"L`Eco del Bruno" ed "Eroici furori"
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"L`Eco del Bruno" ed "Eroici furori"
La Prima A La Prima A vuol dire i primi della classe. Perciò noi dobbiamo essere i primi a fare: i compiti, andare in bagno, mangiare, uscire…ma noi per sempre ci ricorderemo del professore Scarciello. Arianna 1^ A Voi siete come i pulcini Crescete e Costruite il vostro futuro Auguri dal Prof. Pietro La Prima B Campane di Pasqua Che dondolio festoso, che squilli di campane! Suonano sopra al monte, rispondono alle piane. Ripete il dolce suono: È Pasqua del perdono! Ripete l’aria a fiore: È risorto il Signore! Sia pace in ogni casa, sia gioia in ogni cuore… La terra benedica il nostro Redentore. Micaela Migliaccio I B Evviva la prima B! Ogni bambino è speciale. I bambini sono come farfalle nel vento… Alcuni possono volare più di altri, ma ognuno vola nel modo migliore che gli è possibile… Perché, quindi, fare dei paragoni? Ognuno è diverso, ognuno è speciale, ognuno è bello ed unico!! In primavera tutta la natura si risveglia e i prati si riempiono di fiori e alberi pieni di foglie. Chiara Delli Paoli A Pasqua vado dai nonni e mi diverto a giocare a nascondino con i miei cugini. Valentina Madonna I migliori siamo noi! La Prima C La festa del papà Caro papà, ti voglio tanto bene. Lo sai, quando mi porti a vedere Kelly, il cane da caccia, sono tanto felice. Buona festa del papà. Tua Francesca Papà ti devo dire tante cose belle quando sarà il tuo compleanno. Ti devo ringraziare per tutto quello che mi fai: mi porti a scuola, mi porti al mare. Ti voglio bene papà Gilda Migliaccio Prima C La festa di Halloween della Terza A Il pranzo La Primavera La primavera è una stagione dell’anno. In primavera la natura si veste di tanti fiori colorati. Nel cielo azzurro si vedono tante rondini e sembra uno spettacolo da vedere. In questo periodo non si usano più i guanti, sciarpe e cappelli pesanti. La temperatura è mite. A noi alunni della prima C piace questa stupenda primavera. Francesca Sposito di Prima C Buona Pasqua Nei miei sogni ho immaginato un grande uovo colorato. Per chi era? Per la gente dall’Oriente all’Occidente: pieno, pieno di sorprese destinate ad ogni paese. C’era dentro la saggezza e poi tanta tenerezza, l’altruismo e la bontà, gioia in grande quantità. Tanta pace, tanto amore da riempire ogni cuore. Francesca Schioppa Natale in Convitto Il gioco del Calcio Una famiglia Bastano un papà e una mamma, un figlio o una figlia per fare una famiglia. Le famiglie formano un paese e qualche volta persino una città. Al caldo o al gelo, nella capanna o dentro al grattacielo, nei paesi e nelle città vive la grande famiglia dell’umanità. Chiara Paloscia di I C Lo Sport a scuola Lo studio pomeridiano Un pensierino per la Pasqua La Pasqua ci ricorda la Resurrezione di Gesù e mi piace anche perché le famiglie stanno insieme. La Pasqua è importante per i cristiani che diventano più buoni. La Pasqua è la festa più bella perché porta la felicità e la gioia e, soprattutto, ci ricorda che Gesù è risorto. La Terza B Un pensierino per il Papà Papà quando tu stai con me io mi sento sicura. Quando mi dai un bacio mi sento di volare. Costanza Caro papà tu sei per me la persona più buona del mondo perché mi proteggi e mi aiuti. Letizia Caro papà tu per me sei un angelo perché mi proteggi e mi sostieni. Laura Caro papà io ti penso sempre e ti voglio bene con tutto il cuore. Sei il papà più buono del mondo. Isabel Caro papà per me sei un tesoro e ti voglio bene e ti porto nel mio cuore. Rosa La Santa Pasqua A Pasqua sono felici tutti per la resurrezione e la salvezza di Gesù. Le persone si scambiano gli auguri e i doni e fanno la pace. La sera le famiglie benediscono le case, poi, prima di andare a dormire si raccontano la loro meravigliosa esperienza. Elena Grazia Schioppa Evviva la Scuola Primaria del meraviglioso Convitto! La quarta B I RAGAZZI DELLA Terza C La Castagna Stavo chiuso dentro un riccio senza fare un capriccio quando il riccio fa cu-cu Io per terra casco giù. Sono buona se ben cotta arrostita o bollita, sono frutto di montagna bimbo sono la castagna. Ilaria Paloscia 3^C Amano studiare, disegnare, festeggiare e ……. giocare tanto al Convitto! Gli idoli Gli idoli sono come delle ancore, pronti ad aiutarti in qualunque circostanza senza conoscerti, anche solo attraverso una canzone. Un idolo è quella persona che ti fa vivere emozioni, che quando sorride fa sorridere anche te, al solo pensiero che lui sia felice. L’ amore che si prova per un idolo non è possibile spiegarlo a parole, ti manca il respiro sentendo la sua voce, ascoltando le sue parole capaci di farti sognare. Non ti giudicano mai, tirano su il morale e basta mettere delle semplici cuffiette per sentirli accanto a noi. A volte la gente