relazione di attività 2011

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relazione di attività 2011
RE LAZ I O N E D i ATTI VI TÀ 2 0 1 1
INDICE
Consiglio di amministrazione e comitato esecutivo
2
Messaggio del Presidente
3
Cifre chiave
4
RELAZIONE SULLA GESTIONE 6
Ambiente economico del gruppo
6
Ambiente settoriale7
Attività del gruppo nel 2011
10
Trasporto Francia
11
Logistica Francia
14
STEF International
16
Marittimo: La Méridionale
19
Sistemi informativi
20
Immobiliare21
Sviluppo sostenibile
22
Bilancio consolidato
32
Informazioni di carattere generale
38
Prospettive 2012
39
R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11 IN D IC E
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Francis LEMOR - Presidente Direttore Generale
Bernard JOLIVET – Vicepresidente e
Vicedirettore Generale
Robert de LAMBILLY
Jean-Charles FROMAGE – Vicedirettore
Dominique NOUVELLET
Gilles BOUTHILLIER
Murielle LEMOINE
Xavier OGIER du TERRAIL
Alain BRÉAU
Dominique THÉNAULT
Éric GIUILY
ALLIANZ Vie, rappresentata da Pier RICHES
Christian GUILBERT
ATLANTIQUE MANAGEMENT, rappresentata
da François de COSNAC
Emmanuel HAU
COMITATO ESECUTIVO
4
12
5
10
3
6
7
1
2
Serge CAPITAINE 5
Vicedirettore di STEF
Direttore Commerciale e Marketing
9
8
11
Bruno DUQUENNE 6
Vicedirettore di STEF
Direttore Generale di STEF International
Gérard GROFFE 7
Direttore delle Risorse Umane
Stanislas LEMOR 8
Direttore Finanziario
Francis LEMOR 1
Presidente-Direttore Generale di STEF
Marc REVERCHON 9
Direttore Generale de La Compagnie
Méridionale de Navigation
Bernard JOLIVET 2
Vicepresidente e
Vicedirettore generale di STEF
Presidente di STEF Transport
Léon de SAHB 10
Direttore dei Sistemi informatici
Direttore Generale di STEF Information et
technologies
Jean-Charles FROMAGE 3
Vicedirettore generale di STEF
Vicedirettore generale di STEF Transport
Jean-Pierre SANCIER 11
Direttore Generale di STEF Logistique
Jean-Marc BRUÈRE 4
Vicedirettore di STEF Transport
2
Gilles SAUBIER 12
Direttore Acquisti e Tecnica Immobiliare
Vicedirettore di IMMOSTEF
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
MESSAGGIO
DEL PRESIDENTE
Il gruppo ha continuato a rafforzare il proprio
dispositivo di operatività in tutti i settori, in particolare in Spagna, con l’apertura della piattaforma
di trasporto e di logistica a Madrid Torrejón e nel
settore marittimo con l’entrata in servizio del
nuovo cargo misto di La Méridionale, la Piana,
destinato ai collegamenti con la Corsica.
Il 2011 è stato anche l’anno dell’annuncio di
molteplici evoluzioni salienti per il gruppo, che
si inseriscono in un nuovo piano d’impresa per il
periodo 2012-2016 condiviso con tutti i quadri.
L’anno 2011 poteva lasciar prevedere un ritorno
della crescita. Tuttavia la crisi del debito degli
stati europei, l’aumento dei costi dell’energia e la
tensione sui tassi di interesse hanno chiaramente
vanificato le speranze di una ripresa economica.
A tale osservazione è necessario aggiungere
l’inasprimento degli oneri sociali e fiscali, in
particolare in Francia.
In questo ambiente per certi aspetti perturbato, il
gruppo ha realizzato una performance che si può
definire soddisfacente: un aumento del fatturato
significativamente superiore all’evoluzione del
mercato, operazioni di crescita esterna in Italia e
Spagna, rapidamente integrate e, infine, un risultato
netto in progressione di oltre il 10%.
Nel corso del 2011, STEF ha mantenuto un
dinamismo commerciale forte, concretizzatosi
con la firma di contratti commerciali pluriennali
che garantiranno un effetto positivo nel 2012, in
particolare nella logistica. Nel settore trasporto,
gli indicatori di qualità di produzione, garanti di
un rapporto duraturo con i nostri clienti, sono in
costante miglioramento.
In Italia, le sinergie create grazie all’acquisizione
della società Dispensa (ora STEF Logistics
Italia), che completa la gamma di servizi logistici,
accelereranno il ritorno all’equilibrio delle attività.
In Spagna, l’acquisizione della maggioranza del
capitale di Logirest, specialista della logistica
della ristorazione, potenzia l’offerta commerciale
del gruppo in questo settore in pieno sviluppo.
Tali evoluzioni riguardano innanzitutto il cambiamento del nome e dell’insegna del gruppo che
diventa STEF per tutte le attività, a eccezione di
La Méridionale che conserva la propria specificità.
Il marchio europeo STEF simboleggia la capacità
del gruppo di fornire un servizio omogeneo e un
alto livello di qualità, quale che sia la prestazione,
la regione e il paese in cui il gruppo opera.
Inoltre, la direzione generale di STEF sarà affidata,
a decorrere dal 1° luglio 2012, a un nuovo team
che sarà interamente composto da dirigenti già
membri del comitato esecutivo che hanno acquisito
da parte dei collaboratori e dei clienti, tutte le
credenziali richieste. Questa soluzione è stata
recepita da tutti positivamente e ne sono lieto:
è la testimonianza di un gruppo che ha messo
al centro dei propri valori la dimensione umana,
la cura nel trasmettere il sapere e la volontà di
assicurare la promozione dei quadri.
Il 2012 inizia sotto buoni auspici. La solidità del
gruppo, l’adesione dei dipendenti agli obiettivi
prefissati e la fiducia dei nostri clienti non possono
che confortare le ragionevoli prospettive di una
crescita continua e di un miglioramento della
performance.
Francis LEMOR
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 3
CIFRE
CHIAVE
lo specialista europeo della
2.081
1.984
2.057
2.300
263,1
288,8
321,2
352,6
2008
2009
2010
2011
2008
2009
2010
2011
Fatturato consolidato
in milioni di euro
Capitali propri consolidati
Quota del gruppo in milioni di euro
40,5
39,3
47,2
52,2
2008
2009
2010
2011
Risultati consolidati
Quota del gruppo in milioni di euro
ATTIVITÀ
EUROPEE
TRASPORTO
FRANCIA
LOGISTICA
FRANCIA
• C E N T R I S T E F
•C E N T R I PA R T N E R
logistica del freddo
14.115
6.249.000 m3
429.800 m2
223
2.000
3
Dipendenti (esclusi interinali)
di volume di deposito
57
CENTRI
79
CENTRI
di superficie di
magazzino
piattaforme
e depositi
87
CENTRI
Veicoli
(esclusi veicoli noleggiati)
Cargo misti
1 900 rimorchi frigoriferi
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Ci f re c hiave 5
ambiente economico
del gruppo
Se l’anno 2011 è iniziato in linea con i trend rilevati a fine 2010, ovvero
una ripresa del clima di mercato unitamente a una stabilità dei
consumi, l’economia europea ha registrato una prima flessione
alla fine del secondo trimestre che è andata poi degradandosi
a partire dall’autunno.
CONTESTO EUROPEO
Il 2011 è stato un anno segnato dall’escalation
della crisi del debito in Europa che ha causato
una tensione sui tassi di interesse per gli stati in
difficoltà e determinato il ricorso a programmi di
assistenza finanziaria ad alcuni paesi minacciati
di insolvibilità (Grecia, Portogallo).
I governi dell’eurozona, alcuni dei quali avevano
adottato misure di austerity già dal 2010, hanno
dovuto perseguire e accelerare l’attuazione di
piani di rigore volti a ridurre il debito pubblico
che hanno gravato sul potere d’acquisto delle
famiglie e, di conseguenza, hanno determinato
una riduzione dei consumi alimentari.
Nonostante gli interventi delle banche centrali,
le tensioni si sono rapidamente estese a tutto il
sistema finanziario, mettendo così in difficoltà
il sistema economico.
Tasso di crescita del PIL nel 2011 (fonte Eurostat):
Eurozona
FR
BE
IT
ES
PT
NL
CH
UK
+1,5 %
+1,7 %
+1,9 %
+0,4%
+0,7 %
-1,6 %
+1,2 %
+1,9 %
+0,7 %
Tasso di inflazione nel 2011 (fonte Eurostat):
Eurozona
FR
BE
IT
ES
PT
NL
CH
UK
+2,7 %
+2,3 %
+3,5 %
+2,9 %
+3,1 %
+3,6 %
+2,5 %
+0,1 %
+4,5 %
Allo stesso tempo, le fluttuazioni dei prezzi del
carburante, dell’energia e delle materie prime
alimentari hanno avuto un impatto sui costi di
produzione di STEF e sul livello di attività delle
principali filiere clienti del gruppo.
6
I prezzi del carburante hanno subito aumenti storici
(+15% in un anno, portando la media del corso
dell’anno a 111 dollari al barile di Brent). Allo stesso
modo, i costi dell’elettricità hanno continuato ad
aumentare (+17% in Francia nel 2011).
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
AMBIENTE
SETTORIALE
VOLATILITÀ INFLAZIONISTICA DELLE MATERIE PRIME AGRICOLE
Il proseguimento del movimento speculativo
sulle materie prime agricole è stato un fattore
aggravante dell’inflazione dei prodotti alimentari
nel 2011 che prevale dal 2007. Durante la crisi
finanziaria, essi sono diventati attivi privilegiati,
in quanto più sicuri e più redditizi. Secondo la
Banca Mondiale, sono aumentati in media del
19% tra settembre 2010 e settembre 2011,
comportando una forte volatilità dei prezzi delle
derrate alimentari.
Tuttavia, contrariamente al 2010 e al fine di
mantenere i volumi di vendita, le industrie
agroalimentari hanno scelto di assorbire una
parte di queste fluttuazioni dei prezzi delle
materie prime e di praticare aumenti di prezzo
differenziati secondo i tipi di prodotto.
EVOLUZIONE DEL CONSUMO ALIMENTARE EUROPEO
Il consumo delle famiglie europee, positivo a
inizio anno, si è progressivamente deteriorato. In
Francia, le statistiche sul consumo alimentare
mostrano un leggero calo sull’anno (-0,7%),
aggravatosi in dicembre (-5%). Tuttavia il fatturato
della grande distribuzione è rimasto orientato al
rialzo, in quanto i principali operatori di questo
settore hanno saputo adattarsi ai nuovi stili di
consumo e dimostrarsi innovativi.
La distribuzione europea si adatta altresì attraverso l’evoluzione delle politiche di assortimento
che mostrano uno sviluppo pronunciato dei
prodotti a marchio del distributore. Essi hanno
registrato un aumento delle loro quote di mercato
nella maggior parte dei paesi europei, dove i
consumatori hanno limitato le spese in ragione
della congiuntura economica. I prodotti alimentari
a marchio del distributore occupano ormai
una posizione preponderante in alcuni reparti
(gastronomia in particolare) e costituiscono,
per alcuni distributori, un pilastro della politica
commerciale. Nel 2011, il 75% dei prodotti surgelati in Svizzera, il 53% dei prodotti gastronomici
in Francia e il 47% dei prodotti freschi in Spagna
sono a marchio del distributore.
Il 2011 segnerà inoltre un deciso potenziamento dei
prodotti a marchio del distributore verso il “premium”
con l’arrivo nei reparti di prodotti più elaborati recanti
il marchio del produttore e quello del distributore.
