detector fg2detector fg2 - FAAC Servicecenter Österreich
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per la natura carta riciclata 100% for nature recycled paper 100% A ZIE T N F ME C E R TI ATA ist umweltfreundlich 100% Altpapier para la naturaleza 100% papel reciclado DETECTOR FG2 A ER D UNI EN ISO 9001-085 IC C pour la nature papier recyclé 100% DETECTOR BICANALE FG2 ITALIANO 1. DIMENSIONI E COLLEGAMENTI ELETTRICI 24 VDC 2 + 1 - 2 3 4 5 1 1 6 7 8 Alimentaz. 24 Vdc Contatto Spira 2 Contatto Spira 1 Spira 1 9 2 10 11 Spira 2 Quote in mm 2. GENERALITA’ Applicazioni: •controllo barriere, cancelli e sistemi di parcheggio Caratteristiche: Il detector per spire magnetiche FG2 è un sistema per il rilevamento induttivo dei veicoli avente le seguenti caratteristiche: •analisi di 2 spire •separazione galvanica tra spire e detector •auto-taratura del sistema all’accensione •aggiornamento continuo delle derive di frequenza per evitare influssi ambientali •regolazione della sensibilità indipendente dall’induttanza delle spire •uscite a relé con contatti puliti •possibilità di selezionare l’uscita come N.O. o N.C. tramite microinterruttori •identificazione presenze o direzione •segnale continuo o ad impulsi •2 livelli di frequenza comuni ai due canali •4 livelli di sensibilità per ogni canale •fissaggio su barra DIN 2 3. NOTE PER LA REALIZZAZIONE DELLE SPIRE 8 30-50 La spira deve essere realizzata ad almeno 15 cm. da oggetti metallici fissi, ad almeno 50 cm. da oggetti metallici in movimento ed a non più di 5 cm. dalla superficie della pavimentazione definitiva. Utilizzare un normale cavo unipolare di sezione 1,5 mm² (se il cavo viene interrato direttamente, deve essere a doppio isolamento). Eseguire una spira preferibilmente quadrata o rettangolare, predisponendo un cavidotto in PVC oppure effettuando una traccia nella pavimentazione come indicato nella figura a lato (gli angoli vanno tagliati a 45° per evitare rotture del cavo). Posare il cavo eseguendo il numero di avvolgimenti indicato in tabella. Le due estremità del cavo devono essere intrecciate fra loro (almeno 20 volte al metro) dalla spira fino al detector. Evitare di eseguire giunzioni sul cavo (nel caso fosse necessario, saldare i conduttori e sigillare la giunzione con guaina termorestringente) e mantenerlo separato da linee di alimentazione di rete. Perimetro spira n° avvolgimenti meno di 3 m. da 3 a 4 m. da 4 a 6 m. 6 5 4 da 6 a 12 m. 3 oltre 12 m. 2 4. PROGRAMMAZIONE 4.1. Sensibilità Impostando la sensibilità si definisce, per ogni canale, la minima variazione di frequenza che un veicolo deve provocare per attivare il contatto di uscita del detector. La sensibilità può essere Canale 1 Canale 2 regolata in 4 diSENSIBILITA’ DIP 1 2 DIP 3 4 versi livelli mediante due mi(0,64% if/f) OFF OFF OFF OFF crointerr uttor i 1 BASSA DIP. I microin2 MEDIO BASSA (0,16% if/f) ON OFF ON OFF terruttori 1 e 2 regolano il ca3 MEDIO ALTA (0,04% if/f) OFF ON OFF ON nale 1, mentre i microinterrutto(0,01% if/f) ON ON ON ON ri 3 e 4 regola- 4 ALTA no il canale 2. 4.2. Frequenza La frequenza operativa del detector può esseFrequenza DIP 5 re selezionata su due livelli mediante il microinBASSA OFF terruttore 5, in modo comune per i due canali. La frequenza dipende inoltre dalla forma della ALTA ON spira, dal numero degli avvolgimenti e dalla lunghezza totale del cavo. E’ necessario differenziare la frequenza tra detector che comandano spire adiacenti. 3 4.3. Tempo di presenza e Reset Il tempo massimo di presenza può essere impostato agendo sul microinterruttore 6. Al termine del tempo di presenza il canale impegnato si autoresetta e segnala “spira libera”. Il tempo di presenza di un canale inizia all’impegno della relativa spira. Un reset automatico viene eseguito all’accensione del detector o cambiando il settaggio del dip 6. 4.4. Identificazione presenze Per l’identificazione delle presenze, è necessario posizionare il microinterruttore 7 in OFF. In queste condizioni il Relè 1 lavora in logica “presenza” (contatto attivo finchè la spira è impegnata), mentre la logica del Relè 2 può essere selezionata tra “presenza” e “impulso al disimpegno” programmando il microinteruttore 8. Quest’ultima funzione può essere utile nel caso si debba gestire la richiusura di una barriera. TEMPO DI PRESENZA DIP 6 5 min. OFF Continuo ON DIP 7 = OFF LOGICA RELE’ 2 DIP 8 Presenza OFF Impulso al disimpegno della spira 2 ON 4.5. Identificazione della direzione Con il microinterruttore 7 in ON, si può scegliere tra DIP 7 = ON due logiche direzionali selezionabili tramite il dip 8. L’impulso direzionale (dip 8 = ON) trova la sua utilità LOGICA DIREZIONALE DIP 8 nel conteggio dei veicoli, mentre il segnale direzioSegnale continuo nale continuo (dip 8 = OFF) può essere utile nel caso OFF si debba gestire una barriera o un cancello. Il seImpulso direzionale ON gnale direzionale viene emesso dal relé della spira che viene impegnata per prima. L’esempio seguente illustra il funzionamento con direzione di marcia 1R2, quindi il segnale sarà emesso dal relé 1. SEQUENZA TRANSITO 1 IMPULSO DIREZIONALE (DIP 8 = ON) SEGNALE CONTINUO (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELE’ 1 RImpulso direzionale b 4 RELE’ 1 RSegnale continuo direzionale “INSERITO” SEQUENZA TRANSITO IMPULSO DIREZIONALE (DIP 8 = ON) b 1 RELE’ 1 RSegnale continuo direzionale “PERMANE” 2 b 1 SEGNALE CONTINUO (DIP 8 = OFF) RELE’ 1 RSegnale continuo direzionale “DISINSERITO” 2 Se il transito avviene nel senso di marcia opposto i segnali saranno emessi con la medesima logica ma dal Relé 2. Nel caso di un transito anomalo con arretramento, i segnali saranno gestiti come segue: SEQUENZA TRANSITO 1 IMPULSO DIREZIONALE (DIP 8 = ON) SEGNALE CONTINUO (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELE’ 1 RImpulso direzionale b 1 RELE’ 1 RSegnale continuo direzionale “DISINSERITO” 2 b 1 2 RELE’ 1 RSegnale continuo direzionale “INSERITO” RELE’ 2 RImpulso direzionale segnala il veicolo in retromarcia 5 4.6. Reset Attivando l’alimentazione il detector effettua automaticamente un’autotaratura della frequenza sulle spire; in caso di interruzioni dell’alimentazione inferiori a 0,3 s. l’autotaratura non viene effettuata. E’ possibile in qualsiasi momento comandare manualmente una taratura premendo il pulsante di Reset sul frontale del detector. Il tempo necessario per l’autotaratura è di circa 1 s. se la frequenza sulla spira è stabile. Nel caso in cui la spira venga occupata durante l’autotaratura i tempi possono allungarsi. Tempi molto lunghi indicano una frequenza instabile: si consiglia di verificare lo stato del sistema spira/detector. 