7 febbraio 2015

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7 febbraio 2015
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
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>Fabriano
7
>Cultura
Fabriano-Matelica euro 1,20
14
>Matelica
19
n. 5 Anno CIV 7 febbraio 2015
>Sport
Istituti superiori:
è tempo
di iscrizioni
Gemellaggio
storico
tra Gonfaloni
Un Carnevale
tutto...
speciale
La Fortitudo
accoglie
Franco Baresi
S
S
P
I
cadono il 15 febbraio e si possono
effettuare solo on-line.
Un viaggio attraverso
le scuole del nostro territorio.
ta nascendo uno
stretto rapporto tra
gli Oratori di Fabriano
e di Roma: si pensa ad
una collaborazione per
eventi culturali.
La qualità
nel web
Un tempo il giornalista rincorreva la notizia.
Oggi è l’esatto contrario. E’ la notizia stessa
ad inseguire il giornalista. Parliamo sempre
ed in continuazione di cambiamenti in atto.
Ma siamo già in un nuovo scenario. La rivoluzione è totale. L’avventura delle piazze
virtuali abitate però da gente reale, sia pur
trincerata a casa a digitare tweet o post su fb,
ha determinato una svolta epocale di natura
antropologica, perché l’incontro non avviene più de visu, ma tramite schermo. Quindi
qualcosa di sé si racconta più di prima, ma
anche qualcosa di sé di nasconde più di prima. Il nostro mondo dell’informazione, che
ha avuto modo di riflettere intorno a questi
temi la settimana scorsa in occasione della
festa del patrono, è costretto a virtualizzarsi,
a passare attraverso nuovi canali, a lasciare
per strada vecchie certezze e spingersi verso
approdi informatici che spalancano il flusso
delle notizie a milioni di visitatori, dando
una spallata al tradizionale cartaceo. Ma
la stampa può continuare ad ergersi come
avamposto della comunicazione se saprà
mantenere un calibro professionale di qualità, se saprà tenere fede ad un ruolo formativo
di primo piano, abbandonando asetticità ed
anonimato. Nel recente libro “Ne ammazza
più la penna”, l’autore Pier Luigi Vercesi,
nell’approfondire l’informazione nel periodo risorgimentale, cita la figura di Giuseppe
Mazzini che parlava di giornali “che determinavano l’opinione pubblica… sono una
potenza, la sola potenza dei tempi moderni”.
Non tanto come instrumentum regni, quanto
come opportunità per il lettore di pensare in
libertà, di progettarsi dentro una comunità,
di forgiare in maniera critica e non impositiva un criterio di giudizio sulla realtà che
sia di stimolo e confronto. E’ la democrazia
reale, il pluralismo informativo, non necessariamente super partes, perché il nostro
referente, colui che ci legge, desidera avere
una panoramica completa sul territorio, ma
anche conoscere l’opinione della testata su
questioni cruciali come orientamento ed
ipotesi di riflessione e lavoro. Esserci sulla
notizia, ma anche approfondirla, aiuta il lettore a sviscerare il vero dal falso, il bene dal
male. Un compagno di viaggio serio ed autorevole. Ma dove va oggi la comunicazione,
sotto i colpi implacabili del web? Qualcosa
ci ha sollecitato domenica 18 gennaio. Sì,
stiamo parlando non di ieri, ma di un paio
di settimane fa. Lo facciamo con atteggiamento quasi provocatorio per i fanatici delle
breaking news, per i twittatori compulsivi
che lasciano passare solo pochi secondi tra
la notizia e il loro commento, per i divoratori
dell’ultimissimo video virale, perché parlare
di una cosa successa quasi (...)
rogramma innovativo per il periodo più
giocoso dell'anno: dalla
Festa del Cioccolato alla
gara di "chiacchiere" ce
n'è per tutti i gusti.
28
l grande ex calciatore
giovedì 5 febbraio
sarà a Fabriano per suggellare il rapporto tra
il Milan ed il settore
giovanile rossoblù.
Le Marche
da voto
S
i apre la competizione elettorale per le regionali. La data
è stata fissata: si voterà il 17
maggio 2015. Fervono i preparativi ed i contatti. Il Pd va alle primarie, il fabrianese Spacca non demorde e
il centrodestra non ha ancora deciso il
candidato. La sinistra radicale si unisce
con un unico simbolo, il Movimento
5 Stelle corre senza alleati. Abbiamo
provato a fare ipotesi sugli sviluppi
sapendo che da una settimana all’altra
potremmo essere smentiti. Ci auguriamo, come al solito, che chiunque sarà
il prossimo Governatore delle Marche
l’interesse dei cittadini prevalga su
tutto il resto.
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Mattarella presidente,
i tre aspetti positivi
di FRANCESCO IACOBINI
A
nche se il suo settennato
è appena cominciato,
ci sono già almeno tre
aspetti positivi nell’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, avvenuta
sabato 31 gennaio, al 4° scrutinio,
con 665 voti dell’assemblea dei
parlamentari e dei delegati regionali.
Il primo aspetto è la qualità della persona, stimata da amici e
avversari per integrità, profonda
correttezza e saldezza di convinzioni. Caratteristiche vissute con
uno stile essenziale, quasi scarno,
che ha fatto anche dubitare sulla
capacità di stabilire un feeling
col Paese, ma che si è ben presto
lasciato apprezzare, invece, come
una chiave positiva di rapporto con
gli italiani, probabilmente stanchi di
politici troppo affabulatori. Sergio
Mattarella è poi un uomo delle istituzioni a tutto tondo, con una lunga
esperienza politica, una conoscenza
da vicino della vita parlamentare
e di governo, una consapevolezza
comprovata delle diverse istanze,
anche internazionali, che influiscono sul sistema Italia. Il suo profilo di
giurista e costituzionalista, infine, è
un’ulteriore garanzia di competenza
e di adeguatezza al ruolo. Questi
tratti della personalità del Presidente
introducono al secondo aspetto positivo della sua ascesa al Colle, ciò che
possiamo definire come la qualità di
una scelta. Matteo Renzi, che
come premier e leader del principale partito del Parlamento, è
stato il king maker del nuovo
capo dello Stato, poteva essere
tentato dall’idea di mandare
al Quirinale una personalità
politica meno robusta, più
disponibile di fronte alle sue
esigenze di dettare l’agenda
del momento e di articolare lo
stesso percorso delle riforme
secondo la sua visione e le sue
priorità.
Scegliendo e proponendo Sergio Mattarella, invece, Renzi
ha volato alto, individuando
una personalità con un profilo
politico-istituzionale ben definito, aperta al nuovo e insieme
profondamente radicata nello
spirito della Costituzione repubblicana. Nel guado infinito
della transizione italiana, con il
cantiere delle riforme perennemente aperto ed inevitabilmente esposto al rischio di qualche
forzatura, ci ritroveremo ora un
Presidente che favorirà i cambiamenti con mano esperta, capace di
evitare lacerazioni costituzionali, e
che lavorerà per la rappresentanza
di tutti e l’unità effettiva del Paese.
Più che un pallido “notaio”, Mattarella sarà piuttosto un custode
del cammino di trasformazione
dell’Italia, in grado di fronteggiare
anche i limiti di una politica piuttosto disarticolata, fatta di partiti
Sergio Mattarella è il nuovo presidente della Repubblica italiana
(Foto AFP/SIR - 31 gennaio 2015)
spesso in crisi di rappresentanza
e privi di classe dirigente vera. Il
terzo aspetto positivo della scelta di
Mattarella è la qualità di una storia.
In lui si riassume un filone decisivo
della tradizione politica, sociale e
culturale del nostro Paese, filone
oggi in gran parte liberato anche
dalle fratture e dai traumi di una
difficile stagione di passaggio.
Si è fatto molto colore, in queste
giornate quirinalizie, su una
presunta risurrezione della Democrazia Cristiana, o sul trionfo
dell’ala sinistra di quel partito (o
dei cosiddetti catto-comunisti).
Al di là delle suggestioni di
impossibili ritorni e delle classificazioni più abusive, si può dire
che il dodicesimo Presidente
della Repubblica proviene da
una storia collettiva che, pur
tra tanti limiti, errori e contraddizioni, ha segnato le tappe
fondamentali della vicenda italiana. Una storia e si è espressa
anche nel sacrificio dei suoi
uomini migliori, impegnati
sui fronti del rinnovamento e
della ricerca di una giustizia
più grande. L’impegno politico
di Sergio Mattarella prende le
mosse proprio da qui, da questo
tributo di sangue consumatosi
con l’assassinio del fratello Piersanti, presidente della Regione
siciliana massacrato dalla mafia
il giorno dell’Epifania del 1980. Il
nuovo Presidente saprà quindi alimentare un rapporto nuovo con gli
italiani, e tra cittadini e istituzioni,
anche grazie ad una certezza, fatta
di esperienza vissuta: che le idee
valgono più per quello che costano
che per quello che rendono, e che
questa, soprattutto oggi, è la sola,
possibile credibilità del potere.
Gli auspici per il futuro
di ADELE GIOIA
R
ileggendo rapidamente la
storia dell’ultimo dopoguerra sorge spontanea
una domanda: cosa è
stato salvato, cosa oggi è doveroso
salvare? Quale era allora il rischio
che si correva, qual è, oggi, la sfida
da vincere? Dal ’45 in poi, per vari
anni, la minaccia di un totalitarismo
oppressivo che si proponeva come
instauratore di giustizia e libertà,
indusse alla collaborazione quanti
aspiravano alla realizzazione di una
società giusta, solidale, libera. Dalla
caduta del muro di Berlino in poi, si
sta vivendo una crisi progressiva dei
valori umani che sta determinando,
pur nel benessere materiale, un
cambiamento del modo di pensare,
di credere, di vivere e di convivere.
Dalla distruzione materiale del
secondo dopoguerra si risorse con
l’aiuto di potenze straniere, ma soprattutto con la solidarietà di quanti,
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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legati da una fede comune, animarono, con lungimiranza, una rinascita
che rese stupefatto il mondo. Oggi?
Il benessere raggiunto ha trasformato la solidarietà in particolarismi
rissosi, in indifferenza al bene comune; la libertà si è affermata via
via come soddisfazione di desideri
personali anche quando ledano i
diritti fondamentali degli altri, in
particolare dei più piccoli e dei più
deboli. Nel pericolo, nella miseria:
solidarietà; nel benessere: l’egoismo.
Nel primo il collante di una fede
ampiamente condivisa, nel secondo
il declino di quel senso di responsabilità che, unico, può consentire
il perseguimento di mete comuni.
Sempre, nella storia, si sono alternati periodi di splendido fulgore
ad altri di tragica decadenza, oggi
però non siamo più capaci di percepire i rischi reali che corriamo.
La tecnica imperante sta trasformando la società, seducendola con
invenzioni sempre nuove, talvolta
Direzione, redazione e amministrazione
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stupefacenti, inducendola a consumi
e comportamenti sempre più lontani
dalle reali esigenze della natura
dell’uomo. Si arriva ad accettare,
in alcuni paesi per legge, l’affitto di
un utero comprando l’assenso di una
donna povera, per poter godere di un
proprio ‘diritto’. Si prospetta lo stravolgimento della natura proponendo
la teoria del gender di cui si chiede
insistentemente la diffusione nelle
scuole, bollando come retrogradi
coloro che dissentono. Queste ‘conquiste’ improponibili in tempi non
lontani, oggi trovano seguito per
una sorta di anestetizzazione delle
aspirazioni più profonde dell’uomo. E’ indispensabile acquisire
coscienza piena del degrado civile
e morale verso il quale la società sta
avviandosi ad agire, con decisione,
per contrastarlo. La strada maestra
è quella dell’educazione da praticare
da parte dei genitori e della scuola
nel contesto di una società civile accogliente, retta, generosa. La lezione
del passato rende urgente invitare
pressantemente tutte le persone di
buona volontà, ma in particolar
modo le donne, a dar testimonianze
di una modernità che, pur godendo
di quanto la tecnica ha messo a
loro disposizione, non trascuri il
perseguimento autentico del vero,
del giusto, del bello. Testimonianza
che è doveroso tradurre nella partecipazione attiva alla vita politica
perché “noi cristiani non possiamo
giocare a Pilato, lavarci le mani (…)
dobbiamo coinvolgerci nella politica
perché la politica è una delle forme
più alte della carità, perché cerca
il bene comune”. Queste parole di
Papa Francesco si possono leggere
alla pagina 108 del libro “Francesco
volevi fare il Papa?” pubblicato
dalla San Paolo. E’, la politica,
praticata come doveroso servizio
al bene comune, che può salvarci
dalla deriva umana che rischia di
travolgerci. Nell’impegno comune,
la salvezza.
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
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La qualità
nel web
(...) venti giorni fa è comportarsi come archeologi che si
dilettano di mummie.
Comunque, domenica 18 gennaio sul sito on line di una
testata nazionale si poteva
guardare il video della Messa
di Papa Francesco a Manila. In
testa alla pagina i risultati delle
partite di calcio; e questo ci sta,
essendo domenica pomeriggio
ed essendo noi tutti ansiosi per
le performance della squadra
per cui tifiamo.
Il primo titolo riguarda ancora
un allenatore di calcio, e va
beh. Poi altre dodici notizie, tra
cui le primarie liguri del Pd e la
vicenda delle due volontarie liberate in Siria, la cattura di una
coppia di ladri di supermercati
in Usa e l’espulsione di due
jihadisti dall’Italia, i missili
israeliani lanciati su villaggi
del Golan e Beppe Grillo che
lancia la «notte dell’onestà».
Quindi in quattordicesima
posizione la notizia del Papa
nelle Filippine. Nel titolo si
dice che quella a Manila è
stata la «Messa più grande di
sempre»: 7 milioni di fedeli.
Un commentatore ha detto
che Papa Bergoglio ha parlato
a quella folla oceanica «dalle
periferie del mondo». Forse
siamo noi, davanti al computer
zeppo di notiziole gossippare,
ad essere alla periferia e sono
quei milioni di fedeli radunati
attorno al successore di Pietro
ad essere giusto nel centro. Se
vogliamo comprendere dove
vanno il mondo e la storia e
quale ruolo siamo chiamati a
giocare in questo loro moto,
dobbiamo avere il coraggio di
sovvertire le priorità, di allargare gli orizzonti, di guardare
in faccia a fenomeni che sembrano lontani eppure hanno
una imponenza imparagonabile
alle piccinerie di cui veniamo
spesso ingombrati. Cambiano
i punti di riferimento e questo
provoca un po’ di vertigine,
forse come ai primi che scoprirono che era la terra a girare
attorno al sole e non viceversa.
Resta indubitabilmente vero
che si parte necessariamente
da ciò che è più prossimo, ma
i cerchi concentrici del nostro
sasso non possono limitarsi alle
sponde dello stagno che abbiamo sempre pensato essere il
mare: oltre c’è infatti un oceano
inesplorato che influisce decisivamente sullo stagno. Sarebbe
sbagliato tenersi aggrappati alle
consuete dimensioni di una,
pur familiare, pozzanghera.
Non c’è di mezzo un’opinione
spicciola, ma la verità di una
professione.
Carlo Cammoranesi
Ag. Corso della Repubblica
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>INCHIESTA<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Centrosinistra alle primarie
Competizione elettorale: Gian Mario Spacca non figura al fianco del Pd
di ALESSANDRO MOSCÈ
S
i terranno il prossimo
1° marzo le primarie del
centrosinistra che determineranno il candidato
Governatore della Regione per i
prossimi cinque anni. La coalizione è composta da Pd, Idv, Psi,
Verdi, Cs e Partito Popolare. In
bilico l’Udc (che candiderebbe,
nella nostra zona, il Sindaco di
Sassoferrato Ugo Pesciarelli o il
segretario di Fabriano Sandra Girolametti). La direzione regionale
del Pd ha approvato all’unanimità
il regolamento per lo svolgimento
delle consultazioni, aperte anche ai
sedicenni e ai migranti in possesso del permesso di soggiorno. Le
candidature andranno presentate
entro il 7 febbraio. La campagna
elettorale dovrà essere impostata
secondo criteri di rigore, sobrietà
e rendicontazione. Il limite mas-
CERISCIOLI
MARCOLINI
SPACCA
simo di spesa è stato fissato in 25
mila euro, inclusa la prestazione di
servizi. Il Pd ha due candidati in
campo: l’attuale Assessore al Bilancio e Cultura Pietro Marcolini,
62 anni, tecnico a cui la Regione
affida da anni i suoi conti, e l’ex
Sindaco di Pesaro e vice segretario
del Pd Luca Ceriscioli, 48 anni,
insegnante di matematica e grande
escluso dal congresso regionale che
nel febbraio 2014 elesse Francesco
Comi segretario del partito, sono i
due più papabili. Afferma Marcoli-
ni: “La mia candidatura non divide,
ma è da ritenere di accoglienza e
ascolto, non ipotecata da conflitti
interni. L'innovazione non va disgiunta dalle competenze”. Ribatte
Ceriscioli: “Mi candido per garantire discontinuità e rinnovamento.
MARCHE 2020 propone
un progetto alternativo
Il 17 maggio 2015 si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale. Il regolamento approvato all’unanimità prevede che la coalizione vincente potrà
scegliere solo tre assessori esterni (e non sei, come si era paventato fino
a qualche tempo fa). Il quadro, a tre mesi e mezzo dall’appuntamento, si
presenta alquanto frammentario. Il Pd scarica il Governatore Gian Mario
Spacca che puntava al terzo mandato con la coalizione che lo ha sostenuto per due volte consecutive. Il Presidente della Regione Marche non
demorde affatto, ma la partita è difficile. Marche 2020, il partito fondato
dallo stesso Spacca e dal Presidente del Consiglio regionale Vittoriano
Solazzi, annuncia la presentazione di una propria lista aperta al confronto, al dialogo e alla collaborazione con tutte le forze della comunità. Per
ora nessuna indicazione ufficiale sul candidato allo scranno più alto o sui
candidati ad un seggio, per i quali non si escludono le primarie. Marche
2020 non partirà dalle sigle: viene riferito che il perno della lista saranno le
persone e i contenuti al fine di costruire una proposta politica per il futuro.
Molto probabilmente sarà della partita l’ex primo cittadino Roberto Sorci
da sempre legato a Spacca, in procinto di lasciare il Pd per approdare a
Marche 2020. Afferma Sorci in un’agenzia Ansa dei giorni scorsi: “La
direzione del Pd, con l’approvazione del regolamento per le primarie,
ha perso l’occasione di dimostrare che è una forza politica avveduta con
una forte leadership. Definire i partecipanti veri e propri fantasmi è solo
un eufemismo, mentre si continua con perseveranza machiavellica ad
escludere la parte più vitale della comunità regionale”. A questo punto
Marche 2020 punta alla costruzione di una coalizione alternativa di centro
(con l’appoggio del Ncd e dell’Udc che confluirebbero in un unico partito
nazionale sotto la guida di Gaetano Quagliarello). Una parte dell’Udc
regionale che fa capo al segretario Antonio Pettinari e al fabrianese Luigi
Viventi, conferma però l’appoggio al Pd e al centrosinistra. A questo punto
il segretario nazionale Lorenzo Cesa dovrà dirimere la controversia. E’
a Fabriano che la sfida si infiamma. Il Pd locale è chiamato a dare una
risposta certa sulla sua posizione e sull’appartenenza alla coalizione, una
volta escluso Spacca dal centrosinistra (tra questi il Sindaco Giancarlo
Sagramola): molti esponenti vorrebbero seguire il Governatore uscente,
altri, viceversa, rimangono legati al partito di sempre. Si rischia quindi
la divisione. Michele Crocetti, il segretario del Pd locale presente anche
nella segreteria regionale, appoggia la linea del segretario marchigiano
Francesco Comi.
Si accende la sfida
per la carica
di Governatore
Se dovessi vincere sarò il Sindaco
delle Marche”. Non ce l'ha fatta a
raccogliere le firme Luca Fioretti
come terzo democratico in lizza
(vicino alla figura di Pippo Civati).
52 anni, ex Sindaco di Monsano,
era stato presidente dell’associazione Comuni Virtuosi. Terzo candidato per le primarie, sempre che non
ne emergano altri all’ultimo, Ninel
Donini dell’Idv. Marcolini e Ceriscioli promettono fair play. Con
l’assessore sono schierati molti renziani a partire dalla vice Presidente
del gruppo Pd alla Camera Alessia
Morani e dai deputati Piergiorgio
Carrescia e Mario Morgoni. Con
l’ex primo cittadino il Sindaco di
Pesaro Matteo Ricci e molti altri
primi cittadini delle Marche. Fra
i parlamentari Camilla Fabbri ed
Emanuele Lodolini. A Fabriano,
probabilmente, il Pd locale candiderà un suo esponente (lo stesso
segretario Michele Crocetti?).
ELEZIONI
REGIONALI
17 maggio 2015
Probabili
candidature
CENTROSINISTRA
Ceriscioli (Pd),
Donini (Idv),
Marcolini (Pd)
CENTRO
Spacca?
(Marche 2020)
CENTRODESTRA
Celani? (Fi),
Saltamartini? (Fi)
MOVIMENTO
5 STELLE
Magi
SINISTRA
Mentrasti? (Sel)
a.m.
Per ora, sul fronte del centrodestra, le bocche sono cucite,
anche se non è un mistero che gran parte delle forze di partito
guardino con interesse e curiosità a Marche 2020, qualora
Gian Mario Spacca affermi con decisione di prendere le
distanze dalla sinistra e di voler elaborare un nuovo progetto
per le Marche aperto a chiunque voglia aderire. Insomma, il
cantiere è aperto. Resta da decidere da che parte si schiererà
Area Popolare, il nuovo partito di Gaetano Quagliarello
che dovrebbe essere ufficialmente presentato (a Fabriano
aderiscono Francesco Casoli e Urbano Urbani). Il comitato
è formato da Angelino Alfano, dallo stesso Quagliariello e
Renato Schifani di Ncd, da Lorenzo Cesa, Antonio De Poli
e Giuseppe De Mita dell’Udc. Fratelli d’Italia, guidati dal
coordinatore regionale Carlo Ciccioli, ha ospitato di recente
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Il centrodestra riflette
sulla scelta del candidato
l’onorevole Ignazio La Russa per discutere e approfondire gli
impegni da affrontare proprio in vista delle elezioni regionali. L’apertura a Marche 2020 è apparsa evidente. Il gruppo
regionale di Forza Italia avrebbe individuato una rosa di tre
candidati da sottoporre all’ufficio di presidenza regionale,
ma guarda con vivo interesse all’evoluzione di Marche 2020,
come affermato dal capogruppo Umberto Trenta. Il centrodestra è orientato a stilare un programma da condividere sul
mondo delle imprese, del commercio, delle attività produttive,
dell’artigianato e del comparto della sanità. Il candidato dovrà
essere marchigiano e residente nelle Marche. Potrebbe essere
il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani,
ma si parla anche del Sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini.
Il Movimento 5 Stelle, che correrà senza alleati, nella rosa
dei candidati a Governatore delle Marche presentava, tra gli
altri, il fabrianese Gabriele Santarelli. L’ha spuntata Gianni
Magi, 68 anni, anconetano. Si chiamerà Cantiere Altre Marche
Sinistra Unita la compagine comprendente Sel, Rifondazione
comunista, Pdci e L’altra Europa con Tsipras che parteciperà
alle elezioni. Possibile candidato Edoardo Mentrasti, leader
del soggetto politico. Ci sarà il fabrianese Emanuele Rossi.
a.m.
04/02/15 09.58
4
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Gli annunci vanno portati
in redazione, entro
il martedì pomeriggio
A Marcello
Mearelli
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una persona speciale in
questo giorno speciale.
Tanti auguroni da tutti noi
per i tuoi mitici 90 anni.
Un bacione anche
dal piccolo Mattia.
Adotta un cucciolo!
CAMILLA è una micina di sette mesi già sterilizzata; dolcissima e docile, brillante, vivace e
socievole. Ha un leggero handicap che a volte
si manifesta con un tremolio leggero della testa
e quando cammina ha un fare poco bilanciato.
I postumi di un trauma? Le conseguenze di un
virus? Non è facile da stabilire, non è niente di
contagioso e sicuramente la sua situazione non
peggiorerà col crescere ed avrà una vita normale.
Si regala per seria adozione.
3381159663 – Animalisti Italiani Fabriano
Vera compie
11 anni!
Papà, mamma,
Viola ed i nonni
ti augurano uno splendido
compleanno!
ARTÙ è un Bracco Tedesco puro.
Ha due anni. E’ un socievole, sociale, docile, educato, splendido ed
elegante animale da compagnia.
Disponibile solo per serissima
adozione. 3381159663
80 anni
per Rosina
6/2/2015: 80 anni
In questo giorno speciale vorremmo
che tu possa ricevere l’amore
che in ogni momento tu doni a tutti noi.
Tanti auguri alla nostra Rosina,
la “Regina della crostatina”
che tra tanti: non mi ricordo!, non
so come si fa!, non so' più come prima!
Sei arrivata all’ottantina!
Ti vogliamo un mondo di bene
e ti abbracciamo forte forte.
La tua famiglia
Romualda,
che festa!
Romualda il 7 febbraio spegnerai la tua
80° candelina.... in questo giorno così
speciale vogliamo dirti di non temere gli
anni e i loro affanni... tanti e tanti auguri
dai figli Stefano e Maurizio, la nuora Yusi
e i nipotini Alessandro e Mario.
Ti vogliamo tanto bene!
Auguri
Francesco
Domenica 8 febbraio Francesco spegnerà 3 candeline. Tanti auguri di buon
compleanno dalla mamma, dal babbo,
dalla sorella Benedetta, dai nonni, zii
e cuginetti.
Francesco Mercuri
Gli impegni nel mese di febbraio
PASTORALE FAMILIARE-GIOVANILE-VOCAZIONALE
• Incontro per le famiglie: domenica 15 febbraio, ore 15.30 in Seminario
• Incontro diocesano per i fidanzati: sabato 21 febbraio ore 19 in Seminario.
• Incontri per i Ragazzi e Giovani dai 14 ai 19 anni, in Seminario, alle
ore 20: il 30 gennaio, il 13 e il 27 febbraio.
• Incontro “Assaggi Letterari” presso il "Tanning Pub" di Fabriano: domenica 22 febbraio ore 17.
• Giovani App, da seguire sul cellulare.
• Laboratorio di preghiera per giovani presso il Monastero della Beata
Mattia a Matelica, ore 21: il 9 e il 23 febbraio.
• Gli Amici di Naaman: incontri vocazionali per ragazzi/e, in particolare
per i ministranti, nella parrocchia di S.Maria a Matelica: domenica 22
febbraio ore 15.
• Convegno regionale Pastorale-Familiare per giovani coppie, domenica
8 febbraio, ore 9 a Loreto, presso gli Scalabriniani.
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L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
>CRONACA
Lavori a buon punto per costruire
la Cittadella degli Studi
in zona Santa Croce
Il sindaco: "Sarà la struttura
più grande della Provincia
ed ospiterà Liceo Classico,
Scientifico ed Istituto d'Arte"
Il 2015 nella nuova sede
Il prossimo anno scolastico sarà pronta la Cittadella degli Studi
taccuino
di GIGLIOLA MARINELLI
I
l 15 febbraio scadono i termini
per le iscrizioni agli istituti
superiori e molte sono le domande giunte in redazione in
merito alla situazione dei lavori della Cittadella degli Studi di Fabriano
in località Santa Croce. Abbiamo
incontrato il sindaco Giancarlo
Sagramola per approfondire questa tematica che coinvolge molti
studenti e le loro famiglie.
Sindaco, a che punto sono i lavori del polo scolastico di Santa
Croce?
"I lavori proseguono senza sosta
e da un sopralluogo effettuato nei
mesi scorsi posso confermare che i
tempi previsti dal crono programma
della provincia sono al momento
pienamente rispettati".
Sarà operativo già dal prossimo
anno scolastico?
"La Provincia ha assicurato che il
campus, che occupa un’area di circa
95 mila mq, sarà terminato nel mese
di maggio per consentire l’inizio
dell’anno scolastico 2015-16".
Quali istituti superiori di Fabriano si insedieranno nella nuova
Cittadella degli Studi?
"La Cittadella degli Studi sarà il
campus più grande del territorio
provinciale ed ospiterà il Liceo
classico, il Liceo scientifico e l'Istituto d’arte di Fabriano. Oltre le
tre scuole superiori ci saranno due
palestre e una piazza di aggregazione. Ogni istituto avrà un ingresso
autonomo ed un numero di aule
e spazi che riflettono le specifiche
esigenze. Il Liceo scientifico potrà
contenere 600 studenti e si svilupperà su una superficie di 4.087 mq.
Il Liceo classico sarà realizzato
per 850 studenti in poco meno di 5
mila mq. L’Istituto d’arte, per 250
studenti, occuperà una superficie di
2.317 mq".
Anche il Centro per l’Impiego
verrà trasferito a Santa Croce?
Avete previsto delle misure per
contenere il traffico intenso che si
concentrerà in quella zona, vista
l’affluenza di autobus e mezzi privati di personale operante in loco
e famiglie che accompagneranno
i ragazzi a scuola?
"Sì, anche il Centro per l’Impiego
e la Formazione troverà posto nel
campus. La Provincia ha riconosciuto a Fabriano il suo ruolo nella
formazione e con questa nuova area
idea di campus, i ragazzi potranno
vivere la scuola non solo come
momento didattico, ma anche
ludico-espressivo ed avere un luogo dove ritrovarsi e vivere insieme
i momenti più significativi del
percorso formativo. Per il traffico
l’assessore alla Pubblica Istruzione
Barbara Pallucca conferma che si
stanno variando i piani di trasporto
studenti con la Contram e che si
sta approvando un progetto per una
rotatoria all’incrocio dei Vigili del
Fuoco tra via Dante e la provinciale.
Sono state già inviate le lettere di
esproprio finalizzate alla realizzazione della nuova viabilità del
Piano regolatore, che dalla rotatoria
del centro commerciale, salendo
dietro il cimitero, raggiungerà la
Cittadella degli Studi".
Il progetto della Cittadella degli
Studi in cosa si caratterizza?
"La Cittadella degli Studi rappresenta sicuramente un investimento
sulla formazione, ma al contempo
è anche un progetto all’avanguardia
per quanto riguarda la qualità ambientale. I nuovi plessi architettonici sono a basso impatto ambientale
e privi di barriere per portatori di
handicap e saranno dotati di impianti fotovoltaici sulle coperture,
mentre all’interno sono progettati
per garantire isolamento termico
e acustico".
I progetti del Cav: sostenere le mamme
Il Cav (Centro Aiuto alla Vita) sezione di Fabriano, è un’associazione nata
nel 1997 ed attualmente presieduta da Graziella Lorenzetti allo scopo di
sostenere le mamme che vorrebbero abortire ma che vengono incentivate
a portare avanti la gravidanza. In più sostiene il Movimento per la Vita,
altra realtà locale guidata da Maria Venanza Bigiarelli, che si occupa di
valorizzare la cultura della vita specialmente nelle scuole e tra i giovani. Afferma Graziella Lorenzetti: “L’aiuto
offerto alle mamme è di natura morale
e materiale. Materialmente forniamo
tutto ciò che serve al bambino fino ai
due anni (abitini, lettini, carrozzine,
latte, pannolini ecc.), purché gli oggetti donati dalla cittadinanza siano
in buono stato. Vige una regola per
cui l’aiuto va dato alle mamme che si
presentano non oltre il terzo mese di
gravidanza. In caso contrario un consiglio direttivo valuta caso per caso
la decisione da prendere”. In base al
progetto nazionale “Gemma” possono
essere erogate 160 euro al mese per 18
mesi. Le tessere al Cav comportano
un pagamento di 10 euro l’anno a
carico di chi decide di aderire. Contributi arrivano da varie iniziative, come
gli spettacoli teatrali di don Umberto
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Rotili, o dal progetto “Primule”, per cui davanti alla Coop, al Conad e alle
parrocchie di Fabriano, sono messe in vendita, appunto, delle primule. A
tal proposito Graziella Lorenzetti ringrazia i gestori dei due supermercati
e i parroci. Nel 2014 sono stati approvati otto progetti “Gemma”. La sede
del Cav è in Piazza del Podestà numero 8 (nella foto). Orario di apertura:
il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19 (telefono 0732/625538). Sono operative una trentina di volontarie che
seguono costantemente le mamme.
Il numero dei centri e dei servizi di
aiuto alla vita (315 in tutta Italia) è già
un dato di per sé importante, ma assai
più eloquente è quello che i Cav fanno
con il loro impegno di solidarietà e di
condivisione. Più delle operatrici dei
centri, sono quei bambini e le loro
mamme (ogni anno 60mila donne
vengono assistite in vario modo e di
esse almeno la metà sono gestanti)
che potrebbero raccontare storie
drammatiche, quasi tutte, però, a lieto
fine, di speranze perdute e ritrovate,
di fiducia smarrita e restituita.
E nessuna mamma ha mai rimpianto
la scelta fatta di tenersi il proprio
bambino.
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 7 e domenica 8 febbraio
SILVESTRINI
Via Brodolini 24
tel. 0732 252056
DISTRIBUTORI
Domenica 8 febbraio
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 8 febbraio
La Rovere Via Ramelli
Edicola del Piano P.zza Partigiani
Edicola della Pisana P.le Matteotti
Salimbeni Via d. Riganelli
News snc Stazione
Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo
Edicola Via Serraloggia
Tabaccheria Edic. Boni via Dante
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24
lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it
Agenzia Janus viaggi
Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
a.m.