Il peso dei prodotti alimentari a marchio del
distributore ha determinato “un’ondata di consolidamenti presso i produttori europei di generi
alimentari”, secondo un rapporto recentemente
pubblicato da Rabobank e uno “spostamento su
mercati di nicchia per i piccoli produttori”.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 7
AMBIENTE
SETTORIALE
TRASFORMAZIONE DEI CIRCUITI DI DISTRIBUZIONE EUROPEI
loro storia nel comparto alimentare sul mercato
britannico e irlandese.
Anche i negozi di vicinato hanno registrato una
vera ripresa nel 2011. La loro espansione è una
risposta a problematiche conosciute in tutta
Europa: crescita dell’urbanizzazione, costo della
mobilità, evoluzioni demografiche…
In Europa, l’urbanizzazione e la stagnazione del
potere d’acquisto stabiliscono i formati della
distribuzione alimentare e promuovono nuovi
comportamenti. Il formato discount è quello che
è aumentato maggiormente nel 2011. In una fase
in cui i consumatori cercano di ridurre le spese,
i due principali marchi discount europei hanno
registrato le quote di mercato più elevate della
Ma il 2011 resterà soprattutto l’anno del vero
boom del “drive” del commercio alimentare. A
più di 10 anni dall’apertura del primo “drive” nel
nord della Francia (settembre 2000), quello
che all’inizio era conosciuto come una semplice
integrazione dell’iper, è sul punto di diventare
un vero e proprio canale di distribuzione. In un
modello economico in cui tutto è fatto affinché
gran parte del lavoro sia svolto dal cliente,
questo formato fa cadere i freni allo sviluppo del
commercio alimentare online: il costo logistico
dell’ultimo chilometro.
ADATTAMENTO DEGLI OPERATORI DELLA CATENA LOGISTICA SEGNATA
DALLA TENSIONE DEI FLUSSI
In un ambiente di mer c a to in c ont inuo
c amb iam en t o, i c o mmi t t en t i s on o al l a
perenne ricerca di ottimizzazione della propria
organizzazione. Non esitano più a rimettere in
questione i propri schemi logistici e incitano così
i prestatori a sviluppare nuove offerte di servizi
diversificate: soluzioni globali di trasporto e di
logistica, creazione di depositi di consolidamento,
massificazione dei flussi di trasporto, test di
soluzioni multimodali, ecc.
La strutturazione della distribuzione in Europa
ha un ruolo acceleratore in questi cambiamenti.
Il suo impatto è tanto più incisivo in quanto i
8
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
flussi europei continuano ad aumentare, per
effetto di una domanda essenzialmente trainata
dai distributori generalisti e dagli hard discount.
Questo trend è accompagnato da un’esigenza
accentuatasi negli ultimi 4 anni di riduzione degli
stock, che necessita un aumento significativo
delle frequenze di consegna nella maggior parte
dei circuiti logistici. Ne è conseguenza diretta
l’accelerazione di tutti i flussi a monte e a valle.
Gli operatori logistici devono inoltre adattarsi alle
conseguenze dei nuovi stili di consumo, più urbani,
e offrire nuove soluzioni in partnership con gli
enti e le amministrazioni pubbliche: la logistica
urbana diventa così un laboratorio d’innovazione
della trasformazione della catena logistica
STEF ESERCITA LE PROPRIE ATTIVITÀ DI TRASPORTO SU GOMMA E DI LOGISTICA a temperatura
controllata PER CONTO DELL’INDUSTRIA AGROALIMENTARE, DELLA DISTRIBUZIONE E
DELLE INSEGNE DELLA RISTORAZIONE.
STRUTTURA DELLA PRODUZIONE AGROALIMENTARE NEGLI 8 PRINCIPALI PAESI EUROPEI
IN CUI STEF è PRESENTE
Ripartizione della produzione
gl o b a l e di p r o d o t t i
7%
a temperatura
controllata in Europa
16%
(in volume di
produzione).
4%
PRODOTTI A BASE DI CARNE.......(+2°C)
PANETTERIA – DOLCERIA –
PASTICCERIA FRESCA ...............(+15°C)
34%
PRODOTTI LATTIEROCASEARI .....(+4°C)
SURGELATI E GELATI .................(-25°C)
PRODOTTI DOLCIARI ..................(+15°C)
17%
22%
PRODOTTI ITTICI...........................(+4°C)
Fonti: Eurostat, Istituti nazionali di statistica e associazioni
sindacali professionali
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 9
ATTIVITÀ DEL
GRUPPO NEL 2011
Il 2011 si inserisce nel piano di intervento del gruppo con una
crescita del fatturato dell’11,8% (9,2% a parità di perimetro).
Trainata dal volume di attività in Francia, la
crescita organica si è tradotta in un aumento
delle tonnellate di prodotti freschi per il polo
trasporto (+2,3%) e in un tasso di riempimento
dei depositi surgelati dell’84,6% (contro l’82,2%
di fine 2010).
Questa tendenza al rialzo è stata amplificata
dall’integrazione del fatturato delle acquisizioni
realizzate nel corso dell’esercizio.
ATTIVITÀ PER SETTORI
Il gruppo è organizzato attorno a quattro settori operativi:
Il Polo Trasporto Francia raggruppa in una
rete unica e sotto un’unica insegna, STEF
TRANSPORT (ex. STEF-TFE TRANSPORT),
tutte le attività di trasporto freschi e
surgelati nonché il trasporto di prodotti ittici.
Questo polo integra anche l’organizzazione
dei trasporti internazionali.
Il Polo STEF International si occupa della
maggior parte delle attività domestiche esterne
alla Francia, ovvero Italia, Spagna, Portogallo,
Benelux, Svizzera e Tunisia. Il polo internazionale è responsabile, inoltre, delle principali
strutture che operano sui flussi europei
(STEF EUROFRISCHFRACHT e STEFOVER).
Il Polo Logistica Francia gestisce, con
la denominazione STEF LOGISTIQUE (ex.
STEF), le prestazioni logistiche di prodotti
freschi e surgelati per le industrie, la grande
distribuzione e la ristorazione collettiva.
Il Polo Marittimo. La Méridionale garantisce un servizio regolare di trasporto
marittimo passeggeri e merci tra l’Europa
continentale e la Corsica nel quadro di
un accordo di delega di servizio pubblico.
Completano questa organizzazione due poli di competenza:
Il Polo Sistemi Informativi, STEF
INFORMATION ET TECHNOLOGIES (ex.
AGROSTAR), che raggruppa i team specializzati
che operano sull’applicazione aziendale e
sull’applicazione cliente.
1 0
Il Polo Immobiliare, IMMOSTEF, si occupa
del patrimonio immobiliare del gruppo, in
gestione e in locazione.
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
TRASPORTO
Francia
La rete Trasporto Francia è costituita da 79 piattaforme a temperatura controllata che assicurano una copertura ottimizzata
del territorio francese.
Ha a disposizione un parco di 4000 veicoli
(motrici e camion) di cui 2000 di proprietà e
2000 a noleggio.
STEF Transport (ex STEF-TFE Transport)
gestisce una rete di trasporto e di distribuzione a temperatura controllata organizzata
secondo tre flussi principali: i prodotti freschi
(+2°C/+4°C), i prodotti ittici (0°C/+2°C) e i
prodotti surgelati (-18°C/-21°C), cui si aggiungono i prodotti termosensibili (+15°C/ +18°C).
Il personale di STEF Transport è composto da
8500 collaboratori.
Andamento dell’attività
Nel 2011, STEF Transport ha movimentato 7,5 milioni
di tonnellate di merci – ovvero 29.600 tonnellate al
giorno – verso 54.000 punti di consegna.
Grazie alla sua capacità di offrire una qualità di
servizio omogenea e dispositivi di massificazione
dei flussi, STEF Transport conquista regolarmente
nuove quote di mercato.
ATTIVITÀ DI GROUPAGE*
TREND DEL TONNELLAGGIO SETTIMANALE MEDIO
2010 /
2011
Tonnellaggio Tabella comparativa
Prodotti termosensibili
e compatibili
Media su un lasso di tempo di 13 settimane
medio
102 000
100 000
98 000
96 000
94 000
92 000
90 000
88 000
86 000
01
05
09
13
17
21
25
29
33
37
41
45
49
Settimane
* Ovvero il 62% del tonnellaggio totale trasportato
Malgrado la congiuntura dell’ambiente economico,
il fatturato di STEF Transport è aumentato del
6,4% e si attesta a 1130,4 M €.
Si tratta di un mercato dai volumi ancora modesti
in quanto dipendente solo parzialmente dalla
temperatura controllata. Tuttavia il posizionamento marcato di STEF Transport su questo
segmento dimostra un know-how crescente del
gruppo in materia di mutualizzazione dei flussi, in
particolare per i grandi caricatori (filiera prodotti
a base di cioccolato) che devono rispondere alle
esigenze dei marchi di distribuzione in materia di
approvvigionamento in piccoli lotti.
Questo risultato, che si inserisce nel quadro
di un piano di sviluppo commerciale, è dovuto
essenzialmente alla crescita dei volumi delle
attività di groupage (+2,2%) e delle attività di
organizzazione trasporto (+8,8%).
Prodotti freschi
Gli stakeholders del mercato, clienti industriali e
distributori, si muovono in un contesto di tensione
crescente dei flussi, di ricerca di massificazione
e di performance operativa ed economica. A
questi fattori si aggiungono nuove sfide, come ad
esempio le consegne nelle aree urbane.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 11
TRASPORTO
Francia
Prodotti surgelati
Questa filiera gestisce i flussi stoccati. Per rispondere alle richieste dei clienti, si sta indirizzando
progressivamente verso la gestione dei flussi just
in time. Il gruppo gode di un ottimo posizionamento
su questo segmento grazie al suo dispositivo
di offerta globale, logistica e trasporto e alla
capacità di sviluppare prestazioni a forte valore
aggiunto (gestione degli approvvigionamenti,
centri di massificazione).
In tale contesto la rete Prodotti Ittici è riuscita
a mantenere il proprio livello di attività grazie
al dinamismo commerciale e alla capacità di
adattamento. La rafforzata presenza del gruppo
nelle zone di pesca del Nord Europa e lo sviluppo
di attività in Italia hanno reso più dinamico questo
settore, chiamato ad appoggiarsi sempre più
massicciamente sulle attività Surgelati.
Prodotti ittici
La diminuzione delle risorse alieutiche ha
determinato un rialzo significativo dei prezzi
dei prodotti ittici e, dunque, una flessione del
consumo. Inoltre, questo mercato è caratterizzato
dai vincoli di sfruttamento specifici di un
prodotto esigente in termini di qualità e di orari e
pertanto molti operatori lo hanno abbandonato.
La produzione trasporto
La ricerca di leve di ottimizzazione delle operazioni
trasporto e il piano di miglioramento permanente
condotto negli ultimi tre anni hanno portato a
risultati tangibili. La percentuale di difetto di
qualità della rete (controversie e costo degli
imballaggi) è in miglioramento. Grazie alla
conversione del parco delle motrici in Euro 5
e al programma di formazione dei conducenti
sull’eco-guida, il consumo dei veicoli è in riduzione
del 2,8%. La produttività della movimentazione
su piazzale è aumentata.
Sono stati introdotti strumenti informatici che
permettono di potenziare la gestione operativa
dei flussi trasportati (monitoraggio orario della
completezza dei viaggi, tracciabilità oraria delle
operazioni di consegna per i conducenti).
La politica di acquisto in subappalto dei mezzi
di trasporto poggia sempre più su schemi di
gestione circolare che garantiscono la qualità
del servizio richiesta dal mercato.
