IOsocio 04/2015 - Banca Santo Stefano
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IOsocio 04/2015 - Banca Santo Stefano
PERIODICO TRIMESTRALE Registrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di Venezia Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN% VE N. 04 / OTTOBRE 2015 L A RIVISTA DEDICATA AI SO CI DI BA N CA SA N TO STEFA NO Marco Michieletto Presidente di Banca Santo Stefano “Crediamo che oggi sia fondamentale e prioritario scorgere le opportunità offerte da un sistema in così rapida trasformazione" PRIMO PIANO 3 / Editoriale BCC: autoriforma in atto LA FONDAZIONE 28 / Facciamo il punto di Marco Michieletto Inaugurazione della sede dell’unità dell’IPLA a Martellago 5 / Editoriale 29 / Eventi in programma Al passo con i tempi Carlo Goldoni in scena a Martellago di Roberto Torre 30 / Eventi in programma 6 / Attualità Il turismo in Veneto non conosce la crisi: 19 milioni i visitatori nel 2014 Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura 32 / Calendario iniziative 8 / Notizie in breve MARILENA SIMIONATO - Il regno dei draghi (2012) Tecnica mista su tavola Proprietà di Fondazione Banca Santo Stefano io Socio N. 04 / OTTOBRE 2015 10 / Protagonisti Arrigo Cipriani e "la semplicità complessa" LA BANCA Presso Banca Santo Stefano Piazza Vittoria, 11 30030 Martellago (VE) tel. 041 54 04 044 [email protected] 12 / News & Eventi Direttore Responsabile Federica Zanata 18 / L'intervista al Socio Comitato di Redazione Norma Castellarin Raffaele D’Errico Daniela Gambato Claudio Marchiori Marco Michieletto Roberto Torre Gloria Tosetto Hanno collaborato Giuliana Barbiero Alessandro Dal Corso Paolo Lenarda Veronica Maccatrozzo Progetto Grafico studio15_design www.studio15design.it Stampa Imoco Spa 16 / La filiale La filiale di Spinea Incontra CULTURA programma di novembre e dicembre 2015 RUBRICHE 34 / Itinerari Monselice Il Santuario Giubilare e Villa Duodo 36 / Prodotti del territorio Cooperativa il Filò: oltre il commercio equo e solidale Il Radicchio Rosso, primo ortaggio italiano con marchio IGP 38 / Le mostre in corso 20 / Convenzioni Il privilegio di “Essere Socio” 40 / Appuntamenti 42 / Lettera del Socio 21 / Prodotti & Servizi BCC Cedola 22 / Prodotti & Servizi In Bank Privati 23 / Prodotti & Servizi FormulaAuto 25 / Prodotti & Servizi FormulaAbitare 26 / Prodotti & Servizi Crediper Il letto di Procuste Editoriale PRIMO PIANO BCC: AUTORIFORMA IN ATTO di Marco Michieletto Presidente di Banca Santo Stefano "A prescindere dal risultato che il processo di autoriforma in atto sarà in grado di produrre, crediamo che oggi sia fondamentale e prioritario scorgere le opportunità offerte da un sistema in così rapida trasformazione. E Banca Santo Stefano si sta attivando in tal senso." Dopo il recente decreto legge che ha imposto alle Banche Popolari, di trasformarsi in società per azioni, l’attenzione si è focalizzata sulle Banche di Credito Cooperativo, con una riforma che sembra oramai in dirittura d’arrivo. Il Governo ha indirizzato il sistema di categoria verso un percorso di autoriforma per offrire l’opportunità alle nostre banche di individuare il modello di governance più adeguato e, con esso, migliori prospettive di gestione e superamento di una crisi senza precedenti. La legislazione sembra propendere per un modello di tipo accentrato: la costituzione di un unico gruppo bancario per tutte le BCC, retto da una sola holding. Vero però, che si sta profilando da tempo l’ipotesi di un sistema nazionale costituito da diversi io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 3 gruppi, cui le BCC sarebbero chiamate ad aderire volontariamente. Da una parte, la Federazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo (Federcasse) sta spingendo verso la creazione di un unica capogruppo. La holding darebbe vita ad un polo che, per dimensioni, risulterebbe essere il terzo più grande dell’intero sistema creditizio italiano. Tale modello consentirebbe controllo e regolamentazione uniformi delle diverse banche da parte della Capogruppo ed, alle stesse banche, di accedere a funzioni e servizi a minor costo. L’appartenenza ad un gruppo bancario permetterebbe, infine, a ciascuna BCC di superare gli attuali limiti patrimoniali e finanziari e di accedere ad un mercato dei capitali finora precluso alla singola banca. PRIMO PIANO "Per continuare ad essere banche del territorio o “Local Banks”, come veniamo definite in Europa, sarà necessario appoggiarsi ad una struttura più grande in grado di sopperire agli oneri sempre maggiori cui siamo costretti, per garantire continuità e qualità dei nostri servizi e lo sviluppo delle nuove funzioni organizzative richieste." io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 Dopo il recente decreto legge che ha imposto alle Banche Popolari, di trasformarsi in società per azioni, l’attenzione si è focalizzata sulle Banche di Credito Cooperativo, con una riforma che sembra oramai in dirittura d’arrivo. Il Governo ha indirizzato il sistema di categoria verso un percorso di autoriforma per offrire l’opportunità alle nostre banche di individuare il modello di governance più adeguato e, con esso, migliori prospettive di gestione e superamento di una crisi senza precedenti. La legislazione sembra propendere per un modello di tipo accentrato: la costituzione di un unico gruppo bancario per tutte le BCC, retto da una sola holding. Vero però, che si sta profilando da tempo l’ipotesi di un sistema nazionale costituito da diversi gruppi, cui le BCC sarebbero chiamate ad aderire volontariamente. Da una parte, la Federazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo (Federcasse) sta spingendo verso la creazione di un unica capogruppo. La holding darebbe vita ad un polo che, per dimensioni, risulterebbe essere il terzo più grande dell’intero sistema creditizio italiano. Tale modello consentirebbe controllo e regolamentazione uniformi delle diverse banche da parte della Capogruppo ed, alle stesse banche, di accedere a funzioni e servizi a minor costo. L’appartenenza ad un gruppo bancario permetterebbe, infine, a ciascuna BCC di superare gli attuali limiti patrimoniali e finanziari e di accedere ad un mercato dei capitali finora precluso alla singola banca. A prediligere un sistema costituito da più gruppi bancari a livello nazionale, sono, invece, Cassa Centrale Banca di Trento e le Raiffeisen Altoatesine. Cassa Centrale, istituto di secondo livello, al quale diverse BCC fanno riferimento per l’acquisizione di molteplici servizi bancari e finanziari, propone la costituzione di un gruppo 4 denominato “Nord Est” cui, evidentemente, potrebbero aderire in primis, Veneto, Trentino e Friuli. Il progetto è quello di realizzare un network bancario moderno, efficiente, capace di confrontarsi con i mercati, anche internazionali, grazie alla propria redditività, al governo dei rischi e dei costi. Ma anche in grado di offrire alle singole BCC una certa autonomia: l’indipendenza di azione di ciascuna banca sarebbe, infatti, direttamente proporzionale alla solidità patrimoniale, oltre che al valore funzionale della sua struttura. Nel nuovo assetto di governance che il Credito Cooperativo sta approntando si parla, in ogni caso, di razionalizzazione del sistema, anche attraverso soluzioni aggregative che coinvolgerebbero diverse banche: formula peraltro già applicata in questi ultimi anni, dato che oggi si contano 372 banche su un sistema nazionale che ne vedeva presenti ben 394 appena nel 2012. Ciò deve far riflettere, ma non spaventare, perché è il risultato di un processo evolutivo che trova le sue radici nell’appartenenza del nostro Paese all’Unione Europea. Infatti, l’integrazione finanziaria dei paesi membri ha recentemente impresso un’accelerazione al cammino verso la cosiddetta Unione Bancaria, finalizzata al più efficace contrasto delle situazioni di crisi. L’Unione bancaria nelle sue componenti vigilanza unica, meccanismo di risoluzione delle crisi e assicurazione dei depositi a livello europeo - è stata progettata per spezzare il circolo vizioso prodotto dalla congiuntura e salvaguardare i cittadini dai suoi costi reali e finanziari. Da qui, la necessità che anche il Credito Cooperativo Italiano adegui la propria struttura per dotarsi delle risorse necessarie al rispetto dei requisiti imposti Editoriale AL PASSO CON I TEMPI di Roberto Torre Direttore Generale di Banca Santo Stefano "...ritengo sostanziale farci trovare pronti all’appuntamento attuando preventivamente accorgimenti organizzativi e strutturali che faciliteranno il nuovo corso aziendale a clienti e dipendenti." Uno sguardo allo spread, uno ai giornali di stamane, uno ai dati sul numero dei fallimenti in Veneto: la crisi pare non finire mai, e non intende lasciare anche il nostro quotidiano. Solo di tanto in tanto si intravede in qualche settore un timido segnale positivo. E’ in questo contesto che anche le banche si stanno muovendo, senza perdere di vista le problematiche che negli ultimi tempi le hanno accompagnate, con diverse sfaccettature passate dalla crisi di liquidità, ai default della propria clientela, agli esami cui sono state sottoposte dalla BCE tanto per citarne alcune, ma senza farsi sfuggire l’opportunità di accompagnare pregevoli iniziative economiche e commerciali. Banca Santo Stefano oltre ad essere inserita in questo difficile contesto, ha rivolta la propria attenzione alla riforma del sistema cooperativo, già approvata per le popolari e che a breve, non si sa ancora in quali termini, interesserà anche io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 5 le nostre banche. Il tema è qui ben approfondito dal Presidente Michieletto e non voglio ulteriormente dilungarmi. Valutata attentamente la questione nelle sue molteplici sfaccettature, ritengo sostanziale farci trovare pronti all’appuntamento attuando preventivamente accorgimenti organizzativi e strutturali che faciliteranno il nuovo corso aziendale a clienti e dipendenti. E’ con la competente e preziosa collaborazione di questi ultimi che si affronterà questa nuova ed intensa fase della storia della nostra Banca. PRIMO PIANO IL TURISMO IN VENETO NON CONOSCE LA CRISI: 19 MILIONI I VISITATORI NEL 2014 I dati sulla spesa dei turisti stranieri dicono, tra l’altro, che chi visita le città d’arte ha una maggiore disponibilità economica. Infatti, se un turista straniero in Veneto spende mediamente 100 euro al giorno, arriva a quota 129 euro nelle città d’arte. Inoltre il 45,6% della spesa complessiva degli stranieri è destinata ad una vacanza di tipo culturale. Altro indicatore della buona disponibilità economica degli stranieri in visita alle nostre città è la scelta della struttura ricettiva: oltre il 54% sceglie di alloggiare in alberghi a 4 e 5 stelle (39% il dato complessivo per il Veneto) e un altro 24% alloggia in alberghi a 3 stelle. IL VENETO È DA ANNI LA PRIMA REGIONE TURISTICA D’ITALIA. 