5. USCITE E LED 5.1. Criterio funzionale dei relé Il detector è dotato di un relé a contatti puliti per ognuna delle uscite. E’ possibile selezionare, separatamente per ogni canale, se il relé deve funzionare con “corrente di riposo” (bobina normalmente alimentata e contatto N.A.) oppure con “corrente operativa” (bobina normalmente disalimentata e contatto N.C.). MICROINTERR. POSIZIONE CRITERIO FUNZIONALE Criterio corrente di riposo (la bobina del relé si diseccita con spira impegnata) 1 2 Criterio corrente operativa (la bobina del relé si eccita con spira impegnata) 1 2 5.2. Contatti relé La tabella a fianco riporta lo stato dei contatti dei relé rapportato alla posizione dei microinterruttori che selezionano il criterio funzionale (vedi cap. 5.1.). Nel caso in cui il detector sia utilizzato per gestire la richiusura di una barriera 620-640 è preferibile utilizzare il “criterio corrente di riposo” poichè, in caso di anomalia e di mancanza di alimentazione, questa funzione impedisce la richiusura della barriera evitando situazioni di pericolo. Stato del detector Spira libera Spira occupata Spira in anomalia Reset Tensione off 5.3. Spira in anomalia In caso di anomalia su una spira, il relé del canale disturbato commuta nella condizione di “spira occupata”. Se l’anomalia si risolve o viene rimossa, il detector riprende a funzionare regolarmente ma i led segnalano su quale spira si è verificata l’anomalia temporanea. Per eliminare la segnalazione di anomalia si deve premere il pulsante di Reset. 6 5.5. Stato dei LED Il Led verde segnala il funzionamento del canale del detector, mentre il Led rosso fornisce informazioni sullo stato del relé in funzione della condizione della spira. Le segnalazioni sono visualizzate separatamente per ognuno dei 2 canali. LED VERDE LED ROSSO STATO DETECTOR OFF OFF manca tensione lampeggia OFF Autotaratura ON OFF Detector pronto Spira libera ON ON Detector pronto Spira occupata OFF ON Anomalia spira pulsa OFF Spira libera dopo un’anomalia temporanea pulsa ON Spira occupata dopo un’anomalia temporanea 6. DATI TECNICI MODELLO Alimentazione Potenza assorbita (W) Temperatura ambiente Umidità dell’aria Induttività spira Range di frequenza Sensibilità di intervento Tempo di tenuta Cavo alimentazione spira Resistenza spira Portata contatti relé Durata impulso DETECTOR FG2 24V DC 2,5 W -20 ÷ +55 °C < 95% 20 - 700 µH 30 - 130 kHz su 2 livelli da 0,01% a 0,65% (if/f) su 4 livelli 5 min. o continuo < 250 m. < 20 Ohm 1 A - 230 Vac > 200 ms 7. NOTE •Non è ammesso l’uso di tensioni miste sui relé (Es.: 24Vcc su Relé1 e 230Vac su Relé2) •La durata dei contatti dei relé viene incrementata dall’uso di elementi RC collegati esternamente in parallelo al contatto 7 FG2 TWO-CHANNEL DETECTOR ENGLISH 1. DIMENSIONS AND ELECTRIC CONNECTIONS 24 VDC 2 + 1 - 2 3 4 5 1 1 6 7 8 24 Vdc power supply Loop contact 2 Loop contact 1 Loop 1 9 2 10 11 Loop 2 Dimensions in mm 2. GENERAL INFORMATION Applications: •control of barriers, gates and parking systems Characteristics : The FG2 magnetic loop detector is a system for inductively detecting vehicles, and has the following characteristics: •analysis of 2 loops •loops and detector galvanically separated •system sets automatically at power-up •frequency drifts are continuously updated to prevent environmental influence •sensitivity control is independent of loops inductance •relay outputs with free contacts •output can be selected as N.O. or N.C. with microswitches •presence or direction identification •continuous or pulsed signal •2 frequency levels for both channels •4 sensitivity levels for each channel •secured to DIN bar 8 3. HOW TO MAKE THE LOOPS 8 30-50 The loops must be constructed at least 15 cm from fixed metal objects, at least 50 cm from moving metal objects, and at no more than 5 cm from the surface of the definitive flooring. Use a normal single-pole 1.5mm 2 diameter cable (if the cable is buried directly, it must be double insulated). Make a loop, preferably square or rectangular, using a PVC raceway or making a chase in the floor as shown in the figure at the side (corners should be cut at 45° to prevent the cable from fracturing). Lay the ca ble, with the number of windings indicated in the table. The two cable ends must be intertwined (at least 20 times per meter) from the loop to the detector. Do not make any joints on the cable (if this is necessary, solder the conductors and seal the joint with a heat-shrink sheath) and keep it away from mains power cables. Loop perimeter number of windings less than 3 m. from 3 to 4 m. from 4 to 6 m. 6 5 4 from 6 to 12 m. 3 over 12 m. 2 4. PROGRAMMING 4.1. Sensitivity Sensitivity is set Channel 1 Channel 2 to define, for S E N S I TIVITY each channel, DIP 1 2 DIP 3 4 the minimum (0,64% if/f) OFF OFF OFF OFF frequency vari- 1 LOW ation that a veON OFF ON OFF hicle must 2 MEDIUM LOW (0,16% if/f) cause to actiOFF ON OFF ON vate the detec- 3 MEDIUM HIGH (0,04% if/f) tor output con(0,01% if/f) ON ON ON ON tact. Sensitivity 4 HIGH can be set to 4 different levels by using two DIP microswitches. Microswitches 1 and 2 control channel 1, whereas microswitches 3 and 4 control channel 2. 4.2. Frequency The operating frequency of the detector can Frequency be selected on two levels with microswitch 5, LOW jointly for both channels. Moreover, frequency depends on loop shape, number of windings HIGH and total length of cable. Different frequencies must be used for detectors commanding adjacent loops. 9 DIP 5 OFF ON 4.3. Presence time and Rest Maximum presence time can be set with microswitch 6. When presence time elapses, the engaged channel resets automatically and signals “loop free”. Presence time of a channel begins when the relevant loop is engaged. An automatic reset is effected when the detector is powered up or if the setting of dip 6 is changed. 