notizie economiche e commerciali - Camera di Commercio Italo

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notizie economiche e commerciali - Camera di Commercio Italo
Apr i le 2 014 – An no XV – n ° 2 65
paesi arabi
notizie economiche e commerciali
paesi arabi
Sommario
ITALIA
Italia può diventare leader nell’export di prodotti Halal / Il livello del potere d’acquisto delle
famiglie è il più basso dal 1995
ALGERIA
Programma di costruzione di 1,6 milioni di alloggi / Il presidente Bouteflika eletto per il
quarto mandato / In pochi giorni migliaia di iscrizioni al Registro elettronico del commercio
/ Novità fiscali introdotte dalla legge finanziaria per il 2014
ARABIA SAUDITA
Settore agricolo in espansione / Spesa nelle forze armate
EGITTO
Accordo per il complesso petrolchimico di Tahrir / Riserve valutarie in aumento
EMIRATI ARABI UNITI
Nuovi progetti alberghieri a Dubai / In aumento il traffico container nel porto di Abu Dhabi /
Focus sul settore della sanità / Rifinanziamento del debito / Annunciata una nuova legge
sugli investimenti
GIORDANIA
Joint venture con imprese italiane dell’energia rinnovabile / Accordo con la Banca Mondiale per un prestito di 250 milioni di dollari / Mega progetto "Porto del Mar Morto"
IRAQ
Elezioni per il rinnovo del parlamento
KUWAIT
Maggiore apertura del sistema bancario / Nuovo impianto petrolifero a Ratqa
LIBANO
La Banca Mondiale cofinanzia il progetto agricolo “Salma” / Usaid e Apis finanziano un
progetto di apicoltura / Il Paese dei cedri sarà presente nella sezione Bio-Mediterraneo di
Expo 2015 / Lanciato il progetto “Greenville”, la comunità residenziale ecosostenibile / Investimenti diretti europei in aumento
LIBIA
Il Fondo Monetario prevede una contrazione del Pil nel 2014 / Riprendono le esportazioni
di greggio dal porto di Hariqa / Export italiano ai massimi storici nel 2013 / Opportunità dallo sviluppo del settore portuale / Prestito d’emergenza dalla Banca Centrale / Scoperti due
giacimenti di petrolio e gas
MAROCCO
Presentato il Piano di sviluppo industriale per il periodo 2014-20 / Nuovi investimenti in acquacoltura / Finanziamenti dalla Banca Europea per le infrastrutture autostradali / Adesione a Expo 2015 / Negoziati con l’UE per l’export di frutta e verdura
PALESTINA
L’ANP emetterà bond denominati 'Stato di Palestina' / Contributo italiano all'UNRWA
TUNISIA
160 milioni di dollari per la costruzione di autostrade / La Banca Europea a sostegno delle
Pmi / Credito di 50 milioni di euro alle banche commerciali tunisine dalla Germania / Aumento delle esportazioni nel settore tessile
PAESI ARABI
L’UE cerca partner Mediterranei per il programma Horizon2020 / Approvato il budget della
BEI per interventi in paesi extra UE
SEGNALAZIONI
Concluso un nuovo accordo tra banca UBAE e Camera di Commercio Italo – Araba
In copertina, grattacieli di Doha visti dal Museo di Arte Islamica
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paesi arabi
Italia
4D01.IT.COM
Italia può diventare leader nell’export di prodotti Halal
In occasione del World Halal Food Council Sharif Lorenzini, presidente della sezione italiana di Halal International Autority (Hia), l'unico organismo riconosciuto per la certificazione di qualità dei prodotti realizzati secondo gli standard islamici, ha illustrato le opportunità
per l'economia italiana nei mercati islamici.
Il giro d'affari del commercio di prodotti Halal è di 3.000 miliardi l'anno, in crescita di circa il
15% ogni anno tra una popolazione musulmana mondiale di due miliardi di persone.
Per sfruttare tale opportunità di commercio, le imprese italiane di ogni settore,
dall’alimentare alla cosmetica e all’abbigliamento, devono produrre secondo standard previsti dalla legge islamica, che stabilisce cosa è ammesso per il consumo da parte di un
musulmano, e cosa è invece proibito (ad esempio suino e alcol).
Alla base del concetto Halal c’è un ritorno alla natura e alla semplicità nella produzione, un
aspetto che avvantaggia le imprese italiane in quanto caratterizzate da alti standard di
qualità, specialmente nell’alimentare e nella cosmesi.
Secondo le stime di Sharif Lorenzini, le esportazioni italiane verso i mercati islamici, in
prevalenza Malesia, Indonesia e Sud-Est asiatico, ma anche America e Europa, ammontano a 15-16 miliardi l'anno. Ma è in grande crescita il giro d'affari tra i cinque milioni di
musulmani che vivono in Italia.
4D01.IT.EF
Il livello del potere d’acquisto delle famiglie è il più basso dal 1995
La pressione fiscale nel quarto trimestre del 2013 è stata pari al 51,5%, in calo di 0,3 punti
rispetto allo stesso periodo del 2012. La media annua per il 2013 si conferma invece al
43,8%.
Come risulta dalle serie Istat, il livello del potere d'acquisto complessivo delle famiglie nel
2013, risulta il più basso dal 1995.
Algeria
4D03.DZ.CIT
Programma di costruzione di 1,6 milioni di alloggi
Il Ministero algerino dell'Urbanizzazione prevede la realizzazione di circa 300.000 abitazioni l’anno nel quinquennio 2015-2019 per un totale di 1.6 milioni di alloggi e un investimento di 56 miliardi di dollari. L’obiettivo del governo è di diversificare l’economia, al momento dipendente dal settore degli idrocarburi.
