Pakistan: Lahore L`antica capitale Moghul

Pakistan: Lahore
L’antica capitale Moghul
Lahore si presenta al turista con il fascino di un’antica città in
cui il lusso e le arti sono state coltivate con gusto e senso
della misura soprattutto nel periodo della dinastia Moghul che,
con il suo sfarzo e la sua magnificenza, ha permesso di dire
agli storici dell’epoca che le città persiane di Isfahan e Shiraz
insieme non erano paragonabili alla metà di Lahore!
La città infatti, capitale religiosa ed intellettuale del Pakistan,
è abitata da una forte maggioranza musulmana che le
conferisce un tono severo contrastante con quello che hanno,
in genere, i centri dell’India.
Pakistan: Lahore
L’antica capitale Moghul
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L’antica capitale Moghul
Lahore ha un suo personalissimo e caratteristico colore, dato dal dedalo di
vie con case molto alte. Nella costruzione degli edifici è largamente usato il
legno e le facciate, sono per lo più, ingentilite da graziosi balconi, ricchi di
intagli….
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L’antica capitale Moghul
Camminando per le
strade si avverte anche
la sensibilità epidermica
della città di frontiera,
l’interesse di una città
che vuol essere moderna,
verso le idee più nuove...
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L’antica capitale Moghul
...e questo lo notiamo nella
folla formicolante e
affaccendata dei mercati,
caotica e vociante nei
negozi, dove si ammassa
un miscuglio di oriente
ed occidente...
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…il tutto in un clima disordinato, ma avvincente, in un dedalo di vicoli e
strade, inserite nella splendida e prestigiosa cornice dei vari monumenti
artistici.
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Tra questi il più prestigioso è la moschea Badshahi, islamica per architettura,
in arenaria rossa, variegata con arabeschi in marmo, con tre cupole a cipolla e
quattro minareti, espressione tangibile del sentimento religioso pakistano,
unico vero elemento unificatore di questo paese che, in realtà, non gode di
vera unità temporale.
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Questa moschea, suggestivamente maestosa, (dicono che può
accogliere fino a 10.000 persone nell’ora della preghiera)
incombe sulla città, dominandola con la sua mole e pare
comunicarci che Allah è grande ed essa ne è degna custode di
fede.
E’ facile vedere all’interno, tra le splendide decorazioni in
ceramica, tipiche dell’arte Moghul, devoti prostrati a terra in
preghiera, incuranti degli sguardi curiosi, assorti in quel loro
unico rapporto con la divinità.
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E quando poi, nella stagione estiva, abbondano le piogge monsoniche, si trova
tra le sue mura un piacevole riparo...
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...mentre il piazzale antistante e le vie adiacenti si trasformano in pantani…
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...qui solo i bambini guazzano felici rotolandosi in quell’immenso lago,
schizzando acqua da ogni lato...
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...mentre intorno domina il caos del traffico e il disordine di auto e moto
immerse nell'acqua.
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Ma lo splendore dell’impero Moghul si esprime in tutti i suoi monumenti…
ricordiamo la Moschea di Wazir Khan, spesso dimenticata durante le
visite, nonostante la sua bellezza e i rivestimenti di maiolica persiana
decorata, unica nel sub continente asiatico.
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E poi c’è il Forte Rosso, costruzione che gareggia in bellezza e grandezza
con le altre fortezze Moghul. L’imperatore Akbar ne iniziò la costruzione
nel lontano 1560, allargando il forte preesistente...
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...e gli imperatori che vennero dopo di lui continuarono l’opera di
arricchimento e ampliamento con cortili interni, portali, cupole
marmoree...
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...sale delle udienze private e pubbliche… tutto con stupende decorazioni
e lavori di intaglio nel marmo.
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E che dire poi dei giardini di Shalimar? Essi furono progettati su tre piani
dall’architetto Alì Mardan...
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...e comprendono ben 400 fontane, spesso in piena funzione con i loro giochi
d’acqua, e tre laghi.. il tutto, se non piove, in un’atmosfera estremamente
rilassante e pittoresca.
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L’antica capitale Moghul
Quando Kipling fu nominato
redattore capo della Gazette
di Lahore.. ha saputo
descrivere la sua città con
una vivezza di particolari ed
una sensibilità incomparabile…
io ho presente nella memoria
lo Shish Mahal con lo
stupendo palazzo degli specchi,
dimora dell’imperatrice e gli
originali affreschi alle pareti
delle stanze…
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L’antica capitale Moghul
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L’antica capitale Moghul
Ma la vera anima della città non è legata alle varie moschee, ai palazzi, o ai
giardini, che pure sono piacevolissimi da visitare, quanto piuttosto ai mercati
di strada, i famosi bazaar della città vecchia.. Entrare in un bazar è sempre
emozionante, tanta è la varietà umana.
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L’antica capitale Moghul
Sfilano davanti ai nostri occhi venditori seduti sulla porta
dei loro negozietti dove sono ammassati i vari prodotti, in
attesa serafica del cliente…. file di banchetti che offrono
tessuti, verdure, spezie, ori, argenti o chincaglieria
luccicante, il tutto in piccole stradine dove si entra a fatica,
dove il sole raramente riesce a farsi strada, dove bisogna
fare attenzione a non inciampare o calpestare qualcosa di
poco gradevole!
Ogni tanto qualche mulo o carretto o qualche risciò, si
annuncia con grida incomprensibili a allora, più veloci della
luce, bisogna spostarsi ed evitare l’impatto. Vi sono ancora i
dentisti di strada, i barbieri che svolgono il loro lavoro
all’aperto, con professionalità, tra le gabbie maleodoranti dei
polli e i banchetti di kajaal, rossetti e smalti..
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L’antica capitale Moghul
Questo è il colore che ci
affascina, che osserviamo
nei visi segnati dei vecchi,
nelle tinte sgargianti degli
abiti femminili, negli occhi
curiosi dei ragazzi che
rispondono con simpatia al
nostro sguardo… queste
sono immagini realistiche,
di un’umanità viva e attuale,
ma giustamente legata alle
proprie tradizioni.