"L`Eco del Bruno" ed "Eroici furori"

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"L`Eco del Bruno" ed "Eroici furori"
La Prima A
La Prima A vuol dire i primi della classe. Perciò noi dobbiamo essere i primi a fare: i compiti, andare in bagno,
mangiare, uscire…ma noi per sempre ci ricorderemo del professore Scarciello. Arianna 1^ A
Voi siete come i pulcini
Crescete e Costruite il vostro futuro
Auguri dal Prof. Pietro
La Prima B
Campane di Pasqua
Che dondolio festoso,
che squilli di campane!
Suonano sopra al monte,
rispondono alle piane.
Ripete il dolce suono:
È Pasqua del perdono!
Ripete l’aria a fiore:
È risorto il Signore!
Sia pace in ogni casa,
sia gioia in ogni cuore…
La terra benedica
il nostro Redentore.
Micaela Migliaccio I B
Evviva la prima B!
Ogni bambino è speciale.
I bambini sono come
farfalle nel vento… Alcuni possono
volare più di altri,
ma ognuno vola nel modo
migliore che gli è possibile… Perché,
quindi, fare dei paragoni?
Ognuno è diverso, ognuno è speciale,
ognuno è bello ed unico!!
In primavera tutta la natura si
risveglia e i prati si riempiono di fiori
e alberi pieni di foglie. Chiara Delli
Paoli
A Pasqua vado dai nonni e mi
diverto a giocare a nascondino con i
miei cugini. Valentina Madonna
I migliori siamo noi!
La Prima C
La festa del papà
Caro papà, ti voglio tanto bene. Lo sai,
quando mi porti a vedere Kelly, il cane
da caccia, sono tanto felice. Buona festa
del papà.
Tua Francesca
Papà ti devo dire tante cose belle
quando sarà il tuo compleanno. Ti devo
ringraziare per tutto quello che mi fai:
mi porti a scuola, mi porti al mare. Ti
voglio bene papà
Gilda Migliaccio Prima C
La festa di Halloween della Terza A
Il pranzo
La Primavera
La primavera è una stagione
dell’anno. In primavera la natura si
veste di tanti fiori colorati. Nel cielo
azzurro si vedono tante rondini e
sembra uno spettacolo da vedere. In
questo periodo non si usano più i
guanti, sciarpe e cappelli pesanti. La
temperatura è mite. A noi alunni
della prima C piace questa stupenda
primavera.
Francesca Sposito di Prima C
Buona Pasqua
Nei miei sogni ho immaginato
un grande uovo colorato.
Per chi era? Per la gente
dall’Oriente all’Occidente:
pieno, pieno di sorprese
destinate ad ogni paese.
C’era dentro la saggezza
e poi tanta tenerezza,
l’altruismo e la bontà,
gioia in grande quantità.
Tanta pace, tanto amore
da riempire ogni cuore.
Francesca Schioppa
Natale in Convitto
Il gioco del Calcio
Una famiglia
Bastano un papà e una mamma, un
figlio o una figlia per fare una
famiglia.
Le famiglie formano un paese e
qualche volta persino una città.
Al caldo o al gelo, nella capanna o
dentro al grattacielo, nei paesi e
nelle città vive la grande famiglia
dell’umanità.
Chiara Paloscia di I C
Lo Sport a scuola
Lo studio pomeridiano
Un pensierino per la Pasqua
La Pasqua ci ricorda la Resurrezione
di Gesù e mi piace anche perché le
famiglie stanno insieme.
La Pasqua è importante per i
cristiani che diventano più buoni.
La Pasqua è la festa più bella perché
porta la felicità e la gioia e,
soprattutto, ci ricorda che Gesù è
risorto.
La Terza B
Un pensierino per il Papà
Papà quando tu stai con me io mi
sento sicura. Quando mi dai un bacio
mi sento di volare. Costanza
Caro papà tu sei per me la persona
più buona del mondo perché mi
proteggi e mi aiuti. Letizia
Caro papà tu per me sei un angelo
perché mi proteggi e mi sostieni.
Laura
Caro papà io ti penso sempre e ti
voglio bene con tutto il cuore. Sei il
papà più buono del mondo. Isabel
Caro papà per me sei un tesoro e ti
voglio bene e ti porto nel mio cuore.
Rosa
La Santa Pasqua
A Pasqua sono felici tutti per la
resurrezione e la salvezza di Gesù. Le
persone si scambiano gli auguri e i
doni e fanno la pace. La sera le
famiglie benediscono le case, poi,
prima di andare a dormire si
raccontano la loro meravigliosa
esperienza. Elena Grazia Schioppa
Evviva la Scuola Primaria del meraviglioso Convitto!
La quarta B
I RAGAZZI DELLA
Terza C
La Castagna
Stavo chiuso dentro un riccio
senza fare un capriccio
quando il riccio fa cu-cu
Io per terra casco giù.
Sono buona se ben cotta
arrostita o bollita,
sono frutto di montagna
bimbo sono la castagna.
Ilaria Paloscia 3^C
Amano studiare, disegnare, festeggiare
e ……. giocare tanto al Convitto!