Nel precedente quinquennio era stato realizzato un programma di costruzione di 900 mila
unità abitative.
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paesi arabi
4D04.DZ.POL
Il presidente Bouteflika eletto per il quarto mandato
Con l’82% delle preferenze ottenute alle elezioni del 17 aprile, Abdelaziz Bouteflika è stato
eletto Presidente per il quarto mandato consecutivo. Il principale sfidante, Ali Benflis, ha
ottenuto il 12% delle preferenze.
Bouteflika è considerato il garante della continuità, ma la sua rielezione suggerisce che
durante i suoi 15 anni di presidenza non si sono affermati completamente né un successore né una classe dirigente che ne possa raccogliere l’eredità. La sua riconferma garantisce
la prosecuzione dell'attuale modello politico-economico-istituzionale, ma una delle più importanti sfide che il Presidente dovrà affrontare nel suo nuovo mandato è quella di ricomporre le lacerazioni del tessuto sociale che soffre la diseguaglianza nella redistribuzione
delle ricchezze, specialmente petrolio e gas naturale.
4D05.DZ.COM
In pochi giorni migliaia di iscrizioni al Registro elettronico del commercio
L’introduzione del Registro economico del Commercio ha registrato oltre 3.400 iscrizioni
nelle prime tre settimane di sperimentazione nella sola Provincia di Algeri. Tale strumento
limita la possibilità di falsificazione degli atti. Di fatto, la stampa dei documenti estratti dal
Registro elettronico riporterà un codice criptato che consentirà, attraverso dispositivi tecnologici moderni e molto diffusi, di verificare on line e in tempo reale le informazioni contenute nei documenti. Il Registro elettronico sarà esteso a tutto il territorio algerino dal 1°
luglio 2014.
4D06.DZ.GL
Novità fiscali introdotte dalla legge finanziaria per il 2014
Di seguito alcune delle novità introdotte dalla legge finanziaria 2014.
•
A partire da gennaio 2014 la partecipazione ad una società algerina da parte dei residenti deve essere almeno del 51% del capitale sociale, in tutti i settori di attività. In precedenza era previsto il 30% di azionariato algerino nel caso di imprese il cui oggetto
sociale era la compravendita.
Ogni modifica dell’iscrizione al Registro del commercio implica prima di tutto
l’adeguamento della società alle nuove regole di ripartizione del capitale societario. Tuttavia non sono soggette a tale obbligo le modifiche statutarie che hanno ad oggetto:
− la modifica del capitale sociale (aumento o diminuzione) che non comporti un cambiamento dell’azionariato e della ripartizione del capitale fra gli azionisti;
− la soppressione di un’attività o l’aggiunta di un’attività connessa;
− il cambiamento dell’attività in seguito al cambiamento della nomenclatura delle attività;
− la designazione dell’amministratore o dei dirigenti della società;
− il cambiamento dell’indirizzo della sede centrale.
•
Il decreto esecutivo del 26 ottobre 2013 autorizza la prospezione di idrocarburi non
convenzionali. In particolare esso prevede:
− l’autorizzazione dei test di formazione;
− la possibilità di rinnovare l’autorizzazione alla prospezione, dopo un periodo iniziale
di due anni (massimo di ulteriori due anni);
− la non alienazione dell’autorizzazione alla prospezione.
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paesi arabi
Tale autorizzazione è rilasciata solo se i test sono previsti nel programma di lavori, allegato alla domanda di autorizzazione alla prospezione. L’autorizzazione alla prospezione, non
conferisce un diritto di concludere un contratto di ricerca e/o di sfruttamento. Tuttavia
l’entità che ha fatto una scoperta nel corso dei lavori di prospezione possiede un diritto di
preferenza, quando il perimetro è fatto oggetto di una procedura di gara. Se necessario, le
spese di prospezione, precedentemente approvate dall’Agenzia nazionale per la valorizzazione delle risorse di idrocarburi (ALNAFT), saranno considerate come investimenti in
ricerca.
Arabia Saudita
4D07.SA.AGR
Settore agricolo in espansione
Cina, India, Europa Stati Uniti, Giappone e i Paesi del Golfo sono alla ricerca di terreni fertili in giro per il mondo, da acquistare o affittare, per produrre le materie prime di cui necessitano per coprire il proprio fabbisogno alimentare.
Anche l’Arabia Saudita, pur non sostenendo l'accaparramento di terre (land grabbing) e
non investendo direttamente suoi capitali nel settore, sostiene i privati a investire all'estero
nel settore agricolo. L'iniziativa governativa ''Re Abdallah per gli investimenti agricoli all'estero” incoraggia il settore privato a investire fuori dal Regno, seguendo però il principio di
responsabilità degli investimenti agricoli. L'obiettivo di questo genere di investimenti è di
contribuire alla sicurezza alimentare a livello locale, regionale e internazionale, oltre ad
assicurare all'Arabia Saudita, una riserva strategica di prodotti alimentari di base. Ad oggi
sono 31 i Paesi in via di sviluppo che hanno accolto gli investimenti sauditi.
Negli ultimi decenni l'Arabia Saudita ha puntato sulla diversificazione della propria economia e sullo sviluppo del settore agricolo che oggi rappresenta il 2% del Pil, raggiungendo
alti gradi di autosufficienza nella maggior parte dei prodotti alimentari di prima necessità e
alti livelli di automazione nei processi produttivi. Tra gli esempi più eclatanti vi è quello di
Al-Safi, la più grande fattoria lattiero-casearia integrata del mondo, dove la temperatura è
climatizzata e le mucche (circa 40 mila di razza Holstein) vengono munte automaticamente sotto il controllo di computer all’avanguardia. Il foraggio è prodotto in loco, l'acqua viene
pompata a centinaia di metri sottoterra e il latte e i suoi derivati vengono esportati nei Paesi vicini.
