notizie economiche e commerciali
Transcript
notizie economiche e commerciali
Dicembre 2012 – Anno XIII – N° 251 paesi arabi notizie economiche e commerciali paesi arabi Sommario ALGERIA Potenziamento delle infrastrutture di trasporto / Scoperta di gas naturale di Enel Trade / Assegnati a consorzi locali i contratti per il GR5 ARABIA SAUDITA Gara per servizi di manutenzione delle strutture offshore / Nella agenda di Saudi Aramco la formazione del personale / Operativa a gennaio la fonderia di Maaden / Energia elettrica dai giacimenti del Mar Rosso / A consorzio sino-coreano contratto da 3 miliardi di dollari / A Cesi contratto da Sec BAHREIN Bilancio 2013-14 EGITTO Integrare l'energia eolica nel sistema elettrico esistente / Accordo raggiunto con il Fondo / Ad Ansaldo commessa per 40 milioni di euro EMIRATI ARABI UNITI Progettazione di base per impianto di aromatici / Bilancio federale 2013 / In ripresa il settore immobiliare di Dubai / Riaprono i grandi cantieri / Contratto da 2,5 miliardi di dollari a Samsung GIORDANIA Prequalificazione per terminal IRAQ Chiesto il ritiro di Exxon da West Kurna 1 KUWAIT Gara di appalto per fornitura di materiale rotabile / Gara di appalto per il terminal dell'aeroporto internazionale / Gara di appalto per strutture ospedaliere / Si riavviano i grandi progetti / Bilancio 2012-13 / Internazionalizzazione della raffinazione / A consorzio sud coreano il contratto per la sopraelevata di Subiya LIBIA La nuova compagine governativa OMAN Gare per impianti trattamento acque QATAR Progettazione di base per impianto petrolchimico YEMEN Riprende l'attività di ricerca PAESI ARABI Come rispondere alla sfida energetica In copertina le Al Fattan Crystal Towers (Dubai) 2 paesi arabi Algeria Telex Potenziamento delle infrastrutture di trasporto Per poter approvvigionare sufficientemente il mercato interno, mantenendo al tempo stesso il suo importantissimo ruolo di esportatore nel mercato mondiale del gas, l'Algeria deve investire molto sia nello sviluppo dei suoi giacimenti, sia nella realizzazione di adeguate infrastrutture di trasporto dai luoghi di estrazione a quelli per l'export. Molti progressi sono stati fatti per quanto riguarda la costruzione di nuovi gasdotti; uno dei più importanti, il GR5, che collegherà Reggane a Hassi R'Mel, passando per Krechba, è attualmente in costruzione dopo l'assegnazione del contratto a compagnie pubbliche algerine (cfr oltre). Per quanto riguarda l'altro gasdotto, da In Salah e Tamanrasset, il progetto è ancora in fase di preparazione; ad esso il Ministero dell'Energia e delle miniere guarda con grande interesse poiché dovrebbe contribuire allo sviluppo dell'area; oltre ad approvvigionare di gas naturale la wilaya di Tamanrasset, il gasdotto permetterà di alimentare i villaggi e gli agglomerati urbani situati fra la città di partenza e quella di arrivo. Telex Scoperta di gas naturale di Enel Trade La joint venture per l'esplorazione del gas, di cui fa parte Enel Trade con una quota del 13,475%, ha scoperto un giacimento di gas naturale nella concessione Sud-est Illizi, nel bacino omonimo, ai confini con la Libia. La scoperta è stata effettuata a 1.073 metri a 3 paesi arabi seguito della perforazione del pozzo Thailatine Sud-1; secondo i test preliminari il gas estratto dovrebbe essere di 105.000 mc al giorno. Della joint venture fanno parte, oltre a Enel Trade, Sonatrach (51%), Repsol Exploration Argelia SA (25,725% operatore), e Gdf Suez (9,8%). Thailatine Sud-1 è il primo pozzo dell'esplorazione iniziata nel luglio del 2011 che prevede la perforazione di altri quattro pozzi; la scoperta fa seguito all'accordo di esplorazione e sfruttamento firmato nel marzo del 2010 fra Enel, Repsol, Sonatrach e Gdf Suez. Enel ha anche avviato in partnership con Petroceltic e Sonatrach l'esplorazione nella concessione di Isarene (cfr Paesi Arabi 2012/243); la partecipazione della società italiana è del 18,375%. Imprese Assegnati a consorzi locali i contratti per il GR5 L'ente di stato Sonatrach ha assegnato i contratti per la costruzione del gasdotto GR5 che trasporterà il gas estratto dai giacimenti interessati dal Southwest gas project. Il contratto di progettazione, fornitura e costruzione, del valore complessivo di DA 87 mld (circa 1 miliardo di dollari) è stato suddiviso in due parti, affidate entrambe a consorzi di società pubbliche locali, con capofila la società di costruzioni Cosider, anch'essa di proprietà dello stato. La prima parte, che riguarda la costruzione del tratto meridionale di 310 km da Reggane a Krechba, sarà realizzata dal consorzio di cui fanno parte Cosider Canalisations e due filiali di Sonatrach (Gcb e Gtp); il secondo tratto, da Krechba ad Hassi R'Mel, di 478 km, sarà costruito dal gruppo formato ancora da Cosider Canalisations e dall'Enac, altra controllata di Sonatrach. 4 paesi arabi In entrambi i casi la durata dei lavori sarà di 36 mesi; l'entrata in servizio del gasdotto è prevista per il novembre del 2015. Nel Southwest gas project sono coinvolte numerose società internazionali, fra cui GdF, Total, Cepsa, Repsol e Edison; secondo il piano di sviluppo dei giacimenti, la produzione di gas sarebbe dovuta iniziare nel 2015, ma tale scadenza difficilmente sarà rispettata; si parla adesso del 2016. Il giacimento di Hassi R'Mel Arabia Saudita Opportunità Gara per servizi di manutenzione delle strutture offshore Saudi Aramco dovrebbe indire a breve la gara di appalto per l'assegnazione del contratto di prestazione di servizi ingegneristici inerenti la manutenzione delle facilities offshore della società. Al momento tali servizi sono assicurati dalla società australiana WorleyParsons, da nove anni assegnataria del contratto ed operativa nella Provincia Orientale con 350 addetti. 