8,6 MILIONI SONO STATI GLI ARRIVI E 18,8 MILIONI LE PRESENZE NEL 2014. NUMERI CHE CONFERMANO COME QUESTO SIA ANCORA UN SETTORE STRATEGICO NONOSTANTE IL PERIODO DI DIFFICOLTÀ ECONOMICA CHE STIAMO ATTRAVERSANDO. L’ANDAMENTO POSITIVO È CONFERMATO DALLE ULTIME ELABORAZIONI DELLA SEZIONE SISTEMA STATISTICO DELLA REGIONE, RESE NOTE DAL VICEPRESIDENTE E ASSESSORE ALLA STATISTICA MARINO ZORZATO. La rivoluzione digitale - e il grande sviluppo dei social network in particolare - porta anche a nuove tipologie di analisi, come quella semantica dei post pubblicati sui social media che consiste nella classificazione e interpretazione dei commenti pubblicati. La tecnologia individua i concetti chiave che compongono i post, ne valuta il “mood” (sentimento), identifica gli argomenti più discussi. Tutto questo permette di cogliere la reale percezione dei turisti, dice di cosa parlano, come ne parlano e quale sentimento se ne può ricavare. L’analisi di 570.000 post in lingua inglese pubblicati da persone che sono state in vacanza in Italia (primavera 2014) promuove l’Italia turistica nel suo complesso, assegnandole una valutazione Ma da dove arrivano i turisti stranieri che visitano le nostre città? L’analisi rivela che si tratta soprattutto di americani (oltre 600 mila arrivi medi annui) e di europei (francesi, tedeschi e inglesi in primis), a conferma dei mercati ormai consolidati e storici. Ma negli ultimi anni si sono affacciati nuovi mercati ricchi di potenzialità future, in particolare Cina e Russia. Nel 2014 hanno visitato le città venete quasi 600 mila cinesi (nel periodo 2008-2014 hanno segnato una crescita complessiva del +238%, pari ad una crescita media annua di circa il 22,5%) e 200 mila russi (un numero in crescita di quasi il 95% nel periodo 2008-2014, con un aumento medio annuo del 12%). io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 6 Attualità i turisti stranieri che visitano le nostre città Americani 600.000 Europei Gli Inglesi sono al primo posto seguiti da Tedeschi e Francesi Arrivi medi annui Cinesi 600.000 Arrivi riferiti all'anno 2014 Russi 200.000 Arrivi riferiti all'anno 2014 complessiva di 77 punti su 100 (il valore di 60 punti è convenzionalmente stabilito come “sufficienza”). Gli uffici regionali della statistica hanno valutato i dati più interessanti per il Veneto e in particolare per due tra le città d’arte più visitate, Venezia e Verona. Dallo studio dei post emerge che piace molto la piazza (punteggio 81/100), un elemento che connota le nostre città d’arte; della piazza piace la libertà, il fatto che la si possa “usare” liberamente, piace lo stile di vita che delineano, il tipo di relazioni umane che promuovono. Un altro “elemento” caratteristico molto amato dai turisti sono i bar (punteggio 80/100) che piacciono per la loro comodità, per la loro localizzazione spesso strategica in punti di grande bellezza, per la vista, per il caffè, per la colazione italiana. Venezia e Verona compaiono fra le prime dieci città d’arte italiane citate per tutti questi elementi. Ovviamente, non mancano le citazioni per monumenti, musei e siti archeologici. +238% 2008 2014 Crescita complessiva degli arrivi dal 2008 al 2014. 22,5% crescita media annua +95% 2008 2014 Crescita complessiva degli arrivi dal 2008 al 2014. 12% crescita media annua i turisti che visitano le nostre città hanno una buona disponibilità economica 45,6% della spesa complessiva degli stranieri è destinata ad una vacanza di tipo culturale 54% 100€ Spesa media giornaliera di un turista straniero. 129€ Spesa media giornaliera di un turista straniero in una Città d'Arte 24% dei turisti stranieri sceglie di alloggiare in alberghi a 4 e 5 stelle dei turisti stranieri sceglie di alloggiare in alberghi a 3 stelle cosa dicono i social network (da una analisi di 570.000 post) 77/100 piacciono molto la piazza (81/100), i bar (80/100) i monumenti, i musei e i siti archeologici. valutazione assegnata all’Italia turistica nel suo complesso 1° 2° Venezia & Verona Venezia e Verona le città d’arte più visitate (Fonte: Rapporto Statistico 2014- Regione Veneto) io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 1° 7 PRIMO PIANO 1 Un’impresa su dieci è in mani straniere Unioncamere: il Veneto ha ancora un forte ritardo digitale Un’economia che cerca di rilanciarsi ma che sconta ancora un ritardo digitale sulla via della reale ripresa. Lo scenario è stato tracciato al padiglione Aquae di Expo Venice 2015 durante la presentazione del rapporto “La situazione economica del Veneto”, curato dal Centro Studi Unioncamere del Veneto. «Esiste un nesso molto stretto tra sviluppo delle competenze digitali e performance aziendali. Oggi le imprese attive sulla Rete hanno una propensione ad assumere nuovi lavoratori pari al doppio di quelle non attive e, quando utilizzano professionalità legate alla crescita dell’economia digitale, vedono un incremento della produttività, un aumento del fatturato e una più diffusa presenza sui mercati internazionali ha sottolineato il presidente di Unioncamere del Veneto Fernando Zilio – per accelerare i benefici che potrebbero portare al consolidamento di una ripresa, che è presente ma rimane debole, servono quindi dosi massicce di innovazione e di e-business». Secondo le previsioni nel 2015 il Pil del Veneto tornerà ad avere una variazione positiva pari al +1,1% che dovrebbe consolidarsi nel corso del biennio 2016-2017 (+1,8% la crescita media). Tale prospettiva collocherà di nuovo il Veneto tra le regioni traino all’economia italiana (in linea col Nord Est ma leggermente alle spalle della Lombardia, che avrà un +1,3%). Saranno ancora le esportazioni la principale leva di sviluppo con un andamento più dinamico rispetto alle già buone previsioni italiane: l’export veneto dovrebbe crescere del +5,4%, favorito da euro debole, basso prezzo dei prodotti energetici e tassi di interesse in discesa grazie all’azione di contrasto alla deflazione della BCE. La crescita comporta tuttavia rischi come sono consapevoli le molte imprese venete, soprattutto dell’agroalimentare ed arredo casa, che lavoravano con Russia ed Ucraina: l’instabilità geopolitica in alcune aree, i bassi potenziali di crescita nei principali mercati di sbocco, le possibili crisi finanziarie sono fattori di rischio rilevanti. I consumi delle famiglie in Veneto nel 2015 dovrebbero crescere del +1,7% grazie all’auspicato aumento della base occupazionale e ad un effetto positivo delle spese dei turisti stranieri anche collegati all’EXPO di Milano. La spesa pubblica dovrebbe registrare una contrazione (-0,7%), ma un contributo positivo arriverà dagli investimenti privati (+1,2%). Solo nel 2016 le imprese dovrebbero effettuare scelte di investimento tali da incrementare la loro dotazione di capacità produttiva. (Fonte: www.genteveneta.it) io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 2 Il 6,6% della ricchezza del Nord Est è prodotto da imprese immigrate. Mentre le imprese italiane diminuiscono, le straniere aumentano e nel 2014 hanno prodotto 13 miliardi di euro di Valore Aggiunto. Negli anni della crisi, la presenza di imprenditori stranieri in Italia è aumentata. Nel 2014 le imprese condotte da stranieri nel Nord Est hanno superato quota 62 mila, pari all’8,9% delle imprese totali nel territorio. IL VALORE AGGIUNTO PRODOTTO DALLE IMPRESE STRANIERE NEL NORD EST NEL 2014 AMMONTA A 13,3 MILIARDI DI EURO, OVVERO IL 14% DELLA RICCHEZZA PRODOTTA A LIVELLO NAZIONALE DALLE IMPRESE STRANIERE. SUL TOTALE DELLA RICCHEZZA DEL TERRITORIO, NEL NORD EST IL CONTRIBUTO DELLE IMPRESE STRANIERE È PARI AL 6,6% DELLA RICCHEZZA COMPLESSIVA. Rispetto all’anno precedente, il valore complessivo è aumentato di 255 milioni di euro. Le imprese straniere nel Nord Est hanno superato quota 62 mila nel 2014, rappresentando l’8,9% delle imprese presenti sul territorio. Significativo osservare come, in tutte le tre regioni, l’aumento delle imprese straniere negli ultimi tre anni è corrisposto al calo delle imprese italiane: dal 2011 al 2014, le imprese straniere nel Nord Est sono aumentate del 10,3%, contro un calo delle italiane del 3,9%. I settori più rappresentati sono edilizia (28,9%) e commercio (27,8%), che insieme includono oltre la metà delle imprese immigrate. Osservando la provenienza degli imprenditori stranieri nel Nord Est, il 10,9% è cinese (8.988 imprenditori). Segue la Romania, con 7.333 unità (8,9%). (Fonte: www.fondazioneleonemoressa.org) 8 Notizie in breve 3 L’aumento record di assunzioni è nelle campagne del Nord Continua il crollo delle rapine in banca 4 Le rapine in banca stanno crollando. Dal 2007 al 2013 le rapine consumate ai danni degli sportelli bancari sono diminuite del 68%. Non solo: nei primi sei mesi del 2014 si è registrato un calo del 49% rispetto al primo semestre del 2013. Continua quindi il trend positivo già evidente nel primo trimestre 2014. Un fenomeno quindi tutt’altro che effimero che riavvicina ancora di più la situazione italiana a quella del resto d’Europa. I dati del primo semestre 2014: sono stati 271 i colpi registrati allo sportello tra gennaio e giugno, contro i 531 della prima metà del 2013. Nonostante il leggero calo degli sportelli bancari presenti sul territorio, risulta in netta flessione anche il cosiddetto indice di rischio, ossia il numero di rapine annue ogni 100 sportelli, pari nel 2014 a 1,7 contro un valore di 3 rapine ogni 100 sportelli del 2013. Vale la pena di ricordare che nel 2007 il numero di rapine ogni 100 sportelli era pari a 9,1: in pratica l’indice di rischio era quasi il sestuplo di quello del 2014. In calo del 39% anche il bottino complessivo rapinato, pari a 7 milioni di euro, mentre il bottino medio per evento è risultato di poco superiore ai 27 mila euro. Grandi città più sicure. Il calo delle rapine sta caratterizzando tutto il territorio nazionale, gli attacchi sono in diminuzione da Nord a Sud. In particolare le rapine risultano in calo in 15 regioni e in tutte le maggiori province italiane, a cominciare da Milano (dove sono passate da 71 a 17, con un calo del 76%) e da Roma (dove sono passate da 45 a 20, con un calo del 56%). Ma la caduta degli episodi sta caratterizzando anche Rimini (-92%, da 13 rapine a una soltanto), Firenze (-83%, da 12 a 2), Siracusa (-70%, da 10 a 3), Torino (-66%, da 29 a 10), Palermo (-56%, da 16 a 7) e Napoli (-46%, da 22 a 12). Le numerose azioni che le banche stanno sviluppando per contrastare il fenomeno rapina si stanno rilevando efficaci: dalla limitazione dell’uso del contante a una maggiore automazione allo sportello e a un uso più diffuso delle tecnologie, da un’attività di informazione e formazione del personale sempre più capillare a un’intensificazione della collaborazione con le Forze dell’Ordine. Proprio per quanto riguarda questo ultimo aspetto, è sempre più intensa la sinergia tra l’ABI e banche da un lato e Prefetture e Forze dell’Ordine dall’altro. Il Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca è ormai operativo su tutto il territorio nazionale. Dagli ultimi dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno emerge come la percentuale di autori di rapine scoperti è salita al 51% nel 2013, anche grazie alle immagini fornite dalle banche. L’agricoltura fa registrare un incremento record del 6,2% nel numero di occupati, che è dieci volte superiore al valore medio totale di tutti i settori, per un totale di 27mila occupati in più nelle campagne rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al primo trimestre del 2015 sulla base dei dati Istat. Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante ed è il risultato di una crescita - sottolinea la Coldiretti - sia del numero di lavoratori indipendenti (+7,4%) ma anche di quelli dipendenti (+4,9%) con un record assoluto del 20,3% al nord. In generale, tra dipendenti ed indipendenti, l’occupazione nei campi fa segnare un aumento del 16,1% al nord, un calo dell’11,5% al centro ed un aumento del 44,4% al sud. L’aumento dell’occupazione - continua la Coldiretti - nelle campagne è accompagnato nel trimestre dall’andamento positivo del valore aggiunto del settore che ha fatto registrare un aumento dello 0,2% rispetto all’anno precedente. “Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi ha idee innovative sia per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea” afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “una spinta positiva all’agroalimentare Made in Italy può venire dall’ Expo in una situazione in cui le esportazioni di prodotti agricoli e di alimenti e bevande trasformati sono cresciute in valore del 6,2% su base annua nel periodo gennaio-marzo 2015, dopo il record di 34,4 miliardi fatto registrare nel 2014”. (Fonte: www.ossif.it) (Fonte: www.lavocedelnordest.eu) io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 9 PRIMO PIANO ARRIGO CIPRIANI E "LA SEMPLICITÀ COMPLESSA" Intervista di Federica Zanata io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 10 Protagonisti Lo fece semplice, ma di una semplicità costruita su innumerevoli particolari che avevano il solo scopo di far star bene il cliente. I nomi Cipriani ed Harry's Bar sono conosciutissimi in tutto il mondo, citati da scrittori famosi e da molte cronache mondane così come legati ad importanti creazioni gastronomiche. Si tratta di un patrimonio che lei ha saputo conservare e promuovere con intelligenza sia in Italia che all'estero. Come si sente in questo ruolo così importante e credo anche difficile? I due nomi sono nati assieme. Giuseppe Cipriani, mio padre, fondò a Venezia l’Harry’s Bar nel Maggio 1931- Fu un’intuizione della tante che lui ebbe durante la sua vita. Voleva aprire un bar simile a quello degli alberghi, in modo da offrire un luogo dove i clienti di tutti gli alberghi si potessero ritrovare. Lo fece semplice, ma di una semplicità costruita su innumerevoli particolari che avevano il solo scopo di far star bene il cliente. Io la chiamo la semplicità complessa che cura la forma quel tanto che basta per non soverchiare i contenuti che ci devono essere e che contribuiscono alla realizzazione della libertà. E’ meno difficile di quello che si pensa. Basta essere intimamente se stessi e capire e servire gli altri come si vorrebbe essere serviti noi stessi. La promozione dell’Harry’s Bar ed anche degli altri 23 locali nel mondo i quali portano il nome Cipriani, ma mai Harry’s Bar, è sempre stata fatta esclusivamente dall’affetto della grande famiglia dei nostri ospiti. Le guide necessariamente si fermano all’aspetto esteriore dell’offerta. Non per niente sono costrette a segnare le presunte eccellenze con stelle, forchette, coltelli e cappelli. C’è qualche cosa che non io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 è misurabile con un segno. La spiritualità. Siamo stati l’unico esercizio pubblico del ventesimo secolo ad avere il riconoscimento di bene nazionale da parte del Ministero dei beni culturali. La guida dei copertoni francesi (non vorrei nominarli per non essere accusato di pubblicità occulta) adopera necessariamente un’unità di misura diversa. Certamente più numerose di quelle citate nella Guida esistono moltissime trattorie che riescono ad esprimere molto meglio delle stelle le due componenti fondamentali di un vero ristorante italiano. Il gusto tradizionale legato al nostro storico DNA e l’accoglienza affettuosa di famiglia. di una stanza” Ed. Feltrinelli. Io lo trovo divertente. Se fossi un redattore di Guide gli darei tre stelle...... Come vede, oggi, l'evoluzione dei locali di grande prestigio internazionale come l'Harry's Bar? Siamo passati attraverso una dittatura, una guerra mondiale, il terrorismo ed il boom dei grandi chef stellati. Siamo ancora lì. Questa è evoluzione sostenibile. Si dice così mi pare. Mi permette una domanda più personale? Qual è la cucina che lei ama di più e come vorrebbe che fosse la ristorazione italiana? Se è vero che la storia dell’uomo è rappresentata dall’architettura, dalla letteratura, All'Harry's Bar, con suo padre Giuseppe, dalla pittura vuol dire che noi Italiani sono nati, fra gli altri, il "Carpaccio", siamo gli interpreti naturali della storia il "Risotto Primavera" e lo straordinario più lunga di qualsiasi altra nazione al "Bellini". Può dirci di altri piatti dell'Harry's mondo. La nostra cucina deve essere porche hanno conquistato il palato dei tatrice di questo valore che lega saldamenmoltissimi ospiti del suo locale veneziano? Non credo che dietro il Bellini, il Carpaccio te il gusto alla nostra discendenza storica e che si deve esprimere pienamente nel ed altri piatti ci sia il desiderio di grande momento della gioia di soddisfare inventare qualcosa. Tutto deve avvenire l’unico piacere che si rinnova due volte al in maniera naturale. Spesso proponiamo giorno per tutta la vita. qualche cosa di nuovo. Se piace ai clienti Vedo attorno a me troppi protagonismi lo teniamo nel menù altrimenti lo dedialtezzosi e supponenti. Narcisi che chiamo alla memoria di quello che non invocano visibilità fine a se stesse. Voglia si deve fare. Si impara di più a capire dal di sbalordire i clienti borghesi, rivisitazioperché no che dal perché sì. ni demenzialmente ostinate, brutte copie così lontane dalla nostra cultura gastroPuò ricordare qualche aneddoto nomica. Se è questa la futura ristorazione riguardante i grandi personaggi che sono stiamo precipitando nell’autodistruzione. stati clienti abituali dell'Harry's Bar? Ma credo che questi segnali siano gli Posso proporle la lettura dei miei libri? ultimi lampi di un temporale al tramonto. Ne ho scritti alcuni proprio su questo argomento. Uno degli ultimi è “Prigioniero Basterà tener duro. 11 LA BANCA Insieme per promuovere le eccellenze del nostro territorio di Federica Zanata I Colori del Gusto nelle terre dei Tiepolo e il Progetto Radicchio Rosso di Treviso IGP. Se Venezia ha una ristorazione in gran parte qualificata, con ristoranti che attirano con facilità i gourmet internazionali, anche la terraferma alle sue spalle ha molto da offrire in fatto di enogastronomia. Approfittando dunque dell'opportunità offerta dalla presenza dell'Expo di Milano, con visitatori che, dopo la capitale lombarda, si spostano anche nella città lagunare e nelle sue spiagge, le Pro Loco del nostro territorio si sono attivate nella realizzazione di una serie di iniziative molto interessanti, alcune delle quali sono state sostenute anche da Banca Santo Stefano. Le Pro Loco del Decumano - Martellago, Mirano, Noale, Salzano, Scorzè, S.Maria di Sala, Spinea - ben appoggiate dai rispettivi Comuni, hanno programmato una manifestazione enogastronomica che, iniziata a maggio, proseguirà fino a novembre. Ogni Pro Loco ha organizzato in questi mesi delle cene di gala per far conoscere il patrimonio agroalimentare del territorio: dai vini della Venezia Orientale agli ortaggi di pregio, dagli animali da cortile al pesce della laguna e dell'Alto Adriatico, tutti prodotti che alimentano da sempre la cucina del territorio, Venezia compresa. Le cene di gala hanno lo scopo di mostrare l'alta professionalità di numerosi cuochi e l'eccellenza di tanti ristoranti, i io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 quali, anche se non gratificati dalle stelle Michelin (ce n'è solo uno in comune di Scorzè), grazie anche ad un ulteriore impegno operativo, non temono di confrontarsi con i ristoranti più rinomati per le loro proposte gastronomiche, per l’eleganza delle sale e per l’ efficienza del servizio. Con la manifestazione "I Colori del Gusto nelle terre dei Tiepolo", le Pro Loco del territorio hanno voluto unire la straordinaria bontà della cucina veneziana di terraferma, ricca di prodotti seri e sani, dai piselli di Peseggia, ai pomodori di Cappella, alle zucche di Salzano, agli ortaggi di Martellago, ecc. con una presentazione capace di soddisfare anche i buongustai più esigenti. Iniziata lo scorso 28 maggio a Villa Conestabile di Scorzè, la rassegna è proseguita il 19 giugno alla Corte di Villa Errera di Mirano, quindi il 17 luglio a Villa Farsetti di Santa Maria di Sala con uno chef locale divenuto famoso a Istanbul, il 29 luglio al Ristorante Crosarona di Scorzè con ben 5 cuochi in cucina,il 4 settembre nel parco di Villa Simion a Spinea e il 18 settembre alla Corte alle 3 lune a Noale. Il 9 ottobre la cena sarà a Ca' della Nave a Martellago e si concluderà il 19 ottobre nella Filanda a Salzano, con una cena avente per tema la zucca. Anche la Pro Loco di Scorzè si è attivata promuovendo un progetto molto interessante: quello del Radicchio Rosso di Treviso IGP. Una serie di eventi in programma da maggio a novembre 2015 per far conoscere una terra unica ed una civiltà umana che la abita e la lavora con passione. Una sapiente e secolare organizzazione idrica ed agraria che rende possibile il miracolo di una produzione agricola ed orticola di prim’ordine. Un contesto rurale che ha saputo svilupparsi con attività artigianali ed industriali anche di grandi dimensioni senza rinunciare al legame con le proprie origini. 12 News & Eventi INSIEME PER PROMUOVERE LE ECCELLENZE DEL NOSTRO TERRITORIO Itinerari: maggio - novembre 2015 PROMOTING EXCELLENCE IN OUR TERRITORY TOGETHER Programme: May to November 2015 Una terra unica ed una civiltà umana che la abita e la lavora con passione. Una sapiente e secolare organizzazione idrica ed agraria che rende possibile il miracolo di una produzione agricola ed orticola di prim’ordine. Un contesto rurale che ha saputo svilupparsi con attività artigianali ed industriali anche di grandi dimensioni senza rinunciare al legame con le proprie origini. A unique land where the people live and work the land with a great passion and respect. A secular know-how of the organization of the irrigation water and agriculture to make this miracle happen and produce excellent horticultural products. Set in a rural context where craftsmen and industrialization found a way to develop on a large scale without giving up their true origins and roots. Gli itinerari ideati per promuovere insieme le eccellenze del nostro territorio sono disponibili nel sito della Pro Loco di Scorzè www.prolocoscorze.it con tutti gli approfondimenti, i dettagli, gli orari ed i costi. The programmes to promote the excellence of our territory are available on the site Pro Loco di Scorzè www.prolocoscorze.it. You will find all the information, details, opening hours and costs you will need. 25 OTTOBRE / OCTOBER PROGRANMMA/PROGRAMME 24 MAGGIO / MAY 28 GIUGNO / JUNE 02 AGOSTO / AUGUST Treviso IGP trebbiatura del grano / Threshing of radicchio from seeds and threshing of wheat Planting Radicchio Rosso di Treviso IGP plants Fioritura del Radicchio Rosso di Treviso IGP / Blooming of the Radicchio Rosso di Raccolta dell’asparago di Badoere / Ass. Cultura e Tradizione Contadina / Famous asparagus of Badoere Harvest Cultural and rural traditions association Az. Agricola Benozzi Levada di Piombino Dese (PD) Santa Cristina di Quinto di Treviso (TV) 31 MAGGIO / MAY In occasione della Festa della trebbiatura del grano di Santa Cristina / Raccolta e lavorazione del Radicchio precoce / Harvest and processing of the Ass. Cultura e Tradizione Contadina / premature Radicchio Cultural and rural traditions association Az. Agricola Bellia Claudio Cappella di Scorzè (VE) Produzione di Asparago di Badoere IGP, Radicchio Rosso di Treviso IGP, piselli De.Co / Production of asparagus, red Santa Cristina di Quinto di Treviso (TV) chicory and green peas E MUOVER RITORIO PER PRO ER INSIEME DEL NOSTRO T 2015 E LLENZ ovembre LE ECCE rari: maggio - n GETHER ORY TO Itine R TERR IT 15 20 CE IN OU PROMOT Trebbiatura del radicchio da seme e Wheat threshing Festival of Santa Cristina 05 LUGLIO / JULY Messa a dimora delle piantine di Radicchio Rosso di Treviso IGP / Az. Agricola Nonno Andrea - Villorba (TV) 06 SETTEMBRE / SEPTEMBER Crescita e maturazione del Radicchio Rosso di Treviso IGP / Growth and maturation of Radicchio Rosso di Treviso IGP. Az. Agricola Concolato Angelo Martellago (VE) Produzione di Radicchio Rosso di Treviso IGP / Production of red chicory Ambra Rossa La birra al radicchio / Red Amber, the Radicchio beer Birrificio San Gabriel / Beer factory San Gabriel - Levada di Ponte di Piave (TV) Raccolta del Radicchio Rosso di Treviso IGP / Harvesting Radicchio Rosso di Treviso IGP Az. Scattolin Giuliano - Rio S. Martino di Scorzè (VE) Produzione di Radicchio Rosso di Treviso IGP e Asparago di Badoere IGP / Production of red chicory and asparagus 08 NOVEMBRE / NOVEMBER 34° Festa del Radicchio Rosso di Treviso IGP / 34th annual Festival of the Radicchio Rosso di Treviso IGP Rio San Martino di Scorzè (VE) Tipicità agroalimentari, mostre, spettacoli e la cucina tradizionale veneta / Typical horticultural exhibitions, shows and traditional cuisine In occasione della Festa della trebbiatura dell’orzo / Festival of barley threshing Birrificio San Gabriel / Beer factory San Gabriel - Levada di Ponte di Piave (TV) www.prolocoscorze.it Il prossimo appuntamento è per domenica 25 ottobre. Il tema sarà quello della Raccolta del Radicchio Rosso di Treviso IGP - Produzione di Radicchio Rosso di Treviso IGP e Asparago di Badoere IGP e si svolgerà presso l’Azienda Scattolin Giuliano a Rio S. Martino di Scorzè (VE). L’ultimo appuntamento in programma è quello di domenica 08 novembre alla 34° Festa del Radicchio Rosso di Treviso IGP sempre a Rio San Martino dove verranno presentate le tipicità agroalimentari con mostre, spettacoli e l’immancabile cucina tradizionale veneta. LLEN vember ING EXCE me: May to No Program Festa del Socio 2015 E’ mancato Augusto Favaron E’ in programma per domenica 8 novembre presso il Park Hotel Villa Fiorita di Monastier (Tv) la tradizionale Festa del Socio della nostra banca. Durante l’incontro verrà presentato il Bilancio Sociale 2014. Maggiori dettagli verranno forniti prossimamente. Vi aspettiamo numerosi. Un altro pioniere della banca se ne è andato. Augusto Favaron, socio fondatore di Banca Santo Stefano ci ha lasciati. Classe 1922, agricoltore. Lo ricordiamo per il suo forte attaccamento ai valori della cooperazione e della mutualità, al mondo delle Acli oltre, al il suo attivismo parrocchiale e alle molteplici iniziative di solidarietà. