuta un po’ la sua seconda casa. In questo clima festoso ed allegro non si è potuto però non rimarcare l’assenza di un qualche rappresentante dell'istituzione comunale, anche se commissariata. La sua partenza non poteva e non doveva passare inosservata, perché grande è stato il suo impegno professionale, l’attaccamento al lavoro ed il grande affetto per gli ospiti tutti, in particolare per quelli più soli e colpiti più duramente dalla malattia. Ha contribuito, certamente non poco, integrando la professionalità dei medici con quella del personale sanitario, ad elevare il livello delle cure mediche, cercando di fornire sempre, nonostante gli scarsi mezzi a disposizione, il meglio a tutti gli ospiti, continuando sempre a richiedere il rispetto dei loro diritti. Creandosi questo clima di collaborazione professionale, con le varie figure sanitarie presenti ed anche coinvolgendo le Suore, la Casa ”Giovanni Paolo II“ è riuscita ad arrivare ad un livello superiore a molte altre case di riposo, svolgendo Matelica - L’Archivio storico del Monastero di Santa Maria Maddalena, detto della Beata Mattia, è una miniera di notizie, molte delle quali ancora non note. Intanto è bene ricordare che, con l’Unità d’Italia, furono incamerati come beni dello Stato anche monasteri e conventi ed è bene ricordare che “il 20 ottobre 1900 fu ricomprato dal Comune di Matelica il Monastero per la somma di 6095 lire”, definita come “tenue”. Ma una nota interessante viene dall’anno 1914. “Essendo scoppiata il 4 agosto 1914 la grande guerra europea, nel maggio 1915 anche l’Italia vi prese parte per redimere il Trentino e Trieste (redenti il 3 novembre 1918)”. Da questa frase si può dedurre che lo scritto è successivo a tale data iniziale. Si prosegue nel Libro Giornale con queste annotazioni: “Il Governo ci ha chiesto il nostro campo recinto a loggiato per uso parco buoi. Hanno fabbricato tettoie tutto all’intorno. Per fitto ci davano tutto il letame che si vendeva e molto latte lo hanno tenuto dal 2 luglio 1915 all’ultimo maggio 1917”. Ma, relativamente a questo anno, risulta una importante e non nota vicenda: “1917-Fummo pregate dalla Madre Generale delle Suore francescane di Gemona (Prov. Di Udine) di accogliere nel nostro Monastero quattro Suore di nazionalità austriaca ed una loro educanda ungherese Maria Gostija, le quali venivano internate in Italia fuori della zona di guerra per ordine del governo italiano, concedendo loro per sussidio 2 lire al giorno ciascuna: Suor Giulia, Suor Ignazia, Suor Stanislavs, Suor Enrica. Il loro arrivo avvenne la mattina del 31 luglio 1917. Le prime due restarono fino al 2 luglio 1919, la terza restò perché malata (morì nel 1922), l’altra la assisteva”. Si dice poi, senza fissare altre date: “L’ungherese tornò con i suoi parenti”. “3 novembre 1918: terminò la terribile guerra di Europa. Sia ringraziato Iddio”. Quindi, mentre l’Italia combatteva contro l’Austria nella Prima guerra europea, poi divenuta mondiale con la partecipazione degli Stati Uniti, quattro suore austriache e una educanda ungherese erano protette all’interno del Monastero, superando le divisioni imposte dalla guerra. E’ importante ricordare questa grande parte di storia del Monastero, credo finora a molti ignota. un ruolo importante, non solo per il suo Comune, ma per l’intero territorio. Tutto ciò non doveva passare inosservato, anzi si doveva, a suo tempo, fare in modo che questa importante figura professionale, fosse in qualche modo legata come dipendente e responsabile alla Casa stessa. Mi piace ricordare, a questo proposito, che il potenziamento e la sopravvivenza della Casa Protetta furono opera delle ultime amministrazioni comunali di centro sinistra, dopo il tentativo, in precedenza non riuscito, per la ferma opposizione di alcuni, di chiuderla e di trasformarla addirittura in albergo. Personalmente ho vissuto queste fasi alterne e sono contento, di aver contribuito, nel mio piccolo, insieme ad altri a portare la Casa Protetta ai livelli odierni. Ho avuto il piacere in questi lunghi anni di lavorare, come gli altri colleghi medici, fianco a fianco di Christelle, apprezzandone le sue doti umani e professionali e sento il dovere di ringraziarla vivamente, anche a nome dei colleghi, per la sua passione, collaborazione ed amicizia, augurandole buon lavoro nei nuovi importanti impegni ospedalieri. Mauro Giombi Al teatro Piermarini c'è "Al Pacino" Matelica - Continua l’interessante e ricca stagione teatrale matelicese che questa settimana porta in scena “Al Pacino”. Può un mito restare tale anche se dallo schermo del cinema viene a sedere vicino a te? È possibile avere un rapporto ravvicinato, per quanto fortuito sia, con un divo che si è adorato fino a poco prima? Il mito è tale se contemplato a distanza, da vicino resta solo l’uomo. È qui che nasce la storia di “Al Pacino”, un’originale e inedita immersione nel 22 cerreto-matelica.indd 2 mito, un racconto scritto e diretto da Pierpaolo Palladino e portato in scena da Cristina Aubry, basato su una vicenda realmente accaduta, in scena venerdì 6 febbraio al Teatro Piermarini di Matelica nella stagione promossa dal Comune e dall’Amat. Le musiche dello spettacolo sono tratte dalla trilogia de "Il Padrino" di Nino Rota con l’aggiunta di altri brani di Dean Martin (informazioni: tel. 0737 85088 il giorno di spettacolo dalle ore 17 - inizio ore 21.15). Fiorella Conti Parte della facciata della chiesa della Beata Mattia 04/02/15 10.27 >SASSOFERRATO< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Associazionismo ancora in forse Slitterebbe nel 2016 l'obbligo per i Comuni di VERONIQUE ANGELETTI L’ obbligo di associazionismo per il Comune di Genga scattato il 31 dicembre scorso e dunque di allearsi con delle convenzioni per l’esercizio delle funzioni obbligatorie con il Comune di Sassoferrato è, per l’ennesima volta, in forse. Un emendamento inserito nella legge di conversione del “Mille Proroghe” potrebbe far slittare al 2016 l’obbligo di associarsi per i Comuni in montagna con meno di tre mille abitanti. “Attenzione – spiega il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni - l’obbligo rimane ma probabilmente ci saranno altri termini. Il che ci darebbe maggior tempo per ragionare e lavorare su un processo graduale per associare funzioni e servizi”. Vale a dire le delibere su tutte le funzioni sono sul tavolo dei sindaci e dei segretari comunali, però se l’emendamento è votato, si prosegue nella costruzione delle varie convenzioni ma senza affanno. Il che consente a Genga e Sassoferrato di discutere non solo sull’organizzazione e la gestione delle funzioni fondamentali ma come ottimizzare le risorse umane, i ruoli e le competenze. “Finora non c'è nessun problema– risponde il primo cittadino di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli (nella foto). I dirigenti di ogni settore queste ultime settimane si sono più volte incontrati ed hanno stilato proposte che le Giunte di Sassoferrato e Genga hanno esaminato. Considerando che l’associazionismo investe tutte le funzioni fondamentali dei Comuni – conclude - aver tempo a disposizione per costruire un nuovo modello organizzativo che lega due territori simili e pure diversi nelle problematiche non può che facilitare l’operatività delle convenzioni”. Un’operatività non facile, perché di fatto l’associazionismo investe tutti i settori. Dalla Protezione civile all’anagrafe, dal catasto al trasporto, l’intera organizzazione generale dell’amministrazione, la sua gestione finanziaria, contabile e di controllo, la pianificazione urbanistica ed edilizia, l’intero sistema dei servizi sociali, l'organizzazione della sicurezza con la polizia municipale. Insomma l’associazionismo ha un tale impatto che potrebbe declinare altre politiche e attribuire un altro peso specifico ai due Comuni nella politica nella governance locale dell’entroterra anconetano. 23 Lapidi e cippi in un libro Anpi Tra le tante cose che si vedono ma non si guardano, ci sono i cippi a ricordo di un evento e di uomini. Nel sentinate sono 18 che l’Anpi, l’Associazione Partigiani locale, guidata da Alvaro Rossi con il patrocinio ed il contributo del Comune di Sassoferrato ha raggruppato in un opuscolo presentato alle scuole nella giornata della memoria 2015. Un itinerario che da Piaggia Secca fino al Cantarino, dal Morello a Coldellanoce, da Perticano passando per Montelago, il centro urbano e Monterosso racconta la seconda guerra mondiale attraverso storie collettive o individuali. Sono cippi che testimoniano il coraggio ed il sacrificio di chi la libertà l’ha conquistata al prezzo della propria vita. L’opuscolo è stato presentato agli alunni delle terze medie dell’Istituto comprensivo di Sassoferrato e Genga e ai ragazzi della sezione distaccata del Liceo Scientifico Vito Volterra. “Sono orgogliosa di aver presentato la città attraverso le sue steli – commenta il vice sindaco Lorena Varani. Aiutano a costruire il senso di comunità e di appartenenza partendo della nostra memoria. Anche perché siamo quello che siamo giacché qualcuno ha lottato per la libertà e – conclude - la cultura, la conoscenza sono la libertà”. Un'oasi per salvaguardare le ricercate razze nostrane Genga - Le galline, la volpe e i rapaci. Sembrano i protagonisti di una di quelle favole scritte da Esopo o da Jean de La Fontaine ed in un certo senso lo è. E’ una favola che si svolge ogni giorno a due passi del borgo medievale di Genga, nel cuore del parco regionale Gola della Rossa Frasassi. Precisamente a Serra, dove il Wwf ha un'oasi. Un bellissimo bosco ricco di roverella, noccioli, carpini, aceri, tigli secolari e prati con uno stagno dove di primavera abbondano le farfalle ed ogni giorno si radunano falchi, gheppi, gufi e capita di vedere sua maestà l’aquila. In questo mondo incantato dove i bambini sono accolti a braccia aperte - l’oasi è anche una meta interessantissima per le gite scolastiche – c’è anche l’unico centro che cura e ospita i rapaci feriti di tutta la provincia di Ancona. Per il momento tra gli ospiti – e sono una decina purtroppo - si può ammirare una rarissima e splendida Aquila dei Serpenti. Un mondo ben organizzato dove i volontari, ogni giorno, si occupano di curare gli uccelli e di approvvigionare di pezzettini di carne una mangiatoia sospesa in aria per alimentare i rapaci che volano liberi nel parco. Sotto, nel seminativo, pascolano le galline tra cui quella cosiddetta “Ancona”. Una razza tutta marchigiana, elegante con il suo manto nero a pois bianchi, che fa il suo uovo all’aperto (nella foto). Una razza quasi scomparsa e che alcuni allevamenti – tra cui uno di Arcevia – stanno provando a salvaguardare. E poi c’è la volpe che, tutti i giorni, si presenta a margine del bosco. Si muove come se ci fosse un’intesa tra l’uomo e lei. Le galline non le tocca – anzi dai video si vede che non le guarda nemmeno - purché la si lasci Quattro denunce per furto Il contrasto ai reati contro il patrimonio, in particolare i furti, è una delle priorità della Compagnia Carabinieri di Fabriano che, con tutte le sue componenti, mette in campo ogni sforzo per raggiungere risultati di rilievo. Difatti, grazie alle stazioni di Sassoferrato e Genga, i militari delle rispettive stazioni, guidate dai luogotenenti Paolo Rinaldi e Giuseppe Alesci, hanno denunciato 4 giovani, (2 italiani e 2 romeni). I primi per tentato furto su un’autovettura in sosta, mentre i secondi per furto di rame. I due italiani, di anni 24 e 32, con numerosi precedenti di polizia, dopo essere stati sorpresi con fare sospetto in una località isolata del comune di Genga, sono stati poi riconosciuti come gli autori di un tentato furto su un’autovettura in sosta. Nei confronti di entrambi, è stata richiesta l’emissione di Foglio di via Obbligatorio per il Comune di Genga. Per i due romeni, di anni 28 e 32, l’accusa è quella di furto aggravato per aver rubato i discendenti in rame presso l’abitazione di un sassoferratese, nonché di possesso ingiustificato di grimaldelli e porto abusivo di armi. Nel corso delle indagini si scopre che uno degli autori, durante il furto, nel tentativo di asportare le grondaie in rame aveva rovesciato un barattolo di vernice, adagiato nei pressi dell’abitazione presa di mira, e che parte di quella vernice aveva imbrattato le scarpe degli autori, come successivamente scoperto in sede di perquisizione domiciliare nei confronti dei soggetti, già tenuti d’occhio dai militari sentinati. Anche nei confronti di costoro, oltre alla rituale denuncia per furto aggravato, il sequestro di arnesi da scasso, è stata inoltrata richiesta di Foglio di Via obbligatorio per il Comune di Sassoferrato. 