1 Orgogliosi di essere marchigiani

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1 Orgogliosi di essere marchigiani
Orgogliosi
di essere
marchigiani
Il presente Report, che comprende
l’attività svolta dal Consiglio Regionale (oggi Assemblea Legislativa delle
Marche), vuole essere non soltanto uno
strumento informativo sul lavoro del
Consiglio, dell’Ufficio di Presidenza e
del Presidente, ma anche un momento
di riflessione sul rapporto tra le Marche
attuali ed il lavoro della politica regionale. Politica, è bene non dimenticarlo, che
è tra le più parsimoniose d’Italia.
Il lavoro svolto è notevole e credo di poter affermare che i cittadini marchigiani
possano esserne soddisfatti, perché se il
nostro territorio, rispetto a tanti altri,
risente meno della crisi globale, un po’
lo si deve anche alle misure adottate dalla Regione.
Sensibilità verso i più deboli, salvaguardia del territorio, politiche per il lavoro,
la sanità, educazione alla pace, alla multiculturalità, sono stati tra i principali
temi verso i quali il Consiglio regionale
ha posto la sua attenzione.
La qualità delle condizioni di vita dei
marchigiani e di coloro che hanno scelto
di vivere in questa terra, non solo è stata
difesa, ma migliorata.
Il Consiglio regionale, attraverso il suo
Presidente e l’Ufficio di Presidenza, si
è aperto al territorio ed ai suoi rappresentati. Tantissimi sono stati gli incontri
nel “Palazzo delle Marche” e in Aula
Consiliare e molte anche le presenze del
Presidente presso città, Comuni, Comunità montane e Province della regione
a dimostrazione dell’attività politicoistituzionale intesa come servizio, vicino
a cittadini ed istituzioni.
Questa è stata un po’ una novità che ha
avvicinato il Consiglio regionale ai nostri cittadini e permesso di consolidare
la fiducia di Enti, Associazioni, Istituzioni nei confronti dei legislatori.
Questa vicinanza è uno degli elementi
che ci permettono di dire che oggi la
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nostra Regione è più capace di presentarsi come un insieme, come il “sistema
Marche”.
La nostra piccola regione gode di un
indiscusso prestigio in tanti paesi del
mondo ove è presente, sia con progetti
di cooperazione decentrata, sia con i
suoi moderni “desk” che sono i punti
di riferimento delle nostre dinamiche
imprese.
Dobbiamo sentirci orgogliosi di essere
marchigiani anche per questo: le Marche sono molto stimate nel mondo.
Ciò che contiene questo Report rende
un po’ l’idea di come il Consiglio Regionale in questi anni ha contribuito
ad accompagnare la Giunta nell’opera
di buon governo esercitata, affinchè
le Marche restino sempre una piccola
grande regione, con alla base il lavoro,
l’onestà e la solidarietà.
Per quanto mi riguarda sono orgoglioso
di avere dato il mio certamente modesto, ma deciso e convinto contributo.
Raffaele Bucciarelli
Presidente Assemblea Legislativa
delle Marche
“Impegno e attenzione
per i marchigiani”
Nel gennaio 2009 sono stato nominato Vice Presidente dell’Assemblea
Legislativa delle Marche, ruolo che
ho cercato di svolgere con la massima
responsabilità istituzionale.
Giunti al termine di questo mandato
è tempo quindi di fare qualche bilancio.
Per quanto riguarda l’attività dell’Assemblea credo meriti di essere sottolineato soprattutto il nostro sforzo
di ridurre e razionalizzare quanto
più possibile i costi, come si evince
dall’ottimo stato di salute testimoniato dal bilancio del 2009. La
Regione Marche, in un quadro di
contenimento dei costi (spesa burocratica pro-capite ridotta da 105 a 90
euro), ha saputo ridurre le tasse regionali del 47% pari a 76 milioni di euro
e diminuire, in netta controtendenza
nazionale, il debito del 30% pari a
circa 300 milioni di euro. La politica
fiscale delle Marche si dimostra equa
e solidale facendo sì che 2 cittadini su
3 non paghino l’addizionale IRPEF
e che le imprese che assumono siano
esonerate dall’addizionale IRAP.
A fronte di questi sforzi finanziari, abbiamo saputo comunque adottare una
politica attenta alla tutela del lavoro,
aiutando con ammortizzatori sociali
coloro che hanno perso il posto di lavoro e agevolando l’accesso al credito
per le imprese.
Mentre il governo nazionale ha ridotto le risorse per il sociale, la nostra Regione ha puntato al consolidamento
del modello di welfare socio-sanitario
regionale aumentando la spesa per
ogni cittadino da 1795 a 1998 euro.
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Senza dimenticare l’attenzione prestata allo sviluppo infrastrutturale
stradale, dove si sono investiti 4,8
miliardi di euro, e informatico, con
l’investimento di 75 milioni di euro
per attivare la banda larga di nuova
generazione su tutti i Comuni (prima Regione italiana). Abbiamo poi
ridotto il deficit energetico regionale
dall’80% al 50%, incentivando con
ingenti finanziamenti la produzione
di energia da fonti rinnovabili.
In tutto ciò, tutti i consiglieri hanno
dato un contributo.
Per quanto mi riguarda ho cercato di
impegnarmi con serietà e costanza,
come dimostrano i dati relativi alle
presenze in Assemblea e in Commissione (sopra al 95%) e la partecipazione diretta in veste di relatore o
proponente di circa 48 atti in questa
legislatura (26 proposte di legge, 22
atti amministrativi), oltre a interrogazioni, mozioni e risoluzioni.
La Regione in questi anni ha saputo
affrontare la crisi economica che ha
investito l’economia globale cercando
di tenere insieme sviluppo e coesione sociale. Ora ci aspetta una sfida
importante nel nuovo anno, quella
di intercettare la ripresa economica
evitando che a pagare i costi della crisi
siano i lavoratori e le famiglie. Sono
sicuro che con l’impegno di tutti possiamo vincere questa sfida.
Francesco Comi
Vicepresidente
“La situazione
è andata peggiorando”
Rispetto al 2005 la situazione generale del nostro territorio e dei cittadini è
andata peggiorando di anno in anno.
L’incapacità dell’Assemblea legislativa di guidare con atti di indirizzo
e con programmi di investimento la
Giunta Regionale per il rilancio delle
Marche ed il riequilibrio dei servizi
nel territorio nota a tutti. Parimenti
deludente è stata la capacità di attrarre le risorse europee a vantaggio
delle nostre imprese. Il fallimento del
progetto Jeremie e la tardiva attivazione del progetto Jessica sono la prova
evidente dell’assenza della Regione
nel sostegno alle piccole e medie
imprese. Nessuno ha lavorata per
realizzare un sistema atto a garantire
l’autosufficienza energetica del territorio raggiungibile soltanto attraverso
gli impianti di termovalorizzazione
dei rifiuti. Le divergenze puramente
ideologiche in seno alla Giunta hanno
indotto l’Amministrazione a favorire
il settore dell’energia solare: pribitivo
per i costi accollati alla collettività
(100% del costo dell’impianto e 30%
annuo per le spese di manutenzione)
a fronte di una produzione di ener-
gia che raggiunga appena li 15% del
fabbisogno. Intanto le nostre imprese
hanno pagato e continueranno a pagare costi salatissimi per l’energia impiegata nella produzione ed i cittadini
bollette assurde per i consumi familiari. L’ impegno assunto per la lotta
alla burocrazia è rimasta una semplice
promessa elettorale così come quello
per la sicurezza: la legge di riordino
della polizia provinciale è ferma da sei
anni !! In materia di nomine ed incarichi la Regione Marche ha disatteso
palesemente il proprio indirizzo più
volte pronunciato e scritto in favore
delle pari opportunità tra uomo e
donna. (Vedasi in proposito le nomine dei direttori delle Zone Territoriali
sanitarie tutti rigorosamente uomini). Ben 19 istituti scolastici hanno necessità di interventi strutturali e l’80%
degli istituti secondari superiori non
sono a norma per mancato adeguamento degli impianti nei termini di
legge. L’amministrazione Spacca ha
investito i soldi dei contribuenti per
acquistare prodotti finanziari derivati
per circa 400 milioni di Euro di cui
53 milioni risultano già compromessi
dal fallimento della Lehman Brothers,
mentre ai cittadini vengono negati
servizi sanitari essenziali nel territorio! Il piano sanitario si è mostrato
un fallimento totale. Le liste di attesa anziché ridursi sono aumentate.
Nessuna autonomia hanno le zone
territoriali nel gestire la spesa per
investimenti, essendo tutto rigorosamente accentrato nell’ASUR Unica
Regionale, in palese violazione anche
del principio policentrico contenuto
nell’ art. 2 comma 3 dello Statuto
Regionale. La politica di riduzione
dei centri di servizio esistenti e la
penalizzazione delle cliniche private
e dei laboratori di analisi nelle con-
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venzioni stipulate anche con notevole
ritardo, non è stata compensata con
il potenziamento dei servizi resi nelle
strutture ospedaliere. Al cittadino
specie nel territorio della Provincia di
Ascoli Piceno non è ad oggi garantita
la sopravvivenza per l’inesistenza
di POTES nei territori interni, gravi
carenze del parco macchine del 118,
inesistenza di guardia neurologica
attiva 24 ore su 24.
L’ingerenza della politica nel sistema
sanitario ha ritardato l’insediamento
di specializzazioni necessarie nei nostri
ospedali lasciando che la mobilità passiva raggiunga limiti intollerabili.
L’assunzione in massa di 1300 lavoratori precari nella sanità deliberata dal
Consiglio Regionale senza concorso e
senza un attenta verifica delle effettive
necessità di tali figure all’intento delle
strutture sanitarie, è sufficiente elemento chiarificatore della politica clientelare di questa maggioranza che considera
le strutture sanitarie come stipendificio
a vantaggio di alcuni. Nessuna idea su
come poter affrontare la grave carenza
infrastrutturale del Sud delle Marche.
Nessuna speranza di un futuro migliore
può essere compatibile con il perdurare
di una amministrazione regionale di
sinistra. Le fuga dei cittadini, iniziata
con i sette comuni della Val Marecchia,
continuerà sicuramente con i 33 comuni della Provincia di Ascoli Piceno che
passeranno con la Regione Abruzzo a
meno che gli elettori, pensando ai loro
interessi veri ed al loro futuro, decidano di affidare la gestione del territorio
regionale agli uomini del fare e del costruire.
Vittorio Santori
Vicepresidente
“Serve coraggio
per essere protagonisti”
In questi giorni si chiude l’ottava legislatura delle Marche. Sono stati cinque
anni importanti, in cui la nostra regione
ha attraversato profondi cambiamenti
nel tessuto sociale e produttivo.
La crisi che stiamo vivendo non è una
semplice congiuntura economica, ma
un passaggio cruciale di sistema. Una
crisi come questa, oltre a richiedere interventi urgenti e mirati per affrontare
l’emergenza, rappresenta una sfida da
cogliere. Infatti, al termine di questo
ciclo, il mondo non sarà più lo stesso
rispetto a pochi anni fa, e solo chi avrà
saputo anticipare le tendenze e precorrere i tempi si troverà a giocare un ruolo
da protagonista.
Una delle sfide riguardano il modello
economico. Il capitalismo neoliberista
diventato egemone nel corso degli anni
Ottanta è ormai al tramonto. La sua
ideologia che ci ha accompagnato come
una vera e propria religione negli ultimi
decenni è stantia e impresentabile. Nel
frattempo, nelle pieghe di un capitalismo che ha esasperato il divario tra nord
e sud del mondo e ha condotto il pianeta sull’orlo della catastrofe ecologica,
sono nate esperienze di un’economia
diversa, basata sulla cooperazione invece
che sulla competizione, sulla sostenibilità ambientale anziché sul suo sfruttamento, sulla qualità della vita delle
persone anziché sullo sfruttamento. Nel
pieno della crisi continuano a diffondersi esperienze come il commercio equo
e solidale, la finanza etica, le tecnologie
ecologiche, l’agricoltura biologica, i
gruppi di acquisto solidale. In questo
settore, nei principi che animano queste
esperienze, sta la chiave per costruire un
nuovo modello economico che veda al
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centro l’essere umano e il suo benessere
anziché la merce e il denaro.
L’altra sfida è quella della convivenza.
Nei periodi di crisi l’essere umano si
fa condizionare dalla paura, tende a
chiudersi in sé stesso e a vedere ovunque
nemici e minacce. Scatta la dinamica
della guerra tra poveri che porta con sé
il senso di insicurezza, la rabbia e il razzismo. Eppure è proprio nell’incontro e
nel confronto delle culture che l’umanità ha trovato la linfa per il suo progresso.
Quando cadono le barriere i popoli si
incontrano e cooperano in pace inizia
l’età dell’oro e la civiltà evolve. Anche
qui, nonostante il terrorismo promosso
da molti mezzi di informazione e da
buona parte delle classe politica, c’è un
mondo che dialoga e getta le basi di un
futuro comune.
Le Marche hanno le carte in regola per
anticipare i tempi e giocare un ruolo
da protagoniste nel prossimo futuro.
Serve però più coraggio, da parte della
classe politica, ma non solo. Anche da
parte degli imprenditori e dei cittadini
stessi. Occorre che tutti assieme ci si
liberi il prima possibile delle vestigia di
un’ideologia morente e si investano le
migliori energie guardando al futuro. Se
non lo faremo noi in questa Regione nel
corso dei prossimi anni, lo faranno altri,
lasciandoci indietro e costringendoci ad
inseguire.
Michele Altomeni
Consigliere Segretario
“L’anno delle riforme”
Il 2010 in considerazione dell’eredità
che l’anno passato lascia all’Italia e più
in generale a tutto l’Occidente si configura come un momento determinante
per il futuro della nostra comunità.
Le scelte che i governi tutti, quindi in
ogni livello istituzionale, opereranno
saranno cruciali per rimettere in moto
l’economia e ridare fiducia ai mercati e
sicurezza alle famiglie.
La grave crisi finanziaria generata dal
sistema finanziario che ha poi travolto
anche quello industriale e produttivo
ha di molto rallentato la sua portata
anche grazie all’intervento ed alle decisioni scaturite dai summit del G8 e
G20 e ai relativi interventi. L’OCSE,
l’osservatorio internazionale che giudica
le economie dei 30 paesi maggiormente
sviluppati, afferma che l’Italia nel contesto Europeo è quella che sta reagendo
meglio alla crisi e che per prima ne uscirà. Ciò è dovuto essenzialmente a 2 questioni: la grande capacità di risparmio
degli italiani che determina in questo
senso un primato internazionale;
il saggio intervento del Governo Berlusconi di tamponare la crisi economica
garantendo l’occupazione tramite un
massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali anche in deroga che hanno
garantito la coesione sociale e attente
politiche che nonostante il momento
di contrazione del PIL hanno fatto aumentare il gettito fiscale consentendo
il finanziamento degli ammortizzatori sociali e di tutte quelle iniziative
(Tremonti Bond, fondi di garanzia)
indispensabili a sostenere il sistema economico produttivo.
Nel 2009 l’economia nazionale ed anche quella regionale hanno perso quasi
il 6% del PIL ma si stima che nel 2010
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tale indicatore si invertirà riportando un
segno positivo stimato attorno all’1%.
In questo quadro si innesta la necessità
di attuare profonde riforme di modernizzazione dello Stato a partire dall’impianto istituzionale previsto dalla
Costituzione, giudicato pletorico, costoso e non in grado di muoversi agilmente
ed in linea con i bisogni della società
Si deve avere il coraggio, senza toccare
i principi generali, di rivedere l’assetto
costituzionale perché non ci si può
lamentare da una parte che questo è
divenuto di stampo borbonico e allo
stesso tempo, come fa certa parte della
sinistra, dichiarare la Costituzione un
testo da salvaguardare e da non toccare:
delle due, l’una.
Noi siamo per una politica più agile,
profondamente democratica e partecipata ma che non impedisca però di essere anche economicamente e civilmente
accettabile nei suoi costi e nelle sue rappresentazioni.
Per questo il 2010 deve essere l’anno
delle riforme, della lotta agli sprechi,
dell’eliminazione dei tanti privilegi che
hanno sclerotizzato e ingessato tanta
parte della nostra società, impedendo ai
giovani e all’intero Paese di esaltare in
maniera meritocratica le proprie risorse
e di destinare le giuste attenzioni a chi è
in condizioni di difficoltà.
Questa è la sfida che ognuno di noi è
chiamato ad affrontare anche da semplice cittadino perché un’Italia migliore ed
una Regione più forte si costruiscono
con il contribuito di tutti coloro che
hanno buonsenso, amore per la propria
terra e la voglia di lasciare ai nostri figli
un mondo migliore in cui vivere.
Giacomo Bugaro
Consigliere segretario
Gli avvicendamenti
in Consiglio
dal 2005 al 2010
Il Consiglio regionale, uscito dalle elezioni del 2005, già fortemente rinnovato nella sua rappresentanza, ha visto nel
corso di questa ottava Legislatura, l’ingresso di sei nuovi consiglieri, subentrati
a colleghi di partito, approdati in Parlamento o ai vertici di Amministrazioni
Locali. Nel 2006 Graziella Ciriaci (Fi) e
Daniele Silvetti (An), delle circoscrizioni di Fermo e di Ancona, hanno sostituito i consiglieri Remigio Ceroni e Carlo
Ciccioli, eletti alla Camera dei deputati.
Nel 2008, l’ascolano Antonio D’Isidoro, di Uniti per l’Ulivo e l’anconetano
Franco Sordoni (Idv) sono subentrati
a Luciano Agostini (Pd) e David Favia
(Idv), promossi anch’essi, nelle elezioni
anticipate, alla Camera dei Deputati.
Infine nel 2009 hanno fatto il loro ingresso in Consiglio regionale Giulio
Natali (An-Pdl) a seguito delle dimissioni Guido Castelli, diventato Sindaco di
Ascoli Piceno e Pietro Enrico Parrucci
(FI-PdL) che, dopo la rinuncia del senatore Salvatore Piscitelli, ha occupato il
seggio di Franco Capponi, eletto Presidente della provincia di Macerata.
Gli avvicendamenti intervenuti non
hanno mutato i rapporti di forza tra
maggioranza e opposizione: Fi e An
hanno visto riconfermata la loro rappresentanza; il socialista D’Isidoro si è
iscritto al gruppo Misto, come pure Sordoni (Italia centro), dopo un’iniziale
adesione all’Idv. A livello istituzionale,
la Ciriaci è stata componente della III
Commissione (attività produttive),
Silvetti e Parrucci della IV (ambiente e
territorio), D’Isidoro della I (affari istituzionali e cultura) e della III (attività
produttive), Natali e Sordoni della V
Commissione (sanità e servizi sociali).
I CONSIGLIERI
Michele Altomeni
Marco Amagliani
Fabio Badiali
Stefania Benatti
Massimo Binci
Giuliano Brandoni
Ottavio Brini
Raffaele Bucciarelli
Giacomo Bugaro
Enrico Cesaroni
Graziella Ciriaci
Francesco Comi
Giancarlo D’Anna
Antonio D’Isidoro
Sandro Donati
Sara Giannini
Roberto Giannotti
Leonardo Lippi
Marco Luchetti
Katia Mammoli
Francesco Massi Gentiloni Silveri
Almerino Mezzolani
Luigi Minardi
Adriana Mollaroli
Giulio Natali
Rosalba Ortenzi
Pietro Enrico Parrucci
Paolo Petrini
Fabio Pistarelli
Cesare Procaccini
Mirco Ricci
Lidio Rocchi
Franca Romagnoli
Vittorio Santori
Daniele Silvetti
Vittoriano Solazzi
Franco Sordoni
Gian Mario Spacca
Oriano Tiberi
Luigi Viventi
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L’Ufficio di Presidenza
dal 2005 al 2010
Diversi avvicendamenti anche per
l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea
Legislativa.
Nella prima composizione, con il presidente Luigi Minardi (già al vertice nella
precedente legislatura), i vice Roberto
Giannotti (Fi - Pdl) e David Favia (Italia dei Valori) ed i consiglieri segretari
Michele Altomeni (Rifondazione comunista) e Guido Castelli (Alleanza
Nazionale - Pdl).
Nel 2006 primo avvicendamento con
il passaggio di Minardi (Pd) alla guida
dell’assessorato regionale alla cultura e
l’elezione di Raffaele Bucciarelli (Comunisti Italiani) alla presidenza.
Il secondo, invece, alla luce dei risultati
delle elezioni politiche 2008: con l’elezione di Favia alla Camera dei Deputati,
si rinnova anche parte dell’Ufficio di
Presidenza: al suo posto subentra Stefania Benatti (Pd), mentre per l’opposizione la vicepresidenza va a Vittorio
Santori (Fi - Pdl).
Altri due cambiamenti nell’ultimo
periodo della legislatura: chiamata
ad entrare in Giunta, la Benatti viene
sostituita da Francesco Comi (Pd),
mentre nel 2009 il responso delle urne
per le elezioni amministrative decreta la
vittoria di Guido Castelli come sindaco di Ascoli Piceno e si rende, quindi,
necessaria la sua sostituzione. La carica
di consigliere segretario viene affidata a
Giacomo Bugaro (Fi - Pdl).
TAVOLA ROTONDA
Cinque anni, una legislatura. E con le
elezioni di marzo è arrivato il tempo
dei bilanci e delle prospettive per il futuro. Sul tappeto, le grandi emergenze
delle Marche, le risorse disponibili per
mettere in atto un’adeguata ripresa, le
possibili convergenze degli schieramenti politici, la produzione legislativa, i
diversi ruoli dei livelli istituzionali, il
primo passo da compiere all’inizio della
prossima legislatura. Tutto questo riassunto in undici domande, nell’ambito
di una tavola rotonda virtuale a cui hanno partecipato i presidenti dei gruppi
dell’Assemblea Mirco Ricci (Pd), Fabio
Pistarelli (An - Pdl), Massimo Binci
(Sd - Sinistra Ecologica Libertà), Luigi
Viventi (Udc), Giuliano Brandoni (Rc
- Sinistra Europea), Antonio D’Isidoro
(Misto) e Ottavio Brini (Fi-Pdl) e Cesare Procaccini (Gruppo Comunista).
Al centro del dibattito soprattutto la
crisi economica che ha investito anche le
Marche, le inevitabili ricadute sui livelli
occupazionali, la ricerca di soluzioni in
grado di favorire il rilancio della stessa
economia regionale. E gli impegni per
rimettersi subito al lavoro, dopo che il
responso delle urne avrà delineato la
nuova fisionomia dell’Assemblea legislativa marchigiana.
che ci ha impegnati nell’ultima parte
di legislatura. La stiamo superando e
le Marche, più di altre regioni, hanno
retto all’impatto grazie agli aiuti della
Regione.
PISTARELLI - In realtà sono almeno
due: la situazione economica marchigiana e la sanità.
La crisi economica
marchigiana
BINCI - La crisi finanziaria globale e la
crisi economica drammatica.
La vera, grande emergenza di questa
legislatura?
VIVENTI - La crisi economica che ha
causato una vera emergenza sul versante
del lavoro e dell’occupazione.
RICCI - Sicuramente la crisi economica
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BRANDONI - Non occorre, purtroppo, grande fantasia per individuarla, è
quella del lavoro e in tutte le sue forme.
La crisi economica del modello neoliberista ha deflagrato nella nostra regione,
mettendo a soqquadro l’intero sistema
e amplificando quelle difficoltà già
emergenti, che si manifestavano nelle
forme di un lavoro sempre più precario e
dequalificato.
D’ISIDORO - La crisi dell’economia
reale.
BRINI - In primo piano certamente
la grave crisi economica che ha avuto
pesantissime ripercussioni sui livelli
occupazionali e, di conseguenza, sul
benessere e sulla qualità della vita delle
famiglie marchigiane. Una crisi che ha
riversato effetti negativi su quasi tutti
gli altri settori, impoveriti nelle risorse
su cui, in anni passati, potevano far
conto. È altrettanto vero che la Giunta
regionale poteva fare di più e meglio per
contrastare il fenomeno congiunturale,
anche attraverso una maggiore capacità
di ascolto delle tante e valide proposte
dell’opposizione.
PROCACCINI - È stata la crisi economica che ha sconvolto anche il cosi
detto modello Marche. Colossi come la
Antonio Merloni sono falliti mettendo
sul lastrico migliaia di famiglie.
È stata affrontata con la dovuta determinazione e con effetti, se non risolutivi, almeno che lasciano ben sperare per il futuro?
RICCI - Siamo riusciti a prendere provvedimenti ad hoc per uscire dall’empasse, guardando ai temi dell’occupazione,
dei servizi. Abbiamo stanziato in prima
battuta 20 milioni di euro proprio per
proteggere i lavoratori marchigiani e
porre le basi per agganciare la ripresa.
Poi grazie ai fondi della banca europea,
altri 100 milioni per l’occupazione e lo
sviluppo. Ora ci aspetterà una lenta ripresa con ancora ricadute nel mondo del
lavoro, ma come Regione non abbandoneremo nessuno. E gli indicatori infondono speranza perché parlano di un rilancio.
PISTARELLI - Direi di no. Sulla sanità
il modello di Azienda Sanitaria unica
regionale è fallito, e senza una modificazione di questo assetto si sono effettuati
interventi squilibrati tra territori proprio poiché privi di una nuova visione
di insieme. Ci sono zone che hanno
avuto di più ed altre che, già penalizzate
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in passato, sono state ulteriormente
marginalizzate. Sulla crisi economica ed
occupazionale gli interventi non sono
andati oltre i cosiddetti ammortizzatori
sociali, peraltro messi in campo grazie a
risorse per gran parte statali. Ci si è solo
limitati a questa impostazione difensiva,
dovuta, ma senza manovre strutturali e
virtuose che pur potevano essere attivate
per fungere da stimolo alla ripresa. Si
pensi a quanto poteva essere fatto rivedendo le misure dei Por dei diversi fondi
strutturali, da ricalibrare rispetto ad
uno scenario del tutto mutato rispetto a
quando erano stati varati.
BINCI - A livello regionale è stata affrontata con tutte le risorse regionali
nazionali ed europee a disposizione in
difesa del reddito dei lavoratori e per
favorire l’accesso al credito delle PMI.
C’è da rafforzare l’aspetto della riconversione dei settori in crisi, soprattutto
verso la Green Economy, rafforzando la
filiera corta in agricoltura, mantenendo
salde le relazioni sociali e la solidarietà
favorendo la multiculturalità.
VIVENTI - Nella parte riguardante il
sostegno al reddito e alle persone in difficoltà per la perdita del lavoro, si è agito
abbastanza bene. Èmancato un po’ più
di coraggio per operare delle economie
di bilancio, eliminando le spese inutili,
per poter operare una riduzione del carico fiscale su famiglie ed imprese.
BRANDONI - Direi con grinta e anche
tempestività, anche se forse un po’ meno
con coraggio e fantasia, visto che si sono
attivati subito e bene tutti i meccanismi
tradizionali di protezione del lavoro,
mancando però l’occasione di un nuovo
protagonismo del pubblico nella progettualità economica e l’istituzione di
strumenti, come il salario sociale, che
definiscono di per sé un nuovo modello
di convivenza civile.
D’ISIDORO - È stata affrontata con
un’adeguata”strategia di resistenza” e
con alcuni provvedimenti propri e una
“strategia di attacco”.
BRINI - Ripeto, si poteva fare di più.
Gli effetti, se positivi e, soprattutto,
se risolutivi, si vedranno soltanto alla
fine di quest’anno appena iniziato. La
speranza che il trend negativo possa invertire la sua direzione resta. Non sarà,
però, soltanto merito del fato. La Giunta
regionale che subentrerà a questa (fallimentare) dovrà essere capace accompagnare efficacemente la ripresa.
PROCACCINI - La risposte della Regione è stata positiva, per un sostegno
attivo alle lotte dei lavoratori e per le
scelte economiche nei confronti del lavoro: finanziamenti per la cassa integrazione ai lavoratori delle piccole imprese
(indotto) che non ne avrebbero avuto
diritto. Inoltre sostegni alle imprese
che mantengono i livelli occupazionali.
La Regione si è sostituita allo Stato. Il
futuro deve essere in continuità, ma il
federalismo lascia molte incognite.
Confronto
sulle proposte concrete
Si ritiene possibile una convergenza dei
diversi schieramenti rispetto ai grandi
temi attualmente sul tappeto?
RICCI - La politica dovrebbe essere più
spesso chiamata a risolvere le questioni
con intese sopra le parti. Sui grandi temi
ci si trova spesso insieme: penso alla
sicurezza, alla sanità, al lavoro, all’occupazione, ai servizi. A volte c’è il rischio
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di uno sfilacciamento e di posizioni
contrapposte, ma su certi argomenti che
interessano tutti i cittadini marchigiani
le istituzioni devono far trasparire un
senso di responsabilità.
PISTARELLI - Sui temi centrali per i
cittadini dal sostegno all´economia e
alle famiglie, compresi i temi appena
citati sopra, è sempre possibile un confronto su proposte serie e non demagogiche ma nei fatti i timidi tentativi varati
dall’esecutivo ( ricordo un incontro sulla crisi tra il governatore e i capigruppo
dell’opposizione) sono stati bloccati da
una impostazione fondamentalmente
autoreferenziale del centro sinistra, o
per meglio dire della sinistra centro.
