Ezio Greggio - ilio masprone

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Ezio Greggio - ilio masprone
INTERNATIONAL MAGAZINE
N° 135 • SETTEMBRE 2011 • 5€
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Il Foglio Italiano • magazine per gli italiani nel mondo • Anno XV • n°5 • www.iliomasprone.com • Sped. in Abb. Post. 45% comma 20/b art. 2 Legge 662/96 • Filiale Poste Imperia
N°
5
Ezio
Greggio
torna sul Set
al via il Premio
Monte-Carlo
Monte-Carlo • Berlino • Bruxelles • Ginevra • Londra • Madrid • Milano • Parigi • Roma
IlFoglioCopertina_135_DEF.pdf
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Editoriale
E adesso Charlene pensa al Principato
Jean-Francois Robillon
la mia disponibilità è rivolta al cittadino
Greggio nazional popolare
Con il noto comico parliamo di “Boxoffice”
Serata italiana Premio Monte-Carlo
Venerdì 2 settembre evento dedicato alla professionalità italiana
Serata italiana
I premiati per il 2011
Alberto e Charlene
Ma l’amore trionferà...
Miss Italia nel Mondo 2011
Il concorso vissuto in prima persona dalla Testimonial de “Il Foglio Italiano”
Novità per i frontalieri
rimborso delle spese mediche per l’assistenza sanitaria dei lavoratori italiani
In copertina Ezio Greggio.
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somm
sommario
Hanno collaborato a questo numero:
Mattera
pag. 10
Danzo
pag. 20
Tagli
pag. 28
Grossi
pag. 30
Lupi
pag. 31
Chiella
pag. 32
De Melas
pag. 32
Caracciolo
pag. 36
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Ottobre,
il Mese della Cultura e Lingua Italiana
Ferrero
e Italia 150
Pietro Massa
incontro con il pianista berlinese
Carlo Ramello,
serata inaugurale del nuovo atelier
Leonardo Da Vinci
in mostra a Londra
Roma profuma d’oriente
Le grandi mostre della Città Eterna
Cambiando Prospettive
Maria Rebecca Ballestra
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maire
www.iliomasprone.com
Colombotto
Rosso pag. 44
Luti
pag. 56
Ugolini
pag. 64
Di Spirito
pag. 72
Grifoni
pag. 74
Rivella
Zunino
Brusa
Dir. editoriale Dir. Commerc. P.R.
LES OUTILS
INCONTOURNABLES
POUR LES
PROFESSIONNELS
www.unika.mc
editoriale
éd
Due settembre, prestigioso evento
all’Hotel de Paris con
“
il Premio
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MONTE-CARLO. Il mese di settembre segna da sempre la ripresa lavorativa dopo le vacanze estive, ma per
noi sarà ancora un momento di grande
festa perché molti italiani di Monaco e non soltanto si ritroveranno con
noi in occasione della manifestazione denominata Serata Italiana che si
svolgerà venerdì 2 settembre, come di
consueto, nella Salle Empire dell’Hotel de Paris. Nell’occasione farà il suo
debutto il Premio Monte-Carlo che sostituisce, solo nel nome, il premio Foglio d’Oro dopo dieci anni di intensa
attività e di conclamati successi raggiunti anche a costo di sacrifici.
Il Premio Monte-Carlo 2011 sarà dunque l’undicesima edizione del riconoscimento.
Questa decisione è stata presa al fine
di rendere totalmente autonomo il
premio dal magazine Il Foglio Italiano e, dato il successo, e il prestigio
del Premio, ci è sembrato più consono
legarlo direttamente al nome del Principato di Monaco più che al giornale.
Nei primi dieci anni precedenti il premio Foglio d’Oro ha annoverato presenze di prestigio internazionale nei
vari settori che vanno da chi si impegna nel Sociale all’Imprenditoria, dal
mondo Artistico, all’Arte allo Sport,
all’Economia. Bastano alcuni nomi
come l’attrice Monica Bellucci, presente nella prima edizione, o Donna
Fernanda Casiraghi (nonna dei figli
della Principessa Carolina), per dare
il senso della qualità dei personaggi
che hanno contribuito a completare
la storia attuale, ad esempio, anche
della politica italiana degli ultimi 50
anni, come il Senatore a vita Giulio
Andreotti; oppure della Signora Maria
Franca Ferrero, Presidente dell’omonima Fondazione che si occupa costantemente del Sociale.
Ma anche l’illustre professor Umberto
”
Monte-Carlo
Veronesi, piuttosto che le famose 20
“Frecce Tricolori”, vanto tutto italiano, oppure il popolare presentatore
Mike Bongiorno, l’allenatore della
Nazionale Marcello Lippi (dopo aver
vinto i mondali di calcio) sono venuti
a Monte-Carlo per ritirare personalmente il riconoscimento per la “Professionalità degli Italiani nel Mondo”,
come recita senza riserve il regolamento dell’evento.
La caratteristica del “nuovo” Premio
sarà poi quella di consegnare il riconoscimento non soltanto a personaggi
popolari residenti in Italia o all’estero, ma anche a uomini e donne, meno
noti, ma non per questo meno importanti, purché rientrino nel rispetto
dei principio fondamentale del regolamento che intende premiare conna-
zionali che portino rispettosamente
alto il prestigio del Paese all’estero.
E per concludere parliamo del successo dell’Edizione Speciale del luglio scorso dedicata alla storia passata di tutti i matrimoni dei Grimaldi
dal 1200 ad oggi.
Il gradimento è stato talmente grande
e le richieste talmente tante che, con
nostra piena soddisfazione, abbiamo
dovuto ristampare altre 3000 copie
per completare la distribuzione su
tutto il Principato ed anche in Italia.
Il merito del successo dell’inedita iniziativa editoriale va soprattutto alla
nostra collaboratrice e autrice Silvana
Rivella che ha svolto anche il lavoro
di ricerca storica e del materiale fotografico .in maniera davvero scrupolosa e certosina.
di Ilio MASPRONE
[email protected]
www.iliomasprone.com
itorial
10° Premio
Foglio d’Oro 2009,
da sinistra:
Niccolò Caissotti
di Chiusano,
Peppino di Capri,
Max Biaggi,
Valentina Vezzali,
Nicola Pietrangeli
e Lea Pericoli.
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Le Prix Monte-Carlo
a l’Hotel de Paris
Le mois de Septembre marque toujours
la reprise, après les vacances d’été mais
nous allons encore être un moment de
grande fête, car de nombreux Italiens à
Monaco et se retrouveront non seulement
avec nous lors de l’événement: “La Nuit
Italienne”, qui aura lieu le vendredi 2
septembre à la Salle Empire dell’Hotel
de Paris. À l’occasion, le nouveau prix
sera: “Prix Monte Carlo”, en remplaçant
le nom de« Prix Feuille d’Or “, après 10
ans de succès, il sera donc la 11 e édition, La décision prise afin de rendre
indépendante du magazine en cours...
Compte tenu du prestige de ce prix, nous
avons lié au nom de la Principauté. Dans
les 10 premières années précédant la
délivrance de feuille d’or a inclus apparences par le monde prestigieux des
entrepreneurs, des artistes, des arts, des
sports et de «l’économie. nous avons primé des noms comme ‘actrice Monica Bellucci, Fernanda Casiraghi (grand-mère
la princesse Caroline) dans la politique
italienne des 50 dernières années Giulio
Andreotti, sénateur à vie, Mme Maria
Franca Ferrero, Président de la Fondation Ferrero qui traite de questions sociales. éminent professeur Umberto Veronesi, ou même le “Flèches Tricolores.”
Mike Bongiorno présentateur, Marcello
Lippi, le football italien dans le monde.
Ces prix sont ensuite venu en personne
pour recevoir le Prix Monte Carlo pour
le “professionnalisme dans le monde
italien”, décrit comment nos politiques.
Le prix sera attribué aux hommes et aux
femmes les moins bien connues. Ces personnes aussi important à l’automne que
le principe fondamental du règlement,
qui vise à récompenser les collègues
menant au prestige du pays à l’étranger. Enfin, nous parler du succès qu’il a
eu l’édition spéciale de juillet consacré
à l’histoire de tous les mariages passés
de Grimaldi de 1200 à aujourd’hui. Le
succès fut si grand que nous avions encore d’imprimer 3000 exemplaires pour
compléter la distribution dans la Principauté de Monaco et l’Italie. Le mérite en
revient principalement à notre collaborateur et auteur Silvana Rivella qui a effectué le travail de recherche historique
et du matériel photographique dans un
examen approfondi et minutieux.
Dialogo
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a proposito
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Valore
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Insieme alla
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Il valore
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uno sguardo!
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Uno sguardo
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al futuro!
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Studio Twin
Nei giardini di Peyre-Lebade, Listrac Médoc, scultura “BELU” di Zaha Hadid, 2007. Collezione Ariane e Benjamin de Rothschild.
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
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Jean-Francois Robillon
la mia disponibilità
è rivolta al cittadino
Nostra intervista al Presidente del Parlamento (Conseil National)
di LUIGI MATTERA
[email protected]
A destra,
Jean-Francois
Robillon
durante
l’intervista.
Il Foglio Italiano inizia una serie di
interviste a personalità che rappresentano le istituzioni del Principato, volte alla familiarizzazione con
le regole, leggi, e norme che sono
anche collegate alla comunità degli
oltre seimila italiani residenti. Riteniamo che conoscere in profondità
le istituzioni monegasche e i loro
principali attori possa essere d’aiuto all’integrazione dei nostri concittadini in uno Stato piccolo come superficie, ma immenso per la civiltà
cosmopolita che lo compone.
Cominciamo il Presidente del Parlamento di Monaco (Consiglio Nazionale) Jean-François Robillon,
mentre annunciamo l’incontro con
il Ministro della Giustizia, S.E. Philippe Narmino,
MONACO. Leggendo la sua biografia
si nota subito, in qualità di cardiologo,
l’interesse per la salute ma anche quello per la cultura e lo studio. Lei è anche
membro del prestigioso “Ordine della
Pleiade” dal 2008, presidente e fondatore di “Share Ong”, un’associazione volta
al miglioramento della salute e dell’insegnamento nei paesi in via di sviluppo.
Può darci qualche dettaglio addizionale
per i nostri lettori e, come domanda successiva notando che è membro di molte commissioni, illustrare come riesce
a organizzare le attività quotidiane che,
supponiamo, sovraccariche tra le mansioni politiche, professionali e sociali
che svolge?
E’ pur vero che esercito attività mediche e
umanitarie. Si tratta di una vocazione, di
una vera passione verso i miei concittadini
e più in dettaglio verso i valori umanitari
impregnati dalla solidarietà, d’ascolto e
d’aiuto. Anche le mie attività politiche,
iniziate dal 2001 fondando, assieme
all’amico Stéphane Valeri, l’Unione per
il Principato, partito di maggioranza del
Consiglio Nazionale, seguito dalla creazione del Partito dell’Unione dei Monegaschi nel 2011 e l’esercizio della funzione di Presidente del Consiglio Nazionale
dal 2010, confermano la continuità dei
miei impegni. Per me sussiste una complementarità naturale tra queste funzioni
e quando le si ama non si conta il tempo
consacrato a tali attività. Con ciò non intendo dire che si tratti di un facile impegno. Ben al contrario. Sono stato eletto
dalla base ed intendo restarvi. Il mio ufficio di Presidenza è aperto a tutti perché
credo che a Monaco abbiamo la fortuna
di beneficiare della grande prossimità con
i monegaschi e l’insieme dei residenti del
Principato, un legame che occorre conser-
vare, costi quel che costi, questo legame
diretto con i nostri concittadini per restare in linea con le loro preoccupazioni e le
loro aspettative. Per raggiungere questo
obiettivo occorre, evidentemente, investirsi
totalmente, organizzarsi e saper delegare
in piena fiducia: in questo ambito ho la
fortuna di contare sul sostegno della mia
famiglia, dei miei colleghi di maggioranza UDM, ma anche su collaboratori
efficienti del Parlamento che svolgono un
lavoro impressionante per una equipe che
conta solo 29 persone. E’ la sommatoria
di tutte queste energie che mi consente di
esercitare le mie attività in modo determinato e sereno, consentendo anche agli
eletti della maggioranza di confermare
gli impegni presi verso i monegaschi.
Recentemente il Consiglio Nazionale ha
approvato un progetto di legge, il N°844,
che riguarda il diritto di mutazione. Lei
ha affermato che non si tratta affatto di
una nuova imposta ma un mezzo per ottimizzare le tasse già previste nel sistema fiscale monegasco. In pratica vi sarà
un’imposta del 4,5% su ogni transazione
immobiliare eseguita a Monaco ed a carico del beneficiario alla quale, in passato, venivano meno i proprietari delle
abitazioni. Può darci un esempio delle
modifiche apportate, supponiamo su una
vendita di un proprietario italiano ad
un residente del Principato, in funzione
delle procedure esistenti prima e dopo il
progetto di legge facendoci comprendere
come e perché in passato si riusciva ad
evitare tale imposta?
Io affermerei che questo testo corrisponde ai migliori standards internazionali, in particolare quelli dell’OCDE, ed è
una misura faro destinata a confortare
l’attrattività del Principato anche perché Monaco ha ridotto del 40% la tas-
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Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
ISTITUZIONI-institutions
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sa sui diritti di mutazione: un elemento
che nessun altro Paese può rivendicare!
Si tratta, perciò di un’ottima notizia per
tutti gli investitori che desiderino vendere un bene immobiliare nel Principato,
siano essi imprenditori, privati o società,
giacché i diritti di mutazione tassabili
all’atto della vendita passano dal 7,5%
al 4,5% del valore venale del bene (valore commerciale del bene). Questa buona notizia per gli investitori non ha che
una sola controparte: la trasparenza dello scambio, ciò non significa affatto la
perdita della riservatezza della vendita,
come taluni vogliono far credere. Per rispondere più precisamente alla domanda,
a partire dal 1°luglio scorso un investitore
italiano, persona fisica o struttura giuridica beneficiante o meno della figura
morale, che venderebbe un bene ad una
persona fisica o società civile registrata a
Monaco rispondente ai criteri di trasparenza, dovrà farsi carico di un diritto di
mutazione al tasso ridotto del 4.5% del
valore commerciale del bene. In precedenza avrebbe dovuto pagare il 7,5% per la
medesima operazione. Come ultimo esempio, qualora l’investitore italiano ceda il
proprio bene, posseduto in maniera trasparente, ad una società civile anonima o
commandataria, o ad ogni altra struttura
“opaca”, società offshore, trust, società di
facciata, fiduciaria, fondazione di diritto
straniero od altro, la transazione sarà imponibile del 7,5%. Prima del voto della
legge, il 60% delle vendite non venivano
registrate dai servizi fiscali dello Stato ed
i notai incameravano l’ 80% delle transazioni. E’ facile constatare che su 15.000
appartamenti elencati a Monaco, circa
3.500 appartengono a società offshore,
il cui sistema giuridico opaco consentiva
loro di eludere la tassazione. L’incasso
dello Stato concernente i diritti di mutazione era di 71 milioni di euro nel 2007 e
fino a 86 milioni di euro nel 2008, prima
di ricadere a 35 milioni nel 2009, quindi a 45 milioni nel 2010. Il voto del 28
giugno scorso rappresenta, quindi, una
correzione attesa e salutare, sicuramente
una delle principali riforme di questi ultimi anni volti ad una tassazione più giusta
e trasparente. Faccio presente che questo
tasso maggiorato del 7,5% non è altro
che quello esistente prima della riforma
e che quello attualmente instaurato è, allora, essenzialmente un premio alla trasparenza annzicché una rivoluzione nella
fiscalità monegasca. Nessun allarmismo,
dunque.
Può anticiparci i dettagli sulle prossime
leggi contro la discriminazione e la molestia sessuale ed anche quella riguardante l’Economia Numerica con l’obbligo
della firma e protezione per gli acquisti
via internet?
La legge sull’economia numerica è stata
votata all’unanimità durante la seduta
eccezionale che si è tenuta il 13 luglio
scorso al Consiglio Nazionale. Si tratta
di un testo molto atteso perché consente di favorire lo sviluppo dell’economia
numerica nel Principato e di sviluppare
un’amministrazione elettronica al fine di
facilitare la vita dei monegaschi, residenti, ma anche delle imprese e dei futuri investitori. I nuovi processi commerciali che
sono comunemente definiti come “com-
mercio elettronico”, costituiscono un settore a sestante ed in forte progresso mondiale. Monaco non poteva rimanere al
margine di questo movimento ma doveva,
come attuato dalle altre nazioni europee,
dotarsi si un regime giuridico compatibile al commercio elettronico. Il Consiglio
Nazionale ha prestato particolare attenzione, durante l’esame del testo, a queste
nuove misure volte ad instaurare fiducia
nell’economia numerica, ed assicurando
ugualmente la protezione delle transazio-
ni per il consumatore. Appariva in effetti
fondamentale per lo sviluppo di questo
settore assicurarne la protezione giuridica
delle transazioni realizzate via internet e
rinforzare la protezione dei consumatori
mediante il principio di retrazione unitamente al principio di doppia conferma
per rendere valido un’ ordine in linea. Ciò
perché dinanzi ad uno schermo c’è la possibilità che si perda di vista l’ammontare
degli acquisti verso cui ci si impegnava
troppo facilmente. Per quanto concerne la
proposta di legge sulle discriminazioni e
molestie, gli eletti del Consiglio Nazionale l’ hanno votata a larga maggioranza il
13 luglio scorso. Questo testo costituisce
la base indispensabile per la legislazione
monegasca, in linea con gli impegni elettorali del 2008 della maggioranza e nel
rispetto di quelli internazionali presi dal
Principato sulla materia, tanto sul piano
delle entità dell’ ONU, quanto sul Consiglio Europeo. L’adozione di questa proposta di legge esprime in maniera chiara
il principio di non discriminazione a Monaco, proponendo di sanzionare qualsiasi
atto discriminatorio fondato “sull’origine, il sesso, l’orientazione sessuale, l’età,
la situazione familiare, l’appartenenza ad
un’etnia o razza, le convinzioni religiose,
le opinioni politiche, le attività sindacali, di patronimico, di handicap”. Il testo
include ugualmente un dispositivo volto
ad iscrivere nel diritto monegasco l’uguaglianza professionale tra uomini e donne
ed integra le misure di protezione dei salariati contro le molestie morali o sessuali
sul posto di lavoro. Monaco si modernizza
e rinforza la propria attrattività economica e finanziaria, e credo, con i consiglieri
della maggioranza, che sia ugualmente
importante una modernizzazione della
dimensione sociale. Il voto sulla proposta
di legge è un passo nella buona direzione,
ma ricordo che a Monaco il processo legislativo implica che il Governo deliberi nei
confronti del Consiglio Nazionale, entro i
sei mesi dal voto della proposta di legge,
che questa sia confermata in legge oppure
di interromperne il processo specificandone le motivazioni. Se il Governo decide di
continuare il processo, dispone di un arco
di tempo di un anno per redigere il progetto di legge e poterne reinterpretare la
proposta di legge iniziale presentata dal
Consiglio Nazionale. E’ quindi prematuro, come lasciano intendere alcuni consiglieri dell’opposizione, criticare questo
testo in quanto può ritornare al Consiglio
Nazionale sotto una forma completamente emendata, modificata, ma può anche
non essere accettata dal Governo! Io
ascolto le preoccupazioni di persone che
affermano, senza conoscere le cose, che
Monaco si esporrebbe a possibili ricorsi
davanti alla Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo, viste le specificità del modello monegasco che garantisce la priorità
d’impiego e di alloggio ai cittadini monegaschi. Ciononostante, devo ricordare
qualche certezza: le nostre specificità che
formano l’identità monegasca sono prioritarie per i consiglieri di maggioranza
e non sono affatto minacciate da questa
proposta di legge. Le realtà e specificità
del Principato sono intese ed accettate
dalle organizzazioni internazionali. Mi
consenta, in questo senso, di citare un
passo del Consiglio d’Europa durante
l’adesione di Monaco a questa organizzazione nel 2004 : “L’Assemblea riconosce
la situazione particolare di un Paese quale Monaco dove la popolazione autoctona
è numericamente inferiore al numero di
persone che vi vivono e/o vi lavorano. Essa
stima che, nell’interpretazione degli impegni che Monaco onorerà, il Consiglio
dell’Europa dovrebbe tener in conto questo contesto che ha portato le autorità ad
accordare regimi preferenziali principalmente ai cittadini monegaschi in materia
di lavoro e d’impiego, di alloggio ed aiuto sociale(...)” (Avvison°250, paragrafo,
adottato dall’Assemblea Parlamentare
del Consiglio dell’Europa, il 27 aprile
2004).
Quali sono i vantaggi degli italiani residenti da lungo tempo a Monaco e di
quelli cosiddetti “enfants du Pays”? Esiste un mezzo per accostarsi ai diritti dei
cittadini monegaschi?
Com’è noto il Principato ha una ricca e
lunga storia di apertura tanto verso la
Francia che l’Italia: il popolo monegasco, composto da circa 120 nazionalità,
fa leva della sua identità e dinamismo in
questo formidabile slancio cosmopolita.
Accanto ai cittadini monegaschi, il Principato enumera 8.800 francesi residenti
e circa 5.800 italiani, stando all’ultimo
censimento nel 2008 dove venivano elencati più di 8.400 monegaschi. Questa peculiare situazione ha condotto Monaco a
forgiare il concetto di “enfants du Pays”,
questi monegaschi “di cuore” composti
da persone nate a Monaco, che vi hanno
sempre vissuto, e di persone che risiedono
a Monaco da più di 40 anni. Gli “enfants
du Pays” conoscono, amano e contribuiscono alla prosperità di Monaco. Per
questo motivo, beneficiano di una priorità
all’impiego ed all’accesso ad alloggi del
settore cosiddetto “protetto”, che propone
appartamenti con affitti inferiori al prezzo di mercato. In ogni caso, l’offerta di
alloggi in detto settore protetto, diminuisce anno dopo anno in quanto numerosi
proprietari decidono di vendere il proprio
bene o desiderano recuperarlo per viverci. Di fronte all’esodo degli “enfants du
Pays”, la maggioranza del Consiglio Nazionale ha operato, già dall’arrivo in Par-
lamento nel 2003, per fermare la carenza
del settore protetto la cui esistenza era
già stata messa in forse dai Consiglieri
conservatori prima del 2003. Le loro decisioni legislative avrebbero semplicemente
portato alla scomparsa del settore protetto
nel 2007 e, con esso, la scomparsa degli
“enfants du Pays”. La maggioranza attuale, avendo sempre in mente la difesa
della variegata popolazione monegasca e
la ricerca di una soluzione duratura per
l’alloggio agli “enfants du Pays” li ha
condotti a prevedere la creazione di un
settore cosiddetto “intermediario”. Questo progetto ha una doppia vocazione: da
un lato, non fare assumere ai piccoli proprietari il costo di una politica sociale al
posto dello Stato; d’altra parte, consentire
ad una società d’economia mista, associando lo Stato a vari investitori privati,
di acquistare gli immobili sul territorio
per sostituirli con abitazioni più elevate di
cui una parte sarebbe data in affitto agli
“enfats du Pays” a prezzi di ragionabili.
Questa soluzione mi sembra la sola che
consenta di conservare a Monaco una
popolazione attiva e degli attori economici e sociali che sono fortemente legati
al Paese, ad un costo accettabile per lo
Stato. A proposito di ciò, dopo il promesso
annuncio della messa a punto dalla parte
del Governo di un progetto pilota, concretizzato nell’estate del 2009, con l’acquisto
di una villa a Monaco (Villa Ida), escludo che il progetto sia rimasto alla linea
di partenza, senza alcuna spiegazione da
parte del Governo e questo malgrado i
rilanci da parte della maggioranza durante gli ultimi debattiti budgettari. Ma
si potrà esser certi che la maggioranza del
Consiglio non mollerà la presa su questa
problematica che figura in buona posizione dinanzi agli aimpegni presi con i monegaschi e, al dilà di essi, davanti a tutta
la popolazione monegasca, al cui primo
posto figurano gli “enfants du Pays” ed
ai quali teniamo moltissimo.