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>FABRIANO<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Volontariato civico:
ecco l'albo comunale
di DANIELE GATTUCCI
P
resentato dal sindaco
Giancarlo Sagramola, e dal consigliere
comunale, Quinto
Balducci, l’Albo comunale
del volontariato civico per
“applicare i principi di sussidiarietà e di partecipazione
attiva da parte del cittadino
allo svolgimento di compiti
di utilità civica nel Comune
di Fabriano”. Possono iscriversi all’Albo tutti i cittadini,
di età non inferiore a 18 anni
che intendono dare la propria
disponibilità (il Comune
fornirà specifico tesserino
d’autorizzazione e garantirà
copertura assicurativa contro
gli infortuni, nonché per la
responsabilità civile verso
terzi) allo svolgimento di
attività di pubblico interesse. La richiesta di iscrizione
all’Albo comunale dei volontari civici, va redatta sull’apposito modulo che può essere
richiesto e poi consegnato
all’Ufficio Protocollo del
Comune o scaricato dal link
del sito. “Questa proposta ha spiegato Balducci - vuole
dare un contributo fattivo
nell’utilizzo del volontariato
civico nelle strutture e nei
servizi del Comune, affiancandosi e collaborando con le
varie associazioni di volontariato che già operano nel settore socio assistenziale e non
solo, fornendo servizi che
spesso la struttura pubblica
non sarebbe in grado di ottemperare se non a costi notevoli. Credo che i volontari
di qualsiasi fascia di età, se
venissero utilizzati secondo
le sensibilità e attitudine, lo
I giornalisti della Diocesi di
Fabriano e Matelica si sono
ritrovati sabato 24 gennaio
per festeggiare il proprio patrono S. Francesco di Sales.
Partecipato momento di incontro e riflessione, iniziato
nella chiesa di S. Maria Maddalena, dove si è celebrata
la S. Messa presieduta dal
vescovo diocesano don Giancarlo Vecerrica. Importanti
gli spunti di riflessione dati
dal presule: “far comprendere i fatti, perché i processi
storici e gli eventi avvengono
da se, ossia passare dai fatti
al loro senso. Importante è
facilitare la comprensione
guardando la realtà con
acuto spirito di osservazione
e presentarla tenendo bene a
mente di raccontare solo la
verità”. Assistito dal parroco
di San Giuseppe Lavoratore,
don Tonino Lasconi, Vecerrica ha affrontato anche il
tema delle notizie “urlate”
favorite da un modo di fare
comunicazione “veloce, a
volte vorticoso per l’uso di
internet che ne amplifica
maggiormente la diffusione – e qui si è soffermato
ancora su tale aspetto – il
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farebbero naturalmente non
solo in modo gratuito, ma i
più anziani si sentirebbero
ancora utili a se stessi ed
agli altri e ne favorirebbero
un invecchiamento sereno.
Tutto va fatto in funzione di
rendere più efficiente e meno
costoso il settore pubblico e
recuperare risorse da destinare alla formazione e alla
creazione di nuovi posti di
lavoro soprattutto per i giovani. Ciò vale per ora e per il
futuro e non solo dettato dal
fatto che attualmente il nostro territorio è attraversato
da una crisi economica grave.
Dare il proprio contributo
per cercare di superarla, è
un dovere e in questo caso,
non penso soprattutto ai
pensionati, ma a tutti coloro
che volessero dare una mano
per superarla”.
Vari i settori dove utilizzare
questi volontari: “l’area culturale, turistica, sportiva e
ricreativa relativa ad attività
di carattere culturale - sono
ancora parole del consigliere
di maggioranza - ossia quelli
inerenti la tutela, la promozione e la valorizzazione
della cultura del patrimonio
storico ed artistico, delle
attività ricreative e sportive
ivi comprese manifestazioni
pubbliche a carattere sociale,
sportivo, culturale organizza-
te e patrocinate dall'amministrazione comunale.
Nel settore turistico potrebbero offrire ai cittadini ma
soprattutto ai turisti, servizi
mirati ad accrescerne la
soddisfazione e quindi invogliarli a tornare, diventando
un veicolo promozionale importante. Ad esempio, dopo
un breve corso preparatorio,
si possono tenere aperte
chiese, complessi storici,
teatro. Naturalmente con un
programma concordato e
ben coordinato. Se in alcuni
luoghi non è previsto un ingresso a pagamento, istituirlo
ad un prezzo “simbolico” e
destinarlo alla formazione
e preparazione di qualche
giovane nel ruolo di guida
turistica.
Sempre in ambito turistico
potrebbero inoltre crearsi
quelle vetrine per prodotti tipici, in qualche infopoint gestito volontariamente, in cui
l’eventuale profitto andrebbe
investito per la formazione di
personale che , avviato il processo, andrebbe a sostituire il
volontario”. L’altra area di
intervento è quella “Civile
relativa ad attività inerenti
la tutela e il miglioramento
della vita (assistenza o compagnia a persone sole o in
difficoltà laddove le strutture
pubbliche o associazioni di
volontariato non riuscissero
a soddisfare la richiesta) la
tutela dell’ambiente, protezione del paesaggio e della
natura, vigilanza degli edifici
scolastici, aree campestri ed
aree verdi ed in generale in
materia di tutela ambientale,
parchi giochi, assistenza
scolastica davanti alle scuole
per facilitare l’ingresso e l’uscita dei bambini da scuola,
servizi di pubblica utilità
con segnalazioni tempestive in situazioni pericolose
o di mal funzionamento, in
altre parole monitoraggio
del territorio: bagni pubblici,
area camper, piccole manutenzioni”.
Buon ultima l’area gestionale
“come attività di supporto
agli uffici del comune e di
quelle ad essa conferite, ossia
il prolungamento di qualche
ufficio pubblico come ad
esempio la pinacoteca o
biblioteca”.
I giornalisti e il loro patrono:
“Raccontate solo la verità”
ruolo educativo del
giornalista per la costruzione di una società comunitaria che
rispetta la persona, al
servizio della verità:
far comprendere i
fatti, perché i processi storici e gli eventi
avvengono da sè, ossia passare dai fatti al
loro senso. Importante è facilitare la comprensione guardando
la realtà con acuto
spirito di osservazione e presentarla
tenendo bene a mente
di raccontare solo la
verità”.
Al termine della cerimonia religiosa nei
locali della parrocchia di S.
Giuseppe Lavoratore, aperto
dal presidente del Circolo
della Stampa Marche Press,
Luciano Gambucci, è ini-
ziato l’incontro-dibattito sul
tema "Informazione locale,
oggi e domani". “La celebrazione della festa – ha
commentato Gambucci - è
una occasione, e oggi registriamo con piacere l’entrata
di nuove presenze, per creare
maggiore coesione fra gli
operatori dell’informazione
Madonna di Loreto,
quale destino?
La chiesetta della Madonna di Loreto (nella foto), da
sempre di proprietà della nobile famiglia Rosei e patrimonio storico della città, è posta all’incrocio di via
Serraloggia e di via Cappuccini. Venne edificata nel
1526 per esaudire un voto degli abitanti del rione San
Giovanni (Cervara), finalmente liberati da una brutta
pestilenza. All’interno della chiesetta erano custoditi
una tela del Barocci e affreschi del Malatesta (finta
cupola, che ripete in piccolo quella di San Biagio), ma
le opere sono state trasferite altrove, mentre rimane
un bellissimo altare ligneo datato 1600. Sulla facciata
una lapide ricorda l’avvenimento per cui la chiesetta
venne costruita. In un articolo pubblicato sul nostro
giornale, prima della fine del 2014, era stato riportato
erroneamente di una possibile vendita dello struttura.
In realtà, la numerosa famiglia Rosei avrebbe deciso di
offrirla gratuitamente alla Fondazione Carifac affinché
possa essere recuperata e riconsegnata alla cittadinanza
per le sue funzioni di culto (non è mai stata sconsacrata
e quindi non potrebbe essere utilizzata se non a fini
prettamente religiosi). In ragione delle ingenti spese di
ristrutturazione che ne conseguirebbero, la Fondazione
si è riservata di dare la risposta dopo una valutazione dei
costi per il suo ripristino. Questa chiesetta, negli anni,
è stata chiesta in dotazione da associazioni e da privati,
mentre il Comune ha già dichiarato l’impossibilità economica di farsi carico della gestione. Ricordiamo che fu
il luogo scelto per lo spettacolo di Francesca Merloni
incentrato sulla declamazione di un testo poetico scritto
da Roberto Mussapi nell’ultima edizione di “Poiesis”.
Dopodiché la chiesetta della Madonna di Loreto non è
stata più utilizzata.
a.m.
del territorio” poi manifestata con l’adesione al Circolo,
attraverso il classico tesseramento “oggi – ha terminato
Gambucci - mettiamo in
campo nuove idee nuove
iniziative in sintonia con il
cammino attuale dell’Ordine, molte delle quali indirizzate verso la formazione professionale e la possibilità di
aggregare nuovi validi operatori della comunicazione”.
Dal prologo di quest’ultimo
si è passati agli argomenti
dell’incontro-dibattito con
le relazioni di Gianni Rossetti, direttore della Scuola
di giornalismo di Urbino,
e di Carlo Cammoranesi,
direttore de “L’Azione”.
Riduzione dei finanziamenti pubblici all’editoria di
territorio con il rischio di
chiusura di molte testate e
qui Cammoranesi ha citato
“l’edizione, con la prima pagina, bianca de L’Azione. Il
2014 un anno nero per i settimanali cattolici dovuto alla
pubblicità che viene meno, la
diminuzione del calo degli
abbonamenti e delle vendite
in edicola e per nostra buona
sorte questi due elementi non
riguardano il nostro giornale,
prova che la carta stampata
locale risponde molto meglio
di quella nazionale: carta
stampata e rete in sinergia
– ha concluso – al servizio
del territorio, ciò che ci
contraddistingue, le armi
per vincere questa lunga e
difficile sfida”. Il direttore
della Scuola di giornalismo
di Urbino, Rossetti, infine,
ha elencato una serie di
questioni legate alla formazione professionale, al ruolo
dell’Ordine e all’uso dei
nuovi media, esemplificando
il tutto con le iniziative di
alto livello portate avanti
dalla Scuola di giornalismo
della nostra regione, tra le
più qualificate ed apprezzate in Italia. Presente, tra gli
alri, l’assessore alla Cultura
del Comune di Fabriano
Barbara Pallucca. Alle ore
13 il pranzo sociale (grazie
alla disponibilità di Fabrizio
Palanca della Ristorart Catering e del presule) ha chiuso
la tradizionale “festa” della
categoria, ancora una volta
ben organizzata dal Circolo
della Stampa Marche Press.
d.g.
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>FABRIANO<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Tutte le offerte delle scuole
Scadono le iscrizioni il 15 febbraio: quest'anno sono solo online
servizio a cura di GIGLIOLA MARINELLI
D
ifferenti ed interessanti proposte formative consigliate dagli Istituti Superiori di Fabriano in vista della scadenza improrogabile del 15 febbraio per le iscrizioni
al primo anno che vanno fatte esclusivamente online. Abbiamo contattato i dirigenti scolastici per una panoramica sui piani di offerta formativa dei diversi istituti
che gli studenti potranno valutare seguendo le proprie inclinazioni ed interessi di studio.
Liceo Scientifico
“Vito Volterra”
di Fabriano
e Sassoferrato
Il liceo scientifico offre un percorso di studi equilibrato tra
tradizione umanistica e saperi scientifici, consigliabile per chi
intende acquisire solidi strumenti culturali e metodologici per
proseguire con l’Università o per inserirsi nella vita sociale
e nel mondo del lavoro. Questo indirizzo è consigliato ai
giovani che sono interessati ai linguaggi, alle tecniche e alle
metodologie proprie degli ambiti scientifico ed umanistico,
che vogliono comprendere ed individuare le relazioni tra
le diverse forme del sapere, che mostrano interesse per i
contenuti delle discipline scientifiche e che desiderano avere
una visione ampia ed articolata dell’esperienza umana ed
una formazione ricca e polivalente.
L’opzione “Scienze Applicate” del liceo scientifico si rivolge
a studenti che intendono acquisire competenze particolarmente avanzate nell’ambito della cultura scientifico-tecnologica;
il percorso di studio è quindi pensato per giovani motivati,
inclini al metodo di analisi e al metodo sperimentale, che
intendono approfondire la realtà da una prospettiva scientifica senza peraltro trascurare l’area umanistica con i suoi
contributi storico-artistici, filosofico-letterari e linguistici.
dell’alimentazione. Il progetto sarà presentato per il bando
Erasmus plus 2015. E’ in fase di progettazione un’attività
di tutoraggio degli studenti dell’economico sociale, affidata
a stagisti dell’Istao di Ancona.
Liceo Artistico
“E.Mannucci” Fabriano
iscrivere i loro figli all'Ipsia o all' Itis. A volte, nonostante la
peculiarità delle due scuole, non sempre rimane facile dare
l'assenso definitivo e di conseguenza diventare operativi nella
scelta. L'Ipsia rappresenta una grande opportunità, in quanto
professionalizza futuri studenti, in campi nei quali c' è una
elevata richiesta di figure specializzate, che oggi mancano
nel panorama nazionale.
L'Itis, con i suoi laboratori attrezzati è molto vicina sia al
mondo del lavoro grazie a stage periodici e continui, sia alle
università grazie a seminari annuali che prevedono sempre
l'apporto di persone istituzionali del settore.
Un valore aggiunto è rappresentato dall'Its Istituto Istruzione
Superiore sull'Energia, la scuola Post-diploma che ha sede
presso l'Itis Merloni.
Non per ultimo, c'è da sottolineare che le opportunità offerte
dalla scuola anche di tipo progettuale, nei disparati campi
della didattica, favoriscono gli alunni per un accesso con un
bagaglio di notevole preparazione, verso gli atenei.
Istituto di Istruzione
Superiore “MoreaVivarelli” Fabriano
Liceo Classico
“F.Stelluti” Fabriano
Liceo classico: biennio potenziato con moduli di un’ora
aggiuntiva nel quadro orario settimanale di: matematica,
storia dell’arte, inglese (conversazione con lettore di madre
lingua); laboratori pluridisciplinari sul patrimonio storicoarcheologico del territorio (si inizierà con Attidium). L’esperienza della didattica digitale, sperimentata con la classe 2.0
(quarto anno) viene parzialmente disseminata anche nelle
classi del biennio e sarà oggetto di un approfondimento in
rete con altre scuole e Università italiane (Camerino e Lecce)
per un progetto internazionale Erasmus plus.
Liceo linguistico: dal 2015-’16 parte il progetto Esabac, adottato per conseguire un diploma internazionale
riconosciuto sia in Italia che in Francia, equivalente al
Baccalaureato francese. Prosegue con grande interesse e
partecipazione degli studenti del biennio la “settimana in
lingua”,esperienza di full immersion nell’inglese, francese
e tedesco, con una messa in scena finale nella quale non si
ascolterà una sola parola in italiano. Nelle classi del triennio
ripartono i gemellaggi con licei francesi e tedeschi, ma sono
in corso contatti con un istituto superiore cinese della città
di Qingdao, per avviare un gemellaggio on line. E’ confermata la partecipazione alle Olimpiadi delle lingue straniere,
promosse dall’Università di Urbino.
Liceo Scienze umane e Liceo economico sociale: la classe articolata del 3° anno sarà coinvolta nelle attività del
progetto in rete “Alibe Lab”, con altre scuole della regione
Marche e internazionali, sul tema del cibo e dell’economia
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Inaugurato nel settembre 1980, l’Istituto d’Arte di Fabriano
è stato trasformato in liceo artistico con la nuova Riforma
scolastica. Questo cambiamento ha consentito di proporre
un’offerta formativa in cui le discipline umanistiche (lingua e
letteratura italiana, lingua e letteratura straniera, storia, storia
dell’arte, filosofia), scientifiche e tecnologiche (matematica,
fisica, scienze naturali, scienze motorie e sportive), sono
basilare retroterra culturale, mente e cuore di un percorso
formativo qualificato, i cui assunti teorici vengono trasfusi
nelle esperienze pratico-laboratoriali nel biennio (discipline
grafiche e pittoriche, discipline geometriche, discipline plastiche e scultoree, laboratorio artistico) e successivamente
nei percorsi specifici del triennio. I due indirizzi di studio
triennali, “Grafica” e “Audiovisivo e Multimediale”, con
laboratori ed attrezzature altamente professionali in sintonia
con l’evolversi dei linguaggi e delle tecnologie della comunicazione, delle complesse tematiche della multimedialità,
della cinematografia e dell’uso globale dell’immagine,
preparano gli studenti ad affrontare con consapevolezza e
sicura padronanza di contenuti le odierne sfide della società
dell’informazione e della comunicazione permettendo loro
l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze adeguate
sia al proseguimento degli studi, sia all’inserimento nella
vita sociale e nel mondo del lavoro.
Iis “A.Merloni”
ed Ipsia
“G.B.Miliani”
Fabriano
Le iscrizioni stanno seguendo
il trend dell'anno precedente, ma è
ancora troppo presto per fare un bilancio preciso in quanto, molti genitori
degli studenti che sono in procinto di
scegliere, sino all'ultimo riflettono se
I corsi dell’Istituto “Morea” hanno come obiettivo il raggiungimento di una adeguata formazione culturale e una solida
competenza tecnica, linguistica e comunicativa supportata
da tirocini formativi e di orientamento nelle aziende del
territorio e stage.
Tutti i corsi hanno la durata di 5 anni e permettono l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria, ai corsi post-diploma
o l’inserimento nel mondo del lavoro.
I corsi di studio offerti sono:
- indirizzo ragionieri esperti in economia aziendale (amministrazione finanza e marketing)
- indirizzo periti turistici (iter)
- indirizzo geometri in costruzioni, rilievi e territorio
(costruzioni ambiente e territorio)
Il corso dell’Istituto “Vivarelli” ha come obiettivo l’introduzione di moderne linee guida dell’agricoltura europea e
mondiale, mirate ad ottenere agroecosistemi ecocompatibili
ed ecologicamente sostenibili, le impellenti problematiche di
salvaguardia delle risorse primarie ambientali, di tutela del
territorio delle biodiversità, ed infine la riscoperta
del ruolo positivo del settore paesaggistico e della
progettazione degli spazi
verdi.
La figura del perito agrario
è un esperto polivalente
che spesso esercita come
libero professionista come
personale tecnico qualificato, assistente tecnico, consulente nel settore
agroalimentare, direzione,
amministrazione gestione
aziende agrarie e zootecniche.
04/02/15 11.28
8
>FABRIANO<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Vademecum per il territorio
Esce in diecimila copie "Fabriano - Guida ai Servizi" sulla città
di DANIELE GATTUCCI
U
no strumento aggiornato,
formato tascabile, di
quarantacinque pagine
utili non solo alla città.
Parlo di “Fabriano – Guida ai Servizi” (foto) vademecum fresco di
stampa (10.000 opuscoli) presentato dall’assessore al Turismo del
Comune di Fabriano, Giovanni Balducci, da Guglielmo
Tanda della Società
Editoriale Elmap
che lavora con altri
cento municipi delle
Marche, da Elide
Giorgi che ha curato
i rapporti con i cinquantuno sponsor
(spesa media poco
più di 100 euro) inseriti in questa vera
e propria rubrica
dedicata a Fabriano senza costi per
le casse comunali.
Anche in questo
caso, la cooperazione tra pubblico e
privato si è rivelata
l’arma vincente per
dare alle stampe “un
supporto cartaceo, giacché non
tutti accedono alla rete, o hanno
poca dimestichezza con le nuove
tecnologie informatiche, facile,
agevole, nel quale possono essere
reperite informazioni utili, notizie
storiche e quanto serve per entrare
nella vita della nostra comunità
ed orientarsi nel panorama della
pubblica amministrazione. Guida
pratica e maneggevole che rafforza il dialogo con i cittadini con
l’opportunità di assicurare servizi
sempre migliori ma soprattutto un
mezzo con il quale promuovere Fabriano, i suoi servizi, l’artigianato,
il commercio, le attività culturali e
le manifestazioni che ci caratterizzano – e qui Balducci chiarisce – il
mancato inserimento tra i cinquantuno sponsor aderenti all’iniziativa,
cui va il ringraziamento dell’intera
amministrazione, del Consorzio
del Salame di Fabriano è dovuto
soltanto alla scelta di questa realtà,
che non dispone di grandi risorse, di
orientare fondi verso la partecipazione
a manifestazioni
come “Tipicità”
o il “Salone del
Gusto” a Torino,
dove questa nostra
eccellenza ha più
bisogno di promozione rispetto a
Fabriano ed il suo
comprensorio che
certo possiede molte conoscenze sul
pregiato insaccato.
La nuova guida, a
costo zero – ha terminato l’assessore
– arricchisce il nostro panorama delle
iniziative editoriali
e sarà distribuita
dalle Poste in 2.000
copie, circa 3.000
saranno assegnate agli Uffici Urp,
Iat e agli operatori economici che
hanno contribuito alla realizzazione
di queste pagine, dimostrando così
di aver compreso l’efficacia e la
valenza di possedere un dispositivo riqualificato e al passo con le
mutate condizioni ed esigenze di
Fabriano”.
L’esponente dell’esecutivo, Tanda
e la Giorgi hanno rivolto ringraziamenti “alle cinquantuno aziende
aderenti ed agli uffici comunali che
hanno fornito il materiale necessario alla pubblicazione”.
David Fielden, lo stile va in grotta
Il maggiore stilista internazionale della wedding collection,
David Fielden, complice la magia delle Grotte di Frasassi, ha
dato vita all’evento definito “Il Bianco Sogno”. Splendore e
incanto proiettato su una scenografia mozzafiato, riservata
al grande stilista londinese David Fielden, che ha scelto la
cavità ipogea di Frasassi come unica tappa italiana del suo
nuovo tour mondiale. Promosso dalla Pro Loco di Genga
con il patrocinio della Regione Marche, questo appuntamento avrà sicure ricadute in ambito turistico in una delle
eccellenze del territorio, uno dei luoghi simbolo del nostro
entroterra. I presenti hanno potuto assistere ad uno spettacolo di video, musiche e abiti di quello che è considerato
il più prestigioso stilista internazionale. Dopo l’omaggio
alle Marche nelle Grotte, infatti, in programma due intensi
giorni a Villa Salvati di Monte Roberto dove lo stilista ha
incontrato personalmente le future spose che hanno potuto ascoltare i suoi suggerimenti. La partecipazione all’avvenimento
è stata garantita dalla Boutique Bouganville di Fabriano ed ha permesso alla nostra realtà di entrare in contatto con uno dei
designer più amati e apprezzati della scena mondiale, i cui abiti sono stati scelti dalle maggiori star a partire da Liz Taylor per
continuare con Julia Roberts e Kate Moss.
d.g.
Riprende il Centro per le Famiglie
Parte a febbraio il secondo anno d’attività del progetto
ideato dalla Regione Marche e dall’Ambito Territoriale Sociale n.10 attuato a Fabriano e Sassoferrato, il
“Centro per le Famiglie”, che ha sede in Piazzetta del
Podestà 8 (presso il Centro Sollievo), in cooperazione
con il Comune di Fabriano.
La serie degli incontri, ogni martedì e giovedì. Martedì
3 e 10 febbraio: “Yoga della risata”, in collaborazione
con la Valigia delle Meraviglie – Laboratorio della
Risata (dai 3 ai 6 anni). Giovedì 5 febbraio: “Giochi
d’artificio”- “Il gusto nell’Arte in Arcimboldo” Laboratorio di Arte giocata. Giovedì 12 febbraio - ”Maschere
di Carta“, laboratorio della carta per bambini, mamme,
papà, nonni. Martedì 17 febbraio: “Trucchi, Giochi e
Chiacchiere” con la Valigia delle Meraviglie. Giovedì
19 febbraio: “Giochi d’Artificio” - “Quando il testo diventa immagine” (dai 6 ai 10 anni) - Laboratorio di Arte
giocata. Segue la Settimana delle Mamme, laboratori
proposti e gestiti dalle mamme: martedì 24 febbraio:
“Racconti Sudamericani” - giovedì 26 febbraio: “Carta,
Forbici e Ceralacca”.
Dallo schema degli appuntamenti vediamo cosa sono
e a chi si rivolgono i Centri per le Famiglie: “si rivolgono principalmente alle famiglie con figli minori
(0-18 anni), ma sono aperti alla partecipazione di tutti
coloro che vogliono offrire la propria disponibilità,
condividere le proprie competenze, proporre idee ed
attività. Spazi in cui singoli, coppie, genitori e futuri
genitori possono trovarsi per confrontarsi tra loro e
con dei professionisti, co-progettare attività, sviluppare
relazioni, o passare semplicemente del tempo insieme”.
In buona sostanza un luogo aperto alla partecipazione di
tutti nel quale le attività sono coordinate da un gruppo
di lavoro composto da associazioni di volontariato e
culturali, da organizzazioni del privato sociale e da
servizi pubblici locali.
Si tratta, in sostanza, di un servizio condotto all’insegna del puro spirito del volontariato e, particolare non
trascurabile, fornito alla collettività a titolo gratuito.
d.g.
La Corale Santa Cecilia è molto più di un gruppo!
Passione, amicizia, sacrificio,
condivisione, emozione, allegria...
quanti altri aggettivi potrebbero
essere utilizzati per descrivere l’esperienza che ognuno di noi prova
ogni qual volta si dedica ad una attività di gruppo sia essa volontariato,
sportiva, musicale! Tutto ciò si
ritrova anche all’interno del Gruppo
Corale Santa Cecilia che da oltre
sessanta anni si dedica all’arte del
canto corale, la quale offre un’opportunità di condivisione dei tanti
aggettivi posti all’inizio di questo
scritto. Una Corale che nel corso
di tutti questi anni può affermare
di aver scritto una piccola parte
della storia della nostra città e che
ha contribuito e che tutt’ora contribuisce, all’arricchimento culturale e
alla socializzazione dei fabrianesi.
Una Corale la cui definizione di
“gruppo” ultimamente va piuttosto
stretta, è noto a molti che il Coro di
Don Ugo, in questi ultimi anni ha
voluto fortemente investire le sue
energie nella crescita musicale dei
nostri piccoli cantori, costituendo
e sostenendo l’attività musicale
de "Le Verdi Note", giunti al loro
Il Gruppo Corale Santa Cecilia
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quindicesimo anno di vita! E’ storia
recente la costituzione di ulteriori
due gruppi vocali che vanno a distribuire meglio l’attività formativa
canora: "Piccoli in…canto", coro
di propedeutica vocale aperto a
bambini dai 4 ai 6 anni e "Teen Voice", coro che prosegue il percorso
vocale dei più grandi ovvero dai 15
ai 20 anni. Una sede, quella storica
di via Gioberti, che ci accoglie nella
struttura del ex Seminario Vescovile
ai cui responsabili va il nostro ringraziamento per gli oltre cinquanta
anni di ospitalità, una sede, si
diceva, praticamente aperta tutti i
giorni per le prove dei vari gruppi,
per le sedute di tecnica vocale ecc.
In sintesi, un grande impegno per
coristi e consiglio direttivo, il quale
da queste pagine de "L’Azione"
intende ringraziare tutti: coristi,
familiari/genitori, insegnanti, collaboratori e soci sostenitori. Un ringraziamento particolare a chi, non
avendo il tempo o le qualità vocali
richieste, collabora sostenendo economicamente tutte queste attività:
prima fra tutti la Fondazione Cassa
di Risparmio, l’azienda “Airforce”
di Urbano Urbani, preziosa sostenitrice dei costi per la realizzazione
del Concerto di Natale e spesso al
fianco in altre attività nel corso
dell’anno. L’associazione Gruppo
Corale Santa Cecilia, nonostante gli
anni, si sente più giovane e forte che
mai, i bambini che settimanalmente
frequentano la nostra sede con la
loro presenza vivace e soprattutto
con i loro sorprendenti risultati,
ci dicono che la strada intrapresa
dai vari consigli direttivi è quella
giusta, come anche, nell’ambito
del Santa Cecilia, l’avvicendamento
alla direzione del Maestro Paolo
Devito, fabrianese doc, il quale ha
preso in mano la consistente eredità
dell’amico e Maestro Marcello Marini, direttore per oltre sedici anni
della Corale, tutto ciò è segno di
volontà nel continuare questa bella
ed emozionante avventura nata nei
primi anni cinquanta. In vista di
importanti impegni che il Coro sta
definendo in questi giorni, ma anche
per il piacere di allargare e condividere con più cittadini la nostra attività, come da diversi anni a questa
parte, effettueremo delle audizioni
che si svolgeranno nei giorni martedì 10 e venerdì 13 febbraio dalle
ore 19 alle 20. Requisiti richiesti:
voce intonata, disponibilità e tanta
voglia di stare insieme! Per parteciparvi o per informazioni, basterà
scrivere all’indirizzo mail: info@
gruppocoralesantacecilia.it oppure
telefonare al numero: 370 3060621.
Il Maestro Paolo Devito ed i coristi
vi aspettano per condividere questa
straordinaria avventura... E tu che
aspetti?
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L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
9
>FABRIANO<
Tra diplomi e borse
Workshop
in... 3D
Cerimonia all'Istituto Merloni con il supporto dell'Avis al Morea
di SAVERIO SPADAVECCHIA
S
tudenti protagonisti all’Istituto fabrianese “MerloniMiliani” sabato scorso, con
la consegna dei diplomi
avvenuta nella mattina di sabato.
All’interno dell’aula magna dell’Istituto erano circa 80 gli studenti
presenti per ritirare i diplomi previsti dal piano formativo dell’Istituto
e quelli (post diploma) di tecnico
superiore per l’approvvigionamento energetico e la costruzione di
impianti. Preparare gli studenti per
competere sul lavoro con particolare attenzione alla qualità cultura
tecnica: questa la vocazione degli
istituti professionali. Istruzione
tecnica come perno della nuova
generazione italiana secondo il
dirigente scolastico Giancarlo
Marcelli, che ha ribadito con forza
Carnevale
ad Albacina
Domenica 8 febbraio con
inizio alle ore 16 avrà luogo
presso le sale comunali di
Albacina il Carnevale dei bambini, organizzato dal gruppo
Csi Albacina, con animazione,
giochi, dolci vari, musica del
dj Ric, il cui ricavato sarà utilizzato per iniziative ricreative
per bambini.
Mangiare bene
con l'Fnp Cisl
Il coordinamento donne della Fnp
Cisl di Fabriano organizza un incontro per il 10 febbraio alle ore
15.30 presso la sede distaccata Cisl
in via de Gasperi, 40 con la dietista dell'ospedale di Fabriano dr.sa
Valentina Marinelli per discutere
sull'argomento: “Mangiare bene
per vivere meglio”.
l’importanza di una scuola capace
di offrire prospettive concrete ai
giovani studenti. Istituti tecnici fondamentali, nell’analisi del dirigente
scolastico, autentica e concreta occasione di formazione specializzata
secondo il dirigente dell’Istituto
“Merloni-Miliani”, che però deve
sempre essere accompagnata dalla
scrupolosa conoscenza di almeno
una lingua straniera.
Dello stesso avviso anche il professore dell’Università di Camerino
Renato De Leone, che ha illustrato
ai ragazzi presenti le possibilità
offerte dalle nuove tecnologie
analizzate secondo gli obbiettivi
espressi dalla strategia di crescita
“Europa 2020”. Una crescita possibile solo attraverso l’istruzione
secondo il professor De Leone. A
margine delle celebrazioni per la
consegna dei diplomi è stata anche
Sabato 7 febbraio, presso
l'aula magna dell'Iis MoreaVivarelli sede “Morea” di Fabriano si svolgerà un workshop
di modellazione e stampa
in 3d in collaborazione con
l’ingegnere Santini e con altri
professionisti del hardware e
del software open-source.
Design partner di questa iniziativa è Franco Fiorani.
Questo genere di iniziative
rientra a pieno titolo nell'offerta formativa dell'Istituto
fabrianese.
consegnata dal presidente dell’Avis
Sebastiano Paglialunga una borsa
di studio destinata a Vincenzo La
Corte.
La consegna dei diplomi all'Iis
"Merloni-Miliani" sabato 31
gennaio, alla presenza del dirigente
scolastico Giancarlo Marcelli
Direttore solista alla Sinfonica
Anche in questa Stagione Sinfonica, sabato 7 febbraio alle 21 al
Teatro Gentile, ci sarà l'opportunità
di vedere all'opera la figura del
direttore-solista. A cimentarsi nella
duplice ed impegnativa veste sarà
Alessio Allegrini, primo Corno
Solista dell'Orchestra Nazionale
di Santa Cecilia, della Lucerne
Festival Orchestra e dell'Orchestra Mozart fondata da Claudio
Abbado. Un tale profilo artisticoprofessionale supporta la scelta
della Filarmonica Marchigiana di
affidarsi ad Alessio Allegrini per
un concerto dal mitizzante titolo
“Wonder Horn” (corno meraviglioso). Il programma, evidentemente
ancorato al mondo austro-tedesco,
inizia con l'“Idillio di Sigfrido”,
brano che Richard Wagner compose nel 1870 come regalo di
compleanno per la moglie Cosima
Liszt ed a seguito della nascita
del loro terzogenito Siegfried.
Lavoro eminentemente elegiaco
ed autocelebrativo di un contesto
familiare ed affettivo che si era
ormai consolidato dopo anni di
travagli ed instabilità, esso si dipana attraverso un delicato percorso
sinfonico che trasuda di consolante
e gioiosa serenità, affermata da una
compiaciuta reiterazione melodica.
Il concerto n.1 per corno di Richard
Strauss (1883), in cui per l'appunto
Allegrini dirige e fa il solista, si
presenta in un unica campata all'interno della quale si distinguono
comunque tre momenti agogicamente differenziati riconducibili
alle tradizionali successioni dei
vari movimenti. Dal punto di vista
formale, nonostante la mancanza
di soluzioni di continuità, si tratta
di un lavoro sostanzialmente debitore della tradizione classica ma
con una innovativa trasformazione
tematica che segna tutto il percorso
sinfonico e sfrutta le più corpose
e sorprendenti risorse timbriche
dello strumento. Con un salto di
vari decenni a ritroso, la seconda
parte del programma prevede la
quarta sinfonia op.60 (1806) di
Beethoven. Lo quantità degli studi
musicologici sulle sinfonie beethoveniane è talmente corposo da
poter inibire qualsiasi tentativo di
dire o aggiungere valutazioni che
illuminino aspetti nuovi. È utile,
comunque, andare a scovare cosa i
musicisti del tempo pronunciavano
pubblicamente sulle sue opere.
ha auspicato che “questo Circolo,
come gli altri della città, sia un sano
luogo di aggregazione e fucina di
iniziative sociali e culturali”. Ad
impartire la benedizione è stato d
on Alfredo Zuccatosta. Il Circolo è
Il taglio del nastro con il sindaco
Sagramola e don Alfredo Zuccatosta
Schumann definì la quarta “una
slanciata fanciulla greca tra due giganti nordici” (la terza e la quinta),
riuscendo a cogliere mirabilmente
il carattere agile e la scrittura leggera rispetto ai due lavori limitrofi.
