Due modelli di formazione in Pakistan
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Due modelli di formazione in Pakistan
INCONTRI Due modelli di formazione in Pakistan E CULTURE La formazione di se stessi è un fenomeno che coinvolge il graduale cambiamento degli individui: questo riguarda la crescita nella comprensione dei vari aspetti: religioso, politico e sociale. È un cammino ordinato in contrapposizione al caos e alla distruzione: è su questa base che può essere costruita una cultura ed una società. Il modello cristiano e quello mussulmano. Sr. M. Rukhsana Murad (Testo originale in inglese) L a parola cultura ha le sue radici nella parola latina cultura, coltivazione o cura. Secondo Edward B. Tylor “Cultura o civilizzazione è tutto quell’insieme che include conoscenza, credenza, arte, legge, morale, usanze, e tutte le altre capacità ed abitudini acquisite dall’uomo in quanto membro della società”. Un'altra definizione di Papa Giovanni Paolo II è che la cultura è la lingua, le idee, la fede, le usanze, le istituzioni, gli strumenti e le opere d’arte, i rituali e le cerimonie di una società. La cultura è il modello completo di come un essere umano pensa, parla, agisce e partecipa all’interno di una società con il proposito di educare le future generazioni. Perciò la cultura forma l’intera persona, inclusi il suo L’adunata mattutina prima dell’inizio delle lezioni giornaliere. 27 pensiero, la sua espressione, le sue azioni e la sua partecipazione nella società. In questo modo la cultura può essere considerata come l'intero patrimonio sociale dell'uomo. Il “se stessi” si riferisce al consapevole carattere riflessivo di una persona e “formazione” al processo durante il quale la personalità prende forma in modi specifici ed in particolari situazioni. Visto che la cultura è formata dalle abitudini, dai comportamenti, dalle usanze e dalla fede di un gruppo di persone, nulla è completamente omogeneo. Questo perché gli individui agiscono differentemente l’uno dall’altro mentre sono profondamente influenzati in tre aspetti particolari: la religione, la cultura e la nazionalità. La religione gioca un ruolo importante nella formazione di se stessi. Come la cultura anche la religione consiste in modelli sistematici di fede, di valori e comportamenti acquisiti dalle persone quali membri della loro società. In tutte le religioni, non vi è omogeneità, vi sono differenze di interpretazione dei principi e dei significati. Nella società islamica vi è la convinzione che gli individui abbiano il potere di controllare la loro vita. La vita comunitaria è considerata importante ed è favorita da preghiera, digiuno, pellegrinaggio Alcuni ragazzi con le nostre suore: stanno imparando a pregare. 28 alla Mecca ed elemosina. Nell’Islam religione e politica non sono separate, poiché è una religione che può essere praticata correttamente solo con il consenso dello stato. La “Jihad” è considerata una cosa sacra in quanto aiuta i Mussulmani a lottare per la santità personale e per la diffusione dell’Islam. I Cristiani credono che tutte le persone dovrebbero sforzarsi per seguire Cristo nelle loro azioni di ogni giorno. La Salvezza non è una questione privata, i Cristiani lavorano insieme per salvare tutto il genere umano. Dio ha creato uomini e donne uguali per scoprire l’universo, per questo non dovrebbe esistere disuguaglianza di trattamento tra uomini e donne. Per i Cristiani la libertà umana è importante, poiché gli esseri umani dovrebbero crescere con il giudizio della loro coscienza, e nella loro condotta dovrebbero seguire la vita di Cristo. Stessa pratica ma concetto diverso Ogni religione ha proprie usanze e propri concetti su cosa costituisca la pratica religiosa. Per esempio: pregare cinque volte al giorno è obbligatorio per ogni adulto nella società islamica e non farlo senza una ragione seria vuol dire commettere peccato. Similmente per il digiuno: un adulto deve digiunare per 30 giorni. Se un adulto non è in grado di completare i giorni previsti durante il mese del Ramadan deve farlo successivamente. I Cristiani pregano e digiunano per crescere spiritualmente e per solidarietà con le sofferenze e la fame di tante persone, ma gli individui sono liberi di scegliere se pregare e digiunare. Sebbene la Messa sia obbligatoria la domenica, non è considerato peccato se per una ragione seria qualcuno tralascia la Messa, nessuno, quindi, deve riparare in qualche modo alla mancanza. In Pakistan le usanze concernenti il matrimonio per Cristiani e Mussulmani hanno modelli molto simili. Molti genitori sostengono le spese