Le convenzioni tra Monaco e l’Italia che
riguardano i lavoratori sono definite da
leggi oppure fanno parte di regolamentazioni in ogni disciplina?
Ho avuto l’occasione di affrontare con
l’Ambasciatore d’Italia a Monaco Antonio Morabito, ed il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Francesco
Talarico, la questione cruciale dell’accesso alle cure mediche nel Principato per
tutti gli impiegati italiani che vi lavorano
quotidianamente. Mi fa piacere che le autorità italiane e monegasche finalmente
siano giunte ad un accordo in questo senso come lo ha confermato il Governo il 3
agosto scorso. Consentire agli impiegati
italiani di farsi curare a Monaco risponde
ad una esigenza d’ordine pratico e si spiega anche dal fatto dell’eccellente reputa-
13
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
ISTITUZIONI-institutions
zione degli istituti e professionisti medici
del Principato. Ci risulta che numerosi
italiani ai quali riguarda direttamente
l’accordo, desiderino poter scegliere Monaco come luogo per le visite mediche. Sò
inoltre che questa richiesta era stata rilanciata da tanto tempo dall’associazione
dei lavoratori frontalieri italiani (FAI) e
dall’associazione degli imprenditori italiani di Monaco, i quali ritenevano che
uno sviluppo in questo ambito avrebbe
rafforzato l’attrattività del Principato nei
confronti di imprese italiane che desiderino installarsi nel Principato. Questo
nuovo accordo consente concretamente
ai lavoratori italiani di consultare uno
specialista a Monaco e di farsi rimborsare
la visita dalle casse sociali monegasche,
purché sia stata prescritta dal medico di
famiglia italiano del salariato. Penso che
sia un bel progresso, anche se ci si deve
dispiacere che i benefici di questa nuova
misura non possano estendersi ai familiari degli aventi diritto.
14
Interview
de Jean Francois
Robillon
Dans la lecture de votre riche biographie, on remarque votre intérêt pour la
santé, étant médecin cardiologue, ainsi
que pour la culture et l’éducation. Vous
êtes également membre du prestigieux
Ordre de la Pléiade et, depuis 2008,
Président fondateur de SHARE ONG,
association vouée à l’amélioration de
la santé et de l’enseignement dans les
pays sous développés. Pouvez-vous me
donner quelques détails additionnels
pour nos lecteurs et, comme question
suivante, sachant que vous êtes membre de plusieurs Commissions, comment
maîtrisez-vous votre temps quotidien,
qu’on imagine surchargé entre les devoirs politiques, professionnels et sociaux ?
J’exerce effectivement des activités médicales et humanitaires. Il s’agit d’une
vocation, d’une réelle passion pour mes
concitoyens, et plus généralement pour
les valeurs d’humanisme, empreintes de
solidarité, d’écoute et d’entraide. Mes
activités politiques, entamées dès 2001,
par la cofondation de l’Union pour la
Principauté au côté de mon ami Stéphane VALERI, devenue en 2003, le parti
majoritaire du Conseil National, puis la
création du parti de l’Union des Monégasques en 2011 et l’exercice de la fonction de Président du Conseil National
depuis 2010, s’inscrivent dans la conti-
nuité de cette démarche. Il existe à mes
yeux une complémentarité naturelle entre
ces fonctions. Et quand on aime, on ne
compte pas le temps consacré à ces activités ! Mais je ne dis pas que la tâche est
aisée, bien au contraire ! Je suis un Elu
de terrain et j’entends le rester. Mon bureau de Président du Conseil National reste
ouvert à tous, car je crois que nous avons
la chance à Monaco, de bénéficier d’une
grande proximité avec les Monégasques
et l’ensemble des résidents de la Principauté, et qu’il faut préserver coute que
coute ce lien direct avec nos concitoyens
pour rester en phase avec leurs préoccupations et leurs attentes. Pour atteindre cet
objectif, il faut bien évidemment s’investir
pleinement, s’organiser et savoir déléguer
en toute confiance; j’ai en ce domaine la
chance de pouvoir compter sur le soutien
de ma famille, sur mes collègues de la
majorité UDM, mais aussi sur les collaborateurs efficaces du Parlement, qui
accomplissent un travail impressionnant
alors que l’équipe ne comporte que 29 personnes. C’est l’addition de toutes ces énergies qui me permet d’exercer mes activités
de manière déterminée et sereine, en permettant aussi aux Elus de la majorité de
remplir les engagements pris auprès des
Monégasques.
Récemment le Conseil National a approuvé un projet de loi N°844, concernant les droits de mutation. Vous avez affirmé qu’il ne s’agit guère d’une nouvelle
imposition mais le moyen pour optimiser au maximum les taxes déjà prévues
dans le système fiscal monégasque. En
pratique, il y aura une taxation de 4.5%
sur chaque transaction immobilière à
Monaco à la charge du bénéficiaire car,
dans le passé y échappaient le 60% des
propriétaires. Pouvez vous donner un
exemple des changements sur une vente, supposons de la part d’un propriétaire
italien vers un acheteur résident à Monaco, dans la procédure avant et après le
projet de loi N°844, nous faisant remarquer comment et pourquoi on arrivait à
éviter la dite imposition?
Je dirais que ce texte, qui correspond aux
meilleurs standards internationaux, en
particulier ceux de l’OCDE, est une mesure phare destinée à conforter l’attractivité de la Principauté, puisque Monaco
vient ainsi de baisser de 40 % la taxation
sur les droits de mutation. Une exception
qu’aucun autre Pays ne peut revendiquer
! Il s’agit donc d’une très bonne nouvelle
pour tous les investisseurs qui souhaitent
vendre un bien immobilier en Principauté, qu’ils soient des particuliers, des entreprises ou des sociétés, dans la mesure
où les droits de mutation imputables au
moment de la vente d’un bien immobilier
diminuent en passant de 7,5 % à 4,5 %
de la valeur vénale dudit bien (valeur
marchande du bien). Cette bonne nouvelle pour les investisseurs n’a qu’une
seule contrepartie, la transparence de
l’échange, qui ne signifie nullement la
perte de confidentialité de la vente comme
certains veulent bien le laisser entendre.
Pour répondre de manière précise à votre
question, à compter du 1er juillet 2011,
un investisseur italien, personne physique ou structure juridique bénéficiant ou
non de la personnalité morale, qui vendrait un bien à une personne physique ou
une société civile immatriculée à Monaco
répondant à des critères de transparence,
devra s’acquitter du paiement d’un droit
de mutation, au taux réduit de 4,5 % de
la valeur marchande du bien. Précédemment, il aurait dû s’acquitter d’un taux de
7,5 % pour la même opération. Dernier
cas de figure, l’investisseur italien cède
son bien, détenu de façon transparente,
à une société civile anonyme ou en commandite, ou à toute autre structure juridique opaque, société offshore, trust, société
écran, fiducie, fondation de droit étranger
et autres, auquel cas, la transaction sera
soumise au taux majoré de 7,5 %. Avant
le vote de la loi, 60 % des ventes n’étaient
pas enregistrées par les services fiscaux de
l’Etat, les notaires évoquant même 80 %
des opérations. Le constat est donc simple,
sur les 15.000 appartements dénombrés à
Monaco, environ 3.500 sont la propriété
de sociétés offshore, dont les montages
juridiques opaques permettaient d’échapper à la taxation. Les recettes de l’Etat en
matière de droits de mutation s’élevaient
à 71 millions d’euros en 2007 et jusqu’à
86 millions d’euros en 2008, avant de retomber à 35 millions en 2009, puis à 45
millions en 2010. Le vote du 28 juin dernier représente donc une correction attendue et salutaire, certainement l’une des
principales réformes de ces dix dernières
années, visant à une taxation plus juste et
plus transparente. Je rappelle que ce taux
majoré de 7,5 % n’est autre que le taux
qui existait avant la réforme et que celleci instaure donc davantage une prime à
la transparence plutôt qu’une révolution
de la fiscalité monégasque. Pas d’alarmisme, donc!
Pouvez vous nous avancer les détails sur
les prochaines lois contre la discrimination et le harcèlement et celle concernant l’Economie Numérique avec obligation de la signature et protection des
achats via internet ?
La loi sur l’économie numérique a été
votée à l’unanimité lors de la séance exceptionnelle qui s’est déroulée le 13 juillet dernier au Conseil National. Il s’agit
d’un texte qui était très attendu puisqu’il
permet de favoriser l’essor de l’économie
numérique en Principauté de Monaco et
de développer une administration électronique, donc de faciliter la vie des Monégasques, des résidents, mais aussi des
entreprises et des futurs investisseurs. Les
nouveaux procédés marchands, que l’on
appelle communément, « commerce électronique », constituent un secteur économique à part entière, en forte progression
dans le monde. Monaco ne pouvait rester
en marge de cette mouvance et elle se devait, à l’instar des autres pays européens,
se doter d’un régime juridique adapté au
commerce électronique. Le Conseil National a veillé, lors de l’examen de ce texte, à
ce que les nouvelles mesures instaurent la
confiance dans l’économie numérique, en
s’assurant notamment d’une sécurisation
des transactions pour les consommateurs. Il apparaissait en effet fondamental
pour l’essor de ce secteur d’assurer la sécurité juridique des transactions réalisées
sur Internet et renforcer la protection des
consommateurs au travers du principe
de rétractation mais aussi du mécanisme de double confirmation pour valider
une commande en ligne. Car face à un
écran, la transaction est réduite à un «
clic » et il devient possible de perdre de
vue le montant de dépenses qui seraient
trop facilement engagées. Quant à la proposition de loi sur les discriminations et
le harcèlement, les Elus du Conseil National l’ont adoptée à une large majorité, le 13 juillet dernier. Ce texte constitue
une base indispensable pour la législation
monégasque, conformément aux engagements pris par les Elus de la majorité, lors
des élections de 2008, et dans le respect
des engagements internationaux de la
Principauté en la matière, tant au niveau des entités de l’ONU que du Conseil
de l’Europe. La proposition de loi ainsi
adoptée pose clairement le principe de
non discrimination à Monaco, en tout
acte discriminatoire fondé « sur l’origi-
15
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
ISTITUZIONI-institutions
16
ne, le sexe, l’orientation sexuelle, l’âge,
la situation de famille, l’appartenance à
une ethnie ou une race, des convictions
religieuses, des opinions politiques, des
activités syndicales, du patronyme ou du
handicap». Le texte inclut également un
dispositif visant à inscrire en droit monégasque l’égalité professionnelle entre les
hommes et les femmes et intègre des mesures de protection des salariés contre le
harcèlement moral ou sexuel sur le lieu de
travail. Monaco se modernise et renforce
son attractivité économique et financière,
et je crois, avec les Elus de la majorité,
qu’une modernisation de la dimension sociale s’avère d’égale importance. Le vote
de la proposition de loi est un pas dans la
bonne direction mais je vous rappelle qu’à
Monaco, le processus législatif implique
que le Gouvernement statue, sous six mois
à compter du vote d’une proposition de
loi, pour préciser au Conseil National
s’il la transforme en projet de loi ou bien
s’il décide d’interrompre le processus, en
motivant son choix. S’il décide de poursuivre le processus, il dispose d’un délai
complémentaire d’un an pour rédiger le
projet de loi qui peut librement réinterpréter la proposition de loi initiale… Il est
donc prématuré, comme certains Elus de
l’opposition l’ont laissé entendre, de critiquer ce texte, puisqu’il peut revenir sous
une forme totalement amendée, modifiée,
mais il peut aussi ne pas être suivi par le
Gouvernement.
J’entends les craintes de certains qui affirment sans trop savoir, que Monaco s’exposerait à de possibles recours devant la
Cour européenne des Droits de l’Homme,
compte tenu des spécificités du modèle monégasque, qui garantit la priorité
d’emploi et de logement pour les citoyens
monégasques. Pour autant, je me dois de
rappeler quelques vérités : nos spécificités
qui constituent notre identité monégasque
sont au cœur des priorités des Elus de la
majorité du Conseil National et ne sont
nullement menacées par ce texte. Par ailleurs, les réalités et les spécificités de la
Principauté sont comprises et acceptées
par les Organisations internationales,
permettez-moi en ce sens, de citer du
Conseil de l’Europe, lors de l’adhésion de
Monaco à cette Organisation, en 2004 :
« L’Assemblée reconnaît la situation particulière d’un pays tel que Monaco où la
population autochtone est numériquement plus faible que le nombre total de
personnes qui y vivent et/ou y travaillent.
Elle estime que, dans l’interprétation des
engagements que Monaco honorera, le
Conseil de l’Europe devrait tenir compte
de ce contexte, qui a conduit les autorités à accorder des régimes préférentiels
bénéficiant principalement aux ressortissants monégasques en matière de travail
et d’emploi, de logement et d’aide sociale
(…)» (Avis n°250, paragraphe 9, adopté
par l’Assemblée Parlementaire du Conseil
de l’Europe, le 27 avril 2004).
Quel sont les avantages des italiens résidents à Monaco de très longue date et
des italiens « enfants du pays » ? Il y
a-t-il un moyen de s’approcher des droits
des sujets monégasques ?
Comme vous le savez, la Principauté a
une riche et longue histoire d’ouverture
tant vers la France que l’Italie et la population monégasque, composée de près
de 120 nationalités, puise son identité et
son dynamisme dans ce formidable élan
cosmopolite. Aux côtés des citoyens monégasques, la Principauté compte ainsi
8.800 Français résidents et près de 5.800
Italiens lors du dernier recensement, en
2008, alors que l’on recense plus de 8.400
Monégasques. Cette situation particulière
a conduit Monaco a forgé le concept des
« enfants du Pays », ces Monégasques
de cœur, composés des personnes qui sont
nées à Monaco, et y ont toujours vécu,
ainsi que des personnes résidant à Monaco depuis plus de 40 ans. Monégasques
de cœur, composés des personnes qui sont
nées à Monaco, et y ont toujours vécu,
ainsi que des personnes résidant à Monaco depuis plus de 40 ans. Les « enfants du
Pays » connaissent, aiment et contribuent
à la prospérité de Monaco. A ce titre, ils
bénéficient d’une priorité à l’emploi et de
l’accès aux logements du secteur dit «
protégé », qui offre des appartements dont
les loyers sont inférieurs aux prix de marché. Toutefois, l’offre de logements dans le
secteur protégé diminue année après année, car de nombreux propriétaires décident de vendre leur bien ou souhaitent le
récupérer pour y vivre. Face à l’exode des
« enfants du Pays », la majorité du Conseil National a œuvré dès son arrivée au
Parlement en 2003, pour mettre un terme
à la déliquescence du secteur protégé dont
l’existence même avait été remise en question par les Elus conservateurs en poste
avant 2003. Leurs décisions législatives
auraient tout simplement conduit à la
disparition du secteur protégé en 2007,
et avec lui, à la disparition des « enfants
du Pays ». Les Elus de l’actuelle majorité
ont ainsi toujours eu à cœur de défendre
la diversité de la population monégasque
et de chercher une solution pérenne pour
le logement des « enfants du Pays », qui
implique de voir aboutir la création d’un
secteur dit « intermédiaire ». Ce projet a
une double vocation : d’une part, ne plus
faire supporter par les petits propriétaires
le coût d’une politique sociale à la place
de l’Etat ; d’autre part, permettre à une
société d’économie mixte, associant l’Etat
et plusieurs investisseurs privés, de racheter des immeubles sur le territoire pour les
remplacer par des habitations plus hautes dont une partie serait louée à des prix
raisonnables aux « enfants du Pays ».
Cette solution me semble la seule à même
de permettre de maintenir à Monaco une
population active et des acteurs économiques et sociaux qui ont des attaches fortes
avec le Pays, à un coût acceptable pour
l’Etat. A cet égard, après l’annonce prometteuse de la mise en place d’un projet
pilote par le Gouvernement, concrétisé
à l’été 2009, par le rachat d’une villa
à Monaco (la Villa Ida), je déplore que
le projet soit resté à la case départ, sans
aucune justification du Gouvernement,
et ce, malgré les relances de la majorité
lors des derniers débats budgétaires. Mais
rassurez-vous, les Elus de la majorité ne
lâchent pas prise sur cette problématique,
qui figure en bonne place dans les engagements pris devant les Monégasques et
au-delà devant toute la population de
Monaco, au premier rang de laquelle figurent les « enfants du Pays » qui nous
sont si chers.
Les conventions entre Monaco et l’Italie
concernant les travaileurs sont elles definies par des lois ou bien font partie des
reglementations de chaque discipline?
J’ai eu l’occasion d’aborder avec l’Ambassadeur d’Italie à Monaco, Antonio Morabito, et le Président du Conseil Régional
de la Calabre, M. Francesco Talarico, la
question cruciale de l’accès aux soins, en
Principauté, pour tous les salariés italiens
qui y travaillent quotidiennement. Je me
réjouis donc que les autorités italiennes
et monégasques aient enfin abouti à un
accord en ce sens, comme l’a confirmé le
Gouvernement le 3 août dernier. Permettre aux salariés italiens de se faire soigner
à Monaco répond à une exigence d’ordre
pratique et s’explique aussi du fait de
l’excellente réputation des établissements
et des professionnels de la Principauté.
Il ressort que de nombreux Italiens concernés souhaitent pouvoir choisir Monaco
comme lieu de soins. Je sais par ailleurs
que cette demande a été relayée de longue date par l’association des travailleurs
frontaliers italiens (FAI) et l’association
des entrepreneurs italiens de Monaco qui
estimait qu’une évolution en ce domaine
renforcerait l’attractivité de la Principauté vis-à-vis des entreprises italiennes désireuses de s’installer en Principauté. Ce
nouvel accord permet concrètement aux
travailleurs italiens de consulter un spécialiste, à Monaco, et de se faire rembourser la consultation par les caisses sociales
monégasques, si celle-ci a été prescrite par
le médecin de famille italien du salarié.
J’estime qu’il s’agit d’une belle avancée
même si l’on peut regretter que les ayantdroits du salarié ne puissent bénéficier de
cette nouvelle mesure.
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Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
PRIME-PREMIERE
20
G
Il
di Tiziana DANZO
[email protected]
reggio
nazional
popolare
Con il noto comico parliamo di “Boxoffice”
MONACO. L’eclettico uomo Ezio
Greggio è: giornalista, attore, conduttore televisivo, regista, sceneggiatore,
scrittore, ma soprattutto comico che ha
raggiunto la celebrità negli anni ’80 con
l’innovativo varietà del diabolico savonese Antonio Ricci « Drive In »; un
programma iniziato nell’88 che entrava nelle case degli italiani tutte le sere
con una spalla di eccezione, Gianfranco
d’Angelo. Un’altra geniale idea di Ricci
è poi il telegiornale satirico « Striscia la
Notizia » ancora oggi condotto da Greggio che si alterna con Enzo Jacchetti e la
Hunzicher. Ma Greggio è anche l’interprete di circa trenta film per il cinema
e la televisione, tra i quali ricordiamo
“Yuppies, giovani di successo” (Carlo
Vanzina, 1986), “Anni ‘90” (Enrico Ol-
doini, 1992), “infelici e contenti” (Neri
Parenti, 1992), “Dracula morto e contento” (Mel Brooks, 1995) e il film “Il silenzio dei prosciutti” dove esordì come
regista nel 1994. Nel 2008 è scelto nel
cast del film di Pupi Avati “Il Papà di
Giovanna”dove si trova per la prima volta ad interpretare un ruolo drammatico
ottenendo grandi consensi soprattutto
dalla critica, VINCENDO UN NASTRO
D’ARGENTO, UN GLOBO D’ORO, UN
PREMIO FLAIANO E MOLTI ALTRI
RICONOSCIMENTI. Vincitore di diversi Telegatti e Oscar Tv, Greggio è anche
l’ideatore, insieme allo scomparso Mario
Monicelli, del Monte-Carlo Film Festival
de la Comédie, un Festival che si tiene
da DIECI anni nel Principato di Monaco
e che ha come intento quello di valoriz-
zare il genere della commedia che spesso, soprattutto in passato, viene considerato ad un livello inferiore rispetto agli
altri generi cinematografici.
Instancabile, Ezio è stato anche scrittore
e con i proventi dei diritti dei suoi libri
Presto che è tardi (1997), Chi se ne futfut (1998), È lui o non è lui? (1999), E
su e giù e trik e trak (2003), In una certa
manieeera (2005) ha costituito l’associazione Ezio Greggio per l’aiuto ai bambini
nati prematuri tramite cui - in collaborazione con l’Associazione “Un calcio al
bisogno” - in 17 anni di attività ha donato apparecchiature ai centri neonatali di
oltre 60 ospedali italiani, fra cui quelli
di Genova, Torino, Biella, Milano, Cremona, Pescara, Novara, Olbia, L’Aquila, Bari, Messina, Reggio Calabria, Pa-
21
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
PRIME-PREMIERE
22
lermo, Monza, Pavia, Foggia, Avellino,
Isernia, Brescia. Nel dicembre 2005,
per i 10 anni della sua associazione, è
stato insignito a Pavia “Neonatologo ad
Honorem” dalla Società Italiana di Neonatologia. L’ultima sua fatica è il film
« Box Office 3D », che uscirà nelle sale
cinematografiche dal 9 settembre E CHE
SARA’ IL PRIMO FILM ITALIANO IN
3D.
Lo incontriamo all’uscita di uno dei suoi
ristoranti preferiti sul lungomare del
Larvotto a Monte Carlo. Ezio, in queste
settimane uscirà il suo nuovo film con un
cast davvero interessante: “Box Office
3D”, una parodia dei film più visti negli
ultimi anni, un po’ di nostalgia del genere parodistico degli anni novanta? Ci può
dare qualche anticipazione?
“No, nessuna nostalgia! Una vera
passione per questo genere che prende per i fondelli i generi cinematografici. In BoxOffice3D scherzeremo su
Avatar, Harry Potter, Fast and Furious e molti altri film che sono stati
autentici blockbuster al botteghino”.
Qual è la parodia che l’ha divertita di
più?
“Tra tutti gli episodi che abbiamo
girato sicuramente la mia versione
di Harry Potter, ma anche il Codice
da Vinci, dove viene rubato il famoso
quadro del vecchietto di Teomondo
Scrofalo”.
Il nuovo film Box Office 3d ha una cast
di tutto rispetto, con la bellezza di Anna
Falchi e la bravura di Gigi Proietti, ma
tra gli interpreti ce n’è uno che spicca
fra tutti: Gina Lollobrigida. Il mito del
cinema italiano non si vedeva sul grande
schermo da anni, l’ultima sua apparizione risale al 1997, insieme a Depardieu
nel film XXL di Ariel Zeitoun. E’ stato
difficile averla nel cast, e per quale ragione ha scelto proprio la Lollo?
“è un amica, l’ho premiata alla decima edizione del Montecarlo film
festival lo scorso anno, e appena le
ho chiesto se volesse fare un piccolo
“cameo” nel film ha accettato con
piacere. Quando è arrivata a Sofia
in Bulgaria dove stavamo girando la
sua scena, si è fermato la studio, tutte le produzioni venivano a renderle omaggio. Gina è intramontabile
ed amata da tutti in tutti i paesi del
mondo”.
Lei ha collaborato, soprattutto nel cinema, con dei grandi della commedia, primo tra tutti Mel Brooks, c’è un momento
vissuto in comune, che ricorda con più
piacere?
“Tutti. In particolare quando abbiamo girato “Svitati” (Screw loose)
tra l’altro anche qua a Monte Carlo
e poi il film è stato distribuito in tutto il mondo dalla Columbia. E’ stata
un’occasione per stare insieme qualche mese, divertirsi e per me…imparare accanto a un mito come lui”.
Qual è la sua citazione di Mel Brooks
preferita?