12
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
Attività trasporto nelle regioni
Alla fine del 2010, per rispondere alle sfide della
vicinanza commerciale e manageriale della propria
rete, STEF Transport ha strutturato la propria
organizzazione in zone geografiche, ciascuna
delle quali limitata ad un perimetro di circa dieci
filiali. Il piano di potenziamento delle risorse
manageriali, detto «percorso vivaio», è stato
portato avanti con l’inserimento e la formazione
di un centinaio di giovani professionisti. Di fatto, vi
è un miglioramento effettivo della performance
della rete trasporto in tutte le regioni.
La regione Nord-Ovest ha beneficiato del dinamismo
economico delle zone ad alta densità demografica
(area Ile de France, Lille). Se il sito di Boulogne sur
mer, piattaforma logistica principale della filiera
Prodotti ittici, ha subito il calo naturale di questo
mercato, l’accostamento locale delle attività ittiche
e surgelati e il posizionamento sulle zone di sourcing
nord-europeo permetteranno di ritrovare l’equilibrio.
La regione Sud-Ovest ha rafforzato i rapporti con
i clienti tradizionali del gruppo, in particolare nel
settore dei prodotti alimentari per le feste, originati dalla filiera dei grassi. La regione presenta
così la maggiore crescita di fatturato della rete
nel 2011 e il nuovo sito di Limoges, pronto per la
primavera 2012, potenzierà questo dispositivo.
La regione Mediterraneo ha confermato la propria
efficacia e ha sviluppato le posizioni acquisite nel
mercato dei prodotti compatibili, come il vino.
Si registra anche un significativo sviluppo sul
mercato dei prodotti bio, e si ricercano soluzioni
di consegna diretta.
La regione Bretagna è stata colpita dal declino
delle filiere industriali dei prodotti della carne e
lattiero-caseari. La riorganizzazione in corso nel
sito di Vannes e il riposizionamento commerciale
forte sul settore del trasporto di massa per
conto di distributori dovrebbero produrre risultati
compiuti nel 2012.
La nuova regione Paesi della Loira trainata
da un settore agroalimentare particolarmente
dinamico a livello nazionale, ha avuto prestazioni
soddisfacenti.
La regione Rodano-Alpi-Alvernia ha ottenuto un
risultato storico. La completa ristrutturazione
del dispositivo del settore di Lione e la revisione
dell’avviamento aziendale, fortemente perturbato
dall’aspra concorrenza, ha permesso di ritrovare
un dinamismo economico soddisfacente.
La regione Est ha orientato con successo la
propria politica commerciale verso la gestione dei
flussi provenienti dalla Germania. Il nuovo sito di
Digione, consegnato in febbraio 2012, permetterà di
accostare le attività di trasporto e ittiche e offrirà
in tal modo un nuovo potenziale in Borgogna.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 13
LOGISTICA
Francia
STEF Logistique gestisce in Francia 2.976.000 m3 di depositi a temperatura
negativa e 1.420.000 m3 di piattaforme logistiche di prodotti freschi e a
temperatura ambiente.
EVOLUZIONE DEL SETTORE
Il polo logistica dirige le attività di gestione dei
depositi e delle piattaforme, nonché le prestazioni
associate di STEF in Francia. STEF Logistique si
occupa dei prodotti freschi, surgelati e a temperatura e si rivolge alle industrie agroalimentari, alla
grande distribuzione e alla ristorazione collettiva.
Per il polo logistica, l’anno 2011 è stato segnato
da un ritorno a una crescita significativa in un
mercato stabile in termini di volumi. Tuttavia,
malgrado un forte dinamismo commerciale e
l’avvio di nuove attività, il margine operativo è
stato penalizzato dalla componente inflazionistica
di alcuni oneri.
Il fatturato del polo logistico è aumentato significativamente (+5%) con una netta accelerazione
nel secondo semestre e ciò grazie all’effetto di
un doppio orientamento strategico, ovvero la
conquista programmata di nuove attività e la
ridefinizione delle attività su segmenti più redditizi.
L’anno 2011 ha conosciuto livelli di attività molto
contrastati ed è stato necessario, allo scopo di
inserire nuovi contratti, riconfigurare i team e la
rete, talvolta in tempi molto brevi.
Dopo un primo trimestre come sempre tranquillo,
l’attività del secondo semestre è stata più
sostenuta. Il terzo trimestre è stato segnato
dall’interruzione di alcune attività e dal concomitante avvio di nuovi contratti, principalmente
nel settore dei freschi e degli iper e supermercati,
che hanno determinato trasferimenti di stock
tra più siti.
Nel corso del quarto trimestre il gruppo ha
ripreso le attività logistiche di un importante
distributore di prodotti surgelati, che ha portato
all’integrazione di due nuovi siti. La crescita è
stata registrata su tutte le attività, in particolare
nelle filiere logistiche dei Prodotti freschi e della
Ristorazione collettiva.
Nel corso del periodo considerato, gli oneri sono
aumentati in una proporzione superiore a quella
del fatturato per diverse ragioni:
• la revisione del dispositivo di sgravio degli
oneri relativi alle ore di straordinario, dette
«sgravi Fillon» (legge TEPA del 2007);
• l’aumento dei costi dell’energia e, in particolare, dell’elettricità (+17%) e ciò nonostante
i piani d’azione finalizzati alla riduzione dei
consumi nei depositi;
• il peso crescente della pressione fiscale, in
particolare delle tasse locali e l’estensione
della base di calcolo del nuovo contributo
economico territoriale;
• i costi di avvio di nuovi contratti e l’interruzione
di attività di due siti.
14
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
Attività per filiera
Il dinamismo commerciale, presente in tutti i
settori, ha permesso non solo di consolidare
l’acquisito, ma anche di concludere contratti
pluriannuali strutturanti. Tuttavia, il deterioramento della congiuntura economica che ha avuto
ripercussioni sul settore alimentare a fine anno
ha limitato la crescita sul segmento della grande
e media distribuzione e dei surgelati.
Logistica dei Prodotti Surgelati
Nel 2011 il mercato del Surgelato è rimasto
stabile. Le esportazioni di carne suina, in particolare verso la Cina, hanno assorbito in tempi ridotti
gli stock disponibili nella Francia occidentale.
Poiché il sito “Freschi” di Plessis-Belleville è
saturo, si sta potenziando il dispositivo Sud
Ile-de-France.
Il settore Centro Ovest è il più sensibile e
l’obiettivo è quello di sviluppare il mercato locale
per sfruttare i volumi esistenti su Tours e Niort.
Logistica Ristorazione
Gli stock sono risaliti assai sensibilmente a fine
anno: il coefficiente di riempimento dei depositi
surgelati a fine dicembre è pari all’84,6% (contro
l’82,5% a fine 2010).
Il fatturato ha registrato una progressione
soddisfacente.
Il ritmo di riorganizzazione della rete di depositi si
è mantenuto costante, in particolare con il lancio
dei consistenti interventi realizzati sugli «hub» di
Corbas et di Vitry (consegna in zone urbane). Nelle
regioni Ovest e Mediterraneo, le trasformazioni
del dispositivo, realizzate a fine anno, saranno
operative dal primo semestre del 2012.
Logistica dei Prodotti Freschi
L’attività «Prodotti freschi» viene svolta in cinque
filiali operative, Le Plessis-Belleville, Tours,
Bondoufle, Niort e Givors. Il 2011 si è presentato
come un anno di forte crescita con l’acquisizione
di numerosi contratti nel secondo semestre.
L’azione commerciale ha permesso di concludere
numerosi contratti per temperature controllate
di 2-6° e 15-18°.
Nella regione di Lione, l’affitto di due siti dedicati
alle attività a temperatura ha permesso di
avviare nuovi contratti in buone condizioni operative. La saturazione dei due siti “Freschi” rende
necessario un ampliamento sul sito di Brignais.
Dopo un 2010 molto positivo, il 2011 è stato un
anno di transizione, segnato da avvenimenti che
hanno richiesto un adattamento costante, quali
la saturazione delle attrezzature nella regione
parigina, la rinegoziazione di contratti pluriannuali
di prestazione in un contesto di bandi di gara e,
pertanto, di forte pressione tariffaria.
Le prospettive sono incoraggianti a seguito
della firma, nel secondo semestre, di un
accordo strutturante di prestazione a lungo
termine per conto di un’importante insegna
della ristorazione.
Logistica iper e supermercati
L’attività Logistica iper e supermercati gestisce i
contratti clienti della grande e media distribuzione
su siti dedicati (flussi just in time per i prodotti
freschi e flussi stoccati per il surgelato).
Il 2011 è stato un anno sottotono per le attività
della grande e media distribuzione. Il volume
dell’attività è rimasto stabile. Sono stati effettuati
arbitraggi su determinati tipi di prestazione, in
particolare le attività di consegna ai negozi con
partenza dai siti del gruppo.
Le opportunità di sviluppo risiedono in schemi di
outsourcing di prestazioni logistiche attualmente
gestite in proprio dai distributori.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 15
STEF
INTERNATIONAL
Nel 2011, STEF ha proseguito lo
sviluppo delle proprie attività e
del proprio dispositivo in Europa.
Il gruppo ha acquisito due entità:
Dispensa Logistics (ora STEF Logistics
Italia) e Logirest in Spagna. Queste
operazioni, associate a una crescita
interna sostenuta (+ 6,7 %) hanno
permesso di raggiungere un incremento
del fatturato del 13,6%.
Italia
Nel corso del 2011,
il governo italiano ha
at tuato un piano di
austerity per raggiung er e l’e quil ib r i o di
bilancio, e una delle conseguenze è stata la
riduzione degli indicatori di attività, percepibile
da fine anno (-0,7% al quarto trimestre).
Nonostante l’ambiente economico poco favorevole, il gruppo ha deciso di rafforzarsi per offrire
alla clientela tutta la gamma delle proprie attività.
STEF opera storicamente in Italia attraverso
tre società: STEF Italia (ex Cavalieri Trasporti)
dedicata al trasporto interno e alla logistica dei
prodotti freschi, STEF Sea-Food Italia (ex Tradimar
Milano) specializzata nei prodotti ittici e STEF
International Italia (ex TFE DA) che si occupa dei
flussi internazionali in partenza dall’Italia.
Tavazzano - Italia
Il gruppo ha acquisito la società Dispensa
Logistics (ora STEF Logistics Italia), operatore
di riferimento per la logistica dei prodotti freschi.
STEF Logistics Italia opera su quattro piattaforme
in Italia con un fatturato di 50 milioni di euro.
Dispone di un portafoglio clienti di alto profilo
nel comparto agroalimentare e della grande
distribuzione.
Questa acquisizione rafforza la posizione del
gruppo sul mercato italiano della logistica per
le filiere dei prodotti freschi. Le due strutture
presentano sinergie tanto sul piano dell’ottimizzazione degli strumenti di gestione quanto su quello
dell’armonizzazione del modello organizzativo
nell’ambito del trasporto.
Per STEF Italia il 2011 è stato un anno di transizione con la nomina di un nuovo direttore
generale, proveniente dal gruppo, la positiva
implementazione del software TMS e la ben
nota ripresa dei risultati della filiale STEF
International Italia.
16
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
Spagna
Nel 2011 la situazione
economica in Spagna
ha continuato a deteriorarsi. La crescita, del
tutto assente nel terzo
trimestre, ha subito un’ulteriore contrazione nel
quarto trimestre (-0,1%) a causa della domanda
interna indebolita dai piani di austerity e da un
tasso di disoccupazione che ha superato la
soglia del 22%.
Portogallo
Il Portogallo è, tra tutti
i paesi europei in cui
il gruppo è presente,
quello in cui la crisi si è
sentita maggiormente.
