pad . 1 6 - standb63

Transcript

pad . 1 6 - standb63
145
to un portatore di malattia, e talvolta anche di morte, piu` spesso si limita a terrorizzare per un po le sue vittime lasciandole poi in pace.
Inaspettato, ma certamente apprezzabile, un suo comportamento con le donne: in certe zone, infatti, il Black Shuck era considerato il protettore delle donne che si trovavano a percorrere le insicure strade del Medio Evo. E, a questo proposito, se qualche
lettrice pensa che ce ne vorrebbe uno anche ai nostri giorni… e` autorizzata.
STORIE DEL GALLES. In Galles troviamo un altro interessante esempio di cane nero: il Cwn Annwn, letteralmente il segugio di
Annwn, dove questultimo e` il mondo dellaldila` della antica mitologia gallese.
Amante delle attivita` venatorie, che secondo la tradizione esercita solo in ben precisi giorni dellanno, ha come compito principale quello di scortare le anime verso la loro ultima destinazione ultraterrena, il regno di Annwn, appunto.
Sempre nel Galles troviamo anche un altro personaggio animale, ma del tutto diverso per fama e attivita`: Gwyllgi, questo il suo
nome, assume le sembianze di un mastino dagli occhi di fuoco solo per mettere tanta paura ai viandanti e, in qualche localita`,
viene anche chiamato il cane delle tenebre oppure il cane nero del destino.
PROTAGONISTA IN LETTERATURA. La mitologia del cane nero, quasi sempre di valenza negativa, e` tuttaltro che scomparsa. Sempre in tema di cani neri, va detto che gia` la letteratura
gotica dellOttocento fa di questi inquietanti personaggi un uso discretamente diffuso.
Lesempio piu` famoso e` certamente il Mastino dei Baskerville, oggetto delle meticolose indagini
di Sherlock Holmes, limmortale personaggio di Arthur Conan Doyle.
Piu` sfumata, invece, la presenza del cane nero in Jane Eyre, il romanzo di Emily Bronte, dove la
protagonista intravede il malvagio essere canino nellinnocuo cane di un altro personaggio Mr.
Rochester.
Ma non solo. Anche ai tempi nostri ce` qualcuno disposto ad accreditare lesistenza di questa
strana e misteriosa entita`. Nel 1971 esce il quarto album dei Led Zeppelin passato alla storia
come senza nome: la prima traccia del disco si intitola proprio Black Dog e nel testo, che parla
di tuttaltro, gli si attribuisce avere occhi che brillano di rosso infuocato.
Probabilmente solo un omaggio alla antica tradizione britannica dei cani neri oppure, piu` banalmente, la menzione di un cane di razza labrador, di mantello nero, che girellava sfaccendato
IL MASTINO DEI BASKERVILLE DISEGNATO
intorno agli studi di registrazione.
DALL’ILLUSTRATORE SIDNEY PAGET
Comunque, fu la tanta suggestione indotta da questa figura da consentire a molti di scrivere
ancora oggi fiumi di parole sui rapporti tra musica rock e satanismo. Ma di cani misteriosi se ne trovano un po in tutte le mitologie. Ce ne occuperemo ancora. .1
PAD
6-
ST
AN
D
B 63