Volantino - Comune di Reggiolo

Transcript

Volantino - Comune di Reggiolo
totale all'Arte, sua fedele ed unica Compagna di
una vita tribolata, fatta di rinunce e di quotidiane
miserie. Per me è un privilegio aiutarlo, con tutto
quello che gli posso offrire, tele, colori, pennelli
carta da disegno, pastelli ed altro, perché egli mi
ha gratificato, con dei risultati artistici di
eccezionale e rara potenza espressiva, con cui ci
rivela il suo immenso talento di artista nato.
Sicuramente è uno degli artisti giovani, è appena
trentenne, più dotati ed originali che io ho
cercato di plasmare senza snaturarne la
personalità, onirica, complessa, ma dotata di
una poetica lirica e sentimentale, con cui modella
forme liberatorie, permeate di interiore
dinamismo e complessità psichica. Protagonista
della sua ricerca artistica, originalissima, che
può rivelare delle affinità ideali con l'Orfismo di
un Delaunnay, è l'Uomo, ma soprattutto la
Donna, l'eterno femminino che diviene essenza
del suo mondo onirico. Più che essere influenzato
dai furori cromatici e dinamici del mio
Cubofuturismo, drammatico e romantico, di cui
ha assorbito, certamente ed inevitabilmente,
qualche elemento plastico, però rivisitato con la
sua rabbia in corpo, vuole esprimere sempre la
sua trascendentale esigenza dei sentimenti
umani, dove l'Amore diviene il protagonista
assoluto. E’ tutto il mondo fantastico ed
irrazionale della sua febbricitante mente
vulcanica, che lo prende per mano e lo guida per i
meandri inquieti e sovente drammatici, della sua
interiore natura ipersensibile e umanissima di
artista e di poeta. Buon lavoro ed esprimi
sempre, Giuseppe, ciò che il tuo nobile e
generoso cuore ti detta: questa è la via Maestra
della nostra ARTE, il tuo Maestro.
Febbraio 2014
WILLIAM TODE
Comune
di Reggiolo
Mostra personale del pittore
GIUSEPPE MARTUCCI
dal 22 Marzo al 13 Aprile 2014
Inaugurazione
Sabato 22 Marzo 2014 ore 17
Presenta il Maestro William Tode
Orario Mostra:
Venerdì - Sabato - Domenica
dalle 10,00 alle 12,30 e Domenica dalle 15,00 alle 19,00
OMAGGIO A GIUSEPPE MARTUCCI
Cinquantanni orsono insegnavo a Roma, e poi ad
Arezzo, Firenze, Mantova e Zurigo, all'Accademia
di Belle Arti, titolare della cattedra di Affresco; ho
una lunga militanza con la didattica artistica, per
la quale la mia, è stata veramente "vocazione".
Per tutti questi anni di dedizione con cui ho
rivelato le recondite armonie dell'inconscio ed il
fascino morboso del colore, più che insegnare a
imitare la natura esteriore, a copiare un qualsiasi
modello oggettivo, ho insegnato alle centinaia di
giovani, di guardare dentro se stessi, per
esprimere tutto il complesso mondo esistenziale
della condizione della dimensione del sogno. E
devo riconoscere, compiaciuto, che Giuseppe
Martucci, che anni orsono ebbi la ventura di
conoscere, fortuitamente ad una mia mostra, ha
rivelato una personalità artistica singolare,
dotatissima, ipersensibile e assai complessa. Era
autodidatta ed aveva fin da bambino cercato di
dipingere istintivamente ciò che sentiva nella
propria anima, tormentata e assetata di vita e
d'amore. Non ha mai fatto pittura di genere
naturalistico, ma ha sempre cercato una sua
poetica formale, tra simbolismo cubo-futurista,
al di fuori di tutti gli schemi strutturali e
ortodossi del Cubismo e del Futurismo, che tanto
lo seducevano, per le istanze dinamiche e per il
furore cromatico dei contrasti coloristici. In
questi ultimi anni in cui mi ha seguito, Martucci
ha acquisito e chiarito dentro di sé, l'istanza
formale di un principio di astrazione dalla realtà
esteriore, per privilegiare tutto un suo mondo
fantastico e onirico, dove il furore sentimentale
dei suoi sentimenti di giovane incompreso,
sicuramente con carichi emotivi che vanno ben
oltre la normalità quotidiana di un essere umano,
con tutto questo bagaglio esistenziale, non
comune, egli ha saputo raggiungere dei risultati
straordinari, con una ostinazione e dedizione