5 paesi arabi Facilities offshore di Saudi Aramco Telex Nell'agenda di Saudi Aramco la formazione del personale Fin dal completamento della nazionalizzazione avvenuto nel 1980, Saudi Aramco si è proposta, e con ottimi risultati, di ricorrere il più possibile a manodopera locale; ora la società si sta impegnando in due nuove iniziative, la General Engineering Services Plus (GES plus) e la in-Kingdom Engineering, Procurement and Construction (IK-EPC), entrambe con l'obiettivo di aumentare la presenza delle maestranze locali nelle fasi di progettazione dei grandi progetti messi a punto dalla società. Nel 2011 sono stati firmati accordi nell'ambito dell'iniziativa GES plus con cinque società internazionali; i firmatari di simili accordi sono obbligati a costituire un partenariato con una società di progettazione locale, garantendo in tal modo il trasferimento delle conoscenze e del know how tecnico al partner saudita ed acquistando al tempo stesso un diritto di priorità nella fornitura di servizi di consulenza alla progettazione e alla gestione dei progetti. Le società firmatarie di accordi GES plus sono: Jacob's Engineering, Kbr, Mustang Engineering e Foster Wheeler, tutte statunitensi, e la canadese Snc Lavalin; sembra che Saudi Aramco voglia sostituire Foster Wheeler con WorleyParsons, attualmente ancora impegnata in attività di manutenzione (cfr sopra). Telex Operativa a gennaio la fonderia di Maaden Saudi Arabian Mining Company (Maaden) ha annunciato che nel mese di gennaio entrerà in attività la fonderia di alluminio (capacità a pieno ritmo 740.000 ton/a) situata a Ras alZour, sulla costa orientale del regno. Si tratta del primo impianto di un progetto integrato nel settore dell'alluminio che copre l'intera filiera, dall'estrazione del minerale grezzo alla sua trasformazione in prodotto finito; oltre alla fonderia il progetto prevede infatti un laminatoio (capacità 380.000 ton/a) ed una raffineria (capacità 1,8 mn di ton/a), entrambi nella medesima località. 6 paesi arabi Il complesso lavorerà la bauxite proveniente dai giacimenti a nord del paese, per il cui trasporto è stata appositamente progettata una ferrovia di 1.486 km, da nord a sud, che sarà utilizzata anche per il trasporto dei fosfati destinati all'industria petrolchimica. Il progetto è realizzato in joint venture con il colosso statunitense Alcoa, che ha sostituito Rio Tinto Alcan, firmataria nel 2007 dell'accordo con Maaden, ma che si è ritirata l'anno successivo dichiarando di non essere in grado, a causa della crisi finanziaria mondiale, di finanziare la sua quota di investimenti (cfr Paesi Arabi 2011/232). Telex Energia elettrica dai giacimenti di gas del Mar Rosso Saudi Aramco ha messo a punto un programma di sviluppo dei giacimenti di gas offshore nel Mar Rosso e nel bacino di Mydan al fine di alimentare nuove centrali elettriche. La prima fase del programma prevede la perforazione di sette pozzi situati sia in acque basse che profonde. In particolare il gas estratto dal bacino di Mydan servirà ad alimentare le città di Duba e Tubak; a Duba inoltre Saudi Aramco intende costruire una centrale elettrica ed una rete di distribuzione. Per la realizzazione del programma non è stato ancora assegnato alcun contratto. Imprese A consorzio sino-coreano contratto da 3 miliardi di dollari Saline Water Conversion Cooperation (Swcc) ha assegnato un contratto da RS 11,3 mld (3 miliardi di dollari) ad un consorzio di cui fanno parte Samsung Engineering, Shanghai Electric e la società Saudi Al Toukhi Company for Industry, Trading and Contracting. Oggetto del contratto la costruzione di un impianto per la desalinazione dell'acqua che avrà una capacità di 550.000 mc/g ed una potenza di 2.500 MW. Il consumo di acqua nel paese è quasi il doppio della media mondiale pro capite ed aumenta ad un ritmo molto rapido a causa dell'incremento della popolazione e del processo di industrializzazione; per far fronte alla domanda Swcc intende raddoppiare la produzione di acqua desalinata, portandola entro il 2015 a 6 mn di mc/g. 7 paesi arabi Imprese A Cesi contratto da Sec Saudi Electricity Company ha assegnato alla società italiana Cesi un contratto per sviluppare una linea ad alta tensione per collegare le provincie Centrale e Occidentale; la società fornirà anche assistenza per la messa a punto della linea ad alto voltaggio di 800 km che collegherà Riyadh e Mecca. Bahrein Telex Bilancio 2013-14 Il bilancio varato dal governo del Bahrein per il biennio 2013 e 2014 prevede entrate per DB 5,6 mld (circa 15 miliardi di dollari) di cui 4,8 mld provenienti dal petrolio, ed uscite per DB 7,0 mld (circa 19 miliardi di dollari), con un conseguente disavanzo complessivo di DB 1,4 mld (cfr tab). Rispetto al bilancio relativo al biennio precedente si registra un aumento delle entrate del 20,3% e delle spese del 12,8%. Il disavanzo complessivo è di DB 1,4 mld, con un’incidenza sul Pil del 6,1% nel 2013 e del 6,6% nel 2014. Il prezzo del greggio su cui si è costruito il bilancio è di 90 dollari a barile; per poter chiudere in pareggio, secondo quanto dichiarato dal Ministero delle Finanze, il prezzo del