Per ottenere l’aiuto finanziario internazionale,
il governo portoghese ha dovuto applicare un
piano di rigore che pesa molto sui consumi delle
famiglie.
Nonostante l’ambiente economico difficile, il
fatturato di STEF in Spagna è aumentato del 12%.
Questo risultato deriva dallo sviluppo dell’attività
con i grandi clienti europei, ma anche dal forte
incremento delle attività di trasporto verso gli
altri paesi europei (+36%).
L’acquisizione, durante il 2011, della quota di
maggioranza del suo partner nella Logirest,
specialista della logistica per la ristorazione,
potenzia l’offerta commerciale del gruppo su
questo nuovo segmento in pieno sviluppo.
Infine, con l’apertura di STEF Madrid Torrejón,
piattaforma di trasporto e logistica dei prodotti
agroalimentari freschi e surgelati, STEF Iberia
dispone ormai della componente principale di
una rete di 17 piattaforme in Spagna.
Lisbona
Nel 2011 l’investimento delle imprese portoghesi
si è ridotto del 17%, il paese è entrato in recessione (PIL -1,9%) e il tasso di disoccupazione
ha raggiunto il 12,7% della popolazione attiva.
STEF Portugal – Logìstica y Transporte ha dovuto
adattarsi al calo di attività della maggior parte
dei suoi clienti, a una forte pressione tariffaria
e a un’aspra concorrenza.
Madrid Torrejón
La filiale portoghese è riuscita a mantenere il
proprio fatturato e ad equilibrare il risultato.
Tuttavia, sono stati necessari arbitraggi in
materia di investimenti ed è stata rinviata la
costruzione della nuova piattaforma di Porto.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 17
STEF
INTERNATIONAL
Benelux
Svizzera
L’economia belga ha avuto un buon andamento
con una crescita dell’1,9%, vicina a quella del
2010. Benché abbia rallentato a fine anno, la crescita è rimasta superiore a quella dell’eurozona.
Malgrado l’apprezzamento del franco svizzero
e il rallentamento dell’attività di export a causa
della crisi europea, l’economia del paese ha
reagito bene con una crescita dell’1,9%.
L’attività trasporto di STEF Transport Saintes,
spinta dallo sviluppo dei flussi verso gli altri paesi
europei del gruppo, è aumentata di circa il 10%.
STEF Suisse ha esercitato le proprie attività
in un contesto di saturazione dei depositi. Il
fatturato ha subito un leggero impatto in ragione
della diminuzione dell’attività di congelazione
e la sensibile riduzione dei trasporti verso la
Svizzera tedesca. Il risultato, tuttavia, non è
stato influenzato da questi fattori.
L’attività delle due filiali logistiche è stabile. Se
la redditività del sito di Courcelles è migliorata,
il tasso di riempimento del sito di Saintes è
stato invece penalizzato dalla riconfigurazione
dell’avviamento aziendale nel settore della
ristorazione.
Flussi europei
Nei Paesi Bassi, STEF Nederland ha visto il
proprio fatturato, ancora modesto, aumentare
fortemente grazie allo sviluppo dell’attività di
groupage di prodotti freschi verso gli altri paesi
in cui il gruppo è presente.
STEF Eurofrischfracht, la cui attività principale è
la gestione dei flussi provenienti dalla Germania e
diretti in Francia e penisola iberica, ha mantenuto
un buon livello di performance.
STEFOVER è specializzata nei flussi tra Europa e
Nord Africa (Tunisia, Libia, Algeria) attraverso il
porto di Marsiglia. In considerazione degli eventi
politici in Tunisia e in Libia del 2011, il lieve calo
del fatturato (-3%) e il risultato sostanzialmente
in equilibrio dimostrano la solidità del know-how
di Stefover.
Saintes - Belgio
18
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
MARITTIMO
La Méridionale assicura un servizio
regolare di trasporto marittimo di
passeggeri e merci all’interno di un
accordo di delega di servizio pubblico
concluso con l’Office des Transports
(Ufficio dei Trasporti) della Corsica.
è stata inoltre segnata da un conflitto sociale
presso un operatore storico dei collegamenti
con la Corsica.
Questo ambiente si è rivelato favorevole per La
Méridionale che ha registrato un incremento del
proprio traffico del 20%, con 225.000 passeggeri
trasportati, mentre il mercato tra l’Europa continentale e la Corsica registrava una contrazione.
Il trasporto merci, con 787.000 metri lineari
di roll, è aumentato del 16% in un mercato in
crescita del 6%.
Allo stesso tempo, l’attività del porto di Marsiglia
si è ripresa con un aumento delle attività mercantili del 7% e passeggeri del 29%.
Piana
Fornisce altresì un regolare collegamento con la
Sardegna che si è deciso di intensificare in alta
stagione con l’aggiunta di una terza traversata.
Il 2011 è stato l’anno della Piana, un cargo misto
nuovo, entrato in servizio il 26 dicembre. Per le
sue caratteristiche, questa nave conferma il
posizionamento qualitativo dell’azienda:
• Per i passeggeri, risponde alle norme più
esigenti in materia di confort, avvicinandosi
agli standard della nave da crociera;
• Per le merci, la progettazione dell’imbarcazione e la sua velocità potenziale permettono
di ridurre i tempi di movimentazione e di
garantire in quasi tutte le circostanze il
rispetto degli orari di scarico.
I collegamenti marittimi sono realizzati con 3
navi ro-ro miste: Piana, Kalliste & Girolata, la cui
capacità totale è, ad oggi, di 6800 metri lineari,
ovvero l’equivalente di 500 rimorchi e di 1900
passeggeri con auto.
Questi elementi confermano le scelte strategiche
di La Méridionale, caratterizzate da un’offerta,
in partenza dal porto di Marsiglia, concentrata
esclusivamente sulle navi miste e un posizionamento premium per i passeggeri.
La Corte amministrativa d’appello di Marsiglia ha
ingiunto, il 7 novembre 2011, all’ente territoriale
della Corsica di rescindere anticipatamente la
delega di servizio pubblico per il collegamento
marittimo della Corsica, a valere dal 1° settembre
2012, ovvero sedici mesi prima della scadenza
prevista dal contratto. Sono in corso delle
trattative per la gestione del periodo transitorio e
la definizione della prossima delega che dovrebbe
entrare in vigore a fine 2013.
Kalliste
Girolata
Nel 2011, l’ampissima offerta passeggeri si è
ridotta a seguito del ritiro di un operatore, mentre
l’offerta con partenza dal porto di Tolone è tornata
a livelli più equilibrati. L’attività di inizio anno
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 19
SISTEMI
INFORMATIVI
STEF Information et Technologies (ex.
Agrostar) cura i software, integra
e si occupa della manutenzione dei
sistemi informatici del gruppo.
Realizza inoltre soluzioni business per clienti/
partner di STEF.
Nel 2011, il polo gestione dei sistemi informativi ha
continuato le proprie attività di messa in sicurezza
delle applicazioni (soccorso delle telecomunicazioni
dei siti di trasporto in Francia ormai assicurato
tramite satellite, sdoppiamento dei collegamenti
con Spagna e Italia), oltre all’armonizzazione dei
sistemi di riferimento gruppo e modellizzazione
degli strumenti di settore.
Nel settore del trasporto, STEF Information et
Technologies ha implementato, per tutta la rete,
funzionalità dedicate all’organizzazione, al calcolo
dell’impronta di carbonio in tempo reale, al follow-up
delle controversie, alla messa in sicurezza della
fatturazione e alla gestione della redditività.
Sono stati adattati gli strumenti di gestione
dell’attività (programma «Management del
contratto», messa in sicurezza e potenziamento
delle funzionalità del programma «Infoquai» relativo
alla gestione informatizzata dell’attività del piazzale,
ottimizzazione della soluzione di informatica di bordo
e di geolocalizzazione «MasterNaut»).
L’implementazione di questi strumenti è stata
potenziata anche in Europa. Ad esempio, in Italia,
il sistema di gestione trasporto TMS del gruppo
è ormai attivo in tutti i siti.
Per la logistica, il software di gestione dello stoccaggio WMS, che facilita l’unificazione dei metodi
operativi e la riduzione dei costi di manutenzione,
è installato in tutti i centri di attività dei prodotti
surgelati e in alcuni centri pilota dell’attività dei
freschi. È stato avviato il primo lotto dello strumento
«Fluid-e» di gestione comune degli approvvigionamenti, dedicato ai centri di consolidamento. Si
sta procedendo progressivamente all’installazione
della soluzione «Agrorest», destinata alla gestione
dell’attività di ristorazione collettiva, nelle filiali
che operano su questo segmento.
Vengono potenziati i sistemi di gestione e amministrazione del gruppo (implementazione del
modulo SAP/FI presso La Méridionale, introduzione
di un nuovo strumento di consolidamento Gruppo
attraverso SAP).
In tal modo sono stati introdotti processi di miglioramento della produttività amministrativa (sistema di
comunicazione con le banche, conformemente alla
norma SEPA, prima soluzione pilota di smaterializzazione fiscale di fatture). Sono in corso di realizzazione
due progetti destinati al miglioramento della gestione
degli acquisti e all’ottimizzazione della movimentazione
degli stock e della manutenzione dei veicoli.
A fine anno, è stato aggiornato tutto il sistema
informativo del gruppo e il sistema delle infrastrutture materiali dove è ospitato al fine di integrare
il nuovo marchio STEF.
20
Attività del gr up p o R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
IMMOBILIARE
Patrimonio immobiliare
STEF detiene la proprietà delle proprie attività immobiliari. Questa politica risponde a
un approccio patrimoniale e strategico. La
specificità dell’attività di STEF dipende molto,
effettivamente, dalla qualità e dall’adattabilità
degli strumenti immobiliari. D’altro canto, l’offerta
di piattaforme e depositi frigoriferi sul mercato
è alquanto ridotta.
Il gruppo esercita le proprie attività sulla base di
una rete europea di 223 piattaforme e depositi,
per un volume complessivo di deposito pari
a 6.249.000 m3 e 429.800 m2 di superficie di
piattaforme trasporto. Quasi tutti gli immobili
sono di proprietà del gruppo STEF che possiede
altresì immobili a uso ufficio, come ad esempio
la sede sociale.
Una parte degli immobili appartenenti al gruppo
si trova in una struttura dedicata, detenuta al
100% da IMMOSTEF, che assicura, peraltro, la
gestione di tutto il parco immobiliare.
In particolare si segnala:
• consegna di un nuovo importante centro
multi-temperatura, dedicato alle attività di
trasporto e logistica, nelle immediate vicinanze di Madrid (Torrejón), con 16.200 m2
di superficie di sviluppo di cui 5.600 m2 di
superficie magazzino trasporto e 85.000 m3 di
deposito in regime di freddo positivo e negativo;
• completamento della ristrutturazione e dell’ampliamento del sito di Strasburgo-Port du Rhin
(5.000 m2 in regime di freddo a tre temperature)
destinato ad accogliere le attività di STEF Santé;
• completamento della ristrutturazione del sito di
Vire (12.800 m2), acquisito nel 2010 e dedicato
alla stagionatura di formaggi, allo stoccaggio
del cioccolato e al taglio della carne;
• ampliamento della piattaforma trasporto di
Saintes (Belgio).
Nuovi cantieri avviati:
• costruzione di un nuovo centro trasporto
e logistica a Digione (Fauverney), con una
superficie di sviluppo di 7.200 m2, che sostituirà due edifici in affitto a Chenôve;
• costruzione di un nuovo deposito surgelati
nella zona Eurocentre vicino a Tolosa, con
74.000 m 3 in regime di freddo negativo a
-25°C, che sostituirà un deposito esistente;
• costruzione di un nuovo sito trasporto a
Limoges, con una superficie di sviluppo pari
a 5.200 m2, in sostituzione di quello attuale.