BINCI - Sarebbe auspicabile soprattutto nel rispetto dei valori costituzionali:
la destra non riesce ad accettare la nostra
Costituzione. Noi di Sinistra Ecologia
e Libertà siamo per un uso sostenibile
delle risorse. Per una riduzione del consumo di suolo, per nuove costruzioni.
Per uno sviluppo della economia verde
legata alle energie rinnovabili, agricoltura, turismo.
Il centrodestra è per un liberalismo
fuori da ogni programmazione e senza
nessuna tutela per i beni ambientali e
paesaggistici, una politica miope anche
dal punto di vista economico, perchè il
futuro può nascere solo dalle produzioni
di qualità e dal turismo. Noi siamo per
una scuola e una sanità pubblica, la destra
vuole privatizzare senza qualità.
VIVENTI - Si, se si affrontano i problemi in modo serio e senza preclusioni
politiche qualunque convergenza è
senz’altro possibile.
BRANDONI - La politica non deve
essere la “notte di Schelling”, quella in cui
tutte le vacche sono grigie come Hegel
sarcasticamente annotava, bensì deve essere scelta e gli schieramenti diversi rappresentano pezzi di società, valori, progetti
dialettici e quindi diversi tra loro. Più è
vera la differenza più è viva la democrazia.
D’ISIDORO - Sì, se prevale il senso di
responsabilità.
BRINI - È auspicabile e necessaria una
convergenza. Al di là delle questioni
etiche ed ideologiche, su temi quali la
Sanità e le Infrastrutture serve unità di
intenti altrimenti non avremo la forza di
ottenere risultati in termini migliorativi
e di apertura dei rubinetti dei finanziamenti da parte del Governo nazionale
e dell’Europa, ma anche da parte dei
finanziatori privati.
PROCACCINI - È difficile perché il
centro destra ha un modello Istituzionale che è contro la Costituzione nata
dalla Resistenza.
Una regione
ricca di risorse
È possibile stilare una classifica delle risorse disponibili sul territorio, attraverso
le quali le Marche possano sperare in una
definitiva e qualificata ripresa?
RICCI - Certo. Rispetto uno scenario
europeo le regioni sono viste come comparti economici. Su oltre 260 regioni,
una recente indagine ci vede al 16° posto come territorio capace di garantire un
livello alto della qualità del tessuto sociale
14
e dello sviluppo economico. Da qui bisogna ripartire per un rilancio definitivo.
PISTARELLI - Credo che poco sia
stato fatto sui settori in cui abbiamo la
possibilità, come marchigiani, di incrementare la nostra quota sul mercato:
l´innovazione e la ricerca, che non sono
state valorizzate da politiche attive, ed
il turismo che è stato un settore totalmente sottovalutato, con politiche di
marketing e promozione insufficienti a
garantirci un posto di rilievo nel panorama almeno nazionale. Non basta certo
uno spot di fine legislatura ad assolvere
l’operato di un esecutivo che peraltro
ha cambiato in corsa assessori ed impostazione almeno, se non vado errato,
tre volte nel corso della legislatura, mai
trovando un bandolo alla matassa.
BINCI - Al primo posto metterei
paesaggio - cultura e storia, ambienti
naturali, agricoltura di qualità, biologica
e prodotti tipici enogastronomici. Il
turismo, che valorizzi paesaggio e agricoltura. Il tessuto produttivo PMI, che
ha la competenza per rinnovarsi nei settori strategici della filiera delle energie
rinnovabili e delle produzioni di qualità,
sfruttando innovazione e ricerca in collaborazione con le Università, favorendo
l’autoimprenditorialità.
VIVENTI - Non essendo presenti nel
nostro territorio grandi disponibilità
di materie prime, occorre innanzi tutto
mettere in campo tutta la laboriosità e
parsimonia possibile insieme alla capacità di innovarsi e di formarsi.
è riuscito a trasmettere, ma che è dovere
della Giunta regionale tornare a promuovere adeguatamente, con strumenti
e modalità più incisivi ed efficaci.
PROCACCINI - In primo luogo
un utilizzo uniforme delle risorse
dell’Unione Europea. I fondi per le
aree sottoutilizzate (FAS) non possono
essere destinati come compensazione in
territori già sviluppati. In più occorre
andare a liberare risorse sopprimendo
strutture come l’Azienda Sanitaria Unica (ASUR) e facendo coincidere gli ambiti del sociale, che sono 24, con le zone
sanitarie, che sono 13.
Il “modello” che resiste
BRANDONI - Le Marche hanno
straordinarie risorse, prima tra queste il
lavoro e il saper fare e fortunatamente
un patrimonio territoriale, non solo
paesaggistico ma in primo luogo culturale: basterebbe ricordare la densità dei
teatri, e sociale, si pensi alla rete fitta
delle associazioni di volontariato veramente straordinario. Da qui è possibile
guardare alla ripresa con una attenzione
autocentrata e insieme globale, sapendo
che questo globale significa anche accoglienza e reti di solidarietà.
Ma il modello marchigiano regge ancora?
D’ISIDORO - Una strategia d’attacco
sarebbe impossibile senza “una classifica
delle risorse disponibili”.
PISTARELLI - Regge malgrado l’insufficenza delle politiche regionali, e potrebbe certo reggere di più se venissero
attuate quelle misure, e faccio riferimento in special modo alle piccole e medie
imprese e alle nuove attività, veramente
incentivanti e vicine a queste realtà vere
della nostra economia, rispetto a quelle
politiche che hanno invece favorito solo
le logiche di cartello. Comunque il “modello marchigiano” certo non è stato né
difeso né valorizzato.
BRINI - Risponderò come penso risponderebbe la stragrande maggioranza
dei marchigiani. La risorsa più grande
che abbiamo è la bellezza del nostro
territorio e l’enorme patrimonio paesaggistico, ambientale, storico e architettonico. La multiformità di un paesaggio
che uno spot, pagato a caro prezzo, non
RICCI - Sì. Il welfare, le piccole e medie
imprese, il manifatturiero rappresentano
un modello positivo. Ora la sfida è quella di avviare una verifica sull’internazionalizzazione. Dobbiamo misurare le
nostre imprese con il modello globale e
la Regione può aiutarle a investire, ricercare nuovi mercati, prodotti, innovazioni tecnologiche. È un nostro obiettivo e
credo che il modello marchigiano potrà
dare risposte molto positive.
15
BINCI - Sì ed a testimoniarlo è il livello
della qualità della vita nelle province
marchigiane che sono tra le prime dieci
in Italia. Siamo in una fase delicata per
il sistema economico che necessita di
accesso al credito e di coraggio per investire in innovazioni produttive. Ma
parlerei piuttosto di un tessuto economico sociale marchigiano che è vivace e
va aiutato.
VIVENTI - Secondo me sì, in quanto
il tessuto imprenditoriale delle Marche
è composto, per la massima parte, di
piccole imprese che operano in settori di
nicchia, abituate da sempre a misurarsi
con i problemi del mercato.
BRANDONI - Il “marchingegno”
non è un mito da rimpiangere, ma da
guardare con criticità e senza nostalgia,
avendo nella sua struttura genetica tutti
gli stigmi delle nostre difficoltà, da un
manifatturiero per così dire di prima
generazione, con aree vaste di lavoro
dequalificato e bassi salari, ad una managerialità tutta familiare che oggi mostra
più che ieri l’usura intellettuale delle aristocrazie chiuse. Siamo nel momento in
cui le difficoltà possono produrre occasioni. Per le Marche quello di introdurre
nuovi paradigmi di civiltà.
D’ISIDORO - Ritengo di sì, sebbene
siano necessari dei correttivi, una riflessione sulle dimensioni d’impresa, investimenti più significativi in innovazione
e ricerca. Scommetterei anche su una
nuova attività formativa dei lavoratori.
BRINI - È anch’esso in piena crisi, ma
può rappresentare una forza. Alle volte
occorre puntare sull’efficacia e sulla
bontà di un modello che ha retto per
decenni e che, con opportuni correttivi, potrebbe fungere da impulso per la
ripresa. Le politiche regionali devono
sostenerne le basi, incentivando l’innovazione e la ricerca.
PROCACCINI - Il modello Marche
è in crisi, il monoprodotto non ha più
sbocchi occorre investire sulle nuove
tecnologie ma anche un grande piano
pubblico di manutenzione del territorio,
boschi, fiumi, costa, serve valorizzare di
più l’agricoltura e dare piena attuazione
al piano energetico.
I diversi ruoli
dei livelli istituzionali
Si è molto discusso in questi anni sui
diversi ruoli dei livelli istituzionali. Secondo lei in quale modo e quale misura è
mutato il ruolo dell’Assemblea rispetto a
quello dell’Esecutivo?
RICCI - È un dibattito ancora aperto
quello dell’equilibrio fra Giunta e Consiglio. Ci sono leggi che regolano i due
livelli e sono sufficienti a garantire l’autonomia di entrambi gli organi. Poi il
Consiglio è chiamato a una verifica degli
atti anche tramite le commissioni. In più
ci sono due organi come il Cal e il Crel
che garantiscono ulteriore equilibrio.
PISTARELLI - Ritengo che l’Assemblea sia stata sottovalutata, soprattutto
nella fase di controllo sull’operatività
dell’Esecutivo. La maggior parte delle
leggi di settore sono state impostate su
deleghe pressoché in bianco all’Esecutivo, e qui la maggioranza consiliare
uscente è stata purtroppo accondiscendente. Il controllo sull’attuazione
dei programmi e delle linee guida è
stato pertanto inesistente, così come è
mancata totalmente la rendicontazione
sull’operato. In questo modo l’Assem-
blea viene depauperata del suo ruolo.
BINCI - Come Presidente della sesta
commissione ho sempre valorizzato il
ruolo di programmazione del Consiglio
regionale.
VIVENTI - In tutto il Paese il potere degli organi esecutivi si è rafforzato a danno
di quelli legislativi-programmatori.
BRANDONI - Da tempo la controriforma istituzionale, purtroppo ancor
oggi in piena azione, lavora per ridurre
le assemblee elettive a ornamento di un
sistema che sull’altare di una ipotetica
efficacia sacrifica pluralità e democrazia,
quella vera, sfigurando per questa via lo
stesso ruolo degli esecutivi che dovrebbero essere invece strumenti dialettici
della progettualità delle assemblee elettive.
D’ISIDORO - Nella mie breve esperienza di Consigliere ho potuto constatare l’attività di proposta, di stimolo e di
critica costruttiva di gran parte dell’Assemblea.
BRINI - In questo caso il giudizio è
piuttosto critico. Sforzi per elevare il
ruolo dell’Assemblea ci sono stati, ma
i risultati non ritengo siano stati soddisfacenti. Una produzione normativa
al ribasso, sia in qualità che in numero,
ed un ruolo troppo forte dell’Esecutivo
sono i segnali di obiettivi “non raggiunti”. Grave, poi, non aver garantito alle
opposizioni che le numerose proposte di
legge giungessero all’esame dell’Aula.
PROCACCINI - Il Consiglio Regionale (l’Assemblea), grazie anche all’impegno del compagno Raffaele Bucciarelli,
ha recuperato la sua centralità sulle scelte principali con sedute monotematiche,
16
ad esempio sulla crisi dell’agricoltura e
sulle grandi questioni come la pace e la
solidarietà internazionale.
Qualche volta c’è stata prevaricazione da
parte dello stesso esecutivo?
RICCI - L’esecutivo, per sua natura,
tende a farsi carico delle proposte di legge. Non penso a una prevaricazione, ma
uno spirito di iniziativa importante per
velocizzare alcune procedure. Poi c’è il
Consiglio, le commissioni e i tavoli con
le parti sociali a dare garanzie sull’equità
delle manovre.
PISTARELLI - Se la Giunta agisce senza momenti di confronto sui punti sopra
richiamati (stato di attuazione dei programmi, controllo e rendicontazione dei
risultati) certo prevarica il ruolo istituzionale dell’Assemblea. Sarebbe auspicabile
una riflessione seria su questo tema molto
delicato dei rapporti e delle funzioni istituzionali degli organi regionali.
BINCI - Qualche volta per la necessità
di essere operativi, in situazioni di emergenza.
VIVENTI - Toglierei il ma.
BRANDONI - Prevaricazione? Non
direi. Disattenzione, invece, a volte si.
Superficiale tuttavia, un ascolto diverso,
un’interlocuzione più intensa, avrebbero giovato in primo luogo all’esecutivo, soprattutto in momenti in cui ha
mostrato un deficit di immaginazione e
coraggio.
D’ISIDORO - Più che di prevaricazione, parlerei di colpevole autoreferenzialità di alcuni Assessori.
BRINI - C’è stata eccome. Tutte le volte
che ha voluto far passare una proposta
ha fatto pesare i suoi numeri.
PROCACCINI - Siamo in una fase in
cui il presidenzialismo strisciante prova
fastidio per le assemblee, tuttavia nelle
Marche non mi sembra che ci siano stati
fatti eclatanti di prevaricazione.
Le Regioni e la riforma
costituzionale
Qual è il ruolo che dovrebbero avere le
Regioni in futuro, anche alla luce di una
possibile riforma costituzionale?
RICCI - Le Regioni devono mantenere la funzione di programmazione e
continuare a esercitare il ruolo di ente
legislatore. Poi vanno trasferiti gli aspetti
gestionali agli enti locali. Le Marche in
questo senso sarebbero pronte anche a
ricevere una delega rispetto al federalismo
fiscale, anche se lo ritengo un sistema fasullo, così come sta prendendo forma.
VIVENTI - Con la riforma federalista
le Regioni diventeranno dei piccoli
Stati, deve quindi crescere decisamente
la capacità di Governo di quest’ultime.
Inoltre le Regioni devono recuperare
appieno le proprie funzioni: legislative e
programmatiche.
BRANDONI - Il ruolo che la Costituzione ora le assegna. Sul bisogno di
partecipazione, di vicinanza ai problemi
ha lucrato il cavallo ruffiano del federalismo che produce oggi un dibattito
istituzionale che guarda al suo contrario,
cioè il presidenzialismo forte. C’è appunto il rischio della cancellazione di
principi importanti della Costituzione
che danno e davano alle Regioni un ruolo legislatore dentro un contesto statuale
dove la democrazia è nel Parlamento e
non del premier.
D’ISIDORO - Lo stesso esercitato oggi
dalle Regioni a statuto speciale.
BRINI - Un ruolo ed una valenza sempre più marcati. Un ruolo di centralità
PISTARELLI - Le Regioni saranno
sempre più importanti in futuro, sia
come gestione amministrativa ed economica sia come politiche d´indirizzo.
La centralità strategica delle Regioni
impone un ripensamento dell´effettiva
e complessiva attività istituzionale e
dei suoi equilibri, che oggi più che mai
sembrano molto fragili rispetto ad un
aumento della importanza della istituzione regionale.
BINCI - Quello di programmare i
bisogni e le risorse dei territori e garantire uno sviluppo armonico della
società regionale nell’interesse del bene
comune.
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nelle linee di indirizzo e, soprattutto,
sotto il profilo della raccolta e dell’utilizzo delle risorse finanziarie.
PROCACCINI - Le Regioni devono
essere il livello istituzionale, insieme
ai Comuni, per attuare la Repubblica
delle autonomie prevista dalla Costituzione in un quadro di unità dello Stato.
Purtroppo con la “sbornia” federalista
imposta dalla “Lega Nord” con capacità
impositive degli Enti Locali, le Regioni
si stanno atteggiando come piccoli statarelli in competizione tra loro e con sempre meno risorse per i principali servizi
pubblici: sanità, scuola, trasporti.
La qualità della
produzione legislativa
Ritiene che la produzione legislativa di
questi anni abbia fornito risposte soddisfacenti alle reali esigenze della società
marchigiana?
RICCI - La produzione legislativa è va-
sta e forse a volte eccessiva quando tende
a dare risposte immediate a problemi
contingenti. Però le Marche hanno dato
vita a leggi importanti rivolte ad aiutare
e dare risposte ai marchigiani sui grandi
temi come la sanità, l’occupazione, i
servizi.
PISTARELLI - No, ritengo che sia sia
voluto iper-regolamentare settori che
non servono e non regolamentare settori che producono sviluppo e sono orientati al futuro. E’ stata una produzione
monca, perchè non ha fatto interventi
nei settori vitali per la famiglia e le imprese piccole e medie, o se li ha messi
in campo, essi si sono rivelati errati.
L’esempio del sistema sanitario è in questo caso emblematico.
BINCI - Quello che serve è delegificare,
cioè semplificare e sburocratizzare le
leggi.
VIVENTI - Solo in parte. Se si fosse
guardato più al contenuto delle proposte e non al colore politico di chi le ha
avanzate, si sarebbe potuto fare senza
dubbio un lavoro migliore.
BRANDONI - In molti casi certo e anche grazie alla iniziativa dei consiglieri
e dei gruppi consiliari. Basterebbe ricordare la legislazione in campo sociale
o l’attenzione a fenomeni nuovi come
quello della delocalizzazione produttiva.
Certo è mancato e manca uno stimolo
istituzionale nei confronti di istituti di
partecipazione quali le leggi di iniziativa
popolare e i referendum che sono strumenti “just time” con i quali la società
potrebbe meglio interagire col sistema
politico e istituzionale, dando per questa via risposte immediate a bisogni
urgenti.
D’ISIDORO - La risposta è complessivamente positiva, soprattutto in virtù
dell’approvazione di alcune proposte di
leggi qualificate e qualificanti.
BRINI - Come accennavo, non mi pare
vi sia stata una produzione normativa
corrispondente alle aspettative della
comunità dei marchigiani. E dove si è
normato di più, si sono fatti errori grossolani. Gli errori sono sotto gli occhi di
tutti…la Sanità lamenta carenze molto
gravi, così come il sistema infrastrutturale e quello delle piccole e medie imprese.
PROCACCINI - Penso di sì. Basti
guardare alla legge sul terremoto. È stata
di esempio per efficienza e trasparenza.
Poi nell’ulitma fase ci sono state leggi
presentate dal PRC e dal PdCI importantissime contro la delocalizzazione per
favorire il lavoro.
Avvicendamenti
e continuità del lavoro
Elezioni politiche, provinciali, comunali… In questi cinque anni sono stati
registrati diversi avvicendamenti sugli
scranni dell’Assembla ed anche in Ufficio
di Presidenza, mentre sono scomparsi
alcuni gruppi e se ne sono formati altri.
Ne ha risentito la continuità del lavoro
da portare avanti?
RICCI - In ogni legislatura capita.
L’importante è che ci sia una continuità
garantita dagli uffici e dai dirigenti. E
soprattutto avere lo stesso presidente
della Regione per dieci anni permette di
portare a termine i progetti individuati
realizzando gli obiettivi prefissati.
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PISTARELLI - Senz’altro, con un
aspetto positivo e uno negativo: da un
lato (il negativo) ha impedito una continuità e una stabilità, e ciò è stato dovuto
alle difficoltà evidenti della maggioranza
politica di sinistra. Dall’altro lato (in
parte positivo) la mobilità ha permesso
di allargare la sfera di esperienza e conoscenza a più soggetti, trasfusa in molti di
questi casi in altri livelli istituzionali.
BINCI - No.
VIVENTI - Non mi sembra che ci siano
stati cambiamenti significativi. A parte
la nascita del Partito Democratico ed
il tentativo di fare un bipartitismo, di
fatto nulla è cambiato, anche perché, per
quanto riguarda il Pdl, non sono riusciti
a fare un gruppo regionale unico.
BRANDONI - Il ricambio fa bene
all’organismo e in questo senso il fisiologico avvicendamento di consiglieri e
la riorganizzazione dei gruppi, quando
non sono trasformismo possono rappresentare uno stimolo positivo. In questo
senso l’assemblea legislativa ha saputo
metabolizzare nel complesso questi
cambiamenti e questi passaggi.
D’ISIDORO - Qualche rallentamento
c’è stato ma non tanto da inficiare il lavoro programmato.
BRINI - Occorre riconoscere l’impegno
di tutti coloro che hanno partecipato
alla vita consiliare. Certamente ogni
avvicendamento inficia sempre la continuità del lavoro, in Commissione così
come in Aula.
PROCACCINI - Per semplificare
direi: la situazione è peggiorata dopo
lo scioglimento del PCI e si è ulteriormente aggravata con la scomparsa dal
Parlamento della sinistra, in particolare
dei comunisti. Tutto ciò ha indebolito
un essenziale punto di vista anche nelle
Marche, penso che il ruolo dei comunisti sia stato puntuale nel merito dei problemi, serio e di grande presenza.
L’impegno
per il prossimo futuro
La prima cosa irrinunciabile da fare
all’inizio della prossima legislatura?
RICCI - Bisogna continuare a mantenere il bilancio in equilibrio. Abbiamo
una sanità con i conti in regola e senza
debiti.
Questo ci permette di avere un bilancio
sano con cui si possono finanziare nuovi
progetti e nuove leggi. Ma la leva principale è quella della coesione sociale per
cui dobbiamo puntare sul mantenimento dell’occupazione e sul rilancio delle
imprese. Con un bilancio in equilibrio
è possibile dare una risposta complessiva
alle molteplici esigenze della società
marchigiana.
PISTARELLI - Una due-diligence sulla
gestione economico finanziaria regionale, sempre e colpevolmente negata
dall’esecutivo uscente, ma anche una
urgente riforma sanitaria regionale che
renda giustizia a territori penalizzati da
servizi e strutture insufficienti, e liberi
attraverso una gestione più corretta
(basterebbe questo: si veda l’andamento
dei bilanci di certe zone o aziende del
sistema sanitario regionale) risorse per le
imprese e per le famiglie marchigiane.
BINCI - Il piano del lavoro per puntare
all’uscita dalla crisi economica e occupazionale. Le misure efficaci contro la crisi
praticate nel 2009 dalla Regione Marche
non potranno essere sostenute a lungo.
Occorre un progetto di legislatura per
avviare un nuovo modello di sviluppo che
abbia al centro il reddito sociale come misura stabile per chi non ha reddito.
VIVENTI - Affrontare una serie di tagli
agli Enti inutili per poter ridurre la pressione fiscale su famiglie ed imprese e
dare sostegno al reddito ai lavoratori in
mobilità e in CIGS.
BRANDONI - Oltre a continuare l’attività legislativa a tutela del lavoro penso sarebbe indispensabile quanto urgente una
produzione legislativa per la salvaguardia
dei cosiddetti beni comuni, partendo in
primo luogo dall’acqua, visto che l’attuale
fase economica, che potremmo definire di
biocapitalismo, guarda alla mercificazione
di questi beni ed alla loro sottrazione alla
fruibilità collettiva come terreno di valorizzazione e di profitto.
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D’ISIDORO - Dare corso con determinazione alla “strategia d’attacco”
summenzionata e allo sviluppo del
cosiddetto secondo motore unico di
sviluppo.
BRINi - Potersi sedere ai tavoli del
comando, da parte dei rappresentanti
dell’opposizione, potrebbe dar loro la
possibilità di dimostrarne il valore e le
buone capacità amministrative… questo
è l’auspicio per questa regione, affinché
possa finalmente svegliarsi da un pericoloso torpore che la affligge ormai da
troppo tempo.
PROCACCINI - Accentuare il ruolo
pubblico in tutti i settori e bloccare
tutte le spinte tese alla privatizzazione
in particolare per la sanità, la scuola e
l’acqua.
LE COMMISSIONI
I Commissione
Affari istituzionali; Affari generali; Circoscrizioni comunali; Polizia locale, urbana, e rurale; Enti locali; Ordinamento
di Enti, Aziende e Società collegate alla
Regione; Informazione; Scuola e cultura; Musei; Biblioteche; Diritto allo
studio; Sport e tempo libero.
Presidente: Adriana Mollaroli (PD)
Vice Presidente: Franca Romagnoli
(AN)
Componenti:
Antonio D’Isidoro (Misto)
Sara Giannini (PD)
Roberto Giannotti (FI)
Katia Mammoli (PD)
Francesco Massi Gentiloni Silveri (Per le
Marche)
II Commissione
Schema e programma regionale di sviluppo; Bilancio e Finanze; Demanio e
Patrimonio; Ordinamento degli uffici;
Personale della Regione.
Presidente: Giuliano Brandoni (RCSinistra Europea)
Vice Presidente: Fabio Pistarelli (AN)
Componenti:
Sara Giannini (PD)
Marco Luchetti (PD)
Luigi Minardi (PD)
Vittorio Santori (FI)
III Commissione
Attività produttive; Problemi del lavoro; Emigrazione; Agricoltura e foreste;
Cooperazione; Industria; Artigianato;
Commercio; Turismo e Industria Alberghiera; Acque minerali e termali; Formazione professionale; Caccia e pesca.
Presidente: Katia Mammoli (PD)
Vice Presidente: Enrico Cesaroni (FI)
Componenti:
Massimo Binci (Sinistra Democratica)
Ottavio Brini (FI)
Graziella Ciriaci (FI)
Antonio D’Isidoro (Misto)
Rosalba Ortenzi (PD)
Cesare Procaccini (Gruppo Comunista)
Mirco Ricci (PD)
Luigi Viventi (U.D.C.)
IV Commissione
Assetto territoriale e ambientale; Urbanistica; Ecologia; Acquedotti; Lavori
pubblici; Viabilità e trasporti; Cave e
torbiere.
Presidente: Rosalba Ortenzi (PD)
Vice Presidente: Leonardo Lippi
(U.D.C.)
Componenti:
Michele Altomeni (RC-Sinistra Europea)
Francesco Comi (PD)
Pietro Enrico Parrucci (FI)
Mirco Ricci (PD)
Daniele Silvetti (AN)
V Commissione
Sicurezza sociale (Servizi sociali; Assistenza sanitaria e ospedaliera; Assistenza
sociale).
Presidente: Marco Luchetti (PD)
Vice Presidente: Oriano Tiberi (Misto)
Componenti:
Michele Altomeni (RC-Sinistra Europea)
Giacomo Bugaro (FI)
Adriana Mollaroli (PD)
Giulio Natali (AN)
Cesare Procaccini (Gruppo Comunista)
Franco Sordoni (Misto)
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VI Commissione
Politiche Comunitarie; Cooperazione
allo sviluppo e solidarietà internazionale.
Presidente: Massimo Binci (Sinistra Democratica)
Componenti:
Francesco Comi (PD)
Giancarlo D’Anna (AN)
Il Consiglio
delle Autonomie locali
Il Cal (Consiglio delle Autonomie Locali ) è l’organo permanente di consultazione e di raccordo fra la Regione e gli
Enti locali ed è stato istituito con legge
regionale 10 aprile 2007, n. 4 , attuata
con regolamento interno approvato
nella seduta del 7 marzo 2008. Primo
presidente eletto il 19 ottobre 2007,
Luana Angeloni (vice Massimo Rossi
ed Alighiero Omiccioli) a cui è subentrata, nel novembre del 2009, Patrizia
Casagrande Esposto (vice Saturnino Di
Ruscio e Luigi Gentilucci).
Attuale composizione del Cal
Presidente Patrizia Casagrande Patrizia
Esposto (presidente Provincia di Ancona)
Vicepresidenti Saturnino Di Ruscio
(sindaco Fermo), Luigi Gentilucci
(presidente Comunità Montana di Camerino)
Segretari Stefano Aguzzi (sindaco
Fano), Augusto Curti (sindaco Force)
Componenti Piero Celani (presidente
Provincia di Ascoli Piceno), Fabrizio Cesetti (presidente Provincia di
Fermo), Franco Capponi (presidente
Provincia di Macerata), Matteo Ricci
(presidente Provincia di Pesaro), Fiorello Gramillano (sindaco Ancona),
Guido Castelli (sindaco Ascoli Piceno),
Giorgio Meschini (sindaco Macerata),
Luca Ceriscioli (sindaco Pesaro), Daniela Montali (sindaco Chiaravalle),
Fabiano Belcecchi (sindaco Jesi), Luana
Angeloni (sindaco Senigallia), Angelo
Canala (sindaco Spinetoli), Francesco
Giacinti (sindaco Monte Urano), Nelia
Calvignoni (sindaco Corridonia), Stefano Cardinali (sindaco Montecosaro),
Franco Corbucci (sindaco Urbino),
Sauro Lombardi (sindaco Agugliano),
Giuseppe Medardoni (sindaco Genga),
Maura Antonella Malaspina (sindaco
Ortezzano), Giuseppe Ripani, Roberto
Broccolo (sindaco Urbisaglia), Giovanni Pistola (sindaco Mercatello sul
Metauro), Mollaroli Nadia (sindaco
Serra Sant’Abbondio), Fabrizio Giuliani
(presidente Comunità Comunità Montana Esino-Frasassi) Omicioli Alighiero
(presidente Comunità Montana del
Metauro).
Legge Regionale 10 aprile 2007, n. 4
“Disciplina del Consiglio delle autonomie locali”
Art. 11
(Funzioni)
1. Il Consiglio delle autonomie locali
esercita ai sensi dell’articolo 30 dello
Statuto regionale l’iniziativa delle leggi
regionali.
2. Il Consiglio delle autonomie locali
esprime pareri al Consiglio regionale
sulle proposte concernenti:
a) il bilancio di previsione e gli altri
atti di programmazione economicofinanziaria;
b) il conferimento di funzioni o la modifica del riparto delle competenze tra
enti locali e tra questi e la Regione;
c) gli atti di programmazione e pianificazione generale e settoriale compresi quelli relativi ai finanziamenti
dell’Unione Europea.