23 sasso.indd 2 Il vento abbatte un'acacia A Sassoferrato nella località Canderico nella notte tra il 29 e il 30 gennaio il vento ha abbattuto una pianta dal diametro di 70 cm che è caduta parallelamente alla strada, ma la chioma ha occupato tutta la carreggiata e vari automobilisti hanno chiamato i Vigili del Fuoco per tagliare l'albero, spostando sulla scarpata vari pezzi dell'arbusto. Poi gli operai della Provincia hanno provveduto a pulire e sistemare il tutto. rubare i pezzettini di carne cruda che i rapaci, sempre voraci, si lasciano scappare. Un patto che dura da mesi e fa dell’oasi un supermercato all’aria aperta per una volpe furba, furbetta. Per chi vuole visitare l'oasi – 3385984638. v.a. Una vetrina speciale sull'archeologia Questo fine settimana, a Sassoferrato batte il cuore dell’archeologia del centro Italia. Il cuore degli volontari culturali che hanno lasciato la storia invadere il loro dna. Per la ricorrenza dei duemila anni dalla morte di Augusto, in occasione del meeting di Umbria e Marche dei gruppi archeologici d’Italia, sabato 7 febbraio alle 14.30 a palazzo Oliva il professore Roberto Perna, dell’Università di Macerata terrà una conferenza sulla “Monumentalizzazione e sviluppo urbano a Sentinum e nel centro Italia a seguito della collocazione dei veterani di Augusto”. Seguirà una visita al Parco Archeologico di Sentinum. L’evento gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, dal Comune di Sassoferrato. 04/02/15 10.24 24 ANNIVERSARIO >DEFUNTI< ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 ANNIVERSARIO TRIGESIMO CHIESA della MISERICORDIA CHIESA S.MARIA MADDALENA Lunedì 9 febbraio ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato CHIESA di S. VENANZIO Venerdì 13 febbraio ricorre il 9° anniversario della scomparsa dell'amata Cav. FRANCESCO CAPRARI DELIA ANTONINI in CHINIGIOLI I suoi cari si riuniranno in preghiera nella S.Messa che verrà celebrata lunedì 9 febbraio alle ore 18.30. Sincera gratitudine a quanti vorranno essere presenti. "Il tuo ricordo vive in noi". ANNIVERSARIO Il marito, le figlie, i generi, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa venerdì 13 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Mercoledì 11 febbraio ricorre il 6° anniversario della scomparsa dell'amata MARA MARCELLA GIUSEPPETTI I nipoti e i parenti tutti la ricordano con affetto. Nella ricorrenza dell'anniversario della scomparsa degli amati PIETRO COZZA ROSA COSTANTINI ved. COZZA 12/01/98 12/02/11 Il figlio, la nuora, i nipoti ed i parenti tutti li ricordano con affetto. S.Messa domenica 8 febbraio alle ore 15 nella Chiesa di Bassano. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. GIUSEPPE MARIANGELI "Amarti è stato facile dimenticarti impossibile" Lo ricorderemo martedì 10 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNUNCIO ANNUNCIO Lunedì 2 febbraio, a 85 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ENZO SAGRAMOLA Lo comunicano la moglie Annunziata Scarafoni, i figli Maria e Maurizio, la nuora Fethia, il nipote David Andrea, il fratello Giacomo, la sorella Anna, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano TRE MESI Martedì 10 febbraio ricorre il 18° anniversario della scomparsa dell'amato Domenica 1 febbraio, a 93 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari CHIESA di ARGIGNANO Domenica 8 febbraio ricorre il 37° anniversario della scomparsa dell'amato GIUSEPPE MAZZOLI I figli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 8 febbraio alle ore 11.45. Durante la celebrazione sarà ricordata anche la moglie FRANCESCA GOBBI Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. RINGRAZIAMENTO Le famiglie RUGGERI e TEMPESTINI ringraziano tutti coloro che, con la presenza, con testimonianze ed espressioni di affetto, sono stati loro vicini nel dolore per la perdita del caro DARIO ANNUNCIO Mercoledì 28 gennaio, a 93 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ANTONIA PELOMORO ved. MORI Lo comunicano le figlie Giuseppina e Sandra, il genero Raniero, la nuora Rina con Lamberto, i nipoti Daniela, Gianni, Domenico, Carlo, i pronipoti, la sorella Amedea, il fratello Ovidio, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Lunedì 2 febbraio, a 98 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ANNA PISELLO ved. RICCI Lo comunicano i figli Annibale e Ulderico con Irina, i nipoti Mauro e Sabrina, i pronipoti Andrea e Samuel, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 1 febbraio, a 44 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari MARCO BREGALLINI Lo comunicano la mamma Rosa Russo, Claudia, le figlie Viola e Doris, la sorella Tiziana, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano RINGRAZIAMENTO Le famiglie BREGALLINI-RUSSO sentitamente ringraziano tutti coloro che si sono uniti al loro dolore e si scusano per i comportamenti poco corretti per i quali hanno sofferto e dai quali si dissociano (non avevano bisogno di offerte per pagare il funerale del loro caro MARCO). 24 defunti.indd 2 CHIESA di S.MARIA MADDALENA Domenica 8 febbraio ricorrono tre mesi dalla scomparsa dell'amato CARLO CHIUCCHI La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 9 febbraio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. MARIA MARIANI ved. SASSI Lo comunicano la figlia Stefania con il compagno Renzo, le sorelle Virginia, Fenisia, Giuditta, Pina e Settimia, i cognati, i nipoti, i cugini, le cugine ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni GUIDO FERRETTI S.Messa martedì 10 febbraio alle ore 18 nella chiesa della Misericordia: Domenica 28 giugno alle ore 10 nella chiesa della Misericordia sarà ricordata la moglie GEMMA BUSELLI a nove anni dalla scomparsa. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNUNCIO Domenica 1 febbraio, a 94 anni, presso l'ospedale di Sassoferrato, è mancato all'affetto dei suoi cari ALDO CONTI Lo comunicano con dolore i figli Rossana, Graziella e Francesco, il genero Luciano, la nuora Giuseppina, i nipoti, i pronipoti, le sorelle, i cognati, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni ANNUNCIO Sabato 31 gennaio, improvvisamente, a 73 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ALBERTO GRIMACCIA Lo comunicano Maria Cristina, i figli Federica con Paolo, Matteo con Sidonia, Giulia con Federico, gli amati nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 1 febbraio, a 93 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari QUINTO SEBASTIANELLI Lo comunicano la figlia Graziella, il genero Carlo Cecchetti ed i nipoti tutti. Onoranze Funebre Belardinelli ANNUNCIO Venerdì 30 gennaio, a 94 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ALDA APPOLLONI ved. CECCOTTI "Dio è amore; chi rimane nelll'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui" (1 Gv 4,16) Mercoledì 11 febbraio ricorre il 5° anniversario della dipartita terrena di GIOVANNI PAURI Nella S.Messa celebrata nella chiesa di Santa Maria Maddalena alle ore 18.30, verrà ricordato, insieme alla cognata IONE ZINI che lo ha preceduto di pochi giorni. I familiari ringraziano chi si unirà alle loro preghiere. DANILO e GABRIELE Le famiglie li ricordano con affetto. S.Messa giovedì 12 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO NOVE MESI LAURA MACCARI CHIESA di SAN NICOLO' Mercoledì 11 febbraio ricorre il nono mese della scomparsa dell'amato ANNIVERSARIO 14° anniversario della scomparsa dell'amato GABRIO STROPPA S.Messa sabato 14 febbraio ore 18 nella Cattedrale S.Venanzio. "Ci sono cose che il tempo non cambia; tu c'eri, ci sei e sempre ci sarai!" Con infinito amore, i tuoi cari ANNUNCIO Lunedì 2 febbraio, a 84 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari LUIGI SMARGIASSI Lo comunicano il figlio Roberto, la nuora Antonella, il nipote Alessio, la cognata Esina, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Nell'anniversario del ritorno alla casa del Padre dell'amatissima LAURA ci ritroveremo a pregare con lei mercoledì 11 febbraio alle ore 18 nella chiesa della Sacra Famiglia. ANNIVERSARIO DIEGO BIGIARELLI La mamma Emanuela e il fratello Andrea lo ricordano con affetto. S.Messa mercoledì 11 febbraio alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle". RINGRAZIAMENTO Lo comunicano i figli Alfio e Loriana, la nuora Loredana, il genero Guido, i nipoti Mirco con Lorenza e Moira, la pronipote Nicole ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli Le famiglie BOTTACCHIARI e MAURI ringraziano sentitamente quanti in vari modi si sono uniti al lutto per la scomparsa della cara GELTRUDE ANNUNCIO ANNUNCIO Sabato 31 gennaio, a 58 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari Sabato 31 gennaio, a 91 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari PAOLO PICCIONI GIAMBATTISTA PAGNANI Lo comunicano la moglie Minerva Moretti, i figli Maria e Dante, il genero Roberto e Marcella, i nipoti Martina con Danilo, Fabio con Valentina, i cognati, la cognata, i parenti tutti. Marchigiano Lo comunicano la madre Maria, la moglie Marina Ottavi, il figlio Jacopo, i fratelli Mauro e Giorgio, le cognate Lucia Ottavi ed Ornella, i nipoti ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli CHIESA di CERRETO - S.MARIA DELLA PORTA Giovedì 12 febbraio ricorre il 7° anniversario della scomparsa degli amati CHIESA di SAN SEBASTIANO MARISCHIO Giovedì 5 febbraio ricorre il 7° anniversario della scomparsa dell'amata NATALINA BIANCINI in STAZI Il marito, il figlio, la nuora, i nipoti e i parenti tutti la ricordano con grande affetto. S.Messa sabato 7 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. 