1 Punti di Gauss
Transcript
1 Punti di Gauss
1 Punti di Gauss Ci proponiamo di indicare un procedimento veloce per valutare l’integrale di un polinomio p(x) entro un intervallo chiuso e limitato [a, b]. Si noti che l’integrale di un polinomio si può sempre eseguire con esattezza in quanto siamo in grado di eseguire gli integrali dei singoli monomi con la formula Z b ´ 1 ³ k+1 xk dx = b − ak+1 . (1) k+1 a L’obiettivo nostro è però di mostrare che l’integrale di un polinomio si può fare ancora più velocemente, sempre in modo esatto, utilizzando i valori del polinomio in pochi punti xk dell’intervallo: saranno questi i punti di Gauss. L’interesse di questo calcolo rapido sta nel fatto che ogni funzione continua si può approssimare (uniformemente) con un polinomio (teorema di Weierstrass). Quindi se si deve fare l’integrale di una funzione continua entro un intervallo finito [a, b] si può fare l’integrale di un polinomio che approssimi la funzione entro tale intervallo. Ne viene che un procedimento veloce per fare l’integrale esatto di un polinomio è nel contempo un procedimento veloce per fare l’integrale approssimato di una funzione continua. Il punto di partenza può essere la costatazione che l’integrale di un polinomio di primo grado, che è una funzione affine, p(x) = a0 + a1 x (2) nell’intervallo “canonico” [−1, 1], pur dipendendo da due costanti a0 e a1 , si può calcolare conoscendo il valore della funzione in un solo punto, il punto x = 0. Infatti Z J= +1 −1 (a0 + a1 x) dx = 2 a0 ovvero J = 2 p(0). (3) come mostra la figura (1(sopra)) In particolare si noti che nel risultato non interviene la costante a1 che è il coefficiente del monomio di grado dispari ma solo il coefficiente del monomio di grado pari. Questo è conseguenza del fatto che l’integrale di una funzione dispari entro un intervallo simmetricamente disposto rispetto ad x = 0 è nullo. Questa è una proprietà generale: l’integrale di un polinomio entro un intervallo simmetrico rispetto all’origine coincide con quello che si ottiene sopprimendo nel polinomio i termini di grado dispari. Il nostro obiettivo è quello di determinare certe ascisse xk e certi pesi wk in modo da esprimere l’integrale definito mediante la formula Z b p(x) dx = a n X wk p(xk ) (4) k=1 Procederemo in due fasi: dapprima sviluppiamo la formula (4) per l’intervallo canonico [−1, +1] e poi estenderemo la formula ad un intervallo generico. 1 3 3 2 2 1 1 0 0 p(x) = a0 + a1 x p(x) = a0 -1 -1 -1 -0.5 0 0.5 1 -1 2 2 1.5 1.5 1 1 0.5 0.5 0 0 -0.5 -1 -1.5 -1 -0.5 0 0.5 1 0 0.5 1 -0.5 p(x) = a0 + a1 x + a2 x2 + a3 x3 -0.5 0 0.5 -1 -1.5 -1 1 p(x) = a0 + a2 x2 -0.5 Figura 1: (sopra) L’integrale di un polinomio del primo ordine è uguale a quello del solo termine di grado zero; (sotto) L’integrale di un polinomio del terzo ordine è uguale a quello del polinomio ottenuto sopprimendo i monomi dispari. 