Ma il rapporto con la contemporaneità non era affatto semplice;
il collega Carlo Maria von Weber
giunse ad descrivere ambiguamente
la quarta così: “All’inizio un movimento lento, pieno di idee spezzate,
dove nessuna è in rapporto con le
altre! Ogni quarto d’ora, tre o quattro note! Poi un rullo di timpani, e
misteriose frasi delle viole, il tutto
ornato da una folla di pause e di
silenzi […]. Beethoven in questa
Sinfonia ha voluto sottrarsi a ogni
regola, anche perché la regola incatena soltanto il genio”.
Il Caffè
Alzheimer
in maschera
Il nostro calendario è ricco
di appuntamenti, questa volta
cappellini e trombette, per
questa antica e festosa tradizione.
Con l’Associazione AttivaMente, presso il caffè Alzheimer via Brodolini, 73 Fabriano
ci incontriamo il giorno lunedì
9 febbraio dalle ore 16.30 per
condividere “gocce di gioia”
e fare un po’ di festa con gli
ospiti, noi familiari, amici e
parenti.
Castagnole e dolcetti sono i
benvenuti! Insieme, con gioia
e allegria, per trovare un po’
di ”sollievo“. Vi aspettiamo!
In caso di maltempo possiamo rinviare la festicciola
ed incontrarci, o sabato 14
febbraio, o lunedì 16 febbraio
sempre alle ore 16.30 presso
Caffè Alzheimer Fabriano.
Contattare Cinzia Cimarra
366 1359544.
Emilio Procaccini
Un nuovo
circolo
ricreativo
A Fabriano ha aperto i battenti
un nuovo circolo ricreativo. Si
tratta del Circolo Fenalc “Tiro
a volo”, inaugurato sabato 31
gennaio in via Nenni, nei locali
adiacenti il Centro per l’Impiego. Nato per impulso di un
comitato, ha come presidente
Pietro Mondati e come vice
presidente Giampiero Guerci.
Il taglio del nastro è stato effettuato dal sindaco di Fabriano,
Giancarlo Sagramola, il quale
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composto da un bar, una sala con
due biliardi (stecca e boccette),
tavoli per il gioco delle carte,
biliardino e ping-pong.
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>FABRIANO<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Ecco ArtisticaMente
Giovane
scommessa
Il negozio del saper del fare con prodotti fatti a mano a... tavola!
I
l negozio che non c’era. Da un’idea progetto della Fondazione Aristide
Merloni per la valorizzazione dei beni artigianali prodotti nel nostro
territorio, arriva in città anche “ArtisticaMente”, il negozio dove sarà
possibile trovare e acquistare oggetti fatti rigorosamente a mano.
Francesco Merloni sostiene da sempre la necessità di uno spazio dove
mostrare il “nostro” saper fare. Prima di tutto ai giovani che possono essere
attratti e quindi spinti ad emulare esperienze creative, ma anche per chi sa
cogliere la bellezza della creatività che diventa forma, sostanza. Uno spazio
fisico nel centro di Fabriano, un momento di condivisione, di incontro, di
scambio. L’iniziativa è gestita dalla cooperativa “Fabriano Creativa” che
intende raccogliere ed esporre i prodotti di tutti coloro in grado di creare
con le mani: giocattoli in legno, gioielli di carta, incisioni, cornici, oggetti in ceramica, specchi, quadri, tutto rigorosamente realizzato a mano.
Oltre alla vendita al dettaglio, l’intento della cooperativa è anche quello
commercializzare i prodotti in tutto il mondo grazie ad una piattaforma
di e-commerce e ai rapporti con il network delle città creative Unesco.
Con la collaborazione di Cna e Confartigianato, “ArtisticaMente” intende
ospitare tutti coloro che hanno fatto del saper fare la loro carta vincente.
Inaugurazione prevista per sabato 14 febbraio alle ore 11.30 presso gli
spazi di largo Bartolo da Sassoferrato. Sarà bello condividere tutti insieme
e con la città “ArtisticaMente” il negozio che non c’era.
L'incendio al Movieland
ripreso direttamente
dal nostro fotografico Cico
La sede di "ArtisticaMente"
in Largo Bartolo da Sassoferrato
Al Movieland
nessuna inagibilità
Un principio di incendio è scoppiato lunedì 2 febbraio
nel cinema multisala Movieland del centro commerciale
“Il Gentile”, con un’uscita di fumo abbastanza consistente tanto da impaurire coloro che transitavano nella zona.
Le fiamme si sono sviluppate in una stanza adiacente
al locale della proiezione intorno alle 11 di mattina. In
quel momento in tre delle quattro sale del cinema erano
presenti gli allievi di un istituto scolastico, che però stavano già uscendo dai locali e non si sono accorti di nulla,
a quanto pare. La struttura dove si stava proiettando un
film sull’Olocausto è stata messa immediatamente in
sicurezza.
I ragazzi, di età compresa fra 14 e 18 anni, non hanno
corso pericoli perché il personale della multisala ha
provveduto ad accelerare l’uscita poco prima che il
fumo, sprigionatosi per l’incendio della carta che serve
per stampare i biglietti di ingresso al cinema, invadesse
le quattro sale cinematografiche. Sul posto una squadra
dei Vigili del Fuoco di Fabriano, con tre mezzi, ha
messo in sicurezza la struttura. La struttura non è stata
dichiarata inagibile e una volta ripristinati i proiettori,
si riprenderà la programmazione: si pensa già in questo
fine settimana.
BREVI
DA FABRIANO
~ TOLTO SEGNALATORE
DI VELOCITÀ
Viale XIII Luglio, mattino, 30 gennaio.
Il vento piega il palo che sostiene il
segnalatore di velocità dei veicoli in
transito cosicché i Carabinieri, notando che potrebbe finire sull’asfalto,
chiamano i VdF.
I vigili girano il palo verso la scarpata,
poi gli operai comunali provvedono
a toglierlo.
~ CHIUSA PER ORE:
È PRECAUZIONE
Genga, S. P. da S. Vittore verso
Sassoferrato-Arcevia, 30 gennaio.
Viene chiuso al traffico veicolare il
tratto stradale a causa del vento e la
pioggia-neve che potevano facilitare
la caduta di massi e rami sull’asfalto.
Ventiquattr'ore dopo, la strada veniva
riaperta.
~ VENTO CONTRO L’ELETTRICITÀ
Marischio, 30 gennaio. Il vento a
raffiche provoca sbalzi di corrente
elettrica, quindi black out e disturbi
nelle linee telefoniche, ed in altre apparecchiature elettriche ed elettroniche.
La ristorazione in Italia e a Fabriano è ancora uno dei punti di ancoraggio della nostra cultura. Quasi
un’isola felice nonostante le molte
difficoltà della crisi, perché il ritrovarsi all’interno di un ristorante o di
una pizzeria resta ancora parte integrante della “normalità” cittadina.
Una normalità che però deve fare
i conti con le difficoltà lavorative
ed imprenditoriali nel voler tentare
un’avventura imprenditoriale. Perché per aprire un ristorante, soprattutto oggi e soprattutto a Fabriano,
è necessario avere sempre chiaro
in testa che l’attività della ristorazione è difficile e richiede sforzi e
volontà. Quindi ecco perché oggi, a
Fabriano, e soprattutto ad appena 23
anni è un atto di rivoluzionario. Rivoluzionario perché trasformarsi in
giovane imprenditore è sempre un
atto di coraggio, soprattutto quando
in ballo c’è la realizzazione del
sogno di una vita. Da “La Vecchia
cartiera”, passando per il “Pulcinella” di Senigallia ed il “Piacere
della carne” di Fabriano: questo il
viaggio compiuto da Manuel Marani (nella foto) prima di inaugurare
lo scorso 29 gennaio “La locanda
del collegio”. Un percorso, quello
del giovane cuoco e gestore della
“Locanda del collegio”, partito
dalla grande passione per la cucina
e dall’impegno presso lo storico
istituto alberghiero di Senigallia
“Panzini”. Un ristorante di circa 40
coperti incastrato all’interno delle
storiche mura del Collegio Gentile,
che punterà per larghissima parti sui
prodotti del nostro territorio. Una
filosofia ben precisa e di alta qualità, per non perdere il legame con
il territorio d’origine, arricchendolo
con una minima parte di prodotti
non appartenenti alla tradizione
culinaria marchigiana.
Saverio Spadavecchia
Scacchi per bambini
Presso la Biblioteca Multimediale di Fabriano mercoledì 11 febbraio alle
ore 17 ci sarà la presentazione del corso di scacchi per bambini tenuto dal
Maestro Massimiliano Fico in collaborazione con il Circolo Scacchistico
“Fabriano Scacchi”.
Il gioco degli scacchi è considerato una vera e propria “palestra cognitiva“,
benché non sia l’unico beneficio. Il gioco degli scacchi, infatti, utilizza
un linguaggio non verbale, attraverso il quale ogni giocatore comunica
all’avversario la propria strategia di gioco, il modo di utilizzare i propri
pezzi, le proprie capacità logico-deduttive.
Il gioco sistematico, inoltre, contribuisce alla formazione generale del
bambino perché ogni partita stimola la messa in moto di automatismi
che influiscono sullo sviluppo mentale, sullo sviluppo dell’attenzione e
concentrazione e sulla formazione della persona e della coscienza sociale.
Il corso tenuto l’anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 100 bambini
dai 5 ai 14 anni.
Per ulteriori informazioni 340 5018258.
Al centro diurno “Un mondo a colori”
è stato fatto un bel regalo, in quanto
siamo riusciti ad installare l’antenna
wifi per la connessione ad Internet. La
realizzazione di questo bel risultato è stato possibile grazie alla collaborazione preziosa dei due rappresentanti dei genitori che si sono mobilitati ed adoperati per poter portare a termine il nostro piccolo progetto e
all’Associazione Anffas onlus di Fabriano (Associazione di Famiglie di Disabili Intellettivi e/o relazionali)
che ha interamente finanziato l’istallazione dell’antenna wifi, immensamente soddisfatta di poter aiutare i
suoi ragazzi. Per i ragazzi del Centro la possibilità di connettersi ad internet sarà una grande risorsa e potenzialità che potranno essere utilizzate nelle varie attività e laboratori che svolgono all’interno del Centro
con l’aiuto e la guida del personale educativo e che permetteranno di mantenere e potenziare le loro capacità
cognitive e le loro autonomie.
Un mondo a colori in wifi
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L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
>FABRIANO<
11
Da storico giornalaio
a... edicola digitale
L
di ROBERTA STAZI
a velocità e la “socialità
digitale” che viviamo ha
contaminato anche settori
come quello della vendita
di giornali. Se prima era un piacere
avere il tempo di passare in edicola,
comprare il giornale e leggerlo con
calma, oggi come oggi – con il
“tempo di chi non ha più tempo” –
chi legge lo fa per scelta, per il gusto
di sfogliare le pagine, approfondire
e cercare quello che più gli interessa. Perché la notizia sulla carta
stampata è un approfondimento,
un modo di riflettere: per
l’immediatezza, ci sono
spesso le versioni web.
L’edicolante, il giornalaio,
quindi, per mantenersi al
passo con i tempi ha dovuto reinventarsi un po’
il proprio lavoro. Così ha
fatto Guido La Rovere,
che rappresenta uno degli
esempi di maggior successo
di “edicola 2.0”- chiamiamola così - nella nostra
città. L’edicola La Rovere
11 fabriano.indd 2
già negli anni '30 era conosciuta
a Fabriano, sebbene situata in un
altro luogo rispetto ad oggi. Guido
che ne è l’attuale gestore dopo
la scomparsa del papà Giulio nel
2006, ha sulle spalle, come dice
lui stesso, “il peso della tradizione
ereditata dal nonno e dal papà”.
Senza perdere di vista quello che
gli hanno insegnato i suoi, Guido
ha dato un volto nuovo all’edicola:
“Nonno e papà – racconta - mi
hanno tramandato come essere un
bravo commerciante, ovvero essere
prima di tutto cortesi, simpatici e
disponibili. Ma oggi come oggi
occorre anche dare di più, perché
chi viene in edicola ha fretta, non
guarda, chiede e va via e se una
volta l’edicolante era un 'porgitore',
oggi se non sei preparato e veloce
non capisci neanche cosa desideri
il cliente”. In quel “dare di più” di
cui parla Guido, c’è il nuovo modo
di fare edicola: attraverso i social.
“Metto in vetrina – continua Guido - nella nostra pagina Facebook,
le riviste particolari, do visibilità a
quelle che potrebbero interessare
una certa fetta di utenti. Cerco di
usare i social per incuriosire, far
sapere”. L’uso social di una vetrina
digitale non è l’unica
innovazione dell’edicola La Rovere. Da
sempre, anche per la
tradizione di distributori
che li ha contraddistinti
negli anni passati, l’edicola offre un servizio
di ricerca di eventuali
L'edicola La Rovere,
ieri (a sinistra)
ed oggi (sopra)
arretrati, di numeri introvabili, di
prenotazione. Dov’è l’innovazione
in questo? Le prenotazioni arrivano
attraverso non solo un “passaggio
fisico in edicola”, ma anche e
soprattutto attraverso Facebook e
whatsapp. E’ una sorta di “edicola
in tasca”, a portata di smartphone
pc o tablet, perché Guido comunica,
costantemente, attraverso i social
con tutti: rassicura sulle previsioni
meteo, fotografa spaccati di vita dal
corso di Fabriano, fa sapere cosa c’è
in edicola, cosa si può trovare, crea
interesse, risponde subito ai clienti.
I suoi post sono un appuntamento
fisso per i suoi “seguaci virtuali”.
L’edicola La Rovere è un ottimo
esempio di come rinnovarsi nel lavoro, unendo la tradizione con l’essere smart e l’innovazione. “Accanto a servizi – continua Guido - come
la ricerca di arretrati, prenotazioni
(ad esempio ci siamo premuniti
prima della richiesta che ci sarebbe
stata di Charlie Hebdo), pagamenti
di bollette Sisal e biglietti Contram,
rivendita di saponi ecologici, ci
sono altri servizi innovativi. Uno
tra questi è Indabox: siamo punto
di ritiro di questo servizio che
permette, senza costi aggiuntivi, di
ritirare i pacchi del corriere da noi,
evitando di “rincorrere” la spedizione se non è in casa al momento
della consegna. Uno degli ultimi
servizi nati, infine, è l’angolo del
souvenir in carta della nostra città”.
Tra i progetti futuri, sembra esserci
quello di avere uno spazio davanti
l’edicola per ritrovare il tempo di
godersi quei momenti preziosi fatti
di rapporti umani in compagnia di
un caffè e di un giornale.
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>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
La formazione per crescere
Calza (Istao): "Proiettarsi al futuro, riformando il mondo della scuola"
di PAOLA ROTOLO
SPAZIO LAVORO
V
enerdì 30 gennaio, presso
la Biblioteca Multimediale,
si è tenuta un’iniziativa di
orientamento scolastico promossa dal Liceo Stelluti e dall’Istao
(Istituto Adriano Olivetti) di Ancona,
una scuola superiore di business non
a scopo di lucro, fondata nel 1957 da
Giorgio Fuà: un centro che lega il mondo tecnico al manageriale e che vanta
la formazione della quasi totalità dei
manager marchigiani. Presente Giuliano
Calza, direttore dell’Istao, intervenuto
sul tema: “Occupazione giovanile, fare
impresa, fare cultura”. La conferenza
mirava a porre l’attenzione sul nuovo
indirizzo Economico-Sociale introdotto
dallo Stelluti. Esso rappresenta un’intersezione tra le discipline umanistiche,
in particolare diritto, filosofia e scienze
umane, nate dalla cultura moderna e
contemporanea quali economia, sociologia, antropologia e
psicologia, e le discipline di ambito scientifico, quali matematica e statistica. La metodologia didattica che caratterizza
i licei economico -sociali è incentrata sulla ricerca-azione
degli studenti, chiamati ad affrontare l’apprendimento nei
termini dell’indagine, dell’interazione, della metodologia di
rilevamento dei dati e della loro interpretazione. Permette
inoltre di conoscere le categorie antropologiche e sociali utili
per la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali,
senza tralasciare una proiezione internazionale segnalata nel
programma dalla presenza di due lingue straniere. “Il mondo
del lavoro è in continua evoluzione e sta prendendo sempre
più campo una cultura di tipo economico. Per questo motivo
sostengo con forza questo indirizzo. La cultura prettamente
scientifica e ingegneristica non è più sufficiente”, ha detto
Calza. Mentre la linea europea si mantiene sul 23% di disoccupazione, in Italia raggiungiamo il 41,8%: in altre parole un
giovane italiano ha quasi due volte più difficoltà nel trovare
lavoro rispetto ad un suo coetaneo in tutto il resto d’Europa.
Dal picco minimo del 2008 ci sono stati segnali di ripresa
e per il prossimo futuro sono previsti grandi miglioramenti.
Andremo incontro ad un aumento di assunzioni e le professioni scientifiche emergeranno con un aumento del 60%.
“Bisogna puntare tutto sulla conoscenza. Solo così potremo
renderci più appetibili e interessanti nel mondo del lavoro”,
ha spiegato Calza. “Bisogna puntare su tre fattori: una crescita intelligente basata su conoscenza e innovazione; una
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
crescita sostenibile, cioè portata avanti senza sfruttare troppo
il nostro pianeta; una crescita inclusiva basata su un’economia
che favorisca la coesione sociale e territoriale”. E’ necessario
insistere sulla formazione pre-universitaria, mantenendo da
una parte gli istituti di formazione tecnico-specifica, come
ragionerie e agrarie, dall’altra i poli liceali. Allo stesso modo
andrebbero riviste anche le università perché abbiamo troppe
facoltà di ingegneria. Secondo Calza basterebbe organizzare
i poli universitari in due livelli professionali che garantiscano
da una parte competenze scientifiche e dall’altra manageriali. Ha aggiunto Calza: “E’ fondamentale proiettarsi al
futuro partendo dal mondo della scuola, che necessiterebbe
di essere riformato. Viviamo in un mondo dominato dalla
tecnologia, da internet e dai social network. Allora perché
non introdurre questi sistemi nelle nostre scuole?”. Francesco
Orsolini, dirigente scolastico del Liceo Stelluti, si è fatto
portavoce di alcune perplessità: “Come possiamo pensare
che non sia necessaria una pre-formazione dell’individuo e
della sua coscienza? Ogni materia è un oggetto del conoscere
che plasma le modalità di pensiero, gli aspetti etici e logici
della persona”. Obiezione a cui Calza ha risposto: “Sì, tutto
è utile, ma non tutto è necessario. Il primo cambiamento sta
nel cambiare ottica. Bisognerebbe cominciare a focalizzarci
di più su cosa ci servirà e gestire la conoscenza con una
modalità rivolta al futuro. Abbiamo un baratro davanti, ma
dobbiamo prepararci al meglio per poter arrivare dall’altra
parte senza cadere”.
di Giorgia Rinaldi
Eccoci con il secondo appuntamento delle testimonianze delle persone che
hanno incontrato il Centro
Sviluppo Occupazione (Cso)
della nostra Diocesi.
Questa settimana c’è l’esperienza di
"Ho incontrato
gente che mi ha
aperto gli occhi..."
Adriano:
realtà nella quale sto vivendo, a livello occupazionale.
Non sono più in grado di
fare l’operaio ed anche altri
lavori pesanti non riesco più
a svolgerli.
Perciò, non avendo i mezzi
necessari per poter rientrare nel mondo del lavoro,
ho deciso di iscrivermi ad
un corso e devo inventarmi
anch’io un lavoro.
In questi giorni sono capitate delle cose abbastanza
carine: io lavoro la pelle ed
ho pensato di fare un oggetto
che non ho mai visto in giro.
Bisogna “buttarsi” perchè il
lavoro devi pure inventartelo tu stesso, poi se va sarò
contento, se non interessa
a nessuno sono felice lo
“Venivo da una storia travagliata, un’esperienza particolare: troppe difficoltà nel
mondo del lavoro, continui
rifiuti da parte delle aziende
perché la legge ’68 non si
riesce a farla funzionare.
Ho deciso di trasferirmi a
Fabriano ed ho incontrato i
volontari del Cso. Mi hanno
insegnato come fare il curriculum vitae ed il suo valore.
Capivo che qualcosa sbagliavo sicuramente anche
nel fare il curriculum ed ho
notato che in effetti avevo
qualche lacuna anche perché
purtroppo non riuscivo ad
usare il computer.
Mi sono reso conto della
12 spazio lavoro.indd 2
stesso: almeno ci ho provato
alla fine.
Nel frattempo seguo una
scuola per imparare ad
usare il computer e mi sono
iscritto a molti altri corsi
di formazione. Lavoro per
migliorarmi, perché fino ad
ora un pochino di ignoranza
purtroppo c’era. Però meglio
tardi che mai!
La fortuna è aver incontrato
loro del Cso: se non ci fossero stati questi volontari, nessuno mi avrebbe aperto gli
occhi per bene e a quest’ora
non so dove sarei finito”.
Il Cso è aperto in via Gioberti, 15 a Fabriano, il
lunedì dalle 18.30 alle 20
e vi aspetta con i suoi volontari!
Per informazioni e contatti: cell. 3290390514, email:
[email protected].
~ AVVISO PUBBLICO: INTERVENTI A SUPPORTO DEL REINSERIMENTO DI DISOCCUPATI OVER 30 ATTRAVERSO
L’ATTIVAZIONE DI TIROCINI FORMATIVI
La Regione Marche ha approvato l’Avviso Pubblico “Interventi
a supporto del re-inserimento di disoccupati over 30 attraverso
l’attivazione di tirocini formativi”. L’obiettivo dell’intervento è
quello sostenere il re-inserimento nel mercato del lavoro di n. 472
soggetti disoccupati, attraverso l’attivazione di tirocini formativi.
Il numero dei tirocini è ripartito su base provinciale: alla Provincia di Ancona sono stati assegnati n. 104 tirocini. Requisiti di
partecipazione: aver compiuto 30 anni di età; essere residenti
nella Regione Marche da almeno un anno; essere disoccupati da
almeno 12 mesi, ai sensi del D.lgs. 297/02 e ss.mm; non godere
di nessun tipo di ammortizzatore sociale o che lo percepiscano
per un periodo residuo non superiore a due mesi; non risultare
titolare di impresa, anche se inattiva; avere un’anzianità lavorativa
di almeno 2 anni (intendendo per anno lavorativo quello in cui
il richiedente abbia avuto un contratto di lavoro subordinato,
parasubordinato o autonomo per un periodo complessivamente
superiore a 6 mesi) per i soggetti di età inferiore a 40 anni e di
almeno 5 anni per coloro che hanno età pari o superiore a 40
anni; avere una certificazione dell’ Indicatore della Situazione
Economica Equivalente (ISEE), riferita all’anno 2013, del proprio
nucleo familiare, non superiore a euro 12.000,00, ovvero “attualizzato” con le modalità di abbattimento indicate nel bando; non
aver beneficiato di un tirocinio di reinserimento lavorativo legato
all’avviso pubblico per interventi a supporto del re-inserimento di
disoccupati over 45. I soggetti ospitanti potranno essere imprese
e studi professionali con i quali gli interessati risulteranno non
avere rapporto di parentela.
L’intervento prevede l’attribuzione, da parte della Regione Marche,
di una indennità di partecipazione pari a euro 650,00 mensili al
soggetto disoccupato connessa alla sua partecipazione ad un
tirocinio, della durata di sei mesi e per un impegno settimanale
minimo di 25 ore, che verrà erogata direttamente dall’INPS.
Saranno i Centri per l’impiego competenti per territorio ad erogare
ai destinatari e al sistema imprenditoriale e produttivo regionale
i servizi finalizzati alla realizzazione delle previste attività. La
domanda di partecipazione potrà essere presentata a partire
dal giorno 15/02/2015 e fino alla data del 20/4/2015, salvo
esaurimento dei fondi previsti (l’intervento adotta una “modalità
a sportello” e di conseguenza le domande di partecipazione
degli interessati saranno esaminate da ognuno dei Centri per
l’Impiego competenti in ordine di presentazione.).
Bando e modulistica sono scaricabili dal sito www.europa.
marche.it. Per ulteriori informazioni rivolgersi al responsabile
del procedimento: Dott. Antonio Secchi - tel. 071.8063789 - fax
071.8063220.
~ OFFERTE DI LAVORO STAGIONE ESTIVA 2015: ADDETTI
ALL'INTRATTENIMENTO E ALLA RISTORAZIONE
Project 79 S.r.l. e Cafè Teatro S.r.l., aziende leader nel settore
turistico dal 1979, assumono per la stagione primavera/estate
2015, addetti alla ristorazione e all’intrattenimento internazionale.
I candidati ideali sono positivi, attivi, determinati e desiderosi di
intraprendere un percorso di crescita.
Requisiti fondamentali (eccezione fatta per i ruoli di pizzaiolo
e cuoco): ottimo livello di conoscenza delle lingue inglese e/o
tedesco (astenersi in caso contrario); maggiore età; esperienze, passioni, formazione inerenti le professionalità richieste;
resistenza allo stress; doti relazionali, flessibilità e attitudine al
team building. Ruoli ricercati: camerieri/e; baristi/e caffetteria;
addetti alla gelateria; pizzaioli; cuochi; animatrici e responsabili
animatrici baby, mini e junior club; istruttori sport quali vela,
windsurf, canoa, nuoto, tennis, tiro con l'arco, arti marziali, attività aerobiche/fitness (no body building); tecnici suono; tecnici
luce; scenografi; ballerini professionisti. Si offre contratto con
retribuzione mensile, più vitto e alloggio.
Sede di lavoro: campeggi, villaggi e resort 4 stelle con clientela
internazionale siti nella regione Veneto.
Per candidarsi inviare il proprio curriculum vitae (con foto recente
e non modificata, specificando la propria disponibilità lavorativa
esatta (dalla data … alla data …) e riportando l’autorizzazione
al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa
vigente): all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure
on line nella sezione “Lavora con noi” dei sit www.art-show.
it e www.cafeteatrosrl.it. Per maggiori info.: HR dept. - Ufficio
Risorse Umane – Segreteria, Via Maria Gaetana Agnesi, n° 45/47
- 37014 Castelnuovo del Garda (VR), Tel.: 045/6450738, e-mail:
[email protected] - [email protected], Skype: art.
and.show - www.art-show.it - www.cafeteatrosrl.it.
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi,
rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M.,
Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax
0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet.
marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/
cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì,
9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00.
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>EVENTI<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
L'esordio della Puccini
Con Marchioni al teatro in "La gatta sul tetto che scotta"
di FERRUCCIO COCCO
N
uovo appuntamento al
Gentile domenica 8
febbraio (ore 17). Stavolta con un classico del
Novecento del drammaturgo statunitense Tennessee Williams, “La
gatta sul tetto che scotta”, un testo
scritto nel 1954 che gli valse il Premio Pulitzer. Tra i protagonisti in
scena, troviamo Vinicio Marchioni
e Vittoria Puccini (quest’ultima
all’atteso esordio teatrale). E’ la
storia di una donna, Maggie, che
per alleviare la cocente situazione
familiare in cui si trova, imbastisce
una rete di bugie. Di bassa estrazione sociale, Maggie “la gatta”
teme di dover lasciare la casa ed
il marito, se non riesce a dare alla
famiglia di lui un erede. Tra giochi
passionali e abili caratterizzazioni,
affiorano sensualità
cariche di sottintesi
e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale
della purezza dei
sentimenti si contrappone la dura
realtà di un mondo
familiare e sociale
pieno di ipocrisie.
“La famiglia è ancora il luogo dove
Williams fa risuonare le sue parole,
il luogo dove, grazie alla sua capacità di narrare i sentimenti dei
personaggi, un gruppo di attori
possono dare vita ad una coralità
di conflitti – presenta lo spettacolo il regista Arturo Cirillo - È
difficile trovare in questo autore
dei personaggi non risolti, dei per-
sonaggi di cui sia difficile trovare
una propria emotività, sarà anche
perché lui non sembra avere paura
del melodrammatico, dell’eccesso,
del melò, anzi li usa come parte
della nostra vita. Forse proprio
perché non ha paura del falso e
dell’esagerato, riesce, per contrasto
o completamento, a trovare il vero.
Pochi scrittori di teatro come lui
hanno avuto un rapporto così forte
con l’immaginario e non a caso la
più grande industria del sogno che
è il cinema lo ha coinvolto spesso”.
Infatti “La gatta sul tetto che scotta” è poi diventato un celeberrimo
film hollywoodiano nel 1958 con
Elizabeth Taylor e Paul Newman.
“C’è una fortissima carica sensuale
che si insinua nel testo – racconta
Vittoria Puccini - Abbiamo lavorato
molto sul corpo: il rapporto con
la fisicità è davvero esplicito, non
viene celato, soprattutto Maggie
utilizza la sua sensualità perché è
consapevole che può essere anche
un’arma da utilizzare nel rapporto
con gli altri”. Informazioni e biglietti: 0732 3644, 709223, 709319
e 071 2072439. Vendita on-line:
www.vivaticket.it.
Il gran finale della Fiera degli Sposi al Gentile
Si conclude con gran successo e con ottima presenza di pubblico la seconda
edizione della Fiera degli Sposi presso il Centro Commerciale “Il Gentile”.
Un’edizione che si è distinta dalla precedente raddoppiando il numero degli
espositori, ben 23 le aziende partecipanti che grazie al filo "Wedding" si
sono presentate nel centro commerciale in un percorso dedicato ai futuri
sposi. Quattro giornate davvero intense a cui hanno partecipato tantissime
realtà del territorio fabrianese, ma che ha visto la presenza anche di aziende della Vallesina e della vicina Umbria. A concludere la Fiera un evento
d'eccezione svoltosi al piano superiore domenica 25 gennaio. Una sfilata
dedicata agli sposi e non solo, tra i tanti applausi sono state presentate anche le nuove collezioni cerimonia dell'Atelier Sguardi, le collezioni sposi e
spose anticipate dall'uscita dei bambini che si sono destreggiati in passerella
con abiti da paggetti. A spezzare il filo wedding una sorpresa piccante con
una breve uscita di intimo e la presentazione della nuova collezione delle
Luxury Bag di Gio Bastian. Ospite dell'evento la splendida Elena Morali
che ha incantato il pubblico con l'abito da sposa in due uscite di grande
scalpore, reduce dal successo delle reti Mediaset nel programma Colorado.
Al termine della sfilata, la bellissima madrina ha estratto la cartolina grazie
al quale una fortunata ragazza si è aggiudicata per le sue nozze un abito del
valore di 2.000 euro messo in palio dall’Atelier Sguardi. Professionale la
conduzione di Lara Gentilucci e l’organizzazione dell’Agenzia Astralfashion
by Astralmusic con il coordinamento di Valentina Papi, soddisfazione da
parte di tutte le aziende partecipanti e del direttore del centro commerciale,
dott. Stefano Latini, per l’ottima riuscita della manifestazione.
Due immagini della Fiera degli Sposi al Centro Commerciale di Fabriano
Dama, che grande passione:
si gioca al Circolo del Borgo
Sono molti i fabrianesi che ogni giorno si
ritrovano presso il Circolo “Alla Porta del
Borgo”, per dedicarsi al gioco della dama.
Il presidente Rolando Codoni delegato provinciale della Federazione Italiana Dama,
ha organizzato domenica 18 gennaio una
gara, con punteggio Elo di Campionato
Provinciale Dama Italiana.
Hanno partecipato 24 giocatori provenienti da quattro provincie: Ancona,
Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro – Urbino,
guidati dal maestro Marcello Ragonesi di
Fossombrone, arbitro della gara.
Il torneo diviso in tre categorie ha premiato
nella sezione con un elevato punteggio Elo:
al primo posto, Paolo Ruggeri di Fabriano,
secondo, Raffaele Damiani di Macerata e
terzo Bruno Gentilucci di Pesaro. Nella
sezione con minore punteggio Elo: al
primo posto, Mario Marinelli di Ascoli
Piceno, secondo Elia Fattorini di Fano e
terzo Claudio Gentili di Fabriano.
Nella sezione under 16 hanno partecipato
otto giovani tutti provenienti dalla scuola di
Camerino. Si è classificato al primo posto,
Michele Cavallaro, secondo Francesco
Chiucchi e terzo Alessandro Cavallaro.
Per la pausa pranzo un momento conviviale presso la Trattoria Marchegiana di
Romualdo Bartolini.
Il Comitato organizzatore desidera ringraziare i sponsor: Supermercato Conad e il
Circolo “Alla Porta del Borgo” che con il
loro contributo hanno permesso il buon
esito del torneo.
Il presidente Rolando
Codoni ringrazia pubblicamente tutti coloro
che hanno partecipato
alla realizzazione del
torneo e invita tutti gli
appassionati, sia adulti
e giovani, di questo
antico e nobile gioco a
partecipare nella sede
presso il Circolo “Alla
Porta del Borgo”.
Sandro Tiberi
13 eventi.indd 2
Avulss: corso per volontari
Il prossimo lunedì 9 febbraio avrà inizio il XVII Corso per la formazione
di volontari socio-sanitari dell’Avulss. Le lezioni saranno tenute, da validi docenti, presso la sala “Dalmazio Pilati” della Biblioteca comunale.