“Ah ah ah sono tante. La sua più
famosa è “Is good to be the king”,
che qui a Monte Carlo potrebbe essere trasformata in “Is good to be the
Prince “… Tra quelle sue private
invece quando mi vede è il suo urlo
“Nasooone” alludendo al mio naso
ah ah ah”.
A proposito di grandi personaggi: l’anno
scorso, nel mese di novembre, abbiamo
perso due grandi a distanza di un giorno
l’uno dall’altro: Mario Monicelli e Leslie
Nielsen. Lei ha più volte celebrato il loro
talento, ma qual è la cosa di loro che la
faceva più ridere?
“Mario è stato un mito e ci ha dato
il suo appoggio e la sua benedizione
nel far partire il Monte Carlo Film
Festival. Un genio, una persona che
ha raccontato la più bella commedia
italiana. Leslie un mattacchione, abbiamo passato tante serate, giornate
insieme. E lavorato in un paio di film.
Era un signore, con una grande dote
di ironia ed allegria permanente”.
Dopo tanti ruoli brillanti, com’è stato
girare un ruolo così drammatico ne “Il
papà di Giovanna”? Si è ispirato a qualche persona conosciuta nella vita?
“Mi sono ispirato al clima che ho sentito raccontare da mio padre e poi ho
seguito alla lettera i consigli di Avati,
lo adoro. Un uomo che tra l’altro ha
una dose di ironia incredibile. Spero
di rifare presto un altro film con lui”.
Lei è considerato un po’ come il padre
e protettore della commedia, non a caso
il Monte Carlo Film Festival de la Comédie è una sua creatura, ma ora sembra
rivalutare il genere drammatico, sia nella
scelta del film sopracitato, sia nelle voci
che circolano su un suo prossimo film,
cosa ci può dire a riguardo, è la maturità che la trova più riflessivo e “scuro” o
solo la voglia di cambiamento?
“No tranquilla, adoro la commedia e
23
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
PRIME-PREMIERE
voglio fare quella: basta vedere con
BoxOffice3D cos’ho sfornato. Poi se
c’è un bel progetto serio e mi piace mi
ci butto”.
Ha mai pensato di rifare Drive In ai nostri giorni? Come se lo immagina?
“Impossibile, quel Drive In aveva un
senso in quell’epoca. Ora c’è Striscia
la Notizia, è più in linea coi tempi che
viviamo”.
Greggio, lei entra quasi tutto l’anno nella
casa degli italiani con Striscia la Notizia,
a fianco di Michelle Hunzicher o di Iacchetti, la domanda è: ma cosa fa per fare
morire dal ridere Enzino tutte le volte?
“Io so i suoi punti deboli, quando
voglio farlo ridere, so dove andare
a parare e lì…esplode. Con le conseguenze che conosciamo…”.
Tra tutti i progetti che ha portato a termine durante la sua carriera, ce n’è uno
che le ha dato maggior soddisfazione dal
punto di vista umano?
“Beh la mia associazione che aiuta i
prematuri è un dei miei successi più
importanti. Contribuire a salvare dei
bimbi che pesano solo poche centinai
di grammi è meraviglioso. Ho un sac-
24
co di nipotini in giro per l’Italia, in
tutte le regioni, nati dalle incubatrici
che abbiamo donato”.
Lei è spesso qui nel Principato ed è amico dello stesso Principe Alberto, neo
sposo a Charlene. Potrà cambiare qualcosa a Monaco dopo questo evento tanto
atteso dai monegaschi?
“Senz’altro, era tanto che si aspettava quest’evento. E le anticipo che
so già il nome dell’erede che nascerà:
Ezio Primo. L’ho suggerito ad Alberto, ma non mi è sembrato molto convinto. Ciao Albertooooo”.
Tiziana DANZO
Le Greggio
National-Populaire
Rencontre avec le connu acteur comique
L’éclectique Ezio Greggio est : journaliste, acteur, conducteur télévisé, réalisateur, scénariste, écrivain, mais surtout
comique qui a rejoint la célébrité pendant les années 1980 avec l’innovateur
variété du diabolique Antonio Ricci «
Drive In » ; un ‘émission commencé en
1988 qui entrait dans les maisons des
italiens toutes les soirs avec un co-animateur exceptionnel, Gianfranco d’Angelo. Une autre idée géniale de Ricci
est ensuite le journal télévisé satirique
« Striscia la Notizia » encore aujourd’hui mené par Greggio qui s’alterne
avec Enzo Jacchetti et Michelle Hunzicher. Mais Greggio a aussi interprété
presque trente films pour le cinéma et la
télévision, parmi lequel nous rappelons
“Yuppies, giovani di successo” (Carlo Vanzina, 1986), “Anni ‘90” (Enrico
Oldoini, 1992), “Infelici e Contenti”
(Neri Parenti, 1992), “Dracula morto e
contento” (Dracula mort et heureux de
l’être, Mel Brooks, 1995) et le film «
the silence of the hams » où il a débuté comme réalisateur en 1994. En 2008
il est choisi pour film de Pupi Avati «Il
papà di Giovanna » où, pour la première fois, il se trouve à interpréter un
rôle dramatique en obtenant un grand
succès, surtout par la critique : il est
récompensé d’un RUBAN d’ARGENT,
un GOLDEN GLOBE, un PRIX FLA-
IANO ET BEAUCOUP d’AUTRES RECONNAISSANCES. Greggio est aussi le
créateur, avec le défunt Mario Monicelli,
du Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, un Festival qui se tient depuis
DIX ans dans la Principauté de Monaco
et qu’il a comme but celui de valoriser le
genre de la comédie qui souvent, surtout
dans le passé, est considéré à un niveau
inférieur par rapport aux autres genres
cinématographiques.
Infatigable, Ezio a été aussi un écrivain
et avec les gains des droits de ses livres
Presto che è tardi (1997), Chi se ne futfut (1998), È lui o non è lui? (1999), E
su e giù e trik e trak (2003), In una certa
manieeera (2005) il a constitué l’association Ezio Greggio pour l’aide aux enfants
nés prématurés par lesquels - en collaboration avec l’Association « Un calcio
al bisogno» -pendant 17 ans d’activité
il a offert des équipements aux centres
néonatals de 60 hôpitaux italiens, parmi
lesquels ceux de Gênes, Tourin, Bielle,
Milan, Cremona, Pescara, Novare, Olbia, l’Aquila, Bari, Messine, Reggio Calabre, Palerme, Monza, Pavie, Foggia,
Avellino, Isernia, Brescia. En décembre
2005, pour les 10 ans de son association, il a été décoré à Pavie « Néonatologue ad Honorem » par la Société Italienne de Néonatologie. Sa dernière fatigue
est le film « Box Office 3D », qui sortira
dans les salles cinématographiques à
partir du 9 septembre ET QUI SERA le
PREMIER FILM ITALIEN EN 3D.
Nous l’avons rencontré la sortie d’un de
ses restaurants préférés au Larvotto de
Monaco. Ezio, pendant ces semaines on
verra dans les cinémas votre nouveau
film avec des acteurs vraiment intéressants : « Box Office 3D », une parodie
des films plus vus depuis quelques années, un peu de nostalgie pour le genre
des années quatre-vingt-dix ? Pouvezvous nous donner quelque anticipation ?
« Non, aucune nostalgie ! Une vraie
passion pour ce genre qui se moque
des genres cinématographiques. En
BoxOffice3D nous plaisanterons sur
Avatar, Harry Potter, Fast and Furious et beaucoup d’autres films qui
ont été des vrais blockbusters».
Quel est-elle la parodie qui vous a amusée de plus ?
« Parmi tous les épisodes que nous
avons tourné sûrement ma version de
Harry Potter, mais aussi le Code da
Vinci, où le célèbre tableau du vieux
de Teomondo Scrofalo est volée».
Le nouveau film Box Office 3d a des
grands acteurs : la beauté de Anna Falchi et l’habileté de Gigi Proietti, mais
parmi les interprètes il y en a un qui se
détache: Gina Lollobrigida. Le mythe du
cinéma italien ne s’est pas vu au cinéma
depuis quelques années, son dernière
apparition remonte au 1997, avec à Depardieu dans le film XXL d’Ariel Zeitoun. A-t-il été difficile de l’avoir dans
le film, et pour quelle raison avez vous
choisi la Lollo ?
« Elle est une amie, je l’ai primé pendant la dixième édition du MonteCarlo film festival l’année passé, et
quand je lui ai demandés s’elle voulait faire un petit « caméo » dans le
film elle a accepté avec plaisir. Lorsqu’elle est arrivée à Sofia en Bulgarie où nous étions en train de tourner
sa scène, toute la troupe s’est arrêtée
pour lui rendre hommage. Gina est
impérissable et aimée par tout le
monde dans tous les pays du monde».
Vous avez collaboré, surtout dans le
cinéma, avec des grands de la comédie,
par exemple Mel Brooks, il y a, peutêtre, un instant vécu en commune, dont
vous vous rappelez avec plaisir ?
« Tous. En particulier lorsque nous
avons tourné « Screw loose » entre
autre même ici à Monte Carlo et ensuite le film a été distribué dans le
monde entier par la Columbia. Une
occasion pour être ensemble pendant
quelques mois, pour s’amuser et pour
moi… apprendre auprès d’un mythe
comme lui ».
Quel est-elle votre citation de Mel Brooks préférée ?
« Ah ah ah il y en a beaucoup. Sa plus
célèbre est « Is good to be the king
», qu’ici à Monte-Carlo on pourrait
la transformé en « Is good to be the
Prince » … Parmi ses citations privées quand il me voit c’est son cri «
Nasooone » en faisant allusion à mon
nez ah ah ah ».
À propos de grands personnages : l’année passée, en novembre, nous avons
perdu deux grands à distance d’un jour
l’un de l’autre : Mario Monicelli e Leslie Nielsen. Vous avez plusieurs fois
célébré leur talent, mais quel est-elle la
chose d’eux qui vous faisait rire le plus?
« Mario a été un mythe et il nous a
donné son soutien et sa bénédiction
avec sa collaboration dans le Monte
Carlo Film Festival. Un génie, une
personne qui a raconté la plus belle comédie italienne. Leslie était un
farceur, nous avons passé beaucoup
de soirées, de journées ensemble. Et
nous avons travaillé dans une paire
de film. Il était un grand monsieur,
avec une grande ironie et gaîté permanente ».
Après tous ces rôles comiques, comment
a-t-il été tourner un rôle si dramatique
en « Il papà di Giovanna » ? Avez-vous
pris votre inspiration de quelques personnes connues dans la vie ?
« Je me suis inspiré au climat que j’ai
senti raconter de mon père et ensuite
j’ai suivi à la lettre les conseils d’Avati, je l’adore. Un homme qui a aussi
une dose d’ironie incroyable. J’espère de refaire vite un autre film avec
lui ».
Vous êtes considéré un peu comme père
et protecteur de comédie, ce n’est pas
par hasard que le Monte Carlo Film
Festival de Comédie est votre créature,
mais maintenant vous semblez réévaluer
le genre dramatique, dans le choix du
film déjà nommé, mais aussi dans les
rumeurs qui circulent sur votre prochain
film, qu’est-ce que vous pouvez nous
dire, c’est la maturité qui vous trouve
plus réfléchie et « sombre » ou seulement l’envie de changer ?
« Non, tranquille, j’adore la comédie
et veux faire celle-là : il suffit de voir
ce que j’ai crée avec BoxOffice3D.
Ensuite s’il y a un projet beau et
sérieux qui me plaît je m jette ».
Avez-vous pensé de refaire Drive In à
nos jours ? Comment l’imaginez-vous ?
« Impossible, ces Drive In avait un
sens à cette’ époque-là. Maintenant il
y Striscia la Notizia qui est plus en ligne avec les temps que nous vivons ».
Greggio, vous entrez presque toute l’année dans les maisons des italiens avec
Striscia la Notizia, accompagné par Michelle Hunzicher ou par Enzo Iacchetti,
la question est : mais qu’est-ce que vous
faites pour faire mourir de rire Enzino
chaque fois ?
« Je connais ses points faibles, quand
je veux le faire rire, je sais quoi dire
et … il explose. Avec les conséquences que nous connaissons… ».
Parmi tous les projets qui vous avez réalisé pendant votre carrière, il y en a un
qui vous a donnée de la satisfaction du
point de vue humain ?
« Oui, mon association qui aide les
bébés prématurés est un de mes succès les plus importants. Contribuer à
sauver des enfants qui pèsent seulement quelques centaines de grammes
est merveilleux. J’ai beaucoup de petits enfants en Italie, dans toutes les
régions, nés dans les couveuses que
nous avons offert ».
Vous êtes souvent ici dans la Principauté et vous êtes ami du Prince Albert,
nouvel époux de Charlene. Pourra-il
changer quelque chose à Monaco après
cet évènement si attendu par les monégasques ?
« Bien sur, on attendait cet évènement depuis longtemps. Et je vous
avoue que je sais déjà le nom de l’heritier: Ezio Primo. Je l’ai suggéré
à Albert, mais il ne m’a pas semblé
trop persuadé. Salut Albertooooo ».
25
Patrocinio Ambasciata Italiana a Monaco e Regione Basilicata
Premio
Riconoscimento alla Professionalità Italiana nel Mondo
Venerdì 2 Settembre - Hotel de Paris
(ore 20 aperitivo, ore 21 dinner gala)
Organizzazione:
IL FOGLIO ITALIANO
www.iliomasprone.com
[email protected]
Serata Benefica a Favore di Fight Aids
Presidentessa la Principessa Stèphanie di Monaco
Main
Sponsor
Albo d’Oro
2000 Monica BELLUCCI (Artisti Internazionali) - Fernanda CASIRAGHI (Imprenditoria) - Andrè Rolfo FONTANA (Comunicazione)
2001 Katia RICCIARELLI (Artisti Internazionali) - Emilio FEDE (Comunicazione) - FIORUCCI (Imprenditoria)
2002 Camilla Di BORBONE (Costume & Società) - Mike BONGIORNO (Carriera) - Ezio GREGGIO (Artisti Internazionali)
2003 Maria Franca FERRERO (Sociale) - Paolo LIMITI (Carriera) - Roberto BETTEGA (Sport)
2004 Max BIAGGI (Sport) - Ornella MUTI (Artisti Internazionali) - Sergio PININFARINA (Imprenditoria)
2005 Salvatore ADAMO (Artisti Internazionali) - Giulio ANDREOTTI (Politica) - Roberto BOLLE (Danza & Cultura)
Evelina CHRISTILLIN (Imprenditoria) - Gualtiero MARCHESI (Carriera) - Enzo ZANOTTI (Imprenditoria)
2006 Lorena BIANCHETTI (Costume & Società) - Marcello LIPPI (Sport) - Pierfrancesco VAGO (Imprenditoria)
Umberto VERONESI (Ricerca) - Francesco ZERBI (Imprenditoria)
2007 FRECCE TRICOLORI (Istituzionale) - Caterina MURINO (Artisti Internazionali) - Alberto HAZAN (Imprenditoria)
2008 Amedeo MINGHI (Artisti Internazionali) - Patrizia MIRIGLIANI (Costume & Società) - Claudio MARZOCCO (Imprenditoria)
2009 Guido BERTOLASO (Sociale) - Emanuele Filiberto di SAVOIA (Personaggio dell’Anno)
Sabrina BRAZZO (Danza & Cultura) - Franco ZEFFIRELLI (Cultura) - Peppino DI CAPRI (Carriera)
Valentina VEZZALI (Sport) - Lea PERICOLI e Nicola PIETRANGELI (Carriera) - Enrico DE WAN (Imprenditoria)
Melissa e John MARTINOTTI (Imprenditoria) - Banca EDMOND DE ROTHSCHILD (Fedeltà)
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
PRIX-MONTE-CARLO
Serata italiana
di Simona TAGLI
[email protected]
Venerdì 2 settembre l’annunciato
evento dedicato alla professionalità
italiana, i festeggiamenti
per i 150 anni dell’Unità d’Italia
e i 15 anni de Il Foglio Italiano.
28
MONACO. Festeggiare degnamente
i primi 15 anni delle pubblicazioni del
nostro magazine in concomitanza con i
festeggiamenti dei 150 dell’Unità d’Italia: questo sarà l’intento dell’undicesima
edizione dell’evento “Serata Italiana”
che quest’anno rappresenta anche un
contributo al momento storico culturale che il popolo italiano del Principato
di Monaco e Costa Azzurra dedicherà
al nostro Paese. La manifestazione si
terrà ancora nella storica “Salle Empire” dell’Hotel de Paris già sede, per 10
anni, dell’ex Premio Foglio d’Oro, che
da quest’anno assume il titolo di “Premio Monte-Carlo”, pur sempre dedicato
alla ”Professionalità degli Italiani nel
Mondo”. Una duplice ricorrenza dunque
che coinvolgerà ancora una volta le istituzioni del Principato, dall’Ambasciata
Italiana alle autorità monegasche sempre presenti nelle grandi occasioni create dai nostri connazionali. Si riprende
così quella tradizione, nata per rendere
merito a quei tanti italiani che nelle rispettive professioni svolte in Italia e nel
mondo, incrementano il prestigio del nostro Paese all’estero. Un’iniziativa che si
ricolloca nel segno della continuità che
va, oltretutto, nella direzione contraria
ad una crisi economica che ancora perseguita il mondo e che rischia di gravare
In basso,
il Premio è stato
realizzato
dall’orafo
di Crotone
Michele Affidato.
ulteriormente sulle classi sociali più deboli. Andando, quindi, controcorrente
IL FOGLIO Italiano, che continua ad
organizzare l’evento, ha mobilitato tutte
quelle forze che in passato hanno contribuito alla riuscita di questa Serata Italiana. E, a proposito di crisi economica,
la presenza in questa “nuova” edizione,
dell’Azienda italiana nata a Torino, la
FARMEN spa, leader internazionale nel
settore della cosmesi è fondamentale
in quanto ha assunto il ruolo di mainsponsor dell’evento dimostrando di dare
ancora ampia fiducia agli organizzatori.
Anche in questa Serata Italiana, come
nelle precedenti, d’altronde, si degusterà
un menù tipico della Basilicata che non
mancherà di stupire gli ospiti per la qualità dei prodotti, ma anche per una serie
di iniziative che non vogliamo anticipare
per non perdere il gusto della sorpresa;
una serata nella quale, ai circa 230 illustri ospiti, verrà anche offerto un defilé
di moda classica presentate da aspiranti e giovanissime modelle che sfilano e
farsi ammirare per avere la possibilità
di partecipare, nel giugno prossimo, alla
selezione vera e propria del concorso internazionale “Miss Italia nel Mondo” di
Patrizia Mirigliani: 10 italo-monegasche,
oppure italo-francesi infatti concorreranno per rappresentare Monaco e Francia
su Rai Uno: conosceremo così le fortunate di questo primo step, mentre l’attuale
Miss Italia nel Mondo, per Monaco, Ludovica Colombotto-Rosso (collaboratrice
del Foglio Italiano) che ha partecipato
con successo alla finalissima su Rai Uno
ai primi di luglio a Reggio Calabria, arrivando settima su 40, fungerà da Madrina. Tutte le ragazze saranno curate, dal
punto di vista del “trucco e parrucco”
dal famoso hair stylist Gigi Gandini, Testimonial Ufficiale del Marchio Vitality’s,
della Farmen spa.
Poi ci sarà il momento solenne nel ricordo
dei 150 anni dell’Unità d’Italia, dopodiché la consegna del Premio Monte-Carlo
ai cinque italiani, scelti dalla Commissione composta da rappresentanti delle
istituzioni. Tra gli ospiti anche Moreno
Morello, ironico “Inviato Speciale” di
Striscia la Notizia, Rosanna Lambertucci, Max Biaggi, Alessandra Canale ed
altri ancora. La Serata Italiana andrà a
favore della Fondazione Fight Aids, presieduta dalla Principessa Stephanie di
Monaco alla quale Fondazione andranno
parte dei proventi della serata. Il nuovo
Premio Monte Carlo 2011 è stato creato
appositamente dal maestro orafo calabrese Michele Affidato. L’opera, che raffigura lo stemma originale del Principato di
Monaco, è realizzata interamente a mano
con la tecnica dello sbalzo su lastra in
argento e smalti a fuoco e misura cm 30
per cm 40 di altezza e pesa circa 3 kg. Lo
spettacolo poi si animerà con la splendida voce dell’artista internazionale Nair,
durante la cena ci sarà l’arpa di Caterina
Bergo, poi l’Inno di Mameli pe ricordare
i 150 anni dell’Unità d’Italia interpretato
dal tenore Massimo La Guardia, ma anche la novità musicale del Duo “SoulClassic” del jamaicano Frank Leen e di
Olga Nikitina che per l’occasione hanno
preparato un breve, ma intenso repertorio internazionale davvero suggestivo e
colmo di atmosfere.
Soirée Italienne
avec le Prix
Monte-Carlo
Vendredi 2 septembre l’évènement
consacré au caractère professionnel italien, la fête pour les 150 ans
de l’Unité d’Italie et les 15 ans de Il
Foglio Italiano.
Cette année l’idée est de fêter dignement
le 15ème anniversaire de notre magazine
avec la commémoration des 150 ans de
l’Unité d’Italie par un grand événement
appelé « Serata Italiana » (Soirée Italienne). La manifestation aura lieu dans
l’historique « Salle Empire » de l’Hôtel
de Paris déjà siège, pendant 10 ans, de
l’ex premio Foglio d’Oro, qui cette année
prend le titre de « Premio Monte-Carlo
», toujours consacré au caractère professionnel des Italiens dans le Monde. Une
double récurrence qui impliquera encore une fois les institutions de a Principauté : de l’Ambassade Italienne aux autorités monégasques toujours présentes
dans les grandes occasions. On reprend
donc cette tradition, née pour valoriser
les italiens qui, par leurs professions,
agrandissent le prestige de notre Pays à
l’étranger. Une initiative insérée dans un
cadre de continuité qui va, en direction
contraire à une crise économique qui est
encore présente et qui risque de peser
ultérieurement sur les classes sociales
plus faibles. Il Foglio Italiano va contre
courent et continue à organiser l’évènement, a mobilisé toutes ces forces qui en
passé ont contribué à la réussite de cette
Serata Italiana. Et, à propos de crise économique, la présence dans cette « nouvelle » édition de l’Entreprise italienne
née à Tourin, la FARMEN spa, leader international dans le secteur de la cosmétique, est fondamentale autant que mainsponsor de l’évènement. Le menu que les
invités pourront gouter sera typique de la
Basilicate, avec des produits de grande
qualité et ils seront amusés par une série
de surprises, comme le défilé de mode
présentées par des jeunes mannequins
qui auront la possibilité de participer, le
juin prochain, à la sélection pour « Miss
Italie dans le Monde » de Patrizia Mirigliani : 10 Italiennes-monégasques, ou
bien Italiennes-françaises en effet concourront pour représenter Monaco et la
France sur la chaine italienne RAI Uno.
Nous connaitrons les chanceuses de ce
premier step, pendant que l’actuel Miss
Italie dans le Monde, pour Monaco, Ludovica Colombotto-Rosso (collaboratrice
de Il Foglio Italiano) sera la marraine de
l’événement. Toutes les filles seront maquillées et coiffées par le célèbre hair
stylist Gigi Gandini, Testimonial Officiel
de la marque Vitality’ s, de la Farmen
spa. Ensuite il y aura un moment solennel pour rappeler les 150 ans de l’Unité
d’Italie, puis la remise du Prix MonteCarlo aux cinq italiens choisis par une
Commission composée de représentants
des institutions. Parmi les invités Moreno Morello, l’ironique « Envoyé Spécial
» de Striscia la Notizia, Rosanna Lambertucci, Max Biaggi, Alessandra Canale
et d’autres encore. Une partie des gains
de cette soirée iront en faveur de la Fondation Fight Sida, présidée par S.A.S.
la Princesse Stéphanie de Monaco. Le
nouveau trophée Monte-Carlo 2011 a été
créé expressément par le maestro joaillier calabrais Michele Affidato. L’œuvre,
qui représente l’écusson original de Monaco, est réalisée entièrement à la main
avec la technique du repoussé en argent
et émaux et mesure cm 30 pour cm 40 de
hauteur pour environ 3 kg de poids.