greggio dovrebbe essere di 122 $/b nel 2013 e di 126 $/b nel 2014. Per quanto riguarda le spese, quelle correnti ammontano a DB 5,9 mld, quelle in conto capitale a DB 1,1 mld. La produzione petrolifera prevista è di 150.000 b/g provenienti dal giacimento di Abu Sa’fa per ogni anno e di 47.500 b/g nel 2013 e 51.000 b/g nel 2014 provenienti dal giacimento Awali. Bilancio 2013-14 (DB mn) Entrate - da petrolio - altre Uscite - correnti - in conto capitale Disavanzo 2013 2.787,9 2.406,6 381,3 3.444,9 2.894,9 550,0 657,0 2014 2.790,3 2.404,2 386,1 3.543,2 3.013,2 530,0 752,9 2013-2014 5.578,2 4.810,8 767,4 6.993,1 5.908,1 1.080,0 1.414,9 8 paesi arabi Egitto Opportunità Integrare l'energia eolica nel sistema elettrico esistente Electricity Transmission Company ha invitato le società a manifestare il loro interesse a realizzare uno studio sull'integrazione di centrali eoliche nel complesso del sistema elettrico produttivo esistente. Lo studio, che sarà finanziato con un dono della Banca africana di sviluppo, dovrà in particolare analizzare l'impatto sulla rete elettrica di trasmissione dell'integrazione di 7.200 MW di energia elettrica ottenuta con centrali eoliche. Telex Accordo raggiunto con il Fondo Il 20 novembre l'Egitto ha finalmente raggiunto un accordo preliminare con il Fondo monetario internazionale per la concessione di un prestito stand-by di 4,8 miliardi di dollari, in discussione da più di un anno (cfr Paesi Arabi 2011/245). L'accordo dovrà essere approvato e ratificato dall'Executive Board dell'Istituto il 19 dicembre, con immediato esborso della prima tranche; l'interesse è dell'1,06%. Dopo la conclusione dell'accordo il Primo Ministro Hisham Qandil ha dichiarato che il programma economico che è stato messo a punto ha come obiettivo stimolare la crescita e instaurare un sistema di giustizia sociale; a tal fine saranno ridefinite le priorità di bilancio, prese le misure atte a garantire stabilità economica e finanziaria e introdotte le riforme strutturali a sostegno in particolare dell'attività di investimento. Il Primo Ministro Hisham Kandil Molto articolato l'intervento del capo della delegazione, Andreas Bauer, che ha sottolineato l'apprezzamento del Fondo per il programma messo a punto dalle autorità egiziane per promuovere la ripresa economica, ridurre i disavanzi di bilancio e dei conti con l'estero e porre le basi per una crescita socialmente bilanciata, con uno sguardo particolarmente attento al problema occupazionale. Bauer ha sottolineato l'importanza nel programma delle riforme fiscali e dell'impegno a ridurre le spese, soprattutto attraverso la revisione del sistema dei sussidi di cui devono poter usufruire sole le fasce più deboli, evitando ogni erogazione a pioggia. 9 paesi arabi Con l'introduzione di opportune riforme fiscali, quali una tassazione progressiva più adeguata e l'ampliamento dell'imposta sulle vendite, che deve divenire una vera e propria imposta sul valore aggiunto, si avrà un aumento del gettito; le risorse ottenute dall'incremento delle entrate e dalla riduzione delle spese potranno essere usate per promuovere le spese sociali e gli investimenti infrastrutturali e potrebbero portare ad una graduale riduzione del disavanzo pubblico dall'11% dell'esercizio finanziario 2011-12 all'8,5% previsto per il 2013-14. Il Fondo ha anche reso noto che il programma del governo sarà sostenuto da un pacchetto finanziario di prestiti agevolati per un ammontare di 14,5 miliardi di dollari, provenienti da partner bilaterali e multilaterali. Imprese Ad Ansaldo commessa per 40 milioni di euro La centrale di Giza North Cairo Electricity Production, controllata di Egyptian Electricity Holding, ha assegnato ad Ansaldo Energia una commessa del valore di 40 milioni di euro per la fornitura di una turbina a vapore, di un generatore ad idrogeno e dei sistemi ausiliari. Il tutto è destinato alla centrale a ciclo combinato di Giza North alla periferia del Cairo. Sempre per il medesimo impianto la società aveva già ottenuto due contratti nel 2011 (cfr Paesi Arabi 2012/241). Emirati Arabi Uniti Opportunità Progettazione di base per impianto di aromatici Abu Dhabi National Chemicals Company (Chemaweyatt) ha indetto la gara di appalto per l'assegnazione del contratto di progettazione ingegneristica di base dell'impianto per la produzione di aromatici di Tacaamol; probabili concorrenti Fluor, Foster Wheeler, Technip e WorleyParsons. La costruzione del complesso per aromatici rappresenta la prima delle tre fasi in cui è stato suddiviso il progetto riguardante la creazione di un nodo petrolchimico, Al Gharbia Chemicals Industrial City, situato nella nuova zona industriale accanto al porto di Khalifa. nell'area di Taweelah, per il quale sono previsti investimenti dell'ordine di 20-25 miliardi di dollari. 