E’ questa un'importante occasione per fare un volontariato qualificato
nella città e rivolto a tutti i concittadini che si trovano in situazioni di
difficoltà. Viene richiesto un momento del proprio tempo, un minimo
impegno che è però di fondamentale importanza per il nostro prossimo.
Per informazioni ed iscrizioni, rivolgersi presso la sede Avulss di Piazza
Manin, 11 a Fabriano (di fianco alla chiesa di S. Biagio), tel. 0732 22263,
orario d’ufficio dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.
Da Fabriano
a Gubbio
attraverso
il Cucco
Da Fabriano a Gubbio in mountain bike?
Si può fare! Aleste Adeventour, brand
sportivo di Aleste Tour, che da anni
promuove il territorio appenninico ad
amanti della natura e dell’escursionismo
a piedi o in bicicletta, organizza per
domanica 1 marzo la prima edizione
della Fabriano-Gubbio in MTB.
Si tratta di una cicloturistica mai realizzata
prima, assolutamente non competitiva,
aperta a tutti, detta anche “traversata”,
che si snoda tra le Marche e l’Umbria
attraversando il Parco Regionale del
Monte Cucco.
"La Fabriano-Gubbio è dedicata a tutti i
ciclisti desiderosi di pedalare nei meravigliosi sentieri che il territorio umbromarchigiano offre - spiega Stefano
Barbacci, titolare di Aleste Tour - lungo
un percorso di 56 km che prende il
via per l'appunto dal centro storico di
Fabriano, e giunge sino a quello di Gubbio. La nostra idea è nata dal desiderio
di studiare, mappare e predisporre un
percorso che potesse collegare la città
della Carta e della Filigrana con quella
della Ceramica e dei Ceri, perchè si tratta
di due città che sono state per secoli in
costante contatto culturale, economico
e artistico, svolgendo una importante e
positiva influenza sul territorio".
Punto di forza dell’iniziativa sarà proprio il
carattere non competitivo e l’andamento
accompagnato, perché permetteranno
a tutti, esperti e meno esperti, sia di
cimentarsi con la mountain-bike, che
di ammirare le bellezze che il nostro
territorio offre.
Sarà quindi una giornata di divertimento
all’aria aperta, in compagnia di molti
appassionati, provenienti anche da varie
parti d’Italia.
"Il percorso che abbiamo predisposto è
percorribile in entrambi i sensi di marcia,
e siamo certi che, con il contributo di tutti,
questi 56 chilometri possano diventare
una classica per gli amanti delle attività
all'aria aperta e costituire un'ulteriore
attrattiva per il territorio. E' necessario
costruire delle occasioni interessanti per
attrarre il turismo attivo e alla FabrianoGubbio non manca nulla per diventare
un punto di forza. Abbiamo lavorato
molto sul progetto e siamo convinti
della sua bontà".
Significativo l'apporto organizzativo
previsto da Aleste Adventour: oltre infatti
alla presenza delle guide in mtb, lo staff
predisporrà due ristori lungo il percorso,
un mezzo tecnico di supporto intercetterà
frequentemente il gruppo per fornire
assistenza anche meccanica, il supporto
dei mezzi e volontari della Protezione
Civile di Fabriano e l'assistenza sanitaria
della Croce Rossa sezione di Fabriano.
Una volta arrivati a Gubbio, infine, i
partecipanti avranno la possibilità di
fare una doccia calda e di gustare un
saporito pranzo presso il ristorante
dell’Hotel Sporting, con prodotti rigorosamente fatti in casa e del territorio.
Il rientro a Fabriano verrà effettuato con
bus Gt, prevedendo ovviamente anche
il trasporto delle biciclette.
Possibilità per amici e familiari di prenotare il pasto.Gli organizzatori ringraziano
sin d'ora la Protezione Civile Fabriano e la
Croce Rossa di Fabriano per la preziosa
collaborazione.
"Cristiani e anarchici":
un volume di Lucillo Santoni
Sabato 14 febbraio alle 18 presso la Dimora Engles Profili (via Gentile,
13) ci sarà la presentazione del volume “Cristiani e anarchici” di Lucillo
Santoni, a cura dell’associazione “Amici dell’Archivio di Stato di Ancona".
Dialogherà con l’autore Giordano Cotichelli del Centro Studi Libertari
“L. Fabbri” di Jesi.
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14
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
>CULTURA
L'Oratorio del Gonfalone
di Roma
Un "gemellaggio" storico
Rapporto stretto tra Oratorio del Gonfalone di Fabriano e di Roma
di SANDRO TIBERI
N
el dicembre scorso, in
occasione della mostra
“Da Giotto a Gentile”,
si è presentato all’Oratorio del Gonfalone, un avvocato di
Roma che è rimasto ammirato del
notevole patrimonio monumentale
che la città di Fabriano offre.
Nel dialogo che è nato, con i curatori dell’Oratorio del Gonfalone,
ha confidato di essere stato un
consigliere del noto Oratorio del
Gonfalone di Roma.
Appresa la notizia che c’era uno
stretto legame con la Confraternita
mariana fabrianese che nel 1610
iniziò la costruzione dell’Oratorio
di Santa Maria del Gonfalone,
la quale si aggregò alla potente
Arciconfraternita del Gonfalone
di Roma, dove fu acquistata la
magnifica tela dell’urbinate Antonio Viviani (1560-1620) e l’oro e
l’argento per decorare il meraviglioso soffitto a cassettoni opera di
Lèonard Chailleau artista specializzato nella scultura e decorazione
del legno, l’avvocato ha chiamato
entusiasta il presidente dell’Associazione che cura l’Oratorio del
Gonfalone di Roma, dott. Emilio
Acerna, che al telefono propose
subito un gemellaggio per consolidare un’amicizia che vede legati i
due siti da oltre quattrocento anni.
Anche il noto fabrianese Francesco
Stelluti (1577-1653) fondatore
dell’Accademia dei Lincei, professore di matematica, astronomia e di
altre materie di carattere scientifico, trasferitosi a Roma in giovane
età, è stato uno dei mediatori tra
la Confraternita fabrianese e l’Arciconfraternita Romana.
L’Oratorio del Gonfalone di Roma
è stato edificato poco prima della
metà del secolo e fu integralmente
compiuto e decorato entro il 1580.
Il ciclo di affreschi dedicato alla
Passione di Cristo che decora interamente le pareti dell’Oratorio
è opera dei principali maestri del
Manierismo Romano, sotto la direzione dell’artista parmense Jacopo
Bertoja.
Il soffitto ligneo intagliato da uno
dei più grandi specialisti dell’epoca, Ambrogio Bonazzini è molto
interessante, ma non è paragonabile
alla bellezza e alla ricchezza delle
statue lignee ricoperte in oro e argento dell’Oratorio del Gonfalone
di Fabriano.
L’Associazione Amici del Gonfalone di Roma, costituita nel 1996 si
propone principalmente di sostene-
re e promuovere l’attività musicale
e alla costante riqualificazione della
programmazione concertistica,
in grado di renderla una preziosa
opportunità ed una tappa gradita
per i maggiori artisti ed esecutori
italiani e stranieri.
L’Oratorio del Gonfalone si può
visitare dal lunedì al venerdì dalle
ore 10 alle ore 16: costo del biglietto 8 euro.
Il presidente Acerna ha manifestato
la volontà di visitare la città di Fabriano e l’Oratorio del Gonfalone
dove è interessato per una collaborazione con eventi e gemellaggi
culturali.
Il ritmo poetico tra parola e suono Geografia di una città
dell'esanatogliese Fabio Strinati
vista da un architetto
Fabio Strinati ha dato alle stampe
la raccolta poetica Pensieri nello
scrigno. Nelle spighe di grano è
il ritmo (Edizioni il Foglio 2014).
Questi versi sono accompagnati
da un’introduzione di Cinzia
Demi, che scrive appropriatamente:
“Siamo di fronte ad un tentativo
semi-avanguardistico, sia linguistico che di contenuto, di provare
a far rivivere un’emozione poetica
attraverso una musica pensata per
una sinfonia quasi wagneriana…”.
Il giovane autore nativo di San
Severino Marche (ma vive ad
Esanatoglia) ha una passione per
il pianoforte ed è allievo di Fabrizio Ottaviucci. In effetti nel verso
si nota questo accordo musicale,
questa eco che sibila tra la parola
e il suono, nel ritmo alto mantenuto in ogni poesia: “Il sonno /
è un / disguido disteso / sospinto
dall’ingordo / raggio dell’esistenza / dove si asserpano archibugi
/ pacifiche danze…”. C’è una
ricerca formale, un dettaglio del
particolare che riconducono allo
scrigno, all’estrarre, al mettere da
parte. Strinati, a leggere i titoli dei
testi, prende a pretesto qualunque
cosa per disegnare il suo percorso
di gesti, di ferialità tra il bene e il
male comune. Entrano a far parte
14 cultura.indd 2
dello spartito una cipolla,
una chitarra, un’intossicazione, un mattino d’agosto. Da queste occasioni
la partitura attraversa
l’esistente e si accende
della e nella materia poetica. Viene annotato da
Demi che c’è sempre un
riferimento alla morte che
ricorda Vittorio Sereni,
ma del resto il poeta fa
i conti con i temi totali
come fossero talismani
(come non pensare ad
Ungaretti?). La poesia ha
un posto indispensabile
nella vicenda umana che
svela se stessa, direbbe
Yves Bonnefoy, in un
esercizio di democrazia che consente di non
mentire, di amare, di
appassionarsi, di riversare
sull’esistenza un clamore
e uno stupore. Niente è scontato
per Strinati, anche ciò che può
sembrare inutile. Tra i versi più riusciti citiamo, a proposito di morte:
“Cosa mai potrà esserci lassù / se
non un aprile empireo / al quarzo la
bruma ombra / infuria la penombra
/ attenta al sotterfugio / s’avvampa
il giorno / come la notte strappa
la rosa?”. Pensieri nello scrigno.
Nelle spighe di grano è il ritmo è
un libro esordiale ma già maturo.
Si vede che Strinati non improvvisa, che è un attento e colto lettore
di poesia. Medita e si fa artigiano
della parola in una cifra stilistica
personale e sicura.
a.m.
“Geografia di una città. Origine ed evoluzione storica dei due castelli e
delle mura di Fabriano”. Questo il titolo dell’opera dell’architetto Alessandro Carancini arrivata nei giorni scorsi nelle librerie. Una vista d’insieme
che, con numerose testimonianze fotografiche, narra l’evoluzione del
cuore storico della città della carta; un lavoro puntuale ed appassionato
che nasce da anni di osservazioni ed indagini, curato dal figlio Andrea
e sollecitato dai molti fabrianesi che negli anni hanno accompagnato il
noto professionista nel suo operato. Un tour virtuale attraverso le piazze,
vie, vicoli, quindi nel territorio, che, con gli occhi dell’urbanista, aiuta
a “leggere e capire i rari segni lasciati dalla città antica e i concomitanti
avvenimenti storici” in un susseguirsi di testimonianze, interventi di recupero, abitazioni duecentesche, mura e torri medievali inglobate in antichi
edifici. Davvero interessante la ricostruzione paziente e particolareggiata
dei due castrum che diedero origine alla città (Castelvecchio e Poggio),
nonché l’attento studio sullo stato della cinta muraria chiavellesca; degne
di nota le immagini, alcune inedite, come quelle del territorio: Santa Maria d’Appennino, Romitella presso Campottone, eremo di Valdisasso ...
Un punto di vista nuovo e profondo che, come evidenzia Francesco Pirani
che ha curato la prefazione, “partendo dall’inquadramento nell’epoca
storica dello sviluppo urbanistico di Fabriano, illumina su molti ambiti
finora lasciati aperti dalla ricerca, il tutto guardato con gli occhi di chi ama
la città”. Un “regalo” ai fabrianesi, dunque a ben vedere, che segue e si
ricongiunge idealmente agli studi pubblicati negli anni ’80, come quello
sul parco del Giano, già allora promotori e auspici di quella sensibiità
troppo spesso mancata, specialmente agli amministratori locali, negli
ultimi 50-100 anni.
Amministratori che non di rado hanno operato, come ricorda l’autore,
senza il dovuto rispetto per “l’eredità del paesaggio e dei monumenti che
costituiscono la trama e il valore della nostra città”.
Un messaggio, in ultima analisi, da lasciare ai fabrianesi di oggi e di
domani, senza improbabili “ritorni al passato”, ma con la convinzione
che: Fabriano è e rimane “una città, costruita e modellata nel Medioevo”
e nonostante tutto, esiste e resiste, attraverso coloro, come l’architetto
Carancini, che si spendono per valorizzarla e farla apprezzare.
04/02/15 11.01
15
L'Azione 7 febbraio 2015
AnteprimA
La rivoluzione
del Papa
Zig zaG
Jorge Bergoglio
e una chiesa povera
come Francesco d'Assisi
Eco e i misteri
giornalistici
dell'Italia
ClessidrA
Buttafuoco
e i cinque funerali
Mondo artE
Una tavola
del primo '400
Grillo
parlantE
I bambini
devono sorridere
ArchiviO
AnteprimA
Alessandro Moscè
F
abio Zavattaro, con Stile
Bergoglio effetto Francesco
(San Paolo 2014) ha dato
alle stampe un libro di grande
impatto a partire dal titolo. Il
giornalista, oggi inviato speciale
del Tg1, ha iniziato la sua attività
al quotidiano “Avvenire”. Come
inviato, dal 1983, ha seguito
i viaggi di Giovanni Paolo II e
Benedetto XVI in Italia e all’estero. È autore di libri per lo
più dedicati a Karol Wojtyla. La
rivoluzione di Francesco nasce
dal gesto di grande umiltà che
Benedetto XVI compie con la sua
rinuncia, ma ha radici profonde,
come è noto. Ripercorrendo
eventi, ricordando nomi, parole e gesti, questo libro scruta i
segreti del successo di un pontificato luminoso e travolgente,
nella chiara consapevolezza che
dietro l’effetto Francesco siano
due le coordinate da rilevare: il
rapporto con i pontificati che
lo hanno preceduto e il profilo
umano e spirituale dell’arcivescovo di Buenos Aires, che
il 13 marzo del 2013 è stato
chiamato quasi dalla fine del
mondo a governare la Chiesa.
Francesco ha avuto un effetto
dirompente soprattutto sulla
gente comune, preparando il
terreno, sin dall’esordio, per un
profondo cambiamento, con la
volontà ferrea di uscire da una
situazione di crisi mondiale che
ha coinvolto lo stesso Vaticano.
La scelta di Papa Francesco è
stata quella di fare della sua casa
“un’abitazione di vetro”. “Credo
che da questa rivoluzione non si
possa più tornare indietro. Tutte
le rivoluzioni”, ha affermato
Zavattaro, “rappresentano un
punto di partenza e
non un punto di arrivo.
Il gesto di Francesco
cambierà i rapporti
con i fedeli, con le altre
confessioni religiose e
con le istituzioni vaticane. E’ un processo
irreversibile”. Un nome
che allude alla povertà
e alla carità, quello
scelto da Bergoglio, mai
utilizzato nella storia
dei vescovi di Roma e
risultato accattivante
anche per chi non crede. La scelta fatta dal
Papa ha un significato
ben preciso, confermato dall’andamento
di questi mesi in cui
è emersa la linea adottata:
Bergoglio ha voluto prendere
le distanze dalla curia romana
ed ha avviato un processo di
riforma tale da rendere la Chiesa
più umana e vicina alle esigenze
dei popoli. L’effetto immediato
c’è stato: dopo la sua elezione
il nome Francesco è divenuto il
più popolare tra i neonati italiani e Piazza San Pietro è sempre
più gremita, domenica dopo
domenica. Quando lo hanno
interpellato alle presentazione
del libro in giro per l’Italia, Fabio Zavattaro ha ribadito che
Papa Francesco sta dicendo alla
Chiesa europea di andare tra i
poveri e non nei salotti buoni.
Pretende una Chiesa che scelga la via dell’umiltà e che sia
attenta agli ultimi. Non a caso
Francesco, nel giovedì santo
dello scorso anno, usò l’immagine del pastore con l’odore delle
pecore. Un Papa dirompente,
innovativo dunque, che parla
Agenda di libri
e di mostre
un linguaggio spicciolo, efficace,
lontano dai protocolli consueti.
Non ce lo aspettavamo così
rivoluzionario, ma certamente
erano maturi i tempi. Il successo
sta nello stile e nelle parole, a
partire da quel “fratelli e sorelle,
buona sera”, esclamato nel giorno dell’incoronazione. Pane al
pane vino al vino: basti pensare
ad una frase altrettanto celebre,
ripetuta più volte: “Come vorrei
una Chiesa povera e per i poveri.
Per questo mi chiamo Francesco, come Francesco d’Assisi,
uomo di povertà, uomo di pace.
L’uomo che ama e custodisce
il creato”.
Lo stile del Papa
è la vera riforma
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16
L'Azione 7 febbraio 2015
a cura di Alessandro Moscè
La macchina del fango
“E
ravamo ancora un
giornale senza lettori e
dunque, qualsiasi notizia si fosse data, non ci sarebbe
stato qualcuno a smentirla. Ma
un giornale si misura anche dalla
capacità di far fronte alle smentite,
specie se è un giornale che mostra di non aver paura di mettere
le mani nel marcio”. Esiste una
visionarietà anche nell’universo
del giornalismo dunque, fino al
punto che l’ossessione per la
scoperta, per lo scoop, può capovolgere l’epilogo della seconda
guerra mondiale e la storia dei
giorni d’oggi. E’ quanto succede
nell’ultimo romanzo di Umberto
Eco, Numero zero (Bompiani 2014),
ambientato nella Milano del 1992,
che si occupa dei misteri italiani
come Gladio, la P2, la morte di Papa
Luciani, il tentato Golpe Borghese,
il terrorismo rosso. E quindi i servizi deviati, le stragi e i molteplici
depistaggi. La redazione di un
giornale che confeziona numeri
ipotetici, parte dalle inchieste imperniate sui favori e tralascia le
notizie vere e proprie. L’editore ha bisogno di entrare nell’alta società
e nel mondo della finanza, quindi fa ricostruire un cinquantennio
di storia e scova un piano a dir poco sconvolgente. Come riportato
nella bandella del libro, i fantomatici protagonisti con la penna in
mano pensano alla macchina del fango, a rendere bassi servizi
per il loro commendatore. Un redattore paranoico si aggira tra le
strade e vicoli di una Milano allucinata, in un ambiente sulfureo,
artefatto. Il giornalista Braggadocio ritrova la città dove era vissuto
da bambino e dove di notte gli sembra ancora di sentire il rumore
delle bombe. E’ un ambiente antiquato in cui svetta una torre dei
Seicento che non è stata abbattuta e dove si possono vedere rovine
Zig zaG
Alessandro Moscè
Umberto Eco
e un giornalismo
senza il senso
della vergogna
stranamente rimaste al loro posto dal 1945. Gli altri giornalisti
del gruppo prefigurano complotti e formulano congetture che
raggiungono punte di grottesco. Tangentopoli è già scoppiata e
Mario Chiesa è stata arrestato, ma l’Italia è artefice da tempo di
manovre ben più occulte. Se Mussolini non fosse morto? Se il suo
cadavere appeso a testa in giù a Piazzale Loreto fosse stato quello
di un sosia? Il duce potrebbe essere scappato in Argentina, essersi
travestito da monaco, essere rimasto in Italia ad invecchiare in
qualche palazzo apostolico o addirittura in Vaticano. E a Mussolini
sarebbe legato il Golpe Borghese, perché l’8 dicembre del 1970, il
giorno deciso per il colpo di Stato, Mussolini doveva finalmente
tornare a casa. Ma quel giorno stesso morì. “Il golpe rientra perché
il suo simbolo carismatico è scomparso, e questa volta
per davvero, dopo venticinque anni dalla sua morte presunta”. Questo intrigo milanese nasce dalla necessità di
muovere le acque sporche del fondale italiano, di far venire
a galla la melma che i giornali non pubblicano perché non
esistono le inchieste sullo stile del modello anglosassone. Il
punto di fuga di Eco coincide con il punto di arrivo del libro:
non si distingue più la realtà dalla fantasia. Tra due giornalisti
scocca la passione sulla spinta delle fantomatiche indagini intorno
alla corruzione italiana, una volta constatata e resa nota perfino in
America: “Amore, non stai considerando che piano piano anche
l’Italia sta diventando come i paesi di sogno in cui vuoi esiliarti.
Se siamo riusciti prima ad accettare e poi a dimenticare tutte le
cose che ci ha raccontato la BBC significa che ci stiamo abituando
a perdere il senso della vergogna”. Il romanzo non poteva che
terminare con l’omicidio di Braggadocio, che ovviamente resterà
impunito. Chi lo ha ucciso? La sua verità era l’unica grande verità
da tacere una volta per tutte?
ClessidrA
Elisabetta Monti
Buttafuoco
e una donna
al tempo
del nazismo
La grande storia
e il destino dell'amore
I
cinque funerali della signora
Göring (Mondadori 2014) è
una romanzo ambientato
nella storia che conta, ma soprattutto un romanzo d’amore.
In un giorno d’inverno del 2012
Pietrangelo Buttafuoco decide di
visitare i luoghi che negli anni
Trenta sono stati al culmine
della risonanza pubblica, tra
cui una delle più belle ville
d’Europa, cuore di infinite serate
mondane dell’aristocrazia tedesca: il Carinhall, la maestosa
costruzione fatta erigere da Hermann Göring in memoria della
sua prima moglie, la baronessa
Carin von Fock. Hermann e Carin si erano conosciuti durante
una tempestosa notte svedese
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del 1920. La neve che avvolgeva
Stoccolma in un manto bianco
impediva a Hermann di librarsi
in volo. La famiglia von Fock era
stata felice di offrire alloggio e
ospitalità al giovane aviatore,
l’erede del Barone Rosso. Uno
sguardo e tra la principessa
delle nevi e l’acrobata dei cieli
nacque il preludio alla passione.
Poco importava che Carin fosse
sposata, che fosse già madre.
Hermann la portò via con sé,
sfidando sul suo biplano la
tormenta e lo scandalo. Carin
si spense nell’ottobre del 1931,
quattro giorni prima del suo
quarantunesimo compleanno.
Hermann, grasso e morfinomane, l’ombra del giovane che l’a-
veva fatta innamorare, non era
con lei, impegnato a Berlino per
arrivare ai vertici del potere al
fianco del mentore Adolf Hitler.
Il corpo di Carin non trovò pace:
cinque volte le sue spoglie furono sepolte, con una cerimonia
solenne sotto le insegne della
svastica, o di nascosto, dopo la
guerra, per sfuggire alle mani
dei vincitori russi o americani.
Fino al ritorno in Svezia, per
l’ultima sepoltura. Non è la
prima volta che Buttafuoco
rintraccia la storia nazista e fa
i conti con il male assoluto. Ma
lo fa da un’angolatura che non
intende riesumare o rivisitare
fatti e uomini, bensì con lo scopo
di cogliere gli aspetti inediti o
meno conosciuti stanando i
personaggi, la loro indole, la loro
vita privata, spesso affettuosa.
L’eroe dei cieli e la sua dea sembrano amanti perfetti, devoti
l’uno all’altra, assolutamente
fedeli e ignari del loro destino
che precede la seconda guerra
mondiale, nonché delle atrocità
che comportò il conflitto. “Ed
è così che Carin, sfiorata dalle
ali della morte, nell’allegrezza
di un’atroce gioia si rifugia
tra le braccia di Hermann. I
due innamorati, lentamente,
si avviano verso la terrazza
del caffè, tornano tra i tavoli,
levano boccali e intonano un
canto con gli avventori felici di
proseguire il brindisi”. Durerà
poco la felicità dei due, stretti
nella morsa delle reciproche
malattie e nell’impossibilità
di vivere al riparo da tensioni
non solo personali. Buttafuoco
ha definito la storia d’amore
tra Hermann e Carin tragica,
dolce e crudele, ammettendo
che è sempre difficile parlare
degli anni della guerra a mente
fredda giudicando le azioni
commesse. Sono anni di paura
ed esaltazione, capaci di spingere la natura umana ben oltre il
confine fra il bene e il male. Ma
probabilmente aveva ragione
Nietschze: “Tutto ciò che accade
in amore accade al di là del bene
e del male”. Il romanzo è lirico
e solo in parte tocca lo sfondo
della barbarie nazista: rimane
un candore insolito intorno alle
ceneri del disastro. Infine, tra le
rovine della Germania sconfitta,
il numero due del Terzo Reich,
maniaco sentimentale e delirante idealista, si ucciderà con
il cianuro poco prima dell’esecuzione della sentenza di morte
pronunciata contro il “criminale
di guerra”. Carin non c’è più da
tempo, ma finalmente potrà riposare, dopo l’ultimo dei cinque
funerali, a Stoccolma, racchiusa
in un’urna cineraria. I familiari
canteranno per lei “Casa dolce
casa” dinanzi ad un religioso
con un abito nuovo che potrà
finalmente concludere la sua
spaventosa missione.
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L'Azione 7 febbraio 2015
17
Una tavola di primo '400
N
lla nostra Pinacoteca è esposta una
tavola dei primi del '400 sulla quale
sta tuttora pesando una infelice
vicenda critica, che l'ha portata
a fregiarsi di una errata ipotesi attributiva.
Essa è stata riferita, senza fondamento
alcuno, alla mano del cosiddetto Maestro
di Fossato, un piccolo artista umbro gravitante nell'orbita stilistica di Ottaviano
Nelli da Gubbio, che conosciamo bene per
averne ricostruito il percorso nel 1972.
In seno alla storiografia locale, la bella
tavola ha avuto accostamenti impossibili
ad Antonio da Fabriano, ai Sanseverinati e
ai Lorenzetti. Molajoli la definì un prodotto
fabrianese influenzato da Siena, datandolo correttamente tra la fine del XIV secolo
e l'inizio del secolo seguente. Dipinta in
origine per la chiesa di San Niccolò, essa
risulta in effetti intrisa di moduli che affondano il ricordo sino agli anni ruggenti
della scuola fabrianese di metà '300, come
suggerisce il gruppo compatto delle pie
donne che sostengono la Vergine, schema
impostato con grande fedeltà su quello
divulgato dal Maestro di Campodonico
nella sua famosa Crocifissione.
Per il suo caratterizzato modulo espressivo, Giuseppe Vitalini Sacconi aveva pensato ad una contaminazione col pittore
camerinese Arcangelo di Cola, ipotesi non
priva di suggestione, che si riaggancia
all'artista di Camerino e all'opera di Giovanni di Corraduccio da Foligno, suo compagno di viaggio e assai attivo tra Umbria
e Marche. Al clima estetico del folignate si
ricollega, ad esempio, la composta figura
del Cristo, elegante e luminosa. E la medesima lega di stile emerge dalle immagini
del Battista e dell'Evangelista, sulla destra
del quadro. Ma in esse è un più arcaico
senso della forma, con le scanalature
delle vesti profonde e simmetriche come
fusti di colonne. In sostanza, nella tavola
fabrianese si intrecciano diramate esperienze, che sfociano ad una eccentrica
Chissà se esistono bambini italiani che hanno passato giocoforza del tempo davanti alla
tv quei giorni degli attentati a Parigi. Spero
di no. Ma forse sì. Oggi un certo pedagogismo indica alle istituzioni educative come
i bambini possano fin da piccoli guardare e
ascoltare tutto… così si fanno le ossa per il
loro futuro di adulti del 2000. Beh, io invece
voglio pensare che, passati il Natale e la
Befana, ci sia ancora qualche zio arrivato in
ritardo o con qualche appunto da segnarsi
per il prossimo compleanno del nipote. E
allora ecco dei consigli validi tutto l’anno
per districarsi un po’ fra le mille proposte
editoriali che affollano gli scaffali della libreria di fiducia o del sito web da cui acquistare
ad occhi chiusi. I bambini devono sorridere,
sempre. Cominciamo.
Tararì tararera, di Emanuela Bussolati, Edizioni Carthusia, è un libro per i più piccoli, dai
3 anni. Un libro strano, sembra. Fatto solo di
suoni apparentemente senza senso, e invece
comprensibilissimi grazie alle illustrazioni
e all’ausilio della voce del lettore adulto.
Protagoniste del libro sono delle figure
molto simpatiche ottenute con la tecnica
dello strappo che possono essere realizzate
anche dalle mani dei piccoli fruitori. Hanno
nomi strani: Piripù Pa, Piripù Ma, Piripù So
e Piripù Be. Con le possibili mille variazioni
dell’intonazione della voce, con l’aiuto delle
immagini e dei suoni onomatopeici di questa strana lingua, il volume è adatto a tutti
i bambini del mondo. Non a caso è stato
Premio Andersen 2010 quale miglior libro.
Pesi massimi. Storie di sport, razzismi, sfide è
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Mondo artE
Pittore umbro-marchigiano
Crocifissione,
Fabriano, Pinacoteca Molajoli
Giampiero Donnini
In Pinacoteca
la singolarità
decorativa
e ornamentale
del Maestro
di Fossato
combinazione stilistica, dove i mezzi tecnici
di una consumata tradizione artigianesca
stanno insieme ad esiti di timbro incisivo
ma arcaizzante, che si impreziosiscono di
tonalità accese e di accurati grafismi nelle
figurette degli angeli e del pellicano che sfama
la sua nidiata. Le singolarità iconografiche
e decorative, la scelta di esempi desunti dal
repertorio locale e i rimandi all'opera altissima di Campodonico, fanno immaginare
che lo sconosciuto artefice abbia indagato
con premeditata attenzione in quei fatti.
Non solo, ma la ricchezza ornamentale da
lui sfoggiata nella cuspide della tavola e la
resa dei soggetti con straordinaria precisione
descrittiva parrebbero collocarlo nel filone
delle esperienze miniatorie che si andavano
consumando negli eremi più importanti tra
l'Umbria e le Marche. E ciò in anni che si
erano un po' inoltrati nel '400 per lasciarsi
alle spalle le ancor tenaci memorie medievali.
I bambini
devono sorridere
Il grillo parlantE
Renato Ciavola
un graphic novel di Federico Appel, Edizioni
Sinnos, per bambini dagli 8 anni in su. Raccoglie storie vere di figure esemplari dello
sport. Il linguaggio del fumetto coniugato
con un’attenta scansione delle tavole, coadiuvato dall’esperienza dell’editrice Sinnos
nel campo della multiculturalità e della
leggibilità del testo, svaria sul tema delle
brevi biografie narrative di Cassius Clay,
Jesse Owens, Gino Bartali, Tommie Smith
e tanti altri.
Spia è scritto da Mara Dompé e illustrato
da Johnny Cobalto per Bianconero Edizioni
di Roma. Adatto ai bambini dagli 8 anni in
su, racconta una piccola storia di bullismo
al femminile, dove la teppa protagonista è
vittima di una madre salutista che non le
lascia mangiare neanche una merendina.
“Non sono cattiva”, dice, “ma a scuola è
così, vale la legge del più forte: o ti difendi
o attacchi. E allora rubo le merendine a
Riccardo Rossi, perché lui è timido e non
reagisce, e a me piacciono le merendine”.
Un volumetto che appassiona i ragazzi per
la scelta letteraria e narrativa, un prodotto
che veicola contenuti come la tolleranza, la
generosità e l’amicizia. I font usati, i caratteri
del testo insomma, come tutti quelli della
collana “Zoom” di cui fa parte il libro, sono
fra quelli che generano accorgimenti visivi
che favoriscono la massima leggibilità per
tutti i ragazzi.
Piccolo blu e piccolo giallo è intramontabile.
Un mito scritto e illustrato dal grande e internazionale Leo Lionni diversi anni fa per i
bambini dai 3 anni in su, oggi si trova edito
da Babalibri. E’ la storia di due amici, due
macchie di colore che giocano insieme. Si
amano così tanto che un giorno una stretta
così forte le fa diventare ambedue verdi. E’
una storia di amicizia, di gioco, famiglia,
accoglienza e integrazione, tanto che le
macchie si perdono l’una nell’altra ma mantengono la propria identità e autenticità. Un
albo essenziale eppure eccezionale, macchie
di colore che parlano, colori che si possono
trasformare in solidi con l’uso della plastilina
e del pongo o materiali simili come gli acetati
colorati. Un libro e un gioco che ci ricordano
un altro grande autore per grandi e piccini,
quel grande inventore di tutto che è stato
Bruno Munari. Ricordandolo, per i grandi
possiamo indicare I bambini autori di libri.
Il gioco delle pieghe secondo il Metodo di Bruno
Munari, di Beba Rastelli, Edizioni Le comete
Franco Angeli. Beba Restelli è stata allieva e
poi collaboratrice diretta di Munari. Nel 1980
ha fondato il primo laboratorio privato per la
ricerca e la divulgazione del Metodo. Dietro
la scia del grande Bruno, Beba dimostra che,
prima ancora delle storie e delle parole, i
bambini possono scoprire che cos’è un libro
giocando con i materiali di cui è composto.
Questo volume offre moltissimi spunti per
“fare” partendo da un semplice foglio di carta.
Per fare un mare di libri diversi.
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L'Azione 7 febbraio 2015
archivio
libri
a cura di Alessandro Moscè
Narrativa
italianA
BestselleR
1. Numero zero
Eco
Bompiani
2. Sottomissione
Houellebecq
Bompiani
3. Non è stagione
Manzini
Sellerio
Una redazione raccogliticcia prepara un quotidiano destinato, più
che all'informazione, al
ricatto, alla macchina
del fango e a bassi servizi per il suo editore.
La Francia è in campagna elettorale e le
presidenziali vivono il
loro momento cruciale.
I tradizionali equilibri
mutano e nuove forze
spaccano il sistema
consolidato.
L’Italia di oggi tra le
pareti di una questura
di montagna in un
giallo all’italiana capace
di coniugare crimine e
passione, lo sguardo più
dolente e la risata più
sfrontata.