3. Il Consiglio delle autonomie locali
esprime parere alla Giunta regionale nei
casi di esercizio del potere sostitutivo
nei confronti degli enti locali per il
compimento di atti obbligatori relativi
all’esercizio delle funzioni conferite dal-
la Regione, nonché sui seguenti atti:
a) accordi di programma quadro e intese
istituzionali di programma che coinvolgono l’assetto e lo sviluppo territoriale
locale;
b) regolamenti di interesse degli enti
locali;
c) criteri di riparto delle risorse agli enti
locali;
d) atti di indirizzo e atti di programmazione che incidono sulle funzioni degli
enti locali.
4. Il Consiglio e la Giunta regionale possono richiedere al Consiglio delle autonomie locali pareri anche su atti diversi
da quelli di cui ai commi 2 e 3.
5. Il Consiglio delle autonomie locali
può altresì far pervenire alla Giunta regionale e al Consiglio regionale proprie
osservazioni in merito agli atti di competenza.
6. Il Consiglio delle autonomie locali
elabora un rapporto annuale che presenta al Consiglio regionale concernente
la propria attività e gli effetti prodotti
dalle politiche regionali d’interesse degli
enti locali.
7. Il Consiglio delle autonomie locali
può segnalare al Presidente della Giunta
regionale eventuali lesioni dell’autonomia locale da parte di leggi e provvedimenti statali, anche ai fini della
promozione di questioni di legittimità
o di conflitti di attribuzione dinanzi alla
Corte Costituzionale, nel rispetto di
quanto stabilito dall’articolo 134 della
Costituzione.
Il Crel
Il Consiglio regionale dell’economia
e del lavoro (Crel) è un organismo regionale di consultazione e confronto
delle rappresentanze più significative
del mondo dell’economia e del lavoro,
in ordine agli atti normativi e di programmazione ed alle questioni di maggiore rilevanza per l’assetto economico
marchigiano (legge regionale 26 giugno
2008, n.15) Nel marzo del 2009 lo
stesso Crel è entrato nella sua piena operatività, nominando Silvano Gattari (segretario regionale della Cna) presidente
e Graziano Fioretti (segretario regionale
Uil) vicepresidente.
Attuale composizione del Crel
Presidente Silvano Gattari (segretario
regionale Cna)
Vicepresidente Graziano Fioretti (segretario regionale Uil)
Componenti
Rappresentanti lavoratori dipendenti:
Gianni Venturi (segretario generale
Cgil), Giuliano Giampaoli (segretario
regionale Cgil), Aurora Ferraro (segretario regionale Cgil ), Stefano Mastrovincenzo (segretario regionale Cisl),
Selena Soleggiati (rappresentante Cisl),
Antonio Bori (opera politico Cisl), Graziano Fioretti (segretario generale Uil),
Riccardo Morbidelli (segretario generale
aggiunto Uil).
Rappresentanti delle imprese industriali: Federico Vitali (presidente Confindustria Marche), Giuseppe Fioroni
(presidente Confindustria Ancona),
Giovanni Muratori (presidente Confapi).
Rappresentanti delle imprese agricole:
Nevio Lavagnoli (presidente Cia), Gianalberto Luzi (presidente Coldiretti).
Rappresentanti delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi: Mario
Volpini (presidente Confcommercio),
Claudio Albonetti (presidente Confesercenti).
Rappresentanti delle imprese artigiane:
Giorgio Cippitelli (segretario regionale
Confartigianato), Silvano Gattari (segretario regionale Cna), Claudio Massa
(presidente regionale Casartigiani).
Rappresentanti delle imprese cooperative: Massimo Stronati (presidente
Confcooperative), Simone Mattioli
(presidente Legacoop).
Rappresentanti del terzo settore e
dell’economia solidale: Gabriele darpetti (portavoce regionale Forum Terzo
settore Marche).
Rappresentanti delle associazioni dei
consumatori: Silvana Santinelli (segretario regionale Adiconsum), Carlo Cardarelli (Presidente Acu)
Rappresentanti dell’Associazione bancaria italiana: Massimo Bianconi (Presidente commissione regionale Abi e
direttore generale Banca delle Marche).
Rappresentanti dell’Unione delle Camere di Commercio delle Marche: Giuliano Bianchi (Presidente Unioncamere
Marche)
Legge regionale 26 giugno 2008, n.15
“Disciplina del Consiglio regionale
dell’economia e del lavoro”
Art. 4
(Funzioni)
1. Il CREL svolge le seguenti funzioni:
a) esercita l’iniziativa delle leggi regionali;
b) esprime pareri obbligatori all’Assemblea legislativa regionale sulle proposte
concernenti:
1) il bilancio di previsione e gli altri
atti di programmazione economico-
finanziaria compresi quelli in materia di
tributi e tariffe regionali;
2) gli atti di programmazione e pianificazione generale e settoriale;
3) gli atti di indirizzo alla Giunta regionale nella materie economiche e del
lavoro;
c) esprime i pareri richiesti dall’Assemblea e dalla Giunta regionale sugli atti
di rispettiva competenza di particolare
rilevanza economico-sociale, diversi da
quelli di cui alla lettera b). Fra questi
pareri sono ricompresi anche quelli
riguardanti gli atti di programmazione,
di piano e di programma operativo regionale concernenti l’attuazione delle
politiche comunitarie.
2. Il CREL può richiedere di essere
sentito in merito alle proposte di legge e
agli atti diversi da quelli indicati al comma 1, lettere b) e c).
3. Il CREL di propria iniziativa o su
richiesta dell’Assemblea e della Giunta
può compiere indagini e studi nelle materie di competenza.
4. Il CREL partecipa, su richiesta delle
commissioni assembleari, alla valutazione degli effetti prodotti dalle politiche
regionali secondo le modalità indicate
dal Regolamento interno dell’Assemblea.
5. Il CREL presenta all’Assemblea legislativa regionale un rapporto annuale
sulla propria attività.
200
5
2 maggio 2005
Luigi Minardi
eletto presidente
Nella seduta del 2 maggio, presieduta di
norma dal consigliere più anziano, Lidio
Rocchi, la prima dell’ottava legislatura,
si è proceduto alle votazioni per il presidente e per i componenti dell’Ufficio di
Presidenza del Consiglio regionale delle
Marche.
Eletto Presidente, a larga maggioranza,
Luigi Minardi, al suo secondo mandato.
I voti a favore di Minardi sono stati 24.
Prendendo la parola dopo la sua elezione, il presidente Minardi ha auspicato
collaborazione, impegno comune e lavoro costruttivo sui progetti, spirito innovativo per riempire di nuovi contenuti
il ruolo del Consiglio ed avviare una
stagione di rinnovata cooperazione tra
Assemblea ed Esecutivo. Tra le priorità
Minardi ha rimarcato l’esigenza di completare il processo delle riforme avviato
con il nuovo Statuto regionale, con particolare riferimento agli strumenti della
partecipazione, migliorare il sistema
della comunicazione ai cittadini e colmare la distanza tra istituzioni e giovani
generazioni.
Giovani, innovazione
e lavoro al centro del
programma di riforme
del Consiglio regionale
Carta Canta, la manifestazione che da
sette anni si svolge a Civitanova Marche
sul vasto mondo dell’editoria e dei prodotti cartacei di informazione, è stata
teatro del Convegno “Lavoro, alla carta,
sulla carta. Giovani quale futuro?”, che
si è tenuto nella giornata del 7 ottobre.
Alla presenza di moltissimi giovani, il
presidente Minardi ha fissato gli obiettivi dell’azione del Consiglio regionale,
quali l’innovazione, l’inserimento dei
giovani nel mondo del lavoro, la formazione scolastica e professionale e le
opportunità e servizi messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni
per aiutare i ragazzi ad affrontare il loro
futuro lavorativo. “La Regione - ha sostenuto Minardi - mette a disposizione
strumenti per formare, per sostenere chi
intende seguire la strada dell’imprenditoria e per chi investe nell’innovazione
e nella ricerca, nel settore economico
e produttivo, senza timore dei cambiamenti”. Ma, l’innovazione deve e dovrà
essere l’obiettivo della Pubblica amministrazione. Per tale motivo, tre Comuni
marchigiani ( Jesi, Pesaro e Grottammare) sono stati premiati, nell’ambito delle
iniziative per la “Giornata delle Marche”,
quali Comuni che maggiormente si
sono distinti per l’innovazione in funzione del miglioramento dei servizi ai
cittadini. Il Comune di Jesi, in particolare, ha ricevuto il premio “Innovazione
nell’informazione e nella comunicazione verso i cittadini” per un progetto
volto all’estensione del parere consultivo
ai cittadini tramite la Rete Civica Internet/Aesinet.
24
La prima Giornata
delle Marche
Luigi Minardi, Presidente del Consiglio
regionale, assieme al Presidente della
Giunta regionale, Gian Mario Spacca,
hanno tenuto a battesimo le celebrazioni per la prima “Giornata delle Marche”.
Anteprima assoluta è stato il convegno
“Le Marche una Regione nel Mondo”,
che ha rappresentato l’occasione per
descrivere il senso dell’istituzione della
ricorrenza e sottolineare il significato di
appartenenza. La prima iniziativa si è
tenuta ad Ancona, al Teatro delle Muse,
e ha segnato il via a quella che, da lì in
avanti, è e sarà tra le più importanti e
significative ricorrenze del Consiglio
regionale, delle Marche e dei marchigiani. Un momento dedicato alla società
marchigiana e alla sua cultura. Un momento per conoscersi e farsi conoscere.
Attraverso questa manifestazione l’Assemblea legislativa delle Marche intende
combinare insieme fattori identitari e
finalità civili e sociali per contribuire a
mantenere viva la ricchezza che scaturisce dal confronto con le varie culture del
mondo. “La cultura marchigiana - ebbe
a dire Minardi - vuole essere portatrice
di un patrimonio che non può essere
solo locale, ma anche e soprattutto universale”.
La scelta del 10 dicembre non è stata casuale in quanto è l’anniversario
dell’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della
“Dichiarazione universale dei diritti
dell’uomo” individuata dal Consiglio
Regionale come la “Giornata per la pace
nelle Marche”. E ancora, il 10 dicembre
è il giorno della Madonna di Loreto,
una Madonna migrante.
Le leggi
LEGGE REGIONALE 1 dicembre
2005, n. 26
Istituzione della “Giornata delle
Marche”
La legge istituisce la “Giornata
delle Marche” (che sarà celebrata
il 10 dicembre di ogni anno) quale
solenne ricorrenza per riflettere e
sottolineare la storia, la cultura, le
tradizioni e le testimonianze della
comunità marchigiana e rafforzarne
la conoscenza e l’appartenenza.
A tal fine la Regione promuove e
attua:
a) l’organizzazione di convegni, manifestazioni e seminari;
b) iniziative culturali, editoriali e di
carattere didattico;
c) ogni altra iniziativa ritenuta idonea per il conseguimento delle finalità di cui alla presente legge.
L’intervento regionale è prioritariamente rivolto al mondo scolastico e
giovanile.
Nell’ambito della celebrazione è
istituita l’onorificenza denominata
“Picchio d’oro” al fine di dare adeguato riconoscimento ad istituzioni
e cittadini che si sono particolarmente distinti in attività culturali,
sociali, politiche, economiche,
scientifiche e sportive.
La relazione annuale
del Garante regionale
per i diritti dell’Infanzia
e dell’Adolescenza
Settantasei i casi legati all’affido familiare e trentacinque le separazioni
conflittuali, quaranta di disagio in ambito scolastico ed extrascolastico, con
tre situazioni di bullismo. Quindici le
violazioni dei diritti dei disabili, soprattutto a causa della riduzione dell’orario
dell’insegnante di sostegno, e dodici
di maltrattamento, compresi quelli di
abuso sessuale. Di queste solo tre sono
state effettuate direttamente dai ragazzi. Un terzo sono arrivate da familiari,
un quarto da autorità giudiziarie ed il
resto da servizi sociali, insegnanti e rappresentanti di altre categorie. Più della
metà dei casi segnalati erano già noti alle
autorità giudiziarie competenti. Questi
i dati più significativi che emergono
dalle duecentoquarantadue segnalazioni
riportate nella relazione annuale 2005
presentata dal Garante Regionale per
l’Infanzia e l’Adolescenza, Mery Mengarelli. Da una ricerca effettuata, è stato
poi rilevato, emerge che le problematiche del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza non trovano adeguato riscontro
e la necessaria visibilità sulle pagine
dei giornali. Nella relazione la Mengarelli sottolinea inoltre “l’importanza
di ascoltare i ragazzi direttamente per
poter vedere le cose con i loro occhi”.
Nel documento dal titolo “Il Diritto
alla Famiglia”, che segue le relazioni “Il
Diritto di essere minore” e “Il Diritto
all’ascolto” degli anni scorsi, la Garante
riconferma la validità di un percorso in
cui si sottolineano con chiarezza le enormi responsabilità degli adulti rispetto ai
minori.
26
Le leggi
LEGGE REGIONALE 16 dicembre 2005, n. 35
Riordino o soppressione di Enti e
Agenzie operanti in materia di competenza regionale.
La legge detta norme per il riordino
o la soppressione dei seguenti enti
dipendenti dalla Regione:
- Agenzia regionale sanitaria (ARS),
di cui alla l.r. 17 luglio 1996, n. 26
(Riordino del servizio sanitario regionale);
- Agenzia regionale Marche lavoro
(ARMAL) di cui all’articolo 8 della
l.r. 9 novembre 1998, n. 38 (Assetto
delle funzioni in tema di collocamento, servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro);
- Azienda di promozione turistica
regionale (APTR), di cui all’articolo 8 della l.r. 6 agosto 1997, n. 53
(Ordinamento dell’organizzazione
turistica delle Marche).
200
6
Raffaele Bucciarelli
eletto presidente
del Consiglio regionale
Con 21 voti a favore e 18 astenuti, Raffaele Bucciarelli (PdCI) è stato eletto,
nella seduta del 24 luglio 2006, presidente del Consiglio regionale delle Marche in sostituzione del dimissionario
Luigi Minardi che ha assunto l’incarico
di assessore regionale alla cultura, alle
politiche giovanili e agli enti locali.
Il neopresidente, rivolgendosi all’Aula in
un breve indirizzo di saluto, ha tra l’altro
sottolineato la centralità del Consiglio,
come luogo della democrazia, dove - ha
detto - i vari bisogni e le tante esigenze
della società devono trovare la loro
sintesi in leggi ed atti che non possono
che essere frutto di un confronto anche
serrato, franco e, soprattutto, leale, ove
tutte le idee trovano eguale rispetto da
chiunque esse siano portate. Il presidente Bucciarelli ha anche affermato come
non ci può essere alcuna competizione
e antagonismo tra l’organo legislativo e
quello esecutivo. “Non avrebbe senso ha detto - sarebbe solo dannoso rispetto
agli obiettivi che abbiamo in comune”.
Verso la costituzione
del Cal
Una serie di incontri, organizzati in tutta la regione, in vista dell’istituzione del
CAL, il Consiglio delle Autonomie Locali. L’ultimo di questi incontri, dedicato alla proposta di legge n. 31, si è svolto
nella Sala del Consiglio provinciale di
Ascoli Piceno. Un nuovo ed ambizioso
obiettivo che si è posto il Consiglio regionale, dopo essere stato uno dei primi
Consigli d’Italia ad approvare, nella
precedente legislatura, il nuovo Statuto
e la nuova legge elettorale. Il CAL contribuirà ad aumentare i modi di cooperazione tra le parti, seguirà i lavori delle
Commissioni, rafforzerà il Consiglio
con l’attività di soggetti fondamentali
ed esprimerà un parere che avrà il suo
peso, così come stabilito dalla pdl, ma
senza creare confusione di ruoli perché
le decisioni appartengono alle funzioni del Consiglio regionale. Pareri che
comunque contribuiranno a fare scelte
ancor più legate alle realtà locali. Il CAL
è stato, successivamente, istituito in
data 10 aprile 2007. La prima riunione
operativa si è svolta il 19 ottobre, in
Ancona, quando sono stati eletti Luana
Angeloni, presidente, e Massimo Rossi e
Alighiero Omiccioli, vicepresidenti.
28
La Giornata della Pace
Il Consiglio regionale ha tenuto l’ormai
tradizionale Giornata per la pace nelle
Marche di fronte ad una affollatissima
platea di giovani. Centinaia di studenti provenienti dalle scuole di tutte le
province hanno contribuito a creare un
clima di grande serenità e attenzione per
una ricorrenza che la Regione con legge
del 2002 ha significativamente collocato
il 10 dicembre di ogni anno (in coincidenza con la Giornata delle Marche),
anniversario della approvazione della
“Dichiarazione universale dei diritti
dell’uomo”. Il presidente del Consiglio
Bucciarelli ha richiamato i principi sanciti anche dalla legge regionale: “dobbiamo far crescere e rafforzare una cultura
della pace che prevenga i motivi dei conflitti, fermare i potenti che non riescono
a confrontarsi e vogliono prevalere con
lo strumento della guerra. Appena pochi
anni fa - ha ricordato il presidente - non
ci siamo accorti di quanto stava accadendo vicino a noi, sull’altra sponda
dell’Adriatico, nonostante Srebrenica
fosse più vicina di noi”. Bucciarelli si è
soffermato sull’esperienza, che non ha
riscontri in altre parti del mondo, del
coordinamento degli enti locali per la
pace, del quale fanno parte anche molti
comuni marchigiani. Infine ha invitato i
giovani ad accogliere con fraternità chi
ha i nostri stessi diritti e i nostri desideri.
E, a commento conclusivo della giornata, ha voluto citare ancora una volta
la legge regionale nella parte in cui afferma che “la Regione, contribuisce alla
salvaguardia della vita umana, al soddisfacimento dei bisogni primari, all’autosufficienza alimentare, all’eliminazione
della povertà, alla lotta all’emarginazione sociale, alla promozione ed alla difesa
della democrazia e dei diritti civili”.
Gli amici della montagna Testo unico
per il turismo
“Una giornata per conoscere meglio
il territorio dell’alto maceratese ma
anche un’occasione di confronto e di
dibattito sulle tematiche dell’entroterra
marchigiano.” Con queste motivazioni,
è ripreso il lavoro dell’Associazione
dei consiglieri regionali delle Marche
- “Amici della Montagna” con un fitto
programma di iniziative dedicate alle
politiche dell’entroterra marchigiano.
Nel progetto, tra gli appuntamenti più
importanti, una serie di incontri in
ognuna delle Comunità montane delle
Marche. L’associazione, presieduta dai
consiglieri Francesco Comi, vicepresidenti Capponi, Lippi, Ortenzi, Tiberi,
ha promosso, come primo evento del
programma, una giornata dedicata ai
problemi della montagna nell’area della
Comunità montana di Camerino.
Nella stessa occasione, è stata dibattuta
“La riforma regionale dell’ordinamento
delle Comunità Montane”, che è poi
entrata in vigore nel luglio del 2008,
subendo anche successive modifiche.
Resta il dato oggettivo di un territorio
montano che rappresenta per la nostra
regione un’eccellenza sotto il profilo
paesaggistico, ambientale, culturale, turistico ed economico.
“Una legge che ha lo scopo di riunire
in un unico testo le varie normative
regionali che attualmente disciplinano
l’attività turistica, che sarà in grado di
dare nuovo slancio ad un settore che
è fondamentale per l’economia marchigiana”. Con queste parole il relatore
di maggioranza e presidente della III
Commissione consiliare, Lidio Rocchi,
ha presentato la proposta di legge n.81,
ad iniziativa della Giunta regionale concernente “Testo unico delle norme regionali in materia di Turismo”, divenuta
poi legge (n.9/2006) con una votazione
espressa a maggioranza. Si tratta della
prima vera grande riforma che la Regione fa - ha sostenuto l’assessore Agostini
- dopo l’inizio della legislatura in un settore strategico e molto importante per
l’economia marchigiana. Ora con questa
legge il turismo potrà avere un respiro
unico in tutte le Marche.
30
Le leggi
LEGGE REGIONALE 21 dicembre 2006, n. 21
Disposizioni in materia di riordino
della disciplina dell’Istituto ricovero
e cura a carattere scientifico “INRCA” di Ancona
L’Istituto di ricovero e cura per
anziani “INRCA” ( Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico a
rilevanza nazionale non trasformato
in fondazione), è dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed
autonomia amministrativa, tecnica,
patrimoniale e contabile, ai sensi del
decreto legislativo 16 ottobre 2003,
n. 288 (Riordino della disciplina
degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, a norma dell’articolo 42, comma 1, della legge 16
gennaio 2003, n. 3).
L’INRCA -che ha sede legale ad
Ancona e sedi periferiche nelle regioni Lombardia, Lazio, Calabria e
Marche- svolge le seguenti attività:
-opera nell’area della tutela della
salute degli anziani intervenendo
nella prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie e polipatologie
disabilitanti. L’Istituto coniuga la
pratica clinica con la ricerca scientifica, la formazione e l’aggiornamento professionale avanzato degli
operatori sanitari e dei ricercatori.
-svolge attività di ricerca ed assistenza nei confronti della popolazione
anziana nell’ambito della programmazione e della normativa sanitaria
regionale, garantendo la coerenza
tra le attività medesime e privilegiando progetti di ricerca in sinergia
con strutture analoghe pubbliche.
Sicurezza e prevenzione
sul lavoro
Il Presidente del Consiglio regionale
Raffaele Bucciarelli, alla presentazione
del VI Rapporto annuale regionale
INAIL sugli infortuni sul lavoro nelle
Marche, ha parlato di sicurezza e prevenzione. “Finché ci sarà un solo morto
nei luoghi di lavoro - ha detto Bucciarelli - una società non può definirsi sana”.
Nel rappresentare la Regione Marche
alla presentazione del Rapporto INAIL
il Presidente del Consiglio ha dichiarato
che prevenire significa anche informare.
Significa risparmiare in termini economici, perché curare è sempre più costoso
che prevenire, ma soprattutto elevare
l’indice di civiltà della regione. Bucciarelli parlando ai presenti e ai Dirigenti
dell’INAIL ha manifestato soddisfazione nell’apprendere che il trend degli infortuni nelle Marche sta calando. Frutto
di un lavoro che si sta sviluppando sul
territorio regionale.La prevenzione degli infortuni sul lavoro deve essere una
preoccupazione di tutti a partire dalle
imprese perché rappresenta un elemento
culturale da acquisire. Per questo ben
vengano interventi mirati di informazione e formazione, studi specifici di
settore per comparto e rischio lavorativo. Il lavoro deve essere lo strumento di
realizzazione dell’uomo e non il luogo
dove si incontra la morte. “Informazione e cultura della prevenzione – ha
concluso il Presidente Buciarelli - sono
gli elementi che caratterizzano il sentiero che dobbiamo percorrere insieme
perchè la qualità della vita, come quella
dei prodotti, non possono convivere con
gli incidenti sul lavoro che sono spesso
mortali”.
Riassetto dell’Aerdorica
Il 9 novembre, l’assessore ai Porti ed Aeroporti della Regione Marche, Loredana
Pistelli, presenta, alla II Commissione
del Consiglio (Bilancio, finanze), il
Piano Industriale ed il riassetto organizzativo della Società Aerdorica. In
una successiva riunione, in Consiglio
regionale, si sono analizzati e chiariti
molti elementi tra i quali quelli relativi
al recupero della Compagnia Evolavia
e alla costituzione della compagnia
di volo Aerdorica, che, come ha detto
l’Amministratore delegato, altro non
è che una società di scopo per la cui
realizzazione vera e propria dovranno
poi essere sentiti tutti i soci. La riunione
si è conclusa con la decisione di tenere
incontri di approfondimento ed esame
delle tematiche legate alla Aerdorica al
fine di consentire al Consiglio regionale
di avere sempre informazioni aggiornate
sulla Società che gestisce l’Aeroporto
di Ancona-Falconara che per la sua
funzione strategica è di fondamentale
importanza per l’economia, lo sviluppo
e la comunità di tutta la regione.
31
I problemi della salute
mentale
“Sensibilizzare la politica per affrontare i
problemi legati alla salute mentale”
Il Presidente del Consiglio regionale
Bucciarelli ha ricevuto i rappresentati
del Tavolo regionale per la salute mentale, facendosi garante di portare nelle sedi
opportune i numerosi problemi legati al
settore. Sono trentamila le persone che
nelle Marche soffrono di problemi legati
alla salute mentale. Un dato ufficiale
al quale vanno aggiunti moltissimi di
quei casi che non vengono seguiti dalle
strutture pubbliche o che sono seguiti in
altre regioni o all’estero. Accanto a queste persone ci sono 30 mila famiglie che
vivono il disagio e la sofferenza di una
società in cui il malato è da coprire e in
molti casi da nascondere. Dati sorprendenti che sono stati evidenziati nel corso
di un incontro tra il Presidente del Consilio regionale Raffaele Bucciarelli ed il
Tavolo regionale di tutte le associazioni
che si occupano di salute mentale, 24 tra
Onlus e gruppi famigliari, che sono il
riflesso di tutta la regione.
“Insieme si cresce
più forti”
Libri (e biblioteche)
per l’identità marchigiana
“Insieme si cresce e si è più forti”. Questo è lo slogan ideale che ha animato il
secondo incontro, dell’attuale legislatura, organizzato dal Consiglio regionale
con gli enti e gli amministratori locali
delle Marche. Dopo il precedente, dedicato a Consiglio delle Autonomie e al
Consiglio regionale dell’economia e del
lavoro, (CAL e CREL) questo nuovo
incontro è stato un confronto sui temi
della partecipazione della cittadinanza
alle scelte delle pubbliche amministrazioni. “ A cuore della nostra azione c’è
una nuova idea di Regione. Una istituzione sempre più vicina alla comunità.
Tutti i cittadini, le associazioni – ha sostenuto il presidente Minardi - e soprattutto i giovani, la risorsa più preziosa
che abbiamo, debbono poter contribuire concretamente alle scelte che per loro
fa la Pubblica amministrazione”.
La democrazia partecipativa è stata
motivo ispiratore di un’altra iniziativa,
realizzata in collaborazione con il Consiglio regionale delle Marche. Gli alunni
dell’Istituto d’Istruzione Superiore
Filelfo di Tolentino hanno realizzato un
giornalino “Jang Politic” interamente
curato dagli studenti, con il supporto
della Struttura Informazione e Comunicazione del Consiglio regionale, con
i loro interventi e gli atti del Consiglio
dei ragazzi. La pubblicazione è stata
distribuita a molti giovani e a tutte le
scuole della Regione. Lo scopo è quello
di invitare altri ragazzi ad avvicinarsi alla
politica. A chi ha chiesto cosa significa
fare politica Minardi ha infatti risposto
“che vuol dire vivere meglio nella propria città” impegnarsi per essa e per i
suoi cittadini.
Il successo del corso-progetto sulla
gestione delle raccolte delle biblioteche organizzato, in Ancona, dall’AIB
(Associazione Italiana Biblioteche), con
il patrocinio del Consiglio regionale
delle Marche ha testimoniato quanto
vasto, prezioso ed importante sia il
patrimonio bibliotecario della nostra
regione. Fondamentale per l’AIB resta il
proficuo rapporto di collaborazione con
la Regione Marche, Consiglio e Giunta
regionale, che ha come obiettivo quello
di evitare l’isolamento e permettere il
costante confronto tra tutte le biblioteche delle Marche che rappresentano
un patrimonio inestimabile della nostra
cultura e valido strumento identitario
per tutti i marchigiani. Non a caso, sono
sempre numerose le pubblicazioni ed i
volumi che le Marche presentano, ogni
anno, al Lingotto di Torino, in occasione della Fiera nazionale del libro.
32
Difensore civico
e Commissione
Pari Opportunità
Si insediano le presidenze di due importanti Autorità dell’Assemblea legislativa
delle Marche. L’avvocato Samuele Animali è il nuovo Difensore civico delle
Marche, mentre Adriana Celestini è la
nuova presidente della Commissione
regionale per le Pari opportunità tra
uomo e donna. Entrambi hanno ricevuto il messaggio augurale del presidente
del Consiglio regionale, Luigi Minardi,
il quale li ha salutati, congratulandosi
per l’incarico assegnato e soffermandosi sull’importanza di una funzione
che deve contribuire ad aumentare la
fiducia nelle istituzioni. Come noto,
successivamente (nel 2008) la figura del
Difensore civico è confluita in quella
nuova Autorità di garanzia, l’Ombudsman, che va a tutelare anche i diritti dei
bambini e degli adolescenti (sostituendo
così il Garante regionale dell’Infanzia e
dell’Adolescenza) e quelli dei detenuti.
L’Ombudsman (termine svedese che
letteralmente significa “uomo che fa da
tramite”) è una figura di raccordo tra la
cittadinanza e la pubblica amministrazione in tutti quei casi in cui occorre
riesaminare o dare impulso all’operato
delle istituzioni.
Cibo e vino: veicolo
di promozione
delle Marche all’estero
“Essere qui non costituisce solamente
un piacere personale ma rappresenta anche un dovere istituzionale nei confronti
di una assoluta eccellenza, la produzione
di verdicchio, che contribuisce a rendere
unica la nostra regione nel panorama
internazionale. La giornata di oggi sta a
significare che qualcosa sta cambiando e
che la nostra regione oltre a produrre sa
anche proporsi nel migliore dei modi.”