Gli idoli
Gli idoli sono come delle ancore, pronti ad aiutarti in qualunque circostanza senza conoscerti, anche solo attraverso
una canzone. Un idolo è quella persona che ti fa vivere emozioni, che quando sorride fa sorridere anche te, al solo
pensiero che lui sia felice. L’ amore che si prova per un idolo non è possibile spiegarlo a parole, ti manca il respiro
sentendo la sua voce, ascoltando le sue parole capaci di farti sognare. Non ti giudicano mai, tirano su il morale e basta
mettere delle semplici cuffiette per sentirli accanto a noi. A volte la gente non capisce, dice solo che è una stupida
ossessione e che è inutile perdere così tanto tempo dietro una persona che nemmeno ti conosce; loro non sanno di
noi, non sanno che sono il nostro “per sempre”, e sì sembrerà banale, ma ci salvano. E forse è vero che ci fanno
perdere letteralmente la testa ma questo, il nostro, è vero amore. Ti dicono ciò che nessuno ti dice, ti conoscono
come nessuno ti conosce. Molto spesso lasciamo che una persona entri nella nostra vita senza accorgercene e quando
succede questo, beh, non puoi farci niente. Ci giriamo sempre a cercarli, li immaginiamo vicino a noi, sempre, in ogni
momento e non ci sentiamo soli perché l’amore a distanza è sentirsi vicini anche quando non lo si è. Loro hanno quel
sorriso stampato sul viso anche quando c’è qualcosa che non va ed è bello sapere che puoi sempre contare su di loro.
In conclusione, avere degli idoli è la cosa più bella che ci potesse capitare.
Luisa Russo, Rosa di Nuzzo, Annapaola Lombardi, Ludovica della Marca, Chiara di Vico, Lorena d’Aiello, Carmen
d’Apruzzo di I C
Le nostre storie: Amore nella scuola
Questo è il nostro primo anno di medie, per cui sono cambiate molte cose. Con questi grandi cambiamenti, sono nate,
poco a poco, piccole cotte che con il tempo sono cresciute. Dato che siamo molto timide, non riusciamo a dire loro
quel che proviamo guardandoli negli occhi, per questo lo scriviamo qui. A volte ci mancano così tanto che potremmo
morire per le loro assenze. Quando siamo tristi, basterebbe guardarli negli occhi per farci ritornare il sorriso sulle
labbra. Basterebbe un loro abbraccio per essere allegre. Basterebbe un loro bacio per riscaldare il nostro cuore.
Basterebbero loro e nessun altro. Passiamo notti intere ad immaginarci insieme. Avevamo e tuttora abbiamo bisogno
di qualcosa che appartiene loro, ma non è qualcosa, sono proprio quei ragazzi che ci fanno star bene solo guardandoli.
Abbiamo guardato in fondo alle loro anime e abbiamo visto noi stesse. Li desideriamo più di ogni cosa al mondo e un
giorno convinceremo i loro amori ad esprimersi ai nostri Amori! Vogliamo che voi sappiate che la nostra vita senza di
voi era un buio cunicolo di infinita lunghezza, ma quando siete apparsi voi la luce da noi avete portato. E davvero, se i
demoni avessero la vostra faccia preferiremo andare all’inferno. Amateci perché senza di voi niente possiamo e niente
siamo… Vi amiamo da morire.
Franca Caffarra, Schiavo Delia e Magliocca Roberta di I B
GLI IDOLI E GLI HATERS
Questa è una risposta agli “Haters” (persone che odiano un cantante e prendono in giro coloro che lo/i ascoltano). Voi
non potete prendere in giro una persona per i suoi gusti musicali, gente come voi, che apparentemente non ha un
idolo, non sa cosa si prova a guardare quei sorrisi, a perdersi nei loro occhi, a vivere nelle loro canzoni... Se non vi sta
bene non scrivete commenti negativi sotto loro foto e video, semplicemente non le guardate o le ignorate. Se ritenete
“brutte” le loro canzoni non le ascoltate. Queste siamo noi: potremmo anche piangere per loro, per un loro autografo,
impazzire per una loro canzone, urlare per un loro compleanno… Decidiamo noi come vivere la nostra vita e
decidiamo di viverla amando e seguendo i nostri idoli. Ci sono persone che stanno male per colpa vostra, che non
hanno più un briciolo di autostima, che non possono mettersi una maglietta con la foto dei loro idoli, che non possono
ascoltarli perché vengono discriminate come “quella che ascolta quei cinque gay” o a seconda di altri fandom altri
insulti vari. Vengono prese in giro, a volte anche vittime di atti di bullismo. VI CHIEDIAMO SEMPLICEMENTE DI
SMETTERLA! Noi non prendiamo in giro voi per quello che ascoltate, e così non dovreste farlo nemmeno voi. Questo
articolo, che potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto, non è a difesa solo delle DIRECTIONER ma anche delle
BELIEBER, delle SMILER, delle LOVATIC, delle SELENATOR, delle V-LOVER, delle ARIANATOR…
Se non credete a quanto detto cercate su internet e informatevi su quello che succede nel mondo, soprattutto in
Italia, per colpa degli Haters. Ma credo che il nostro articolo vi abbia aperto gli occhi e vi abbia fatto capire abbastanza
come ci si sente una fan ad essere presa in giro per le persone che a volte le aiutano nei momenti di difficoltà, e che
hanno affidato la loro felicità a persone che ”non conoscono” nemmeno. Dopotutto le/i fans e gli idoli sono come la
notte e la luna: la notte senza la luna non sarebbe completa.