1. Numero zero
Eco
Bompiani
1. Sottomissione
Houellebecq
Bompiani
1. I tre giorni di Pompei
Angela
Rizzoli
2. Non è stagione
Manzini
Sellerio
2. Storia
di una ladra di libri
Zusak
Frassinelli
2. American sniper
Kyle, McEwan, De Felice
Mondadori
3. Avrò cura di te
Gramellini
Longanesi
4. La relazione
Camilleri
Mondadori
5. La tentazione
di essere felici
Marone
Longanesi
6. Buonanotte
amore mio
Volontè
Newton Compton
7. La regola
dell’equilibrio
Carofiglio
Einaudi
8. Ciò che inferno non è
D’Avenia
Mondadori
9. Morte in mare aperto
Camilleri
Sellerio
10. L’allegoria
degli angoli
Presta
Einaudi
* LE CLASSIFICHE SONO RILEVATE DA NIELSEN BOOKSCAN
MUSEO ARCHEOLOGICO
PERUGIA
PALAZZO MAGNANI
FERRARA
I bronzi etruschi di San Mariano
Piero della Francesca,
il destino tra arte e scienza
data di apertura: 16.01.15
data di chiusura: 30.04.15
MUSEO MORANDI
FORLI’
Boldini.
Lo spettacolo della modernità
3. Io sono il messaggero
Zusak
Frassinelli
4. Nella mente
dell’ipnotista
Kepler
Longanesi
5. Le sette sorelle
Riley
Giunti
3. La parola contraria
De Luca
Feltrinelli
4. La guerra
dei nostri nonni
Cazzullo
Mondadori
5. Non temete per noi
Calabrese
Mondadori
6. Colpa delle stelle
Green
Rizzoli
6. La capitale
del XXI secolo
Piketty
Bompiani
7. Il Dio del deserto
Smith
Longanesi
7. Tempesta
Gruber
Rizzoli
8. Una brava ragazza
Kubica
Newton Compton
8. Sette brevi
lezioni di fisica
Rovelli
Adelphi
9. Il cardellino
Tartt
Rizzoli
10. I giorni dell’eternità
Follett
Mondadori
9. Io sono Malala
Malala & Lamb
Garzanti
10. Lo stato del terrore
Napoleoni
Feltrinelli
archivio
mostre
data di apertura: 14.03.15
data di chiusura: 14.06.15
CASTELLO
BRANCALEONI
GALLERIA DELL’ACCADEMIA
FIRENZE (PU)
PIOBBICO
I fasti di Corte.
Il colore
Gli
abitidell’ombra
dei Della Rovere
data di apertura: 25.11.14
data
di chiusura:
apertura:08.03.15
17.12.13
data di
STADIO DOMIZIANO
ROMA
Gladiatores e agone sportivo
data di chiusura: 30.03.14
data di apertura: 25.09.14
data di chiusura: 03.03.15
MAR
RAVENNA
PALAZZO ESPOSIZIONI
ROMA
PALAZZO BARBERINI
ROMA
Il Bel Paese
Numeri. Tutto quel che conta,
da zero a infinito
Da Guercino a Caravaggio
data di apertura: 01.02.15
data di chiusura: 14.06.15
data di apertura: 22.02.15
data di chiusura: 14.06.15
18 PROSP.indd 1
Narrativa SaggisticA
stranierA
data di apertura: 10.10.14
data di chiusura: 15.02.15
data di apertura: 26.09.14
data di apertura: 08.02.15
04/02/15 10.41
>MATELICA<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
19
La disfida delle chiacchiere
Una competizione tra i quartieri nel segno culinario per ravvivare il Carnevale
di ANTONIO GENTILUCCI
S
i è aperto questo fine settimana, con le prime feste
dedicate ai bambini, prima
al Much More (sabato) poi
a Braccano e nella parrocchia di
Santa Teresa (domenica), il lungo,
ricco e, per molti versi innovativo
programma di Carnevale pensato
dalla Pro Loco in collaborazione
con il Comune di Matelica.
A prima vista, nei giorni scorsi si è
notato, e si è parlato, più di quello
che non ci sarà, ossia la sfilata dei
Carri allegorici. Una tradizione
matelicese che si era perduta e che
negli ultimi anni ci si era sforzati
di recuperare. Tuttavia, spiega
l’assessore alla Cultura Cinzia
Pennesi, “20.000 euro, che era il
costo preventivato per affitto, lavoro
e maestranze, per un singolo evento
non ce li potevamo permettere. C’è
stato un periodo, quando io ero
piccola e vedevo i carri a Tolentino
che venivano da Matelica, in cui il
Carnevale matelicese era davvero
molto importante. Sarebbe stato
necessario investire in quel momento, e allora sarebbe davvero
potuto diventare paragonabile a
quello di Fano.
Abbiamo dovuto dire di no a
malincuore. Quest’anno facciamo
dunque un anno di pausa, con un
programma che resta tuttavia pieno
di belle iniziative”.
Niente sfilata dunque, ma è presente
un’altra tradizione matelicese, quel-
la del Gran Veglione
in maschera, al teatro, un elemento che,
fin dai tempi della
Commedia dell’arte, è stato sempre
strettamente legato al
Carnevale.
Non mancheranno
altri appuntamenti
per i più piccoli, organizzati dalle parrocchie di Regina Pacis
e Santa Teresa, ma
anche al Piermarini,
legati più alla musica
e all’arte. Ma due sono le piacevoli
novità, tutte molto…gustose. La
prima disfida delle “chiacchiere”,
una competizione tra i quartieri
della città, un vero e proprio palio
che unirà la tradizione culinaria ad
altre consuetudini matelicesi e che
non può che incuriosire cittadini
La festa di Braccano... Quanti appuntamenti!
apre la “stagione”
mascherata a Matelica
Sabato 7 febbraio
Città di Matelica – Ass. Pro Matelica
Gran Veglione in Maschera
– Teatro Piermarini, ore 22 (prenotazione
palchi Ass. Pro Matelica tel. 0737 85671).
Carnevale è da sempre la festa dei
bambini, ma coinvolge anche gli
adulti. Anzi, si potrebbe dire che
è un modo per i grandi di ritornare
bambini, allegri e spensierati, approfittando di questi giorni per giustificare l'allegria e le stramberie.
È con questo clima, che, domenica
1 febbraio, organizzato dal Comitato di Braccano, Campamante e
Vinano, si è svolta nell'ex-scuola
elementare di Braccano, la tradizionale festa dedicata ai bambini,
dove insieme ai genitori, nonni,
zii e amici, hanno trascorso una
domenica diversa, con “sketch”
comici improvvisati dalla maschera
di Arlecchino coinvolgendo adulti
e bambini.
Protagonista del Carnevale “braccanese” è stata la Maschera classica
più conosciuta, quella di Arlecchino, che è uno dei personaggi
tra i più famosi della commedia
dell’arte, in quel tipo di spettacolo
che fa dell’improvvisazione e del
contatto diretto con il pubblico
il suo fascino e la sua attrazione,
insieme a Pantalone, improvvisato
da un bambino.
Questi personaggi sono sempre protagonisti di avventure straordinarie,
ricche di ironia e divertimento, frizzi e lazzi, coinvolgendo nelle storie
incredibili il pubblico di grandi e
piccini. È un tipo di spettacolo che
porta lo spettatore alla risata e al
gusto diretto degli avvenimenti che
19 matelica.indd 2
si susseguono.
Il successo della notevole presenza
dei bambini si deve grazie a tutti i
partecipanti, al direttivo del Comitato eletto recentemente e alla presidentessa Maria Cristina Fonzari.
Altre iniziative in programma ci
sono da parte del Comitato che sempre è stato attivo nel promuovere il
proprio territorio…presto vi faremo
conoscere!
Comitato Braccano,
Campamante e Vinano
Domenica 8 febbraio
Parrocchia Regina Pacis
Carnevale dei Bambini
– Salone Regina Pacis, ore 15.
Giovedì 12 febbraio
Città di Matelica – Ass. Pro Matelica – Comitati di Quartiere 1° Palio dei Quartieri
“Le Chiacchiere de Materga”
– Palazzetto dello Sport, ore 21. Competizione culinaria, di abilità e tradizioni
matelicesi tra i quartieri della città.
Venerdì 13 febbraio
Città di Matelica – Form (Fondazione
Orchestra Regionale delle Marche)
Musica per le scuole “Archi, Fiati (legni, ottoni), dove son le percussioni?”
– Teatro Piermarini ore 9.
Parrocchia Santa Teresa
Disco Carnevale – Oratorio Santa Teresa,
ore 20.
Città di Matelica – GasDotto Matelica –
Officina80 Serata “M’Illumino di Meno”
– Teatro Piermarini, ore 21.15. Lorenzo
Porta Del Lungo – Recital Pianistico sotto
una diversa luce.
Sabato 14 febbraio
Città di Matelica – Ass. Pro Matelica
Theobroma in Mathilica “La Festa del
Cioccolato” – Palazzo Ottoni, dalle ore 10
alle 22. Artigiani cioccolatieri ala scoperta
del cioccolato - Dimostrazioni, degustazioni,
convegni.
Conferenza “I sensi della Cioccolata” –
Sala Centro Italiano Analisi Sensoriale, ore 15
Ass. Cinofila “Love Your Dog”
Carnevale dei Cani “Sfilata in maschera
per cani e padroni” – Piazza E. Mattei, ore
15. Premi alla maschera più bella.
Conferenza “Cioccolato ed Eros, dalla
medicina alla leggenda” – Palazzo Ottoni
(Sala Boldrini), ore 17.
Matelica Revival ‘80 – Lions Club Matelica
– Tana libera tutti
Sveglionissimo di Carnevale – Club Much
More Matelica, apertura ore 22.30.
Parte del ricavato servirà per l'acquisto di una
sedia porta feriti, pieghevole con pedana e
braccioli, per l'Unitalsi sezione di Matelica.
e non!
Il secondo, nel weekend
che unisce Carnevale
e San Valentino invece, e di cui parleremo
in maniera più diffusa
prossimamente, sarà un
evento legato ad uno
degli elementi più amati
da tutti…Il cioccolato.
Cioccolato artigianale da
gustare, ma anche con
cui giocare e creare, se
pensiamo all’iniziativa
Dipingibimbi al cioccolato.
Occasioni per tutti di divertirsi e
mangiare, riscoprendo magari dei
lati non conosciuti della nostra
cultura popolare.
Domenica 15 febbraio
Città di Matelica – Ass. Pro Matelica
Theobroma in Mathilica “La Festa
del Cioccolato” – Palazzo Ottoni, dalle
ore 10 alle 22. Artigiani cioccolatieri ala
scoperta del cioccolato - Dimostrazioni,
degustazioni, convegni.
Conferenza “Il cacao in cucina, nelle
ricette, con il vino, i distillati, i sigari”
- Palazzo Ottoni (Sala Boldrini), ore 17.
Dipingibimbi al cioccolato – Palazzo
Ottoni dalle ore 15 alle 17
Laboratori di Cioccolato per bambini
Città di Matelica – RuvidoTeatro
A Teatro Come i Grandi “Il baule dei
Sogni” – Teatro Piermarini, ore 17.
Martedì 17 febbraio
Parrocchia Santa Maria
Carnevale dei bambini – Salone Santa
Maria, ore 15
Città di Matelica – Ass. Pro Matelica
Anima Equal “Afrosoul – Concerto
multietnico – Dolci sapori dal mondo –
Festa di Carnevale” - Teatro Piermarini,
ore 21.15.
04/02/15 10.39
20
S
>MATELICA<
di CATIA CENSI
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Guardare lontano
con gli ‘ottici’ Ipsia
i è chiuso la settimana scorsa il II°
Meeting Regionale Marchigiano di
Ottica Oftalmica con il seguente argomento: “Disagio Oculare: disordini
delle lacrime e della superficie oculare”. Come
nell’edizione precedente, docenti dell’istituto
e professionisti marchigiani hanno affrontato
in ambito interdisciplinare argomenti di ottica,
optometria e oftalmologia. Durante il seminario,
che si è svolto presso l’Istituto Professionale
“Don E. Pocognoni” di Matelica, è stato poi
anche presentato il progetto no-profit “Magirazi”
per lo Zimbabwe. Un progetto di vision care a
favore delle popolazioni disagiate dell’Africa
promosso dall’Associazione Sanitaria Internazionale. È stata
una conferma del ruolo centrale che l’Istituto Pocognoni ha
già e vuole avere in questo preciso ambito scientifico.
Ma come è andato questo secondo meeting? Lo abbiamo
chiesto al prof. Paolo Traù, già presidente della Società
Optometrica Italiana e docente del dipartimento di Ottica
dell’Istituto a lavori conclusi:
Professore, una domanda “a caldo”, com’è andata?
Bene direi, ho percepito interesse e attiva partecipazione agli
interventi
Qual è stato il filo conduttore dei lavori?
Abbiamo scelto di entrare nella logica delle relazioni a riguardo del problema oculare stesso con valutazioni che vanno
oltre gli aspetti clinici in senso stretto e che riguardano anche
l’ambiente e l’alimentazione.
Professore, parliamo sempre della salute degli occhi?
Certo, esistono delle situazioni che diventano
delle condizioni di vita, non è tutto in regola
ma non è una malattia, un disagio, appunto; il
disordine delle lacrime e della superficie oculare
è un disagio che si può trasformare in malattia.
Quali indicazioni dai relatori del meeting?
La prevenzione è tutto, possiamo considerare un
approccio innovativo ed estremamente moderno
che mette al centro l’uomo e rivedere le posizioni
accettate e non più accettabili, come ad esempio
l’inquinamento atmosferico.
In che modo l’inquinamento agisce sulla saAlla 34a Edizione dei Campionati Italiani di Sci Lions Open, che si
sono svolti a Ponte di Legno (in Val Camonica), il Lions Club Matelica,
con una grande prestazione, si conferma Campione Italiano di Slalom
Parallelo a Squadre. Quest’anno nello splendido scenario del Passo
del Tonale, ad una temperatura che sfiorava i – 13°, la nostra squadra
composta da Carlo Maria Conti, Sauro Grimaldi e Massimo Pacini,
sostenuta da un gran tifo da parte di socie e mogli, ha dato come al
solito filo da torcere ai Lions del Nord, che speravano di potersi riprendere il titolo
conquistato già lo
scorso anno dai
matelicesi. Appuntamento quindi per il prossimo
anno a Bormio
per confermare
la nostra voglia
di vincere…ma
anche di stare in
amicizia ed allegria con gli amici
Lions.
I Lions matelicesi
campioni di slalom
lute dei nostri occhi?
Il problema deriva dal particolato, le polveri sottili che normalmente respiriamo mettono in gioco anche i nostri occhi,
ci sono studi autorevoli che sostengono questa posizione.
Bisogna mettere un freno, il problema delle polveri sottili
sembra caduto nel dimenticatoio .
Che cosa ha pensato quando ha “impattato” la platea?
(sorride mentre ricorda) Ho la “buccia” ormai a queste cose,
quasi non ci bado più, ma ho pensato ai ragazzi dell’Istituto
che hanno proposto la relazione sull’anatomia dell’occhio: alzare lo sguardo e vedere un centinaio di persone che aspettano
che tu parli paralizza. Ho visto alcuni ragazzi a bocca aperta.
Come sono stati scelti gli studenti?
Non è stato un procedimento automatico, i ragazzi si sono
offerti, qualcuno ha anche ceduto tirandosi indietro, ma la
maggior parte è arrivata fino in fondo.
L’aspetto interessante è la possibilità di aver fatto provare
un’ebbrezza ai nostri ragazzi, attraverso uno sforzo, un impegno concreto. È veramente importante per loro capire che
impegnarsi porta a risultati veri.
I professori Traù e Franzese
Innovazione
tecnologica: uno dei
nuovi macchinari
proposti
a.m.m.
A Rimini il primo Italian
Challenge degli arcieri
Alcuni degli arcieri matelicesi
con i campioni Michele Frangilli e Marco Galiazzo
Di ritorno da Rimini, dove si è svolto il primo Italian Challenge di tiro
con l’arco, i nostri arcieri portano
con loro un bagaglio di esperienze
uniche, per la prima volta hanno
potuto gareggiare sulla stessa linea
di tiro con i più grandi d’Italia e
del Mondo.
Per un arciere gareggiare con personaggi come Rick Van der Ven,
Marco Gagliazzo, Mauro Nespoli,
Sergio Pagni o Mike Schloesser, è
come giocare una partita di calcio
con Messi, Cristiano Ronaldo, Buffon e Robben tutti insieme.
Nonostante in questo caso il risultato sportivo non fosse di primaria im-
20 matelica.indd 2
portanza, vista la presenza di grandi
nomi internazionali che hanno fatto
man bassa di medaglie, nella cornice
della Fiera di Rimini insieme ad altri
433 arcieri provenienti da ogni parte
del mondo, l’Asd Arcieri Matelica
ha portato a casa un ottimo 8° posto di squadra nella divisione Arco
Olimpico. Contenti per i risultati
ottenuti e consci di potere e dovere
continuare su questa strada per
arrivare a risultati sempre migliori,
l’appuntamento con una nuova sportiva competizione è per domenica 8
febbraio a Gubbio!
Buone Frecce a tutti!
p.d.
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L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
>MATELICA<
21
La Giornata della Memoria
e tre pericoli in agguato
di ANTONIO GENTILUCCI
T
re sono i pericoli che la celebrazione
della Giornata della Memoria porta
sempre con sé. La prima è quella di
scivolare in una retorica che solletica
chi la maneggia ma che lascia freddo chi la
ascolta. La seconda è quella di finire, dopo
tanti anni, per riproporre sempre le stesse
immagini, le stesse parole, gli stessi episodi.
La terza è quella di continuare a ripetere
l’adagio “parlarne per capire”, finendo invece per parlare sì di cosa è stato, del come,
ma di solito senza tracciare un percorso per
spiegare i perché. Da queste tre trappole si è
saputa tenere lontana l’iniziativa organizzata
a Matelica sabato 31 gennaio (con il preambolo ad hoc per le scuole di mercoledì 28).
Un’iniziativa pensata e voluta per i ragazzi,
ma soprattutto dai ragazzi, dal Consiglio
comunale dei ragazzi guidato dal giovane
“sindaco” Giorgio Di Dio. Loro ospiti sono
stati il vice sindaco con delega all’istruzione
Anna Grazia Ruggeri, il dirigente scolastico
Antonio Trecciola e i “colleghi” del Consiglio
di Esanatoglia. La prima parte è stata dedicata
all’analisi dell’opera di Primo Levi, lasciando
però, in questo caso, più sullo sfondo “Se
questo è un uomo”, per concentrarsi di più
su un’opera come “I sommersi e i salvati”
che rappresenta un’analisi dell’autore su…
un’antropologia del lager, delle vittime e
degli aguzzini. Ma di Levi il relatore, il prof.
Gabriele Cingolani dell’Isrec (Istituto Storico
della Resistenza e dell’Età Contemporanea),
ha ricordato, ai più giovani, i problemi che lo
scrittore ebbe nel parlare e pubblicare sulla
sua esperienza (anche una casa editrice come
Einaudi, per bocca di Natalia Ginzburg rifiutò
di pubblicarlo, pochi anni dopo la fine della
Guerra) nell’anno zero di una Italia che aveva
solo voglia di ubriacarsi di vita e di speranza.
A “Se questo è un uomo” si rifaranno invece
i ragazzi, che leggeranno a turno, in chiusura,
dei brani del libro, a partire dal terribile monito della poesia omonima: “Voi che vivete
sicuri nelle vostre tiepide case... considerate
se questo è un uomo…. Meditate che questo
è stato…”. Primo Levi protagonista dunque,
insieme però anche ai nostri Balilla Bolognesi, Getulio Amore Bonapasta, Cesare Crescentini: i primi due “ospiti” di un campo di
lavoro in Germania, il terzo protagonista della
Resistenza in Grecia. I loro profili e le loro
testimonianze sono state ricordate dal loro
biografo, il prof. Igino Colonnelli dell’Anpi.
Ma, seppur con un taglio particolare, con le
testimonianze siamo ancora al come. Il merito
di aver spostato la lente di ingrandimento
dietro, molto più dietro, andando a ritroso e
cercando le radici di quella malapianta che
furono i campi di sterminio, spetta al sig.
Nando Cingolani, presidente dell’Anmig
(Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi
di Guerra). Nel suo intervento "Origini della
Luca Telese a Matelica:
“Non bisogna mollare”
“Un Paese che tocca sempre il fondo, ma miracolosamente risorge sempre”. Con queste
parole Luca Telese, attuale conduttore di "Matrix", venerdì 23 gennaio presso la sala
Boldrini di Palazzo Ottoni, gremita di gente nonostante l’ora tarda e la pioggia battente,
ha cercato di descrivere la nostra Italia. Il giornalista, giunto a Matelica grazie alla collaborazione dell’ imprenditrice Ilaria Bruzzechesse, ha presentato il suo ultimo lavoro “Gioventù
Amore e Rabbia”: un libro “duro e amaro” – aggiunge Telese – “ma pieno di speranza” dove
racconta sia la sua storia personale, sia quella di altre persone, la storia di un “Paese unico
al mondo” dove spesso emerge la “Teoria della prevalenza del cretino” e “L’antieroismo che
ad un tratto diventa eroismo”. L’evento, inserito nel contenitore culturale Matelica Festival,
si è aperto con il saluto del sindaco Alessandro Delpriori e l’intervento del presidente del
Consiglio comunale Alessandro Casoni, che ha definito Matelica Festival come un evento
promosso per far conoscere ad una platea più ampia possibile i protagonisti italiani della poli-
Shoah", Cingolani ha cercato di spiegare da
quanto lontano venisse quel fenomeno, e
quanto molteplici ne siano state le ragioni.
All’inizio vi fu il sentimento di antigiudaismo, seguito poi dal risentimento verso un
popolo che camminava nella storia europea
senza perdere orgoglio e radici, senza fondersi
del tutto con le culture con le quali viveva.
Anzi, proprio per far leggere e tramandare i
Libri Sacri, insegnava a leggere e scrivere ai
propri figli, che pertanto finivano per avere…
una marcia in più rispetto agli altri. Poi, fin
dal Medioevo, la cattiva fama di prestatori
ad usura, derivante dall’impossibilità, per
loro, di avere terre di proprietà per dedicarsi
all’agricoltura. Con l’Ottocento, figlie del
Positivismo, arrivano le teorie del razzismo
biologico: le razze umane esistono, e non
sono tutte uguali. L’antisemitismo, anch’esso
elaborato nell’Ottocento, con la teorizzazione
dell’inferiorità biologica degli ebrei, ne era un
pericoloso corollario. Ecco il brodo di cultura
da cui attinse a piene mani il Nazismo: una
necessaria sintesi, proprio per i più giovani,
per capire come si arrivò ad Auschwitz.
Ma non solo: figlia di una
certa mentalità presente nel
mondo scientifico dalla fine
dell’Ottocento fino, in realtà,
a poche decine di anni fa
(almeno pubblicamente), e
correlata all’idea di un uomo
geneticamente superiore, è
stata anche la politica eugenetica, di selezione della
specie, con la sterilizzazione
forzata o indotta psicologicamente, da parte di tanti,
troppi scienziati e medici,
delle persone affette da problemi mentali, una politica lanciata, in tempi
ed ambienti non sospettabili di nazismo, a
partire dal cugino di Charles Darwin: Sir
Francis Galton. Anche in questo caso dunque, spiega lucidamente Cingolani, Hitler si
inserì in un processo e in una ideologia che
già esistevano, negli Stati Uniti ad esempio,
o nei Paesi scandinavi. Ma lo fece alla sua
maniera, esasperandola, nella maniera più
radicale e spicciativa, brutale e seriale che un
regime totalitario permetteva. E a tal proposito, se ci è consentito, un po’ perché si tratta
di una problematica che investe persone che
non hanno avuto la possibilità di organizzare
una propria memoria, e che infatti è rimasto
sempre marginale (ci viene in mente giusto
uno splendido monologo di Marco Paolini),
un po’ perché l’idea che vi siano persone
viste semplicemente come un costo sociale,
non è mai stata in realtà totalmente debellata,
potrebbe essere interessante fare di questo
brutto capitolo, quello relativo alle cosiddette
“vite indegne di essere vissute” l’argomento
principale, perché no, della Giornata della
Memoria matelicese del 2016.
Un momento
della presentazione
di “Gioventù
Amore e Rabbia”
con Luca Telese
tica e del giornalismo.
Citazioni culturali non
noiose, narrazioni stimolanti, linguaggio
fin troppo informale:
sono questi alcuni ingredienti con cui il
giornalista ha risposto alle domande del presentatore della serata, il consigliere comunale
Pietro De Leo e dei presenti in sala, dando vita ad un’accattivante conversazione, che ha
offerto spunti interessanti. Telese ha risposto anche alle domande di numerosi studenti del
locale Itc G. Antinori in merito al sistema scolastico e alla possibilità di trovare lavoro dopo
gli studi, mandando messaggi positivi e ribadendo che solo la tenacia, la passione e le idee
riusciranno a salvare il futuro. Un futuro che dovrà essere costruito dai giovani: un po’ delusi,
un po’ arrabbiati, un po’ folli, ma sempre “affamati“ di sogni.
Francesco Salvucci, 4C ITC G.Antinori Matelica
Un omaggio a Francesco Rosi
È recente la scomparsa del regista Francesco Rosi,
protagonista del cinema italiano e non solo. Importantissimo il suo contributo per approfondire la
coraggiosa ricerca della verità in tempi non sospetti
e su varie importanti tematiche. Il riconoscimento
come cittadino onorario di Matelica gli fu dato il 27
ottobre 2012, in occasione delle celebrazioni per il 50°
anniversario della scomparsa di Enrico Mattei, tra le
motivazioni della cittadinanza onoraria in particolare
la realizzazione dell’opera “Il Caso Mattei” del 1972,
film dedicato, appunto, alla figura di Enrico Mattei,
che fu magistralmente interpretato da Gian Maria
Volonté, e che fu anche proiettato nella sala Giometti
il giorno precedente con grande afflusso di pubblico.
A lui la città deve un doveroso grazie e l’omaggio per
il prezioso contributo dato con la realizzazione di un
film che resterà nella storia della cinematografia e nella
storia del nostro Paese.
Fiorella Conti
21 matelica.indd 2
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22
>CERRETO D'ESI-MATELICA<
Ho vissuto un'odissea
C
erreto d'Esi -Momenti di grande
emozione in Prefettura. A regalarli
è stata la cerimonia di consegna delle Medaglie d'Onore
a dieci deportati (tra il 1943
e il 1945) nei lager nazisti,
dove tanti italiani furono
costretti al lavoro coatto per
l'economia di guerra. In
occasione della Giornata
della Memoria le porte della
prefettura si sono aperte ai
familiari e alle autorità civili
e militari, e anche a uno dei
due deportati ancora in vita,
dei dieci protagonisti. Si tratta di Giovanni Pataracchia di
Cerreto d'Esi (l'altro, Paolo
Pace di Ancona, non è potuto
essere presente per motivi di
salute). Negli altri otto casi
sono stati figli, mogli e nipoti
a ritirare il riconoscimento,
assegnato a Aldo Baldolini di
Serra de' Conti, Ugo Balietti
di Osimo, Bruno Bonacci di
Polverigi, Vinicio Coltorti
di Jesi, Ulderico Di Nicolò
di Osimo, Emilio Genangeli
di Jesi, Decio Ricci, anche
lui jesino, e Giorgio Selva
di Fabriano.
La prima emozione, come
di consueto, è stata quella provocata dall'ascolto
dell'Inno di Mameli, eseguito
dall'Orchestra d'archi del
Liceo Rinaldini diretto dal
professor Sergio Morellina e
dal coro della classe di canto
della professoressa Claudia
Carletti. Poi la parola è andata al padrone di casa, il
prefetto Raffaele Cannizzaro,
che ha sottolineato come
la Giornata della Memoria
«deve essere un momento
di riflessione comune, non
solo di commemorazione, e
un'occasione per interrogarsi
sul senso del ricordo. La
memoria pubblica è un gesto
di costruzione del futuro,
perchè senza il racconto di
chi siamo e da dove veniamo
nessun progetto è possibile,
nè per noi nè per i giovani».
Parole sicuramente condivise
da Marcello Milani, presidente del Consiglio comunale, che ha fatto un annuncio
importante: «Voglio istituire
una commissione consiliare
sui temi della pace e dei
diritti umani, per seminare
il dialogo tra forze politiche
e civiche. Non bisogna mai
dare per scontate democrazia e libertà, che abbiamo
conquistato con immensi
sacrifici».
Anche per questo il presi-
dente della Provincia Liana
Serrani rivolge «un grazie a
coloro che si sono sacrificati
e hanno vissuto la sofferenza
della guerra. Gli dobbiamo
tanto».
Le parole più forti, semplici
ma intense, le ha pronunciate
proprio Giovanni Pataracchia, il sopravvissuto: «La
guerra è un vero e proprio
disastro. Non dovrebbe esistere. Io ho sofferto e tribolato, vivendo un'odissea. Non
eravamo armati bene come
gli altri, ma abbiamo fatto
quello che dovevamo. E' una
guerra che non dovevamo
fare. E ancora oggi dico a
tutti: stiamo attenti».
Premiato in Ancona
Giovanni
Pataracchia,
scampato
alle deportazioni
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Maltempo,
disagi
al territorio
Cerreto d'Esi - Il Dipartimento di Protezione civile della Regione Marche aveva
pre-allertato la macchina dei soccorsi,
diramando un avviso di condizioni meteo avverse per vento forte proveniente
da sud-ovest con intensità media, con
possibilità di raffiche fino a burrasche
forte o tempesta nelle zone interne.
Nella mattinata di venerdì 30 gennaio
anche Cerreto d’Esi è stata interessata
dal fenomeno che ha abbattuto un albero,
finito in mezzo alla strada di fronte il
cimitero cittadino.
La circolazione stradale in Via Serre è
stata interrotta per quasi un’ora, creando
disagi alla circolazione veicolare da e
per Fabriano. Sul posto è intervenuta la
Polizia municipale.
Con lo sgombero della sede stradale eseguito dagli operai comunali coadiuvati
dalla Polizia municipale, la situazione
si è normalizzata e il traffico è ripreso
regolarmente.
m.b.
Un saluto particolare
dalla Casa Protetta
Storia di guerra
dalla Beata Mattia
Cerreto d'Esi - Nella tarda mattinata di venerdì scorso, il
personale sanitario e non e quello amministrativo, le Suore
della Casa Protetta, tutti si sono ritrovati per festeggiare e
salutare affettuosamente l’infermiera professionale Christelle
Badeaux, che dal mese di febbraio presterà servizio presso
l’Ospedale di Fabriano. Un saluto particolarmente sentito e
partecipato, perché sono quasi dieci anni di grande lavoro da
parte di Christelle, come viene chiamata familiarmente da
tutti, presso questa struttura, divenuta un po’ la sua seconda
casa. In questo clima festoso ed allegro non si è potuto però
non rimarcare l’assenza di un qualche rappresentante dell'istituzione comunale, anche se commissariata.
La sua partenza non poteva e non doveva passare inosservata,
perché grande è stato il suo impegno professionale, l’attaccamento al lavoro ed il grande affetto per gli ospiti tutti, in
particolare per quelli più soli e colpiti più duramente dalla
malattia.
Ha contribuito, certamente non poco, integrando la professionalità dei medici con quella del personale sanitario, ad
elevare il livello delle cure mediche, cercando di fornire
sempre, nonostante gli scarsi mezzi a disposizione, il meglio
a tutti gli ospiti, continuando sempre a richiedere il rispetto
dei loro diritti.
Creandosi questo clima di collaborazione professionale, con
le varie figure sanitarie presenti ed anche coinvolgendo le
Suore, la Casa ”Giovanni Paolo II“ è riuscita ad arrivare ad
un livello superiore a molte altre case di riposo, svolgendo
Matelica - L’Archivio storico del Monastero di Santa Maria
Maddalena, detto della Beata Mattia, è una miniera di notizie,
molte delle quali ancora non note. Intanto è bene ricordare
che, con l’Unità d’Italia, furono incamerati come beni dello
Stato anche monasteri e conventi ed è bene ricordare che “il
20 ottobre 1900 fu ricomprato dal Comune di Matelica il
Monastero per la somma di 6095 lire”, definita come “tenue”.
Ma una nota interessante viene dall’anno 1914. “Essendo
scoppiata il 4 agosto 1914 la grande guerra europea, nel maggio 1915 anche l’Italia vi prese parte per redimere il Trentino
e Trieste (redenti il 3 novembre 1918)”. Da questa frase si
può dedurre che lo scritto è successivo a tale data iniziale.
Si prosegue nel Libro Giornale con queste annotazioni: “Il
Governo ci ha chiesto il nostro campo recinto a loggiato per
uso parco buoi. Hanno fabbricato tettoie tutto all’intorno. Per
fitto ci davano tutto il letame che si vendeva e molto latte lo
hanno tenuto dal 2 luglio 1915 all’ultimo maggio 1917”. Ma,
relativamente a questo anno, risulta una importante e non nota
vicenda: “1917-Fummo pregate dalla Madre Generale delle
Suore francescane di Gemona (Prov. Di Udine) di accogliere
nel nostro Monastero quattro Suore di nazionalità austriaca
ed una loro educanda ungherese Maria Gostija, le quali venivano internate in Italia fuori della zona di guerra per ordine
del governo italiano, concedendo loro per sussidio 2 lire al
giorno ciascuna: Suor Giulia, Suor Ignazia, Suor Stanislavs,
Suor Enrica. Il loro arrivo avvenne la mattina del 31 luglio
1917. Le prime due restarono fino al 2 luglio 1919, la terza
restò perché malata (morì nel 1922), l’altra la assisteva”. Si
dice poi, senza fissare altre date: “L’ungherese tornò con i
suoi parenti”. “3 novembre 1918: terminò la terribile guerra
di Europa. Sia ringraziato Iddio”.
Quindi, mentre l’Italia combatteva contro l’Austria nella Prima
guerra europea, poi divenuta
mondiale con la partecipazione
degli Stati Uniti, quattro suore
austriache e una educanda ungherese erano protette all’interno del
Monastero, superando le divisioni
imposte dalla guerra. E’ importante ricordare questa grande
parte di storia del Monastero,
credo finora a molti ignota.
un ruolo importante, non solo per il suo Comune, ma per
l’intero territorio.
