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laVoce
di Massafra
ANNO VII - NUMERO 322
10 NOVEMBRE 2012 - EURO 1,50
SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA
Juventus Club
Massafra
dedicato
al Pinturicchio
IMPRENDITORI OGGI
Francesco Resta,
professione macellaio
“Cultore della carne”
Primarie del Centrosinistra:
si vota il 25 novembre
Miccolis (Pd): «Il parco Madre Teresa
di Calcutta deve essere aperto»
BCC MASSAFRA
Giornata mondiale del risparmio
ASSEGNATI I PREMI DEL
SECONDO CONCORSO
“ALUNNO DELL’ANNO”
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L’editoriale
la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
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Giovanni MATICHECCHIA
Lettera aperta al direttore del
Dipartimento di prevenzione della
Asl, dott. Michele Conversano
Dubbi sulla capacità di curare le malattie da parte della
sanità tarantina li abbiamo un po’ tutti. Non è per caso che
la gente davanti al minimo dubbio sulla propria salute va in
agenzia viaggi a fare un biglietto per il treno. Cominciamo
invece ad avere buone certezze sulla determinazione della
Asl tarantina nel minacciare la salute dei massafresi. Il
percorso sin qui adottato sembra limpido. Niente presidi
sanitari ospedalieri e permessi a go-go per aziende
inquinanti. E non ci si venga a dire che la Asl di Taranto ha
il problema delle liste di attesa. Nelle concessioni sanitarieamministrative è più celere dei fulmini lanciati da Zeus. Ma
com’è questa faccenda, dott. Conversano? A Taranto lei fa
l’ambientalista-rassicuratore e a quindici chilometri di
distanza i suoi collaboratori fanno i terroristi della salute.
Rifiuti, monnezza, acque di risulta dalle discariche, scarti di
macelleria, fanghi, tutto, e ancora di più in materia di
minacce alla salute dei massafresi. Va bene, non è come
per il Comune, il Dipartimento di prevenzione non ha
l’obbligo di rendere pubblici e spiegare i provvedimenti
amministrativi adottati ma vorremmo capire su quali criteri
medico scientifici fonda la licenza a far danno alla salute
della gente. Perché converrà con me che un inceneritore
non è propriamente un concentrato di vitamine associato a
una boccata di ossigeno. Ma non contenti i suoi collaboratori
vorrebbero raddoppiare e poi triplicare e quindi quadruplicare
questo opificio dispensatore di sostanze inquinanti. Ma quale
medicina hanno studiato i suoi collaboratori? Con chi si
consultano prima di emettere un giudizio di così rilevante
La Voce di Massafra n. 322
del 10 novembre 2012
Chiuso in Redazione alle ore
23,00 di giovedì 8 novembre 2012
Gli articoli pervenuti e non
pubblicati verranno editati sui
prossimi numeri.
gravità? Non ci dica che un funzionario sanitario è dominus
e signore incontrastato e incontrollato. In materia di
inquinamento avete le idee chiare o ognuno va per conto
suo? Deve essere proprio un libro di medicina particolare
quello che hanno studiato i suoi collaboratori perché quelli
dell’Arpa hanno un altro tipo di libro. Ma in materia di
ambiente avete una linea comune Dipartimento e Arpa,
oppure ognuno ha in mente un’idea sua propria di ambiente
e di salute? Lei pensa di poter venire a Massafra a spiegare
questi incomprensibili comportamenti? La Voce sarà ben
lieta di accoglierla in un confortevole luogo dove potrà
incontrare i cittadini di Massafra. Certo è nebulosa la materia
ambientale, pensi che al Comune di Massafra il sindaco non
viene neanche informato dei permessi che distribuiscono a
piene mani i suoi collaboratori. L’obbligo di informare i
cittadini? Quisquiglie! Se non è informato il primo cittadino
figurarsi se i funzionari possono perdere tempo a informare
la povera massaia, il povero contadino, lo studentello che
pensa a come marinare la scuola. Che ne capiscono loro di
urbanistica, di problemi ambientali, di permessi a costruire
e raddoppiare aziende. Sono materie per tecnici! Noi
confidiamo sulla capacità degli amministratori di Massafra
di risolvere sollecitamente queste problematiche. Non
vorremmo che anche in questo caso abbia ad intervenire, su
sollecitazione di qualche cittadino dalla salute compromessa
o di qualche associazione, la magistratura tarantina che
dimostra di avere le idee molto più chiare di medici,
amministratori e tecnici in tema di salute della gente.
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la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
BCC MASSAFRA Giornata mondiale del risparmio
ASSEGNATI I PREMI DEL SECONDO
CONCORSO “ALUNNO DELL’ANNO”
In occasione dell’88esima giornata mondiale del risparmio,
la Banca di Credito Cooperativo di Massafra, ha organizzato,
lo scorso 31ottobre, presso l’Appia Palace Hotel, il convegno
su “Il risparmio-fattore di ricchezza e crescita” ed ha
assegnato ben sette diplomi – borse di studio nell’ambito
del “Secondo concorso Alunno dell’Anno”.
«E’ una giornata quella del risparmio molto importante perché
i giovani possano apprendere ed incamerare quella che è “la
cultura del risparmio” e quanto questa sia fondamentale per
il loro futuro e per l’economia tutta - ha dichiarato il presidente
della Banca di Credito Cooperativo, Giuseppe Cavallo – La
situazione locale non è delle più felici. Il risparmio a Massafra
è calato di oltre 3 punti percentuali. Ed è un dato significativo.
Le famiglie attingono al risparmio per la spese corrente. Se
non ci fosse stato risparmio oggi la situazione sarebbe ancora
più grave. I giovani con le mani bucate? Non è così. Fra i
giovani c’è una certa virtù sul risparmio. I giovani sono molti
attivi e molto bravi. La BCC Massafra ha molti prodotti
finanziari per incentivare il risparmio. Base di partenza, però,
è sempre il deposito bancario».
«Anche quest’anno abbiamo organizzato il premio “Alunno
dell’Anno”, un bando di concorso fortemente voluto dal
Consiglio di Amministrazione della Banca per premiare gli
alunni delle scuole medie e superiori che si sono
maggiormente distinti. Il convegno ha l’obiettivo di
trasmettere ai ragazzi il valore del risparmio, una ricchezza
fondamentale per la crescita dell’economia, perché attraverso
il risparmio noi intermediari finanziari finanziamo investimenti
che produrranno altra ricchezza - ha sottolineato Albino
Maggi, direttore generale della BCC Massafra - E’ importante,
sin da piccoli, imparare la cultura del risparmio; ed è proprio
in un momento difficile come questo, di crisi economica,
che si guarda al risparmio. Non è facile per le famiglie, oggi,
risparmiare, ma i giovani devono essere attenti al loro futuro.
Un risparmio non solo monetario ma anche nell’uso delle
cose».
Hanno relazionato il presidente onorario della BCC Massafra,
prof. Cosimo Damiano Fonseca, sul tema “La scuola quale
elemento di sviluppo economico”, e il prof. Antonio Dell’Atti,
professore ordinario di Economia degli Intermediari
Finanziari e Tecnica Bancaria dell’Università di Bari su
“Risparmio quale fattore di crescita e di ricchezza”.
«Il tema è molto coerente con la vocazione della Banca di
Credito. Il risparmio è fondamentale per l’economia di una
regione, di una nazione. Favorire il risparmio è un’attività
nobile per una banca - ha argomentato il prof. Antonio
Dell’Atti - La crisi ha coinvolto anche i risparmiatori, oggi è
cambiata la modalità di risparmio, si guarda a titoli di debito
pubblico. Oggi si fa pochissimo per i giovani, per il lavoro.
Una volta le banche chiedevano l’elenco dei laureati per le
assunzioni. Adesso non più. La BCC di Massafra guarda ai
giovani, li stimola con questo piccolo premio, a studiare ed
a formarsi. Ed è meritevole tutto questo».
A seguire sono intervenuti alcuni consiglieri della Banca ed
i Presidi delle Scuole partecipanti. Infine c’è stata la
cerimonia di consegna dei premi. Questi gli alunni dell’anno
premiati dalla Banca con degli assegni – borse di studio e
diploma “Alunno dell’Anno”: Maggi Aurora - Alunno speciale
2011/2012 (Scuola Media ALESSANDRO MANZONI); Morea
Francesca (premio socio - Scuola Media NICCOLO’ ANDRIA);
Ricci Salvatore (Istituto Tecnico Agrario Statale C.
MONDELLI); Borreggine Angelo (Istituto Tecnico Industriale
Statale E. AMALDI); Fanelli Daniele (Liceo Statale D. DE
RUGGIERI); Salinaro Anna (Istituto d’Arte V. CALO’); Perrini
Carmela (Istituto Tecnico Statale G.M. SFORZA).