Ilaria Tenneriello, Annapia Morgillo, Angela Merola, Ilaria Smarrelli di I C
Intervista al Rettore del Convitto, Prof. Michele Vigliotti
1. - Signore Rettore, lei quando è nato?
a. Io sono nato il 21 febbraio del 1951.
2. - Dove?
a. Sono nato a Cervino.
3. - Come si chiamano i suoi genitori?
a. Purtroppo sono morti ma mio padre si chiamava Vito e mia madre Giovanna.
4. - Da quanto tempo è Rettore del Convitto?
a. Sono rettore da due anni.
5. - Qual’ era la sua materia preferita?
a. Era la storia, mi chiamavano lo studente tutto 10.
6. - In quale facoltà si è specializzato?
a. Mi sono specializzato in lettere classiche.
7. - Quando era piccolo pensava di diventare un Rettore?
a. Pensavo di diventare professore, ma rettore proprio no.
8. - Che ne pensa dei professori del Convitto?
a. Sono brave persone ma credo debbano studiarsi un po’ meglio la psicologia dei ragazzi.
9. - Come si diventa rettore?
a. Dopo che si è stato professore si fa il concorso per diventare preside e poi si diventa rettore.
10. - Cosa si prova ad essere rettore?
a. Significa essere il papà di ragazzi tra i 6 e i 18 anni.
11. - Cosa insegnava quando era professore?
a. Quando ero professore insegnavo: italiano, latino e greco.
12. - Ha mai donato qualcosa ai poveri?
a. Molte delle iniziative che facciamo sono per far guadagnare qualcosa ai nostri fratelli poveri.
13. - Qual’ è il suo sport preferito?
a. Il mio sport preferito è il calcio.
14. - Quando lei era ragazzo, che gioco le piaceva fare?
a. Quando ero ragazzo giocavo a indiani o ad acchiapparello.
15. - Lei era bravo a scuola?
a. Si, ero il primo della classe e prendevo tutti dieci.
16. - E’ stata facile la sua infanzia?
a. Si, è stata facile perché avevo un padre bravissimo.
17. - Cosa ne pensa del semiconvitto?
a. Il semiconvitto è un’ottima scelta perché permette ai ragazzi di stare insieme tante ore. Qualcosa
deve essere migliorato.
18. - Cosa gli piace di più del semiconvitto?
a. Mi piace moltissimo il rapporto tra i ragazzi e gli educatori.
Liberti Francesco I^ E media, Pisanti Giuseppe I^ E media, Di Maio Mario Gabriel I^E media, Valerio Bernardo I^ C.
Alimentazione?! Che Disturbo!
Oggi giorno l'alimentazione è più che altro un problema, invece che un piacere. Infatti molti giovani soffrono di diversi
disturbi alimentari... C'è chi si vede troppo grasso anche se pesa solo 40 kg, mentre chi non riesce a controllare la
propria fame, mentre altri decidono di fare il "digiuno". Molte volte questi disturbi nascono come una "moda" perché
chi ne soffre è al centro di un attenzione molto strana, e questo ha un certo fascino sugli adolescenti. La terapia
consigliata è la Psicoterapia, in modo che il paziente possa sentirsi sicuro di se, e di regolarizzare la sua alimentazione
in modo corretto. Io credo che i disturbi alimentari siano un rischio più grande di quello che si pensa, perché il non
stare bene con se stessi, porta alla depressione che ci costringe a fare cose orribili e con conseguenze devastanti. Un
consiglio per chi legge questo articolo: "Mangia Sano, Mangia In Compagnia, Mangia Sempre" :).
Assunta Pellegrino I B Medie
Il Convitto set cinematografico per le riprese di “Camminando nel cielo”
Nell’ambito della programmazione delle attività il nostro Convitto è stato set cinematografico dal giorno 11 al giorno
16 maggio 2015 di “Camminando nel cielo”, film di Angelo Antonucci. Il Film ha affrontato il tema della disabilità e dei
giovani. Il prodotto è condiviso con “tutti coloro che credono nel cinema come forza comunicativa e di riflessione sui
problemi della nostra società in relazione al mondo dei giovani, la scuola e la famiglia”, riferisce lo stesso regista
Antonucci. Argomenti del film sono: giovani, handicap, disabilità, scuola e famiglia. Gli attori principali sono: Antonella
Ponziani, Sandra Milo, Elisabetta Cavallotti, Vincenzo Soriano, Deborah Rinaldi, etc.. Il Film sarà distribuito nelle sale
cinematografiche, oltre che presentato al Giffoni Film Festival del 2015, ed ancora home video e tv. La Redazione
La pagina delle Poesie
Terra di mare
Oh Sardegna, terra di mare
La pioggia ti ha costretto ad annegare.
Oh Sardegna, terra di calore
Adesso sei sommersa nel dolore.
Oh Sardegna, terra di bellezza
Adesso devi credere nella dolcezza.
Oh Sardegna, tutto hai sopportato
E adesso sei caduta in un fossato.
Un fossato da cui qualcuno ti rialzerà
oh Sardegna la bellezza in te rinascerà.
Margherita Lerro
Arrivederci scuola
Vociare di bimbi ridenti
è la scuola che chiude i battenti.
Gli alunni Giugno saluta
dite loro l’estate è arrivata,
lascia i libri i quaderni e lo studio
nei cortili per strada è tripudio.
Allegria di giallo colore
e di mare un salato sapore,
qualche lacrima e tristi saluti
ma a Settembre ci ritroveremo tutti.
