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Taiwan (Alessandro & Attila)
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TAIWAN
o FORMOSA
Di Alessandro e Attila
IN BREVE...
Superficie:
Popolazione:
Densità:
Capitale:
Ordinamento Politico:
Popolazione attiva:
36.184 km2
22.689.000 ab
627 ab/km2
Taipei
Repubblica
primario 7%,
secondario 35%,
terziario 58%
STORIA
Meta di pirati giapponesi e cinesi sin dall’VII sec., denominata Formosa dai portoghesi,
fu scalo commerciale olandese fino al 1624 e in seguito colonia della Cina, che la annetté
ufficialmente nel 1683. Aperta al commercio con l'occidente dopo il trattato di Tientsin,
del 1858, nonostante gli attacchi nipponico (l’occupazione parziale dell'isola risale al
1874) e francese ( con la guerra del Tonchino, nel 1884), rimase alla Cina sino alla
conquista giapponese, risalente al 1895.
Dopo la sconfitta del Giappone nel 1945 l'isola di Taiwan divenne parte della Cina. Il
governo cinese del Kuomintang si rifugiò a Taiwan nel 1949 alla sconfitta da parte del
governo di Mao. Da allora, la Cina ha fermamente mantenuto la convinzione che Taiwan le
appartenga, nonostante da allora Taiwan cerchi sempre di più di distaccarsi e di dichiararsi
formalmente indipendente(infatti l'indipendenza pratica c'è dal 1949, ma la Cina continua a
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insistere che Taiwan si riavvicini e si riunisca, o per buona volontà o, in un futuro, forse per
forza). Il 1° ottobre 1949 Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica Popolare
Cinese e Chiang Kai-shek (il presidente cinese di quell’epoca) fuggì a Taiwan, portando
con sé tutte le riserve auree del paese e quel che restava dell'aviazione e della marina.
Chiang Kai-shek ordinò inoltre che tutti i manufatti provenienti sia dalla Città proibita che
dal palazzo imperiale di Nanchino, che si fosse riusciti a trasportare, dovevano venire
portati sull'isola di Taiwan. Questi oggetti formano il cuore del "museo nazionale del
palazzo" di Taipei. Il Kuomintang continuò il suo operato a Taiwan, considerandosi l'unico
governo legittimo della Cina. Nel frattempo i comunisti della Repubblica Popolare Cinese
si proclamarono i successori della Repubblica di Cina su tutto il paese, dichiarando
illegittimo il governo nazionalista taiwanese.
Battaglie e riarmo
Durante la Crisi dello Stretto di Taiwan, nel 1958, vi furono scontri violentissimi, con le
isole di Quemoy e Matsu cannoneggiate e danneggiate dall'Esercito cinese, e le loro
guarnigioni assediate anche via mare. Queste isole, stando a soli 10km circa dal territorio
cinese, effettivamente erano e sono più una minaccia per la Cina che una difesa per
Taiwan (da esse, si dice che le forze speciali taiwanesi a tutt'oggi facciano frequenti
incursioni in territorio cinese). I cinesi comunisti non riuscirono a farle cadere in un mese
di scontri durante il quale vi furono dure battaglie aeree, finite a favore di Taiwan, tra F-86
e MiG-15 e 17 cinesi, grazie anche all'esordio dei missili SideWinder, mentre gli USA
pensarono bene di schierare anche unità da combattimento equipaggiate tra l'altro con i
nuovissimi F-104, gli unici bisonici esistenti all'epoca in servizio.
Dopo di allora, Taiwan continuò ad essere usata dagli americani come base avanzata
contro la Cina: moltissime missioni di ricognizione vennero condotte da aerei di
costruzione americana e palloni sonda. Ovviamente, tutto questo non mancò di accendere
proteste e crisi periodiche, come anche per le massicce forniture di armamenti americani
ad un'entità politica non unanimemente riconosciuta, che aspirava a riconquistare il potere
anche sulla Cina comunista.
In seguito gli USA abbandonarono tutte le armi, gli aerei, le navi e tutti gli
equipaggiamenti, industrie a inquadratura militare comprese, che vennero prese in gestione
dal partito della repubblica di Cina. Nonostante questo la Cina rimane sempre 300 volte più
grande dell’isola di Taiwan e che grazie alla sua avanzatissima tecnologia riesca a
produrre armi di ogni genere che valgono milioni di dollari e che certamente Taiwan non si
può permettere, sentendosi così, abbandonata e indifesa. Di sicuro c'è solo che queste
cospicue vendite di armi sono state un affare per i produttori d'armamenti e una grana
politica per i loro governi (come nel caso dei sottomarini, che nessuno si azzarda a vendere
a Taiwan, o delle fregate Lafayette, che la Francia ha venduto per poi 'scusarsi' rispetto
alle ire di Pechino).
Nel 1971 il Kuomintang perse il proprio seggio di rappresentante della Cina alle Nazioni
Unite e nel 1979 gli Stati Uniti smisero di riconoscere la Repubblica di Cina.