Antonio Dellisanti
Cronache massafresi
la voce di massafra
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Antiche parole massafresi :
“ ‘u chiascion’e “ (il lenzuolo) - “ ‘u vugghji’e” (l’acqua che bolle)
In tema di inceneritore, il consigliere comunale Maurizio
Baccaro ha diffuso, in data 7 novembre, il seguente
comunicato. Dopo le sconvolgenti dichiarazioni del Sindaco
Tamburrano che ha sostenuto di non conoscere “le carte” e
quindi non sapere che nel Comune di Massafra sono
stati proposti altri due nuovi impianti di smaltimento
e incenerimento di rifiuti liquidi e fanghi, riteniamo
sia il caso di informarlo di alcune cose: che il Comune da lui
amministrato ha già assegnato le aree (Det. del 28.02.2012)
ed ha già espresso i primi pareri favorevoli (Det. del
17.08.2012); che il progetto di cui “non ha visto le carte” è
sottoposto a procedura di V.I.A. alla quale partecipa anche
il Comune di Massafra che è tenuto, tra l’altro, per Legge
(d.lgs. n. 4 del 16/1/08 – int.152/06 e 241/90) ad affiggere
avviso sul proprio Albo Pretorio e a rendere disponibile
presso i propri uffici, tutto il materiale riguardante i progetti
affinché i cittadini possano prenderne visione; che gli
impianti in questione occuperebbero una superficie di circa
16.000 m/2 nell’area PIP del Comune di Massafra e
tratterebbero centinaia di m/3 al giorno di rifiuti liquidi e
fanghi provenienti da discariche. Escludendo che il Sindaco
possa mentire così spudoratamente ai suoi cittadini e
volendo credere nella sua buona fede, esprimiamo la nostra
solidarietà nei suoi confronti perché evidentemente non è
LETTERA ALLA REDAZIONE
Liceo De Ruggieri di Massafra:
il problema dell’insufficienza della aule
Ancora una volta ci troviamo davanti al pressapochismo dei
nostri amministratori che spendono i soldi pubblici per creare
una struttura (necessaria) ma che si rileva inufficente per i
bisogni della scuola e degli alunni che continueranno ad
essere divisi come è stato fino a ieri ma con una struttura
vecchia ed obsoleta. Secondo alcuni amici si sapeva già
dall’inizio che la nuova scuola con sarebbe bastata, e se ciò
fosse vero, sarebbe ancora più grave.
A chi ha posto il problema con l’articolo pubblicato sulla
“Voce” dico ma voi dove eravate quando lo stato maggiore
locale e provinciale del P.D. partecipava alla posa dela prima
pietra del liceo sostenendo che con questa nuova opera i
disagi per gli alunni per il personale docente e non docente
sarebbero stati risolti e come mai i nostri rappresentati che
avevano il potere di controllare quell’opera (e mi riferisco ai
consiglieri comunali e provinciali) non si sono accorti che la
nuova scuola i disagi non li avrebbe eliminati, ma per come
stanno evolvendo le cose, addirittura finirà per aggravarli.
Forse è arrivato il momento che qualcuno, con un pizzico di
onestà intellettuale uscisse allo scoperto e spiegasse alla
popolazione di Massafra ed in particolare alle 600 e passa
famiglie che hanno i figli iscritti al De Ruggieri il perchè di
quello che si sta verificando e le reali responsabilità evitanto
sterili ed inutili polemiche politiche che portano poi i cittadini
a pentirsi amaramente di aver votato i proprio
rappresentanti.
Enzo Stellaccio
capace di accorgersi di quello che accade nel suo Comune e
nella sua Amministrazione. Tuttavia, immaginiamo che a
questo punto i cittadini di Massafra, come noi, si pongono
una domanda: può un Sindaco che non si accorge
dell’esistenza di due progetti di trattamento e smaltimento
rifiuti di tale portata e dimensioni, ricadenti nel suo Comune,
continuare a rappresentarli e garantirli? Noi riteniamo di no
e quindi invitiamo il Sindaco a trarre le conseguenze dalle
sue stesse dichiarazioni e rassegnare le dimissioni. Ancora
una volta dobbiamo ringraziare un gruppo di cittadini che,
pur non essendo loro gli amministratori di questa Città, hanno
assolto a quello che è un dovere, innanzitutto morale, per
una Amministrazione e cioè quello di informare i cittadini,
prima di decidere. Senza la presenza e l’attivismo dei cittadini
che si sono costituiti in comitato, probabilmente questa Città
avrebbe già il primato del secondo e del terzo inceneritore,
assieme alle “colline di rifiuti” che evidentemente sono un
simbolo rivendicabile da larga parte della sua classe politica
e dirigente. Informiamo inoltre, i cittadini e la stampa che
venerdì 9/11 durante la seduta pomeridiana del Consiglio
Comunale il Sindaco risponderà alla ns interpellanza sul
parere favorevole concesso al raddoppio dell’inceneritore
senza prima discuterne in consiglio.
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la voce di massafra
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Sull’accesso alle informazioni,
la partecipazione dei cittadini
e l’accesso alla giustizia in
materia ambientale
“Il pubblico” - privato o associazione - può richiedere le informazioni
ambientali alle autorità che le detengono. Può anche partecipare
alle procedure decisionali su progetti e programmi che hanno un
impatto ambientale. Così come può ricorrere alla giustizia contro gli
atti e le omissioni dei privati e delle pubbliche autorità che violano le
norme di diritto ambientale. Questi sono i tre pilastri della
Convenzione di Aarhus - “Convenzione sull’accesso alle informazioni,
la partecipazione dei cittadini e l’accesso alla giustizia in materia
ambientale” - firmata nella cittadina danese di Aarhus nel 1998,
entrata in vigore nel 2001. (…)
In generale la Convenzione rappresenta uno strumento internazionale
di fondamentale rilevanza per la sensibilizzazione e il coinvolgimento
della società civile sulle tematiche ambientali. Si fonda sulla
convinzione che una diffusa conoscenza dei dati ambientali, una
concreta partecipazione ai processi decisionali consentono di
migliorare le qualità delle decisioni delle autorità, ne rafforzano
l’efficacia, contribuiscono a sensibilizzare il pubblico alle tematiche
ambientali e gli consento di esprimere le proprie preoccupazioni
permettendo alle autorità di tenerne adeguatamente conto. Ma il
tutto deve essere garantito, previsto, attuato, attuabile e accessibile.
Innanzi tutto la convenzione deve essere “tradotta” a livello nazionale,
ancor prima a livello comunitario. Il che è avvenuto. In Europa con
diverse direttive e regolamenti, in Italia con altrettante normative
(spesso di recepimento di quelle europee). Ma c’è anche la necessità
di prevedere l’effettiva attuazione degli strumenti sanciti nella
normativa all’interno dello Stato. Per quanto riguarda il primo pilastro,
concernente il diritto all’informazione ambientale si può dire che
l’ordinamento italiano abbia percorso i tempi anticipando quello
che poi sarebbe stato sancito a livello sopranazionale. In particolare
con la prima disciplina organica e generale in materia di accesso ai
documenti amministrativi e successivamente con il Dlgs 195/2005.
Il diritto di accesso alle informazioni ambientali è soltanto citato
nell’ambito del così detto Codice ambientale o Testo univoco
ambientale. L’articolo 3 sexies del Dlgs 152/2006 (il testo originario
non citava incomprensibilmente l’accesso alle informazioni
ambientali; lacuna poi colmata dal D.lgs 4/2008), si limita a fornire
una formulazione molto sintetica del principio. Si dice che “chiunque
senza dover essere tenuto a dimostrare la sussistenza di un interesse
giuridicamente rilevante” può accedere alle informazioni sullo stato
dell’ambiente e del paesaggio, ma non si dice che il soggetto
richiedente non è neanche tenuto a “dichiararlo” (come, invece,
puntualizza correttamente l’art. 3, comma 1, del Dlgs. 195/2005).
Pensare, però che il testo ambientale dovrebbe raccogliere la
normativa di settore nell’intenzione - si dice - di razionalizzare e
semplificare la normativa ambientale rendendola più coerente per
assicurare maggior certezza del diritto. Il secondo pilastro della
convenzione di Aarhus relativo alla partecipazione del pubblico ai
processi decisionali in materia ambientale, è garantito in Italia dalle
norme relative alle valutazioni ambientali (Via e Vas contenute nel
Dlgs 152/2006) che impongono di informare la popolazione mediane
anche la pubblicazione di veri e propri avvisi sui quotidiani. Per
quanto riguarda, invece il terzo pilastro della Convenzione ossia
l’accesso alla giustizia in materia ambientale si possono individuare
nell’ordinamento italiano strumenti di carattere generale (ad esempio
quello contenuto nel codice civile all’articolo 844 o nel codice penale
all’articolo 674) e quelli di carattere speciale. Questi ultimi possono
essere rintracciate sempre nel Dlgs 152/2006 e in particolare nelle
disposizioni in “materia di tutela risarcitoria contro i danni
all’ambiente”. Potremmo dire che il nostro ordinamento offre, almeno
sul piano formale diversi strumenti di accesso alla giustizia in materia
ambientale. Il dubbio è se tali strumenti rendano efficace ed effettivo
l’accesso alla giustizia sia in caso di negazione all’accesso alle
informazioni ambientali o alla partecipazione alle decisioni, sia
quando venga violata la normativa ambientale. Sotto il profilo della
dell’effettività, per cause ormai endemiche del sistema della giustizia
italiana, sembrano disattese le disposizioni della Convenzione che
impongo agli Stati ratificanti l’introduzione di rimedi “adeguati ed
effettivi”, di procedure “obiettive, eque, rapide e non eccessivamente
onerose e a ridurre gli ostacoli finanziari o altri ostacoli all’accesso
alla giustizia”. Sicuramente molto di più si potrebbe fare rispetto
alle informazioni al pubblico circa i dati ambientali e circa la possibilità
di promuovere procedimenti di natura amministrativa o
giurisprudenziale anche contro atti che violano il diritto. L’autorità
pubblica ha il dovere - direttamente connesso con la trasparenza
dell’attività amministrativa - di rendere disponibile l’informazione
ambientale detenuta a chiunque ne faccia richiesta. (Che non sempre
è così facile ottenere da parte dei cittadini a conoscenza del loro
diritto). (…) L’articolo 309 del DLgs 152/2006 prevede che, non
solo le Regioni, le province autonome e gli enti locali, ma anche gli
associati, le persone fisiche o giuridiche “che sono o potrebbero
essere colpite dal danno ambientale o che vantino un interesse
legittimante la partecipazione al procedimento relativo all’adozione
delle misure di precauzione, di prevenzione o di ripristino previste
dalla parte sesta del presente decreto possono presentare al Ministro
dell’Ambiente e della tutela del territorio, depositandolo presso le
Prefetture - Uffici territoriali del Governo, denunce e osservazioni,
corredate da documenti ed informazioni, concernenti qualsiasi caso
di danno ambientale e chiedere l’intervento statale a tutela
dell’ambiente a norma della parte sesta del presente decreto”. E
prevede inoltre che “Le organizzazioni non governative che
promuovono la protezione dell’ambiente, di cui all’articolo 13 della
legge 8 luglio 1986 n. 349, sono riconosciute titolari dell’interesse
ad agire”.
da “La convenzione di Aarhus e l’accesso alla giustizia in
materia ambientale”, a cura di Tanzi Attila, Fasoli Elena, Iapichino
Lucrezia, Cedam editore, 2011
la voce di massafra
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ECONOMICAMENTE - 24 | La rubrica de “La Voce” per capire l’economia
C’è una soluzione per uscire dalla crisi?