04/02/15 10.20 25 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Il Papa annuncia la visita nella Gerusalemme europea il 6 giugno prossimo >CHIESA Dire pace a Sarajevo C di FABIO ZAVATTARO he c’entri con noi Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Non era l’uomo a parlare così nella Sinagoga di Cafarnao, ma il maligno che aveva preso il suo corpo. Il Vangelo di questa domenica ci fa incontrare Gesù mentre insegna, nel giorno di sabato, e viene apostrofato in questo modo. Insegnava, scrive l’evangelista Marco, “come uno che ha autorità”; e con la stessa autorità libera l’uomo posseduto dal demonio. È interessante notare che arrivato di sabato nella città di Cafarnao, il più grande insediamento della Galilea, là dove viveva Pietro, Gesù non si preoccupa di trovare una sistemazione per lui e per quanti lo seguivano, ma va subito a lodare il Signore nella Sinagoga. La sua voce porta la parola di Dio; la sua voce, la sua autorità divina cacciano il maligno. “Il Vangelo - commenta Papa Francesco all’Angelus - è parola di vita; non opprime le persone, al contrario libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: la vanità, l’attaccamento al denaro, l’orgoglio, la sensualità. Il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni del male in propositi di bene”. Lasciatemi pensare che Papa Francesco abbia voluto scegliere proprio questo passo del Vangelo - nella domenica in cui la Chiesa italiana invita a difendere la vita dal concepimento fino al suo termine naturale - per annunciare la sua intenzione di recarsi, sulle orme di san Giovanni Paolo II, a Sarajevo, la città martire della Bosnia Erzegovina, per portare il messaggio di riconciliazione e di pace che viene dalle pagine del Vangelo. Sarajevo, la Gerusalemme europea la chiamerà Papa Wojtyla con una suggestiva espressione, città “crocevia di tensioni, di culture, di religioni e popoli riversi”. Il 6 giugno Papa Francesco sarà, dunque, a Sarajevo anzitutto per incoraggiare i fedeli cattolici, affinché “susciti fermenti di bene e contribuisca al consolidamento della fraternità, della pace, del dialogo interreligioso e dell’amicizia”. Ecco spiegato il motivo di questo viaggio del Papa in una nazione periferia, si potrebbe dire, Paese in cui i cattolici sono minoranza. Ma è proprio la forza, la parola del Vangelo a dare loro la capacità di essere fermento in una realtà in cui, nei tre anni di guerra, si sono combattuti serbi, croati e bosniaci; ortodossi, cattolici e musulmani. La città, disse Papa Wojtyla il 12 aprile 1997, era segnata “dall’accanimento di una folle logica di morte, di divisione e di annientamento”. Lo farà celebrando Messa sotto la neve nello stadio della città; intorno, prati e colline trasformati in cimiteri, un conflitto costato la vita a 12mila persone, 50mila i feriti, l’85% dei quali civili. Un conflitto atroce, fratricida, con l’obiettivo di cancellare la Bosnia multietnica e multi- ADORAZIONE EUCARISTICA A Fabriano, nella chiesa di San Filippo, il primo sabato del mese, 7 febbraio, dalla ore 21 alle ore 6 della domenica. A Matelica, nella chiesa della Beata Mattia, il primo sabato del mese, 7 febbraio, dalle ore 21 alle ore 24. Nel Santuario della Madonna del Buon Gesù a Fabriano: c’è l’Adorazione Eucaristica tutto il giorno (dalla mattina alla sera), nei giorni feriali, con la possibilità delle confessioni. La giornata del malato in Diocesi Numerosi gli appuntamenti che, in occasione della “Giornata del Malato”, si svolgeranno nella nostra Diocesi. L’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute ha fatto suo il tema che la Cei ha indicato per questo appuntamento annuale “Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo ” (Gb29,15) organizzando per domenica 8 febbraio alle ore 15.30 presso la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, una concelebrazione eucaristica con l’imposizione dell’Unzione degli infermi, presieduta da Mons. Giancarlo Vecerrica. Seguirà un momento di convivialità nel teatrino della parrocchia offerto dai parrocchiani e da tutte le realtà della Diocesi che si occupano di anziani e di malati. Il Vescovo sarà presente anche lunedì 9 25 chiesa.indd 2 febbraio dalle ore 14.30 all’interno dei reparti di degenza dell’Ospedale “Profili” per l’annuale visita pastorale che si concluderà con la celebrazione della Santa Messa presso la Cappella ospedaliera. Anche a Matelica e Sassoferrato è molto sentita la Giornata del Malato: quest’anno l’Unitalsi con tutte le altre Associazioni di volontariato impegnate nell’assistenza di anziani e malati, coordinata dall’Ufficio per la Pastorale della Salute, ha invitato il Vescovo a celebrare la Santa Messa nella struttura ospedaliera di Matelica mercoledì 11 febbraio alle ore 15.30 e lo stesso giorno, a Sassoferrato presso la parrocchia di San Facondino alle ore 18 cui seguirà la processione per ricordare la festa della B.M.V. di Lourdes. Vaticano, 1° febbraio: Angelus in piazza San Pietro in occasione della Giornata per la vita religiosa; qui hanno vissuto assieme per centinaia di anni le grandi religioni del mondo: cattolici, ortodossi, musulmani, ebrei, gli uni accanto agli altri. In questa Sarajevo, che Papa Francesco visiterà portando la parola di Dio e il messaggio di dialogo e di perdono, c’è un’immagine simbolo che vorrei ricordare: il ponte di Vrbania, sul fiume Miljacka. Oggi si chiama Diliberovic - Sucic dai nomi di una studentesca bosniaca e una pacifista croata uccise su quel ponte. Come Gabriele Moreno, e tanti altri. Come Amira Ismic e Rosko Brckic, che sono stati anche chiamati Romeo e Giulietta di Sarajevo. Lei bosniaca musulmana, lui serbo ortodosso. Un cecchino ha fermato la loro vita su quel ponte mentre si preparavano a lasciare la città per costruire assieme una vita senza odio e violenza. La differenza di etnie e di fede non è stata per loro un ostacolo. La parola di Dio, la loro guida in quei giorni in cui sembrava che non ci fosse altro spazio se non per parole di morte. I loro corpi, abbracciati, sono rimasti insepolti per una settimana. Lui è stato il primo a cadere colpito dal cecchino. Amira non ha continuato la corsa, ma è tornata dal suo Rosko, per aiutarlo, per stargli accanto. La forza dell’amore che supera le divisioni, che sa guardare all’altro prima ancora che a se stessi. Nel suo viaggio a Sarajevo Francesco porterà il Vangelo, parola di vita, di salvezza, di amore. Per dire pace, dialogo, amicizia. VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 8 febbraio dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,29-39) Una parola per tutti L’evangelista racconta la prima guarigione operata da Gesù all’inizio del suo ministero. Sia nella sinagoga che nella casa di Simone, il Salvatore si trova ad affrontare il male sotto due diversi aspetti, spirituale e fisico. Nel primo caso esorcizza lo spirito immondo, nel secondo cura una donna malata. Il Messia è quindi “dottore” tanto dell’anima quanto del corpo. Il verbo utilizzato per descrivere la sua azione nei confronti della suocera di Pietro è “sollevare”, in greco eghéiro, che tradotto significa anche “risorgere”. Questo miracolo, come ogni altro compiuto dal Signore, è simbolo e preludio della sua resurrezione. La donna, appena guarita, si mette a servire, incarnando così l’insegnamento del Messia: seguire il Padre aiutando i fratelli e non restando imprigionati nel proprio egoismo. Il Vangelo di Marco ci mostra uno spaccato della quotidianità del Nazareno mentre viveva tra i poveri e i bisognosi: annunciava il Regno di Dio, compiva miracoli, predicava e pregava. L’Agnello, che toglie i peccati del mondo, entra nei cuori degli uomini con docilità e solo in coloro che lo desiderano. A quanti lo accolgono, dà il potere di diventare figli di Dio. Come la possiamo vivere - Non è possibile dissociare le opere di carità dal rapporto personale col Signore. Chi prega non può tralasciare il comandamento di amare il prossimo e chi opera nella carità non è dispensato dalla preghiera. Bisognerebbe leggere, come esempio, le storie dei santi per imparare questa unità inscindibile. - Chi non prega rimane nel proprio io e invece di essere guidato dai pensieri divini è ispirato dai propri: rimane incapsulato in se stesso e gli altri facilmente si allontanano da lui. - Gesù accoglieva con benevolenza tutti i malati; il cristiano fa il miracolo più grande di stare con gli infermi, i disabili, gli orfani… mettendo la propria esistenza con la loro perché ha gli stessi sentimenti del Maestro e capisce che, soprattutto i più poveri, sono suoi fratelli. - Condividere vuol dire fare entrare l’altro, che è rifiutato da tutti, nel nostro cuore. Solo così è possibile sentire sulla pelle la solitudine di chi è solo, il giogo di chi è schiavizzato, la disperazione di chi viene abbandonato. - Cristo ha voluto rimanere con noi fisicamente presente attraverso l’Eucaristia comunicandoci, attraverso se stesso, cosa significhi amare e sacrificarsi per gli altri. 04/02/15 11.39 26 >CHIESA< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Madonna di Lourdes, è festa! Ottavario di preparazione a S.Caterina, con processione finale C’ è a Roma una via dedicata a S. Maria Mediatrice di tutte le grazie. E lungo quella via c’è una chiesa sempre dedicata alla Madonna sotto questo titolo. E’ una costruzione moderna bella. Molto bella. Mentre ammiravamo quella interessante costruzione, un amico mi chiese: “Allora non è più vero che unico mediatore fra Dio e l’uomo è Cristo Signore?”. Risposi che, per la nostra fede, Cristo è mediatore unico fra Dio e l’uomo; infatti “Nessuna creatura può mai essere paragonata col Verbo incarnato e Redentore” (L. G. n. 62). Ma la Madonna “Col concepire Cristo, generarlo, nutrirlo, presentarlo al Padre nel tempio, soffrire col Figlio morente sulla croce, cooperò in modo tutto speciale all’opera del Salvatore. (...) Per questo fu per noi madre nell’ordine della grazia” (L. G. n. 61). “E questa maternità di Maria nella economia della grazia perdura senza soste dal momento del consenso fedelmente prestato nell’Annunciazione, e mantenuto senza esitazioni sotto la croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti, assunta in cielo non ha deposto questa funzione di salvezza, ma con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci le grazie della salute eterna. Con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo ai pericoli e affanni, fino a che non sono condotti nella patria beata. Per questo la Beata Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice” (L. G. n. 62). Non succede così in tutte le famiglie, quando il babbo vorrebbe punire esemplarmente una mancanza e la mamma interviene a favore del figlio? Non è allora che la Mamma diventa il capo-famiglia, ma fa la parte della mamma, della comprensione, della tenerezza. Lei è mediatrice presso Gesù, suo Figlio, come ha fatto a Cana di Galilea nel famoso matrimonio. E buon per noi che Dio abbia deciso così. Abbiamo un rifugio sicuro in cui si può confidare non invano. Quante volte tutti lo abbiamo sperimentato!. A Fabriano, nel 1919, la mediazione della Madonna è stato palese quando intervenne a vantaggio di Verbena Cipriani. I genitori, distrutti per un verdetto che non lasciava spazi a illusioni, si rivolsero alla Madonna di Lourdes. Se la Madonna fosse intervenuta a loro vantaggio si sarebbero astenuti per tutta la vita dalle carni, e avrebbero zelato la costruzione di una cappella in onore della Madonna di Lourdes. E’ la seconda cappella a destra di chi entra nella chiesa di S. Caterina. Quello che la scienza e gli uomini non sapevano immaginarlo, la Madonna lo realizzò: Lei, la Mediatrice di ogni grazia. A suo Figlio non aveva mai negato nulla nella vita, era giusto che a Lei il Figlio non negasse nulla. E Verbena Cipriani guarì e fu sposa e madre felice. Vivrà a Milano fino al 1993. La Madonna – dice la Lumen Gentium – si preoccupa soprattutto di “Procurarci la vita eterna”, ma si preoccupa anche in quelle cose temporali che solo Lei può garantire. Ricordare queste cose, storia della nostra città, fa bene. Dona una boccata di fiducia in Colei che, avendo cooperato all’opera della redenzione, rimane sempre l’ultima sponda in cui sperare nei momenti di tristezza. A queste cose rifletteremo, nelle Sante Messe dell’Ottavario, a partire da martedì 3 febbraio. Mercoledì 11 febbraio le Ss. Messe saranno alle 7, 8, 9, 10, 11, 12 e alle 18. Concluderà la giornata, dopo l’ultima Messa, la simpatica processione con i flambeaux, come consuetudine. Le Ss. Messe saranno celebrate nell’atrio, ma nella chiesa grande si potrà accedere passando dall’atrio. Per tutto il giorno la cappella della Madonna di Lourdes resterà illuminata. Ci saranno confessori disponibili per tutta la mattinata. Vi aspettiamo tutti. TEENS IN MASK 2.0! Te Deum Sabato 14 febbraio, voi ragazzi, che avete tra gli 11 e i 14 anni, siete invitati alla festa di Carnevale organizzata dall’Azione cattolica dei ragazzi. L’evento si svolgerà presso il circolo Fenalc di Santa Maria, avrà inizio a partire dalle ore 21 e terminerà all’incirca a mezzanotte. I biglietti d’ingresso sono venduti dai nostri ragazzi che li distribuiscono in ogni scuola media, saranno loro a fornirvi ogni informazione necessaria. La festa sarà ricca di divertimento in quanto ci sarà un’animazione travolgente, un bar targato Acr in cui vengono serviti solo drink analcolici e tanti giochi per passare un San Valentino alternativo. La festa è in maschera, quindi se volete vincere il premio per il miglior travestimento, iniziate a prepararvi! Noi educatori vi aspettiamo numerosi per passare una serata all’insegna del divertimento con bella musica, drink, maschere e amici. Non potete mancare! Chiara Caselli, Sara Tognoloni La parrocchia di Melano a Torino ed Asti 26 chiesa.indd 2 La parrocchia di Melano organizza un pellegrinaggio il 2 e 3 maggio alla Sindone di Torino e alla città di Asti. Per informazioni: don Andrea Simone 338/3027782; [email protected]; guida tecnica Agenzia L'Alternativa. e S.Messa I Francescani di Fabriano La memoria della traslazione del corpo di San Romualdo, il 7 febbraio, sarà celebrata con questi appuntamenti: in cripta, Messa alle ore 8.30, in chiesa alle 10.30; seguiranno alle 17 i Vespri solenni con i monaci camaldolesi di Fabriano e di Fonte Avellana; alle 18 in cripta sarà prelevato il busto del santo e in processione si arriverà in chiesa; dopo il canto del "Te Deum" alle 18.15 inizierà la Messa con il Vescovo. Al termine sarà proiettato un cd sulla storia e l'arte della chiesa di san Biagio. La chiesa dei Santi Biagio e Romualdo AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ IL VESCOVO CELEBRA PER IL CSO: sabato 7 febbraio alle ore 8 nella chiesa di San Luca. ~ FESTA DELLA TRASLAZIONE DI SAN ROMUALDO: sabato 7 febbraio alle ore 18.15 nella chiesa di San Biagio. ~ MESSA DEL MALATO A S. GIUSEPPE LAVORATORE: domenica 8 febbraio alle ore 15.30, presiede Mons. Vecerrica. ~ MESSA DEL MALATO NELL’OSPEDALE DI FABRIANO: lunedì 9 febbraio alle ore 16, presiede mons. Vecerrica. ~ ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON GIUSSANI: lunedì 9 febbraio alle ore 21 nella chiesa di S. Filippo, presiede mons. Vecerrica. ~ MESSA DEL MALATO NELL’OSPEDALE DI MATELICA: mercoledì 11 febbraio alle ore 15.30, presiede mons. Vecerrica. ~ GIORNATA DEL MALATO A SASSOFERRATO: mercoledì 11 febbraio alle ore 18, fiaccolata per le vie del paese. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com. - Collegiglioni ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 8.00: - M. della Misericordia - Casa di Riposo ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita ore 8.45: - S. Luca - Cappella dell’ospedale ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello ore 10.00: - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo ore 10.15: - Attiggio - Moscano ore 10.30: - S. Silvestro ore 11.00: - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia ore 11.30: - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano ore 11.45: - Argignano ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio ore 17.00: - S. Maria in Campo ore 18.00: - M.della Misericordia ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa 19.00:- Regina Pacis 04/02/15 11.40 27 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Volley femminile serie D: Fabriano cerca la salvezza >SPORT Le ginnaste Azzurra Ottaviani, Camilla Zuccaro e Valeria Carnali In una partita che non conta nulla ai fini della classifica di serie D, visto che pur vincendo le fabrianesi non avrebbero poturo mutare la penultima posizione, la Pallavolo Fabriano di Rossini offre una prestazione alterna e perde a Filottrano 3-2 (25-16; 11-25; 15-25; 25-19; 15-12). Il primo parziale vede il Filottrano approfittare dell'approccio passivo delle fabrianesi, che subiscono la battuta e il gioco avversario, ma la pronta risposta del secondo parziale mette subito in chiaro che le fabrianesi non sono andate in vacanza. Nella terza frazione di gioco, con Fabriano già in vantaggio (5-9), un black-out temporaneo dell'illuminazione preoccupa per la ripresa dell'incontro, ma Fattorini & C. riprendono da dove avevano lasciato. Nel quarto set, dopo un primo allungo delle fabrianesi, le giovani ragazze di Filottrano vogliono chiudere in bellezza la prima parte del proprio campionato tra le mura domestiche e le fabrianesi glielo permettono. Adesso si aspetta il nuovo girone in cui si lotterà per la permanenza in questo campionato. La formazione: Angeletti, Angione, Balducci, Camertoni, Carnevali, Fattorini, Malefora, Mollari, Ragni, Sonaglia, Pallotta (L); all. Rossini e Moretti (foto). Sconfitta di misura anche per GINNASTICA le ragazze di Prima Divisione Baldoni che, largamente rimaneggiate, hanno venduto cara la pelle in casa della Sacrata Civitanova, uscendo però sconfitte per 3-2 (25-18; 20-25; 20-25; 25-18; 15-10). Sabato 7 febbraio alle ore 16,30 presso la palestra Itas "Vivarelli", ultimo turno della prima fase con le fabrianesi oramai matematicamente nei play out. La formazione: Baldoni, Brenciani, Casadio Tarabusi, Cattarulla, Fattorini, Malzew, Minelli, Paoloni, Paolucci, Busini (L1), Ruggeri (L2); all. Baldoni. Infine, si è conclusa la seconda fase del Campionato Provinciale Under 16 con la terza vittoria consecutiva per 3-0 delle fabrianesi contro la Libertas Jesi. Prossimo appuntamento ai quarti di finale il 18 febbraio contro il Collemarino, già battuto nella fase eliminatoria. A questo punto l’obiettivo minimo è la qualificazione alla fase regionale. Le prime tre classificate di ogni provincia, infatti, si contenderanno - divise in quattro gironi da tre squadre ciascuna - il titolo regionale con la solita formula delle partite incrociate tra le prime e le seconde di ogni girone. La formazione: Baldoni Michela, Baldoni Sara, Brenciani, Cattarulla, Fattorini, Malzew, Malefora, Paoloni, Paolucci, Ruggeri (L); all.Baldoni e Moretti. Ritmica Un monopolio fabrianese... Bei risultati a Montemarciano e Pesaro; Meriggiola in Nazionale P Pianeta calcio a 5: i risultati rime prove regionali per la Fondazione Carifac Ginnnastica Fabriano nei Campionati di Categoria e Specialità che porteranno, dopo le prove regionali ed interregionali, alle finali nazionali. Nelle Marche, esordio a Montemarciano per la Specialità con la prima delle due prove; in pedana tutte le ginnaste Senior schierate sul podio, da Valeria Carnali, prima alla Palla e seconda alla Fune, a Camilla Zuccaro, prima al Cerchio e seconda alle Clavette, per concludere Azzurra Ottaviani, terza alla Palla. Pesaro ha invece ospitato il campionato di Categoria ed anche in questo caso le fabrianesi hanno lasciato poco spazio alle avversarie. Primo posto per Serena Ottaviani nella Allieve di Prima Fascia, mentre per le Allieve di Seconda Fascia addirittura podio interamente della Ginnastica Fabriano con Talisa Torretti prima, Sofia Raffaeli seconda e Giulia Fattorini terza. A completamento della ottima prova troviamo anche la nuova ginnasta siciliana Fabiana Pappalardo, da poco approdata a Fabriano. Nelle senior primo posto per Cecilia Meriggiola, ma per lei la notizia buona è un’altra: la convocazione nella Nazionale Italiana per dieci giorni a Desio, per un test utile per una eventuale convocazione definitiva… forza Cecilia in bocca al lupo! Desio, centro federale della ginnastica ritmica, ha anche organizzato un allenamento a porte aperte, dove sono state invitate le nostre ginnaste di squadra, attualmente componenti la nazionale Junior, Daniela Mogurean, Agnese Duranti, Anna Bajraktari, Lavinia Muccini, Milena Baldassarri e l'individualista Senior BREVI SPORT PODISMO: AVIS PRESENTE ANCHE A PONTE SAN GIOVANNI Il maltempo di domenica 1 febbraio non ha fermato i “runners” della Podistica Avis Fabriano, che hanno partecipato con entusiasmo alla mezza maratona del “Campanile” a Ponte San Giovanni di Perugia (classica distanza di 21 chilometri e 97 metri). La gara, monopolizzata dai keniani (vittoria in volata di Bernard Kipsang Chumba con 1 ora 6 minuti e 32 secondi sul connazionale Joash Kipruto Koech appena un secondo dietro), ha visto la partecipazione di 408 atleti e Claudio Berettoni è stato il migliore tra i fabrianesi con il tempo di 1 ora 28 minuti e 10 secondi. Con 1h 33’ 48” è giunto Gabriele Salvatori. A seguire, in fila indiana, Mauro Moschini (1h 34’ 56”), Stefano Baioni (1h 34’ 58”) e Ferruccio Cocco (1h 34’ 59”). Vincenzo Petrucci ha impiegato 1h 39’ 33”, Gabriele Fiorani 1h 42’ 27”, Leonardo Sonaglia 1h 51’ 16” (con un problema al polpaccio che l’ha condizionato negli ultimi chilometri) e Mario Gubbiotti 1h 53’ 31”. Il top-runner 27 sport.indd 2 Letizia Cicconcelli. Davanti ad un appassionato pubblico ed alle massime autorità tecniche della Federazione Ginnastica, hanno raccolto calorosi applausi. Aggiungiamo che con la squadra Nazionale Senior era presente Martina Centofanti, oramai stabile a Desio, ma nostra tesserata. Fabriano era di gran lunga la società che aveva più ginnaste presenti in questo evento a carattere nazionale. Podio tutto fabrianese per le Allieve a Pesaro Giorgio Tiberi stavolta non ha preso parte alla gara agonistica, ma era comunque presente e ne ha approfittato per un allenamento non competitivo. Inoltre, vanno menzionate due donne alla loro prima uscita con il gruppo Avis Fabriano: Anna Rita Zoppi si è cimentata nella mezza maratona con il tempo di 1h 52’, Patrizia Cristallini ha optato per il percorso di 6 chilometri impiegando 29 minuti. RUGBY: FABRIANO REGGE UN TEMPO POI VIENE TRAVOLTO A FERMO Il Fabriano Rugby sbanda in trasferta contro l’Amatori Fermo, dopo un primo tempo positivo che ha visto il "quindici" fabrianese lottare alla pari con i padroni di casa. Dopo aver bloccato l’Amatori con una difesa attenta e determinata, i ragazzi di Mister Lombardi non sono riusciti a dare perso alle occasioni costruite nell’arco del primo tempo che si è concluso sullo 0-0. Molto diversi i secondi quaranta minuti di gioco con i fabrianesi imprecisi in difesa ed i padroni di casa concreti nello sfruttare le imperfezioni ospiti. Una partita dai due volti quindi, con l’Amatori Fermo che ha battuto il Fabriano Rugby per 22-0. Prosegue quindi il mal di trasferta del Fabriano Rugby, che dovrà reagire il prossimo 22 febbraio sul campo del San Lorenzo Rugby. Tre settimane circa per recuperare forza e convinzione in vista di una sfida sicuramente impegnativa. Saverio Spadavecchia PATTINAGGIO: SI RICOMINCIA DAL TROFEO DI NORCIA La Fortitudo Fabriano Pattinaggio ha partecipato all'appuntamento indoor di Norcia con discreti risultati. In evidenza i giovani Cristian Scassellati ed Alessandro Eleuteri (categoria Giovanissimi Primo Anno) che al primo impatto con l'agonismo si sono ben comportati. Scassellati ha ottenuto anche un primo posto nei 600 in linea. Hanno preso parte alle gare - nelle altre categorie - anche Emma Ninno, Elisa Scassellati, Maria Ninno, Alessandro Hutici, Nicolò Delpriori, Camilla Fattori ed Erica Greci. Grazie ai loro piazzamenti, la Fortitudo si è classificata al 6° posto generale tra le diciotto società presenti. SERIE C1: IL REAL FABRIANO NON DEMERITA, MA PERDE Nella diciannovesima giornata il Real Fabriano cede in trasferta contro il Cus Macerata per 6-2. Per i blaugrana però ancora note positive per quanto riguarda la voglia di lottare fino alla fine, il ritorno con gol del capitano Angeloni (di Angelelli l'altra segnatura) e i tre tiri liberi parati da Cesaroni. I maceratesi invece con questi tre punti salgono al secondo posto ad una distanza però abissale dalla capolista Corinaldo. Prossimo impegno venerdì 6 febbraio alle ore 21 in casa contro Falconara. Classifica dopo 19 giornate: Corinaldo 52; Cus Macerata 39; Montecchio 35; Bocastrum United ed Etabeta 34; Ascoli e Nuova Ottrano 30; Torrese e Falconara 29; Pagliare 27; S. Angelo 26; Grottaccia 22; Castelbellino 18; Urbino 14; Real Fabriano 13; Campiglione 7. Lorenzo Alunni JUNIORES: LA DURA LEGGE DEL GOL Nella ventunesima giornata la juniores del Real Fabriano torna a casa con l'intero bottino annientando il malcapitato Cerreto d'Esi per 1-7. I padroni di casa nei primi minuti sono pericolosi con dei tiri dalla distanza ma alla lunga prevale la qualità dei fabrianesi che salgono in cattedra e lì restano fino al fischio finale. Marcatori: Passeri (2), Burini (2), Pastuglia (2), Bello Burzo. La classifica dopo 21 giornate: Cus Ancona 52; Pietralacroce 51; PesaroFano 45; Real Fabriano 44; Osimo 41; Alma Juventus Fano 37; S. Angelo 34; Fano 24; Castelbellino 23; Villa Musone 22; Ostrense 20; Lucrezia 16; Campocavallo 8; Cerreto d'Esi 6; Brecce Bianche 4. l.a. SERIE C2, GIRONE A: VIRTUS FABRIANO SENZA SCAMPO Il Pianaccio passa al PalaGuerrieri