PRODOTTO LEISURE: UN`OFFERTA TERRITORIALE INTEGRATA

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PRODOTTO LEISURE: UN`OFFERTA TERRITORIALE INTEGRATA
PRODOTTO LEISURE: UN’OFFERTA TERRITORIALE INTEGRATA
Position paper
Il modello di crescita complessiva della competitività del sistema turistico pugliese e italiano è legato alla
differenziazione e valorizzazione dell’offerta territoriale.
Il Territorio rappresenta il genius loci, lo spirito del luogo, un’opportunità da valorizzare; in un’epoca
caratterizzata da omologazioni culturali e “non luoghi”, diviene uno strumento generatore e catalizzatore di
nuove iniziative imprenditoriali locali, determinando il modello di sviluppo territoriale endogeno, sostenibile
e responsabile. Il Territorio è quindi centrale nelle strategie di valorizzazione turistica, all’interno di una
visione che intende superare il localismo delle politiche, focalizzando in contemporanea le aree di
maggiore attrazione strategica per costruire azioni integrate, che aiutano un’intera area ad essere più
competitiva e il cui modello di specializzazione produttiva è definito dalle comunità locali.
Fondamentale è l’individuazione dei territori riconoscibili, in modo formale o non formale da un p.v. della
definizione giuridica o organizzativa, come aggregazioni di risorse attrattive, di infrastrutture e di servizi in
cui siano distinguibili prodotti turisti definiti (offerta), declinati anche per i diversi target di clientela
(domanda).
Il valore della diversità e la ricchezza del sistema pugliese è percepita, ma deve diventare riconoscibile.
I territori pugliesi (ricchissimi di eccellenze e in molti casi hub di creatività) si caratterizzano per alcuni
elementi comuni e distintivi: un capitale diffuso fatto di patrimonio artistico, paesaggio, tradizioni, ma anche
know-how, innovazione e comunità ospitali.
Oggi la sfida per valorizzare a pieno questi asset sta nella capacità di creare reti e alleanze, di mettere in
circolo questo capitale, creando interesse tra i diversi soggetti titolati a intervenire nella gestione delle
risorse, sia nei rapporti tra pubblico e pubblico che in quelli tra pubblico privato. Non bisogna
appassionarsi ai modelli teorici o astratti, ma valorizzare le esperienze concrete che rendono possibile un
percorso di modernità, capace di tradurre la straordinarietà del territorio in diffusione delle conoscenze e
reale ricchezza economica.
Negli ultimi anni in Puglia sono stati sviluppati vari modelli di aggregazione territoriale e diverse modalità di
partenariato pubblico-privato finalizzati alla tutela, valorizzazione, promozione e fruizione delle diverse
risorse territoriali e per lo sviluppo locale; e si sono sviluppati prodotti turistici leisure, partendo dalla
valorizzazione degli elementi identitari della destinazione. Si pensi, ad esempio, ai Sistemi Ambientali e
Culturali, ai Gruppi di Azioni locali, ai Gruppi di Azione Costiera, alle Fondazioni, alle Aree Turisticamente
Rilevanti, alle aggregazioni dei Comuni, alle reti di attrattori, alle aggregazioni di imprese. In particolare, in
questo contesto, le risorse e gli attori territori sono stati al centro di un’intesa attività di messa in rete,
sviluppata da Pugliapromozione, seguendo specifici tematismi (arte e cultura, natura e sport, riti e
tradizioni, campagna e sapori, vie e cammini), destinata a vari target di clientela (singolo, coppie, famiglie,
utenti con esigenze specifiche, turisti con animali d’affezione), con la finalità su scala regionale di
qualificare e rendere omogenea l’offerta dei territori, valorizzare le località meno note ma potenzialmente
attrattive, potenziare la presenza turistica nei periodi di bassa stagione. Progetti come Puglia Open Days
(108 Comuni, 300 Beni culturali tra castelli, chiese, parchi e aree archeologiche, musei, biblioteche, centri
storici, 600 operatori), Discovering Puglia (26 parchi e aree protette, 140 strutture tra cantine, frantoi e
masserie, 67 itinerari tra cammini e percorsi in bicicletta), Puglia for All (100 itinerari urbani per tutti, 283
attività per bambini, 231 strutture ricettive), la Rete regionale IAT di Puglia (85 uffici istituiti e operativi),
sono stati ritenuti buone prassi in quanto hanno sviluppato e qualificato la rete dei servizi turistici pubblici e
favorito la fruizione degli attrattori con modalità innovative, con l’obiettivo di uniformare gli standard di
qualità e favorire il partenariato pubblico-privato; hanno promosso l’immagine di una destinazione in cui
vivere esperienze uniche ed autentiche all’interno di un life style Puglia; ma soprattutto hanno avviato un
processo di costruzione di reti relazionali e fisiche, utili a sviluppare aggregazioni di soggetti pubblici e
privati, prodotti turistici, attività d’impresa, da consolidare, potenziare e ottimizzare.
La vera sfida, da raccogliere anche con il sostegno finanziario della programmazione comunitaria 2014/20,
diviene pertanto quella di favorire una governance territoriale che qualifichi la gestione delle destinazioni
(territori riconoscibili), mediante lo sviluppo di aggregazioni territoriali e reti di prodotto, e la formazione di
partenariati pubblico-privati, volti a creare sistemi territoriali e prodotti turistici di qualità.