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L’attuale presidente taiwanese Chen ha vinto le elezioni con la proposta di redigere una
nuova Costituzione in cui risaltasse il carattere "sovrano ed indipendente" di Taiwan. Ha
inoltre sciolto il Consiglio per l’Unificazione Nazionale, costituito nel 1990 per
sovrintendere alla eventuale unificazione dell’isola con la Cina.
Il governo della Cina ha reagito con una legge che stabilisce che qualunque tentativo di
legittimare un autogoverno indipendente nell'isola mediante la modificazione della
Costituzione taiwanese potrebbe avere come conseguenza un'azione militare da parte della
Cina. Bush, al momento, ha chiesto a Taiwan di non modificare lo status quo ma ha anche
avvertito che avrebbe fatto “tutto il necessario” per difendere l’isola da un attacco della
Cina Popolare.
Una legge del Congresso obbliga gli USA a difendere militarmente Taiwan da un eventuale
attacco cinese. Secondo alcuni strateghi militari il caso di Taiwan potrebbe portare a una
futura guerra tra Stati Uniti e Cina.
Negli ultimi anni, gli USA hanno circondato la Cina di basi militari. Ci sono truppe
americane di stanza in Corea del Sud, Tagikistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Uzbekistan,
Kazakistan, Afghanistan, Pakistan, Singapore, Indonesia e Filippine.
Attualmente il governo di Taipei non rivendica più la sovranità sulla Cina e la Mongolia
(sebbene l'Assemblea Nazionale non abbia mai ufficialmente ridefinito i confini nazionali)
e le tensioni dell'epoca della guerra fredda si sono alquanto calmate. Lo status politico di
Taipei rimane oggetto di contenzioso. Le riforme attuate dal governo nazionalista negli
anni Ottanta e Novanta hanno trasformato Taiwan da uno stato monopartito controllato da
coloro che avevano abbandonato la Cina in uno stato multipartito e aperto anche alla
popolazione originaria dell'isola. Benché la Repubblica di Cina fosse uno dei cinque
membri permanenti del Consiglio di Sicurezza presso l'ONU, essa venne rimpiazzata dalla
Repubblica Popolare Cinese nel 1971. Come conseguenza della politica di Pechino
orientata al riconoscimento dell'esistenza di "un'unica Cina", Taiwan dal 1970 in poi ha
molto sofferto sul piano diplomatico. Attualmente, la Repubblica di Cina è riconosciuta da
soli 25 paesi.
Le 24 nazioni che hanno rapporti diplomatici ufficiali con la Repubblica di Cina (ROC)
riconoscono la ROC come sola e legittimo governo dell'intera Cina. Purtroppo prima degli
anni ’90 gli stati che riconoscevano il ROC erano molti di più ma la RPC negli ultimi anni
ha “corrotto” moltissimi paesi, offrendo loro dei contributi, minacciandoli o opponendo il
veto a missioni di pace richieste all’ONU.
GEOGRAFIA
La Repubblica di Cina (Taiwan) è uno stato democratico, composto di facto dal gruppo di
isole di Taiwan, Isole Pescadores, Quemoy,. Attualmente il nome "Taiwan viene usato
come sinonimo di Repubblica di Cina mentre il nome "Cina" indica usualmente la
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Repubblica Popolare Cinese che controlla la Cina continentale, Hong Kong, e Macao.
Morfologia
Taiwan, letteralmente "terrazze sulla baia"; isola dell'Asia orientale a circa 150 km dalla
costa della Cina meridionale, da cui è separata dallo stretto di Formosa. L'isola, lunga 377
km e larga 142 ha forma ovoidale ed è percorsa da tre catene montuose che la attraversano
da N. a S.: la catena centrale, fittamente coperta da foreste, raggiunge il culmine nello Yu
Shan(3997); quella orientale precipita sul mare, con una costa ripidissime poco
accessibile; mentre quella occidentale scende dolcemente con terrazzamenti, sullo stretto
di F., lungo il quale si estendono vaste pianure alluvionali assai fertili, che ospitano la
maggior parte della popolazione e delle città. Sono inoltre presenti sull’ isola vulcani
attivi, e intensa è la loro attività sismica, con frequenti terremoti: disastroso fu quello del
1935, che distrusse 20.000 abitazioni e fece 3.000 morti.
Clima
L’isola è tagliata dal Tropico del Cancro e perciò ha un clima tropicale, con estati calde e
lunghe, e inverni brevi e miti. Lambita sulla costa orientale da una corrente calda Taiwan
ha elevati livelli di precipitazioni, soprattutto su questo lato di costa, battuto dal monsone
estivo, a cui si accompagnano terribili tifoni, moltofrequenti.
Il clima caldo-umido favorisce la crescita di una rigogliosa vegetazione, che fino a
un’altitudine di 2.000 m è caratterizzata da foreste tropicali e subtropicali. Tra i 2.000 e i
3.000 m vi sono alberi decidui e conifere e, al di sopra di queste quote, pascoli e una
vegetazione di tipo arbustivo. Il 52% circa del territorio è coperto dalla fitta foresta
tropicale.