La soirée sera animée en fin par la merveilleuse voix de l’artiste internationale
Nair, pendant le diner on écoutera Caterina Bergo à l’harpe et, pour saluer
les 150 ans de l’unité d’Italie, le ténor
Massimo la Guardia chantera l’Inno di
Mameli. Il y aura aussi la nouveauté
musicale du groupe «Soulclassic» du
jamaïcain Frank Leen et Olga Nikitina
qui ont préparé un suggestif répertoire
international.
29
Italiani nel Mondo
PRIX-monte-carlo
Serata italiana
I PREMIATI
PER IL 2011
Il Conte Chiusano,
grande sostenitore
della Comunità Italiana del Principato
30
Niccolò Caissotti di Chiusano nasce a
Torino, da una famiglia che da tempo
antico gode di nobiltà: il capostipite, Arduino Caissotti (Signore di Ventimiglia),
intorno al 1300 lasciò il Piemonte con i
propri congiunti per trasferirsi, per ragioni politiche, a Nizza, allora parte del
Ducato di Savoia, per poi passare a Tenda ed infine tornare in Piemonte a Cuneo
e Torino dove il Duca gli assegnò, per
meriti militari, la Contea di Chiusano,
Cinaglio, Robbione e Pontedassio. Di
tradizioni prevalentemente militari, la
famiglia Caissotti ebbe anche una notevole presenza nell’esercizio delle attività giuridiche, settore che fu ripreso
dal fratello Vittorio che divenne uno dei
più noti penalisti italiani, poi legale di
fiducia della famiglia Agnelli e, per 13
anni, Presidente della Juventus. Niccolò invece seguì la carriera bancaria (con
la BNL) che lo portò a vivere gran parte
della sua vita all’estero: Parigi, Rio de
Janeiro, Buenos Ayres, New York ed infine Londra. Lasciata la BNL come direttore generale della sede di Londra, passò
all’industria come AD e Vice Presidente
del Gruppo Cinzano con sede a Ginevra
e quindi, a seguito della cessione del
Gruppo da parte dei proprietari (Agnelli
e Marone), tornò alla banca come Direttore Generale (International) della CRT
(Cassa di Risparmio di Torino) ed infine
si unì al Gruppo ENI come Presidente
dell’Eni International Bank (banca interna al Gruppo) con sede nel Principato di
Monaco, ruolo che rivestì per dieci anni
fino al raggiungimento dell’età pensionabile (65 anni). Avendo deciso di rimanere a Monaco, Niccolò Chiusano da allora
si dedica ad attività di volontariato, prevalentemente al servizio della Comunità
Italiana di Monaco come Presidente del
Com.It.Es e Vice Presidente dell’Associazione Imprenditori Italiani di Monaco
(AIIM), Vice Presidente della Dante Alighieri, Consigliere dell’AMREF (African
Medical Research Foundation) ed infine
Console Onorario del Commonwealth
delle Bahamas. è stato insignito tempo
fa dell’onorificenza di Commendatore
della Repubblica Italiana, di Cavaliere
dell’Ordine di Saint Charles, di Cavaliere d’Ordine e Devozione del Sovrano Mi-
litare Ordine di Malta e Commendatore
dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.
E’ vedovo da tre anni, ha tre figlie (tutte
sposate) e sei nipoti. È socio del MCCC,
gioca a tennis ed è un grande appassionato di vetture d’epoca. Il riconoscimento di quest’anno nella categoria “Sociale” del “nuovo” Premio Monte-Carlo
è certamente tra quelli che preferisce
perché scaturisce direttamente dalla volontà dei suoi concittadini residenti nel
Principato.
Luigi MATTERA
In Farmen nasce
la nuova bellezza
La storia della torinese Farmen spa nasce nel 1964 per una precisa volontà dei
suoi fondatori Maria Rosa Ceccon e Gian
Piero Manzetti i quali, forti delle proprie
esperienze personali e professionali nel
settore dell’estetica e dell’acconciatura,
decidono di creare un’Azienda che si
distingua innanzitutto per lo Stile Italiano. La spinta propulsiva dei nostri due
promotori dell’iniziativa è stata soprattutto la passione per la ricerca scientifica rivolta alla bellezza, seguita da un
profondo senso per l’innovazione, ma
anche il grande entusiasmo nel ricercare sempre nuove proposte. Seguendo
tuttavia lo spirito di quello che è stato
il primo Marchio di “fabbrica”, la Vitality’s: un Marchio che, a distanza di tanti
anni, da quando cioè l’ultimo grido per
i capelli erano i “caschetti” dei Beatles
inglesi fatti di frangette e volumi bombati come insegnava Claudia Cardinale nel
film “La Pantera Rosa”, Vitality’s prosegue con scrupolosa attenzione e costante
purezza la natura dei principi attivi. Proprio da qui nasce quella bellezza che ha
portato l’Azienda a crescere e ad essere
apprezzata nel mondo degli acconciatori
professionali per qualità e rigore dei suoi
prodotti cosmetici. Ed è attorno a questi ingredienti che Farmen continua la
sua evoluzione scientifica allo scopo di
creare nuovi prodotti preziosi per i gesti quotidiani delle “Donne del Mondo”.
Partita come semplice laboratorio artigianale, oggi Farmen è una delle principali aziende italiane per la produzione
e la commercializzazione di prodotti cosmetici professionali: una vera e propria
industria della bellezza che conta oltre
100 dipendenti e 30.000 mq di stabilimenti. Uno sviluppo continuo basato
sulla capacità di offrire sempre valore e
innovazione: punto di riferimento per il
mercato, fonte di certezze per il Cliente
professionale. Alla base di tutto ciò il lavoro e di tutti i prodotti Farmen ci sono
tre punti di forza: ricerca, ricerca e ricerca. Ed è una ricerca continua per nuove
materie prime e nuove formulazioni che
permetta di creare prodotti ad alto contenuto di innovazione e di efficacia. Tutti
i prodotti della Farmen, quelli per viso,
corpo e capelli, nascono in laboratorio,
poi vengono testati nel centro tecnico, in
collaborazione con acconciatori ed estetisti, per valutarne dal vivo la capacità di
essere strumenti di lavoro e di successo
per i professionisti della bellezza e dello
stile. Quest’insuperabile lavoro Made in
Italy ha conquistato il mondo: di fatto i
prodotti Vitality’s sono distribuiti in oltre
60 nazioni: dalla Francia all’Australia,
dagli Stati Uniti al Giappone; una diffusione internazionale che è garanzia di
successo per tutti i Clienti. Sono tante
le responsabilità che un’azienda deve
gestire con consapevolezza per arrivare
a questi risultati; tutte insieme devono
infatti creare le linee guida dell’attività della Farmen: responsabilità verso i
Clienti e verso i consumatori finali, proponendo esclusivamente prodotti di alta
qualità certa ed assoluta; responsabilità
verso l’ambiente, aumentando la na-
turalità dei prodotti e riducendo a zero
l’impatto ambientale della produzione;
responsabilità verso i dipendenti e i tantissimi collaboratori, creando iniziative
a sostegno del mondo del lavoro. Una
responsabilità che da qualche anno prosegue con doverosa operatività dai figli
Guido Bassignana e dei fratelli Alberto
e Gianni Manzetti, oltre ad una schiera
di giovani e dinamici professionisti nel
settore commerciale, informatica e marketing internazionale.
Greta GROSSI
Nair, una voce
europea
Nair, prende il nome d’origine egizia
dalla madre., il padre era notaio. Dopo
la laurea in giurisprudenza, cambia la
propria vita, abbandona tutto per inseguire un sogno: cantare! Diplomata in
pianoforte ha studiato canto e coreografia diventando un’artista completa:
musicista, interprete, autrice e compositrice. La sua carriera inizia in Benelux, quando la Sony la scelse come
special guest nel duetto “Pie Jesu” di
A.L.Webber con la star di musical Chris
van Tongelen. In seguito conosce Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino e candidato al Nobel per la Pace
che la invita a cantare una sua composizione Dio Tu Sei. In occasione del Giubileo della Pace canta al cospetto del
Papa: unica artista invitata, il suo canto
emozionò i presenti, gente comune ed
esponenti della cultura e certi quotidiani la definiscono la nuova Barbra Streisand. Nair fu poi invitata a cantare a
Lourdes e a Fatima di fronte a migliaia
di pellegrini. È stata anche scelta come
voce solista dall’Orchestra Filarmonica
Veneta F. Malipiero; dalle sinfoniche
Haydn di Bolzano; Filarmonica Italiana
e Marchigiana; sinfonica del Friuli Venezia-Giulia; dall’Orchestra da Camera
sempre del Friuli e dall’Orchestra Martini di Milano. Diretta da Karl Martin,
Hubert Stuppner e altri. Si esibisce al
Lingotto di Torino, all’Arena di Verona, all’Europa Auditorium di Bologna, a
Macerata , al Teatro delle Muse di Ancona e al Rossini di Pesaro; al Teatro
romano di Benevento, al Mediterraneo
di Napoli e in molti altri teatri. Nair ha
proposto anche il progetto “Intorno al
musical”, con il pianista Carlo Guaitoli,
già inserito nel Festival marchigiano “Il
violino e la selce” edizione 2002, di cui
è direttore artistico Franco Battiato. Nel
2002 è invitata a cantare al “I° Mondiale dei Giovani per la Pace” a Torino.
Nel 2003 va in Brasile come esponente
della cultura musicale dell’Europa; si è
esibita a Brasilia davanti al Presidente Lula. Ha aperto i concerti del tour
2003 di Franco Battiato con suoi brani
inediti come “Shine on now - You are a
star” brano scelto dalla Lines Italia per
la campagna pubblicitaria. Nel novembre è ospite nella trasmissione “Excalibur” su Rai 2, interpretando il brano
“Dio Tu Sei”. Nel gennaio 2004 Nair si
è esibita per la seconda volta nella Sala
Nervi in Vaticano al cospetto del Santo
Padre, con la presentazione dell’“Opera musicale dedicata a Giovanni Paolo
II”, scritta da Olivero e Tabasso. Il primo album “Sunrise” esce nel mercato
internazionale partendo dal Giappone
con la Jvc Victor nel 2004 e in luglio
in Asia, entrando in classifica nella
top ten. L’album è pubblicato in Italia
nel 2004, preceduto da un’importante
programmazione radiofonica dal brano
“Shine on now”. L’album è prodotto ed
arrangiato da produttori europei e con la
Bulgarian Symphony Orchestra di Sofia
e la Belarus State Orchestra di Minsk,
nonché presentato dal giornalista di
Billboard USA, Jim Bessman. In agosto Vincenzo Mollica la presenta nella
rubrica “Do Re Ciak Gulp”. TG1 e poi
partecipa nel recente “Premio Caruso”
su Rai e ancora in “Sognando Hollywood” dalla Reggia di Caserta.
Romano LUPI
31
Italiani nel Mondo
PRIX-monte-carlo
Remo Girone,
attor brillante
32
Remo Girone nasce il nel dicembre 1948
ed è un attore teatrale e cinematografico.
Figlio di emigrati in Eritrea, colonia italiana in Africa dal 1890 al 1947, Girone
trascorre l’infanzia ad Asmara dove sin
da giovanissimo partecipa a spettacoli
teatrali recitando poesie e brani drammatici con grande successo. A tredici
anni si trasferisce a Roma per gli studi
superiori. Dopo la maturità frequenta la
facoltà di Economia e Commercio, ma
gli studi universitari durano poco. In seguito si iscrive all’Accademia nazionale
d’Arte drammatica “Silvio D’Amico” per
diplomarsi in recitazione. Il teatro, più
del cinema, è il mezzo con cui continuerà a garantirsi la stima della critica anche quando le fiction Tv lo renderanno
popolare al grande pubblico. Lavora con
registi come Enrico D’Amato per Romeo
e Giulietta, Luca Ronconi per Mirra di
Vittorio Alfieri e Orazio Costa per Morte di un commesso viaggiatore di Arthur
Miller. Fra i suoi autori preferiti c’è Anton Cechov: un suo Zio Vanja, diretto da
Peter Stein, è vincitore al Festival Teatrale di Edimburgo nel 1996. L’esordio
sul grande schermo è con l’ungherese
Miklós Jancsó in Roma rivuole Cesare
del 1972; segue L’anticristo (1974) di Alberto De Martino. Il primo ruolo da protagonista gli è offerto da Marco Bellocchio
per Il Gabbiano che, non a caso, è tratto
da una commedia di Cechov. Seguono
poi Corleone e Giocare d’azzardo rispettivamente di Pasquale Squitieri e Cinzia
Torrini che in seguito lo richiameranno
per altri loro film. Il grande pubblico inizia a conoscere Girone grazie alla tv. Nel
1987 prende parte allo sceneggiato Rai
La Piovra 3 dando vita ad uno dei personaggi più cattivi e nel contempo interessanti del piccolo schermo: Tano Cariddi.
Quel personaggio lo impegna anche nella quarta, quinta, sesta e decima edizione della serie. Nella settima edizione, a
causa di una malattia, Girone appare nei
panni di Tano solo alcuni minuti nel finale. Prima de La Piovra, Remo Girone era
apparso in alcune serie televisive fra cui
Il garofano rosso, Che fare? e Delitto di
stato. Dopo appare in sceneggiati come
Lo scialo, Una vittoria di L. Perelli, Dalla
notte all’alba di Cinzia Torrini, Carlo Magno di Clive Donner, Morte di una strega
anocora di Torrini, Dio vede e provvede,
Fantaghirò 5, Morte di una ragazza perbene , L’elefante bianco di Gianfranco
Albano, Il Grande Torino e nel telefilm
Diritto di difesa. Non mancano le apparizioni nei varietà: Settimo Squillo (Tmc)
condotto nel 1991 assieme alla moglie,
l’attrice argentina Victoria Zinny sposata
nel 1982, e il di lei figlio a sua volta attore Karl Zinny. Giochi d’equilibrio (1998)
di Amedeo Fago, Li chiamarono... briganti! (1999) di P. Squitieri e Il sole nero
(2007) di Krzysztof Zanussi.
Martina CHIELLA
Augusto Minzolini,
direttore del TG1
Augusto Minzolini, nasce a Roma
nell’agosto del 1958; è un giornalista italiano di lungo corso. Dal 2009 è direttore
del Tg1. Inizia la carriera giornalistica
molto presto, subito dopo la maturità
classica, nel 1977, all’agenzia di stampa Asca. Dal 1985 è collaboratore di
Panorama, dove viene assunto due anni
dopo. Nel 1990 Ezio Mauro lo chiama a
la Stampa; nel 1992 Paolo Mieli gli affida l’incarico di inviato; nel 1997 Carlo
Rossella lo promuove editorialista. Ottenuta la maturità classica, durante gli
anni settanta, partecipa come comparsa
a due film di Nanni Moretti: Io sono un
autarchico (del 1976), nella parte di uno
spettatore, ed Ecce bombo (del 1978).
A lui viene attribuita l’invenzione di
quello che, in gergo giornalistico, viene
chiamato “minzolinismo”, neologismo
nato a metà degli anni ’90, inteso come
«forma di giornalismo che si basa sulla
raccolta di dichiarazioni anche informali di uomini politici, senza verifica delle
informazioni raccolte» (Annali del lessico contemporaneo, edizioni Esedra).
Nel 1994, intervistato da la Repubblica, si dichiarava contrario ad ogni tipo
di privacy per i politici: «Le smentite a
ripetizione rivelano solo che abbiamo
una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è
un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi
e parlare come tale. [...] Quattro anni fa,
e cioè in tempi non sospetti, scrissi che
la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai
nasceva dai salotti di Gbr, la televisione
di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi
avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo
arrivati a tangentopoli, forse li avremmo
costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il
paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja
Pieroni sapevamo tutto da sempre e non
era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico
e privato è manichea: ripeto, un politico
deve sapere che ogni aspetto della sua
vita è pubblico. Se non accetta questa
regola rinunci a fare il politico».
Nel 1997 Minzolini rivelò su la Stampa, lasciando spiazzate le altre testate,
l’accordo per eleggere Massimo D’Alema alla presidenza della Commissione
bicamerale per le riforme costituzionali.
Nello stesso anno fu l’unico a scoprire il luogo della cena nella quale Silvio
Berlusconi, Gianfranco Fini, Massimo
D’Alema e Franco Marini siglarono il
“patto della crostata” sulle riforme della
Costituzione. Nel 1998 intervistò Bettino
Craxi ad Hammamet, in Tunisia. L’intervista fu realizzata per il programma Passioni, andato in onda su Rai 2 il 15 luglio
1998, che suscitò alcune polemiche.
Simona DE MELAS
Italiani nel Mondo
Il Matrimonio-Le mariage
36
MONACO. Sembra ieri, ma sono passati esattamente due mesi dall’inizio di
luglio quando il mondo assisteva ad un
altro matrimonio regale (dopo quello inglese) tra Alberto II°, Principe di Monaco e la bellissima sudafricana Charlene
Wittstock. Difficile dimenticare quei due
giorni di grande festa nei quali il popolo
di questo piccolo Stato monegasco si è
stretto attorno agli sposi per manifestagli
tutto l’affetto e la riconoscenza per aver
creato un’altra magica atmosfera che
poteva rievocare l’epoca straordinaria di
Grace Kelly sposa a Ranieri di Monaco.
Erano certamente altri tempi, ma in
quelli vissuti due mesi fa traspariva - dicono ancora quelli che c’erano - la stessa
atmosfera, meno festaiola, più sobria e
comunque con molto più il senso di una
cerimonia privata. Sembrava di essere al
matrimonio di un carissimo amico più
che a quello di una giovane donna che
andava sposa al suo Principe Azzurro,
quello delle favole per intenderci. Lei,
la neo Principessa, la ricordiamo tra l’altro poco sorridente, quasi spaventata dal
nuovo ruolo, forse troppo grande per lei
e anche lievemente intimidita da tanta
scenografia. Durante la cerimonia sovente guardava verso Alberto quasi a cercare conforto in quell’uomo con tanta più
esperienza in fatto di regalità e di vita,
poi quel “pianto” liberatorio quando
nella Chiesa di Santa Devota ha deposto
il bouquet; in quel momento i monegaschi avranno tirato un sospiro di sollievo perché la Principessa ha dimostrato
di essere prima di tutto una donna come
tante, con le sue fragilità e le ansie di un
impegnativo matrimonio che ricorderà
per tutta la vita.
Nel frattempo anche la vacanza/viaggio
di nozze in Sud Africa è finita e i Principi adesso sono tornati alla vita quotidiana con la differenza, non trascurabile,
di vivere sotto lo stesso tetto a Palazzo.
Adesso il pensiero del loro popolo andrà
verso la speranza di vedere presto nascere un erede, bimbo o bimba che sia
(dopo la modifica statutaria di Ranieri
III° che consente anche alle donne di diventare Principesse regnanti) destinato
al trono. Il popolo pensa a quando sarà
il fatidico giorno dell’annuncio, quando
cioè Alberto potrà gridare al mondo di
Ma l’amore
di Arianna CARACCIOLO
[email protected]
avere un figlio dalla sua amata Charlene,
magari, il primo di tanti, proprio come
vorrebbe la dolce Principessa. Un figlio
o una figlia garantirebbe di fatto anche
quella continuità regale, ultimo pensiero del Principe scomparso che avrebbe
voluto vedere Alberto sposato per poter
godere della felicità di un nipotino/a dal
suo unico figlio maschio; questa possibilità gli è stata negata, ma Alberto farà
sicuramente tesoro delle ultime volontà
di suo padre.
trionferà...
Voilà le
“Mariage Princier”
Quel 2 luglio il Principato ha potuto godere le vere nozze reali con una bellissima sposa in abito da sogno ed uno sposo
impeccabile in uniforme bianca dei Carabinieri. Alberto rilassato e sorridente,
Charlene intimidita, hanno celebrato il
primo ‘oui’ con rito civile il giorno prima
e poi il secondo religioso ‘oui’ il giorno dopo davanti ad un parterre di 800
ospiti riuniti nella Courtyard di Palazzo
Grimaldi. E così l’eterna favola reale si
è rinnovata: osservando le numerose immagini del matrimonio è stato impossibile, di fatto, non tornare con la memoria
alle nozze-mito tra il Principe Ranieri,
padre di Alberto, e la divina Grace Kelly, sua madre. Tra l’altro è ancora fresco
il ricordo del sontuoso matrimonio tra
William Windsor e Kate Middleton, forse è per questo che la stampa mondiale,
in occasione delle nozze tra Alberto e
Charlene si è prodigata in un gioco di
confronti tra il ‘Royal Wedding’ inglese e “le Mariage Princier” monegasco,
decretando sostanzialmente ‘freddini’
entrambi, perché probabilmente, ha
sostenuto qualcuno, l’etichetta regale sconsiglia eccessive manifestazioni
emotive in pubblico. Eppure, le nozze
tra Alberto e Charlene saranno ricordate
anche, o soprattutto, per la commozione
della sposa sulle cui spalle gravavano
pettegolezzi di una presunta crisi intercorsa tra i due fidanzati qualche giorno
prima della cerimonia. Comunque l’atteso giorno del ‘ouì’ si è svolto nel migliore dei modi, tra sorrisi, occhi lucidi,
festeggiamenti, abiti e cappellini bizzarri come da tradizione e fuochi d’artificio
veramente spettacolari.
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Italiani nel Mondo
Il Matrimonio-Le mariage
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I due sposi all’altare
Il fatidico “oui” è stato pronunciato nel
Cortile d’Onore del Palazzo Reale, di fronte a 3.500 invitati che attendevano di festeggiare la coppia nella piazza antistante
il Palazzo. Ad accompagnare la sposa
all’altare, come di consueto, è stato il padre Michael. Sul finire della cerimonia gli
sposi e gli ospiti sono stati letteralmente
invasi dalle splendide note dell’Ave Maria di Schubert, cantata per l’occasione
dall’italico tenore Andrea Bocelli, amico
personale di Alberto e Charlene. Un po’
meno tesi (soprattutto lei) e un po’ più sorridenti, almeno lui, al termine della cerimonia religiosa Alberto e Charlene hanno
salutato la folla di sudditi monegaschi in
delirio per la nuova unione ‘da favola’.
LA COMMOZIONE
DI CHARLENE.
C’è chi, vista l’atmosfera tesa tra i due
sposini i giorni precedenti le nozze, ha
parlato di questo come di un matrimonio
“senza più amore”. Niente di più inesatto. Crisi o non crisi, una nota di dolcezza
e spontaneità ha segnato l’unione reale:
quelle lacrime scese sul viso della sposa
sono state la testimonianza più vera di
una donna innamorata. Dopo la funzione religiosa, Alberto e Charlene hanno
lasciato Palazzo Grimaldi per recarsi in
visita alla chiesa di Santa Devota, dove
lei ha deposto il suo bouquet di fresie,
proprio come aveva fatto Grace Kelly 55
anni prima, in occasione del matrimonio
con Ranieri di Monaco. Ed è qui che la
lordito tutti con quel meraviglioso abito
bianco attillato, di Armani con strascico
di venti metri e senza gioielli, ad esclusione di un fermaglio di brillanti a fissare
i capelli e il velo sopra la nuca. Il vestito è stato disegnato personalmente dallo
stilista italiano, presente alla cerimonia
con la sorella Rosanna e realizzato con
ben 2.500 ore di lavoro. Principesco a
dir poco, il candido vestito era impreziosito da 40.000 cristalli Swarowsky e
30.000 perle dorate. La stampa francese
ed europea ha molto apprezzato la mise
elegante della sposa, nessuna esagerazione nel maquillage né nell’acconciatura: i gioielli inesistenti. Come dire,
sono bastate la bellezza di un fisico tonico asciutto (come si conviene per una
ex nuotatrice professionista) ed un abito disegnato da uno dei migliori stilisti
al mondo. Ad accompagnare Charlene
c’erano le due damigelle d’onore: la stilista di origine danese Isabelle Kristensen
e Donatella Knecht de Massy, cugina di
Alberto.
splendida Charlene si è commossa e le
lacrime hanno fatto brillare ancor più il
suo bellissimo viso, mentre si asciugava
le guance con un fazzoletto bianco di
pizzo, Alberto le ha sussurrato qualcosa
di tenero tenendola stretta a sé. Le avrà
giurato eterno amore? Se lo meriterebbe
proprio.