Elisabetta Correra III B
L’essenziale
La mamma è essenziale
Perché grazie a lei la vita è speciale!
Tutto è più bello se accanto a me c’è lei,
Che è sostanza dei giorni miei!
Se non ci fosse la mamma io non esisterei
E non avrei assaporato le carezze che da lei!
Se guardo il suo viso mi innamoro,
Perché nei suoi occhi vedo quel passato che fu d’oro!
Ha avuto la grazia di avere quattro bambine,
Che ha sempre accudito in modo fine!
VIVA LA MAMMA,
Il suo amore è sempre vivo come la fiamma!
Martina Rossi
Come sempre puntuale
E’ arrivato Carnevale
Come sempre puntuale,
ci sono tante mascherine
piene di scherzi le vetrine,
e noi allegri che guardiamo
con i coriandoli festeggiamo.
Ma la maschera più bella,
come sempre è Pulcinella
i dolci a volontà,
è Carnevale che bontà!
Angelo Pio Merola
Intervista agli Educatori Antonio Pagliaro = P e Nicola Tartaglione = T
1. Prof è sposato? Quanti figli ha? P=Si. Tre; T= Si. Due;
2. Da quanti anni lavora qui? P= Dal 1980; T= Da più di 20 anni.
3. Cosa ricorda degli anni passati al convitto? P= Tanti bei ricordi; T= Qualche collega che non c’è più e i primi
anni a Maddaloni;
4. Come trova gli alunni e i prof? P= Le/I prof disponibili, anche molto preparate/i, e gli alunni ogni anno
sempre più curiosi, più bravi e più interessati; T=abbastanza positivi;
5. Il convitto è cambiato? In bene o in male? P= Si, molto e in bene, partendo anche dal fatto che prima il
convitto era solo per i ragazzi, dal 1993 sono state ammesse anche le ragazze; T=Abbastanza positivi;
6. Cosa cambiereste del Convitto? P= Lo studio, non mi piace perché le famiglie ritirano i ragazzi prima del
tempo; T= Cambierei gli spazi di svago, facendoli diventare più interessanti e divertenti;
7. Invece, cosa preferite del convitto? P= I ragazzi, gli alunni. Voi siete la nostra ricchezza e il futuro della
nostra città; T=La vicinanza ai colleghi e quella anche con i ragazzi;
8. Ha sempre desiderato fare questo lavoro? P= Non ho scelto io di fare questo lavoro, ma è stata una grande
opportunità; T= No…
9. Ha sempre desiderato lavorare qui? P= Si, il convitto di Maddaloni mi affascinava, e mi affascina tuttora.
Andai via dalla provincia di Caserta a quella di Treviso per essere immesso in ruolo e, per ritornare qui, ho
trascorso 11 anni fuori regione; T= No, prima lavoravo in banca e grazie al collega De Rosa che ho potuto
avere questo posto;
10. Infine, consigliereste l’iscrizione al semiconvitto ad amici e parenti? P= Ho cresciuto mio figlio Danilo qui,
dalla prima elementare alla terza media. Comunque, si lo consiglierei a tutti; T=Sì, sicuramente sì.
Un grazie va agli Educatori Pagliaro e Tartaglione Nicola per la loro disponibilità, ma va anche a tutto il resto degli
educatori, che ci aiutano a crescere tutti i giorni insegnandoci il vero significato dell’essere responsabile.
Annapia Morgillo, Ilaria Tenneriello, Ilaria Smarrelli, Angela Merola
Il Convitto in settimana bianca a Pescasseroli
Noi ragazzi del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” abbiamo trascorso una vacanza a Pescasseroli, rinomata località
sciistica sita in Abruzzo. Siamo partiti il 21 febbraio scorso alle 11:30 con due pullman, il viaggio è stato emozionante e
divertente e, mezz’ora prima di arrivare in albergo, alle ore 14:00, abbiamo visitato questo piccolo paesino di
montagna. Molti di noi si sono emozionati perché era la prima volta che vedevamo la neve. La prima sera eravamo
tutti euforici e la notte è stata bianca per due motivi: primo perché faceva tanto caldo nelle camere e non si riusciva a
dormire bene, mentre il secondo, perché alcuni di noi non erano andati proprio a dormire. Anche le notti successive
non si è dormito molto, andavamo nelle camere dei nostri compagni e ci stavamo fino alle tre di notte. Gli altri giorni
siamo andati a sciare, siamo andati sui gommoni sulla neve e, quando volevamo, potevamo rimanere in albergo. È
stata una vacanza veramente ricca di emozioni, di divertimento, perché siamo stati liberi di fare quello che volevamo,
però sempre sotto il controllo dei nostri educatori, i quali si sono divertiti pure loro insieme a noi. Speriamo di
ritornarci l’anno prossimo perché è stata veramente una gita fantastica. Molti di noi non volevano ritornare a casa e
alcuni si sono messi pure a piangere. E’ stata un’esperienza da rifare assolutamente e spero che il prossimo anno ci
torneremo in questo posto perché conserva i nostri ricordi.
Cioffi Matteo di III B
Terza media… Nuova o vecchia vita?
Invito chiunque, prima di iniziare a leggere, a chiudere gli occhi. Ai cosiddetti “grandi” chiedo di ricordare quel periodo
magnifico in cui si sono sentiti indipendenti per la prima volta. Ai “piccoli” chiedo di immaginare un tempo in cui
saranno assillati da dubbi, dalle insicurezze ma allo stesso tempo saranno colmati da emozioni mai provate prima.
