programma - APT Gorizia

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programma - APT Gorizia
PROGRAMMA COMPLETO:
GIOVEDÌ 2 APRILE 2015 - ore 18.03 in SALA
Paolo MAURENSIG – Amori miei e altri animali
Presenta Margherita REGUITTI
SABATO 4 APRILE 2015 – ore 10.03 in BUS
TORVISCOSA E ALVISOPOLI – Le città inventate e una rosa antica
A cura di Roberto COVAZ
GIOVEDÌ 9 APRILE 2015 – ore 18.03 in SALA
Enza LI GIOI – La camera dopo il garage
Presenta Vincenzo COMPAGNONE
SABATO 11 APRILE 2015 – ore 9.03 in BUS
DRAGUCCIO, LA CAPITALE DEGLI AFFRESCHI MEDIEVALI
Viaggio tra l’Istria veneta e austriaca
A cura di Marino VOCCI
MERCOLEDÌ 15 APRILE 2015 ore 18.03 in SALA
Fulvio ERVAS – Tu non tacere
Presenta Maurizio CATTARUZZA
GIOVEDÌ 16 APRILE 2015 ore 18.03 in SALA
Antonio CAIAZZA – La notte dei vinti
Presenta Mauro MANZIN
SABATO 18 APRILE 2015 ore 9.03 in BUS
VAL ROSANDRA – Foreste d’acqua
A cura del Centro didattico naturalistico di Basovizza
GIOVEDI 23 APRILE 2015 ore 18.03 in SALA
Emilio RIGATTI – Confini. Passaggi a nord est
Presenta Roberto COVAZ
associazione culturale
LIBRO
18.03
IL
DELLE
Primavera 2014
Dopo un anno dedicato, il 2014, al Centenario dello scoppio della Prima Guerra
Mondiale che ha fatto da filo conduttore anche per Il Libro delle 18.03, in
particolare con i VENERdì GUERRA e i SABATO in BUS, la rassegna ritorna nella
sua veste più tradizionale ed originaria.
Nata nell’autunno del 2008 con l’idea di costituire una rassegna in continuo
movimento (come l’attività di APT, che de Il Libro delle 18.03 è stata l’ideatrice
e che ne cura il coordinamento), è diventata, nel paradosso dei termini, un
punto fermo per rafforzare il legame tra cultura e territorio, un appuntamento
apprezzato da chi ama la cultura del viaggio e il viaggio nella cultura.
La primavera porta quest’anno un’edizione che segna importanti ritorni, primo
fra tutti quello di Paolo Maurensig che aprirà la rassegna con un libro in cui
racconta se stesso attraverso l’importanza della relazione che progressivamente
ha instaurato con i suoi animali domestici ma non solo, e quello di Emilio
Rigatti, professore cicloviaggiatore, protagonista dell’ultimo appuntamento di
sala. Ed ancora le contraddizioni della scienza e le speranze di vita e umanità
raccontate da Fulvio Ervas, un inedito viaggio nell’incubo politico dell’Albania
degli Anni Settanta di Antonio Caiazza, e una new entry, Enza Li Gioi, scrittrice
goriziana trapiantata a Roma, che presenterà il suo ultimo romanzo, appena
uscito in libreria.
Come di consueto la rassegna non vuole essere mera presentazione, ma un
dialogo aperto con gli autori, condotto e guidato da un gruppo di giornalisti,
ma non solo, che interagiscono con lo scrittore e stimolano il pubblico ad
interpretare e contestualizzare le opere nella giusta prospettiva: Margherita
Reguitti, Vincenzo Compagnone, Maurizio Cattaruzza, Mauro Manzin e Roberto
Covaz.
Particolarmente prezioso in questo senso, il sostegno dato alla rassegna da Il
Piccolo in termini di condivisione e validazione di un programma che in questo
modo, oltre a promuovere la cultura territoriale, può farlo contestualizzandola
nei giusti registri stilistici e settoriali.
Una varietà di contenuti e stili che testimonia il dinamismo della rassegna
che anche in questa edizione si connota per la caratteristica di promuovere la
cultura in movimento, proponendo tre uscite in bus con l’accompagnamento
e la compagnia di autori-viaggiatori, amanti e cultori del territorio. Anche
qui nomi noti, quasi degli habituè dei SABATO in BUS: Roberto Covaz con
un tour avvincente svelerà le storie di due città “inventate”, Torviscosa e
Alvisopoli, Marino Vocci che propone un viaggio nel cuore dell’Istria custode
di meravigliosi affreschi medievali ed infine un’appassionante escursione
nella natura della Val Rosandra a cura del Corpo Forestale Regionale che
accompagnerà i partecipanti in una coinvolgente visita al Centro Didattico
Naturalistico di Basovizza, polifunzionale centro di educazione ambientale per
illustrare la biodiversità del Carso.