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 13 Banca Santo Stefano e Avis sostengono la donazione del sangue. avis.it bancasantostefano.it Vita Dona Sangue Grazie Ama. Dona il sangue. Sarà un grande gesto d’amore. Prendiamoci Cura di noi Diventa Donatore. 100% VITA. 15 minuti del tuo tempo, per qualcuno valgono una vita. Sei ancora in tempo per diventare donatore Avis. Dona il tuo sangue, dona la vita. News & Eventi LA BANCA Inaugurata la nuova sede della filiale di Spinea Lo scorso 11 settembre è stata inaugurata la nuova sede della filiale di Spinea. Aperta per la prima volta nel 2006 in Piazza Marconi, oggi la banca si è trasferita qualche centinaio di metri di distanza in Via Roma. Inserendosi nell’estremità nord-ovest del più ampio complesso della “Corte del Forno a Vapore Pasqualetto”. La cerimonia si è aperta con i saluti del Presidente Marco Michieletto che, dopo aver ringraziato le numerose autorità presenti ed i tanti cittadini intervenuti, ha riaffermato il forte legame che unisce la banca alla comunità di Spinea e ha ricordato come, nonostante le difficoltà ed il momento economico che il nostro paese sta vivendo, le banche di territorio come la nostra continuano ad investire ed a riversare i propri servizi sulle aziende, gli enti e le persone che costituiscono e sono il tessuto portante del nostro territorio. Di seguito i ringraziamenti alla banca da parte del sindaco Silvano Cecchin e l’intervento di Giannandrea Sala della Federazione Veneta delle Bcc. Ha preso poi la parola l’architetto Fidenzio Dal Corso che ha brevemente illustrato il progetto del restauro. Per finire la benedizione dei locali da parte del parroco Don Flavio Gobbo e il taglio del nastro. L A FILIALE DI SPINEA CAMBIA SEDE SEMPRE PIÙ VICINI A TE. La nuova sed e del la filia le di Spinea Valore nella re io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 15 lazione LA BANCA LA FILIALE DI SPINEA La nostra storia 2006 • Anno di Apertura 2015 • Trasferimento nella nuova sede Il personale 4 gli attuali dipendenti Paolo Molin In Banca dal 1998, prima come promotore finanziario presso Altinia Sim (ora Banca Generali ), poi dal 2002 come addetto titoli presso la Bipop Carire in Treviso; nel 2004 inizia la sua avventura in Banca Santo Stefano dapprima come addetto titoli presso la filiale di Maerne poi dal gennaio 2007 presso la filiale di Martellago, per passare dal Giugno 2007 a Giugno 2009 a guidare la filiale di Peseggia con l'incarico di Responsabile di filiale. Da Giugno 2009, in seguito alla progetto di segmentazione della clientela diventa responsabile di prodotto per il segmento retail. Dopo due anni il ritorno in prima linea. Nel Giugno 2012 viene infatti nominato Responsabile della filiale di Spinea, ruolo che ricopre ancora oggi. Alberto Longato Dopo 8 anni nel settore commerciale assicurativo di cui 3 in Assicurazioni Generali e 5 in Assi.cra. Veneto (agenzia assicurativa della Federazione Veneta delle Bcc a Padova) viene chiamato nel 2007 a svolgere la mansione di addetto assicurativo presso io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 la sede di Banca Santo Stefano. Dopo un paio d’anni viene nominato gestore retail nella filiale di Mirano. Attualmente ricopre il ruolo di Vice Responsabile della filiale di Spinea. Daniela Schioser Dopo il diploma di ragioneria e un’esperienza di 2 anni e mezzo presso uno studio commercialista viene assunta in Banca Santo Stefano nel 2005 all’età di 21 anni in occasione dell’apertura della filiale di Mestre dove ricopre vari ruoli: all’inizio impiegata come operatore di sportello, dal 2009 gestore Retail e dal 2011 gestore Pmi e viceresponsabile di filiale. Dal 2014 e' gestore Pmi presso l’attuale filiale di Spinea. Matteo Scaggiante Nel 2009, dopo il conseguimento della Laurea in Diritto dell'Economia curriculum Banca e Mercati Finanziari, inizia la sua prima esperienza lavorativa presso l'ufficio amministrativo di un'azienda del settore tessile-abbigliamento. Nel 2010 comincia la sua carriera nel credito cooperativo presso la BCC di Marcon Venezia. Due anni dopo entra a far parte del team Banca Santo Stefano in qualità di operatore di sportello, ruolo che tuttora ricopre presso la filiale di Spinea. I nostri obiettivi Lavorare bene con impegno e serietà cercando di dare il massimo in ogni occasione. Siamo comunque consapevoli che si possa sempre migliorare e siamo pronti ad accettare consigli, magari proprio dai nostri soci. I numeri della filiale 85 64% Maschi 15% Femmine 21% Aziende i piu’ anziani i piu’ giovani 83 29 16 74 maschio femmina Il nostro modo di operare Oltre a credere nel lavoro di squadra e ad avere un forte attaccamento all’azienda per cui lavoriamo - spiega il Direttore Molin - in questi anni io e i miei collaboratori abbiamo sempre dedicato il nostro tempo, i nostri pensieri, le nostre migliori attenzioni ai clienti, cercando di coglierne i desideri e impegnandoci a trovare le soluzioni per realizzarli. Ascoltare i clienti per conoscerli, creare con loro relazioni importanti e durature che vadano oltre il normale rapporto banca - cliente. Questo è il nostro principale obiettivo. I Soci 20 maschio femmina 28% Dipendenti 10% Commercianti altro 15% Artigiani 13% Liberi Professionisti 1% Agricoltori 33% Altro La filiale Storia di un restauro di Alessandro Dal Corso La nuova filiale progettata dallo studio di architettura Dal Corso & Scapin di Santa Maria di Sala, rappresenta in concreto la volontà innovatrice che da sempre caratterizza l’operato dell’amministrazione di Banca Santo Stefano. Il localismo, pilastro fondamentale del credito cooperativo, inteso come coinvolgimento attivo e concreto nella comunità di riferimento, viene ribadito restituendo all’intera cittadinanza un pezzo di storia e un angolo di città che da troppo tempo versava in stato di totale abbandono. Il fabbricato, nel quale la nuova banca è andata ad insediarsi, si inserisce nell’estremità nord-ovest del più ampio complesso della “Corte del Forno a Vapore Pasqualetto”, in quello che un tempo fu la bottega di paese e al centro di quello che sarà il nuovo polo culturale promosso dall’attuale amministrazione comunale. La nuova sede dell’istituto di credito, che annette alla vecchia attività commerciale gli spazi precedentemente adibiti alla gestione del punto vendita, è stata concepita per essere energeticamente efficiente, adottando modernissime tecniche in fatto di isolamento termico di derivazione aeronautica oltre che perfettamente accessibile alle persone non abili o con ridotta mobilità. Esternamente l’armonia compositiva delle facciate originarie è stata mantenuta immutata esaltando la bellezza data dalla sedimentazione storica subita dall’edificio. Sono stati introdotti solo alcuni dettagli a testimoniare la considerevole opera di restauro effettuata: un nastro di metallo individua l’ingresso inglobando il bancomat, sottili lame fuoriescono dalle bucature incorniciano gli infissi a tutto vetro e l’intonaco, come un sottile strato di epitelio, ricopre l’originaria tessitura muraria facendone intuire la trama. Varcato l’ingresso, si è accolti da un ambiente arioso e irradiato di luce naturale, grazie alle ampie vetrate su via Roma, in cui trovano posto i due sportelli di cassa e un ampio spazio di reception. Questo locale dominato dal bianco complessivo delle sue superfici, è contraddistinto dalle calde tonalità del legno che ne riveste parte degli arredi oltre che la parete di fondo. La scala, posta ad interruzione tra lo spazio ad uso pubblico e quello ad uso privato, è esaltata dal setto di fondo color tabacco, che contraddistingue tutte le nuove filiali di Banca Santo Stefano. Lungo il corridoio che conduce ai due uffici di consulenza e al servizio del piano terra, è stata mantenuta una porzione di muro non intonacata, a testimoniare l’antica natura dell’edificio. Unico elemento di rottura è l’ascensore: questo svelandosi di volta in volta all’apertura delle porte, rivela un’anima interiore arancione in forte contrasto con l’ambiente neutro che lo circonda. Al primo piano trovano posto tre uffici direzionali, spazi di archivio e magazzino e il locale tecnico, compartimentati da effimere pareti in vetro che, sebbene dividano i vari ambienti, mantengono visivamente intatta la globalità dello spazio. Se anticamente la parola economia significava “amministrazione della casa”, derivando dalle parole greche “oikos” (casa) e “nomia” (norma), possiamo a buon diritto affermare che ancora una volta Banca Santo Stefano si è occupata di “economia” reale, restituendo un’inedita immagine del centro di Spinea all’intera comunità, grazie alla sua nuova “casa”. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 17 LA BANCA COOPERATIVA IL FILÒ: OLTRE IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE Intervista di Federica Zanata io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 18 L'intervista al Socio Un tempo nel mondo contadino le abitudini erano semplici e basate su una forte solidarietà. La vita sociale assumeva un tono particolare soprattutto la sera quando tutta la famiglia si radunava nella stalla raccontando storie, chiacchierando e cantando in compagnia. Ed è proprio partendo da questa filosofia dello stare insieme e dell’aiutarsi reciprocamente che alla fine degli anni Ottanta viene fondata a Martellago la cooperativa il Filò. Nasce come cooperativa sociale con un laboratorio di pelletteria artigiana. L’obiettivo è quello di dare una risposta alla crisi occupazionale di quegli anni cercando di aiutare i giovani che si trovano in una momentanea situazione di disagio sociale. Lo scopo è quello di orientarli verso progetti di autonomia lavorativa e di riscatto sociale. Promotore ed ideatore del progetto è il veneziano Massimo Renno. “Le motivazioni che mi hanno spinto a fondare questa cooperativa sono diverse spiega Renno - fra tutte la necessità che ognuno di noi ha di dare un senso alla propria vita. Un orientamento al moto di giustizia, di pace e di libertà che credo ciascuno cerchi in se stesso.” Una cooperativa che nasce dunque per occuparsi di inserimento lavorativo ma che si arricchisce nel tempo di tutta una serie di nuove esperienze ed iniziative. Dieci sono oggi i componenti della cooperativa, tra soci, lavoratori e dipendenti. