Franco Stefani inventore per passione

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Franco Stefani inventore per passione
Il profilo
Una carriera da imprenditore
È
lunga e ricca di riconoscimenti la carriera
di Franco Stefani, classe 1945. Oltre a esserne il fondatore, Stefani è presidente di
System, gruppo modenese leader nel settore
dell’automazione industriale, articolato in tre
divisioni: Ceramics, Logistics ed Electronics.
La prima è specializzata nel campo della decorazione e delle automazioni per ceramica, la
seconda nella realizzazione di magazzini automatici e sistemi di movimentazione per diversi settori industriali, la terza nella ricerca di
soluzioni avanzate per il controllo industriale
dell’integrazione in fabbrica.
Stefani ha ricoperto nella sua vita professionale diversi incarichi: è stato presidente di Acimac (l'Associazione costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica) dal 2000 al
2004, e consigliere di giunta dell'allora Unione
Industriali. Oggi è componente di giunta, nominato dal presidente Pietro Ferrari, di Confindustria Modena.
Tra i numerosi riconoscimenti, nel 2001 ha
ricevuto il «Premio Innovazione» dell'International Academy of Ceramics e, nel 2002, la
laurea honoris causa in Ingegneria elettronica
da parte dell'Università di Modena e Reggio
Emilia; nel 2005 è stato insignito Cavaliere del
lavoro dal presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi; per due anni ha conseguito il
premio Ernst & Young come «Imprenditore
dell'anno»: nella categoria «Innovation» nel
2006 e per la categoria «Global» nel 2007. La
System, inoltre, nel 2008 ha ottenuto il
«Premio italiano Meccatronica».
BILANCIO 2008 SYSTEM GROUP
270 milioni di € di fatturato 120
di cui il 6% è destinato alla ricerca
70% di quota export in 60 Paesi
(
realizzati in Italia)
Ritratti d’impresa | System Group
Il Gruppo nasce dalla curiosità infinita per la scienza del suo fondatore.
Che ancora oggi non smette di estrarre sorprese dal suo cappello a cilindro
Franco Stefani
inventore
per passione
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Centinaia di soluzioni tecnologicamente avanzate
e brevetti che dal settore della ceramica
si sono trasferiti a tutto il mondo produttivo.
Quasi 40 anni di costante ricerca dell’innovazione
hanno reso la realtà System un punto di riferimento
mondiale nell’automazione industriale
di Massimiliano Panarari - foto di Elisabetta Baracchi
ella vita di ciascuno di noi esistono esperienze e
momenti formativi particolari, così speciali da
dare un’imprinting, quelli che la letteratura sarebbe tentata di etichettare, probabilmente, come «romanzi di formazione». Accade anche per gli imprenditori particolarmente innovatori, quelli che possiamo chiamare rivoluzionari, come Franco Stefani, fondatore e
presidente della System Group di Fiorano Modenese,
gruppo davvero worldwide e globalizzato, leader nell'automazione industriale che vanta attualmente 10 stabili-
N
«L’uomo parte sempre dalle passioni e per me
riuscire a realizzare gli elementi e gli oggetti proposti
dalla rivista "Sistema pratico" cui ero abbonato da ragazzino
era un modo di esprimere a fondo la mia personalità»
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«È solo l’apertura al mondo
e al mercato che ci può salvare.
E il riconoscimento del merito
e del talento», ribadisce Franco Stefani.
«Non è retorica, ma ciò che ogni giorno
menti con 30 filiali operative in 70 nazioni.
L'impressionante e instancabilmente viva curiosità
per le tecnologie nuove, di ogni genere e grado, viene da
lontano, dal mensile «Sistema pratico». Nomen omen,
verrebbe da dire, dal momento che questa rivista (sottotitolo: «La scienza per tutti»), molto diffusa nel corso degli anni Cinquanta-Sessanta e che insegnava a costruire
oggetti tecnici di qualsiasi genere, rappresentava per il
giovanissimo Franco Stefani (classe 1945, nato a Prignano sulla Secchia) un'autentica passione. La radiotecnica, la prima elettronica, i sistemi di modellismo, la fisica pratica e sperimentale si alternavano sulle pagine del
mensile cui il futuro imprenditore dell'high tech si era
abbonato dall'età di 12 anni, e che gli aveva consentito di
mettere a fuoco una sua inclinazione profonda. Perché,
come non fatica a confessare l'imprenditore modenese,
«l'uomo parte sempre da una serie di passioni e per me
riuscire a realizzare gli elementi e gli oggetti proposti dal
mensile "Sistema pratico" era un modo di esprimere a
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fondo la mia personalità».