STEF Donzenac
Gestione immobiliare
Oltre a quella patrimoniale, IMMOSTEF ha la
funzione di raggruppare anche il personale e
le competenze dedicate alla costruzione, alla
manutenzione e alla gestione tecnica, compresa
quella ambientale, degli strumenti operativi
utilizzati dalle società del gruppo.
Le nuove costruzioni rispondono a molteplici
esigenze: il bisogno di ristrutturare i vecchi centri,
il miglioramento delle piattaforme logistiche e
tecniche, in particolare per l’aspetto energetico,
e l’aumento dei volumi e dei flussi gestiti.
Nel 2011 sono stati intensificati i cantieri di
costruzione e i lavori di ristrutturazione dei siti.
Per quanto riguarda la crescita esterna del
Gruppo, sono stati integrati tre nuovi depositi in
Italia (il che porta le strutture in regime di freddo
positivo a 172.000 m3), nonché due depositi per
surgelati in Francia (65.000 m3 a -25°C).
I fluidi refrigeranti HCFC – R22, utilizzati in
alcuni depositi e piattaforme, come previsto
dal calendario previsionale del 2007, vengono
progressivamente sostituiti con fluidi naturali,
come l’ammoniaca e la CO2. La maggior parte
delle sostituzioni necessarie sarà effettuata a
partire dal 2012, essendo la data limite fissata
al 31 dicembre 2014.
Infine, si ricercano regolarmente soluzioni di
valorizzazione di vecchi siti operativi in Francia e
in Europa; ogni anno vengono ceduti siti obsoleti.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Attività del g r u p p o 2 1
SVILUPPO SOSTENIBILE
POLITICA SOCIALE
ORGANICO
Nel 2011 il personale del gruppo (con contratto a tempo indeterminato e a tempo determinato) si
configura come segue:
31/12/2010
31/12/2011
Trasporto (STEF Transport)
7.617
7.530
Logistica Francia (STEF Logistique)
2.935
3.215
Attività europee (STEF International)
2.252
2.350
464
475
Marittimo (La Méridionale, STIM, Sata Minfos)
Altre attività e funzioni centrali
TOTALE Gruppo
Personale Francia
525
545
13.793
14.115
31/12/2010
31/12/2011
11.543
11.774
Personale al di fuori della Francia
2.250
2.341
Di cui in Spagna
1.186
1.225
312
303
Italia
361
425
Belgio
265
278
Portogallo
Regno Unito
51
41
Svizzera
75
69
13.793
14.115
TOTALE Gruppo
Al 31 dicembre 2011 il personale (con contratto
a tempo indeterminato e a tempo determinato)
era pari a 14.115 dipendenti, ovvero in aumento
del 2,33% rispetto al dicembre 2010.
Da queste cifre sono esclusi i contratti assistiti
(principalmente contratti di apprendistato e di
professionalizzazione) che, al 31 dicembre 2011,
ammontavano a 227.
Al 31 dicembre 2011, la ripartizione del personale
era la seguente:
• Contratti a tempo indeterminato: 13 275,
vale a dire il 94% del totale dei dipendenti;
• Contratti a tempo determinato: 840, vale a
dire il 6% del totale dei dipendenti.
Alla stessa data, il numero dei dipendenti interinali
all’interno del gruppo STEF era pari a 2925. A fine
anno si verifica una forte richiesta di personale
precario per rispondere all’incremento dell’attività
nel settore dei trasporti e della logistica. La
crescita delle attività nel dicembre 2011, rispetto
al dicembre 2010, spiega l’aumento complessivo
dei dipendenti del gruppo.
22
Svilu p p o sosteni b ile R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
Ripartizione dei dipendenti in Francia, per categoria
2011
2010
Quadri
10,59%
Quadri
11,55%
Impiegati di
1° e 2° livello
20,08 %
20,65 %
59,80 %
8,96 %
Impiegati di
1° e 2° livello
59,80 %
Impiegati
8,57 %
Impiegati
Operai
Operai
- di cui turnisti: 27,09 %
- di cui sedentari: 32,71 %
- di cui turnisti: 25,91 %
- di cui sedentari: 33,89 %
Il tasso di inquadramento continua ad aumentare
a seguito della crescente strutturazione delle
attività. L’aumento degli operai sedentari rispetto
ai turnisti corrisponde all’aumento delle attività
di logistica rispetto al trasporto.
Dipendenti in Francia per fasce d’età
2011
2010
Più di 55 anni
Meno di 25 anni
5,44 % 45,44 %
41-55 anni
Più di 55 anni
4,18 %
Meno di 25 anni
5,92 %
44,94 %
46,32 %
25-40 anni
Il turnover nel 2011, relativamente modesto, ha
contribuito al rafforzamento della fascia d’età
degli over 40 (da 50,88% a 52,24%). Tuttavia,
l’età media resta stabile a 41,2 anni.
Le donne rappresentano il 18,24% dei dipendenti,
vale a dire in leggero aumento (0,1%) rispetto
al 2010.
Nel 2011 l’aumento del personale è stato
correlato all’incremento delle attività e delle
41-55 anni
4,22 %
43,53 %
25-40 anni
operazioni di sviluppo. Infatti, 135 dipendenti di
un marchio cliente sono stati integrati a seguito
del rilevamento, da parte del gruppo, delle sue
attività logistiche.
La crescita esterna condotta dal polo Attività
europee si è tradotta in un aumento dei dipendenti
di circa 100 persone, soprattutto in Spagna e
Italia, in particolare con l’acquisizione di Dispensa
(+59 dipendenti).
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Svilu p p o sosteni bile 2 3
SVILUPPO SOSTENIBILE
POLITICA SOCIALE
SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
La politica del gruppo in materia di risorse umane
è orientata alla formazione e alla promozione dei
dipendenti. La gestione previsionale dell’occupazione e delle competenze è uno strumento di
accompagnamento cui si fa ampiamente ricorso
in quest’ambito.
Formazione
Nel 2011, sono state potenziate le principali
priorità definite negli anni precedenti:
• azioni di formazione per favorire l’occupabilità
del personale, in particolare operai e impiegati,
con l’obiettivo di mantenere o far sviluppare
il loro know-how di settore;
• potenziamento della cultura manageriale
del gruppo e delle competenze di settore
dei collaboratori;
• accompagnamento della politica di sviluppo
sostenibile del gruppo;
• conferma e armonizzazione della trasmissione
interna del know-how;
• ottimizzazione dei metodi di reclutamento
e di valutazione, professionalizzazione dei
responsabili della funzione «risorse umane»;
• ottimizzazione dei processi amministrativi.
Sviluppo delle competenze
• sviluppo dell’Institut des Métiers du Froid ed
esternalizzazione dei suoi servizi;
• ulteriore implementazione di piani d’azione
per rafforzare le competenze di base (lettura,
scrittura e calcolo). Organizzazione di 2000
ore di formazione tra il 2010 e il 2011;
24
• formalizzazione di percorsi professionali di
formazione specifici per ogni funzione;
• riscrittura dei modelli di formazione di settore
secondo l’approccio Competenze;
• attuazione di una politica di tutoring.
Reclutamento e gestione
delle carriere:
200 giovani collaboratori, seguono, con continuità,
un ciclo di integrazione e formazione di due anni
all’interno delle filiali del gruppo. Questo percorso
personalizzato è una chiave d’accesso ai ruoli
di management. Permette, attraverso missioni
operative, di scoprire la diversità delle attività
della logistica e del trasporto e di acquisire
le competenze di inquadramento. Al fine di
sviluppare la cultura dell’imprenditorialità nelle
sedi europee, questo percorso prevede anche un
periodo di full immersion in una filiale europea.
Grazie a questo programma, la maggior parte
degli incarichi manageriali sono coperti senza
dover ricorrere ad assunzioni dall’esterno: si
tratta della politica del gruppo definita «vivaio».
Il bilancio di sviluppo è uno strumento di gestione
del potenziale. Favorisce la promozione interna
e, quindi, l’accesso dei collaboratori ad altre
responsabilità, siano esse trasversali o gerarchiche. Questo strumento è associato ai colloqui
annuali di sviluppo e ai colloqui professionali.
La valutazione delle prestazioni, attraverso
una diagnosi delle competenze manageriali e
tecniche dei collaboratori, completa i meccanismi
di sostegno e gestione delle carriere.
Svilu p p o sosteni b ile R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
RELAZIONI SOCIALI
Gravosità
Sulla scia della conclusione dell’accordo riguardante
l’occupazione dei lavoratori senior del dicembre 2009,
nel 2010 sono state intavolate delle discussioni
sulla natura usurante del lavoro, in concomitanza
con i negoziati relativi alla Gestione previsionale
degli impieghi e delle competenze (GPEC, Gestion
Prévisionnelle des Emplois et des Compétences). Le
discussioni sono proseguite nel 2011 e il 14 dicembre
2011 è stato firmato un accordo sulla creazione di
una commissione gravosità all’interno del gruppo.
Inoltre, tenendo conto degli obblighi legali in
materia, a fine 2011 sono stati aperti dei negoziati relativi all’individuazione dei lavori definiti
«usuranti» ai sensi della legge e alle eventuali
misure da adottare per limitare i fattori di gravosità.
Parità professionale
Come per la gravosità e al fine di attenersi agli
obblighi legali in materia, sono stati avviati
dei negoziati a fine 2011 sul tema della parità
professionale.
Protezione sociale
Il dispositivo di protezione sociale viene analizzato
regolarmente per verificarne l’adeguatezza
rispetto all’andamento del mercato e alle esigenze
dei dipendenti. In quest’ottica, nel 2011 la
Direzione, in collaborazione con le organizzazioni
sindacali, ha indetto un bando di gara sulle
garanzie medico-chirurgiche e le spese sanitarie
e previdenziali. Dopo attenta analisi delle offerte,
è stato stabilito di comune accordo di prolungare
i rapporti con l’assicuratore e con il gestore
attuali. Tale accordo ha portato alla firma di due
clausole aggiuntive.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Svilu p p o sosteni bile 2 5
SVILUPPO SOSTENIBILE
POLITICA SOCIALE
GESTIONE PREVISIONALE DEGLI
IMPIEGHI E DELLE COMPETENZE
Missione Disabilità e Diversità
Nel 2011 sono proseguiti i negoziati sulla stipula di
un accordo collettivo relativo alla GPEC (Gestione
previsionale degli impieghi e delle competenze).
Tale accordo riguarderà la formalizzazione e la
diffusione delle pratiche già esistenti all’interno
del Gruppo, in un’ottica di applicazione uniforme
(informazioni date alle istanze rappresentative del personale, mobilità, colloqui annuali,
formazione, gestione dei contratti in alternanza).
Avrà altresì la missione di innovare attraverso
la creazione di dispositivi (quali la creazione di
un ufficio collocamento destinato a favorire la
mobilità, tanto professionale quanto geografica).
Si dovrebbe arrivare alla firma dell’accordo a
inizio 2012.
Qualità della vita sul luogo di lavoro
Il polo Qualità della vita sul luogo di lavoro, creato
nel giugno 2011 in seno alla Direzione Risorse
Umane della Diversità e Qualità della vita sul
luogo di lavoro, ha l’obiettivo di contribuire alle
prestazioni globali d’impresa attraverso l’analisi
e il miglioramento del benessere dei lavoratori.
A metà percorso dell’accordo di gruppo 2010-2012,
la Missione Disabilità e Diversità ha continuato
il proprio lavoro di assistenza in materia di
occupazione - e di sostegno sul posto di lavoro dei lavoratori diversamente abili. Il 2011 è stato
caratterizzato da due operazioni:
• la sensibilizzazione dei team sulla disabilità.