non capisce, dice solo che è una stupida ossessione e che è inutile perdere così tanto tempo dietro una persona che nemmeno ti conosce; loro non sanno di noi, non sanno che sono il nostro “per sempre”, e sì sembrerà banale, ma ci salvano. E forse è vero che ci fanno perdere letteralmente la testa ma questo, il nostro, è vero amore. Ti dicono ciò che nessuno ti dice, ti conoscono come nessuno ti conosce. Molto spesso lasciamo che una persona entri nella nostra vita senza accorgercene e quando succede questo, beh, non puoi farci niente. Ci giriamo sempre a cercarli, li immaginiamo vicino a noi, sempre, in ogni momento e non ci sentiamo soli perché l’amore a distanza è sentirsi vicini anche quando non lo si è. Loro hanno quel sorriso stampato sul viso anche quando c’è qualcosa che non va ed è bello sapere che puoi sempre contare su di loro. In conclusione, avere degli idoli è la cosa più bella che ci potesse capitare. Luisa Russo, Rosa di Nuzzo, Annapaola Lombardi, Ludovica della Marca, Chiara di Vico, Lorena d’Aiello, Carmen d’Apruzzo di I C Le nostre storie: Amore nella scuola Questo è il nostro primo anno di medie, per cui sono cambiate molte cose. Con questi grandi cambiamenti, sono nate, poco a poco, piccole cotte che con il tempo sono cresciute. Dato che siamo molto timide, non riusciamo a dire loro quel che proviamo guardandoli negli occhi, per questo lo scriviamo qui. A volte ci mancano così tanto che potremmo morire per le loro assenze. Quando siamo tristi, basterebbe guardarli negli occhi per farci ritornare il sorriso sulle labbra. Basterebbe un loro abbraccio per essere allegre. Basterebbe un loro bacio per riscaldare il nostro cuore. Basterebbero loro e nessun altro. Passiamo notti intere ad immaginarci insieme. Avevamo e tuttora abbiamo bisogno di qualcosa che appartiene loro, ma non è qualcosa, sono proprio quei ragazzi che ci fanno star bene solo guardandoli. Abbiamo guardato in fondo alle loro anime e abbiamo visto noi stesse. Li desideriamo più di ogni cosa al mondo e un giorno convinceremo i loro amori ad esprimersi ai nostri Amori! Vogliamo che voi sappiate che la nostra vita senza di voi era un buio cunicolo di infinita lunghezza, ma quando siete apparsi voi la luce da noi avete portato. E davvero, se i demoni avessero la vostra faccia preferiremo andare all’inferno. Amateci perché senza di voi niente possiamo e niente siamo… Vi amiamo da morire. Franca Caffarra, Schiavo Delia e Magliocca Roberta di I B GLI IDOLI E GLI HATERS Questa è una risposta agli “Haters” (persone che odiano un cantante e prendono in giro coloro che lo/i ascoltano). Voi non potete prendere in giro una persona per i suoi gusti musicali, gente come voi, che apparentemente non ha un idolo, non sa cosa si prova a guardare quei sorrisi, a perdersi nei loro occhi, a vivere nelle loro canzoni... Se non vi sta bene non scrivete commenti negativi sotto loro foto e video, semplicemente non le guardate o le ignorate. Se ritenete “brutte” le loro canzoni non le ascoltate. Queste siamo noi: potremmo anche piangere per loro, per un loro autografo, impazzire per una loro canzone, urlare per un loro compleanno… Decidiamo noi come vivere la nostra vita e decidiamo di viverla amando e seguendo i nostri idoli. Ci sono persone che stanno male per colpa vostra, che non hanno più un briciolo di autostima, che non possono mettersi una maglietta con la foto dei loro idoli, che non possono ascoltarli perché vengono discriminate come “quella che ascolta quei cinque gay” o a seconda di altri fandom altri insulti vari. Vengono prese in giro, a volte anche vittime di atti di bullismo. VI CHIEDIAMO SEMPLICEMENTE DI SMETTERLA! Noi non prendiamo in giro voi per quello che ascoltate, e così non dovreste farlo nemmeno voi. Questo articolo, che potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto, non è a difesa solo delle DIRECTIONER ma anche delle BELIEBER, delle SMILER, delle LOVATIC, delle SELENATOR, delle V-LOVER, delle ARIANATOR… Se non credete a quanto detto cercate su internet e informatevi su quello che succede nel mondo, soprattutto in Italia, per colpa degli Haters. Ma credo che il nostro articolo vi abbia aperto gli occhi e vi abbia fatto capire abbastanza come ci si sente una fan ad essere presa in giro per le persone che a volte le aiutano nei momenti di difficoltà, e che hanno affidato la loro felicità a persone che ”non conoscono” nemmeno. Dopotutto le/i fans e gli idoli sono come la notte e la luna: la notte senza la luna non sarebbe completa. Ilaria Tenneriello, Annapia Morgillo, Angela Merola, Ilaria Smarrelli di I C Intervista al Rettore del Convitto, Prof. Michele Vigliotti 1. - Signore Rettore, lei quando è nato? a. Io sono nato il 21 febbraio del 1951. 2. - Dove? a. Sono nato a Cervino. 