Tutto ciò non doveva passare inosservato, anzi si doveva, a
suo tempo, fare in modo che questa importante figura professionale, fosse in qualche modo legata come dipendente e
responsabile alla Casa stessa. Mi piace ricordare, a questo
proposito, che il potenziamento e la sopravvivenza della
Casa Protetta furono opera delle ultime amministrazioni
comunali di centro sinistra, dopo il tentativo, in precedenza
non riuscito, per la ferma opposizione di alcuni, di chiuderla
e di trasformarla addirittura in albergo.
Personalmente ho vissuto queste fasi alterne e sono contento,
di aver contribuito, nel mio piccolo, insieme ad altri a portare
la Casa Protetta ai livelli odierni.
Ho avuto il piacere in questi lunghi anni di lavorare, come
gli altri colleghi medici, fianco a fianco di Christelle, apprezzandone le sue doti umani e professionali e sento il dovere
di ringraziarla vivamente, anche a nome dei colleghi, per la
sua passione, collaborazione ed amicizia, augurandole buon
lavoro nei nuovi importanti impegni ospedalieri.
Mauro Giombi
Al teatro Piermarini c'è "Al Pacino"
Matelica - Continua l’interessante e
ricca stagione teatrale matelicese che
questa settimana porta in scena “Al
Pacino”.
Può un mito restare tale anche se dallo
schermo del cinema viene a sedere vicino a te? È possibile avere un rapporto
ravvicinato, per quanto fortuito sia, con
un divo che si è adorato fino a poco
prima? Il mito è tale se contemplato a
distanza, da vicino resta solo l’uomo. È
qui che nasce la storia di “Al Pacino”,
un’originale e inedita immersione nel
22 cerreto-matelica.indd 2
mito, un racconto scritto e diretto
da Pierpaolo Palladino e portato in
scena da Cristina Aubry, basato su
una vicenda realmente accaduta, in
scena venerdì 6 febbraio al Teatro
Piermarini di Matelica nella stagione
promossa dal Comune e dall’Amat.
Le musiche dello spettacolo sono
tratte dalla trilogia de "Il Padrino"
di Nino Rota con l’aggiunta di altri
brani di Dean Martin (informazioni:
tel. 0737 85088 il giorno di spettacolo dalle ore 17 - inizio ore 21.15).
Fiorella Conti
Parte della facciata della chiesa
della Beata Mattia
04/02/15 10.27
>SASSOFERRATO<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Associazionismo
ancora in forse
Slitterebbe nel 2016 l'obbligo per i Comuni
di VERONIQUE ANGELETTI
L’
obbligo di associazionismo per il Comune
di Genga scattato il
31 dicembre scorso e
dunque di allearsi con delle convenzioni per l’esercizio delle funzioni
obbligatorie con il Comune di Sassoferrato è, per l’ennesima volta,
in forse. Un emendamento inserito
nella legge di conversione del “Mille Proroghe” potrebbe far slittare
al 2016 l’obbligo di associarsi per
i Comuni in montagna con meno
di tre mille abitanti. “Attenzione
– spiega il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni - l’obbligo rimane
ma probabilmente ci saranno altri
termini. Il che ci darebbe maggior
tempo per ragionare e lavorare su
un processo graduale per associare
funzioni e servizi”. Vale a dire le
delibere su tutte le funzioni sono
sul tavolo dei sindaci e dei segretari
comunali, però se l’emendamento
è votato, si prosegue nella costruzione delle varie convenzioni ma
senza affanno.
Il che consente a Genga e Sassoferrato di discutere non solo
sull’organizzazione e la gestione
delle funzioni fondamentali
ma come ottimizzare le risorse
umane, i ruoli e le competenze.
“Finora non c'è nessun problema– risponde il primo cittadino
di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli
(nella foto). I dirigenti di ogni
settore queste ultime settimane
si sono più volte incontrati ed
hanno stilato proposte che le
Giunte di Sassoferrato e Genga
hanno esaminato. Considerando che l’associazionismo
investe tutte le funzioni fondamentali dei Comuni – conclude
- aver tempo a disposizione per
costruire un nuovo modello
organizzativo che lega due
territori simili e pure diversi
nelle problematiche non può
che facilitare l’operatività delle
convenzioni”.
Un’operatività non facile, perché di fatto l’associazionismo
investe tutti i settori. Dalla Protezione civile all’anagrafe, dal catasto
al trasporto, l’intera organizzazione
generale dell’amministrazione, la
sua gestione finanziaria, contabile e
di controllo, la pianificazione urbanistica ed edilizia, l’intero sistema
dei servizi sociali, l'organizzazione
della sicurezza con la polizia municipale. Insomma l’associazionismo
ha un tale impatto che potrebbe declinare altre politiche e attribuire un
altro peso specifico ai due Comuni
nella politica nella governance
locale dell’entroterra anconetano.
23
Lapidi e cippi
in un libro Anpi
Tra le tante cose che si vedono ma non si guardano, ci sono i cippi a
ricordo di un evento e di uomini. Nel sentinate sono 18 che l’Anpi,
l’Associazione Partigiani locale, guidata da Alvaro Rossi con il patrocinio ed il contributo del Comune di Sassoferrato ha raggruppato
in un opuscolo presentato alle scuole nella giornata della memoria
2015. Un itinerario che da Piaggia Secca fino al Cantarino, dal
Morello a Coldellanoce, da Perticano passando per Montelago, il
centro urbano e Monterosso racconta la seconda guerra mondiale
attraverso storie collettive o individuali. Sono cippi che testimoniano
il coraggio ed il sacrificio di chi la libertà l’ha conquistata al prezzo
della propria vita. L’opuscolo è stato presentato agli alunni delle
terze medie dell’Istituto comprensivo
di Sassoferrato e
Genga e ai ragazzi
della sezione distaccata del Liceo
Scientifico Vito
Volterra. “Sono
orgogliosa di aver
presentato la città
attraverso le sue
steli – commenta il
vice sindaco Lorena Varani. Aiutano
a costruire il senso di comunità e
di appartenenza
partendo della
nostra memoria.
Anche perché
siamo quello che
siamo giacché
qualcuno ha lottato per la libertà
e – conclude - la
cultura, la conoscenza sono la
libertà”.
Un'oasi per salvaguardare
le ricercate razze nostrane
Genga - Le galline, la volpe e i rapaci. Sembrano i protagonisti
di una di quelle favole scritte da Esopo o da Jean de La Fontaine ed in un certo senso lo è. E’ una favola che si svolge ogni
giorno a due passi del borgo medievale di Genga, nel cuore
del parco regionale Gola della Rossa Frasassi. Precisamente
a Serra, dove il Wwf ha un'oasi. Un bellissimo bosco ricco
di roverella, noccioli, carpini, aceri, tigli secolari e prati con
uno stagno dove di primavera abbondano le farfalle ed ogni
giorno si radunano falchi, gheppi, gufi e capita di vedere sua
maestà l’aquila. In questo mondo incantato dove i bambini
sono accolti a braccia aperte - l’oasi è anche una meta interessantissima per le gite scolastiche – c’è anche l’unico centro
che cura e ospita i rapaci feriti di tutta la provincia di Ancona.
Per il momento tra gli ospiti – e sono una decina purtroppo - si
può ammirare una rarissima e splendida Aquila dei Serpenti.
Un mondo ben organizzato dove i volontari,
ogni giorno, si occupano di curare gli uccelli
e di approvvigionare di pezzettini di carne
una mangiatoia sospesa in aria per alimentare i rapaci che volano liberi nel parco. Sotto,
nel seminativo, pascolano le galline tra cui
quella cosiddetta “Ancona”. Una razza tutta
marchigiana, elegante con il suo manto nero
a pois bianchi, che fa il suo uovo all’aperto
(nella foto). Una razza quasi scomparsa e
che alcuni allevamenti – tra cui uno di Arcevia – stanno provando a salvaguardare. E poi c’è la volpe che, tutti i giorni,
si presenta a margine del bosco. Si muove come se ci fosse
un’intesa tra l’uomo e lei. Le galline non le tocca – anzi dai
video si vede che non le guarda nemmeno - purché la si lasci
Quattro denunce per furto
Il contrasto ai reati contro il patrimonio, in particolare i furti, è una delle priorità della Compagnia Carabinieri di Fabriano che, con tutte le sue componenti, mette in campo ogni sforzo per
raggiungere risultati di rilievo. Difatti, grazie alle stazioni di Sassoferrato e Genga, i militari
delle rispettive stazioni, guidate dai luogotenenti Paolo Rinaldi e Giuseppe Alesci, hanno denunciato 4 giovani, (2 italiani e 2 romeni). I primi per tentato furto su un’autovettura in sosta,
mentre i secondi per furto di rame. I due italiani, di anni 24 e 32, con numerosi precedenti
di polizia, dopo essere stati sorpresi con fare sospetto in una località isolata del comune di
Genga, sono stati poi riconosciuti come gli autori di un tentato furto su un’autovettura in
sosta. Nei confronti di entrambi, è stata richiesta l’emissione di Foglio di via Obbligatorio per
il Comune di Genga. Per i due romeni, di anni 28 e 32, l’accusa è quella di furto aggravato per
aver rubato i discendenti in rame presso l’abitazione di un sassoferratese, nonché di possesso
ingiustificato di grimaldelli e porto abusivo di armi. Nel corso delle indagini si scopre che uno
degli autori, durante il furto, nel tentativo di asportare le grondaie in rame aveva rovesciato
un barattolo di vernice, adagiato nei pressi dell’abitazione presa di mira, e che parte di quella
vernice aveva imbrattato le scarpe degli autori, come successivamente scoperto in sede di
perquisizione domiciliare nei confronti dei soggetti, già tenuti d’occhio dai militari sentinati.
Anche nei confronti di costoro, oltre alla rituale denuncia per furto aggravato, il sequestro
di arnesi da scasso, è stata inoltrata richiesta di Foglio di Via obbligatorio per il Comune di
Sassoferrato.
23 sasso.indd 2
Il vento
abbatte
un'acacia
A Sassoferrato nella località
Canderico nella notte tra il
29 e il 30 gennaio il vento ha
abbattuto una pianta dal diametro di 70 cm che è caduta
parallelamente alla strada,
ma la chioma ha occupato
tutta la carreggiata e vari automobilisti hanno chiamato i
Vigili del Fuoco per tagliare
l'albero, spostando sulla scarpata vari pezzi dell'arbusto.
Poi gli operai della Provincia
hanno provveduto a pulire e
sistemare il tutto.
rubare i pezzettini di carne cruda che i rapaci, sempre voraci,
si lasciano scappare. Un patto che dura da mesi e fa dell’oasi
un supermercato all’aria aperta per una volpe furba, furbetta.
Per chi vuole visitare l'oasi – 3385984638.
v.a.
Una vetrina speciale
sull'archeologia
Questo fine settimana, a Sassoferrato batte il cuore
dell’archeologia del centro Italia. Il cuore degli volontari culturali che hanno lasciato la storia invadere
il loro dna. Per la ricorrenza dei duemila anni dalla
morte di Augusto, in occasione del meeting di Umbria
e Marche dei gruppi archeologici d’Italia, sabato
7 febbraio alle 14.30 a palazzo Oliva il professore
Roberto Perna, dell’Università di Macerata terrà una
conferenza sulla “Monumentalizzazione e sviluppo
urbano a Sentinum e nel centro Italia a seguito della
collocazione dei veterani di Augusto”. Seguirà una visita al Parco Archeologico di Sentinum. L’evento gode
del patrocinio del Ministero dei Beni e delle attività
culturali e del turismo, dal Comune di Sassoferrato.
04/02/15 10.24
24
ANNIVERSARIO
>DEFUNTI<
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
ANNIVERSARIO
TRIGESIMO
CHIESA della MISERICORDIA
CHIESA S.MARIA MADDALENA
Lunedì 9 febbraio
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESA di S. VENANZIO
Venerdì 13 febbraio
ricorre il 9° anniversario
della scomparsa dell'amata
Cav. FRANCESCO CAPRARI
DELIA ANTONINI
in CHINIGIOLI
I suoi cari si riuniranno in preghiera
nella S.Messa che verrà celebrata
lunedì 9 febbraio alle ore 18.30.
Sincera gratitudine a quanti vorranno essere presenti.
"Il tuo ricordo vive in noi".
ANNIVERSARIO
Il marito, le figlie, i generi, i nipoti
ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa venerdì 13 febbraio alle
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
Mercoledì 11 febbraio
ricorre il 6° anniversario
della scomparsa dell'amata
MARA MARCELLA
GIUSEPPETTI
I nipoti e i parenti tutti la ricordano
con affetto.
Nella ricorrenza dell'anniversario della scomparsa degli amati
PIETRO COZZA
ROSA COSTANTINI ved. COZZA
12/01/98
12/02/11
Il figlio, la nuora, i nipoti ed i parenti tutti li ricordano con affetto. S.Messa
domenica 8 febbraio alle ore 15 nella Chiesa di Bassano. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
GIUSEPPE MARIANGELI
"Amarti è stato facile dimenticarti
impossibile"
Lo ricorderemo martedì 10 febbraio
alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Lunedì 2 febbraio, a 85 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ENZO SAGRAMOLA
Lo comunicano la moglie Annunziata Scarafoni, i figli Maria e Maurizio,
la nuora Fethia, il nipote David Andrea, il fratello Giacomo, la sorella
Anna, i cognati, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
TRE MESI
Martedì 10 febbraio ricorre il 18° anniversario della scomparsa dell'amato
Domenica 1 febbraio, a 93 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
CHIESA di ARGIGNANO
Domenica 8 febbraio
ricorre il 37° anniversario
della scomparsa dell'amato
GIUSEPPE MAZZOLI
I figli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 8 febbraio alle ore 11.45. Durante la celebrazione sarà ricordata
anche la moglie
FRANCESCA GOBBI
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
RINGRAZIAMENTO
Le famiglie RUGGERI
e TEMPESTINI
ringraziano tutti coloro che, con la
presenza,
con testimonianze ed espressioni
di affetto, sono stati loro vicini
nel dolore per la perdita del caro
DARIO
ANNUNCIO
Mercoledì 28 gennaio, a 93 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ANTONIA PELOMORO
ved. MORI
Lo comunicano le figlie Giuseppina e Sandra, il genero Raniero, la
nuora Rina con Lamberto, i nipoti
Daniela, Gianni, Domenico, Carlo, i
pronipoti, la sorella Amedea, il fratello Ovidio, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Lunedì 2 febbraio, a 98 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ANNA PISELLO
ved. RICCI
Lo comunicano i figli Annibale e
Ulderico con Irina, i nipoti Mauro
e Sabrina, i pronipoti Andrea e Samuel, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 1 febbraio, a 44 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
MARCO BREGALLINI
Lo comunicano la mamma Rosa
Russo, Claudia, le figlie Viola e
Doris, la sorella Tiziana, i nipoti, i
parenti tutti.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
Le famiglie BREGALLINI-RUSSO
sentitamente ringraziano tutti coloro che si sono uniti al loro dolore
e si scusano per i comportamenti
poco corretti per i quali hanno sofferto e dai quali si dissociano (non
avevano bisogno di offerte per pagare il funerale del loro caro MARCO).
24 defunti.indd 2
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Domenica 8 febbraio
ricorrono tre mesi
dalla scomparsa dell'amato
CARLO CHIUCCHI
La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa lunedì 9 febbraio alle ore 18.30. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
MARIA MARIANI
ved. SASSI
Lo comunicano la figlia Stefania
con il compagno Renzo, le sorelle
Virginia, Fenisia, Giuditta, Pina e
Settimia, i cognati, i nipoti, i cugini,
le cugine ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
GUIDO FERRETTI
S.Messa martedì 10 febbraio alle ore 18 nella chiesa della Misericordia:
Domenica 28 giugno alle ore 10 nella chiesa della Misericordia sarà ricordata la moglie
GEMMA BUSELLI
a nove anni dalla scomparsa.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Domenica 1 febbraio, a 94 anni,
presso l'ospedale di Sassoferrato,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ALDO CONTI
Lo comunicano con dolore i figli
Rossana, Graziella e Francesco, il
genero Luciano, la nuora Giuseppina, i nipoti, i pronipoti, le sorelle, i
cognati, le cognate, gli altri nipoti
ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
ANNUNCIO
Sabato 31 gennaio,
improvvisamente, a 73 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ALBERTO GRIMACCIA
Lo comunicano Maria Cristina, i figli
Federica con Paolo, Matteo con Sidonia, Giulia con Federico, gli amati
nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 1 febbraio, a 93 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
QUINTO SEBASTIANELLI
Lo comunicano la figlia Graziella, il
genero Carlo Cecchetti ed i nipoti
tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
Venerdì 30 gennaio, a 94 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ALDA APPOLLONI
ved. CECCOTTI
"Dio è amore; chi rimane
nelll'amore rimane in Dio
e Dio rimane in lui"
(1 Gv 4,16)
Mercoledì 11 febbraio ricorre
il 5° anniversario
della dipartita terrena di
GIOVANNI PAURI
Nella S.Messa celebrata nella chiesa di Santa Maria Maddalena alle
ore 18.30, verrà ricordato, insieme
alla cognata IONE ZINI che lo ha
preceduto di pochi giorni. I familiari ringraziano chi si unirà alle loro
preghiere.
DANILO e GABRIELE
Le famiglie li ricordano con affetto. S.Messa giovedì 12 febbraio alle ore 18.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
NOVE MESI
LAURA MACCARI
CHIESA di SAN NICOLO'
Mercoledì 11 febbraio
ricorre il nono mese
della scomparsa dell'amato
ANNIVERSARIO
14° anniversario
della scomparsa dell'amato
GABRIO STROPPA
S.Messa sabato 14 febbraio ore 18
nella Cattedrale S.Venanzio.
"Ci sono cose che il tempo non
cambia; tu c'eri, ci sei e sempre ci
sarai!"
Con infinito amore, i tuoi cari
ANNUNCIO
Lunedì 2 febbraio, a 84 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
LUIGI SMARGIASSI
Lo comunicano il figlio Roberto, la
nuora Antonella, il nipote Alessio,
la cognata Esina, i nipoti, i parenti
tutti.
Marchigiano
Nell'anniversario del ritorno alla
casa del Padre dell'amatissima
LAURA ci ritroveremo a pregare
con lei mercoledì 11 febbraio alle
ore 18 nella chiesa della Sacra Famiglia.
ANNIVERSARIO
DIEGO BIGIARELLI
La mamma Emanuela e il fratello
Andrea lo ricordano con affetto.
S.Messa mercoledì 11 febbraio alle
ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
"Il giorno fu pieno di lampi; ma ora
verranno le stelle, le tacite stelle".
RINGRAZIAMENTO
Lo comunicano i figli Alfio e Loriana, la nuora Loredana, il genero
Guido, i nipoti Mirco con Lorenza e
Moira, la pronipote Nicole ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
Le famiglie BOTTACCHIARI e
MAURI ringraziano sentitamente
quanti in vari modi si sono uniti al
lutto per la scomparsa della cara
GELTRUDE
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Sabato 31 gennaio, a 58 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
Sabato 31 gennaio, a 91 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
PAOLO PICCIONI
GIAMBATTISTA PAGNANI
Lo comunicano la moglie Minerva Moretti, i figli Maria e Dante, il
genero Roberto e Marcella, i nipoti
Martina con Danilo, Fabio con Valentina, i cognati, la cognata, i parenti tutti.
Marchigiano
Lo comunicano la madre Maria, la
moglie Marina Ottavi, il figlio Jacopo, i fratelli Mauro e Giorgio, le
cognate Lucia Ottavi ed Ornella, i
nipoti ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
CHIESA di CERRETO - S.MARIA DELLA PORTA
Giovedì 12 febbraio
ricorre il 7° anniversario
della scomparsa degli amati
CHIESA di SAN SEBASTIANO
MARISCHIO
Giovedì 5 febbraio
ricorre il 7° anniversario
della scomparsa dell'amata
NATALINA BIANCINI
in STAZI
Il marito, il figlio, la nuora, i nipoti e i parenti tutti la ricordano con
grande affetto. S.Messa sabato 7
febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
04/02/15 10.20
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L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Il Papa annuncia la visita
nella Gerusalemme europea
il 6 giugno prossimo
>CHIESA
Dire pace a Sarajevo
C
di FABIO ZAVATTARO
he c’entri con noi Gesù Nazareno? Sei venuto a
rovinarci? Non era l’uomo a parlare così nella Sinagoga di Cafarnao, ma il maligno che aveva preso
il suo corpo. Il Vangelo di questa domenica ci fa
incontrare Gesù mentre insegna, nel giorno di sabato, e viene
apostrofato in questo modo. Insegnava, scrive l’evangelista
Marco, “come uno che ha autorità”; e con la stessa autorità
libera l’uomo posseduto dal demonio. È interessante notare
che arrivato di sabato nella città di Cafarnao, il più grande
insediamento della Galilea, là dove viveva Pietro, Gesù non
si preoccupa di trovare una sistemazione per lui e per quanti
lo seguivano, ma va subito a lodare il Signore nella Sinagoga.
La sua voce porta la parola di Dio; la sua voce, la sua autorità
divina cacciano il maligno.
“Il Vangelo - commenta Papa Francesco all’Angelus - è parola
di vita; non opprime le persone, al contrario libera quanti sono
schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: la vanità,
l’attaccamento al denaro, l’orgoglio, la sensualità. Il Vangelo
cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni del
male in propositi di bene”.
Lasciatemi pensare che Papa Francesco abbia voluto scegliere
proprio questo passo del Vangelo - nella domenica in cui la
Chiesa italiana invita a difendere la vita dal concepimento fino
al suo termine naturale - per annunciare la sua intenzione di
recarsi, sulle orme di san Giovanni Paolo II, a Sarajevo, la città
martire della Bosnia Erzegovina, per portare il messaggio di
riconciliazione e di pace che viene dalle pagine del Vangelo.
Sarajevo, la Gerusalemme europea la chiamerà Papa Wojtyla
con una suggestiva espressione, città “crocevia di tensioni, di
culture, di religioni e popoli riversi”. Il 6 giugno Papa Francesco sarà, dunque, a Sarajevo anzitutto per incoraggiare i fedeli
cattolici, affinché “susciti fermenti di bene e contribuisca al
consolidamento della fraternità, della pace, del dialogo interreligioso e dell’amicizia”. Ecco spiegato il motivo di questo
viaggio del Papa in una nazione periferia, si potrebbe dire,
Paese in cui i cattolici sono minoranza. Ma è proprio la forza,
la parola del Vangelo a dare loro la capacità di essere fermento
in una realtà in cui, nei tre anni di guerra, si sono combattuti
serbi, croati e bosniaci; ortodossi, cattolici e musulmani.
La città, disse Papa Wojtyla il 12 aprile 1997, era segnata
“dall’accanimento di una folle logica di morte, di divisione
e di annientamento”. Lo farà celebrando Messa sotto la neve
nello stadio della città; intorno, prati e colline trasformati in
cimiteri, un conflitto costato la vita a 12mila persone, 50mila
i feriti, l’85% dei quali civili. Un conflitto atroce, fratricida,
con l’obiettivo di cancellare la Bosnia multietnica e multi-
ADORAZIONE EUCARISTICA
A Fabriano, nella chiesa di San Filippo, il primo sabato del mese, 7 febbraio, dalla ore 21
alle ore 6 della domenica.
A Matelica, nella chiesa della Beata Mattia, il primo sabato del mese, 7 febbraio, dalle ore
21 alle ore 24.
Nel Santuario della Madonna del Buon Gesù a Fabriano: c’è l’Adorazione Eucaristica
tutto il giorno (dalla mattina alla sera), nei giorni feriali, con la possibilità delle confessioni.
La giornata del malato in Diocesi
Numerosi gli appuntamenti che, in occasione della “Giornata del Malato”, si
svolgeranno nella nostra Diocesi.
L’Ufficio Diocesano per la Pastorale della
Salute ha fatto suo il tema che la Cei ha
indicato per questo appuntamento annuale
“Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi
per lo zoppo ” (Gb29,15) organizzando per
domenica 8 febbraio alle ore 15.30 presso
la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, una concelebrazione eucaristica con
l’imposizione dell’Unzione degli infermi,
presieduta da Mons. Giancarlo Vecerrica.
Seguirà un momento di convivialità nel
teatrino della parrocchia offerto dai parrocchiani e da tutte le realtà della Diocesi che
si occupano di anziani e di malati.
Il Vescovo sarà presente anche lunedì 9
25 chiesa.indd 2
febbraio dalle ore 14.30 all’interno dei
reparti di degenza dell’Ospedale “Profili”
per l’annuale visita pastorale che si concluderà con la celebrazione della Santa Messa
presso la Cappella ospedaliera.
Anche a Matelica e Sassoferrato è molto
sentita la Giornata del Malato: quest’anno
l’Unitalsi con tutte le altre Associazioni di
volontariato impegnate nell’assistenza di
anziani e malati, coordinata dall’Ufficio
per la Pastorale della Salute, ha invitato il
Vescovo a celebrare la Santa Messa nella
struttura ospedaliera di Matelica mercoledì 11 febbraio alle ore 15.30 e lo stesso
giorno, a Sassoferrato presso la parrocchia
di San Facondino alle ore 18 cui seguirà
la processione per ricordare la festa della
B.M.V. di Lourdes.
Vaticano,
1° febbraio: Angelus
in piazza San Pietro
in occasione della
Giornata per la vita
religiosa; qui hanno vissuto assieme per centinaia di anni le
grandi religioni del mondo: cattolici, ortodossi, musulmani,
ebrei, gli uni accanto agli altri.
In questa Sarajevo, che Papa Francesco visiterà portando
la parola di Dio e il messaggio di dialogo e di perdono, c’è
un’immagine simbolo che vorrei ricordare: il ponte di Vrbania,
sul fiume Miljacka. Oggi si chiama Diliberovic - Sucic dai
nomi di una studentesca bosniaca e una pacifista croata uccise
su quel ponte. Come Gabriele Moreno, e tanti altri. Come
Amira Ismic e Rosko Brckic, che sono stati anche chiamati
Romeo e Giulietta di Sarajevo. Lei bosniaca musulmana, lui
serbo ortodosso. Un cecchino ha fermato la loro vita su quel
ponte mentre si preparavano a lasciare la città per costruire
assieme una vita senza odio e violenza. La differenza di etnie
e di fede non è stata per loro un ostacolo. La parola di Dio, la
loro guida in quei giorni in cui sembrava che non ci fosse altro
spazio se non per parole di morte. I loro corpi, abbracciati,
sono rimasti insepolti per una settimana. Lui è stato il primo a
cadere colpito dal cecchino. Amira non ha continuato la corsa,
ma è tornata dal suo Rosko, per aiutarlo, per stargli accanto.
La forza dell’amore che supera le divisioni, che sa guardare
all’altro prima ancora che a se stessi. Nel suo viaggio a Sarajevo Francesco porterà il Vangelo, parola di vita, di salvezza,
di amore. Per dire pace, dialogo, amicizia.
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 8 febbraio
dal Vangelo
secondo Marco
(Mc 1,29-39)
Una parola per tutti
L’evangelista racconta la prima guarigione operata da
Gesù all’inizio del suo ministero. Sia nella sinagoga
che nella casa di Simone, il Salvatore si trova ad
affrontare il male sotto due diversi aspetti, spirituale
e fisico. Nel primo caso esorcizza lo spirito immondo,
nel secondo cura una donna malata. Il Messia è
quindi “dottore” tanto dell’anima quanto del corpo.
Il verbo utilizzato per descrivere la sua azione nei
confronti della suocera di Pietro è “sollevare”, in
greco eghéiro, che tradotto significa anche “risorgere”. Questo miracolo, come ogni altro compiuto
dal Signore, è simbolo e preludio della sua resurrezione. La donna, appena guarita, si mette a servire,
incarnando così l’insegnamento del Messia: seguire
il Padre aiutando i fratelli e non restando imprigionati
nel proprio egoismo. Il Vangelo di Marco ci mostra
uno spaccato della quotidianità del Nazareno mentre
viveva tra i poveri e i bisognosi: annunciava il Regno
di Dio, compiva miracoli, predicava e pregava.
L’Agnello, che toglie i peccati del mondo, entra nei
cuori degli uomini con docilità e solo in coloro che
lo desiderano. A quanti lo accolgono, dà il potere di
diventare figli di Dio.
Come la possiamo
vivere
- Non è possibile dissociare le opere di carità dal
rapporto personale col Signore. Chi prega non può
tralasciare il comandamento di amare il prossimo e
chi opera nella carità non è dispensato dalla preghiera.
Bisognerebbe leggere, come esempio, le storie dei
santi per imparare questa unità inscindibile.
- Chi non prega rimane nel proprio io e invece di
essere guidato dai pensieri divini è ispirato dai propri:
rimane incapsulato in se stesso e gli altri facilmente
si allontanano da lui.
- Gesù accoglieva con benevolenza tutti i malati; il
cristiano fa il miracolo più grande di stare con gli
infermi, i disabili, gli orfani… mettendo la propria
esistenza con la loro perché ha gli stessi sentimenti
del Maestro e capisce che, soprattutto i più poveri,
sono suoi fratelli.
- Condividere vuol dire fare entrare l’altro, che è
rifiutato da tutti, nel nostro cuore. Solo così è possibile sentire sulla pelle la solitudine di chi è solo,
il giogo di chi è schiavizzato, la disperazione di chi
viene abbandonato.
- Cristo ha voluto rimanere con noi fisicamente
presente attraverso l’Eucaristia comunicandoci,
attraverso se stesso, cosa significhi amare e sacrificarsi per gli altri.
04/02/15 11.39
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>CHIESA<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Madonna di Lourdes, è festa!
Ottavario di preparazione a S.Caterina, con processione finale
C’
è a Roma una via
dedicata a S. Maria
Mediatrice di tutte
le grazie. E lungo
quella via c’è una chiesa sempre
dedicata alla Madonna sotto questo
titolo. E’ una costruzione moderna
bella. Molto bella.
Mentre ammiravamo quella interessante costruzione, un amico mi
chiese: “Allora non è più vero che
unico mediatore fra Dio e l’uomo
è Cristo Signore?”.
Risposi che, per la nostra fede,
Cristo è mediatore unico fra Dio e
l’uomo; infatti “Nessuna creatura
può mai essere paragonata col
Verbo incarnato e Redentore” (L.
G. n. 62).
Ma la Madonna “Col concepire Cristo, generarlo, nutrirlo, presentarlo
al Padre nel tempio, soffrire col
Figlio morente sulla croce, cooperò
in modo tutto speciale all’opera del
Salvatore. (...) Per questo fu per noi
madre nell’ordine della grazia” (L.
G. n. 61).
“E questa maternità di Maria nella
economia della grazia perdura senza soste dal momento del consenso
fedelmente prestato nell’Annunciazione, e mantenuto senza esitazioni
sotto la croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti,
assunta in cielo non ha deposto
questa funzione di salvezza, ma
con la sua molteplice intercessione
continua a ottenerci le grazie della
salute eterna. Con la sua materna
carità si prende cura dei fratelli del
Figlio suo ancora peregrinanti e
posti in mezzo ai pericoli e affanni,
fino a che non sono condotti nella
patria beata. Per questo la Beata Vergine è
invocata nella Chiesa
con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice”
(L. G. n. 62).
Non succede così in
tutte le famiglie, quando il babbo vorrebbe
punire esemplarmente
una mancanza e la
mamma interviene
a favore del figlio?
Non è allora che la
Mamma diventa il
capo-famiglia, ma fa
la parte della mamma,
della comprensione,
della tenerezza.
Lei è mediatrice presso Gesù, suo Figlio,
come ha fatto a Cana
di Galilea nel famoso
matrimonio.
E buon per noi che
Dio abbia deciso così.
Abbiamo un rifugio
sicuro in cui si può
confidare non invano.
Quante volte tutti lo
abbiamo sperimentato!.
A Fabriano, nel 1919, la mediazione della Madonna è stato palese
quando intervenne a vantaggio
di Verbena Cipriani. I genitori,
distrutti per un verdetto che non
lasciava spazi a illusioni, si rivolsero alla Madonna di Lourdes. Se
la Madonna fosse intervenuta a loro
vantaggio si sarebbero astenuti per
tutta la vita dalle carni, e avrebbero
zelato la costruzione di una cappella
in onore della Madonna di Lourdes.
E’ la seconda cappella a destra di
chi entra nella chiesa di S. Caterina.
Quello che la scienza e gli uomini
non sapevano immaginarlo, la Madonna lo realizzò: Lei, la Mediatrice
di ogni grazia. A suo Figlio non
aveva mai negato nulla nella vita,
era giusto che a Lei il Figlio non
negasse nulla.
E Verbena Cipriani guarì e
fu sposa e madre felice. Vivrà a Milano fino al 1993.
La Madonna – dice la
Lumen Gentium – si preoccupa soprattutto di “Procurarci la vita eterna”, ma si
preoccupa anche in quelle
cose temporali che solo Lei
può garantire.
Ricordare queste cose,
storia della nostra città,
fa bene.
Dona una boccata di fiducia in Colei che, avendo
cooperato all’opera della
redenzione, rimane sempre l’ultima sponda in cui
sperare nei momenti di
tristezza.
A queste cose rifletteremo,
nelle Sante Messe dell’Ottavario, a partire da martedì
3 febbraio.
Mercoledì 11 febbraio le
Ss. Messe saranno alle 7,
8, 9, 10, 11, 12 e alle 18.
Concluderà la giornata,
dopo l’ultima Messa, la
simpatica processione con
i flambeaux, come consuetudine.
Le Ss. Messe saranno celebrate
nell’atrio, ma nella chiesa grande si
potrà accedere passando dall’atrio.
Per tutto il giorno la cappella
della Madonna di Lourdes resterà
illuminata.
Ci saranno confessori disponibili
per tutta la mattinata.
Vi aspettiamo tutti.