A causa dell’alta quantità d’acqua necessaria per la produzione di grano, Riad ha scelto di
azzerare entro il 2016 la produzione ed acquisire tale prodotto integralmente sui mercati
internazionali.Nel settore agricolo, nonostante la scarsa quantità d’acqua disponibile, il biologico rappresenta un mercato in espansione anche grazie all’approvazione di leggi che
ne favoriscono lo sviluppo.
L'Italia è uno dei più importanti partner commerciale dell’Arabia Saudita con un interscambio che ha superato gli 11 miliardi di euro l'anno e, grazie alle sue competenze tecniche
avanzateil nostro paese ha la possibilità di incrementare le opportunità d’affari anche nel
comparto agricolo.
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paesi arabi
4D08.SA.IND
Spesa nelle forze armate
Le spese militari globali sono aumentate dello 0,6% rispetto al 2012, dopo 5 anni di continua flessione.
Secondo una ricerca dell’International Institut for Strategic Studies che tiene conto dei fondi assegnati ai bilanci dei ministeri della Difesa, ma non degli stanziamenti extra-bilancio,
l’Arabia Saudita, con 60 miliardi di dollari, è salita al quarto posto nella classifica dei Paesi
che investono di più nelle forze armate, e precede la Gran Bretagna.
Il sorpasso nei confronti dei britannici è emblematico dell’aumento delle spese militari in
tutta l’Asia, dal Medio Oriente al Pacifico, e della sua contemporanea diminuzione in Occidente. Di fatto, 8 dei primi 15 paesi che spendono di più per la difesa appartengono
all’area Asia/Pacifico; tra questi, quelli che hanno incrementato in modo più rilevante la
propria spesa sono Cina, Corea del Sud e, nel Medio Oriente, Arabia Saudita e Oman.
Gli Usa sono sempre al primo posto, ma la loro quota sul totale mondiale è scesa dal 42%
del 2010 al 37% del 2013 ed è destinata a diminuire ancora soprattutto a causa del ritiro
delle forze armate dall’Afghanistan. L’Italia si classifica al 13mo posto con 25 miliardi di dollari spesi nel settore.
Egitto
4D09.EG.POL
Accordo per il complesso petrolchimico di Tahrir
Il gruppo italiano Maire Tecnimont S.p.A., attraverso alcune delle proprie controllate e in
associazione con l’olandese Archirodon Group, ha firmato un accordo con l’egiziana Car6
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bon Holdings per la realizzazione di strutture e installazioni ausiliarie del Complesso Petrolchimico di Tahrir, in Egitto.
L’accordo ha un valore stimato compreso tra 1,7 e 1,95 miliardi di dollari, di cui circa il
50% di competenza del Gruppo Maire Tecnimont. Lo scopo del lavoro del Gruppo Maire
Tecnimont consisterà nelle attività di Ingegneria e Approvvigionamento relative a impianti
di desalinizzazione delle acque marine, impianti di trattamento acque, centrali elettriche e
sistemi ausiliari, oltre che nell’attività di avvio per tutte le strutture.
Il Complesso Petrolchimico di Tahrir, situato all’ingresso del Canale di Suez, è uno dei
progetti strategici per lo sviluppo industriale dell’Egitto, in particolare l’industria petrolchimica nazionale, e per consolidare gli investimenti diretti esteri nel Paese. Una volta completato, il complesso dovrebbe accrescere le esportazioni annuali dell’Egitto di oltre il 25%,
creando nuove opportunità di lavoro e rafforzando il settore manifatturiero.
4D10.EG.EF
Riserve valutarie in aumento
La Banca Centrale ha segnalato un aumento delle riserve valutarie di circa duecento milioni rispetto a gennaio. Esse ammontavano a fine febbraio a circa 17,3 miliardi di dollari,
poco più del 50% del livello raggiunto prima della rivolta del 2011 (36 miliardi di dollari). La
Banca ha inoltre dichiarato di aver soddisfatto il 50% delle richieste arretrate di valuta estera provenienti da investitori stranieri intenzionati a rimpatriare capitali dal paese.
Emirati Arabi Uniti
4D11.AE.SRV
Nuovi progetti alberghieri a Dubai
La società Paramount Hotel & Resorts ha in corso la pianificazione di nuovi alberghi di
lusso a Dubai per soddisfare la domanda crescente di strutture ricettive di alto livello.
I contratti più recenti siglati dalla società riguardano la costruzione delle Damac Towers,
un albergo di lusso da 771 camere, dell’hotel Riva di Jumeirah, situato sul lungomare di
Maritime City, e delle Ville Damac, un complesso di 163 ville di lusso localizzate nei pressi
del Golf Club Trump International.
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paesi arabi
4D12.AE.SRV
In aumento il traffico container nel porto di Abu Dhabi
La Società del Porto di Abu Dhabi prevede un aumento del 22% del traffico merci nel
2014. Il numero di container gestiti dal porto passerà dai 905 mila del 2013 a 1,1 milioni.
L’aumento è dovuto al progresso dei lavori relativi ai maggiori progetti infrastrutturali della
capitale.
4D13.AE.AO
Focus sul settore della sanità
Nell’area del Golfo il settore healthcare è cresciuto a un tasso annuale dell’11% dal 2010
ad oggi. Secondo le previsioni il giro d’affari sarà di 44 miliardi di dollari nel 2015, contro i
25 miliardi del 2010.