battendo la Virtus Fabriano per 1-3. Di Francesco Spilli il gol della bandiera fabrianese. Sabato 7 febbraio la squadra di mister Gianmarco Latini andrà in trasferta a Numana. La classifica dopo 19 giornate: Falconara 50; Pieve d’Ico 40; Cagli 37; Ankon 36; Jesi 33; Casine 32; Futsal Ancona 31; Pianaccio 28; Chiaravalle e San Costanzo 27; Numana 24; Pietralacroce e Tre Colli Pinocchio 19; Brecce Bianche 13; Virtus Fabriano 7; Mantovani 4. f.c. SERIE C2, GIRONE B: CERRETO SEMPRE SECONDO Riprende a far punti il Cerreto di mister Kristian Giordani, che si mantiene al secondo posto dopo aver battuto per 5-4 il Santa Maria Nuova con le reti di Ajdari (3), Trottini e Gubinelli. Venerdì 6 febbraio, insidiosa trasferta a Macerata contro la Futsal. Ha segnato il passo, invece, la formazione del Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti, sconfitta 6-4 a Recanati (doppiette cerretesi di Baldoni e Bruzzichessi). Sabato 7 febbraio appuntamento casalingo contro le Cantine Riunite. Disco rosso anche per la Junior Matelica di mister Antonio Colluto, travolta 5-0 a Tolentino proprio dalle Cantine Riunite (ore 15). Nel prossimo turno, venerdì 6 febbraio, la Junior affronterà tra le mura amiche della palestra Mancinelli la capolista Sambucheto (ore 21). La classifica dopo 19 giornate: Sambucheto 48; Cerreto e San Severino 36; Monelupone 32; Cerreto d’Esi e Campocavallo 31; Cantine Riunite Tolentino e Futsal Macerata 28; Osimo 25; Castrum Lauri e Gagliole 24; Santa Maria Nuova 23; Junior Matelica 22; Fontespina 21; Recanati 18; Real Trading 0. f.c. SERIE D: GENGA PUO' ESULTARE Pronto riscatto dell’Avis Genga, che ha battuto 4-3 l’Aspio. Stop interno per il Nebbiano, sconfitto a sorpresa 3-8 dal Monserra. Un buon punto per il Campodonico, che ha fermato sul 4-4 il Casenuove grazie alle reti di Lezzerini (2), Mannelli e Biocco. La classifica dopo 15 giornate: Imbrecciata 38; Cupramontana 33; Giovane Aurora 29; Casenuove 27; Villa Musone 26; Aspio 24; Anconitana 21; Nebbiano 19; Dorica 18; Virtus Moie 16; Avis Genga 15; Candia Baraccola Aspio 13; Moserra 10; Campodonico 9. f.c. 04/02/15 09.56 28 >SPORT< CALCIO L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 L'evento Il Milan sposa la Fortitudo e arriva Franco Baresi di ANTONELLO BARONI L a volontà di unire le forze e costruire una grande Scuola Calcio nella nostra cittadina sta portando i primi interessanti risultati. Il 5 febbraio la Fortitudo Fabriano annuncerà, in un evento pubblico, l’inizio di un'importante collaborazione, avviata di recente, grazie al determinante supporto di Indesit Company, con il settore giovanile del Milan. La Scuola Calcio della società fabrianese, intitolata alla Città di Fabriano, è così Serie D: Matelica ingaggia Moras Nel fine settimana scorso il campionato ha osservato un turno di riposo. Il Matelica tornerà in campo domenica 8 febbraio sul campo dell'Amiternina. Nel frattempo la società si è mossa sul mercato ingaggiando dall'Udinese l’attaccante Marco Moras, classe 1995. Giovane esterno offensivo, dopo aver disputato lo scorso campionato con la compagine bianconera, in questa stagione ha iniziato il campionato di Lega Pro (girone C) con la Lupa Roma collezionando 10 presenze nel girone d’andata. entrata nel circuito delle Scuole Calcio Milan (unica nella ragione Marche) e potrà così dotarsi dei mezzi e delle conoscenze necessarie per offrire ai propri atleti una migliore proposta formativa e permettere loro un corretto avviamento al gioco del calcio. Grazie al rapporto di collaborazione stabilito, il Milan metterà a disposizione dei tecnici una serie di servizi di qualità tra cui corsi di aggiornamento per allenatori, dirigenti, portale gestionale dedicato a tutte le attività dove gli allenatori delle società affiliate avranno a disposizione un’area dedicata che permetterà loro di accedere ai corsi di formazione on line oltre che a una grande library contenente i programmi tecnici e centinaia di esercizi spiegati attraverso grafici e video. Il progetto verrà illustrato alla stampa e al pubblico giovedì 5 febbraio all'Oratorio della Carità di Fabriano, alle ore 17.15. Per sottolineare l'importanza del progetto, il Milan ha deciso di inviare uno dei suoi più illustri campioni del passato, Franco Baresi, indimenticato capitano del Milan e della Nazionale (81 presenze in maglia azzurra e soprattutto 20 stagioni da rossonero dal ’77 al ’97 con 6 scudetti, 3 Coppe Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 3 Supercoppe Europee, 4 Supercoppe Italiane), oggi dirigente area marketing del club. I ragazzi del settore giovanile avranno l’opportunità di giocare con CALCIO Promozione le maglie ufficiali rossonere di Scuola Calcio Milan "loggate" con il simbolo Fortitudo Fabriano per non perdere la propria identità societaria. "Un progetto – sottolinea il presidente della Fortitudo, Bruno Zamparini – che fa vivere ai bambini lo sport come momento di divertimento e apprendimento di valori indispensabili per la propria formazione sia sportiva che educativa, dove lo sport non si basa sull'idea di successo, ma bensì su quella di dare il meglio di sé". I giovani calciatori, i loro genitori e in generale tutti gli amanti dello sport e del calcio in particolare son invitati a partecipare a questa grande festa. Per chi vuole ci sarà la possibilità di salutare capitan Baresi anche nel primo pomeriggio alle ore 15.30 circa presso lo stadio comunale, dove lo accoglieranno i ragazzi della Scuola Calcio. Baresi quando giocava nel Milan I giovani locali sempre protagonisti Panoramica sull'attività giovanile della Fortitudo Fabriano. La juniores torna alla vittoria contro il Corridonia, 3-1, in gol Gambini, Bartoccetti e Porcarelli. I Giovanissimi di mister Mariangeli imbrigliano la Giovane Ancona ma agli avversari bastano due calci di punizione per prendere l’intera posta in palio. I Giovanissimi Cadetti di mister Salimbeni battono prima il Marinamonte con doppietta di Vagnarelli, poi vengono sconfitti dalla Junior Jesina. Gli Esordienti 2003 di mister Impiglia e Mearelli sono stati impegnati domenica mattina in un’amichevole disputata contro i coetanei del Palombina. Al termine della partita i ragazzi sono stati coinvolti dall’insegnante Venturi, direttore della Scuola Calcio, in alcuni esercizi di coordinazione e orientamento spazio-temporale. CALCIO Prima Categoria girone B Fabriano Cerreto di rigore La vittoria dei rossoblù, sbanca anche Marzocca la follia del Collemarino Un grande Fabriano Cerreto conquista la quinta vittoria consecutiva e continua a salire in classifica. Certo, dopo aver visto il girone di ritorno con tante anomalie, sembra un sogno vedere questa formazione incamerare vittorie a ripetizione conquistando ben 15 punti dall’inizio dell’anno. Infatti nella quinta giornata contro il Marzocca il Fabriano Cerreto ha disputato una partita super e alla fine ha conquistato tre ottimi punti. E’ vero che le due reti sono state realizzate entrambe su rigore da Marinelli e Piergallini, ma è anche vero che la formazione allenata da Spuri Forotti ha espresso un ottimo football sul terreno di gioco e quindi la vittoria è strameritata. Che il Fabriano Cerreto all’inizio di stagione aveva allestito una squadra per dire la sua in questo campionato è cosa giusta, ma dopo gli innesti del mercato di dicembre è ormai una cosa appurata: la squadra è forte in tutti reparti, insuperabile in difesa, bene (non ancora ottima) a centrocampo e micidiale in attacco dove Marinelli spadroneggia, il nuovo arrivato Piergallini si sta dimostrando all’altezza della situazione e Silvi quando è chiamato a dire la sua lo fa in modo straordinario. La squadra è pronta per affrontare qualsiasi situazione di pericolo, ha battuto con grande autorità la capolista Pergola, CALCIO MARZOCCA FABRIANO CERRETO 0 2 FORTITUDO FABRIANO COLLEMARINO 1 0 MARZOCCA - Morresi, Canapini (14’ st Ruggeri), Spezie, Mariani Primiani (18’ st Zingaretti), Montanari, Asoli, Pandolfi, Cennerilli, Duranti, Morlacco (1' st Satmari), Sabbatini. All. Mengucci FORTITUDO FABRIANO - Tamburini, Ruggeri, Gobbi, Guidarelli, Clementi, Ippolito, Carmenati (17’ st Moretti M.), Biocco, Mamudi, Porcarelli, Piccolini. All. Ruggeri FABRIANO CERRETO - Latini, Boria, Berrettoni, La Mantia (18’ st Zuccaro), Galuppa, Pierotti, Zaccagnini, Bartoli, Marinelli, Piergallini (34’ st Di Luca), Martini (21’ st Martellucci). All. Spuri Forotti COLLEMARINO - Pasqualini, Stella, Orciani M., Gherghi, Burattini, Cenci M., Rahli (15’ st Saracini), Amadio, Frezzotti, Bevilacqua, Carrassi. All. Mazzieri RETI - 15’ pt Marinelli (r), 14’ st Piergallini (r) La partita è stata sospesa, verrà omologata con il 3-0 per la Fortitudo. ha superato insidie a non finire e, in questo momento straordinario, si gode la serie positiva che, speriamo, continui fino alla fine del campionato aspettando che la prima della classe riesca ad inciampare in più di un’occasione. Un vero peccato che i ragazzi di Spuri Forotti si siano svegliati un po’ ritardo, ma vedendo la squadra all’opera che cresce ogni partita, sembra proprio che sarà una stagione davvero incandescente. Prossimo impegno in casa contro la Cagliese sempre più fanalino di coda. a.c. RETE - 16’ pt Mamudi (r) Seconda vittoria consecutiva per la Fortitudo Fabriano che sale a quota 31 punti in classifica a sette punti dalla vice capolista Villa Musone e a 13 punti dalla prima della classe, quel Castelfidardo che ormai sembra aver spiccato il volo. Inutile dire che nelle ultime tre gare la Fortitudo è migliorata tantissimo e ha incominciato a racimolare punti su punti disputando anche delle bellissime gare contro formazioni più blasonate di lei. Nell’ultimo incontro contro il Collemarino è successo un po’ di tutto. Prima Categoria girone A Il Sassoferrato Genga "stoppa" la capolista Ottima partita disputata dal Sassoferrato Genga che ferma la capolista Villa San Martino sul risultato di 1-1. La squadra di Mariani però parte con il freno a mano tirato lasciando, nelle prime fasi del match, il gioco in mano agli avversari. Gli ospiti approfittano e al 17’ passano in vantaggio con Carbonari che sfrutta un lancio di Tanfani. Il gol subito sveglia il Sassoferrato Genga che nella ripresa mette alle corde il Villa San Martino costringendolo sulla difensiva. I padroni di casa creano diverse occasioni e al 77’ arriva il meritato pareggio grazie a Piermattei che sigla il terzo centro stagionale. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini (84’ Mattioni), Presciutti (46’ Piermattei), Pizzi, Fioranelli, Zucca, Arcangeli, Baldarelli, Monno, Hoxha; all Mariani. Prossimo turno: Montelabbate – Sassoferrato Genga (1-2). l.a.s. 28 sport.indd 2 La Fortitudo ha iniziato alla grande sfoderando azioni molto brllanti e veloci e su una di questa è scaturito il calcio di rigore ai danni di Piccolini che è stato atterrato in area da un difensore. Correva il 16’ del primo tempo e Mamudi superava l’estremo Pasqualini. A quel punto la squadra allenata da Ruggeri ha controllato la gara e nella ripresa ha sfiorato il gol sempre con Mamudi che solo, davanti alla porta, sbagliava clamorosamente la conclusione. A questo punto il Collemarino ha tentato il tutto per tutto, ma non è riuscito ad essere incisivo e al 25’ ha dato il la ad una brutta sceneggiata che gli costerà senz’altro molto cara. Infatti un giocatore falciava da dietro Guidarelli e per doppia ammonizione veniva espulso. Fin qui sembrava tutto normale, ma poi l’ira degli ospiti si è avventata sul direttore di gara che dopo essere stato spintonato, ha espulso quattro giocatori e decretato il finale di una partita inziata bene e finita in modo sconcertante e indecoroso. Bene per la Fortitudo che con questi tre punti si insedia al quarto posto in piena zona play-off. La squadra fabrianese è stata davvero molto brava prima a segnare e poi a controllare la partita. Insomma stiamo viaggiando sulla buona strada, speriamo che questa ottima vena degli atleti continui a lungo e si riesca a fare un grande campionato dopo un avvio molto incerto. Prossimo appuntamento in trasferta contro l’Avis Arcevia, formazione che chiama 27 punti in classifica e in trasferta contro il Real Cameranese ha vinto per 0-1. Sicuramente un incontro non facile da prendere con le molle e, soprattutto, non sottovalutare mai l’avversario. Per adesso godiamoci i tre punti e andiamo avanti senza paura. Angelo Campioni CALCIO Seconda Categoria Argignano sconfitta alla fine Nel girone D, partita rocambolesca tra Argignano e Sampaolese terminata sul risultato di 3-4. I primi 45 minuti di gioco si sono chiusi sul 3-1 in favore dei padroni di casa con le reti messe a segno da Piaggesi al 6’ e Mahmouti in gol al 7’ e al 16’. Di Mancini la rete ospite arrivata al 28’. Nel secondo tempo la partita cambia faccia con la Sampaolese che riesce a ribaltare il match e a centrare una sensazionale vittoria. Consoli accorcia le distanze al 62’ e firma il pari al 74’. A regalare i tre punti ai suoi è Sow autore del gol partita al 93’. La formazione dell’Argignano: Pecci, Cofani, Conti (56’ Zampetti), Mecella (68’ Giannini), Galuppa, Peccarisi, Lucernoni, Mancini, Piermattei, Mahmouti, Ragni (76’ Jonuzi); all. Sentinelli. Terza sconfitta consecutiva per il Serradica che perde contro l’Offagna 2-1. Di Scaloni il gol del momentaneo pareggio. La formazione del Serradica: Baroni V., Lazzari, Monticelli, Onu, Saloni, Pierotti Si., Birelli (67’ Zampetti), Scotini (59’ Bucchi), Archetti (75’ Stridi), Vinciarelli, Baroni M.; all. Colonnelli. Nel girone F, pesante sconfitta per la Fabiani Matelica che perde in casa contro la capolista Valdichienti per 1-4. Prossimo turno: BorghettoArgignano (all'andata 0-0), SerradicaOsimo Stazione (1-3), Sarnano-Fabiani Matelica (1-0). Luca Antonio Somma classifiche SERIE D girone F Maceratese 46; Fano e Sambenedettese 40; Civitanovese 38; Matelica e Campobasso 37; Chieti 30; San Nicolò e Jesina 27; Recanatese 25; Giulianova e Fermana 23; Amiternina 22; Castelfidardo 18; Termoli 15; Vis Pesaro 14; Agnonese 13; Celano Marsica 11. PROMOZIONE girone A Pergolese 46; Fabriano Cerreto 40; Piandimeleto 37; Marzocca 32; Real Metauro 30; Marina 29; Marotta, Dorica Torrette e Barbara 28; Belvederese e Passatempese 26; Conero Dribbling 25; Camerano 22; Valfoglia 19; Vadese 12; Cagliese 11. PRIMA CATEGORIA girone A Villa San Martino 40; Laurentina 36; Fermignanese 34; Cantiano 33; Piobbico, S. Orso e Montecalvo 32; Mercatellese 30; Gabicce Gradara 28; Montelabbate 26; Sassoferrato Genga 23; Peglio 20; Urbino Pieve 19; Monfoldo 18; Usav Pesaro 16; Della Rovere 11. PRIMA CATEGORIA girone B Vigor Castelfidardo 44; Villa Musone 38; Filottranese 35; Fortitudo Fabriano 31; Osimana e Miciulli Senigallia 30; Monsano e Arcevia 27; Colle 25; Le Torri e Filottrano 24; Vallesina 23; Cameranese 22; Collemarino 20; Leonessa Montoro 14; Castelfrettese 12. SECONDA CATEGORIA girone D San Biagio 43; Borgo Minonna 40; Osimo Stazione 39; Chiaravalle 37; Cupramontana 34; Borghetto e Sampaolese 33; Labor 29; Staffolo 28; Osimo 23; Castelbellino 18; Argignano 17; Victoria Strada e Offagna 16; Serradica 15; Spes Jesi 11. SECONDA CATEGORIA girone F Valdichienti 44; Pioraco 41; Rione Pace 40; Sarnano 35; Elfa Tolentino 34; Trodica 31; San Ginesio 30; Fabiani Matelica ed Esanatoglia 28; Caldarola 27; Sefrense 22; Robur 20; Corridonia 19; Montecassiano 15; Serralta 14; Nova Camers 10. 04/02/15 09.59 BASKET Serie C nazionale L'Halley va a Campli ma non ha scampo di ANTONIO GENTILUCCI L’ Halley Matelica vince con Pescara di due punti e non è soddisfatta. La settimana successiva perde con Campli di 21 punti (95-74) e l’ambiente si tranquillizza. Anche questo fa dello sport un universo tutto particolare, e spesso, come in questo caso, difficile da spiegare. Dopo la brutta sconfitta di Tolentino, la vittoria con Pescara aveva lasciato più di una scoria nella testa e nello spogliatoio matelicese. Sabato coach Pecchia aveva chiesto ai suoi giocatori una prova di mentalità, una grande prova di squadra, nella fossa dei leoni di Campli, terreno supercaldo dove nessuno rie- Amoroso in azione (foto di Martina Lippera) CAMPLI HALLEY MATELICA 95 74 CAMPLI - Montuori 23, Gaeta 5, Di Giuliomaria 13, Bergamin 3, Petrucci 22, Rotundo 8, Duranti 13, D'Isidoro ne, Ruggiero, De Sanctis ne, Alleva, Fattori 8. All. Millina HALLEY MATELICA - Ferretti 5, Novatti 9, Nasini 17, Amoroso 18, Dolic 6, Pecchia J., Riccioni ne, Servadio 8, Alex ne, Usberti 11. All. Pecchia A. sce ad uscire vincitore. L'Halley deve peraltro vedersela con Di Giuliomaria e soci senza capitan Sorci, bloccato a casa da un’influenza che, in settimana, ha più o meno colpito tutto il roster biancorosso. Contro, c’è una delle squadre lanciatissime del campionato, dopo esserne stata per i primi mesi una delle più grandi delusioni. Panchina cambiata, qualche aggiustamento di roster con l’arrivo (recente per la verità) di Fattori, ed ecco che gli abruzzesi diventano la macchina da vittorie che erano stati costruiti per essere. Al termine della partita, un dirigente Halley ferma il suo collega del Campli per complimentarsi. E l’altro risponde: “Guardate che anche voi avete giocato una buonissima partita. Se poi andiamo a guardare, il nostro budget è quasi il doppio del vostro…”. Come a dire, che questa volta David non è riuscito ad avere la meglio su Golia. Campli parte subito forte, con un parziale di 9-0 che potrebbe mettere ko gli ospiti. L'Halley invece si aggrappa con le unghie alla partita e prova, e riesce, a rientrarvi. Alla fine del primo periodo, il punteggio è 23-18. Ma è nel secondo quarto che Campli riesce a scrollarsi di dosso i biancorossi, punto dopo punto, arrivando all’intervallo con un perentorio 45-27. Partita finita? Non per i matelicesi, che iniziano un generoso terzo quarto, cercando di riaprire un gap in apparenza proibitivo. Ma Campli ha troppe frecce al proprio arco: sotto canestro il talento di Di Giuliomaria e la concretezza di Duranti, tra gli esterni Petrucci regala una prestazione da 22 punti e il 75% al tiro. Ma ancora meglio fa un terrificante Montuori, 23 punti senza sbagliare neanche un tiro, a cominciare da un 5/5 da tre punti che taglia le gambe alla Halley. Difficile recuperare con questi numeri. Ma la squadra ha reagito mentalmente, ha provato a giocare, e a recuperare, e ci ha provato con tutti gli elementi. Ora è Campli ad essere terza da sola, seguita da un gruppo di quattro squadre tra cui l'Halley. Il campionato è lungo, gli uomini di coach Millina non sembrano avere tanti punti deboli per perdere terreno, ma questo campionato ci ha abituato a squadre che sembrano essere sull’ottovolante. E per un Campli con il vento in poppa, c’è una Pisarum Pesaro ormai in caduta libera. Sabato 7 febbraio match interno contro Civitanova (PalaCarifac di Cerreto, ore 18.30). BASKET Serie D Cerreto, poker di sconfitte Sul parquet della capolista non c’è scampo per la Pallacanestro Cerreto. Contro il Campetto Ancona arriva infatti il quarto, preventivabile, ko di fila per la squadra di Sonaglia, al tappeto 66-52. La partita è stata sempre nelle mani dei padroni di casa che fanno il vuoto già nei primi 20’ (37-19). Cerreto fatica in attacco, dove il solo Jachetta arriva in doppia cifra, e per tre quarti di gara viaggia in media a meno di un punto al minuto (51-29 al 30’). La reazione nell’ultimo periodo è ormai tardiva e Cerreto vede sempre più avvicinarsi in classifica le altre formazioni in lotta per gli ultimi posti playoff. Una di queste, la Or.Sal Ancona, sarà proprio la prossima avversaria dei biancoblù (venerdì 6 febbraio, ore 21.15, PalaCarifac). l.c. BASKET CAMPETTO ANCONA CERRETO La prima squadra della Thunder Halley Matelica nel campionato di serie C mette a segno la seconda vittoria consecutiva fuori casa contro il Basket 2000 Senigallia per 31-38. Le nostre ragazze ancora una volta devono affrontare un'importante partita prive di alcune giocatrici di rilievo come Nwafor, Zabaleta e le giovani Pedica e Crescentini. Prezioso esordio di Stronati A., che ha giocato con buona sicurezza e determinazione mettendo a segno 4 punti utili. Nonostante la Thunder riproponga Calcio a 5, amatori Uisp: in palio il secondo posto L’ottava giornata del campionato Amatori calcio a 5 della Uisp non fornisce sorprese. L’imbattuta Tabaccheria Spighi supera 7-3 il Casablanca. La Juventude ritorna al successo e si porta al 4° posto, vincendo contro La Celeste per 6-2. La Dimax 52 perde alla fine per 2-3 nei confronti degli Orange. Il programma della nona giornata prevede incontri che determineranno la seconda squadra in classifica, la quale ha accesso direttamente ai playoff, mente le altre gare definiranno le posizioni per gli spareggi. Sabato 7 febbraio al PalaFermi: ore 14 Gli Orange-La Celeste, 15.15 Tabaccheria Spighi-Juventude, 16.15 Dimax 52-Casablanca. 66 52 CAMPETTO ANCONA - Gambi 2, Pierlorenzi 6, De Carolis, Ciarallo 25, Montanari 10, Giorgini 17, Di Luca, Gioacchini, Filipetti 2, Peloni 4, Bartocci ne. All. Luconi CERRETO - Bracchetti C. 5, Cerini 6, Rossini, Jachetta 20, Moscatelli, Fabbri, Mazzoni 5, Pecchia 7, Chiarucci 9, Bracchetti A. All. Sonaglia Serie C e settore giovanile femminile Thunder Matelica, trasferta amica: prezioso blitz contro il Senigallia 29 sport.indd 2 29 >SPORT< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 ancora una giornata negativa al tiro, una difesa intelligente e ben organizzata ha fatto sì che la squadra di casa segnasse solo 31 punti permettendo alle matelicesi di vincere. Ottima la prova di Fedeli, vera trascinatrice della squadra insieme al collettivo, pronto a sacrificarsi per l’obiettivo. Il tabellino: Cerioni 5, Ricciutelli I. 5, Stronati S. 3, Mosconi, Ricciutelli G., Pecchia 4, Gargiullo, Stronati F. 7, Fedeli 10, Tozzi, Stronati A. 4; all. Costantini. Sabato la Thunder giocherà in casa alle ore 18.15 contro l’Esperia P.S.Elpidio, cercando di non interrompere la striscia positiva di vittorie. La squadra Under 19 ha giocato una partita caratterizzata da ritmi bassi, riuscendo a non far dilagare la squadra di casa, arrivando a meno due punti ad un minuto dalla fine della gara. Purtroppo, poi, le nostre ragazze hanno sbagliato l’ultimo tiro, Senigallia ha ripreso le redini della partita vincendo 50-45. Da segnalare Ricciutelli I., migliore in campo con ben 19 punti. Il tabellino: Ricciutelli I. 19, Crescentini, Gargiullo 2, Stronati 11, Martelli 2, Fedeli 11, Morosi, Tozzi; all. Costantini. Infine, l’under 15 ha subito una sconfitta contro la forte squadra di Ancona per 93-22. Troppa la differenza tra le due squadre, enfatizzata anche dalle assenze nella squadra matelicese di alcune giocatrici e con Zamparini non ancora in ottime condizioni fisiche. Il tabellino: Zamparini 12, Martelli 6, Riccitelli 4, Mariotti, Ricco, Montanari, Minetti, Di Gregorio, Lucarini; all. Costantini. Lucia Granini BASKET Serie C regionale Janus... perde la testa: due sconfitte di fila le costano il primato FOSSOMBRONE JANUS FABRIANO 71 65 FOSSOMBRONE - Tadei 2, Mancinelli 22, Battistelli, Nobilini, Donnini 2, Curic ne, Piroddi ne, Perini 20, Contini 4, Puleo 21, Barattini ne, Ceppetelli ne. All.Giordani JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali 1, Bugionovo 23, Silvi 2, Piermartiri 2, Nizi 17, Braccini ne, Paoletti 10, Toppi, Mustacchio, Calandrillo 10. All.Bolzonetti Seconda sconfitta di fila per la Janus Fabriano (71-65), che perde partita e primato ma, almeno, salva la differenza canestri nel confronto diretto con Fossombrone. La squadra del fabrianese Gabriele Giordani ‘vendica’ la sconfitta dell’andata e si prende la vetta della classifica in coabitazione con Urbania ma, in virtù del +7 cartaio dell’andata, sarà Fabriano a terminare davanti in caso di arrivo finale a pari punti con i Bugionovo (foto di Martina Lippera) BASKET forsempronesi. I biancoblù, protagonisti di una prestazione gagliarda su uno dei campi più difficili del campionato, pagano a caro prezzo la serata opaca del cannoniere