Gent.mo Raffaele Rescina,
sottopongo al tuo giudizio di giornalista economico, alcune
mie considerazioni sulla soluzione dell’attuale crisi economica.
Il Governo ha tre modi per finanziare il deficit di bilancio. Il
primo è prendere a prestito del denaro dal pubblico, il secondo
è utilizzare parte delle riserve in valuta estera dalla banca
centrale, il terzo è la creazione di base monetaria. Ma ce ne
sarebbe un quarto che per motivi politici non viene mai usato:
quello di ridurre il deficit stesso. Siccome il secondo e il
terzo sono di competenza della BCE, il Governo non può
farlo. Non può farlo neanche la BCE perchè entrambi
farebbero aumentare l’inflazione . Rimane il primo: prendere
a prestito dal pubblico nazionale e internazionale e il quarto:
ridurre il deficit tagliando la spesa. Il prendere a prestito
non è una garanzia per il futuro, per gli investirori a lungo
andare il rischio varrebbe di più della speculazione. Inoltre il
progressivo aumento degli interessi favorirebbe i paesi del
Nord perchè possono diminuire (come ha già fatto la
Germania dove il parlamento ha votato la legge per una
ulteriore riduzione del deficit di bilancio che ne rallenta
l’economia e quindi la ripresa per tutta l’area euro). Ci rimane
solo il quarto fatto di sacrifici che possono durare anche
tren’anni. Come ne usciamo? Gli economisti di Sinistra (il
premio nobile Krugman) dice che l’unica soluzione è quella
che i paesi del nord Europa accettino un aumento di inflazione
con la quale rinegoziare i debiti dei paesi del sud Europa
(Italia, Spagna Portogallo e Grecia). Altri economisti di Destra
consigliano specialmente in Spagna (per evitare una corsa
agli sportelli), una rinegoziazione concordata del debito, cioè
restituire una percentuale del debito.
Salvatore Cantoro
Risolvere la crisi economica è certamente possibile in diverse
maniere e, purtroppo, nessuna può essere considerata
“indolore”. In tutti i casi infatti qualcuno dovrà fare dei
sacrifici o sul fronte reddito (in termini di riduzione del potere
d’acquisto) o sul fronte patrimonio (in termini di riduzione
dei propri crediti e quindi del suo valore). Fondamentalmente
questo è quanto sta già accadendo in Italia: l’aumento delle
tasse e la svalutazione del patrimonio pubblico e privato
sono sia la causa che l’effetto di tutti gli interventi dello
Stato, con la conseguenza che si alimenta un pericoloso
circolo vizioso che porta sempre più in basso.
In realtà, a mio avviso, dalla crisi si può uscire in due
maniere: facendo investimenti pubblici (che farebbero
ripartire anche gli investimenti privati) e mediante un sistema
socialmente equo di rivisitazione delle regole e dei diritti di
tutti che possa rendere il nostro sistema economico
realmente competitivo a livello globale. Una precisazione
vale a proposito di investimenti pubblici: sarebbero inefficaci
se gestiti e realizzati alla “vecchia maniera”: devono essere
impediti in ogni maniera “distrazioni e sottrazioni varie”.
Un discorso a parte poi vale per l’Italia che a livello
internazionale dovrebbe prodigarsi maggiormente non solo
per promuovere ma, soprattutto, per proteggere il Made in
Italy da imitazioni e truffe varie.
Un processo lungo che non può prescindere da un completo
rinnovamento della classe politica; attenzione, però, perché
questo rinnovamento non può essere solo il punto di
partenza, ma soprattutto il punto di arrivo di un profondo
rinnovamento del nostro senso civico e civile. Il politico è
solo espressione del suo elettorato.
Raffaele Rescina
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la voce di massafra
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Miccolis (Pd) incalza l’Amministrazione sull’opera pubblica incompiuta
«Il parco Madre Teresa di Calcutta deve essere aperto»
«Ora basta. La città non può più attendere. Il parco Madre
Teresa di Calcutta deve essere aperto».
Questo il monito lanciato dal consigliere comunale Vito
Miccolis sulla incresciosa situazione dell’apertura del parco
cittadino localizzato ad est della zona Belvedere.
«Oramai è da anni che l’amministrazione comunale di
centrodestra promette di renderlo fruibile. Vi sono quasi
tre ettari di verde che meritano di essere utilizzati dai
massafresi. Nell’agosto del 2005 la giunta Tamburrano
approvò lavori per circa un milione di euro per la sua
sistemazione. In delibera vi era scritto a chiare lettere che il
parco doveva essere riconsegnato alla città in un anno. Il
19 giugno del 2010 alle ore 9,30 fu anche organizzato un
sopraluogo con la presenza di tutti gli assessori, dei
capigruppo di maggioranza e di opposizione, dei componenti
della Consulta delle Associazioni e dell’ispettore onorario
della Soprintendenza Archeologica, l’ avv. Giulio Mastrangelo.
Quest’estate l’assessore Cerbino annunciò alla stampa che
avrebbe portato in giunta la discussone dell’apertura del
parco. La realtà è che il parco è chiuso e mai un massafrese
ha potuto visitarlo. Il vero tesoro di tale parco urbano non è
dato solo dal il polmone verde costituito dalle centinaia di
alberi di pino o dalla testimonianza storica delle attività
artigianali e manuali di cavazione della pietra, ma soprattutto
dalla presenza, quasi al centro di esso, di una grotticella che
presenta sulle tre pareti interne una lunga iscrizione
messapica. Nel sopraluogo del 19 giugno del 2010 l’ispettore
Mastrangelo, evidenziò che tale bene archeologico e culturale
è così importante perché dimostra che gli insediamenti
rupestri nel nostro territorio non risalgono al Medioevo ma
sono molto più antichi; si scavavano grotte anche in epoca
classica. Inoltre secondo lo storico locale l’iscrizione in essa
contenuta dimostra che il nostro territorio era abitato, ancor
prima dell’arrivo dei Greci, da un popolo indigeno che era
letterato e che ci ha lasciato in questa grotta la traccia
indelebile del grado di civiltà da esso raggiunto».
L’iscrizione anche se non ancora decifrata del tutto, parla di
una certa Auxo Melis (sacerdotessa?) che edificò (un sacello?)
per la dea Vesta. Questo tesoro non può continuare a essere
chiuso dietro una recinzione. Massafra ha bisogno del Parco
urbano.
«Nel sopraluogo del 2010 gli amministratori comunali
evidenziarono che erano stati salvati o piantati diversi alberi
di pino, era stato risanato e livellato il terreno, con la messa
in sicurezza della parti scoscese e la realizzazione di comodi
sentieri di visita. Inoltre era anche stato realizzato il relativo
impianto di illuminazione. Orbene il parco urbano deve essere
aperto - conclude Miccolis - La citt è pronta a mobilitarsi».
Primarie del Centrosinistra: si vota il 25 novembre
Per la scelta del candidato comune alla Presidenza del
Consiglio alle elezioni politiche del 2013, PD, SEL, e PSI
promuovono primarie aperte alle cittadine e ai cittadini che
si riconoscono nei contenuti della “Carta d’intenti per l’Italia
Bene Comune”.
Per votare è necessario sottoscrivere l’Appello “Italia.Bene
Comune” e iscriversi all’Albo degli elettori. A Massafra è
possibile farlo dal 4 novembre. Il centrosinistra
congiuntamente ha scelto quale sede unica Corso Roma,
82 (sede PD) tutti i giorni dalle 17,00 alle 21,00. Il sabato
e la domenica anche di mattina dalle 10,00 alle 13,00.
All’atto dell’iscrizione, dopo aver versato un contributo
di 2 euro, si riceve il certificato di elettore del
centrosinistra.
«Possono partecipare alle Primarie tutte le elettrici e gli
elettori in possesso dei requisiti previsti dalla legge e
coloro che compiono 18 anni entro il 25 Novembre,
i cittadini europei residenti in Italia e i cittadini di altri
paesi in possesso di regolare permesso di soggiorno e
carta d’identità informano dalla segreteria dei Democratici
- Si vota il 25 novembre dalle 8 alle 20 e l’eventuale
ballottaggio sarà il 2 dicembre e si voterà sempre dalle 8
alle 20. Per poter votare è necessario presentare un
documento di identità ed il certificato elettorale delle
coalizione del centrosinistra. Il luogo è ancora da definire.
Le primarie sono un passaggio essenziale per fondare sulla
più larga partecipazione democratica la candidatura del
centrosinistra al governo dell’Italia e, insieme, uno
strumento utile per promuovere la riscossa democratica e
civica del Paese. Le elettrici e gli elettori che parteciperanno
alle primarie si assumeranno perciò una duplice
responsabilità: scegliere il candidato più rappresentativo e
unificante alla guida del Governo e contribuire attivamente
al successo del centrosinistra alle prossime elezioni
politiche».
Pensieropositivo
Chi possiede la verità suprema ?