UN ABITO DA VERA
PRINCIPESSA.
Come accade in ogni matrimonio che si
rispetti, il momento più atteso è sempre
quello dell’arrivo della sposa, anche
quel 2 luglio è stato così: si vuol sempre
vedere, infatti, che vestito avesse scelto, quale acconciatura e quali gioielli
l’avrebbero adornata. Charlene ha sba-
TANTI COLORI, POCHI ECCESSI.
Tra gli 800 invitati alla cerimonia religiosa si contavano tante celebrità e altrettante teste coronate. Non si è verificato, però,
quel tripudio di cattivo gusto stilistico
registrato alle nozze di William e Kate.
Come si può notare dalle immagini che
proponiamo, i cappelli scelti dalle dame
presenti alle nozze sono sostanzialmente
simili tra loro, di dimensioni ridotte e dalle fogge non eccessivamente pacchiane.
Vediamo chi c’era e chi non c’era. Tra i
primi ad arrivare, come sottolineato dalla
stampa, è stato lo stilista Karl Lagerfeld,
che ha vestito Charlene in occasione del
rito civile, seguito a ruota dalla sempre
bellissima Naomi Campbell, fasciata in
un lungo vestito color verde acqua, con
immancabile cappellino in testa (non
molto bizzarro, a dire il vero). Presenti
anche Jean Michel Jarre, il cantante Umberto Tozzi, Emanuele Filiberto di Savoia
con la moglie Clotilde Courau, molto elegante nel suo abitino rosso acceso, Jean
Todt con la compagna e attrice Michelle Yeoh, e un compassato Roger Moore
con consorte. All’arrivo dell’ex première
dame di Francia, Bernadette Chirac, è
scrosciato un lungo applauso, la donna
ha scelto per l’occasione un abito total
blu, chic ma discreto.
CHARLOTTE
LA PIÙ BELLA DEL REAME.
In prima fila, emozionati e sorridenti, i
familiari della casa reale monegasca:
i riflettori erano però tutti puntati su
Charlotte Casiraghi, figlia di Carolina,
bellissima nel suo abito rosa e sempre
più somigliante alla mamma, qui è sta-
ta sottolineata l’acconciatura con veletta
nera, molto azzeccata sulla giovane rampolla, perché ha posto ancor più risalto il
volto e le labbra sensuali. A proposito di
confronti con il matrimonio reale inglese,
sembra che la stampa europea abbia già
decretato il sorpasso (in fatto di charme)
della giovane figlia di Carolina su Pippa
Middleton che al matrimonio della sorella Kate con William d’Inghilterra aveva
fatto impazzire i paparazzi a causa del
suo abito attillato. Insieme a Charlotte
Casiraghi c’erano i due fratelli Andrea
e Pierre. Tra le donne più ammirate alla
cerimonia, oltre la figlia di Carolina, anche la fidanzata di Pierre, Beatrice Borromeo, bellissima e molto elegante in un
vestito chiaro di pizzo e capelli raccolti.
Per quanto riguarda le sorelle dello sposo, Carolina indossava un vestito chiaro
con un elegante ‘sombrero’ a falda larga,
mentre Stephanie ha optato per un abito
scollato e plissettato color cipria. Tra le
altre teste coronate erano presenti i sovrani di Belgio e Svezia, con l’erede al
trono Victoria molto chic e principesca, i
principi ereditari di Danimarca e Olanda, il conte Edoardo di Wessex con la
consorte (William e Kate erano assenti
perché impegnati in Canada), il presidente Nicolas Sarkozy senza la bella
Carlà Bruni, impossibilitata a venire a
causa della gravidanza imminente. Per
l’Italia era presente il ministro Angelino
Alfano e consorte.
GRANDE FESTA FINO ALL’ALBA.
A cerimonia conclusa Alberto e Charlene si sono rilassati e divertiti insieme ad
amici e parenti coronati invitati al banchetto nuziale e alla festa che si è protratta per tutta la notte, tra canti, brindisi
agli sposi e fuochi d’artificio. Per la precisione, a prendere parte alla cena sono
stati 500 ospiti più vicini alla coppia.
Il pasto regale è stato preparato dai celebri chef Alain Ducasse e Franck Cerutti (italianissimo) primo chef dell’Hotel
de Paris: la cena è stata servita alle ore
21puntualissima. Poi tutti quanti si sono
scatenati nelle danze fino all’alba, nella
sala dell’Opera di Garnier trasformata in
pista da ballo.
I Grimaldi a partire dal 1200
E per concludere questo meraviglioso
viaggio regale, un piccolo merito spetta
anche al Foglio Italiano per aver avuto
l’idea di regalare ai monegaschi quello storico documento che rappresenta
la storia dei Matrimoni dei Grimaldi a
partire dal 1200. Il numero Speciale
del luglio scorso, infatti, è stato un vero
successo ed è stato accolto con grande
entusiasmo al punto che abbiamo dovuto
ristamparlo per soddisfare tutte le richie-
39
Italiani nel Mondo
Il Matrimonio-Le mariage
40
ste. Un piccolo e significativo contributo
dunque apprezzato soprattutto dai monegaschi e questo ci ha reso ancor più
soddisfatti del nostro lavoro.
Arianna CARACCIOLO
Mais l’amour
triomphera...
Il semble hier, mais ils sont passés exactement deux mois depuis Juillet lorsque
le monde assistait à un mariage aristocratique (après celui entre William et
Kate) entre Albert II°, Prince de Monaco
et la très belle sud-africaine Charlene
41
Wittstock. C’est difficile d’oublier ces
deux jours de grande fête pendant lesquels le peuple de ce petit État s’est
serré autour des époux pour leur montrer
tout leur amour et reconnaissance pour
avoir crée cette atmosphère magique qui
pouvait évoquer l’époque extraordinaire
de Grace Kelly et Rainier.
C’était une autre époque, mais en juillet
il y avait la même ambiance, seulement
plus sobre et de toute façon avec le gout
d’une cérémonie privée. Il semblait être
au mariage d’un cher ami plutôt qu’à
celui qu’une jeune femme qui allait
épouser son Prince Charmant. Elle, la
néo Princesse, peu souriante, presque
effrayée par le nouveau rôle, peut-être
trop grand pour elle et aussi un peu
troublée par un tel scénario. Pendant
la cérémonie elle regardait souvent son
Albert, peut-être pour chercher du réconfort chez un homme avec plus d’expérience en matière de majesté et de vie,
ensuite le pleur libératoire dans l’Église
de Sainte Dévote où Charlene a déposé
son bouquet ; à ce moment là les monégasques auront soupiré de soulagement
parce que la Princesse a montré d’être
avant tout une femme, avec sa fragilité et
ses anxiétés pour un mariage important
qu’elle rappellera pendant toute sa vie.
Entretemps même le voyage de noces en
Sud Afrique est fini et le couple Princier
est revenu à sa vie quotidienne avec la
particularité de vivre sous le même toit
au Palais. Maintenant la pensée de leur
peuple est l’espoir de voir vite l’héritier,
l’enfant destiné au trône. Le peuple pen-
se au jour de l’annonce, quand Albert
pourra crier au monde qu’il aura un enfant de son aimée Charlene, peut-être le
premier d’une longue série, comme la
Princesse veut. Un fils ou une fille garantirait aussi cette continuité, dernier pensée du Prince Rainier qui aurait voulu
voir Albert marié avec quelques enfants;
cette possibilité lui a été niée, mais Alberto fera certainement trésor des dernières volontés de son père.
Voilà le “Mariage Princier”
Ce 2 Juillet la principauté a profité des
vraies noces royales avec la superbe
épouse en robe de rêve et l’époux impeccable en uniforme blanche des Carabiniers. Albert relaxé et souriant, Charlene
intimidée, ils ont célébré leur premier «
Italiani nel Mondo
Il Matrimonio-Le mariage
42
oui » avec le rite civil et ensuite le second « oui » religieux le jour d’après devant à un parterre de 800 invités réunis
dans la court du Palais Grimaldi. Et donc
la fable s’est rénovée : en observant les
nombreuses images du mariage c’était
impossible de ne pas penser à la cérémonie de noces du Prince Rainier, père
d’Albert, et la divine Grace Kelly, sa
mère. En outre il est encore frais le souvenir du somptueux mariage de William
Windsor et Kate Middleton, en effet la
presse mondiale, en occasion des noces
d’Albert et Charlene a commencé un jeu
de comparaisons entre le « Royal Wedding » anglais et « le Mariage Princier »
monégasque, en décrétant « plutôt froids
» tous les deux, parce que probablement
l’étiquette royale déconseille manifesta-
tions émotives en public. Pourtant, les
noces entre Alberto et Charlène seront
rappelées surtout pour la commotion de
l’épouse derrière laquelle les rumeurs
d’une possible crise entre les deux fiancés quelque jour avant la cérémonie. De
toute façon l’attendu jour de l’« oui »
s’est passé de manière impeccable, par
les sourires, les yeux lucides, les fêtes,
les robes et les chapeaux bizarres comme de tradition et avec des feux d’artifice
vraiment spectaculaires.
Les deux époux à l’autel
Le fatidique « oui » a été prononcé dans
la Cour d’Honneur du Palais Princier,
face à 3.500 invités qui attendaient de
fêter le couple dans la place en face au
Palais. L’épouse a été accompagnée à
l’autel, selon la tradition, par son père
Michael. Vers la fin de la cérémonie les
époux et les invités ont été littéralement
envahis par les notes de l’Ave Maria de
Schubert, chantée par le ténor italien
Andrea Bocelli, ami d’Albert et Charlene. Un peu moins tendus et un peu
plus souriants, à la fin de la cérémonie
religieuse Albert et Charlène ont salué
la foule des monégasques en délire pour
la nouvelle union « de rêve ».
LA COMMOTION DE CHARLENE.
Quelqu’un, vue l’ambiance tendue entre les deux époux les jours précédents
les noces, a parlé d’un mariage « sans
amour ». Rien de plus faux. L’union a été
marquée par une note de douceur et de
spontanéité : les larmes descendues sur
le visage de l’épouse ont été le témoignage la plus vraie d’une femme amoureuse. Après la fonction religieuse, Albert
et Charlene ont quitté le Palais pour se
rendre à l’église de Sainte Dévote, où
elle a déposé son bouquet de freesia,
exactement comme Grace Kelly avait
fait il y a 55 ans, en occasion du mariage
avec Rainier de Monaco. Ici la splendide
Charlene s’est émues et ses larmes ont
fait briller encore plus son beau visage.
Pendant qu’elle se séchait les joues avec
un mouchoir en dentelle blanche, Albert
lui a chuchotées quelque chose de tendre en la serrant dans ses bras. Il lui aura
juré son amour eternel ? Elle le mérite
sans doute.
UNE ROBE DE VRAIE PRINCESSE.
Comme dans tous les mariages le moment
le plus attendu est toujours celui de l’arrivée de l’épouse: on veut toujours voir,
en effet, quelle robe elle a choisi, quelle
coiffure et quels bijoux. Charlene a surpris tout le monde par une merveilleuse robe Armani, en mousseline de soie,
blanc cassé, incrustée de cristaux. Elle
n’avait pas des bijoux, sauf une barrette
en brillants pour fixer ses cheveux et le
voile sur la nuque. La robe a été dessinée
personnellement par le créateur italien,
présent à la cérémonie avec sa sœur Rosanna, réalisée avec 2.500 heures de travail. La robe blanche était incrustée de
40.000 cristaux Swarowsky et de 30.000
perles dorées. La presse française et européenne a beaucoup apprécié l’élégante
mise de l’épouse, aucunes exagération ni
pour le maquillage né pour la coiffure
: presque pas de bijoux. Il a suffit d’un
physique tonique (d’une ex nageuse) et
d’une robe dessiné par un des meilleurs
stylistes au monde ont suffit. Charlene
était accompagnée par deux demoiselles
d’honneur : la créatrice d’origine danoise
Isabelle Kristensen et Donatella Knecht
de Massy, cousine d’Albert.
BEAUCOUP DE COULEURS,
PEU D’EXCÈS.
Parmi les 800 invités à la cérémonie
religieuse il y avait plusieurs célébrités
et autant de têtes couronnées, heureusement sans cette exultation du mauvais gout qui a caractérisé les noces de
William et Kate. On peut voir, de nos
images, que les chapeaux choisis par les
dames présentes aux noces sont très sobres, de dimensions réduites et élégants.
Voyons ceux qui étaient là et qui manquaient : parmi les premiers il y avait le
couturier Karl Lagerfeld, qui a habillé
Charlene en occasion du rite civil, suivi
par la magnifique Naomi Campbell, dans
une longue robe verte eau, avec un tout
petit chapeau. Parmi les invités Jean Michel Jarre, le chanteur italien Umberto
Tozzi, Emanuele Filiberto de Savoie avec
sa femme Clotilde Courau, très élégante dans sa robe rouge, Jean Todt avec
sa compagne et actrice Michelle Yeoh,
et Roger Moore avec sa femme. Quand
l’ex première dame de France, Bernadette Chirac, est apparue elle a été salué
par un long applaudissement, la femme
a choisi pour l’occasion une robe bleue,
chic mais discret.
CHARLOTTE LA PLUS
BELLE DU ROYAUME.
Toute la famille d’Albert était présente à l’événement, mais tous les regards
étaient pour Charlotte Casiraghi, fille de
Carolina, superbe dans sa robe rose et de
plus en plus identique à sa maman, ressemblance soulignée par sa coiffure avec
voilette noire, qui ne masquait pas son si
beau visage. À propos de comparaisons
avec le mariage royal anglais, il semble
que la presse européenne ait déjà décrété le dépassement de la jeune fille
de Carolina sur Pippa Middleton qui au
mariage de sa sœur Kate avec William
d’Angleterre avait fait tourner la tète à
tout le monde à cause de sa robe serré.
Charlotte Casiraghi était avec ses deux
frères Andrea et Pierre. Parmi les femmes les plus admirées à la cérémonie, il
y avait la petite amie de Pierre, Beatrice Borromeo, belle et élégante dans une
robe en dentelle courte et ses cheveux
en chignon. Les deux sœurs de l’époux
étaient vêtues de rose pâle mais chacune
dans un style différent. Caroline portait
une élégante capeline blanche avec ruban rose, Stéphanie était un peu plus moderne avec une robe plus courte et décolletée. Parmi les autres têtes couronnées
il y avait les souverains de Belgique et
de Suède, Victoria de Suède très chic et
élégante, les princes de Danemark et de
Hollande, le compte Edward de Wessex
avec sa femme (William et Kate étaient
absents parce qu’engagés au Canada), le
président Nicolas Sarkozy sans la belle
Carla Bruni, empêchée par sa grossesse.
Pour l’Italie il y avait le ministre Angelino Alfano avec sa femme.
GRANDE FÊTE JUSQU’A L’AUBE.
Après la cérémonie Albert et Charlène
se sont détendus et amusés avec les amis
et la famille à la fête qui a durée toute
la nuit, avec des chants, des toasts aux
époux et des feux d’artifice. À être précis les invités au diner étaient 500, les
personnes les plus proches du couple.
Le repas princier a été préparé par les
célèbres chefs Alain Ducasse et Franck
Cerutti, premier chef de l’Hôtel de Paris
: le dîner a été servi à 21 heures. Ensuite tout le monde a dansé jusqu’à l’aube,
dans la salle de l’Opéra Garnier.
Les Grimaldi à partir du 1200
Et pour terminer ce merveilleux voyage
royal, il faut dire que même Il Foglio Italiano a eu son rôle pour avoir eu l’idée
d’offrir aux monégasques ce document
historique qui représente l’histoire des
Mariages des Grimaldi à partir du 1200.
Le numéro spécial de Juillet, en effet,
a été un vrai succès et il a été accueilli
avec un si grand enthousiasme au point
que nous avons dû le réimprimer pour
satisfaire toutes les demandes. Une petite et significative contribution appréciée
surtout par les monégasques qui nous
a rendus encore plus satisfaits de nôtre
travail.
43
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
EVENTI-Events
44
iss Italia
nel Mondo 2011
Il concorso vissuto
in prima persona
dalla Testimonial
de “Il Foglio Italiano”
Ludovica COLOMBOTTO-ROSSO
[email protected]
A sinistra,
il gruppo
delle 40 Miss
partecipanti
andate
su RAIUNO
il luglio scorso.
MONACO. L’esperienza che ho vissuto
nei dodici giorni di Reggio Calabria, tra
fine giugno e i primi di luglio, sarà uno
dei ricordi più belli che mi porterò dietro
per tutta la vita e che spero proprio di
raccontare un giorno ai miei figli. Tutto
quello che è accaduto non ci sarebbe stato se non fosse stato per il “mio” direttore
Ilio Masprone (presto sarò iscritta anche
all’Ordine dei Giornalisti) che ha creduto in me e che, da un giorno all’altro, mi
ha portato alle semifinali del concorso di
“Miss Italia nel Mondo” per Monaco.
E’ evidente che tutto questo mi onora
perché rappresentare un intero Paese
(seppur piccolo come il Principato) è pur
sempre una grande soddisfazione non
solo per me, ma soprattutto per l’intera
Comunità Italiana che vive nel Principato e di cui faccio parte con la mia
famiglia. Il fatto poi di aver superato le
semifinali ed essere arrivata settima al
gran finale su Rai Uno, su 40 concorrenti provenienti da tutto il mondo, in quel
momento mi appariva come un sogno diventato, invece, una realtà assolutamente
entusiasmante e anche molto divertente.
Pensate io, Ludovica Colombotto-Rosso,
giovane ventenne di origini piemontesi, studentessa universitaria con cinque
lingue parlate e scritte, che partecipa ad
un concorso di Miss Italia nel Mondo e
si piazza più che dignitosamente al settimo posto: beh, lasciatemelo dire, non
è cosa da poco e c’è da andarsene fieri.
Considerando poi che tra le Miss di tutto
il mondo molte erano davvero stupende;
comunque voglio subito dire che, tutto sommato, consiglio davvero alle mie
coetanee di vivere un’esperienza analoga senza, però, farsi troppe illusioni. La
mia esperienza è iniziata con l’elezione
a Miss Italia nel Mondo, per Monaco,
avvenuta il 21 maggio scorso allo Zelo’s
Beach di Beaulieu poi proseguita il 20
di giugno con la partenza per Reggio
Calabria dove mi aspettavano tante sorprese e il gran finale in tv. In Calabria
l’atmosfera è stata straordinaria e l’organizzazione della “mamma” di tutte noi,
Patrizia Mirigliani, è stata davvero eccellente e molto professionale. Comunque
garantisco che le nostre giornate si sono
susseguite in un vortice continuo e ininterrotto di prove, fotografie, riprese televisive, e il tutto avveniva sempre seguite
da uno staff di altissimo livello. Parrucchieri, le ragazze del make-up, le stylist,
i coreografi e lo stesso personale dell’organizzazione, hanno saputo prepararci al
meglio sia per le presentazioni, che per
le sfilate e, naturalmente, per la serata
finale del concorso: quando le telecamere mi sono venute ad un palmo del viso,
un brivido di freddo mi ha attraversato
il corpo; mi sentivo svenire, ma la gioia
era talmente tanta che ho superato ogni
dubbio e incertezza. Nei giorni trascorsi
a Reggio tutte noi Miss eravamo coccolate anche attraverso specialità alimentari locali come le mozzarelle di bufala
o quei meravigliosi gelati che non avrei
45
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
EVENTI-Events
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mai smesso di assaggiare, poi ci hanno
anche accompagnate a visitare le bellezze paesaggistiche e storiche della Calabria; abbiamo cosi visto da vicino quei
fantastici Bronzi di Riace custoditi gelosamente in un laboratorio per il restauro
ormai concluso. E’ stata un’esperienza
decisamente unica nel suo genere, affascinante e stancante allo stesso tempo
in quanto, quella che sembrava dovesse
essere una vacanza, si è ben presto trasformata in una attività professionale
ricca di impegni e di appuntamenti da
rispettare, con orari ben precisi e coreografie da realizzare al meglio. Durante
la permanenza, con altre quattro ragazze
scelte dall’organizzazione, abbiamo realizzato anche una breve intervista per
la Rai che è stata trasmessa durante il
telegiornale come introduzione alla serata finale della manifestazione, anche
questa è stata una grande emozione.
Colombotto-Rosso al telegiornale, wow!
Un’altra grande sorpresa è stata la popolazione calabrese che ci ha accolto con
tantissimo calore ed affetto: tipica caratteristica delle gente del Sud, mentre
le nostre sfilate lungo le vie e le piazze
della città ci hanno permesso di vivere a
contatto con i calabresi che hanno dimostrato tantissima gioia per aver ospitato
il gioioso ritorno di un grande evento di
costume che altre pretese non ha se non
di mostrare e valorizzare la bellezza e la
femminilità Italiana nel Mondo. In effetti
c’erano concorrenti che provenivano dal
Sud America, dagli Stati Uniti, dall’Europa ed anche dall’Australia cosicché io,
grazie agli studi svolti a Monaco e una
discreta conoscenza del portoghese e
dello spagnolo, mi sono data da fare per
districarmi in questa piccola Babilonia
linguistica, in questo modo ho avuto la
possibilità di crearmi nuove amicizie
che spero poter mantenere in futuro. La
serata finale in diretta su Rai Uno del 4
luglio scorso è stata la parte decisamente
più coinvolgente di tutta l’esperienza: la
tensione prima della diretta era a mille
e le eliminazioni si sono susseguite a
raffica senza quasi darci la possibilità di
rendercene conto. Io ero li, ben conscia
delle mie possibilità, ma anche dei miei
limiti, sapevo di avere da casa un discreto pubblico di familiari e di amici che
speravano di vedermi avanzare. Le altre
ragazze, nelle mie stesse condizioni, non
riuscivo però a vederle come avversarie,
ma come amiche con cui avevo condiviso
una bellissima esperienza. Per la cronaca non ho vinto io, ma Miss Amazzonia,
una bellissima ragazza brasiliana con un
fisico mozzafiato che indubbiamente meritava il premio ottenuto. Alla sottoscritta
è rimasto e rimarrà nel cuore Miss Italia
nel Mondo (con la settima posizione) e
tutto ciò che ha rappresentato il raggruppare di culture ed esperienze di vita differenti che sono state utili per farle convivere amichevolmente e che, in effetti, è
anche quello che avviene ogni giorno nel
nostro splendido Principato di Monaco,
oggi più che mai, visto l’arrivo delle nuova Principessa Charlene andata in sposa
ad Alberto di Monaco e per il quale Stato, sono stata orgogliosa, di averlo - spero
- degnamente rappresentato.