Penso siano tutti giunti alla medesima conclusione. Come una porta verso un nuovo orizzonte, una finestra su uno dei
momenti cruciali della nostra vita, la terza media è un’agognata meta per molti di noi, una specie di sogno o di
obiettivo comune sul quale tutti noi abbiamo formulato fantasticherie o tirato fuori vecchi ricordi almeno una volta.
Vuoi per la famosa gita, vuoi per le prime cotte, vuoi per la consapevolezza di non essere più bambini essa richiama
l’attenzione di tutti. Ho da sfatare un piccolo mito, nonostante quelle innumerevoli qualità che lo contraddistinguono,
quell’anno rappresenta una continua successione di eventi importanti. Iniziando dalla scelta per il tipo di scuola
superiore e terminando con l’esame non si ha davvero un minuto da stare tranquilli. Eppure le giornate sembrano
scivolare via lente, trasformandosi lentamente ma incessantemente in mesi. All’inizio si è pieni di entusiasmo, ma
verso la fine, soprattutto nel periodo primaverile, la sensazione di libertà lascia il posto alla nostalgia, alla resa dei
conti, al sofferto addio agli amici di tre anni e in alcuni casi di otto. Insomma un nodo alla gola e la paura dell’ignoto
accompagnano questi ultimi giorni prima dei saluti finali. Persino i professori sembrano aver assunto un tono diverso,
c’è una sfumatura nelle loro voci che tende alla malinconia. Ma la verità è che nessuno se la sente davvero di
affrontare il “dopo” e di iniziare un nuovo cammino. Ci crogioliamo nelle parole delle canzoni, nella soffice brezza del
vento, nel torpore di un sole che inizia a splendere. Ma in fondo tutto comporta sacrifici e nonostante tutte le
preoccupazioni e gli errori che ho già fatto (e che sicuramente rifarò) so che la terza media sarà per sempre uno dei
principali punti di riferimento.
Milena Argenziano III C
I VIDEOGIOCHI
Molte persone pensano che i videogiochi siano solo oggetto di svago, invece c’è chi lavora con essi e ci sono pure
videogiochi istruttivi, per esempio anche un gioco di guerra può insegnare (se è fatto bene) la storia. Io preferisco
soprattutto i videogiochi sparatutto come call of duty ma mi piacciono anche i giochi di calcio come fifa (anche se non
sono molto forte). Al giorno d’oggi ci sono molti dibattiti tra chi dice che hanno molti lati positivi e tra chi dice che
sono altamente dannosi, un gioco ritenuto pericoloso è gta, dicono che potrebbe essere imitato nella realtà ma io
penso che faccia capire proprio ciò che non va fatto poiché la maggior parte delle volte quando si provano cose
“pericolose” si muore. Un fattore molto pericoloso di questi videogiochi è l’uso prolungato: secondo me il tempo
massimo di gioco dovrebbe variare tra 1-2 ore ma naturalmente c’è chi gioca anche per 9 ore consecutive!
Alessandro Cagnacci II B
IL CONVITTO “GIORDANO BRUNO” DI MADDALONI CREA UN CORO STABILE
Gli educatori del nostro Convitto, Carbone e Marra, quest’anno hanno creato un coro stabile riservato ai soli alunni
semiconvittori i quali sono stati protagonisti di un provino per farne parte. Io fortunatamente sono riuscito ad entrarvi
e, in previsione di una prima uscita per lo spettacolo di Natale, insieme ai miei amici, siamo stati impegnati in tante
prove quotidiane. Il giorno del debutto, avvenuto nel salone del Convitto, dietro le quinte, eravamo tutti emozionati e
appena saliti sul palco avevamo anche il batticuore. Dopo esserci esibiti abbiamo ricevuto un attestato di
partecipazione e consumato un piccolo rinfresco. Dopo le feste natalizie, abbiamo preparato altre canzoni per il
gemellaggio con il Convitto nazionale di Sessa Aurunca. Lì, prima di cantare, abbiamo visitato alcuni monumenti storici
del paese. È stata una bellissima esperienza, perché non solo abbiamo fatto conoscenze, ma abbiamo visitato anche il
Convitto. La divisa del coro è composta da: pantalone nero, camicia bianca e un papillon nero. Quella di creare un coro
è stata veramente una pensata magnifica!
FILIPPO PASCARELLA II B
Hello: inglese - Ciao: italiano
L’ inglese è la lingua più parlata al mondo ed è anche la più importante. Se non conoscessimo l’inglese dovremmo
conoscere tutte le lingue del mondo per comunicare con gli altri popoli. Noi ragazzini delle scuole medie studiamo
l’ inglese e bisogna ringraziare tutte le professoresse che ci insegnano questa lingua importantissima. Per dimostrare
che noi ragazzini delle medie sappiamo parlare inglese scriverò un piccolo testo in questa lingua.
Hello , I am Leonardo Suppa . I love English … i live in Valle Di Maddaloni but i don’ like my country
I want to live in America . I like English because I want to know Katy Perry …I love her !
My school is crazy???? … but I like my teachers :they are cool . ????
Ciao , mi chiamo Leonardo Suppa . Amo l’ inglese … Vivo a Valle Di Maddaloni, ma non mi piace il mio piccolo
paese…vorrei vivere in America . A me piace l’ inglese perché vorrei conoscere Katy Perry: la amo! La mia scuola è
pazza??? ma a me piacciono le mie insegnanti sono fighe ???.