4.4. Presence identification To identify presence, turn OFF microswitch 7. Under these conditions Relay 1 operates in “presence” logic (contact active for as long as the loop is engaged), whereas the logic of Relay 2 can be selected for either “presence” or “release pulse”, by programming microswitch 8. The latter function can be useful for controlling barrier re-closing. PRESENCE TIME DIP 6 5 min. OFF Continuous ON DIP 7 = OFF RELAY LOGIC 2 DIP 8 Presence OFF Loop 2 release pulse ON 4.5. Identifying direction While microswitch 7 is ON, you can select from DIP 7 = ON among two directional logics, using dip 8 to select. The directional pulse (dip 8 = ON) is useful for DIRECTIONAL LOGIC DIP 8 counting vehicles , w hereas the continuous Continuous signal directional signal (dip 8 = OFF) can be useful for OFF controlling a barrier or gate. The directional signal is Directional pulse ON generated by the relay of the loop which is engaged fir st. The following example shows operation with direction 1R2, and, therefore, the signal will be generated by relay 1. TRANSIT SEQUENCE 1 DIRECTIONAL PULSE (DIP 8 = ON) CONTINUOUS SIGNAL (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELAY 1 RDirectional pulse b 10 RELE’ 1 RContinuous directional signal “ON” TRANSIT SEQUENCE DIRECTIONAL PULSE (DIP 8 = ON) b 1 RELE’ 1 RContinuous directional signal “MAINTAINED” 2 b 1 CONTINUOUS SIGNAL (DIP 8 = OFF) RELE’ 1 RContinuous directional signal “OFF” 2 If transit is in the opposite direction, signals will be generated according to the same logic but by Relay 2. In this case of faulty transit which involves reversing, signals will be managed as follows: TRANSIT SEQUENCE 1 DIRECTIONAL PULSE (DIP 8 = ON) CONTINUOUS SIGNAL (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELAY 1 RDirectional pulse b 1 1 RELE’ 1 RContinuous directional signal “OFF” 2 b 2 RELE’ 1 RContinuous directional signal “ON” RELE’ 2 RDirectional pulse signalling that the vehicle is reversing 11 4.6. Reset At power-up, the detector automatically self-sets the frequency on the loops; if power is cut for less than 0.3 s, self-setting is not effected. Self-setting can be commanded manually at any time by pressing the Reset push-button on the detector front panel. About 1 second is necessary for self-setting, if loop frequency is stable. If the loop is engaged during self-setting, more time may be required. Very long times mean the frequency is unstable – we advise you to check the state of the loop/detector system. 5. OUTPUTS AND LEDs 5.1. Functional criterion of relays The detector is supplied with a free contacts relay for each output. You can select – separately for each channel – if you want the relay to operate on “rest current” (coil nor mally powered and N.O. contact) or on “operating current” (coil normally not powered and N.C. contact). MICROSWITCH POSITION FUNCTIONAL CRITERION Rest current criterion (the relay coil deenergises when the loop is engaged). 1 2 Operating current criterion (the relay coil energises when the loop is engaged). 1 2 5.2. Relay contacts The table at the side shows the state of the relay contacts in relation to the position of the microswitches which select the functional criterion (see chapter 5.1). If the detector is used to control re-closing of a 620-640 barrier, it is preferable to use the “rest current criterion”, because, in the event of a fault or power failure, this function prevents the barrier from re-closing, thus avoiding dangerous situations. Detector status Loop free Loop engaged Loop fault Reset Power off 5.3. Loop fault If a loop is faulty, the relay of the affected channel switches to “loop engaged” status. If the fault is solved or removed, the detector operates normally again but the LEDs signal on which loop the temporary fault occurred. To eliminate fault signalling, press the Reset push-button. 12 5.5. LEDs status The green LED signals that the detector channel is operating, whereas the red LED supplies information on the status of the relay according to loop status. Signalling is shown separately for each of the 2 channels. GREEN LED RED LED DETECTOR STATUS OFF OFF no power supplied flashes OFF Self-setting ON OFF Detector ready Loop free ON ON Detector ready Loop engaged OFF ON Loop fault pulsates OFF Loop free after a temporary fault pulsates ON Loop engaged after a temporary fault 6. TECHNICAL SPECIFICATIONS MODEL Power supply Absorbed power (W) Operating ambient temperature Air humidity Loop inductiveness Frequency range Tripping sensitivity Maintained state time Loop power cable Loop resistance Relay contacts capacity Pulse duration DETECTOR FG2 24VDC 2,5 W -20 ÷ +55 °C < 95% 20 - 700 µH 30 - 130 kHz on 2 levels from 0,01% to 0,65% (if/f) on 4 levels 5 min. or continuous < 250 m. < 20 Ohm 1 A - 230 Vac > 200 ms 7. NOTES • Mixed voltage values must not be used on the relays (e.g. 24Vdc on Relé1 and 230Vac on Relé2) • Duration of relay contacts can be prolonged by using RC elements connected externally in parallel to the contact. 13 DETECTOR BICANAL FG2 FRANÇAIS 1. DIMENSIONS ET CONNEXIONS ELECTRIQUES 24 VDC 2 + 1 - 2 3 4 5 1 1 6 7 8 Alimentat. 24 Vcc Contact Boucle 2 Contact Boucle 1 Boucle 1 9 2 10 11 Boucle 2 Dimensions en mm 2. GENERALITES Applications: •contrôle de barrières, de portails et systèmes de parking Caractéristiques: Le detector pour boucles magnétiques FG2 est un système pour la détection inductive des véhicules ayant les caractéristiques suivantes: •analyse de 2 boucles •séparation galvanique entre boucles et detector •auto-tarage du système à la mise en marche •mise à jour continue des dérives de fréquence pour éviter les effets sur l’environnement •réglage de la sensibilité indépendamment de l’inductance des boucles •sorties à relais avec des contacts libres •possibilité de sélectionner la sortie comme N.O. ou N.F. par l’intermédiaire de microinterrupteurs •identification des présences ou de la direction •signal continu ou à impulsions •2 niveaux de fréquence communs aux deux canaux •4 niveaux de sensibilité pour chaque canal •fixation sur barre DIN 14 La boucle doit être réalisée à 15 cm au moins d’objets métalliques fixes, à 50 cm au moins d’objets métalliques en mouvement et à 5 cm au maximum de la surface du revêtement définitif. Utiliser un câble unipolaire commun d’une section de 15 mm2 (si le 8 câble est directement enterré il doit être à double isolation). Réaliser une boucle de préférence carrée ou rectangulaire, en préparant une conduit pour câbles en PVC ou bien une trace dans le revêtement comme l’indique la figure ci-contre (les coins sont coupés à 45° pour éviter les ruptures du câble). Poser le câble en réalisant le nombre d’enroulements indiqué dans le tableau. Les deux extrémités du câble Périmètre boucle doivent être tressées entre elles (20 fois au moins par Moins de 3 m. mètre) de la boucle au detector. de 3 à 4 m. Eviter de réaliser des jonctions sur le câble (si nécessaire, souder les conducteurs et bloquer la de 4 à 6 m. jonction avec une gaine thermorétractible) et le de 6 à 12 m. maintenir à l’écart de lignes d’alimentation de plus de 12 m. réseau. 