IPERTENSIONE ENDOCRANICA
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IPERTENSIONE ENDOCRANICA
IPERTENSIONE ENDOCRANICA ED EMODINAMICA CEREBRALE Dott. Marco Farneti Divisione di Neurochirurgia Cenni storici • 1783: Monroe “the younger” gettò le basi per lo studio della relazione tra Volume e Pressione all’interno del cranio con la pubblicazione “OBSERVATIONS ON THE STRUCTURE AND FUNCTION OF THE NERVOUS SYSTEM”. • 1824: Kellie, esaminando materiale autoptico umano, confermò la tesi di Monroe su un costante volume intracranico. • 1846: Burrows propose una modificazione delle tesi di Monroe e Kellie aggiungendo la terza componente endocranica ( il L.C.R.). • 1960: Lundberg gettò le basi per il corretto studio e trattamento dell’ipertensione endocranica pubblicando “CONTINUOS RECORDING AND CONTROL OF VENTRICULAR FLUID PRESSURE IN NEUROSURGICAL PRACTICE”. FISIOPATOLOGIA Il cervello, in quanto racchiuso in una scatola rigida e chiusa come il cranio, è in una situazione unica, non riscontrabile negli altri organi del corpo umano. La massa intracranica totale pesa circa 1400 grammi (+/100) nell’adulto. I costituenti del contenuto intracranico sono i seguenti: - LCR : 10 % - Volume tissutale: 80 % (H2O intracellulare 5 %, H2O intercellulare 55 %, Solidi 20%) - Sangue: 10 % (la maggior parte contenuta nei seni venosi) FISIOPATOLOGIA La legge di Monro-Kellie afferma che il volume all’interno del sistema craniospinale deve rimanere costante. La PIC rappresenta la pressione che vige all’interno del cranio, a livello del parenchima cerebrale, degli spazi liquorali e degli involucri meningei: le sue variazioni si ripercuotono in maniera uguale a livello dei diversi componenti. FISIOPATOLOGIA Al fine di mantenere costante la Pressione Intracrancica (PIC) esiste un meccanismo di compenso che interviene ogni volta che aumenta il Volume di uno dei componenti endocranici: il sangue può venire “sequestrato” dai seni venosi alla cassa toracica ed il LCR dai ventricoli e dalle cisterne basali al canale vertebrale. Sistema liquorale e seni venosi LCR= 140 (+\- 30) cc 70/80 cc ogni 8 h Controllo nervoso sulla secrezione del liquor • Il parenchima cerebrale non è del tutto incomprimibile, bensì offre una certa melleabilità senza una vera riducubilità di volume. • La compliance è un indice della distensibilità del sistema craniospinale, cioè misura la capacità del sistema craniospinale di ricevere un aumento di volume senza aumenti di pressione: C= dV/dP • L’elastanza, inverso della compliance, viene espressa come:E= dP/dV Curva esponenziale: volume liquorale (idrocefalo, emorragia subaracnoidea) volume ematico cerebrale (vasodilatazione, ostacolo venoso) volume parenchimale (processi occupanti spazio, edema) PIC Parte destra della curva: instabilità intracranica con compliance ridotta ed alta elastanza RISPOSTAVOLUME -PRESSIONE: variazione nella PIC dopo iniezione o sottrazione di 1 ml di LCR in 1 secondo. VP normale inferiore 2 mmHg/ml VP>5mmhg/ml indica situazione di compenso critico Ipertensione endocranica Valore medio PIC oscilla tra 5 e 15 mmHg. Il valore della PIC è oscillatorio nell’arco della giornata : onde B e C legate alla pulsatilità vasale ed al periodico aumento del flusso ematico cerebrale ONDE A patologiche e pericolose Ipertensione endocranica PIC > 20 mmHg ipertensione lieve PIC > 30 mmHg ipertensione moderata-severa PIC > 40 mmHG alta mortalità Sistemi di monitoraggio: - catetere spinale (rachicentesi, mai nel sospetto di un ipertensione endocranica in atto) - derivazione ventricolare esterna (più frequente, strumento terapeutico) Ipertensione endocranica Ipertensione endocranica cronica (aumento progressivo e persistente nel tempo): - tumori