3. - Come si chiamano i suoi genitori? a. Purtroppo sono morti ma mio padre si chiamava Vito e mia madre Giovanna. 4. - Da quanto tempo è Rettore del Convitto? a. Sono rettore da due anni. 5. - Qual’ era la sua materia preferita? a. Era la storia, mi chiamavano lo studente tutto 10. 6. - In quale facoltà si è specializzato? a. Mi sono specializzato in lettere classiche. 7. - Quando era piccolo pensava di diventare un Rettore? a. Pensavo di diventare professore, ma rettore proprio no. 8. - Che ne pensa dei professori del Convitto? a. Sono brave persone ma credo debbano studiarsi un po’ meglio la psicologia dei ragazzi. 9. - Come si diventa rettore? a. Dopo che si è stato professore si fa il concorso per diventare preside e poi si diventa rettore. 10. - Cosa si prova ad essere rettore? a. Significa essere il papà di ragazzi tra i 6 e i 18 anni. 11. - Cosa insegnava quando era professore? a. Quando ero professore insegnavo: italiano, latino e greco. 12. - Ha mai donato qualcosa ai poveri? a. Molte delle iniziative che facciamo sono per far guadagnare qualcosa ai nostri fratelli poveri. 13. - Qual’ è il suo sport preferito? a. Il mio sport preferito è il calcio. 14. - Quando lei era ragazzo, che gioco le piaceva fare? a. Quando ero ragazzo giocavo a indiani o ad acchiapparello. 15. - Lei era bravo a scuola? a. Si, ero il primo della classe e prendevo tutti dieci. 16. - E’ stata facile la sua infanzia? a. Si, è stata facile perché avevo un padre bravissimo. 17. - Cosa ne pensa del semiconvitto? a. Il semiconvitto è un’ottima scelta perché permette ai ragazzi di stare insieme tante ore. Qualcosa deve essere migliorato. 18. - Cosa gli piace di più del semiconvitto? a. Mi piace moltissimo il rapporto tra i ragazzi e gli educatori. Liberti Francesco I^ E media, Pisanti Giuseppe I^ E media, Di Maio Mario Gabriel I^E media, Valerio Bernardo I^ C. Alimentazione?! Che Disturbo! Oggi giorno l'alimentazione è più che altro un problema, invece che un piacere. Infatti molti giovani soffrono di diversi disturbi alimentari... C'è chi si vede troppo grasso anche se pesa solo 40 kg, mentre chi non riesce a controllare la propria fame, mentre altri decidono di fare il "digiuno". Molte volte questi disturbi nascono come una "moda" perché chi ne soffre è al centro di un attenzione molto strana, e questo ha un certo fascino sugli adolescenti. La terapia consigliata è la Psicoterapia, in modo che il paziente possa sentirsi sicuro di se, e di regolarizzare la sua alimentazione in modo corretto. Io credo che i disturbi alimentari siano un rischio più grande di quello che si pensa, perché il non stare bene con se stessi, porta alla depressione che ci costringe a fare cose orribili e con conseguenze devastanti. Un consiglio per chi legge questo articolo: "Mangia Sano, Mangia In Compagnia, Mangia Sempre" :). Assunta Pellegrino I B Medie Il Convitto set cinematografico per le riprese di “Camminando nel cielo” Nell’ambito della programmazione delle attività il nostro Convitto è stato set cinematografico dal giorno 11 al giorno 16 maggio 2015 di “Camminando nel cielo”, film di Angelo Antonucci. Il Film ha affrontato il tema della disabilità e dei giovani. Il prodotto è condiviso con “tutti coloro che credono nel cinema come forza comunicativa e di riflessione sui problemi della nostra società in relazione al mondo dei giovani, la scuola e la famiglia”, riferisce lo stesso regista Antonucci. Argomenti del film sono: giovani, handicap, disabilità, scuola e famiglia. Gli attori principali sono: Antonella Ponziani, Sandra Milo, Elisabetta Cavallotti, Vincenzo Soriano, Deborah Rinaldi, etc.. Il Film sarà distribuito nelle sale cinematografiche, oltre che presentato al Giffoni Film Festival del 2015, ed ancora home video e tv. La Redazione La pagina delle Poesie Terra di mare Oh Sardegna, terra di mare La pioggia ti ha costretto ad annegare. Oh Sardegna, terra di calore Adesso sei sommersa nel dolore. Oh Sardegna, terra di bellezza Adesso devi credere nella dolcezza. Oh Sardegna, tutto hai sopportato E adesso sei caduta in un fossato. Un fossato da cui qualcuno ti rialzerà oh Sardegna la bellezza in te rinascerà. Margherita Lerro Arrivederci scuola Vociare di bimbi ridenti è la scuola che chiude i battenti. Gli alunni Giugno saluta dite loro l’estate è arrivata, lascia i libri i quaderni e lo studio nei cortili per strada è tripudio. Allegria di giallo colore e di mare un salato sapore, qualche lacrima e tristi saluti ma a Settembre ci ritroveremo tutti. Elisabetta Correra III B L’essenziale La mamma è essenziale Perché grazie a lei la vita è speciale! Tutto è più bello se accanto a me c’è lei, Che è sostanza dei giorni miei! Se non ci fosse la mamma io non esisterei E non avrei assaporato le carezze che da lei! Se guardo il suo viso mi innamoro, Perché nei suoi occhi vedo quel passato