LEONARDO SUPPA
I RAGAZZI DI OGGI
Invece di parlare di giochi o attività abbiamo deciso di parlarvi di noi adolescenti. Ciao siamo ALESSIA RANNO,
MIRIANA AULICINO e MORENA PANICO. Vi parleremo dei sentimenti che provano i ragazzi, tra questi ovviamente ci
siamo anche noi... Beh noi ragazzi siamo complicati: vogliamo stare da soli ma non vogliamo sentirci soli. Siamo dei
patiti di internet: un esempio è che noi ci nascondiamo dietro i social, perché a volte siamo troppo timidi per parlare
alle persone. E anche adesso se non fosse per questo computer, non avremmo mai avuto il coraggio di parlarvi di noi
… Oltre a questo nell’età adolescenziale tendiamo a chiuderci in noi stessi e ad alternare momenti di felicità con quelli
di tristezza. Gli adulti ci considerano insopportabili, ma la verità è che non ci sanno capire e poi … anche loro sono stati
ragazzi. Poi c’è *** l’amore*** … che ci distrugge ma è anche il sentimento più bello che possiamo provare, ci fa stare
male ma è proprio questo che ci insegna ad andare avanti. Noi ragazzi siamo così … potremmo essere complicati,
antipatici, difficili e potremmo avere milioni e milioni di difetti ma … alla fine siamo fantastici. È vero facciamo sempre
di testa nostra ma lo facciamo per divertirci e per avere attenzione. Questo è tutto …
ALESSIA RANNO, MIRIANA AULICINO e MORENA PANICO II B
VITA DA COLLABORATORE SCOLASTICO
I nostri collaboratori scolastici, Rosa Schiavone e Nicola Mottola, ci parlano della loro vita lavorativa. Loro la
considerano una grossa opportunità, settimana dopo settimana a contatto con gli studenti ma il lavoro non è molto
semplice: pulire, lavorare, occuparsi dei ragazzi è una grande responsabilità. A volte, infatti, il troppo lavoro causa
stress e i rapporti tra i due colleghi si complicano, ma la pace e la tranquillità in questa scuola non si esauriscono mai.
Anche l’amicizia collaboratore-studente aumenta giorno dopo giorno grazie alle continue chiacchierate pomeridiane
che però non distraggono i ragazzi dallo studio. Insomma, i nostri collaboratori lavorano al meglio per garantire a noi
studenti una vita scolastica tranquilla e serena e con simpatia e gentilezza ci fanno sentire a nostro agio… PERSINO A
SCUOLA!!!
Castellucci Emanuela e Sostini Antonia Rita Prima E
Una gita tra storia e musica
Il giorno 27 Marzo, nell’ambito del progetto: Il viaggio nella storia continua…oltre Maddaloni diretto dal Dott. Antonio
Tedesco, noi semiconvittori siamo stati coinvolti in un uscita presso il Convitto di Sessa Aurunca e i vari luoghi di
importanza storica in essa presenti. La mattina, dopo un viaggio in pullman, come prima cosa abbiamo visitato il
teatro romano che è uno degli edifici storici più importanti scoperti sinora in Campania dove abbiamo fatto merenda e
che ci è stato accuratamente descritto da due alunni del convitto che ci hanno accompagnati durante tutta la giornata.
Il teatro è per la sua età ben conservato, anche se privo dei preziosi ornamenti che un tempo lo adornavano, la scena
costituiva un vero e proprio museo a cielo aperto. Purtroppo però non abbiamo potuto accedere a causa del
deterioramento che l’aria avrebbe potuto provocare agli affreschi che si trovavano al suo interno, nonostante ciò la
visita è stata piacevole ed allietata dal clima soleggiato. Dopo abbiamo visitato il criptoportico lì vicino, sempre con la
guida degli alunni del convitto. Esso si articola in tre bracci, tra i quali integro solamente il settentrionale, un
collegamento con il teatro adiacente in realtà non è mai stato provato. Dopo ciò siamo andati all’antico ufficio
tesorile, dove ad aspettarci vi erano due studenti del liceo che ci hanno fatto da guida, rispondendo alle nostre
domande e spiegandoci cosa questo luogo fosse stato. Visitata la parte storica di Sessa Aurunca ci siamo diretti verso il
Convitto Nazionale Agostino Nifo dove siamo stati calorosamente accolti dal Rettore e da un’esibizione musicale
svolta dagli alunni della scuola media ed anche noi ci siamo esibiti con il nostro coro stabile accompagnato da una
percussionista. Svolte entrambe le esibizioni molto apprezzate siamo andati a mangiare nella mensa ed una volta
finito ci è stato dato del tempo per visitare tutto il Convitto. Conclusa l’uscita siamo tornati a Maddaloni per poi
andare a casa.
Sara Rivetti II C
INTERVISTA AL RETTORE
Lei è da due anni nella nostra scuola e ci sono stati molti cambiamenti che noi tutti abbiamo apprezzato. Volevamo
sapere se questo maestoso istituto è entrato a far parte del suo cuore e se rappresenta qualcosa di importante per
lei.