30-50 3. NOTES POUR LA REALISATION DES BOUCLES n° enroulements 6 5 4 3 2 4. PROGRAMMATION 4.1. Sensibilité En programmant la sensibilité, on définit, pour chaque canal, la variation minimale de fréquence qu’un véhicule doit provoquer pour activer le contact de sortie du detector. La sensibilité peut être réglée en 4 niveaux différents au moyen de deux micro-interrupteurs DIP. Les microCanal 1 Canal 2 interrupteurs 1 SENSIBILITE DIP 1 2 DIP 3 4 et 2 règlent le canal 1, tandis (0,64% if/f) OFF OFF OFF OFF que les micro- 1 BASSE interrupteurs 3 (0,16% if/f) ON OFF ON OFF et 4 règlent le 2 MOYENNE BASSE canal 2. 3 MOYENNE HAUTE (0,04% if/f) OFF ON OFF ON 4 HAUTE (0,01% if/f) ON ON ON ON 4.2. Fréquence La fréquence opérationnelle du detector peut Fréquence DIP 5 être sélectionnée sur deux niveaux au moyen de BASSE OFF l’interrupteur 5, de façon commune pour les deux canaux. La fréquence dépend en outre de la forHAUTE ON me de la boucle, du nombre d’enroulements et de la longueur totale du câble. Il est nécessaire de différencier la fréquence pour les detectors qui commandent des boucles adjacentes. 15 4.3. Temps de présence et Remise à Zéro Le temps maximum de présence peut être programmé en agissant sur le micro-interrupteur 6. Au terme du temps de présence, le canal engagé se remet automatiquement à zéro et signale “boucle libre”. Le temps de présence d’un canal commence à l’engagement de la boucle correspondante. Une remise à zéro automatique est effectuée à la mise en marche du detector ou en modifiant le réglage du dip 6. 4.4. Identification des présences Pour l’identification des présences, il est nécessaire de positionner le micro-interrupteur 7 sur OFF. Dans ces conditions, le Relais 1 travaille en logique “présence” (contact actif tant que la boucle est engagée), tandis que la logique du Relais 2 peut être sélectionnée entre “présence” et “impulsion au désengagement” en programmant le micro-interrupteur 8. Cette dernière fonction peut être utile pour gérer la refermeture d’une barrière. TEMPS DE PRESENCE DIP 6 5 mn OFF Continu ON DIP 7 = OFF LOGIQUE RELAIS 2 DIP 8 Présence OFF Impulsion au désengagement de la boucle ON 4.5. Identification de la direction DIP 7 = ON Avec le micro-interrupteur 7 sur ON, on peut choisir entre deux logiques directionnelles que l’on peut LOGIQUE DIRECTIONNELLE DIP 8 sélectionner par l’intermédiaire du dip 8. L’impulsion directionnelle (dip8 = ON) est utile pour le comptage Signal continu OFF des véhicules, tandis que le signal directionnel continu (dip 8 = OFF) peut être utile pour gérer une barrière Impulsion ON ou un portail. Le signal directionnel est émis par le relais directionnelle de la boucle qui est engagée la première. L’exemple suivant illustre le fonctionnement avec la direction de marche 1R2. Ainsi, le signal sera émis par le relais 1. SEQUENCE TRANSIT 1 IMPULSION DIRECTIONNELLE (DIP 8 = ON) SIGNAL CONTINU (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELAIS 1 Rimpulsion directionnelle b 16 RELAIS 1 R Signal continu Directionnel “ACTIVE” SEQUENCE TRANSIT IMPULSION DIRECTIONNELLE (DIP 8 = ON) b 1 RELAIS 1 R Signal continu directionnel “PERSISTE” 2 b 1 SIGNAL CONTINU (DIP 8 = OFF) RELAIS 1 R Signal continu directionnel “DESACTIVE” 2 Si le transit se fait dans le sens de marche opposé, les signaux seront émis avec la même logique, mais par le relais 2. En cas de transit anormal avec marche arrière, les signaux seront gérés comme suit: SEQUENCE TRANSIT 1 IMPULSION DIRECTIONNELLE (DIP 8 = ON) SIGNAL CONTINU (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELAIS 1 Rimpulsion directionnelle b 1 RELAIS 1 R Signal continu directionnel “DESACTIVE” 2 b 1 2 RELAIS 1 R Signal continu Directionnel “ACTIVE” RELAIS 2 R impulsion directionnelle Signale le véhicule en marche arrière 17 4.6. Remise à zéro En l’alimentant, le detector effectue automatiquement un auto-tarage de la fréquence sur les boucles; en cas de coupures de courant inférieures à 0,3 s l’auto-tarage ne se fait pas. A tout moment, on peut commander manuellement un réglage en appuyant sur le poussoir de Remise à Zéro sur le panneau frontal du detector. Le temps nécessaire pour l’auto-tarage est d’1 s environ, si la fréquence sur la boucle est stable. Si la boucle est occupée durant l’auto-tarage, les temps peuvent s’allonger. Des temps très longs indiquent une fréquence instable: on recommande de vérifier l’état du système boucle/detector. 5. SORTIES ET LEDs 5.1. Critère de fonctionnement des relais MICRO-INTERR. Le detector est doté d’un relais à contacts libres pour chacune des sorties. Il est possible de 1 sélectionner, séparément pour 2 chaque canal, si le relais doit fonctionner avec du “courant de veille” (bobine nor malement alimentée et contact N.O.) ou 1 bien avec “courant opérationnel” 2 (bobine normalement non alimentée et contact N.F.). 