FAHRENHEIT 451 - Liceo "Camillo Golgi"
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FAHRENHEIT 451 - Liceo "Camillo Golgi"
FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury traduzione, riduzione, regia di Lisa Ferrari con: Tiziano Manzini, Mario Massari, Rosa Galantino, Giulia Manzini, Emanuela Palazzi, Lisa Ferrari scene di Graziano Venturuzzo costumi di Luigi Piantanida autore delle luci Carlo Villa musiche di Bach, Albinoni, Pachelbel arrangiate e cantate da Gabriella Mazza registrate presso Cavò Studio animazione virtuale di Carlo Visca e Federico Gavazzi voce del presentatore televisivo di Albino Bignamini "Là dove si danno alle fiamme i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini" ('Almansor' di Heinrich Heine) Fahrenheit 451 è la temperatura a cui i libri bruciano meglio. Del famoso libro di fantascienza “Fahrenheit 451” esiste una riduzione teatrale fatta dallo stesso autore: Ray Bradbury, uno dei più grandi scrittori americani contemporanei, scomparso nel 2012 . Nel testo teatrale Bradbury riprende l’ambientazione in una ipotetica società del futuro, nella quale leggere un libro - qualsiasi libro - é considerato un delitto gravissimo, tanto che i vigili del fuoco hanno il compito istituzionale di bruciare tutti i libri ancora esistenti. Ma mentre i normali cittadini apparentemente “felici”, passano il tempo davanti a gigantesche pareti televisive, una minoranza di ribelli escogita un modo geniale e poetico di conservare la memoria di ciò che nei libri è scritto. Con grande valore etico, Bradbury ci ammonisce sui pericoli che corre una società massificante, che segue un concetto semplicistico e aberrante di uguaglianza: nessuno deve eccellere, nessuno deve diversificarsi dagli altri! Una società che usa la televisione per sopire le coscienze, livellare le intelligenze, travisare la realtà e brucia i libri perché sede di idee individuali, opinioni personali, sentimenti privati (“dietro ogni libro c’è un uomo!”) e perciò fonte di discussioni e diverbi. La messa in scena pone l’accento sulla “pericolosità” dei libri, nel senso che: leggere non è mai un atto neutro, porta con sé cambiamenti, nel bene o nel male. Tutti i personaggi della storia vengono a contatto almeno con un libro e tutti ne sono profondamente colpiti, alcuni con esiti evolutivi, altri con esiti tragici. Amore e odio, smarrimento e disprezzo, curiosità e paura: un libro non lascia indifferenti! FAHRENHEIT 451 La prima messa in scena italiana autorizzata dall’Autore Chi è Ray Bradbury Ray Bradbury è considerato uno dei più grandi autori di fantascienza, anche se ha riscosso successo soprattutto al di fuori dell'ambiente specializzato. Tutti hanno letto suoi racconti, e molti hanno iniziato a leggere fantascienza proprio grazie a lui. Bradbury è figura eclettica: conosciuto ovviamente come scrittore, ha attraversato continuamente vari territori del sapere e della creazione: al cinema (Premio Oscar alla sceneggiatura per il “Moby Dick” di John Huston) alla televisione (sceneggiature i film TV per Hitchcock e la serie “Ai confini della realtà”), all'arte figurativa (diverse le pubblicazioni e mostre di sue opere così come grande ispirazione alla sua opera ha tratto il mondo del fumetto) al teatro. È anche stato chiamato dal governo USA a far parte di una speciale commissione incaricata di insegnare e ipotizzare la “città del futuro”. Interessante sapere che in questo organismo sono stati coinvolti non solo urbanisti, architetti e ingegneri ma anche scrittori, poeti, artisti! Bradbury è una figura chiave della letteratura fantastica del dopoguerra e - nelle sue opere migliori - uno degli autori veramente capaci di impressionare un pubblico universale. La sua grande capacità di scrittore è stata quella di rendersi conto che le invenzioni della fantascienza popolare possedevano una carica fantastica tale da potersi trasformare in simbolo, in parametro su cui misurare le angosce e le aspettative del profondo. FAHRENHEIT 451 Rassegna stampa «Si è instaurato un feeling particolare tra il gruppo bergamasco Pandemoniumteatro e lo scrittore americano di fantascienza Ray Bradbury... La difficile impresa di portare sul palcoscenico la vicenda futuribile di un mondo dominato da una tecnologia livellatrice nella quale è vietato leggere i libri... è stata realizzata con successo dal Pandemoniumteatro... Beatty, il comandante di pompieri, per esempio, non è più un freddo burocrate ma un frustrato regredito, sarcastico e violento, che giunge alla paranoia più scopertaeccellente interpretazione di Tiziano Manzini... Giudicata di per sè, la versione teatrale, che si avvale di una eccellente scenografia a diversi piani, riesce a trasmettere l’orrore di una situazione fantastica ma non poi tanto e il significato ultimo di un tenero e disperato messaggio “umanistico” che attribuisce ai libri un valor essenziale... E quando nel finale dalle poltrone della platea si alzano diverse persone che percorrono la sala presentandosi sorridendo col nome di libri famosi... un brivido di autentica emozione percorre l’uditorio.» Ermanno Comuzio, “Sipario” «All’interno di una scenografia grandiosa, che si arrampica su tre piani attraverso una razionale stratificazione di cub, i vengono creati, anche con ottimi, calibrati effetti di luce, gli ambienti diversi che ospitano l’azione... Allo sforzo e allo sfarzo scenografico (che comprende anche il ricorso ad immagini olografiche bi e tridimensionali) fa riscontro un’altrettanto impegnativo sforzo drammaturgico che, però, giustamente tende all’astrazione... Insomma: grandezza e sobrietà ci sono sembrate le due cifre stilistiche sul cui contrasto si regge l’allestimento... Tiziano Manzini, nel ruolo del capitano dei pompieri, spazia in un gamma di registri impressionante per versatilità e padronanza del mestiere.» Andrea Frambrosi, “L’Eco di Bergamo”
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