10 paesi arabi Masterplan del'impianto Tacaamol La prima fase include la costruzione del complesso di aromatici, denominato Tacaamol Aromatics Project (Tap) e lo sviluppo del sito Madeenat Chemaweyaat Al-Gharbia; il completamento è previsto per il 2016. Chemaweyaat è stata costituita nel novembre del 2008; di essa fanno parte Abu Dhabi Investment Council (40%), International Petroleum Investment Company (Ipic) e Abu Dhabi National Oil Company (20%). Al-Gharbia Chemicals Industrial City è una joint venture di cui fanno parte Abu Dhabi National Chemicals Company con il 51% e Ipic con il restante 49%. Telex Bilancio federale 2013 Il governo federale ha approvato il bilancio per l'esercizio finanziario 2013, che prevede entrate ed uscite per 44,6 mld di dirham (12 miliardi di dolari), con disavanzo azzerato. Nell'annunciare il nuovo bilancio, il Primo Ministro (nonché Emiro di Dubai) Muhammad bin Rashid Al Maktum ha detto che si tratta dell'ultima parte del piano finanziario triennale varato nel 2010 per il periodo 2011-13 che prevedeva complessivamente spese per 122 mld di dirham, aumentate poi a 133 mld di dirham. Per quanto riguarda le entrate il bilancio non fornisce alcun dettaglio in merito all'esborso degli emirati più ricchi (Abu Dhabi e Dubai), ma si stima che il contributo di Abu Dhabi copra almeno il 70% delle spese. Per quanto riguarda le uscite, il 51% è da imputare al settore sociale e alle infrastrutture; queste le voci principali (in dirham): - Istruzione 9,9 miliardi; - Affari sociali 3 miliardi; - Salute 3,4 miliardi; - Elettricità e acqua 5,2 miliardi. Il bilancio prevede anche un aumento del salario minimo corrisposto ai dipendenti del governo federale; maggiore attenzione sarà poi rivolta alle fasce più bisognose della popolazione. Bilanci federali 2011-2013 (mld Dirham) 2011 Entrate Uscite Surplus/deficit 2012 38,0 41,0 - 3,0 2013 41,4 41,8 - 0,4 44,6 44,6 - 11 paesi arabi Telex In ripresa il settore immobiliare di Dubai Il direttore di Dubai Economic Centre (Deb) ha dichiarato che il paese raggiungerà nel 2015 un Pil di 135 milioni di dollari a seguito di una crescita media nell'arco di tempo 20072015 del 5%. Se ciò accadrà, l'istituto ne è convinto, l'incidenza del debito pubblico sul Pil scenderà al 100% a fronte del 135% del 2010, anno in cui il Pil è stato di 81.7 miliardi di dollari. La ripresa economica, dopo la pesante crisi del 2009 (crollo del 2% del Pil), è stata trainata dai settori che sono sempre stati alla base dello sviluppo e della diversificazione economica dell'emirato, vale a dire turismo, commercio e logistica, ma la chiave per continuare a crescere e per consolidare i risultati raggiunti sta nella ripresa del settore immobiliare e delle costruzioni, certamente il più colpito dalla crisi. Ci sono segnali che fanno ben sperare e dopo mesi di inattività si stanno riaprendo i grandi cantieri (cfr oltre); secondo le stime il settore dovrebbe registrare nel 2012 un incremento del 2,5% a fronte del 6% dei settori manufatturiero e turistico. Le previsioni ottimiste sul futuro di Dubai sono state certamente rafforzate dalla conclusione nel corso dell'anno di numerosi positivi accordi di ristrutturazione del debito degli enti pubblici. Telex Riaprono i grandi cantieri La società locale Al-Fattan Properties ha assegnato il contratto per la realizzazione del progetto Al-Fattan Crystal Towers che prevede lo sviluppo di un'area di 150.000 mq a Dubai Marina su cui sorgeranno due torri, che occuperanno lo spazio dove un tempo sorgeva l'Oasis Beach Hotel, demolito nel 2009. La prima torre avrà 550 camere destinate ad albergo, mentre la seconda ospiterà, oltre a 460 camere di albergo, anche appartamenti residenziali. L'operatore alberghiero sarà la Rixos Hotels, mentre la consulenza al progetto è stata affidata a Tabanlioglu Architects (entrambe società turche). Al-Fattan non è il solo ad aver riavviato i lavori; anche Emaar Properties è nuovamente impegnata nella costruzione di torri per uso alberghiero; nel mese di ottobre alla società 12 paesi arabi sono pervenute le offerte per il contratto riguardante la costruzione, nell'area downtown di Dubai, di "The Address The Boulevard Hotel" e per lo sviluppo dell'area circostante. Dubai Downtown La torre, 63 piani e 340 metri di altezza, ospiterà oltre a 200 camere di albergo, residenze monocamera e appartamenti da una a quattro camere da letto per un totale di 542 unità. Imprese Contratto da 2,5 miliardi di dollari a Samsung Abu Dhabi Oil Refining Company (Takreer), filiale di Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc) ha finalizzato il contratto di progettazione, fornitura e costruzione del valore di 2,48 miliardi di dollari, assegnato nel mese di luglio alla società Samsung Engineering riguardante unità di nerofumo e cokefazione da installare nella raffineria di Ruwais. 13 paesi arabi Il progetto si inserisce nel quadro della strategia di Adnoc che punta a diversificare i prodotti che commercializza e a promuovere l'integrazione delle società del gruppo. Le due unità hanno come scopo di trasformare il greggio pesante prodotto dalle raffinerie esistenti e da quella in costruzione a Ruwais in derivati di petrolio leggeri, producendo inoltre nero fumo, da utilizzare per la fabbricazione di condotte e cavi, e coke per la produzione di anodi per le fonderie di alluminio. I lavori dovrebbero essere terminati a fine 2015. Giordania Opportunità Prequalificazione per terminal Aqaba Development Corporation ha invitato i contractor ad esprimere il loro interesse per la costruzione di un terminal per l'importazione di gas naturale liquefatto accanto al terminal già esistente nella zona economica di Aqaba, nella Giordania meridionale. Per potersi qualificare le società dovranno lavorare con una società locale, o in joint venture o come principale sub-appaltatore, cui dovrà essere garantito in entrambi i casi il 25% minimo del valore del contratto. Il termine per la presentazione dell'espressione di interesse è fissato al 9 dicembre; la lista delle società prequalificate sarà resa nota a metà gennaio