Con queste parole il Presidente del
Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli,
ha accolto 18 giornalisti, di altrettante
testate nazionali, che si sono recati in
visita nelle colline dello jesino per assistere alla presentazione del Verdicchio
dei castelli di Jesi, classico superiore
annata 2005. Bucciarelli ha sottolineato
l’importanza di fare sistema. L’importanza cioè di unire alla grande capacità
che hanno i marchigiani di saper creare
ottimi prodotti, ed in tanti settori, l’esigenza di far vincere la nostra qualità nel
complesso mercato nazionale ed internazionale. Un mercato che deve vedere
tra i primi acquirenti dei prodotti delle
Marche anche i marchigiani. “La nostra
è una regione – ha detto Bucciarelli dove l’artigianato, l’industria, l’agricoltura sono capaci di dar vita a prodotti
che sono famosi nel mondo. Prodotti
che nascono dalle nostre tradizioni, dalla nostra cultura dalla nostra operosità.
Valorizzarli attraverso queste iniziative
è fondamentale per farli conoscere, per
farli differenziare, per farli apprezzare”.
E oltre al vino, anche l’olio è protagonista della nostra tavola ed eccellenza
da esportare. Il presidente Bucciarelli
ha confermato in più occasioni l’impegno del Consiglio regionale a sostenere
l’attività degli operatori agricoli marchigiani ed, al tempo stesso, appoggiare la
campagna della Coldiretti per la salvaguardia e la promozione del prodotto.
In modo particolare, affinché venga data
attuazione alla legge 204/04, (che renderebbe obbligatoria l’indicazione, nelle
etichette, del luogo di coltivazione e di
molitura delle olive)
Le leggi
LEGGE REGIONALE 11 luglio
2006, n. 9
Testo unico delle norme regionali in
materia di turismo
La legge è finalizzata al riordino
complessivo della legislazione regionale del settore turistico, definendo
i diversi livelli istituzionali di intervento, le strutture organizzative, le
attività di promozione e le misure di
sostegno.
Ha lo scopo di riunire in un unico
testo le varie leggi regionali che
attualmente disciplinano il settore,
ritenuto fondamentale per l’economia marchigiana.
34
A difesa delle carni
e dei vini marchigiani
“Un patrimonio che ha caratterizzato
la nostra cultura contadina. Una carne
dall’elevata qualità, la cui ripresa del
consumo potrebbe rilanciare un mercato perso e facilitare la ripresa dell’attività di allevamento a cui al momento
gli operatori del settore credono poco”.
Sono le parole del presidente Bucciarelli
intervenuto all’iniziativa di Slow Food
a tutela delle carni nostrane. E che cosa
c’è di meglio di un buon vino marchigiano per accompagnare il nostro pasto?
I vini marchigiani sono, per l’appunto,
tra i più apprezzati alla Fiera Vinitaly di
Verona. Anche nel 2007 centinaia e centinaia di persone sono passate, si sono
fermate, hanno assaggiato e prenotato
i nostri vini presso gli stand Vinitaly, a
testimonianza della grande vivacità ed
importanza di questo settore per l’economia regionale. “I nostri vini e i nostri
oli, anche questi esposti a Verona - ha
rilevato il presidente Bucciarelli - non
hanno nulla da invidiare a nessun altro
prodotto del nostro Paese. Senza ombra
di dubbio siamo tra i primi in Italia”.
200
7
Varato il Piano sanitario
Il nuovo Piano sanitario regionale
2007/2009 si articola nella Proposta
di Atto Amministrativo n.48/07, che
riguarda il governo, la sostenibilità,
l’innovazione e lo sviluppo del servizio
sanitario regionale per la salute del cittadino marchigiano, e la Proposta di atto
Amministrativo n.59/07, che riguarda
le linee di intervento. Un Piano che
ha come premessa il garantire servizi e
prestazioni sanitarie a tutti, senza distinzioni di genere, residenza, età e reddito,
corrispondenti alle effettive necessità
espresse. Esso si fonda su quattro opzioni principali di metodo e merito:
- il superamento degli squilibri di sistema;
- la programmazione in continuità e coerenza con il nuovo assetto istituzionale
del Servizio Sanitario Regionale;
- l’individuazione di linee di sviluppo;
- la predisposizione di linee di intervento.
Gli obiettivi generali che il nuovo Piano
si pone hanno caratteristiche trasversali
e sono:
- orientamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), che definiscono
prestazioni e servizi che devono essere
garantiti a tutti i cittadini in modo uniforme in tutti i territori;
- riduzione dei tempi di attesa con azioni coerenti con un piano complessivo di
medio periodo;
- appropriatezza clinico/prescrittiva e
nell’ambito di cura e regime assistenziale mirandoli alla promozione dell’efficacia e dell’appropriatezza clinica;
- promozione della salute, consolidando il lavoro del triennio precedente e
impostando nuove iniziative là dove si
sono individuati margini di sviluppo
ulteriore;
- medicina di genere, per assicurare che i
servizi e la ricerca rivolti alle donne non
si occupino esclusivamente della sessualità e della riproduzione, ma sviluppino
una visione complessiva della salute delle donne che sia paritaria;
- prevenzione e sicurezza, consolidando e potenziando in tutto il territorio
regionale la rete per la prevenzione collettiva rappresentata dai Dipartimenti di
Prevenzione;
- governo clinico, quale integrazione sistemica di strumenti clinici e gestionali,
per migliorare l’efficienza, l’efficacia e la
qualità dei processi clinici diagnosticoterapeutici e dei profili di cura;
- integrazione socio-sanitaria volta a
ribadire l’importanza dell’approccio
integrato sociale e sanitario alle problematiche della salute, assicurando
l’allineamento e la coerenza degli atti di
programmazione, dal livello centrale ai
vari ambiti territoriali;
- ricerca e innovazione, attraverso la valutazione delle tecnologie e la sperimentazione di nuovi percorsi nei processi di
cura;
- sanità elettronica, con principi e
azioni che si fondano su una miriade
di interventi centrali o distribuiti con
infrastrutture e procedure di notevole
complessità.
36
Iniziativa sui trasporti
con il ministro Bianchi
Il ministro dei trasporti Bianchi ad Ancona per un Convegno sulle Marche e il
Mediterraneo. Dall’incontro con il presidente Bucciarelli giungono garanzie
per l’inserimento dello scalo dorico nel
decreto ministeriale per gli incentivi al
trasporto mercantile.
“È stato un incontro cordiale, concreto e
proficuo - ha rilevato il presidente Bucciarelli - nel corso del quale sono stati
trattati diversi argomenti riguardanti
il ruolo delle Marche nel complesso
sistema dei trasporti e delle opportunità
ad esso collegate”. Primo ed urgente
argomento all’ordine del giorno, l’esclusione del porto di Ancona dal decreto
ministeriale riguardante gli incentivi
agli scali italiani per il trasporto merci,
meglio conosciuto come Eco-bonus.
Erano state individuate dal Ministero le
tratte Catania-Ravenna e Catania-Venezia, mentre Ancona veniva esclusa. Il
Ministro Bianchi ha, però, fatto marcia
indietro, assicurando che il provvedimento verrà rivisto e lo scalo dorico sarà
considerato alla stessa stregua di Venezia
e Ravenna, riacquistando così la concreta opportunità di usufruire dell’Eco-bonus. Un ottimo risultato, non soltanto
per il porto e la città. Nel corso del
confronto con il Ministro, infatti, il presidente Bucciarelli ha sottolineato anche
l’importanza del riposizionamento delle
Marche nell’area del centro Italia, grazie
alla sinergia tra porto, aeroporto ed interporto. Ruolo forte e strategico della
regione come corridoio ideale che unisce la Spagna al Mar Nero, corridoio che
può contare sul finanziamento europeo
del Progetto “Marco Polo”, nel quale le
Marche possono rappresentare l’anello
di congiunzione tra ovest ed est.
Nelle Marche
il Segretariato
Adriatico-Jonico
Soddisfazione per l’assegnazione, a fine
2007, del Segretariato dell’iniziativa
Adriatico-Ionica alla Regione Marche.
Il presidente dell’Assemblea legislativa
delle Marche, Raffaele Bucciarelli, ha
commentato positivamente la notizia:
“La comunità marchigiana tutta deve
essere orgogliosa di questo risultato che
corona il lavoro di anni della Regione,
del Forum delle Città dell’Adriatico e
dello Ionio, delle Università e di tante
istituzioni pubbliche e private delle
Marche”. “È un importantissimo riconoscimento che conferma un ruolo antico
di relazioni economiche e sociali che
Ancona e le Marche hanno da sempre,
ma che deve soprattutto essere da stimolo a pensare ancora più in grande”. Fondamentale sarà ora riaffermare quella
cultura mediterannea basata sull’incontro sociale, sugli scambi commerciali,
sulle vie del mare per le persone e le
cose, sulla sicurezza di tutti i popoli che
nel Mediterraneo si specchiano. “Nessuno si può sentire escluso - ha aggiunto
Bucciarelli - da un progetto regionale in
cui tutti devono potersi sentire partecipi
nel raggiungere obiettivi di sicurezza, di
cooperazione, di sviluppo economico
e sociale, di solidarietà internazionale.
Elementi fondamentali per ottenere
stabilità e Pace in questo importante angolo del mondo ”.
Uniti dal mare per elaborare
un bisogno comune
Bucciarelli incontra
agricoltori di Cile e Bolivia
“Cooperare e collaborare insieme per
rendere operativo il ruolo strategico
che questa parte d’Europa può e deve
svolgere in uno scenario internazionale
più ampio”. Il presidente del Consiglio
regionale Raffaele Bucciarelli sintetizza
con poche ma incisive parole il senso del
VII Forum delle Camere di Commercio
dell’Adriatico e dello Ionio, organizzato
a Portonovo dalla Camera di Commercio di Ancona con il patrocinio del
Presidente del Parlamento Europeo (28
maggio). Nel suo intervento, il Presidente Bucciarelli, ha voluto anche ricordare
i preziosi spunti emersi dal seminario
organizzato dal Consiglio sul ruolo
delle Marche nel Mediterraneo, “bacino
nel quale la nostra regione deve svolgere
un ruolo da protagonista in vista anche
della futura costituzione della Regione
Euroadriatica, del suo Segretariato e del
previsto aumento del traffico marittimo
su scala mondiale”. “Uniti dal mare - ha
proseguito il Presidente del Consiglio
regionale - per elaborare ed approfondire un bisogno comune: è questa l’immagine che dobbiamo portarci dietro dal
Forum, dandoci tutti l’obiettivo di rafforzare gli storici rapporti e le rispettive
collaborazioni che abbiamo con i paesi
bagnati dall’Adriatico e dallo Ionio, al
fine di essere presenti e protagonisti nelle scelte future che l’Europa farà.
Il presidente del Consiglio regionale
delle Marche, Raffaele Bucciarelli, ha
incontrato le rappresentanti del mondo
agricolo di Cile e Bolivia in visita nelle
Marche per illustrare progetti di risanamento e recupero ambientali, sovvenzionati dallo Stato italiano, ed avviati
nelle Marche.
“Le Marche sono da sempre una regione
che ha una forte ispirazione solidale ed
aperta all’integrazione. Il sostegno a politiche di sensibilizzazione dell’opinione
pubblica su questi argomenti, i temi del
rapporto tra nord e sud ed il supporto a
progetti di collaborazione internazionale rappresentano un impegno per le istituzioni.” Raffaele Bucciarelli con queste
parole ha accolto la delegazione che, il 2
marzo, si è recata in visita al Consiglio
regionale delle Marche per presentare il
progetto di risanamento agro-forestale
nel bacino del fiume Salo in Bolivia. Il
progetto è stato illustrato da Alcira Lo
Zano Vargas, presidentessa della Associazione Donne produttrici boliviane
nonché Presidente della CEDAP, una
organizzazione non governativa specializzata nella prestazione dei servizi
di promozione sociale alla popolazione
rurale e da Gloria Paredes Valdes, cilena,
tecnica agricola della Associazione del
valle central, che raggruppa produttori
di ortaggi, mais e riso, e rappresentante
del Ministero dell’Agricoltura del suo
Paese. Il piano è finanziato dal Ministero degli Esteri italiano ed è stato ideato
dal CESTAS, Organizzazione non
governativa riconosciuta dalla Regione
Marche come Ente di formazione superiore sui temi della solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo.
37
Primo Forum
sulle Pari Opportunità
Operativo il Consiglio
delle Autonomie locali
Un evento unico per le Marche e per il
territorio nazionale quello che si è tenuto sabato 24 febbraio a Porto Sant’Elpidio e che ha visto, per la prima volta,
nella nostra regione, gli Stati generali
sulle Pari opportunità. Un Forum che
- come ha avuto modo di affermare la
presidente della Commissione regionale
per le P.O. Adriana Celestini, - “è servito a segnare il punto della situazione
degli organismi di parità delle Marche,
verificare il loro sviluppo nella regione
e costruire una rete di collaborazioni
per uno scambio di informazioni ed
esperienze che siano imput di crescita
per l’uguaglianza di genere”. Al Forum
di Porto Sant’Elpidio sono state presentate anche altre iniziative “di parità”
programmate nelle varie province marchigiane ed è stata illustrata la Carta Europea per l’eguaglianza e le parità delle
donne e degli uomini nella vita locale.
Un documento che invita gli enti territoriali ad utilizzare i loro poteri e i loro
partenariati a favore di una maggiore
uguaglianza delle donne e degli uomini.
Nella prima riunione, eletta presidente
Luana Angeloni. Massimo Rossi e Alighiero Omiccioli sono i due vicepresidenti
Il Consiglio delle Autonomie locali delle Marche, istituito con legge regionale
n.4 del 10 aprile 2007, si è riunito per
la prima volta, il 19 ottobre ad Ancona,
per eleggere il presidente ed i due vicepresidenti.
Alla riunione erano presenti i Presidenti
delle quattro Province marchigiane, i
Sindaci dei Capoluoghi di provincia,
diciassette Sindaci della regione, e i tre
Presidenti delle Comunità montane.
Luana Angeloni, sindaco di Senigallia,
è stata eletta presidente mentre Massimo Rossi, presidente della Provincia di
Ascoli Piceno e Alighiero Omiciolli,
presidente della Comunità Montana del
Metauro, sono stati eletti vicepresidenti.
La prima riunione operativa del CAL si
è invece svolta il 12 dicembre, quando il
Consiglio è stato chiamato ad esprimere
il proprio parere sulla proposta di Finanziaria regionale e Bilancio 2008.
Le funzioni del Cal, così come indicate
all’art.11 della l.r. n.4 del 2007
1. Il Consiglio delle autonomie locali
esercita ai sensi dell’articolo 30 dello
Statuto regionale l’iniziativa delle leggi
regionali.
2. Il Consiglio delle autonomie locali
esprime pareri al Consiglio regionale
sulle proposte concernenti:
a) il bilancio di previsione e gli altri
atti di programmazione economicofinanziaria;
b) il conferimento di funzioni o la modifica del riparto delle competenze tra
enti locali e tra questi e la Regione;
38
c) gli atti di programmazione e pianificazione generale e settoriale compresi quelli relativi ai finanziamenti
dell’Unione Europea.
3. Il Consiglio delle autonomie locali
esprime parere alla Giunta regionale nei
casi di esercizio del potere sostitutivo
nei confronti degli enti locali per il
compimento di atti obbligatori relativi
all’esercizio delle funzioni conferite dalla Regione, nonché sui seguenti atti:
a) accordi di programma quadro e intese
istituzionali di programma che coinvolgono l’assetto e lo sviluppo territoriale
locale;
b) regolamenti di interesse degli enti
locali;
c) criteri di riparto delle risorse agli enti
locali;
d) atti di indirizzo e atti di programmazione che incidono sulle funzioni degli
enti locali.
4. Il Consiglio e la Giunta regionale possono richiedere al Consiglio delle autonomie locali pareri anche su atti diversi
da quelli di cui ai commi 2 e 3.
5. Il Consiglio delle autonomie locali può
altresì far pervenire alla Giunta regionale
e al Consiglio regionale proprie osservazioni in merito agli atti di competenza.
6. Il Consiglio delle autonomie locali
elabora un rapporto annuale che presenta al Consiglio regionale concernente
la propria attività e gli effetti prodotti
dalle politiche regionali d’interesse degli
enti locali.
7. Il Consiglio delle autonomie locali
può segnalare al Presidente della Giunta
regionale eventuali lesioni dell’autonomia locale da parte di leggi e provvedimenti statali, anche ai fini della
promozione di questioni di legittimità
o di conflitti di attribuzione dinanzi alla
Corte Costituzionale, nel rispetto di
quanto stabilito dall’articolo 134 della
Costituzione.
Commissione d’inchiesta
per i rifiuti nella provincia
di Pesaro e Urbino
Prima riunione esecutiva, in data 16
luglio, per la Commissione speciale di
inchiesta del Consiglio regionale delle
Marche per i rifiuti nella provincia di
Pesaro e Urbino. La Commissione era
stata costituita, come da Regolamento, per verificare la correttezza delle
procedure autorizzative e la regolarità
dei controlli sull’iter di smaltimento
dei rifiuti in alcune discariche della
provincia di Pesaro e Urbino, dopo lo
scandalo scaturito a seguito dell’operazione “Arcobaleno”. La Commissione ha
deciso di porre l’attenzione su quattro
realtà che riguardano le discariche nelle
località di Montecalvo in Foglia, Monteschiantello di Fano, Ca Lucio di Urbino e l’ex cava Solazzi di Fano. Disposta
l’acquisizione dei documenti, valutata
la documentazione nel suo insieme,
definito il calendario delle audizioni e
previsti sopraluoghi nelle aree interessate. La Commissione di inchiesta è stata
presieduta dal consigliere Giancarlo
D’Anna, vicepresidente Michele Altomeni, composta, in questa prima fase,
dai consiglieri Massimo Binci, Roberto
Giannotti, Adriana Mollaroli, Leonardo
Lippi, Francesco Massi, Cesare Procaccini, David Favia, Vittoriano Solazzi e
Katia Mammoli. Dopo una prima proroga, la Commissione ha concluso i suoi
lavori e consegnato i risultati all’Assemblea nel luglio del 2008.
Il vicepresidente del
Consiglio David Favia
alla Conferenza sulle
politiche integrate della
sicurezza
Portando il saluto del Consiglio regionale nell’ambito della terza Conferenza
sulle politiche integrate della sicurezza,
il vicepresidente David Favia ha evidenziato come in questi anni si sia concretizzato un mutamento economico,
sociale e culturale che ha visto le città
diventare il referente principale su cui
misurarsi: “grandi dimensioni urbane e
piccoli Comuni che hanno affrontato
e stanno affrontando innumerevoli
problemi legati alla loro stessa sopravvivenza, che hanno dato vita alla cittàterritorio, hanno fornito una precisa
identità al concetto di collaborazione,
hanno saputo creare un loro modello di
accoglienza ed integrazione”. “Ora - ha
proseguito Favia - è nostro preciso compito fare in modo che queste trasformazioni possano procedere nella direzione
giusta, consolidando e sviluppando,
attraverso una convergenza strategica
di tutte le potenzialità disponibili, la
massima sicurezza nel tessuto civile e
democratico delle Marche. In tal senso,
un primo importante passo è stato compiuto nel 2002 con l’approvazione da
parte del Consiglio regionale della legge
sul “Sistema integrato per le politiche di
sicurezza e di educazione alla legalità” - e
con il successivo insediamento del previsto Osservatorio - che ha reso operativa
la collaborazione su tutti i fronti, con un
interscambio di progettualità ed interventi nei vari settori di competenza”.
39
Una targa per i 50 anni
della Marina
“Ancona e le Marche hanno con la Marina militare un legame antichissimo
ed è per me un grande onore scoprire
questa targa che auspico sia un punto
di riferimento per la città e per tutta
la regione”. Queste le parole del Presidente del Consiglio regionale Raffaele
Bucciarelli che venerdì 8 giugno ha
sollevato il drappo dalla targa in bronzo
all’ingresso dell’Ammiragliato di Ancona. Una cerimonia semplice ed austera
quella che ha aperto le celebrazioni del
50 anniversario dell’istituzione del Dipartimento marittimo dell’Adriatico e
ha dato il via alla Festa Marina militare.
L’Ammiraglio Marcantonio Trevisani,
Comandante in capo di Maridipar ed il
Presidente Bucciarelli hanno scoperto la
targa dove, sotto i cinque fogli, logo del
Consiglio regionale, sono impresse le
parole che ricordano l’anniversario del
trasferimento del Dipartimento da Venezia ad Ancona avvenuto nel 1957.
Agorà dei giovani:
dalle Marche
un messaggio di pace
e fratellanza
Verso il Piano
di Sviluppo rurale
“Il confronto di oggi è l’esempio di
come il Consiglio regionale possa affrontare le problematiche economiche e
sociali della nostra Regione. Sono particolarmente soddisfatto del confronto
propositivo avvenuto oggi tra operatori
del settore, istituzioni, associazioni di
categoria che hanno affrontato insieme
le linee guida del nuovo programma di
sviluppo rurale 2007/2013”. Il presidente Raffaele Bucciarelli così si è espresso
al termine del Convegno che si è svolto
il 2 marzo presso l’Auditorium della Fiera della Pesca di Ancona sul Programma
di Sviluppo rurale della Regione Marche. Soddisfatto per lo spirito propositivo ed i vari punti di vista espressi nel
dibattito sul tema dell’agricoltura che
rappresenta un punto fermo per lo sviluppo dell’intera regione. Il Convegno
ha anticipato di circa un mese l’approvazione del Piano 2007/2013
“Mi unisco con grande ammirazione ed
entusiasmo al saluto che tutte le Marche
porteranno al Santo Padre Benedetto
XVI: pur trattenuto mio malgrado lontano dal grande evento di Loreto, sono
felice di potermi affiancare idealmente
a questo intenso momento di comunione, che ancora una volta ribadisce
la vocazione alla pace e alla fratellanza
della nostra regione”. Questo quanto
affermato dal presidente del Consiglio
Regionale Raffaele Bucciarelli nel suo
messaggio di benvenuto al Pontefice in
visita nella regione nelle giornate dell’1
e 2 settembre. “Per la prima volta - ha
avuto a dire Bucciarelli - Papa Benedetto XVI arriva nelle Marche e arriva per
partecipare ad un evento che vede uniti,
a mio avviso, due fattori significativi: i
giovani, che sono il nostro futuro, e il
nome Agorà dato al progetto triennale
che vede nell’evento di Loreto uno dei
suoi punti nodali”.
40
Il presidente della Camera
Bertinotti ad Ancona
per parlare di lavoro
e democrazia
Lavoro da declinare in tutti i modi.
Diritti, sicurezza, precariato, pensioni,
stato sociale, immigrazione. Lavoro nucleo di ogni attività dell’uomo. Lavoro
al centro dell’essere umano e delle sue
aspirazioni. Mezzo indispensabile di
progresso e civiltà. Sono stati questi i
punti nevralgici dell’importante Convegno, organizzato il 13 luglio in Ancona,
dal Consiglio regionale, sul delicato
tema del lavoro. Al Convegno, un ospite
illustre, quale l’allora presidente della
Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti.
E’ stato più un imperativo, che un invito
quello che il presidente Bertinotti ha
pronunciato a conclusione dei lavori:
“Serve un’inversione di tendenza per
superare l’oscuramento che il tema del
lavoro ha subito nel mondo della politica, della cultura e persino a livello di
espressione artistica. Un atteggiamento
di passività che ha portato a considerare
questo elemento come un accidente o
una necessità fisiologica dell’economia,
un dato assolutamente non modificabile
che ha reso invisibili migliaia e migliaia
di lavoratori. “Nella attuale economia
della conoscenza - ha sottolineato il
presidente rivolgendosi idealmente alle
giovani generazioni - serve anche una
rivalutazione del lavoro manuale che
non deve essere considerato una condanna ma una opportunità di valorizzazione delle capacità individuali”. Emersi,
durante i vari interventi, anche i fattori
rischio legati al lavoro, tra i quali quelli
della instabilità della finanza, quella,
crescente, dei rapporti contrattuali flessibili e la condizione dei luoghi di lavoro. Un problema sociale che secondo
42
il presidente della Camera ha prima di
tutto una origine politica e nasce dalla
tendenza a considerare le merci più importanti della vita dell’uomo. Su questo
problema occorre uno sforzo eccezionale, non solo da parte della istituzioni.
43
“Non dobbiamo deludere
le aspettative
dei popoli africani”
Le riflessioni del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, di
ritorno dal Forum Sociale Mondiale di
Nairobi.
Il Presidente del Consiglio regionale
Raffaele Bucciarelli, appena rientrato
(24 gennaio) da Nairobi dove ha partecipato al 7° Forum Sociale Mondiale
sulla globalizzazione dei diritti umani,
riafferma con decisione la necessità
di accrescere la cultura e la sensibilità
rispetto alle disuguaglianze mondiali.
“La massiccia presenza della delegazione
marchigiana è stato un segnale molto
importante, a testimonianza che pur
lavorando nel locale, non si deve perdere di vista il contesto generale in cui si
opera. Le popolazioni africane presenti
a Nairobi hanno ribadito l’importanza
del ruolo strategico della cooperazione
decentrata: settore questo che vede le
Marche impegnate in prima fila, con
risultati straordinari che ne hanno accresciuto in ogni parte del mondo il rispetto per correttezza e serietà.
Un laboratorio per costruire La Costituzione
l’identità marchigiana
multilingue
Il Presidente del Consiglio Raffaele Bucciarelli ha presentato a Fermo il progetto
per lo sviluppo della Identità marchigiana. Relatori al convegno Giorgio Mangani e Roberto Novelli.
“La nostra è una regione al plurale non
solo nel nome ma anche perché affonda
le sue radici culturali nella ricchezza delle sue diversità, nei suoi molti campanili,
nelle sue tipicità”. Raffaele Bucciarelli
con queste parole ha presentato a Fermo, nell’ambito della rassegna “Tipicità”, il progetto Laboratorio Marche:
Sviluppo delle identità per una terra
più accogliente in Europa. Il Consiglio
regionale deve essere in condizione di
programmare un futuro che sappia unire
le risorse di cui la regione dispone e realizzare un progetto che abbia alla base
tutte le politiche legate alle stessa identità regionale. Un “laboratorio” quindi
che sia in grado di offrire un supporto
alla ricerca e proposta al servizio dell’attività dell’Assemblea regionale delle
Marche nei seguenti campi: superamento dei distretti industriali territoriali e
trasformazioni della cultura industriale;
integrazione e inclusione sociale entro
i processi di globalizzazione; nuovi
consumi, nuove forme di agricoltura e
di produzioni tipiche; distretti rurali,
paesaggio e sviluppo di nuove forme
di turismo; cultura regionale/locale in
rapporto alle tendenze culturali globali
(arte, beni culturali, eventi).
44
Presentato, a CartaCanta, il volume
edito dal Consiglio con la Costituzione
italiana tradotta in più lingue.
Albanese, arabo, cinese, francese, inglese, portoghese, rumeno e russo sono le
lingue in cui è stata tradotta la Costituzione Italiana, presentata dal Presidente
del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, alla X edizione di Carta Canta
che si è conclusa il ottobre a Civitanova
Marche. Il volume, curato e pubblicato
dal Consiglio regionale delle Marche,
è stato presentato dal Presidente Bucciarelli nell’Auditorium della Fiera, alla
presenza di moltissimi studenti con i
loro insegnanti, amministratori, immigrati e cittadini. Il Presidente ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla
pubblicazione del volume, attuata dietro
la proposta del Presidente del Consiglio
comunale di Ancona di stampare il testo
della nostra carta fondamentale, oltre
che in italiano, nelle lingue straniere più
parlate nelle Marche. Un determinato
numero di copie contengono anche
gli Statuti del Comune di Ancona,
Macerata e Pesaro che hanno aderito
alla richiesta del Consiglio regionale di
pubblicare, accanto alla Costituzione
italiana, anche la carta fondamentale del
Comune. Nell’occasione il Presidente
ha chiamato tutti gli altri Comuni delle
Marche, già invitati e che ancora non
hanno aderito, ad essere uniti in questa
iniziativa che rappresenta un segno di civiltà. Una civiltà di accoglienza che può
essere capace di eliminare i problemi di
integrazione.
Un futuro di speranza per
il continente sudamericano
Incontro con Estella Carlotto, presidente delle Nonne di Plaza de Mayo.
Solidarietà e vicinanza: sono i sentimenti della popolazione marchigiana che il
presidente del Consiglio Bucciarelli ha
espresso a Estella Carlotto presidente
della associazione Abuelas, le nonne di
Plaza de Mayo, testimonianza di una
ferita ancora tragicamente aperta nel
corpo della società argentina. Estella è
stata una delle protagoniste del processo
che nel 2000 a Roma ha portato alla
condanna di sette militari argentini.
L’associazione non governativa che
presiede cerca oggi di localizzare e restituire alle legittime famiglie i bambini
figli di desaparecidos che, al tempo della
repressione, furono strappati ai genitori
e affidati a famiglie di militari e loro
amici. Estella parla di un piano sistematico e strategico messo in atto negli anni
della dittatura dal regime argentino:
l’appropriazione dei bambini puntava
ad annullare l’esistenza delle piccole
vittime e delle loro famiglie. Le nonne
di Plaza de mayo hanno costituito una
equipe composta da medici legali, psicologi, genetisti, che ha creato una banca
dati genetici delle famiglie con bambini
scomparsi. Questo lavoro paziente, tenace e, in molti casi, doloroso e lacerante
ha già portato alla localizzazione di 77
bambini desaparecidos.