Se descrivo il paesaggio che mi si presenta dalla vetta di una
montagna è ben diverso da quello descritto da chi lo vede,
invece, a valle. Ma a chi dei due dare torto o ragione ? Il
paesaggio è quello e la descrizione dipende dai punti di
osservazione. Come faccio, allora, in tutta coscienza a dar torto
a chi descrive una verità che non combacia con la mia? (Giddì)
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la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
Cronache regionali
a cura di Giovanni Matichecchia
Il Consigliere regionale Michele Mazzarano ha diffuso
un comunicato stampa circa l’accorpamento delle
province di Taranto e Brindisi. “L’iniziativa degli
amministratori di Brindisi sul riordino delle Province è subdola
e tardiva. Le loro recenti prese di posizione, tese a
riconsiderare l’accorpamento con Taranto in favore della super
provincia del Salento, suonano come tentativo di
intraprendere scorciatoie per aggirare quanto stabilito nel
Decreto del Governo che ha tenuto conto del dibattito e delle
deliberazioni che dalla Puglia sono pervenute a Roma. Alcuni
rappresentanti delle istituzioni brindisine sembrano più mossi
da un infondato timore di annessione che da un orientamento
strategico teso a valorizzare le potenzialità della nuova
provincia di Taranto e Brindisi. La nuova provincia risponde
a tutti i criteri e i parametri definiti dal Governo e si predispone
ad una nuova capacità di programmazione e di sviluppo del
territorio legato ad una crescita di entrambi i territori. Le
affinità infrastrutturali, la presenza di due porti (diversi e
compatibili per vocazione e funzione), la presenza di due
aeroporti (uno passeggeri, l’altro cargo), la presenza di poli
d’eccellenza di rango nazionale, ne fanno un territorio di
grande prospettiva strategica. La comune vocazione turistica
legata alla Valle d’Itria segna la possibilità di uscire dalle
monocolture del carbone e dell’acciaio e disegnare un idea
di sviluppo turistico legato alle tradizioni e al paesaggio. Le
assonanze del tessuto produttivo e persino le criticità post
industriali possono diventare una leva formidabile nel grande
sforzo necessario a coniugare diritto al lavoro e diritto alla
salute. Noi rappresentanti istituzionali di Taranto, senza
alcuna distinzione politica e partitica, abbiamo dimostrato
unità e assoluta convergenza nel portare avanti questa idea.
Ora vogliamo rafforzare la nostra iniziativa e contrastare
con grande determinazione ogni surrettizio tentativo di far
saltare quanto stabilito dal Consiglio regionale e dall’ultimo
Decreto Legge del Governo”.
Diffusa dal presidente della Consulta regionale
femminile Annamaria Carbonelli e della portavoce del
Comitato promotore 50/50, Magda Terrevoli, una nota sulla
parità di genere nelle prossime elezioni: La legge sulla
doppia preferenza in Puglia segna la differenza. Questa
mattina in settima Commissione si sono delineate due
politiche diverse. C’eravamo noi che, forti di una raccolta di
30.000 firme chiedevamo che la Regione Puglia facesse
proprio un principio: quello che le donne insieme agli uomini
devono essere in tutti luoghi in cui si decide. Nulla di più
chiedevamo, che fosse applicato un principio costituzionale
esplicitato dall’art.3 e dal 51 della Costituzione Italiana. Non
chiedevamo corsie preferenziali o scorciatoie, nessuna quota
ma la parità. Dall’altra parte uomini che hanno ascoltato,
tentando di trasformare un atto democratico in lotta politica.
Alla fine ha prevalso la legge. La commissione non poteva
trattenere in giacenza la proposta di legge per più di 3 mesi
ed i tempi erano scaduti. Quindi colti in fallo hanno dovuto
velocemente istruirla e inviarla all’Ufficio di presidenza
perché la inserisca all’ordine del giorno del Consiglio
regionale. Lì dovranno votarla, ma soprattutto metterci la
faccia, in Commissione tutti si sono dichiarati favorevoli.
Vedremo! L’immagine di una Puglia che non vota un principio
Costituzionale non sarà, dovesse accadere, un bel vedere.
Approvato in Consiglio regionale il disegno di legge
sul tema delle rinnovabili. Si tratta di una iniziativa
legislativa che prevede l’istituzione dell’anagrafe degli
impianti eolici e fotovoltaici “soprattutto al fine di predisporre
un adeguato strumento di contrasto alle eventuali infiltrazioni
del crimine organizzato, sicuramente allettato dalla enorme
torta derivante dalla parossistica espansione di questo
settore”. La Puglia, secondo i presentatori della legge guida
la classifica relativa per numero e per potenza di impianti
eolici, oltre alla potenza di impianti solari. “ma vi è anche
un altro rischio intollerabile: lo scempio paesaggistico e
naturalistico, uno sfregio probabilmente irreparabile al
fantastico territorio pugliese”. Su questo tema l’assessore
al ramo è stato chiaro. La Regione ha già legiferato su questa
materia, una legge concertata, che ha visto anche il
confronto costruttivo con le Procure e che comprende già
al suo interno l’anagrafe degli impianti e l’archivio delle
imprese. Fra l’altro, l’assessore ha comunicato alla
Commissione che il governo ha osservato la legge e che
proprio il tema dell’anagrafe degli impianti e dell’archivio
delle imprese costituisce, fra gli altri, un punto da discutere.
Il governo nella fattispecie obietta che sarebbe necessario
per l’istituzione di questi organismi una norma specifica per
la copertura finanziaria. Il presidente della quinta
Commissione consegnerà ai consiglieri commissari le
osservazioni del governo nazionale e l’argomento sarà
trattato per i dovuti approfondimenti nella prossima seduta.
La misurazione del benessere equo e sostenibile
(b.e.s.)” è stato il tema dibattuto nel corso dell’incontro
che ha avuto luogo nell’Aula del Consiglio regionale della
Puglia. Si tratta di un progetto nato da un’iniziativa del Cnel
e dell’Istat che si inquadra nel dibattito internazionale sul
cosiddetto “superamento del Pil” stimolato dalla convinzione
la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
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Cronache del tempo che fu
(Archivio Fernando Ladiana)
Come eravamo…
(Fototeca Fernando Ladiana)
Con l’inizio di novembre si diffonde nell’aria, a Massafra, un
“profumo” di Carnevale. Nei vari siti dei carristi c’è già
fermento. I bozzetti sono pronti o stanno per essere definiti.
Quello di quest’anno dovrebbe essere il Carnevale di
allontanamento dalla crisi. O di permanenza nella crisi. In
un caso e nell’altro abbiamo bisogno di un break di serenità,
di allegria, e perché no di sana follia come solo il nostro
Carnevale sa regalare.
Lucia Palmisano
che i parametri sui quali valutare il progresso di una società
non debbano essere solo di carattere economico, ma anche
sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza
e sostenibilità. Il Comitato di indirizzo sulla misura del
progresso della società italiana, composto da rappresentanze
delle parti sociali e della società civile (imprenditori, sindacati,
associazioni, varie, medici, ambientalisti e Consulta regionale
femminile della Puglia, Lazio e Piemonte), ha identificato
dodici dimensioni di benessere rilevanti per il nostro Paese:
ambiente, salute, benessere economico, istituzione e
formazione, lavoro e conciliazione tempi di vita, relazioni
sociali, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e
patrimonio culturale, ricerca e innovazione, qualità dei servizi
e politica e istituzioni.
’I Tratturi e le vie Francigene – Patrimoni della
Puglia’ è il tema a cui è dedicata la IV edizione della Festa
del Vino Novello, organizzata da Sviluppo e Lavoro con il
patrocinio dell’Ufficio Parco Tratturi della Regione Puglia,
che ha preso il via venerdì 9 novembre alle ore 10,00, presso
la Cantina Cooperativa Risveglio Agricolo di Brindisi, e
terminerà domenica 11 novembre”. “I tratturi pugliesi
rappresentano un importante patrimonio storico,
archeologico, culturale da promuovere e valorizzare per lo
sviluppo economico, rurale e turistico della nostra Regione.
In seconda commissione consiliare è iniziato un importante
percorso legislativo di valorizzazione della rete tratturale
pugliese con il coinvolgimento dei sindaci dei comuni,
dell’ANCI e dell’UPI, che vuole mettere a punto un testo
unico che la regolamenti. Da qui nasce, dunque, l’idea di
dedicare la tre giorni della tradizionale Festa del Vino Novello
ai Tratturi e alle Vie Francigene, che promuovono percorsi
storici, rurali e agricoli, rivolti a creare un flusso turistico
alternativo a quello balneare, limitato alla stagione estiva.
Quando si parla di “Museo della città” si fa generalmente
riferimento ad una struttura espositiva documentaria
con i segni, le tracce e i simboli della storia urbana e
sociale dell’abitato e della comunità sociale nei limiti
ristretti della sua circoscrizione. E’ evidente che la
conservazione e l’esposizione dei materiali relativi sono
considerate in uno spirito prevalentemente
campanilistico, episodico e di limitato interesse fruitivo.
Secondo Antonello Negri, esperto museologo-nonostante
l’ingenuità e le forzature riscontrabili nell’impianto
organizzativo, questo genere di musei riescono a
raccontare la lineare evoluzione della città, ma non
riescono ad organizzare i diversi e talvolta contrastanti
apporti intrecciati nella storia della comunità urbana,
continuamente percorsa da influenze esterne, specie
nella realtà della civiltà tecnologica, nel suo sviluppo
rispetto a quella contadina, tipica delle nostre comunità.