I dipendenti di 136 siti hanno partecipato a
un trofeo a favore dell’associazione «Les
Bouchons d’amour»;
• il contributo all’evoluzione professionale dei
lavoratori diversamente abili. Il dispositivo “Alla
scoperta dei mestieri” permette ad ogni lavoratore
diversamente abile che vuole cambiare mansione
(per esempio per gestire in via preventiva l’evoluzione del suo stato di salute) di scoprirne un’altra
all’interno del gruppo. Potrà inoltre usufruire
di un’assistenza personalizzata (formazione,
tutoring, lavoro sulla mobilità, adattamento della
postazione) per mantenere la propria occupabilità.
Diretto da un’esperta di ergonomia, questo polo si
occupa dell’individuazione delle dimensioni fisiche,
mentali e organizzative del lavoro, per proporre
percorsi di perfezionamento a livello di gruppo.
Nel 2011 sono state avviate due procedure
riguardanti:
• la prevenzione dei rischi psicosociali. Un
centro pilota del gruppo partecipa a una
procedura sperimentale proposta dalla
CARSAT (cassa assicurazione, pensione e
salute sul posto di lavoro). I risultati dello
studio serviranno a proporre una politica di
prevenzione che sarà implementata a livello
di gruppo;
• la riduzione della gravosità del lavoro.
Nell’ambito dei negoziati sulle condizioni di
lavoro e relativa gravosità, è stata realizzata
un’indagine presso 84 CHSCT (comitati igiene,
sicurezza e condizioni di lavoro) del gruppo
in Francia per individuare le problematiche
riscontrate sui siti. La Commissione gravosità
e condizioni di lavoro, creata nel dicembre
2011, si occuperà dell’analisi delle risposte.
26
Infine il team ha proseguito i lavori sulla gestione
dell’età e della parità professionale uomo/donna
per proporre, a partire dal 2012, misure che
riaffermeranno la volontà del gruppo di agire a
favore della diversità.
Svilu p p o sosteni b ile R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
Sistemi informatici risorse umane (SIRH)
Il centro di competenza SIRH ha l’obiettivo di
strutturare e rafforzare la funzione risorse umane
sia nella sua organizzazione, sia nei suoi dispositivi e
metodi di produzione. Il 2011 è stato caratterizzato
dalla continuità con le missioni iniziate nel 2010.
In un’ottica di ottimizzazione e di affidabilità, è
stato portato avanti il progetto «Polo Produzione
Condiviso» sulla riduzione progressiva dei tempi
destinati alla produzione amministrativa. Sono
state altresì intraprese molte azioni volte a
rendere più sicura l’organizzazione separando i
compiti e le responsabilità dei diversi soggetti
interessati.
Numerose evoluzioni tecnologiche hanno
permesso di semplificare la circolazione dell’informazione tra la funzione risorse umane e le altre
funzioni di settore e supporto di STEF.
La gestione semplificata dei sistemi di riferimento
e dei dati risorse umane rappresenterà la sfida
del Centro di competenza SIRH per il 2012.
L’azionariato dei dipendenti
I dipendenti del gruppo STEF detengono una
partecipazione nel capitale della società per
mezzo di un Fondo comune di investimento
aziendale dedicato.
Il 65% dei dipendenti in Francia è oggi azionista di
STEF, attraverso il Fondo comune di investimento
aziendale.
STEF sostiene da molto tempo una politica di
partecipazione dei lavoratori al capitale d’impresa
su base volontaria; inoltre mantenere un livello
elevato di azionariato dei dipendenti è considerato
un fattore di coesione sociale determinante.
Il gruppo accompagna l’investimento dei propri
lavoratori con un contributo (3,1 M € nel 2011)
decrescente per fascia di investimento. Nel 2011,
il saldo positivo di cassa ha permesso al Fondo
comune di investimento aziendale di aumentare
la propria partecipazione al capitale di STEF, che
è così passata dal 15,78% al 15,99%.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Svilu p p o sosteni bile 2 7
SVILUPPO SOSTENIBILE
L’AMBIENTE
Dal 2010 STEF ha definito i tre
impegni chiave prioritari della
propria politica di sviluppo
sostenibile.
Questi orientamenti fanno parte del piano
strategico a medio termine:
• Misurazione e riduzione dell’impat to
ambientale del trasporto e della logistica
del freddo;
• Sviluppo di soluzioni di settore innovative,
efficienti e sostenibili;
• Potenziamento del modello di responsabilità
sociale del gruppo1.
Più in generale, la politica di sviluppo sostenibile
di STEF si basa sull’anticipazione dei regolamenti,
sull’innovazione tecnologia nella gestione
della catena del freddo, sull’incremento
dell’efficienza energetica degli impianti e degli
edifici, sull’attuazione di pratiche operative che
migliorino le prestazioni economiche e ambientali
delle attività2.
L’organizzazione dedicata
allo sviluppo sostenibile
La politica in materia di sviluppo sostenibile è
coordinata da un comitato strategico specifico
che propone gli orientamenti e definisce i piani
d’azione. Si occupa altresì di seguirne l’implementazione e i risultati ottenuti. Detto comitato è
composto da un rappresentante di ogni direzione
operativa, funzionale e manageriale del Gruppo. È
presieduto da un membro del comitato esecutivo.
L’approccio Sviluppo Sostenibile è ormai pienamente integrato nella governance del Gruppo.
Viene concepito come una fonte di competitività,
di differenziazione sul mercato, ma anche come
legante sociale e leva in materia di innovazione.
1: La politica sociale del gruppo è riferita nel capitolo
precedente « Politica sociale »
2: Le azioni intraprese vengono dettagliate nel rapporto
Sviluppo Sostenibile 2011, disponibile sul sito internet di STEF.
Misurazione e riduzione dell’impatto ambientale del trasporto
e della logistica del freddo
Misurazione della “carbon footprint”
l’AFNOR (associazione francese di normalizzazione).
STEF ha sviluppato nel 2009 uno strumento per misurare
l’impronta di carbonio dei servizi di trasporto, a partire
dal proprio sistema informatico TMS, e uno strumento
per misurare l’impronta di carbonio dei servizi logistici.
Impronta di carbonio delle attività
di trasporto e logistica di STEF
Nell’agosto 2011, STEF ha ottenuto l’attestazione
di conformità per il calcolatore di CO2 dei trasporti,
rilasciata dal Bureau Véritas Certification. Grazie
a questo calcolatore, STEF è in grado di fornire ai
propri clienti, per le loro attività in Francia, Spagna e
Portogallo, la valutazione dell’impronta di carbonio
di ogni ordine per servizi di trasporto, basata sullo
sfruttamento reale dei flussi. Questo strumento
permette inoltre ai clienti di STEF di avere a
disposizione una misurazione di CO2 affidabile per le
stime in materia di impronta di carbonio e, in questo
modo, di ottimizzare il loro schema organizzativo
della prestazione di trasporto.
Inoltre STEF offre la propria competenza tecnica,
attraverso i propri organi professionali, ai gruppi
di lavoro e comitati francesi ed europei incaricati
di elaborare regolamenti e norme in materia
di misurazione dell’impronta di carbonio, quali
l’Osservatorio Ambiente Energia e Trasporti e
2 8
Nel dicembre 2009, STEF ha sottoscritto la carta
ADEME (agenzia ministeriale francese per la
gestione dell’ambiente e dell’energia), una carta di
impegni assunti volontariamente al fine di ridurre
le emissioni di CO2 degli autotrasportatori di merci.
In quell’occasione, STEF si è impegnata a ridurre
le emissioni di CO2 del 7% per tonnellata/km per il
periodo 2010-2012. Tali obiettivi saranno raggiunti.
Impronta STEF transport et logistique (in
Francia) in base ai seguenti fattori di emissione: carburanti, fluidi, energia elettrica:
2008
2009
2010
2011
Totale KT di CO2 (carburanti,
fluidi, energia elettrica)
442
428
421
417
Milioni di km percorsi (in
Francia, subappaltatori
compresi)
320
315
314
331
I dati del 2011 mostrano la continua riduzione dell’impronta
di carbonio, mentre i chilometri percorsi aumentano a seguito
dell’incremento delle attività di trasporto.
Svilu p p o sosteni b ile R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
Soluzioni Trasporto e Logistica innovative, efficienti e
sostenibili
L’approccio seguito consiste nel proporre ai clienti
l’attuazione di una supply chain più «verde» che
si declina attorno ai seguenti assi:
• Ottimizzazione e potenziamento dei flussi di trasporto ;
• integrazione del trasporto multimodale;
• implementazione di una logistica urbana
più virtuosa.
Ottimizzazione e potenziamento
dei flussi di trasporto
L’ottimizzazione dei flussi di trasporto e il raggruppamento degli stock fanno parte del core business
di STEF. Al fine di rispondere alla crescente
richiesta di intensificare le frequenze di consegna,
contenendone l’impatto ambientale, STEF lavora
costantemente sull’organizzazione dei flussi e
ricerca soluzioni tecniche che permettano di
migliorare il tasso di riempimento dei veicoli:
• Ottimizzazione dei circuiti e riduzione dei
chilometri a vuoto grazie a sistemi di geolocalizzazione, di cui è dotato il 100% del
parco veicoli;
• Implementazione dei punti di massificazione
trasporto (hubs) che permettono di migliorare
il tasso di riempimento dei veicoli in partenza
da una stessa regione;
• Introduzione di depositi regionali di massificazione per aumentare le tonnellate medie
trasportate in partenza da un deposito (logica
di mutualizzazione dello stoccaggio, indi dei
flussi di trasporto);
Trasporto multimodale
STEF è partner di lunga data di attività di
trasporto multimodale rotaia-strada, con la
partecipazione alla società Froid Combi che opera
in questo settore tra Avignone e Perpignan, fino
a Parigi e Lille, con casse mobili.
Inoltre nel 2011 sono stati avviate con successo
nuove par tnership operative di traspor to
multimodale.
In marzo, alcuni flussi su gomma sono stati
trasferiti sulla linea ferroviaria Rennes-Lione.
In dicembre, è stato realizzato un trasporto
multimodale fluviale sulla Senna tra Rouen e
Gennevilliers. Si tratta del primo trasporto di
prodotti industriali agroalimentari di largo consumo
a temperatura controllata per via fluviale.
Logistica urbana
In materia di logistica urbana, STEF partecipa,
dal 2009, alla messa a punto di veicoli a carburanti alternativi e di veicoli e materiali silenziosi.
• Assistenza ai distributori che attuano una
logica di raggruppamento degli stock di
diversi fornitori all’interno di appositi centri
di consolidamento e di collaborazione;
• Sviluppo di centri direzionali per i flussi al
fine di ottimizzare i flussi cliente in partenza
dagli stabilimenti.
N el 2 0 1 1 , qu e s t i s c h emi di o r ganiz z a zione lo gis t ic a s ono s t at i p otenziat i in
particolare attraverso lo sviluppo del raggruppamento del trasporto dei flussi a monte.
Infine la conversione dei semirimorchi a due piani
permette di migliorare il tasso di riempimento
dei veicoli e, pertanto, di ridurre i consumi di
carburante e le emissioni di gas a effetto serra.
Nel 2011, i test sui veicoli ibridi ed elettrici
condotti in partnership con alcuni costruttori
hanno permesso la realizzazione di un veicolo
portante 19 tonnellate, elettrico al 100%. Si
tratta del più grande veicolo da trasporto merci
di questo tipo messo in servizio. STEF sperimenta
questa tipologia di veicoli per le consegne in
centro città.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Svilu p p o sosteni bile 2 9
SVILUPPO SOSTENIBILE
L’AMBIENTE
Mezzi di produzione
Attraverso l’attività di gestione dei depositi
frigoriferi e di trasporto stradale, STEF persegue
l’obiettivo di una costante riduzione dei consumi
energetici e dei danni ambientali dei suoi due
principali mezzi di produzione, ovvero veicoli e
depositi/piattaforme.