Un programma ricco, dunque, quello di questa primavera, realizzato grazie alla
collaborazione non solo di APT, ma anche di ‘iMagazine e de Il Piccolo, con
il contributo della Cassa Rurale ed Artigiana di Lucinico Farra e Capriva e
che quest’anno si arricchisce del patrocinio della Provincia e del Comune di
Gorizia e della Biblioteca Statale Isontina.
giovedì 2 aprile 2015 - ore 18.03
Paolo Maurensig - AMORI MIEI E ALTRI ANIMALI
Quale è l’argomento preferito da una gran parte dei lettori? Una storia d’amore, che ti commuova fino
alle lacrime. Amori miei e altri animali non è però una storia d’amore, bensì una storia “di amori”, quegli
amori che sono come pietre miliari lungo il percorso dell’esistenza, dalla prima infanzia alla vecchiaia: gatti
e cani, per intenderci. Così, in una serie di episodi della sua vita, dal lontano passato fino ad oggi, legati
alla presenza, a volte discreta a volte invadente, e spesso davvero coinvolgente, di questi insostituibili
compagni di viaggio, l’autore si racconta in un modo del tutto inedito. Dall’infanzia all’età adulta, dal primo
gatto Felix, chiamato così per la somiglianza con il personaggio dei fumetti degli anni venti, sino a Joyce, il
Golden Retriever che nulla aveva a che vedere con il famoso scrittore. Ricordi e riflessioni sull’importanza di
una relazione che si instaura in maniera fitta e non smette mai di stupire, perché tutta da scoprire. Racconti
personali, ma anche storie di altri che non nascondono gli aspetti più crudi della vita: dall’abbandono di
un cane ritenuto troppo vecchio per amare all’insensibile creatività di un artista in cerca di fama; dalla
malvagia del vicino di casa alle battaglie senza regole della natura. Un libro di facile lettura, adatto pure a
un bambino, ma che offre parecchi spunti di riflessione sul senso della vita.
Paolo Maurensig è nato a Gorizia nel 1943 ed è uno degli autori contemporanei più amati e apprezzati in Italia
e all’estero. Approdato alla scrittura dopo aver fatto l’agente di commercio, ha esordito nel 1993 con “La variante
di Lüneburg per Adelphi, longseller ad oggi”, poi ha pubblicato con Mondadori molti romanzi tra cui “Canone
inverso” (1996), dal quale è stato tratto il film diretto da Ricky Tognazzi, “Venere lesa” (1998), “Il guardiano dei
sogni” (2003), fino al recente “L’arcangelo degli scacchi” (2013).
Presenta Margherita Reguitti
Margherita Reguitti giornalista, responsabile della comunicazione per la Biblioteca Statale Isontina
sabato 4 aprile 2015 - ore 10.03
TORVISCOSA E ALVISOPOLI. LE CITTÀ INVENTATE E UNA ROSA ANTICA
tema/itinerario: a cura di Roberto Covaz
Che cos’hanno in comune Torviscosa e Alvisopoli? Sono due
città inventate. La prima fu realizzata a partire dagli anni Trenta del
Novecento su terreni ricavati dalla bonifica idraulica. La città sorse
attorno alla grande fabbrica Snia Viscosa, produttrice di cellulosa,
ricavata dalla lavorazione della canna gentile, di cui il territorio è
ricco, che viene poi utilizzata nella fabbricazione di fibre artificiali. Il
tutto nel quadro della politica di autarchia inaugurata dal Fascismo.
Quasi un secolo prima sorse invece Alvisopoli, oggi frazione di Fossalta di
Portogruaro. Il conte Alvise Mocenigo, possidente terriero e discendente
dei dogi, realizzò la sua città ideale per rendere autosufficiente la comunità
locale.
Nel parco di villa Mocenigo sopravvive una delle rose più antiche d’Europa,
chiamata appunto rosa moceniga. Custodisce una storia avvincente che sarà
svelata durante il tour.