Talvolta il rapporto con il territorio può essere più
complesso con conflittualità tra la città-sede dl Museo e
i l territorio circostante. Emergono in pratica
atteggiamenti difensivi a protezione di materiali di
interesse museale con timore di dispersione delle proprie
identità culturali. Ed ecco la necessità di aprirsi a tutta
la realtà del territorio, attraverso una globale
valorizzazione sociale. “ … ed allora, il problema di
realizzare un museo della città collegato al territorio pone
in maniera particolarmente chiara la necessità di
guardare a un museo di idee e non più e soltanto ad un
museo di cose. Ciò coincide con l’ipotesi museale fondata
sulla custodia, la tutela e l’archiviazione non solo di
oggetti, ma anche di elaborazione di percorsi ideali e
più storicamente sociali. In questa nuova dimensione il
museo viene a perdere la sua vocazione tradizionale di
contenitore di materiali originali per svilupparsi e
potenziarsi con un compito divulgativo, didattico,
didascalico e formativo. Sicchè diviene occasione e
strumento di cultura per capire la realtà del passato per
giustificare il presente e proiettarsi nel futuro”. Secondo
Sabatino Moscati non serve più continuare a considerare
i Musei come Tombe del passato, su cui portano i fiori
solo gli appassionati del passato stesso. Il continuo
afflusso di nuovi materiali, l’incessante evolversi della
tecnica espositiva, la crescente partecipazione del
pubblico alle mostre e alle visite guidate indicano senza
ombra di dubbio che il Museo è oggi uno strumento vivo
e efficace di partecipazione della massa alla cultura, e
dunque già una funzione sociale primaria. In pratica
l’eredità del passato, ricevuta dai padri, deve essere
sempre di nuovo acquisita alla nostra coscienza per
possederla. Il bisogno di rinnovata riacquisizione
dell’eredità dei padri è fortemente sentito anche a livello
popolare. Per appagarlo, dunque, il Museo può offrire
uno dei momenti di vita e degli spazi di tempo libero più
idonei attraverso un tipo di divulgazione scientifica che
sia altamente qualificata e guidatamente accessibile.
Fernando Ladiana (a cura di Lucia Palmisano).
12
la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
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14
la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
Il tema del primo appuntamento sarà affrontato dal prof. Fonseca
Anno della Fede nella Diocesi di Castellaneta
Anno della Fede nella Diocesi di Castellaneta con una serie
di importantissimi incontri, guidati da S.E. il Vescovo Mons.
Pietro Maria Fragnelli, il primo dei quali sarà affrontato il
prossimo 22 novembre dal prof. mons. Cosimo Damiano
Fonseca (nella foto).
L’impegno della Delegazione di
Castellaneta dell’Ordine Equestre del
Santo Sepolcro nell’Anno della Fede,
ufficializzato dal delegato di Castellaneta
Gr. Uff. dott. Michele Recchia, si
concretizza, infatti, in quattro
appuntamenti.
“Sentinella, quanto resta della notte?”.
È la citazione del profeta Isaia che
Dossetti, sacerdote e protagonista della
storia italiana del ‘900, utilizzò in un
celebre discorso richiamando alla
necessità di riconoscere con umiltà che
si è nella notte – la notte delle coscienze,
la notte della comunità – e che solo
attraverso questa profonda consapevolezza si può uscire dalla
notte.
Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta
e pregata, e riflettere sullo stesso atto con cui si crede è
l’impegno che nell’Anno della Fede il Santo Padre affida a
tutti i credenti soprattutto in un momento di profondo
cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo.
Nel discorso d’apertura Benedetto XVI parla della
desertificazione spirituale degli ultimi decenni e l’Anno della
Fede vuole proporsi proprio come «un pellegrinaggio nei
deserti del mondo contemporaneo». E nel deserto, ha
evidenziato il Papa, “c’è bisogno soprattutto di persone di
fede che, con la loro stessa vita, indicano la via verso la
Terra promessa”.
La Delegazione di Castellaneta dell’Ordine del Santo Sepolcro
ha fatto suo questo impegno e si propone di approfondire i
temi più cari al Santo Padre, di condividere il proprio cammino
di fede con il mondo laico impegnato nella Chiesa e di aprire
a coloro che, pur fuori dalla vita ecclesiale, sono alla ricerca
di Dio.
L’Anno della Fede, indetto da Sua Santità nel 50° anniversario
del Concilio Vaticano II, è fortemente impregnato di segni
che evocano i lavori del Concilio e l’insegnamento conciliare
sarà al centro di questi quattro incontri guidati da S.E. il
Vescovo Mons. Pietro Maria Fragnelli presso il Centro
Pastorale Lumen Gentium di Castellaneta.
“Lettura storico culturale del Concilio Vaticano II” con
riflessioni e approfondimenti sui documenti conciliari, è il
tema del appuntamento (giovedì 22 novembre, alle ore
18.00) che sarà affrontato dal prof. mons. Cosimo Damiano
Fonseca..
Il secondo appuntamento si terrà il 21 febbraio 2013 e
prevede un confronto-incontro con i rappresentanti locali non
cattolici sul tema «Dialogo con le altre confessioni nella realtà
locale», una aspirazione manifestata da Papa Giovanni XXIII
sin dall’annuncio del Concilio il 25 gennaio 1959 verso la
ricerca dell’unità con le altre Chiese cristiane.
Nel terzo incontro del 18 aprile 2013 sarà affrontato il tema
della «Vocazione dei laici alla santità dal
Vaticano II ad oggi». Il caso Dossetti, il
laico divenuto sacerdote. La sua
partecipazione alla resistenza, il
contributo alla scrittura della Carta
Costituzionale, la partecipazione attiva al
Concilio Vaticano II, la vocazione alla vita
monastica lo rendono senza dubbio un
personaggio di primo piano sia dal punto
di vista politico che spirituale e religioso.
Il quarto e ultimo appuntamento. quello
del 16 maggio 2013, si propone di
approfondire il «Dibattito fede, società e
politica in Italia dal Vaticano II ad oggi
nel solco di don Sturzo». La figura di don
Sturzo, anche se precedente al Concilio,
è l’esempio dello scomodo uomo di fede impegnato nel
sociale e nella politica. Per informazioni: Tel. 099.8446286.
Oppure rivolgersi al collega Franco Gigante, cell.
320.9732857. (N.B.)
LA CULTURA
DELLA CORRESPONSABILITÀ
A SCUOLA E NELLA SOCIETA’
Il carburante che consente
a persone comuni di raggiungere
risultati non comuni
di Maria Grazia Palmisano
docente dell’I.C. “San G. Bosco”
Nell’Istituto Comprensivo “San G.Bosco” di Massafra, l’a.s.
2012/2013 inizia all’insegna delle novità positive. La “Scuola
Possibile” mette in campo tutte le sue forze e ricchezze per
essere pioniere sul territorio nell’azione di coinvolgimento
di tutti i suoi partner, dalle famiglie all’amministrazione
comunale, dalle associazioni alle aziende che operano sul
territorio e che “incontrano” l’Istituto.
Una proposta lanciata alle famiglie il primo giorno di scuola
si è trasformata in un vero e proprio momento di
socializzazione, condivisione e confronto tra genitori e
personale della scuola.
L’iniziativa “Fai più bella la tua scuola” ha raggiunto l’apice
lo scorso martedì 16 ottobre, quando in un momento
assembleare la DS, dott. ssa Grazia Castelli, il Sindaco della
città, dott. Martino Tamburrano, l’Assessore all’Istruzione,
dott. ssa Giancarla Zaccaro, l’Assessore alle Politiche
la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
15
4 NOVEMBRE Giornata delle Forze Armate
Celebrata la Festa dell’Unità Nazionale
“Il monumento ai Caduti e la Celebrazione del 4 Novembre
sono un monito, più che una affermazione”.
Così il vicesindaco Antonio Viesti, domenica scorsa, 4
novembre, in una piazza gremita, nonostante la giornata
festiva, ha chiuso il suo intervento, pronunciato in occasione
della Festa dell’Unità Nazionale – Giornata delle Forze
Armate. Il corteo cittadino, dopo essersi formato presso la
casa comunale ed aver percorso Corso Italia, è giunto in
Piazza Vittorio Emanuele per la deposizione di una corona
di alloro al Monumento ai Caduti. Erano presenti: il
comandante della Stazione Carabinieri Antonio Petrocca; il
comandante la Polizia Municipale Egidio Zingarelli,
l’Associazione Carabinieri, una folta rappresentanza dei
volontari della Croce Rossa Italiana, la Sezione Combattenti
e Reduci, la Sezione Invalidi e Mutilati di Guerra, l’ANMIL,
l’ARVM Protezione Civile di Massafra, il Gruppo MASCI,
autorità civili e militari, folte rappresentanze di alunni
accompagnati da docenti degli istituti comprensivi “A.
Manzoni” e “S.G. Bosco”; i dirigenti scolastici Stefano Milda
e Marcella Battafarano, docenti dell’istituto comprensivo “G.
Pascoli” e dell’Istituto “C. Mondelli”.
Il Vicario Foraneo, don Eugenio Fischetti, prima di impartire
la benedizione alla corona di alloro e al monumento ai Caduti,
ha sottolineato come sia alto il sacrificio di coloro che offrono
la propria vita per salvare quella degli altri e quanto onore
meritano coloro che persero la vita per l’Unità d’Italia.
Produttive, Raffaele Gentile, alla presenza dei genitori degli
alunni che hanno materialmente contribuito alla tinteggiatura
e alla pulizia dell’intero plesso sito in Via Padre Abatangelo
insieme ai docenti e ai collaboratori scolastici, hanno
evidenziato l’importanza e il valore aggiunto che la presenza
delle famiglie ha nelle attività strettamente legate alla scuola
per una sana crescita dei propri figli.
I genitori sono diventati modelli positivi da seguire: le
maniche rimboccate, le mani tese, pronte ad accogliere e
lavorare, i sorrisi goliardici, il materiale diviso e condiviso
ha generato nei cittadini massafresi, genitori degli alunni,
un senso di appartenenza e partecipazione alla cosa pubblica.
La scuola ci appartiene, c’è un legame forte con il plesso
che per cinque anni di vita è proprio come una seconda
casa. È necessario prendersene cura perché l’ambiente in
cui si lavora, si impara e si cresce sia sempre accogliente.
La voce dell’azione costruttiva di quelle famiglie presenti è
stata più forte ed efficace di qualsiasi critica distruttiva!