e la gara indetta entro la fine del mese. 14 paesi arabi Iraq Telex Chiesto il ritiro di Exxon da West-Kurna 1 Il governo federale ha chiesto il ritiro di ExxonMobil dal progetto West Kurna 1; la richiesta non suscita sorpresa dal momento che ExxonMobil era nel mirino del governo da tempo, per l'esattezza dal 2011, anno in cui la società aveva firmato un contratto di esplorazione con il governo regionale del Kurdistan. Per circa un anno si era trovata una sorta di modus vivendi, basato sulla convinzione del governo centrale che alla fine la società statunitense avrebbe rinunciato a svolgere attività nel Kurdistan, ipotesi peraltro convalidata dall'atteggiamento di Exxon, praticamente inattiva nell'area. West Kurna 1 Il compromesso aveva funzionato e l'unica sanzione in cui era incorsa la società era stato l'obbligo di abbandonare il ruolo di capofila. Ma negli ultimi mesi la situazione è andata deteriorandosi a seguito dell'accelerazione data da Exxon ai lavori di esplorazione; pertanto il governo federale nel mese di novembre ha ufficialmente richiesto ad Exxon di uscire dal progetto West-Kurna 1. Da qui l'inizio di incontri di Exxon con altre società internazionali cui cedere la partecipazione; fra le imprese contattate Shell, Bp, Eni, Lukoil e China National Petroleum Corporation. Secondo quanto dichiarato dalla stessa società l'abbandono del progetto e la vendita della quota potrebbero avvenire entro la fine dell'anno. Il contratto per West Kurna 1 è stato firmato nel gennaio 2010 con un consorzio di cui facevano parte ExxonMobil (operatore, 60%), Oil Exploration Company (25%) e Royal Dutch Shell (15%). Nel mirino del governo iracheno anche la società turca Tpao che si è vista rifiutare la partecipazione all'esplorazione del blocco 9 nella regione di Bassorah; il permesso era stato uno dei tre assegnati nella quarta gara di appalto, i cui risultati erano stati giudicati molto deludenti a causa della scarsa partecipazione delle imprese petrolifere internazionali (cfr Paesi Arabi 2012/247). Destinatario del permesso un consorzio costituito da Tpao (30%), Kuwait Energy (40%) e Dragon Oil (Eau, 30%).; il governo ha ora chiesto a Kuwait Energy di rilevare la quota di Tpao, portando al 70% la sua partecipazione. 15 paesi arabi L'atteggiamento ostile del governo federale nei confronti di Tpao non è però imputabile ad operazioni che quest'ultima svolgerebbe in Kurdistan, ma ha motivazioni di natura prettamente politica. Le relazioni fra i due paesi sono andate progressivamente peggiorando; la Turchia rimprovera all'Iraq di alienarsi la comunità sunnita e Bagdad a sua volta denuncia il rifiuto del governo turco ad autorizzare l'estradizione del vice presidente dell'Iraq (sunnita) condannato a morte in contumacia. I due paesi infine dissentono sulla posizione da adottare nei confronti della Siria, Bagdad propensa ad un dialogo, Ankara apertamente schierata con l'opposizione. Kuwait Opportunità Gara di appalto per fornitura di materiale rotabile Partnerships Technical Bureau, l'Authority incaricata di sovraintendere alla realizzazione di progetti a partecipazione pubblica e privata, invierà a breve la richiesta di qualificazione per la gara di appalto che sarà indetta per la fornitura di materiale rotabile nell'ambito del progetto riguardante la realizzazione della rete metropolitana di Kuwait City. 16 paesi arabi Il progetto prevede cinque fasi; la fase 1, tronco di 50 km con 28 stazioni da Salmiya a sud est di Kuwait City, alla Kuwait University e all'aeroporto, sarà operativa nel 2020; per l'intera rete bisognerà attendere il 2035. Opportunità Gara di appalto per il terminal dell'aeroporto internazionale Entro la fine dell'anno sarà indetta la gara di appalto per l'assegnazione del primo pacchetto relativo alla costruzione del nuovo terminal del Kuwait International Airport. Il nuovo terminal avrà da 30 a 51 porte di imbarco, un albergo per i passeggeri in transito, sale per autorità e per passeggeri di prima classe ed un parcheggio per 4.500 veicoli. Il progetto del nuovo terminal La progettazione è stata effettuata da un'équipe guidata dallo studio britannico Foster & Partners, che si è aggiudicata il contratto nel 2009; la nuova struttura aumenterà la capacità di transito passeggeri dell'aeroporto che passerà da 6 a 13 milioni di unità. Opportunità Gara di appalto per strutture ospedaliere Saranno indette a breve le gare di appalto per la progettazione e la costruzione di due ospedali, di cui uno riservato esclusivamente ai bambini; i progetti rientrano nel piano di potenziamento delle strutture di cura e assistenza medica, non più rinviabile a fronte del rapido aumento delle popolazione che, secondo le stime, supererà nel 2030 i 5 milioni a fronte dei 3,5 attuali. 