che fu d’oro! Ha avuto la grazia di avere quattro bambine, Che ha sempre accudito in modo fine! VIVA LA MAMMA, Il suo amore è sempre vivo come la fiamma! Martina Rossi Come sempre puntuale E’ arrivato Carnevale Come sempre puntuale, ci sono tante mascherine piene di scherzi le vetrine, e noi allegri che guardiamo con i coriandoli festeggiamo. Ma la maschera più bella, come sempre è Pulcinella i dolci a volontà, è Carnevale che bontà! Angelo Pio Merola Intervista agli Educatori Antonio Pagliaro = P e Nicola Tartaglione = T 1. Prof è sposato? Quanti figli ha? P=Si. Tre; T= Si. Due; 2. Da quanti anni lavora qui? P= Dal 1980; T= Da più di 20 anni. 3. Cosa ricorda degli anni passati al convitto? P= Tanti bei ricordi; T= Qualche collega che non c’è più e i primi anni a Maddaloni; 4. Come trova gli alunni e i prof? P= Le/I prof disponibili, anche molto preparate/i, e gli alunni ogni anno sempre più curiosi, più bravi e più interessati; T=abbastanza positivi; 5. Il convitto è cambiato? In bene o in male? P= Si, molto e in bene, partendo anche dal fatto che prima il convitto era solo per i ragazzi, dal 1993 sono state ammesse anche le ragazze; T=Abbastanza positivi; 6. Cosa cambiereste del Convitto? P= Lo studio, non mi piace perché le famiglie ritirano i ragazzi prima del tempo; T= Cambierei gli spazi di svago, facendoli diventare più interessanti e divertenti; 7. Invece, cosa preferite del convitto? P= I ragazzi, gli alunni. Voi siete la nostra ricchezza e il futuro della nostra città; T=La vicinanza ai colleghi e quella anche con i ragazzi; 8. Ha sempre desiderato fare questo lavoro? P= Non ho scelto io di fare questo lavoro, ma è stata una grande opportunità; T= No… 9. Ha sempre desiderato lavorare qui? P= Si, il convitto di Maddaloni mi affascinava, e mi affascina tuttora. Andai via dalla provincia di Caserta a quella di Treviso per essere immesso in ruolo e, per ritornare qui, ho trascorso 11 anni fuori regione; T= No, prima lavoravo in banca e grazie al collega De Rosa che ho potuto avere questo posto; 10. Infine, consigliereste l’iscrizione al semiconvitto ad amici e parenti? P= Ho cresciuto mio figlio Danilo qui, dalla prima elementare alla terza media. Comunque, si lo consiglierei a tutti; T=Sì, sicuramente sì. Un grazie va agli Educatori Pagliaro e Tartaglione Nicola per la loro disponibilità, ma va anche a tutto il resto degli educatori, che ci aiutano a crescere tutti i giorni insegnandoci il vero significato dell’essere responsabile. Annapia Morgillo, Ilaria Tenneriello, Ilaria Smarrelli, Angela Merola Il Convitto in settimana bianca a Pescasseroli Noi ragazzi del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” abbiamo trascorso una vacanza a Pescasseroli, rinomata località sciistica sita in Abruzzo. Siamo partiti il 21 febbraio scorso alle 11:30 con due pullman, il viaggio è stato emozionante e divertente e, mezz’ora prima di arrivare in albergo, alle ore 14:00, abbiamo visitato questo piccolo paesino di montagna. Molti di noi si sono emozionati perché era la prima volta che vedevamo la neve. La prima sera eravamo tutti euforici e la notte è stata bianca per due motivi: primo perché faceva tanto caldo nelle camere e non si riusciva a dormire bene, mentre il secondo, perché alcuni di noi non erano andati proprio a dormire. Anche le notti successive non si è dormito molto, andavamo nelle camere dei nostri compagni e ci stavamo fino alle tre di notte. Gli altri giorni siamo andati a sciare, siamo andati sui gommoni sulla neve e, quando volevamo, potevamo rimanere in albergo. È stata una vacanza veramente ricca di emozioni, di divertimento, perché siamo stati liberi di fare quello che volevamo, però sempre sotto il controllo dei nostri educatori, i quali si sono divertiti pure loro insieme a noi. Speriamo di ritornarci l’anno prossimo perché è stata veramente una gita fantastica. Molti di noi non volevano ritornare a casa e alcuni si sono messi pure a piangere. E’ stata un’esperienza da rifare assolutamente e spero che il prossimo anno ci torneremo in questo posto perché conserva i nostri ricordi. Cioffi Matteo di III B Terza media… Nuova o vecchia vita? Invito chiunque, prima di iniziare a leggere, a chiudere gli occhi. Ai cosiddetti “grandi” chiedo di ricordare quel periodo magnifico in cui si sono sentiti indipendenti per la prima volta. Ai “piccoli” chiedo di immaginare un tempo in cui saranno assillati da dubbi, dalle insicurezze ma allo stesso tempo saranno colmati da emozioni mai provate prima. Penso siano tutti giunti alla medesima conclusione. Come una porta verso un nuovo orizzonte, una finestra su uno dei momenti cruciali della nostra vita, la terza media è un’agognata meta per molti di noi, una specie di sogno o di obiettivo comune sul quale tutti noi abbiamo formulato fantasticherie