Stefani frequenta l'Istituto professionale Don Dorino
di Sassuolo, dove apprende le tecniche di aggiustaggio
meccanico e i primi rudimenti di elettrotecnica. A 16 anni fa domanda alla Ceramica Marazzi, dove entra come
elettricista, e comincia a cimentarsi con quella attitudine creativa e inventiva che costituirà il leitmotiv di tutta
la sua carriera. Alla Marazzi, infatti, viene incaricato di
introdurre le prime automazioni all'interno di macchine
che, all'epoca, erano esclusivamente meccaniche e di
macchinari solamente manuali. Proprio da queste applicazioni hanno preso il via le prime automazioni del mondo della ceramica.
Qualche anno dopo, il salto in proprio. Compiuti 21
anni, Stefani si iscrive alla Camera di Commercio di Modena, con in tasca l'idea di una macchina per automazione per la ceramica, che porta avanti la rivoluzione solo
annunciata alla Marazzi. Con il gruzzolo messo assieme
grazie alla liquidazione e ai prestiti del padre e di un
amico, Stefani (siamo nel 1966) inizia la sua avventura
di imprenditore, con accanto tre dipendenti (di cui due
sono ancora oggi a lavorare con lui), in uno scantinato in
affitto di 250 metri quadri in un palazzo del quartiere
Braida. Sono gli «anni eroici» della Coemss (Costruzioni
elettromeccaniche Stefani Sassuolo), che, fino al 1970,
cresce e si fortifica intorno alla macchina serigrafica piana Prakti, brevettata dal neoimprenditore nel '66, uno
dei primissimi e rari brevetti per l'epoca e per il settore.
Preistoria, verrebbe da dire, rispetto a un'attualità fatta
delle tre divisioni Ceramics, Logistics ed Electronics, di
oltre 1.200 dipendenti sparsi per il mondo (di cui 200
ingegneri nella divisione ricerca e sviluppo) e di 200 mila
metri quadri di stabilimenti, ma si trattò di anni propedeutici decisivi, che evidenziano la lungimiranza di
un'attività imprenditoriale che ha scelto di scommettere,
sempre e comunque, sull'innovazione, anche, per così,
dire «contro tutto e tutti» e, soprattutto, contro il senso
comune di chi pensava che non ce la si potesse fare. Ora
costituisce lo “spirito System”.
Abbiamo bisogno di spronare i giovani
a osare, a inventare cose nuove,
a rigettare il conformismo,
a costruirsi una personalità»
possiamo dire che fu una scommessa a ragion veduta,
ma in vari momenti non apparve affatto scontata; a conferma che ci volevano coraggio e intuizione per avviare
la «rivoluzione dell'automazione» del mondo ceramico.
Nel 1970, Stefani intravede l'opportunità di trasferirsi a Fiorano Modenese (allora area depressa), in via Braida, in un piccolo capannone in cui rimarranno sette
anni. Sorge così la System, destinata a diventare quel
polo tecnologico e di ricerca per i processi produttivi delle
lavorazioni meccaniche di primaria grandezza che conosciamo oggi, una vera e propria «multinazionale tascabile» come la chiamano gli economisti. L'impresa continua
naturalmente a lavorare nel campo della decorazione e,
un paio di anni dopo, mette a punto Rocket, la prima
macchina rotativa serigrafica, nuova conferma del
talento di inventore del titolare e della capacità della sua
azienda di precorrere i tempi. E anche, naturalmente,
un brevetto in più; già, perché tutti i macchinari scaturiti dalla creatività tecnologica di Stefani divengono infat-
Sopra,
la sede
di via Ghiarola
Vecchia
a Fiorano
Modenese,
dove la System
è insediata
nel 1977
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LA STRUTTURA DEL GRUPPO
divisioni: Ceramics, Logistics,
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Electronics, Lamina e Photonics
dipendenti sparsi
1.200
per il mondo di cui 200 ingegneri
nella divisione ricerca e sviluppo
per 200.000 metri
10 stabilimenti
quadri complessivi
in Paesi d’Europa, Asia,
23 filiali
America e Africa
Aziende create o acquisite:
Ftp Automazioni, Laminam, Nuova Era,
Serigrafica Tosi e Diamond Phoenix
ti brevetti, e la System acquisisce via via una
sempre maggiore competenza e una crescente specializzazione.