Certo io ci vivo di scuola! Questa è una scuola particolare, perché avendo i bambini delle elementari, voi delle medie e
i ragazzi più grandi abbiamo tutta la gamma educativa. Fin ora avevo sempre lavorato in scuole secondarie di primo
grado che hanno dei problemi che ti mettono anche in crisi a volte, ma avendo anche ragazzi e bambini più piccoli c’è
un’atmosfera di felicità e armonia. Quindi si questa scuola mi piace tantissimo!
A partire dall’anno prossimo ci sarà un nuovo indirizzo: il “Liceo Scientifico Internazionale”. Cosa vi ha spinto a
crearlo?
Due cose fondamentalmente: la prima è l’apertura alle lingue orientali, perché si farà cinese per 7 ore a settimana e
poi faremo anche arabo di pomeriggio due ore per tre giorni a settimana, questo varrà per il biennio, in modo che
queste due grandi realtà, che sono da una parte i paesi arabi, che dall’alto del loro potere economico hanno un
grande significato per noi come italiani e come europei, e dall’altra i cinesi, che ormai rappresentano il partner
commerciale più forte, più significativo, li possiamo anche capire attraverso la lingua. In questo istituto si fa anche
molta matematica e scienza perché come voi sapete molti di voi si vorranno inscrivere a medicina, biologia, ingegneria
etc… quindi è importante che si trattino. Queste sono le ragioni per cui ho ritenuto opportuno che ci fosse questo
nuovo indirizzo.
Abbiamo recentemente letto il suo bellissimo libro: “ Il brigante” e adesso abbiamo sentito parlare del suo nuovo
volume: “Un paese e la guerra”. Volevamo chiederle come mai ha questa passione per lo scrivere.
Io ho cominciato raccontando storie ai miei alunni e ho notato che la storia era molto più amata dagli alunni se fatta di
storie legate insieme da una specie di mappa concettuale, però raccontare è fondamentale perché così i ragazzi
vedono i personaggi come esseri reali del loro mondo e perciò ho iniziato a raccontare e successivamente a scrivere.
Ho capito che il racconto è significativo perché ti da tanti quadri di una realtà storica, spesso anche contraddittoria
però in qualche modo riesce a farti appassionare più del romanzo, che è più formale.
Lei è uno dei pochi rettori che ha preso bellissime iniziative come invitare la scrittrice Dacia Maraini, il cantautore e
scrittore Eugenio Bennato e molti altri. Ha nuove iniziative per il futuro?
Vi sommergerò di iniziative. Io penso che la scuola non debba limitarsi solo alle discipline perché la SCUOLA è
MONDO. A scuola deve entrare tutto quello che fa parte del vostro cuore, la musica, la scrittura creativa, il cinema,
tutto quello che vi interessa, ma soprattutto dobbiamo spingervi a riflettere sulle tematiche che spesso nella scuola
non si trattano. Per esempio la legalità si fa in maniera molto superficiale e, portando qui dei giudici o poliziotti voi
attraverso la loro esperienza capite veramente cosa significa la giustizia.
In base a ciò che le abbiamo detto prima, qual è l’evento che l’ha più soddisfatto?
Beh, il fatto che voi ci siate, il fatto che voi mi seguiate, il fatto che i ragazzi vengano qui a scuola tutti i giorni, nessuno
escluso, lo sapete no… sono due anni che io sono qui e non hanno fatto nemmeno un giorno di assenza collettiva,
queste sono le cose che mi soddisfano tanto perché vuol dire che avete capito il progetto educativo che ci sta sotto il
mio modo di agire, questa è la cosa che mi piace di più! Certamente è chiaro che tutte le esperienze belle che
facciamo sono importanti perché ci insegnano nuove cose.
La scuola media ha avuto un forte incremento di inscrizioni rispetto agli anni passati, secondo lei a cosa è dovuto?
La scuola è la stessa, i professori sono gli stessi, ciò significa che c’ è uno spirito nuovo che percorre questa scuola ed è
proprio l’essere accolti da parte nostra ed essere protagonisti da parte vostra. Penso sia questa la causa che ha
determinato questo forte incremento di iscrizioni!
Cosa ne pensa degli alunni della scuola elementare, delle medie e del liceo?
Gli alunni delle scuole elementari sono carinissimi, dolcissimi, alcuni anche esageratamente attivi, ma vederli la
mattina entrare col sorriso a scuola è veramente una gioia immensa che mi scalda il cuore, anche perché non ero mai
stato insegnante o preside di una scuola elementare.
La scuola media è diciamo il cuore perché vi trovate giusto al centro, tra le elementari e il liceo. Devo dire la verità, tra
tutta e tre gli ordini, è quello più autonomo, nel senso che riesce a gestirsi bene, e diciamo il merito va soprattutto alle
professoresse che avendo molta esperienza, riescono a guidarvi meglio.
I ragazzi del liceo devo dire la verità sono bravi, solitamente alcuni liceali hanno una cattiva concezione della loro
autonomia, la utilizzano male realizzando occupazioni, vandalismi, bullismi e tutte queste cose che non fanno bene
alla scuola, invece i miei ragazzi sono bravissimi, alle 8:25 sono già tutti in classe e non hanno mai fatto un giorno di
assenza collettiva e come loro già sanno quando non sono d’accordo su una cosa, mi vengono a parlare e ne
discutiamo qui in presidenza con i rappresentati di classe. Quindi complessivamente ho un giudizio molto molto
positivo su tutti e tre gli ordini di questa scuola.
Martina Rossi, Margherita Lerro, Correra Elisabetta e Mariarosaria Santangelo III B
POKEAMICI: VI PARLIAMO DI CRESSELIA!