Roberto Covaz, monfalconese, giornalista e scrittore, ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Per la Libreria
Editrice Goriziana ha pubblicato “Gorizia nella Grande Guerra” (2014) e “La domenica delle scope” (2012), ma
tra gli altri suoi lavori si segnalano “Gorizia-Nova Gorica, niente da dichiarare” (2007), “Le abbiamo fatte noi.
Storia del cantiere e dei cantierini di Monfalcone” (2008), “I pescatori di Grado” (2009), “Memorie di Silvino
Poletto, il partigiano Benvenuto” (2010), “Amianto, i polmoni dei cantierini di Monfalcone” (2013) editi da
Edizioni Biblioteca dell’Immagine. In proprio ha pubblicato “La rosa di Gorizia, storia del radicchio goriziano”.
giovedì 9 aprile 2015 - ore 18.03
Enza Li Gioi - LA CAMERA DOPO IL GARAGE
In una cittadina del Nord-Est (da molti indizi facilmente riconoscibile come Gorizia) una famiglia mette
a disposizione di chi ne ha bisogno, a titolo gratuito, una stanza appartata della propria abitazione. Tra
un andirivieni di gente più o meno bisognosa (siamo negli anni di poco precedenti al boom economico
italiano) si presenta a un certo punto Cesare Vinciguerra, uno strano individuo che in un primo momento
conquista il cuore di quasi tutti i componenti della famiglia con il suo violino e il suo amore per il gatto
Tuli Pauli, ma in seguito tra le sue varie peculiarità psicofisiche rivelerà un aspetto assai poco rassicurante
della sua personalità e porterà la storia a un esito inaspettato che segnerà in modo indelebile l’uscita
dall’infanzia della protagonista (l’Io narrante) e di sua sorella Luisella.
Enza Li Gioi, nata e cresciuta a Gorizia, vive a Roma, dove gestisce da molti anni con la figlia Costanza un noto
caffè letterario nel quartiere di Trastevere (Lettere Caffè). Ha lavorato per molti anni nel campo del marketing
editoriale ed è autrice di altri tre romanzi: “Civico 38”, “Amici di Penna”, “Il Posto dei Palloncini”. Autrice di
commedie teatrali come “A Chi Gioverebbe?”, “Delitto e Castigo in una Casa di Piacere”, sul tema delle Case
Chiuse e della Legge Merlin, scrive anche racconti sul suo blog personale.
Presenta Vincenzo Compagnone
Vincenzo Compagnone giornalista, scrittore, per lunghi anni caposervizio nella redazione di Gorizia de Il
Messaggero Veneto.
sabato 11 aprile 2015 - ore 9.03
DRAGUCCIO, LA CAPITALE DEGLI AFRASCHI MEDIEVALI.
VIAGGIO TRA L’ISTRIA VENETA E AUSTRIACA
tema/itinerario: a cura di Marino Vocci, con la partecipazione di Gianfranco Abrami
L’Istria è ricca di affreschi medioevali, da quelli bizanteggianti e romanici della fine del Duecento e del
Trecento, a quelli gotici della seconda metà del Quattrocento (periodo, questo, particolarmente fecondo di
pittori e di opere) e dell’inizio del Cinquecento. Si tratta, per lo più, di opere di maestri locali, che risentono
di influenze italiane e tedesche; opere realizzate generalmente da confraternite per chiese parrocchiali o,
molto più spesso, per chiese e chiesette cimiteriali o per cappelle di campagna (tipiche dell’Istria, con
portico e campaniletto a vela). È un’arte, quella di questi
affreschi, popolare, povera, ingenua, che qua e là, tuttavia
raggiunge vivacità e verità di espressione e che, comunque,
testimonia come l’Istria, pur marginale e tormentata dalle
guerre, dalle pestilenze e dalla miseria, resti culturalmente
collegata coi paesi e con le regioni vicine e abbia la capacità
di produrre, anche in quei tempi, artisti e opere modesti, ma
non privi di autenticità e originalità.
Una delle mete principali è Draguccio, con le Chiese di San Rocco e di San Eliseo, borgo posto su uno
sperone alto 450 m. che domina la valle del Bottonega, oggi quasi privo di abitanti , ma spesso teatro di
set cinematografici.