2 2 Intervallo canonico Innanzi tutto consideriamo un intervalo canonico [−1, +1] e calcoliamo l’integrale di un polinomio di grado n. Z J= +1 −1 (a0 + a1 ξ + a2 ξ 2 + a3 ξ 3 + ... + an ξ n ) dξ (5) Scomponendo l’integrale in tanti integrali ci rendiamo conto che gli integrali delle potenze dispari nell’intervallo considerato si annullano. Infatti Z +1 −1 " ξ2 ξ dξ = 2 #+1 Z =0 +1 −1 −1 " ξ4 ξ dξ = 4 #+1 3 =0 (6) −1 Ne viene che nell’intervallo canonico [-1,+1] il valore dell’integrale dipende solo dai termini di grado pari. Per essi si ha Z " +1 −1 ξ 2m ξ 2m+1 dξ = 2m + 1 #+1 = −1 2 2m + 1 (7) Per mantenere l’esposizione ad un livello elementare consideriamo dapprima un polinomio di terzo grado poi uno di quinto grado. 2.1 Polinomi di terzo grado. Z Z · ¸ a2 (8) 3 −1 −1 Dal momento che un polinomio di grado tre ha quattro coefficienti si vede come l’integrale del polinomio nell’intervallo considerato dipende solo dai coefficienti dei termini pari e quindi da due coefficienti. J= +1 (a0 + a1 ξ + a2 ξ 2 + a3 ξ 3 ) dξ = +1 (a0 + a2 ξ 2 ) dξ = 2 a0 + Se indichiamo con g l’ascissa di un punto potremo scrivere p(+g) = a0 + a1 g + a2 g 2 + a3 g 3 2 3 p(−g) = a0 − a1 g + a2 g − a3 g . (9) Si vede che sommando le due equazioni scompaiono i coefficienti delle potenze dispari, proprio come accade nell’integrale (8). Questo è conseguenza dell’aver utilizzato un itervallo simmetrico rispetto all’ascissa x = 0. Si ottiene pertanto p(+g) + p(−g) = 2 (a0 + a2 g 2 ) (10) Confrontando questo risultato con quello della equazione (8) si vede che ponendo g 2 = 1/3 ovvero 1 g = ± √ = ± 0.5773502692 (11) 3 3 otteniamo esattamente la formula (8). 2 Le ascisse g1 = −g e g2 = +g sono quelle dei due punti di Gauss cercati [Atkinson p.276]. In conclusione per un polinomio di terzo grado nell’intervallo canonico [-1,+1] si ha punti di Gauss pesi g1 = −0.5773502692 = − √13 w1 = 1 (12) g2 = +0.5773502692 = + √13 w2 = 1 2 2 1.5 1.5 1 1 w1 0.5 0 0 g1 -0.5 -1 -0.5 0 0.5 2 1.5 1.5 1 1 0 -0.5 -1 w2 w1 g1 g2 -0.5 0 0 w2 0 -0.5 -1 1 g1 g2 -0.5 0.5 w3 w1 g3 0.5 g2 -0.5 0.5 w3 w2 g1 -0.5 -1 1 2 0.5 w1 0.5 w4 g3 0 1 g4 0.5 Figura 2: La collocazione dei punti di Gauss per n=1,2,3,4 ed i relativi pesi. 4 1 2.2 Polinomi di quinto grado. J Z = +1 −1 Z +1 = −1 (a0 + a1 ξ + a2 ξ 2 + a3 ξ 3 + a4 ξ 4 + a5 ξ 5 ) dξ (a0 + a2 ξ 2 + a4 ξ 4 ) dξ · (13) ¸ a2 a 4 . + 3 5 Dal momento che un polinomio di grado cinque ha sei coefficienti si vede come l’integrale del polinomio nell’intervallo considerato dipende solo dai coefficienti dei termini pari e quindi da tre coefficienti. = 2 a0 + Nel paragrafo precedente abbiamo visto che è sufficiente valutare il polinomio p(ξ) in due punti +g e −g simmetricamente disposti rispetto all’origine. Vediamo se con tre valori simmetricamente disposti attorno all’origine (e quindi uno sarà necessariamente lo zero) possiamo valutare l’integrale con tre valori del polinomio. Se sono g1 , g2 , g3 i tre punti dovrà essere g3 = −g1 e g2 = 0. Quindi ci basta g1 . Potremo scrivere p(+g1 ) = a0 + a1 g1 + a2 g12 + a3 g13 + a4 g14 + a5 g15 p(0) = a0 p(−g1 ) = a0 − a1 g1 + a2 g12 − a3 g13 + a4 g14 − a5 g15 . (14) Si vede che sommando la prima e l’ultima equazione scompaiono i coefficienti delle potenze dispari, come nell’integrale (13). Si ottiene p(+g1 ) + p(−g1 ) = 2(a0 + a2 g12 + a4 g14 ). (15) Se si potesse trovare un g1 tale che g12 = 1/3 e g14 = 1/5 avremmo risolto il problema. Dal