Negli Emirati la crescita dei servizi per la sanità nel periodo 2011-2014 è stata del 16% e
quest’anno il suo contributo al Pil sarà del 3,4%. Tale contesto presenta un forte potenziale di sviluppo per l’approvvigionamento medico della regione, con particolare riguardo al
trasferimento di know-how, la formazione, la costruzione di ospedali e cliniche, le forniture
farmaceutiche e le apparecchiature medicali.
Gli investimenti dell’emirato rientrano nel progetto di diversificazione economica del paese,
e mirano a soddisfare la crescente richiesta di servizi e prodotti sanitari da parte della popolazione residente e non. Di fatto la popolazione locale è aumentata del +65% dal 2008 e
l’aspettativa di vita è ora di 78 anni; inoltre l’introduzione dell’assicurazione sanitaria obbligatoria per i lavoratori e l’atteso afflusso di milioni di visitatori in occasione dell’Expo 2020
hanno contribuito alla scelta dell’Emirato di puntare sullo sviluppo del settore healthcare.
L’Autorità Sanitaria di Dubai, nel piano strategico 2013- 2025, ha puntato sulla promozione
di Dubai come centro di eccellenza del settore attraverso la costruzione di 3 ospedali e 40
nuovi centri sanitari, oltre che della riqualificazione del Rashid hospital.
Il piano punta sulla specializzazione e sulle nuove tecnologie. Esso prevede un’alta qualità dell’assistenza sanitaria e altresì un alto livello delle infrastrutture e dei servizi collaterali
offerti ai pazienti e ai medici, come le attività ricreative, gli spazi benessere, gli alloggi per
il personale medico e l’accoglienza di lusso per pazienti e famigliari.
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paesi arabi
4D14.AE.EF
Rifinanziamento del debito
Abu Dhabi e la Banca Centrale degli Emirati Arabi hanno concordato un rifinanziamento di
debiti in scadenza per 20 miliardi di dollari. Il finanziamento era stato concesso durante la
crisi del 2009 a un tasso del 4%. Grazie all’accordo l’Emirato disporrà ora di altri cinque
anni per rimborsare il finanziamento ad un tasso d’interesse dell’1%. Secondo stime del
Fondo Monetario, tra il 2014 ed il 2017 Dubai ha debiti in scadenza per un valore di 78 miliardi di dollari. Il rifinanziamento permette di ridurre di oltre il 25% l’esposizione a breve
termine.
4D15.AE.EF
Annunciata una nuova legge sugli investimenti
Il Ministro dell’Economia degli Emirati ha annunciato l’introduzione di una nuova legge sugli investimenti entro il 2014 per migliorare il quadro normativo nei settori non idrocarburi,
e in particolare nel turismo, immobiliare e finanziario.
Il nuovo quadro normativo prevede, fra gli altri, degli aggiornamenti delle norme riguardanti
gli investimenti, il fallimento delle società, l’arbitrato, la competitività e la proprietà intellettuale.
Lo stock di investimenti diretti esteri nel paese è stato di 95 miliardi di dollari nel 2012. .
Nel 2014 il governo prevede di attrarre circa 12 miliardi di dollari di IDE nel settore non idrocarburi, il 20% in più dello scorso anno.
Giordania
4D16.JO.ENE
Joint venture con imprese italiane dell’energia rinnovabile
Due aziende italiane e una emiratina hanno costituito a napoli la Savenergy Gulf, una joint
venture nel settore delle energie rinnovabili.
Il primo progetto congiunto, per un investimento di 50 milioni di dollari, sarà realizzato in
Giordania, ed è inoltre stato siglato un contratto ventennale per la distribuzione
dell’energia nel paese.
SavernergyGulf opererà soprattutto nei paesi dell'area del Mediterraneo e del centro e sud
America con un piano industriale che, in cinque, anni la porterà a finanziare e realizzare
opere per la produzione di circa due gigawatt di potenza con un investimento di 500 milioni
di dollari. La società è anche impegnata nel campo della ricerca, soprattutto nei settori
dell'efficienza energetica e dello stoccaggio, e dello sviluppo economico attraverso la creazione di un fondo globale di investimento per l'attrazione di capitali istituzionali qualificati.
4D17.JO.EF
Accordo con la Banca Mondiale per un prestito di 250 milioni di dollari
la Banca mondiale ( GBM ) hanno concluso un accordo di 250 milioni di dollari per un
prestito, al tasso d'interesse dell'1%, finalizzato ad alleviare le tensioni fiscali del Regno in
seguito all’afflusso di rifugiati siriani, e a migliorare la sua crescita economica.
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Per tale motivo sono state adottate imponenti misure di controllo come la chiusura dello
spazio aereo e l’indizione di una settimana di festa nazionale per decongestionare il traffico cittadino e consentire alle forze di sicurezza maggiore capacità d’intervento, mentre a
Baghdad e in altre città è stato imposto un divieto di circolazione a tutti i veicoli
Il favorito alle elezioni è la coalizione guidata dal partito islamico Da’wa del premier Nouri
Al Maliki, alla ricerca di un terzo mandato.
Per gli analisti il quadro politico sarà comunque frammentato e nessun partito dovrebbe
riuscire a garantirsi una maggioranza tale da governare da solo.
Kuwait
4D20.KW.COM
Maggiore apertura del sistema bancario
La Banca Centrale del Kuwait ha approvato un nuovo regolamento dell’attività delle banche estere che consentirà l’apertura di nuove sedi locali da parte di operatori stranieri.