Un’altra novità, poi, è stata la presentazione del “Patto di
Corresponsabilità Territoriale”, un vero e proprio contratto
formativo che da qualche anno ha legato famiglie e docenti
a perseguire insieme gli obiettivi educativi per il successo
scolastico di ogni singolo alunno e che da quest’anno
coinvolge anche l’amministrazione comunale e tutte le
associazioni partner sul territorio. Si tratta di un documento
importante, che per la prima volta mette in evidenza il
contratto educativo fra scuola, famiglia e territorio ed il
coinvolgimento e la condivisione di tutti nella progettualità
Il vicesindaco Antonio Viesti ha affermato: “La giornata
dedicata alle Forze Armate è occasione per ricordare i
costruttori di pace e di libertà. Sono tanti i nostri giovani
che, con il tricolore stampato sul petto, continuano ad
immolare la loro vita nel corso delle missioni di pace. Solo
qualche giorno fa, l’Italia ha contato il suo cinquantaduesimo
soldato di pace, caduto per la pace. In ogni terra straniera il
giudizio è, ed è stato, solo unanime: italiani, brava gente.
Ma in questi momenti ci sono stellette costrette, in modo
discutibile, in terra straniera. Mi riferisco ai due Marò, nostri
conterranei, che, a causa di autorità sorde, non riescono
ancora a ritornare in patria. A loro va il nostro pensiero,
nella speranza di vederli congiungere quanto prima alle loro
famiglie, ai loro amici, al loro Comando”.
e nella realizzazione delle migliori opportunità di crescita
per i bambini. Al centro di tutto ci sono gli alunni ai quali
tutti i firmatari sono chiamati a guardare prioritariamente e
ad offrire loro le migliori condizioni e opportunità per una
crescita sana. È stato un momento forte quello della lettura
del patto: ogni parte firmataria, volontariamente, ha dato
voce agli articoli del patto e infine, ognuno ha scelto
liberamente di accettarlo, condividerlo e renderlo vivo e
attuale nella quotidianità. Al termine della serata, in un
momento informale di festa, i genitori gratificati per
l’attenzione, hanno dato forza all’evento concretizzando la
propria volontà a tener fede agli impegni assunti nell’ambito
del patto di Corresponsabilità. C’era davvero aria di festa.
Lo spirito conviviale e goliardico già manifestato nei momenti
di lavoro ha continuato ad aleggiare tra i partecipanti.
Ci si augura che questa calda atmosfera di corresponsabilità
e condivisione possa “contagiare” quei “tiepidi” che il grande
Piero Romei collocava in una sorta di limbo e che la mentalità
organizzativa dell’Istituto Comprensivo “San G.Bosco” mira
a far entrare nella propria “rete”…coinvolgente.
FARMACIE DI TURNO
Sabato 10 novembre
SASSO - piazza Garibaldi
SACCOIA - via C. Scarano
Domenica 11 novembre
CARANO - corso Italia
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la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
Istituto Comprensivo S. G. Bosco
“LA SCUOLA CHE AMIAMO”
- Mamma, abbiamo vinto il concorso! -, così esordisce
Antonio martedì, 31 ottobre all’uscita da scuola.
Dopo l’iniziativa “Fai più bella la tua scuola” promossa con
successo dall’Istituto Comprensivo “San G. Bosco” ed
apprezzata dallo stesso Comune e dal sindaco in persona,
dott. Martino Tamburrano, continua la proficua e stretta
collaborazione tra scuola e famiglia, da sempre punto forte
dell’ormai ex 3°Circolo che da quest’anno sta vedendo la
realizzazione di un’ulteriore sfida: avere al proprio fianco,
presente e agente, gli amministratori comunali e le
associazioni del territorio.
E pensare che sono trascorsi davvero pochi giorni
dall’assemblea di classe, durante la quale noi genitori
abbiamo sottoscritto il PATTO DI CORRESPONSABILITA’,
documento che esplicita ruoli, impegni e modalità di
partecipazione alla vita scolastica di alunni, genitori e
insegnanti.
“La scuola è davvero di tutti e tutti devono sentirla propria”,
ripete il dirigente scolastico, dott.ssa Grazia Castelli, e con il
passare degli anni, grazie soprattutto alla professionalità,
all’amore e alla passione che gli insegnanti hanno e
continuano a diffondere attraverso i nostri figli sino a
raggiungere le nostre famiglie, nei genitori della classe IV D
del plesso P. Abatangelo è germogliato, ormai da tempo, il
seme dell’appartenenza e della condivisione.
È appena trascorsa l’ora di pranzo e il telefono di casa sembra
impazzito: le telefonate delle mamme si susseguono con il
solo intento di partecipare con i nostri figli all’iniziativa
promossa dall’associazione culturale LILLIPUT di Massafra,
“Mamma mia che…zucca”, mentre Antonio è a pranzo da
Carmine e Matilda è ancora a scuola. Il semplice ma chiaro
volantino, che il giorno prima mio figlio mi aveva mostrato,
invita tutte le mamme del plesso P. Abatangelo ad allietare
la controversa, ma tanto amata da grandi e piccini per il suo
carattere goliardico, festa di Halloween, decorando zucche
ed utilizzando la polpa in dolci ed ogni genere di leccornie.
Tutti a casa di Mary Rosa, alle ore 18.00!
Amabile, imparagonabile e insostituibile rappresentante di
classe ormai da quattro anni! E così, le mamme della mitica
IV D, armate di farina, zucchero, ricettari, zucche ancora
piene comprate al mercato settimanale, pennarelli e
cartoncini colorati ed accompagnate dall’estro e dalla
creatività dei nostri figli, si mettono all’opera!
Sento già le urla festanti degli amici di Antonio mentre mi
avvicino all’uscio di casa D’Ambrosio: la IV D è al completo!
La cucina appare come un vero e proprio calderone di idee:
io sono ai fornelli con Annalisa, mamma di Michele, con Rosa,
Cinema Spadaro
dal 10 al 14 novembre / giovedì e venerdì CHIUSO
SALA 1: Viva l’Italia!
SALA 2: “Io e te”
ORE 19,00 - 21,00
mamma di Isabella e con la mamma di Emmanuele e mentre
i primi profumi si diffondono nella casa, forse un folletto fa
sparire una tavoletta di cioccolato fondente: scherzettooo!
È la golosona di Antonella che proprio non ha saputo
resistere! C’è anche papà Mauro che svuota con disinvoltura
le zucche mentre Sonia, Paola e Rosa, la mamma di
Annamaria, osservano attentamente i bozzetti preparati dai
nostri bambini che, di tanto in tanto, abbandonano la
cameretta e i giochi e si apprestano a dare suggerimenti
per allestire il diorama. Ma c’è anche Giuseppe Palmisano
e la sorellina di Michele, Alessia, e Gianni, fratellino di
Annamaria, che dispensano suggerimenti circa la coloritura
di una scatola! Papà Peppe e gli altri papà aspettano con
pazienza il rientro delle mamme: sanno, però, che non
bisogna disturbarle con telefonate inutili sulla cena: questa
sera tocca a loro prepararla!
Graditissima è, invece, quella della maestra Carmela
Simeone che al telefono, in viva voce, incoraggia la squadra
della IV D. Così qualcuno di noi comincia quasi a pregustare
la vittoria del giorno dopo, ma poi sorridiamo… abbiamo
già vinto, ha vinto la squadra di via Mazzini!
Ma, con la IV D, ha vinto anche quella comunità scolastica
che non si arrende alla logica dei tagli, che non si ferma
dinanzi alla crisi che attanaglia ormai da tempo anche le
famiglie massafresi… La crisi si combatte a testa alta,
orientando la bussola verso l’orizzonte dell’eccellenza.
“… non importa se la nostra scuola non è perfetta…
cerchiamo con tutte le nostre forze di cambiare quello che
non va, ma… non smettiamo mai di amare la nostra scuola!”
- Quando studiavo io…, R. Vecchioni Una mamma della IV D
Plesso Padre Abatangelo
“Il gioco: momento ludico
patologia” conferenza
organizzata dalla sezione di
Massafra della FIDAPA BPW
La sezione massafrese della FIDAPA BPW, in collaborazione
con l’Associazione “La Finestra” onlus e con il Patrocinio del
Comune di Massafra e della Consulta delle Associazioni,
organizza, in memoria del dott. Salvatore De Rosa, Psicologo
del Ser.T di Massafra, una conferenza sul tema “Il gioco:
momento ludico èpatologia”.
E’ questa la terza parte del progetto “Educazione e salute”,
elaborato dal Dott. De Rosa e sviluppatosi negli anni
precedenti con gli alunni degli Istituti superiori di Massafra.
L’incontro si svolgerà il 15 novembre alle ore 10.30 presso
il Teatro Comunale di Massafra.
Relatori: sono la dott.ssa Cinzia Ariano, dirigente Ser.T
Martina Franca – Massafra e la dott.ssa Daniela Tondo,
psicoterapeuta. Parteciperanno gli studenti del Liceo
Scientifico De Ruggeri, dell’Istituto Tecnico Agrario “Mondelli”
e dell’Istituto Tecnico Industriale “Amaldi”. Per informazioni:
FIDAPA BPW – e.mail: [email protected]
la voce di massafra
sabato 3 novembre 2012
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la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
QUALE LA MIA STRADA?
ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO ALLA ‘MANZONI’
Eccoci al grande bivio, la scelta della scuola superiore da
frequentare il prossimo anno è imminente e, nel cortile della
scuola o per i corridoi, non c’è alunno di terza media che
non rivolga agli amici domande sibilline per ricevere pareri
incoraggianti. Le risposte non sono sempre ben chiare: molti
sono, infatti, i “non lo so ancora” o i “i miei non hanno ancora
deciso”. La scuola “Manzoni”, da anni ormai, ha pensato di
contribuire attivamente a fugare i dubbi dei suoi studenti e
delle loro famiglie attraverso la seria e massiccia “operazione
Orientamento”, recentemente valutata d’eccellenza anche
dagli osservatori INVALSI.