17 paesi arabi Si è inoltre appena conclusa la gara di appalto riguardante la progettazione e la costruzione dell'ospedale Al-Razi da 500 letti; l'offerta minore, 611 milioni di dollari è stata presentata dalla società belga Six Construct. Oltre alle nuove strutture, la cui realizzazione è affidata al Ministero dei Lavori pubblici, il Ministero della Sanità è impegnato nella messa a punto di un programma di potenziamento e ammodernamento di nove strutture esistenti, fra cui il Kuwait Cancer Centre nell'area di Sabah (DK 173 mn - 617 milioni di dollari) e l'Al-Amiri Hospital. Opportunità Si riavviano i grandi progetti Il Kuwait è stato a lungo chiamato "il gigante dormiente" per essere riuscito, nonostante la pressione della domanda e l'elevata disponibilità finanziaria, a realizzare, solo pochissimi dei numerosi progetti pianificati, soprattutto nel settore degli idrocarburi; sembra che adesso, nonostante il perdurare di una delicata e difficile congiuntura politica, si sia in vista di una svolta decisiva. Il primo segnale è stata l'assegnazione o fine ottobre del contratto per la realizzazione della sopraelevata di Subiya (cfr oltre), cui è seguito l'annuncio che la gara per la costruzione del nuovo terminal dell'aeroporto internazionale della capitale sarà indetta prima della fine dell'anno; previste inoltre entro il 2013 le gare riguardanti 88 progetti stradali per un valore di 14 miliardi di dollari; il più importante riguarda la costruzione di un'autostrada di 42 km, Nawaseeb Road, per collegare il Kuwait all'Arabia Saudita. 18 paesi arabi Il Ministero dell'Elettricità e dell'acqua investirà 27 miliardi di dollari per realizzare entro il 2020 134 nuovi progetti indispensabili per far fronte alla rapidissima crescita della domanda interna. Ma la parte del leone è sempre quella del settore degli idrocarburi; Kuwait Oil Company (Koc) intende investire nei prossimi sei anni 56 miliardi di dollari, così ripartiti: - 2012 - 13: 11,5 miliardi; - 2013 - 14: 5,9 miliardi; - 2014 - 15: 11,4 miliardi - 2015 - 16: 12,5 miliardi; - 2016 - 17: 9,1 miliardi; - 2017 - 18: 5,4 miliardi. L'obiettivo principale dell'ente è quello di aumentare la produzione portandola alla fine del decennio a 4 milioni di b/g; questo richiede un salto di qualità per quanto riguarda l'efficienza e la produttività di tutte le infrastrutture, ottenibile solo a condizione di adottare nuove e più sofisticate tecnologie. Investimenti ingenti sono previsti anche nel settore downstream, in particolare per quanto riguarda la raffinazione e la produzione di carburanti puliti, con l'obiettivo di passare dai 936.000 b/g odierni a 1,4 mn di b/g entro i prossimi sei anni. Affinché però tutto ciò si possa veramente realizzare, è necessario instaurare chiari rapporti di partenariato con le grandi compagnie estere, specie per quanto riguarda l'attività di esplorazione e l'acquisizione di moderne tecnologie; a ciò deve poi aggiungersi l'impegno politico di governo e parlamento volto a snellire e a rendere trasparente l'iter delle gare di appalto e le procedure di assegnazione dei contratti. Telex Bilancio 2012-13 La messa a punto del bilancio ha subito quest’anno uno slittamento di parecchi mesi a causa del prolungarsi della crisi politica, caratterizzata dal permanere delle divergenze fra governo e parlamento, quest’ultimo sciolto lo scorso ottobre. Il bilancio pertanto è stato emanato con decreto dell’Emiro sulla Gazzetta ufficiale a fine ottobre (cfr Paesi Arabi 2012/250). Come già precedentemente annunciato, esso prevede entrate per DK 13,9 (+3,6% rispetto al precedente esercizio) ed uscite per Dk 21,2 (+9,3%) con un disavanzo di Dk 10,8 mld dopo il versamento al Fondo di riserva delle generazioni future, che in questo esercizio ammonta a DK 3,5 mld, pari al 25% delle entrate, anziché al 10%. Le entrate provenienti dagli idrocarburi ammontano a DK 12,8 mld, pari al 91,6% del totale, percentuale sostanzialmente simile a quella dello scorso anno. Il bilancio è basato su un prezzo del greggio di 65 dollari a barile, superiore quindi a quello adottato nei due precedenti esercizi (rispettivamente 60 $/b e 43 $/b), ma ancora certo lontano dalla realtà del mercato. Secondo National Bank of Kuwait il prezzo del Kuwait Export Crude resterà per l’intero esercizio al di sopra dei 100 dollari a barile; basterebbe comunque un prezzo di 97 dollari per far chiudere in pareggio. Ovvio che se la produzione aumenterà o se, come probabile, il governo non riuscirà a mantenere i suoi impegni di spesa ci si troverà di fronte ad un altro surplus di bilancio, il quattordicesimo consecutivo. Sempre secondo Nbk, se il prezzo si manterrà fra 104 e 107 dollari/barile, il surplus oscillerà fra i 10 e i 13 mld di DK. 19 paesi arabi Secondo l’analisi di bilancio effettuata da Nbk, l’aumento delle spese proviene dall’incremento delle spese correnti del 12% circa, da DK 16,6 mld a DK 18,6 mld; subiscono invece una contrazione del 6,3% le spese in conto capitale passate da Dk 2,8 a 2,6 mld. Salari e stipendi rappresentano il 24,2% del bilancio, con un aumento del 16% rispetto al precedente esercizio. Questi gli stanziamenti ai principali ministeri (in mn di DK): - Finanze 5.624,6 mn - Elettricità ed acqua 4.361,5 mn - Istruzione 1.671,1 mn - Difesa 1.323,3 mn - Salute 1.248,0 mn - Interni 1.063,8 mn - Petrolio 657,4 mn Secondo le statistiche fornite dal Ministero delle Finanze in merito all’esercizio finanziario 2011-12, il bilancio si è chiuso con un attivo di DK 10,2 mld, a fronte di una previsione di deficit di DK 7,3 mld; da segnalare il forte incremento delle entrate petrolifere ammontate a DK 28,35 mld. Bilancio 2012-13 (DK mn) Entrate - da petrolio - altre Uscite Disavanzo lordo Versamento Frgf Disavanzo netto 2011-12 13.445,3 12.307,1 1.138,2 19.435,0 5.989,7 1.344,5 7.334,2 2012-13 13.932,4 12.768,2 1.164,2 21.240,0 7.307,6 3.483,1 10.790,7 Var % + 3,6 + 3,7 + 2,3 + 9,3 + 22,0 +159,1 + 47,1 Telex Internazionalizzazione della raffinazione Kuwait Petroleum International (Kpi) intende costruire tre raffinerie in Asia per una capacità complessiva di 800.000 b/g. In particolare le