TEENS IN MASK 2.0! Te Deum
Sabato 14 febbraio, voi ragazzi, che avete tra gli 11 e i 14 anni, siete
invitati alla festa di Carnevale organizzata dall’Azione cattolica dei ragazzi.
L’evento si svolgerà presso il circolo Fenalc di Santa Maria, avrà inizio a
partire dalle ore 21 e terminerà all’incirca a mezzanotte. I biglietti d’ingresso sono venduti dai nostri ragazzi che li distribuiscono in ogni scuola
media, saranno loro
a fornirvi ogni informazione necessaria.
La festa sarà ricca di
divertimento in quanto
ci sarà un’animazione travolgente, un bar
targato Acr in cui vengono serviti solo drink
analcolici e tanti giochi
per passare un San Valentino alternativo. La
festa è in maschera,
quindi se volete vincere
il premio per il miglior
travestimento, iniziate
a prepararvi! Noi educatori vi aspettiamo
numerosi per passare
una serata all’insegna
del divertimento con
bella musica, drink,
maschere e amici. Non
potete mancare!
Chiara Caselli,
Sara Tognoloni
La parrocchia
di Melano
a Torino ed Asti
26 chiesa.indd 2
La parrocchia di Melano organizza
un pellegrinaggio il 2 e 3 maggio alla
Sindone di Torino e alla città di Asti.
Per informazioni: don Andrea
Simone 338/3027782; [email protected]; guida tecnica
Agenzia L'Alternativa.
e S.Messa
I Francescani di Fabriano
La memoria della traslazione
del corpo di San Romualdo,
il 7 febbraio, sarà celebrata
con questi appuntamenti: in
cripta, Messa alle ore 8.30,
in chiesa alle 10.30; seguiranno alle 17 i Vespri solenni
con i monaci camaldolesi di
Fabriano e di Fonte
Avellana; alle 18 in
cripta sarà prelevato
il busto del santo e in
processione si arriverà in chiesa; dopo il
canto del "Te Deum"
alle 18.15 inizierà la
Messa con il Vescovo. Al termine sarà
proiettato un cd sulla
storia e l'arte della
chiesa di san Biagio.
La chiesa
dei Santi Biagio
e Romualdo
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ IL VESCOVO CELEBRA PER IL CSO: sabato 7 febbraio alle ore 8 nella chiesa di
San Luca.
~ FESTA DELLA TRASLAZIONE DI SAN ROMUALDO: sabato 7 febbraio alle ore 18.15
nella chiesa di San Biagio.
~ MESSA DEL MALATO A S. GIUSEPPE LAVORATORE: domenica 8 febbraio alle ore
15.30, presiede Mons. Vecerrica.
~ MESSA DEL MALATO NELL’OSPEDALE DI FABRIANO: lunedì 9 febbraio alle ore
16, presiede mons. Vecerrica.
~ ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON GIUSSANI: lunedì 9 febbraio alle ore 21
nella chiesa di S. Filippo, presiede mons. Vecerrica.
~ MESSA DEL MALATO NELL’OSPEDALE DI MATELICA: mercoledì 11 febbraio alle
ore 15.30, presiede mons. Vecerrica.
~ GIORNATA DEL MALATO A SASSOFERRATO: mercoledì 11 febbraio alle ore 18,
fiaccolata per le vie del paese.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com.
- Collegiglioni
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 8.00: - M. della Misericordia
- Casa di Riposo
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
ore 8.45: - S. Luca
- Cappella dell’ospedale
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
ore 10.00: - M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
ore 10.15: - Attiggio
- Moscano
ore 10.30: - S. Silvestro
ore 11.00: - S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
ore 11.30: - M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
ore 11.45: - Argignano
ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio
ore 17.00: - S. Maria in Campo
ore 18.00: - M.della Misericordia
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
19.00:- Regina Pacis
04/02/15 11.40
27
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Volley femminile serie D:
Fabriano cerca la salvezza
>SPORT
Le ginnaste
Azzurra Ottaviani,
Camilla Zuccaro
e Valeria Carnali
In una partita che non conta nulla ai fini
della classifica di serie D, visto che pur
vincendo le fabrianesi non avrebbero poturo
mutare la penultima posizione, la Pallavolo
Fabriano di Rossini offre una prestazione
alterna e perde a Filottrano 3-2 (25-16;
11-25; 15-25; 25-19; 15-12).
Il primo parziale vede il Filottrano approfittare dell'approccio
passivo delle fabrianesi, che
subiscono la battuta e il gioco
avversario, ma la pronta risposta del secondo parziale mette
subito in chiaro che le fabrianesi
non sono andate in vacanza.
Nella terza frazione di gioco, con
Fabriano già in vantaggio (5-9),
un black-out temporaneo dell'illuminazione
preoccupa per la ripresa dell'incontro, ma
Fattorini & C. riprendono da dove avevano
lasciato. Nel quarto set, dopo un primo
allungo delle fabrianesi, le giovani ragazze
di Filottrano vogliono chiudere in bellezza
la prima parte del proprio campionato tra
le mura domestiche e le fabrianesi glielo
permettono. Adesso si aspetta il nuovo
girone in cui si lotterà per la permanenza
in questo campionato. La formazione:
Angeletti, Angione, Balducci, Camertoni,
Carnevali, Fattorini, Malefora, Mollari,
Ragni, Sonaglia, Pallotta (L); all. Rossini e
Moretti (foto). Sconfitta di misura anche per
GINNASTICA
le ragazze di Prima Divisione Baldoni che,
largamente rimaneggiate, hanno venduto
cara la pelle in casa della Sacrata Civitanova,
uscendo però sconfitte per 3-2 (25-18;
20-25; 20-25; 25-18; 15-10). Sabato 7
febbraio alle ore 16,30 presso la palestra
Itas "Vivarelli", ultimo turno della
prima fase con le fabrianesi
oramai matematicamente nei
play out. La formazione: Baldoni,
Brenciani, Casadio Tarabusi,
Cattarulla, Fattorini, Malzew,
Minelli, Paoloni, Paolucci, Busini
(L1), Ruggeri (L2); all. Baldoni.
Infine, si è conclusa la seconda
fase del Campionato Provinciale
Under 16 con la terza vittoria
consecutiva per 3-0 delle fabrianesi contro
la Libertas Jesi. Prossimo appuntamento
ai quarti di finale il 18 febbraio contro il
Collemarino, già battuto nella fase eliminatoria. A questo punto l’obiettivo minimo è la
qualificazione alla fase regionale. Le prime
tre classificate di ogni provincia, infatti, si
contenderanno - divise in quattro gironi da
tre squadre ciascuna - il titolo regionale con
la solita formula delle partite incrociate tra
le prime e le seconde di ogni girone. La
formazione: Baldoni Michela, Baldoni Sara,
Brenciani, Cattarulla, Fattorini, Malzew,
Malefora, Paoloni, Paolucci, Ruggeri (L);
all.Baldoni e Moretti.
Ritmica
Un monopolio fabrianese...
Bei risultati a Montemarciano e Pesaro; Meriggiola in Nazionale
P
Pianeta calcio a 5: i risultati
rime prove regionali per la Fondazione Carifac
Ginnnastica Fabriano nei Campionati di Categoria
e Specialità che porteranno, dopo le prove regionali
ed interregionali, alle finali nazionali.
Nelle Marche, esordio a Montemarciano per la Specialità con
la prima delle due prove; in pedana tutte le ginnaste Senior
schierate sul podio, da Valeria Carnali, prima alla Palla e
seconda alla Fune, a Camilla Zuccaro, prima al Cerchio e
seconda alle Clavette, per concludere Azzurra Ottaviani,
terza alla Palla. Pesaro ha invece ospitato il campionato di
Categoria ed anche in questo caso le fabrianesi hanno lasciato
poco spazio alle avversarie. Primo posto per Serena Ottaviani
nella Allieve di Prima Fascia, mentre per le Allieve di Seconda Fascia addirittura podio interamente della Ginnastica
Fabriano con Talisa Torretti prima, Sofia Raffaeli seconda e
Giulia Fattorini terza. A completamento della ottima prova
troviamo anche la nuova ginnasta siciliana Fabiana Pappalardo, da poco approdata a Fabriano. Nelle senior primo posto
per Cecilia Meriggiola, ma per lei la notizia buona è un’altra:
la convocazione nella Nazionale Italiana per dieci giorni
a Desio, per un test utile per una eventuale convocazione
definitiva… forza Cecilia in bocca al lupo! Desio, centro
federale della ginnastica ritmica, ha anche organizzato un
allenamento a porte aperte, dove sono state invitate le nostre
ginnaste di squadra, attualmente componenti la nazionale
Junior, Daniela Mogurean, Agnese Duranti, Anna Bajraktari,
Lavinia Muccini, Milena Baldassarri e l'individualista Senior
BREVI SPORT
PODISMO: AVIS PRESENTE
ANCHE A PONTE SAN GIOVANNI
Il maltempo di domenica 1 febbraio non
ha fermato i “runners” della Podistica
Avis Fabriano, che hanno partecipato
con entusiasmo alla mezza maratona
del “Campanile” a Ponte San Giovanni di
Perugia (classica distanza di 21 chilometri
e 97 metri).
La gara, monopolizzata dai keniani (vittoria
in volata di Bernard Kipsang Chumba con 1
ora 6 minuti e 32 secondi sul connazionale
Joash Kipruto Koech appena un secondo
dietro), ha visto la partecipazione di 408
atleti e Claudio Berettoni è stato il migliore
tra i fabrianesi con il tempo di 1 ora 28
minuti e 10 secondi. Con 1h 33’ 48” è
giunto Gabriele Salvatori. A seguire, in
fila indiana, Mauro Moschini (1h 34’ 56”),
Stefano Baioni (1h 34’ 58”) e Ferruccio
Cocco (1h 34’ 59”). Vincenzo Petrucci ha
impiegato 1h 39’ 33”, Gabriele Fiorani 1h
42’ 27”, Leonardo Sonaglia 1h 51’ 16”
(con un problema al polpaccio che l’ha
condizionato negli ultimi chilometri) e
Mario Gubbiotti 1h 53’ 31”. Il top-runner
27 sport.indd 2
Letizia Cicconcelli. Davanti ad un appassionato pubblico ed
alle massime autorità tecniche della Federazione Ginnastica,
hanno raccolto calorosi applausi. Aggiungiamo che con la
squadra Nazionale Senior era presente Martina Centofanti,
oramai stabile a Desio, ma nostra tesserata. Fabriano era di
gran lunga la società che aveva più ginnaste presenti in questo
evento a carattere nazionale.
Podio tutto fabrianese per le Allieve a Pesaro
Giorgio Tiberi stavolta non ha preso parte alla
gara agonistica, ma era comunque presente
e ne ha approfittato per un allenamento non
competitivo.
Inoltre, vanno menzionate due donne alla loro
prima uscita con il gruppo Avis Fabriano:
Anna Rita Zoppi si è cimentata nella mezza
maratona con il tempo di 1h 52’, Patrizia
Cristallini ha optato per il percorso di 6
chilometri impiegando 29 minuti.
RUGBY: FABRIANO REGGE UN TEMPO
POI VIENE TRAVOLTO A FERMO
Il Fabriano Rugby sbanda in trasferta contro
l’Amatori Fermo, dopo un primo tempo
positivo che ha visto il "quindici" fabrianese
lottare alla pari con i padroni di casa. Dopo
aver bloccato l’Amatori con una difesa attenta
e determinata, i ragazzi di Mister Lombardi
non sono riusciti a dare perso alle occasioni
costruite nell’arco del primo tempo che si è
concluso sullo 0-0.
Molto diversi i secondi quaranta minuti di
gioco con i fabrianesi imprecisi in difesa ed
i padroni di casa concreti nello sfruttare le
imperfezioni ospiti. Una partita dai due volti
quindi, con l’Amatori Fermo che ha battuto
il Fabriano Rugby per 22-0. Prosegue
quindi il mal di trasferta del Fabriano
Rugby, che dovrà reagire il prossimo
22 febbraio sul campo del San Lorenzo
Rugby. Tre settimane circa per recuperare
forza e convinzione in vista di una sfida
sicuramente impegnativa.
Saverio Spadavecchia
PATTINAGGIO: SI RICOMINCIA
DAL TROFEO DI NORCIA
La Fortitudo Fabriano Pattinaggio ha
partecipato all'appuntamento indoor di
Norcia con discreti risultati.
In evidenza i giovani Cristian Scassellati
ed Alessandro Eleuteri (categoria Giovanissimi Primo Anno) che al primo impatto
con l'agonismo si sono ben comportati.
Scassellati ha ottenuto anche un primo
posto nei 600 in linea.
Hanno preso parte alle gare - nelle altre
categorie - anche Emma Ninno, Elisa
Scassellati, Maria Ninno, Alessandro Hutici, Nicolò Delpriori, Camilla Fattori ed
Erica Greci. Grazie ai loro piazzamenti,
la Fortitudo si è classificata al 6° posto
generale tra le diciotto società presenti.
SERIE C1: IL REAL FABRIANO
NON DEMERITA, MA PERDE
Nella diciannovesima giornata il Real
Fabriano cede in trasferta contro il Cus
Macerata per 6-2. Per i blaugrana però
ancora note positive per quanto riguarda
la voglia di lottare fino alla fine, il ritorno
con gol del capitano Angeloni (di Angelelli
l'altra segnatura) e i tre tiri liberi parati da
Cesaroni. I maceratesi invece con questi
tre punti salgono al secondo posto ad
una distanza però abissale dalla capolista
Corinaldo. Prossimo impegno venerdì 6
febbraio alle ore 21 in casa contro Falconara. Classifica dopo 19 giornate: Corinaldo
52; Cus Macerata 39; Montecchio 35;
Bocastrum United ed Etabeta 34; Ascoli e
Nuova Ottrano 30; Torrese e Falconara 29;
Pagliare 27; S. Angelo 26; Grottaccia 22;
Castelbellino 18; Urbino 14; Real Fabriano
13; Campiglione 7.
Lorenzo Alunni
JUNIORES:
LA DURA LEGGE DEL GOL
Nella ventunesima giornata la juniores del
Real Fabriano torna a casa con l'intero
bottino annientando il malcapitato Cerreto
d'Esi per 1-7. I padroni di casa nei primi
minuti sono pericolosi con dei tiri dalla
distanza ma alla lunga prevale la qualità
dei fabrianesi che salgono in cattedra e lì
restano fino al fischio finale. Marcatori:
Passeri (2), Burini (2), Pastuglia (2), Bello
Burzo. La classifica dopo 21 giornate: Cus
Ancona 52; Pietralacroce 51; PesaroFano
45; Real Fabriano 44; Osimo 41; Alma
Juventus Fano 37; S. Angelo 34; Fano
24; Castelbellino 23; Villa Musone 22;
Ostrense 20; Lucrezia 16; Campocavallo
8; Cerreto d'Esi 6; Brecce Bianche 4.
l.a.
SERIE C2, GIRONE A:
VIRTUS FABRIANO SENZA SCAMPO
Il Pianaccio passa al PalaGuerrieri battendo la Virtus Fabriano per 1-3. Di Francesco Spilli il gol della bandiera fabrianese.
Sabato 7 febbraio la squadra di mister
Gianmarco Latini andrà in trasferta a
Numana. La classifica dopo 19 giornate:
Falconara 50; Pieve d’Ico 40; Cagli 37;
Ankon 36; Jesi 33; Casine 32; Futsal Ancona 31; Pianaccio 28; Chiaravalle e San
Costanzo 27; Numana 24; Pietralacroce e
Tre Colli Pinocchio 19; Brecce Bianche 13;
Virtus Fabriano 7; Mantovani 4.
f.c.
SERIE C2, GIRONE B:
CERRETO SEMPRE SECONDO
Riprende a far punti il Cerreto di mister
Kristian Giordani, che si mantiene al
secondo posto dopo aver battuto per
5-4 il Santa Maria Nuova con le reti di
Ajdari (3), Trottini e Gubinelli. Venerdì 6
febbraio, insidiosa trasferta a Macerata
contro la Futsal. Ha segnato il passo,
invece, la formazione del Cerreto d’Esi
di mister Maurizio Buratti, sconfitta 6-4 a
Recanati (doppiette cerretesi di Baldoni e
Bruzzichessi). Sabato 7 febbraio appuntamento casalingo contro le Cantine Riunite.
Disco rosso anche per la Junior Matelica
di mister Antonio Colluto, travolta 5-0 a
Tolentino proprio dalle Cantine Riunite (ore
15). Nel prossimo turno, venerdì 6 febbraio, la Junior affronterà tra le mura amiche
della palestra Mancinelli la capolista
Sambucheto (ore 21). La classifica dopo
19 giornate: Sambucheto 48; Cerreto e
San Severino 36; Monelupone 32; Cerreto
d’Esi e Campocavallo 31; Cantine Riunite
Tolentino e Futsal Macerata 28; Osimo 25;
Castrum Lauri e Gagliole 24; Santa Maria
Nuova 23; Junior Matelica 22; Fontespina
21; Recanati 18; Real Trading 0.
f.c.
SERIE D: GENGA PUO' ESULTARE
Pronto riscatto dell’Avis Genga, che
ha battuto 4-3 l’Aspio. Stop interno
per il Nebbiano, sconfitto a sorpresa
3-8 dal Monserra. Un buon punto per il
Campodonico, che ha fermato sul 4-4 il
Casenuove grazie alle reti di Lezzerini (2),
Mannelli e Biocco. La classifica dopo 15
giornate: Imbrecciata 38; Cupramontana
33; Giovane Aurora 29; Casenuove 27;
Villa Musone 26; Aspio 24; Anconitana 21;
Nebbiano 19; Dorica 18; Virtus Moie 16;
Avis Genga 15; Candia Baraccola Aspio
13; Moserra 10; Campodonico 9.
f.c.
04/02/15 09.56
28
>SPORT<
CALCIO
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
L'evento
Il Milan sposa la Fortitudo
e arriva Franco Baresi
di ANTONELLO BARONI
L
a volontà di unire le forze e
costruire una grande Scuola
Calcio nella nostra cittadina sta
portando i primi interessanti risultati.
Il 5 febbraio la Fortitudo Fabriano
annuncerà, in un evento pubblico, l’inizio di un'importante collaborazione,
avviata di recente, grazie al determinante supporto di Indesit Company,
con il settore giovanile del Milan. La
Scuola Calcio della società fabrianese,
intitolata alla Città di Fabriano, è così
Serie D: Matelica
ingaggia Moras
Nel fine settimana scorso il campionato ha
osservato un turno di riposo. Il Matelica
tornerà in campo domenica 8 febbraio
sul campo dell'Amiternina. Nel frattempo la società si è mossa sul mercato
ingaggiando dall'Udinese l’attaccante
Marco Moras, classe 1995. Giovane
esterno offensivo, dopo aver disputato
lo scorso campionato con la compagine
bianconera, in questa stagione ha iniziato
il campionato di Lega Pro (girone C) con
la Lupa Roma collezionando 10 presenze
nel girone d’andata.
entrata nel circuito delle Scuole Calcio
Milan (unica nella ragione Marche) e
potrà così dotarsi dei mezzi e delle conoscenze necessarie per offrire ai propri
atleti una migliore proposta formativa e
permettere loro un corretto avviamento
al gioco del calcio. Grazie al rapporto
di collaborazione stabilito, il Milan
metterà a disposizione dei tecnici una
serie di servizi di qualità tra cui corsi di
aggiornamento per allenatori, dirigenti,
portale gestionale dedicato a tutte le
attività dove gli allenatori delle società
affiliate avranno a disposizione un’area
dedicata che permetterà loro di accedere
ai corsi di formazione on line oltre che
a una grande library contenente i programmi tecnici e centinaia di esercizi
spiegati attraverso grafici e video. Il
progetto verrà illustrato alla stampa e
al pubblico giovedì 5 febbraio all'Oratorio della Carità di Fabriano, alle ore
17.15. Per sottolineare l'importanza del
progetto, il Milan ha deciso di inviare
uno dei suoi più illustri campioni del
passato, Franco Baresi, indimenticato
capitano del Milan e della Nazionale (81 presenze in maglia azzurra e
soprattutto 20 stagioni da rossonero
dal ’77 al ’97 con 6 scudetti, 3 Coppe
Campioni, 2 Coppe Intercontinentali,
3 Supercoppe Europee, 4 Supercoppe
Italiane), oggi dirigente area marketing
del club. I ragazzi del settore giovanile
avranno l’opportunità di giocare con
CALCIO
Promozione
le maglie ufficiali rossonere di Scuola
Calcio Milan "loggate" con il simbolo
Fortitudo Fabriano per non perdere la
propria identità societaria. "Un progetto
– sottolinea il presidente della Fortitudo, Bruno Zamparini – che fa vivere
ai bambini lo sport come momento di
divertimento e apprendimento di valori
indispensabili per la propria formazione
sia sportiva che educativa, dove lo sport
non si basa sull'idea di successo, ma
bensì su quella di dare il meglio di sé".
I giovani calciatori, i loro genitori e in
generale tutti gli amanti dello sport e
del calcio in particolare son invitati a
partecipare a questa grande festa. Per
chi vuole ci sarà la possibilità di salutare
capitan Baresi anche nel primo pomeriggio alle ore 15.30 circa presso lo
stadio comunale, dove lo accoglieranno
i ragazzi della Scuola Calcio.
Baresi quando giocava nel Milan
I giovani locali sempre protagonisti
Panoramica sull'attività giovanile della Fortitudo Fabriano. La juniores torna alla vittoria
contro il Corridonia, 3-1, in gol Gambini, Bartoccetti e Porcarelli. I Giovanissimi di mister
Mariangeli imbrigliano la Giovane Ancona ma agli avversari bastano due calci di punizione
per prendere l’intera posta in palio. I Giovanissimi Cadetti di mister Salimbeni battono
prima il Marinamonte con doppietta di Vagnarelli, poi vengono sconfitti dalla Junior Jesina.
Gli Esordienti 2003 di mister Impiglia e Mearelli sono stati impegnati domenica mattina in
un’amichevole disputata contro i coetanei del Palombina. Al termine della partita i ragazzi
sono stati coinvolti dall’insegnante Venturi, direttore della Scuola Calcio, in alcuni esercizi
di coordinazione e orientamento spazio-temporale.
CALCIO
Prima Categoria girone B
Fabriano Cerreto di rigore La vittoria dei rossoblù,
sbanca anche Marzocca la follia del Collemarino
Un grande Fabriano Cerreto conquista la quinta vittoria consecutiva e
continua a salire in classifica. Certo,
dopo aver visto il girone di ritorno
con tante anomalie, sembra un sogno
vedere questa formazione incamerare
vittorie a ripetizione conquistando ben
15 punti dall’inizio dell’anno. Infatti
nella quinta giornata contro il Marzocca
il Fabriano Cerreto ha disputato una
partita super e alla fine ha conquistato
tre ottimi punti. E’ vero che le due reti
sono state realizzate entrambe su rigore
da Marinelli e Piergallini, ma è anche
vero che la formazione allenata da Spuri
Forotti ha espresso un ottimo football
sul terreno di gioco e quindi la vittoria
è strameritata. Che il Fabriano Cerreto
all’inizio di stagione aveva allestito
una squadra per dire la sua in questo
campionato è cosa giusta, ma dopo gli
innesti del mercato di dicembre è ormai
una cosa appurata: la squadra è forte in
tutti reparti, insuperabile in difesa, bene
(non ancora ottima) a centrocampo e
micidiale in attacco dove Marinelli
spadroneggia, il nuovo arrivato Piergallini si sta dimostrando all’altezza della
situazione e Silvi quando è chiamato a
dire la sua lo fa in modo straordinario.
La squadra è pronta per affrontare qualsiasi situazione di pericolo, ha battuto
con grande autorità la capolista Pergola,
CALCIO
MARZOCCA
FABRIANO CERRETO
0
2
FORTITUDO FABRIANO
COLLEMARINO
1
0
MARZOCCA - Morresi, Canapini (14’
st Ruggeri), Spezie, Mariani Primiani
(18’ st Zingaretti), Montanari, Asoli,
Pandolfi, Cennerilli, Duranti, Morlacco
(1' st Satmari), Sabbatini. All. Mengucci
FORTITUDO FABRIANO - Tamburini,
Ruggeri, Gobbi, Guidarelli, Clementi,
Ippolito, Carmenati (17’ st Moretti M.),
Biocco, Mamudi, Porcarelli, Piccolini.
All. Ruggeri
FABRIANO CERRETO - Latini, Boria,
Berrettoni, La Mantia (18’ st Zuccaro),
Galuppa, Pierotti, Zaccagnini, Bartoli,
Marinelli, Piergallini (34’ st Di Luca),
Martini (21’ st Martellucci). All. Spuri
Forotti
COLLEMARINO - Pasqualini, Stella,
Orciani M., Gherghi, Burattini, Cenci
M., Rahli (15’ st Saracini), Amadio,
Frezzotti, Bevilacqua, Carrassi. All.
Mazzieri
RETI - 15’ pt Marinelli (r), 14’ st
Piergallini (r)
La partita è stata sospesa, verrà
omologata con il 3-0 per la Fortitudo.
ha superato insidie a non finire e, in
questo momento straordinario, si gode
la serie positiva che, speriamo, continui
fino alla fine del campionato aspettando che la prima della classe riesca ad
inciampare in più di un’occasione. Un
vero peccato che i ragazzi di Spuri Forotti si siano svegliati un po’ ritardo, ma
vedendo la squadra all’opera che cresce
ogni partita, sembra proprio che sarà
una stagione davvero incandescente.
Prossimo impegno in casa contro la
Cagliese sempre più fanalino di coda.
a.c.
RETE - 16’ pt Mamudi (r)
Seconda vittoria consecutiva per la
Fortitudo Fabriano che sale a quota
31 punti in classifica a sette punti
dalla vice capolista Villa Musone e a
13 punti dalla prima della classe, quel
Castelfidardo che ormai sembra aver
spiccato il volo.
Inutile dire che nelle ultime tre gare
la Fortitudo è migliorata tantissimo e
ha incominciato a racimolare punti su
punti disputando anche delle bellissime
gare contro formazioni più blasonate
di lei. Nell’ultimo incontro contro il
Collemarino è successo un po’ di tutto.
Prima Categoria girone A
Il Sassoferrato Genga "stoppa" la capolista
Ottima partita disputata dal Sassoferrato Genga che ferma la capolista Villa San Martino sul risultato di 1-1. La squadra di
Mariani però parte con il freno a mano tirato lasciando, nelle prime fasi del match, il gioco in mano agli avversari. Gli ospiti
approfittano e al 17’ passano in vantaggio con Carbonari che sfrutta un lancio di Tanfani. Il gol subito sveglia il Sassoferrato Genga che nella ripresa mette alle corde il Villa San Martino costringendolo sulla difensiva. I padroni di casa creano
diverse occasioni e al 77’ arriva il meritato pareggio grazie a Piermattei che sigla il terzo centro stagionale. La formazione
del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini (84’ Mattioni), Presciutti (46’ Piermattei), Pizzi, Fioranelli, Zucca,
Arcangeli, Baldarelli, Monno, Hoxha; all Mariani. Prossimo turno: Montelabbate – Sassoferrato Genga (1-2).
l.a.s.
28 sport.indd 2
La Fortitudo ha iniziato alla grande sfoderando azioni molto brllanti e veloci e
su una di questa è scaturito il calcio di
rigore ai danni di Piccolini che è stato
atterrato in area da un difensore. Correva il 16’ del primo tempo e Mamudi
superava l’estremo Pasqualini. A quel
punto la squadra allenata da Ruggeri
ha controllato la gara e nella ripresa
ha sfiorato il gol sempre con Mamudi
che solo, davanti alla porta, sbagliava
clamorosamente la conclusione. A
questo punto il Collemarino ha tentato
il tutto per tutto, ma non è riuscito ad
essere incisivo e al 25’ ha dato il la ad
una brutta sceneggiata che gli costerà
senz’altro molto cara.
Infatti un giocatore falciava da dietro
Guidarelli e per doppia ammonizione
veniva espulso.
Fin qui sembrava tutto normale, ma
poi l’ira degli ospiti si è avventata sul
direttore di gara che dopo essere stato
spintonato, ha espulso quattro giocatori
e decretato il finale di una partita inziata
bene e finita in modo sconcertante e
indecoroso. Bene per la Fortitudo che
con questi tre punti si insedia al quarto
posto in piena zona play-off.
La squadra fabrianese è stata davvero
molto brava prima a segnare e poi a
controllare la partita.
Insomma stiamo viaggiando sulla buona strada, speriamo che questa ottima
vena degli atleti continui a lungo e si
riesca a fare un grande campionato dopo
un avvio molto incerto.
Prossimo appuntamento in trasferta
contro l’Avis Arcevia, formazione
che chiama 27 punti in classifica e in
trasferta contro il Real Cameranese ha
vinto per 0-1. Sicuramente un incontro
non facile da prendere con le molle
e, soprattutto, non sottovalutare mai
l’avversario.
Per adesso godiamoci i tre punti e
andiamo avanti senza paura.
Angelo Campioni
CALCIO Seconda Categoria
Argignano
sconfitta
alla fine
Nel girone D, partita rocambolesca tra
Argignano e Sampaolese terminata sul
risultato di 3-4. I primi 45 minuti di
gioco si sono chiusi sul 3-1 in favore
dei padroni di casa con le reti messe a
segno da Piaggesi al 6’ e Mahmouti in
gol al 7’ e al 16’. Di Mancini la rete
ospite arrivata al 28’. Nel secondo
tempo la partita cambia faccia con la
Sampaolese che riesce a ribaltare il
match e a centrare una sensazionale
vittoria. Consoli accorcia le distanze al
62’ e firma il pari al 74’. A regalare i tre
punti ai suoi è Sow autore del gol partita
al 93’. La formazione dell’Argignano:
Pecci, Cofani, Conti (56’ Zampetti),
Mecella (68’ Giannini), Galuppa, Peccarisi, Lucernoni, Mancini, Piermattei,
Mahmouti, Ragni (76’ Jonuzi); all. Sentinelli. Terza sconfitta consecutiva per il
Serradica che perde contro l’Offagna
2-1. Di Scaloni il gol del momentaneo
pareggio. La formazione del Serradica:
Baroni V., Lazzari, Monticelli, Onu,
Saloni, Pierotti Si., Birelli (67’ Zampetti), Scotini (59’ Bucchi), Archetti
(75’ Stridi), Vinciarelli, Baroni M.; all.
Colonnelli. Nel girone F, pesante sconfitta per la Fabiani Matelica che perde
in casa contro la capolista Valdichienti
per 1-4. Prossimo turno: BorghettoArgignano (all'andata 0-0), SerradicaOsimo Stazione (1-3), Sarnano-Fabiani
Matelica (1-0).
Luca Antonio Somma
classifiche
SERIE D girone F
Maceratese 46; Fano e
Sambenedettese 40; Civitanovese 38; Matelica
e Campobasso 37; Chieti
30; San Nicolò e Jesina 27; Recanatese
25; Giulianova e Fermana 23; Amiternina 22; Castelfidardo 18; Termoli 15;
Vis Pesaro 14; Agnonese 13; Celano
Marsica 11.
PROMOZIONE girone A
Pergolese 46; Fabriano Cerreto 40;
Piandimeleto 37; Marzocca 32; Real
Metauro 30; Marina 29; Marotta, Dorica
Torrette e Barbara 28; Belvederese e
Passatempese 26; Conero Dribbling
25; Camerano 22; Valfoglia 19; Vadese
12; Cagliese 11.
PRIMA CATEGORIA girone A
Villa San Martino 40; Laurentina 36; Fermignanese 34; Cantiano 33; Piobbico,
S. Orso e Montecalvo 32; Mercatellese
30; Gabicce Gradara 28; Montelabbate
26; Sassoferrato Genga 23; Peglio 20;
Urbino Pieve 19; Monfoldo 18; Usav
Pesaro 16; Della Rovere 11.
PRIMA CATEGORIA girone B
Vigor Castelfidardo 44; Villa Musone 38;
Filottranese 35; Fortitudo Fabriano 31;
Osimana e Miciulli Senigallia 30; Monsano e Arcevia 27; Colle 25; Le Torri e
Filottrano 24; Vallesina 23; Cameranese
22; Collemarino 20; Leonessa Montoro
14; Castelfrettese 12.
SECONDA CATEGORIA girone D
San Biagio 43; Borgo Minonna 40;
Osimo Stazione 39; Chiaravalle 37;
Cupramontana 34; Borghetto e Sampaolese 33; Labor 29; Staffolo 28; Osimo
23; Castelbellino 18; Argignano 17;
Victoria Strada e Offagna 16; Serradica
15; Spes Jesi 11.
SECONDA CATEGORIA girone F
Valdichienti 44; Pioraco 41; Rione Pace
40; Sarnano 35; Elfa Tolentino 34;
Trodica 31; San Ginesio 30; Fabiani
Matelica ed Esanatoglia 28; Caldarola
27; Sefrense 22; Robur 20; Corridonia
19; Montecassiano 15; Serralta 14;
Nova Camers 10.
04/02/15 09.59
BASKET
Serie C nazionale
L'Halley va a Campli
ma non ha scampo
di ANTONIO GENTILUCCI
L’
Halley Matelica vince con
Pescara di due punti e non è
soddisfatta. La settimana successiva perde con Campli di 21 punti
(95-74) e l’ambiente si tranquillizza.