5.2. Contacts des relais Le tableau ci-contre reporte l’état des contacts des relais par rapport à la position des micro-interrupteurs qui sélectionnent le critère de fonction-nement (voir chap. 5.1.). Si on utilise le detector pour gérer la refermeture d’une barrière 620-640, il est préférable d’utiliser le “critère courant de veille” car, en cas d’anomalie et de coupure de courant, cette fonction empêche que la barrière ne se referme en évitant des situations de danger. POSITION CRITERE DE FONCTIONNEMENT Critère courant de veille (la bobine du relais se désexcite avec la boucle engagée) Critère courant opérationnel (la bobine du relais s’excite avec la boucle engagée) Etat du detector Boucle libre Boucle occupée Boucle en anomalie Remise à zéro Tension off 5.3. Boucle en anomalie En cas d’anomalie sur une boucle, le relais du canal perturbé commute en condition de “boucle occupée”. Si l’anomalie est résolue ou éliminée, le detector se remet à fonctionner régulièrement mais les LEDs signalent sur quelle boucle l’anomalie temporaire s’est vérifiée. Pour éliminer la signalisation d’anomalie, appuyer sur le poussoir de Remise à Zéro. 18 5.5. Etat des LEDs la LED verte signale le fonctionnement du canal du detector, tandis que la LED rouge fournit des informations sur l’état du relais en fonction de la condition de la boucle. Les signalisations sont affichées séparément pour chacun des 2 canaux. LED VERTE LED ROUGE ETAT DETECTOR OFF OFF Absence tension clignote OFF Auto-tarage ON OFF Detector prêt Boucle libre ON ON Detector prêt Boucle occupée OFF ON Anomalie boucle bat OFF Boucle libre après une anomalie temporaire bat ON Boucle occupée Après une anomalie temporaire 6. CARACTERISTIQUES TECHNIQUES MODELE Alimentation Puissance absorbée (W) Température d’utilisation Humidité de l’air Inductivité boucle Gamme de fréquence Sensibilité d’intervention Temps de l’état maintenu Câble d’alimentation boucle Résistance boucle Capacité contacts relais Durée impulsion DETECTOR FG2 24V CC 2,5 W -20 ÷ +55 °C < 95% 20 - 700 µH 30 - 130 kHz sur 2 niveaux de 0,01% à 0,65% (if/f) sur 4 niveaux 5 mn ou continu < 250 m < 20 Ohm 1 A - 230 Vca > 200 ms 7. NOTES •L’utilisation de tensions mixtes sur les relais n’est pas admise (Ex.: 24Vcc sur Relais1 et 230Vca sur Relais2) •La durée des contacts des relais est augmentée par l’utilisation d’éléments RC connectés à l’extérieur en parallèle au contact. 19 ZWEIKANALDETEKTOR FG2 DEUTSCH 1. ABMESSUNGEN UND ELEKTRISCHE ANSCHLÜSSE 24 VDC 2 + 1 - 2 3 4 5 1 1 6 7 8 Versorgung 24 Vdc Kontakt Induktionsschleife 2 Kontakt Induktionsschleife 1 Induktionsschleife 1 9 2 10 11 Induktionsschleife 2 Maße in mm 2. ALLGEMEINES Anwendungen: • Steuerung von Schranken, Toren und Parksystemen Eigenschaften: Der Detektor für Induktionsschleifen FG2 stellt ein System für die Erfassung von Fahrzeugen dar und verfügt über die folgenden Eigenschaften: • Analyse von 2 Induktionsschleifen • Galvanische Trennung zwischen Induktionsschleifen und Detektor • Selbsteichung des Systems beim Einschalten • Ständige Aktualisierung der Frequenzdrifte, um Einflüsse auf die Umwelt zu vermeiden • Regulierung der Ansprechempfindlichkeit unabhängig von der Induktivität der Induktionsschleifen • Relaisausgang mit spannungsfreien Kontakten • Möglichkeit der Einstellung des Ausgangs als Arbeits- oder als Ruhekontakt über Mikroschalter • Feststellung Anwesenheit oder Fahrtrichtung • Dauer- oder Impulssignal • 2 gemeinsame Frequenzstufen auf zwei Kanälen • 4 Stufen für die Ansprechempfindlichkeit für jeden Kanal • Befestigung auf DIN-Führung 20 3. HINWEISE FÜR DIE VERLEGUNG DER INDUKTIONSSCHLEIFEN 30-50 Die Induktionsschleifen sollten mit einem Abstand von mindestens 15 cm von unbeweglichen und mindestens 50 cm von beweglichen Gegenständen aus Metall verlegt werden. Der Abstand zur Oberfläche des endgültigen Straßenbelages sollte nicht mehr als 5 cm betragen. Für die Verkabelung sollte ein normales einpoliges Kabel mit einem Querschnitt von 1,5 mm² 8 verwendet werden (sollte das Kabel direkt unterirdisch verlegt werden, so sollte es über eine doppelte Isolierung verfügen). Vorzugsweise sollte eine quadratische oder rechteckige Induktionsschleife ausgeführt werden, die in eine Kabelführung aus PVC oder in einem vorab im Straßenbelag angelegten Führungskanal, wie in der seitlich aufgeführten Abbildung gezeigt, verlegt werden (die Ecken sollten einen Winkel von lediglich 45° aufweisen, um einen Bruch des Kabels zu vermeiden). Bei der Umfang Verlegung des Kabels ist auf die in der Tabelle angegebene Induktionsschleife Anzahl der Windungen Bezug zu nehmen. Die beiden unter 3 m. Kabelenden müssen von der Induktionsschleife bis zum Detektor untereinander verdrillt werden (mindestens 20 Mal auf einer zwischen 3 und 4 m. Länge von einem Meter). Die Ausführung von Stückelungen auf zwischen 4 und 6 m. dem Kabel sollte vermieden werden (sollte dies dennoch erforderlich sein, sind die Leiter zu verschweißen und die zwischen 6 und 12 m. Stückelung ist mit einem Wärmeschrumpf-Kabelmantel über 12 m. abzudichten). Das Kabel sollte auf jedem Fall getrennt von den Versorgungsleitungen verlegt werden. Anzahl Windungen 6 5 4 3 2 4. PROGRAMMIERUNG 4.1. Ansprechempfindlichkeit Bei der Einstellung der Ansprechempfindlichkeit wird für jeden Kanal die Mindestfrequenzänderung festgelegt, die ein Fahrzeug verursachen muß, um den Ausgangskontakt des Detektors zu aktivieren. Die Ansprechempfindlichkeit kann über zwei DIP-Mikroschalter auf 4 verschiedene Stufen eingestellt werden. Die Mikroschalter 1 und 2 regulieren den Kanal 1, während mit den Mikroschaltern 3 und 4 der Kanal 2 eingestellt wird. Kanal 2 3 4 Kanal 1 1 2 (0,64% if/f) OFF OFF OFF OFF 2 DURCHSCHNITTLICH-GERING (0,16% if/f) ON OFF ON OFF (0,04% if/f) OFF ON OFF ON (0,01% if/f) ON ON ON ON ANSPRECHEMPFINDLICHKEIT 1 3 4 GERING DURCHSCHNITTLICH-HOCH HOCH DIP DIP 4.2. Frequenz Die Betriebsfrequenz des Detektors kann mit dem Frequenz Mikroschalter 5 auf zwei Stufen für die beiden Kanäle gemeinsam eingestellt werden. Die Frequenz hängt NIEDRIG darüber hinaus von der Form der Induktionsschleife, HOCH der Anzahl der Windungen und der Gesamtlänge des Kabels ab. Die Frequenz zwischen Detektoren, die nebeneinander liegende Induktionsschleifen steuern, sollten unterschiedlich sein. 21 DIP 5 OFF ON 4.3. Anwesenheitszeit und Reset Die maximale Anwesenheitszeit kann über den Mikroschalter 6 eingestellt werden. Nach Ablauf der eingestellten Anwesenheitszeit setzt sich der betreffende Kanal selbst zurück und zeigt “Induktionsschleife frei” an. Die Anwesenheitszeit auf einem Kanal beginnt mit dem Befahren der entsprechenden Induktionsschleife. Beim Einschalten des Detektors oder bei Änderung der Einstellung des Dip-Schalters 6 wird automatisch ein Reset ausgeführt. 4.4. Feststellung Anwesenheit Um die Anwesenheit festzustellen, muß der Mikroschalter 7 auf Position OFF gestellt werden. Unter diesen Bedingungen arbeitet das Relais 1 in der Logik “Anwesenheit” (d.h. der Kontakt ist aktiv, solange die Induktionsschleife befahren wird), während die Logik des Relais 2 auf “Anwesenheit” oder “Impuls bei Freiwerden” eingestellt werden kann, indem der Mikroschalter 8 programmiert wird. Diese Funktion ist bei der Steuerung der Wiederschließung von Schranken dienlich. 