Immobiliare
Veicoli
Questo know-how ha portato il gruppo a contribuire, nell’ambito della commissione di sviluppo
sostenibile dell’AFILOG (associazione francese
logistica), all’elaborazione di un addendum alla
documentazione HQE® per gli edifici frigoriferi.
Nel 2010, STEF ha ottenuto la certificazione HQE®
per il deposito di STEF Les Essarts in Vandea
(25000 m3 in regime di freddo negativo). Le nuove
costruzioni di STEF rispettano, attraverso un
sistema di riferimento per il gruppo, i principali
criteri di questo primo sistema HQE®, specifico
per gli edifici frigoriferi. Nelle nuove costruzioni il
risparmio in termini di consumo elettrico è tangibile.
Riduzione del consumo di carburante
dei trattori stradali
Nel 2011 STEF ha raggiunto l’obiettivo di un
consumo di carburante di 32 litri/100 km per
il proprio parco trattori, che corrisponde a una
riduzione di oltre 1 litro/100 km in un anno. A tal
fine, STEF ha attuato un piano d’azione specifico.
STEF ha partecipato ad alcuni test, in partnership
con i costruttori di trattori stradali, per mettere a
punto una nuova catena cinematica che consumi
meno energia.
In base all’impegno preso dal gruppo nel 2010, il
programma di rinnovo della flotta veicoli è stato
potenziato e, nel 2011, tutta la flotta veicoli
dedicata alla distribuzione è stata dotata della
nuova generazione di motorizzazione Euro 5. Il
Gruppo dispone quindi di un parco più rispettoso
dell’ambiente per il trasporto di derrate deperibili.
Il piano di formazione sull’eco-guida è stato
potenziato e ad oggi sono stati formati oltre 3000
conducenti. Questo programma consiste nel sensibilizzare i conducenti riguardo agli stili di guida che
permettono un utilizzo più efficiente dell’energia,
grazie a dispositivi di analisi dei consumi. Nel 2011
l’eco-guida è diventata un modulo obbligatorio
della formazione dei conducenti.
La riduzione dei consumi di carburante rappresenta la fonte principale che ha permesso di
raggiungere l’obiettivo di riduzione del 7% delle
emissioni di CO2 per tonnellata/km.
Freddo criogenico
STEF sperimenta, nell’ambito di una partnership
industriale, gruppi frigoriferi funzionanti ad azoto
liquido. Questi gruppi presentano il vantaggio di
non emettere CO2 e di essere silenziosi. Il freddo
criogenico rappresenta una valida alternativa ai
fluidi refrigeranti sintetici.
3 0
Siti a basso consumo energetico
STEF gestisce, attraverso la filiale dedicata
IMMOSTEF, cantieri edili in Francia e in Europa
in conto proprio e per conto dei propri clienti.
Tavazzano - Italia
Riconversione degli impianti di refrigerazione con fluidi refrigeranti naturali
STEF si trova ad affrontare, così come le aziende
dell’agroalimentare, l’obbligo di riconversione
degli impianti di refrigerazione che funzionano
con fluidi HCFC, tra cui l’R22, in quanto dannosi
per l’ambiente (strato d’ozono ed effetto serra).
Il gruppo ha lanciato un vasto programma di
adattamento dei propri impianti privilegiando
l’utilizzo di fluidi naturali. Dal 2006, STEF ha
riconvertito, con investimenti significativi, gli
impianti refrigeranti interessati con questo tipo
di fluidi. Nel 2011 sono stati circa 170 000 i metri
cubi di nuove costruzioni e di riconversioni di siti
con refrigeranti naturali.
Svilu p p o sosteni b ile R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
Raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti
Nel 2011 è stata proseguita la politica della
raccolta differenziata. Metà dei siti STEF ha attuato
una procedura di raccolta differenziata dei rifiuti
non pericolosi (cartone, pellicole da imballaggio,
legno). Il peso totale equivale a 18.850 tonnellate;
il 35% di questi rifiuti viene valorizzato.
Lo smaltimento dei rifiuti pericolosi è gestito
attraverso canali autorizzati.
RIFIUTI PERICOLOSI
Tipologia
Fluidi refrigeranti
R22, R404 A, R407A, R410A, R134a
Stima annuale
Modalità di trattamento
6 tonnellate
Recupero e smaltimento attraverso canali autorizzati nel corso di
operazioni di smantellamento degli impianti e di manutenzione (soprattutto
dell’HCFC-R22)
Liquidi di raffreddamento
Circa 26.000 litri
Circuiti chiusi con scarico ogni tre anni
Lubrificanti usati
Circa 130.000 litri
90% per veicoli e 10% per unità di refrigerazione. Recuperatore autorizzato
PCB/PCT
2,3 tonnellate
Eliminazione attraverso canali autorizzati con distinta di monitoraggio dei rifiuti
La politica di sviluppo sostenibile de La Méridionale
La Piana, nuovo cargo misto entrato in servizio
il 26 dicembre 201 1, è stata classificata
dal Bureau Véritas in base alle norme relative ai piroscafi in materia di riduzione del
rumore e delle vibrazioni e di prevenzione
dell’inquinamento.
Tonnellate equivalenti carbonio
Si tratta della prima nuova nave conforme ai più
recenti requisiti francesi sull’accessibilità a bordo.
Nel 2011, La Méridionale ha stilato un Bilancio
Carbonio a partire dai dati del 2010. Rispetto al
2007, i risultati fanno emergere una riduzione
delle emissioni del 6,8%.
2007
2010
35.121
32.989
-2.132
-6,1 %
3.430
3.000
-430
-12,5 %
Ammortamenti
3.206
2.848
-358
-11,2 %
Merci
2.034
2.042
8
0,4 %
986
891
-95
-9,7 %
Energia interna
Trasporto passeggeri
Materiali in entrata
Altro
Totale
Differenza
330
261
-69
-20,9 %
45.108
42.031
-3.077
-6,8 %
Dal luglio 2011, La Méridionale è diventata la
prima compagnia marittima ad equipaggiare tutta
la propria flotta con il sistema di condivisione
delle osservazioni destinato a individuare i cetacei
al fine di preservare questa specie (sistema
REPCET). Questo sistema dovrebbe essere
implementato in un’area marittima mediterranea
protetta di 87 500 km2, settore in cui le collisioni
tra navi e grandi cetacei rappresentano un pericolo
per queste specie protette.
Inoltre, sulla scia delle azioni di anticipazione dei
cambiamenti tecnologici, La Méridionale condurrà
nel 2012 dei test di riduzione dei consumi su tre
sue navi:
• Piana: sperimentazione del sistema AIRCLAIR
(analisi spettrale del combustibile);
• Girolata: funzionamento dei motori in modalità
combinata (velocità motore in funzione della
potenza);
• Kalliste: gestione automatica dell’assetto
della nave (ricerca delle linee d’acqua ottimali).
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Svilu p p o sosteni bile 3 1
BILANCIO CONSOLIDATO
FATTURATO
FATTURATO
Il 2011 è stato un anno di forte crescita per il
gruppo che ha conquistato quote di mercato
in ognuna delle proprie attività e ha ripreso un
dinamismo di crescita esterna con l’acquisizione
del controllo di tre società nel corso dell’anno:
Logirest in Spagna per la logistica dedicata alla
ristorazione, Dispensa in Italia per la logistica
dei prodotti freschi e Transports Frigorifiques
P yrénéens in Francia per il traspor to dei
prodotti freschi.
L’attività è stata vivace durante tutto l’anno e
non ha registrato rallentamenti nonostante un
consumo alimentare in lieve calo in tutti i paesi
in cui opera il gruppo STEF.
FATTURATO PER ATTIVITÀ
Cumulo annuale in milioni di €
2011
2010
variazione in %
% a parità di
perimetro
Trasporto Francia
1.130,4
1.061,9
+6,4 %
+6,4 %
Logistica Francia
389,7
371,2
+5,0 %
+5,0 %
STEF International
438,3
386,0
+13,6 %
+6,7 %
Subtotale
1.958,4
1.819,1
+7,7 %
+6,2 %
Marittimo
100,5
87,6
+14,7 %
+14,7 %
Atre attività (tra cui attività commerciali)
241,3
150,7
+60,1 %
+42,0 %
2.300,3
2.057,4
+11,8 %
+9,2 %
Totale
TRASPORTO FRANCIA
LOGISTICA FRANCIA
La crescita dell’attività Trasporto Francia è
essenzialmente dovuta al volume di attività con
un aumento del 2,3% delle tonnellate di prodotti
freschi nella rete di trasporto e all’apporto del
fatturato collegato agli schemi di massificazione
proposti ai clienti. L’integrazione di una nuova
agenzia a Tarbes contribuisce con un fatturato
aggiuntivo di 0,7 M € in sei mesi di attività.
Il polo Logistica Francia ha avviato nel 2011
tre importanti contratti di esternalizzazione
logistica da parte di grandi operatori della
catena agroalimentare che hanno contribuito al
fatturato per ulteriori +5,4 M€ (16M€ su tutto
l’anno). Tali sviluppi nella logistica dei flussi just
in time sono accompagnati da un ritorno della
crescita dell’attività di immagazzinamento che
chiude l’anno con un tasso di riempimento dei
depositi surgelati dell’84,6% (82,2% nel 2010) e
un fatturato in rialzo del 4,8% a 181,7M€.
32
Bilancio consolidato R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
STEF International
Questo settore conferma nel 2011 il proprio
ruolo di motore della crescita con un fatturato
in sensibile aumento per le principali sedi del
gruppo.
Fatturato delle attività europee
in milioni di euro
2011
2010
Fatturato totale
2.300
2.057
94,2
93,5
454,1
368,6
209,5
165,4
177,6
142,9
Benelux
42,8
34,5
Svizzera
15,7
15,2
8,5
10,6
Fatturato delle filiali dedicate esclusivamente all’export*
Fatturato delle filiali europee
di cui penisola iberica
Italia
Gran Bretagna
* Alcune filiali dedicate all’export rientrano nel perimetro di STEF Transport
Nonostante un ambiente economico deteriorato
nell’Europa meridionale, il gruppo ha consolidato
le proprie posizioni:
• In Spagna con la consegna del nuovo centro
di Madrid, strategico per dare dinamismo
all’attività della rete di trasporto e per dare
nuovo slancio all’attività logistica della
ristorazione e dei prodotti freschi;
• in Italia con l’integrazione della società
Dispensa (23,8 M € in cinque mesi di attività)
che completa il know-how del gruppo nel
settore della logistica dei prodotti freschi e
che presenta sinergie con la rete di trasporto
di Cavalieri.
MARITTIMO
Questa attività ha registrato un eccellente
2011 con un aumento del 20,2% dei passeggeri
trasportati e del 15,5% delle merci. Questo risultato
è stato ottenuto con un numero di traversate simile
al 2010, che si traduce in aumento sensibile del
tasso di riempimento delle navi.
ATTIVITÀ COMMERCIALI E ALTRE ATTIVITÀ
Questo segmento è in aumento del 60,1% e
rappresenta un fatturato complessivo di 241,3
M€. La maggior parte di questo importo dipende
dalle attività commerciali riguardanti le merci
realizzate per clienti della ristorazione collettiva,
la quale è in crescita di quasi il 65% rispetto
all’anno e raggiunge i 233,6 M€, fermo restando
che tale importo comprende anche l’attività di
Logirest, il 60% del cui capitale è stato acquisito
durante l’anno.