Marino Vocci, nato a Caldania, nell’Istria oggi croata, ha vissuto con la famiglia il dramma degli esuli,
impegnandosi sempre in molteplici progetti di incontro e dialogo transfrontaliero. È stato sindaco del comune
di Duino-Aurisina, è scrittore, giornalista culturale, e ambientalista, con l’amore per il Carso e l’Alto Adriatico
confluito negli oltre vent’anni di lavoro al Laboratorio di biologia marina di Trieste.
mercoledì 15 aprile 2015 - ore 18.03
Fulvio Ervas - TU NON TACERE
Lorenzo Vivian ha perso il padre in un incidente stradale e c’è un tarlo che lo inquieta: che l’ospedale non gli
abbia offerto la cura dovuta, nei fotogrammi mentali del pronto soccorso qualcosa non torna. È al quinto
anno di medicina e l’idea lo turba come figlio e come futuro medico. Sua madre vorrebbe solo dimenticare,
i medici si appellano alla tragica fatalità e Lorenzo, che non ha i soldi per pagare un avvocato, chiede
aiuto a un vecchio professore di scienze del liceo, che ha sempre insegnato ai suoi studenti a conoscere
e rispettare il corpo umano. Capisce che Lorenzo deve andare sino in fondo; insieme cercano giustizia
e verità e affidano il caso alla TNT: tre donne toste, Tosca, Norma e Tina, che del diritto alla salute sono
sceriffa, contabile e poeta.
Partendo da fatti reali, il romanzo propone le contraddizioni tra scienza, speranze di vita, umanità e
professionalità del medico e un sistema molto complicato; ci ricorda la cura che dobbiamo al nostro corpo,
e alla rete formidabile delle persone che amiamo; che un figlio per crescere deve alzarsi in piedi e, almeno
nel ricordo, guardare negli occhi suo padre.
Ervas Lorenzo, veneziano, classe ‘55, laureato in scienze agrarie, oltre a scrivere insegna scienze naturali. Il
suo primo romanzo, nel 2009, è stato “La lotteria” con il quale si è aggiudicato il premio Italo Calvino, seguito
da “Commesse” di Treviso, “Pinguini arrosto”, “Buffalo Bill a Venezia”, “Finché c’è prosecco c’è speranza”, “L’amore
è idrosolubile”, “Si fa presto a dire Adriatico”, “Follia docente”, “Succulente” e “Se ti abbraccio non aver paura” del
2012.
Presenta Maurizio Cattaruzza
Maurizio Cattaruzza giornalista, caporedattore per Gorizia e Monfalcone de Il Piccolo.
giovedì 16 aprile 2015 - ore 18.03
Antonio Caiazza - LA NOTTE DEI VINTI
Un inedito viaggio nell’incubo politico dell’Albania di Enver Hoxha, in un esordio narrativo che riporta
alla luce un episodio clamoroso e dimenticato. È il 1975 e la cooperativa agricola di Vranisht, un piccolo
villaggio sperduto tra le montagne, è chiamata dalle autorità di Tirana a organizzare una grande festa nel
paese, a cui partecipino tutti gli abitanti dei dintorni. La cooperativa sarà elevata a un rango superiore
nella gerarchia e i lavoratori migliori verranno premiati. Ma la festa è soltanto una messinscena per portare
a compimento una delle più sanguinose purghe interne al regime. L’intero vertice dell’esercito è accusato
di tradimento, tre alti dirigenti fucilati, i loro corpi interrati dentro una fossa. Trentacinque anni dopo, uno
scrittore sbarca in Albania per ricostruire la trama di un evento sepolto negli archivi e ripercorrere gli ultimi
mesi di vita di Beqir Balluku, il ministro della Difesa che fu la vittima più illustre di quella resa dei conti.
Un intenso, perturbante romanzo che si nutre di profonde ricerche archivistiche, ma anche di incontri con
testimoni dell’epoca e che riporta alla luce la ferocia di un mondo dominato dal dogma, dove l’ideologia si
era trasformata in un’angusta gabbia.
Antonio Caiazza, salernitano classe 1964, vive a Trieste, dove è giornalista presso la sede Rai del Friuli Venezia
Giulia. È stato corrispondente dall’Albania e dal Kosovo per diverse emittenti del Triveneto. Da circa trent’anni
segue le vicende dell’Albania e si è occupato di Balcani per diverse testate trivenete. Ha pubblicato nel 2008 “In
alto mare”. Viaggio nell’Albania dal comunismo al futuro, un saggio scritto come un racconto.