Nel 1977, la System si sposta in via Ghiarola Vecchia, sempre a Fiorano, con un cospicuo investimento per l'ampliamento della sede, che risulta oneroso e appesantisce inevitabilmente i bilanci dell'azienda. Ma l'impresa continua a espandersi con efficacia nel suo
core business e, sempre quell'anno, viene perfezionata una nuova macchina, Compenser,
di cui vengono prodotti circa tremila esemplari nell'arco di un triennio. E, poco dopo, è
la volta di altri modelli innovativi: una serie
di apparecchiature di controllo digitale o elettronico e alcuni apparati di confezionamento e fine linea, sempre per il comparto ceramico.
Negli anni Ottanta, viene ampliata la
gamma prodotti, e la System passa a occuparsi di stoccaggi che coprono i turni anche
nel fine settimana, per poi dare finalmente
vita, nel 1988, a una nuova divisione di logistica (per la ceramica ma che si dimostra strategica per molti altri settori) che, dopo vari
anni di perdite, si rivela destinata a di-
ventare una delle punte di diamante delle attività e del
volume di affari dell'azienda di Fiorano. Grazie a una
logistica a 360 gradi e chiavi in mano (dal magazzino alla
spedizione), System sperimenta la differenziazione (una
strategia cara a Stefani) e diventa multi-settore (servendo un ventaglio di comparti che vanno dall'abbigliamento al beverage) e acquisendo nel proprio portafoglio clienti imprese importanti e di gran nome come Coca-Cola
Europa, Benetton e Acqua San Pellegrino.
Il 1994 è un anno chiave. Reduce da un momento non
facile, e giunto finalmente al completamento della palazzina direzionale (i cui lavori di allestimento duravano da
oltre due anni), il team di System immette sul mercato
Rotocolor, la macchina che ha rappresentato il successo
internazionale per eccellenza dell'azienda, cambiando
l'idea stessa del decoro all'interno del mondo ceramico.
Con 15.000 unità installate a oggi, brevetti ovunque e
una copertura del mercato mondiale del 90 per cento,
Rotocolor ha definito un nuovo standard di riferimento;
e i suoi proventi hanno contribuito non poco a rendere
possibile l'acquisizione, di lì agli anni immediatamente
successivi, di cinque società del comparto ceramico dei
dintorni.
Nel '98 System punta a introdurre un ulteriore rinno-
Solidarietà | Fotovoltaico per un asilo abruzzese
S
ystem è azienda high tech, ma senza dimenticare mai la solidarietà, in linea con lo
spirito che il suo fondatore ha impresso al suo
lavoro sin dall'inizio, e che lo ha portato, qualche tempo fa, a mettersi a disposizione di un
istituto scolastico locale per rilanciarlo.
Così, System Photonics, ultima nata del Gruppo System, ha portato il suo aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, finanziando l'intera copertura fotovoltaica di un edi-
ficio che ospiterà un asilo nido nel comune di
Pizzoli, messo a disposizione dalla Provincia di
Varese.
L'azienda di Fiorano ha fornito il suo contributo per la ricostruzione, portando in Abruzzo
una delle sue nuove tecnologie, rappresentata
da un sistema fotovoltaico completamente integrato nell'architettura, grazie a moduli in ceramica che costituiscono un vero e proprio tetto e contengono direttamente le celle fotovol-
taiche, senza dover ricorrere a telai.
Sull'edificio in legno, a un piano, è stato installato un impianto di complessivi tre kilowatt, per
una copertura totale di 24 metri quadri. Alla
realizzazione del progetto ha contribuito l'azienda Aliavis, che è partner di System nella
fornitura e installazione di soluzioni avanzate
per l'energia solare, con particolare attenzione
all'integrazione architettonica sia per uso commerciale e industriale sia residenziale.
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I BREVETTI PIÙ FAMOSI DI SYSTEM
1996 Prakti, la prima macchina
serigrafica piana brevettata da Stefani
1994 Rotocolor, il successo
internazionale di System: a oggi
ne sono installati 15.000 esemplari,
con copertura del 90% del mercato mondiale
2001 Laminam, la lastra ceramica
più grande e sottile al mondo:
dimensioni 1 metro x 3,
spessore 3 millimetri, peso 7 kg/m2
vamento del processo produttivo ceramico, partendo, ancora una volta, dalla valutazione di alcune carenze riscontrate. Stefani elabora coi suoi tecnici una linea di processo
innovativo dal nome Lamina, la mostra a vari clienti, ma
nessuno accetta la sfida di partecipare alla sua produzione,
perché viene avvertita come troppo diversa dai canoni consueti. Dal momento che nessuno sale a bordo, il presidente
di System costituisce nel 2002 la società Laminam, situata
a un chilometro dal proprio headquarter, e stringe un'alleanza con l'impresa turca Kale Budur che porta alla messa
in campo di una tecnologia per mezzo della quale viene prodotto un materiale ultrasottile di grande formato (3 millimetri di spessore e una dimensione di 1 metro per 3). Insomma, una nuova rivoluzione copernicana. Un’invenzione dirompente, che in pochissimi anni trova moltissimi
imitatori e la necessità di tutelarsi fortemente dai contraffattori.