Le altre attività sono relativamente stabili per
Agrostar (3,4 M€) e per Chais de la Transat
(3,4 M€ ovvero -3,5%), ma sono in calo per
l’attività immobiliare a seguito della cessione
di un immobile.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Bilancio consolidato 3 3
RISULTATI
CONTO ECONOMICO SEMPLIFICATO
in milioni di €
2011
2010
variation en %
2.300
2.057
+11,8
85,2
80,6
+5,6
Risultato finanziario
(11,2)
(11,8)
Profitto lordo
74,0
68,8
(22,6)
(22,3)
Quota delle imprese consolidate
+1,0
+1,0
Utile netto
52,4
47,6
+10,2
52,2
47,2
+10,4
0,3
0,3
-
Fatturato
Utile operativo
Oneri fiscali
di cui quote del gruppo
di cui interessi di minoranza
Il 2011 conferma il buon dinamismo iniziato nel
2010 con una crescita delle vendite a due cifre
(+11,8%) e dell’utile netto (+10,4%).
Questo risultato si colloca nel contesto di
un ambiente economico e normativo che si è
particolarmente inasprito nel 2011. In effetti
l’aumento dei costi del lavoro con la revisione
del dispositivo di sgravio degli oneri sui salari
bassi e l’introduzione di un premio di distribuzione
34
+7,5
dei profitti, hanno meccanicamente contribuito,
per 7 M€, all’aumento della massa salariale del
gruppo (ovvero circa +1%). L’aumento dei costi
dell’energia ha penalizzato il gruppo, soprattutto
la voce elettricità: le bollette sono aumentate del
12% per l’attività in Francia (+2,5 M€) a fronte di
un consumo sullo stesso periodo relativamente
stabile (+0,8%). Parimenti, l’aumento del prezzo
del carburante ha determinato un aumento del
R IS U LTAT I R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
15% dell’acquisto di gasolio, arrivando a 116,5
M€ e ha indirettamente portato a un aumento
degli oneri dei trasporti in subappalto del 10,9%.
Infine la maggiore pressione fiscale sulle imprese
in Francia si è tradotta in un aumento delle tasse
locali a seguito dell’ampliamento della base
di calcolo della CVAE (contributo sul valore
aggiunto delle imprese) e in una maggiorazione
dell’imposta sulle società.
Questi elementi hanno inciso sull’utile operativo che aumenta ad un ritmo inferiore rispetto al
fatturato. Il margine operativo risulta quindi del
3,7% del fatturato contro il 3,9% del 2010, anno
segnato da plusvalenze di cessioni significative.
Considerati gli elementi eccezionali, il margine
operativo è relativamente stabile al 3,6% contro
il 3,7% del 2010, dimostrando così la buona
tenuta del gruppo in un ambiente complesso.
Nonostante il rialzo dei tassi di interesse, il
risultato finanziario è in miglioramento grazie
a una nuova riduzione dei termini di pagamento
(ovvero 1,2 giorni in meno, per 45,4 giorni in
media) e grazie a una riduzione del debito per il
finanziamento del bisogno di capitale circolante
e per gli investimenti immobiliari.
Nonostante la maggiorazione dell’imposta sulle
società sull’utile fiscale realizzato in Francia,
gli oneri fiscali del gruppo sono rimasti pressoché
invariati in ragione di un aumento del risultato del
marittimo che non è sottoposto all’imposta sulle
società ma alla tassa sul tonnellaggio. Il gruppo
ha altresì utilizzato le perdite di filiali estere.
Poiché il contributo delle società consolidate è
rimasto stabile a 1 M€, l’utile netto aumenta
del 10,2% e del 10,4% per la parte spettante
al gruppo.
Il 2011 ha permesso inoltre di rafforzare la
solidità del bilancio del gruppo. Infatti, nel 2011
il free cash flow è tornato positivo (+20 M€)
dopo tre anni negativi. Questa buona emissione
di cash, resa possibile dalla riduzione programmata degli investimenti nel marittimo, è stata
ottenuta perseguendo un robusto programma
di investimenti che ha permesso di completare
il dispositivo immobiliare e di procedere ad
acquisizioni mirate nonostante l’assenza di
cessioni di attivi significativi sull’esercizio.
Questa dinamica virtuosa, unitamente al potenziamento dei fondi propri, permette di avviare una
riduzione del gearing che dovrebbe continuare
nei prossimi anni. Il gruppo ha inoltre riattivato
il programma di riacquisto di azioni e ha così
acquisito titoli STEF per un totale di 1,5 M€,
ovvero lo 0,3% del capitale.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 r I SU LTATI 3 5
CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO
In migliaia di euro
Nota
Esercizio 2011
Esercizio 2010
Variazione
RICAVI D’ESERCIZIO
4.1
2.300.278
2.057.437
11,8 %
Forniture da terzi
4.2
(1.452.345)
(1.237.888)
Imposte, tasse e altri versamenti assimilabili
Costi del personale
4.3
Ammortamenti
(Fondi) Riprese al netto di ammortamenti e
accantonamenti
4.4
Altri ricavi e oneri operativi
4.5
MARGINE OPERATIVO LORDO
(48.666)
(42.898)
(636.804)
(622.538)
(75.470)
(77.843)
(3.536)
173
1.709
4.173
85.166
80.616
(13.004)
5,6 %
Oneri finanziari
4.6
(11.526)
Proventi finanziari
4.6
363
1.200
(11.163)
(11.804)
5,4 %
74.003
68.812
7,5 %
(22.593)
(22.254)
Risultato finanziario
PROFITTO LORDO
Oneri tributari
Quota del risultato delle imprese collegate
4.7
4.13
1.038
1.030
52.448
47.588
10,2 %
52.167
47.242
10,4 %
281
346
4.8
163.363
162.548
4.19
4.19
(in euro)
4,04
4,04
(in euro)
3,66
3,66
RISULTATO
* di cui intragruppo
* di cui interessi di minoranza
EBITDA
Risultato per azione:
- base:
- diluito:
36
0,5 %
Bilancio consolidato R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
BILANCIO
CONSOLIDATO
in migliaia di euro
ATTIVO
Nota
31 dicembre 2011
31 dicembre 2010
96.239
Immobilizzazioni
Avviamenti
4.9
110.308
Altre immobilizzazioni immateriali
4.10
21.111
21.049
Immobilizzazioni materiali
4.11
780.687
765.197
Immobilizzazioni finanziarie
4.12
35.181
16.808
Partecipazioni in imprese collegate
4.13
9.549
11.856
Attivo da imposte differite
4.14
21.112
13.430
977.948
924.579
Totale immobilizzazioni
Attivo circolante
Stock e giacenze
4.15
33.945
22.538
Crediti verso clienti
4.16
410.499
345.752
126.563
112.324
Altri crediti e crediti finanziari circolanti
Attività di imposta corrente
2.965
6.734
Cassa ed equivalenti di cassa (a)
4.17
53.468
45.349
Attività destinate alla vendita
4.11
3.553
715
Totale attivo circolante
Totale attivo
CAPITALI PROPRI E PASSIVITA
630.993
533.412
1.608.941
1.457.991
31 dicembre 2011
31 dicembre 2010
13.516
13.516
Capitali propri
Capitale
Riserve da sovrapprezzo delle azioni
Riserve
Capitali propri del Gruppo
4.18
Interessi di minoranza
Totale Capitali propri
4.284
4.284
334.864
303.448
352.664
321.248
4.789
4.823
357.453
326.071
20.170
17.196
Passività non correnti
Accantonamenti non correnti
4.22
Fondi per imposte differite
4.14
44.136
42.174
Debiti finanziari non correnti (b)
4.20
407.946
342.003
472.252
401.373
332.065
266.225
totale passivo non corrente
Passivo corrente
Debiti verso fornitori
Accantonamenti correnti
4.22
Altri debiti correnti
Debiti tributari
Debiti finanziari correnti (c)
4.20
15.787
15.214
306.113
275.702
7.576
3.955
117.175
169.224
Passività destinate alla vendita
520
227
Totale passivo corrente
779.236
730.547
1.608.941
1.457.991
471.653
465.878
1,32
1,43
Totale capitali propri e passività
Indebitamento netto (b) + (c) - (a)
Rapporto indebitamento netto/totale capitali propri
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 Bilancio consolidato 3 7
INFORMAZIONI DI
CARATTERE GENERALE
CAPITALE SOCIALE
RIPARTIZIONE DEL CAPITALE DI STEF AL 31 DICEMBRE 2011
Fondo comune di investimento
aziendale di STEF-TFE per i dipendenti
Altri azionisti
15,99 %
28,29 %
4,52 %
51,20 %
Auto detenzione
CORSO DI BORSA
Management
DIVIDENDI
Dividenti distribuiti a titolo degli ultimi quattro esercizi:
Evoluzione del corso dell’azione STEF in euro
Esercizio
Dividendo netto Importo totale netto dei dividendi in euro
per azione in euro versato nel Fondo Comune d’Investimento Aziendale dei dipendenti STEF
50
40
2011
1,38
2.955.721*
20
2010
1,25
2.665.593
10
2009
1,05
2.018.323
2008
1,05
2.018.323
30
0
1999
38
2001
2003
2005
2007
2009
2011
*Al 30/04/2012, il Fondo Comune d’Investimento Aziendale STEF deteneva
2 141 827 azioni STEF
I N FO RMA Z I O N I DI CA RATTE R E G E N E R A L E R E L A Z IO N E D I AT T IV ITÀ 2 0 11
PROSPETTIVE
2012
In un contesto di ripresa economica
ancora incerto, STEF inizia fiduciosamente il 2012.
Nel 2012 il gruppo si avvale dell’effetto trainante dei contratti
commerciali strutturanti firmati nel 2011 che apportano un
livello di attività superiore alla crescita naturale del mercato.
In Italia, le sinergie create grazie all’acquisizione della società
STEF Logistics Italia, che completa il dispositivo esistente,
accelereranno il ripristino dell’equilibrio delle attività.
Gli investimenti realizzati nel marittimo permetteranno a
STEF di poter contare su una flotta moderna e di posizionarsi
favorevolmente in una prospettiva di rinnovo della concessione di servizio pubblico per i collegamenti con la Corsica.
L’adozione del marchio unico STEF è una leva di sviluppo che
contribuisce a rafforzare il posizionamento del gruppo nei
confronti di clienti alla ricerca di soluzioni globali in Europa.
Dopo i massicci investimenti effettuati negli ultimi due anni
nel marittimo, STEF tornerà nel 2012 a un livello normale
di investimenti, potendo così disporre di un cash flow netto
positivo.
Per quanto riguarda le risorse umane, ci si concentrerà sul
proseguimento e sul potenziamento delle azioni in materia di
salute e sicurezza sul luogo di lavoro e sull’intensificazione
del piano «vivaio» al fine di sostenere le operazioni di crescita.
REL A Z IONE DI ATTIVITÀ 201 1 P ROSP ETTI VE 201 2 3 9
CONTATTI
Bernard JOLIVET – Vice-Presidente – Direttore Generale Delegato
Stanislas LEMOR – Direttore Amministrativo
Marie-Line Pesquidoux – Segretario Generale
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Coordinamento: STEF Segretario Generale – Marie-Line Pesquidoux
e Direzione della Comunicazione – Luc Abraham
Crediti foto: © Tutti i diritti riservati - Foto gruppo: STEF,
Agenzia Visavu: J.P.Glatigny, Global Wiew, André Bocquel.
Agenzia R.E.A. : Gilles Rolle
Promuoviamo la tutela
delle foreste
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