o tirato fuori vecchi ricordi almeno una volta. Vuoi per la famosa gita, vuoi per le prime cotte, vuoi per la consapevolezza di non essere più bambini essa richiama l’attenzione di tutti. Ho da sfatare un piccolo mito, nonostante quelle innumerevoli qualità che lo contraddistinguono, quell’anno rappresenta una continua successione di eventi importanti. Iniziando dalla scelta per il tipo di scuola superiore e terminando con l’esame non si ha davvero un minuto da stare tranquilli. Eppure le giornate sembrano scivolare via lente, trasformandosi lentamente ma incessantemente in mesi. All’inizio si è pieni di entusiasmo, ma verso la fine, soprattutto nel periodo primaverile, la sensazione di libertà lascia il posto alla nostalgia, alla resa dei conti, al sofferto addio agli amici di tre anni e in alcuni casi di otto. Insomma un nodo alla gola e la paura dell’ignoto accompagnano questi ultimi giorni prima dei saluti finali. Persino i professori sembrano aver assunto un tono diverso, c’è una sfumatura nelle loro voci che tende alla malinconia. Ma la verità è che nessuno se la sente davvero di affrontare il “dopo” e di iniziare un nuovo cammino. Ci crogioliamo nelle parole delle canzoni, nella soffice brezza del vento, nel torpore di un sole che inizia a splendere. Ma in fondo tutto comporta sacrifici e nonostante tutte le preoccupazioni e gli errori che ho già fatto (e che sicuramente rifarò) so che la terza media sarà per sempre uno dei principali punti di riferimento. Milena Argenziano III C I VIDEOGIOCHI Molte persone pensano che i videogiochi siano solo oggetto di svago, invece c’è chi lavora con essi e ci sono pure videogiochi istruttivi, per esempio anche un gioco di guerra può insegnare (se è fatto bene) la storia. Io preferisco soprattutto i videogiochi sparatutto come call of duty ma mi piacciono anche i giochi di calcio come fifa (anche se non sono molto forte). Al giorno d’oggi ci sono molti dibattiti tra chi dice che hanno molti lati positivi e tra chi dice che sono altamente dannosi, un gioco ritenuto pericoloso è gta, dicono che potrebbe essere imitato nella realtà ma io penso che faccia capire proprio ciò che non va fatto poiché la maggior parte delle volte quando si provano cose “pericolose” si muore. Un fattore molto pericoloso di questi videogiochi è l’uso prolungato: secondo me il tempo massimo di gioco dovrebbe variare tra 1-2 ore ma naturalmente c’è chi gioca anche per 9 ore consecutive! Alessandro Cagnacci II B IL CONVITTO “GIORDANO BRUNO” DI MADDALONI CREA UN CORO STABILE Gli educatori del nostro Convitto, Carbone e Marra, quest’anno hanno creato un coro stabile riservato ai soli alunni semiconvittori i quali sono stati protagonisti di un provino per farne parte. Io fortunatamente sono riuscito ad entrarvi e, in previsione di una prima uscita per lo spettacolo di Natale, insieme ai miei amici, siamo stati impegnati in tante prove quotidiane. Il giorno del debutto, avvenuto nel salone del Convitto, dietro le quinte, eravamo tutti emozionati e appena saliti sul palco avevamo anche il batticuore. Dopo esserci esibiti abbiamo ricevuto un attestato di partecipazione e consumato un piccolo rinfresco. Dopo le feste natalizie, abbiamo preparato altre canzoni per il gemellaggio con il Convitto nazionale di Sessa Aurunca. Lì, prima di cantare, abbiamo visitato alcuni monumenti storici del paese. È stata una bellissima esperienza, perché non solo abbiamo fatto conoscenze, ma abbiamo visitato anche il Convitto. La divisa del coro è composta da: pantalone nero, camicia bianca e un papillon nero. Quella di creare un coro è stata veramente una pensata magnifica! FILIPPO PASCARELLA II B Hello: inglese - Ciao: italiano L’ inglese è la lingua più parlata al mondo ed è anche la più importante. Se non conoscessimo l’inglese dovremmo conoscere tutte le lingue del mondo per comunicare con gli altri popoli. Noi ragazzini delle scuole medie studiamo l’ inglese e bisogna ringraziare tutte le professoresse che ci insegnano questa lingua importantissima. Per dimostrare che noi ragazzini delle medie sappiamo parlare inglese scriverò un piccolo testo in questa lingua. Hello , I am Leonardo Suppa . I love English … i live in Valle Di Maddaloni but i don’ like my country I want to live in America . I like English because I want to know Katy Perry …I love her ! My school is crazy???? … but I like my teachers :they are cool . ???? Ciao , mi chiamo Leonardo Suppa . Amo l’ inglese … Vivo a Valle Di Maddaloni, ma non mi piace il mio piccolo paese…vorrei vivere in America . A me piace l’ inglese perché vorrei conoscere Katy Perry: la amo! La mia scuola è pazza??? ma a me piacciono le mie insegnanti sono fighe ???. LEONARDO SUPPA I RAGAZZI DI OGGI Invece di parlare di giochi o attività abbiamo deciso di parlarvi di noi adolescenti. Ciao