4.5. Feststellung der Fahrtrichtung Wird der Mikroschalter 7 auf Position ON gestellt, kann zwischen zwei Richtungslogiken gewählt werden, die über den Dip-Schalter 8 anwählbar sind. Der Richtungsimpuls (Dip 8 = ON) dient der Zählung der Fahrzeuge, während das dauerhafte Richtungssignal (Dip 8 = OFF) bei der Steuerung einer Schranke oder eines Tors eingesetzt werden kann. Das Richtungssignal wird vom Relais der zuerst befahrenen Induktionsschleife übertragen. Im folgenden Beispiel wird der Betrieb mit Fahrtrichtung 1R2 erläutert, das Signal wird daher vom Relais 1 übertragen. SEQUENZ DURCHFAHRT 1 RICHTUNGSIMPULS (DIP 8 = ON) ANWESENHEITSZEIT DIP 6 5 Min. OFF Dauerhaft ON DIP 7 = OFF LOGIK RELAIS 2 DIP 8 Anwesenheit OFF Impuls bei Freiwerden der Induktionsschleife 2 ON DIP 7 = ON RICHTUNGSLOGIK DIP 8 Dauersignal OFF Richtungsimpuls ON DAUERSIGNAL (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELAIS 1 RRichtungsimpuls b 22 RELAIS’ 1 RDauerrichtungssignal “EIN” SEQUENZ DURCHFAHRT RICHTUNGSIMPULS (DIP 8 = ON) b 1 2 RELAIS’ 1 RDauerrichtungssignal “ANHALTEND” 2 RELAIS 1 RDauerrichtungssignal “AUS” b 1 DAUERSIGNAL (DIP 8 = OFF) Erfolgt die Durchfahrt in der Gegenfahrtrichtung, werden die Signale mit der gleichen Logik übertragen, jedoch ausgehend vom Relais 2. Bei Vorliegen einer vom Standard abweichenden Durchfahrt mit Rücksetzen des Fahrzeuges werden die Signale folgendermaßen gesteuert: SEQUENZ DURCHFAHRT 1 RICHTUNGSIMPULS (DIP 8 = ON) DAUERSIGNAL (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELAIS 1 RRichtungsimpuls RELAIS’ 1 RDauerrichtungssignal “EIN” b 1 RELAIS 1 RDauerrichtungssignal “AUS” 2 b 1 2 RELAIS 2 RRichtungsimpuls zeigt Fahrzeug im Rückwärts-gang an 23 4.6. Reset Wird die Versorgung eingeschaltet, führt der Detektor automatisch eine Selbsteichung der Frequenz auf den Induktionsschleifen aus. Sollten Versorgungsunterbrechungen mit einer Dauer von weniger als 0,3 Sekunden vorliegen, wird die Selbsteichung nicht durchgeführt. Die Eichung kann jederzeit manuell durchgeführt werden, indem die Reset-Taste auf der Vorderseite des Detektors gedrückt wird. Die für die Selbsteichung erforderliche Zeit beträgt ca. 1 Sekunde, wenn die Frequenz auf der Induktionsschleife stabil ist. Sollte die Induktionsschleife während der Selbsteichung befahren werden, können sich die Zeiten verlängern. Äußerst lange Zeiten sind ein Hinweis auf eine instabile Frequenz: es wird empfohlen, den Zustand des Systems Induktionsschleife/Detektor zu überprüfen. 5. AUSGÄNGE UND LED-DIODEN 5.1. Betriebskriterium der Relais Der Detektor ist auf den Ausgängen mit jeweils einem Relais mit spannungsfreiem Kontakt ausgestattet. Für jeden einzelnen Kanal kann eingestellt werden, ob das Relais mit “Ruhestrom” (normal versorgte Spule und Arbeitskontakt) oder mit “Betriebsstrom” (Spule normalerweise nicht versorgt und Ruhestromkontakt) betr ieben werden soll. MIKROSCHALTER POSITION Kriterium Ruhestrom (die Spule des Relais wird bei befahrener Induktionsschleife nicht erregt) 1 2 Kriterium Betriebsstrom (die Spule des Relais wird bei befahrener Induktionsschleife erregt) 1 2 5.2. Relaiskontakte Die nebenstehend aufgeführte Tabelle gibt den Status der Kontakte der Relais im Verhältnis zur Position der Mikroschalter an, mit denen das Betriebskriterium angewählt wird (siehe Kap. 5.1.). Sollte der Detektor für die Steuerung der Wiederschließung einer Schranke 620-640 eingesetzt werden, so sollte vorzugsweise das “Kriterium Ruhestrom” gewählt werden. Im Falle einer Störung oder eines Versorgungsausfalls verhindert diese Funktion die Wiederschließung der Schranke und dadurch Gefahrensituationen. BETRIEBSKRITERIUM Status des Detektors Induktionsschleife frei Induktionsschleife besetzt Störung auf Induktionsschleife Reset Spannung off 5.3. Störung auf der Induktionsschleife Sollte eine Störung auf einer Induktionsschleife vorliegen, stellt das Relais des gestörten Kanals auf den Status “Induktionsschleife besetzt” um. Ist die Störung lediglich kurzzeitiger Natur oder wird diese beseitigt, nimmt der Detektor seinen normalen Betrieb wieder auf. Die LED-Dioden zeigen jedoch an, auf welcher Induktionsschleife eine kurzzeitige Störung aufgetreten ist. Um die Störungsanzeige zu löschen, muß man die Reset-Taste drücken. 24 5.5. Zustand der LED-Dioden Die grüne LED-Diode zeigt den Betrieb des Detektorkanals an, während die rote LED-Diode Aufschluss über den Status der Relais im Hinblick auf den Zustand der Induktionsschleife gibt. Diese Hinweise werden separat für jeden einzelnen der zwei Kanäle angezeigt. GRÜNE LED-DIODE ROTE LED-DIODE STATUS DETEKTOR OFF OFF Spannung fehlt blinkt OFF Selbsteichung ON OFF Detektor bereit Induktionsschleife frei ON ON Detektor bereit Induktionsschleife besetzt OFF ON Störung Induktionsschleife pulst OFF Induktionsschleife frei nach kurzzeitiger Störung pulst ON Induktionsschleife besetzt nach kurzzeitiger Störung 6. TECHNISCHE DATEN MODELL DETEKTOR FG2 Versorgung 24V DC Leistungsverbrauch (W) 2,5 W Temperatur am Aufstellungsort -20 ÷ +55 °C Luftfeuchtigkeit < 95% Induktivität der Induktionsschleife 20 - 700 µH Frequenzbereich 30 - 130 kHz auf 2 Stufen Ansprechempfindlichkeit zwischen 0,01%und 0,65% (if/f) auf 4 Stufen Einsatzzeit 5 Min. oder Dauerbetrieb Versorgungskabel Induktionsschleife < 250 m. Widerstand Induktionsschleife < 20 Ohm Leistung Relaiskontakte 1 A - 230 Vac Impulsdauer > 200 ms 7. ANMERKUNGEN • Die Verwendung von verschiedenen Spannungen auf den Relais ist nicht zulässig (bsw.: 24Vcc auf Relais 1 und 230Vac auf Relais 2) • Die Dauer der Relaiskontakte wird durch den Einsatz von extern in Parallelschaltung an den Kontakt angeschlossenen RC-Gliedern erhöht. 25 DETECTOR BICANAL FG2 ESPAÑOL 1. DIMENSIONES Y CONEXIONES ELÉCTRICAS 24 VDC 2 + 1 - 2 3 4 5 1 1 6 7 8 Alimentac. 