La Misericordia apre nel segno del basket

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La Misericordia apre nel segno del basket
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La Misericordia apre nel segno del
basket
Sabato la Scuola Grande torna alla città. Mostra sui restauri, poi il
documentario di Carlo d’Alpaos sulla “palestra più bella”
di Alberto Vitucci
21 aprile 2016
VENEZIA. La Misericordia apre alla città. All’insegna del basket e della cultura. Restauri
finiti, dopo molti anni, 11 milioni di investimento spesi dalla società Umana, di proprietà del
sindaco Luigi Brugnaro. E adesso, terminati anche i collaudi tecnici e la scala di sicurezza
sul retro, si apre. Sabato mattina il grande portone in legno della sansoviniana Scuola
Grande della Misericordia aprirà i battenti ai veneziani. Dentro, la mostra sulla storia e sui
restauri dell’edificio cinquecentesco, uno dei più grandi della città. Inaugurato nel 1584 dal
doge Nicolò da Ponte dopo quasi mezzo secolo di lavori.
Un esempio importante di architettura rinascimentale, con le colonne al pian terreno, la
grande sala al primo piano dove si tenevano le riunioni dei confratelli della Scuola Grande,
affrescata da allievi della scuola di Veronese. Adesso la Misericordia torna a vivere, dopo
quasi un trentennio di chiusura e di degrado. Si parte sabato mattina con la mostra, poi
venerdì 29 in serata la proiezione del documentario realizzato da Carlo d’Alpaos (di Carlo
e Giorgio) sulla «Palestra più bella del mondo».
Fino ai primi anni Ottanta al primo piano della Misericordia si giocava a basket. Il
campionato di serie A, con campioni e tifosi ospiti che arrivavano sorpresi a giocare nella
“chiesa”. Dove il pubblico si godeva la partita sui finestroni, a pochi centimetri dagli
affreschi ed era a stretto contatto con i giocatori e le panchine. Testimoni e protagonisti di
quel periodo d’oro raccontano una Venezia ormai lontana negli anni che oggi sembra finta.
«Proiezione riservata ai veneziani», dice Martina Semenzato, giovane consigliera della
società responsabile dell’organizzazione degli eventi e della gestione. Il giorno successivo,
sabato 30, inaugurazione ancora dedicata al basket. Con i ragazzi dei settori giovanili
della Reyer e i loro amici e genitori e in serata gli atleti della prima squadra, in corsa per i
play off di basket. «Partiamo dalla storia della Reyer, legata al basket», dice Martina.
E poi? La Misericordia resterà aperta al pubblico, si potrà visitare gratuitamente. Già molti
residenti della zona hanno potuto curiosare in questi giorni di prove tecniche e godere in
anteprima dello spettacolo del monumento restaurato. Con il recupero dei marmi e delle
pietre, il restauro delle colonne e il nuovo pavimento, gli affreschi del piano superiore. La
Scuola Grande ospiterà poi a partire dal mese di maggio un evento collaterale della
Biennale architettura, poi mostre ed esposizioni. E qualche volta «eventi» legati alla
cultura. Previsti dal contratto con cui il Comune ha affidato qualche anno fa
all’imprenditore Luigi Brugnaro la concessione del luogo, in cambio del restauro e
dell’apertura degli spazi alla città.