Le leggi
Legge Regionale 10 Aprile 2007, n.4
(Disciplina del Consiglio delle autonomie locali)
Istituito ai sensi dell’art.30 dello Statuto regionale, il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) è l’organo permanente di consultazione e di raccordo fra la
Regione e gli Enti locali.
Il CAL esercita ai sensi dell’art.30 l’iniziativa delle leggi regionali, ed esprime
pareri obbligatori sulle proposte di legge ed i seguenti atti all’esame dell’Assemblea legislativa concernenti :
a. bilancio di previsione ed altri atti di programmazione economico-finanziaria;
b. conferimento di funzioni o modifica del riparto delle competenze tra Enti
locali e tra questi e la Regione;
c. atti di programmazione e pianificazione generale e settoriale compresi quelli
relativi ai finanziamenti dell’Unione Europea.
Il CAL esprime pareri obbligatori alla Giunta Regionale nei casi di esercizio
del potere sostitutivo nei confronti degli enti locali per il compimento di atti
obbligatori relativi all’esercizio delle funzioni conferite dalla Regione, nonché
sui seguenti atti:
a. accordi di programma quadro e intese istituzionali di programma che coinvolgono l’assetto e lo sviluppo territoriale locale;
b. regolamenti di interesse degli Enti locali;
c. criteri di riparto delle risorse agli enti locali;
d. atti di indirizzo e atti di programmazione che incidono sulle funzioni degli
enti locali.
Il CAL è composto da 30 membri :
5 Presidenti delle Provincie (per la Provincia di Fermo recentemente istituita è
stato nominato un rappresentate ……………….);
5 Sindaci dei Comuni capoluogo di Provincia;
17 Sindaci in rappresentanza dei Comuni diversi da quelli indicati al punto
precedente;
3 Presidenti di Comunità Montane.
46
Fumo nero
Giornata delle Marche 2007
Un libro per far conoscere la dura storia
dei nostri connazionali, al lavoro nelle
miniere belghe.
“Giovani, cittadini delle Marche, cittadini del mondo”. Questo il tema della
Giornata delle Marche 2007. I soggetti
coinvolti nell’organizzazione sono state
le associazioni dei marchigiani nel mondo (in particolare l’ALMA Canada e la
Famiglia Marchigiana di Montreal), i
marchigiani residenti nella regione ed
in Italia, le istituzioni pubbliche, scolastiche, universitarie e culturali delle
Marche. Le iniziative si sono svolte sia a
Montreal (6-7-8 luglio e 1-2 dicembre
2007) che ad Ascoli Piceno, la città designata per le rappresentazioni, dove sono
andate in scena, tra le altre, un incontro
con gli studenti dal titolo “Costituzione: pagine per il futuro” (8 dicembre);
la rassegna di arte e spettacoli nel centro
storico cittadino “Segnali all’orizzonte”
(8-9 dicembre), il Consiglio dei Marchigiani all’estero presso il Palazzo dei
Capitani (9-10 dicembre); la cerimonia
ufficiale della Giornata delle Marche
2007 presso il Teatro “Ventidio Basso”
(10 dicembre). Il 20 novembre, in occasione della Giornata Internazionale
dell’Infanzia, si è tenuta, presso il Teatro
delle Muse di Ancona, una seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata ai Consigli comunali dei ragazzi
delle Marche, con la conduzione di Neri
Marcoré.
“Fino a 450 metri si poteva ancora stare
bene, ma una volta oltrepassati i 500
si iniziavano ad avere 40, 42, 46 gradi
di temperatura e ti sentivi soffocare. Si
lavorava nudi, ma anche a stare nudi si
sudava da impazzire… quando il caldo
era infernale, ci sfilavamo le mutande,
le strizzavamo e le indossavamo nuovamente… Gli amici belgi di quel tempo
ripetevano spesso: Preferisco vedere mio
figlio morire sotto il treno piuttosto
che vederlo in miniera”. E’ una delle
testimonianze riportate nel libro Fumo
nero-Marcinelle 1956-2006, edito dalla
Regione Marche e scritto dalla giornalista Paola Cecchini. Patrocinato dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri e
dal Ministero degli Italiani nel Mondo,
il libro racconta - attraverso interviste,
testimonianze, documenti e statistiche
- la storia dei nostri connazionali nelle
miniere belghe dell’ultimo dopoguerra,
fino alla tragedia mineraria del Bois du
Cazier a Marcinelle. Il libro-dossier continua ad essere presentato in numerose
e prestigiose sedi italiane ed estere (tra
queste, anche il Parlamento europeo).
Ulteriori informazioni al sito www.lemarchenelmondo.info.
LA GIORNATA DELLA PACE E LA
GIORNATA DELLE MARCHE
Alla Fiera di Ancona più di 300 ragazzi
hanno preso parte all’appuntamento
con i valori della pace e della comunità
marchigiana.
“Verità, giustizia, amore e libertà”. Sono
questi gli ingredienti della pace, secondo
Lion, 12 anni, portavoce della scuola
media Enrico Mattei di Castel di Lama.
48
E’ uno dei rappresentanti dei Consigli Comunali dei ragazzi, intervenuti
alla Giornata per la Pace promossa dal
Consiglio Regionale e celebrata (30 novembre) all’Auditorium della Fiera della
Pesca di Ancona. Un appuntamento
importante, al quale hanno preso parte
numerosi consiglieri regionali, autorità
civili e militari, amministratori, che ha
aperto le celebrazioni della Giornata
delle Marche (10 dicembre).
Per esaltare il tema della pace, le numerose classi elementari, medie e superiori
provenienti da tutte le province, hanno
portato progetti, riflessioni, decaloghi,
ma anche richieste precise da rivolgere
agli amministratori. “In Italia ci sono
circa 400 mila bambini costretti a lavorare - ha detto Gianluca, 10 anni, Consiglio comunale di Fano - , chiediamo al
Consiglio regionale un impegno per far
sì che nelle Marche non ci siano bambini sfruttati”.
I saluti del 2007
dalle Grotte di Frasassi
Un augurio e un brindisi in un luogo
insolito e affascinante. E’ quello che il
presidente del Consiglio regionale delle
Marche Raffaele Bucciarelli ha rivolto
ai marchigiani dalle “volte dell’abisso”, all’interno delle grotte di Frasassi.
Un’occasione di festa, ma anche un invito a prendere coscienza dell’eccezionale
patrimonio che la nostra regione racchiude sia in termini di bellezze naturali
e monumentali sia per la grande qualità
dei prodotti tipici che caratterizzano le
Marche. Produzioni di alto valore che
vanno promosse in ogni occasione e
“Frasassi” è sicuramente tra le più importanti. “Il lavoro dei nostri agricoltori
- ha detto Bucciarelli - va valorizzato
in sinergia con le straordinarie bellezze
naturali che sono il biglietto da visita del
nostro territorio”.
L’evento è stato promosso dal consorzio che gestisce le grotte per presentare
alcune nuove iniziative. Fra queste,
la realizzazione di un book per i tour
operator, il restyling dell’ingresso del
complesso ipogeo, l’apertura del terzo
piano della cavità. Tappe di un percorso
di crescita che ha portato le grotte di
Frasassi ad essere uno dei luoghi turistici
più visitati d’Italia (fra i primi posti,
appena dopo gli Uffizi, per fatturato) e
che può fare di questo luogo uno straordinario volano per l’intero sistema
turistico regionale. A breve partirà anche un progetto comune del consorzio e
del Consiglio regionale per un corso di
comunicazione istituzionale rivolto alle
guide che accompagnano i turisti nella
visita alle grotte. “Frasassi un’eccellenza
49
della regione per la regione” è lo slogan
scelto per promuovere questa iniziativa
che lega in una grande visione identitaria regionale le bellezze ambientali con
i prodotti della creatività e del lavoro
umano.
200
8
Le Marche terra di diritto
e di democrazia
“Adulti più informati,
bambini più sicuri”
Alla scoperta della propria
terra d’origine
Presentazione del secondo volume, curato dalla Deputazione di Storia Patria per
le Marche e pubblicato dall’Assemblea
legislativa, sull’evoluzione dell’ordinamento statutario dei comuni marchigiani nei secoli XII-XIV. Un quadro
affascinante della società marchigiana
di quei tempi. “Statutum fu il termine
che prevalse nel Medioevo per designare
tecnicamente le norme deliberate dagli
organi costituzionali di ordinamenti
particolari sottoposti ad una autorità
superiore” e di “statutum” dei Comuni
marchigiani si parla nel volume presentato venerdì 14 novembre in Ancona,
presso la sede dell’Assemblea legislativa.
L’opera conclude la ricerca sull’origine
degli statuti comunali, curata dalla Deputazione di Storia Patria per le Marche
e riguarda il periodo che va dall’anno
1000 al 1300. Da Ascoli Piceno a Pesaro
emergono nello studio, i tratti di un
comportamento attento al diritto ed alla
democrazia molto forte. Un affresco storico che illustra non solo le regole che la
società marchigiana si dava a quei tempi
, ma anche l’organizzazione sociale, la
cultura, le tecniche agricole, il rapporto
tra città e campagna. Il volume curato
da Virginio Villani porta a compimento la volontà che l’Assemblea legislativa
espresse durante il lavoro in Commissione
preposta alla stesura del nuovo statuto
regionale, di affrontare una ricerca storica
sulle origini e le trasformazioni subite nei
secoli dalle autonomie locali marchigiane
e delle normative statutarie che ne hanno
regolato la loro attività. Un volume che
non è solo per gli addetti ai lavori ma
anche e soprattutto per tutti quei marchigiani che intendono conoscere aspetti importanti sulle origini democratiche della
loro attuale comunità.
Una serie di incontri con i genitori nelle
scuole della regione, promossi dal Corecom Marche e dalla Polizia delle Comunicazioni, per informare e prevenire
i rischi derivanti da una “navigazione
incontrollata”.
Trenta giovani discendenti di emigrati
marchigiani hanno incontrato il presidente dell’Assemblea legislativa, Raffaele Bucciarelli, nella prima tappa di
un tour per conoscere meglio la nostra
regione
Internet e minori: il Corecom Marche,
il Comitato regionale per le comunicazioni, incontra i genitori nelle scuole
della regione, perché adulti più informati significa bambini più sicuri. I dati
dimostrano infatti che ormai sempre più
minori navigano in Internet e fanno uso
delle nuove tecnologie legate alla rete,
spesso senza la consapevolezza dei rischi
e delle insidie a cui i più piccoli possono
essere esposti in questo mondo virtuale,
nel quale troppo spesso vengono lasciati
da soli. Pericoli di cui, molte volte, anche i genitori sono ignari, a causa di una
scarsa conoscenza di Internet in generale, ma anche dell’uso stesso che i propri
figli ne fanno. Il Corecom Marche così,
nell’ambito delle sue competenze in
materia di tutela di minori, ha deciso di
dare vita ad un progetto, nato in collaborazione con la Polizia delle Comunicazioni - Compartimento delle Marche,
volto ad informare i genitori dei rischi
che, spesso a loro insaputa, i bambini
corrono navigando in Internet, attraverso una serie di incontri con i genitori
nelle scuole della regione.
52
Alcuni di loro non erano mai stati nelle
Marche. Altri avevano già visitato la propria terra d’origine, ma hanno scelto di
tornarci, per conoscerla ancora meglio
e continuare a mantenere vivo il legame
con le proprie radici culturali. Sono i
trenta giovani discendenti di emigrati
marchigiani, provenienti principalmente dal Sud America, che il 3 ottobre
hanno incontrato il presidente dell’Assemblea legislativa, Raffaele Bucciarelli,
nella prima tappa di un “Educational
Tour” che li ha poi portati alla scoperta
dei luoghi e delle città più suggestive
della nostra regione. Al termine dell’incontro Bucciarelli ha donato ai trenta
giovani - provenienti da Argentina, Venezuela, Brasile, Uruguay, Australia, Canada Lussemburgo e Belgio - un volume
con lo Statuto della Regione Marche e la
Costituzione Italiana.
Il Presidente
della Repubblica
nelle Marche
“L’arrivo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (marzo) ha
rappresentato un momento di gioia per
tutti i marchigiani che lo hanno accolto
come uno di loro. La moglie Clio, peraltro, è marchigiana e lui è per noi marchigiano d’adozione”. Queste le parole di
soddisfazione espresse in occasione della
visita del Presidente Napolitano nelle
Marche dal Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli. Il Presidente della Repubblica, al suo rientro nella
Capitale, ha scritto una lettera a Bucciarelli per ringraziarlo dell’affettuosa
accoglienza, che gli è stata riservata nelle
Marche e per il dono ricevuto durante
la sua visita istituzionale nella nostra
regione. Nell’occasione infatti Bucciarelli ha donato al Presidente Napolitano
un’opera del maestro Valeriano Trubbiani che, come è scritto nella lettera è stata
particolarmente gradita dal Quirinale.
Rigoberta Menchù
nelle Marche
Il 27 maggio Bucciarelli si è incontrato con la delegazione della provincia
del Limpopo, giunta nelle Marche per
siglare una serie di accordi di collaborazione. “Ci sentiamo tutti impegnati
affinché nascano iniziative concrete ed
importanti per lo sviluppo reciproco
della provincia sudafricana e della nostra regione”. Sempre a fine maggio,
nuovo incontro di Bucciarelli con il
rappresentante dell’Alto Commissariato dell’ONU, Homayoun Alizadeh,
per parlare del ruolo delle istituzioni
nell’importante e delicato campo dei
diritti umani. E’ necessario elevare l’impegno sul problema dei diritti umani
nel mondo e soprattutto prestare una
grande attenzione a quelli dei bambini,
troppo spesso calpestati. I bambini sono
tra i primi a divenire vittime innocenti
della guerra, come i bambini soldato,
e del mercato del sesso, bambini rapiti,
violentati e avviati alla prostituzione.
Diritto all’autodeterminazione del
popolo del Saharawi, costituzione di
uno stato democratico e libero per non
parlare più di guerra ma solo di pace.
Questi alcuni degli argomenti affrontati nel corso della visita che Salem
Lebsir, Governatore della provincia
sahariana del Dakla, ha fatto (7 luglio)
al presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Raffaele Bucciarelli.
“Le Marche - ha detto il Governatore
africano - sono una regione che ama la
democrazia e la libertà”. Bucciarelli si
è poi recato nel Saharawi a dicembre
in occasione dell’inaugurazione della
sede del Ministero per lo stato sociale e
la promozione della donna. “Il Nobel a
Ingrid Betancourt sarebbe un riconoscimento a tutti coloro che hanno saputo
54
interpretare la voce dei più deboli, un
segnale importante per ribadire i diritti
umani contro lo sfruttamento, la libertà
contro ogni forma di dittatura, l’emancipazione femminile contro la violenza”.
Con queste parole il presidente Bucciarelli ha confermato il sostegno alla candidatura di Ingrid Betancourt al Nobel
per la Pace, durante la cerimonia che si è
tenuta a Firenze il 3 settembre. Il presidente è stato invitato a incontrare Ingrid
Betancourt dal sindaco del capoluogo
toscano Leonardo Domenici, insieme ai
tutti i rappresentanti delle istituzioni.
Il presidente dell’Assemblea legislativa,
Raffaele Bucciarelli, ha accolto nella
mattina dell’8 settembre, nella sede
istituzionale di “Palazzo delle Marche”,
una delegazione di studenti universitari
palestinesi e israeliani in visita in Italia
nell’ambito di un progetto di educazione alla Pace promosso dall’organizzazione internazionale e interreligiosa
Universal peace federation.
“Rigoberta Menchu è una donna straordinaria, emblema dei cinque secoli di
oppressione subiti da tutte le popolazioni native del mondo, in particolare dalle
donne” - sostiene il presidente dell’Assemblea legislativa Raffaele Bucciarelli.
L’attivista guatemalteca è stata nelle
Marche, unica tappa del suo viaggio in
Italia, per prendere parte ad una serie di
incontri dedicati al suo Paese e al rispetto dei diritti delle popolazioni indigene.
“Incontrarla significa scoprire un mondo sconosciuto e una cultura immensa,
siamo orgogliosi del legame che ha stabilito con la nostra terra ” - riconosce il
presidente Bucciarelli. Il Premio Nobel è
stata ospite nella nostra regione dal 4 al
9 ottobre. L’Assemblea legislativa delle
Marche, tra gli enti che hanno patrocinato la visita, ha incontrato l’ambasciatrice dell’Onu martedì 7 ottobre presso
l’Aula consiliare.
Bucciarelli a Lecce
per il Forum
mediterraneo della pace
Il presidente del Consiglio regionale
delle Marche, Raffaele Bucciarelli, ha
rappresentato la nostra regione al Forum del Mediterraneo della Pace che si
è svolto il primo maggio a Lecce nella
splendida cornice del Castello di Acaya.
Alla presenza di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, dei rappresentanti dell’Unesco, l’Ambasciatore
Omar Massalha, segretario generale
del Forum, Giulio Cesare Giordano,
delegato del Forum per l’Italia, di alcuni
eminenti rappresentanti del consiglio
direttivo di Eurovisioni e del premio nobel per la pace Rigoberta Menchù, è stata inaugurata questa prima edizione del
Forum, mentre le successive si terranno
in Egitto, in Palestina e in altri paesi del
Mediterraneo. “Essere presenti a questo
evento - ha detto Bucciarelli - significa
aderire a un progetto che vede la nostra
regione essere riconosciuta come punto
di riferimento nel mare Mediterraneo
non solo nei rapporti economici e culturali ma anche nel tema dei diritti umani
e della pace.
Il vicepresidente
Giannotti incontra la
Commissione Lavori
Pubblici della Camera
I problemi legati alla carenza delle infrastrutture viarie, ferroviarie e aeroportuali delle Marche sono stati affrontati nel
corso di un incontro, avvenuto a Roma,
che il vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto Giannotti, ha avuto
con i componenti della Commissione
Lavori Pubblici della Camera.
In particolare, nel corso del summit
romano, è stata sottolineata l’urgenza di
dare risposte concrete a problemi annosi
riguardanti l’intero sistema dei trasporti
che presenta negatività accentuate lungo
la costa e nelle zone dell’entroterra.
Le Marche - ha affermato Giannotti di
ritorno da Roma - scontano ritardi e
inadempienze non soltanto sul fronte
della grande viabilità, ma “piangono”
anche riguardo i collegamenti stradali
interni, una rete ferroviaria obsoleta e
insufficiente, soggetta, peraltro, alla continua soppressione di treni e fermate, e
un aeroporto regionale, quello di Falconara, che, invece di crescere, subisce uno
stillicidio di tagli di rotte di collegamento con scali nazionali e esteri.
Sull’insieme di questi problemi si è registrata la unanime volontà di sostenere le
sacrosante rivendicazioni di una regione
e dei suoi cittadini che non vogliono
vedere precluse le condizioni del suo
sviluppo.
“Non possiamo che registrare con soddisfazione - ha aggiunto il vicepresidente - il fatto che, finalmente, questi temi
vengono indicati come “prioritari” per
il definitivo superamento del deficit infrastrutturale e dei trasporti della nostra
regione”.
56
Le leggi
LEGGE REGIONALE 28 luglio
2008, n. 23
Autorità di garanzia per il rispetto
dei diritti di adulti e bambini - Ombudsman regionale
La legge istituisce l’Autorità di
garanzia per il rispetto dei diritti
di adulti e bambini - Ombudsman
regionale.
L’Autorità -che ha sede presso l’Assemblea legislativa regionale- svolge
in autonomia ed indipendenza, i
compiti inerenti l’ufficio del Difensore civico, l’ufficio del Garante per
l’infanzia e l’adolescenza e l’ufficio
del Garante dei diritti dei detenuti.
Svolge altresì ogni altra funzione
ad essa attribuita dalla legislazione
regionale o conferita agli uffici di
cui al comma 3 dalla normativa comunitaria e statale.
E’ eletta dall’Assemblea legislativa
regionale all’inizio di ogni legislatura, tra le persone in possesso di laurea attinente agli uffici da svolgere e
dei requisiti idonei.
A Moie la festa
dell’intercultura
per promuovere
la conoscenza fra i popoli
Più di cinquecento tra ragazzi e bambini si sono ritrovati a Moie di Maiolati,
sabato 31 maggio, per la prima festa
dell’intercultura, organizzata dall’Istituto Comprensivo Carlo Urbani di
Castelbellino, Maiolati, Poggio San
Marcello, con il patrocinio del Comune di Maiolati Spontini e della locale
sezione AVIS. A tagliare il nastro della
manifestazione il sindaco del Consiglio
comunale dei Ragazzi di Maiolati, Sebastiano Mazzarini. Accanto al giovane
sindaco il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Raffaele Bucciarelli, che ha voluto sottolineare come “le
attività dei bambini di scuole come queste, dovrebbero essere prese ad esempio
dagli adulti affinché cadano tutte le barrire culturali che dividono i Popoli”. Ed
i Popoli presenti alla festa interculturale
sono stati molti: Albania, Tunisia, Marocco, Nigeria, India, Romania, Siria,
Argentina, Cina, Congo, Bangladesh,
Polonia, Macedonia, Angola, Filippine, Zaire, Ucraina, Bosnia Erzegovina,
Messico.
La quinta edizione della
Marcia della Memoria
Marche in prima linea
per la Betancourt
L’Assemblea legislativa delle Marche è
stata tra i promotori della Marcia della
Memoria, giunta, nel 2008, alla sua
quinta edizione. Una marcia di circa 8,5
chilometri, tra Caldarola e Montalto di
Cessapalombo, per riflettere sui valori
della Resistenza e, soprattutto, non
dimenticare una drammatica pagina di
storia: l’eccidio di Montalto. La “Marcia
della memoria” ripercorre i luoghi dove,
il 22 marzo del ’44, persero la vita, uccisi
dalla ferocia nazifascista, 35 giovani
partigiani. Un appuntamento organizzato dall’Anpi (Associazione nazionale
partigiani d’Italia) con il patrocinio del
Consiglio regionale delle Marche.
Una mozione in favore del Nobel per
la pace alla senatrice colombiana, il Presidente Raffaele Bucciarelli apre la lista
dei firmatari del provvedimento.
L’Assemblea legislativa delle Marche
in prima linea per assegnare il Premio
Nobel per la pace a Ingrid Betancourt,
militante per la difesa dei diritti umani,
prigioniera delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC). Nel
documento ci si impegna “a contattare i
Presidenti delle altre Assemblee legislative affinché dalle Marche inizi un’azione
comune delle regioni Italiane per contribuire alla liberazione”. La Betancourt
è stata, poi, liberata nel mese di luglio.
Candidata alle elezioni presidenziali in
Colombia, la giovane senatrice - nata a
Bogotà nel 1961 - è stata sequestrata nel
febbraio del 2002 dalle FARC. “Ingrid
Betancourt - si legge nella mozione - è
un simbolo non solo per i colombiani,
ma per tutti coloro che lottano contro
la corruzione, la violenza, l’ipocrisia
per il rispetto dei diritti fondamentali
dell’uomo” e rappresenta tutte le donne
che hanno subito violenze “non tollerabili, né compatibili con la libertà e la
democrazia”.
I consigli comunali
dei ragazzi per l’educazione
alla legalità
Il tema dell’educazione alla legalità ha
fatto da filo conduttore alla II Assemblea nazionale dei sindaci e assessori
junior dei consigli comunali dei ragazzi,
a maggio, a San Severino Marche. Ad
aprire la seconda giornata di lavori, è
stato il presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli che ha voluto
sottolineare l’importante ruolo svolto
dalla scuola e dalle famiglie nella formazione dei giovani. Parlando all’affollata
platea di ragazzi e insegnanti provenienti da tutt’Italia il presidente ha
rimarcato come “la legalità debba essere
una condizione da cui partire per vivere
meglio” e quanto “ancora poco si faccia
per prevenire le condizioni di disagio e
di devianza”. “I diritti dei minori debbono essere rispettati per garantire una
crescita sana”.
57
La legge
per il commercio
equo e solidale
L’orchestra internazionale
d’Italia ambasciatrice
delle Marche in Canada
Con tale atto la Regione si propone di
promuovere e sostenere il commercio
equo e solidale, di darne una definizione
chiara e di riconoscerne l’importanza
del ruolo nella società, sia come importante realtà associativa e di volontariato,
sia in quanto forma di cooperazione
internazionale a favore dei paesi del sud
del mondo. A tal fine la Regione promuove e sostiene:
1) sviluppo di una rete del commercio
equo e solidale per favorire l’accesso al
mercato da parte dei produttori svantaggiati appartenenti ai Paesi in via di
sviluppo;
2) forme di microcredito e di finanza
etica;
3) diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale anche fra gli enti
locali e gli enti pubblici;
4) attività educative, di informazione e
di sensibilizzazione sul tema.
Al fine di individuare i soggetti del commercio equo e solidale la Regione istituisce il registro regionale al quale possono
iscriversi i soggetti senza scopo di lucro
che svolgono attività stabilmente sul
territorio regionale da almeno un anno
ed il cui fatturato provenga per più del
50 per cento dalla vendita dei prodotti
provenienti da tale attività. Per i soggetti
che ne effettuano la vendita al dettaglio
per almeno l’80 per cento del fatturato,
inoltre, è riconosciuta la denominazione
di “bottega del mondo”. La Regione promuove e sostiene infine:
1) iniziative divulgative e di sensibilizzazione mirate a diffondere la realtà del
commercio equo e solidale e ad accrescere
nei consumatori la consapevolezza degli
effetti delle proprie scelte di consumo;
Prima di partire per il Canada l’Orchestra marchigiana inaugurerà le stagioni
teatrali dei principali teatri della regione
L’orchestra internazionale d’Italia ha
portato le Marche in Canada nel corso
di una tournee che dal primo al dieci
novembre ha toccato le principali città
del Paese americano.
Diretta dal maestro canadese Kerry
Stratton l’Orchestra, che ha sede a Fermo, ha tenuto i suoi concerti nei più importanti teatri delle città di Port Hope,
Toronto, Welland, Orillia, Markham,
Milton, Barrie, Richmond Hill e Montreal con un repertorio aperto dalle musiche di Gioacchino Rossini, “L’italiana
in Algeri” in omaggio al compositore
marchigiano nel 150° anniversario della
nascita. Sandra Pirruccio è il nuovo
Direttore artistico dell’Orchestra che è
tornata nelle Marche, sua terra natale,
dopo l’esperienza alla Fenice di Venezia
e al Maggio musicale fiorentino, ed è
responsabile per i progetti speciali, come
quello canadese che si sta realizzando.
La Tournee canadese dell’Orchestra
Internazionale ha avuto il patrocinio
dell’Assemblea legislativa che ha inteso
così sottolineare l’importanza di comunicare la regione anche attraverso la musica. L’Orchestra, costituita nel 1986, ha
tenuto più di mille concerti sinfonici e
rappresentazioni liriche in tutto il territorio nazionale e nella maggior parte dei
paesi del mondo. Dal 2003 è Orchestra
residente del Teatro Ventidio Basso di
Ascoli Piceno.
60
Istituito l’Ombudsman
regionale
Ha sede in Ancona, nei locali dell’Assemblea legislativa, in via Oberdan 1,
l’Ufficio dell’Ombudsman regionale, la
nuova figura dell’Autorità di garanzia
per il rispetto dei diritti degli adulti e
dei bambini istituita con legge regionale
nel luglio 2008. Alla nuova istituzione,
che è stata presentata il 17 novembre,
sono ricondotte le attribuzioni del Difensore civico, del Garante dell’Infanzia
e dell’adolescenza e del Garante dei
detenuti. All’Ufficio dell’Ombudsman
è possibile proporre istanze senza alcuna
formalità, oralmente o per iscritto, per
posta tradizionale o posta elettronica,
fax o telefono. “Ombudsman regionale”
è il modo più corretto e più comune,
specie a livello internazionale, per
designare istituzioni di questo tipo. Il
termine viene dalla Svezia, dove è stato
inventato il difensore civico (nel 1809) e
letteralmente significa “uomo che fa da
tramite” ma ormai è un vocabolo comune a tutte le lingue. Si tratta in effetti di
una figura di raccordo tra la cittadinanza
e la pubblica amministrazione in tutti
quei casi in cui occorre riesaminare o
dare impulso all’operato delle istituzioni. L’introduzione di questo termine è
stata obbligata perché essendo questo
utilizzato nelle norme internazionali è
indispensabile averlo presente nel momento in cui la legislazione regionale
si adegua e recepisce quella europea.
Samuele Animali, primo Ombudsman
delle Marche, prima di ricoprire tale
Ufficio, ha svolto le attività di avvocato,
di giornalista e di ricercatore e docente
universitario, oltre che nelle scuole superiori. È stato anche difensore civico
di Jesi.
