Antigua - Aiuto alla Chiesa che Soffre
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Antigua - Aiuto alla Chiesa che Soffre
ANTIGUA E BARBUDA AREA 440 km2 ANTIGUA E BARBUDA APPARTENENZA RELIGIOSA Cristiani 93% Cattolici 10,5% - Protestanti 82,5% Religioni tradizionali 3,6% Non affiliati 4% Altre religioni 1,7% POPOLAZIONE RIFUGIATI (interni*) RIFUGIATI (esterni**) SFOLLATI 81.800 ----- 44 ----- *Rifugiati stranieri che vivono in questo Paese **Cittadini di questo Paese rifugiati all’estero La Costituzione riconosce come diritto fondamentale la libertà di pensiero e di religione, riconoscendo, inoltre, ai genitori quello di scegliere l’educazione religiosa dei propri figli e quello di non prestare giuramenti contrari alla propria religione. Le disposizioni costituzionali prevedono altresì la tutela dei cittadini dalla discriminazione religiosa. Da segnalare che i ministri del culto sono tra le categorie esplicitamente escluse dalla carica di senatore o deputato1. Nel marzo 2013 il Dipartimento Affari ecclesiastici dell’Ufficio del Primo ministro ha organizzato una Giornata nazionale di Preghiera, Digiuno e Adorazione presso lo stadio di Antigua «per chiedere un intervento divino e la guida spirituale di Dio contro la diffusione di comportamenti anti-sociali». L’Incontro è stato guidato dal vescovo cattolico monsignor Kenneth Richards, presidente del Consiglio Cristiano di Antigua, e un ruolo chiave è stato svolto da altri esponenti religiosi di rilievo, tra cui i rappresentanti del Consiglio ministeriale di Barbuda, dell’Associazione delle Chiese indipendenti di Antigua e Barbuda, dell’Alleanza evangelica di Antigua e Barbuda, del Centro dei Ministeri cristiani battisti indipendenti, delle Assemblee battiste e degli Avventisti del Settimo Giorno. Erano presenti anche esponenti politici, tra i quali il Governatore generale, il Primo ministro e il capo dell’opposizione. Per favorire la partecipazione, da segnalare che il Governo aveva esortato i responsabili dei dicasteri e i datori di lavoro del settore privato a consentire ai propri dipendenti di essere presenti2. L’uso di marijuana, anche quando effettuato in pratiche di carattere religioso, è stato vietato con una disposizione generale, contestata per la mancata eccezione riguardo al loro culto, da parte di alcuni gruppi rastafariani, per i quali essa è parte integrante dei riti religiosi3. www.ab.gov.ag/article_details.php?id=177 www.caribarena.com/antigua/religion/latest-religion-stories/103453-nation-urged-to-attend-day-of-prayer.html#ixzz2fNHmHtFO 3 www.state.gov/documents/organization/208660.pdf 1 2 44