Calandrillo, tenuto ad appena dieci punti dalla fisica e organizzata difesa di Fossombrone, tutt’altro che una novità per le squadre di Giordani. L’inizio di partita è per i ‘lunghi’: da una parte Paoletti e Nizi, dall’altra Puleo e Perini ed è parità a quota 16 dopo 5’. In casa Janus prende quota anche Bugionovo, alla fine top scorer con 23 punti, ma è la Bartoli ad andare al riposo lungo avanti 33-29 con la tripla di Mancinelli sul finale di tempo. Nella seconda parte di gara gli attacchi si sbloccano e il match resta in equilibrio: a Calandrillo e Bugionovo rispondono Puleo e Mancinelli (55-50 al 30’). Nell’ultima frazione la tensione sale alle stelle, la coppia arbitrale, come peraltro accaduto pure nel match di andata a parti invertite, perde il controllo della partita e iniziano a fioccare i falli tecnici contro i biancoblù: la Janus si innervosisce e Fossombrone mette le mani sui due punti. Un eccellente Bugionovo e un solido Nizi permettono alla squadra di Bolzonetti di ridurre il passivo fino al -6 finale, più che una consolazione per Fabriano. Nel prossimo turno la Janus è chiamata a interrompere però il digiuno di vittorie e lo farà eccezionalmente di sabato (7 febbraio, ore 18, PalaGuerrieri) contro la Pallacanestro Recanati. Luca Ciappelloni Promozione Brown e Gladiatores... giù Nette sconfitte nel campionato di Promozione per le squadre locali. I Brown Sugar Fabriano, dopo la gran vittoria sulla New Basket Jesi, perdono 53-39 a San Severino un match molto importante in ottica secondo posto, ormai lontano in virtù anche dello scontro diretto sfavorevole nei confronti della compagine settempedana. Passivo pesante pure per i Gladiatores Matelica, travolti a Macerata dall’Independiente per 79-50. Nel prossimo, nonché penultimo, turno di regular season i Brown Sugar avranno un compito sulla carta facile contro Pollenza (venerdì 6, ore 21.15, Palestra Mazzini); tutt’altro discorso per i matelicesi che ospiteranno la capolista New Basket Jesi (domenica 8, ore 18, Palasport di Matelica). l.c. BASKET Settore giovanile Under 19 e 15, vittorie nette Consueta panoramica settimanale sull’attività giovanile della Basket School Fabriano. UNDER 19 FABRIANO - CHIARAVALLE = 80-49 Buona gara, con solo nove giocatori a disposizione a di causa malattie e gite scolastiche. I ragazzi hanno lottato in difesa fin dall’inizio e hanno attaccato con molto raziocinio la difesa a zona dei padroni di casa. Consolidato il terzo posto. UNDER 14 ELITE FABRIANO - P.S. ELPIDIO = 66-70 Ottima prestazione dei ragazzi dell’Under 14, ma con il rammarico di non aver chiuso a proprio favore una gara equilibrata dall’inizio alla fine. La differenza tra le due formazioni è stata nei rimbalzi, concessi in difesa dai nostri ragazzi con troppi secondi e terzi tiri per gli ospiti, che nel finale si dimostrano più concreti e lucidi. UNDER 15 FABRIANO - VALLESINA = 71-36 Controllo e inerzia della partita sempre in mano ai fabrianesi. Un ottimo inizio con rapide soluzioni in contropiede e buona circolazione di palla a difesa schierata creano il primo solco che gli avversari non riusciranno più a colmare e.c. classifiche SERIE C NAZIONALE Ortona 32; Falconara 28; Campli 22; Pisaurum, Halley Matelica, Tolentino e Osimo 20; Pedaso 16; Valdiceppo 14; Civitanova 12; Perugia e Pescara 10; Loreto Pesaro 8; Gubbio 6. SERIE C REGIONALE Urbania e Fossombrone 26; Janus Fabriano 24; Fermignano 22; Bramante Pesaro 20; Stamura Ancona 18; Vis Castelfidardo 14; P. S. Giorgio 12; Virtus P. S. Giorgio, Cestistica Ascoli Piceno e Recanati 8; Virtus Jesi 6. SERIE D Campetto Ancona 32; Taurus Jesi e Basket Giovane Pesaro 22; Montecchio 20; Cerreto, Fano e Aquarius Pesaro 16; Aesis Jesi e Orsal Ancona 14; Montemarciano e Urbino 12; Cagli 8. PROMOZIONE New Jesi 20; San Severino e Independiente Macerata 16; Brown Sugar Fabriano 14; Morrovalle 10; Gladiatores Matelica 8; Camerino 6; Pollenza 4. SERIE C FEMMINILE Perugia 16; Adriatico Ancona e Spoleto 12; Thunder Matelica 8; Senigallia 4; Porto Sant'Elpidio 0. 04/02/15 10.00 30 >DIALOGO< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Motozappa... a tutto gas! La band agrodemenziale fabrianese è tornata, più carica che mai i MOTOZAPPA* D a due anni siamo tornati sulle scene – esattamente lo stesso tempo durante il quale, a causa della malattia, prima, e della morte, poi, di Cristian (scusate la franchezza ma noi – come sapete - le cose, brutte o belle, le chiamiamo sempre per nome) ne eravamo rimasti assenti. Il 29 dicembre 2012, nel primo anniversario di uno dei giorni più brutti della nostra vita siamo tornati sul palcoscenico – quello con la “P” maiuscola del teatro Gentile – parte di una serata-ricordo dedicata al nostro amico che non c’é più (anche se in verità é sempre con noi), con un basso e una Vespa nel posto dove un paio di anni prima, in uno dei concerti piu’ belli della nostra quasi ventennale ‘carriera’, aveva suonato lui. La voglia era ancora poca e il dolore ancora fresco, ma come dopo tutte le cadute bisognava, a un certo punto, risalire a cavallo. La “scaletta” in quel caso ce l’ha fatta Babbo Cosimo, organizzatore dell’evento e, paradossalmente, “consolatore” in capo, di tutto il gruppo. Paradossalmente, in realtà, fino a un certo punto, anche perchè nessuno meglio di lui sapeva e sentiva che l’ultima cosa che suo figlio Cristian avrebbe voluto era la fine dei Motozappa. E i Motozappa non sono finiti proprio per niente, anzi sono rinati più carichi, più creativi e più “matti” di prima. A quella performance (difficile, difficilissima, inutile negarlo) ne sono seguite altre sei, in media una ogni quattro mesi – un record per i nostri standard – una più bella e riuscita dell’altra, su palcoscenici più o meno canonici, il più insolito tra due pompe di benzina (spente ma perfettamente funzionanti), e quello che conta sempre strapieni di fans che cantano le nostre canzoni ricordandosele meglio di chi le ha scritte, fanno foto e filmini dal valore (affettivo e non solo) inestimabile, donano tempo ed energia per aiutarci nell’organizzazione e le realizzazione logistica dei concerti e in genere ci ridanno indietro, con interessi da usura, tutta l’energia che, nonostante le nostre rispettive vite manicomiali, riusciamo ad investire per creare, provare, e presentare la nostra musica, che rimane sempre e comunque il piatto principale, ma anche tutti gli antipasti i contorni, e i dolci (la promozione, il cabaret, le coreografie)… fino all’ammazzacaffè. Dunque grazie, di cuore, a tutti voi che avete ricominciato a (anzi che non avete mai smesso di) seguirci Il gruppo dei Motozappa (foto di Antonio Stopponi) e sostenerci con la presenza, le risate, i cori e gli applausi, che in fondo sono la benzina che serve alla nostra Motozappa per andare avanti più potente e caciarona che mai: in programma per l’anno appena iniziato c’è l’uscita del nuovo disco “La pista”, concept album che cova da anni nei nostri cervelli bacati (come sapete, il bello se vede, ma il matto no!) e dovrebbe in questo 2015 finalmente vedere la luce; poi un disco che rivisita i classici di quasi vent’anni di onorato servizio impreziosendoli con le voci e le collaborazioni artistiche di alcune Tassa di soggiorno in città: quanta approssimazione! Nel dibattito politico di questi giorni si apprende che l’amministrazione comunale sta “ragionando” sull’introduzione della tassa di soggiorno nel Comune di Fabriano. Diverse località turistiche italiane hanno introdotto questa tassa dopo riflessioni approfondite, partecipate e meditate, da noi invece regna, come sempre, l’approssimazione. Viene lanciata un’idea ai giornali con numeri a caso e senza pro- getti seri e veri, su come impiegare le risorse. Io non sono pregiudizialmente contro l’introduzione di questa forma di tassazione per i turisti, ma vorrei che prima di proporre o smentire gli assessori pensassero innanzitutto all’utilità reale che può avere, a Fabriano, l’introduzione di una tassa di soggiorno ed in secondo luogo a che progetti realizzare con le eventuali entrate al fine di migliorare i servizi offerti e quindi incentivare la permanenza del turi- sta nella nostra città. Dalle parole del sindaco Sagramola sembra che l’unica idea sia quella di chiudere il Bilancio di Previsione. Di fare cassa. Non è questo il modo di governare un territorio. A Fabriano abbiamo un disperato bisogno di politiche che favoriscano la venuta e la permanenza dei turisti e non politiche di fisco e contabilità che, inoltre, rischiano di deprimere le attività turistiche. Quando si pensa di adottare una tassazione di icone viventi della musica fabrianese (non facciamo nomi, perché tanto li conoscete tutti). E poi altri concerti, non si sa ancora ne dove ne quando, ma le proposte non mancano e ci sarà solo da scegliere le migliori: ciò che si sa per certo e che dovunque si terranno, che siano pompe di benzina, o chiese sconsacrate trasformate in banconi… pardon, locali notturni… tornerete a casa con le orecchie che fischiano per i volumi, le guance indolenzite per le risate, e lo spirito un po’ più leggero di quando siete partiti. E, a proposito di banconi questo tipo, a mio avviso, bisogna indicare verso quali attività, quali progetti di rilancio del territorio, quali contenitori culturali, quali circuiti artistici e turistici valorizzare con le eventuali entrate e non semplicemente fare una boutade sul giornale. E’ necessario considerare che non tutte le tipologie di strutture turistiche e di pernottamento sono uguali e non sono uguali neanche i prezzi applicati dal gestore e che quindi sarebbe saggio ragionare su forme di proporzionalità e non ad importo secco. Se l’amministrazione comunale ha intenzione di continuare a gestire la questione in questo modo approssimativo, meccanico e poco lungimirante sono e sarò assolutamente contrario. Un passaggio finale sul Bilancio di Previsione. I Bilanci del Comune, sconsacrati, nell’ultimo concerto al VM18, o Sbrodovino che dir si voglia, nel presentare gli elementi del gruppo, quel gigione del front man, inebriato dal vortice di quello che l’altro front man definisce “travestitismo” (che in realtà sarebbe “trasformismo” visto che il front man di cui prima, nonostante le ripetute disavventure amorose, non ha nessuna intenzione di cambiare sponda) e forse altrettanto inebriato dalla bottiglia di Varnelli che ha smezzato prima e durante il concerto, ha dimenticato, per la prima volta in due anni, di nominare Cristian. Per questo meritiamo che di notte per rimproverarci ci appaia in sogno ... anzi un po’ lo speriamo anche: così magari ci suoniamo ancora un paio di canzoni insieme, ci spariamo un po’ di bambocciate come abbiamo sempre fatto, e poi dato che c’è magari ci da anche i numeri per il superenalotto. Tanto poi i soldi che vinciamo, come il Nino dell’omonima canzone ce li andremmo a sputtanare (mai verbo fu più appropriato) tutti al night! Ancora Grazie… a tutti! E che il maiale sia con voi. *Giorgio, Mario e Stefano (il Geriatrico), Umberto, Marco e Daniele (i giovani... per modo di dire) il luogo dove si raccolgono e si indirizzano i soldi pubblici, sono ormai una farsa. Un Bilancio di Previsione per un’ annualità che viene votato a ridosso della fine della stessa non ha alcun senso. Non esistono progetti o idee, solo la follia di conti che devono tornare. La politica non ha più mandato ed ha lasciato il passo alla Ragioneria. Il fine non è più la crescita di una comunità ma il moto perpetuo dell’ingranaggio contabile. In sede di Bilancio scorso la maggioranza del sindaco Sagramola ha bocciato il mio ordine del giorno sul Bilancio Partecipativo, perché, la triste verità è che alla Giunta della partecipazione dei cittadini fabrianesi non importa nulla. Emanuele Rossi, Cons. Com. Sel-Fbc Treno amico... ma non troppo La spiacevole esperienza raccontata da un lettore “La legge non ammette ignoranza”! Recita il conosciutissimo adagio popolare. Ma vale anche quando la norma è (o appare) “ignorante” di