L’Assemblea a fianco
dei pescatori
L’Assemblea legislativa delle Marche si
schiera a fianco dei pescatori, impegnati
in una dura vertenza con le massime istituzioni nazionali e comunitarie sui problemi che affliggono la categoria, primo
tra tutti il caro-carburante. I rappresentanti dei pescatori si sono incontrati con
i presidenti dei vari gruppi consiliari che
hanno espresso solidarietà e intenzione
a contribuire alla soluzione dei problemi
esposti dalla delegazione composta dai
membri di Lega Pesca, della Cooperativa Pescatori Ancona, della Federazione
nazionale dei produttori della pesca e
di Federpesca. Approvata, poi, in Aula,
una specifica mozione attraverso la
quale è stata chiesta la riduzione della
pressione fiscale ed interventi specifici
per il settore.
Problemi legati all’aumento del prezzo dei carburanti sono stati affrontati
anche in occasione della mobilitazione
degli autotrasportatori, in agitazione
così come altre categorie economiche
i cui costi di gestione aziendale si sono
impennati in seguito all’aumento del
prezzo del petrolio.
Approvata la legge
contro la violenza
sulle donne
Una importante legge regionale a tutela
delle donne. È la n.32, 11 novembre
2008 approvata dall’Assemblea legislativa delle Marche. Con tale atto la Regione riconosce che ogni forma o grado
di violenza contro le donne costituisce
una violenza di genere e una violazione
dei diritti umani, dell’integrità fisica e
psicologica, della sicurezza, della libertà
e della dignità della persona. Intende
inoltre assicurare alle vittime della violenza ed ai loro figli minori un sostegno
per consentire loro di recuperare la
propria autonoma individualità e di
riconquistare la propria libertà nel pieno
rispetto della riservatezza e dell’anonimato. A tale scopo la Regione definisce
nell’atto le seguenti azioni: a) promuove
iniziative di prevenzione della violenza
sulle donne, anche attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la
diffusione della cultura della legalità e
del rispetto dei diritti nella relazione tra
i sessi;
b) assicura alle donne che subiscono atti
di violenza, ivi compresa la minaccia di
tali atti e le molestie, il diritto ad un sostegno per consentire loro di recuperare
e rafforzare la propria autonomia, materiale e psicologica, la propria integrità
fisica e dignità; c) garantisce adeguata
accoglienza, protezione, solidarietà, sostegno e soccorso alle persone vittime di
violenze fisiche, sessuali e psicologiche,
di persecuzioni o vittime di minaccia di
tali atti, indipendentemente dalla loro
cittadinanza; d) promuove e sostiene
l’attività di centri antiviolenza e di case
di accoglienza; e) promuove la formazione specifica di operatori.
61
La pace dei diritti umani
Alla Fiera di Ancona quattrocento studenti hanno celebrato la giornata della
pace e il 60° anniversario della Dichiarazione dei diritti umani
Sono arrivati da tutte le province marchigiane i quattrocento ragazzi che hanno preso parte alla giornata della Pace
all’Auditorium della Fiera di Ancona,
promossa dall’Assemblea legislativa
delle Marche, d’intesa con la Giunta
regionale, e dedicata al 60° anniversario
della Dichiarazione dei diritti umani.
Nell’auditorium anche molte fasce tricolori indossate dai sindaci dei consigli
comunali dei ragazzi. A loro è andato il
saluto e il ringraziamento del presidente
Raffaele Bucciarelli che ha sottolineato
quanto i diritti umani e la pace siano
profondamente legati. Il Presidente ha
annunciato l’attivazione della prima
Università della Pace in Italia, un’iniziativa che sarà gestita dall’Assemblea
legislativa, su delega del presidente della
Regione.
Tolentino: a fuoco
il teatro Vaccaj
Il riordino
delle Comunità montane
Una vera tragedia, quella che ha visto
scomparire, nella notte del 29 luglio,
lo storico Teatro Vaccaj di Tolentino,
un gioiello per le Marche. L’Assemblea
legislativa si è da subito adoperata per
cercare risorse e strumenti capaci di sanare la difficile situazione che si è venuta
a creare con il terribile rogo. Risorse che
si sono concretizzate qualche settimana
dopo, quando in Aula è stata approvata
la “concessione di un finanziamento al
Comune di Tolentino destinato agli
interventi di ricostruzione del Teatro
Nicola Vaccaj”, compreso nel Piano di
ricostruzione degli edifici pubblici della
legge 61. L’atto, attraverso il quale si
sono destinate circa 800 mila euro al
Comune di Tolentino per la ricostruzione dello storico Teatro, dimostra l’unità
degli intenti da parte di tutte le forze
politiche. Il forte spirito unitario di tutta l’Assemblea legislativa per restituire
alla città di Tolentino un patrimonio di
grande valore storico ha già garantito
l’avvio della ricostruzione che dovrebbe
essere completata al massimo in tre anni.
Il 2008 è anche l’anno della legge di riordino delle Comunità montane, alcune
delle quali già al centro del complesso
processo di distacco dal controllo amministrativo della Regione Marche.
La legge (n.18, 1 luglio 2008) in materia
di Comunità montane e di esercizio
associato di funzioni e servizi comunali
ridisegna il quadro delle Comunità
montane attualmente presenti nelle
Marche, riducendone il numero e riorganizzando gli organi di governo, in
funzione degli obiettivi di razionalizzazione e riduzione dei costi, così come
previsto dalla Finanziaria, cercando,
altresì, di mantenere un equilibrio tra i
territori e perseguendo percorsi di sviluppo economico e delle condizioni di
vita nelle aree montane o svantaggiate.
Una legge che consente alla Regione di
ridurre i costi, ridefinisce gli ambiti territoriali delle CM, senza stravolgerne i
precedenti assetti territoriali, ipotizzando, inoltre, laddove sia prevista la soppressione di una Comunità montana,
la istituzione di unioni o aggregazioni
di Comuni, la cui nascita sarà accompagnata, a livello politico-istituzionale,
anche attraverso la messa a disposizione
di risorse specifiche.
62
Nei “Quaderni
del Consiglio” il ricordo
del giudice Borsellino
È stato presentato, a Porto S. Giorgio,
presso la Rocca Tiepolo, il libro “Giustizia e Verità, gli scritti inediti del giudice
Paolo Borsellino”. Il testo curato dal
direttore di ANTIMAFIA Duemila,
Giorgio Bongiovanni è alla sua seconda
edizione, resa possibile dall’Assemblea
legislativa delle Marche che ha incluso
l’opera nella sua collana “I Quaderni”.
Sono intervenuti, oltre all’autore, il fratello del giudice, Salvatore Borsellino,
il sostituto procuratore di Palermo Antonio Ingroia, già allievo di Borsellino
nei suoi anni di Marsala. Presente anche
Manfredi Borsellino, figlio del giudice,
che ha permesso l’intera realizzazione
del progetto consegnando a Bongiovanni gli scritti inediti lasciati dal padre,
pubblicati per questo in maniera assolutamente integrale, rispettando persino le
notazioni.
Varata
la legge comunitaria
Interventi per minorenni
ed ex detenuti
Valorizzazione
degli oratori
Approvata all’unanimità (prima Regione in Italia) la proposta di legge Comunitaria regionale 2008. Un atto con il
quale la Giunta regionale ha raccolto la
sollecitazione condivisa unanimemente dall’Assemblea legislativa nel corso
della sessione comunitaria 2007. Uno
strumento con il quale l’ordinamento
regionale entra in più stretto contatto
con quello comunitario contribuendo
a ridurre le distanze tra Bruxelles e la
comunità dei marchigiani. Nel merito
la proposta dispone l’attuazione nel territorio regionale delle seguenti direttive
CEE: sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale; sul controllo dei
pericoli di incidenti rilevanti connessi
con determinate sostanze pericolose;
sul coordinamento delle procedure di
aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi;
sull’attuazione del principio delle pari
opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di
occupazione ed impiego; sui servizi del
mercato interno;
- sulle deroghe per l’ammissione di
ecotipi e varietà agricole naturalmente
adattate alle condizioni locali e regionali e minacciate di erosione genetica,
nonché per la commercializzazione di
sementi e di tuberi di patata a semina di
tali ecotipi.
Con tale proposta, inoltre, si va a modificare la legge regionale sulla produzione
biologica prevedendo l’iscrizione nel
registro degli agricoltori biologici di
quei produttori zootecnici che rispettano le norme di produzione previste dal
regolamento CEE.
L’Assemblea legislativa ha approvato la
legge regionale sul “Sistema regionale
integrato degli interventi a favore dei
soggetti adulti e minorenni sottoposti a
provvedimenti dell’Autorità giudiziaria
ed a favore degli ex detenuti” (LEGGE
REGIONALE 13 ottobre 2008, n. 28).
Con tale legge, la Regione promuove
interventi a favore delle persone ristrette
negli istituti penitenziari o in esecuzione penale esterna, nonché dei minorenni sottoposti a procedimento penale,
allo scopo, in particolare, di favorire il
minor ricorso possibile alle misure privative della libertà. Sono previsti interventi per il recupero ed il reinserimento
sociale di tali soggetti. Gli interventi
sono attuati nel rispetto delle competenze dell’amministrazione penitenziaria
e della giustizia minorile, con cui la Regione si coordina anche promuovendo
gli opportuni atti d’intesa.
Approvata la legge per la valorizzazione
della funzione sociale ed educativa degli
oratori (11 Novembre 2008, n.31). Con
tale atto la Regione si propone di riconoscere, sostenere ed agevolare il ruolo
delle parrocchie e degli altri enti di culto
nel perseguire la promozione, l’integrazione, l’interculturalità, lo sviluppo
e la crescita armonica dei ragazzi, degli
adolescenti e dei giovani e nel prevenire,
eliminare o ridurre situazioni di bisogno
e di esclusione individuale e familiare.
In particolare la norma prevede la sottoscrizione di appositi protocolli d’intesa
con la Conferenza episcopale marchigiana e con i rappresentanti regionali degli
enti delle altre confessioni religiose che
svolgono attività nel territorio regionale
ed il sostegno alla loro attività mediante
la concessione di contributi finalizzati
alla realizzazione di specifici progetti.
65
66
Commercio estero
e promozione economica
A Bilbao accordo per il
parlamentarismo
Bucciarelli in Brasile
L’Assemblea legislativa ha approvato
la proposta di legge regionale: “ Disciplina delle attività regionali in materia
di commercio estero, promozione economica ed internazionalizzazione delle
imprese e del sistema territoriale”, divenuta poi l.r. n.30 del 30 ottobre 2008.
La legge disciplina il Sistema regionale
del settore che è composto dalla stessa
Regione, dalle Camere di Commercio,
dagli Enti fieristici, dalle Associazioni di
categoria, dai centri per l’innovazione
tecnologica, dalla Svim. La legge mette
in relazione specifici strumenti e strutture che faranno parte del Comitato
di coordinamento che sarà di supporto
all’azione della Giunta per definire il
programma triennale di intervento.
Dalla legge sono inoltre previste forti
attenzioni verso la concertazione con il
Forum per l’internazionalizzazione e la
formazione degli operatori.
La Vice Presidente Stefania Benatti, e
Guido Castelli Consigliere Segretario
hanno sottoscritto, in rappresentanza
dell’Assemblea legislativa delle Marche,
la dichiarazione d’Euskadi per il rafforzamento del parlamentarismo a livello
regionale, statale ed europeo. La firma
ha concluso i lavori della Conferenza
delle Assemblee Legislative Regionali
che si è tenuta , in Spagna, a Bilbao, in
Euskadi (Paesi Baschi) il 3 e 4 Novembre. La Conferenza ha incentrato il suo
impegno attorno al tema del ruolo delle
Regioni nell’Europa a 27 membri e sul
futuro della politica di coesione. Ospite
dell’assemblea è stata, tra gli altri, il
Commissario agli Affari Regionali della
UE, Danuta Hubner, che ha incentrato
la sua relazione sui tre principi che informano proprio la politica di coesione
comunitaria: concentrazione, connessione e cooperazione.
Il Presidente dell’Assemblea legislativa
delle Marche ha guidato la delegazione
marchigiana in Brasile per consolidare i
rapporti di collaborazione economica
68
Consolidare i rapporti di collaborazione
economico - istituzionali con il Brasile
per rafforzare gli accordi di collaborazione interistituzionali ed industriali nel
settore del legno arredo e in quei settori
dove sarà possibile sviluppare progetti
di cooperazione internazionale. Questi in sostanza gli scopi della missione
economico - istituzionale che ha visto
una delegazione marchigiana, guidata
dal presidente Bucciarelli, impegnata
in Brasile in una serie di incontri con
amministratori ed operatori economici
e finanziari sud americani per rafforzare
i rapporti di collaborazione con lo stato
americano. Da ricordare il progetto
avviato per integrare le diverse politiche
di settore ed avere una ricaduta positiva
sullo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra imprese marchigiane e quelle del Brasile. Nell’ambito
del programma di riferimento della Misura 1.5 “Marketing di area, promozione
del territorio e internazionalizzazione”
è previsto il progetto “Paese Argentina e
Brasile”. Un progetto che ha lo scopo di
integrare politiche di internazionalizzazione del sistema delle Piccole e medie
imprese con politiche di promozione
del Made in Marche.
Piano sociale 2008-2010
Il FAS
Secessione
Valmarecchia
Approvato il “Piano Sociale 20082010 Partecipazione, tutela dei diritti,
programmazione locale in un processo
di continuità, stabilizzazione e integrazione delle politiche di welfare”.
L’atto si propone come strumento di
programmazione di continuità e di innovazione, per dare garanzie e sviluppo
al sistema dei servizi sociali della regione. L’obiettivo è la costruzione di un
sistema dei servizi sociali impegnato nel
miglioramento della qualità della vita di
tutti e che privilegia la prossimità con i
cittadini. Individua obiettivi di sostanziale rafforzamento del sistema in tutte
le sue componenti in continuità con i
percorsi strategici avviati in questi anni.
Il documento si articola in una prima
parte dedicata ad un riepilogo analitico
delle strategie seguite in questi primi
sei anni di attività ed alla illustrazione
dei principali risultati raggiunti assieme alle criticità rilevate; una seconda
parte, dedicata, invece, alla definizione
delle strategie per gli anni 2008-2010
finalizzate a dare stabilità al sistema
integrato di interventi e servizi sociali
e ad individuare elementi innovativi sia
nell’assetto istituzionale che in quello
operativo; una terza parte dedicata alla
programmazione sociale di settore nella
quale verranno individuati gli obiettivi
da raggiungere nel corso del triennio
finalizzati ad unitarietà di approccio ed
attenzione alle specificità.
Approvato, in una delle ultime sedute
assembleari dell’anno, l’atto amministrativo riguardante le linee di indirizzo
per la predisposizione del programma
attuativo regionale del Fondo per le aree
sotto utilizzate (FAS 2007-2013).
Il provvedimento, che ha una dotazione finanziaria di 240milioni di euro,
attiva, in sei anni, circa 613 milioni di
investimenti, considerato il cofinanziamento dello Stato, della Regione, degli
Enti locali e dei privati. Gli interventi
riguardano sei assi strategici: economia
della conoscenza e qualità del lavoro,
competitività del sistema economico
marchigiano; tutela e uso sostenibile
delle risorse ambientali; infrastrutture
per mobilità e logistica, valorizzazione
e promozione del patrimonio, dei beni
e delle attività culturali, qualificazione
dei servizi socio-sanitario e assistenza
tecnica. In particolare alle infrastrutture andranno 97 milioni di euro, alla
competitività del sistema produttivo 25
milioni ed ai progetti indicati dalle Province 75 milioni.
69
Il 2008 è l’anno della secessione. Il territorio a nord delle Marche subisce la
grave lacerazione derivante dalla scelta
degli abitanti dei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novefeltria, Pennabilli,
Sant’Agata Feltria, San Leo e Talamello,
formalizzata attraverso l’esito plebiscitario del referendum, di passare dal
controllo amministrativo della Regione
Marche e della Provincia di Pesaro e
Urbino a quello dell’Emilia-Romagna e
di Rimini.
Il primo atto spettante al Consiglio
regionale è stato quello di esprimere il
parere della Commissione competente,
cioè la prima, “Affari istituzionali”.
Parere che è stato negativo, pur prendendo atto della particolarissima situazione territoriale .
La marcia di Montalto
L’Assemblea legislativa delle Marche è
stata tra i promotori della Marcia della
Memoria, giunta, nel 2008, alla sua
quinta edizione. Una marcia di circa 8,5
chilometri, tra Caldarola e Montalto di
Cessapalombo, per riflettere sui valori
della Resistenza e, soprattutto, non
dimenticare una drammatica pagina di
storia: l’eccidio di Montalto. La “Marcia
della memoria” ripercorre i luoghi dove,
il 22 marzo del ’44, persero la vita, uccisi
dalla ferocia nazifascista, 35 giovani
partigiani. Un appuntamento organizzato dall’Anpi (Associazione nazionale
partigiani d’Italia) con il patrocinio del
Consiglio regionale delle Marche.
Le Marche in Sudafrica
Positivo il bilancio della missione istituzionale in Sud Africa organizzata
dalla Regione Marche in collaborazione
con la sezione internazionalizzazione Unioncamere e le aziende speciali
delle Camere di Commercio. Cinque
giorni, dall’11 al 15 febbraio, dedicati
alla promozione delle eccellenze made
in Marche. Il presidente del Consiglio
regionale Raffaele Bucciarelli, componente della delegazione che ha fatto
tappa a Johannesburg e a Cape Town,
ha presentato nella sede del Consiglio in
piazza Cavour, i risultati di questo viaggio esplorativo-istituzionale. “Una missione - ha sottolineato Bucciarelli - che
ha permesso di riaffermare un costume
che sembra essere una carta vincente,
quello di presentarci insieme, istituzioni
e imprese. Ci siamo trovati in un Paese
che rappresenta la porta dell’Africa subsahariana, un paese chiave, ricchissimo
di materie prime che non ha però competenze nella trasformazione.
In Aula la relazione
conclusiva sui rifiuti
Sono quaranta le pagine della Relazione
finale della Commissione di inchiesta
per la verifica della correttezza la regolarità dei provvedimenti regionali autorizzatori degli impianti di smaltimento e
l’impatto della gestione dei rifiuti nella
Provincia di Pesaro e Urbino, approvate
all’unanimità e licenziate dalla stessa
Commissione nella seduta del 21 maggio. La relazione conclusiva è stata svolta
in Aula dal presidente della Commissione, Giancarlo D’Anna, il quale, peraltro,
ha voluto rimarcare il grande impegno
di tutti gli undici commissari nell’anno
di lavoro, fatto di numerose audizioni e
studio degli atti. La Commissione speciale d’inchiesta sui rifiuti fu istituita il
5 giugno 2007 (ai sensi dell’art.99 del
Regolamento) a seguito della richiesta presentata dai consiglieri D’Anna,
Silvetti, Pistarelli, Lippi, Ciriaci, Romagnoli, Castelli, Brini, Giannotti, Capponi, Santori, Massi, Viventi, Cesaroni,
Tiberi per “verificare la correttezza e la
regolarità dei provvedimenti regionali
autorizzatori di alcuni impianti di smaltimento rifiuti ubicati nella provincia di
Pesaro Urbino ed individuare gli effetti
dell’impatto della gestione dei rifiuti da
parte degli impianti medesimi sulla salute, sull’ambiente e sull’economia”. Il presidente D’Anna, svolgendo la relazione
finale in Aula, ha indicato gli obiettivi
sui quali la Commissione è convenuta
rispetto all’esigenza di evitare per il
futuro il ripetersi di episodi simili: 1)
limitare il più possibile nel territorio regionale o addirittura evitare operazioni
di recupero ambientale di “ex cave” con
rifiuti in quanto esse possono facilmente
“mascherare” una vera e propria attività
di smaltimento non autorizzata; 2) po-
70
tenziare nella nostra regione il sistema
di raccolta differenziata; 3) aumentare
l’importo delle polizze fideiussorie previste a garanzia di eventuali danni ambientali; 4) sollecitare gli organi tecnici
chiamati ad esprimere pareri nella fase
istruttoria preliminare al rilascio delle
autorizzazioni in materia di “ rifiuti”,
a svolgere tale funzione non mediante
semplici suggerimenti, ma dettando indicazioni prescrittive e rigorose, nonché,
quando necessario, esprimendo pareri
contrari; 5) aumentare gli strumenti e le
risorse destinati al miglior esercizio della
funzione di controllo degli impianti di
smaltimento rifiuti da parte degli organi
a ciò deputati 6) contrastare efficacemente l’afflusso dei rifiuti provenienti
da altre regioni, facendo leva sulla modulazione del tributo per il deposito in
discarica.
Studenti cinesi in Aula
Una delegazione di Nanchino arrivata
in Ancona grazie ad un progetto del Liceo Rinaldini.
Una delegazione di studenti e insegnanti
di una scuola superiore di Nanchino,
in visita nelle Marche grazie ad un progetto di scambio culturale con il liceo
classico Rinaldini di Ancona, hanno
visitato l’Aula del Consiglio regionale.
“Sul piano economico i rapporti tra la
nostra regione e la Cina sono stretti e
importanti – ha affermato il presidente
Bucciarelli nel fare gli onori di casa – ma
credo che non siano sufficienti, perché
la storia degli uomini e delle donne deve
essere scritta soprattutto da voi giovani
che siete la parte più viva e sana della
società”. Il progetto di scambio è stato
ideato dalle due presidi delle scuole,
durante un primo incontro avvenuto a
Nanchino nel 2006.
Convegno sulla tutela
giudiziaria dei minori
Incontri
per l’edilizia pubblica
Un invito al dialogo tra le istituzioni per
insegnare ai ragazzi il valore della vita.
Questo il senso del Convegno “La tutela
giudiziaria dei minori”, promosso dal
Consiglio regionale, tenutosi in Ancona, il 16 maggio. “Insegniamo a questi
ragazzi il valore della vita e facciamolo
con dolcezza e armonia - ha affermato
il presidente Bucciarelli, rinnovando
l’invito a proseguire il cammino di
ascolto e collaborazione promosso dal
Consiglio regionale e iniziato nel novembre 2006 con la prima conferenza
regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
Prevenzione, dialogo, confronto, sono
queste le parole che ricorrono più spesso
nei tanti interventi che si sono succeduti
nel corso di una giornata, alla quale non
sono voluti mancare decine e decine di
operatori ed educatori.
Cinque incontri per illustrare la nuova
legge sul riordino del sistema di edilizia
residenziale pubblica.
Cinque appuntamenti, nelle altrettante
province marchigiane, per illustrare la
legge sul riordino del sistema di edilizia
residenziale pubblica. “La volontà di
spalmare la Regione sul territorio per
essere più vicini e per sensibilizzare
i Comuni che si trovano ad operare
con estrema difficoltà nell’ambito del
settore”, come ha inteso sottolineare il
Presidente del Consiglio, Raffaele Bucciarelli, aprendo il ciclo di incontri. “La
legge di riordino delle politiche abitative - ha evidenziato la presidente della
stessa Commissione, Rosalba Ortenzi
- contempla linee d’intervento innovative, che intendono fornire delle risposte
concrete sul fronte dei problemi legati
alla necessità di un alloggio, soprattutto
nelle situazioni più disagiate. Le singole
amministrazioni, vere protagoniste delle
politiche abitative, vanno sollecitate per
quanto concerne la concessione delle
aree e l’attivazione di processi che siano
sempre più al passo con i tempi. Mi piace sottolineare che i nuovi Erap fanno
capo a tutte la province marchigiane,
compresa quella di Fermo”. Una legge
che si è resa necessaria a fronte di una
vera e propria emergenza abitativa. Basti
ricordare che nelle Marche, di fronte ad
una richiesta annuale di 6.500 abitazioni, l’attuale sistema riesce a soddisfare
solo 500 domande.
Gli incontri si sono svolti: a Fermo venerdì 9 maggio, il 15 ad Ancona, il 17 di
Ascoli Piceno, il 29 a Pesaro.
71
Vivere il territorio
valorizzando
il paesaggio
Riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale
del contesto di vita delle popolazioni,
espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e
fondamento della loro identità. Questo
è uno dei concetti fondamentali che
sono alla base della Convenzione europea del Paesaggio sottoscritta dai paesi
dell’Unione Europea il 20 ottobre 2000.
Un impegno che si è concretizzato, in
prima istanza, in un Convegno organizzato il 9 marzo a Fermo in occasione di
Tipicità, una delle più importanti vetrine per il territorio marchigiano.
“Vivere il territorio valorizzando il paesaggio” è stato il titolo dell’incontro
in cui si è parlato principalmente della
revisione del Piano paesaggistico regionale (divenuto LEGGE REGIONALE
27 novembre 2008, n. 34). Il territorio
agricolo, in particolare, sta subendo
una serie di trasformazioni che non lo
vedono più solo come luogo di produzione, ma anche di interesse turistico
e ricreativo. Questo richiede un esame
attento e minuzioso affinché nella salvaguardia del paesaggio e della sua cultura
si tengano ben presenti l’importanza
della forza produttiva e quindi della vita
e dell’economia delle popolazioni che
vivono il territorio. La pianificazione del
territorio, l’attuazione delle politiche
urbanistiche sono parte essenziale della
vita e della cultura di una comunità dove
ambiente urbano ed agricolo, sociale
ed economico debbono essere parte di
un’unica filosofia di gestione integrata.
Gestione che la Regione deve portare
avanti attraverso l’attuazione di norme
Le leggi
LEGGE REGIONALE 18 novembre 2008, n. 33
Norme in materia di costi per la prevenzione degli infortuni e la tutela
della salute nei cantieri temporanei
o mobili
Nel rispetto dei principi contenuti
nel decreto legislativo 12 aprile
2006, n. 163 (Codice dei contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE),
la legge disciplina le modalità di
stima, contabilità, liquidazione e
pagamento dei costi per la prevenzione degli infortuni e la tutela della
salute nei cantieri temporanei o
mobili per la realizzazione di lavori
pubblici o opere pubbliche di interesse regionale da parte dei seguenti
soggetti:
a) Regione, enti, aziende ed agenzie
da essa dipendenti, nonché le società partecipate dalla medesima;
b) enti pubblici territoriali ed organismi di diritto pubblico ad essi
collegati;
c) soggetti che usufruiscono, per
la realizzazione dei lavori o delle
opere, di un qualsiasi contributo
finanziario da parte dei soggetti di
cui alle lettere a) e b);
d) associazioni, unioni, consorzi,
comunque denominati, costituiti
dai soggetti di cui alle lettere a), b)
e c).
La storia del sindacato
per riprendere in mano
il futuro
Auditorium pieno alla Fiera di Ancona
per la presentazione del libro sul sindacalista Cisl Luigi De Minicis, sul palco
anche il senatore Franco Marini che fa
un appello all’unità sindacale.
La presentazione del libro “Una vita
per il sindacato” sulla storia di Luigi De
Minicis alla Fiera di Ancona è stata l’occasione per riflettere sul ruolo del sindacato oggi e su quanto la generazione
dei sindacalisti del secondo dopoguerra
abbia contribuito alla costruzione della
partecipazione democratica in Italia. Il
volume, edito dall’Assemblea legislativa
delle Marche nella collana “Quaderni
del Consiglio”, propone il racconto di
vita del sindacalista della Cisl, originario
di Falerone, che, dopo la guerra, ha deciso di dedicarsi totalmente alla difesa dei
diritti dei contadini. Il senatore Franco
Marini, ex Presidente del Senato e segretario nazionale della Cisl dal 1985 al
1991, ha preso parte alla presentazione
ricordando il comune percorso con il
sindacalista marchigiano nella difesa
dei mezzadri e auspicando che l’attuale
crisi del liberismo “senza limiti e senza
regole”, faccia riscoprire l’importanza
dei diritti sociali.
72
Bucciarelli nominato
accademico dei Georgofili
La cerimonia a Firenze nella sede
dell’Accademia in occasione dell’inaugurazione del 256° anno accademico
Il presidente dell’Assemblea legislativa
Raffaele Bucciarelli ha ricevuto il 21
marzo nella sede dell’Accademia dei Georgofili di Firenze il diploma di Accademico Aggregato. La cerimonia si è svolta
nella sala dell’antica Torre de’ Pulci,
sede dell’autorevole Accademia, fondata
nel 1753 con l’obiettivo di promuovere
lo sviluppo della scienze agrarie. Il Presidente Bucciarelli al momento della
consegna del prestigioso riconoscimento
ha voluto sottolineare quanto il suo
impegno per l’agricoltura sia stato da
sempre “tutto all’interno alle istituzioni
pubbliche, prima come sindaco, poi
come assessore provinciale e oggi come
Presidente del Consiglio regionale”.
94 milioni
per il post terremoto
Più di 94 milioni di euro sono stati
destinati dalla Regione Marche per la
ricostruzione nelle zone terremotate
colpite dagli eventi sismici del 1997.
L’Assemblea legislativa delle Marche
ha approvato (10 giugno) l’atto amministrativo che consente di realizzare
una serie di interventi di recupero che
saranno finanziati con gli stanziamenti
previsti nella Finanziaria 2008. Si è
ritenuto fondamentale privilegiare il
completamento della ricostruzione nei
territori maggiormente colpiti dal sisma
e destinare le risorse principalmente alla
ricostruzione degli edifici privati e delle
attività produttive.