Ma cerchiamo di capirne un po’ di più. Nell’ambito delle
attività per l’Orientamento, abbiamo sentito la prof.ssa Letizia
Bove, funzione strumentale, che da anni si occupa di
accompagnare i ragazzi nella loro difficile scelta.
I giovani d’oggi hanno le idee sempre più confuse sul loro
futuro e sono in molti anche a non credere che per loro ci sia
un futuro; così la scuola ha promosso una serie di iniziative
volte a chiarire, innanzitutto, quali sono le predisposizioni e
le inclinazioni di ognuno attraverso la somministrazione di
questionari e di discussioni e dibattiti in classe con gli
insegnanti. La scena, in un secondo momento, si sposta ad
alcuni pomeriggi di novembre e gennaio; in vista delle
preiscrizioni di fine febbraio, infatti, la scuola “porta le scuole
a scuola”: venerdì 9 novembre, gli alunni delle classi terze
ed i loro genitori hanno avuto la possibilità di incontrare i
referenti delle scuole superiori di Massafra e di molte altre
La CROCE ROSSA di Massafra celebra
la “Giornata Mondiale del Diabete”
I volontari del soccorso ed i pionieri della Croce Rossa
Italiana, gruppo locale di Massafra, il prossimo 11
novembre dalle ore 8.00 alle 12.30, in Piazza Vittorio
Emanuele, celebreranno la “Giornata Mondiale del
Diabete” . L’evento, promosso dall’organizzazione
internazionale IDF (International Diabetes Federetion),
rappresenta la più grande campagna di informazione,
sensibilizzazione e prevenzione di tale patologia. Nel nostro
Paese, la celebrazione della GMD, che si svolgerà nelle
principali piazze, è promossa dall’Associazione “Diabete Italia”
e avrà come tema l’ “Educazione e la Prevenzione del
Diabete”. Scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la
dei Comuni della Provincia (Crispiano, Martina Franca,
Castellaneta, Mottola, Taranto per citarne alcuni), ospitati
separatamente nelle aule dell’Istituto per tutto il pomeriggio.
Con la riforma degli indirizzi delle scuole superiori, infatti,
molti sono i dubbi che affiorano nelle famiglie e tanta è la
mescolanza di informazioni giunte dai media. In queste
giornate offerte dalla “Manzoni”, dunque, oltre a ricevere
brochure ed altro materiale pubblicitario, si potranno porre
domande che portino a conoscere i percorsi formativi dei
vari Istituti e le opportunità lavorative offerte. Potranno
avviare, così, un vero ‘forum ’ sulle ragioni di una scelta che
potrà condizionare il futuro dei loro ragazzi e schiarirsi idee
ancora incerte.
Nelle settimane successive gli alunni, e qui il quadro inizia
davvero a delinearsi, ci sarà la possibilità di effettuare delle
visite guidate in alcuni Istituti per vedere da vicino e toccare
con mano la realtà delle “superiori”: all’Istituto Agrario, per
esempio, assisteranno ad alcuni esperimenti con l’insegnante
di Chimica o all’ Alberghiero assaggeranno alcuni stuzzichini
preparati dagli aspiranti cuochi o ancora al Commerciale
conosceranno nuovi sistemi informatici di supporto alla
gestione aziendale.
Tante interessanti attività, dunque, attendono i “licenziandi”
della scuola “A.Manzoni”, offerte nella convinzione che
anticipare i tempi per una maggiore e capillare informazione
possa permettere loro di operare scelte serene e consapevoli.
Marina Del Mastro
popolazione nei confronti di questa malattia che, negli ultimi
anni, si è diffusa in maniera allarmante anche fra i più
giovani, per via degli stili di vita scorretti, ossia
dell’alimentazione sbagliata, della scarsa attività fisica e
dell’aumento dei livelli di stress. Attraverso la divulgazione
di informazioni utili per la prevenzione e la cura del diabete,
si vuole rendere edotta la gente circa le cause che possono
determinarne l’insorgenza e sui possibili rimedi volti a
scagionare il rischio di incorrere in serie complicanze ancora
più gravi e finanche letali. Ad oggi, infatti, il diabete
costituisce una delle più frequenti cause di morte, tant’è
che il Piano Sanitario Nazionale la definisce patologia
“cronica” che necessita di maggiore attenzione.
La CRI vi aspetta numerosi e…a stomaco vuoto!!!
ANTONELLA NOTARISTEFANO
la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
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IMPRENDITORI OGGI Francesco Resta, professione macellaio
“Cultore della carne e della buona tavola”
ANTONIO DELLISANTI
Il consumo dei diversi tipi di carne, il modo di utilizzo dei
diversi tagli differiscono in modo sensibile da regione a
regione, a causa di un fenomeno assai complesso, dai
numerosi risvolti socio-economici. Dai dati ISTAT risulta che
le risorse economiche destinate al cibo sono poco più del
20% del reddito, contro il 43% degli anni 1960, e per quanta
riguarda la carne, dai dati risulta anche la diffusione di una
preferenza gastronomica che si rivolge soprattutto al “piatto
di carne” di rapida preparazione, bistecca e fettina, per
intenderci. Dai dati risulta infatti che il 95% della richiesta
italiana è rappresentata dai tagli cosiddetti pregiati del quarto
posteriore e quindi del filetto, fettina, roastbeef. Di questo
argomento ne abbiamo parlato con un “Cultore della carne”,
Francesco Resta mastro macellaio da oltre vent’anni.
«Sono entrato in macelleria come “garzone di bottega” nel
1979. In quegli anni le famiglie mandavano i propri ragazzi
chi in macelleria, chi dal falegname, chi in officina, per
imparare un mestiere. Dopo la scuola ed aver assolto ai
miei compiti, i miei genitori – famiglia di contadini – mi
“costringevano” ad andare a lavorare, per imparare un
mestiere. Ed oggi sono grato ai miei genitori per quella
scelta. A vent’anni, con mio fratello, abbiamo creduto in
questo lavoro, andando ad aprire la nostra macelleria in
Palagiano. Ed è stato subito un esercizio commerciale di
riferimento per l’intera comunità. Un anno fa mi sono messo
in proprio, ho aperto qui a Massafra, in via del Santuario.
Con me lavora mia moglie Gina e sono molto soddisfatto
della mia clientela».
Perché aprire una macelleria in via del Santuario, considerata
impropriamente via di periferia?
«Ho scelto il quartiere nord di Massafra, perché, da pioniere
ho voluto dare il mio contributo alla crescita di questa zona.
Qui ci abita un intero paese. Dopo di me si è aperta una
focacceria, si è rinnovato un bar, apriranno altri negozi.
Bisogna crederci in questa che è una delle più belle zone di
Massafra».
La macelleria di paese oggi deve fare i conti con la
concorrenza spietata della grande distribuzione.
«La macelleria di paese ha molti punti di vantaggio rispetto
alla grande distribuzione. Innanzitutto l’accoglienza, il
sorriso, la consulenza che viene offerta al cliente
consumatore, rispetto al freddo impatto delle celle di
raffreddamento con gli espositori della carne dei grandi
magazzini. In macelleria c’è quel rapporto umano, familiare,
come un tempo, c’è socialità. E poi la qualità che è al top in
macelleria.
Le specialità di Francesco…
«Ho molta fantasia in merito e quindi le specialità delle
nostre carni sono tante che soddisfano ogni palato, anche il
più esigente. Tutto può essere personalizzato. Saccottino
di maiale agli spinaci, timballo di pollo già pronto in crosta
di patata, focacce di carne e tante altre. Dal lunedì al sabato»
L’origine delle carni...
«La tracciabilità delle carni è un obbligo di legge. Qui c’è la
bacheca che accerta la provenienza delle carni, degli animali
macellati».
In macelleria vengono più donne che uomini a comprare la
carne. E da qui nasce la figura “mitizzata” del macellaio
“virile”… basti pensare al film omonimo. Ma è vero che
nell’immaginario femminile il macellaio è un “virtuoso”? Qual
è il fascino del macellaio?
«Questa è una domanda “hot”! Come dicevo c’è un contatto
umano fra cliente ed esercente, c’è una certa familiarità. Il
macellaio ascolta le richieste del cliente, della donna in questo
caso, e formula i migliori tagli di carni. Ma per il resto è… un
puro luogo comune».
Il commercio oggi a Massafra…
«Anche a Massafra si sente fortemente la crisi. Io sono reduce
da un cambio di paese come esercente. Ma posso pienamente
affermare che il massafrese è più commerciale, rispetto alla
gente degli altri paesi, si sta muovendo bene e credo che
saprà superare questo difficile momento rimboccandosi le
maniche».
E a tavola?
«A tavola non deve mancare nulla. Dal buon bicchiere di
vino, agli affettati di qualità. Nella nostra macelleria tutto
questo non manca, anzi invito tutto i lettori de “La Voce” a
venirmi a trovare in via del Santuario per approfondire il
nostro discorso sulla “cultura della carne e della buona
tavola”».
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la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
Menzione speciale per la prof.ssa Rossella Tagliente
al Premio internazionale di arti letterarie “Thesaurus”
“Viaggio nelle tradizioni popolari”:
progetto di recupero delle identità culturali
Nello splendido scenario della “Casa cava” di Matera (nel
riquadro la location ricavata da un’antica abitazione nel
quartiere Barisano-Sassi), la professoressa Rossella
Tagliente ha ritirato, lo scorso 28 ottobre, la menzione
speciale per l’opera letteraria “Viaggio nelle tradizioni
popolari” (Antonio Dellisanti Editore) nell’ambito del
premio internazionale di arti letterarie “Thesaurus”
indetto dal cenacolo “Altre voci”.