24 Vdc Contacto Espira 2 Contacto Espira 1 Espira 1 9 2 10 11 Espira 2 Cotas en mm 2. GENERALIDADES Aplicaciones: •control barreras, cancelas y sistemas de aparcamiento Características: El detector por espiras magnéticas FG2 es un sistema para la detección inductiva de los vehículos y que cuenta con las siguientes características: •análisis de 2 espiras •separación galvánica entre espiras y detector •auto-tarado del sistema en el momento del encendido •actualización continua de las derivas de frecuencia para evitar influjos ambientales •regulación de la sensibilidad independiente de la inductancia de las espiras •salidas a relé con contactos libres •posibilidad de seleccionar la salida como N.O. o N.C. mediante microinterruptores •identificación de presencias o de dirección •señal continua o por impulsos •2 niveles de frecuencia comunes a los dos canales •4 niveles de sensibilidad para cada canal •fijación en barra DIN 26 3. NOTAS PARA LA REALIZACIÓN DE LAS ESPIRAS 30-50 La espira debe estar situada a por lo menos 15 cm. de distancia de objetos metálicos fijos, a por lo menos 50 cm. de distancia de objetos metálicos en movimiento y a menos de 5 cm. de la superficie del pavimento definitivo. Utilicen un cable normal 8 unipolar de sección 1,5 mm² (si el cable se sotierra directamente debe tener doble aislamiento). Realicen una espira preferentemente cuadrada o rectangular, predisponiendo un conducto de PVC o bien efectuando una a per tura en la pavimentación como se indica en la figura de al lado (los ángulos deben cortarse a 45° para evitar que se rompa el cable). Coloquen el cable efec- Perímetro espira n° arrollamientos tuando el número de arrollamientos que se indica 6 en la tabla. Los dos extremos del cable deben tren- menos de 3 m. de 3 a 4 m. 5 zarse entre sí (al menos 20 veces por metro) por todo el cable que va de la espira al detector. 4 de 4 a 6 m. Eviten realizar empalmes en el cable (si fuera nede 6 a 12 m. 3 cesario, soldar los conductores y sellen el empalmás de 12 m. 2 me con una vaina termorrestringible) y manténganlo separado de las líneas de alimentación de red. 4. PROGRAMACIÓN 4.1. Sensibilidad Programando la sensibilidad se define, para cada canal, la mínima variación de frecuencia que un vehículo debe provocar para activar el contacto de salida del detector. La sensibilidad puede Canal 1 Canal 2 regularse en 4 SENSIBILIDAD DIP 1 2 DIP 3 4 niveles distintos mediante dos (0,64% if/f) OFF OFF OFF OFF microinterrupto- 1 BAJA res DIP. Los mi2 MEDIO BAJA (0,16% if/f) ON OFF ON OFF crointerruptores 1 y 2 regulan el 3 MEDIO ALTA (0,04% if/f) OFF ON OFF ON canal 1, mientras que los mi(0,01% if/f) ON ON ON ON crointerruptores 4 ALTA 3 y 4 regulan el canal 2. 4.2. Frecuencia La frecuencia operativa del detector puede seleccionar se en dos niveles mediante el Frecuencia DIP 5 microinterruptor 5, de modo común para los dos BAJA OFF canales. La frecuencia también depende mucho de la forma de la espira, del número de los ALTA ON arrollamientos y de la longitud total del cable. Es necesario diferenciar la frecuencia entre detectores que mandan espiras adyacentes. 27 4.3. Tiempo de presencia y Reset El tiempo máximo de presencia puede programarse mediante el microinterruptor 6. Una vez agotado el tiempo de presencia, el canal ocupado se autorrestablece y señala “espira libre”. El tiempo de presencia de un canal inicia cuando se ocupa la correspondiente espira. Un reset automático se efectúa cuando se enciende el detector o bien cambiando la configuración del dip 6. 4.4. Identificación de las presencias Para identificar las presencias hay que posicionar el microinterruptor 7 en OFF. En estas condiciones el Relé 1 trabaja en lógica “presencia” (contacto activo mientras la espira está ocupada), mientras que la lógica del Relé 2 puede seleccionarse entre “presencia” e “impulso a la liberación” programando el microinterruptor 8. Esta última función puede ser útil si hay que gestionar el nuevo cierre de una barrera. TIEMPO DE PRESENCIA DIP 6 5 min. OFF Continuo ON DIP 7 = OFF LÓGICA RELÉ 2 DIP 8 Presencia OFF Impulso a la liberación de la espira 2 ON 4.5. Identificación de la dirección Con el microinterruptor 7 en ON, se puede elegir DIP 7 = ON entre dos lógicas direccionales que pueden seleccionar se mediante el dip 8. El impulso LÓGICA DIRECCIONAL DIP 8 direccional (dip 8 = ON) se utiliza para el cálculo Señal continua de los vehículos, mientras que la señal direccional OFF continua (dip 8 = OFF) puede ser útil si hay que Impulso direccional ON gestionar una barrera o una cancela. La señal direccional se emite desde el relé de la espira que es ocupada en primer lugar. El siguiente ejemplo muestra el funcionamiento con dirección de marcha 1R2, por lo tanto la señal será emitida por el relé 1. SECUENCIA TRÁNSITO 1 IMPULSO DIRECCIONAL (DIP 8 = ON) SEÑAL CONTINUA (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELÉ 1 RImpulso direccional b 28 RELÉ 1 RSeñal continua direccional “ACTIVADO” SECUENCIA TRÁNSITO IMPULSO DIRECCIONAL (DIP 8 = ON) b 1 2 RELÉ 1 RSeñal continua direccional “PERMANENCIA” 2 RELE’ 1 RSeñal continua direccional “DESACTIVADO” b 1 SEÑAL CONTINUA (DIP 8 = OFF) Si el tránsito se efectúa en la dirección de marcha opuesta, las señales se emitirán con la misma lógica pero del Relé 2. En caso de tránsito anómalo con macha atrás, las señales se gestionan de la siguiente manera: SECUENCIA TRÁNSITO 1 IMPULSO DIRECCIONAL (DIP 8 = ON) SEÑAL CONTINUA (DIP 8 = OFF) 2 b 1 2 b 1 2 RELÉ 1 RImpulso direccional b 1 RELE’ 1 RSeñal continua direccional “DESACTIVADO” 2 b 1 2 RELÉ 1 RSeñal continua direccional “ACTIVADO” RELÉ 2 RImpulso direccional señala el vehículo en marcha atrás 29 4.6. Reset Al activar la alimentación, el detector efectúa automáticamente un auto-tarado de la frecuencia en las espiras; en caso de interrupciones de la alimentación inferiores a 0,3 segundos, el auto-tarado no se efectúa. En cualquier momento se puede mandar manualmente un tarado presionando el pulsador de Reset situado en la parte frontal del detector. El tiempo necesario para el auto-tarado es de aproximadamente 1 segundo, si la frecuencia en la espira es estable. Si la espira es ocupada durante el auto-tarado, los tiempos pueden ser superiores. Tiempos muy largos indican una frecuencia inestable: se aconseja comprobar el estado del sistema espira/detector. 