siamo ALESSIA RANNO, MIRIANA AULICINO e MORENA PANICO. Vi parleremo dei sentimenti che provano i ragazzi, tra questi ovviamente ci siamo anche noi... Beh noi ragazzi siamo complicati: vogliamo stare da soli ma non vogliamo sentirci soli. Siamo dei patiti di internet: un esempio è che noi ci nascondiamo dietro i social, perché a volte siamo troppo timidi per parlare alle persone. E anche adesso se non fosse per questo computer, non avremmo mai avuto il coraggio di parlarvi di noi … Oltre a questo nell’età adolescenziale tendiamo a chiuderci in noi stessi e ad alternare momenti di felicità con quelli di tristezza. Gli adulti ci considerano insopportabili, ma la verità è che non ci sanno capire e poi … anche loro sono stati ragazzi. Poi c’è *** l’amore*** … che ci distrugge ma è anche il sentimento più bello che possiamo provare, ci fa stare male ma è proprio questo che ci insegna ad andare avanti. Noi ragazzi siamo così … potremmo essere complicati, antipatici, difficili e potremmo avere milioni e milioni di difetti ma … alla fine siamo fantastici. È vero facciamo sempre di testa nostra ma lo facciamo per divertirci e per avere attenzione. Questo è tutto … ALESSIA RANNO, MIRIANA AULICINO e MORENA PANICO II B VITA DA COLLABORATORE SCOLASTICO I nostri collaboratori scolastici, Rosa Schiavone e Nicola Mottola, ci parlano della loro vita lavorativa. Loro la considerano una grossa opportunità, settimana dopo settimana a contatto con gli studenti ma il lavoro non è molto semplice: pulire, lavorare, occuparsi dei ragazzi è una grande responsabilità. A volte, infatti, il troppo lavoro causa stress e i rapporti tra i due colleghi si complicano, ma la pace e la tranquillità in questa scuola non si esauriscono mai. Anche l’amicizia collaboratore-studente aumenta giorno dopo giorno grazie alle continue chiacchierate pomeridiane che però non distraggono i ragazzi dallo studio. Insomma, i nostri collaboratori lavorano al meglio per garantire a noi studenti una vita scolastica tranquilla e serena e con simpatia e gentilezza ci fanno sentire a nostro agio… PERSINO A SCUOLA!!! Castellucci Emanuela e Sostini Antonia Rita Prima E Una gita tra storia e musica Il giorno 27 Marzo, nell’ambito del progetto: Il viaggio nella storia continua…oltre Maddaloni diretto dal Dott. Antonio Tedesco, noi semiconvittori siamo stati coinvolti in un uscita presso il Convitto di Sessa Aurunca e i vari luoghi di importanza storica in essa presenti. La mattina, dopo un viaggio in pullman, come prima cosa abbiamo visitato il teatro romano che è uno degli edifici storici più importanti scoperti sinora in Campania dove abbiamo fatto merenda e che ci è stato accuratamente descritto da due alunni del convitto che ci hanno accompagnati durante tutta la giornata. Il teatro è per la sua età ben conservato, anche se privo dei preziosi ornamenti che un tempo lo adornavano, la scena costituiva un vero e proprio museo a cielo aperto. Purtroppo però non abbiamo potuto accedere a causa del deterioramento che l’aria avrebbe potuto provocare agli affreschi che si trovavano al suo interno, nonostante ciò la visita è stata piacevole ed allietata dal clima soleggiato. Dopo abbiamo visitato il criptoportico lì vicino, sempre con la guida degli alunni del convitto. Esso si articola in tre bracci, tra i quali integro solamente il settentrionale, un collegamento con il teatro adiacente in realtà non è mai stato provato. Dopo ciò siamo andati all’antico ufficio tesorile, dove ad aspettarci vi erano due studenti del liceo che ci hanno fatto da guida, rispondendo alle nostre domande e spiegandoci cosa questo luogo fosse stato. Visitata la parte storica di Sessa Aurunca ci siamo diretti verso il Convitto Nazionale Agostino Nifo dove siamo stati calorosamente accolti dal Rettore e da un’esibizione musicale svolta dagli alunni della scuola media ed anche noi ci siamo esibiti con il nostro coro stabile accompagnato da una percussionista. Svolte entrambe le esibizioni molto apprezzate siamo andati a mangiare nella mensa ed una volta finito ci è stato dato del tempo per visitare tutto il Convitto. Conclusa l’uscita siamo tornati a Maddaloni per poi andare a casa. Sara Rivetti II C INTERVISTA AL RETTORE Lei è da due anni nella nostra scuola e ci sono stati molti cambiamenti che noi tutti abbiamo apprezzato. Volevamo sapere se questo maestoso istituto è entrato a far parte del suo cuore e se rappresenta qualcosa di importante per lei. Certo io ci vivo di scuola! Questa è una scuola particolare, perché avendo i bambini delle elementari, voi delle medie e i ragazzi più grandi abbiamo tutta la gamma educativa. Fin ora avevo sempre lavorato in scuole secondarie di primo grado che hanno dei problemi che ti mettono anche in crisi a volte, ma avendo anche ragazzi e bambini più