del matrimonio dei loro figli e alle figlie vengono donati oggetti per la casa sotto forma di dote. Tuttavia vi sono differenze nell’approccio di base al matrimonio tra Cristiani e Mussulmani. Per esempio: uno sposo mussulmano deve depositare una consistente somma di danaro sul conto della sposa (chiamato Haq-Maher) il giorno del loro matrimonio, come salvaguardia per garantire il futuro della sposa. I genitori cristiani invece credono e sperano un buon futuro per le loro figlie. Nella società islamica vi è Bambine, che frequentano le nostre suore, con coloratissimi abiti tradizionali. anche un concetto di poligamia. In realtà sebbene la tradizione islamica consenta effettivamente all’uomo di sposare più di una donna nel medesimo tempo, l’uomo deve dimostrare che è in grado di provvedere all’alloggio e al mantenimento di tutte le mogli che ha sposato. Se non è sicuro di poter provvedere in modo giusto a più di una moglie, il Corano dice “allora sposane una sola” (Corano 4:3). Ai Cristiani d’altra parte non è consentito di contrarre più di un matrimonio alla volta, come è scritto nel Vangelo “l’uomo che ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra è colpevole di adulterio verso di lei. E se la donna ripudia suo marito e ne sposa un altro anche lei commette adulterio.” (Marco 10:1112). In Pakistan i Cristiani osservano questa legge. I Mussulmani credono in un Dio supremo e trascendente mentre i Cristiani chiamano Dio “Padre”, “Abba”. Ai Mussulmani è severamente vietato cambiare la loro religione anche se hanno un grande desiderio di farlo. Se lo fanno degli adulti, sono condannati a morte. Certamente una persona è formata dalla cultura nella quale vive. Gradualmente abbraccia i comportamenti buoni e cattivi, i costumi, le credenze e le tradizioni della sua cultura. Per esempio in Pakistan vi è un costume molto diffuso di usare lo hijab, non popolare tra le giovani ragazze, ma ugualmente coprono il loro volto poiché la società islamica ha introdotto questa usanza. Anche le donne cristiane coprono con un foulard o con un velo il loro capo, ma non per la stessa ragione dei Mussulmani per i quali è un obbligo religioso, mentre per i Cristiani è una consuetudine introdotta dalla società. Il rispetto per i genitori è un grande valore sia per i Mussulmani che per i Cristiani. Nelle famiglie Cristiane il concetto di rispetto è quello di por- 29 L’interno di un cortile. tare felicità, armonia e lunga vita per coloro che lo mettono in pratica, ma per i Mussulmani tutto ciò viene ulteriormente esteso rispetto ai Cristiani; rispettare i genitori è un obbligo e per alcuni mariti il rispetto dei genitori è più importante del vincolo matrimoniale. In Pakistan è inaccettabile tra i Cristiani, come anche tra i Mussulmani, di avere una amicizia esclusiva con persone dell’altro sesso. La Nazionalità gioca un ruolo importante nella formazione di un individuo. Molte famiglie Mussulmane si vendicano sui loro avversari e le faide si trasmettono di generazione in generazione. In Jhang, Sind e Peshawer questa pratica della vendetta ha cancellato alcune famiglie dalla faccia della terra. I Cristiani credono nel perdono, piuttosto che nella vendetta. Perdonare e chiedere perdono avviene nell’assemblea locale (Baradery) ed essi lo sanno. L’orgoglio (negativo) è molto comune ma generalmente i Cristiani cercano di seguire l’umiltà di Cristo: in Pakistan essi sono noti per essere persone pacifiche e 30 gentili. Il patriottismo è molto forte sia tra i Mussulmani che tra i Cristiani. Tuttavia si possono vedere discriminazioni contro i nonMussulmani nelle scuole statali, nel commercio e nelle opportunità di impiego; viceversa le scuole, gli ospedali e le istituzioni cristiane trattano la gente nello stesso modo ed i Mussulmani notano questa differenza. I Mussulmani affollano le scuole ed i collegi Cristiani per l’educazione dei loro figli perché dicono che i Cristiani vogliono che i bambini siano disciplinati e che si comportino bene. Queste differenze possono essere notate nella vita quotidiana. È vero che in Pakistan i Mussulmani e i Cristiani condividono costumi, valori e comportamenti, ma lo spirito nella pratica è completamente diverso. I Cristiani formano se stessi nello spirito di libertà, la libertà dei figli di Dio, che è il loro diritto di nascita e i genitori stessi li educano a questo in casa loro. I Mussulmani formano se stessi sulla base dell’obbligo verso l’autorità suprema che è Dio. Penso che questa differenza di spirito dia ai Mussulmani e ai Cristiani le loro diverse identità. Al centro, Sr. M. Rukhsana Murad