papilloma virus e lesioni della mucosa orale. infezione e aumento

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papilloma virus e lesioni della mucosa orale. infezione e aumento
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ISSN:2240-2594
PAPILLOMA VIRUS E LESIONI DELLA MUCOSA ORALE.
INFEZIONE E AUMENTO DEL POTENZIALE DI
DEGENERAZIONE MALIGNA
PAPILLOMA VIRUS AND ORAL POTENTIALLY MALIGNANT DISORDERS
G. Palaia1, R. Lo Giudice1, C. Cavallini1, G. Gaimari1, G. Tenore1
1
Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza
Università di Roma. Direttore: Prof. Antonella Polimeni
1
UOC di Clinica Odontostomatologica. Dirigente II livello: Prof. Massimo De Luca.
1
Master EMDOLA (European Master Degree in Oral Laser Applications ); Direttore: Prof. Umberto Romeo
1
Department of Odontostomatologic and Maxillofacial Science, Faculty of Medicine and
Odontology, “Sapienza” University of Rome. Director: Prof. Antonella Polimeni
1
UOC Odontostomatologic Clinic. Director 2nd level: Prof. Massimo De Luca
1
Master EMDOLA (European Master Degree in Oral Laser Applications ); Director: Prof. Umberto Romeo
Citation: G. Tenore, R. Lo Giudice, C. Cavallini, et al. Papilloma virus e lesioni della mucosa orale. Infezione e aumento
del potenziale di degenerazione maligna. Prevent Res 2011; 1: 22-28.
Parole chiave: Papilloma virus umani, lesioni potenzialmente maligne, prevenzione del
carcinoma orale
Key words: Human papilloma viruses, potentially malignant lesions,prevention of oral cancer
Abstract
Introduzione: L'insorgenza del cancro orale è stata associata a diversi fattori di rischio, quali tabagismo, alcool,
sostanze irritanti e radiazioni.
Obiettivi: E' stata evidenziata una significativa associazione tra infezione da papillomavirus umano (HPV), carcinoma
orale a cellule squamose e, anche se in modo variabile, lesioni potenzialmente maligne della cavità orale, quali
leucoplachia, eritro-leucoplachia eritroplachia. Questo articolo ha lo scopo di descrivere le caratteristiche principali
dell’HPVe analizzare il suo ruolo nello sviluppo del carcinoma.
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Papilloma virus e lesioni della mucosa orale. Infezione e
aumento del potenziale di degenerazione maligna
Metodi: Dall’analisi critica della letteratura corrente, sono stati selezionati diversi studi volti a valutare il grado di
esposizione e l’attività virale in alcuni tumori. Diversi studi hanno analizzato la prevalenza dell’HPV in questi tumori, ma i
risultati sono contrastanti, essendo collegati alla popolazione dello studio, al tipo di analisi e di prelievo.
Risultati: La maggior parte delle neoformazioni maligne correlate ad infezione da HPV, contengono DNA virale integrato
nel corredo genetico della cellula ed esprimono due geni virali, E6 ed E7, che codificano entrambi per oncoproteine. Dati
presenti in letteratura, hanno evidenziato che l’HPV possa essere l’agente causale di uno specifico tipo di tumore della
testa e del collo e anche un indicatore di prognosi.
Conclusioni: Mentre il ruolo dell'infezione da HPV nell'insorgenza della cervice uterina è oggi ben accertato, scarse sono
le informazioni sulla prevalenza, i determinanti e la storia naturale dell'infezione della mucosa orale, e altri studi sono
necessari per chiarire il potenziale ruolo oncogeno dell'HPV nell'insorgenza del carcinoma orale.
Abstract
Background: Oral cancer has been associated with several risk factor such as smoking, alcohol, irritants and irradiation
The presence of HPV in oral cancers suggests that HPV may play a similar role in transforming the oral epithelia.
Objective: A significant association was appreciated between infection with human papillomavirus (HPV), squamous cell
carcinoma and potentially malignant disorder of the oral cavity, such as leukoplakia, erythro-leukoplakia erythroplakia.
This review will attempt to focus on relevant characteristics of HPV, analyse its role in oral cancer and discuss some
emerging developments.
Methods: From the critical analysis of the current literature, many studies evaluating different markers of exposure and
viral activity in tumors were collected. Several studies have investigated the prevalence of HPV in these cancers, but the
prevalence of HPV detection varies broadly, depending on the population, combination of sub-sites, typology of
specimen, and method of detection.