Anche questo fa dello sport un universo
tutto particolare, e spesso, come in questo caso, difficile da spiegare. Dopo la
brutta sconfitta di Tolentino, la vittoria
con Pescara aveva lasciato più di una
scoria nella testa e nello spogliatoio
matelicese. Sabato coach Pecchia aveva
chiesto ai suoi giocatori una prova di
mentalità, una grande prova di squadra, nella fossa dei leoni di Campli,
terreno supercaldo dove nessuno rie-
Amoroso in azione
(foto di Martina Lippera)
CAMPLI
HALLEY MATELICA
95
74
CAMPLI - Montuori 23, Gaeta 5, Di
Giuliomaria 13, Bergamin 3, Petrucci
22, Rotundo 8, Duranti 13, D'Isidoro ne,
Ruggiero, De Sanctis ne, Alleva, Fattori
8. All. Millina
HALLEY MATELICA - Ferretti 5, Novatti
9, Nasini 17, Amoroso 18, Dolic 6,
Pecchia J., Riccioni ne, Servadio 8, Alex
ne, Usberti 11. All. Pecchia A.
sce ad uscire vincitore. L'Halley deve
peraltro vedersela con Di Giuliomaria
e soci senza capitan Sorci, bloccato a
casa da un’influenza che, in settimana,
ha più o meno colpito tutto il roster
biancorosso. Contro, c’è una delle
squadre lanciatissime del campionato,
dopo esserne stata per i primi mesi una
delle più grandi delusioni. Panchina
cambiata, qualche aggiustamento di
roster con l’arrivo (recente per la verità)
di Fattori, ed ecco che gli abruzzesi
diventano la macchina da vittorie che
erano stati costruiti per essere. Al termine della partita, un dirigente Halley
ferma il suo collega del Campli per
complimentarsi. E l’altro risponde:
“Guardate che anche voi avete giocato
una buonissima partita. Se poi andiamo
a guardare, il nostro budget è quasi il
doppio del vostro…”. Come a dire,
che questa volta David non è riuscito
ad avere la meglio su Golia. Campli
parte subito forte, con un parziale di
9-0 che potrebbe mettere ko gli ospiti.
L'Halley invece si aggrappa con le
unghie alla partita e prova, e riesce, a
rientrarvi. Alla fine del primo periodo,
il punteggio è 23-18. Ma è nel secondo
quarto che Campli riesce a scrollarsi di
dosso i biancorossi, punto dopo punto,
arrivando all’intervallo con un perentorio 45-27. Partita finita? Non per i
matelicesi, che iniziano un generoso
terzo quarto, cercando di riaprire un
gap in apparenza proibitivo. Ma Campli
ha troppe frecce al proprio arco: sotto
canestro il talento di Di Giuliomaria
e la concretezza di Duranti, tra gli
esterni Petrucci regala una prestazione
da 22 punti e il 75% al tiro. Ma ancora
meglio fa un terrificante Montuori, 23
punti senza sbagliare neanche un tiro,
a cominciare da un 5/5 da tre punti che
taglia le gambe alla Halley. Difficile
recuperare con questi numeri. Ma la
squadra ha reagito mentalmente, ha
provato a giocare, e a recuperare, e ci
ha provato con tutti gli elementi. Ora è
Campli ad essere terza da sola, seguita
da un gruppo di quattro squadre tra
cui l'Halley. Il campionato è lungo, gli
uomini di coach Millina non sembrano
avere tanti punti deboli per perdere
terreno, ma questo campionato ci ha
abituato a squadre che sembrano essere
sull’ottovolante. E per un Campli con il
vento in poppa, c’è una Pisarum Pesaro
ormai in caduta libera. Sabato 7 febbraio match interno contro Civitanova
(PalaCarifac di Cerreto, ore 18.30).
BASKET
Serie D
Cerreto, poker di sconfitte
Sul parquet della capolista non c’è scampo per la Pallacanestro Cerreto. Contro
il Campetto Ancona arriva infatti il quarto, preventivabile, ko di fila per la squadra
di Sonaglia, al tappeto 66-52. La partita è stata sempre nelle mani dei padroni di
casa che fanno il vuoto già nei primi 20’ (37-19). Cerreto fatica in attacco, dove
il solo Jachetta arriva in doppia cifra, e per tre quarti di gara viaggia in media a
meno di un punto al minuto (51-29 al 30’). La reazione nell’ultimo periodo è ormai
tardiva e Cerreto vede sempre più avvicinarsi in classifica le altre formazioni in
lotta per gli ultimi posti playoff. Una di queste, la Or.Sal Ancona, sarà proprio la
prossima avversaria dei biancoblù (venerdì 6 febbraio, ore 21.15, PalaCarifac).
l.c.
BASKET
CAMPETTO ANCONA
CERRETO
La prima squadra della Thunder Halley Matelica nel
campionato di serie C mette a segno la seconda vittoria
consecutiva fuori casa contro il Basket 2000 Senigallia
per 31-38. Le nostre ragazze ancora una volta devono
affrontare un'importante partita prive di alcune giocatrici
di rilievo come Nwafor, Zabaleta e le giovani Pedica
e Crescentini. Prezioso esordio di Stronati A., che ha
giocato con buona sicurezza e determinazione mettendo
a segno 4 punti utili. Nonostante la Thunder riproponga
Calcio a 5, amatori Uisp:
in palio il secondo posto
L’ottava giornata del campionato Amatori calcio a 5 della
Uisp non fornisce sorprese. L’imbattuta Tabaccheria Spighi
supera 7-3 il Casablanca. La Juventude ritorna al successo
e si porta al 4° posto, vincendo contro La Celeste per 6-2.
La Dimax 52 perde alla fine per 2-3 nei confronti degli
Orange. Il programma della nona giornata prevede incontri
che determineranno la seconda squadra in classifica, la
quale ha accesso direttamente ai playoff, mente le altre gare
definiranno le posizioni per gli spareggi. Sabato 7 febbraio al
PalaFermi: ore 14 Gli Orange-La Celeste, 15.15 Tabaccheria
Spighi-Juventude, 16.15 Dimax 52-Casablanca.
66
52
CAMPETTO ANCONA - Gambi 2,
Pierlorenzi 6, De Carolis, Ciarallo 25,
Montanari 10, Giorgini 17, Di Luca,
Gioacchini, Filipetti 2, Peloni 4, Bartocci
ne. All. Luconi
CERRETO - Bracchetti C. 5, Cerini 6,
Rossini, Jachetta 20, Moscatelli, Fabbri,
Mazzoni 5, Pecchia 7, Chiarucci 9,
Bracchetti A. All. Sonaglia
Serie C e settore giovanile femminile
Thunder Matelica, trasferta amica:
prezioso blitz contro il Senigallia
29 sport.indd 2
29
>SPORT<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
ancora una giornata negativa al tiro, una difesa intelligente e ben organizzata ha fatto sì che la squadra di
casa segnasse solo 31 punti permettendo alle matelicesi
di vincere. Ottima la prova di Fedeli, vera trascinatrice
della squadra insieme al collettivo, pronto a sacrificarsi
per l’obiettivo. Il tabellino: Cerioni 5, Ricciutelli I.
5, Stronati S. 3, Mosconi, Ricciutelli G., Pecchia 4,
Gargiullo, Stronati F. 7, Fedeli 10, Tozzi, Stronati A. 4;
all. Costantini. Sabato la Thunder giocherà in casa alle
ore 18.15 contro l’Esperia P.S.Elpidio, cercando di non
interrompere la striscia positiva di vittorie.
La squadra Under 19 ha giocato una partita caratterizzata
da ritmi bassi, riuscendo a non far dilagare la squadra
di casa, arrivando a meno due punti ad un minuto dalla
fine della gara. Purtroppo, poi, le nostre ragazze hanno
sbagliato l’ultimo tiro, Senigallia ha ripreso le redini
della partita vincendo 50-45. Da segnalare Ricciutelli I.,
migliore in campo con ben 19 punti. Il tabellino: Ricciutelli I. 19, Crescentini, Gargiullo 2, Stronati 11, Martelli
2, Fedeli 11, Morosi, Tozzi; all. Costantini.
Infine, l’under 15 ha subito una sconfitta contro la forte
squadra di Ancona per 93-22. Troppa la differenza tra le
due squadre, enfatizzata anche dalle assenze nella squadra matelicese di alcune giocatrici e con Zamparini non
ancora in ottime condizioni fisiche. Il tabellino: Zamparini 12, Martelli 6, Riccitelli 4, Mariotti, Ricco, Montanari,
Minetti, Di Gregorio, Lucarini; all. Costantini.
Lucia Granini
BASKET
Serie C regionale
Janus... perde la testa:
due sconfitte di fila
le costano il primato
FOSSOMBRONE
JANUS FABRIANO
71
65
FOSSOMBRONE - Tadei 2, Mancinelli 22,
Battistelli, Nobilini, Donnini 2, Curic ne,
Piroddi ne, Perini 20, Contini 4, Puleo 21,
Barattini ne, Ceppetelli ne. All.Giordani
JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali 1, Bugionovo 23, Silvi 2, Piermartiri
2, Nizi 17, Braccini ne, Paoletti 10, Toppi,
Mustacchio, Calandrillo 10. All.Bolzonetti
Seconda sconfitta di fila per la Janus
Fabriano (71-65), che perde partita e
primato ma, almeno, salva la differenza
canestri nel confronto diretto con Fossombrone. La squadra del fabrianese
Gabriele Giordani ‘vendica’ la sconfitta
dell’andata e si prende la vetta della
classifica in coabitazione con Urbania
ma, in virtù del +7 cartaio dell’andata,
sarà Fabriano a terminare davanti in
caso di arrivo finale a pari punti con i
Bugionovo (foto di Martina Lippera)
BASKET
forsempronesi. I biancoblù, protagonisti di una prestazione gagliarda su uno
dei campi più difficili del campionato,
pagano a caro prezzo la serata opaca
del cannoniere Calandrillo, tenuto
ad appena dieci punti dalla fisica e
organizzata difesa di Fossombrone,
tutt’altro che una novità per le squadre
di Giordani. L’inizio di partita è per i
‘lunghi’: da una parte Paoletti e Nizi,
dall’altra Puleo e Perini ed è parità a
quota 16 dopo 5’. In casa Janus prende
quota anche Bugionovo, alla fine top
scorer con 23 punti, ma è la Bartoli ad
andare al riposo lungo avanti 33-29
con la tripla di Mancinelli sul finale di
tempo. Nella seconda parte di gara gli
attacchi si sbloccano e il match resta in
equilibrio: a Calandrillo e Bugionovo
rispondono Puleo e Mancinelli (55-50
al 30’). Nell’ultima frazione la tensione
sale alle stelle, la coppia arbitrale, come
peraltro accaduto pure nel match di andata a parti invertite, perde il controllo
della partita e iniziano a fioccare i falli
tecnici contro i biancoblù: la Janus
si innervosisce e Fossombrone mette
le mani sui due punti. Un eccellente
Bugionovo e un solido Nizi permettono
alla squadra di Bolzonetti di ridurre
il passivo fino al -6 finale, più che
una consolazione per Fabriano. Nel
prossimo turno la Janus è chiamata a
interrompere però il digiuno di vittorie
e lo farà eccezionalmente di sabato (7
febbraio, ore 18, PalaGuerrieri) contro
la Pallacanestro Recanati.
Luca Ciappelloni
Promozione
Brown e Gladiatores... giù
Nette sconfitte nel campionato di Promozione per le squadre locali. I Brown
Sugar Fabriano, dopo la gran vittoria sulla New Basket Jesi, perdono 53-39 a
San Severino un match molto importante in ottica secondo posto, ormai lontano
in virtù anche dello scontro diretto sfavorevole nei confronti della compagine settempedana. Passivo pesante pure per i Gladiatores Matelica, travolti a Macerata
dall’Independiente per 79-50. Nel prossimo, nonché penultimo, turno di regular
season i Brown Sugar avranno un compito sulla carta facile contro Pollenza (venerdì 6, ore 21.15, Palestra Mazzini); tutt’altro discorso per i matelicesi che ospiteranno la capolista New Basket Jesi (domenica 8, ore 18, Palasport di Matelica).
l.c.
BASKET
Settore giovanile
Under 19 e 15,
vittorie nette
Consueta panoramica settimanale sull’attività
giovanile della Basket School Fabriano.
UNDER 19
FABRIANO - CHIARAVALLE = 80-49
Buona gara, con solo nove giocatori a disposizione a di causa malattie e gite scolastiche.
I ragazzi hanno lottato in difesa fin dall’inizio
e hanno attaccato con molto raziocinio la
difesa a zona dei padroni di casa. Consolidato
il terzo posto.
UNDER 14 ELITE
FABRIANO - P.S. ELPIDIO = 66-70
Ottima prestazione dei ragazzi dell’Under
14, ma con il rammarico di non aver chiuso a
proprio favore una gara equilibrata dall’inizio
alla fine. La differenza tra le due formazioni
è stata nei rimbalzi, concessi in difesa dai
nostri ragazzi con troppi secondi e terzi tiri
per gli ospiti, che nel finale si dimostrano più
concreti e lucidi.
UNDER 15
FABRIANO - VALLESINA = 71-36
Controllo e inerzia della partita sempre in mano
ai fabrianesi. Un ottimo inizio con rapide soluzioni in contropiede e buona circolazione di
palla a difesa schierata creano il primo solco
che gli avversari non riusciranno più a colmare
e.c.
classifiche
SERIE C NAZIONALE
Ortona 32; Falconara 28;
Campli 22; Pisaurum,
Halley Matelica, Tolentino
e Osimo 20; Pedaso 16;
Valdiceppo 14; Civitanova 12; Perugia e
Pescara 10; Loreto Pesaro 8; Gubbio 6.
SERIE C REGIONALE
Urbania e Fossombrone 26; Janus
Fabriano 24; Fermignano 22; Bramante
Pesaro 20; Stamura Ancona 18; Vis
Castelfidardo 14; P. S. Giorgio 12; Virtus
P. S. Giorgio, Cestistica Ascoli Piceno
e Recanati 8; Virtus Jesi 6.
SERIE D
Campetto Ancona 32; Taurus Jesi e
Basket Giovane Pesaro 22; Montecchio
20; Cerreto, Fano e Aquarius Pesaro
16; Aesis Jesi e Orsal Ancona 14;
Montemarciano e Urbino 12; Cagli 8.
PROMOZIONE
New Jesi 20; San Severino e Independiente Macerata 16; Brown Sugar Fabriano 14; Morrovalle 10; Gladiatores
Matelica 8; Camerino 6; Pollenza 4.
SERIE C FEMMINILE
Perugia 16; Adriatico Ancona e Spoleto
12; Thunder Matelica 8; Senigallia 4;
Porto Sant'Elpidio 0.
04/02/15 10.00
30
>DIALOGO<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Motozappa... a tutto gas!
La band agrodemenziale fabrianese è tornata, più carica che mai
i MOTOZAPPA*
D
a due anni siamo tornati
sulle scene – esattamente
lo stesso tempo durante il
quale, a causa della malattia, prima, e della morte, poi, di
Cristian (scusate la franchezza ma
noi – come sapete - le cose, brutte
o belle, le chiamiamo sempre per
nome) ne eravamo rimasti assenti.
Il 29 dicembre 2012, nel primo
anniversario di uno dei giorni più
brutti della nostra vita siamo tornati
sul palcoscenico – quello con la “P”
maiuscola del teatro Gentile – parte
di una serata-ricordo dedicata al
nostro amico che non c’é più (anche se in verità é sempre con noi),
con un basso e una Vespa nel posto
dove un paio di anni prima, in uno
dei concerti piu’ belli della nostra
quasi ventennale ‘carriera’, aveva
suonato lui.
La voglia era ancora poca e il
dolore ancora fresco, ma come
dopo tutte le cadute bisognava, a
un certo punto, risalire a cavallo.
La “scaletta” in quel caso ce l’ha
fatta Babbo Cosimo, organizzatore
dell’evento e, paradossalmente,
“consolatore” in capo, di tutto il
gruppo. Paradossalmente, in realtà,
fino a un certo punto, anche perchè
nessuno meglio di lui sapeva e sentiva che l’ultima cosa che suo figlio
Cristian avrebbe voluto era la fine
dei Motozappa. E i Motozappa non
sono finiti proprio per niente, anzi
sono rinati più carichi, più creativi
e più “matti” di prima.
A quella performance (difficile,
difficilissima, inutile negarlo) ne
sono seguite altre sei, in media una
ogni quattro mesi – un record per
i nostri standard – una più bella e
riuscita dell’altra, su palcoscenici
più o meno canonici, il più insolito
tra due pompe di benzina (spente
ma perfettamente funzionanti), e
quello che conta sempre strapieni di
fans che cantano le nostre canzoni
ricordandosele meglio di chi le
ha scritte, fanno foto e filmini dal
valore (affettivo e non solo) inestimabile, donano tempo ed energia
per aiutarci nell’organizzazione e le
realizzazione logistica dei concerti
e in genere ci ridanno indietro, con
interessi da usura, tutta l’energia
che, nonostante le nostre rispettive
vite manicomiali, riusciamo ad
investire per creare, provare, e presentare la nostra musica, che rimane
sempre e comunque il piatto principale, ma anche tutti gli antipasti
i contorni, e i dolci (la promozione,
il cabaret, le coreografie)… fino
all’ammazzacaffè.
Dunque grazie, di cuore, a tutti voi
che avete ricominciato a (anzi che
non avete mai smesso di) seguirci
Il gruppo dei Motozappa (foto di Antonio Stopponi)
e sostenerci con la presenza, le
risate, i cori e gli applausi, che in
fondo sono la benzina che serve alla
nostra Motozappa per andare avanti
più potente e caciarona che mai:
in programma per l’anno appena
iniziato c’è l’uscita del nuovo disco
“La pista”, concept album che cova
da anni nei nostri cervelli bacati
(come sapete, il bello se vede, ma
il matto no!) e dovrebbe in questo
2015 finalmente vedere la luce; poi
un disco che rivisita i classici di
quasi vent’anni di onorato servizio
impreziosendoli con le voci e le
collaborazioni artistiche di alcune
Tassa di soggiorno in città:
quanta approssimazione!
Nel dibattito politico di questi
giorni si apprende che l’amministrazione comunale sta “ragionando” sull’introduzione della
tassa di soggiorno nel Comune
di Fabriano. Diverse località
turistiche italiane hanno introdotto questa tassa dopo riflessioni approfondite, partecipate
e meditate, da noi invece regna,
come sempre, l’approssimazione.
Viene lanciata un’idea ai giornali
con numeri a caso e senza pro-
getti seri e veri, su come impiegare
le risorse. Io non sono pregiudizialmente contro l’introduzione di questa forma di tassazione per i turisti,
ma vorrei che prima di proporre o
smentire gli assessori pensassero
innanzitutto all’utilità reale che può
avere, a Fabriano, l’introduzione di
una tassa di soggiorno ed in secondo luogo a che progetti realizzare
con le eventuali entrate al fine di
migliorare i servizi offerti e quindi
incentivare la permanenza del turi-
sta nella nostra città. Dalle parole
del sindaco Sagramola sembra che
l’unica idea sia quella di chiudere
il Bilancio di Previsione. Di fare
cassa. Non è questo il modo di
governare un territorio. A Fabriano
abbiamo un disperato bisogno di
politiche che favoriscano la venuta
e la permanenza dei turisti e non
politiche di fisco e contabilità che,
inoltre, rischiano di deprimere le
attività turistiche. Quando si pensa di adottare una tassazione di
icone viventi della musica fabrianese (non facciamo nomi, perché
tanto li conoscete tutti).
E poi altri concerti, non si sa ancora
ne dove ne quando, ma le proposte
non mancano e ci sarà solo da scegliere le migliori: ciò che si sa per
certo e che dovunque si terranno,
che siano pompe di benzina, o
chiese sconsacrate trasformate in
banconi… pardon, locali notturni…
tornerete a casa con le orecchie che
fischiano per i volumi, le guance
indolenzite per le risate, e lo spirito
un po’ più leggero di quando siete
partiti. E, a proposito di banconi
questo tipo, a mio avviso, bisogna
indicare verso quali attività, quali
progetti di rilancio del territorio,
quali contenitori culturali, quali
circuiti artistici e turistici valorizzare con le eventuali entrate e non
semplicemente fare una boutade sul
giornale. E’ necessario considerare
che non tutte le tipologie di strutture
turistiche e di pernottamento sono
uguali e non sono uguali neanche
i prezzi applicati dal gestore e che
quindi sarebbe saggio ragionare su
forme di proporzionalità e non ad
importo secco. Se l’amministrazione comunale ha intenzione di
continuare a gestire la questione in
questo modo approssimativo, meccanico e poco lungimirante sono e
sarò assolutamente contrario. Un
passaggio finale sul Bilancio di
Previsione. I Bilanci del Comune,
sconsacrati, nell’ultimo concerto
al VM18, o Sbrodovino che dir si
voglia, nel presentare gli elementi
del gruppo, quel gigione del front
man, inebriato dal vortice di quello
che l’altro front man definisce “travestitismo” (che in realtà sarebbe
“trasformismo” visto che il front
man di cui prima, nonostante le
ripetute disavventure amorose,
non ha nessuna intenzione di cambiare sponda) e forse altrettanto
inebriato dalla bottiglia di Varnelli
che ha smezzato prima e durante
il concerto, ha dimenticato, per la
prima volta in due anni, di nominare
Cristian.
Per questo meritiamo che di notte
per rimproverarci ci appaia in
sogno ... anzi un po’ lo speriamo
anche: così magari ci suoniamo
ancora un paio di canzoni insieme,
ci spariamo un po’ di bambocciate
come abbiamo sempre fatto, e poi
dato che c’è magari ci da anche i
numeri per il superenalotto. Tanto
poi i soldi che vinciamo, come il
Nino dell’omonima canzone ce li
andremmo a sputtanare (mai verbo
fu più appropriato) tutti al night!
Ancora Grazie… a tutti! E che il
maiale sia con voi.
*Giorgio, Mario e Stefano
(il Geriatrico),
Umberto, Marco e Daniele
(i giovani... per modo di dire)
il luogo dove si raccolgono e si
indirizzano i soldi pubblici, sono
ormai una farsa. Un Bilancio di
Previsione per un’ annualità che
viene votato a ridosso della fine
della stessa non ha alcun senso.
Non esistono progetti o idee,
solo la follia di conti che devono
tornare. La politica non ha più
mandato ed ha lasciato il passo
alla Ragioneria. Il fine non è più
la crescita di una comunità ma il
moto perpetuo dell’ingranaggio
contabile. In sede di Bilancio
scorso la maggioranza del sindaco Sagramola ha bocciato il mio
ordine del giorno sul Bilancio
Partecipativo, perché, la triste
verità è che alla Giunta della
partecipazione dei cittadini fabrianesi non importa nulla.
Emanuele Rossi, Cons. Com. Sel-Fbc
Treno amico... ma non troppo
La spiacevole esperienza raccontata da un lettore
“La legge non ammette ignoranza”! Recita il conosciutissimo adagio popolare. Ma vale anche quando
la norma è (o appare) “ignorante” di suo? Mercoledì
21 decido di partecipare ad un interessante evento
(Ambiente, Legalità’, Lavoro) programmato per le ore
10.30 presso la Camera dei Deputati a Roma. Alle ore
6,40 dalla frazione Domo di Serra San Quirico (dove
vivo) mi avvio con la mia auto verso Fabriano per
prendere il treno (Intercity credo) che, proveniente da
Ancona, alle 7,32 prosegue per Roma. Una fittissima,
imprevista, nebbia rallenta il mio percorso e arrivo alla
stazione di Fabriano quando il treno è fermo sul binario
perché il segnale è rosso. Di corsa guadagno il binario
2 e, prima di salire, domando al capotreno fermo sul
binario in attesa del segnale verde, se faccio in tempo a
fare il biglietto. La risposta è: “no! Dove va? A Roma,
rispondo, che posso fare? Deve pagare la multa, 50
euro”. Boccone amaro, ma salgo. Il treno (puntuale,
pulito, adeguatamente climatizzato) parte e dopo pochi
30 dialogo.indd 2
minuti il capotreno (gentile ed essenziale) regolarizza la
mia posizione: 26 euro il costo del biglietto, 50 euro di
Sop.Tassa/Pen (così riporta il tagliando), 76, euro. Vero
è che “chi è causa del suo male pianga se stesso”, visto
il ritardo. Ma la tassa sop/pen sa di “taglieggio”. Qual
è infatti il vizio, il “reato”? Ho dichiarato la mancanza
di ticket prima di salire sul convoglio (non ho fatto,
quindi, il furbo). Ho pagato per un servizio l’importo
normalmente dovuto al quale, a mio avviso, era da aggiungere un giusto diritto di mora (per i pochi secondi
dedicatimi), ma il doppio del costo sa di usura.
Ps. Di norma tengo sempre in tasca un biglietto chilometrico (ma l’avevo utilizzato la sera precedente).
Ai tempi della naja obbligatoria, per andare in libera
uscita passavi l’ispezione di un sergente e se non avevi
in tasca il foglio di carta igienica d’ordinanza tornavi
amaramente in camerata. Il principio vale pure per
Trenitalia.
Ivo Amico
04/02/15 11.43
31
>DIALOGO<
L'Azione 7 FEBBRAIO 2015
Che ne sarà del Centro?
Non un parco divertimenti, ma un luogo dove rispettare il bene della persona
di OLIVIERO BURATTINI*
C
redo che prima di affrontare il problema di come
rivitalizzare il centro storico di Fabriano, sarebbe
opportuno stabilire che cosa è un
centro storico e che cosa se ne vuole fare. Mi sembra di aver capito
che riguardo a che cosa è un centro
storico ci siano due opposte opinioni: una che riconosce la specificità
del centro storico, sia da un punto
di vista storico e culturale, sia da
un punto di vista della struttura
urbanistica e architettonica degli
edifici, l’altra è quella di coloro
che ritengono che il centro storico
non abbia nessuna specificità e
che l’eventuale riconoscimento di
una delle sue particolarità sia solo
un privilegio a favore dei proprietari degli edifici in esso presenti.
Temo che quest’ultima opinione
sia prevalente nella nostra città,
visto come viene trattata e come è
ridotta la parte antica della stessa.
La prevalenza di quest’ultima opinione crea una grossa disparità a
sfavore dei residenti del centro ed
in particolare di coloro che sono
proprietari delle loro abitazioni per
il seguente motivo. Vi sono leggi
nazionali e regolamenti locali che
pongono tutta una serie di limiti
su queste proprietà, perché per
tali norme i centri storici hanno
una loro specificità e necessitano
di essere regolamentati in modo
differente dalla parte nuova della
città e si basano sul principio che
trattare ugualmente situazioni
diverse è tanto ingiusto quanto
trattare diversamente situazioni
uguali. Quindi è necessario che
chi governa la città, direttamente
o indirettamente, sia coerente con
le proprie convinzioni. Sul quesito
sul centro mi preme ricordare a tutti
coloro che si affannano nel dare
suggerimenti al fine di rivitalizzarlo, che quella situazione che loro
definiscono “deserto” o “mortorio”,
noi residenti, almeno quelli delle
vie più esposte alla confusione, la
definiamo tranquillità. Tornando
all’utilizzo della parte storica l’opinione più diffusa sembra essere
quella che vuole trasformarla in un
parco divertimenti, dove è lecito
fare baldoria e urlare fino a tarda
notte.
“La libertà propria finisce là dove
inizia quella degli altri”, e pertanto
se è giusto che si possa frequentare
il centro o qualunque altra parte
della città anche a notte fonda, è
altrettanto giusto che chiunque venga punito se e quando la sua libertà
sconfina all’interno delle abitazioni
altrui, sotto forma di schiamazzi,
musica a volume non consono alla
natura del luogo o altro comportamento incivile. Purtroppo, non
mi risulta che a Fabriano sia mai
stata elevata una contravvenzione
per schiamazzi in luogo pubblico
o per violazione dei limiti posti da
una licenza relativa a manifestazioni musicali all’aperto. Si vieta
al cittadino di farsi giustizia da sé
sul presupposto che compete alla
pubblica autorità, ma questa non
interviene affatto, violando il patto
sociale. La pubblica amministrazione, o più in generale il potere,
atteggiandosi come l’entità che
concede diritti e tutele o impone
regolamenti vessatori, dividendo
i cittadini in quelli di serie A e
in quelli di serie B, trasforma la
democrazia in quella che Alexis
De Tocqueville definiva la dittatura
della maggioranza, riportando i
propri cittadini allo stato di sudditi.
Uno dei tanti esempi lo vediamo
negli avvenimenti di questo periodo
dove gli amministratori comunali
sacrificano gli interessi di una
parte dei cittadini-sudditi per il
proprio tornaconto elettorale, non
tenendo in nessun conto la gerar-
chia dei valori sancita nella nostra
Carta Costituzionale tramite un
regolamento sulle manifestazioni
musicali all’aperto che fa scempio
del diritto al riposo. Tra l’altro il
diritto alla salute, che comprende
anche il diritto al riposo, nella nostra Costituzione è il valore supremo e quindi quando è in contrasto
con altri diritti deve prevalere. Mi
domando se i nostri amministratori
abbiano mai riflettuto sul fatto
che nelle case private potrebbero
esserci neonati, bambini, donne
in stato di gravidanza, magari con
gravidanze problematiche o malati
anche di vario genere in particolare
di quelli con il conto alla rovescia
innescato. Persino per i cani c’è più
considerazione, visto che l’ammi-
nistrazione ha vietato i fuochi d’artificio in città per rispetto dei nostri
amici a quattro zampe. Secondo
la mia opinione questa politica
del centro storico come novello
parco dei divertimenti è proprio
la causa prima della decadenza
dello stesso, perché porta sempre
più persone a volersene andare o
a non investire più sui loro immobili, perché temono che di doverli
abbandonare per l’inospitalità del
luogo in cui sono ubicati. Il modo
migliore di far rivivere il centro
è quello di renderlo appetibile da
un punto di vista residenziale, in
particolare in favore dei proprietari delle loro abitazioni, che sono
quelli che hanno più interesse ad
investire nella manutenzione delle
stesse, tutelandone i residenti e
riconoscendo loro il diritto di stare
tranquilli in casa loro. Ben vengano
tutte quelle manifestazioni e tutte
quelle attività commerciali che
rispettano il diritto dei residenti
a non essere infastiditi in casa
loro, e questo principio dovrebbe
valere per tutta la città, non solo
per il centro storico, perché si può
coniugare divertimento e rispetto
per il prossimo, sia grazie alla tecnologia, sia grazie ai regolamenti
basati sul rispetto delle persone e
non sulla prevaricazione. Nessuno
o quasi è esente da questo rischio.
Se è un diritto lavorare e guadagnare è altrettanto un diritto non veder
svalutata la propria abitazione.
*Presidente Associazione Tutela
e Valorizzazione del Centro storico
Il mio presidente salirebbe a piedi
al Colle tra due ali di folla
Sono d’accordo con Sandra Bonsanti quando scrive:
Il mio Presidente, appena eletto,
non tirerebbe dalla tasca dei pantaloni un discorso già scritto da
qualcuno, ma farebbe un largo sorriso a tutti i parlamentari assiepati
nell’aula e prenderebbe la parola:
“Cari elettori – direbbe all’incirca –
vi ringrazio di avermi eletto, non so
se merito la vostra fiducia, ma per
me è importante soprattutto avere la
fiducia dei cittadini italiani che non
hanno più nessuno in cui credere e
a cui fare affidamento.
Vi parlo dunque senza tanti giri di
parole e col cuore in mano. Prima
di tutto voglio dirvi che quelle
riforme della seconda parte della
Costituzione, l’abolizione del Senato e la legge elettorale che è stata
approvata anche dal Senato sono
un immenso pasticcio. E questo
è il meno.
La cosa grave è che possono aprire
la strada ad avventure che il nostro
Paese, tanto bello ma anche un po’
bizzarro, ha già corso nel passato e
non vedo proprio perché si debba
rischiare di correrne di nuove nel
futuro.
Con questo voglio dire che io non
metterò mai la mia firma sotto un
testo che smantelli la Costituzione
del ‘48. Una cosa è aggiornarla e
applicarla, un’altra è buttarla alle
ortiche. In questi anni vi hanno
riempito la testa di falsità. Non
firmerò nemmeno quel provvedimento del 3%. E non firmerò una
riforma della giustizia che non
tenga conto delle richieste della
magistratura. Siccome noi siamo
uno dei Paesi col più alto tasso di
corruzione vi prego di fare in fretta
leggi per ostacolarla, e soprattutto
il falso in bilancio.
Infine, vi dico che la mia interpretazione della democrazia è la
stessa che dette Salvemini e che
Riflessioni
a margine
dell'elezione
del Capo
dello Stato
Calamandrei citava a ogni
piè sospinto: ‘La libertà
politica è il diritto di non
essere d’accordo con gli
uomini che controllano il
governo. Da questo diritto derivano
tutti i diritti di un cittadino in un
regime libero’”.
Il mio presidente a questo punto
tirerebbe ancora un sospiro e direbbe: ”Sto pensando di sciogliere le
Camere. Questo Paese ha bisogno
Il Palazzo del Quirinale
di esprimersi. Con una legge elettorale che rispecchi le scelte dei
cittadini”.
Il discorso del mio presidente
passerebbe alla storia, così come
le espressioni terree dei ministri e
dei parlamentari.
Lui salirebbe a piedi verso il Quirinale, accompagnato da due ali
di folla.
Ioselito Arcioni,
Movimento 5 Stelle Fabriano
Una petizione per intitolare una strada alla musicista Spotti
Un folto gruppo di fabrianesi ha sottoscritto un’istanza rivolta al sindaco per ottenere
che il nostro Comune intitoli una strada alla professoressa Nedda Spotti, musicista (qui
nata il 25 gennaio 1912, deceduta il 21 gennaio 2011).
La petizione, protocollata nel 2014, ha ricordato l’intensa e prolungata attività didattica
profusa dalla Spotti in diverse scuola cittadine, nonché la sapienza con cui seppe individuare numerosi talenti fabrianesi che istruì, con severa e generosa partecipazione, nello
31 dialogo.indd 2
studio del pianoforte e quindi assistito fino all’ottenimento del diploma; ha ricordato
altresì con quale passione e costanza la Spotti frequentò le manifestazioni musicali della
nostra città, incoraggiando con entusiasmo e saggezza la diffusione della cultura musicale.
Siamo certi che la città di Fabriano saprà curare la memoria dell’illustre concittadina e
tramandarla in modo dignitoso.
Gioventù Musicale d’Italia, sezione di Fabriano
04/02/15 10.04
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