Nel paese sono attualmente presenti 11 banche locali, di cui 5 specializzate in finanza islamica e 11 rappresentanze di banche estere. Il mercato del credito, sebbene in crescita
(+6,2% nel 2013), ha ampi margini di sviluppo e il suo ampliamento potrebbe stimolare un
incremento del Pil del paese (attesa nel 2014 al 2,5%).
Questa nuova apertura determinerà una maggiore concorrenza nel sistema bancario e di
conseguenza la riduzione dei costi e l’ampliamento del ruolo di centro finanziario regionale
da parte del paese.
4D21.KW.COM
Nuovo impianto petrolifero a Ratqa
In occasione del Summit per il gas e il petrolio in corso nell'emirato, la Kuwait oil company
(Koc) ha annunciato la costruzione di un impianto per la produzione di greggio pesante a
Ratqa, nel nord dell'emirato, del costo di oltre tre miliardi di euro.
Il progetto contribuirà a raggiungere l'obiettivo di produrre quattro milioni di barili al giorno
entro il 2020. Attualmente il paese ne produce 3,2 milioni, tre dei quali da parte della Koc, i
due terzi dei quali sono destinati all'esportazione.
Libano
4D22.LB.AGR
La Banca Mondiale cofinanzia il progetto agricolo “Salma”
Il Governo Libanese e la Banca Mondiale collaboreranno per lo sviluppo agricolo delle
zone marginali attraverso il Progetto “SALMA – Sustainable Agricultural Livelihood in Marginal Areas Project “. La Banca Mondiale contribuirà al progetto con 20 milioni di dollari, ai
quali si aggiungono i 7 milioni di dollari del Fondo Globale per l’Ambiente (GEF - Global
Environment Facility).
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paesi arabi
Il progetto comprende tre principali aree di intervento:
- la creazione di infrastrutture agricole e rurali ,inclusi 13 serbatoi di sabbia e 40 chilometri
di strade;
- progetti dI riforestazione e di gestione forestale;
- la formazione e lo sviluppo di competenze tecniche presso il Ministero delle Politiche Agricole, gli agricoltori e il personale del Progetto “Beirut Green”.
4D23.LB.AGR
Usaid e Apis finanziano un progetto di apicoltura
l'Agenzia per lo sviluppo Americana USAID e l’Associazione Apis (Apiculture for Protection
and Improvement of Society), finanziano un progetto di 213 mila dollari a sostegno delle
piccole imprese specializzate in apicoltura, nelle zone rurali di Metn, Kesrouan e di Byblos,
nel Libano del Nord.
Gli apicoltori riceveranno arnie, formazione e attrezzature per aumentare la produzione e
migliorare la qualità e la quantità del miele prodotto. Il programma mira inoltre ad aiutare i
produttori a commercializzare il loro prodotto migliorando il confezionamento, la distribuzione e la promozione.
Il progetto prevede la creazione di un centro per la produzione di api regine adattate
all’ambiente libanese.
4D24.LB.SRV
Il Paese dei cedri sarà presente nella sezione Bio-Mediterraneo di Expo 2015
Il programma con il quale il Libano si presenterà all'Expo 2015 di Milano, prevede delle
rassegne settimanali dedicate ciascuna ad un prodotto tipico libanese, dall'olio d'oliva al
vino, oltre a iniziative d’arte e spettacolo per attirare l'attenzione dei visitatori.
Il Libano sarà presente con un grande spazio, distribuito su due piani, all’interno del cluster Bio-Mediterraneo, al quale partecipano anche Tunisia, Libia, Egitto, Croazia, Serbia,
Albania e Montenegro.
La rassegna internazionale, alla quale si prevede la presenza di 20 milioni di visitatori,
rappresenta un’occasione per il Libano di presentarsi ed entrare nel mercato europeo, e
un’opportunità per contribuire al rilancio dell’economia che registra un calo delle entrate
nel settore turistico.
4D25.LB.CIT
Lanciato progetto “Greenville”, la comunità residenziale ecosostenibile
El- Hajjar Enterprises Company (HEC) ha inaugurato il progetto Greenville, per lo sviluppo di una comunità residenziale ecosostenibile a Nabay, a Nord di Beirut.
Il progetto comprende 170 unità abitative suddivise in 20 blocchi e si estenderà su una superficie di oltre 20.000 m2 . L’investimento complessivo è di 55 milioni di dollari.
Le strade e le abitazioni saranno dotate di impianti solari.
Sono anche state predisposte forme di pagamento agevolato per gli acquirenti. E’ sufficiente un pagamento del 10% di acconto e sono previsti finanziamenti ultratrentennali, ad
un tasso fisso del 2,5 %.
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3
paesi arabi
vamente pari al 30% e 25%, in conseguenza di un ritorno dell’export petrolifero verso i livelli normali di 1,5 milioni di barili giornalieri.
4D28.LY.MIN
Riprendono le esportazioni di greggio dal porto di Hariqa
Dopo otto mesi di blocco totale delle esportazioni, causato dalle proteste contro il governo
di Tripoli, le autorità libiche hanno raggiunto un accordo con un gruppo ribelle nell’est del
paese per permettere la riapertura di due terminal petroliferi di Zueitina e Marsa al-Hariqa.
Il terminal di Zueitina è gestito da un consorzio di società che raggruppa la libica National
Oil Corporation (NOC), l’austriaca OMV e l’americana Occidental, mentre la gestione di
Hariqa è interamente controllata dall’Arabian Gulf Oil Company (AGOCO), filiale della
NOC. In quest’ultimo porto, il 16 aprile la petroliera Aegean Dignity ha caricato 900.000
barili di greggio, diretti verso l’Italia. Il terminal di Zuetina è al momento inattivo per difficoltà texcniche dovute al lungo periodo di chiusura. Restano ancora bloccati i due maggiori
siti dell’area, quelli di Sider e Ras Lanuf, il cui ritorno all’operatività è ancora sottoposto a
trattativa. La riapertura dei due porti potrebbe permettere un aumento della produzione petrolifera libica fino a 200 mila b/g, sebbene stime più prudenti ritengano più plausibile un
contributo inferiore, pari a circa 70 mila b/g.