raffinerie saranno localizzate in Vietnam, Cina ed Indonesia; il progetto più avanzato riguarda l'impianto vietnamita (capacità 200.000 b/g) per il quale il contractor sarà scelto entro la fine dell'anno. La raffineria che sarà costruita in Cina avrà una capacità di 300.000 b/g; al momento è in corso la progettazione ingegneristica di base. Ancora in fase di studio di fattibilità (completamento previsto per fine 2013) il progetto della raffineria indonesiana, che dovrebbe avere una capacità compresa fra 200.000 e 300.000 b/g. 20 paesi arabi Imprese A consorzio sud coreano il contratto per la sopraelevata di Subiya Il Ministero dei Lavori pubblici ha assegnato ad un consorzio, di cui è capofila la società sud coreana Hyundai Engineering and Construction Company, un contratto del valore di DK 720 mn (2,6 miliardi di dollari) per la costruzione della sopraelevata di Subiya (Sheikh Jaber Al Ahmed Al Sabah Causeway). IL Central Tenders Committee aveva accettato l'offerta presentata dal consorzio, di cui fa parte anche la società locale Combined Group Contracting Company nel febbraio dello scorso anno, ma per l'assegnazione del contratto si è dovuto attendere il nulla osta del Parlamento. Il progetto ha avuto una storia lunga e travagliata e la sua realizzazione ha subito numerosi rinvii; la prima gara di appalto era stata indetta nel 2006, poi ripetuta nel 2010, essendosi nel frattempo apportate modifiche alla progettazione di base, allo scopo di consentire il transito al disotto della sopraelevata di navi di grande stazza ed eliminare eventuali impatti negativi sull'ambiente. La sopraelevata attraverserà la Kuwait Bay collegando Kuwait City al promontorio di Subiya e all'isola Bubiyan, dove è prevista la realizzazione di importanti progetti immobiliari; la sua lunghezza è di 37,5 km. La sopraelevata si inserisce nel masterplan in preparazione da parte della società canadese Malone Given Parsons, in partenariato con la società locale Gulf Consult, riguardante tutto il riassetto della sub-regione settentrionale del Kuwait, che include il promontorio di Subiya, dove dovrebbe essere costruita la Città della Seta (investimento previsto 77 miliardi di dollari) e l'isola di Bubiyan. Nei piani del Ministero vi è anche la costruzione di un ponte, il Doha link bridge, per collegare Shuwaikh al villaggio portuale di Doha nella regione di Jahra; la prequalificazione, già svoltasi nel 2011, è stata riaperta e si chiuderà a fine novembre. 21 paesi arabi Libia Telex La nuova compagine governativa Il nuovo governo, approvato dal Congresso nazionale alla fine del mese di ottobre (cfr Paesi Arabi 2012/250) risulta così composto: Governo in carica Primo ministro Vice primo ministro Secondo vice ministro Terzo vice ministro Ministeri Affari esteri Cooperazione internazionale Giustizia Interni Difesa Petrolio Salute Finanza Economia Elettricità Risorse idriche Istruzione Istruzione universitaria Cultura Alloggi Agricoltura Industria Turismo Affari sociali Lavoro e formazione Trasporti Governi locali Pianificazione Comunicazioni Sport e gioventù Ali Zeidan Sadiq Karim Awad al-Barasi Abd al-Salam al-Qadi Ali Aujali Muhammad Abd al-Aziz Salah Bashir Margani Ashur Shuwail Muhammad al-Barghati Abd al-Bari al-Arusi Nur al-Din Dagman Alkilani al-Jazi Mustafa Abu Funas Ali Imharig Alhadi Hinshir Muhammad Abu Bakr Abd al Salam al Duwaibi Habib al-Amin Ali al-Sharif Ahmad al-Urfi Sulaiman al-Fituri Ikram Bash Imam Kamila al Mazini Muhammad Suwalim Abd al-Qadir al-Ayib Abu Bakr Muhammad Madi Ginia Usama Siala Abd al-Salam Guaila 22 paesi arabi Oman Opportunità Gare per impianti trattamento acque Regional Municipalities e il Ministero delle Risorse idriche hanno invitato le società a partecipare alle gare di appalto indette per l'assegnazione di contratti riguardanti la costruzione di due impianti per la raccolta e il trattamento delle acque reflue. In particolare il primo contratto riguarderà la costruzione di un impianto di trattamento e di un sistema di reti fognarie nella wilayat di Ibri, nell'Oman nord occidentale; le offerte dovranno essere presentate entro il 7 gennaio 2013. Il secondo riguarda la costruzione di una rete fognaria e la progettazione e costruzione di un impianto di trattamento, nonché di edifici e strade di accesso per la wilayat di AlMussanah. Qatar Opportunità Progettazione di base per impianto petrolchimico Il terzo impianto per la produzione di etilene a bassa densità di Qatar Petrochemical Company (Qapco) a Mesaieed Industrial City è stato inaugurato il 20 novembre dall’emiro Hamad bin Khalifa Al Thani; l’intera produzione dell’impianto – 300.000 ton/a – sarà venduta sul mercato internazionale, rafforzando così ulteriormente la posizione del Qatar a livello mondiale, oltre che regionale. I due impianti già esistenti hanno complessivamente una capacità di 400.000 ton/a. Il Ministro dell’Energia e dell’industria Muhammad al-Sada ha reso noto che a breve sarà avviato l’iter per l’assegnazione del contratto di progettazione di base riguardante il cracker da 1,4 mn di ton/a che sarà installato nell’impianto da 7 miliardi di dollari che sarà realizzato a Ras Laffan da Qapco e Qatar Petroleum; prevista la costruzione di unità per la produzione di polietilene ad alta densità (850.000 ton/a), a bassa densità (430.000 ton/a), di polipropilene (760.000 ton/a) e butadiene (83.000 ton/a). Qatar Petroleum investirà per progetti downstream 25 miliardi di dollari entro i prossimi cinque anni; fra i progetti in agenda, oltre al citato impianto con Qapco, un impianto con Shell per la produzione di 1,5 mn di ton/a di glicole monoetilenico e un impianto di aromatici con capacità ancora da definire. 