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 “Nel laboratorio di Martellago - continua Renno - ci sono sei persone: le due maestre d’arte che sono anche socie e quattro allievi che svolgono solitamente un percorso formativo che dura dai tre ai sei mesi. Questa formula artigianale è molto importante perché permette di rispettare i tempi della persona e le modalità di apprendimento del singolo. È un’attività individualizzante che inserisce gradatamente una serie di percorsi come il taglio, la cucitura, l’assemblaggio oltre a fare intervenire degli aspetti molto importanti che sono la cura di sé e del proprio corpo, azioni che sembrano banali ma che in realtà non sono così automatiche per tutti”. La cooperativa possiede inoltre tre botteghe, due a Venezia e l’ultima nata a Modena. La Bottega nasce con l'obiettivo di sostenere le cooperative impegnate nei settori del commercio equo e solidale, della solidarietà sociale e della difesa dell'ambiente, raccogliendo la sfida di portare il Commercio Equo e Solidale in città dove ci si confronta commercialmente con i prodotti di altissima gamma e l'acquisto “mordi-e-fuggi”. In bottega si possono trovare circa 22 categorie merceologiche che spaziano dai prodotti alimentari all’ 19 artigianato, da libri e riviste specializzate nelle tematiche del commercio equo, dell'ecologia e della cooperazione sociale italiana a produzioni musicali e audiovisive per andare alla scoperta dell'economia solidale. “Per alcuni soggetti - prosegue Renno diventa anche importante la ricollocazione nel mercato del lavoro attraverso la bottega dove la relazione diventa fondamentale. Spesso ci arrivano ragazzi con una scolarizzazione importante, per esempio tantissimi laureati che sanno le lingue. Quello che noi cerchiamo di fare è adattare l’attività lavorativa alla performance della persona, mentre solitamente nel lavoro sei tu a doverti adeguare al contesto”. Il Filò inoltre, maturando una ventennale esperienza in ambito organizzativo, commerciale e produttivo in contesti estremamente diversi, ha fatto crescere dentro e attorno a sè un network di competenze tecniche e sensibilità specifiche che gli consentono di offrire consulenze ad ampio spettro: organizzativa, commerciale, produttiva e marketing dedicata specificatamente per progetti sociali in Italia e nei paesi del Sud del Mondo. Convenzioni LA BANCA IL PRIVILEGIO DI "ESSERE SOCIO" CONTINUA IL NOSTRO SPAZIO RISERVATO AI SOCI, Sconto 5% UNA RETE TRA ESERCENTI E CONSUMATORI, UN’OPPORTUNITÀ PER SFRUTTARE AL MEGLIO IL PRIVILEGIO DI ESSERE SOCIO DI BANCA SANTO STEFANO. Ricordiamo che per aderire all’iniziativa è necessario contattare l’ufficio soci della Banca telefonando tutti i giorni feriali, sabato escluso, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 allo 041.5404044 oppure compilare il modulo di adesione disponibile su www.bancasantostefano.it - sezione soci ed inviarlo alla seguente mail: [email protected] PIZZERIA L'ANGOLO Via Mascagni 5/A - Robegano (VE) Per usufruire degli sconti è necessario esibire a piacere la carta socio, il tesserino del bancomat, la carta di credito o la rivista Io Socio. Gestita da Manuel Gallina e dalla moglie Alessandra Vianello, la pizzeria L’Angolo viene aperta nel 2002 a Martellago in Via Canove. Nel 2007 i titolari inaugurano un nuovo locale a Robegano che attualmente gestiscono. Conosciuta per la qualità dei prodotti utilizzati e la promozione del martedi’ che permette di acquistare tutte le pizze del listino a soli 5 euro, la pizzeria L’Angolo propone anche una vasta gamma di friggitoria. Si effettua il servizio a domicilio. Ricordiamo le aziende socie che hanno già aderito all’iniziativa: Il Germoglio - Garden Center - Salzano (Ve) - sconto 10% Hotel Sorrento - Jesolo Lido (Ve) - sconto 10% Caberlotto - Antica drogheria- Mestre (Ve) - sconto 5% Barca - New Lions - Calzature - località varie - sconto 10% Oxford School - Mirano (Ve) - sconto 10% io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 20 “Posso risparmiare per il futuro e desiderare risultati nel presente?” BCC Cedola Reale Settembre - 2020 BCC Cedola Più Settembre - 2020 PERIODO DI OFFERTA LIMITATO DAL 14 SETTEMBRE 2015 AL 13 NOVEMBRE 2015 Gli strumenti finanziari ideati da BCC Risparmio&Previdenza per rispondere alle esigenze di coloro che desiderano una cedola periodica, un tempo di investimento definito, semplicità e chiarezza, costi competitivi e un portafoglio diversificato. Chiedi alla tua BCC. 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Prima della sottoscrizione, per le condizioni contrattuali ed economiche, leggere il Fascicolo informativo disponibile su www.inbank.it e presso i nostri sportelli. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 22 “Assicurarsi è un gioco” FormulaAuto Proteggi la tua auto e chi c’è a bordo in modo semplice e immediato visita il nostro sito www.bancasantostefano.it Crea direttamente online il tuo preventivo personalizzato in soli due click e scopri i vantaggi della polizza FormulaAuto di BCC Assicurazioni. click2Go fai il preventivo on-line Prodotti & Servizi LA BANCA DA OGGI LA TUA POLIZZA AUTO È IN BANCA www.interlaced.it FormulaAuto FormulaAuto, semplice immediata! Se preferisci avere supporto consegnaed questo modulo compilato Sei interessato? e sarai contattato direttamente dalla tua Filiale. 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Conche lai sottoscrizione presente Ai sensi del DLgs 196/2003, “Codice inemateria di protezione dei dati personali”, si dichiara dati personali che Lei cidel fornirà compilandocoupon questoacconsente coupon saranno l’utilizzo trattati nel pieno sicurezza tutela della sua riservatezza, nell’ambito della normale attività Lei deirispetto Suoi delle datimisure per dil’invio die comunicazioni commerciali o pubblicitarie, bancaria nonché per la vendita diretta, comunicazioni commerciali o pubblicitarie, anche via fax, e-mail, con messaggi telefonici preregistrati e anche viaa prodotti fax, e-mail, messaggi telefonici preregistrati ed sms, relativi a prodotti e servizi della sms, relative o servizi dicon società terze. Banca e di 7società terze. sensi dell’art. 7 del citato DLgs, richiedere la modifica, la Ai sensi dell’art. del citato DLgs potràAi esserne richiesta la modifica, la cancellazione oppureLei ci si potrà potrà opporre al loro utilizzo. Per l’esercizio dei predetti diritti può rivolgersiopporre a Banca Santo - Piazza Vittoria - 30030 Martellago cancellazione oppure si potrà al Stefano loro utilizzo. Per11l’esercizio dei Venezia predetti diritti può rivolgersi a Banca Santo Stefano - Piazza Vittoria 11 - 30030 Martellago Venezia. DATA Data Messaggio pubblicitario. Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo disponibile su www.bccassicurazioni.com e presso i nostri sportelli. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 FIRMA Firma Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo informativo disponibile su www.bccassicurazioni.com e presso i nostri sportelli. 24 www.interlaced.it “Come vivi la tua casa?” FormulaAbitare Giocare sul divano con il figlio. Guardare un film con tutta la famiglia. La cena parlando delle piccole cose avvenute durante la giornata. Fotografie di vita famigliare che ognuno di noi vive e che hanno uno scenario in comune: la casa, un bene da tutelare. Da un’analisi emersa dall’indagine ISTAT sui consumi delle famiglie per l’anno 2012, emerge che il 72,4% delle famiglie italiane preferisce avere una casa di proprietà, anche a costo di importanti sacrifici. Nonostante questo, le case assicurate in caso di incendio rappresentano solamente il 26,1% del patrimonio immobiliare italiano. In sintesi ci si trova al cospetto di un paradosso: gli abitanti del Belpaese sono pronti a sostenere importanti sacrifici per l’acquisto della casa ma, a fronte di ciò, solo uno ogni quattro provvede a tutelare l’investimento ritenuto più importante. Per riuscire a sopperire alla difesa della casa sia in affitto che in acquisto, BCC Assicurazioni ha creato FormulaAbitare, una nuova polizza assicurativa che comprende tutte le principali coperture legate all’abitazione, con la possibilità di scegliere se assicurarsi indipendentemente dal valore dell’immobile (Primo rischio assoluto) o a in funzione del valore stabilito (Valore intero). Per poter offrire una sicurezza a portata di tutte le tasche, BCC Assicurazioni ha sviluppato quattro diversi pacchetti della polizza andando a creare diversi gradi di copertura adatti ai diversi stili di vita. Si parte da una proposta Easy, semplice, pensata per un target giovane con possibilità economiche limitate che comprende l’Incendio del Fabbricato a Valore Intero (Base) ed il Ricorso a Terzi per 500.000 Euro. Grazie a questo pacchetto lineare e con un importo estremamente contenuto, il cliente può accedere ad un primo livello di tutela del suo investimento nella casa. La Relax, pensata per chi vuole godersi la propria abitazione in totale serenità, prevede oltre alla Copertura Incendio (a Primo rischio Assoluto), le coperture Eventi Atmosferici e Sovraccarico Neve, Atti vandalici, Acqua condotta, Cristalli e Ricerca Guasti (Plus). Inoltre, 10.000 Euro di rimborso per Incendio del Contenuto, il Ricorso a Terzi per 250.000 Euro, e un’Assistenza permette al cliente di ampliare sensibilmente il livello di tutela, introducendo anche la copertura patrimoniale data dalla Responsabilità Civile. www.bccassicurazioni.com Il pacchetto Family, studiato per la tranquillità famigliare, è composto dall’Incendio del Fabbricato Plus a valore Intero, 20.000 Euro di rimborso per Danni al Contenuto dovuto all’ Incendio, 2.500 Euro di rimborso per danni causati da Fenomeno Elettrico, Ricorso Terzi per 750.000 Euro, Responsabilità Civile per 750.000 Euro e Assistenza, rappresenta il livello di copertura ottimale per la famiglia, andando ad ampliare lo spettro di casistiche possibili. La Gold, invece, con l’Incendio del Fabbricato (Plus) a Valore Intero, 40.000 Euro di rimborso per Danni al Contenuto dovuto all’ Incendio, 2.500 Euro di rimborso per Danni causati da Fenomeno Elettrico, Ricorso Terzi per 500.000 Euro, 20.000 Euro per furto e l’Assistenza Legale, rappresenta a giusto titolo la garanzia più completa delle quattro, offrendo una tranquillità a 360 gradi. Grazie ai diversi pacchetti di FormulaAbitare, tutti rigorosamente “chiavi in mano”, i sottoscrittori avranno la possibilità di stabilire il grado di copertura assicurativa più funzionale per le proprie esigenze, garantendosi quella “tranquillità su misura” tanto ricercata. Messaggio pubblicitario. Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo disponibile su www.bccassicurazioni.com e presso i nostri sportelli. LA BANCA CREDIPER, IL CREDITO PER TE. IL TUO PRESTITO PERSONALE DA OGGI È ANCHE ON-LINE io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 Sul portale www.crediper.it, il sito internet dedicato alle soluzioni di finanziamento rivolte alle famiglie clienti delle Banche di Credito Cooperativo, è disponibile la nuova funzionalità dispositiva che consente di richiedere un finanziamento Crediper direttamente on-line. 26 Prodotti & Servizi Prestiti Crediper On-Line. Richiedi on-line il tuo finanziamento in 4 semplici passi. Acquistare un bene o un servizio con il supporto e la comodità delle rate è ormai una soluzione utilizzata da molti consumatori, una formula pratica per realizzare i propri progetti gestendo le uscite mensili e gravando in modo modulabile sul bilancio familiare. Oggi inoltre la diffusione di computer, tablet e smartphone e della connessione ad internet sta portando molti utenti a privilegiare il web come strumento di ricerca di informazioni e comparazione delle offerte anche per quanto riguarda prodotti e servizi bancari e finanziari. 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Tutti i campi sono supportati dal completamento automatico o da menù a tendina che permettono la selezione della voce prescelta riducendo al minimo il tempo impiegato. Le uniche informazioni da tenere a portata di mano sono il proprio codice fiscale e il riferimento del codice IBAN. In ogni caso, per coloro che non dovessero ricordarsi il codice IBAN a memoria, sarà possibile inserire semplicemente la filiale della banca, oppure l’ABI ed il CAB, ed il numero di conto corrente ed il sistema provvederà a generare in automatico l’IBAN corrispondente. 