I vini delle Marche sono
vincenti
Grande successo a Verona per i vini
Marchigiani. Migliaia i visitatori degli
stand dei vini delle Marche che attestano la vivacità di un settore e la qualità
di un prodotto, quello marchigiano,
definito eccellente. Soddisfazione del
Presidente del Consiglio Raffaele Bucciarelli: “Ringraziamo i nostri produttori che al Vinitaly presentano i loro vini e
attraverso essi fanno conoscere la nostra
regione.” Le Marche possono vantare di
essere presenti non solo in massa ma di
ricevere anche prestigiosi riconoscimenti. Questo è il frutto delle grandi capacità dei nostri produttori che non solo
sono bravi a produrre un vino eccellente, ma che attraverso esso propongono
anche un intero territorio, i suoi paesaggi, la sua cultura, la sua gente.
Questa preziosa attività, per l’economia
di tutte le Marche, rappresenta uno stimolo in più a proseguire nella politica
che la Regione fa da anni nella sfida
globale e dove i nostri vini affermano
il principio che la globalizzazione non
può e non deve essere appiattimento.
Ma non si ferma a Verona il successo
dei vini marchigiani. Sono stati, infatti,
celebrati a Monte Roberto (4 maggio)
i quarant’anni della assegnazione della
Denominazione d’origine controllata
del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Un
vino pregiato, apprezzato a livello internazionale, simbolo della tradizione mezzadra marchigiana che ha mantenuto la
sua forza nonostante la trasformazione
delle aziende in imprese vitivinicole che
oggi sono marchi ed etichette conosciute in tutto il mondo.
Salutata, infine, con soddisfazione, sul
finire dell’anno, la nascita della nuova
guida che l’Associazione regionale
Sommelier ha voluto realizzare, con il
Le leggi
patrocinio
della Regione, quale primo
e certamente unico accompagnatore
luglio
ai LEGGE
vini delleREGIONALE
Marche. Le 1731 cantine
2008,
n.
18
“Norme
in
materia
di
marchigiane sono presentate, assieme
Comunità
montanenella
e di preziosa
eserciziopuballe
loro produzioni,
associato
di
funzioni
e
servizi
blicazione AIS che, per la primacovolta,
munali”
accoglie
e promuove i vini marchigiani.
La legge disciplina il riordino
territoriale ed organizzativo delle
Comunità montane quali “enti
locali costituiti fra Comuni per la
valorizzazione e lo sviluppo delle
zone montane e per l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali”,
dotandole di autonomia statutaria,
organizzativa, regolamentare e contabile. L’atto ridisegna il quadro
delle comunità montane attualmente presenti nelle Marche, riducendone il numero da 13 a 9 sulla base
degli indicatori fisico-geografici, demografici e socio-economici previsti
nell’articolo 2, comma 18, lettera
a), della legge 24 dicembre 2007, n.
244 (Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato. Legge finanziaria 2008).
Gli ambiti territoriali sono formati
da almeno quattro Comuni aventi
almeno il 30 per cento della superficie territoriale al di sopra dei 400
metri di altitudine sul livello del
mare e sono individuati in modo da
consentire sia la realizzazione degli
interventi a favore della montagna,
sia l’efficiente esercizio associato di
funzioni e servizi comunali.
Gli ambiti sono formati altresì
dai Comuni confinanti classificati
montani o parzialmente montani
ai sensi della normativa statale, che
siano parte integrante del sistema
geografico e socio-economico degli
ambiti stessi.
73
Solidarietà
con l’Abruzzo
In seguito al terribile terremoto che ha
messo in ginocchio l’Abruzzo, anche
l’Assemblea legislativa delle Marche ha
voluto significare in ogni modo la vicinanza alle Istituzioni e ai cittadini colpiti dal sisma. Dall’Assemblea legislativa
è giunta la la disponibilità a tutte quelle
forme di collaborazione e solidarietà,
ritenute più opportune, considerato che
Protezione civile e iniziative di volontariato e private già tanto hanno fatto per
alleviare le sofferenze del popolo abruzzese. Il presidente Bucciarelli ha inviato un messaggio di solidarietà al suo
omologo abruzzese, Nazario Pagano,
ed il vicepresidente Francesco Comi si
è recato, insieme ad una delegazione di
consiglieri regionali, ai funerali di Stato
delle vittime del terremoto. Inoltre,
sono state attivate inziative che prevedono l’autoriduzione degli emolumenti
dei consiglieri regionali, a favore delle
popolazioni abruzzesi.
Via libera
Adolfo De Carolis
e la democrazia del bello alla banda larga
Ricordato il grande interprete dell’arte
italiana del ‘900 con una mostra-evento
nel Polo museale di San Francesco patrocinata dall’Assemblea legislativa
A ottant’anni dalla sua morte, Montefiore dell’Aso ha celebrato il suo cittadino più illustre con una mostra-evento
nel Polo museale di San Francesco.
“Adolfo De Carolis e la Democrazia del
bello: vivere con l’arte vivere nell’arte”,
frutto dell’impegno dell’amministrazione comunale nella valorizzazione
dell’artista marchigiano e patrocinata
dall’Assemblea legislativa delle Marche,
ha voluto essere un ulteriore contributo
a far conoscere meglio uno dei più noti e
apprezzati protagonisti dell’arte italiana
del ‘900.
In un libro la vita
di Joyce Lussu
Pubblicato un volume a dieci anni dalla
scomparsa della scrittrice.
A dieci anni dalla scomparsa di Joyce
Lussu, una biografia e una bibliografia
ragionate sulle sue opere aiutano a conoscere meglio una delle protagoniste
culturali del ‘900. Il libro, edito nella
collana dei “Quaderni del Consiglio”
dell’Assemblea legislativa delle Marche,
è stato presentato il 15 Novembre presso
la Biblioteca “La Fornace” di Moie di
Maiolati Spontini. Nella pubblicazione,
la fotografia dettagliata delle opere di
Joyce Lussu, contraddistinta da una
sorprendente diversificazione e complessità, è preceduta da una minuziosa
biografia che conferma la vivacità intellettuale del personaggio.
Il “Piano telematico regionale per lo
sviluppo della banda larga e il superamento del digital divide” può contare su
finanziamenti per 24,2 milioni di euro,
provenienti dal Programma operativo
Marche (Fesr), e si sviluppa in due fasi.
La prima consiste nel superare il “divario digitale” estendendo l’accesso alla
banda larga con un livello di servizio
base (almeno 4Mbps) a tutti i cittadini
e le imprese marchigiane entro il 2010.
La seconda fase del piano è finalizzata
ad accelerare la diffusione della banda
larga di seconda generazione abilitando
il 100% dei cittadini e delle imprese
delle Marche a un livello di servizio di
almeno 20 Mbps entro il 2012. In particolare, per superare su tutto il territorio
regionale il divario digitale sono previsti
tre tipi di intervento: la costituzione di
una dorsale in fibra ottica per ridurre il
digital divide di lungo periodo; l’interconnessione in fibra e potenziamento
delle centrali telefoniche degli operatori di telecomunicazione non ancora
connesse per ridurre il digital divide di
medio e lungo periodo; la creazione di
un sistema di accesso di tipo wireless
nelle aree marginali del territorio regionale per ridurre il divario tecnologico
di breve periodo. Il programma di interventi prevede che nella quasi totalità
dei casi le infrastrutture di rete previste
rimarranno di proprietà della pubblica
amministrazione che le ha realizzate,
mentre la gestione sarà affidata attraverso selezione pubblica.
75
Le leggi
LEGGE REGIONALE 7 luglio
2009, n. 16
Norme a sostegno del consumo dei
prodotti agricoli di origine regionale
La Regione promuove la valorizzazione della filiera corta dei prodotti agroalimentari marchigiani,
favorendone consumo e commercializzazione ed assicurando un’adeguata informazione ai consumatori
sull’origine e le specificità di tali
prodotti.
A tal fine
- favorisce l’utilizzo dei prodotti
agricoli regionali nei servizi di ristorazione collettiva pubblica;
- promuove il loro utilizzo nella
somministrazione e vendita al pubblico di alimenti e bevande;
- favorisce la loro valorizzazione e
promuove una migliore conoscenza della qualità e delle tradizioni
alimentari regionali da parte dei
consumatori.
-concede contributi ai gestori pubblici ed ai soggetti privati convenzionati dei servizi di ristorazione
collettiva che garantiscono, nell’ambito della preparazione dei pasti,
l’utilizzo dei prodotti agricoli regionali “in misura non inferiore al 50%
in termini di valore.
Possono beneficiare dei contributi i
Comuni, l’Azienda sanitaria unica
regionale (Asur), le aziende ospedaliere, le strutture sanitarie socio-assistenziali ed i privati convenzionati
con esse.
Il Vaccai risorge
alla Fiera di Torino
Il vicepresidente dell’Assemblea Francesco Comi, ha presentato al Salone del
libro il volume che ricostruisce la storia
del teatro di Tolentino distrutto in un
incendio il 29 luglio 2008. La storia del
teatro Nicola Vaccaj, dalla costruzione
fino al tragico incendio, racchiuse in un
volume realizzato dall’Accademia Filelfica e dal Comune di Tolentino. L’opera
è stata presentata nello stand allestito da
Assemblea legislativa e Giunta regionale
alla fiera del libro di Torino, dal vice
presidente dell’Assemblea legislativa,
Francesco Comi: “Il teatro di Tolentino dal 1795 è simbolicamente il cuore
pulsante - ha spiegato nell’introdurre
il volume all’affollata platea riunita nel
caffè letterario dello spazio espositivo della vita sociale culturale e artistica della comunità tolentinate. Il 29 luglio del
2008 un incendio ne ha distrutto parte
della struttura e degli affreschi. Abbiamo visto andare in fumo un patrimonio
storico e architettonico inestimabile”. E
ancora: “Questo volume tratteggia - ha
proseguito il vice presidente dell’Assemblea legislativa - attraverso un’attenta
ricostruzione storica, la speranza dell’intera comunità regionale di ritrovarsi tra
le suggestive arcate del Lucatelli e gli affreschi del Fontana. Il volume “Il teatro
Nicola Vaccai” curato da Giorgio Semmoloni, raccoglie moltissimi e svariati
contributi originali. “L’idea di realizzare
quest’opera - ha ricordato Luca Cristini,
coautore del libro - è nata subito dopo
l’incendio. Il libro racconta la storia architettonica del teatro, ma anche le sue
vicissitudini”. Nel volume inoltre sono
catalogati, con particolare cura, tutti gli
spettacoli e le rappresentazioni che si
sono tenuti a partire dall’inaugurazione.
Le leggi
LEGGE REGIONALE 26 maggio 2009, n. 13
Disposizioni a sostegno dei diritti e dell’integrazione dei cittadini stranieri immigrati
Nel rispetto della normativa statale e comunitaria, la Regione promuove iniziative rivolte a garantire agli immigrati ed alle loro famiglie, condizioni di
uguaglianza con i cittadini italiani nel godimento dei diritti civili, nonché a
rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono
il pieno inserimento degli stessi nel territorio marchigiano.
In particolare attua e sostiene iniziative volte a:
- acquisire la conoscenza sul fenomeno migratorio proveniente da Stati non
appartenenti all’Unione europea, anche ai fini dell’inserimento nel mercato del
lavoro;
- promuovere la conoscenza della cultura italiana e delle culture di provenienza
degli immigrati, al fine di attuare pienamente forme di reciproca integrazione
culturale;
- sostenere iniziative volte a conservare i legami degli immigrati con le proprie
culture d’origine;
- individuare e rimuovere, anche ponendo in essere attività di mediazione interculturale, gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale, allo scopo di
garantire pari opportunità di accesso all’abitazione, al lavoro, all’istruzione, alla
formazione professionale, alle agevolazioni connesse all’avvio di attività autonome ed imprenditoriali, alle prestazioni sanitarie ed assistenziali;
- garantire adeguate forme di tutela dei diritti e di conoscenza dei doveri previsti
dalle Convenzioni internazionali in materia di diritti dell’uomo, dall’ordinamento europeo ed italiano;
- agevolare progetti per il rientro nei Paesi d’origine, nel rispetto delle competenze della Regione in materia;
- contrastare i fenomeni che comportano situazioni di violenza o di grave sfruttamento;
- promuovere la partecipazione degli immigrati alla vita pubblica locale;
- promuovere l’integrazione sociale, con particolare attenzione ai processi di
inserimento rivolti agli immigrati socialmente vulnerabili ed in primo luogo a
donne e minori;
- garantire condizioni favorevoli allo sviluppo dell’associazionismo, quale soggetto attivo nei processi di integrazione sociale degli immigrati;
- garantire, nell’ambito delle proprie competenze, percorsi di assistenza e tutela
rivolti a minori stranieri non accompagnati;
- promuovere iniziative volte ad individuare e contrastare forme di razzismo o
di discriminazione a causa dell’origine etnica, geografica o religiosa.
76
200
9
Da Consiglio informa ad
Aula aperta: il magazine
tv si rinnova
Il format è stato rinnovato completamente nel 2009, ma l’obiettivo è
rimasto lo stesso: far conoscere con
linguaggio semplice e immediato quanto succede tra le mura di Palazzo delle
Marche. Aula aperta è il magazine Tv
realizzato in collaborazione con la redazione multimediale dell’Assemblea
legislativa e in onda su Tvrs e Tv Centro
Marche. Proseguimento dell’esperienza
“Consiglio informa” (un ciclo di 20
trasmissioni a cavallo tra la fine del 2007
e i primi mesi del 2009 registrate negli
studi di E’Tv) lo spazio informativo ha
accompagnato, durante l’anno che si è
appena concluso, per 15 puntate, i marchigiani dentro la sala consiliare di Palazzo Leopardi. In primo piano, ancora
una volta, l’intensa attività dell’Assemblea senza mai perdere di vista l’attualità
e le tematiche più legate al territorio
(dall’economia, all’ambiente, dalla salute alla scuola). In ogni edizione di circa
15 minuti, due ospiti scelti tra consiglieri regionali animavano il dibattito in
studio commentando servizi e rubriche
tra le quali “Microfono al cittadino”, le
opinioni dei marchigiani raccolte per le
strade delle nostre città.
Aula informa, le news
del Consiglio
anche per radio
Novanta secondi di news in onda su
otto emittenti radiofoniche marchigiane
del circuito Areakronos. Aula informa
è lo spazio-radio di approfondimento
giornalistico sull’attività dell’Assemblea.
Il magazine è interamente realizzato
dalla redazione multimediale dell’Assemblea legislativa e trasmesso con
cadenza quindicinale coprendo tutto il
territorio regionale. La trasmissione, con
un linguaggio semplice e sintetico, senza
perdere mai d’occhio l’attualità, apre
una finestra sulla complessa attività di
legiferazione. Arricchita da brevi interviste ai protagonisti in Aula, ma anche
ai personaggi del mondo dell’economia,
della cultura, dell’università e dell’associazionismo, il magazine radiofonico
dopo l’esordio nel 2008 è proseguito,
immutato nel format, con un nuovo
ciclo di puntate a partire dal settembre
del 2009.
Il testo unico
per il commercio
L’Assemblea legislativa delle Marche
approva con 19 voti favorevoli ed 11
astenuti (i consiglieri del Pdl) il Testo
Unico sul commercio (legge n.27).
Il provvedimento ricomprende in un
unico quadro normativo organico la
materia nel suo complesso, attualmente
disciplinata da numerose leggi statali,
regionali (ne vengono abrogate 18 più
un Regolamento) e disposizioni comunitarie. Approvati anche due ordini
del giorno. Il primo, a firma di Rosalba
Ortenzi, impegna la Giunta ad istituire
un fondo per sostenere e valorizzare
l’insediamento commerciale urbano,
soprattutto nei centri storici, con il
coinvolgimento dei giovani; il secondo,
di Massimo Binci, introduce il principio
dell’autosufficienza energetica per le
medie e grandi strutture di vendita. La
Regione Marche è la prima che legifera
in questa materia con un testo unico.
78
Il piano casa
L’Assemblea vara il Piano casa (LEGGE
REGIONALE 08 ottobre 2009, n. 22)
“Interventi della Regione per il riavvio
delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli
edifici e promuovere tecniche di edilizia
sostenibile”. Si tratta di una legge che ha
il carattere dell’eccezionalità, senza modifiche strutturali sul tessuto urbanistico, ma che può comunque dare risposte
ad numero consistente di soggetti per
il riavvio delle attività edilizie al fine di
fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza
degli edifici e promuovere tecniche di
edilizia sostenibile. La legge consente
l’ampliamento degli edifici residenziali,
anche ubicati in zona agricola, con una
volumetria superiore a 1.500 metri cubi,
nei limiti del 20% della volumetria esistente per un incremento complessivo
massimo non superiore a 200 metri
cubi. Prevede l’ampliamento di edifici
non residenziali ubicati in zone industriali, artigianali, direzionali commerciali es. agricole, se motivato da esigenze
produttive, nel rispetto delle norme
sulla sicurezza e nei limiti del 20% della
superficie utile lorda, comunque in misura non superiore a 400 metri quadrati.
L’ampliamento è consentito anche per
gli edifici in zone agricole, costruiti prima del 1950 (a patto che non vengano
alterati il tipo edilizio e le caratteristiche
architettoniche) con l’obiettivo di ottenere un miglioramento energetico. “E’
prevista inoltre la possibilità di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e che non necessitano di rinnovi
sotto il profilo della qualità architettonica o della sicurezza antisismica. Nessun
intervento invece nei centri storici, .
Le leggi
LEGGE REGIONALE 22 settembre 2009, n. 21
Istituzione dell’Azienda ospedaliera
“Ospedali Riuniti Marche Nord”
La legge prevede che la nuova
Azienda incorpori l’Azienda
“Ospedale San Salvatore” di Pesaro e l’Ospedale Santa Croce di
Fano, della zona territoriale n.3
dell’ASUR.
Un atto aziendale, predisposto
sulla base di indirizzi della Giunta
regionale, sentita la Commissione
consiliare competente e gli Enti locali interessati, ne disciplinerà l’organizzazione e il funzionamento,
assicurando in particolare l’esercizio
unitario delle funzioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione,
nonché il coordinamento e l’integrazione dell’attività dei servizi
territoriali delle Zone.
L’atto aziendale individuerà inoltre
le caratteristiche delle due strutture,
diversificate ed integrate, che costituiscono le articolazioni organizzative della nuova Azienda, definendo
la loro autonomia operativa.
L’Assemblea legislativa
contro la crisi
Dopo la marcia per il lavoro e contro
la crisi, che si è svolta ad Ascoli Piceno,
il 19 settembre, una seduta straordinaria del Consiglio regionale sul tema
della crisi economica, al termine delle
comunicazioni del presidente Spacca.
L’Assemblea ha approvato con i voti
del centrosinistra e dell’UDC una
risoluzione che impegna il presidente
Spacca a “mettere in atto tutte le misure
necessarie affinché il Governo nazionale
sottoscriva accordi di programma finalizzati al rilancio della Valle del Tronto,
dell’Alta Vallesina e delle aree maggiormente in crisi del pesarese, unitamente
al polo tecnologico regionale della
domotica”. Il documento, sottoscritto
dall’assessore alle attività produttive
Fabio Badiali e dai consiglieri Viventi, D’Isidoro, Procaccini, Mammoli,
Brandoni e Giannini, dando atto che
le misure prese si sono rivelate efficaci
per far fronte all’emergenza, sottolinea
altresì l’esigenza di guardare al futuro
mettendo in opera azioni di politica
industriale rivolte a “migliorare le condizioni di lavoro e la competitività delle
imprese marchigiane, nonché capaci di
proporre nuovi investimenti, finalizzati
a garantire qualità di produzione, di
prodotto ed a mantenere e valorizzare
l’occupazione”.
79
Le leggi
LEGGE REGIONALE 08 ottobre
2009, n. 22
Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di
fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la
sicurezza degli edifici e promuovere
tecniche di edilizia sostenibile
E’ una legge straordinaria, che
seppur valida soltanto 18 mesi, si
propone di contrastare la crisi economica in atto mediante il sostegno
ed il riavvio dell’attività edilizia (diretta all’ampliamento, demolizione
e ricostruzione di immobili) ed il
miglioramento della qualità degli
edifici esistenti per quanto concerne
il profilo della sicurezza sismica e
dell’efficienza energetica.
La legge si inserisce nell’ambito di
un accordo in conferenza StatoRegioni, arrivato in aula dopo un
intenso lavoro in seno alla IV Commissione: consente l’ampliamento
degli edifici residenziali, anche
ubicati in zona agricola, con una
volumetria superiore a 1.500 metri
cubi, nei limiti del 20% della volumetria esistente per un incremento
complessivo massimo non superiore
a 200 metri cubi.
L’atto prevede altresì l’ampliamento
di edifici non residenziali ubicati
in zone industriali, artigianali, direzionali, commerciali e agricole, se
motivato da esigenze produttive, nel
rispetto delle norme sulla sicurezza
e nei limiti del 20% della superficie
utile lorda, comunque in misura
Le leggi
LEGGE REGIONALE 03 aprile
2009, n. 11
Disciplina degli interventi regionali
in materia di spettacolo
In attuazione dell’articolo 5, comma
3, dello Statuto e nel rispetto delle
disposizioni statali di principio, la
Regione riconosce nello spettacolo
dal vivo, uno strumento fondamentale per la crescita culturale, l’aggregazione, l’integrazione sociale, lo
sviluppo economico.
In particolare, orienta gli interventi
in materia salvaguardando le diverse
attività di spettacolo, sostenendo
la produzione, la promozione, la
formazione del pubblico e l’innovazione gestionale, perseguendo la
più ampia partecipazione dei cittadini e una equilibrata distribuzione
dell’offerta culturale nel territorio
regionale.
Anche di concerto con gli enti locali
e altri soggetti pubblici e privati, la
regione sostiene lo sviluppo delle
diverse tradizioni, generi e forme
del teatro, della musica, della danza,
degli spettacoli di strada e circensi
ponendone a fondamento la qualità
artistica e il valore culturale. In particolare:
a) cura la diffusione dello spettacolo
e ne favorisce la fruizione in tutto il
territorio regionale, con particolare
attenzione alle nuove generazioni,
alle persone diversamente abili e a
quelle socialmente svantaggiate;
b) assicura la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, anche
mediante attività di spettacolo;
c) promuove il rinnovamento dei
linguaggi,
Manteniamo
la biodiversità
delle Marche
Raffaele Bucciarelli alla VII Conferenza regionale di Urbino sugli OGM
ribadisce l’istanza di costituire un unico
distretto regionale libero da organismi
geneticamente modificati
Si è tenuta ad Urbino la settima conferenza regionale europea sugli OGM
free. Raffaele Bucciarelli, presidente
Assemblea legislativa delle Marche, ha
partecipato ai lavori politici che di fatto
hanno chiuso le sessioni tecniche che
nella giornata di ieri hanno affrontato
gli aspetti scientifici, sociali ed economici legati agli OGM. Bucciarelli nel
suo intervento ha ribadito che la “valorizzazione dei territori, che comprende
anche quella dei prodotti di qualità e
quindi dell’agricoltura, può essere importante per uscire dalla crisi. Quindi
mantenere la biodivesrità in una regione
come le Marche, dove la coesistenza
con gli OGM è pressoché impossibile,
sarà determinante per mantenere alta la
qualità della vita e la bellezza del nostro
paesaggio. Il fine è quello di arrivare ad
accordi volontari che coinvolgano tutti
i Comuni delle Marche per costituire
un unico distretto regionale libero da
OGM. Questo significa salvaguardare
cultura, territorio, paesaggio e possibilità di sviluppo nella sicurezza alimentare
e in armonia con la terra”.
80
Giornata della Memoria
a Servigliano
“Sono molte le domande che dobbiamo
porci. Com’è possibile che qualcuno
abbia potuto pensare di sterminare
un’intera razza? Com’è possibile che
non ci si sia resi conto di quanto stava
accadendo? Com’ è possibile che tanta
violenza ed altrettanto odio non abbiano incontrato ostacoli?” Quesiti che il
Presidente dell’Assemblea legislativa,
Raffaele Bucciarelli lascia rimbalzare
nella sala del cinema “Moderno” di Servigliano, chiamata ad ospitare le manifestazioni per la “Giornata della memoria”.
Una presenza significativa quella di circa
300 ragazzi delle scuole medie; il Consiglio comunale riunito in seduta aperta;
il Presidente della Giunta, Gian Mario
Spacca; gli assessori Benatti e Petrini; i
Vice Presidenti ed il Segretario dell’Assemblea, Comi, Santori ed Altomeni;
il Presidente del Consiglio provinciale
di Ascoli Piceno, Giulio Saccuti; numerosi consiglieri regionali e provinciali;
amministratori locali, autorità militari e
rappresentanti dell’Associazione Combattenti e Reduci. Alle domande iniziali
Bucciarelli risponde con un richiamo
forte alla coscienza di tutti, affinché anche attraverso i piccoli gesti quotidiani - si ponga un freno alla violenza, alla
discriminazione, alla cultura dell’odio:
“Senza alcuna retorica, ricordiamo il
passato per affrontare il futuro nel migliore dei modi”.
Per la cultura
un impegno
lungo cinque anni
Questa legislatura, giunta ormai al
termine, ha rappresentato per il Consiglio regionale un periodo di costante
attenzione al mondo della cultura intesa
come bene economico e sociale di tutta
la comunità regionale. In questi anni si è
soprattutto cercato di vedere la cultura
come bene da tutelare, da conservare,
da promuovere. Una delle tante eccellenze che caratterizzano le Marche e
che possono essere quindi elemento di
distinzione in un mondo sempre più
globalizzato.
Per questo molti sono stati i convegni
organizzati e le manifestazioni a cui
l’Assemblea ha preso parte. Tra queste
ultime sicuramente le più importanti
sono state la “Fiera internazionale del
libro di Torino” e “Cartacanta”. Appuntamenti ai quali l’Assemblea ha
partecipato con un proprio stand con
il quale ha promosso innanzitutto la
sua fiorente attività editoriale legata
alla collana i “Quaderni del Consiglio”.
Giunta al volume la collana affronta
temi riguardanti la vita, la società, l’economia e la cultura delle Marche. La
Fiera di Torino ha inoltre rappresentato
il modo migliore per presentare gli editori della regione che con la loro attività
riproducono un settore importante
dell’economia locale. In tutti i cinque
anni lo stand delle Marche è stato un
luogo di appuntamento per presentare
i volumi editi nella regione, una vetrina
che ha saputo dare un quadro esaustivo
di una luogo affascinante da scoprire
e quindi sempre più interessante per il
grande pubblico. In ogni occasione sono
stati utilizzate immagini dei luoghi e dei
beni culturali delle Marche. Un modo
esplicito di promuovere anche il turismo
regionale con tesori ambientali, artistici e architettonici di grande rilievo.
Promuovere cultura quindi ma anche
economia in momento particolarmente
difficile che deve saper mettere in campo
strategie e interventi nuovi. Gli eventi
sono stati sempre seguiti con attenzione
dalla stampa locale e nazionale e hanno
perciò portato l’Assemblea ad essere
identificata come una istituzione vivace
e produttiva. La web tv del Consiglio ha
seguito gli eventi con interviste e dirette
che hanno consentito a tutti di partecipare, via internet, alle fiere che sono così
divenute luogo di incontro non solo per
gli addetti ai lavori ma anche per tutti
i marchigiani che, pur restando a casa,
hanno virtualmente visitato le esposizioni e seguito la loro attività. Un impegno
consistente e continuo che conferma
la volontà dell’Ufficio di Presidenza di
fare dell’Assemblea regionale la Casa dei
marchigiani, aperta a raccogliere istanze,
a proporre uno stile di vita, a promuovere un territorio e la sua cultura.
Una mozione
per i giornalisti Italo Toni
e Graziella De Palo
Dopo che già erano state messe in atto
numerose iniziative, è stata approvata
alla unanimità dall’Assemblea legislativa
delle Marche, la mozione sulla cancellazione del segreto di stato sui fatti che
hanno portato alla scomparsa dei due
giornalisti Italo Toni e Graziella De
Palo. Presentata dal Presidente Bucciarelli e dagli altri membri dell’Ufficio di
Presidenza, Vittorio Santori, Francesco
Comi, Guido Castelli e Michele Altomeni, l’atto chiedeva al Governo nazionale di togliere sulla vicenda il segreto di
stato al fine di giungere all’accertamento
dei fatti.
82
Salviamo la memoria
dei partiti e dei sindacati
Una legge regionale per la conservazione e la valorizzazione di un grande patrimonio archivistico
Un patrimonio di documenti e testimonianze fondamentale per conoscere la
genesi e la storia della nostra democrazia
repubblicana. E’ quello contenuto negli
archivi dei partiti e dei sindacati che
rischia la dispersione anche perché dagli
anni ‘90 del secolo scorso non esistono
più le forze politiche che hanno dato
vita alla Costituzione. Per evitare la perdita di questa rilevante memoria storica
è stata approvata una proposta di legge
regionale, presentata dalla consigliera
Adriana Mollaroli, sottoscritta anche
dai consiglieri Giuliano Brandoni, Francesco Massi e Leonardo Lippi. Gli archivi dei partiti e dei sindacati racchiudono
una grande quantità di documenti che
testimoniano decenni di attività a tutti i
livelli. Relazioni, materiali congressuali,
manifesti, fotografie, che rappresentano
una straordinaria fonte di ricerca per
storici e studiosi e che rischiano la dispersione o la caduta nell’oblio anche
perché non esistono più i partiti che
hanno dato vita alla Costituzione e hanno prodotto quei documenti.
L’obiettivo della legge è quello di favorire la riappropriazione di questa memoria storica favorendo un circolo virtuoso
che garantisca la conservazione e l’accesso agli archivi.