Results: The majority of HPV-related cancers contain HPV DNA integrated into the host cell genome and express only
two viral genes, E6 and E7, both of which encode oncoproteins. Data appearing in the literature have provided strong
evidence that HPVs may be the cause of a defined subset of head and neck cancers and also an indicator of improved
survival.
Conclusions: While the role of HPV infection in the onset of cervix cancer is now well established, there is little
information on the prevalence, determinants and natural history of the infection in the oral mucosa, and further studies
are needed to clarify the potential role of HPV in the onset of oral cancer.
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Introduzione
Il carcinoma orale ed orofaringeo è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale. In Italia, con circa
4000 nuovi casi l'anno il trend epidemiologico si è attestato su valori costanti, senza miglioramenti negli ultimi due
decenni.
Alla base della patologia, il tabagismo e l'abuso di alcol con un'incidenza di circa il 90% dei casi. Altri fattori causali
accertati, sono le carenze alimentari (soprattutto per quanto riguarda la mancanza di un idoneo apporto di vitamine,
antiossidanti e micronutrienti) e la scarsa igiene orale (1-10).
Obiettivi
Negli ultimi anni, si è investigato sul ruolo etiopatogenetico del Papilloma virus umano (HPV) nell'oncogenesi orale. I
papilloma virus umani (HPV) sono un gruppo eterogeneo di agenti virali appartenenti alla famiglia Papillomaviridae. Si
conoscono circa 200 genotipi diversi di HPV umani che vengono classificati in genotipi ad alto-rischio (HPV 16, 18, 31,
33, ecc.), associati a lesioni potenzialmente ed effettivamente maligne e in genotipi a basso-rischio (tra cui HPV 2, 4, 6,
11, 13, 32) associati più comunemente alle manifestazioni benigne (verruche volgari, condilomi)(2-3).
Questo articolo ha lo scopo di descrivere le caratteristiche principali dell’infezione da HPV nel cavo orale e analizzare il
suo ruolo nello sviluppo del carcinoma.
Metodi
Dall’analisi critica della letteratura corrente, sono stati selezionati diversi studi volti a valutare il grado di esposizione e
l’attività virale in alcuni tumori orali.
Diversi studi hanno analizzato la prevalenza dell’HPV in questi tumori, ma i risultati sono contrastanti, essendo collegati
alla popolazione dello studio, al tipo di analisi e di prelievo (16,17-20).
L'azione oncogena di questo gruppo di virus, ed in particolare di alcuni tipi, definiti appunto ad alto rischio, è stata ormai
comprovata nell'ambito di tutti i carcinomi della cervice uterina; in particolare le proteine virali E6 ed E7 sono state
indicate responsabili della azione oncogena attraverso l'inattivazione di elementi proteici alla base della regolazione del
ciclo di replicazione cellulare come la p53 e la pRB (4-8).
L’associazione tra HPV e carcinoma a cellule squamose è stata inizialmente descritta da Syrjänen et al, nel 1983. I
risultati hanno dimostrato che l’HPV poteva essere coinvolto nell’insorgenza di alcuni tipi di carcinoma. Negli anni
successivi, la letteratura ha fornito prove evidenti che l’HPV possa rappresentare un fattore di rischio indipendente per il
carcinoma a cellule squamose (15,16).
Le lesioni orali HPV-associate possono essere di natura benigna, potenzialmente maligna o francamente maligna. Le
lesioni benigne sono esofitiche, sessili o peduncolate, con una superficie liscia o “a cavolfiore” di colore bianco o roseo
(Fig.1 e 2).
Figura 1. Lesione benigna da HPV situata sul dorso linguale. La lesione si presenta rilevata, di colorito biancastro e
sessile.
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Figura 2. Lesione benigna da HPV situata sulla gengiva aderente in zona premolare.
Possono essere singole, multiple o raggruppate e sono asintomatiche, croniche e a volte regrediscono spontaneamente.
In letteratura si riferisce la prevalenza dei genotipi HPV 6 e 11 nella mucosa normale, così come in lesioni benigne
associate all'HPV quali il papilloma squamoso e il condiloma acuminato, mentre i genotipi HPV 2 e 57 sono
maggiormente presenti nelle verruche volgari. Le lesioni epiteliali potenzialmente maligne a cui può essere associata
l’HPV sono principalmente la leucoplachia e il lichen planus, due patologie della mucose in cui si riscontra un
ipercheratosi dell’epitelio, con caratteristico aspetto biancastro non asportabile (Fig.3).
Figura 3. Leucoplachia a placca della gengiva aderente.
I genotipi HPV caratteristicamente associati a questa tipologia di lesioni sono HPV 16 e 18 ed è possibile che la superinfezione di cellule epiteliali inizialmente degenerate possa promuovere la progressione della trasformazione maligna,
attraverso meccanismi tuttora sconosciuti.