3 - Invia la documentazione necessaria via mail, posta o tramite la APP crediper 4 - Realizza il tuo progetto con Crediper, da oggi è ancora più semplice e veloce! 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Marco Michieletto, del comandante della locale stazione dei carabinieri, maresciallo Giovanni De Angelis. Dopo l’augurio del sindaco per un proficuo lavoro da parte dell’Ipla anche a Martellago, visto che già svolge un’attività così preziosa per la comunità di Maerne, ed il saluto del maresciallo della locale sede dei Carabinieri, il neo presidente di Banca Santo Stefano ha confermato l’operato della Fondazione che ha destinato parte dei locali del Giardino Santo Stefano alle due Associazioni. di Venezia che ha evidenziato la collaborazione tra i due enti da lunga data; l’Ipla, infatti, è in grado di svolgere le varie attività, non solo grazie all’opera dei volontari, ma anche grazie ai contributi comunali, provinciali e regionali. La Pro Loco di Martellago, che prima era ospitata a Maerne in uno studio privato, finalmente ha una sua sede in una struttura facilmente raggiungibile al pubblico. L’IPLA, dispone ora di una segreteria/ di una biblioteca, per la lettura ed il prestito di libri di vario genere: letteratura italiana, letteratura straniera, letteratura gialla, storia, e romanzi rosa e libri di vario argomento/ di una stanza per attività di bricolage all’uncinetto a ferri, di biedermeier. Il presidente signor Armando Favaretto, ed il portavoce, signorina Laura Tozzato hanno ricordato le molteplici iniziative svolte a Martellago, Maerne ed Olmo. Il delegato regionale dell’UNPLI (Associazione Nazionale Pro Loco Italiane) signor Fabrizio Tonon, ha sottolineato l’importanza che le varie “Pro Loco” hanno nel territorio, e la loro peculiarità di “volontarietà”. La “Pro Loco”, ha spiegato, sviluppa, insieme ai cittadini, forme di attrattiva turistica e di tradizione per la propria comunità. A conclusione il saluto ad alcuni “ciclisti” della locale Pro Loco. Le numerose attività dell’IPLA sono state presentate dalla presidente, signora Maria Rosaria Conteduca e dalla signora Luisella Conti Clini, presidente del Centro di servizio per il volontariato della Provincia io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 28 Eventi in programma LA FONDAZIONE CARLO GOLDONI IN SCENA A MARTELLAGO Un progetto realizzato per Fondazione Banca Santo Stefano Sabato 24 ottobre 2015 e domenica 25 ottobre 2015 nelle cantine di Cà della Nave a Martellago, la compagnia Teatro dell’orso in peata presenterà: Il Servitore Di Due Padroni di Carlo Goldoni Commedia dell’arte in tavola per grandi e per piccini «No consiste tanto un bel disnar in te le pietanze, ma in tel bon ordine: val più una bella disposizion, che no val una montagna de piatti» Così dichiara Truffaldino nella battuta centrale di una delle commedie più famose di Carlo Goldoni: Il servitore di due padroni. Si tratta all’origine di un canovaccio composto nel 1745 da un Goldoni ancora giovane, mettendo mano a uno scenario già molto celebre, scritto e rappresentato a Parigi e successivamente riscritto da Goldoni in forma completa. Due le scene che Goldoni aggiunge alla vecchia trama: la prima è la cosiddetta scena della scalcarìa, appunto dell’ordine del servizio in tavola, in cui egli disegna la disposizione dei piatti; la seconda vede lo svolgimento della cena, che nella traccia originale non veniva rappresentata. Goldoni “cucinava” piatti già assaggiati della precedente tradizione teatrale, ma si proponeva di imbandire la mensa in maniera rinnovata e di rendere con un servizio nuovo diversamente io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 29 appetibili quelle vivande: non la quantità del cibo, ma, appunto, el bon ordene. Con questo motto il Teatro dell’orso in peata ha cominciato tre anni fa a lavorare a un progetto relativo alla commedia goldoniana, in un allestimento tutto al femminile, con cinque donne in scena, in una versione da “teatro di figura” mescolato al “teatro di persona”, per burattini e “parti reali”, in un progetto realizzato espressamente per la Fondazione Banca Santo Stefano di Martellago, paese già famoso per il teatro dei burattini, ora esposto a Venezia nella casa di Carlo Goldoni. L’idea è quella di fare interagire le cinque attrici-manovratrici di burattini, in abito da camerieri. Agli spettatori presenti, dunque, è riservata... una dolce sorpresa. Le prenotazioni potranno essere fatte da lunedì 12 ottobre 2015, telefonando negli uffici della Fondazione al numero 041/5404072 tutti i giorni tranne sabato e domenica dalle 9.00 alle13.00 e dalle 15.00 alle 16.00. LA FONDAZIONE PAOLO FRESU e DANIELE DI BONAVENTURA di Veronica Maccatrozzo 20 Settembre Corte di Banca Santo Stefano Dicono che ripetere un successo sia una delle cose più difficili da realizzare e Fondazione Banca Santo Stefano dopo concerti di artisti come Max Gazzè, Musica Nuda, Fabrizio Bosso e Simona Molinari quest’anno aveva un compito arduo. Eppure quest’edizione è andata oltre ad ogni previsione vista la grande partecipazione da parte del pubblico (già ad una settimana dal concerto i posti erano esauriti), la più numerosa da sempre. Quasi mille spettatori domenica 20 settembre hanno gremito la corte di Banca Santo Stefano per poter ascoltare il duo formato da Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura. Un concerto che ha sicuramente lasciato il segno, eseguito solo con tromba e bandoneon, un binomio inedito nel campo musicale, che l’abilità dei due esecutori ha reso armoniosamente inscindibili per l’esecuzione dei brani, quasi fossero stati composti appositamente per questi strumenti. Un mix di tango, jazz e musiche popolari ha intrattenuto un pubblico attento, che tra un brano e l’altro rimaneva silenziosamente incerto se applaudire o godere fino all’ultimo di ogni singola nota. Un clima da ultima sera d’estate, in cui si è creata una piacevole alchimia tra luogo, pubblico e artisti, soprattutto quando il grande trombettista italiano, famoso ormai in tutto il mondo, è sceso a piedi scalzi a suonare tra le prime file… modo curioso per esibirsi che probabilmente nasconde un segreto, forse un modo personale di entrare in contatto con l’ambiente circostante. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 30 Eventi in programma Un mix di tango, jazz e musiche popolari ha intrattenuto un pubblico attento, che tra un brano e l’altro rimaneva silenziosamente incerto se applaudire o godere fino all’ultimo di ogni singola nota. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 31 LA FONDAZIONE incontra CULTURA PROGRAMMA DI NOVEMBRE E DICEMBRE 2015 di Giuliana Barbiero ven 13 nov (17:00) Presentazione di incontraCULTURA 2015/2016 Si svolgerà in Sala Alfredo Barbiero, di Banca Santo Stefano, venerdì 13 novembre, alle ore 17.00, la presentazione di Incontra Cultura 2015/2016 promossa da Fondazione Banca Santo Stefano. Nel corso della manifestazione verrà illustrato il programma degli appuntamenti. Si tratta dei tradizionali incontri del lunedì e mercoledì pomeriggio, nella sede di Via Fapanni, a Martellago, tenuti da apprezzati professionisti, a cui si affiancheranno, come lo scorso anno, due cicli di incontri serali, in Sala A.Barbiero, (Corte Santo Stefano, presso la sede direzionale della Banca). Si tratterà di incontri di particolare valore per rispondere alle richieste dei soci e raggiungere, se possibile, un pubblico più ampio. Vi saranno quattro incontri - un giovedì al mese - a carattere storico, dedicati al tema della Grande Guerra, nell’anniversario dei cento anni dall’inizio del conflitto. Il primo appuntamento sarà giovedì 6 dicembre, alle 20.45, in sala Barbiero, con il titolo: “24 maggio 1915: la piccola Italia entra nella Grande Guerra”. Relatore d’eccezione Edoardo Pittalis, scrittore ed editorialista de Il Gazzettino di Venezia. Il secondo ciclo serale, “Veneto fra natura e cultura” comprenderà quattro incontri dedicati a Venezia e al territorio veneto a cui saranno collegate delle uscite sul territorio. Il primo di questi incontri, giovedì 17 dicembre, ore 20.45 in Sala A.Barbiero sarà: “ I boschi della pianura veneta, oasi di biodiversità”, tenuto dal naturalista Davide Scarpa. Alla conferenza seguirà un’uscita per visitare il Bosco Nordio. Presentiamo di seguito il calendario dei primi due mesi di programmazione. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 32 Calendario iniziative Ricordiamo che gli incontri si svolgono con orario 16.00-18.00 presso la sala conferenze in Via Fapanni 32, a Martellago. Gli appuntamenti serali sono invece tenuti in sala conferenze Alfredo Barbiero, Corte Banca Santo Stefano a Martellago. lun mer lun 16 nov 18 nov 23 nov PANE E LATTE: PRIME FORME DI AGRICOLTURA E DI ALLEVAMENTO NEL MONDO ANTICO Elga Tomaello Archeologa ARMENIA: RACCONTO DI UN POPOLO, RACCONTO DI UNA NAZIONE Paolo Gatto Ricercatore storico PRESENTAZIONE DEL LIBRO “SIAMO TUTTI EDUCABILI” MIGLIORARE NOI STESSI E IL MONDO CHE CI CIRCONDA Salvatore Porcelluzzi Pedagogista e psicologo mer lun gio 25 nov 30 nov (20:45) LA CHIESA PARROCCHIALE SANTO STEFANO DI MARTELLAGO Bruna Rossetti Ricercatrice storica Amici dei musei “MAMMA 7627 VOLTE” Orazio Carrubba Giornalista e scrittore Maria Pollacci Ostetrica 24 MAGGIO 1915: LA PICCOLA ITALIA ENTRA NELLA GRANDE GUERRA Edoardo Pittalis Giornalista e scrittore mer lun gio 09 dic 14 dic "ESSERE SINGLE, STARE IN COPPIA" Francesco Forcolin Psicologo clinico, psicoterapeuta e sessuologo PRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’AMORE SCONTENTO” MADRI E FIGLI AMMALORATI Umberto Dinelli scrittore Presenta Renata Cibin Insegnante di discipline umanistiche io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 03 dic 33 17 dic (20:45) VENETO FRA NATURA E CULTURA I BOSCHI DELLA PIANURA VENETA, OASI DI BIODIVERSITÀ segue visita al Bosco Nordio Davide Scarpa Naturalista RUBRICHE Cosa troviamo nei dintorni? CHIESA Chiesa S. Giustina 0,1 Km OPERA FOTIFICATA Mastio Federiciano 0,2 Km CASTELLO Castello di Monselice 0,3 Km COMUNE Monselice 0,6 Km SENTIERO Sentiero Monte Ricco e Monte Castello n.6 1,2 Km CHIESA Eremo di Santa Domenica 1,9 Km SENTIERO Sentiero del M. Calbarina e M. Piccolo n.7 3,3 Km LAGO Lago della Costa 3,4 Km LAGO Lago di Lispida 4,3 Km MONUMENTO Tomba del Petrarca 4,3 Km VILLA Villa Callegari MONUMENTO 4,5 Km Loggia dei Vicari 4,5 Km MONSELICE IL SANTUARIO GIUBILARE E VILLA DUODO io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 34 Itinerari A Monselice una passeggiata suggestiva e spirituale, un percorso che si snoda tra la chiesa principale e le sei cappelle che fanno riferimento alle sette Basiliche maggiori di Roma Situata sul margine meridionale dei Colli Euganei, la cittadina di Monselice conserva numerosi luoghi sacri, espressione di una devozione popolare forte e radicata che ha saputo esaltare i valori della fede attraverso un patrimonio architettonico e pittorico che pochi altri comuni padovani possono vantare. Vi segnaliamo in particolare il percorso Giubiliare delle Sette Chiese, un singolare itinerario che da oltre 400 anni i fedeli devoti percorrono a piedi in cerca di indulgenza e di un segno della misericordia divina. La Via delle Sette Chiesette di Monselice costituisce un particolarissimo e suggestivo percorso votivo, ma anche una passeggiata davvero piacevole che nonostante sia in leggera salita è semplice ed adatta a tutti. Attraversata la Porta Romana si accede al Santuario Giubilare: sei cappelline intitolate ad altrettante basiliche romane alle quali il Papa Paolo V, nel 1605, concesse il privilegio dell' "Indulgenza Plenaria", come