Una legge per il cinema
Una specifica legge per la diffusione
dell’esercizio cinematografico nelle Marche. È stata approvata, a maggioranza,
dall’Assemblea legislativa, nella seduta
del 24 marzo, dopo che, in Commissione, si era deciso di stralciare, dalla articolata proposta di legge sullo spettacolo
dal vivo, proprio la parte (nove articoli)
relativa al settore cinematografico. Questo - è stato ribadito anche nel corso
del dibattito di Aula - perché le finalità
e le competenze delle due proposte di
legge erano e restano diverse. La legge
regionale sul cinema non si pone in
contrapposizione con l’esistente normativa statale, ma intende inquadrare
le necessità di settore e di “territorio”
dopo il dirompente avvento delle Sale
Multiplex. La salvaguardia del valore
sociale e del patrimonio degli operatori cinematografici e delle sale, special
modo quelle minori, è una delle finalità
della legge. Con essa, promuovere una
migliore distribuzione nel territorio
regionale delle sale, favorendone il mantenimento soprattutto nei centri storici;
consentire una pluralità di proiezioni
culturali; consentire una maggiore e più
variegata presenza di spettatori (anziani
e adolescenti che non guidano l’auto,
difficilmente possono usufruire delle
sale Multiplex, spesso ubicate in zone
periferiche); aiutare le sale cinematografiche nei loro rinnovamento tecnologico
e nei loro arredi.
84
Le leggi
LEGGE REGIONALE 31 marzo
2009, n. 7, Sostegno del cinema e
dell’audiovisivo
In attuazione delle proprie finalità
statutarie e nel rispetto dei principi
stabiliti dalla normativa statale, la
Regione sostiene le attività cinematografiche, audiovisive e multimediali, e in particolare:
a) incentiva l’attività di associazioni
e circoli del cinema, per la promozione della cultura cinematografica
nonché la conoscenza e la diffusione
dell’audiovisivo e dei nuovi linguaggi della multimedialità;
b) sostiene l’esercizio cinematografico e la circuitazione del cinema di
qualità;
c) favorisce l’incremento degli spazi
idonei alla fruizione in tutto il territorio regionale;
d) promuove la valorizzazione e
conservazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo di interesse regionale;
e) incentiva la produzione di opere
cinematografiche nelle Marche al
fine di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni
nazionali e internazionali, favorire
la crescita professionale degli operatori del settore, diffondere la conoscenza del territorio;
f ) sostiene la distribuzione di opere
cinematografiche riguardanti le
Marche, anche mediante iniziative
rivolte alla promozione e alla diffusione;
g) favorisce la formazione alle professioni del cinema e l’educazione
all’immagine.
Chi è l’Ombudsman
Regionale?
È presente nella maggioranza delle
Regioni italiane ed in molte Province
e Comuni con il nome e le funzioni di
difensore civico. Nelle Marche l’Ombudsman si articola in tre uffici distinti
e svolge, oltre alle funzioni di difensore
civico, anche quelle di Garante per l’infanzia e l’adolescenza e di Garante dei
diritti dei detenuti.
Il Difensore civico tutela diritti e interessi dei cittadini nei confronti della
pubblica amministrazione, per esempio
al fine di ottenere la conclusione dei
procedimenti amministrativi in tempi
rapidi da parte di uffici o servizi dell’
amministrazione pubblica. Interviene
anche nei confronti delle amministrazioni periferiche dello Stato (escluse
quelle competenti in materia di sicurezza pubblica, difesa, giustizia) e talvolta
nei riguardi degli enti locali (specie
quando non abbiano un proprio difensore civico).
Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza ha compiti di promozione e vigilanza
sull’operato delle autorità amministrative chiamate ad attuare i diritti e gli
interessi dei minori, come sanciti in particolare dalla Convenzione di New York
sui diritti del fanciullo del 1989 e dalla
Carta europea dei diritti del fanciullo
adottata Strasburgo nel 1996.
Il Garante dei diritti dei detenuti
verifica che nell’esecuzione di provvedimenti che limitano la libertà personale
siano comunque rispettati i diritti delle
persone sottoposte a trattamento, in
particolare per ciò che concerne i servizi
che debbono essere apprestati dalla Regione, dagli Enti locali e dalle aziende
sanitarie.
85
Istituita l’università
della pace
L’istituzione dell’Università per la Pace,
la prima in Italia, al centro dell’iniziativa
organizzata nel dicembre 2009, da Assemblea legislativa e Giunta regionale.
Tra gli ospiti il premio Nobel Rigoberta
Menchù. Oltre 200 ragazzi, provenienti
da tutte le Marche, hanno partecipato
all’evento all’Auditorium Fiera di Ancona, nell’ambito della Giornata per la
Pace 2009. “Oggi è una grande giornata
per le Marche - ha detto il presidente
dell’Assemblea legislativa Raffaele Bucciarelli rivolgendosi all’affollata platea
di giovani, insegnanti, autorità civili e
militari - perché inaugureremo la prima
esperienza nazionale e, forse, anche
europea, di Università per la Pace”. Il
presidente ha sottolineato come questa
istituzione rappresenti “una grande
sfida” per una regione come le Marche
“piccola ma presente in oltre 55 paesi
nel mondo con progetti di cooperazione
e solidarietà”. Bucciarelli ha poi esortato
i tanti giovani studenti delle scuole medie e superiori a dare il proprio contributo per costruire un modo più pacifico
e giusto. “La pace non è - ha spiegato - il
contrario di guerra, non è silenzio. È un
valore più concreto. Quando donne e
uomini di ogni razza e credo religioso
possono vivere liberi e in mo do dignitoso, allora veramente possiamo parlare
di Pace”. mato a dare il suo contributo
per costruire la pace. Pace e sviluppo ha rimarcato Spacca - sono le due facce
della stessa medaglia”. L’università avrà
sede legale ad Ascoli Piceno con sedi
operative in tutte le Marche.
Il Corecom
Presidente: Marco Moruzzi
Vice Presidente: Mauro Giustozzi
Componenti: Claudio Cardinali, Fabrizio Cipollini, Roberto Giungi, Daniele
Melacotte, Francesco Rocchetti.
“Produrre televisione in classe”
Alunni e insegnanti a lezione di tg. È partita la terza edizione del Progetto Corecom Marche - Rai “Produrre televisione in classe”. Anche per il 2010, il Comitato
Regionale per le Comunicazioni delle Marche ha scelto di finanziare interamente
l’iniziativa che consente agli alunni di alcune scuole marchigiane di trasformare
la propria classe in una vera redazione giornalistica e di realizzare un telegiornale
a “misura di bambino”. In gioco c’è un obiettivo importante: sviluppare la coscienza critica dei ragazzi di fronte ai messaggi e ai prodotti televisivi. Un passo
fondamentale nel processo evolutivo e formativo dei più giovani, circondati da un
mondo mediatico in cui dilaga la tv spazzatura.
“Adulti più informati, bambini più sicuri”
Terza edizione anche per “Adulti più informati, bambini più sicuri”, l’attività
di prevenzione e informazione che si svolge nelle scuole delle Marche A fronte
dell’intesa siglata nel 2007 da Corecom , Polizia delle Comunicazioni ed Ufficio
Scolastico Regionale, sono diverse le iniziative di media education rivolte a genitori, insegnanti e studenti. Nell’anno scolastico 2008-2009 oltre 40 scuole della
regione c hanno aderito ed oltre 2000 le famiglie coinvolte.
“L’elenco delle richieste si allunga di giorno in giorno - sottolinea Marco Moruzzi Presidente del Corecom - perché la famiglia e la scuola constatano quotidianamente quanto i mass media siano modellizzanti nei confronti delle ultime
generazioni, con effetti che talvolta pregiudicano e vanificano il faticoso impegno
educativo della famiglia e della scuola”.
Attività di conciliazione nelle controversie
tra operatori di comunicazione ed utenti.
86
La Commissione
Pari Opportunità
Presidente Adriana Celestini
Commissione: Stefania Antonelli,
Maria Luisa Carobbio, Patrizia Casagrande Esposto, Gabriella Ceneri, Paola
falleroni, Aurora Ferraro, Myriam Fugaro, Mirella Giambartolomei, Cinzia
Gismondi, Margherita Mencoboni,
Franca Nardi, Melissa Parenti, Gabriella
Pierantoni Rossignoli, Germana Pietrani Sgalla, Antonella Pompilio, Serenella
Randelli, Milena Sebastiani, Elena Tanzarella, Cristina Ugolini.
La Commissione Pari opportunità è un
organismo istituito nel 1986 e che ha
come compito quello della rimozione
delle discriminazioni nei confronti
delle donne in ogni ambito della vita
sociale. Attua la sua azione attraverso
un doppio percorso: da un lato vigila
affinchè uomini e donne abbiano le
stesse opportunità nel lavoro e nel sociale; dall’altro sostiene e crea progetti,
che possano migliorare la condizione
femminile, aumentando nelle donne la
consapevolezza del proprio valore ed
accrescendo la loro partecipazione alla
vita democratica.
Nel campo della comunicazione, la stessa Commissione ha cercato di attuare
un’informazione capillare, anche attraverso una serie di trasmissioni radiofoniche, trattando tempi come la violenza
di genere, la salute, la scuola, il lavoro, la
medicina complementare, l’ingresso delle donne in politica. E’ stato creato un
sito web e sono state sostenute numerose iniziative culturali, con l’obiettivo di
promuovere la figura femminile ed il suo
valore sociale. In questa direzione, nel
2007 la Commissione ha patrocinato
il festival “Perle” di Pesaro, dedicato al
pensiero ed alla creatività femminile;
è stata vicina agli studenti ed alle insegnanti dell’Istituto “Mestica” di Macerata, per la realizzazione di un calendario
dedicato alle donne marchigiane e
realizzato con l’obiettivo di promuovere
l’uguaglianza di genere; ha contribuito
alla pubblicazione del libro “Sulle ali
della memoria”, scritto da Frida Di Segni
Russi; ha concretizzato un “Glossario
delle parità”, curato dalla dottoressa Ginevra Gavazzi.
La Commissione si è preoccupata di
mantenere alta l’attenzione sulle difficoltà incontrate dalle donne nel mondo
del lavoro e, d’intesa con la presidenza
dell’Assemblea Legislativa marchigiana, ha organizzato corsi propedeutici
all’occupazione nel settore turisticoalberghiero per donne che, vivendo
situazioni di disagio, hanno difficoltà
sul fronte occupazionale: quasi tutte
le partecipanti hanno trovato lavoro,
grazie anche alla collaborazione dei comitati d’imprenditoria femminile delle
Camere di Commercio delle province
di Ancona, Pesaro ed Ascoli Piceno. E
sempre con l’appoggio della presidenza
dell’Assemblea sono stati organizzati
corsi di formazione per la leadership nel
pubblico impiego. Lavorando a tutto
campo e volendo aprire uno spaccato conoscitivo sul mondo della cooperazione,
la Commissione ha concretizzato un’indagine sulla presenza femminile nelle
imprese sociali e nei servizi alla persona,
rilevando come, in molti ambiti, le
donne occupino i livelli più bassi nelle
gerarchie delle cooperative ed in poche
riescano ad arrivare alla dirigenza.
Altro tema affrontato quello della medicina di genere, con la richiesta di un
88
specifica legge regionale, ed un’ indagine
sulla funzionalità dei consultori. Avendo riscontrato che spesso la funzionalità
di quest’ultimi risulta deficitaria per
mancanza di fondi e personale, è stato
richiesto all’assessorato regionale competente un riordino generalizzato e rispondente alle reali esigenze delle donne
marchigiane.
Grandi energie, infine, sono state spese
nella battaglia alla violenza di genere e
contro la discriminazione per l’orientamento sessuale. Si è partiti con la diffusione della “Carta europea dei diritti e
delle pari opportunità”; è stato elaborato
il progetto “Teatri dell’anima”, destinato
ai ragazzi delle scuole superiori ed organizzato con il sostegno della dottoressa
Marvi Maroni dell’Irre regionale; la
Commissione si è attivata, a fianco degli
altri organismi regionali di parità, per la
presentazione della legge regionale n.32
contro la violenza alle donne, approvata
successivamente dall’Assemblea legislativa.
Tanto lavoro, insomma, prodotto per
aiutare e sostenere le donne! Una sola
cosa si richiede a chi vuole entrare far
parte della Commissione regionale per
le Pari Opportunità: voglia di lavorare
e condivisione del principio che ogni
donna ha un suo specifico valore, mai
inferiore a quello degli altri.
Ex consiglieri:
una risorsa
della Repubblica
Presidente Luigi Micci
Vice Mario Umberto Fabbri
Consiglieri: Amadei Malgari, Franco
Costanzo, Paolo Polenta, Gaetano Recchi, Giuseppe Righetti, Mario Carassai
(tesoriere)
Collegio sindacale: Giuseppe Marucci
(presidente), Alberto Astolfi, Mauro
Magagnini
Presidente onorario: Giacomo Mombello
Iscritti: 117 iscritti
Statuto e legge regionale
Nel corso della legislatura, due importanti novità istituzionali: le legge regionale di riconoscimento dell’associazione
ex consiglieri ed il nuovo statuto, approvato dall’assemblea dei soci il 19
settembre 2009.
Ruolo del Coordinamento nazionale
La collaborazione con le Associazioni
di altre Regioni si è consolidata anche
grazie al coordinamento nazionale, che
si pone come momento di raccordo nei
rapporti con le Conferenze dei Presidenti di Giunta e Consiglio, con l’Associazione degli ex parlamentari, con
il Governo ed i Gruppi. L’organismo
è composta da Stefano Arturo Priolo
(presidente - Calabria), Giancarlo Morandi (vice - Lombardia), Aldo Bottini
(vice - Veneto), Maria Rosaria Cardia
(segretaria - Sardegna), Luigi Micci (segretario - Marche).
Rapporti con il Coordinamento Associazione ex parlamentari delle Marche
Nel gennaio del 2009 viene eletto a capo
del Coordinamento Associazione ex
parlamentari l’on. Paolo Menzietti. Il
primo progetto messo in atto fra le due
Associazioni è quello di creare un sito
web, in grado di raccogliere tutte le informazioni utili.
Pubblicazione delle biografie dei parlamentari e dei consiglieri dal 1945 al
2005
Nel 2005, dopo due anni di lavoro, ha
visto la luce una pubblicazione di tutte
le biografie, comprese quelle di di chi ha
partecipato all’Assemblea Costituente.
Un lavoro che si inserisce nell’impegno
di conservare la memoria di uomini e
donne, che dal dopoguerra hanno servito fedelmente il Paese nelle istituzioni
democratiche.
Convegni ed assemblee
Nel 2005 ad Offida si parla di terrorismo e viene espressa una condanna senza appello nei confronti di chi colpisce,
in modo cieco e barbaro, le popolazioni
inermi. Commentando in un incontro
a Jesi i risultati delle elezioni politiche
2006, il presidente Micci sottolinea
come sia necessario “ripartire dalla Co-
89
stituzione per coniugare in modo nuovo
i diritti inviolabili della persona alla vita,
alla famiglia, al lavoro, alla libertà, alla
salute, alla formazione. Per dar vita ad
un federalismo solidale, fondato sulla
sussidiarietà responsabile delle autonomie locali, nel rispetto dell’unità nazionale. Altri importanti interventi a nel
2007 a Gradara, dove si fa il punto della
crisi politica, nel 2008 in diversi incontri
per il 60° della Costituzione, nel 2009 a
Corinaldo, dove si discute sulla centralità
del Parlamento. Particolarmente seguite
le tematiche del federalismo.
Premi di laurea per le università marchigiane
Una particolare attenzione è stata rivolta dall’associazione alle università delle
Marche, istituendo premi di laurea in
favore di studenti meritevoli, chiamati
ad affrontare temi suggeriti, di anno in
anno, dalla stessa associazione. Argomenti prescelti per l’anno accademico
2009/2010: “Immigrazione ed integrazione nelle Marche”, “Federalismo fiscale
o istituzionale”, “La legalità in Italia”.
“Marca parnasiana” Il quadro di Bruno
90
o d’Arcevia per l’Assemblea legislativa
91
Il Consiglio in web
Nel processo di rinnovamento del settore della comunicazione avviato oramai
da diversi anni dall’Assemblea legislativa
un ruolo di primissimo piano spetta
alla web tv che, concluso un periodo di
sperimentazione tra il 2005 e il 2007,
negli ultimi due anni si è consolidata
e perfezionata. Attualmente fornisce
un’informazione completa sull’attività
istituzionale senza tralasciare anche i
temi più legati al territorio e all’attualità
che vengono approfonditi attraverso le
sue principali finestre informative: il
web tg, le interviste e gli speciali. Tra
quest’ultimi da segnalare quello realizzato in occasione delle elezioni politiche 2008. Sette ore di diretta web, dal
nuovo portale del Consiglio, per l’occasione completamente rinnovato. Una
maratona elettorale, trasmessa dall’aula
consiliare, che ha permesso di conoscere
in tempo reale i primi risultati del voto
commentati a caldo da consiglieri regionali, candidati alla Camera e al Senato,
rappresentanti delle istituzioni, delle
organizzazioni sindacali, del mondo
universitario e imprenditoriale.
La diretta ha catalizzo l’attenzione di
migliaia di utenti dall’Italia e dall’estero
con una media di oltre cento “clic” al
secondo al portale dell’Assemblea legislativa. Un successo replicato a Torino,
in occasione delle ultime due edizioni
del Salone internazionale del libro, con
30 ore di diretta web che hanno permesso di seguire, anche da casa, il ricco
calendario di presentazioni editoriali
organizzate all’interno dello stand marchigiano al Lingotto.
Ma è sicuramente il web tg - primo premio al Compa di Milano 2008 nella sezione notiziari istituzionali del concorso
“La Pa che si vede” - il fiore all’occhiello
dei prodotti realizzati dalla redazione
multimediale dell’Assemblea legislativa.
Lo spazio informativo settimanale fornisce circa sei minuti di notizie a approfondimenti sull’attività dell’Aula con
brevi interviste, schede e servizi.
Tutti i prodotti multimediali, terminata la fase di sperimentazione e affiancamento con una struttura esterna
specializzata, dal 2009 vengono realizzati in autonomia. E’, inoltre, in corso
l’allestimento di uno studio all’interno
della struttura Informazione e Comunicazione per registrare il web tg, che
attualmente va in onda dall’aula consiliare, ed eventuali speciali di approfondimento. Un ulteriore passo avanti verso
la produzione interna anche di magazine di attualità e speciali televisivi da
diffondere attraverso le emittenti locali.
Negli ultimi due anni, infatti, quanto
avviene nell’aula consiliare è stato anche
discusso e approfondito in un magazine
televisivo in onda sulle principale televisioni private marchigiane e, via radio,
in un spazio informativo trasmesso ogni
quindici giorni da 8 emittenti locali del
circuito Area.
istituzionale, servizi su iniziative (convegni, seminari, eventi, presentazioni)
che vedono coinvolti il Presidente
dell’Assemblea legislativa, i componenti
dell’Ufficio di Presidenza e i consiglieri
regionali. Punto di forza del notiziario è
quello di far convivere news di carattere
strettamente istituzionale con l’attualità
nazionale e internazionale, ospitando
interventi che spaziano dall’emigrazione
all’ambiente, dall’economia al lavoro
e coinvolgendo anche testimonianze
esterne (docenti universitari, studenti,
amministratori locali). Il linguaggio
semplice e immediato, nel rispetto del
processo di semplificazione espressiva richiesto dalla Direttiva dell’ottobre 2005
(Dipartimento funzione pubblica 24
ottobre 2005) contribuisce ad avvicinare I cittadini alle istituzioni in un’ottica
anche di partecipazione democratica.
La Pa che si vede: primo
premio per il web tg
La legge mira a contrastare i rischi,
sempre più presenti, di delocalizzazioni di imprese, ed a salvaguardare
i livelli occupazionali in un ambito
territoriale scosso da profondi sconvolgimenti economici e sociali, prodotti dalla crisi in corso.
Rappresenta un passo importante
verso una riflessione più articolata
sulle politiche industriali della Regione, soprattutto in materia di interventi per l’internazionalizzazione, al
fine di evitare che le risorse regionali
possano essere utilizzate in maniera
distorta per operazioni deleterie per il
territorio ed i lavoratori.
È stato giudicato il migliore su oltre 90
format in gara. Il web tg dell’Assemblea legislativa delle Marche ha vinto al
Compa 2008 di Milano il primo premio
al concorso “La Pa che si vede” nella categoria riservata ai notiziari istituzionali
online delle Pubbliche amministrazioni.
Un riconoscimento prestigioso per un
prodotto multimediale che è risultato
il più efficace nella comunicazione al
cittadino.
Lo spazio informativo settimanale propone accanto alle notizie sull’attività
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Le leggi
LEGGE REGIONALE 07 luglio
2009, n. 15
Norme in materia di delocalizzazioni e incentivi alle imprese
Le leggi
LEGGE REGIONALE 12 ottobre 2009, n. 24
Disciplina regionale in materia di gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti
inquinati
In attuazione delle disposizioni del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152
(Norme in materia ambientale), ed in armonia con i principi e le norme comunitarie, la legge disciplina la gestione integrata dei rifiuti nel territorio regionale,
nonché la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, al fine di assicurare la salvaguardia e la tutela della salute pubblica, dei
valori naturali, ambientali e paesaggistici,
In particolare si propone di:
a) prevenire la produzione di rifiuti e ridurne la pericolosità;
b) potenziare ed agevolare la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, di
quelli assimilati adottando in via preferenziale il sistema di raccolta porta a porta e dei quelli speciali;
c) promuovere e sostenere le attività di riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti urbani e speciali, nonché ogni altra azione diretta ad ottenere da essi materia
prima secondaria;
d) favorire lo sviluppo dell’applicazione di nuove tecnologie impiantistiche, a
basso impatto ambientale, che permettano un risparmio di risorse naturali;
e) ridurre la movimentazione dei rifiuti attraverso lo smaltimento in impianti
appropriati, prossimi al luogo di produzione, che utilizzino metodi e tecnologie
idonei a garantire un alto grado di tutela e protezione della salute e dell’ambiente;
f ) favorire la riduzione dello smaltimento indifferenziato;
g) favorire l’informazione e la partecipazione dei cittadini, attraverso adeguate
forme di comunicazione;
h) favorire l’eliminazione delle sorgenti d’inquinamento e la riduzione delle
concentrazioni delle sostanze inquinanti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque
sotterranee;
i) promuovere presso le imprese le forme di progettazione di prodotti ed imballaggi tali da ridurre all’origine la creazione di rifiuti non riciclabili, intervenendo attraverso idonee forme di incentivazione economica e/o fiscale.
Ai fini di quanto previsto alla lettera e), la Regione assicura lo smaltimento dei
rifiuti urbani non pericolosi all’interno del territorio regionale, con una progressiva autosufficienza all’interno degli Ambiti territoriali ottimali (ATO) di
cui all’articolo 200 del d.lgs. 152/2006 (il cosiddetto Codice ambientale)
Per le restanti tipologie di rifiuto si applica il principio della vicinanza del luogo
di produzione a quello di smaltimento, tenendo conto del contesto geografico,
delle eventuali condizioni di crisi ambientale o della necessità di impianti specializzati
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Con norme in rete...
la legge non ammette
ignoranza
Le Marche sono tra le poche Regioni in
Italia a fornire al cittadino, attraverso
il web, una consultazione delle proprie
leggi regionali e delle altre regioni più
agile e veloce.
“http://www.consiglio.marche.
it/”www.assemblea.marche.it il sito web
dell’Assemblea legislativa delle Marche
è un laboratorio in continua evoluzione.
A poco più di un anno dalla sua ristrutturazione, che l’ha portato ad essere uno
dei siti più consultati della regione, propone ora un servizio di estremo interesse
per la comunità marchigiana e nazionale, il progetto “Norme in rete”. Si tratta
dell’archivio online della normativa
regionale che è stato recentemente riorganizzato mediante la predisposizione
di un nuovo programma che permette a
tutti gli utenti di consultare, attraverso
il sito del Consiglio regionale (“http://
www.consiglio.marche.it/”www.assemblea.marche.it, link “Leggi e regolamenti”), in modo rapido e veloce i testi delle
leggi e dei regolamenti regionali.
Le immagini che illustrano questi report sono in gran parte riferibili
a copertine di pubblicazioni, inviti, locandine e manifesti realizzati in
occasione di manifestazioni e iniziative organizzati dall’Assemblea
legislativa delle Marche
Le leggi
LEGGE REGIONALE 23 giugno
2009, n. 14
Norme in materia di tutela dei consumatori e degli utenti
In conformità con la normativa
comunitaria e statale e nell’esercizio
delle funzioni di competenza, la legge persegue i seguenti obiettivi:
-tutela della salute e della sicurezza
dei consumatori;
- tutela e promozione della sicurezza, igienicità e qualità dei prodotti,
della sicurezza e qualificazione dei
processi produttivi, della salvaguardia dell’ambiente, della valorizzazione del paesaggio;
- tutela degli interessi economici e
giuridici dei consumatori, favorendo
correttezza ed equità nei rapporti
contrattuali;
- promozione, sviluppo e riconoscimento dell’associazionismo libero,
volontario e democratico fra consumatori ed utenti; dell’aggregazione
e del coordinamento delle associazioni tra loro e con organismi
analoghi interregionali, nazionali ed
europei, anche ai fini dell’adozione
di iniziative e progetti coordinati o
comuni.
Nuovo Regolamento
per la pesca delle vongole
Il settimo rapporto
sulla legislazione
Una proposta di Regolamento regionale
portata in Aula l’8 ottobre scorso e votata a maggioranza, con 17 favorevoli,
9 astenuti e 2 contrari. La nuova regolamentazione su Gestione e tutela dei
molluschi bivalvi (19 ottobre 2009, n.
6) è stata approvata dopo settimane di
vertenze e manifestazioni da parte degli
operatori della pesca e articolati dibattiti nelle sedi istituzionali e sui media
regionali. Il provvedimento finale è stato
approvato nel testo licenziato dalla III
Commissione Attività Produttive. Nello
specifico il Regolamento disciplina il
riconoscimento e i compiti dei consorzi
di gestione dei molluschi bivalvi; individua le aree di pesca, le imbarcazioni
autorizzate e i criteri per la mobilità, e
prevede l’istituzione del Comitato di
Coordinamento e il sistema di vigilanza.
In particolare, l’art. 9 (votato il testo
originario della Giunta) definisce le aree
di pesca: a) area A, coincidente con il
Dipartimento di Pesaro e Urbino che
va da Gabicce al fiume Cesano; b) area
B, coincidente con la porzione del compartimento di Ancona che va dal fiume
Cesano fino a Porto Recanati e precisamente nel punto corrispondente a km
1,1 a nord, del punto mediano della diga
foranea della foce del fiume Potenza; c)
area C, coincidente con la porzione del
compartimento di Ancona che va da
Porto Recanati e precisamente nel punto corrispondente a 1,1 km a nord del
punto mediano della diga foranea della
foce del fiume Potenza al fiume Chienti;
d) area D, coincidente con il compartimento di San Benedetto del Tronto che
va dal fiume Chienti al fiume Tronto.
È stato presentato il settimo rapporto
annuale sullo stato della legislazione
della Regione Marche. La raccolta della
produzione normativa, l’analisi della
stessa, un compendio aggiornato di oltre
150 pagine di dati e grafici, unitamente
ad un approfondimento sull’intera attività svolta nel corso del 2008, sono stati
illustrati dalle massime cariche istituzionali e dirigenziali dell’Assemblea. In
quello che è stato, nei fatti, il penultimo
anno dell’VIII legislatura, trentotto
sono state le leggi approvate, più la legge
statutaria, valore quasi doppio rispetto
a quelle dei due anni precedenti (21 di
iniziativa di Giunta, 10 dei consiglieri
di maggioranza, 2 di iniziativa mista,
4 dell’Ufficio di Presidenza, 2 frutto
dell’abbinamento tra più proposte di
legge di consiglieri di minoranza, della
Giunta e, in un caso, di pdl di Comunità
montane). Settantaquattro le proposte
di legge, con un lieve aumento rispetto
al 2006 ed al 2007, un altrettanto lieve
decremento in rapporto al 2005, ed un
tasso di successo complessivo (proposte
divenute leggi) che si attesta attorno
al 67%. Delle proposte di legge ad iniziativa della minoranza, soltanto il 7%
è giunto al voto dell’Aula. Esaminati,
inoltre, gli atti di sindacato ispettivo,
interrogazioni ed interpellanze, che
rappresentano tradizionalmente un importante strumento per lo svolgimento
dell’attività di controllo politico dell’Assemblea nei confronti dell’Esecutivo. In
questo caso si è registrata una riduzione
degli atti presentati, 274 nel 2008, rispetto ai 328 del 2007 e i 405 del 2006.
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Le immagini che illustrano questi report sono in gran parte riferibili
a copertine di pubblicazioni, inviti, locandine e manifesti realizzati in
occasione di manifestazioni e iniziative organizzati dall’Assemblea
legislativa delle Marche
Le immagini che illustrano questo report sono in gran parte riferibili
a copertine di pubblicazioni, inviti, locandine e manifesti realizzati
in occasione di manifestazioni e iniziative organizzate
nel corso della legislatura dall’Assemblea
legislativa delle Marche.
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