Presenta Mauro Manzin
Mauro Manzin giornalista, corrispondente de Il Piccolo per l’Est Europa.
sabato 18 aprile 2015 - ore 9.03
VAL ROSANDRA “FORESTE D’ACQUA”
tema/itinerario: a cura del Centro didattico naturalistico di Basovizza
Il Centro didattico naturalistico di Basovizza è un moderno centro
visite realizzato e gestito dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso
il Corpo forestale regionale. Tecnologicamente all’avanguardia,
rappresenta un polifunzionale centro di educazione ambientale
al servizio della scuola e del cittadino. Mediante materiali didattici
sensoriali propone un coinvolgente percorso che, partendo dalla
biodiversità del Carso classico, raggiunge tematiche naturalistiche
globali ed ecosostenibili.
La struttura è anche punto di partenza per una vasta scelta di escursioni
sul territorio carsico: l’itinerario prosegue verso la zona di Draga Sant’Elia,
nella Riserva naturale regionale della Val Rosandra, lungo un facile
sentiero che attraversa l’area delle jazere, cisterne che in passato
servivano per la produzione e conservazione del ghiaccio.
Infine si sale fino al tracciato della vecchia ferrovia Trieste-ErpelleCosina, realizzata tra il 1885 e il 1887, e trasformata oggi in pista ciclabile.
giovedì 23 aprile 2015 - ore 18.03
Emilio Rigatti - CONFINI. PASSAGGI A NORD EST
Il viaggiare lento e lontano di Emilio Rigatti, per il desiderio di varcare continuamente i confini piccoli e
grandi, di guardare oltre, di vedere il mondo da una prospettiva diversa. Vive nel Nordest e lo interpreta
così, come un luogo di confini. Confini da abitare, però; confini che tra Slovenia, Collio e Carso si possono
attraversare senza nemmeno accorgersene: “I miei connazionali parlano italiano, bisiaco, friulano, sloveno,
croato, tedesco, ma molti di quelli che parlano l’italiano non hanno, invece, il visto per entrare nel mio
paese.”
Rigatti Emilio, scrittore e insegnante di scuola media, ma soprattutto cicloviaggiatore, nel 2002 vince il premio
Albatros per la letteratura di viaggio per il libro “La strada per Istanbul”, in cui racconta il viaggio a pedali
con Rumiz ed Altan da Trieste ad Istanbul; nel 2004 scrive “Minima Pedalia”. “Viaggi quotidiani in bicicletta e
manuale di diserzione automobilistica”, libro cult per gli amanti del pedalare. A fine 2005 ha raccontato in “Yo
no soy gringo. Taccuini sudamericani di coincidenze, truffe e piccoli miracoli” (che gli è valso il Premio della
Giuria degli studenti Albatros - Letteratura di viaggio) la sua lunga esperienza di vita in Sudamerica; poi, nel
2006, “Italia fuorirotta. Viaggio a pedali lungo la Penisola del tesoro” e, nel 2008 “Dalmazia Dalmazia. Viaggio
sentimentale da Trieste alle Bocche di Cattaro”. Nel 2012 pubblica “Confini blu” storie di viaggi e di lentezza
in bici, a piedi e in kayak tra i confini del Nordest; in pubblicazione “Gli alchimisti delle colline e altre storie di
uomini e orizzonti sul Collio”.
Presenta Roberto Covaz
Roberto Covaz, giornalista e scrittore, fra i suoi lavori “Gorizia nella Grande Guerra”, “La domenica delle
scope e altre storie di confine”, “Amianto - i polmoni dei Cantieri di Monfalcone”.
PRENOTA IL TUO POSTO IN BUS con le seguenti modalità:
invia la richiesta all’indirizzo e mail
[email protected]
o telefona al n. 0481 593506
dalle ore 9.00 alle ore 12.30
nelle date indicate di seguito:
USCITA IN BUS SABATO 4 APRILE 2015
prenotazione da lunedì 30/03 a venerdì 03/04
USCITA IN BUS SABATO 11 APRILE 2015
prenotazione da venerdì 03/04 a venerdì 10/04
USCITA IN BUS SABATO 18 APRILE 2015
prenotazione da lunedì 13/04 a venerdì 17/04
partenze bus da Piazzale Martiri per la Libertà d’Italia
per ogni uscita è prevista un’escursione a piedi
le escursioni sono di tipo turistico, facili ed alla portata
di tutti, tuttavia sono necessari
un abbigliamento sportivo e scarpe comode
il pranzo è al sacco salvo diverse indicazioni all’atto
della prenotazione
quota individuale di viaggio € 6,00
per maggiori informazioni scrivici su
[email protected]
oppure visita il sito
www.illibrodelle18.03.it
o la pagina facebook.com/illibrodelle1803
in collaborazione con:
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