Ludovica COLOMBOTTO-ROSSO
Miss Italie dans
Monde 2011
Le concours vécu en première
personne par la Testimonial
de “Il Foglio Italiano”
L’expérience que j’ai vécu pendant les
douze jours de Reggio Calabre, parmi la
fin de juin et les premiers jours de Juillet, sera un des souvenirs les plus beaux
que je pourrai rappeler pour toute la vie
et que j’espère de raconter un jour à mes
enfants. Tout ce qu’il s’est passé n’aurait
pas été possible sans « mon » directeur Ilio Masprone (je serai vite inscrite
même aux Ordre des Journalistes) qui a
eu confiance en moi, et qui m’a amené,
d’un jour à l’autre, aux semi finales du
concours de « Miss Italie dans le Monde », pour Monaco. Il est évident que
tout ceci me rend fière parce que le fait
de représenter un Pays entier (même si
tout petit comme la Principauté) est une
grande satisfaction pas seulement pour
moi, mais surtout pour l’entière Commu-
nauté Italienne qui vit à Monaco et dont
je fais partie avec ma famille. Ensuite le
fait d’avoir surmonté les semi finales et
d’être arrivée septième au grand final sur
RAI Uno, sur 40 concurrents de tout le
monde, à ce moment là m’apparaissait
comme un rêve devenu, par contre, une
réalité absolument enthousiasmante et
même très amusante. Moi, Ludovica Colombotto-Rosso, jeune fille de vingt ans,
d’origines piémontaises, étudiante universitaire qui parle et écrit cinq langues,
qui participe au concours de Miss Italie
dans le Monde et se place plus que dignement à la septième place : laissez le
moi dire, il faut être fier. En considérant
ensuite que parmi le Miss de tout le
monde la plupart étaient vraiment superbes ; de toute façon je veux vite dire que
je conseille vraiment à toutes les filles de
mon âge de vivre une expérience analogue sans, cependant, se faire trop d’illusions. Mon expérience a commencé avec
l’élection à Miss Italie dans le Monde,
pour Monaco, produite le 21 mai au Zelo’s Beach de Beaulieu ensuite poursuivie le 20 juin avec le départ pour Reggio
Calabre où beaucoup de surprises et le
grand final à la télé m’attendaient. En
Calabre l’atmosphère a été extraordinaire et l’organisation de notre « maman »
Patrizia Mirigliani a été vraiment excellente et très professionnelle. De toute
façon je garantis que nos journées se
sont succédé dans un tourbillon continu
et ininterrompu d’épreuves, de photographies, des reprises télévisées, et tout cela
se produisait toujours grâce à une équipe
de très haut niveau. Les coiffeurs, les filles du make-up, les stylist, les chorégraphes et le même personnel de l’organisation, nous ont préparé au mieux pour les
présentations, comme pour les défilées
et, naturellement, pour la soirée finale
du concours : lorsque les caméras étaient
tout proches, un frisson m’a traversé le
corps ; j’ai cru m’évanouir, mais la joie
était tellement grande que j’ai surmonté chaque doute et incertitude. Pendant
les jours passés à Reggio toutes les Miss
étaient chouchoutées aussi par les spécialités alimentaires locales comme la
mozzarelle de buffle ou ces merveilleuses glaces que je n’aurais jamais cessé
de goûter, ensuite on nous a accompagnées à visiter les beautés du paysage et
de l’histoire de la Calabre ; nous avons
ainsi vu de près les fantastiques Bronzes
de Riace gardés dans un laboratoire pour
leur restauration. Une expérience décidément unique dans son genre, fascinant
et fatiguant au même temps puisque,
ce qui semblait être une vacance, s’est
bientôt transformée dans une activité
professionnelle riche d’engagements et
de rendez-vous à respecter, avec des ho-
A sinistra,
la nostra
Ludovica Colombotto-Rosso
arrivata 7° su 40
alla finalissima
di Reggio Calabria.
47
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
EVENTI-Events
A sinistra,
tra le Miss
Patrizia Mirigliani,
organizzatrice
del concorso
internazionale
Miss Italia
nel Mondo.
façon j’ai eu la possibilité de connaitre
des nouveaux amis que j’espère pouvoir garder. La soirée finale en directe
télévisée sur RAI Uno le 4 Juillet passé
a été la partie décidément plus prenante:
la tension était insupportable et les éliminations se sont succédés rapidement
sans nous donner la possibilité de nous
en rendre compte. J’étais consciente de
mes possibilités, mais aussi de mes limites, je savais qu’à la maison il y avait un
discret public fait des membres de ma
famille et d’amis qui espéraient me voir
avancer. Je ne pouvais pas considérer
les autres filles comme des adversaires,
mais comme des amies avec lesquelles
j’avais partagé une très belle expérience.
Pour information : je n’ai pas gagné, mais
Miss Amazonie, une très belle fille brésilienne avec un physique incroyable qui
indubitablement méritait son succès. À
la soussignée il est resté et restera dans
le cœur Miss Italie dans le Monde et tout
ce qui a représenté ce regroupement de
cultures et d’expériences de vie différentes qui, en effets, est le même qui se
produit chaque jour dans notre splendide Principauté de Monaco ; surtout aujourd’hui après l’arrivée de la Princesse
Charlene. J’espère avoir dignement représenté notre État.
48
raires bien précis et des chorégraphies à
réaliser au mieux. Pendant la permanence, avec autres quatre filles choisies de
l’organisation, nous avons réalisé aussi
une brève interviewe pour la RAI qui a
été transmise pendant le journal télévisé
comme introduction à la soirée finale de
la manifestation. Colombotto-Rosso au
journal télévisé, wow ! Une autre grande
surprise a été la population calabrais qui
nous a accueillis avec chaleur et affection : typique caractéristique des gens
du Sud, pendant que nos défilés le long
des rues et des places de la ville nous ont
permis de vivre en contact avec les calabrais qui nous ont montré leur joie pour
avoir reçu un grand évènement de coutume qui veut montrer et valoriser la beauté et la féminité Italienne dans le Monde.
En effets il y avait des concurrentes qui
venaient du Sud Amérique, des États
Unis, de l’Europe et même de l’Australie
de sorte que, grâce à mes études et une
discrète connaissance du português et de
l’espagnol, j’ai pu me démêler dans cette petite Babylone linguistique, de cette
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
news
Ai frontalieri il rimborso delle spese mediche
per l’assistenza sanitaria dei lavoratori italiani
Da sin. l’Ambasciatore Antonio
Morabito
ed il Ministro
Stéphane Valeri.
50
MONACO. Per merito del coordinamento dell’Ambasciata Italiana d’ora in
avanti i connazionali frontalieri potranno
beneficiare delle strutture sanitarie del
Principato e non solo per le “urgenze”.
Durante una conferenza stampa a Palazzo, presenti l’ambasciatore Antonio Morabito, Stephane Valeri, Ministro della
Salute ed Affari Sociali e José Badia, Ministro degli Affari Esteri del Principato,
è stata illustrata la normativa che rende
operativo l’art.10 della convenzione bilaterale di sicurezza sociale del lontano
1982. I lavoratori frontalieri italiani potranno dunque beneficiare delle strutture sanitarie di Monaco, oltre che in caso
di urgenza (come già in atto), anche per
esami e visite a livello specialistico. Saranno sufficienti una prescrizione del
medico di famiglia italiano e la relativa
autorizzazione preventiva dell’istituzione
competente del luogo di lavoro. Questo è
il considerevole risultato in risposta alle
esigenze degli oltre 4.000 lavoratori, a
tutela della loro salute, e a debita considerazione della particolare condizione
occupazionale: risultato che risolve di
fatto lo “status quo” di trattamento differenziato e disparità rispetto ai lavoratori
francesi o italiani residenti nei comuni
limitrofi a quello monegasco.
La sostanziale “novità” si deve all’azione
diplomatica dell’Ambasciatore Antonio
Morabito che, assieme al Ministro della
Salute Stephane Valeri, fattivo e determinante interlocutore, è riuscito a portare
avanti un tavolo di concertazione tra le
parti interessate alla questione (in primis
Giuseppe Ruocco, direttore generale dei
Rapporti Internazionali del Ministero
della Sanità Italiana, la Regione Liguria,
il Direttore della ASL1 della Provincia
di Imperia Antonio Rossi, le Casse Sociali monegasche e il Centro Ospedaliero “Princesse Grace”). “In sintesi – ha
spiegato l’ambasciatore – l’intesa consiste in una più attenta interpretazione
dell’art.10 della Convenzione bilaterale
di sicurezza sociale, concordata nel corso
della riunione della Commissione mista
italo-monegasca, organizzata dall’Ambasciata lo scorso 12 maggio. L’intesa, ad
incidenza finanziaria neutra per entrambi i Paesi, opera negli spazi già previsti
dalla citata Convenzione e non necessita
di modifica delle attuali disposizioni”.
Aux frontaliers le
remboursement
des frais médicaux
Grace à la coordination de l’Ambassade
Italienne dorénavant les compatriotes
transfrontaliers pourront bénéficier des
structures sanitaires de la Principauté
et pas seulement pour les « urgences ».
À l’occasion d’une conférence de presse qui s’est tenue à Palais en présence
de l’ambassadeur Antonio Morabito,
Stéphane Valeri Conseiller de Gouvernement pour les Affaires Sociales et la
Santé et José Badia, Ministre des affaires étrangères, on a illustrée la loi qui
rend opérationnel l’art.10 de la Convention générale de sécurité sociale du
12 février 1982, entre la Principauté de
Monaco et la République italienne. Les
travailleurs frontaliers italiens pourront
news
donc bénéficier des structures sanitaires de Monaco, pas seulement en cas de
urgence, mais même pour des examens
et des visites. Il faudra une prescription
du médecin de famille italien et la relative l’autorisation préalable de l’Autorité monégasque compétente. C’est le
considérable résultat en réponse aux
exigences de plus de 4.000 travailleurs, qui protège leurs santé et prend en
considération leur singulière condition de travail : un résultat qui annule les différences entre les travailleurs
français ou italiens résidents dans les
communs limitrophes. Cette substantielle « nouveauté » est due à l’action
diplomatique de l’Ambassadeur Antonio Morabito qui, avec le Ministre de
la Santé Stéphane Valeri, interlocuteur
actif et déterminant, est arrivé à mettre en communication les parties intéressées à la question (surtout Giuseppe
Ruocco, directeur général des Rapports
Internationaux du Ministère de la Santé
Italienne, la Région Ligurie, le Directeur de l’ASL1 de la Province d’Imperia Antonio Rossi, les Caisses Sociaux
monégasques et le Centre Hospitalier
« Princesse Grace »). « En synthèse
- l’ambassadeur a expliqué - l’accord
consiste en une meilleure interprétation
de l’art.10 de la convention générale
de sécurité sociale, établie à l’occasion de la réunion de la Commission
mixte Italien-monégasque, organisée
par l’Ambassade le 12 mai. L’accord,
qui ne pèse aucune incidence sur les
deux Pays, agit dans les domaines déjà
prévus par la Convention et il ne nécessite pas d’ultérieures modifications».
Italiani nel Mondo
APPUNTAMENTI
Ottobre,
il Mese della Cultura e Lingua Italiana
52
MONACO. Il Principato rappresenta da sempre uno “spazio
globale” dove cittadini di ogni parte del mondo trovano accoglienza e sono inseriti in un contesto socio-economico cosmopolita ma ben radicato nei valori e nelle tradizioni culturali europee e mediterranee. Gli italiani hanno fatto da sempre parte
integrante del tessuto economico, sociale e culturale del Principato ed hanno contribuito con dinamismo ed attaccamento alla
crescita ed allo sviluppo del Paese. La lingua e Cultura italiana
è stata da sempre in simbiosi con la realtà locale.
Da tali motivi nasce l’idea di dedicare un mese ad eventi ed
iniziative volti a rinsaldare e valorizzare la già forte presenza
culturale e sociale italiana nel Principato ed a valorizzare e promuovere il “Sistema Paese” nel suo insieme, anche in coincidenza con la XI edizione della Settimana della Lingua italiana
nel Mondo. Quest’anno l’evento si arricchisce - come in molti altri Paesi nel mondo - della partecipazione e collaborazione della
comunità italofona svizzera, residente nel Principato.
E’ un motivo di ulteriore soddisfazione che conferma ed esalta
la Cultura come valore che unisce. Senza dubbio, iniziative di
alto livello e di larga partecipazione che coinvolgano il vasto
pubblico, potranno contribuire allo sviluppo del turismo culturale, a promuovere e mettere in luce le eccellenze dell’Italia,
a rafforzare i legami e l’amicizia tra i due Paesi, a mostrare la
realtà monegasca nella sua straordinaria peculiarità di apertura al mondo, alla Cultura, alle Arti, alla internazionalizzazione.
Il “mese” include una serie di eventi ed iniziative che vanno
dall’opera musicale alle arti plastiche e figurative, dalla poesia al cinema, dal teatro al libro, dal multimediale ai temi ambientali, dall’economia all’enogastronomia, sempre a livelli di
eccellenza che ben si inseriscono nello scenario culturale del
Principato e nel dinamismo che lo caratterizza.
Un ringraziamento speciale va a S.A.S il Principe Alberto II e
al Signor Presidente della Repubblica Italiana che hanno voluto
dare il loro Alto Patronato per le iniziative più significative ed a
tutti coloro che con il loro sostegno hanno consentito la programmazione di questi eventi: Governo monegasco, Direzione degli
Affari Culturali del Principato di Monaco, partner principale
delle iniziative in programma, Auditorium Rainier III, Grimaldi Forum, Teatro Princesse Grace, Théâtre des Variétés, CREM
– (Club des Résidents Éntrangers de Monaco) e le istituzioni
italiane, il COMITES, la società Dante Alighieri, l’Associazione
Monaco-Italie, l’A.I.I.M. (Associazione Imprenditori Italiani di
Monaco), l’Accademia Nazionale della Cucina, l’Amaca, coinvolte per la realizzazione ed a sostegno di una manifestazione
davvero condivisa a riprova dei “sentimenti storici e profondi di
amicizia dell’Italia per il Principato di Monaco e per il Principe
e la Sua famiglia” *
*Messaggio del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio
Napolitano 2 luglio 2011.
Il PROGRAMMA:
Sabato 1 ottobre Anteprima del tour
mondiale “La Divina Commedia”. Opera musicale basata sul poema di Dante
Alighieri, musiche di Marco Frisina, su
libretto di Gianmario Pagano, prodotto
da NOVA ARS Musica Arte e Cultura
S.r.l. con allestimento teatrale firmato dal
regista Maurizio Colombi, coreografie di
Manolo Casalino, maschere del Premio
Oscar Carlo Rambaldi. Voce recitante:
Remo Girone. Esibizione del Gruppo
Sbandieratori e Musici della “Città di
Alba” in collaborazione con Albaeventi. Esplanade del Grimaldi Forum, ore
18.45. Grimaldi Forum, Salle des Princes, ore 20.00. Replica domenica 2 ottobre ore 15.30. Biglietti disponibili sul
sito http://www.grimaldiforum.com
- Tel. +377 99 99 30 00 (dalle ore 10,00
alle ore 19,30)
Da sabato 1 ottobre: “Oltre il nido”
mostra di Antonio Nocera (nella foto a
destra) presenta un ciclo di opere in cui
l’artista esplora il tema del nido-casa in
ogni sua tonalità emotiva. “Oltre il nido”
si sviluppa intorno a dipinti, sculture e
installazioni che ripercorrono e testimo-
niano i diversi momenti dell’esperienza personale dell’artista. Per Nocera il
nido-casa rappresenta il luogo da dove
ogni essere vivente spiccherà il volo per
il suo viaggio nel mondo. In occasione
dell’anteprima della Divina Commedia
Antonio Nocera ha realizzato in esclusiva e numerata una incisione all’acquaforte, all’acquatinta acquarellata a mano
stampata presso la stamperia di Roma
“L’Acquaforte” recante i versi di Dante che in maniera mirabile chiudono la
news
Antonio MORABITO
Ambasciatore d’Italia
nel Principato di Monaco
Commedia: «L’Amor che move il sole e
l’altre stelle», Paradiso XXXIII. Le Opere saranno esposte nell’atrio del Grimaldi Forum e al Teatro Princess Grace.
Mercoledì 5 ottobre: Presentazione
del volume “Breviario Grimani”, Salerno editrice. Pubblicazione di eccezionale valore artistico che sarà illustrata
da Enrico Malato, editore e promotore
dell’iniziativa. Il codice noto come “Breviario Grimani” è indiscutibilmente uno
dei massimi capolavori dell’arte della
miniatura fiamminga del Rinascimento.
Di committenza incerta, posseduto da
Margherita d’Austria, venne acquistato intorno al 1520, per ben 500 ducati
d’oro, dal Cardinale Domenico Grimani,
che, lasciandolo in eredità alla Serenissima Repubblica di Venezia, vincolava
il lascito alla condizione che il codice
venisse “mostrato solo a persone di straordinario riguardo e in circostanze eccezionali”. www.breviariogrimani.eu.
CREM Club des Résidents Étrangers de
Monaco. Le Mirabeau, 1 Avenue Princesse Grace, ore 18:30
Venerdì 7 ottobre: Serata dell’Accademia Nazionale della Cucina Italiana.
In occasione della ricorrenza del cen-
tenario di Pellegrino Artusi, autore del
libro “La scienza in Cucina e l’Arte di
mangiare bene” la delegazione monegasca dell’Accademia fondata da Orio
Vergani nel 1953, organizza una riunione Conviviale Artusian. Intervento della
Prof.ssa Franca Anfossi Inzaghi, scrittrice e poeta ligure, che illustrerà l’azione
di Artusi ed il suo contributo, non solo a
tavola, all’identitità degli italiani partendo da quel mosaico di tradizioni regionali, valorizzandolo ai fini d’una tradizione
gastronomica “nazionale”. Yacht Club
Monaco, ore 20:00 La cena è riservata
agli Accademici e loro invitati.
Sabato 8 ottobre Spettacole teatrale:
“Gli Amanti della Rocca” a cura della
Compagnia “Il Carro dei Comici” diretto
da Carlo Boso. Spettacolo teatrale liberamente ispirato a “Romeo e Giulietta” di
W.Shakespeare, rivisitato sulle modalità
espressive della Commedia Dell’Arte,
attraverso i grandi autori, come Edoardo,
Raffaele Viviani e Salvatore di Giacomo.
Basato sulle modalità espressive della
Commedia dell’Arte (improvvisazione,
utilizzo della maschera, canto, danza,
scherma-le tecniche che hanno reso la
tradizione del teatro italiano famosa nel
mondo) e orientato ai temi dell’attualità lo scenario “Gli amanti della Rocca” non mancherà di divertire grandi
e piccoli. Théâtre Princesse Grace, 12
avenue d’Ostende, ore 21.00. Biglietti disponibili sul sito del teatro: http://
www.tpgmonaco.com
Martedì 11 ottobre: Premio di Narrativa L’Amaca, 5 edizione Consegna del
Premio di Narrativa “L’Amaca” di Luisella Berrino allo scrittore Alberto Cavanna, per il romanzo “A piccoli colpi di
remo”, Edizioni “Arte Navale”, finalista
al “Premio bancarella 2011”. Alberto
Cavanna, ligure, è stato operaio, impiegato e dirigente in importanti cantieri navali. Il suo legame con le barche, il mare
e il legno ha radici familiari profonde,
tanto che lui stesso ama definirsi “narratore di navi e costruttore di storie”. Finalista al premio Bancarella, “A piccoli
colpi di remo” edito da Arte Navale propone 30 racconti di mare: ritratti di volti
e di anime tra vento, barche e onde che
restano impressi nella memoria come altrettante icone della narrativa di mare di
ogni tempo. A illustrare la raccolta sono
20 tra i migliori fotografi del mondo tra
cui Philippe Plisson, Carlo Borlenghi,
Beken of Cowes.Sala Conferenze’Hotel
Columbus, ore 18.30.
Mercoledì 12 ottobre: Incontro su “Il
vino nella storia delle donne” di Michele Florentino, fondatore del Monte-Carlo
Wine Festival, che metterà in risalto
l’apporto delle donne nella storia del
vino dalle grandi case dello champagne,
Veuve Clicquot, Ruinart, Bollinger, alla
Romanée Conti e diretto da Madame
Lalou-Bize Leroy per arrivare a molte
donne italiane che dirigono case vinicole con produzioni eccelse, come Maria
G. Lungarotti, Loretta Lalli della Tenua
Biologica “Il Pino” alle aderenti all’Associazione “Le Donne del Vino”. CREM
Club des Résidents Étrangers de Monaco Le Mirabeau, 1 Avenue Princesse
Grace, ore 18.30 Aperto al pubblico e su
invito.
Giovedì 13 ottobre: Mostra di ritratti presentazione del libro di Filippo
di Sambuy “The Private Portraits Collection”. L’artista Italiano Filippo di
Sambuy descrive i ritratti raccolti nel
suo ultimo libro “The Private Portraits
Collection” 55 volume della collana
“Disegnodiverso” che ospita progetti
di artisti contemporanei curata da Paola Gribaudo. Le immagini sono accompagnate da una serie di pensieri e testi
poetici dell’autore. La mostra di disegni
realizzati tra il 2007 e il 2011 saranno
presentati alla Monte-Carlo Art Gallery
di Ottavio Fabbri e rappresentano la sfera intima e privata dell’artista. Filippo
di Sambuy nato a Roma vive e lavora a
Montecarlo. Espone in Italia e all’estero dal 1980 in gallerie private e musei
pubblici. Inaugurazione Giovedì 13 Ottobre ore 18.30. Monte-Carlo Art Gallery, Monaco. Park Palace, 27 avenue de
la Costa . Tel. (+377) 97772141 - www.
mc-artgallery.it
Venerdì 14 ottobre: Evento dedicato
alla “città di Firenze”, in collaborazione con il Comune, il Gruppo Giovani
Industriali Fiorentini ed il Consolato
Onorario di Monaco a Firenze, nel quadro degli incontri con Regioni e città
italiane. Esposizione nel Principato
del capolavoro di Raffaello Sanzio “La
Velata”, dipinto ad olio su tavola datato 1516. L’eccezionale esposizione
dell’Opera è realizzata in omaggio a
S.A.S. il Principe Alberto II e di S.A.S.
la Principessa Charlène. Incontro tra
imprenditori, in collaborazione con la
A.I.I.M. (Associazione Imprenditori Italiani di Monaco), con la partecipazione
della CDE-Chambre Dévéloppement
Economique, FPM-Federation Patronale Monegasque, JCEM-Jeune Chambre
Economique Monegasque dell’imprenditoria fiorentina-Confindustria Firenze
e Gruppo Giovani Imprenditori Fiorentini. Saluto dell’Amb. Giovanni Castellaneta, Presidente del Gruppo SACE.
Sporting d’hiver, ore 16.00. Esibizione
dei Trombettieri, figuranti e Sbandieratori in costume quattrocentesco. Piazza
del Casino, ore 18.30
Lunedì 17 ottobre: Giornata dedicata alla Settimana della lingua italiana
nel mondo. Evento “Omaggio all’Italia”
proiezione dello spot “L’Italia del futuro”.La XI edizione della Settimana intitolata “Buon Compleanno Italia!”, sarà
un omaggio quest’anno al 150 anniversario dell’Unità d’Italia. Partecipazione ed interventi di personalità italiane,
protagoniste nel campo della cultura
e della promozione linguistica. Interverranno illustri esponenti del mondo
della cultura, dell’impresa e della società civile: Prof. Emmanuele Francesco
Emanuele, Presidente della Fondazione
Roma; l’Onorevole Nerio Nesi, politico
e imprenditore; la Prof.ssa Maria Teresa
Verda Scajola; Enzo Benigno, Presidente della Elettronica SpA. Consegna del
Premio internazionale “Il Viaggiautore”
“L’avventura della scrittura, la scrittura
dell’avventura” Premio al giornalismo e
alla letteratura di viaggio italo-francese.
Promosso ed in collaborazione con AIG
(Associazione Italiana Alberghi per la
Gioventù), Gist (Gruppo Italiano Stampa
Turistica). Salle du Ponant au Centre des
Rencontres Internationales, 12 avenue
d’Ostende, ore 18.00. Aperto al pubblico e su invito.