4D29.LY.POL
Export italiano ai massimi storici nel 2013
Con un valore di 2,87 miliardi di euro l’export italiano in Libia ha raggiunto nel 2013 il suo
massimo storico, superando il precedente record di 2,7 miliardi che risaliva al 2010. Rispetto al 2012 l’incremento è stato del 19,3%.
Tra i macrosettori hanno fatto segnare notevoli incrementi la meccanica (+42,9%),
l’elettronica/elettrotecnica (+45,2) e gli autoveicoli, principalmente per trasporto merci
(+108%), mentre la vendita di prodotti della raffinazione petrolifera, che con 1,4 miliardi di
euro restano il comparto più forte del nostro export in Libia, è aumentata del 5,9%.
Fanno registrare significativi balzi in avanti anche alcuni settori di consumo come i prodotti
alimentari (+ 36,2%) e in particolare i prodotti agricoli (+25%), gli articoli di abbigliamento
(+34,3%), i materiali da costruzione (+103%).
Nel complesso, l’industria petrolifera e le costruzioni si confermano come i due settori trainanti per l’export italiano verso la Libia, pur emergendo un ruolo crescente dei beni di largo consumo.
4D30.LY.CIT
Opportunità dallo sviluppo del settore portuale
Il settore della logistica e delle opere portuali libico offre interessanti opportunità per le imprese private. Di fatto, i porti libici hanno bisogno di manodopera specializzata ed inoltre è
prevista la privatizzazione del settore.
Le strutture portuali libiche si rivelano sempre meno adeguate e insufficienti ad assorbire i
traffici marittimi odierni. La congestione degli scali rappresenta un handicap per le compagnie che si riflette in lunghe attese in rada e in conseguenti aggravi dei costi.
La Libia è al centro della sponda sud di un Mediterraneo che vede ai lati estremi due importanti poli logistici: ad est Port Said, Alessandria e Damietta e ad ovest le strutture marocchine di Tangeri e poco distante quella spagnola di Algeciras.
La collocazione strategica della Libia, i suoi 1.800 km. di costa e i porti di Tripoli, Homs,
Misurata, Sirte, Bengasi, Derna e Tobruck potrebbero in futuro determinare la competizione di tali porti con realtà più affermate grazie soprattutto all’ampia disponibilità di spazi, a
14
paesi arabi
un costo della manodopera e dell'energia molto interessante e all’esistenza di condizioni
geografiche favorevoli alla realizzazione di un hub per il transhipment. Gioia Tauro e Malta
sarebbero alcuni dei porti esistenti asoffrire la nuova concorrenza libica, con effetti destabilizzanti per il sistema della logistica nazionale.
La centralità dei porti libici nel Mediterraneo potrebbe diventare anche un vantaggio per il
sistema italiano dei porti se si stabilissero partenariati efficaci.
4D31.LY.POL
Prestito d’emergenza dalla Banca Centrale
La Banca Centrale libica ha concesso un prestito d’emergenza di 2 miliardi di dollari al governo per consentire l’operatività ordinaria in attesa dell’adozione della legge di bilancio, e
in particolare per finanziare la spesa pubblica che per circa il 50% è utilizzata per il pagamento dei salari e per finanziare i sussidi su pane, carburante e altri servizi essenziali.
Il Parlamento non è stato in grado di approvare il bilancio previsionale 2014 a causa dei
minori introiti derivanti dal crollo delle esportazioni di petrolio, principale e quasi unica fonte d’incasso per le finanze pubbliche.
4D32.LY.POL
Scoperti due giacimenti di petrolio e gas
La compagnia Arabian Gulf Oil (Agoco) di proprietà della Noc, con sede a Bengasi, ha
scoperto un giacimento di petrolio nel bacino di Sirte, a circa 80km a sud ovest dell'oasi di
Marada. La trivellazione nell'area era iniziata nel 1971, ma a quel tempo i risultati non furono incoraggianti.
Nel sud invece, nel bacino di Gadames, l'algerina Sonatrach, le indiane Oil India e Indian
Oil hanno scoperto un nuovo pozzo di gas naturale in un area a 650km a sud ovest di Tripoli. Si tratta della quarta scoperta effettuata dalle compagnie nella stessa area.
Marocco
4D33.MA.IND
Presentato il Piano di sviluppo industriale per il periodo 2014-20
Il Re del Marocco Mohammed VI ha annunciato a Casablanca l’adozione del Piano nazionale d'accelerazione industriale 2014-2020. Il programma è basato su dieci misure chiave,
in particolare la creazione di una nuova relazione fra grandi gruppi, imprese trainanti e
Pmi; il rafforzamento dell'industria come principale creatore di posti di lavoro, in particolare
per i giovani; l'ottimizzazione delle ricadute socio-economiche degli appalti pubblici.
Altre misure riguardano l'emersione delle micro-imprese dal settore informale, la creazione
di un Fondo d'investimento industriale pubblico e l'insediamento di poli industriali in posizioni più accessibili.