Tipo: PSICO
Cresselia ha il corpo azzurro con un lato giallo e due ciuffi che formano un arco sul petto, gli ornamenti bianchi sul
fondo della testa danno l’impressione delle lune.
Ciao sono Ally e oggi vi parlerò del mio Pokemon preferito cioè Cresselia: questa è un Pokemon estremamente gentile
che si occupa di assistere persone e Pokemon che sono stati colpiti dall’abilità di Darkrai. Cresselia vive sull’isola di
Lunapiena ma viaggia sempre per il mondo in cerca di Darkrai, il suo acerrimo nemico. Le persone
che le abitano vicino sperano sempre di trovare le piume di Cresselia per evitare di fare altri
incubi soprattutto quelli introdotti da Darkrai , e li sostituisce con bellissimi sogni.
La sua abilità speciale è quella di guarire persino i danni psicologici, anche quelli permanenti.
Le sue mosse sono: Psichico: prende il totale controllo del Pokemon manipolandoli. Confusione:
manda un raggio nei Pokemon provocandogli un forte mal di testa momentaneo. Divinazione:
previene tutti gli attacchi dell’altro Pokemon.
Lacerazione: la sua mano, dopo aver accumulato bagliore, si avventa sul Pokemon lacerandolo.
ALLEGRA F. VIRGILIO 2B
POEKEAMICI: VI PARLIAMO DI MANAPHY!
Tipo: ACQUA
Manaphy è un altro Pokemon leggendario che vive nel mare ed è l’unico Pokemon che può fecondare, facendo
nascere cosi, un nuovo Pokemon che poi si evolverà in Manaphy. E’ un piccolo Pokemon con una gemma rossa sul
petto, braccia e piedi più lunghe del corpo mentre la sua testa è a forma di cipolla con un’antenna sopra.
Ciao a tutti! Sono Giuly e oggi vi parlerò del mio Pokemon ideale: Manaphy!
Manaphy è giocherellone e grazie al suo alto contenuto di acqua nel suo corpo
guarisce ogni volta che piove o quando si libera dell’acqua in eccesso. Manaphy ha la
capacità di ricordare a vita la sua città natale, di poter sciogliersi nell’acqua e di poter
controllare l’acqua. Manaphy il più delle volte si nasconde negli oceani freddi e si può
incontrare nella regione di Sinnoh.
Le sue mosse sono: Idropulsar: intrappola in una bolla d’acqua il nemico soffocandolo
e confondendolo.
Scudo acido: permette a Manaphy di guarire e di sparire in acqua. Sub: permette al Pokemon in questione di
immergersi in acqua e evitare l’attacco del Pokemon avversario colpendolo a sorpresa. Geloraggio: gela il nemico
impedendogli di muoversi in modo da colpirlo con colpi a raffica.
GIULIA ROSSI 2B
POKEAMICI: VI PARLIAMO DI DARKRAI!
Tipo: BUIO e SPETTRO
Darkrai è un pokemon molto singolare, oscuro e molto misterioso. Vive nel buio sotto forma di ombra e il suo nemico
ideale è Cresselia di cui vi parleremo nel prossimo articolo. Darkrai protegge la città di Kalos che venne attaccata da
due divinità: Dialga (tempo) e Palkia (spazio). Questo scontro è stato provocato dal loro incontro, che non sarebbe mai
dovuto accadere.
Ciao sono Kekko e oggi vi parlerò del mio pokemon ideale: Darkrai.
Darkrai è un pokemon leggendario e la sua abilità permette di far venire gli incubi ai pokemon e
persone che gli dormono affianco. Le mosse di Darkrai sono: Vuototero: che addormenta i pokemon
con una serie di sfere incubatrici.
Neropulsar: che lancia degli anelli malefici che sono molto forti Incubo: che con una ombrata trapassa
il corpo, una mossa del genere potrebbe provocare gravi danni alla mente del pokemon. Geloraggio:
che potrebbe ghiacciare i pokemon. La sua storia narra di un pokemon che si dice che sia cattivo ma ha un cuore
d’oro.
FRANCESCO FORESTE 2B
Viaggio d’istruzione in Spagna
Quest'anno siamo stati in Spagna per un viaggio d'istruzione, per incrementare il nostro livello di spagnolo. Siamo stati
23 giorni (dal 4 novembre al 27) in un hotel a Barcelona. É stata un'esperienza magnifica, abbiamo visitato monumenti
e parchi di fama mondiale come la Sagrada Familia, Parc Guëll, Girona, Tarragona e per finire anche il Camp Nou.
Abbiamo lavorato per un quotidiano "El periodico", dove abbiamo contribuito a scrivere notizie riguardanti Barcelona.
Siamo stati inoltre presso la spiaggia di Barceloneta il quale lungomare richiama quello di Napoli e dove abbiamo
gustato il tipico piatto spagnolo la 'paella' e la famosa sangria. Solitamente il pomeriggio seguivamo il corso di
giornalismo, e una volta finito, giravamo per i negozi della città o facevamo escursioni. Il lavoro effettuato per questo
periodico ci ha facilitato l'apprensione della lingua spagnola. É stato un viaggio che ha ampliato molto il nostro
bagaglio culturale e ha migliorato i rapporti con gli altri ragazzi della classe, un'esperienza indimenticabile che
consiglio a tutti.
Giovanni Affinito Liceo Classico Europeo