suo? Mercoledì 21 decido di partecipare ad un interessante evento (Ambiente, Legalità’, Lavoro) programmato per le ore 10.30 presso la Camera dei Deputati a Roma. Alle ore 6,40 dalla frazione Domo di Serra San Quirico (dove vivo) mi avvio con la mia auto verso Fabriano per prendere il treno (Intercity credo) che, proveniente da Ancona, alle 7,32 prosegue per Roma. Una fittissima, imprevista, nebbia rallenta il mio percorso e arrivo alla stazione di Fabriano quando il treno è fermo sul binario perché il segnale è rosso. Di corsa guadagno il binario 2 e, prima di salire, domando al capotreno fermo sul binario in attesa del segnale verde, se faccio in tempo a fare il biglietto. La risposta è: “no! Dove va? A Roma, rispondo, che posso fare? Deve pagare la multa, 50 euro”. Boccone amaro, ma salgo. Il treno (puntuale, pulito, adeguatamente climatizzato) parte e dopo pochi 30 dialogo.indd 2 minuti il capotreno (gentile ed essenziale) regolarizza la mia posizione: 26 euro il costo del biglietto, 50 euro di Sop.Tassa/Pen (così riporta il tagliando), 76, euro. Vero è che “chi è causa del suo male pianga se stesso”, visto il ritardo. Ma la tassa sop/pen sa di “taglieggio”. Qual è infatti il vizio, il “reato”? Ho dichiarato la mancanza di ticket prima di salire sul convoglio (non ho fatto, quindi, il furbo). Ho pagato per un servizio l’importo normalmente dovuto al quale, a mio avviso, era da aggiungere un giusto diritto di mora (per i pochi secondi dedicatimi), ma il doppio del costo sa di usura. Ps. Di norma tengo sempre in tasca un biglietto chilometrico (ma l’avevo utilizzato la sera precedente). Ai tempi della naja obbligatoria, per andare in libera uscita passavi l’ispezione di un sergente e se non avevi in tasca il foglio di carta igienica d’ordinanza tornavi amaramente in camerata. Il principio vale pure per Trenitalia. Ivo Amico 04/02/15 11.43 31 >DIALOGO< L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Che ne sarà del Centro? Non un parco divertimenti, ma un luogo dove rispettare il bene della persona di OLIVIERO BURATTINI* C redo che prima di affrontare il problema di come rivitalizzare il centro storico di Fabriano, sarebbe opportuno stabilire che cosa è un centro storico e che cosa se ne vuole fare. Mi sembra di aver capito che riguardo a che cosa è un centro storico ci siano due opposte opinioni: una che riconosce la specificità del centro storico, sia da un punto di vista storico e culturale, sia da un punto di vista della struttura urbanistica e architettonica degli edifici, l’altra è quella di coloro che ritengono che il centro storico non abbia nessuna specificità e che l’eventuale riconoscimento di una delle sue particolarità sia solo un privilegio a favore dei proprietari degli edifici in esso presenti. Temo che quest’ultima opinione sia prevalente nella nostra città, visto come viene trattata e come è ridotta la parte antica della stessa. La prevalenza di quest’ultima opinione crea una grossa disparità a sfavore dei residenti del centro ed in particolare di coloro che sono proprietari delle loro abitazioni per il seguente motivo. Vi sono leggi nazionali e regolamenti locali che pongono tutta una serie di limiti su queste proprietà, perché per tali norme i centri storici hanno una loro specificità e necessitano di essere regolamentati in modo differente dalla parte nuova della città e si basano sul principio che trattare ugualmente situazioni diverse è tanto ingiusto quanto trattare diversamente situazioni uguali. Quindi è necessario che chi governa la città, direttamente o indirettamente, sia coerente con le proprie convinzioni. Sul quesito sul centro mi preme ricordare a tutti coloro che si affannano nel dare suggerimenti al fine di rivitalizzarlo, che quella situazione che loro definiscono “deserto” o “mortorio”, noi residenti, almeno quelli delle vie più esposte alla confusione, la definiamo tranquillità. Tornando all’utilizzo della parte storica l’opinione più diffusa sembra essere quella che vuole trasformarla in un parco divertimenti, dove è lecito fare baldoria e urlare fino a tarda notte. “La libertà propria finisce là dove inizia quella degli altri”, e pertanto se è giusto che si possa frequentare il centro o qualunque altra parte della città anche a notte fonda, è altrettanto giusto che chiunque venga punito se e quando la sua libertà sconfina all’interno delle abitazioni altrui, sotto forma di schiamazzi, musica a volume non consono alla natura del luogo o altro comportamento incivile. Purtroppo, non mi risulta che a Fabriano sia mai stata elevata una contravvenzione per schiamazzi in luogo pubblico o per violazione dei limiti posti da una licenza relativa a manifestazioni musicali all’aperto. Si vieta al cittadino di farsi giustizia da sé sul presupposto che compete alla pubblica autorità, ma questa non interviene affatto, violando il patto sociale. La pubblica amministrazione, o più in generale il potere, atteggiandosi come l’entità che concede diritti e tutele o impone regolamenti vessatori, dividendo i cittadini in quelli di serie A e in quelli di serie B, trasforma la democrazia in quella che Alexis De Tocqueville definiva la dittatura della maggioranza, riportando i propri cittadini allo stato di sudditi. Uno dei tanti esempi lo vediamo negli avvenimenti di questo periodo dove gli amministratori comunali sacrificano gli interessi di una parte dei cittadini-sudditi per il proprio tornaconto elettorale, non tenendo in nessun conto la gerar- chia dei valori sancita nella nostra Carta Costituzionale tramite un regolamento sulle manifestazioni musicali all’aperto che fa scempio del diritto al riposo. Tra l’altro il diritto alla salute, che comprende anche il diritto al riposo, nella nostra Costituzione è il valore supremo e quindi quando è in contrasto con altri diritti deve prevalere. Mi domando se i nostri amministratori abbiano mai riflettuto sul fatto che nelle case private potrebbero esserci neonati, bambini, donne in stato di gravidanza, magari con gravidanze problematiche o malati anche di vario genere in particolare di quelli con il conto alla rovescia innescato. Persino per i cani c’è più considerazione, visto che l’ammi- nistrazione ha vietato i fuochi d’artificio in città per rispetto dei nostri amici a quattro zampe. Secondo la mia opinione questa politica del centro storico come novello parco dei divertimenti è proprio la causa prima della decadenza dello stesso, perché porta sempre più persone a volersene andare o a non investire più sui loro immobili, perché temono che di doverli abbandonare per l’inospitalità del luogo in cui sono ubicati. Il modo migliore di far rivivere il centro è quello di renderlo appetibile da un punto di vista residenziale, in particolare in favore dei proprietari delle loro abitazioni, che sono quelli che hanno più interesse ad investire nella manutenzione delle stesse, tutelandone i residenti e riconoscendo loro il diritto di stare tranquilli in casa loro. Ben vengano tutte quelle manifestazioni e tutte quelle attività commerciali che rispettano il diritto dei residenti a non essere infastiditi in casa loro, e questo principio dovrebbe valere per tutta la città, non solo per il centro storico, perché si può coniugare divertimento e rispetto per il prossimo, sia grazie alla tecnologia, sia grazie ai regolamenti basati sul rispetto delle persone e non sulla prevaricazione. Nessuno o quasi è esente da questo rischio. Se è un diritto lavorare e guadagnare è altrettanto un diritto non veder svalutata la propria abitazione. *Presidente Associazione Tutela e Valorizzazione del Centro storico Il mio presidente salirebbe a piedi al Colle tra due ali di folla Sono d’accordo con Sandra Bonsanti quando scrive: Il mio Presidente, appena eletto, non tirerebbe dalla tasca dei pantaloni un discorso già scritto da qualcuno, ma farebbe un largo sorriso a tutti i parlamentari assiepati nell’aula e prenderebbe la parola: “Cari elettori – direbbe all’incirca – vi ringrazio di avermi eletto, non so se merito la vostra fiducia, ma per me è importante soprattutto avere la fiducia dei cittadini italiani che non hanno più nessuno in cui credere e a cui fare affidamento. Vi parlo dunque senza tanti giri di parole e col cuore in mano. Prima di tutto voglio dirvi che quelle riforme della seconda parte della Costituzione, l’abolizione del Senato e la legge elettorale che è stata approvata anche dal Senato sono un immenso pasticcio. E questo è il meno. La cosa grave è che possono aprire la strada ad avventure che il nostro Paese, tanto bello ma anche un po’ bizzarro, ha già corso nel passato e non vedo proprio perché si debba rischiare di correrne di nuove nel futuro. Con questo voglio dire che io non metterò mai la mia firma sotto un testo che smantelli la Costituzione del ‘48. Una cosa è aggiornarla e applicarla, un’altra è buttarla alle ortiche. In questi anni vi hanno riempito la testa di falsità. Non firmerò nemmeno quel provvedimento del 3%. E non firmerò una riforma della giustizia che non tenga conto delle richieste della magistratura. Siccome noi siamo uno dei Paesi col più alto tasso di corruzione vi prego di fare in fretta leggi per ostacolarla, e soprattutto il falso in bilancio. Infine, vi dico che la mia interpretazione della democrazia è la stessa che dette Salvemini e che Riflessioni a margine dell'elezione del Capo dello Stato Calamandrei citava a ogni piè sospinto: ‘La libertà politica è il diritto di non essere d’accordo con gli uomini che controllano il governo. Da questo diritto derivano tutti i diritti di un cittadino in un regime libero’”. Il mio presidente a questo punto tirerebbe ancora un sospiro e direbbe: ”Sto pensando di sciogliere le Camere. Questo Paese ha bisogno Il Palazzo del Quirinale di esprimersi. Con una legge elettorale che rispecchi le scelte dei cittadini”. Il discorso del mio presidente passerebbe alla storia, così come le espressioni terree dei ministri e dei parlamentari. Lui salirebbe a piedi verso il Quirinale, accompagnato da due ali di folla. Ioselito Arcioni, Movimento 5 Stelle Fabriano Una petizione per intitolare una strada alla musicista Spotti Un folto gruppo di fabrianesi ha sottoscritto un’istanza rivolta al sindaco per ottenere che il nostro Comune intitoli una strada alla professoressa Nedda Spotti, musicista (qui nata il 25 gennaio 1912, deceduta il 21 gennaio 2011). La petizione, protocollata nel 2014, ha ricordato l’intensa e prolungata attività didattica profusa dalla Spotti in diverse scuola cittadine, nonché la sapienza con cui seppe individuare numerosi talenti fabrianesi che istruì, con severa e generosa partecipazione, nello 31 dialogo.indd 2 studio del pianoforte e quindi assistito fino all’ottenimento del diploma; ha ricordato altresì con quale passione e costanza la Spotti frequentò le manifestazioni musicali della nostra città, incoraggiando con entusiasmo e saggezza la diffusione della cultura musicale. Siamo certi che la città di Fabriano saprà curare la memoria dell’illustre concittadina e tramandarla in modo dignitoso. Gioventù Musicale d’Italia, sezione di Fabriano 04/02/15 10.04 32 L'Azione 7 FEBBRAIO 2015 Hai rinnovato il tuo abbonamento? Hai invitato un amico a farne uno nuovo? Sei passato in redazione a ritirare la shopping card ed il calendario 2015 per gli abbonati? Hai utilizzato il bollettino postale che abbiamo inserito nel giornale? Hai fatto il bonifico bancario? Anche se siamo a fine gennaio, fai ancora in tempo a rinnovare l’abbonamento o a farne uno nuovo. »1 REDAZIONE presso la sede di Fabriano Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 32 pagina PUBB.indd 2 » 2 BONIFICO BANCARIO » 3 BOLLETTINO codice iban: codice iban: IT36 U 0503 5 21110 410570009048 IT36 U 05035 21110 410570009048 presso la sede di Matelica Via Parrocchia, 3 lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 POSTALE C/C: 17618604 intestato a L'Azione La voce rio errito t o u t l e d ancare m ò u p non casa! a u t a l l e n 04/02/15 10.06