piccoli c’è un’atmosfera di felicità e armonia. Quindi si questa scuola mi piace tantissimo! A partire dall’anno prossimo ci sarà un nuovo indirizzo: il “Liceo Scientifico Internazionale”. Cosa vi ha spinto a crearlo? Due cose fondamentalmente: la prima è l’apertura alle lingue orientali, perché si farà cinese per 7 ore a settimana e poi faremo anche arabo di pomeriggio due ore per tre giorni a settimana, questo varrà per il biennio, in modo che queste due grandi realtà, che sono da una parte i paesi arabi, che dall’alto del loro potere economico hanno un grande significato per noi come italiani e come europei, e dall’altra i cinesi, che ormai rappresentano il partner commerciale più forte, più significativo, li possiamo anche capire attraverso la lingua. In questo istituto si fa anche molta matematica e scienza perché come voi sapete molti di voi si vorranno inscrivere a medicina, biologia, ingegneria etc… quindi è importante che si trattino. Queste sono le ragioni per cui ho ritenuto opportuno che ci fosse questo nuovo indirizzo. Abbiamo recentemente letto il suo bellissimo libro: “ Il brigante” e adesso abbiamo sentito parlare del suo nuovo volume: “Un paese e la guerra”. Volevamo chiederle come mai ha questa passione per lo scrivere. Io ho cominciato raccontando storie ai miei alunni e ho notato che la storia era molto più amata dagli alunni se fatta di storie legate insieme da una specie di mappa concettuale, però raccontare è fondamentale perché così i ragazzi vedono i personaggi come esseri reali del loro mondo e perciò ho iniziato a raccontare e successivamente a scrivere. Ho capito che il racconto è significativo perché ti da tanti quadri di una realtà storica, spesso anche contraddittoria però in qualche modo riesce a farti appassionare più del romanzo, che è più formale. Lei è uno dei pochi rettori che ha preso bellissime iniziative come invitare la scrittrice Dacia Maraini, il cantautore e scrittore Eugenio Bennato e molti altri. Ha nuove iniziative per il futuro? Vi sommergerò di iniziative. Io penso che la scuola non debba limitarsi solo alle discipline perché la SCUOLA è MONDO. A scuola deve entrare tutto quello che fa parte del vostro cuore, la musica, la scrittura creativa, il cinema, tutto quello che vi interessa, ma soprattutto dobbiamo spingervi a riflettere sulle tematiche che spesso nella scuola non si trattano. Per esempio la legalità si fa in maniera molto superficiale e, portando qui dei giudici o poliziotti voi attraverso la loro esperienza capite veramente cosa significa la giustizia. In base a ciò che le abbiamo detto prima, qual è l’evento che l’ha più soddisfatto? Beh, il fatto che voi ci siate, il fatto che voi mi seguiate, il fatto che i ragazzi vengano qui a scuola tutti i giorni, nessuno escluso, lo sapete no… sono due anni che io sono qui e non hanno fatto nemmeno un giorno di assenza collettiva, queste sono le cose che mi soddisfano tanto perché vuol dire che avete capito il progetto educativo che ci sta sotto il mio modo di agire, questa è la cosa che mi piace di più! Certamente è chiaro che tutte le esperienze belle che facciamo sono importanti perché ci insegnano nuove cose. La scuola media ha avuto un forte incremento di inscrizioni rispetto agli anni passati, secondo lei a cosa è dovuto? La scuola è la stessa, i professori sono gli stessi, ciò significa che c’ è uno spirito nuovo che percorre questa scuola ed è proprio l’essere accolti da parte nostra ed essere protagonisti da parte vostra. Penso sia questa la causa che ha determinato questo forte incremento di iscrizioni! Cosa ne pensa degli alunni della scuola elementare, delle medie e del liceo? Gli alunni delle scuole elementari sono carinissimi, dolcissimi, alcuni anche esageratamente attivi, ma vederli la mattina entrare col sorriso a scuola è veramente una gioia immensa che mi scalda il cuore, anche perché non ero mai stato insegnante o preside di una scuola elementare. La scuola media è diciamo il cuore perché vi trovate giusto al centro, tra le elementari e il liceo. Devo dire la verità, tra tutta e tre gli ordini, è quello più autonomo, nel senso che riesce a gestirsi bene, e diciamo il merito va soprattutto alle professoresse che avendo molta esperienza, riescono a guidarvi meglio. I ragazzi del liceo devo dire la verità sono bravi, solitamente alcuni liceali hanno una cattiva concezione della loro autonomia, la utilizzano male realizzando occupazioni, vandalismi, bullismi e tutte queste cose che non fanno bene alla scuola, invece i miei ragazzi sono bravissimi, alle 8:25 sono già tutti in classe e non hanno mai fatto un giorno di assenza collettiva e come loro già sanno quando non sono d’accordo su una cosa, mi vengono a parlare e ne discutiamo qui in presidenza con i rappresentati di classe. Quindi complessivamente