momento che questo non è possibile proviamo a fare una combinazione lineare dei due termini usando due coefficienti w2 e w1 : J = w2 p(0) + w1 [p(+g1 ) + p(−g1 )] = w2 a0 + 2 w1 (a0 + a2 g12 + a4 g14 ) = (w2 + 2 w1 ) a0 + 2 w1 (a2 g12 + a4 g14 ) (16) Confrontando questa espressione con quella data dalla (13) si vede che dovrà essere µ (w2 + 2 w1 )a0 + 2 w1 a2 g12 + 2 w1 a4 g14 = 2 a0 + ¶ a2 a 4 . + 3 5 (17) Se imponiamo l’uguaglianza dei coefficienti delle potenze simili otteniamo w2 + 2 w1 w1 g12 w1 g14 5 = 2 = 1/3 = 1/5 (18) Dividendo la terza equazione per la seconda otteniamo punti di Gauss pesi q g1 = − 0.77459666924148 = − 3/5 w1 = + 0.55555555555556 = +5/9 g2 = 0 w2 = + 0.88888888888889 = +8/9 (19) q g3 = + 0.77459666924148 = + 3/5 w3 = + 0.55555555555556 = +5/9 che sono i tre punti di Gauss cercati con i relativi pesi [Atkinson p.276]. Si può procedere analogamente per trovare l’integrale di un polinomio di grado arbitrario. 3 Intervallo generico Se l’integrale da calcolare è da valutare nel generico intervallo [a, b] invece che in [−1, 1] occorre fare la trasformazione à x= ! à b+a b−a + 2 2 ! ξ (20) Infatti questa relazione fa corrispondere a ξ = −1 il valore x = a e a ξ = +1 il valore x = b. Quindi Z à b p(x) dx = a ! à ! b − a Z +1 b−a X p(x(ξ)) dξ = wk p(xk ) 2 2 −1 k essendo à xk = 4 ! à b+a b−a + 2 2 (21) ! gk (22) Esempio Supponiamo di dover calcolare l’integrale della funzione f (x) = sin(x) nell’intervallo [0, 1] il cui valore esatto è 2. In questo caso si ha a = 0, b = 1 e quindi xk = (1+gk )/2. Indicheremo con ² l’errore percentuale. Usando la formula (21) con 2,3,4 punti di 6 Gauss si ottiene n = 2 g1 = −0.5773502692 g2 = +0.5773502692 n = 3 g1 = −0.7745966692 g2 = 0 w1 = 1 w2 = 1 J ≈ 1.9358196 ² = −0.0320902 w1 = 0.5555555556 w2 = 0.8888888889 g3 = +0.7745966692 w3 = 0.5555555556 J ≈ 2.0013889 ² = 0.0006945 n = 4 g1 = −0.8611363115 w1 = 0.3478548451 g2 = −0.3399810435 w2 = 0.6521451548 g3 = +0.3399810435 w3 = 0.6521451548 g4 = +0.8611363115 w4 = 0.3478548451 J ≈ 1.9999842 ² = −0.0000079 (23) ♣ Per pura curiosità mostriamo come procedere per un polinomio di settimo grado. Il procedimento diviene complicato e occorre però ricordare che la formula per polinomi di grado superiore al quinto è raramente usata. Polinomi di settimo grado. J Z = +1 −1 Z +1 = −1 (a0 + a1 x + a2 x2 + a3 x3 + a4 x4 + a5 x5 + a6 x6 + a7 x7 ) dx (a0 + a2 x2 + a4 x4 + a6 x6 ) dx · = 2 a0 + (24) ¸ a2 a4 a6 . + + 3 5 7 Dal momento che un polinomio di grado sette ha otto coefficienti si vede come l’integrale del polinomio nell’intervallo considerato dipende solo da quattro coefficienti. Ci chiediamo se sia possibile valutare l’integrale con quattro valori della funzione in opportuni punti che supponiamo che siano simmetricamente disposti rispetto all’origine. Siano ±g1 e ±g2 i quattro punti. Potremo scrivere p(+g1 ) = a0 + a1 g1 + a2 g12 + a3 g13 + a4 g14 + a5 g15 + a6 g16 + a7 g17 p(−g1 ) = a0 − a1 g1 + a2 g12 − a3 g13 + a4 g14 − a5 g15 + a6 g16 − a7 g17 p(+g2 ) = a0 + a1 g2 + a2 g22 + a3 g23 + a4 g24 + a5 g25 + a6 g26 + a7 g27 2 3 4 5 6 7 (25) p(−g2 ) = a0 − a1 g2 + a2 g2 − a3 g2 + a4 g2 − a5 g2 + a6 g2 − a7 g2 Si vede che sommando la prima coppia di termini e la seconda scompaiono i coefficienti delle potenze dispari, come nell’integrale. Si ottiene ( ¡ ¢ p(+g1 ) + p(−g1 ) = 2 ¡a0 + a2 g12 + a4 g14 + a6 g16 ¢ p(+g2 ) + p(−g2 ) = 2 a0 + a2 g22 + a4 g24 + a6 g26 7 (26) Proviamo a fare una combinazione lineare dei due termini con due coefficienti w1 e w2 : ³ ´ ³ ´ 2 w1 a0 + a2 g12 + a4 g14 + a6 g16 + 2 w2 a0 + a2 g22 + a4 g24 + a6 g26 . (27) Ponendo per brevità def def A = g12 B = g22 (28) otteniamo ³ ´ ³ ´ 2(w1 + w2 )a0 + 2 (w1 A + w2 B) a2 + 2 w1 A2 + w2 B 2 a4 + 2 w1 A3 + w2 B 3 a6 (29) L’integrale è dato dalla formula (30) che qui riportiamo per comodità: µ J = 2 a0 + ¶ a2 a4 a6 . + + 3 5 7 (30) C’é la speranza che si possano scegliere le quattro costanti g1 , g2 , w1 , w2 in modo da rendere i quattro coefficienti uguali a quelli della equazione (24). Infatti uguagliando i coefficienti delle ak delle due espressioni w1 + w2 w1 A + w2 B w1 A2 + w2 B 2 3 3 w1 A + w2 B = = = = 1 1/3 1/5 1/7 (31) w1 = 1 − w2 w1 [A − B] + B = 1/3 £ 2 ¤ 2 2 w1 A − B + B = 1/5 £ ¤ w1 A3 − B 3 + B 3 = 1/7 w1 w [A − B] 1 (1/3 − B) £[A + B] + B 2 2 w1 (1/3 − B) A + AB + B ¤ 2 + B3 = = = = 1 − w2 1/3 − B 1/5 1/7 = 1 − w2 w1 [A − B] = 1/3 − B 1/3A − BA + 1/3B = 1/5 2 2 A(1/3A − BA + 1/3B) + 1/3B − AB = 1/7 w1 w [A − B] 1 1/3A − BA + 1/3B 2 1/5A + 1/3B − AB 2 ( = = = = 1 − w2 1/3 − B 1/5 1/7 5A + (5 − 15A)B = 3 21A + 7(5 − 15A)B 2 = 15 8 (32) (33) (34) (35) (36) (5 − 15A)B = 3 − 5A 21A + 7B(3 − 5A) = 15 5B − 15AB = 3 − 5A 21A + 21B − 35AB = 15 (37) (38) combinazione lineare: prima × 7 la seconda ×3 e sottrarre 35B − 105AB = 21 − 35A 63A + 63B − 105AB = 45 35B − 105AB 63A + 28B 35B − 105AB 28A + 28B 35B − 105AB A = 21 − 35A = 24 + 35A = 21 − 35A = 24 = 21 − 35A = 6/7 − B 35 ∗ B 2 − 30 ∗ B + 3 = 0 B1 = 0.11558710999705 B2 = 0.74155574714581 (39) (40) (41) (42) (43) (44) Ricordando che A = g12 e B = g22 otteniamo quattro numeri q ± (B1 ) = ±0.33998104358486 ± q (B2 ) = ±0.86113631159405 (45) che possiamo ordinare in senso crescente g1 = −0.86113631159405 g2 = −0.33998104358486 g3 = +0.33998104358486 g4 = +0.86113631159405 (46) Si noti che essendo A = 6/7 − B sostituendo si riottengono gli stessi quattro valori. I pesi sono: w1 = 1/3 − B = 0.34785484513745 A−B w2 = 1 − w1 = 0.65214515486255 9 (47) Riassumendo : punti di Gauss pesi g1 = −0.86113631159405 w1 = 0.34785484513745 g2 = −0.33998104358486 w2 = 0.65214515486255 g3 = +0.33998104358486 w3 = 0.65214515486255 g4 = +0.86113631159405 w4 = 0.34785484513745 che sono i quattro punti di Gauss cercati con i relativi pesi [Atkinson p.276]. ♣ fine 10 (48)
Documenti analoghi
Regola di Ruffini (scheda/ . pdf)
La regola prevede uno schema ripetivivo, che impiega solo i coefficienti dei polinomi. Vanno disposti nello schema i polinomi dividendo e divisore; poi si eseguono in colonna le somme, in diagonale...
DettagliInterpolazione composita di Lagrange
Dati i punti {(xi , yi )}ni=0 si vuole calcolare Πn (x) usando Πn−1 (x). Πn (x) = Πn−1 (x) + Qn (x) Qn (x) ∈ Pn e Qn (xi ) = Πn (xi ) − Πn−1 (xi ) = yi − yi = 0 per i = 0, . . . , n − 1 quindi Qn (...
Dettagli