testimonia l'iscrizione in latino "Romanis Basilicis Pares" sulla Porta Romana. All'interno delle sei cappelle si trovano grandi pale d'altare, dipinte da Jacopo Palma il Giovane, pittore preferito della Repubblica Serenissima Veneta. Il Santuario delle sette chiese è definito anche “Santuario domestico” in quanto costruito per ospitare le spoglie dei committenti: la potente famiglia dei Duodo, nota soprattutto per la fama di Francesco dovuta in primo luogo alle sue imprese militari: infatti è uno degli artefici della vittoria di Lepanto, avvenuta anche grazie all’efficacia di pezzi d’artiglieria potenziati sotto il suo comando. Questo sentiero di pellegrinaggio, passa davanti a molte ville riccamente decorate così come davanti al Castello Ca’ Marcello ed al Duomo di Monselice (Duomo Vecchio) che sono un ottimo luogo dove fare una pausa. Poco dopo il duomo, si raggiunge la porta d'ingresso al grande parco di Villa Duodo. A progettare questo edificio a fine Cinquecento fu chiamato Vincenzo Scamozzi, ma venne ultimato da Andrea Tirali solo nel 1737. Il giardino geometrico è dominato dall’Esedra di S.Francesco Saverio, realizzata sul finire del Seicento per onorare S.Francesco Saverio che qui soggiornò nel 1537. Proprietà dei Balbi-Venier, la villa funge oggi da sede distaccata dell’Università di Padova. Da qui, si può godere una splendida vista sulla pianura sottostante e quindi proseguire sino alla sommità del colle dove si trova il torrione federiciano. Come da tradizione il 14 febbraio da ogni anno si celebra il rito della benedizione delle Chiavette d’oro: i giovani innamorati sfilano davanti alle io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 35 Sette Chiese per recarsi innanzi al corpo di san Valentino e scambiarsi la chiavetta d'oro distribuita dal sacerdote, simbolo di dedizione totale. Durante le prime tre domeniche di settembre si svolge invece la "Giostra della rocca" manifestazione che rievoca i festeggiamenti con i quali Monselice accolse l'Imperatore Federico II di Svevia nel 1239. Durante la Giostra delle Rocca le gare degli arcieri, la prova di forza alle macchine, le gare di corsa in velocità, il torneo degli scacchi, la giostra con la lancia e il torneo a cavallo sono le competizioni più caratteristiche. Nove sono le Contrade che hanno riscoperto gli usi e i costumi antichi dei quartieri e dei borghi e che si contendono la vittoria nell'emozionante gara equestre "la Quintana" e vanno a costruire il grande Corteo Storico di oltre mille figuranti. Costumi, macchine da guerra, botteghe e gruppi artigiani fanno ripiombare per qualche ora la città nel periodo medioevale. RUBRICHE IL RADICCHIO ROSSO, PRIMO ORTAGGIO ITALIANO CON MARCHIO IGP di Daniela Gambato e Federica Zanata La varietà di radicchio che conosciamo e che sono ampiamente coltivate nel Veneto, non esistono spontaneamente in natura, ma derivano dalla cicoria selvatica e sono state selezionate nel corso del tempo per la produzione di foglie e germogli commestibili. La varietà tardiva trevigiana è la più antica tra quelle oggi coltivate ed era nota in tutta Italia già nel 1870; le prime esportazioni verso i mercati esteri si ebbero nel 1884. La prima mostra-mercato a Treviso, in Piazza dei Signori sotto la Loggia, fu inaugurata nel 1900. Secondo una tradizione ormai consolidata e storicamente documentata, la patria di origine del radicchio rosso e delle relative tecniche di imbianchimento con l'uso di acqua sorgiva è Dosson in comune di Casier (TV). L’evoluzione Verso la fine del 1400 si iniziarono ad avere informazioni storiche su questo ortaggio introdotto nella Repubblica di Venezia, mentre nel XVI secolo iniziò la coltivazione del radicchio denominato “fiore d'inverno”. Il tecnico che più adoperò per trasformare il radicchio del passato nello splendido “fiore che si mangia” fu l’agronomo lombardo Giuseppe Benzi, arrivato nel Trevigiano nel 1876. Verso gli anni ’30, in parte per selezione spontanea e in parte in seguito ad un’azione di miglioramento genetico intrapresa dall’ispettorato agrario di Treviso si giunse ad una suddivisione del radicchio in due sole varietà: il radicchio a costa bianca (il più pregiato) e il radicchio a costa rossa. Nel secondo dopoguerra si affermò il radicchio spadone (o scivolone), dalle foglie affusolate e molto lunghe che giungeva io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 a misurare, compresa la radice anche mezzo metro, ma nel giro di un paio di decenni anche la stagione dello “spadone” ebbe fine, pur essendo quel termine ancora utilizzato come sinonimo di radicchio rosso di Treviso. Sul mercato iniziarono ad affermarsi due nuovi tipi, entrambi dal cespo viavia sempre più compatto, ma sostanzialmente diversi tra loro sia per l’aspetto esterno, sia per il gusto: il radicchio precoce, caratterizzato da una grossa costa bianca centrale, con varie diramazioni sul lembo fogliare e quello tardivo, con lembo fogliare più stretto e costola dorsale completamente bianca. La produzione Già alla fine dell’Ottocento il radicchio rosso era l'ortaggio più importante del Trevigiano. Come riportano le cronache del tempo, solo a Dosson ne venivano prodotti oltre 400 quintali l'anno, per l’enorme valore di circa 10.000 lire dell'epoca; molte famiglie ne traevano redditi di 3-400 lire l'anno, giungendo a 1500-2000 lire nelle annate eccezionali. I prezzi variavano da 15 a 30 lire al quintale per la merce comune, fino a 80 lire e più per la migliore. Dopo questo periodo felicissimo per la produzione e il commercio del radicchio rosso di Treviso ne seguì un altro meno fortunato e precisamente tra la fine del secondo decennio e il quarto decennio del ‘900. In quei lunghi anni nei quali aumentò in Italia anche la povertà, la coltura del radicchio subì un rallentamento e allo scoppio della seconda guerra mondiale i produttori si erano ridotti a soli 55, per una produzione complessiva inferiore a 2700 quintali. Nel corso degli anni 50-60 del secolo scorso la produzione è decisamente ripresa, fino all'attuale produzione di più di 40.000 quintali l'anno su una superficie di 550 ettari. L'area di produzione tipica comprende i comuni di Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Istrana, Mogliano Veneto, Morgano, Paese, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Silea, Spresiano, Trevignano, Treviso, Vedelago, Villorba, Zero Branco (TV); Piombino Dese, Trebaseleghe (PD); Martellago, Mirano, Noale, Salzano, Scorzè (VE). È ormai assodato che il Radicchio rosso di Treviso è alla base di tutte le altre varietà di radicchio coltivate nel Veneto. Attualmente, le produzioni venete tutelate dall'Indicazione Geografica Protetta comprendono il Radicchio rosso di Treviso, il Radicchio variegato di Castelfranco, il Radicchio rosso di Chioggia, il Radicchio rosso di Verona mentre sono classificati come Prodotti agroalimentari tradizionali il Radicchio bianco Fior di Maserà, il Radicchio bianco o variegato di Lusia, e il Radicchio variegato bianco di Bassano, oltre alla Catalogna gigante di Chioggia. 36 Prodotti del territorio A NOVEMBRE IL RADICCHIO SI CELEBRA A RIO SAN MARTINO Dal 6 al 22 novembre si svolgerà a Rio San Martino di Scorzè (VE) la grande festa dedicata al Radicchio Rosso di Treviso IGP. Una manifestazione giunta quest’anno alla sua 34esima edizione. Un evento che premia la tipicità della produzione IGP, esalta le qualità dei prodotti locali grazie a grandi eventi culinari e sa promuovere il territorio con nuove interessanti proposte agro-turistiche. Un appuntamento che raccoglie ogni anno 70mila visitatori e impegna oltre 200 volontari. Saranno numerosi gli eventi da non perdere. la ricetta CROSTATA AL RADICCHIO I RISTORANTI pe r i so ci un o sc on to del 10% Vi ricordiamo i ristoranti dove i nostri soci potranno avere lo sconto del 10% sulla consumazione. Per poter usufruire di questa agevolazione potranno essere esibiti a piacere la carta socio, il tesserino del bancomat, la carta di credito o la rivista Io Socio. RISTORANTE PERBACCO RISTORANTE I SAVI Via Moglianese, 37 Via Spangaro, 6 Scorzé VE Peseggia di Scorzé VE Tel. 041 5840991 Tel. 041 448822 CURIOSITÀ 247.000 t. Produzione in Italia Veneto 44% Abruzzo 15% / Emilia Romagna 6% Marche 5% / Lazio 5% Raccolta del radicchio Da settembre a maggio in Veneto, Marche ed EmiliaRomagna. Nei mesi estivi in Abruzzo. Raccolta del radicchio lungo precoce Da settembre a dicembre in Veneto. Da ottobre a gennaio nelle Marche. Raccolta del radicchio Tardivo La tipologia tardiva viene coltivata e lavorata solo in Veneto da novembre a marzo. (Fonte: elaborazioni e stime Ismea su dati Istat, Regione Veneto-Veneto Agricoltura) io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 37 Ingredienti: 230 gr. di radicchio rosso di Treviso 1/2 cipolla 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva sale e pepe 2 noci di burro 2 tuorli d’uovo 70 gr. di zucchero 25 gr. di farina 165 gr. di latte Ingredienti per la pasta frolla: 135 gr. di farina 70 gr. di zucchero 70 gr. di burro 1 uovo Procedimento: Tritare la cipolla, tagliare il radicchio a pezzettini, mettere il tutto in una padella e fare soffriggere aggiungendo sale e pepe, olio, burro e acqua quanto basta, per almeno 5 minuti. Preparare la crema: montare i tuorli d’uovo, aggiungere la farina, versare il tutto nel latte bollente e cuocere fino ad ebollizione. Amalgamare i due composti aggiungendo i due albumi montati a neve. Versare il tutto in una tortiera foderata di pasta frolla. Guarnire con sottili strisce di pasta frolla intrecciate. RUBRICHE I Pisani Moretta Storia e collezionismo Venezia Ca’ Rezzonico Museo del Settecento Veneziano Dorsoduro 3136 fino al 19 Ottobre 2015 Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 7,5 Telefono per informazioni: Call center 848082000 Non è data di frequente la possibilità di ripercorrere nel dettaglio la storia di una famiglia del patriziato veneziano. Un’eccezione è senz’altro rappresentata dai Pisani di San Polo, meglio nota con l’epiteto di Moretta. Il nome della casa Pisani, una delle più prestigiose di Venezia, evoca immediatamente sfarzo e ricchezza. Suddivisa in molti rami, i più noti furono quello di Santo Stefano, cui si deve la realizzazione della grandiosa villa di Stra (nell’entroterra veneziano), e quello di San Polo, dalle solide ricchezze patrimoniali, che possedeva lo splendido palazzo gotico sul Canal Grande, decorato, verso il 1745, dai più grandi artisti attivi a Venezia. A quest’ultima famiglia è legata anche l’omonima causa legale, forse il più famoso processo che si svolse a Venezia nel Settecento, che ben esemplifica le dinamiche sociali e le contraddizioni della nobiltà veneziana prima della caduta della Serenissima. Ci illumina sulle vicende dei Pisani Moretta parte dell’archivio familiare, donato alla biblioteca del Museo Correr dal conte Leonardo de Lazara Pisani-Zusto nel 1975. Non si tratta però dell’unico legame fra i Moretta e la Fondazione Musei Civici di Venezia. A partire da alcune celebri opere di Canova, come il Dedalo e Icaro e il gesso dell’Amorino alato, fino all’archivio di famiglia, i Pisani – e i loro eredi – nel corso di oltre un secolo hanno voluto vincolare alla città di Venezia alcune straordinarie opere d’arte della loro collezione. Molte di esse sono oggi a Ca’ Rezzonico: dalla Morte di Dario di Giambattista Piazzetta ai superbi piani per consoles di Benedetto Corbarelli, fino al servizio da viaggio in onice e argento realizzato ad Augsburg per il matrimonio fra Pietro Vettor Pisani e Caterina Grimani. A documentare una delle più importanti esperienze collezionistiche in ambito veneziano è questa esposizione che, partendo proprio da questo nucleo di capolavori, accosta un centinaio di opere già appartenenti ai Pisani Moretta, provenienti da numerose collezioni private. Oltre ai dipinti e alle sculture, particolare risalto viene dedicato alle arti decorative, come i servizi in vetro di Murano, le argenterie, i piatti in maiolica e porcellana, i merletti. Sono esposti anche oggetti d’uso comune e alcune curiosità che documentano non solo il gusto ma anche l’intima vita quotidiana di una delle famiglie più in vista della Venezia settecentesca. Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto Giannino Marzotto Romano D’Ezzelino (VI) Museo dell'Automobile “Bonfanti-Vimar” Via Torino, 2 fino al 24 Dicembre 2015 Costo del biglietto: intero 8 €, ridotto 5 € Telefono per informazioni: +39 0424 513746 io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 Mostra unica ed incredibile, rinnovata nei contenuti, che mette in risalto la Regione del Veneto terra di primati, invenzioni, culla di scienziati e fonte di molteplici record scientifici, una terra operosa e dinamica che punta ancora oggi con le proprie eccellenze a essere modello nel mondo. La rassegna racconta una storia che per secoli e decenni è stata ignorata, dimenticata, sminuita da tecnici, studiosi ed amministratori e che il Museo “Bonfanti-Vimar” ha riportato nella giusta luce. Incredibile il primo motore a benzina brevettato al mondo dal veronese Enrico Bernardi il 22 agosto 1882 (Benz brevetterà il suo tre mesi dopo e Daimler un anno e mezzo dopo), la prima donna al mondo pilota in corsa nel 1899, il primo dirigibile italiano del 1905. Si prosegue con una carrellata continua di cimeli, fino a giungere ai giorni nostri con Federico Faggin che negli anni ’70 inventa il microchip, quella piccola “pulce” che oggi fa muovere tutto il mondo, e Massimo Marchiori che una dozzina d’anni fa elabora quello speciale algoritmo che permette la nascita di Google, il motore di ricerca oggi più usato al mondo, oltre a piloti di fama internazionale e odierne Aziende leader nel settore tecnico. Una mostra davvero interessante che spazia dalla storia, alla tecnica, che si può seguire nei dettagli grazie ai tanti QR scaricabili su tablet o smartphone. Un visitatore ha lasciato recentemente questa frase: “Un Museo diverso dove la staticità dei mezzi esposti diventa movimento, in un rincorrersi di emozioni... insomma un “pezzo” unico nella miriade di musei senz’anima”. 38 Le mostre in corso La Vita dell’Ottocento con Giovanni Fattori Padova Palazzo Zabarella Via degli Zabarella 14 fino al 24 Dicembre 2015 Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 10 Telefono per informazioni: +39 049.8753100 [email protected] Jean Dubuffet Il teatro del suolo Padova Giardino della biodiversità all’Orto botanico Via Orto Botanico, 15 fino al 01 Novembre 2015 Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 10 Telefono per informazioni: +39 049 2010222 io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 Le celebri tavolette, i dipinti monumentali di soggetto risorgimentale, i magnifici ritratti, le scene di vita popolare saranno riuniti in una grande mostra che ripropone al pubblico l’assoluto protagonista, non solo della pittura macchiaiola, ma anche del naturalismo di fine secolo. Giovanni Fattori (Livorno, 1825 – Firenze, 1908) è stato certamente anche per la lunga vita, la qualità, il numero dei quadri realizzati, un protagonista di livello europeo. La sperimentazione della macchia cui lui ha dato un contributo decisivo, è stata solo una delle fasi di un’esperienza di maggiore e più vario respiro. Se nelle tavolette, come la famosa Rotonda di Palmieri, ha saputo dialogare con il Quattrocento italiano, pur riuscendo a concepire una visione assolutamente moderna, nei dipinti successivi di grande formato ha saputo raggiungere una dimensione epica che lo accosta al realismo di Courbet. La pittura di Fattori, un artista impegnato sempre fedele a se stesso, è riuscita, soprattutto nella rappresentazione delle grandi battaglie del Risorgimento o della vita dura del popolo della Maremma, a rendere una fase della storia italiana con un respiro che ricorda la letteratura verista di Verga o la poesia di Carducci. La mostra consentirà di mettere a confronto non solo temi diversi ma anche differenti soluzioni stilistiche che dimostrano l’evoluzione dell’artista. La sua grandezza è stata nella capacità di interpretare tematiche universali, come appunto l’eroismo, la pietà, il lavoro, la morte, che emergono nei suoi ultimi capolavori tra i quali "Lo staffato" con una forza straordinaria da far pensare a Goya. Gli ampi spazi espositivi del nuovo Giardino della biodiversità dell’Orto botanico di Padova, Patrimonio Unesco, accolgono la grande mostra Jean Dubuffet. Il Teatro del Suolo. L’esposizione, promossa dall’Università degli Studi di Padova e curata da Nicola Galvan, riunisce i 324 lavori litografici di Dubuffet e ripropone, a 51 anni dalla sua prima esposizione italiana, l’eccezionale ciclo dei Phénomènes, realizzato tra il 1958 e il 1962. Nel 1964, Jean Dubuffet scelse proprio l’Italia e gli spazi di Palazzo Grassi a Venezia per presentare al mondo il risultato di questa sua imponente, per certi versi irripetibile, avventura creativa, che il pubblico italiano da allora non ha più potuto vedere nella sua totalità. Accolti nelle collezioni permanenti di alcuni dei più importanti musei del mondo, quali il Centre Georges Pompidou di Parigi, il MoMA e il Solomon R. Guggenheim di New York, i 22 portfolio che custodiscono l’intero ciclo giungono a Padova grazie alla collaborazione 39 della Fondation Dubuffet e della Galerie Baudoin Lebon di Parigi. Il Teatro del Suolo è un progetto pensato appositamente per il Giardino della biodiversità all’Orto botanico di Padova, e viene realizzato in coincidenza con il periodo di apertura di EXPO 2015, manifestazione che ha per titolo Nutrire il pianeta e che vede l’Università di Padova impegnata in qualità di partner. Il suolo esplorato da Dubuffet rappresenta, in questa particolare occasione, la dimensione narrativa in cui si incontrano il mondo vegetale, che l’Orto botanico racconta dal punto di vista storico e scientifico, e quello agricolo e alimentare, implicato nel tema dell’Esposizione Universale ospitata a Milano. Di entrambi costituisce il presupposto, il luogo in cui essi affondano le loro radici. Del suolo Dubuffet ha sottolineato, come nessun altro artista prima di lui, l’assoluta centralità nella vita e nell’immaginario degli esseri umani. RUBRICHE APPUNTAMENTI Sagra del Rosario Dal 25 settembre al 5 ottobre Martellago Mostra d'arte Sacra Dal 25 settembre al 5 ottobre Martellago Auditorium San Salvatore Fiera del Rosario 3-4-5 ottobre San Donà di Piave Festa de a poenta bianca e… Festa d'Autunno 17-18 ottobre, 24-25 ottobre dal 31 al 1 novembre Jesolo Concerto in memoria di A. Barbiero Sagra di San Martino Dal 6 al 22 novembre Rio San Martino Dal 6 all'11 novembre, 14-15 novembre Pianiga Fiera dell'oca con zogo dell'oca in piazza 30 ottobre Martellago - Ore 20:45 Chiesa Parrocchiale 7-8 novembre Mirano Mostra del radicchio tardivo IGP 28-29 novembre S. Maria di Sala Fondazione Banca Festa della Santo Stefano: Madonna Inaugurazione della salute rassegna 21 novembre "incontraCULTURA" Venezia Happy Halloween 31 ottobre Martellago Piazza Bertati Mostra "L'artificiere" 13 novembre Martellago Sala conferenze A. Barbiero 11 ottobre San Donà di Piave Dal 2 al 15 novembre Maerne Auditorium G. Tronchin 21° Festa della Zucca Mostra sulla 1a Guerra Mondiale 17-18 ottobre, 24-25 ottobre dal 31 al 1 novembre Salzano Dal 6 al 16 novembre Martellago Auditorium San Salvatore io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 Festa e mostra del radicchio 40 Mostra del radicchio Spettacolo teatrale tardivo Dal 4 al 14 dicembre del mistero 21 Novembre Maerne Rievocazione leggende legate alle tradizioni popolari venete Cinema Parrocchiale Martellago Via Trento Impianti sportivi Appuntamenti Trofeo canoro radicchio d'argento Maerne paese dei presepi - mostra 5 dicembre Martellago Via Trento Impianti sportivi 13 dicembre Maerne Auditorium G. Tronchin Concerto dell'Immacolata 8 dicembre Maerne Chiesa Parrocchiale Passeggiata di Natale 8 dicembre Olmo Festa in piazza Concerto natalizio La lucciolata finale gennaio Olmo La casa delle fiabe il giardino incantato 26-27 dicembre, 6-7 gennaio S. Maria di Sala 13 dicembre Martellago Festa dei presepi Pirola Parola io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 10 gennaio Mirano 20 dicembre Olmo Chiesa Parrocchiale Gara nazionale ciclocross 13 dicembre Maerne Festa del radicchio 3 gennaio Scorzè 5 gennaio Noale 41 Lettera del Socio RUBRICHE IL LETTO DI PROCUSTE di Paolo Lenarda Buongiorno signor Presidente, bene arrivato. In un mondo impersonale, che vorrebbe tutti anonimi, tutti assimilati, tutti uguali, quando racconto le mie storie a me piace rivolgermi ad una persona. Anche gli altri possono leggere, anzi, è anche per gli altri che racconto la storia, ma continuo a rivolgermi sempre a quella persona, sperando di incontrare la sua sensibilità e il suo interesse. Nel rispetto della singolarità e dell’ umanità di ciascuno di noi, è a Lei che mi rivolgo. E Le racconto la storia di Teseo. Teseo era un po’ più giovane di Ercole; anche lui proveniva dal Peloponneso e gli ateniesi lo consideravano il fondatore della loro città. Lo ricorderete nelle statue che lo rappresentano forte e imponente mentre uccide il Minotauro, quel mostro metà uomo e metà toro che terrorizzava gli antichi greci. Teseo era un eroe mitico che difendeva i cittadini e combatteva contro mostri malvagi che insidiavano la sicurezza e la pace delle città. E fra questi Procuste. Procuste era un personaggio che voleva rendere tutti gli uomini uguali: si metteva all’incrocio di una strada e misurava i passanti facendoli adagiare su un letto: se il viandante era troppo grande gli tagliava i piedi, se era piccolo cercava di allungarlo stendendolo come si fa con la pasta del pane. io Socio / N. 04 / Ottobre 2015 Teseo lo ha ucciso, Teseo ha ucciso il mostro malvagio, crudele e sanguinario. Ma dopo 4000 anni non è morta l’idea di Procuste. La moda, la televisione, le regole di comportamento, le varie clausole di Basilea, le modalità di interpretare un bilancio, gli indici che vogliono riportare tutti ad un numero sono oggi i nuovi Procuste che vorrebbero impedirci di operare con la nostra fantasia, con la diversità e con le caratteristiche di ciascuno di noi. E’ contro questo Procuste che dobbiamo lottare. Sto scrivendo sul giornale di una banca e voglio ricordare che non è pensabile che l’attività di un imprenditore, la sua fantasia, il suo coraggio, la sua sicurezza, vengano annullate da un indice di bilancio. I moderni Procuste non possono cercare di distruggere la nostra umanità. Abbiamo avuto un Presidente che fa dell’ umanità la caratteristica della sua vita e che ha regalato alla nostra banca quella cordialità e quello stile che, da commercialista, riscontro anche nel comportamento degli impiegati con cui, per professione, sono chiamato a trattare. Benvenuto Presidente, mi piacerebbe molto incontrarLa e scambiare con Lei qualche parola. Grazie. 42 www.cartabcc.it Consigli utili Le buone norme da seguire nell'utilizzo della tua CartaBCC quando la ricevi. Firma la carta nell’apposito spazio sul retro. Memorizza il PIN, ricevuto separatamente. Sarà necessario per i tuoi prelievi di denaro contante dagli sportelli automatici e per tutti i tuoi acquisti. Ti ricordiamo che il codice PIN è strettamente personale e deve rimanere segreto. Raccomandiamo dunque di non trascriverlo o conservarlo insieme alla carta, e di non comunicarlo a nessuno. Custodisci con cura la tua CartaBcc e i codici di sicurezza. In caso di danneggiamento o deterioramento consegna la carta alla tua Banca e richiedine la sostituzione. Se dimentichi il PIN rivolgiti alla tua Banca per richiedere la ristampa di questo foglio. Il PIN della carta è conosciuto solo dal Titolare e nessun altro, né l’emittente né la Banca collocatrice. 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