5. SALIDAS Y DIODOS 5.1. Criterio funcional de los relés El detector está provisto de un relé de contactos libres para cada una de las salidas. Se puede seleccionar, separadamente para cada canal, si el relé tiene que funcionar con “corriente de reposo” (bobina normalmente alimentada y contacto N.A.) o bien con “corriente operativa” (bobina normalmente desalimentada y contacto N.C.). MICROINTERR. POSICION Criterio corriente de reposo (la bobina del relé se desexcita con espira ocupada) 1 2 Criterio corriente operativa (la bobina del relé se excita con espira ocupada) 1 2 5.2. Contactos relé La tabla de al lado indica el estado de los contactos de los relés con relación a la posición de los microinterruptores que seleccionan el criterio funcional (véase el cap. 5.1.). Si el selector se utiliza para gestionar el nuevo cierre de una barrera 620-640 es preferible utilizar el “criterio corriente de reposo”, ya que, en caso de anomalía y de falta de alimentación, esta función impide el nuevo cierre de la barrera evitando situaciones de peligro. CRITERIO FUNCIONAL Estado del detector Espira libre Espira ocupada Espira en anomalía Reset Tensión off 5.3. Espira en anomalía En caso de anomalía en una espira, el relé del canal con el disturbo conmuta a la condición de “espira ocupada”. Si la anomalía se soluciona o se elimina, el detector reanuda el funcionamiento regularmente, pero los diodos indican en qué espira se ha verificado la anomalía temporal. Para eliminar la señalización de anomalía, hay que presionar el pulsador de Reset. 30 5.5. Estado de los DIODOS El Diodo verde indica el funcionamiento del canal del detector, mientras que el Diodo rojo proporciona informaciones sobre el estado del relé en función de la condición de la espira. Las señalizaciones se visualizan por separado para cada uno de los 2 canales. DIODO VERDE DIODO ROJO ESTADO DETECTOR OFF OFF falta tensión destella OFF Autotarado ON OFF Detector listo Espira libre ON ON Detector listo Espira ocupada OFF ON Anomalía espira pulsa OFF Espira libre tras una anomalía temporal pulsa ON Espira ocupada tras una anomalía temporal 6. DATOS TÉCNICOS MODELO Alimentación Potencia absorbida (W) Temperatura ambiente Humedad del aire Inductividad espira Rango de frecuencia Sensibilidad de intervención Tiempo de presencia Cable de alimentación espira Resistencia espira Capacidad contactos relé Duración del impulso DETECTOR FG2 24V DC 2,5 W -20 ÷ +55 °C < 95% 20 - 700 µH 30 - 130 kHz en 2 niveles de 0,01% a 0,65% (if/f) en 4 niveles 5 min. o continuo < 250 m. < 20 Ohm 1 A - 230 Vac > 200 ms 7. NOTAS •No se admite el uso de tensiones mixtas en los relés (Ej.: 24Vcc en Relé1 y 230Vac en Relé2) •La duración de los contactos de los relés se incrementa con el uso de elementos RC conectados externamente en paralelo al contacto 31 para la naturaleza 100% papel reciclado Le descrizioni e le illustrazioni del presente manuale non sono impegnative. La FAAC si riserva il diritto, lasciando inalterate le caratteristiche essenziali dell’apparecchiatura, di apportare in qualunque momento e senza impegnarsi ad aggiornare la presente pubblicazione, le modifiche che essa ritiene convenienti per miglioramenti tecnici o per qualsiasi altra esigenza di carattere costruttivo o commerciale. The descriptions and illustrations contained in the present manual are not binding. FAAC reserves the right, whilst leaving the main features of the equipments unaltered, to undertake any modifications it holds necessary for either technical or commercial reasons, at any time and without revising the present publication. Les descriptions et les illustrations du présent manuel sont fournies à titre indicatif. FAAC se réserve le droit d’apporter à tout moment les modifications qu’elle jugera utiles sur ce produit tout en conservant les caractéristiques essentielles, sans devoir pour autant mettre à jour cette publication. ist umweltfreundlich 100% Altpapier Die Beschreibungen und Abbildungen in vorliegendem Handbuch sind unverbindlich. FAAC behält sich das Recht vor, ohne die wesentlichen Eigenschaften dieses Gerätes zu verändern und ohne Verbindlichkeiten in Bezug auf die Neufassung der vorliegenden Anleitungen, technisch bzw. konstruktiv/ kommerziell bedingte Verbesserungen vorzunehmen. Las descripciones y las ilustraciones de este manual no comportan compromiso alguno. FAAC se reserva el derecho, dejando inmutadas las características esenciales de los aparatos, de aportar, en cualquier momento y sin comprometerse a poner al día la presente publicación, todas las modificaciones que considere oportunas para el perfeccionamiento técnico o para cualquier otro tipo de exigencia de carácter constructivo o comercial. for nature recycled paper 100% pour la nature papier recyclé 100% FAAC per la natura • La presente istruzione è realizzata al 100% in carta riciclata. • Non disperdete nell'ambiente gli imballaggi dei componenti dell'automazione bensì selezionate i vari materiali (es. cartone, polistirolo) secondo prescrizioni locali per lo smaltimento rifiuti e le norme vigenti. FAAC for the environment • The present manual is produced in 100% recycled paper • Respect the environment. Dispose of each type of product packaging material (card, polystyrene) in accordance with the provisions for waste disposal as specified in the country of installation. FAAC der Umwelt zuliebe • Vorliegende Anleitungen sind auf 100% Altpapier gedruckt. • Verpackungsstoffe der Antriebskomponenten (z.B. Pappe, Styropor) nach den einschlägigen Normen der Abfallwirtschaft sortenrein sammeln. FAAC écologique • La présente notice a été réalisée 100% avec du papier recyclé. • Ne pas jeter dans la nature les emballages des composants de l’automatisme, mais sélectionner les différents matériaux (ex.: carton, polystyrène) selon la législation locale pour l’élimination des déchets et les normes en vigueur. FAAC por la naturaleza. • El presente manual de instrucciones se ha realizado, al 100%, en papel reciclado. • Los materiales utilizados para el embalaje de las distintas partes del sistema automático (cartón, poliestireno) no deben tirarse al medio ambiente, sino seleccionarse conforme a las prescripciones locales y las normas vigentes para el desecho de residuos sólidos. FAAC S.p.A. Via Benini, 1 40069 Zola Predosa (BO) - ITALIA Tel.: 051/6172411 - Tlx.: 521087 Fax: 051/758518 per la natura carta riciclata 100% 732374 - Rev.A Timbro del Rivenditore:/Distributor’s Stamp:/Timbre de l’Agent:/ Fachhändlerstempel:/Sello del Revendedor:
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