Idrografia
Tutti i fiumi hanno un corso breve e a regime torrentizio; i principali sono lo Hsiatanshui e
lo Hsilo. Sono inoltre presenti molti laghi anche se di modeste dimensioni, quello detto del
sole e della luna è famoso per i templi che si affacciano sulle sue acqua.
POLITICA
La Repubblica della Cina Nazionale o di Taiwan si basa sulla costituzione emessa il1°
gennaio 1947 decreta che il potere supremo deve essere esercitato dall’ Assemblea
Nazionale la quale elegge il proprio presidente ogni 6 anni. Il presidente della Repubblica è
assistito
da
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Yuan
che
hanno
compiti:
legislativo,
esecutivo,
giurisdizionale,amministrativo e burocratico. L’organo legislativo si compone di 506
membri eletti ogni 6 anni a suffragio universale.
La Repubblica di Taiwan è divisa in 6 municipalità e 16 contee.
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POPOLAZIONE
La popolazione è di quasi 23 milioni di abitanti e si concentra nelle fasce costiere nordoccidentali, dove sorgono tutte le principali città e la densità media supera spesso i 4000
ab./km2. La popolazione dell'isola di Taiwan è costituita da diversi gruppi etnici quali i
taiwanesi, presenti in maggior numero e provenienti dagli immigrati cinesi delle province
di Fujian e Guangdong; i cinesi, giunti su queste terre in conseguenza della seconda guerra
mondiale e gli aborigeni di origine filippina, indonesiana e malese. La popolazione è in
fortissima crescita: negli ultimi due decenni la popolazione è quasi raddoppiata
raggiungendo tra l’altro bassi livelli di m,mortalità infantile.
Oggi soltanto il 6.5% della popolazione è analfabeta.
Lingue
La lingua nazionale è il mandarino, un dialetto cinese. Gli aborigeni praticano una lingua
antica discendente dalle lingue maleopolinesiane.
Religioni
Le religioni maggiormente professate sono il taoismo, il buddismo e il confucianesimo.
Non mancano, tuttavia, delle minoranze seguaci di altre religioni, quali il cattolicesimo, il
protestantesimo e l’islam.
Cultura
La cultura di Taiwan è principalmente derivata dalla cultura tradizionale cinese, con
alcune influenze giapponesi e americane. Fra le espressioni più interessanti della cultura
di Taiwan vi sono le rappresentazioni delle marionette e il teatro delle ombre, entrambe
manifestazioni culturali di antichissimo retaggio. Una delle maggiori attrazioni del Taiwan
è il Palazzo del Museo Nazionale che ospita una vasta collezione di capolavori dell'arte
cinese, come bronzi, pitture e porcellane cinesi
ECONOMIA
La base principale dell’economia è l’agricoltura, che ha avuto un grande sviluppo negli
anni ’50, favorito in parte anche da una riforma agraria. In questo periodo molte delle
persone che lavoravano il terreno di un proprietario l’hanno acquistato. Tutto ciò ha portato
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ad un aumento della produttività, riuscendo a ricavare dalle coltivazioni anche due raccolti
all’ anno. Il prodotto principale è il riso, (che nel 2005 ha fornito circa 38 milioni di
quintali) la papaia, patate dolci, soia e legumi. Tra i prodotti delle piantagioni sono tra i
principali: la canna da zucchero e il cotone.
È ancora poco sfruttata la foresta (tranne
per gli indigeni, che fanno uso di bambù e un particolare tipo di cipresso), ma ha comunque
la sua importanza l’albero della canfora che sotto il dominio giapponese era soggetto a
monopolio come tabacco e oppio, anche se ultimamente questi tre settori sono entrati in
crisi. Piuttosto notevoli le risorse minerarie guidata dal carbone e subito dopo da oro,
alluminio e modeste quantità di rame, argento e zolfo.
Dalla fine degli anni '40, il paese ha conosciuto una notevole crescita economica, favorita
da massicci investimenti statunitensi, conseguendo un rapido sviluppo industriale
accompagnato dalla valorizzazione e dall'ammodernamento delle attività primarie. Le
esportazioni (beni di consumo, alimentari, confezioni, calzature, elettronica, ecc.)
superano le importazioni (materie prime).
Nel secondario, gli impianti più diffusi sono dedicati alla trasformazione dei prodotti
locali: industrie alimentari (zucchero, olio di semi, conserve di pesce, birra), tessili,
dell'abbigliamento e della carta; attivi i settori cantieristico, siderurgico, metallurgico
(rame, alluminio), meccanico (montaggio di autoveicoli), chimico (prodotti di base,
materie plastiche, resine, fertilizzanti), elettronico, della gomma, del cemento.
Le reti di comunicazioni stradali e ferroviarie sono fitte in particolare lungo la costa
occidentale. I porti principali sono Kaohsiung, Keelung, Taichung e Hualien. È in forte
crescita il settore del turismo. Esiste una rete di voli interni, gestita da una compagnia
locale, ma solamente l’aeroporto di Taipei è collegato con America e Giappone.
Bibliografia
·
Il mondo possibile
·
Enciclopedia Utet
·
www.wikipedia.it
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