Due film per Saint Laurent

n. 17 - 2 maggio 2013
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Cinema
VIAGGI ESTREMI
Foto: M. Riboud - Magnum Photos / Contrasto
Due film per Saint Laurent
La vita di Yves Saint Laurent sarà
raccontata due volte. Il celebre
stilista, infatti, è al centro di due
film in corso di preparazione. Il
primo, che si intitolerà semplicemente “Yves Saint Laurent”, viene
considerato quello ufficiale: ha
ottenuto l’approvazione del compagno per quasi cinquant’anni di
Saint Laurent, Pierre Bergé, il quale ha dichiarato di avere un «diritto morale su Saint Laurent, sulla
sua immagine, la sua opera e la sua
memoria». La pellicola si concentra sulla vita del giovane stilista nel
periodo tra il 1956 e il 1976 - quando lasciò Dior per creare la sua
Maison - ma anche sulla storia
d’amore con Bergé. Saint Laurent
sarà interpretato dal giovane Pierre Niney, rivelazione della
Comédie-Française, e Bergé da
Guillaume Gallienne. Per la regia
di Jalil Lespert e la distribuzione
negli Stati Uniti di Harvey Weinstein, il produttore dalle mani d’oro e che ha un debole per il cinema
francese, avendo distribuito “Quasi amici” e “The Artist”. I diritti del film, le cui
riprese cominceranno a giugno e la cui
uscita è prevista nel 2014, sono stati già
acquistati in decine di paesi.
Ma c’è un’altra pellicola in preparazione
sulla vita del grande stilista. Si intitolerà
“Saint Laurent” e sarà focalizzata sul
periodo 1965-1976: il regista è Bertrand
Bonello, la casa di produzione quella di
Luc Besson. YSL è interpretato da Gaspard Ulliel e Jérémie Renier invece vestirà i panni di Pierre Bergé. Léa Seydoux,
invece, sarà Loulou de la Falaise, amica e
collaboratrice di Saint Laurent. Tra le due
YVES SAINT LAURENT NEL 1964.
A FIANCO: ILARIA VENTURINI FENDI
produzioni la guerra è già cominciata. In
Francia ci si appassiona sulla scelta degli
attori e, soprattutto, ci si interroga su
quale dei due film sarà più credibile.
Alessandra Bianchi
Giro del mondo
da un milione di euro
In cima al Machu Picchu in Perù. In
cammello tra le piramidi egizie. A cavallo
tra le ferite del Grand Canyon in America.
Fino alla baia di Halong in Vietnam e alle
cascate Iguazu, tra Argentina e Brasile.
E poi nei templi di Angkor in Cambogia,
lungo la Grande Muraglia e nella Città
Proibita. Passando dal Colosseo, dalla
Val d’Orcia e dalla Valle dei Templi. “The
Ultimate Journey” è il viaggio ideato
dall’agenzia inglese VeryFirstTo
(veryfirstto.com) attraverso 157 Paesi.
Una nuova formula di vacanza per
viaggiatori facoltosi nei luoghi del World
Heritage, ovvero i 962 siti eletti
dall’Unesco a patrimonio dell’umanità.
Tempo stimato: 730 giorni. L’agenzia si
occupa di tutto: voli, trasferimenti, guide
e mete. Si soggiorna in alberghi da sogno,
lussuosi e storici. Come l’Hotel George V
a Parigi, il Sandy Lane alle Barbados e il
Plaza a New York, il Cipriani a Venezia e il
Ritz-Carlton a Mosca. Il pacchetto vacanze
più costoso al mondo porta anche in posti
meno conosciuti, come le case in legno
dipinte di Halsingland in Svezia, l’antica
cittadina montana di Monte Albán in
Messico e il Cahokia Mounds State
Historic Site negli Stati Uniti. Si parte in
coppia. Costo dell’operazione? Più di un
milione di euro a testa. Una (piccola) parte
del ricavato sarà devoluta all’Unesco.
Micol Passariello
PIANTE CHE PASSIONE
In principio fu l’autore de “I promessi sposi”. Una cultura botanica
sterminata e una passione per le varietà rare di piante, come la Tilia
americana e la Robinia pseudoacacia che Alessandro Manzoni piantò
nella tenuta di Brusuglio, vicino a Milano, per il piacere della moglie
Enrichetta. Sulle tracce dello scrittore e di quanti si definiscono tuttora
“cercatori di piante”, dal 26 al 28 aprile c’è Floracult (floracult.com),
manifestazione organizzata da Ilaria Venturini Fendi e curata da
Antonella Fornai, esperta di giardini. Per tre giorni, nella tenuta “I casali
del Pino”, tra Roma e Veio, conferenze, visite e workshop alla scoperta
delle ultime novità botaniche.
Francesca Sironi
2 maggio 2013 |
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