Lo stanziamento per il settennato è di quasi due miliardi di euro, con l’obiettivo di consolidare e ampliare i risultati registrati nell'ultimo decennio nei settori aerospaziale e automotive. Tra gli altri settori che saranno incentivati ci sono quelli della chimica e della farmaceutica. È prevista la creazione, entro il 2020, di 500 mila nuovi posti di lavoro e l'aumento del
contributo dell'industria al PIL, che dovrebbe passare dal 14 al 23%.
15
paesi arabi
4D34.MA.IND
Nuovi investimenti in acquacoltura
Sono state concluse 10 convenzioni riguardanti il finanziamento e la realizzazione di altrettanti progetti di acquacoltura, da realizzarsi nella baia di Dakla (sul versante atlantico) e
lungo la costa mediterranea, nelle vicinanze di Nador.
I 10 nuovi progetti di acquacoltura avranno uno stanziamento complessivo di 1,3 miliardi di
dirham (pari a circa 114 milioni di euro) e saranno destinati sia all'allevamento di pesci che
di molluschi (in particolare, ostriche). Tali progetti, che si prevede genereranno 600 posti di
lavoro diretti, permetteranno una produzione annuale globale di 23.000 tonnellate di pesce
e 1.540 tonnellate di molluschi. I piani governativi di promozione dell'industria ittica puntano anche all'aumento delle esportazioni (2 miliardi di euro di export è l'obiettivo da raggiungere entro i prossimi 6 anni) ed alla crescita del consumo nazionale (dagli attuali 10
chili/anno procapite a 16 chili nel 2020).
Il Marocco dispone di 3.500 chilometri di coste (di cui 3.000 sull'Oceano Atlantico e 500 sul
Mar Mediterraneo) che costituiscono una risorsa preziosa per lo sviluppo dell'industria ittica, in particolare dell’acquacoltura, ma al momento l'industria della pesca contribuisce solo
per il 2,5 % alla formazione del Pil.
4D35.MA.EF
Finanziamenti dalla Banca Europea per le infrastrutture autostradali
Il governo marocchino ha concluso un accordo con la Banca Europei degli Investimenti
(BEI) per un prestito di 147 milioni di euro, destinati al potenziamento della rete viaria nazionale. Tale cifra si aggiunge agli 1,4 miliardi di euro già erogati dalla (BEI) al Marocco
negli ultimi tre anni.
La gestione del nuovo finanziamento verrà affidata alla CFR (Caisse por le Financement
Routier), che procederà alla pubblicizzazione e attuazione di numerosi progetti di manutenzione e costruzione viaria, che includeranno l'adeguamento e la messa in sicurezza di
1.650 chilometri di strade ed autostrade marocchine.
4D36.MA.SRV
Adesione a Expo 2015
A poco più di un anno dall’inaugurazione di Expo 2015, il Marocco ha comunicato l'intenzione di partecipare all'Esposizione Universale. Arriva quindi a 146 il numero di paesi e organizzazioni internazionali che aderiscono all’evento. Nel confermare la presenza, l'Ambasciata del Regno del Marocco presso il Quirinale ha nominato Fatima Zahra Amor come
responsabile del proprio padiglione.
4D37.MA.AGR
Negoziati con l’UE per l’export di frutta e verdura
Sono iniziati i negoziati con l’UE per stabilire le nuove condizioni di accesso di frutta e
verdura marocchina nel mercato europeo.
Di recente, il governo marocchino aveva sollevato la preoccupazione per l'adozione, da
parte dell'Ue, di nuove tariffe d'accesso di frutta e verdura nel mercato comunitario.
16
paesi arabi
Palestina
4D38.PL.EF
L’ANP emetterà bond denominati 'Stato di Palestina'
Il governo dell'Autorità' nazionale palestinese (Anp) ha annunciato l'emissione di obbligazioni con l'obiettivo di ristrutturare il proprio debito che ad oggi ammonta a circa 1,4 miliardi
dollari. Dapprima verranno rilasciate obbligazioni per un ammontare di 200 milioni di dollari, a scadenza triennale, indirizzate solamente agli istituti bancari. Le obbligazioni, per la
prima volta dal 1947, avranno la dicitura 'Stato di Palestina'.
4D39.PL.VAR
Contributo italiano all'UNRWA
Il governo italiano ha approvato l’erogazione di un contributo di 4 milioni di euro all'Unrwa,
l'agenzia delle nazioni Unite per l'aiuto ai rifugiati palestinesi.
L'Unrwa aiuta circa 5 milioni di rifugiati palestinesi in Palestina, Libano e Siria, finanziando
servizi principali come scuole, assistenza sanitaria e una rete di sicurezza. L'Italia ha recentemente donato un milione di euro alla scuola Al Shouka nella Striscia di Gaza. Altri
2,5 milioni di euro sono stati dati a sostegno della riforma del sistema sanitario in Libano e
mezzo milione di euro per contribuire ad alleviare le esigenze alimentari in Siria.
Negli ultimi anni l'impegno italiano è cresciuto in modo costante. Dal 2000 l'Italia ha contribuito con oltre 76 milioni di euro al budget dell'Unrwa.
Tunisia
4D40.TN.EF
160 milioni di dollari per la costruzione di autostrade
Il governo tunisino ha concluso un accordo di un valore di circa 160 milioni di dollari
con il Fondo Arabo per lo Sviluppo Economico e Sociale (FADES) per il finanziamento di
diversi progetti di costruzione di autostrade nazionali e regionali.
Lo stesso istituto finanzierà la costruzione di una nuova diga nel Nord del Paese.
4D41.TN.EF
La Banca Europea a sostegno delle Pmi
La Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha adottato un programma di
sostegno tecnico alle PMI tunisine (Small Business Support -SBS).