Martedì 18 ottobre: Proiezione del
film “Il Gioiellino”, con la partecipazione di Remo Girone (in basso), premiato
alle Giornate Internazionali del Cinema
53
Italiani di Monaco - Italiens de Monaco
APPUNTAMENTI
54
di Ischia e al Festival del Cinema d’Arte di Bergamo con altri protagonisti del
film, che ha ricevuto due candidature ai
Nastri d’Argento quale migliore attore
protagonista e miglior sonoro in presa diretta. Il film, diretto da Andrea Molaioli e
prodotto da Francesca Cima, racconta le
vicende della “Leda”, una grande azienda agro-alimentare ramificata nei cinque
continenti, quotata in Borsa, in continua
espansione verso nuovi mercati: quello che si dice “un gioiellino”. Salle du
Ponant au Centre des Rencontres Internationales, 12 avenue d’Ostende, ore
19.00. Aperto al pubblico.
Mercoledì 19 ottobre: Conferenza “Il
Futuro dell’Energia”, Prof. Rossi Albertini, organizzata dalla Dante Alighieri
di Monaco. Il Prof Rossi Albertini, eminente fisico, affronterà l’aspetto ambientale quale metafora, nell’ambito delle
celebrazioni risorgimentali, di una nuova indipendenza e coscienza della vera
battaglia del nostro futuro: quello della
consapevolezza energetica. La Società
Dante Alighieri si occupa della tutela e
della diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando
tra gli stranieri l’amore e il culto per la
civiltà italiana: Théâtre des Variétés, 1
boulevard Albert 1er, ore 18.15. Aperto
al pubblico.
Giovedì 20 ottobre: Spettacolo teatrale: “Pinocchio Cha Cha Cha”, a cura della Compagnia “Pupi e Rifredi”, Teatro di
Rifredi/Narrarti, testo e regia di Angelo
Savelli, con Marco Zannoni e Leonardo
Brizzi. “Pinocchio Cha Cha Cha!” è un
Pinocchio anni 50’, da varietà, che duetta con Rascel e Dapporto, Totò e Wanda
Osiris, da canzonetta, che imita Buscaglione e Carosone, Kramer e il Quartetto
Cetra. Pinocchio, un ex-burattino sballottato in un mondo in cui non capisce
né la furbizia, né la cattiveria, é ingenuo
ragazzetto da piegare alle ragioni della vita e della realtà ignara e burattina
che lo circonda. Théâtre des Variétés, 1
boulevard Albert 1er, ore 20.30. Vendita biglietti: Théâtre des Variétés, Sans
Souci, 42 Boulevard d’Italie, Monaco tel.
93501424; Vecchia Firenze, 4, Avenue
Prince Pierre, Monaco tel. 93302770; I
Briganti, Boulevard Princesse Charlotte,
Monaco tel. 97704911. Récital di poesie di Maria Salamone e
Daniel Cundari nelle Scuole del Principato, in collaborazione e a cura dell’Associazione Monaco Italie. “Dotata di
un’inesauribile vena poetica, Maria Salamone parla con i suoi romantici versi
al cuore dei suoi numerosi lettori ai quali
porta la voce del suo cuore. Immortala in
versi emozioni, sogni, gioie, malinconie,
mentre si ode in lontananza Fratelli
d’Italia. Nell’opera, la storia d’amore del
poeta si intreccia con le vicende patriottiche risorgimentali. Diretta dal Maestro
Alberto Veronesi (a sinistra), l’Opera Orchestra of New York, Teatro Petruzzelli
Bari, Puccini Festival Torre del Lago,
Orchestra Filarmonica Teatro Comunale
di Bologna. Mameli: Massimo La Guardia (in basso) / Antonino Interisano; Delia: Jessica Nuccio; Contessa Belgioioso:
Renata Lamanda; Conte Terzaghi: Giovanni Guagliardo; Regia, scene, costumi: Lorenzo Amato; Coro e Orchestra del
Bellini Opera Festival; Auditorium Ranieri III, Boulevard Louis II, ore 20:30.
Per la prevendita dei biglietti i punti
vendita sono presso: Auditorium Ranieri III, Sans Souci, 42 Boulevard d’Italie,
Monaco tel. 93501424; Vecchia Firenze,
4, Avenue Prince Pierre, Monaco tel.
93302770; I Briganti, Boulevard Prindolori del vissuto quotidiano. L’afflato
poetico, forte e intenso, si trasmette al
lettore soprattutto in liriche. Poesie/canti, piccoli/grandi quadri, punti fermi delle sue stagioni, della sua natura, del suo
cammino per gli sterminati sentieri di
un mondo che, in fondo, tutto le appartiene.” (Prof. Francesco Mulè). “Daniel
Cundari è giovanissimo, ma la sua poesia è già antica e stupisce la sicurezza
del suo timbro, il rigore formale che denuncia una meditata consuetudine con i
classici.
Venerdi 21 ottobre: Evento dedicato alla Fiction italiana: presentazione e
proiezione della fiction “L’uomo sbagliato”, mini-serie Tv, con Giuseppe Fiorello, Antonia Liskova e Alberto Molinari,
regia di Stefano Reali, prodotto da Albatross Entertainment S.p.A. Ispirato a
uno dei più gravi errori del sistema giudiziario italiano del secondo dopoguerra,
la storia di un uomo normale e della sua
lotta per provare la propria innocenza.
Salle du Ponant au Centre des Rencontres Internationales, 12 avenue d’Ostende, ore 18.30. Aperto al pubblico.
Lunedì 24 ottobre: Concerto da “I
Mameli” di Ruggero Leoncavallo, Opera
risorgimentale in due atti creduta persa
e ritrovata recentemente. Revisionata
dal Maestro Domenico Carboni, Direttore della Biblioteca di Santa Cecilia che
si è avvalso delle ricerche dell’Università di Yale (USA). L’opera, sottotitolata
“azione storica in due episodi”, si svolge
a Milano, autunno 1848, mentre infuria
la battaglia che segnò la fine della breve
esperienza della Repubblica Romana e
si conclude con la morte del poeta, non
ancora ventiduenne, in battaglia, fra le
braccia della moglie, Delia Terzaghi,
news
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
cesse Charlotte, Monaco tel. 97704911.
Martedi 25 ottobre: “Una giornata
multimediale con il CNR per raccontare i Beni Culturali”. Ricercatori del
CNR, esperti di comunicazione dei beni
culturali attraverso tecnologie virtuali,
racconteranno gli aspetti più innovativi
della ricerca e mostreranno alcune delle più belle applicazioni realizzate negli ultimi anni. In particolare verranno
presentati i progetti: Il Museo Virtuale
dell’Iraq,”Matera Città Narrata”, L’approvazione della Regola Francescana: esperienza virtuale tra i personaggi
dell’opera di Giotto”, Il Museo virtuale
della via Flaminia Antica (Villa di Livia), il Museo virtuale della cappella
degli Scrovegni. “Salle du Ponant au
Centre des Rencontres Internationales,
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TORINO. Come ormai è noto a tutti, il
2011 è l’anno in cui l’Italia compie 150
anni e per festeggiare questa ricorrenza
si stanno organizzando eventi attraverso
tutto lo stivale, ma in particolare nella
regione da dove si è originata la spinta
unificatrice: il Piemonte. La prestigiosa
azienda Ferrero, eccellente simbolo
del Made in Italy, sta partecipando alle celebrazioni
come partner di Esperienza Italia 150, un
insieme di eventi organizzati dallo stesso Comitato Esperienza Italia 150. La Ferrero, per
l’occasione, ha inoltre
lanciato un concorso legato a questa iniziativa:
con un acquisto multiplo
presso un qualunque punto vendita Ipercoop d’Italia
si parteciperà all’estrazione di
5 weekend per 2 persone a Torino capitale del Risorgimento. Il pacchetto
prevede la visita della città attraverso i
suoi Palazzi, il Museo del Risorgimen-
to, del Cinema, la Torino sotterranea e
soprattutto la visita alle Officine Grandi Riparazioni, dov’è allestita la mostra
Fare Gli Italiani. Una mostra curata da
Walter Barberis e Giovanni De Luna che
racconta la storia dell’Italia dall’Unità a
oggi, non attraverso gli eventi, ma attraverso le persone. Per raccontare questo
secolo e mezzo di storia, la mostra mette
in scena diverse “Isole tematiche” rappresentanti i principali fenomeni che
hanno influito sul profilo e il carattere
degli italiani. Nell’isola dei consumi è
presente Nutella, simbolo che ha contribuito ad alimentare un sentimento di
unità e appartenenza al Paese, insieme
ad altri ben 22 prodotti caratterizzanti
l’italianità. La visita alla città prosegue
poi con la Reggia di Venaria dove sono
allestite tre mostre: La Bella Italia. Arte
e identità delle città Capitali, un viaggio
attraverso 350 opere di artisti come Giotto, Beato Angelico, Donatello, Botticelli,
Leonardo, Raffaello, Tiziano, Veronese,
Michelangelo, Caravaggio, Rubens e
tanti altri, che racconteranno l’identità
delle principali capitali culturali italiane
preunitarie (Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma,
Modena, Napoli e Palermo), e ancora
“Moda in Italia, 150 anni di eleganza”,
una mostra che racconta la storia della
moda italiana, in particolare della Sartoria teatrale Tirelli e, naturalmente, dei
principali stilisti italiani contemporanei. Infine “Leonardo, il genio, il mito”,
un’esposizione sul genio di Leonardo, attraverso la rappresentazione della storia
nell’arte, tra le opere presenti il notissimo autoritratto a sanguigna. Nei giardini
della Reggia è anche possibile visitare
il Potager Royal, inaugurato nell’aprile
scorso: 10 ettari di orti e frutteti, tra i
quali un noccioleto creato con il contributo della Ferrero, in circa 3 anni saranno piantumate circa 200 piante di nocciolo della qualità “Tonda Gentile delle
Langhe”, una tipicità piemontese che si
distingue per qualità, in particolare dopo
la tostatura. La nocciola, frutto coltivato
fin dall’antichità, ha proprietà importanti
per una corretta alimentazione; il frutto
infatti contribuisce alla riduzione del
rischio di malattie cardiovascolari gra-
ERRERO
e Italia 150
57
58
zie alla presenza di acidi grassi insaturi,
Omega3 e numerose vitamine, tra cui la
vitamina E.
Sempre nella cornice dei giardini della
Reggia di Venaria Reale, si stanno svolgendo alcuni appuntamenti proposti da
Slow Food, attorno alle tematiche orticoltura, educazione sensoriale, spesa quotidiana e cucina. Il pacchetto weekend
messo in palio da Ferrero comprenderà
anche una cena nello storico ristorante
torinese “Del Cambio”, reso celebre da
Cavour. Inoltre è possibile partecipare
alla Colazione Reale: un cestino da picnic che sarà proposto presso i punti di
ristoro del Potager Royal, con dentro un
bicchiere di latte, un frutto dell’Orto reale, una fetta di pane locale e la Nutella.
Per vivere una colazione italiana all’aria
aperta nei magici giardini della reggia di
Venaria. Le iniziative della Ferrero per
il centocinquantesimo dell’unità d’Italia
non si sono limitate a Torino ma anche a
Roma, infatti, dal marzo scorso e a tutto
luglio, presso diverse location, dal Vittoriano a Valle Giulia, dal Palazzaccio a
Via della Conciliazione, è andata in scena la “Mostra delle Regioni”, un’esposizione dedicata alle eccellenze simbolo delle regioni italiane: Nutella è stata
presente per il Piemonte. Un altro forte
simbolo dell’unione è il popolare Giro
d’Italia che quest’anno è stato completamente dedicato ai 150 anni dell’Unità, Estathè è stato lo sponsor ufficiale in
partnership con il Comitato Italia 150.
Per la ricorrenza i prodotti Ferrero più
amati e più consumati come Nutella,
Tic Tac, Merendine Kinder e Ferrero
ed Estathè hanno un packaging dedicato, dal nome “Limited Edition 150°”, le
confezioni tricolori sono ancora in vendita, non perdetele!
Alessandra LUTI
Ferrero
et Italie 150
Désormais tout le monde sait que le
2011 est l’année du 150ème anniversaire de l’unité italienne et pour fêter cette
récurrence on organise des évènements
à travers toute la péninsule, mais en
particulier dans la région où la poussée
unificatrice a eu origine : le Piémont. La
prestigieuse entreprise Ferrero, excellent symbole du Made in Italy, participe aux célébrations comme partenaire
d’Expérience Italie 150, un ensemble
d’évènements organisés par le même
Comitato Esperienza Italia 150. Fer-
rero, pour l’occasion, a en outre lancé
un concours lié à cette initiative : avec
un achat multiple auprès de n’importe
quel point de vente Ipercoop d’Italie on
participera à l’extraction de 5 weekend
pour 2 personnes à Tourin, capitale du
Risorgimento. Le paquet prévoit la visite
de la ville à travers ses Palais, le Musée
du Risorgimento et du Cinéma, la Tourin souterraine et surtout la visite à les
Officine Grandi Riparazioni, où on a installé l’exposition Fare Gli Italiani. Une
exposition dirigée par Walter Barberis et
Giovanni De Luna qui raconte l’histoire
de l’Italie de l’Unité jusqu’aujourd’hui,
à travers les personnes. Pour raconter
ce siècle et demi d’histoire, l’exposition
met en scène des différentes « Îles thématiques » représentants les principaux
phénomènes qui ont influé sur la vie et le
caractère des italiens. Dans l’île des consommations il y a le Nutella, le symbole
qui a contribué à alimenter un sentiment
d’unité et à une appartenance au Pays,
avec d’autres 22 produits caractérisant
l’italianité. La visite à la ville continue
ensuite avec la Reggia di Venaria où on
a préparé trois expositions : La Bella Italia. Arte e identità delle città Capitali,
un voyage à travers 350 œuvres d’artistes comme Giotto, Beato Angelico, Donatello, Botticelli, Leonardo, Raffaello,
Tiziano, Veronese, Michelangelo, Caravaggio, Rubens et tant d’autres, qui raconteront l’identité des principales capitales culturelles italiennes pré-unitaires
(Tourin, Florence, Rome, Milan, Vénice,
Gênes, Bologne, Parme, Modène, Naples
et Palerme), et encore “Moda in Italia,
150 anni di eleganza”, une exposition
qui raconte l’histoire de la mode italienne, en particulier de la Sartoria teatrale
Tirelli et, naturellement, des principaux
stylistes italiens contemporains. Enfin
tile delle Langhe”, une topicité piémontaise qui se distingue pour sa qualité, en
particulier après le grillage. La noisette,
un fruit cultivé depuis l’antiquité, a des
propriétés importantes pour une correcte alimentation ; ce fruit contribue à la
réduction du risque de maladies cardiovasculaires grâce à la présence d’acides gras mono-insaturé, Omega3 et des
nombreuses vitamines, parmi lesquelles
la vitamine E. Toujours dans le cadre du
jardin de la Reggia di Venaria Reale,
tranche de pain local et du Nutella. Pour
vivre un petit déjeuner italien en plain
ait dans les magiques jardins de la reggia de Venaria. Les initiatives de Ferrero pour le 150ème de l’unité d’Italie ne
se sont pas limitées à Tourin mais aussi
à Rome, en effet, depuis Mars jusqu’à
juillet, dans des lieux différents, du Vittoriano à Valle Giulia, du Palazzaccio à
Via della Conciliazione il y a eu l’ « Exposition des Régions », une exposition
consacrée aux excellences symbole des
“Leonardo, il genio, il mito”, une exposition sur le génie de Léonard, à travers
les représentations de l’histoire de l’art,
entre les œuvres présentes le célèbre autoportrait à la craie rouge. Dans le jardin du palais Royal il est aussi possible
de visiter le Potager Royal, inauguré le
dernier avril : 10 hectares de jardins et
vergers, parmi lesquels un verger de noisetiers créé avec la contribution de Ferrero, dans 3 ans presque 200 noisetiers
seront planté de la qualité “Tonda Gen-
Slow Food propose des rendez-vous autour de la thématique horticulture, éducation sensorielle, courses quotidiennes
et cuisine. Dans le paquet weekend mis
en jeu par Ferrero il y aura aussi un dîner
dans l’historique restaurant turinois «
Del Cambio », rendu célèbre par Cavour.
En outre il est possible participer au Petit déjeuner Royal : un panier piquenique sera proposée auprès des points de
ravitaillement du Potager Royal, avec un
verre de lait, un fuit du Jardin royal, une
régions italiennes : Nutella a été présent
pour le Piémont. Un autre symbole de
l’union est le Giro d’Italia qui cet an a
été complètement dédiée aux 150 ans de
l’Unité, Estathè a été le sponsor officiel
en partnership avec le Comitato Italia
150. Pour cet anniversaire les produits
Ferrero plus aimés et plus consommés
comme Nutella, Tic Tac, Merendine Kinder et Ferrero et Estathè ont un packaging tricolore appelé « Limited Edition
150° ».
60
Una Ricetta del Villaggio
di Emanuele Esposito
Sfogliatina croccante con insalatina
di granchio e sugo di crostacei
Spennellare con burro chiarificato un foglio di pasta fillo, sovrapporne un altro foglio, spennellare ancora
con burro chiarificato, ripetere questa operazione fino a formare 5 strati, terminare spennellando
con burro chiarificato, quindi ricavare dei dischi del diametro di cm. 8 circa metterli in una placca
con una carta da forno e cuocere in forno fino a quando la pasta fillo avrà preso un bel colore dorato
e sarà croccante poi tenere in caldo. Condire con sale pepe olio extra vergine e del prezzemolo trito la polpa
di granchio ed intiepidire leggermente e formare dei tamponi del diametro di cm. 6, disporre un disco
di pasta fillo sul piatto caldo, adagiarvi sopra il tampone di granchio e coprire con un altro disco di pasta fillo,
quindi fare un cordone a “specchio” con il sugo di crostacei, decorare con dragoncello fritto e servire.
Italiani nel Mondo
INTERVISTA
di Gherardo UGOLINI
[email protected]
64
BERLINO. Originario di Milano, trentotto anni, Pietro Massa è un pianista di
grande talento e di fama internazionale. Dal 1999 vive a Berlino ed ha fatto
della capitale tedesca il fulcro della sua
straordinaria carriera che lo ha portato
ad esibirsi in varie città del mondo e a
pubblicare CD con esecuzioni importanti (come il concerto per pianoforte
e orchestra Nr. 3 di Rachmaninow e il
concerto per pianoforte, coro e orchestra
op. 39 di Busoni). All’attività di pianista
si è aggiunta di recente anche quella di
manager artistico con la fondazione del
Massa Konzertmanagement, un’agenzia che si occupa di organizzare recital
pianistici a livello europeo. Lo scorso
29 maggio Pietro Massa ha tenuto un
concerto alla Philharmonie di Berlino,
il prestigioso palcoscenico che fu di
Karajan e Abbado. Ha eseguito pezzi
di Debussy, Skrjabin e Rachmaninow
riscuotendo un grande successo tra il
pubblico e i critici. Abbiamo incontrato
Pietro Massa e parlato con lui della sua
carriera artistica, della situazione presente e delle prospettive future.
Da quanto tempo vive a Berlino e per
quali ragioni ha deciso di stabilirsi in
Germania?
“Mi sono trasferito a Berlino nel
dicembre del 1999. Sono ormai trascorsi quasi dodici anni, allora ne
avevo ventisei. Avevo terminato in
quel periodo i miei studi pianistici
sotto la guida di Aldo Ciccolini a Parigi e contemporaneamente quelli di
composizione con Bruno Bettinelli a
Milano. Diversi impegni concertistici mi avevano portato a conoscere
vari paesi. Si sa, una volta rotti gli
ormeggi, non è facile tornare indietro, forse soprattutto per un artista.
Potei scegliere dove stabilirmi e la
scelta cadde sulla capitale tedesca”.
Come si trova a Berlino? Che cosa Le
piace di questa città?
“Berlino è una città che ho amato da
INCONTRO A BERLINO
CON IL PIANISTA
PIETRO MASSA
subito, per la sua storia e intensità.
Credo che però il sentimento in me
prevalente sia quello della libertà”.
Come è avvenuta la Sua formazione artistica? Quali i Suoi maestri?
“Ho iniziato a suonare a cinque
anni, sotto il fortissimo fascino di un
disco in vinile dei valzer di Chopin
interpretati da un pianista russo,
oggi non più agli onori della cronaca: Alexander Brailowsky. Ho avuto
poi una lunga serie di insegnanti, cui
devo molto, fino ad approdare ad
Aldo Ciccolini, che risiede a Parigi e
con il quale sono diventato, per così
dire, un pianista “adulto”. Si potrebbe affermare che ha fatto di me
un ribelle. Da allora in poi non ho
più potuto accettare una guida, e ho
imparato ad imparare dai miei stessi errori. Si è trattato in ogni caso
di un lungo itinerario, affiancato
da studi di composizione rigidissimi,
che mi hanno portato a confrontarmi con le leggi del contrappunto
bachiano fino alle asprezze dei linguaggi atonali. Mi hanno aiutato a
capire meglio la musica e a raggiungere la consapevolezza che compositore non sono”.
Quali sono le differenze più rimarchevoli tra Germania e Italia per il modo
in cui si concepisce e si fruisce musica
classica?
“L’Italia è un paese meraviglioso,
ma oggi politicamente e culturalmente sofferente. È cosa risaputa,
quindi non credo di creare scandali
affermandolo. Progressivi tagli alla
cultura hanno condotto a una situazione insostenibile per molte istituzioni musicali, orchestre e teatri. La
Germania investe in cultura molto
di più, anche se, a quanto pare, assisteremo nei prossimi anni a un forte ridimensionamento. Certo è che
l’offerta in Germania rimane oggi
molto più differenziata”.
65
Quanto tempo della Sua giornata dedica
alla preparazione e all’esercizio musicale?
“Dedico generalmente allo strumento tra le quattro e le sei ore”.
Oltre ad essere un pianista di fama internazionale sappiamo che Lei è anche
uno studioso e ha conseguito il dottorato
di ricerca alla Freie Universität di Berlino. Su cosa vertono le Sue ricerche?
“Ho studiato filologia classica fino
al dottorato in musicologia alla Freie Universität di Berlino con una tesi
su “I drammi antichi di Carl Orff e
la ricezione della poesia di Hölderlin
nella Germania del Dopoguerra”. Il
compositore Carl Orff, che in Italia conosciamo esclusivamente per
i Carmina Burana, tra gli altri lavori ha messo in musica parola per
parola due tragedie di Sofocle, An-
tigonae (1949) e Ödipus der Tyrann
(1956), nella versione di Hölderlin,
e il Prometheus (1968) di Eschilo, in
lingua originale. La mia ricerca ha
voluto contestualizzare la posizione
di Orff rispetto a Hölderlin e alla
tragedia greca nel quadro culturale
tedesco del Dopoguerra”.
Venendo più nei dettagli alla Sua carriera di pianista, ci può dire quali sono i
punti forti del Suo repertorio?
“Una collaborazione con DeutschlandRadio e Capriccio di Vienna sta
portando alla luce una lunga serie
di CD legati ai concerti per pianoforte e orchestra italiani di Ottocento e Novecento. Si tratta di produzioni discografiche che mi vedono
impegnato come solista con diverse
orchestre tedesche quali la Neubrandenburger Philharmonie, la
Italiani nel Mondo
INTERVISTA
Rundfunksinfonieorchester Berlin, i
Berliner Sympfoniker e i Göttinger
Symphoniker. Un’operazione discografica di questo tipo competerebbe
all’Italia, ma credo non vi sia spazio
per aprire questo discorso. In ogni
caso sono venuti alla luce diversi CD
in prima mondiale: i due concerti
per pianoforte e orchestra di Mario
Castelnuovo-Tedesco, l’integrale per
pianoforte di Riccardo Zandonai e il
concerto per pianoforte di Goffredo
Petrassi, insieme ad altre incisioni,
che hanno interessato ad esempio il
Piccolo Concerto di Dallapiccola e i
concerti di Martucci”.
Quanti CD ha inciso finora?
“Sette sono già usciti, altri tre sono
programmati tra 2011 e 2012”.
Il Suo ultimo concerto a fine maggio
alla Philharmonie di Berlino è stato un
grande successo. Cosa si aspetta per il
futuro della Sua carriera? Quali i programmi dei prossimi anni?