Il carcinoma orale è associato principalmente all’HPV 16 (12), non ha un unico aspetto clinico ma in generale, qualunque
lesione della mucosa persistente, di consistenza duro lignea e ricoperta da mucosa ulcerata o atrofica deve essere
considerata sospetta (Fig.4).
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Figura 4. Eritroleucoplachia collocata sulla mucosa geniena. Notare le chiazze biancastre alternate ad aree con
caratteristiche prettamente atrofico-erosive.
In generale, non è possibile eseguire una diagnosi certa con l’esclusivo esame clinico di eventuali lesioni. È pertanto
indispensabile rivolgersi ad uno specialista per verificare tramite esami più approfonditi la natura della lesione,
eseguendo dove opportuno dei prelievi tissutali per le analisi istologiche.
La presenza di infezione da HPV è facilmente determinabile eseguendo un prelievo cellulare tramite brush, uno
spazzolino sterile che raccoglie in maniera totalmente indolore le cellule degli strati epiteliali più superficiali. Una volta
fissati, si ricerca nei campioni prelevati la presenza di DNA virale.
L’infezione da HPV si trasmette tramite contatto con individui o con aree del corpo infette (ad esempio le verruche nelle
mani). Il virus si trasmette soprattutto attraverso rapporti sessuali vaginali o anali con partner portatori del virus. Il
rischio di contrarre il virus quindi aumenta con l’aumentare del numero dei partner sessuali. Anche altri tipi di rapporti
sessuali (orali o manuali) possono essere vie di trasmissione, ma molto più raramente.
Risultati
Le ultime osservazioni in merito all’infezione da HPV delle mucose orali rivelano un rischio tendenziale aumentato di ben
14 volte di insorgenza di carcinoma orofaringeo nei soggetti sieropositivi all'HPV-16, avvalorando l'interessante ipotesi
che l'infezione virale da HPV possa precedere l'insorgenza del carcinoma orofaringeo di 10 o più anni (9,13).
L'importanza di tali osservazioni è ancor maggiore se consideriamo le caratteristiche della oncogenesi orale; infatti nel
processo evolutivo di un carcinoma orale, in circa il 50% dei casi la patologia insorge su pregressi quadri clinici che per
tale motivo vengono definiti Lesioni Epiteliali Potenzialmente Maligne, il cui decorso è spesso subclinico ed aspecifico. Il
carcinoma orale a cellule squamose associate all’HPV-16 presenta una prognosi nettamente migliore, indipendentemente
dal tipo di trattamento a cui si sottopone, con bassa incidenza di mortalità e recidiva (6,11,19).
L’utilizzo del vaccino sembra poter prevenire l’infezione da HPV non solo nella mucosa genitale, ma anche nella mucosa
orale. L’impatto degli attuali vaccini contro l’HPV sull’incidenza delle infezioni orali persistenti deve essere ancora
identificato.
Sebbene la vaccinazione coinvolga al momento solo la popolazione femminile, studi immunogenetici hanno dimostrato
che il vaccino induce una forte risposta immune anche nell’uomo, dato fondamentale se si considera che il cancro
associato all’HPV è prevalente nella popolazione maschile.
Conclusioni
Circa il 75% della popolazione mondiale è stata o sarà infettata dall’HPV (14). Laddove si notino lesioni precancerose o
francamente maligne anche in pazienti privi dei consueti fattori di rischio (giovani, non fumatori) è di fondamentale
importanza investigare sulla possibile sovrainfezione da HPV, per poter trarre da questa eventuale compresenza
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aumento del potenziale di degenerazione maligna
un'ipotesi predittiva del decorso di tali lesioni, permettendo di orientarne le terapia ed il follow up in modo più consono
all'elevato rischio degenerativo.
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Autore di riferimento: Gaspare Palaia
"Sapienza" Università di Roma, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Dipartimento di Scienze
Odontostomatologiche e Maxillo-Facciali; UOC di Clinica Odontostomatologica. Dirigente di II
livello: Prof. Massimo De Luca; Master EMDOLA (European Master Degree in Oral Laser
Applications).
Viale Regina Elena, 287/A, Via Caserta, 6 00161 - Roma - Italia
email: [email protected]
Corresponding Author: Gaspare Palaia
"Sapienza" University of Rome, Faculty of Medicine and Odontology, Department of
Odontostomatologic and Maxillofacial Science; UOC Odontostomatologic clinic. Director 2nd
level: Prof. Massimo De Luca; Master EMDOLA (European Master Degree in Oral Laser
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