Questa la motivazione della Giuria, sezione narrativa
edita, presieduta da Marina Pratici:”Con sicurezza di
impostazione e chiara passione, Rossella Tagliente si
addentra in un patrimonio ricchissimo di tradizioni e di
memorie popolari. un viaggio di notevole interesse, che
è progetto di recupero di momenti, festosi e non, propri
dell’identità di un luogo. una narrazione piacevolissima,
un volume prezioso che rende onore al proprio territorio”.
Presente alla cerimonia anche l’editore Antonio Dellisanti
che ha esposto ai numerosi poeti e letterati convenuti
nella città dei Sassi, oltre duecento provenienti da tutta
Italia, il catalogo della casa editrice massafrese.
di Gianni e Daniela Scialpi
Corso Roma, n. 181
Massafra - tel. 099.885.42.64
MASSAFRA
Entra in OVS con una copia de
“La Voce di Massafra”
Subito per te un simpatico omaggio!
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la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
Meteo_Massafra
Giornata della Filatelia:
il bozzetto dell’annullo
curato da Nicola Andreace
Il sindaco Martino Tamburrano, il presidente del Consiglio
Comunale Giandomenico Pilolli, il vice sindaco Antonio Viesti,
l’assessore alla Pubblica Istruzione Giancarla Zaccaro,
l’assessore alla Cultura ed all’Associazionismo Antonio
Cerbino, il presidente dell’Accademia d’Arte Sanitaria di Roma
dott. Gianni Iacovelli, il dirigente scolastico Marcella
Battafarano e il delegato di Puglia e Basilicata della
Federazione fra le Società Filateliche Francesco Rospo
interverranno sabato, 17 novembre, alla
presentazione nell’Auditorium della Scuola
“Manzoni” della Giornata della Filatelia, in
omaggio quest’anno, a 30 anni dalla scomparsa,
allo studioso, ricercatore e cultore del dialetto e
delle tradizioni popolari Espedito Iacovelli. La
manifestazione è organizzata dal Circolo
Filatelico “A. Rospo”, associato alla Federazione
fra le Società Filateliche Italiane ed iscritto alla
Consulta delle Associazioni di Massafra.
Nella stessa occasione verranno premiate le
scuole Andria, Manzoni, San Giovanni Bosco, Itis Amaldi,
Itas Mondelli, Liceo artistico Calò e Liceo scientifico e classico
De Ruggieri che hanno preparato con i loro alunni una serie
di interessanti collezioni (sul tema “Personaggi, fatti e
attualità”) che saranno esposte nel Padiglione “Lazzaro” della
stessa Scuola Manzoni, ove nella stessa giornata dalle ore
9.30 alle ore 13.30 funzionerà anche un apposito ufficio
filatelico temporaneo diretto da Salvatore Giardina
(specialista del Comparto Filatelico della Filiale Poste di
Taranto) che apporrà un apposito speciale annullo filatelico
con bozzetto del designer Nicola Andreace, autore anche
della speciale cartolina, dell’invito e del manifesto dell’evento
ben stampati presso la Tecnografica di Piergianni Ardito.
sabato
10
novembre
domenica
11
novembre
Andreace è sono onorario del Circolo filatelico per il quale
ha creato nel tempo numerosi annulli e cartoline filateliche.
Oltre alla prof.ssa Marcella Battafarano, interverranno anche
gli altri dirigenti scolastici e cioè: prof.ssa Patrizia
Capobianco, dott.ssa Grazia Castelli, dott. Vito Giuseppe
Leopardo e dott. Stefano Milda.
Tra le collezioni in esposizione: per la Scuola Andria con
referente Irma Rospo le ricerche, relazioni, fumetti e
rappresentazioni grafiche: “Digital Story Telling sulla vita di
N. Andria” (classe 3^ E; docente Dominica De Luca), “La
repubblica italiana e i suoi presidenti” (classe 3^ A; docente
Donatella Monaco), “Il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano” (classe 3^ B: docente Francesca Adriana
Balestra), “Espedito Iacovelli” (classe 3^ D; docente
Francesca Adriana Balestra), “La storia della scuola Media
N. Andria” (classe 3^ C; docente Paola Cantoro), “Ritratto
del presidente della repubblica Giorgio Napolitano” (classe
2^ C: docente Irma Rospo), “Ritratto di Niccolò Andria”
(classe 2^ A; docente Irma Rospo); “Perché Mondelli” (II
e III B dell’Itas “Cenzino Mondelli; docenti: Vittoria
Antonicelli, Gennaro Leogrande e Angelo Pavone); “San
Giovanni Bosco… ispirazioni di vita”, “Dai personaggi ai diritti
dei bambini” e “Carlo Collodi e il suo Pinocchio nazionale
(classi di scuola media della Scuola San Giovanni Bosco;
docente referente Maria Grazia Convertino; collaboratrici
Maria Pia Corona e Donatella Montemurri); per l’Itis
“Amaldi”: “Amaldi – “Scoperte scientifiche e tecnologiche”
(classi 1^ D e 5^ a; docente Lidia Lacava) e “Edoardo Amaldi
- Un genio della fisica” (classi 1^ A - 2^ C e 5^ C; docente
Rossella Tagliente); per la Scuola “Manzoni” con referente
Marina Del Mastro diverse collezioni preparate dagli alunni
di prima, seconda e terza di 25 classi con docenti: Irma
Amendolito, Giovanna Bianco), Maria Carelli, Maria Doriana
Cito, Maria Loredana D’Addario, Carmela De Bari, Marina
Del Mastro, ), Francesca Ferrulli, Maria Natalina Lattanzi,
Maria Teresa Longo, Maria Mastromarino, Rocca Daniela
Montemurro, Adriana Scattino e Maria
Scialpi; “Vincenzo Calò” (5^ classe del Liceo
Artistico “Calò”; docenti Amalia
Mastrocinque e Giacomo Palagiano),
“Domenico De Ruggieri e altri grandi
personaggi che hanno segnato la nostra
storia” (3^B - 3^D e 4^D scientifico - 3^
C classico del Liceo “De Ruggieri”; docenti
Maria Carmela Pagiari e Pasqua Lorè).
Saranno esposte anche collezioni filateliche
dei soci del Circolo filatelico Paolo Albano
(“Personaggi dell’Unità d’Italia”), Piero Caragnano (Rodolfo
Valentino grande divo all’epoca dei film muti) Francesco
Rospo (Padre Pio nel mondo”) e Rocco Silvestri (Guglielmo
Marconi – 1000 anni di radio”).
La manifestazione è organizzata dal Circolo Filatelico “A.
Rospo”, associato alla Federazione fra le Società Filateliche
Italiane ed iscritto alla Consulta delle Associazioni di
Massafra. Patrocinio del Comune di Massafra e dalla Consulta
delle Associazioni e con la collaborazione delle associazioni
massafresi Archeogruppo “Espedito Jacovelli”, “Segmenti
d’Arte”, “Agorà”, “Antonio Dellisanti Editore”, F.S.F.I.
(Federazione fra le Società Filateliche Italiane) e Poste
Italiane.
lunedì
12
novembre
martedì
13
novembre
la voce di massafra
sabato 10 novembre 2012
23
Juventus Club Massafra
dedicato al Pinturicchio
Finalmente nasce a Massafra un luogo di aggregazione per
tifosi, dove poter vedere le partire della squadra del cuore
su grande schermo, tifare, organizzare trasferte per seguire
i beniamini del pallone, per socializzare. A sentire fortemente
queste necessità ben 200 tifosi della Vecchia Signora.
Inaugurato, lo scorso 1 novembre, il club “Juventus” di via
per Martina Franca (accanto al Bar dei Sogni). A benedire il
club il parroco-iuventino (altrimenti che benedizione sarebbe
stata...) don Giuseppe Ciaurro che ha esaltato i valori sportivi
che forgiano l’uomo e il rispetto dell’avversario.
Accanto il presidente del club Gaetano Surano, conosciuto
in paese per la sua rinomata focacceria-pizzeria di viale
Colombo raggiante di felicità: “E’ un sogno che si realizza.
Con mio fratello e altri soci non vedevamo l’ora di far nascere
questo club ufficiale della Juve a Massafra. Adesso siamo
già pronti a vivere la stagione calcistica da protagonisti”.
“L’abbiamo intitolato al nostro capitano di sempre Alex Del
Piero - chiosa il vicepresidente del club Giovanni Surano perché per noi è stato e resterà la bandiera, il simbolo della
Juve degli ultimi vent’anni. La sede è aperta a tutti i soci e
simpatizzanti. Per diventare soci bisogna iscriversi al club
con un versamento annuo di 30,00 euro”.
Sprizzante di gioia il consigliere Franco Reggio (il sig. Hobby
acquario...) già alle prese con l’organizzazione dei viaggi
per seguire i bianconeri nelle trasferte di campionato e di
Champions League: “L’obiettivo è essere sempre di più,
magari fondare anche una scuola calcio. Basta il cuore e la
passione...”. “Sette soci fondatori e un gruppo ben consolidato
- informa Nicola Bernalda, responsabile alle comunicazioni
al club- c’è già una pagina Fb dove poter interagire con noi”.
All’inaugurazione presente anche il delegato Juve Club Puglia,
Salvatore Rimo, presidente del Salento Bianconero.
Centro
Salus
Poliambulatorio specialistico privato
via del Santuario 42 - Massafra
Direttore Sanitario dott. Antonio Penna
www.centrosalusmassafra.it
Per prenotazioni ed informazioni:
tel. 099.946.04.01 mail: [email protected]
Visite specialistiche
cardiologia
dermatologia
neurologia
omeopatia
oculistica
pneumologia
ortopedia
endocrinologia
diabetologia
fisiatria
otorinolaringoiatria
gastroenterologia
Diagnostica per immagini, TAC e risonanze in strutture convenzionate
Diagnostica di laboratorio
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la voce di massafra
sabato 3 novembre 2012