Mi piacerebbe molto portare avanti
l’impegno assunto per il repertorio
secondario. Molta musica attende di
essere portata a conoscenza del pubblico e di non avere solo una posizio-
66
ne marginale. Ne faccio una specie
di compito di fronte a un mercato
musicale che tende invece enormemente a livellare repertorio e scelte
stilistiche.
Oltre ad essere diventato un pianista
di fama internazionale Lei ora ha avviato una società che organizza eventi
artistici, la Massa Konzertmanagement
GmbH. Ci può spiegare in poche parole
in che cosa consiste e di cosa si occupa?
“Si tratta di un’agenzia con duplice
funzione: da una parte mi rappre-
senta e tutela a livello contrattuale negli ingaggi interni al mondo
musicale, cura diritti discografici,
radiofonici e così via; dall’altra assume la diretta organizzazione di
recital pianistici a livello europeo
creando un itinerario indipendente
dal primo”.
Cosa si sente di consigliare ad un giovane talento italiano che vorrebbe “sfondare” nel campo della musica classica?
“Come prima cosa gli consiglierei
di liberarsi dell’idea di “sfondare”,
essendo questo un aspetto marginale
rispetto al compito che chi ha talento dovrebbe assumere di fronte alla
musica. Portare al massimo sviluppo
il proprio potenziale estetico è sfida
appassionante, ma questa richiede
tempo e disponibilità ad affrontare
un cammino irto di difficoltà. E soprattutto, per un artista, è sempre
in gioco qualcosa di più rispetto a un
successo personale effimero”.
Per approfondimenti www.pietromassa.com e il sito www.massakonzerte.
de relativo al Massa Konzertmanagement.
Gherardo UGOLINI
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
La BIORIVITALIZZAZIONE CUTANEA
Il Dr. Antonello Tateo (nella foto), che
opera a Milano, ha saputo nel corso
degli anni costruirsi una credibilità
grazie alla soddisfazione di numerosi
clienti trattati. Per Tateo è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia
col paziente che deve recuperare l’armonia fisica attraverso un processo
mentale, spirituale e non invasivo.
Desiderio di star bene nel proprio corpo, di vedersi in forma, anche se costa
qualche sacrificio; piacere a se stessi
prima ancora che agli altri, sono gli
elementi che spingono ad avvicinarsi
al chirurgo estetico. È quanto emerge
dall’intervista ad Antonello Tateo fiore all’occhiello della medicina estetica in Lombardia: specialista della
Divisione di Chirurgia Plastica Clinica
San Carlo Milano. Specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica
dell’Istituto Auxologico Italiano. Membro Ordinario della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed EsteticoSocio della European Society of Plastic and
Aesthetic Surgery.Si avvale della professionalità di un’equipe altamente specializzata che opera da oltre vent’anni.
Dottor Tateo, si possono limitare i danni del fotoaging con creme fotoprotettive?
L’esposizione solare, come è ormai noto, accelera l’invecchiamento dei tessuti attraverso le radiazioni UV in grado di degradarne
le strutture del derma ed ispessire l’epidermide.
Le creme fotoprotettive, anche quando contenenti alti fattori
schermanti, possono limitare ma non annullare il danno cutaneo.
Visivamente, insieme ad un colore della pelle gradevolmente abbronzato, si evidenzia secchezza cutanea con accentuazione del reticolo superficiale e Il peggioramento o la comparsa di fini rughe.
Le rughe diventano piu’ profonde con l’esposizione
solare?
Più profondamente, a livello dell’ipoderma e dei tessuti connettivali di sostegno, il danno non è inferiore. Infatti, si determina
con la disidratazione un assottigliamento dello spessore adiposo ed un indebolimento del sistema fibroso di sostegno. L’aspetto
esteriore che ne deriva è quello di tessuti sottili e lassi con l’impressione di una caduta precoce per accelerazione dei fenomeni
di invecchiamento. Tutte le mie pazienti, al ritorno dalle vacanze,
riferiscono sempre vacanze bellissime e vantano orgogliosamente
la propria abbronzatura ma allo stesso tempo sono afflitte dai
nuovi segni del tempo. Quello che più frequentemente mi fanno notare va dall’aumento delle rughe perioculari e periorali (comunemente definito codice a barre), alla trama cutanea delle guance
e del collo, alla caduta e svuotamento generale dei tessuti del
volto e del collo.
In questa fase, quindi, l’obiettivo principale deve essere quello
di recuperare velocemente l’idratazione dei tessuti e stimolare i
fibroblasti a produrre nuovo tessuto di sostegno ridando parallelamente volume e densità all’’ipoderma.
C’osè l’acido ialuronico?
Si tratta di un disaccaride (zucchero) che presenta una totale
biocompatibilità in quanto esistente in
tutti gli organismi viventi.
L’acido jaluronico risulta essere l’elemento fondamentale da mettere alla
base di qualsiasi trattamento medico
volto a questo fine. A seconda delle
formulazione e della struttura molecolare utilizzata questo elemento può
avere un maggiore effetto idratante e
biorivitalizzante o strutturante e volumizzante.
Quali sono le tecniche piu’ recenti di biorivitalizzazione?
Le tecniche di biorivitalizzazione cutanea superficiale si sono evolute recentemente grazie all’uso di microaghi
e consistono in cicli di infiltrazioni locali ripetute settimanalmente o a settimane alterne a seconda dei protocolli.
L’acido jaluronico libero applicato sulla cute esterna in crema o gel risulta
essere fondamentale per l’idratazione superficiale dell’epidermide ma incapace di raggiungere lo strato profondo del derma.
Questo determina la necessità di completare il processo di reidratazione della pelle attraverso la tecnica iniettiva.
Il cross-linked e un filler a base di acido Yaluronico?
Lo stesso acido ialuronico, usando moderne tecnologie di “crosslinking”, si trasforma in un gel capace di un effetto riempitivo per
le rughe e le depressioni cutanee. Il grande vantaggio di questa
molecola rispetto ad altre in commercio per lo stesso utilizzo,
è quello di abbinare l’effetto “filler” con l’importante capacità
biostimolante e rigenerativa espressa nel tempo. Il trattamento
diretto delle rughe avviene per iniezione locale dermo-ipodermica
e risulta essere tanto più delicata e atraumatica quanto migliori
sono le caratteristiche di viscoelasticità e plasmabilità del prodotto consentendo anche l’uso di microaghi. La vera rivoluzione
nel trattamento medico dell’invecchiamento facciale si è avuta,
però, con lo sviluppo dell’impianto di gel bifasico di acido jaluronico nell’ipoderma e nei tessuti più profondi in maniera atraumatica attraverso l’uso non più di aghi ma microcannule dalla punta
non tagliente. Il gel utilizzato è costituito, come detto, da due
fasi: una frazione con funzioni biostimolanti e un’altra strutturante e fisiologicamente volumizzante. Le sue peculiari caratteristiche fisiche consentono la distribuzione indolore e delicata
del prodotto e una ampia diffusione degli effetti a tutto il volto
in maniera naturale.
Un’ultima domanda, quale anestesia viene eseguita per il trattamento?
Il trattamento, eseguibile senza alcuna anestesia locale ed ambulatorialmente, da risultati eclatanti già dalla prima volta ma
stupisce per la sua efficacia e naturalezza dei risultati nel tempo
quando eseguito 2/3 volte nell’anno.
La capacità tecnica e l’esperienza nonchè il gusto estetico del professionista medico sono fondamentali ma non possono prescindere
dalla scelta dei prodotti utilizzati. Questi ulltimi sono in grado di
condizionare il risultato finale, la naturalezza e la durata.
Marichele BRUSA
69
Italiani nel Mondo
news
Serata inaugurale del nuovo atelier dello stilista
Carlo Ramello, all’11 di Via Cavour a Sanremo
70
SANREMO. Lo stilista Carlo Ramello
e la direttrice Paola degl’Innocenti hanno ricevuto, il 9 luglio scorso a Sanremo, senza celare un grande orgoglio, i
clienti abituè del prestigioso marchio
portandoli a partecipare a questa nuova
esperienza nel cuore di Sanremo avvolgendoli nel design delle soffici e straordinarie pellicce che facevano l’occhiolino all’imminente stagione invernale.
L’area di 150 mq, con un piano superiore di 160 mq, dedicata al laboratorio
moda è situata nella via più lussuosa
dello shopping cittadino ligure.
La boutique ospita, oltre alla straordinaria collezione di alta moda di pellicceria, anche borse, accessori per la casa
e per il lavoro. Carlo Ramello ha dichiarato: “Sono molto felice di affrontare
questa nuova esperienza, avuta dal
grande successo delle nostre collezioni Made in Italy, belle e utili nel
tempo, create a mano da artigiani
del settore.
I due punti di forza della nostra
azienda sono l’artigianalità e il
Made in Italy che ci hanno permesso di chiudere in positivo, in un
momento di crisi, e che ci danno la
news
possibilità di crescere e di offrire
prodotti di alta qualità e lusso per
una clientela internazionale come è
la nostra.”
E a proposito di défilé si comincia il
12 settembre al Grand Hotel Des Iles
Borromees di Stresa; il 30 settembre,
sempre nella prestigiosa Salle Empire
dell’Hotel de Paris, la consueta sfilata
di Ramello che presenterà la nuova collezione inverno per gli oltre 400 amici e
clienti di Monte Carlo che puntualmente presenziano: e cosi sarà nuovamente
anche all’Hotel Principi di Piemonte a
Torino il 17 e 18 ottobre.
Luigi MATTERA
Il Grand Hotel del Mare è l’indirizzo più prestigioso per il vostro soggiorno nella
Riviera dei Fiori. Affacciato direttamente sul mare, circondato da uno splendido giardino mediterraneo con piscina, l’albergo dispone di camere lussuose dalla vista
impareggiabile, un’attrezzata spiaggia con scogliera e una modernissima SPA nella
quale potrete rilassare corpo e mente. Preziose opere d’arte valorizzano gli ampi
saloni dell’albergo. Lo chef del nostro ristorante propone un’ampia scelta di cucina
mediterranea con profumi e sapori della tradizione Ligure.
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Italiani nel Mondo
ARTE
72
LEONARDO DA VINCI
in mostra a Londra
La National Gallery
rende omaggio
al più grande
tra gli “Artisti
Italiani nel Mondo”.
LONDRA. La capitale inglese celebra
il “genio italiano nel mondo” con una
delle più grandi e complete esposizioni
dedicate a Leonardo da Vinci, l’eclettico
pittore, nato sabato, 15 aprile 1452, nel
borghetto Vinci, presso Pistoia. Fin da
ragazzo, dà segni di straordinarie capacità e in seguito amerà stupire con stravaganti invenzioni e dipinti ermetici. Tra i
capolavori dell’esposizione alla National
Gallery, intitolata “Leonardo da Vinci,
pittore della Corte di Milano” anche il
Salvator Mundi, l’opera che Leonardo
dipinse tra il 1492 e il 1519 e che era andata smarrita ed è stata ritrovata in una
collezione privata statunitense. Si tratta
di un dipinto a olio di grande suggestione, raffigurante il Cristo con la mano
destra alzata in segno di benedizione e
la mano sinistra che sorregge un globo
celeste; l’opera suscita nell’osservatore
attento una viva emozione e un senso di
religioso raccoglimento: il gesto solenne
della mano, l’espressione del volto e la
penombra regalano indelebili momenti
di eternità. Il Salvator Mundi deve il suo
nome alla raffigurazione del mondo nella mano di Cristo e misura 66 cm. di altezza per 46 cm. di lunghezza; sarà esposto, per la prima volta al pubblico, dal
9 novembre 2011 al 15 febbraio 2012.
La mostra riguarda l’attività di Leonardo nel periodo in cui operava a Milano
alla corte del duca Ludovico Sforza. Tra
le altre prestigiose opere in mostra, c’è
il fiore all’occhiello dell’esposizione, uno
dei quadri più celebri e importanti del
maestro: La Vergine delle Rocce, appena restaurata dalla National Gallery, che
già da sola varrebbe il viaggio a Londra;
inoltre: La Madonna Litta, La Dama
con l’Ermellino, La Belle Feronière e
San Gerolamo. La National Gallery ha
comunicato che la vendita dei biglietti
sarà limitata in modo da prevenire il
sovraffollamento nelle ore di punta; saranno, quindi, venduti 180 biglietti ogni
mezz’ora: 50 in meno rispetto al limite solitamente consentito. Le vendite si sono
aperte sin dal 10 maggio scorso. Faranno
parte della mostra opere provenienti da
mezzo mondo: oltre che dall’Italia, da
Francia, Stati Uniti, Russia e Polonia.
Intento principale del grande evento è
In basso,
“Salvator Mundi”
Andrea Previtali
(1519).
di Feliciana DI SPIRITO
[email protected]
73
di mettere in luce il virtuosismo pittorico
del maestro, analizzandone tecniche e
obbiettivi a differenza delle altre esposizioni dedicate fin ora, soprattutto a Leonardo scienziato e inventore. Instancabile viaggiatore tra Firenze, Milano, Roma
e Parigi, sua maestà Re Francesco I°,
nel 1513, lo invita a corte e il maestro si
trasferisce così in Francia, ad Amboise,
dove morirà il 2 maggio del 1519. An-
che, l’associazione italo-francese “Accademia dei Pedagogisti”, annuncia una
mostra in onore del “genio italiano nel
mondo” al Museo del Ritratto di Roma,
che resterà aperta contemporaneamente
a quella della National Gallery, intitolata
“Da Leonardo a César: gli Artisti Italiani
nel Mondo di oggi interpretano gli Artisti
Italiani nel Mondo di ieri”.
www.nationalgallery.org.uk
Italiani nel Mondo
ARTE
ROMA
profuma d’oriente
74
Le grandi mostre della
Città Eterna ci conducono
sulle rotte degli esploratori
e dei mercanti del XIII secolo,
alla scoperta dei Paesi del Medio
ed Estremo Oriente.
Nella pagina
a lato,
Palazzo Braschi
sede della mostra
“Dvin: una
Capitale tra
Europa e Asia”
ROMA. “Ma credo che fosse piacere
di Dio nostra tornata, acciò che si potessero sapere le cose che sono per lo
mondo ché, secondo chi avremo contato in capo del libro nel titolo primaio, è non fu mai uomo, né cristiano né
saracino né tartero né pagano, che
mai cercasse tanto nel mondo quanto
fece messer Marco, figliuolo di messer Niccolò Polo, nobile e grande cittadino della città di Vinegia.”
Si conclude così l’opera letteraria “Il Milione”, frutto della penna di Rustichello
da Pisa sotto dettatura di Marco Polo. Da
ottobre a febbraio 2012, la Biennale Internazionale di Cultura “Vie della Seta”
vuole rendere omaggio all’arte asiatica e
agli occidentali che, come il noto viaggiatore veneziano, raggiunsero l’Estremo
Oriente nei loro peregrinare Le lunghe
rotte carovaniere, in primis la “Via della
Seta” (lunga circa 8.000 km), vedevano
la destinazione finale in Roma e si portavano dietro, oltre alle merci preziose,
idee grandiose, tradizioni lontane e culti
sconosciuti, in uno scambio di beni reciproco e fruttuoso. Qui l’Oriente viene rappresentato attraverso la mente di
grandi artisti in un ricco programma di
11 mostre, realizzato con la collaborazione di Armenia, Cina, Corea, Georgia, India, Indonesia e Turchia. Il Museo delle Terme di Diocleziano (che per
l’occasione aprirà due padiglioni chiusi
da tempo al pubblico), ospiterà due mostre. La prima, “Le strade degli Dei” a
cura dell’Istituto Italiano per l’Africa e
l’Oriente, prende forma dal recente ritrovamento in Giappone di una mappa
cinese di oltre 30 metri risalente al XVI
secolo, proponendo un percorso espositivo raccontato attraverso il linguaggio
virtuale. Le nuove tecnologie audiovisive
sono magistralmente sperimentate con
uno scenografico allestimento di Studio
Azzurro e ci portano alla scoperta della
sovrapposizione delle culture e delle religioni lungo le vie della seta, in un viaggio attraverso le città che più animarono
la via dal “Mare Nostrum” a Pechino.
La seconda, “Luci cinesi 1980/2010”,
racconta il cambiamento negli ultimi 30
anni della Repubblica Popolare Cinese,
con gli scatti di Enrico Rondoni. Il percorso espositivo, allestito dall’architetto
Donata Tchou, è un confronto serrato tra
In basso,
“Luci cinesi
1980/2010”
le immagini di ieri e di oggi. Il Museo
dei Fori Imperiali ospiterà ugualmente due mostre: “Il Vello d’Oro: antichi
tesori della Georgia”, a cura di Tiziana D’Achille, sul mito degli Argonauti
e sulla storia dei Paesi Caucasici visti
come ponte culturale tra Europa e Asia e
“L’ultima Carovana”, progetto audiovisivo di Arif Asci: il grande fotografo turco
ha portato avanti un’ardua impresa ripercorrendo un’antica rotta commerciale da
Xian a Istanbul con una carovana di 8
persone e 10 cammelli.
Palazzo Braschi celebra invece la grandezza dell’Armenia con “Dvin: una Capitale tra Europa e Asia” che ripercorre
la storia della capitale armena con oltre
40 reperti archeologici. Al Museo di
Roma di Trastevere, la mostra “Il fascino di Beijing” svela le intime contraddizioni di una città che ha sempre lottato
per un’immagine più modernizzatrice e
meno tradizionalista: un quadro d’insieme costituito da 100 gigantografie di famosi fotografi internazionali. La rassegna
degli eventi continua con le cinque mostre di arte contemporanea ospitate negli
spazi del MACRO Testaccio. In ambito
avanguardistico lo scettro va al grande
critico e storico d’arte Achille Bonito
Oliva, curatore della mostra “La Grande
astrazione celeste”. Il precetto di Leonardo Da Vinci, secondo cui l’arte è “cosa
mentale”, è seguito fedelmente dall’arte
cinese che fin dalle sue origini è stata
sinonimo di manualità ricercata e astra-
di Cristina GRIFONI
[email protected]
zione pura. Qui, le opere in esposizione,
frutto di diversi artisti, ne mostrano con
chiarezza la continua trasformazione dal
1973 ai nostri giorni. Le nuove tendenze artistiche made in Cina vengono poi
analizzate dalla mostra “(Un) Forbidden
City. La post-rivoluzione della nuova
arte cinese”, a cura di Simona Rossi e
Dominique Lora, in collaborazione con i
Gao Brothers. E ancora, “Oltre l’Oriente:
Arte Contemporanea Indonesiana” sulle
arti visive indonesiane, curata sempre da
Dominique Lora. Con “The Big Game”
mostra a cura di Marco Meneguzzo e
con la collaborazione speciale di Ryas
Komu, ci spostiamo nell’emisfero artistico dell’India, del Pakistan e dell’Afghanistan. L’artista coreana Minjung
Kim e la sua mostra “Il suono della lucel’ombra tra l’idea e la realtà, tra l’emozione e il gesto” sancisce l’incontro tra
Occidente e Oriente con un’opera in cui
carta-pennello-inchiostro-combustione
costituiscono un concatenamento. Quando l’arte è macchia, segno e significato.
Fuori dal periodo della Biennale, il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospiterà,
dal 24 novembre 2012 al 25 marzo 2013,
la mostra internazionale “La Via della
Seta”. E l’Oriente fluisce anche in un altro grande appuntamento con i linguaggi
artistici contemporanei: dal 7 ottobre al
30 novembre, parte la 26ª edizione del
RomaEuropa Festival 2011. 39 appuntamenti con 150 artisti provenienti da 20
Paesi lanceranno al pubblico continue
sfide nell’ambizioso tentativo di superare l’impossibile: “Try the impossible”,
è il titolo del Festival e il denominatore
comune delle vari discipline in corso,
suddivise in cinque capitoli artistici:
Scene, Digitalife, DNA (danza nazionale
autoriale), Corpi resistenti e Suoni. Pole
position per il Giappone con il grande
coreografo di fama internazionale Saburo
Teshigawara, primo artista della sezione
Scene, che inaugura il Festival al Teatro
Eliseo (7-8 ottobre) con uno spettacolo
di grande fascino dal titolo “Obsession”:
eros e psiche, corpi fluidi e movimenti
geometrici. La rappresentazione, ispirata
al cortometraggio “Un chien andalou” di
Luis Buñuel e Salvador Dalí, è uno scontro tra fisicità e inconscio in un universo
surrealista caleidoscopico e glitterato.
Quando la danza incontra la scultura.
75
Italiani nel Mondo
ARTE
Cambiando Prospettive
MARIA REBECCA
BALLESTRA
76
di Daniela LEGOTTA
[email protected]
A destra,
Postzoico,
Stampa Lambda
70x100 (2010).
GENOVA. Attraverso un percorso di
cinque mostre e altrettante sedi, Changing Perspectives/Cambiando Prospettive propone, attraverso le opere di Maria
Rebecca Ballestra (tra l’altro collaboratrice per il settore Arte de Il Foglio Italiano), riflessioni e interrogativi su cambiamenti epocali cui stiamo assistendo:
dalla cultura alla religione, dall’ambiente alla scienza, attraverso l’utilizzo
di diversi media, dalla fotografia all’installazione, dal video alla performance.
L’intento della mostra scaturisce dalla
volontà di presentare l’operato di questa
artista internazionale, non solo perché
vanta nel suo curriculum una lunga lista
di mostre e residenze d’artista extraeuropee, ma perchè le tematiche affrontante,
attraverso un linguaggio semplice e a
volte minimale, interessano tutta l’umanità.
Attraverso uno stile che si plasma di
volta in volta, tanto da non rendersi riconducibile alla stessa artista, si approfondisco temi quali l’uomo e il suo
impatto sulla terra, senza celebrazioni
o facili critiche di sorta: una visione pagana del mondo, senza sbilanciamenti a
favore di nessuno, né dell’uomo e della
sua sopravvivenza, né della terra e della
sua liberazione dall’essere umano che,
ospitandolo, la sta distruggendo.
Il viaggio è il cibo che nutre l’insaziabile voracità creativa di Ballestra, con una
sorprendente voglia di conoscere-sapere-scoprire le persone, le culture, i luoghi. La ricetta vincente è l’immediatezza
del messaggio cui le opere giungono attraverso un lessico comprensibile anche
ai meno esperti: eliminando qualsiasi
elemento decorativo superfluo, la comprensione dell’opera deve essere possibile per tutti, proprio per l’universalità
degli argomenti trattati.
Il percorso ha preso l’avvio con l’installazione site specific Post Human Garden/
77
Giardino postumano, presso il Museo
d’Arte Contemporanea di Villa Croce (finita il mese scorso) per proseguire con la
seconda tappa, Eyes on Asia (and more)/
Occhi sull’Asia (e non solo), presso Castello D’Albertis – Museo delle Culture
del Mondo. La terza e quarta tappa inaugureranno il 7 ottobre durante START
GENOVA 2011, l’opening collettivo di
tutte le gallerie d’arte contemporanea
genovesi: The Weight of Human Being/
Il peso dell’umanità verrà allestita presso Sala Dogana di Palazzo Ducale (sino
al 23 ottobre) mentre The Future is Near.
The Future is Now! /Il futuro è vicino. Il
futuro è ora! sarà invece presentata (dopo
KernotArt Gallery, Parigi, 2009) presso la storica galleria UnimediaModern
Contemporary Art (sino al 5 novembre);
l’ultima tappa, nonché felice approdo nel
percorso artistico di Ballestra, è l’opera
“There’s Plenty of Room at the Bottom”/
“C’è ancora un sacco di spazio là in
fondo” presso il Genoa Port Center (21
ottobre-20 novembre) in occasione del
Festival della Scienza 2011: un felice
connubio tra arte e scienza, con l’apporto
di partner d’eccezione (IIT e Fondazione
Muvita), dove forse per l’uomo c’è ancora
una possibilità di redenzione...
Colophon
Numero 135 • Settembre 2011
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