Il programma è finanziato dall’Unione Europea che ha accordato 1,1 milioni di euro ai finanziamenti concessi dal Fondo Multidonatori e dal fondo di cooperazione dei paesi della
riva Sud e Est del mediterraneo (SEMED).
SBS fornisce alle imprese tunisine un'assistenza professionale da parte di esperti locali e
internazionali attraverso diversi programmi di assistenza tecnica.
Oltre alle sovvenzioni accordate, la squadra SBS accompagna i beneficiari nella identificazione dei fabbisogni delle imprese e valuta i progetti fino all'ottenimento di un risultato.
70 imprese hanno beneficiato di un appoggio tecnico della BERS, dall’inizio del program17
paesi arabi
ma SBS in Tunisia nel 2013. In base alle dichiarazioni del Sig. Anis El Fahem, direttore
nazionale del programma SBS, l
la contribuzione della BERS varia da 50% a 90% del costo totale del progetto.
Inoltre il programma « SBS » è stato suddiviso in due sotto programmi, il primo chiamato «
Business Advisory Services » è destinato alle PME che impiegano meno di 250 dipendenti.
Il programma offre dei servizi di consulenza nei diversi settori (marketing, organizzazione
delle imprese, studi tecnici e di ingegneria) assicurati da esperti nazionali. Durante l’anno
2013,
50
imprese
hanno
beneficiato
del
Business
Advisory
Services.
Il secondo programma chiamato “Entreprise Growth Programme/EPG/” destinato alle imprese che hanno tra 200 e 500 dipendenti. Degli esperti internazionali specializzati assicurano l’accompagnamento di queste imprese per la realizzazione dei loro progetti.
A l’occasione dell’apertura della cerimonia il capo dell’Ufficio della BERS in Tunisia, ha informato che le priorità della banca in Tunisia riguardano il rafforzamento della ristrutturazione del settore finanziario oltre a l’ accesso del finanziamento dalle PMI tunisine.
4D42.TN.EF
Credito di 50 milioni di euro alle banche commerciali tunisine dalla Germania
L’Ambasciatore Tedesco a Tunisi ha dichiarato che il successo della transizione democratica del paese rende il paese più interessante per la Germania.
La cooperazione tuniso-tedesca si basa su due assi principali: l’appoggio finanziario e
l’assistenza tecnica.
I settori prioritari sono la gestione dell’acqua attraverso progetti come la creazione di stazione di dissalazione dell’acqua di mare nella regione di Djerba, la creazione di stazioni di
depurazione di acque reflue nella regione di Tozeur e soprattutto progetti di collegamento
idrico. Inoltre, la diplomazia tedesca mira a rafforzare le relazioni commerciali in altri settori
come le energie rinnovabili, il sistema di formazione professionale, l’irrigazione agricola e
la lotta contro la disoccupazione.
Alle banche commerciali tunisine sarà erogata una linea di credito di 50 milioni di euro, da
parte tedesca, per la creazione di piccole imprese.
4D43.TN.COM
Aumento delle esportazioni nel settore tessile
Le esportazioni nel settore del tessile hanno registrato nel mese di febbraio 2014, un aumento del 5,3% rispetto al mese di febbraio 2013. Le importazioni hanno registrato un
aumento del 14%.
L’aumento delle esportazioni riguarda, in particolare, il settore dell’abbigliamento con una
crescita del 6,4% . La Francia, l’Italia e la Germania, sono i principali clienti della Tunisia:
le esportazioni verso tali paesi sono stimate a fine febbraio 2014, rispettivamente, a circa
152, 110 e 51 milioni di euro.
Le importazioni tunisine nel settore tessile provengono essenzialmente dall’Italia (€ 59 milioni di euro), dalla Francia (€ 52,102 milioni di euro) e dalla Turchia ( € 35 milioni di euro).
18
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9
paesi arabi
SEGNALAZIONI
Selezione di articoli relativi ai recenti sviluppi economico-politici dei paesi arabi
4D46.IT.SGL
Concluso un nuovo accordo tra banca UBAE e Camera di Commercio Italo - Araba
La Banca UBAE, Unione delle Banche Arabe ed Europee, e la Camera di Commercio Italo
- Araba hanno siglato un accordo di cooperazione volto a favorire e sostenere il sistema
imprenditoriale italiano nel processo di internazionalizzazione verso i mercati esteri.
Tale rinnovata collaborazione offre un valore aggiunto all'attività in campo internazionale
svolta dalle imprese private, in particolare verso i mercati esteri in cui la Banca UBAE opera e che sono concentrati principalmente nell'area dell'Africa del Nord e Sub- Sahariana,
del Medio Oriente, del Subcontinente Indiano e nei principali paesi ex CIS.
L’Istituto, costituito a Roma nel 1972, ha sede centrale a Roma, in Via Quintino Sella, e
possiede una Filiale a Milano e un ufficio di Rappresentanza a Tripoli.
Per ulteriori informazioni o approfondimenti sull’attività, i prodotti, i servizi offerti e i paesi in
cui Banca UBAE è presente e/o operativa, potrete consultare il sito internet:
www.bancaubae.it
Per avviare una collaborazione o ricevere assistenza da parte dell’Istituto, con riferimento
alle operazioni commerciali sui mercati internazionali e in particolare per il rilascio di garanzie contrattuali ovvero di lettere di credito, è possibile contattare i Responsabili Commerciali:
Dr Massimo Castellucci
Direttore Centrale - Area Sviluppo Commerciale
massimo.castellucci@u bae. it
corporate@u bae. It
Dr. Tarek Abusriwil
Resp. Direzione Commerciale ltalia
tarek.abusriwi l@ubae. it
corporate@ubae. It
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