Oggi è tempo di green economy, e così l'ultima sfida diventa il fotovoltaico, con Laminam che ha lanciato sul mercato un prodotto molto particolare, ad alta integrazione
architettonica: un laminato ceramico di pochi millimetri a
supporto dei pannelli, ancora una volta con lo spirito innovativo e la volontà di superare le colonne d'Ercole del consueto e del conosciuto che contraddistingue la filosofia System. E, infatti, quest'anno, nonostante la crisi che si abbatte su tutti (e che colpisce pesantemente il settore ceramico), System investe più di 20 milioni di euro in beni stru-
mentali e nuove società (come l'impresa di logistica Diamond Phoenix negli Stati Uniti), e ha all'attivo 62 brevetti per processi, che arrivano alla considerevole cifra di 5600 se si considerano le estensioni brevettuali.
Ma, allora, qual è il segreto degli ottimi risultati conseguiti da System lungo tutta la sua storia? Si può dire,
come ci conferma lo stesso Stefani, che il valore aggiunto
di System risiede nell'applicazione dei processi all'elettronica, già a partire dagli anni Settanta. Una combinazione di meccatronica e analisi dei sistemi che conduce
all'integrazione di tutto ciò che è automazione. Uno dei punti di forza assoluti dell'impresa System (il cui nome è già
una dichiarazione del senso della propria mission) consiste
nell'analizzare e nel comprendere le necessità dei clienti
per proporre soluzioni originali basate sulle loro richieste
e sui loro bisogni, con un ruolo davvero proattivo, quello
di fornire soluzioni tecnologicamente avanzate. In buona
sostanza, System vende valore aggiunto, e si avvale di
un'assistenza postvendita di qualità, riconosciuta da
tutti, che ha contribuito molto a fidelizzare la clientela.
Franco Stefani, l'autentico deus ex machina di System, ha avuto sinora una carriera decisamente ricca di
soddisfazioni. Ma è sempre come se fosse il primo giorno,
con lo stesso entusiasmo e le stesse antenne belle ritte per
anticipare i tempi. «Siamo appena partiti», racconta Stefani. «Come System abbiamo ancora moltissimo da fare;
abbiamo esplorato, per così dire, soltanto il 10 per cento
dell'esplorabile. Questa è un'impresa che reinveste sempre, e alla quale non piace dormire sugli allori.
Un'azienda, mi sia permesso di dirlo, che, in quarant'anni, ha versato oltre 100 milioni di euro al fisco, facendo
sempre quello che doveva nei confronti della collettività,
nella quale non c'è mai stato un solo giorno di cassa integrazione e che ha sempre cercato di collaborare al meglio
con le amministrazioni e le comunità locali; tutti aspetti
a cui tengo molto».
E questo Paese in affanno, a suo giudizio che può
fare? «È solo l'apertura al mondo e al mercato che ci può
salvare. E il riconoscimento del merito e del talento, che
non sono espressioni retoriche, ma ciò di cui abbiamo bisogno e che abbiamo sempre cercato di valorizzare in
quello che definisco lo "spirito System".Abbiamo bisogno
di spronare i giovani a osare, a inventare cose nuove, a
rigettare il conformismo, a costruirsi una personalità,
senza avere paura della solitudine, e a inventarsi un proprio modello. Altrimenti, ed è quanto sta accadendo,
questo Paese si assume una grave e sciagurata responsabilità».
Già, Franco Stefani è decisamente quello che si chiama un problem solver, uno che guarda ai problemi e individua percorsi per trovare soluzioni efficienti ed efficaci,
proprio nello spirito del mensile «Sistema pratico», e il
cui motto (di cui avrebbe davvero bisogno il nostro Paese) potrebbe essere «Innovare, sempre».
Il fondatore
di System Group
Franco Stefani
con la figlia
Fabrizia
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