23 paesi arabi Yemen Telex Riprende l'attività di ricerca Nonostante il permanere di una situazione particolarmente difficile, specie sotto il profilo della sicurezza, non mancano le compagnie petrolifere locali e internazionali che si sono dette interessate a riprendere l'attività di esplorazione nei blocchi offerti dal Ministero del Petrolio a fine settembre. Si tratta di cinque blocchi, di cui quattro onshore (6, 84, 85, 102) ed uno offshore (15); fra le società interessate la francese Geopetrol. Secondo il Ministro del Petrolio Abd-Allah Daris, di recente nomina (cfr Paesi Arabi 2012/249), ci sarebbero promettenti opportunità nel paese, specie se si considera che solo il 20% della sua superficie è stato oggetto di esplorazioni. Abd-Allah Daris, Ministro del Petrolio Da segnalare, a testimonianza di un certo interesse per il paese da parte dell'industria petrolifera mondiale, l'accordo di produzione e ripartizione firmato dalla società austriaca Omv, riguardante il blocco 86, situato a 200 km da Sanaa e confinante con gli altri tre blocchi di cui Omv è operatore. Partner di Omv nel nuovo blocco China Petroleum and Chemical Corporation (Sinopec). 24 paesi arabi Paesi arabi Telex Come rispondere alla sfida energetica Saranno necessari investimenti di eccezionale portata nei prossimi venti anni se si vorrà essere in grado di far fronte ad una domanda che cresce ad un ritmo vertiginoso, trainata dalla crescita demografica e dall'intensificarsi del processo di industrializzazione. Nei soli paesi del Golfo la capacità dovrebbe passare da 64.000 MW a 176.000 MW entro il 2020; con riferimento ai costi attuali, gli esperti parlano di investimenti da 40 a 50 miliardi di dollari, che potrebbero anche essere maggiori qualora fosse necessario o comunque si decidesse di sostituire o quanto meno ristrutturare gli impianti esistenti, in molti casi obsoleti e scarsamente efficienti. Aumentare l'efficienza delle infrastrutture esistenti sta divenendo infatti una priorità; in passato il basso costo del carburante aveva fatto sì che non ci si preoccupasse un gran ché dell'efficienza degli impianti e che si adottassero tecnologie più semplici, quali quelle del ciclo semplice a fronte di quello combinato. Queste ultime, utilizzate largamente da anni in Europa e negli Stati Uniti, consentono un aumento dell'output fino al 50%; certamente il ricorso a tali tecnologie richiede, oltre ad un adeguato grado di esperienza, un aumento dell'investimento iniziale, che viene però nel medio periodo compensato dalla riduzione dei costi di produzione e dall'incremento dell'efficienza dell'impianto. Sono molti ora i paesi del Golfo e del Medio oriente in generale a ritenere necessario ricorrere alle tecnologie di ciclo combinato, che oggi riguardano solo il 29% degli impianti installati e dovrebbero arrivare al 41% nel 2030. Mohammed bin Rashid al-Maktoum Solar Energy Park Due quindi i filoni di interesse per i grandi contractor internazionali: costruire nuove centrali a ciclo combinato e convertire gli impianti a ciclo semplice in impianti a ciclo combinato; uno dei progetti più importanti riguardante la conversione è quello della centrale PP 10 di Saudi Electricity Company, che sarà realizzato dalla statunitense Ge. 25 paesi arabi Quando il progetto sarà completato, l'impianto avrà un incremento di capacità di 1.300 MW, divenendo così uno dei più grandi del genere al mondo. I grandi contractor internazionali stanno anche impegnandosi nello studio di tecnologie avanzate per aumentare l'efficienza di impianti alimentati a greggio pesante e per effettuare la cattura dell'anidride carbonica, con il doppio vantaggio di ridurre l'inquinamento ambientale e disporre di gas per la enhanced oil recovery. Nel medio - lungo periodo quasi tutti i paesi dell'area, ma in particolare quelli del Golfo, sembrano seriamente intenzionati a ricorrere in maniera massiccia alle energie rinnovabili e alternative. Per quanto riguarda il nucleare, dopo il disastro di Fukushima, solo il Kuwait ha fatto marcia indietro, mentre Emirati e Arabia Saudita stanno proseguendo nella realizzazione dei loro programmi; in particolare Abu Dhabi ha firmato nel 2009 il contratto per la costruzione della prima centrale nucleare, che sarà operativa nel 2020, e in Arabia Saudita il King Abdullah Centre for Atomic and Renewable Energy (Ka-Care) sta mettendo a punto un programma per lo sviluppo dell'energia nucleare che prevede l'installazione di una capacità complessiva di 17.000 MW entro il 2032. Si pensa alla realizzazione di sedici reattori, in arie località del paese, il cui costo per unità sarebbe dell'ordine di 7 miliardi di dollari. Gli stessi due paesi stanno mettendo a punto piani su larga scala per lo sfruttamento dell'energia eolica e solare; l'Arabia Saudita si è posta l'obiettivo di ottenere 41.000 MW dal solare e 9.000 dall'eolico entro il 2030; fra i progetti pianificati la costruzione di una centrale solare da 100 MW (costo 640 milioni di dollari) nella città di Mecca. Altrettanto impegnati ed interessati all'energia solare Abu Dhabi e Dubai; da segnalare fra i progetti il Mohammed bin Rashid al-Maktoum Solar Energy Park, capacità 1.000 MW che sarà realizzato a Dubai. 26