ho un giudizio molto molto positivo su tutti e tre gli ordini di questa scuola. Martina Rossi, Margherita Lerro, Correra Elisabetta e Mariarosaria Santangelo III B POKEAMICI: VI PARLIAMO DI CRESSELIA! Tipo: PSICO Cresselia ha il corpo azzurro con un lato giallo e due ciuffi che formano un arco sul petto, gli ornamenti bianchi sul fondo della testa danno l’impressione delle lune. Ciao sono Ally e oggi vi parlerò del mio Pokemon preferito cioè Cresselia: questa è un Pokemon estremamente gentile che si occupa di assistere persone e Pokemon che sono stati colpiti dall’abilità di Darkrai. Cresselia vive sull’isola di Lunapiena ma viaggia sempre per il mondo in cerca di Darkrai, il suo acerrimo nemico. Le persone che le abitano vicino sperano sempre di trovare le piume di Cresselia per evitare di fare altri incubi soprattutto quelli introdotti da Darkrai , e li sostituisce con bellissimi sogni. La sua abilità speciale è quella di guarire persino i danni psicologici, anche quelli permanenti. Le sue mosse sono: Psichico: prende il totale controllo del Pokemon manipolandoli. Confusione: manda un raggio nei Pokemon provocandogli un forte mal di testa momentaneo. Divinazione: previene tutti gli attacchi dell’altro Pokemon. Lacerazione: la sua mano, dopo aver accumulato bagliore, si avventa sul Pokemon lacerandolo. ALLEGRA F. VIRGILIO 2B POEKEAMICI: VI PARLIAMO DI MANAPHY! Tipo: ACQUA Manaphy è un altro Pokemon leggendario che vive nel mare ed è l’unico Pokemon che può fecondare, facendo nascere cosi, un nuovo Pokemon che poi si evolverà in Manaphy. E’ un piccolo Pokemon con una gemma rossa sul petto, braccia e piedi più lunghe del corpo mentre la sua testa è a forma di cipolla con un’antenna sopra. Ciao a tutti! Sono Giuly e oggi vi parlerò del mio Pokemon ideale: Manaphy! Manaphy è giocherellone e grazie al suo alto contenuto di acqua nel suo corpo guarisce ogni volta che piove o quando si libera dell’acqua in eccesso. Manaphy ha la capacità di ricordare a vita la sua città natale, di poter sciogliersi nell’acqua e di poter controllare l’acqua. Manaphy il più delle volte si nasconde negli oceani freddi e si può incontrare nella regione di Sinnoh. Le sue mosse sono: Idropulsar: intrappola in una bolla d’acqua il nemico soffocandolo e confondendolo. Scudo acido: permette a Manaphy di guarire e di sparire in acqua. Sub: permette al Pokemon in questione di immergersi in acqua e evitare l’attacco del Pokemon avversario colpendolo a sorpresa. Geloraggio: gela il nemico impedendogli di muoversi in modo da colpirlo con colpi a raffica. GIULIA ROSSI 2B POKEAMICI: VI PARLIAMO DI DARKRAI! Tipo: BUIO e SPETTRO Darkrai è un pokemon molto singolare, oscuro e molto misterioso. Vive nel buio sotto forma di ombra e il suo nemico ideale è Cresselia di cui vi parleremo nel prossimo articolo. Darkrai protegge la città di Kalos che venne attaccata da due divinità: Dialga (tempo) e Palkia (spazio). Questo scontro è stato provocato dal loro incontro, che non sarebbe mai dovuto accadere. Ciao sono Kekko e oggi vi parlerò del mio pokemon ideale: Darkrai. Darkrai è un pokemon leggendario e la sua abilità permette di far venire gli incubi ai pokemon e persone che gli dormono affianco. Le mosse di Darkrai sono: Vuototero: che addormenta i pokemon con una serie di sfere incubatrici. Neropulsar: che lancia degli anelli malefici che sono molto forti Incubo: che con una ombrata trapassa il corpo, una mossa del genere potrebbe provocare gravi danni alla mente del pokemon. Geloraggio: che potrebbe ghiacciare i pokemon. La sua storia narra di un pokemon che si dice che sia cattivo ma ha un cuore d’oro. FRANCESCO FORESTE 2B Viaggio d’istruzione in Spagna Quest'anno siamo stati in Spagna per un viaggio d'istruzione, per incrementare il nostro livello di spagnolo. Siamo stati 23 giorni (dal 4 novembre al 27) in un hotel a Barcelona. É stata un'esperienza magnifica, abbiamo visitato monumenti e parchi di fama mondiale come la Sagrada Familia, Parc Guëll, Girona, Tarragona e per finire anche il Camp Nou. Abbiamo lavorato per un quotidiano "El periodico", dove abbiamo contribuito a scrivere notizie riguardanti Barcelona. Siamo stati inoltre presso la spiaggia di Barceloneta il quale lungomare richiama quello di Napoli e dove abbiamo gustato il tipico piatto spagnolo la 'paella' e la famosa sangria. Solitamente il pomeriggio seguivamo il corso di giornalismo, e una volta finito, giravamo per i negozi della città o facevamo escursioni. Il lavoro effettuato per questo periodico ci ha facilitato l'apprensione della lingua spagnola. É stato un viaggio che ha ampliato molto il nostro bagaglio culturale e ha migliorato i rapporti con gli altri ragazzi della classe, un'esperienza indimenticabile che consiglio a tutti. Giovanni Affinito Liceo Classico Europeo