cerebrali - idrocefalo cronico iperteso - ematoma sottodurale cronico Meccanismi di compenso tutti utilizzati -aumento locale della pressione (espulsione del liquor dagli spazi subaracnoidei e ventricoli vicini, circonvoluzioni allargate e solchi cerebrali ristretti, ventricoli piccoli e deformati) -aumento generalizzato (ernie cerebrali interne) Sintomatologia ad evoluzione lenta, sfumata e talvolta misconosciuta RMN: anatomia normale RMN: Idrocefalo Neoplasia Fossa Cranica Posteriore Meningioma Fossa Cranica Anteriore Meningioma fronto-temporale sinistro Ipertensione endocranica Ipertensione endocranica acuta: - lesioni posttraumatiche - emorragia intraparenchimali - idrocefalo acuto (blocco liquorale acuto da ESA) Meccanismi di compenso rapidamente esauriti - ernie cerebrali interne Corteo sintomatologico gravissimo per l’aumento acuto della PIC e per la compromissione acuta delle strutture cerebrali. Riflesso di Cushing (compressione del tronco cerebrale): ipertensione arteriosa, bradicardia, alterazione dello stato di vigilanza. Ipertensione endocranica Ernie cerbrali interne: TRAUMA CRANICO LESIONI POSTRAUMATICHE: - Ferite lacero-contuse dei piani superficiali - Fratture craniche (volta-basicranio) - LESIONI FOCALI: EMATOMI EXTRADURALI EMATOMI SOTTODURALI FOCOLAI LACERO-CONTUSIVI PARENCHIMALI - LESIONI DIFFUSE: Danno assonale diffuso TRAUMA CRANICO GLASGOW COMA SCALE GCS: 3-8 TRAUMA CRANICO GRAVE GCS: 9-13 TRAUMA CRANICO MODERATO GCS: 14-15 TRAUMA CRANICO LIEVE Rimozione immediata di ematomi epidurali, sottodurali e/o contusioni cerebrali dotate di importante effetto massa EMATOMA EXTRADURALE Rimozione immediata di ematomi epidurali, sottodurali e/o contusioni cerebrali dotate di importante effetto massa EMATOMA SOTTODURALE ACUTO Monitoraggio clinico e neuroradiologico di lesioni post traumatiche (lesioni extraparenchimali e/o focolai contusivi) POTENZIALMENTE EVOLUTIVE e quindi da asportare FOCOLAIO LACERO CONTUSIVO RAPIDAMENTE EVOLUTIVO CONTROLLO TC DOPO 6 H Monitoraggio clinico e neuroradiologico di lesioni post traumatiche (lesioni extraparenchimali e/o focolai contusivi) POTENZIALMENTE EVOLUTIVE e quindi da asportare FOCOLAIO LACERO CONTUSIVO LENTAMENTE GIORNO 3 EVOLUTIVO GIORNO 4 GIORNO 1 GIORNO 2 Posizionamento drenaggio ventricolare esterno per il monitoraggio della pressione intracranica (PIC). Il drenaggio ventricolare rappresenta anche uno strumento terapeutico (aspirazione di liquor) EDEMA CEREBRALE DIFFUSO Posizionamento drenaggio ventricolare esterno per il monitoraggio della pressione intracranica (PIC). Il drenaggio ventricolare rappresenta anche uno strumento terapeutico (aspirazione di liquor) DANNO ASSONALE DIFFUSO FOCOLAI CONTUSIVI TRONCO CEREBRALE FOCOLAI CONTUSIVI CORPO CALLOSO Ipertensione endocranica Se non trattata l’ipertensione endocranica induce alterazioni dell’emodinamica cerebrale che, responsabili di ulteriori danni cerebrali, innescano circoli viziosi. variazione FEC = PPC / RCVQualunque della PIC influisce sull’emodinamica PPC= PASM-Pvenosa cerebrale PPC= PASM-PIC PPC ________ PASMPIC _____________ FEC= = RCV RCV Effetto dell’incremento della PIC sul FEC: • FEC rimane costante fino a che la PPC si mantiene superiore a 40 mmHg, punto in cui inizia a ridursi. • FEC si riduce significativamente con PIC>30-40 mmHg. A questo punto aumenta la PA (riflesso di Cushing) che a sua volta provocherà un aumento della PIC con ulteriore riduzione del FEC. • Una volta che la PIC è salita ai valori della PASM, il sangue non perfonde più il distretto cerebrale (morte cerebrale). variazione FEC = PPC / RCVQualunque della PIC influisce sull’emodinamica PPC= PASM-Pvenosa AUTOREGOLAZIONE cerebrale PPC= PASM-PIC PPC ________ PASMPIC _____________ FEC= = RCV RCV AUTOREGOLAZIONE Capacità intrinseca del FEC di mantenersi costante al variare della PASM. Vasi arteriosi prossimali: meccanismo di controllo neurogeno Arteriole distali: controllo metabolico (concentrazione CO2, pH) • Limite inferiore dell’autoregolazione è 50 / 70 mm Hg. • Limite superiore è rappresentato da volari di PASM di 160-180 mm Hg. • Nel soggetto iperteso la soglia critica è più alta. • Influenza della PACO2 EFFETTO VASODILATATORIO Perdita dell’Autoregolazione Incapacità patologica del FEC di mantenersi costante al variare della PA: Questa è dovuta alla dèfaillance del tono vasomotorio (VASOPARALISI). Cause di Vasoparalisi 1. 2. 3. 4. Ipotensione acuta profonda. Ipercapnia grave (PaCO2 > 70-80 torr). Ipertensione endocranica. Lattacidosi cerebrale (p.es.: stato di male; aree perilesionali). 5. Trauma cranico (danno diretto) La perdita dell’autoregolazione è dannosa in quanto rende il FEC interamente dipendente dalla PA. GRAZIE Variazioni Patologiche del FEC • Ipercapnia Acuta: aumenta il FEC grazie ad un duplice meccanismo di ipertensione arteriosa e vasodilatazione cerebrale. • Ipocapnia Acuta: abbassa il FEC per il meccanismo opposto a (1). • Anossiemia: aumenta il FEC come (1) ma in misura inferiore. • Iperossiemia: riduce modestamente il FEC. • Acidosi tissutale locale: produce vasodilatazione (es.: lesioni ischemiche, traumatiche, neoplastiche => acidosi cerebrale => vasodilatazione cerebrale). • Ipertensione endocranica: tende a ridurre il FEC (ostacolo alla perfusione). Accoppiamento Flusso Metabolismo L’encefalo utilizza circa il 25% del consumo corporeo totale di O2 per minuto. 45-60 ml/100 gr/min = consumo medio regionale di O2 (CMRO2) MECCANISMI DEL CERVELLO PER MANTENERE IL CMRO2 E PREVENIRE DANNO ENERGETICO (SaO2-SjO2)xHb x1.39 ________________ DAVO2 (differenza artero-venosa O2) = AUMENTARE LA DAVO2 100 Differenza artero-venosa in O2: 6.8 ml/ 100 ml MANTENERE IL FEC Iperemia: DAVO2 < 4ml/100 ml IN ACCORDO CON LA DOMANDA ENERGETICA ISCHEMIA: DAVO2 > 9ml/100 ml Accoppiamento Flusso Metabolismo FEC= 50 ml / 100 grammi / min FEC>30ml/100grammi/min: nessuna variazione attività elettrica FEC da 30 a 18 ml/100grammi/min: minima variazione att. elettr. FEC da 18 a 15 ml/100grammi/min: perdita funzionalità neuronale (attività sinaptica) lesione membrana cellulare fuoriuscita di K+ con conseguene morte cellulare Per valori di FEC compresi tra 10 e 20 ml si ha una condizione di silenzio elettrico POTENZIALMENTE REVERSIBILE: PENOMBRA ISCHEMICA FEC<8-10ml/100grammi/min: e EMODINAMICA CEREBRALE PPC ISCHEMIA LIMITE AUTOREGOLAZIONE PPC<30 DANNO CEREBRALE SECONDARIO Shock Perdite ematiche Ipovolemia IPOSSIA (PaO2<60 mmHg) Meno significativa se presente da sola perché compensata da un’aumentata OEF Emodinamica e metabolismo cerebrali. Valori normali nell’adulto. • • • • • • • • • • • FEC globale: 54 ml/ 100 gr/ min FEC della sost. bianca: 20 ml/ 100 gr/ min FEC della sost. grigia: 80 ml/ 100 gr/ min Pressione di perfusione cerebrale: 80 torr Resistenza cerebro-vascolare: 1.8 torr/ ml/ 100 gr/ min Differenza artero-venosa in O2: 6.8 ml/ 100 ml Consumo di ossigeno: 3 ml/ 100 gr/ min Consumo di glucosio: 4.5 ml/ 100 gr/ min Produzione di Lattato: 2.3 mM/ 100 gr/ min Indice Ossigeno-Glucosio: 90-100 % Indice Lattato-Glucosio: 0-10 % Emodinamica cerebrale FEC= 50 ml / 100 grammi / min ossia 750ml /min per tutto il cervello 12-15% della gittata cardiaca Il FEC non è omogeneo in tutto il cervello. E’ 4 volte superiore nella sostanza grigia rispetto alla sostanza bianca. Il FEC è più elevato nell’infante. Il FEC decresce con l’età in proporzioni molto variabili. L’arteriosclerosi gioca un ruolo essenziale.